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Elements sotto la lente di ingrandimento
Un uomo entra in un negozio di strumenti musicali e chiede un sistema di amplificazione
che sia versatile, bello da vedere, potente, facile da trasportare e da settare e con un suono
ancora migliore del suo look. Non molto tempo fa questo poteva essere il soggetto per un
film di fantascienza.
Fino a ieri i sistemi di amplificazione compatti si dividevano in
due categorie. Alcuni erano poco
appariscenti e relativamente facili
da gestire, ma difficilmente idonei
per grandi spazi. Altri erano sufficientemente potenti da coprire
spazi abbastanza grandi, ma erano anche molto voluminosi, molto visibili e richiedevano un furgono per il trasporto. Inoltre erano
sistemi “chiusi” non configurabili
in maniera flessibile per applicazioni di tipo diverso: dal semplice
parlato a sistemi con prestazioni
per serate musicali.
Elements è di un’altra razza. Basato sulla più recente evoluzione
scientifica e costruito con tecniche ingegneristiche allo stato
dell’arte, trae il massimo vantaggio dalla tecnologia line array
che ha rivoluzionato i grandi impianti di amplificazione. Libera-
mente configurabile fino a 3.6
kilowatt, Elements è un impianto
da club che si carica facilmente
in una macchina di medie dimensioni. Cioè un sistema di
amplificazione furbo per il 21°
secolo.
Il sistema è formato da sei componenti ultracompatti – il sub
attivo E 110 Sub A, la sua controparte passiva E 110 Sub, l’unità
dei medio alti E 435,
l’amplificatore EA 600, la base
EF 45 ed il palo regolabile EP1. Al
contrario dei sistemi PA portatili
convenzionali, dotati di unità dei
medio/alti caricata a tromba,
Elements è un line array. Le unità dei medio/alti E 435 si possono unire per creare linee più lunghe. L’E-Connect, un ingegnoso
sistema inventato da HK Audio,
fornisce tutte le connessioni elettriche necessarie. Con il bus
dei segnali costruito all’interno,
questo sistema non ha bisogno
di appariscenti cavi di collegamento esterni per gli altoparlanti. I vantaggi di questa soluzione
sono ovvii: da un lato, il suo aspetto slanciato ed elegante lo
rendono un sistema idoneo per
gli eventi più illustri. Dall’altro
lato, la sua proiezione e distanza
sorprende: le frequenze più alte
sono diffuse in maniera uniforme, con il volume che rimane
consistente allontanandosi anche molto dal sistema. Inoltre,
più lungo è il line array, più il
range delle frequenza riprodotte
scende alle medio basse.
Il Sub E 110 viene utilizzato come diffusore delle basse frequenze e come supporto meccanico per gli altri elementi.
L’unità passiva e quella amplificata hanno le stesse dimensioni,
con solo 36 x 48 x 46 cm, hanno
un ingombro piuttosto contenuto
per un subwoofer così potente.
L’unità passiva, con un peso di
16.5 kg, è piuttosto maneggevole.
Ed anche la versione con
l’amplificatore interno da 600
watt, con soli 2,5 kg di più, è facilmente gestibile. Per utilizzare tutta la prodigiosa potenza
dell’amplificatore è sufficiente
connettere con un cavo Speakon
un sub passivo in parallelo al sub
amplificato, o connettere due unità dei medio alti tramite l’EConnect. I cabinet dei sub sono
realizzati in MDF con un rivestimento di vernice nera ed hanno
angoli smussati con incastri fresati ed una doppia connessione
per l’E-Connect, una sul lato ed
una sul top, così che i sub possano essere sovrapposti od affiancati. Quattro piedini di gomma
sul fondo evitano alle unità di
spostarsi sul pavimento, mentre
due slitte e due scanalature nel
pannello opposto evitano che unità sovrapposte scivolino e si spostino.
L’alimentatore switching e
l’amplificatore di potenza in classe D, raffreddato a ventola, sono
posizionati nella parte posteriore
del diffusore, dove è posizionato
anche il pannello di controllo che
fornisce connettori XLR standard
per ingresso e Through, per il collegamento di segnali in ingresso
ed in uscita, un selettore di EQ
che incrementa leggermente le
alte frequenze, se sono connesse
due unità dei medio alti. Il
cabinet delle unità dei medio/alti
è realizzato in alluminio estruso.
Due piastre, dello stesso materiale, vengono avvitate alle due estremità della struttura. Ciascuna
unità è dotata di quatto altoparlanti da 3.5” a larga banda allineati verticalmente, per una potenza
totale applicabile di 150W, di
un’asta da 8 cm fissata alla parte
inferiore e di un manicotto di
connessione sulla parte superiore. Per connettere due o più unità
e creare una linea più lunga è sufficiente inserire l’asta nel manicotto fino a quando il pin di blocco entra nel foro con un click udibile. Il connettore da ¼” dentro il
manicotto fornisce automaticamente un contatto elettrico. Premendo semplicemente questo
pin di blocco si rimuove l’unità
dal subwoofer o dal palo. L’astuto
utilizzatore Elements investe anche nell’acquisto delle copertine
per i subwoofer e nelle borse cia-
scuna delle quali può alloggiare
fino a quattro unità dei medio alti. L’investimento in questi accessori supplementari permette di
proteggere Elements contro i rigori della strada spesso incontrati
dai musicisti.
Elements sotto la lente di ingrandimento
Il setup di base
Stadio di Espansione 1
Stadio di Espansione 2
Per la configurazione più compatta,
HK Audio raccomanda di utilizzare
due unità dei medio alti in combinazione con un diffusore dei bassi amplificato ed un palo EP1 utile per alzare le unità dei medio alti quanto
necessario. Per creare un set up stereo, semplicemente raddoppiate i
componenti.
Per salire di uno scalino nel livello di
configurazione, passate a tre unità
dei medio/alti per lato ed aggiungete
un altro subwoofer passivo.
L’amplificatore di potenza del sub
attivo amplificherà anche il sub passivo, quindi è necessario aggiungere
un modulo di amplificazione.
Per settare il sistema alla sua complete capacità, utilizzate quattro sub
per lato, due dei quali attivi. Servono
poi quattro unità dei medio/alti per
estendere la colonna alla massima
lunghezza.
Dimensioni dell’audience:
100-200 (stereo)
Dimensioni dell’audience:
300-400
Dimensioni dell’audience:
400-500
Potenza totale:
600 watt/1.200 watt (stereo)
Potenza totale:
2.400 watt (stereo)
Potenza totale:
3.600 watt (stereo)
Applicazioni raccomandate:
artisti/gruppi acustici,
intrattenitori, DJ
Applicazioni raccomandate:
gruppi, DJ
Applicazioni raccomandate:
gruppi, DJ
Questi setup sono stati ingegnerizzati
per fornire i migliori risultati audio,
questo è il motivo per cui sono raccomandati. Comunque, gli utilizzatori
sono liberi di modificarli secondo le
loro preferenze. Per esempio, presen-
tazioni in piccole stanze suonano
egregiamente anche senza sub, così
potete lasciarli a casa. Oppure preferite incrementare i bassi aggiungendo
un sub passivo ed il modulo di amplificazione necessario per le unità dei
medio/alti. O, perché no, usare quattro anziché otto sub quando una
quantità moderata di bassi è sufficiente. Qualsiasi set up può essere
valido e, grazie alla tecnologia di Elements, suonerà sempre bene.