Costi operativi nelle città dell`entroterra cinese

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Costi operativi nelle città dell`entroterra cinese
Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates
Volume XII- Numero II
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Costi operativi
nelle città
dell’entroterra cinese
In questo numero:
Confronto tra affitti di stabilimenti, salari e contributi sociali
Analisi dei costi logistici e di trasporto
Infrastrutture e investimenti
Sessione speciale su Changsha, Chengdu, Chongqing, Hefei,
Nanchang, Taiyuan,Wuhan e Zhengzhou.
Benvenuti al numero di marzo di China Briefing
D
urante un’intervista di ricerca, condotta per la stesura di questo
numero di China Briefing, mi sono ritrovato a rispondere ad alcune
domande del mio intervistato. “Tutte queste grosse compagnie,
Intel, Coca Cola, Foxconn…, stabilirsi nelle regioni del centro…
secondo lei perché è ancora una novità ?” Ho riflettuto qualche
secondo chiedendomi se questo fosse rappresentativo di una tendenza più diffusa
o se fosse dovuto al successo della campagna governativa per la promozione degli
investimenti nell’entroterra; ma il mio interlocutore rispose per me: “Semplice,
perché ancora pochi lo fanno. Tutti ne parlano, ma quasi nessuno lo fa.”
nostre guide regionali ovvero: i dati di base riguardanti infrastrutture, economia e
zone di sviluppo per ogni capoluogo di provincia considerato.
Sebbene società di grosso calibro come quelle menzionate possano difficilmente
essere considerate “nessuno”, il mio interlocutore aveva colto nel segno. Per le
piccole e medie imprese, per i produttori orientati alle esportazioni, stabilirsi in una
provincia dell’entroterra è considerato ancora un fattore di rischio, senza contare
che il rapporto costi e benefici è ancora poco chiaro. Proprio a questi imprenditori
China Briefing si rivolge con il numero di questo mese.
Distinti Saluti dall’Italian Desk di Dezan Shira & Associates
Si ritiene che le regioni centrali possano offrire, in termini di costi del terreno e
della manodopera, significativi risparmi rispetto alle maggiori città della costa
orientale e meridionale. In questo numero, andremo a quantificare concretamente
queste supposizioni, confrontando salario minimo e costi per oneri sociali, costi per
gli affitti degli stabilimenti e costi di trasporto dei container ai porti di Shanghai
e Shenzhen. Metteremo inoltre a disposizione alcune informazioni pratiche dalle
Ci concediamo una licenza sulla definizione di province centrali, andando oltre
le sei ufficialmente destinatarie del piano di promozione dell’entroterra, ovvero
la campagna “Go Inland”, spingendoci leggermente più a ovest, per aggiungere
Chongqing e Chengdu alle province dello Shanxi, Anhui, Jiangxi, Henan, Hubei e
Hunan. La nostra discussione sulla dislocazione nell’entroterra comprenderà tutte
le suddette zone.
Alberto Vettoretti
Managing Partner
Dezan Shira & Associates
Editore, Asia Briefing
China Briefing Contact: [email protected]
Il materiale e i contenuti sono forniti da Dezan Shira & Associates.
Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia.
Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle
implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate
ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.
In Cina
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La copertina artistica di questo mese
La copertina di questo mese,”Coming & Going – Shanghai?” (tecnica mista su carta e tavola giapponese) è dell’artista Wang Qing ( 王青 ). Wang
Qing consegue prima il diploma di belle arti presso la Chinese Art Academy di Hangzhou e poi il dottorato presso la National University of Fine
Arts di Tokyo. L’artista sta attualmente lavorando ad una serie di lavori basati sulla societá di Shanghai.
La copertina è riprodotta per cortesia dell’artista e della Art Labor Gallery. Quest’ultima è divenuta un rinomato e frizzante spazio artistico a Shanghai,
ospitando alcuni dei migliori artisti cinesi e internazionali. La Art Labor Gallery si trova a Shanghai nella ex concessione francese, Building 4, Yongjia Lu.
www.artlaborgallery.com; [email protected]
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Costi operativi
nelle città dell’entroterra cinese
[A cura di Samantha L. Jones, Senior Editor, Asia Briefing]
SHAANXI HENAN
Hefei
g
1
Zhengzhou
on
La possibilità di costi per manodopera e
terreni più contenuti nelle province centrali è
Yellow
Sea
Per uno sguardo tutto campo sulla regione
centrale, China Briefing si propone di andare
ANHUI
HUBEI
Eastoltre
China le sei province ufficialmente destinatarie
Yangtze Wuhan
Chengdu
Sea
Nanchang
SICHUAN Chongqing
della campagna “Go Inland” (Shanxi, Anhui,
Changsha
Jiangxi, Henan, Hubei e Hunan), spingendosi
HUNAN JIANGXI
più a ovest per includere la municipalità
di Chongqing e la capitale del Sichuan,
Chengdu. Andremo ad analizzare, per ognuna
di queste aree, i costi operativi nei capoluoghi
di provincia e nelle due città aggiunte.
alquanto allettante, soprattuttoSouth
perChina
le industrie
Sea
manifatturiere con budget limitati per le
Terreni: affitti per
spese generali di produzione e quelle che
gli stabilimenti
possono operare in modo “verticale” senza
Il costo dei terreni è molto spesso il motivo
aver bisogno di un indotto di settore nelle
per cui le aziende decidono di stabilirsi
immediate vicinanze. Molti grossi nomi del
nell’entroterra. Ciò è dovuto principalmente
settore si sono già stabiliti o trasferiti nell’area
all’impressionante aumento generale
in questione: troviamo Hewlett-Packard e
dei costi per terreni e infrastrutture, che
Cisco a Chongqing, a Chengdu, invece, i
siano residenziali o operative, logistiche o
siti di assemblaggio e controllo della Intel
commerciali. Le città di seconda fascia, in
e il centro di ricerche sviluppo di Motorola.
termini di costi, sono indubbiamente più
economiche e la disponibilità dei terreni è
China Briefing,
maggiore: si stima che la regione centrale
subito dopo il lancio
disponga di 1,4 volte l’ammontare dei
nella campagna “Go
terreni a uso industriale rispetto alla regione
Inland”, si è occupato
orientale.
dell’ambiente
Xian
ek
I costi della manodopera e dei terreni, che in
genere inglobano il 70% del totale dei costi
operativi, sono aumentati vertiginosamente,
soprattutto nelle città di prima fascia sulla
costa orientale e nelle città del sud, come
a Pechino, Shanghai e Canton. Anche i
prezzi nelle città della regione centrale sono
aumentati, ma rimangono tuttavia inferiori a
quelli delle città costiere e del sud.
SHANXI
M
La campagna “Go Inland” si propone
appunto di attirare gli investimenti diretti
esteri (IDE), come descritto nel piano di
promozione dell’entroterra cinese del 2009,
ovvero il Foreign Investment Promotion
Plan for Central China1. La regione centrale,
definita prioritaria, corre lungo la cintura
economica del fiume Yangtze e lungo il
collegamento ferroviario Pechino-Canton,
i capoluoghi delle sei province sopraccitate,
così come le città sul delta del fiume Yangtze
(Yangtze River Delta), del fiume delle Perle
(Pearl River Delta) e ai margini della baia di
Bohai. Quando questa campagna fu lanciata
ufficialmente nel 2009, il volume totale delle
esportazioni dell’entroterra rappresentava
appena il 4,3% del totale nazionale, e le
industrie principali erano la manifatturiera,
l’energetica e quella delle materie prime.
Taiyuan
Salween
Da non confondersi con il piano
“Go West”,
Ga
nge
lanciato nel 2000 per stimolares lo sviluppo
nelle provincie site più a occidente (Xinjiang,
Tibet, Sichuan ecc.), la campagna “Go
Inland” è dedicata alle sei provincie del
Bay
of
centro: Shanxi, Anhui, Jiangxi, Henan,
Hubei
Bengal
e Hunan. Queste provincie nel complesso
coprono un’area di 1,027 milioni di kilometri
quadrati (11% della superficie totale cinese),
ospitano circa il 28% della popolazione del
paese e producono il 20% del PIL.
questione ponendo una semplice domanda: al
momento, ha economicamente senso per le
PMI stabilirsi nell’entroterra?
Huang
C
inque anni fa’, il ministero del
commercio cinese lanciò la
campagna promozionale volta
ad attirare gli investimenti
China
diretti dall’estero nella Cina centrale, ovvero
il progetto “Go Inland”.
economico e delle
opportunità per le
piccole e medie
imprese nelle province
della Cina centrale
(cfr. China Briefing, vol. VII, no. IX). Chris
Devonshire-Ellis, nel suo commentario di
novembre 2006, arrivava alla conclusione
generale secondo cui, per le PMI orientate
alle esportazioni, i maggiori costi di
trasporto dovuti alle operazioni effettuate
nell’entroterra annullavano le riduzioni
dei costi (comprensivi di manodopera e
terreni) derivanti dalle operazioni nella
regione. Era dunque necessario attendere
infrastrutture di trasporto adeguate e più
competitive, per rendere appetibile la
scelta di dislocare nella regione centrale.
Oggi, tre anni dopo l’implementazione del
progetto “Go Inland” (che va dal 2009 al
2014), China Briefing torna a occuparsi della
La prima preoccupazione per le PMI orientate
alle esportazioni, quindi, è il costo per
l’affitto dello stabilimento, che può variare
notevolmente in base al progetto, alla zona di
sviluppo e, naturalmente, alla propria abilità
di negoziazione. Molti governi locali, in
particolar modo quelli delle province centrali,
sono orientati ad accaparrarsi guadagni
di lungo termine con le entrate fiscali, e
quindi sono ben disposti ad accogliere
imprese straniere, proponendo affitti per gli
stabilimenti a prezzi molto spesso scontati, e,
in alcuni casi, addirittura solamente simbolici.
Questi incentivi governativi possono anche
realizzarsi come riduzioni sulle imposte locali
da redditi societari, oppure nell’assistenza
durante le negoziazioni sui contratti di affitto
dei terreni, anche quando questi appartengano
a privati. Ė inoltre una pratica comune
concedere periodi di affitti gratuiti.
Documento disponibile in lingua inglese su: http://www.fdi.gov.cn/pub/FDI_EN/News/Investmentupdates/t20100513_121629.htm
China Briefing
3
Costi operativi nelle città dell’entroterra cinese
Ė’ importante notare, inoltre, che gli affitti
degli stabilimenti possono variare anche del
20-30%, a seconda della zona di sviluppo
all’interno della stessa città. L’affitto mensile
di uno stabilimento in una zona di livello
nazionale (state-level zone) può attestarsi
attorno a 14 Rmb al m², mentre in una di
livello distrettuale si aggira intorno ai 10 Rmb
al m². Gli affitti variano di gran lunga anche
in base al prestigio di una singola zona, come
ad esempio la zona industriale di Suzhou, che
ha tariffe standard simili a quelle di Shanghai,
mentre uno stabilimento nei pressi della zona
di sviluppo di Wuzhong può strappare un
affitto di circa 12 Rmb al m². (Fonte: Roland
Burton, NAI Asia Pacific Properties)
L’inarrestabile incremento dei prezzi sulle
proprietà immobiliari, che ha riempito le
prime pagine dei giornali negli ultimi anni,
è ancora più accentuato in altre categorie
(ad esempio negli immobili residenziali)
piuttosto che nel settore industriale. Pechino,
ad esempio, negli ultimi cinque anni ha
visto una crescita media annuale sugli affitti
intorno al 3%, mentre nelle città di prima
fascia meridionali e orientali (incluse Canton
e Shanghai) gli affitti degli stabilimenti sono
diminuiti dall’inizio della crisi economica
internazionale. Nello stesso periodo gli affitti
standard nelle regioni centrali sono cresciuti
tra lo 0,5 e il 2% all’anno. (Fonte: CBRE)
Per le PMI orientate all’esportazione, che
si trovano a scegliere tra lo stabilirsi nel
sud o nell’est della Cina, piuttosto che nelle
province dell’entroterra, è utile sottolineare
che gli affitti standard degli stabilimenti sono
abbastanza simili tra città della stessa fascia
e posizione geografica.
Affitti standard stabilimenti 4º tr. 2010
Città costa sudorientale vs città centrali
(Rmb m² mensili)
Canton
Città di prima
Shanghai
fascia (est, sud)
Shenzhen
Nanjing, Jiangsu
Città di seconda
Hangzhou, Zhejiang
fascia (est)
Ningbo, Zhejiang
Wuhan, Hubei
Città centrali di
Chongqing
Chengdu, Sichuan
seconda fascia
Xi’an, Shaanxi
19,4
24,7
26,9
11,7
11,9
12,2
13,3
12,8
13,6
15,8
(Fonte: CB Richard Ellis)
Al nord, gli affitti standard degli stabilimenti
di Pechino toccano la cifra esorbitante di
41,3 Rmb al metro quadrato mensili, mentre
le città costiere di seconda fascia, sempre
al nord, mostrano consistenti variazioni:
Tianjin, con 23,1 Rmb/m² mensili, si avvicina
molto di più a città di prima fascia orientali e
meridionali, mentre Dalian si aggira, intorno
ai 18 Rmb/m² mensili; Qingdao vanta degli
2
4
Il minimo salariale a Shenzhen aumenterà a 1320 Rmb da Aprile 2011
China Briefing
standard molto più bassi bassi, ovvero 10
Rmb/m² mensili. (Fonte: CBRE)
Salario minimo (Rmb/dipendente/mese)
In base alla precedente tabella comparativa
sui prezzi degli affitti, il presupposto generale
sui costi nelle città centrali molto più
bassi rispetto alle aree più sviluppate del
Paese tende a vacillare se si confrontano
i prezzi con le città della costa orientale
di seconda fascia (riduzione forse del
15%); tuttavia, se si paragonano le città
della costa orientale di prima fascia con
le città centrali di seconda fascia, ecco
che i costi diminuiscono di quasi il 40%.
Città di prima
fascia (est, sud)
Il vantaggio competitivo sugli affitti delle città
centrali di seconda fascia, rispetto a quelle
orientali di prima fascia, è indubbiamente
significativo, se non altro perchè è rimasto
ai livelli di cinque anni fa’ e, in base ai tassi
di crescita attuali, manterrà lo stesso scarto
per gli anni a venire.
Città centrali di
seconda fascia
I costi standard degli affitti degli
stabilimenti sono in media del 40%
più bassi nelle città centrali di seconda
fascia, rispetto quelli delle città di prima
fascia sulla costa orientale e meridionale.
Manodopera:
Costi dei salari
Salario minimo
Negli ultimi anni il salario minimo è
aumentato in maniera esponenziale in tutto
il paese. Una trentina di province cinesi ne
hanno stabilito l’aumento nel 2010, facendolo
crescere mediamente del 22,8% su base
nazionale. Shanghai, Pechino e Tianjin hanno
annunciato, a gennaio 2011, un aumento
del salario minimo, rispettivamente del
10%, 18,6% e 16%. Al di là del raffronto
tra regioni centrali e orientali, in termini
di aumento degli stipendi, va notato che
l’impennata maggiore nel 2010 è stata
registrata nell’isola meridionale di Hainan. Il
costo della manodopera sembra chiaramente
destinato a crescere, pertanto, agire per il suo
contenimento, è diventata la priorità in molti
settori dell’industria.
Il salario minimo concesso dalla legge
(che considera straordinari e previdenza
sociale obbligatoria) è il dato fondamentale
a cui devono fare attenzione le PMI, nella
comparazione dei costi della manodopera,
anche se va notato che molti investitori
internazionali pagano stipendi ben sopra tale
soglia, per soddisfare le richieste dei manager
locali e del personale più qualificato. Fare
un raffronto tra i minimi salariali concessi
legalmente tra le varie città, ci dà, comunque,
una stima delle potenziali riduzioni dei costi
del lavoro per le operazioni di business
nell’entroterra cinese.
Città di seconda
fascia (est)
Canton
Pechino
Shanghai
Shenzhen
Ningbo, Zhejiang
Nanjing, Jiangsu
Hangzhou,
Zhejiang
Wuhan, Hubei
Chongqing
Taiyuan, Shanxi
Changsha, Hunan
Chengdu, Sichuan
Zhengzhou, Henan
Lanzhou, Gansu
Xi’an, Shaanxi
Hefei, Anhui
Nanchang, Jiangxi
1300
1160
1120
11001
1100
960
960
900
870
850
850
850
800
760
760
720
720
Straordinari
Quando si rivela economicamente più
vantaggioso, è pratica comune far ruotare il
personale in turni, per coprire gli straordinari.
Questo perché la legge sul lavoro locale
prevede un’addizionale del 150% sulle ore
straordinarie nelle giornate lavorative, e
fino al 300% per le festività. Ai fini della
comparazione, assumiamo come dato di fatto,
da qui in avanti, due turni di lavoro e i salari
pari al 125% del minimo sopra specificato.
Previdenza obbligatoria
In Cina, i costi previdenziali obbligatori
per i dipendenti, ivi incluse pensione,
disoccupazione, maternità, assicurazione
medica e fondo casa, aumentano di un
ulteriore 30-50% il salario minimo e variano
di città in città.
Ci sono inoltre delle variazioni su questi
contributi minimi che dipendono dalla
registrazione di residenza del dipendente (il
cosiddetto hukou), così da come il dipendente
stesso decide di contribuire per il proprio
fondo casa (nella tabella seguente si distingue
tra contribuzione “alta” e contribuzione
“bassa” per il datore di lavoro)
Contributi minimi del datore di lavoro
(% mensile sul salario/dipendente/mese)
Canton
Città di
Pechino
prima fascia
Shanghai
(est, sud)
Shenzhen
Città di
Nanjing, Jiangsu
Hangzhou, Zhejiang
seconda
fascia (est)
Ningbo, Zhejiang
Wuhan, Hubei
Chongqing
Taiyuan, Shanxi
Città centrali
Changsha, Hunan
di seconda
Chengdu, Sichuan
fascia
Zhengzhou, Henan
Hefei, Anhui
Nanchang, Jiangxi
Bassa Alta
(%)
(%)
33,45
44,3
44
30,6
40
37
33
37,7
31
39,45
35,1
35,72
40,5
35,2
37,2
(Fonte: Analysis & Compilation of Social Insurance
Policy & Legal Benefits of China, 2010 Edition, Expo
Group, Shanghai Foreign Service, Co. Ltd
48,45
44,3
44
30,6
44
41
40
41,7
39
39,45
42,1
41,72
42,5
50,2
41,2
Costi operativi nelle città dell’entroterra cinese
Secondo la stima del ministero del commercio
cinese, i costi della manodopera diminuiscono
del 60% nelle regioni centrali rispetto a quelle
orientali. In questi nostri calcoli, prendendo
in considerazione gli straordinari e i costi per
la previdenza obbligatoria, confrontando le
cifre più alte e quelle più basse, notiamo che
stabilirsi in città centrali di seconda fascia
potrebbe, in teoria, far risparmiare fino al
50% dei costi di manodopera, rispetto alle
città di prima fascia sulla costa orientale.
Le città centrali di seconda fascia
potrebbero, in teoria, far risparmiare
fino al 50% dei costi di manodopera,
rispetto alle città di prima fascia sulla
costa orientale.
Trasporti
Sebbene la Cina centrale rappresenti lo snodo
dei trasporti del paese, per le imprese orientate
all’esportazione, lo spostamento dei prodotti
dalla Cina centrale ai porti va a bilanciare la
riduzione dei costi della manodopera e dei
terreni beneficiata nell’entroterra.
Per fare una stima di quanto influiscano
davvero i costi di trasporto, abbiamo
considerato le quotazioni per lo spostamento
di un container standard da ognuna di queste
città centrali fino ai porti più vicini e più
utilizzati, ovvero Shanghai e Shenzhen.
Assumiamo anche, ai fini del nostro calcolo,
che i costi di trasporto dalle città di prima
fascia della costa orientale a questi due
porti siano molto contenuti, considerata la
prossimità.
Costi di trasporto ferroviario al porto
(Rmb/container standard)
Città di
seconda
fascia
(est)
Nanjing,
Jiangsu
Hangzhou,
Zhejiang
Ningbo,
Zhejiang
Wuhan,
Hubei
fino a
fino a
Minimo
Shanghai Shenzhen
2900
2900
2600
2600
3000
3000
3198
4650
3198
Chongqing 6200
6090
6090
5017
7030
5017
4332
3825
3825
6518
7262
6518
3917
5868
3917
2874
4643
2874
Taiyuan,
Shanxi
Città
Changsha,
centrali Hunan
di
Chengdu,
seconda Sichuan
fascia Zhengzhou,
Henan
Hefei,
Anhui
Nanchang,
Jiangxi
3570
(Fonte: Shengchang Logistics Co.)
3570
3570
Il trasporto di un container standard varia in
maniera notevole, a seconda della locazione,
partendo da meno di 3000 Rmb nella zona
più orientale della provincia dello Anhui, ai
3000-4000 Rmb nello Hubei, nel Jiangxi,
nello Hunan e nello Henan, ai 5000 Rmb nel
nord dello Shanxi, fino a oltre 6000 Rmb a
Chongqing e nel Sichuan occidentale.
Detti costi potranno naturalmente diminuire
nelle contrattazioni, o variare secondo il
numero di container per periodo, ma la
realtà che non cambia. Per le PMI i costi di
trasporto nelle province centrali sono notevoli
e devono essere opportunamente calcolati al
fine di avere un’idea precisa dell’impatto sul
costo totale.
Costi operativi totali:
terreni, manodopera
e trasporti
Riteniamo assodati, nel nostro ragionamento,
i risparmi potenziali fino al 40% sugli
affitti degli stabilimenti e la possibilità di
arrivare a poter dimezzare i costi totali della
manodopera, una volta che ci siamo stabiliti
in una città centrale di seconda fascia invece
che in una città costiera di prima fascia. A
questo punto tuttavia, è necessario chiedersi
se sia ancora possibile mantenere questi
risparmi, dopo aver sommato i costi di
trasporto.
É indispensabile incrociare le cifre a
disposizione per dare significato reale alle
comparazioni dei costi tra città centrali
e costiere. Considerato l’affitto di uno
stabilimento di 2500 metri quadri, un
centinaio di dipendenti al minimo salariale
e un’uscita di 10 container a settimana,
la riduzione dei costi operativi si attesta
probabilmente al 30-40% in meno nelle
città centrali, rispetto a quelle costiere di
prima fascia.
É doveroso segnalare la natura approssimativa
di questi calcoli sui costi operativi, soprattutto
per le PMI orientate all’esportazione, poiché
la variazione di pochi punti percentuali
può significare la riuscita o la disfatta
dell’operazione commerciale. È bene che
tali calcoli siano eseguiti con precisione, a
seconda della posizione geografica che si
sta considerando e a seconda, naturalmente,
delle specifiche esigenze dell’azienda
in questione e di altri costi (ad esempio
elettricità) che potrebbero influire sul prezzo
di vendita finale.
Oltre la riduzione dei costi
Anche considerando la potenziale riduzione
dei costi della dislocazione nell’entroterra, al
momento della scelta, la posizione va spesso
considerata in relazione ad altri fattori, che
sono imposti dai settori di produzione specifici
e dalle priorità dovute al modello di business.
Molte aziende si trovano costrette a puntare
sugli operai o sullo staff: i primi sono sempre
meno propensi a lasciare le province centrali
per quelle costiere, mentre impiegati con
esperienza sono difficili da reclutare nelle
province dell’entroterra. Di conseguenza,
una società che ha in maggioranza staff
specializzato (ad esempio ingegneri laureati),
considererà probabilmente troppo rischioso
stabilirsi nell’entroterra, vista la difficoltà di
reclutamento del personale. D’altro canto,
Foxconn (la maggiore società produttrice di
apparecchi e gadgets in OEM) per esempio,
che impiegava più di 400.000 persone a
Shenzhen fino all’anno scorso, ha ritenuto
di maggior vantaggio la disponibilità di
manovalanza nell’entroterra, per questo ha
annunciato di recente lo spostamento delle
linee di assemblaggio nella provincia dello
Henan e il potenziamento della produzione
negli impianti esistenti a sud ovest di Chengdu.
In altri settori, invece, il reclutamento di
operai non è prioritario, ma ha un peso
maggiore la prossimità ai fornitori, ai clienti
e agli approvvigionamenti. La dislocazione
verso l’interno tre anni fa di Coca-Cola Co.
fu dettata soprattutto dalla disponibilità degli
approvvigionamenti (ad esempio elettricità
e acqua) e fornitori. Allo stesso modo, la
scelta delle società di stabilirsi nelle città
di seconda fascia sulla costa, favorendo le
zone del Jiangsu, come Changzhou, Wuxi e
Suzhou, piuttosto che quelle nello Zhejiang, è
dovuta in parte alla vicinanza ai fornitori o ai
clienti e in parte alla forte disponibilità e aiuto
dei governi locali. La necessità di stabilirsi
nell’entroterra diventa sempre più impellente
e per una buona ragione: come è stato
discusso, potrebbe potenzialmente offrire
significative riduzioni dei costi per terreni
e manodopera. Ma dal punto di vista delle
PMI orientate all’export, che devono fare
i conti tra i potenziali risparmi e le priorità
imposte dal modello di business, la
dislocazione nell’entroterra non è più una
questione di costi, ma piuttosto un fattore
di rischio. Nelle città di seconda fascia
sulla costa orientale, ad esempio a Suzhou,
si trova una moltitudine di PMI orientate
all’esportazione, poiché queste città sono
ampiamente riconosciute come un buon
compromesso tra Pechino, Shanghai, Canton
e le città centrali di seconda fascia.
A conti fatti, tre anni dopo il lancio della
campagna “Go Inland”, le PMI oreintate
all’export scelgono ancora di rinunciare alle
potenziali riduzioni di costi, in favore di
ambienti più sicuri, come la costa orientale,
che sembrano migliori garanzie di successo.
China Briefing
5
I c a p o l u o g h i d e l l e p ro v i n c e
centrali: uno sguardo ravvicinato
[Fonte: China’s Emerging Second and Third Tier Cities,
China Briefing- guida disponibile su www.asiabriefingmedia.com/store ]
trova a 30 km a nord di Hankou, a 18 km dal
centro città. Collega attualmente Wuhan alle
principali città cinesi e offre voli diretti verso
Hong Kong, Macau, Seoul, Fukuoka, Osaka,
Bangkok e Singapore.
Da notare anche gli importanti investimenti
Collegamenti marittimi e fluviali
produzione dei composti petrolchimici.
Wuhan è al momento, dopo Nanjing, il
secondo porto fluviale della Cina centrale per
grandezza e diventerà il porto più importante
in Asia entro il 2030. Le autorità provinciali
hanno annunciato un investimento pari a 27
miliardi di dollari americani tra il 2011 e il
2015, per la costruzione del nuovo porto,
che ospiterà 22 distretti in un’area di
173 km².
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
(10.000 ab)
836
(100 Mln Rmb)
4621
4%
46%
50%
(10.000 USD)
1147256
Infrastrutture
Collegamenti stradali
La città è attraversata da quattro autostrade
nazionali, tra cui il collegamento PechinoZhuhai, da nord a sud, e il collegamento
Shanghai-Chengdu, da est a ovest. Vi sono
inoltre sei ponti e un tunnel di collegamento
tra le sponde del fiume Yangtze.
Collegamenti ferroviari
La città è attraversata da una delle quattro
maggiori linee ferroviarie del paese. Nel
2009 è stata inaugurata la nuova stazione
ferroviaria, che permette di collegare la città
a Canton in alta velocità (tre ore). Il progetto
completo prevede il collegamento di Canton
fino a Pechino, 2100 Km in meno di otto ore,
completamento previsto per il 2012.
Collegamenti aerei
L’aeroporto internazionale Tianhe è lo snodo
di collegamento principale della regione: si
6
China Briefing
Il porto in progetto prevede tre banchine
principali: una per il ferro e l’acciaio,
costruita per la Wuhan Iron and Steel Group;
una per i cereali della National Rice Trade
Centre e una per i container. Si calcola,
con tale investimento, un aumento annuale
della movimentazione di merci dagli attuali
100 milioni di tonnellate ai 200 milioni di
tonnellate entro il 2015, fino ai 240 milioni
di tonnellate entro il 2020.
Economia e investimenti
Le industrie principali della città sono:
produzione di autoveicoli, ferro e acciaio,
componenti elettronici e IT. Grandi case
automobilistiche con produzione a Wuhan
includono: Dongfeng Motor Corporation,
Honda e Peugeot-Citroën.
Wuhan Presenta indubbi vantaggi nell’area
delle telecomunicazioni, della tecnologia laser
e della microelettronica. Infatti, la Central
China Science and Technology University
ha fondato nella città l’istituto informatico
di optoelettronica e prevede di farne il centro
più grande del paese. Qui si trova inoltre il
Centro per la Sicurezza Industriale IT, che é
il terzo istituto sulla sicurezza informatica più
importante della Cina.
nell’industria biotecnologica e pretrolchimica:
Sinopec, più grande colosso del settore
pretrolchimico cinese, spicca nei progetti
attinenti l’etilene, materia prima nella
Parchi di sviluppo
industriale
Wuhan Economic
and Technological
Development Zone
Questo parco industriale zona di livello
nazionale si trova sulla sponda nord dello
Yangtze a 10 km dal centro. Vi troviamo nomi
importanti dell’industria automobilistica,
come Dongfeng Group, ovvero il secondo
produttore in Cina, oltre a Nissan, PSA e
Honda. Altri settori incoraggiati nella zona
sono quello biotecnologico, farmaceutico,
chimico, alimentare e delle telecomunicazioni.
Wuhan East Lake HighTech Development Zone
A soli venti minuti dal centro città, questo
parco industriale si trova a lato del famoso
Lago Orientale (East Lake). È la più importante
area per l’industria optoelettronica, per questo
viene anche chiamata “Optics Valley”.
La presenza del maggior istituto di ricerca
per le infrastrutture di telecomunicazione,
ovvero il Wuhan Research Institute of Post
and Telecommunications, ha fatto sì che
società come NEC e Changfei Fiber-Optical
Cables abbiano scelto questo parco industriale
come loro sede. Altre società presenti sono:
Xerox, Westinghouse, Mitsui, Philips e ABB.
Yangluo Development Zone
Posizionato a 20 km a est del centro città,
sulla sponda nord dello Yangtze, questo
parco di livello provinciale ricopre un’area
pari a 35 km², in prossimità del nuovo porto
Yangluo, della cinconvallazione di Wuhan
e del ponte Yangluo sullo Yangtze, che la
collega alle autostrade Shanghai-Chengdu e
Pechino-Zhuhai.
Economic tables data source: China Statistical Yearbook, 2010
Wuhan, Provincia
dello Hubei
I capoluoghi delle province centrali: uno sguardo ravvicinato
Chongqing
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
Economia e investimenti
Chongqing è il quarto centro cinese più
importante per la produzione di veicoli
a motore. Si prevede che entro il 2020 la
municipalità sarà in grado di produrre 2,6
milioni di veicoli, ovvero il 15% della
produzione totale nazionale. Chongqing
è una città molto aperta agli investimenti
diretti esteri e al commercio con l’estero. Tra
le principali società multinazionali (Global
Fortune 500) con operazioni a Chongqing
ricordiamo: Danone, Carrefour, HSBC,
Ericsson, Honda e Ford.
(10.000 ab.)
3276
(100 Mln RMB)
6530
9%
53%
38%
(10.000 USD)
770859
Infrastrutture
Collegamenti stradali
Ci sono cinque principali autostrade che
attraversano la città, di queste la principale
è la superstrada Chengdu-Chongqing, che
collega le due maggiori centrali elettriche
della Cina occidentale. Percorrendo la
superstrada, bastano otto ore e mezza
per raggiungere Wuhan e diciassette per
raggiungere Shanghai.
Collegamenti ferroviari
Attraversano Chongqing tre linee di
collegamento nazionale. Il governo della
municipalità auspica che, entro il 2017,
vengano completate le linee in costruzione che
faranno della città uno snodo fondamentale a
livello nazionale. Il progetto maggiore è
una nuova linea ad alta velocità in grado
di collegare Chongqing a Shanghai, in
appena otto ore, contro le attuali 42. In
base alle dichiarazioni delle autorità locali,
saranno aperte otto linee dedicate al trasporto
container entro il 2020.
Collegamenti aerei
L’aeroporto internazionale Jiangbei si trova a
circa 20 km a nord della città. Sono attivi voli
internazionali verso Hong Kong, Dusseldorf,
Monaco, Tokyo, Nagoya e Seoul.
Collegamenti marittimi e fluviali
Il porto di Chongqing, situato sul tratto
superiore delloYangtze, può gestire navi fino
a 12 TPL (totale della portata lorda), a seconda
di quale tra i cinque terminali venga utilizzato.
La costruzione della diga delle Tre Gole ha,
inoltre, ridotto il tempo di percorrenza verso
Shanghai, avendo aumentato il livello delle
acque navigabili lungo la tratta.
Parchi di sviluppo
industriale
Chongqing Economic and
Technological Development
Zone (CETDZ)
La zona comprende cinque distretti principali:
il centro informativo industriale, la zona
industriale Dangui, la zona industriale
Huilong, un’area multifunzionale
commerciale e l’area residenziale Nanhu e
Luochangwan. Le industrie principali sono:
automotive e ricambi, IT, farmaceutica e
biochimica.
Chongqing Hi-Tech Industrial
Development Zone (CHTIDZ)
La CHTIDZ si estende per 12 km² di parchi
industriali. L’area mirava ad un’ampia
gamma di settori high-tech, ma la maggior
parte delle aziende presenti è specializzata
in due aree principali: prodotti elettronici per
l’informatica e componentistica auto.
Altre zone di sviluppo presenti sono il
Chongqing Chemical Industrial Park, la
Chongqing New North Zone (CNNZ), la
Chongqing Export Processing Zone e il
Jianqiao Industrial Park.
Taiyuan, Shanxi
(10.000 ab.)
365
(100 Mln RMB)
1545
2%
44%
54%
(10.000 USD)
Collegamenti stradali
Sono presenti autostrade nazionali e quattro
superstrade; grazie alla superstrada TaiyuanJiuguan si può raggiungere Pechino in sole
cinque ore.
Collegamenti ferroviari
Sei diverse linee collegano la città alla rete
ferroviaria nazionale. La sua stazione merci
è la più grande di tutta la provincia ed è la
prima della regione per il trasporto di carbone.
La linea Taiyuan-Zhongwei percorre 975 km
da Yuci (Shanxi) verso ovest, per terminare
nel nord ovest della Cina, nella provincia
Ningxia.
Collegamenti aerei
La CETDZ di Chongqing è stata la prima zona
di sviluppo di livello nazionale approvata
nel sud ovest della Cina. Convenientemente
situata nella zona di Nanping, copre un’area
di 9,6 km². Adiacente al ponte Yangzte a nord
e facilmente raggiungibile dal centro città.
Dista tre kilometri dalla stazione ferroviaria
cinque dal porto e 28 km dall’aeroporto.
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
Infrastrutture
591231
L’aeroporto di Taiyuan ha più di cinquanta
destinazioni nazionali, così come collegamenti
internazionali verso Hong Kong, Singapore,
Giappone e Russia.
Economia e investimenti
I settori industriali principali in città sono
carbone, la metallurgia, chimica e macchinari.
La società Taiyuan Iron and Steel è il più
grande produttore al mondo di acciaio
inossidabile e tratta anche silicone e acciaio
per cuscinetti. Nella città sono presenti più
di quattrocento imprese di import-export, la
maggior parte delle quali sta investendo nella
lavorazione del carbone, dell’alluminio, nelle
costruzioni, nelle infrastrutture per il trasporto
e nel campo immobiliare.
Parco di sviluppo
industriale
Taiyuan Economic and
Technological Development
Zone (TETDZ)
La TETDZ si trova a sudest della capitale,
cinquecento kilometri da Pechino via
autostrada, e a pochi kilometri dall’aeroporto
e dalla stazione ferroviaria di Taiyuan. Sia
l’autostrada Datong-Yuncheng sia la statale
n. 208 raggiungono la zona di sviluppo di
Taiyuan. A est dell’area si trova anche la
statale n. 307, mentre la superstrada TaiyuanShijiazhuang-Pechino dista soltanto due km.
Alla stessa distanza si trova anche l’aeroporto
di Taiyuan, uno dei più importanti della
regione e una valida alternativa all’aeroporto
internazionale di Pechino.
I principali settori industriali sono l’elettronica,
la bio-farmaceutica, la produzione di derivati
del carbone attivo, l’agricoltura ad alta
tecnologia e il settore bevande e alimentari.
Il governo locale incoraggia maggiormente
gli investimenti nelle energie pulite, nelle
tecnologie a protezione dell’ambiente e nei
derivati del carbone attivo.
China Briefing
7
I capoluoghi delle province centrali: uno sguardo ravvicinato
Infrastrutture
Taiyuan Hi-Tech Industrial
Development Zone (THTIDZ)
La THTIDZ é stata la prima zona della
provincia a essere approvata a livello
nazionale e ricopre un’area di 60,8 km². Si
divide in due parti: la zona dell’alta tecnologia
nel distretto Nancheng, che si estende per 8
km², e la zona economica nella periferia sud
est di Taiyuan, che si estende per 9,6 km².
Le vie di accesso all’area comprendono tre
superstrade e il vicino aeroporto di Wusu.
Più dell’80% delle industrie high-tech
dello Shanxi si trovano in questa zona
di sviluppo. Tra le industrie principali
figurano: l’optoelettronica, l’electronics
information, la farmaceutica, le tecnologie
per la protezione ambientale e la produzione
dei nuovi materiali. Altri progetti di alta
tecnologia presenti nel parco includono le
applicazioni dell’optoelettronica, l’electronic
information, i nuovi materiali, tecnologie per
la protezione dell’ambiente e per il risparmio
energetico, la medicina biologica, l’industria
aerospaziale, la tecnologia applicata al
nucleare e l’agricoltura ad alta tecnologia.
Taiyuan Private Economic
Development Zone (TPEDZ)
Questo parco, che si estende a est della città,
è il primo nel suo genere nella provincia dello
Shanxi. Situato opportunamente a soli 8 km
dall’aeroporto e a poco meno di 1,5 km dalla
stazione ferroviaria, vi si trovano quattro aree
speciali: la città delle calzature Chaoyang, il
mercato ortofrutticolo, il mercato logistico e
quello dei trasporti. Tra le imprese presenti
vi sono Dadi Group, Hongteng Joint Stock,
Sanjin Pharmacy e Xinhe Machinery.
Changsha, Hunan
Collegamenti stradali
La città è collegata alla rete nazionale tramite
l’autostrada Pechino-Shenzhen, da nord a
sud, e tramite l’autostrada Xiamen-Chengdu,
da est a ovest. Si impiegano da 24 a 48 ore per
raggiungere Canton o Shanghai. Changsha
è ben collegata alle città di terza e quarta
fascia nella provincia dello Hunan, ivi incluse
Changde, Xiangtan e Zhuzhou.
Collegamenti ferroviari
Attraversano la città tre linee principali:
la linea Pechino-Canton permette la
connessione alle principali città di tutto il
paese; il treno veloce Canton-ChangshaPechino percorre la tratta in entrambe le
direzioni su base giornaliera, così come il
treno verso Shanghai.
Collegamenti aerei
L’aeroporto internazionale Huanghua si
trova a 30 minuti di strada dalla città ed è
il centro regionale della compagnia aerea
China Southern Airlines, che collega tutte le
principali città del paese. Sono operative 40
destinazioni nazionali, oltre a collegamenti
verso Taiwan (Taipei), Osaka, Bangkok,
Kuala Lumpur e diverse città coreane.
Collegamenti marittimi e fluviali
Dal porto di Changsha partono al momento
il maggior numero di navi verso Wuhan. Il
porto Xianing, che si trova sul fiume Xiang,
ha una potenzialità annua di 83.000 container.
Economia e investimenti
La città è rinomata per la forte presenza del
settore produttivo e di quello dell’istruzione.
La sua crescita economica è stata supportata,
negli ultimi anni, dall’ottima performance
del settore produttivo, in particolar modo
nell’high-tech e nella vendita al dettaglio.
la statale n. 319 Chengdu-Xiamen. Vi è infine
la superstrada Pechino-Zhuhai, che con le sue
uscite può portare in ogni direzione.
Le sei maggiori industrie della zona sono
la produzione di macchinari, l’elettronica,
l’informatica, i materiali da costruzione,
il settore alimentare e quello della carta.
Per i prossimi cinque anni gli investimento
prioritari saranno rivolti alle seguenti aree:
prodotti e tecnologie per l’electronics
information, sviluppo e applicazioni di
nuovi materiali, bioingegneria e i relativi
prodotti, tecnologie e prodotti per il
risparmio energetico e l’efficienza,
prodotti e tecnologie per la optoelettricameccanica integrata, prodotti e tecnologie
per la protezione ambientale, prodotti
e tecnologie chimiche, infrastrutture,
strutture per l’intrattenimento e la cultura,
nuove tecnologie applicabili, materiali per
l’industria tradizionale e altre nuove industrie
dell’alta tecnologia.
Changsha Dahexi Zone (CDZ)
Questa zona di sviluppo ha un’area totale di
1200 km². Vi si trovano più di 30 università e
istituti di ricerca, 21 centri tecnici provinciali
e nazionali, 17 centri di lavoro e ricerca
per gli studi post universitari orientati
alle imprese e 400 istituti di ricerca e
sviluppo.
Nella stessa area si mira alla promozione
dell’industria high-tech, della logistica, della
lavorazione alimentare e del settore creativo
culturale.
Chengdu, Sichuan
Parchi di sviluppo
industriale
Changsha Hi-Tech Industrial
Development Zone (CHTIDZ)
Questa è stata la prima e più importante zona
di sviluppo di Changsha, con un’area totale
di 80 km², situata a 8 km dal centro cittadino
e a 28 km dall’aeroporto.
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
8
China Briefing
(10.000 ab.)
652
(100 Mln RMB)
3745
5%
51%
45%
(10.000 USD)
411800
Changsha Economic and
Technological Development
Zone (CETDZ)
Promossa a zona di livello nazionale nel
2000 la CETDZ, si trova nella cittadina di
Xingsha, nella periferia est di Changsha,
distante solo 5 Km dalla linea ferroviaria
Pechino-Canton. Convergono in quest’area di
sviluppo la statale n. 107 Pechino-Shenzhen e
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
(10.000 ab.)
1140
(100 Mln RMB)
4503
6%
44%
50%
(10.000 USD)
1786253
I capoluoghi delle province centrali: uno sguardo ravvicinato
Infrastrutture
Collegamenti stradali
La città è collegata tramite la rete autostradale
ai maggiori centri del paese, ivi inclusi
Beihai, Shanghai, Xi’an, Lhasa e Chongqing.
Collegamenti ferroviari
Chengdu è lo snodo ferroviario maggiore
del sud ovest della Cina, si collega alle città
di Chongqing, Baoji, Kunming e Daxian.
Sono presenti quattro stazioni per il trasporto
merci, tra cui la più importante nel sud-ovest
della Cina, ovvero la Chengdu Eastern
Station.
Collegamenti aerei
L’aeroporto internazionale Shuangliu offre
voli diretti verso Hong Kong, Bangkok,
S i n g a p o r e , S e o u l , To k y o , F u k u o k a ,
Katmandu, Osaka, Parigi e Kuala Lumpur,
così come un’ampia scelta di voli interni.
Collegamenti marittimi e fluviali
Attraverso la rete ferroviaria, Chengdu è
collegata ai porti della costa orientale di
Shanghai, Shenzhen, Tianjin, Qingdao e
Lianyungang. Alcune superstrade portano
inoltre ai porti locali di Leshan, Luzhou e
Chongqing, che si trovano in un raggio di
360 km da Chengdu.
Economia e investimenti
La città è stata designata come centro
finanziario e commerciale per tutto il
sud-ovest della Cina, nonché centro per le
comunicazioni. Le sei industrie portanti
della città sono l’ alta tecnologia, l’industria
manifatturiera (inclusa la produzione di
tecnologie per l’aviazione), l’ingegneria
biologica e farmaceutica, l’alimentare, la
metallurgia e il materiale da costruzione
e l’industria petrolchimica. L’industria
manifatturiera sta spingendo l’economia
di Chengdu, i settori principali sono:
automotive, componenti per motocicli,
componenti per aeromobili, macchinari,
utensili tornitura, ingegneria elettrica e
apparati elettrici, parti di ricambio generale
e apparecchiature per l’agricoltura.
La città è riuscita, negli anni, ad attrarre molti
investimenti diretti dall’estero. Intel, maggior
produttore al mondo di micro-chip, ha
investito qui 525 milioni di dollari americani
in due stabilimenti per assemblaggio e test di
verifica qualità. Tra le altre multinazionali
straniere che hanno investito a Chengdu,
troviamo Nokia, Sony, Toyota, Motorola,
Microsoft, Ericsson, Lafarge, Volkswagen,
DHL, Texas Instruments e Astellas.
Chendu è una delle cinque città pilota nella
riforma economica del governo cinese. Ciò
ha permesso che le decisioni politiche ed
economiche spettassero più al governo locale
che a quello di Pechino, dando effettivamente
più libertà alle autorità locali e alle imprese
di decidere sullo sviluppo della città.
Parchi di sviluppo
industriale
Chendu Hi-Tech Industrial
Development Zone (CHTIDZ)
La CHTIDZ è divisa due aree, la parte sud
e la parte ovest, e comprende anche due
zone logistiche per l’export. Le tre industrie
principali sono l’electronic information,
la bio-farmaceutica e la produzione di
macchinari d’alta precisione. Tra le industrie
a partecipazione straniera presenti troviamo
Intel, Molex, Motorola, Corning e Sony.
Gli investimenti presenti qui si concentrano
principalmente su ricerca e sviluppo per
la produzione di prodotti industriali di alta
tecnologia, in particolar modo la Tecnologia
informatica orientata alla microelettronica
(anche software), l’industria bio-farmaceutica
rivolta alla medicina tradizionale cinese, la
meccanica di precisione, la lavorazione di
prodotti alimentari, la produzione di nuovi
materiali e la protezione ambientale. Qui
si trovano anche due distretti di logistica
per l’export (Export Processing Zone) una
nell’area sud e l’altra in quella ovest. L’EPZ
dell’area sud ha un’area totale di 0,6 km².
Chengdu Economic and
Technological Development
Zone (CETDZ)
La CETDZ, omologata come zona di
sviluppo di livello nazionale nel febbraio
2000, si trova in una posizione strategica e
facilmente accessibile dalla città da cui dista
solo 13,6 km. L’aeroporto internazionale
Shuangliu, uno dei quattro principali del
paese, dista solo 28 km. A nord della zona
di sviluppo si trova anche la superstrada
Chengdu - Chongqing, mentre a ovest corre
la linea ferroviaria Chengdu-Kunming.
La CETDZ è inoltre attraversata dalle
autostrade Cheng-Long e Chenghuan,
oltre che dalla circonvallazione cittadina.
Percorrendo la superstrada ChengduChongqing, si raggiunge direttamente il porto
fluviale di Chongqing Jiulong e il terminale
internazionale merci Luzhou.
I settori principali della CETDZ sono il
metallurgico, l’elettronico, i macchinari, i
materiali da costruzione, il settore medico
e quello l’alimentare. Sono incentivate le
seguenti categorie: macchianari, automotive,
motocicli, elettronica, prodotti ottici, IT,
nuovi materiali, protezione dell’ambiente,
biomedicina, alimentare, nuovi materiali
da costrizione, prodotti chimici raffinati,
industria aerospaziale e costruzione delle
infrastrutture.
Hefei, Anhui
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
(10.000 ab.)
491
(100 Mln RMB)
2102
5%
53%
42%
(10.000 USD)
642754
Infrastrutture
Collegamenti stradali
Quattro autostrade collegano la città a Yining,
Nanjing, Yantai, Suzhou e Chengdu.
Collegamenti ferroviari
Hefei fa da giuntura tra tre linee di
collegamento nazionale e la più importante
stazione passeggeri della provincia dello
Anhui. Essendo uno snodo ferroviario
di rilievo, le sue linee multidirezionali la
collegano a tutte le maggiori città cinesi.
Collegamenti aerei
L’aeroporto Luogang, che si trova a 12 km a
sud della città, offre più di trenta destinazioni
interne, comprese Pechino e Shanghai, e voli
diretti verso Hong Kong.
Economia e investimenti
Sebbene non goda della stessa popolarità delle
altre città interne, in termini di investimenti
diretti esteri durante l’Economist China
Summit dello scorso novembre, Hefei è stata
indicata come una delle città cinesi con la
maggior crescita. dei centri a sviluppo più
sostenuto durante l’Economist China Summit
dello scorso novembre.
I settori principali sono: produzione auto e
pneumatici, attrezzature, elettrodomestici,
industria chimica, IT e software, nuovi
materiali, biotecnologia e medicina, prodotti
alimentari da agricoltura e derivati.
Parchi di sviluppo
industriale
Hefei Economic
and Technological
Development Area
La HETDA, fondata nell’aprile 1993, si
estende su un’area totale di 53km², a sud della
città, e rappresenta una zona di sviluppo di
primo piano nella regione.
China Briefing
9
I capoluoghi delle province centrali: uno sguardo ravvicinato
Produce l’equivalente del 40% del prodotto
interno lordo di Hefei e il 20% della
produzione industriale della città. Tra
gli investitori stranieri presenti troviamo
Unilever, Coca-cola e Hitachi. L’imponente
flusso di investimenti in arrivo ha portato
alla pianificazione di un’ulteriore espansione
della zona di 70 km².
Le cinque industrie cardine della HETA
sono l’automotive, i macchinari industriali,
gli elettrodomestici, i derivati chimici e i
prodotti alimentari. I settori incentivati per
il futuro saranno l’automotive, i macchinari
e gli accessori per la costruzione edile, gli
elettrodomestici e i relativi componenti, l’
electronics information e le industrie ad alta
intensita’ di forza lavoro (labor-intensive).
Hefei Science City
Si occupano della gestione della Heifei
Science City il ministero della scienza e
tecnologia, l’Accademia Cinese di Scienze
e il governo locale. Sono stati dislocati in
quest’area alcuni importanti progetti di
portata internazionale, come il sesto centro
tecnologico di Microsoft.
Nanchang, Jiangxi
(10.000 ab.)
Popolazione
Prodotto
(100 Mln RMB)
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
(10.000 USD)
import/export
497
1838
6%
55%
39%
347212
Infrastrutture
Collegamenti stradali
Convergono a sud di Nanchang, le autostrade
Pechino-Zhuhai, Shanghai-Kunming e
Fuzhou-Lanzhou. La citta è collegata ai
maggiori centri, come Shanghai e Canton,
attraverso una buona rete di autostrade e
superstrade.
Collegamenti ferroviari
Numerose linee della rete nazionale
ferroviaria toccano la città. Sul collegamento
Pechino-Kowloon, Nanchang é l’unica
fermata provinciale dove s’incrociano anche
le linee Shanghai-Kunming. E’ presenta
anche una linea ad alta velocità che collega
Nanshang a Hangzhou, Changsha e Shanghai.
10
China Briefing
Collegamenti aerei
L’aeroporto Changbei, che si trova a 28
km a nord della città, opera su Hong Kong
e Singapore, oltre che su tutto il territorio
nazionale.
Collegamenti marittimi e fluviali
Il porto fluviale di Nanchang, che ha una
capacità annuale di un milione di tonnellate,
si collega ai porti lungo la costa, come
Shanghai e Ningbo, attraverso il canale che
dal fiume Ganjiang attraversa il lago Poyang
verso il fiume Yangtze. Una rotta alternativa
verso il mare, percorribile da navi fino a
mille TPL.
Economia e investimenti
Il settore secondario presenta un importante
porzione dell’economia cittadina. Sono
presenti nella zona imprese dei settori della
metallurgia, dei macchinari, aviazione,
elettronica, tessile, chimica, materiali edili,
medicina, alimentare, produzione di carta
e stampa. Gli investimenti attuati nella città
hanno permesso la nascita del primo parco
industriale scientifico del paese per la ricerca,
la produzione e la vendita di velivoli a bassa
quota radiocomandati. Ford Motors in joint
venture con Jiangling Motors produce nella
città il suo furgone Ford Transit e ha reso
noto, lo scorso dicembre, che sarà operativo
un nuovo stabilimento nel 2013.
Parchi di sviluppo
industriale
Nanchang Economic and
Technological Development
Zone (NETDZ)
Questa zona di sviluppo si trova nel nuovo
distretto cittadino di Changbei, in prossimità
della riva orientale del fiume Gangjiang,
ai piedi della montagna Meiling e poco
distante dall’aeroporto. Questa area di livello
nazionale si estende attualmente su 5,5 km².
Si affaccia sul fiume Gangjiang e a sud sulla
banchina d’attracco dello stesso. L’aeroporto
Changbei dista solamente 10 km e offre
17 voli domestici tra cui collegamenti con
Pechino, Shanghai, Canton e anche Hong
Kong.
Tra le società di rilievo presenti nella
zona troviamo Hong Kong Greenkell
Kelong, Samsung-Aux Air Conditioner
Manufacturers, ABB, Kohler, Clinico,
Mercedes-Benz e Jiangling Auto. Le industrie
portanti sono l’automotive, l’elettronica,
gli elettrodomestici, l’IT e la produzione di
carta. Il governo locale vuole dare priorità
per il futuro alle industrie che operano nel
campo dei macchinari, dell’elettronica,
dell’industria leggera, degli alimentari, nel
campo medico, chimico, dei nuovi materiali,
dell’alta tecnologia, nel settore immobiliare
e turistico.
Nanchang Hi-Tech Industrial
Development Zone (NHTIDZ)
La NHTIDZ gode della migliore posizione
nella città: a nord si trovano il fiume Ganjiang
e il lago Yao, e nelle vicinanze i laghi Aiqi
e Qingsan. Si sono stabilite nell’area più di
600 società straniere, di cui il 60% opera nel
settore high-tech. Un buon numero di centri
di ricerca nazionali provinciali sono qui
situati a supporto delle zone tecnologiche e
scientifiche.
Industrie principali includono: elettronica e
informatica, software, medicina biochimica,
risparmio energetico, settore minerario
e high-tech. Si prevede che in futuro la
zona beneficierà di ulteriori investimenti
provenienti da Hong Kong, così come
dalle città di seconda fascia emergenti della
provincia del Guangdong.
I capoluoghi delle province centrali: uno sguardo ravvicinato
Zhengzhou, Henan
Infrastrutture
Nonostante Zhengzhou sia dotata di un’ottima
rete ferroviaria, manca purtroppo di una
rete metropolitana. Il mezzo di trasporto
principale è rappresentato dagli autobus.
Economia e investimenti
Le industrie chiave sono tessile, agricoltura,
produzione macchinari, motrici, locomotive
e sigarette. È inoltre il sito produttivo per
l’abbigliamento più attivo di tutto il paese,
con l’impressionante volume d’affari che vale
oltre 20 miliardi di Rmb l’anno.
Popolazione
Prodotto
Regionale Lordo
Industria primaria
Ind. secondaria
Ind. dei servizi
Valore totale
import/export
(10.000 ab.)
731
(100 Mln RMB)
3308
3%
54%
43%
(10.000 USD)
359965
Infrastrutture
Collegamenti stradali
Le superstrade Pechino-Zhuhai e KaifengLuyang attraversano la città , insieme ad altre
18 autostrade.
Collegamenti ferroviari
La costruzione della rete ferroviaria ha fatto la
storia di Zhengzhou. Infatti, il completamento
della linea Lanzhou-Lianyungang l’ha
trasformata da piccolo centro a uno snodo
primario per i trasporti. Convergono a
Zhengzhou le linee Lanzhou-Lianyungang
e Pechino-Kowloon, che fanno della città
una stazione di rilievo nella rete nazionale. Il
ponte Eurasia Land collega i porti della costa
alle rotte ferroviarie per l’Europa.
Collegamenti aerei
L’aeroporto internazionale Xinzheng si trova
a 30 km dal centro città. Offre più di 60 rotte
nazionali e internazionali, ivi incluse Hong
Kong, Macau, Giappone e Singapore.
Collegamenti marittimi e fluviali
La città non dispone di un porto fluviale,
tuttavia il sistema ferroviario la connette a
Huaibin, nel sud est della provincia, dove
le merci possono essere imbarcate sul fiume
Yangzte.
maggiorni societa che hanno investito nella
zona troviamo la Philips (Paesi Bassi), Man
(Germania), LG (Korea), Formosa Plastics
Group e China Aluminum Group. Sono
incoraggiati gli investimenti nell’industria
high-tech, nelle infrastrutture e nella
costruzione di nuovi centri di ricerca e
sviluppo.
Zhengzhou High and NewTech Industrial Development
Zone (ZHNTIDZ)
Nella città si trovano anche il mercato
nazionale all’ingrosso dei cereali e il relativo
mercato dei futures; anche Mitsui, importante
multinazionale agricola, ha stabilito la sua
base operativa nella città.
Questa zona di sviluppo si trova alla periferia
di Zhengzhou, ha un comodo accesso
alla circonvallazione cittadina, tramite
la superstrada n. 5 a ovest e l’autostrada
n.3 a est. Una linea ferroviaria speciale la
collega alla stazione merci di Zhengzhou.
L’aeroporto internazionale Zhengzhou,
invece, dista soltanto 35 km.
Zhengzhou Economic and
Technological Development
Zone (ZETDZ)
Le quattro industrie cardine dell’area
sono tecnologia informatica, ingegneria
biofarmaceutica, software e nuovi
materiali.
Parchi di sviluppo
industriale
Questa Zona di sviluppo, che è stata approvata
a livello nazionale nel 2000, copre un’area di
12,49 km² dista a soltanto 7 km a est della
città.
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province centrali, vi preghiamo di contattarci
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Una vasta rete di autostrade e linee ferroviarie
circondano la zona di sviluppo. A ovest
si trova la stazione ferroviaria orientale
di Zhengzhou, che può contare sul più
ampio sito di carico del paese. Attraversa
la zona, nella parte nord, anche la ferrovia
Lanzhou-Lianyungang. Dista soltanto 3 km
dalla stazione Putian, sulla rete LanzhouLianyungang, e 2 km dalla stazione merci di
Zhengzhou. Inoltre, il centro trasporto merci
su strada di Zhengzhou si trova s 1,5 km.
L’aeroporto internazionale Xinzheng, invece,
dista soltanto 22 km.
Si trovano tre distretti di livello nazionale:
la Henan Zhengzhou Export Processing
Area, lo Henan Pioneering Park for Returned
Students from Overseas, e il Zhengzhou
Hi-Tech Pioneering Center. Vi sono anche
altri parchi industriali, come l’Automobile
Industry Park, l’Information Industry Park e
l’Hi-Tech Industrial Park.
L’ a r e a h a p r o m o s s o l o s v i l u p p o
dell’information electronics, degli
elettrodomestici, della stampa e materiali da
imballaggio e dei prodotti alimentari. Tra le
China Briefing
11
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