CAPITOLATO Mensa 2016 Camogli-
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CAPITOLATO Mensa 2016 Camogli-
Città di Camogli La Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Rapallo e Camogli C/o CITTA’ DI CAMOGLI Città Metropolitana di Genova Via XX Settembre n. 1 (GE) Tel. 018572901 – Fax 0185773504 CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI CAMOGLI PERIODO: ANNO SCOLASTICO SETTEMBRE 2017 – GIUGNO 2021 (EVENTUALMENTE RINNOVABILE PER ALTRI DUE ANNI SCOLASTICI 2021-2023). Art. 1 Oggetto dell'appalto Il presente Capitolato ha per oggetto l'espletamento del servizio di ristorazione per gli alunni della Scuola dell'Infanzia, Primaria, Secondaria di I° grado del Comune di Camogli. Nello specifico: l'approvvigionamento, stoccaggio e conservazione delle derrate alimentari, la gestione del centro di cottura e degli annessi locali di servizio; la preparazione, la cottura, il trasporto, il porzionamento e la somministrazione dei pasti per gli alunni e per il personale addetto alla sorveglianza degli alunni (insegnanti, educatori, operatori); la preparazione dei refettori e dei tavoli e il loro riassetto al termine della consumazione; la distribuzione dei pasti ai tavoli; la fornitura di tovaglie e tovaglioli monouso piatti in porcellana, bicchieri, posate in acciaio inox. E’ fatto divieto usare pentole e o altri accessori in alluminio; il riordino e la pulizia della cucina e dei locali di consumo dei pasti, il lavaggio delle stoviglie, la gestione dei rifiuti con conferimento differenziato negli appositi contenitori; Forma inoltre oggetto dell'appalto, se necessario, la fornitura di attrezzature, stoviglie e arredi che eventualmente si rendessero inutilizzabili e l'integrazione di attrezzature che si rilevassero insufficienti, con altre nuove, per l'espletamento del servizio senza oneri aggiuntivi per l'Ente, e formeranno oggetto di apposito inventario sottoscritto dalla parti; - la fornitura dei materiali occorrenti per la pulizia delle attrezzature, dei refettori, dei locali di cucina e di servizio. I materiali ed i prodotti impiegati per la pulizia dei refettori, dei locali di cucina e di servizio, nonché di tutte indistintamente le attrezzature, dovranno essere di prima qualità, non devono essere né tossici né inquinanti e devono essere biodegradabili, di odore gradevole e senza la possibilità di alterare i materiali con cui vengono a contatto, nonché atti ad assicurare il pieno rispetto e la salvaguardia della salute delle persone e degli ambienti; - l'assunzione delle eventuali spese necessarie per i controlli medico-sanitari del personale nonché per le analisi e gli accertamenti sulle merci e sui prodotti finiti; - la tenuta dei registri di rintracciabilità e schede tecniche dei prodotti secondo quanto previsto dalla normativa vigente; 1 - la derattizzazione e disinfestazione periodica di tutti i locali utilizzati per lo svolgimento del servizio; la collaborazione con l'Amministrazione Comunale, Ufficio Pubblica Istruzione, per risolvere tempestivamente ogni problematica che dovesse sorgere nella gestione del servizio, anche apportando migliorie al menù, che comunque dovrà essere discusso e concordato in sede di Commissione Mensa; Art. 2 REQUISITI E CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE In sintesi potranno candidarsi soltanto le imprese che siano in possesso dei seguenti requisiti: Requisiti di ordine generale e di idoneità professionale. Possono presentare domanda di partecipazione le Ditte in possesso dei requisiti di cui all’art. 45 del D.lgs. 50/2016 presentando, ai sensi del D.P.R. 445 del 28/12/2000. La domanda di partecipazione in carta semplice, accompagnata da fotocopia di un documento di identità in corso di validità, con allegata dichiarazione attestante il possesso dei seguenti requisiti prescritti dalla legislazione: - Assenza di cause di esclusione di cui all’art. 80 del D.Lgs. 50/2016 del Codice dei Contratti; - Iscrizione alla C.C.I.A. con descrizione “attinente” ai servizi oggetto dell’appalto; Requisiti di capacità economica/finanziaria. a) Dichiarazione di possedere una adeguata solidità patrimoniale comprovata da un fatturato globale d’impresa per servizi nel campo della ristorazione scolastica realizzato nel triennio 2013/2015 non inferiore a € 795.600,00; b) Dichiarazione rilasciata in data non anteriore a due mesi dalla presentazione dell’offerta, da almeno due istituti bancari, attestanti il livello di affidabilità e solidità finanziaria di cui gode l’impresa; c) Titolarità di almeno due contratti in corso relativi alla ristorazione scolastica all'atto della presentazione della suddetta offerta di gara di ristorazione scolastica con un importo annuo non inferiore a € 99.700,00 oltre I.V.A. per singolo contratto, con prestazioni già eseguite per almeno 12 mesi; Requisiti di capacità tecnico-organizzativa: a) possesso delle seguenti certificazioni: UNI EN ISO 9001:2008 sistema di gestione della qualità UNI 10854:1999 autocontrollo metodo HACCP ISO 14001:2004 sistema gestione ambientale ISO 22005:2008 gestione della rintracciabilità ISO 22000:2005 erogazione servizi di ristorazione OHSAS 18001:2007 salute e sicurezza sui luoghi di lavoro SA 8000:2008 responsabilità sociale; La mancanza degli elementi suindicati comporta l’esclusione dalla procedura aperta. ART. 3 Manutenzione ordinaria e straordinaria 1) Sono a carico dell’Impresa Aggiudicataria le spese inerenti il consumo di energia elettrica, acqua, gas e riscaldamento nella cucina centralizzata e linea telefonica in tutti i locali destinati al servizio. 2) L’assegnatario si impegna a verificare la funzionalità delle attrezzature e dei locali affidati entro il primo mese di esecuzione del contratto e a segnalare eventuali anomalie riscontrate. Fino a quella data 2 il Comune si riserva la facoltà di collaborare alle spese di manutenzione imputabili ad usura pregressa, dopo tale data il concessionario dovrà provvedere a riparare tutti i guasti e le rotture che dovessero verificarsi, comprese quelle imputabili a precedente usura. 3) La manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti, delle attrezzature, degli arredi e dei locali adibiti alla cottura e alla distribuzione dei pasti è a carico del concessionario, con esclusione degli interventi che attengano all’impiantistica, ad opere murarie ed edili di straordinaria manutenzione che restano invece a carico del Comune. 4) A titolo esemplificativo si elencano gli interventi a carico del concessionario: sostituzione guarnizioni, manopole, piantoni con bronzo o ghisa delle rubinetterie per acqua calda e fredda, gas; pulizia di sifoni, pilette di scarico, pulizia e sostituzione di filtri per cappe; pulizia accurata di tutte le apparecchiature con l’impiego di materiali specifici alle tipologie degli attrezzi trattati; riparazione di componenti di attrezzature non tecnologiche quali scaffali, armadi, piani di lavoro, carrelli ecc...; interventi su apparecchiature preposte alla conservazione e refrigerazione delle derrate, ivi compresa la sostituzione dei circuiti del freddo, ricarica di gas, cerniere delle porte; interventi su tutte le apparecchiature di cottura; interventi di manutenzione preventiva e programmata sia con personale proprio sia con personale specializzato; interventi che richiedano la sostituzione e/o implementazione degli arredi e delle attrezzature dichiarate non idonee, insufficienti, non più riparabili o eccessivamente usurate da una ditta specializzata. 5) Il concessionario deve segnalare tempestivamente all’ufficio Pubblica Istruzione del comune qualsiasi eventuale guasto o inconveniente nel funzionamento delle attrezzature e degli impianti di proprietà Comunale, meglio identificati nell'inventario (ALLEGATO A del capitolato) e provvedere al più presto all’intervento di riparazione, servendosi dell’ausilio di ditte specializzate. Non dovranno trascorrere più di tre giorni di servizio tra il giorno di rilevazione del guasto e quello della riparazione, a meno che non si verifichino impedimenti dimostrabili che ritardino l’intervento. Qualora guasti o avarie di macchinari dovessero protrarsi per più di tre giorni, comportando il ricorso a variazioni di menù (indipendentemente dalla causa o dalle responsabilità del concessionario e/o del Comune), il Comune concorderà con il concessionario una soluzione alternativa che non penalizzi l’utenza. 6) Nel caso di inagibilità della lavastoviglie e per il tempo strettamente necessario alla sua riparazione e/o sostituzione, il concessionario dovrà far ricorso a stoviglie in materiale plastico a perdere ad alto tenore di biodegradabilità. 7) il concessionario non può apportare modifiche o trasformazione ai locali e agli impianti salvo quelli necessari per adeguamenti a norme di legge, che potranno essere eseguiti esclusivamente in accordo e con il preventivo assenso dei competenti uffici comunali. La preparazione e cottura dei pasti dovrà avvenire esclusivamente presso i locali del centro di Cottura ubicato in Via San Rocco n. 1, meglio identificato nella piantina allegata (sub lettera B del capitolato), in comodato d'uso gratuito dall'Amministrazione Comunale alla Impresa Appaltatrice (I.A.) con i relativi impianti, attrezzature, gli utensili e gli arredi che verranno messi a disposizione della Impresa appaltatrice. Sono a carico dell'I.A i relativi collaudi, il rilascio delle certificazioni impiantistiche occorrenti, e le dichiarazioni di conformità delle apparecchiature ed degli impianti. 3 Tutte le opere manutentive edilizio impiantistiche realizzate nei locali del Comune si intenderanno acquisite nella proprietà del Comune stesso e riconosciute all'interno del corrispettivo contrattuale del presente appalto offerto dalla I.A. in sede di gara. Le apparecchiature e le strutture dovranno essere mantenute in perfetto stato di funzionamento e manutentivo fino al termine della durata dell'appalto. Al termine dell'appalto verrà redatto apposito verbale in contraddittorio per la constatazione dello stato delle attrezzature con i funzionari del Comune e laddove venissero riscontrate difformità saranno addebitate all'I.A. le relative spese. Art. 4 Durata dell'appalto L'appalto avrà la durata di 4 anni scolastici e pertanto da settembre 2017 a giugno 2021, secondo il calendario scolastico stabilito dalla Autorità competenti (eventualmente rinnovabile per altri due anni scolastici 2021-2023). Il Settore Pubblica Istruzione del Comune, d'accordo con le Autorità Scolastiche, comunica all'appaltatore il calendario scolastico e, almeno sette giorni prima, la data di inizio del servizio di refezione. L’appalto avrà decorrenza da settembre 2017 solo se in tale data siano state espletate e concluse tutte le procedure di affidamento art.32 ed i controlli sugli atti, art. 33 del D.Lgs. 50/2016. Nel caso in cui, entro tale data l’Amministrazione non abbia potuto determinare ancora un aggiudicatario, si avvarrà di una proroga tecnica. Nelle more dell’espletamento della gara, l’Amministrazione ha facoltà di prorogare l’appalto alla ditta già in essere e quindi posticipare l’inizio della decorrenza dell’appalto di cui al presente capitolato per il periodo della proroga. Ciò si rende necessario in quanto trattasi di servizi particolari di tutela che non possono essere interrotti art. 32 comma 8 – 13 D.Lgs. 50/2016. Al nuovo aggiudicatario non spetta alcun indennizzo e/o rimborso per il posticipo della decorrenza dell’appalto. E' facoltà dell'A.C. autorizzare l'esecuzione anticipata del contratto ai sensi e per gli effetti dell'art. 302 e seg. del Regolamento 207/2010. L'I.A sarà tenuta a prestare il servizio in regime di proroga tecnica alle medesime condizioni tecniche ed economiche, per il tempo necessario al compimento delle procedure di affidamento del servizio, ove a ciò richiesto dall'amministrazione, per ragioni non imputabili alla P.A. vi sia l'effettiva necessità di assicurare il servizio nelle more del reperimento del nuovo contraente. L'Amministrazione si riserva la facoltà ricorrere alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando prevista dall'art. 36 del D.Lgs. 50/2016 per l'affidamento di nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati all'I.A. E' fatta salva la facoltà di ricorrere ad ulteriori opzioni di rinnovazione o di proroga eventualmente previste da norme italiane e comunitarie, anche ove introdotte successivamente all'aggiudicazione dell'appalto. Qualora il Comune di Camogli non si avvalesse della facoltà di rinnovo di cui sopra, il contratto scadrà automaticamente e senza altra formalità a il 30.06.2021 senza che l'I.A. possa avanzare alcuna pretesa in merito. Art. 5 Tipologia e dimensione presumibile dell'utenza L'utenza è composta dagli alunni delle scuole dell'Infanzia, della Primaria, e della Secondaria di I° Grado (di questi solo quelli iscritti al Servizio del Doposcuola) nonché dal personale autorizzato operante a diverso titolo presso i plessi scolastici. Il numero presunto dei pasti (22.100) da fornire è dato dalla media dei pasti erogati negli ultimi 2 anni scolastici. Anno scolastico 2014/2015: 23.248 e 2015/2016: 20.766. 4 Art. 6 Importo complessivo dell'appalto Il valore complessivo presunto dell'appalto è stimato in € 398.800,00 oltre IVA, per quattro anni scolastici (2017-2021), di cui € 1.000,00 per oneri sicurezza non soggetti a ribasso. In caso di proroga dell’affidamento sino al 30.06.2023 il valore stimato è di ulteriori € 198.900,00 oltre oneri di sicurezza ed IVA. L'importo complessivo indicato è stato ottenuto considerando n. 22.100 (presuntivamente calcolati con riferimento al periodo oggetto di affidamento) pasti annuali da erogare (media dei pasti erogati negli ultimi 2 anni scolastici). Anno scolastico 2014/2015: 23.248 e 2015/2016: 20.766. Il prezzo pro pasto a base d'asta è di € 4,50 oltre IVA. Il suddetto prezzo è da intendersi valido anche per le “diete speciali” ed i “menù alternativi” di cui al successivo articolo 19. Il servizio ha per oggetto l'approvvigionamento dei generi alimentari, la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei pasti destinati alla mensa degli alunni della Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria. Tenuto conto della media dei pasti somministrati negli ultimi due anni si può prevedere, a titolo orientativo, la fornitura annuale di pasti per gli alunni e il personale docente e non docente avente diritto, delle Scuole d’Infanzia Primaria e Secondaria del Comune di Camogli. Il numero dei pasti è puramente indicativo e non costituisce impegno per la Civica Amministrazione. Conseguentemente la fornitura potrà avvenire per quantitativi maggiori o minori rispetto a quelli sopra indicati, impegnando la ditta Aggiudicataria alle stesse condizioni e senza variazione di prezzo. Il numero dei pasti, non è impegnativo per il Comune, potendo subire variazioni per effetto del verificarsi di circostanze sopravvenute (variazione nel numero degli utenti iscritti, assenze, normativa sopravvenuta con particolare riferimento alla riforma della scuola, potenziamento del servizio ecc. ). Ogni singolo pasto dovrà comporsi di acqua, primo e secondo piatto, contorno di verdura cotta o cruda, pane, frutta di stagione - o budino o yogurt o fetta di torta, e comprensivo dello spuntino di metà mattinata e della merenda pomeridiana per gli alunni della Scuola dell'Infanzia; in caso di non potabilità dell'acqua erogata dall'Acquedotto e/o per eventuale sospensione dell'erogazione idrica, l'I.A. deve fornire acqua minerale naturale in bottiglia necessaria per tutti gli utenti del servizio. Il prezzo delle diete speciali, delle diete in bianco e delle diete per motivi etici/religiosi si intende uguale al prezzo dei pasti sopraindicati. L'offerta economica non potrà superare il prezzo posto a base d'asta (iva esclusa) pena l'esclusione dalla gara. Art. 7 Sopralluogo obbligatorio Il sopralluogo delle imprese offerenti è, in considerazione della natura dell’appalto, obbligatorio. E’ da effettuarsi previo appuntamento con l’Ufficio Pubblica Istruzione, almeno 15 gg. prima della scadenza fissata per la presentazione dell’offerta. La mancata effettuazione del sopralluogo è causa di esclusione. Il Comune rilascerà un certificato di avvenuto sopralluogo da allegare alla documentazione amministrativa di gara. Art. 8 Modalità di aggiudicazione 5 Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa. La gara sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95 comma 3 lettera a) del D.Lgs n. 50/2016, e con valutazione delle offerte anormalmente basse secondo quanto previsto dall'art. 97 D.Lgs 50/2016. La commissione giudicatrice valuterà, ai sensi dell’art. 95 comma 6 del D.Lgs n. 50/2016, sulla base dei criteri di seguito indicati, evidenziando che il punteggio massimo totale attribuibile è di punti 100, di cui: - punteggio massimo attribuibile per gli elementi tecnico-qualitativi: punti 70 - punteggio massimo attribuibile per l’offerta economica: punti 30 Il punteggio dell’offerta tecnica è dato dalla sommatoria dei punteggi attribuiti ad ogni singolo criterio. Il punteggio di ogni singolo criterio viene calcolato in base alla media dei voti di ogni singolo componente della Commissione di gara. Prezzo – All’offerta che presenterà il ribasso percentuale più alto e quindi il prezzo più basso, saranno assegnati punti 30. Alle altre offerte saranno attribuiti punteggi proporzionalmente inferiori secondo la seguente formula: X = Pi x C _____ Po Dove: X = punteggio da attribuire Pi = Prezzo più basso C = Punteggio massimo Po = Prezzo offerto ART. 9 Criteri di valutazione dell'Offerta tecnica CRITERI DI VALUTAZIONE OFFERTA TECNICA – MASSIMO 70 PUNTI TIPOLOGIA CRITERI PUNTEGGIO MASSIMO 1 – CRITERI ATTINENTI ALLA QUALITA’ DEI PRODOTTI ALIMENTARI 12 2 – CRITERI ATTINENTI ALLA PREDISPOSIZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO IN 8 TEMA DI ALIMENTAZIONE 3- CRITERIO LEGATO ALLA GESTIONE DELLE ECCEDENZE E DEGLI AVANZI 9 4 – CRITERIO LEGATO ALL’ESPERIENZA NEL SETTORE 8 5- CRITERI AMBIENTALI MINIMI 2 6 – CRITERIO LEGATO AL PERSONALE IMPIEGATO 12 7 – VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO GLOBALE DI OFFERTA TECNICA 19 6 1 – CRITERI ATTINENTI ALLA QUALITA’ DEI PRODOTTI ALIMENTARI MAX 12 1.A: Inserimento alimenti a filiera corta 1 punto per ciascun alimento ulteriore rispetto al secondo – con un massimo di 4 punti 1.B: Inserimento alimenti DOP, IGP o STG 1 punto per ciascun alimento ulteriore rispetto al secondo – con un massimo di 4 punti 1.C: Inserimento di alimenti a ridotto impatto ambientale, derivanti da produzione biologica, debitamente certificata 1 punto per ciascun alimento ulteriore rispetto al secondo – con un massimo di 4 punti 2 – CRITERI ATTINENTI ALLA PREDISPOSIZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO IN TEMA DI ALIMENTAZIONE MAX 8 attribuzione punteggio in base alla valutazione della efficacia della proposta formativa e della verificabilità dei risultati: 0 = non valutabile 1= valutazione mediocre; 2= valutazione sufficiente; 3 = valutazione buona; 4 = valutazione ottima 2.A: proposta di un progetto di educazione alimentare Massimo 4 punti 2.B: progetto di valutazione e feed back degli esiti del progetto di educazione alimentare di cui al punto 2.A Massimo 4 punti 3- CRITERIO LEGATO ALLA GESTIONE DELLE ECCEDENZE E DEGLI AVANZI MAX 9 attribuzione punteggio in base alla valutazione della efficacia della proposta formativa e della verificabilità dei risultati: 0 = non valutabile 0,5 = valutazione mediocre; 1 = valutazione sufficiente; 2 = valutazione buona; 3 = valutazione ottima 3.A: proposta di un progetto di minimizzazione delle eccedenze 3.B: progetto di recupero dei generi alimentari non consumati 3.C: adozione di specifico protocollo di gestione delle eccedenze, tramite indicazione di fruitori, modalità di conferimento e relative procedure Massimo 3 punti Massimo 3 punti Massimo 3 punti 7 4 – CRITERIO LEGATO ALL’ESPERIENZA NEL SETTORE 4.A: esperienza documentata nel settore, (triennio 2013-2014-2015) acquisita mediante esecuzione di servizi di refezione scolastica in altri Enti certificata dal buon esito e dalla buona qualità del servizio rilasciata dall’Ente medesimo. MAX 6 Per ogni certificato di buon esito presentato viene attribuito il punteggio massimo di 1 punto. Il punteggio relativo attribuito varia a seconda del valore dei contratti come di seguito specificato: Per ogni anno scolastico di servizio: - valore da € 50.000,00 ad € 200.000,00: punti 0,25; - valore da € 200.001,00 ad € 400.000,00: punti 0,50; - valore da € 400.001,00 ad € 600.000,00: punti 0,75; - valore superiore ad € 600.001,00: punti 1,00; 5- CRITERI AMBIENTALI MINIMI MAX 2 5.A: fornitura di elettrodomestici a basso consumo energetico (minimo classe A++) 0,50 punti per ciascun elettrodomestico sino ad un Massimo di Punti 2 6 – CRITERIO LEGATO AL PERSONALE IMPIEGATO MAX 12 0 = non valutabile; 0,5 = valutazione mediocre; 1 = valutazione sufficiente; 2= valutazione buona; 3 = valutazione ottima 6.A: valutazione del piano di formazione del personale addetto 6.B: valutazione professionalità ed esperienza del Responsabile Operativo Aziendale Massimo 3 punti 6.C: disponibilità di personale con qualifica di nutrizionista e disponibilità di personale con qualifica di dietista Massimo 3 punti 6.D: numero del personale in rapporto all’utenza Massimo 3 punti Massimo 3 punti 8 7 – VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO GLOBALE DI OFFERTA TECNICA MAX 21 7.A: valutazione del piano di autocontrollo aziendale HACCP Massimo 2 punti: 7.B: valutazione del progetto in relazione alle “diete speciali” di cui all’art. 19 del Capitolato speciale d’appalto 0 = non valutabile; 0,5 = valutazione mediocre; 1 = valutazione sufficiente; 1,5 = valutazione buona; 2 = valutazione ottima; Massimo 4 punti: 0 = non valutabile 1= valutazione mediocre; 2= valutazione sufficiente; 3 = valutazione buona; 4 = valutazione ottima 7.C: valutazione del progetto in relazione ai “menù Massimo 4 punti: alternativi” di cui all’art. 19 del Capitolato speciale d’appalto 0 = non valutabile 1= valutazione mediocre; 2= valutazione sufficiente; 3 = valutazione buona; 4 = valutazione ottima 7.D: valutazione sui menù stagionali proposti – in conformità con le Linee di Indirizzo Nazionale per la ristorazione scolastica, approvate dal Ministero della Salute (G.U. n°134 del 11/6/2010) nonché alle Linee di Indirizzo della Regione Liguria approvate con Deliberazione G.R. n° 333/2015 – aderenza ai principi ivi contenuti e conformità alla tabella relativa ai LARN (livelli di assunzione raccomandati giornalieri di energia e nutrienti). Massimo 5 punti 0 = non valutabile; 0,5 = valutazione mediocre Da 1 a 2 = valutazione sufficiente; Da 3 a 4 = valutazione buona; 5 = valutazione ottima Massimo 2 punti 7.E: conformità con le Linee di Indirizzo Nazionale per la ristorazione scolastica, approvate dal Ministero della Salute (G.U. n°134 del 11/6/2010) nonché alle Linee di Indirizzo della Regione Liguria approvate con Deliberazione G.R. n° 333/2015 – aderenza ai principi ivi contenuti e conformità alla tabella relativa alla frequenza settimanale di consumo per gruppo di alimenti. 0 = non valutabile; 0,5 = valutazione mediocre; 1 = valutazione sufficiente; 1,5 = valutazione buona; 2 = valutazione ottima 9 Massimo 2 punti: 7.F: Procedura operativa e relativo menù da applicare nel caso di eventi di forza maggiore o di 0 = non valutabile; sciopero del personale (pasto scorta). 0,5 = valutazione mediocre; 1 = valutazione sufficiente; 1,5 = valutazione buona; 2 = valutazione ottima Massimo 2 punti: 7.G: Valutazione del progetto alternativo in caso il centro di cottura di Via San Rocco si presentasse non fruibile per eventi di forza maggiore per un periodo superiore alla somministrazione del pasto scorta. 0 = non valutabile; 0,5 = valutazione mediocre; 1 = valutazione sufficiente; 1,5 = valutazione buona; 2 = valutazione ottima ART. 10 Modalità di esecuzione del servizio La Ditta assegnataria dovrà mettere a disposizione del Comune un suo rappresentante che dovrà essere immediatamente reperibile, incaricato dell’organizzazione, del controllo e della supervisione dei lavori, munito di ampia delega a trattare in merito a qualsiasi problema dovesse insorgere in tema di esecuzione degli adempimenti previsti dal presente contratto di concessione. Il servizio di mensa dovrà essere effettuato tutti i giorni feriali con esclusione del sabato, dei giorni di vacanza scolastica, di eventuali scioperi nell’ambito dell’istituto scolastico e più in generale nei giorni in cui non sono previste attività didattiche e lezioni pomeridiane. In caso di sciopero da parte del corpo docente o della popolazione scolastica, o comunque di ogni altra interruzione, la Ditta assegnataria ne riceverà comunicazione entro le ore 9.00 del giorno interessato dall'interruzione. In mancanza di preavviso l’Amministrazione Comunale dovrà corrispondere l’intero costo dei pasti. In caso di sciopero del personale della Ditta assegnataria, la stessa si impegna ad assicurare in ogni caso il servizio di refezione mediante la fornitura dei pasti previsti dal menù relativo alla giornata interessata. In caso di inadempienza sarà applicata alla I.A. una penale corrispondente all’importo dei pasti non consegnati. Infine nel caso di sciopero generale, e che comunque interessi contemporaneamente le parti, non si avrà né si darà luogo ad alcun rimborso e/o penale. Il numero delle presenze dovrà essere rilevato giornalmente, entro e non oltre le ore 9.30, a cura della Ditta assegnataria del servizio, in collaborazione con l'A.C ed in accordo con il personale dell'Istituto Comprensivo. Le schede di rilevazione delle presenze giornaliere, siglate dagli addetti alla rilevazione, saranno consegnate, con cadenza mensile, all'Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Camogli per le opportune verifiche. La Ditta provvederà alla preparazione e distribuzione dei pasti confezionati nei locali di cucina e presso i refettori scolastici all’uopo indicati dall’Amministrazione Comunale, entro gli orari che saranno comunicati all’inizio di ciascun anno scolastico dall’Istituto Comprensivo. Previo accordo tra le parti interessate, ed in relazione alle specifiche esigenze dei plessi scolastici, l’orario di distribuzione dei pasti potrà essere successivamente modificato. 10 Art. 11 Corrispettivo per il servizio – pagamenti e revisione prezzi L'I.A. deve presentare all'inizio di ogni mese le fatture relative alla fornitura dei pasti effettuata nel mese precedente, che saranno liquidate sulla base del prezzo d'offerta riferito al costo unitario di ciascun pasto. L'I.A. dovrà altresì presentare unitamente alle fatture un prospetto analitico dal quale risultino i pasti erogati giornalmente distinti per tipologia di utenza. I pagamenti sono disposti nel termine indicato dal contratto, previo accertamento della prestazione effettuata, in termini di quantità e qualità, rispetto alle prescrizioni previste nei documenti contrattuali. Il prezzo dei pasti rimarrà fisso per tutta la durata del contratto, salvo provvedere, su richiesta formale da parte dell’I.A., a decorrere dal secondo anno contrattuale, all’istruttoria prevista dall’art. 106 comma 1 lettera a) del D. Lgs. 50/2016. La revisione farà riferimento all’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati riferito all’anno solare precedente. Art. 12 Modalità erogazione pasti L'erogazione dei pasti dovrà essere garantita dal lunedì al venerdì compreso, negli orari e nei turni di affluenza stabiliti dalla Scuola, secondo quanto deciso in autonomia dal Dirigente Scolastico, tenuto conto altresì non solo del normale svolgimento didattico ma anche degli alunni frequentanti il servizio del doposcuola. L'A.C. si riserva, inoltre, la facoltà di modificare il numero dei pasti, il calendario di erogazione del servizio e gli orari di ristorazione a seguito dell'applicazione di riforme scolastiche e/o specifiche e singole esigenze delle diverse Scuole, concordando comunque le possibili variazioni con l'Impresa aggiudicataria (di seguito denominata I.A.). Art. 13 Centro di cottura e locali di servizio Per l'esecuzione del servizio oggetto del presente Capitolato, l'A.C. mette a disposizione all'I.A., in comodato d'uso gratuito, le strutture e gli impianti del centro cottura sito in via San Rocco n. 1. L'I.A. utilizzerà i locali attrezzati destinati al servizio di refezione scolastica sino alla scadenza del rapporto contrattuale. Gli impianti e le attrezzature formeranno oggetto di apposito verbale di consegna da redigersi all'inizio della gestione del servizio in contraddittorio tra le parti. L'A.C. si riserva, in ogni momento, di controllare l'effettivo stato delle attrezzature e degli impianti, e di verificare l'aggiornamento del registro di manutenzione ove saranno riportati a cura dell'I.A. gli interventi a carico della stessa. L'I.A. si impegna a mantenere in buono stato i locali, a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni a locali e impianti, senza preventiva autorizzazione dell'A.C. Per quanto attiene il centro cottura, i costi relativi alla erogazione dell'acqua, nonché i costi relativi alle utenze gas metano, di energia elettrica e telefonia sono a carico dell'I.A., che dovrà provvedere all'intestazione e/o voltura del contratto per il gas metano e per l'energia elettrica, nonché all'installazione di linea telefonica con intestazione del relativo contratto. 11 I locali di somministrazione del cibo dovranno essere dotati delle necessarie attrezzature, carrelli di distribuzione, frigoriferi ed ogni altra attrezzatura necessaria allo svolgimento del servizio. Se la ditta ritiene la dotazione necessaria insufficiente, dovrà provvedere senza oneri aggiuntivi all'Ente. Art. 14 Pulizia e igiene quotidiana L'I.A. provvederà ad effettuare quotidianamente con proprio personale, mezzi e prodotti la pulizia dei locali adibiti a cucina, dei locali di servizio utilizzati, dei refettori, e degli ambienti di passaggio, dei servizi igienici utilizzati dal personale e dagli utenti nonché dei relativi arredi, degli utensili e di tutte le attrezzature (fornelli, banchi, frigoriferi, lavelli, pentolame, stoviglie, piatti ecc.) necessari al servizio. Gli indumenti degli addetti, comprese le calzature, devono essere sempre riposte negli appositi armadietti. L'I.A. provvederà alla fornitura di dispenser e asciugamani a perdere, carta igienica, sapone liquidi per mani detergente e disinfettante, contenuto in appositi erogatori. I prodotti detergenti e disinfettanti utilizzati dovranno essere conformi alle disposizioni del Ministero della Sanità. Le schede tecniche dei prodotti per la sanificazione devono fornire in dettaglio i dati circa l'utilizzo, l'applicazione ottimale del prodotto e la rispondenza alle norme nazionali ed europee in termini di confezione, tossicità e difesa ecologica. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta. Ove disponibili, sono da preferire prodotti ecocompatibili. L'I.A. dovrà disporre del “Piano di Sanificazione” in linea a quanto richiesto dal Regolamento CE 852/04. L'I.A. si impegna alla fornitura e distribuzione delle sostanze detergenti e disinfettanti, del materiale e delle attrezzature per la pulizia presso i refettori scolastici e i locali di rigoverno delle stoviglie, evitando la promiscuità con i prodotti alimentari sia nello stoccaggio, che nella conservazione, che nel trasporto. Disinfestazione e derattizzazione L'I.A. è tenuta ad effettuare un intervento di disinfestazione e derattizzazione del centro cottura, dei refettori e dei locali annessi, all'inizio del servizio e, successivamente, con cadenza trimestrale, e a dare comunicazione all'A.C. dell'avvenuto intervento. Art. 15 Rifiuti Tutti i residui provenienti da produzione e consumo dei pasti devono essere smaltiti nei rifiuti. I rifiuti solidi urbani devono essere raccolti in sacchetti, forniti dall'I.A., e convogliati, negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Nessun contenitore di rifiuti solidi urbani (sacchi, pattumiere, scatoloni o altro) deve mai essere depositato, neanche temporaneamente, fuori dei locali del centro cottura o dalle sedi di ristorazione nell'ambito dei cortili di pertinenza. Detti contenitori devono essere conferiti direttamente nei cassonetti sulla pubblica via. E' tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto di cucina e/o mensa negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico, etc.). Sono a carico dell'I.A. i costi per la eventuale rimozione dei rifiuti speciali e ingombranti. L'I.A. si impegna a rispettare le norme e le regole dettate dal Comune in materia di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Contenitori e pattumiere a pedale e muniti di coperchio nel centro cottura e, ove necessario, nelle sedi di ristorazione, devono essere forniti dall'I.A. 12 Art. 16 Indicazioni generali per le Scuole dell'Infanzia, Primarie e Secondaria di 1° Grado: Rilevazione presenze L'ordine del numero esatto dei pasti per la ristorazione scolastica da produrre giornalmente verrà inoltrato telefonicamente al cuoco, incaricato dalla Ditta, dal personale scolastico previa verifica delle presenze in classe. In caso non fosse possibile usufruire del personale ATA o di altro personale all'interno della Scuola, l'I.A. dovrà provvedere con proprio personale alla rilevazione dei pasti, senza ulteriori oneri aggiuntivi per l'Ente. Ogni persona che si trova a lavorare in questi locali deve rispettare le norme igienico sanitarie presenti dalla legislazione vigente. L'abbigliamento da lavoro deve essere di colore chiaro e deve essere mantenuto debitamente pulito ed utilizzato solo nel luogo di lavoro ed è costituito da camice, cappellino, scarpe antinfortunistiche. Tutti i pasti caldi dovranno essere consegnati in condizioni organolettiche ed igienico-sanitarie ottimali, osservando la temperatura prevista dalle vigenti disposizioni di legge. Gli alimenti da consumarsi freddi dovranno essere trasformati e/o manipolati in modo tale da garantire alla consegna la perfetta idoneità igienico sanitaria, nonché la temperatura prevista dalle vigenti disposizioni di legge, individuando, qualora se ne rilevasse la necessità, modalità organizzative che rendano il prodotto maggiormente appetibile. Inoltre, l'I.A. dovrà provvedere all'asporto dei rifiuti derivanti da residui alimentari ed altri scarti. In caso di totale o parziale inagibilità del Centro Cottura sito in via San Rocco, 1 per cause dovute a calamità naturali e/o non prevedibili, o ad altri gravi eventi, l'I.A., è tenuta a provvedere al servizio utilizzando sedi proprie o di terzi. In caso di scioperi o di eventi che, per qualsiasi motivo, possano interrompere o influire in modo sostanziale sul normale espletamento del servizio l'I.A. dovrà darne avviso con anticipo di almeno 48 ore lavorative (comunicazione il venerdì per il lunedì successivo non conta 48 ore) In occasione di eventi naturali imprevedibili e di particolare gravità l'A.C. si riserva la possibilità di sospendere l'erogazione del servizio senza alcun preavviso. Art. 17 Trasporto dei pasti Il trasporto e la consegna dei pasti presso i locali di consumo è a carico dell'I.A. e dovrà essere effettuato da personale che dia tutte le garanzie previste dalla legge sotto il profilo sanitario. L'I.A. assume l'obbligo di trasmettere all'A.C. l'elenco nominativo del personale addetto al trasporto dei pasti ed alle operazioni nei terminali di consumo alla data di attivazione del servizio e di comunicare tempestivamente ogni variazione od aggiornamento. Il tempo di percorrenza dal centro cottura, alla sede di ristorazione raggiunta, dovrà essere ridotto al minimo e non dovrà essere di norma superiore ai 20' (venti minuti). I mezzi adibiti al trasporto pasti dovranno possedere i requisiti igienico-sanitari previsti dalla Legge (D.P.R 327/80, art. 43) e dal Regolamento CE 852/2004 e dovranno essere tali da assicurare un'adeguata protezione delle sostanze alimentari, in relazione al genere delle sostanze trasportate, evitando ogni causa di insudiciamento o di altro danno che possa derivare alle sostanze alimentari trasportate, dagli agenti atmosferici o da altri fattori ambientali; in particolare, il vano di carico dovrà essere separato dal piano di guida. I mezzi dovranno inoltre essere adibiti esclusivamente al trasporto dei pasti ed in possesso delle autorizzazioni necessarie per il trasporto degli alimenti secondo la normativa vigente. 13 I suddetti mezzi dovranno essere puliti giornalmente e sanificati almeno una volta alla settimana in modo tale che dai medesimi non derivi contaminazione dalle sostanze estranee agli alimenti trasportati e ogni volta che si renda necessario. L'I.A. si impegna a fornire il servizio negli orari indicati dalle Scuole. I pasti dovranno essere consegnati nei locali indicati dall'A.C., adibiti a refettorio, presso le sedi di ristorazione, a cura dell'I.A., distinti per i vari tipi di pietanza. Art. 18 Contenitori I contenitori utilizzati per il trasporto del legame fresco/caldo dovranno essere conformi al D.P.R. 327/80 e garantire il mantenimento delle temperature prescritte dal citato D.P.R. I contenitori devono essere in materiale di alta qualità, atossico e adatto agli alimenti, all'interno verranno collocati i contenitori in acciaio inox con coperchio a tenuta ermetica, in grado di assicurare il mantenimento delle temperature previste dalla legge. Il pane dovrà essere riposto in ceste pulite e munite di coperchio. La frutta deve essere trasportata in contenitori in plastica ad uso alimentare muniti di coperchio. Le diete speciali devono essere consegnate in monoporzione, in idoneo contenitore coibentato, e recare indicazione dell'utente destinatario. Art. 19 Caratteristiche del pasto I piatti proposti giornalmente devono corrispondere a quelli previsti dai menù approvati dall'A.C., in sede di commissione mensa, e confezionati osservando per quanto riguarda tipo, quantità e qualità degli alimenti. I pasti devono essere così composti: primo piatto secondo contorno pane frutta fresca di stagione o dessert acqua proveniente dall'acquedotto. Per gli alunni della Scuola dell'Infanzia dovrà altresì essere fornito uno spuntino a metà mattinata e la merenda pomeridiana. I menù sono articolati su quattro settimane e suddivisi in menù invernale (indicativamente 01/11 30/04) ed estivo (indicativamente 01/05 - 31/10); tali date potranno essere modificate dal Comune tenendo conto della situazione climatica contingente. In casi eccezionali e non prevedibili di esaurimento di alcune preparazioni, queste saranno sostituite da generi alimentari di pari valore economico e nutrizionale, previa autorizzazione dell'A.C. Le variazioni dei menu devono essere di volta in volta richieste dall'I.A., concordate e autorizzate dall'A.C. e comunicate a cura della stessa I.A. alle utenze interessate. Il Comune richiede prodotti alimentari aggiuntivi al pasto, compresi nel prezzo di aggiudicazione: in occasione di festività particolari quali: Natale, Pasqua, Carnevale, fine anno scolastico. I gelati devono essere consegnati direttamente ai terminali di consumo, dove l'I.A. avrà provveduto all'installazione di propri freezers in comodato. 14 I costi derivanti dall'applicazione del presente articolo sono compresi nel prezzo del pasto. Le derrate alimentari utilizzate per le preparazioni gastronomiche devono essere di elevata qualità, con esclusione di cibi precotti, garantendo genuinità e freschezza ed assicurando sempre le condizioni atte a preservare le caratteristiche organolettiche ed igieniche del cibo, nonché nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti in materia. L'I.A. dovrà giornalmente effettuare scrupolosi controlli qualitativi su tutte le derrate alimentari in arrivo e in partenza dal magazzino. Essa dovrà assicurare una garanzia di costanza qualitativa, nel rispetto del menù programmato, attraverso una scelta accurata dei fornitori. Innovazioni e modifiche alle tabelle dietetiche potranno essere apportate sulla base delle indicazioni concordate tra l'A.C., la I.A. e la Commissione mensa del territorio comunale, in piena osservanza delle linee guida dell'ASL per la refezione scolastica e sociale. Non devono in alcun caso essere utilizzati: - Conservanti, coloranti ed additivi chimici nella preparazione dei pasti; - Residui dei pasti dei giorni precedenti; - Prodotti derivanti da O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati) o che contengono O.G.M.. L'A.C. richiede l'impiego di derrate di produzione biologica certificata, che la ditta partecipante avrà cura di indicare per tipologia in sede di offerta, conformi a tutta la normativa vigente in tema di metodi di produzione biologica, certificazione ed identificazione di tali prodotti, comunitaria e nazionale (Regolamento CEE n. 2092/91, e successive modifiche ed integrazioni). L'I.A, deve pertanto garantire una sufficiente varietà di frutta e verdura, tenendo conto della stagionalità dei prodotti ed assicurare l'utilizzo anche di frutta e verdura biologica, a lotta integrata o proveniente dal mercato equo solidale (legge Regionale 13 agosto 2007 n. 32 Disciplina ed interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Liguria). L'I.A. promuoverà azioni volte alla valorizzazione del territorio, incrementando e sostenendo le promozioni locali. Per prodotti tipici si intendono i prodotti precisamente identificati come: DOC (denominazione di origine controllata), DOP (denominazione di Origine protetta), IGP (Indicazione geografica Protetta) indicante la qualità del prodotto semi-tipico perché la materia prima non proviene obbligatoriamente dall'area considerata. Sulle etichette delle confezioni dei prodotti biologici devono comparire le diciture e le informazioni obbligatorie: - da “agricoltura biologica” regime di controllo CE; - nome dell'organismo di controllo abilitato ed estremi dell'autorizzazione ministeriale; - sigla dell'organismo di controllo e codice del produttore; Non sono ammesse forniture di prodotti biologici riportanti nell'etichetta la dicitura “in via di Conversione”. Per la consegna di prodotti ortofrutticoli biologici sfusi, in confezioni e/o contenitori non originali per avvenuto frazionamento del contenuto originario, viene richiesta la documentazione del fornitore attestante che i prodotti sono di produzione biologica e conformi alla normativa vigente e alla consegna nella singola scuola, deve essere allegata copia dell'etichetta e/o documentazione della partita originaria. Le derrate potranno essere della c.d. “Filiera corta” a “Chilometri Zero” e comunque, da prodotti in gran parte, ove possibile legati al territorio. 15 Le derrate devono avere confezioni ed etichettature conformi alle prescrizioni del D.Lgs. 109/1992, D.Lgs. 110/1992, D.Lgs. 68/2000, circolare n. 165 del 31.3.2000 e al D.lgs. 259/2000 e s.m.i.; per le derrate di derivazione biologica si dovrà fare riferimento alla normativa vigente. Non sono ammesse etichettature incomplete o prive di traduzione in lingua italiana. Gli alimenti ri-confezionati dall'I.A devono essere identificati con idonea etichettatura e corredati da fotocopia dell'etichetta originale, necessaria a risalire alla corretta rintracciabilità del prodotto. L’approvvigionamento delle derrate alimentari, nonché la preparazione dei pasti e il loro porzionamento devono essere conformi a quanto disposto dalle Linee di Indirizzo per la Ristorazione scolastica della Regione Liguria di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n° 333/2015. Si fa espresso rimando ai contenuti della medesima per quanto attiene: - criteri di composizione dei menù (capitolo 2 Linee di Indirizzo); - Frequenza dei consumi dei gruppi alimentari (Tabella 1, Capitolo 3.2.1 Linee di Indirizzo); - LARN per fasce di età (Tabella 2-3-4, Capitolo 3.3 Linee di Indirizzo); - Grammature dei principali alimenti (Tabella 5, Capitolo 3.3 Linee di Indirizzo); Quanto alla qualità dei prodotti alimentari, si fa espresso richiamo alle tabelle merceologiche allegate al presente Capitolato (sub lettera C); Diete speciali L'I.A. dovrà approntare, con la dovuta attenzione al rispetto delle corrette procedure di preparazione e somministrazione, le diete speciali per i diversi utenti affetti da patologie di tipo cronico o portatori di allergie e intolleranze alimentari (o per sospette intolleranze nel periodo strettamente necessario agli accertamenti del caso) debitamente certificati da documentazione medica vidimata dall'ASL da esibire al competente Ufficio del Comune. Le diete devono essere formulate in aderenza al menù settimanale corrente L'I.A. sarà tenuta a predisporre diete speciali anche per il personale scolastico che presta servizio durante il momento del pasto, solo ed esclusivamente nei giorni di servizio, fermo restando che anche il personale scolastico dovrà presentare all'Ufficio comunale competente tutta la documentazione medica necessaria. Nel caso in cui la durata della prescrizione dietetica non sia superiore a 30 giorni non sarà necessaria la vidimazione dell'ASL, ma la certificazione del pediatra curante. La fase di preparazione e confezionamento delle diete personalizzate devono essere separate da quelle dei pasti preparati secondo il menù di base, utilizzando contenitori e utensili diversificati a seconda del tipo di patologia, in particolare per le diete a favore dei celiaci. Sia la preparazione che la distribuzione devono essere giornalmente verificate con lista di controllo, firmata dal personale responsabile, al fine di consentire la completa tracciabilità delle diete. L'I.A. non deve accettare certificati medici ed autocertificazioni, né fornire diete speciali in assenza di formale richiesta effettuata dall'A.C.. Le diete devono essere formulate in aderenza al menù settimanale corrente e non costituiscono ulteriore onere economico rispetto al prezzo pro pasto concordato e stabilito nel contratto tra l’A.C. e l’I.A. 16 Menù alternativi Il Comune, dietro presentazione di autocertificazione per motivazioni etico-religiose, compreso le diete Vegetariane e Vegane, richiede all'I.A. il regime dietetico personalizzato. L'I.A. sarà tenuta a predisporre “menù alternativi” anche per il personale scolastico che presta servizio durante il momento del pasto, solo ed esclusivamente nei giorni di servizio, fermo restando che anche il personale scolastico dovrà presentare all'Ufficio comunale competente la documentazione necessaria. I menù alternativi devono essere formulati in aderenza al menù settimanale corrente e non costituiscono ulteriore onere economico rispetto al prezzo pro pasto concordato e stabilito nel contratto tra l’A.C. e l’I.A. Pasto scorta L’I.A. si impegna altresì a fornire, compresi nel prezzo di aggiudicazione, alimenti di scorta per ogni utente, da utilizzare in situazioni di emergenza, da conservare presso ogni sede di ristorazione; per tali alimenti deve essere predisposto un piano di verifica della scadenza dei prodotti, così come previsto dal sistema di Autocontrollo Aziendale. Il “Pasto Scorta” deve essere utilizzato per cause occasionali di disservizio causati dall’I.A., per motivi tecnici di servizio e altre cause accidentali per cui il consumo del pasto previsto risulti incompleto, in quanto mancante di una delle due portate principali, oppure di altre componenti il pasto stesso. Il “Pasto Scorta” deve essere consegnato alle sedi di ristorazione scolastica all’avvio del contratto e l’I.A. è tenuta a verificare che lo stesso sia sempre correttamente conservato e disponibile, corrispondente al numero degli utenti fruitori del servizio. L’I.A. si impegna al reintegro degli alimenti del “Pasto Scorta” utilizzati, il giorno immediatamente successivo al loro consumo. L'I.A. si impegna, a fine anno scolastico, presso ogni sede di ristorazione, al ritiro del pasto scorta non utilizzato. Deve essere previsti pasti scorta in relazione anche ai regimi dietetici particolari, sia con riferimento a diete speciali, sia a motivazioni etico – religiosi, vegetariani e vegani. Art. 20 Conservazione campione - pasto test Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l'I.A. è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno così come del pasto sostitutivo del menù di base (qualora fossero intervenute delle variazioni) presso il centro di cottura per almeno 72 ore. Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei piatti termo-sigillati e/o sacchetti sterili, muniti dell'etichetta recante la data del prelievo e il nome del Cuoco responsabile della preparazione e conservati nel congelatore a temperatura non superiore a - 18 C per 72 ore. Art. 21 Controlli igienico-sanitari, tracciabilità – rintracciabilità L' I.A. dovrà essere in possesso dell'Attestato di registrazione ai sensi dell'art. 6 Regolamento CE 852/04. L'I.A. dovrà garantire il rispetto delle normative in materia di igiene e dovrà provvedere alla stesura di un piano di autocontrollo dell'igiene del Centro Cottura, nonché dei refettori ove avviene la somministrazione dei pasti, secondo quanto previsto dal Reg. CE 852/04. I controlli igienico-sanitari e dietologici presso il centro di cottura ed i punti di somministrazione saranno di competenza dell'azienda A.S.L. territorialmente competente. 17 I controlli saranno esercitati con le più ampie facoltà di azione e nei modi ritenuti più idonei. L' I.A. sarà tenuta a fornire al personale incaricato alla vigilanza tutta la collaborazione necessaria consentendo, in ogni momento, il libero accesso ai locali di produzione e al magazzino, fornendo altresì tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione. L' A.C. si riserva la facoltà di effettuare ogni controllo sulla buona esecuzione del contratto, anche avvalendosi di esperti esterni, nonché di far sottoporre i prodotti alimentari ad analisi chimico batteriologiche da parte dei servizi specialistici. Le disposizioni impartite dalle autorità sanitarie in merito alla profilassi e le prescrizioni da esse dettate per evitare la diffusione delle malattie infettive e delle tossinfezioni dovranno essere immediatamente applicate dall'I.A. Dall'inosservanza di dette disposizioni e prescrizioni, deriverà all'A.C. il diritto di risolvere il contratto, nonché la facoltà di applicare le penalità previste dal Capitolato, salvo il diritto al risarcimento dei maggiori danni. L'A.C. si riserva la facoltà di richiedere all'I.A. di sottoporre tutti gli addetti al servizio ad analisi cliniche per la ricerca dei portatori di enterobatteri patogeni e di stafilococchi entero-tossici: i soggetti che risultassero positivi dovranno essere subito allontanati per tutto il periodo di bonifica. Il personale che rifiutasse di sottoporsi al controllo medico dovrà essere immediatamente allontanato dal servizio e prontamente sostituito. L'I.A. dovrà altresì garantire il rispetto della normativa vigente in materia di rintracciabilità delle sostanze alimentari impiegate nella formulazione delle diverse preparazioni gastronomiche, secondo quanto stabilito dal Reg. CE 178/2002. Per rintracciabilità di filiera si intende la identificazione documentata delle aziende che hanno contribuito alla produzione e commercializzazione di una unità di prodotto materialmente e singolarmente identificabile, ovvero Rintracciabilità di Filiera di Prodotto (RFP), che mira a valorizzare l'assoluta trasparenza verso tutte le parti interessate: committente, cliente e organi di controllo. A tale scopo, l' I.A., prima dell'inizio del servizio in oggetto, dovrà redigere specifico Manuale per la gestione della RFP per i servizi di ristorazione oggetto del presente appalto, corredato dalle Linee Guida per gli adempimenti inerenti la RFP. Inoltre, dovrà redigere e debitamente compilare, a far data sin dal primo giorno di inizio del servizio in oggetto e rispettivamente per ogni giorno di servizio, il Documento di Registrazione delle Identità e delle Destinazioni dei prodotti alimentari; tale documento dovrà identificare, al minimo, le seguenti voci: data di compilazione; numero della settimana corrispondente al menu in produzione, pietanza prodotta; nome dell'azienda fornitrice del prodotto; prodotto utilizzato; quantità impiegata; data di produzione; data di scadenza; lotto di produzione; rif. Documento di consegna prodotto; numero pasti prodotti; La compilazione dei Documenti di Registrazione delle Identità e delle destinazioni dei prodotti alimentari, dovrà avvenire quotidianamente, in modo tale che la data di compilazione coincida con la data di effettiva produzione dell'alimento e/o pietanza interessata, ovvero, non è consentita, e costituisce inadempienza, la compilazione differita dei Documenti di Registrazione delle Identità e delle destinazioni dei prodotti alimentari. Tutti i Documenti di Registrazione delle Identità e delle destinazioni dei prodotti alimentari, nonché copia dei Documenti di consegna prodotti (Bolle di consegna), dovranno essere conservate presso il centro cottura, per il periodo di 1 anno, e dovranno essere esibiti, senza indugio, alla semplice richiesta degli organi di controllo. Art. 22 Autocontrollo da parte dell'impresa (HACCP) Sono altresì a carico dell'I.A. tutti gli adempimenti in materia HACCP previsti dal Regolamento CE 852/04 (compresa l'adozione del manuale di autocontrollo) per tutte le fasi della “procedura alimentare” 18 soggette al suo controllo, garantendo l'applicazione e l'aggiornamento continuo di adeguate misure di sicurezza. Pertanto l'impresa deve individuare ogni fase del servizio che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e garantire che siano individuate, applicate, mantenute e aggiornate le opportune procedure di sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema HACCP. Le registrazione relative all'applicazione del piano dovranno essere complete e puntuali e devono essere costantemente tenute a disposizione degli incaricati del Comune. L'I.A. assumerà l'incarico di “Responsabile dell'igiene alimentare”, pertanto dovrà designare, prima dell'avvio dell'appalto un proprio rappresentante che assumerà la qualifica e le responsabilità proprie dell'operatore del sistema alimentare come definito dal Regolamento CE 178/2002 per l'intera durata dell'appalto. L'operatore designato è tenuto ad adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza e di igiene dei prodotti alimentari e il suo nominativo verrà comunicato all'ASL. Art. 23 Controllo della qualità del servizio Fatta salva la verifica di conformità del contratto al fine di accertarne la regolare esecuzione, è facoltà dell'A.C. effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli presso il Centro cottura i refettori ed i locali accessori, per verificare la rispondenza del servizio fornito dall'I.A. alle prescrizioni contrattuali del presente Capitolato Speciale, in aderenza anche per quanto di pertinenza a quanto disposto dal Manuale di Autocontrollo Igienico (HACCP) presentato dall'I.A.. L'I.A. deve garantire l'accesso agli incaricati dell'A.C. in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del servizio in ogni sua fase. I controlli avranno luogo nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti. Gli organismi preposti al controllo sono: l' ASL competente per territorio, il personale incaricato dall'A.C., eventuali esperti esterni incaricati e rappresentanti della Commissione Mensa. In particolare l'A.C. potrà controllare ed analizzare la qualità delle derrate, dei prodotti giacenti in magazzino e le condizioni igieniche generali. Qualora i generi alimentari dovessero risultare, in tutto o in parte, di qualità inferiore o comunque inaccettabili, l'I.A. dovrà subito rimuoverli e sostituirli a propria cura e spese. Qualora le verifiche evidenzino carenze che, a giudizio dell'Ente, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per l'intero servizio, l'I.A. verrà informata per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati senza oneri aggiuntivi per l'appaltante. Se, al contrario, le carenze fossero gravi e irrimediabili, in quanto incidenti sul servizio in modo pregiudizievole, l'A.C. si riserverà la facoltà di risolvere il contratto. Art. 24 Commissione Mensa Per i controlli, l'A.C. si avvarrà, oltre che degli organismi preposti anche della Commissione Mensa. La Commissione Mensa, sarà costituita dai rappresentanti di genitori e dai docenti della scuola dell'Infanzia e della Primaria di Camogli, nonché da rappresentanti dell'A.C. L'attività della Commissione Mensa dovrà essere finalizzata al miglioramento della qualità del servizio offerto, attraverso la mera osservazione delle procedure di preparazione e somministrazione dei pasti, con esclusione di qualsiasi 19 forma di contatto diretto ed indiretto con sostanze alimentari, utensileria, stoviglie ed altri oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti. E' fatto assoluto divieto alla Commissione mensa di intervenire, a qualsiasi titolo, direttamente sul personale alle dipendenze dell'I.A. Essi dovranno altresì indossare, in sede di effettuazione dei controlli della qualità, apposito camice bianco, copricapo, nonchè attuare comportamenti conformi alle normative igienico-sanitarie. L'I.A. provvede a fornire ai visitatori autorizzati dal Comune idoneo vestiario (camici e copricapi monouso), da indossare durante la visita al Centro cottura e alle sedi di ristorazione. Alla Commissione Mensa Scolastica competono altresì, le seguenti funzioni: a) svolgere un ruolo di collegamento tra utenza ed A.C. facendosi carico di riportare le diverse istanze che pervengono dall'utenza stessa; b) svolgere un ruolo di monitoraggio sull'accettabilità del pasto anche attraverso schede di valutazione opportunamente predisposte; c) svolgere un ruolo consultivo per quanto riguarda le variazioni del menù scolastico nonché le modalità di erogazione del servizio. L'I.A. dovrà garantire la più completa collaborazione ai fini dell'esercizio delle funzioni della Commissione Mensa Scolastica. Art. 25 Blocco dei prodotti alimentari I controlli effettuati dal Comune potranno dar luogo al "blocco dei prodotti alimentari". In tal caso, i tecnici incaricati dal Comune provvederanno a far custodire i prodotti interessati in un magazzino o in frigorifero o in celle frigorifere (se deperibili) e a far apporre un cartello con la scritta "in attesa di accertamento, da non utilizzare". Il Comune provvederà entro 2 (due) giorni a far accertare le condizioni igieniche e merceologiche dell'alimento e a darne tempestiva comunicazione all'I.A.; qualora i referti comprovassero contaminazione chimica, fisica, batteriologica, le spese sostenute per l'analisi verranno addebitate alla I.A., fatta salva in ogni caso l'applicazione delle relative penalità. L'I.A. deve disporre propri controlli analitici del prodotto ritenuto non conforme e trasmettere al Comune i relativi rapporti di prova. In caso di non conformità accertata del prodotto, l'I.A. deve presentare al Comune la documentazione comprovante lo scarico dello stesso e le procedure relative alle azioni correttive intraprese dall'I.A. Art. 26 Personale L'I.A. dovrà fornire sistematicamente all'A.C. i nominativi ed il curriculum vitae dell'organico del personale impiegato comprensivo del Direttore del servizio, con specifica di numero di addetti e mansioni. Per assicurare le prestazioni contrattuali, l'I.A. si avvarrà di proprio personale dipendente e l'impiegherà sotto la sua responsabilità; il personale dovrà essere in numero tale da assicurare modalità e tempi adeguati per una tempestiva e ordinata esecuzione del servizio. Il personale a tempo parziale deve essere impiegato per un tempo medio di almeno 3 ore per giornata lavorativa, nel rispetto del CCNL. Per ogni sede di ristorazione deve essere garantito un numero di addetti alla distribuzione adeguato al numero dell'utenza, comunque non inferiore ad un rapporto di 1:30. Uno di essi, per indicazione dell'I.A., assume la qualifica di referente organizzativo per i rapporti con il Comune e l'utenza. Il personale assente dal lavoro per qualsiasi motivo dovrà essere sostituito prontamente per la garanzia del servizio, con personale di pari qualifica e pari monte ore. 20 L'I.A. si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i lavoratori impiegati nel servizio in oggetto, in base alle disposizioni legislative e regolamenti vigenti in materia di lavoro e assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti gli oneri relativi. Nel caso di inottemperanza a tali obblighi, o qualora si riscontrino delle irregolarità, l'A.C. segnalerà la situazione al competente ispettorato del lavoro. Il personale impiegato dovrà mantenere un rapporto corretto con il personale dell'A.C., con l'utenza e con le Istituzioni Scolastiche. Considerata inoltre la delicatezza dei compiti cui il personale dell'I.A è preposto, l'A.C. ha facoltà di richiedere la sostituzione di chi, a suo esclusivo giudizio, risulti non idoneo o inadatto, anche sotto l'aspetto di un corretto rapporto e della disponibilità psicologica verso gli utenti della mensa. In tal caso l'I.A. provvederà a quanto richiesto nonché alla relativa sostituzione con altro personale idoneo, senza che ciò possa costituire motivo di richiesta di ulteriori compensi oltre quelli pattuiti. Saranno a carico dell'I.A.: - le assicurazioni sociali, le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e tutti indistintamente gli obblighi inerenti ai contratti di lavoro, nonché l'osservanza di quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i; - l'adozione, nell'esecuzione del servizio, delle cautele necessarie per garantire la vita e incolumità degli operatori, delle persone addette al servizio stesso e dei terzi. L'I.A. fornirà tutto il personale dipendente, per tutta la durata dell'appalto, divise complete di lavoro (camice, pettorina e copricapo) nonché guanti monouso, mascherine e indumenti protettivi (Dispositivi Protezione Individuale) da indossare per ogni operazione. Tutto il personale adibito alla preparazione, al trasporto ed alla somministrazione dei pasti oggetto del presente Capitolato deve essere formato professionalmente ed aggiornato dall'I.A. sui vari aspetti della refezione collettiva nonché secondo il disposto dell'art. 4 L.R. nr. 22 del 24.07.2007. Art. 27 Direzione del servizio e individuazione del responsabile del Piano di Autocontrollo HACCP Il contratto deve essere eseguito sotto la direzione di un Direttore in possesso di titolo di studio adeguato (laurea in tecnologia alimentare o laurea in ambito biologico) assunto a tempo pieno, 12 mesi l'anno, con diritto di prelazione rispetto ad un'assunzione ex novo a favore del dipendente ricoprente tale funzione, eventualmente già in servizio al momento dell'aggiudicazione, con qualifica professionale idonea a svolgere tale funzione ed in possesso di esperienza almeno triennale nella posizione di Direttore di un servizio di ristorazione. Il Direttore deve mantenere un contatto continuo con i responsabili preposti dall'A.C. al controllo dell'andamento del servizio ed agisce in qualità di referente relativamente ai rapporti tra I.A. e l'A.C. In caso di assenza o impedimento del Direttore (ferie, malattia, ecc.), l'I.A. deve provvedere alla sua sostituzione con un altro Direttore e darne immediata comunicazione scritta all'A.C. E’ da intendersi che il Direttore non deve essere presente nella sede di Camogli a tempo pieno, ma ogni volta che si rende necessario e in base all’organizzazione aziendale. L'I.A. è tenuta altresì ad individuare e a comunicare all'A.C., prima dell'avvio del servizio, il nominativo del Responsabile operativo del Piano di Autocontrollo (Reg. CE 852/04), del Responsabile della Privacy (D.Lgs 196/2003) e della sicurezza (D. Lgs 81/2008). Art. 28 Salvaguardia dei livelli occupazionali 21 I servizi previsti dal presente capitolato sono attualmente svolti da una Impresa con personale, regolarmente assunto come risulta da appositi libri paga e matricola. La ditta aggiudicataria, compatibilmente con quanto previsto dall’art. 50 del D.Lgs 50/2016, si impegna all'assunzione del personale operante nei servizi di cui al presente appalto, secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del comparto, siglato dalle OO.SS. maggiormente rappresentative. Art. 29 Consegna all'I.A. degli Immobili, degli impianti e delle attrezzature Prima dell'inizio delle prestazioni contrattuali, verrà redatto un inventario delle attrezzature, dei macchinari e dei materiali nonché un verbale relativo allo stato dei locali dove si svolgerà il servizio, sottoscritto dal Responsabile dell'Ufficio Pubblica Istruzione e dell'Ufficio Tecnico del Comune di Camogli e dal Responsabile dell'I.A. Al termine dell'appalto, l'I.A. deve riconsegnare quanto messo a sua disposizione nelle medesime condizioni rilevate all'atto della consegna, salvo il normale deterioramento dovuto all'uso, impegnandosi altresì ad eseguire le riparazioni e le sostituzioni causate da incuria, trascuratezza o da uso non appropriato. Anche le operazioni di riconsegna verranno verbalizzate in contraddittorio tra le parti. Art. 30 Locali - impianti e attrezzature Per l'esclusivo assolvimento delle prestazioni contrattuali, l'A.C. mette a disposizione dell'aggiudicatario, in comodato gratuito tutti i locali utilizzati per l'espletamento del servizio, nonché le attrezzature ivi presenti (dotazioni, pentolame e quanto necessario alla distribuzione e preparazione dei pasti). Eventuali acquisti da parte dell'I.A. per migliorare il servizio non costituiscono ulteriore onere per l'AC. L'A.C. resta sollevato da qualsiasi onere inerente alle manutenzioni ordinarie e straordinarie ed eventuali sostituzioni di apparecchiature o componenti di esse, che si dovessero rendere necessari a causa di usura, danneggiamenti o furti; tali eventuali spese sono a totale carico dell'I.A. Art. 31 Manutenzione dei locali, impianti e attrezzature La manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e la manutenzione ordinaria degli impianti presenti presso il centro cottura dei locali annessi e dei locali di servizio dei terminali di distribuzione è a carico dell'I.A. Le attrezzature dovranno essere oggetto di idonea manutenzione secondo un programma di verifica e controllo redatto allo scopo, al fine di garantirne l'efficienza nel tempo e la conformità alle disposizioni normative ad esse applicabili. Resta a carico dell'A.C. la manutenzione straordinaria dei locali e degli impianti. Qualora l'I.A. non provveda puntualmente alla manutenzione ordinaria degli impianti, l’A.C., dopo aver diffidato, si riserva di provvedere incaricando una Ditta di sua fiducia ed addebitando all'I.A. la spesa sostenuta. Comunque ogni spesa di ripristino per avarie, provocate da incuria agli impianti e all'immobile ad opera della gestione, sarà addebitata totalmente all'I.A. I lavori di manutenzione straordinaria dei locali ed impianti adibiti all'esecuzione del servizio saranno a carico dell'A.C. 22 L'I.A. deve segnalare tempestivamente all'A.C. qualsiasi evento o guasto inconveniente nel funzionamento di macchinari ed impianti, indipendentemente dalle cause che possono averli determinati, e provvedere al più presto all'intervento di riparazione, servendosi dell'ausilio di ditte specializzate nel settore; è fatto altresì obbligo dell'I.A. di comunicare all'A.C. eventuali danni, guasti o anomalie che dovessero verificarsi a danno delle strutture di competenza, per le manutenzioni, dell'A.C. Al termine dell'appalto l'I.A. dovrà provvedere ad un controllo generalizzato di tutte le attrezzature. Tale controllo dovrà essere documentato da una relazione tecnica riportante, per ciascuna attrezzatura, lo stato d'uso, la funzionalità e le eventuali carenze. In caso di impossibilità d'uso anche temporaneo del centro cottura sito in Via San Rocco l'I.A. dovrà individuare una soluzione alternativa alla somministrazione dei pasti che non penalizzi gli utenti. L'I.A. dovrà fronteggiare la produzione dei pasti confezionandoli con le stesse caratteristiche richieste dal presente Capitolato. L'I.A. è obbligata a non apportare modifiche o trasformazioni ai locali ed agli impianti, salvo esclusivamente in accordo e con il preventivo assenso dell' A.C. Il rischio di eventuali furti o sottrazioni, perdite o danneggiamenti non adeguatamente prevenuti, resta a totale carico dell'I.A. In qualsiasi momento, a richiesta dell'A.C., ed in ogni caso, in occasione della scadenza contrattuale, le parti provvederanno alla verifica dell'esistenza e del buono stato di mantenimento di quanto avuto in consegna dall'A.C. L'I.A. ha l'onere della valutazione dei rischi di cui all'art. 28 e 29 del D.Lgs. n. 81 del 9.04.2008 nonché di trasmetterne l'esito, insieme al programma di eliminazione/riduzione dei rischi all'Ente Appaltatore. L'I.A. dovrà provvedere all'integrazione di ogni attrezzatura necessaria per il corretto ed efficiente svolgimento del servizio di distribuzione e preparazione dei pasti, come ad esempio, banchi termici, carrelli termici, contenitori, etc.). Tali attrezzature dovranno essere conformi a quanto previsto dalla vigente normativa. Art. 32 Riconsegna all'A.C. degli immobili degli impianti delle attrezzature e degli utensili Alla scadenza del contratto l'I.A. si impegna a riconsegnare all'A.C. i locali con gli impianti, attrezzature, utensili e arredi annessi, come risulta da apposito verbale, i quali dovranno essere resi in perfetto stato di funzionamento, manutenzione e pulizia. Qualora si ravvisassero danni arrecati a strutture, impianti, attrezzature, dovuti ad imperizia, incuria o mancata manutenzione, questi verranno stimati ed addebitati all'I.A.. Art. 33 Disposizioni in materia di sicurezza Al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, è fatto obbligo all'I.A. di attenersi strettamente a quanto previsto dalla normativa in materia di miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori di cui D.Lgs 81/2008 e s.m.i. L'I.A., prima dell'avvio del servizio, dovrà produrre il DURV, nonché redigere, in collaborazione con i soggetti interferenti (RSPP del Comune, Scuola) il DUVRI effettivo previsto dall'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 al fine di individuare le misure di prevenzione da attuare per eliminare/ridurre i rischi da interferenze. Tali costi dovranno essere indicati in sede di offerta con la precisazione che essi non saranno soggetti a ribasso; 23 Resta a carico della ditta aggiudicataria la dotazione, per tutto il personale impegnato nel servizio, di dispositivi di protezione individuali (DPI), necessari all'espletamento del lavoro in sicurezza, nonché ogni altro adempimento in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Art. 34 Subappalto E' vietata la cessione anche parziale del contratto, a pena di nullità, salvo quanto previsto dall'art. 105 del D. Lgs. 50/2016. E' ammessa il subappalto solo per le attività non direttamente incidenti sulle fasi di approvvigionamento delle derrate alimentari e non alimentari, di preparazione e somministrazione del pasto, ovvero: per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di disinfestazione e di derattizzazione oltre all'esecuzione dei piani di analisi chimica/microbiologica, di veicolazione pasti. L'affidamento in subappalto è consentito e disciplinato dal predetto articolo. Le Ditte partecipanti dovranno indicare in Sede di offerta le parti di servizio che intendono affidare a terzi. Ai sensi del medesimo articolo, comma 6 del D. Lgs. 50/2016 è richiesta l’individuazione della terna dei subappaltatori e l’individuazione delle parti di servizio che si intendono affidare a terzi. La percentuale complessiva subappaltabile non può essere superiore al limite del 30% dell’importo del contratto, ai sensi del comma 2 dell’art. 105 del D.Lgs. n. 50/2016. È previsto il pagamento diretto dei subappaltatori nei casi previsti dall’art. 105, comma 13, del D.Lgs. n. 50/2016. Le Ditte partecipanti dovranno indicare in sede di offerta le parti di servizio che intendono affidare a terzi. Art. 35 Responsabilità civile e polizza assicurativa L'I.A. assume in proprio ogni responsabilità per infortunio o danni eventualmente subiti da utenti, animali o beni, (tanto dall'I.A. stessa quanto dell'A.C. o di terzi) durante l'espletamento del servizio o come conseguenza di esso. L'I.A. assume anche tutte le responsabilità per eventuali intossicazioni alimentari derivanti dall'ingerimento, da parte dei commensali, dei cibi preparati. Ogni responsabilità, sia civile che penale, per danni che, in relazione all'espletamento del servizio o a cause ad esso connesse, derivassero all'A.C. o a terzi, persone o cose, si intenderà senza riserve od eccezioni a totale carico dell'I.A. Nulla può essere fatto valere dall'I.A., né nei confronti dell'A.C., né nei confronti di suoi dipendenti o amministratori. Pertanto, l'A.C. è esonerata da qualsiasi responsabilità per i casi di infortunio o di danni a cose e a persone, nonché per i danni arrecati all'A.C. stessa durante l'esecuzione del servizio. L'A.C. è esonerato da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere al personale dell'I.A. durante l'esecuzione del servizio, convenendosi a tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è da intendersi già compreso e compensato nel corrispettivo appalto. A tale riguardo deve essere stipulata una polizza assicurativa R.C.O. L'I.A. ha l'obbligo di stipulare una polizza di assicurazione per la copertura della responsabilità civile verso terzi, ossia verso gli utenti del servizio e/o qualsiasi altra persona si trovi nei locali del centro di cottura o nei terminali presso i quali è previsto il servizio, nonché per danni a cose a chiunque appartenenti. A tal fine l'I.A. dovrà stipulare con una primaria compagnia assicurativa apposita polizza assicurativa, a beneficio dell'A.C. e dei terzi e per l'intera durata del contratto, a copertura del rischio da 24 responsabilità civile dell'I.A. in ordine allo svolgimento del servizio appaltato. Il massimale di tale polizza dovrà essere adeguato alle condizioni di rischio che implica l'appalto e, comunque, non inferiore ad € 10.000.000,00. Detta polizza, nella quale dovrà risultare che l'A.C. è considerata “terza”• a tutti gli effetti, dovrà provvedere, tra l'altro alla copertura dei rischi da intossicazione o tossinfezione alimentare subiti dai fruitori dei servizi di ristorazione appaltati, nonché di ogni altro danno conseguente alla somministrazione dei pasti preparati dall'I.A. e relativo alle derrate. La descrizione del servizio oggetto del presente appalto dovrà chiaramente essere contenuta nelle attività assicurate della sopra citata polizza. L'I.A. si impegna a consegnare all'A.C. copia della polizza di cui sopra entro 10 giorni dall'aggiudicazione del servizio, nonché a pagare le rate di premio successive per tutto il periodo in cui si svolge il servizio appaltato provvedendo ad inoltrare copia delle quietanze all'Amministrazione. L'esecuzione del servizio oggetto del contratto non può iniziare se l'I.A. non ha provveduto a stipulare la polizza di cui al presente articolo: ove l'I.A. abbia comunque iniziato l'esecuzione dell'appalto e non dimostri, entro il ristrettissimo e perentorio termine comunicato dall'A.C., di avere ottemperato a quanto previsto nel presente articolo, stipulando una polizza con data di decorrenza non successiva al primo giorno di esecuzione del servizio come previsto dal presente Capitolato, essa incorrerà nell'automatica decadenza dall'aggiudicazione. Art. 36 Spese, imposte, tasse e utenze Tutte le spese, imposte, e tasse, nessuna eccettuata, inerenti e conseguenti alla gara ed alla stipulazione, sottoscrizione, bolli di registrazione del contratto ed affidamento del servizio, ivi comprese le relative ed eventuali variazioni del corso dell'esecuzione, nonché quelle relative al deposito della cauzione, sono a carico dell'I.A. Nessun compenso è dovuto dall'A.C. per la formulazione del progetto offerta, i cui contenuti sono soggetti alle normative vigenti in materia di trasparenza e imparzialità dell'azione Amministrativa, con autorizzazione dei partecipanti al necessario trattamento delle informazioni da parte dell'A.C. Sono altresì a carico dell'I.A. tutti gli eventuali danni che dovessero verificarsi, anche durante l'eventuale fase di adeguamento dei locali, per negligenze o per uso improprio da parte del personale, dei locali e delle attrezzature. E' a totale carico dell'I.A. l'onere della manutenzione preventiva e correttiva ordinaria delle attrezzature, e la manutenzione ordinaria dei locali affidati in gestione all'I.A. anche se gli stessi non sono stati progettati, eseguiti e forniti dall'I.A. stessa nell'ambito degli interventi di adeguamento ed eventuale messa a norma, senza diritto ad alcun rimborso o indennizzo di sorta. I costi relativi alle utenze energetiche quali, acqua, gas metano, energia elettrica e telefonia sono a carico dell'I.A. che dovrà provvedere all'intestazione e/o voltura dei contratti per il Gas metano, per l'energia elettrica, e per la telefonia. Art. 37 Licenze e autorizzazioni L'impresa deve provvedere all'acquisizione di tutte le autorizzazioni e certificazioni necessarie per l'attivazione e l'espletamento del servizio, quali Dichiarazione di Inizio Attività, Autorizzazione Sanitaria propria ex art. 27 DPR 26-03-1980 n 327 e di ogni altra licenza o autorizzazione richiesta dalle vigenti norme di legge e regolamenti per l'espletamento del servizio oggetto del presente Capitolato. 25 Art. 38 Cauzione provvisoria e definitiva L'offerta presentata deve essere corredata, nei tempi e nei modi previsti dall'art. 103 del D.Lgs 50/2016 e successive modifiche e integrazioni da un deposito cauzionale provvisorio pari al 2% dell'importo posto a base d'asta, da presentarsi tramite assegno circolare o attraverso polizza fideiussoria assicurativa rilasciata da compagnie di assicurazione a ciò autorizzate o fideiussione bancaria. All'atto dell' aggiudicazione l'I.A., a garanzia dell'esatto e puntuale adempimento degli obblighi assunti, in esecuzione del disposto dell'art. 103 del D.Lgs 50/2016, è tenuta a presentare idonea cauzione definitiva attraverso polizza fideiussoria assicurativa rilasciata da compagnie di assicurazione a ciò autorizzate o fideiussione bancaria. La fideiussione bancaria o assicurativa relativa sia alla cauzione provvisoria che a quella definitiva dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la rinuncia alla decadenza di cui all'art. 1957 comma 2 Codice Civile. La cauzione definitiva resterà vincolata per l’intera durata del contratto e verrà svincolata, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 103, sempre che non sussistano motivi di rivalsa per inadempienza contrattuale o per risarcimento di danni. In tal caso l’Amministrazione comunale, fatti salvo i diritti che la legge le assicura in materia di contratti, avrà la facoltà di rivalersi di propria autorità sulla cauzione. Art. 39 Penalità L'A.C applicherà, senza pregiudizio per ogni altra azione in merito, le seguenti penali: STANDARD MERCEOLOGICI Euro 500,00______________ Mancato rispetto degli standard previsti dalle Tabelle merceologiche. Euro 500,00 _____________Confezionamento di prodotti alimentari e di pasti non conforme alla vigente normativa in materia. Euro 250,00______________ Etichettatura non conforme alla vigente normativa e a quanto dettato dal presente Capitolato. Euro 250,00______________ Etichettatura mancante. Euro 500,00_____________ Dieta speciale per patologia preparata con tecniche inadeguate o somministrazione di diete speciali non conformi alle patologie segnalate. QUANTITA' Euro 500,00 ________Fornitura di pasti in numero inferiore a quanto ordinato senza immediata reintegrazione; Euro 5.000,00_______Totale mancata consegna dei pasti ordinati nella singola sede di ristorazione. Euro 500,00________ Parziale mancata consegna di una delle due portate principali Euro 250,00 _________Parziale mancata consegna di pane e/o frutta e/o merenda nella singola sede di ristorazione Euro 500,00__________Totale o parziale mancata consegna dei pasti destinati alle diete personalizzate nella singola sede di ristorazione Euro 400,00 __________Mancato rispetto delle grammature verificate su 10 (dieci) pesate della stessa preparazione, nella singola sede di ristorazione. RISPETTO DEL MENU' Euro 500,00______Mancato rispetto del menù previsto, senza preavviso e giustificato motivo IGIENICO-SANITARI 26 Euro 1.000,00 __________Mancato rispetto del Piano di Autocontrollo Aziendale. Euro 1.000,00__________Rinvenimento di corpi estranei organici ed inorganici rinvenuti nelle derrate e/o nei pasti. Euro 1.000,00 _________Rinvenimento di prodotti alimentari scaduti presso il Centro cottura o in altri locali necessari al servizio Euro 500,00___________ Inadeguata igiene delle attrezzature e utensili o degli automezzi Euro 2.000,00 _________ Mancato rispetto dei limiti di contaminazione microbica Euro 500,00 __________ Mancato rispetto del piano di sanificazione e pulizia nei locali Euro 500,00 __________ Conservazione delle derrate non conforme alla normativa vigente. Euro 500,00 __________ Temperatura dei pasti non conforme alle normative vigenti. Euro 500,00 __________ Mancato o non corretto prelievo del pasto test. Euro 500,00 __________ Attrezzature non conformi o non sostituite. TEMPISTICA Euro 500,00 __________ Mancato rispetto dell'orario di inizio del pasto nelle sedi di ristorazione Euro 500,00___________Mancato rispetto del piano di trasporti autorizzato dalla C.A. Euro 1.000,00 ________Preavviso di sciopero non comunicato ovvero comunicato oltre il termine fissato Il totale delle penali annue non potrà superare il 10% del totale del contratto. Qualora oggettivi inadempimenti alle condizioni contrattuali giustifichino le ripetute applicazioni delle suddette penali, oltre tale limite si procederà alla risoluzione del contratto a danno del fornitore. Le violazioni di cui sopra dovranno essere contestate per iscritto all'I.A. e quest'ultima avrà la facoltà di comunicare le proprie controdeduzioni e giustificazioni entro otto giorni dal ricevimento della nota di contestazione. In caso di negligenza o inadempienze di minore gravità diversi da quelli sopra indicati, l'A.C. procederà all'immediata contestazione formale dei fatti rilevati, invitando l'I.A. a formulare le proprie controdeduzioni entro otto giorni. Se entro il suddetto termine non pervengono elementi idonei a giustificare le inadempienze contestate o nel caso in cui l'A.C. consideri insoddisfacenti le motivazioni pervenute, si disporrà, a titolo penale, la riduzione del compenso mensile previsto da un minimo del 5% ad un massimo del 15% a discrezione dell'A.C. La penale di cui al precedente comma è da intendersi riferita ad uno o a più motivi. Nel caso di gravi e persistenti carenze nell'effettuazione del servizio, l'A.C. per garantire la continuità della fornitura, potrà far svolgere il servizio da altri, addebitando all'I.A. i relativi costi sostenuti. Nel caso in cui non venga eseguito il servizio, fatta salva la risoluzione del contratto, l'I.A sarà gravata di una penalità pari al doppio dell'importo di tutti i pasti che avrebbe dovuto servire quel giorno oltre al rimborso dell'eventuale somma pagata dall'A.C. per assicurare il servizio; dal secondo giorno di mancata esecuzione, tale comportamento si considererà come “abbandono del servizio” con conseguente risoluzione del contratto. L'I.A. prende atto che l'applicazione della penali non preclude il diritto dell'A.C. di chiedere il risarcimento degli eventuali maggiori danni. Art. 40 Risoluzione anticipata del contratto Qualora l'I.A. non ottemperasse ai patti ed alle condizioni di cui al presente atto, oppure desse luogo a gravi irregolarità od inadempienze che compromettano in qualsiasi modo la regolare gestione della refezione, l'A.C. avrà facoltà di risolvere, in qualsiasi momento, il presente rapporto, liquidando quanto spettante, fatto comunque salvo il risarcimento del danno. Qualora dalle irregolarità o inadempienze 27 derivassero dei danni, l'A.C. avrà facoltà di rivalersi sulle quote di corrispettivo per le quali l'I.A. risultasse creditrice verso l'A.C.. Costituiscono cause di risoluzione contrattuale ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile. In caso di fallimento o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell' originaria I.A, l'A.C potrà interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto. Il contratto, inoltre, potrà essere sciolto, oltre che per le cause espressamente ammesse dalla legge, anche per il mutuo consenso delle parti, ai sensi dell'art. 1372 C.C. Nei casi previsti dal presente articolo, l'I.A. incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dall'A.C, salvo il risarcimento dei danni per l'eventuale ri-affidamento del servizio e per tutte le altre circostanze che possano verificarsi. Indipendentemente dalla quantificazione del danno e dall'applicazione di qualunque penale o forma di risarcimento comunque denominata, l'I.A. in caso di risoluzione anticipata del contratto per inadempimento, sarà chiamata altresì a corrispondere, su richiesta dell'A.C, una somma discrezionalmente valutata dall'A.C fino al 10% del valore annuale dell'appalto. Nei casi di scioglimento del contratto per scadenza del termine, per causa di forza maggiore, ovvero per eventuale soppressione del servizio di refezione da parte dell'A.C, l'I.A. non avrà diritto ad alcun indennizzo. Art. 41 Controversie Ogni controversia che dovesse sorgere tra l'I.A. e l'A.C. resterà deferita all'Autorità Giudiziaria competente. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Capitolato, si fa riferimento al Codice Civile ed alle disposizioni legislative vigenti in materia. Art. 42 Trattamento dei dati personali Ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 30.6.2003 n. 196 e successive modifiche e integrazioni in ordine al procedimento per l'appalto cui si riferisce il presente Capitolato, si informa che: le finalità cui sono destinati i dati raccolti sono inerenti alla necessità di provvedere a valutazioni comparative sulla base dei dati medesimi; il conferimento dei dati si configura come onere del concorrente per partecipare alla gara; la conseguenza di un eventuale rifiuto di rispondere consiste nell'esclusione dalla gara o nella decadenza dall'aggiudicazione; soggetti o le categorie di soggetti a cui i dati possono essere comunicati sono: il personale dell'Amministrazione coinvolto nel procedimento; i concorrenti che partecipano alla gara; ogni altro soggetto che abbia interesse ai sensi della Legge n. 241/90; i diritti spettanti dell'interessato sono quelli di cui all'art. 13 del D.Lgs. 196/2003; il titolare del trattamento è il Comune di Camogli. Ai sensi del D.Lgs. 196/2003, il Comune di Camogli è titolare del trattamento dei dati personali relativi ai minori utenti e alle rispettive famiglie, nonché agli altri utenti del servizio designa l'I.A quale responsabile del trattamento dei dati che, in ragione dello svolgimento del servizio, necessariamente acquisirà. L'I.A procederà al trattamento dei dati attenendosi alle istruzioni impartite dall'A.C. in particolare l'I.A.: 1. dovrà trattare i dati in suo possesso esclusivamente ai fini dell'espletamento del servizio oggetto del presente Capitolato; 28 2. non potrà procedere alla raccolta di dati presso le famiglie dei minori utenti (salvo casi eccezionali che riguardino l'incolumità o la sicurezza dei minori, previa autorizzazione del titolare); 3. non potrà comunicare a terzi (salvo casi eccezionali che riguardino l'incolumità o la sicurezza dei minori, previa autorizzazione del titolare) e diffondere i dati in suo possesso, né conservarli successivamente alla scadenza dell'appalto. In quest'ultimo caso dovrà restituire tutti i dati in suo possesso entro il termine perentorio di cinque giorni; 4. dovrà adottare opportune misure atte a garantire la sicurezza dei dati in suo possesso. Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, oltre alle ipotesi di responsabilità penale ivi contemplate, l'I.A è comunque obbligata per danni provocati agli interessati in violazione della legge medesima. Art. 43 Sospensione della gara L'A.C. di Camogli si riserva la facoltà insindacabile di non dare luogo alla gara o di prorogarne la data, senza che i concorrenti possano vantare alcuna pretesa, anche economica, al riguardo. ART. 44 Obbligo di presa visione dei locali di cottura L’I.A. ha l’obbligo prima di presentare la propria offerta di gara di prendere visione dei locali e delle attrezzature presenti nei locali di cottura di cibi messi a disposizione del Comune di Camogli sito in Via San Rocco n. 1, pena la non ammissibilità alla procedura di affidamento. ART. 45 Procedure di ricorso: E’ ammesso: ricorso al TAR LIGURIA – Via dei Mille 9 – 16147 – Genova (Italia) – Tel. 39 010/3993931. Indirizzo internet (URL): www.giustizia-amministrativa.it –nei termini disposti dalla vigente normativa. 29