PF AB medica - Climaveneta

Transcript

PF AB medica - Climaveneta
Project Focus
< Progetto: Nuova sede AB Medica SpA
< Ubicazione: Milano, Italia, 2014
< Applicazione: Uffici
< Progettista Impianti: Planning Srl
< Architetto: Giuseppe Tortato
< Proprietà: AB Medica SpA
<
<
<
<
Tipo impianto: Sistema Idronico
Potenza frigorifera totale: 1250 kW
Potenza termica totale: 1144 kW
Macchine installate: 1x ERACS2-WQ 3202 S,
1x ERACS2-Q 1762 XL-CA-E-S, 1x ClimaPRO
Efficienza energetica e comfort
nella nuova sede di AB Medica SpA
Edificio icona, in classe A dotato di impianti tecnologici all’avanguardia
come le pompe di calore polivalenti di Climaveneta.
Quasi ultimati i lavori di realizzazione della nuova sede della società AB
Medica SpA, specializzata nella produzione e commercializzazione di
tecnologie mediche, bio-materiali, dispositivi chirurgici e macchine
robotizzate per operazioni chirurgiche.
L’edificio, situato alle porte di Milano, è stato sviluppato dall’Architetto
Giuseppe Tortato e dalla società di ingegneria impiantistica Planning
S.r.l. coniugando gli aspetti funzionali e simbolici espressi dalla società
committente, alla volontà di demarcazione e riqualificazione di un
contesto periurbano affiancato dal tratto autostradale della MilanoVarese.
Il risultato è un edificio icona, in grado di rappresentare i valori di
eccellenza ed innovazione propri della filosofia del gruppo, ma anche
fortemente contemporaneo con una grande attenzione all’efficienza
energetica ed al benessere psicofisico dell’ambiente di lavoro.
Project Focus
Parlando della nascita del progetto l’Architetto Tortato afferma:
“Ricordo nitidamente il giorno in cui presentai il concept del progetto
della nuova sede di AB Medica al dott Cerruti presidente della
società. La sala era gremita da impiegati e dirigenti. Nel breve
discorso che feci, accompagnato dalle immagini e dagli schizzi che
raccontavano il progetto, parlai di un edificio veloce e funzionale ma
al tempo stesso rappresentativo nelle sue forme delle attività che
avrebbe dovuto contenere cosi come dell'azienda che avrebbe
dovuto raccontare. Parlai di ecosostenibilità, industria, creatività e
sperimentazione, esposizione solare, inquinamento acustico
autostradale, parlai di benessere dei lavoratori. Parlai di AB Medica,
dell'eccellenza che rappresenta. Chi ascoltava vedeva triangoli, scafi
di navi, colline, patii assolati, schemi funzionali impiantistici che
generavano e sposavano le forme dell'edificio all'interno gabbia
geometrica generata e definita dalla normativa e dall'urbanistica che
caratterizzava il lotto di proprietà. Alla fine ci fu un attimo di silenzio,
tutti erano rimasti col fiato sospeso un pò storditi e stupiti dalle
forme inconsuete che avevano visto. A quanto pare ci poteva essere
una funzionalità che non si riassumesse in un semplice scatolone
rettangolare. Non era facile da credere. Il silenzio fu rotto quando il
dottor Cerruti voltandosi verso di me, mi guardo negli occhi e disse
soddisfatto “Mi piace” - la perplessità svanì e fu chiaro a tutti che
quelli scudi bianchi, quelle forme spigolose erano belli e funzionali e
soprattutto sarebbero diventati realtà. Tutto è nato così.”
La particolare conformazione del lotto ed i vincoli autostradali hanno infatti
guidato il disegno verso una forma triangolare simile a uno scafo nautico che
scivola tra colline artificiali con funzione di isolamento termico e acustico
dell’insieme. Il volume scolpito alla base da grandi setti inclinati in calcestruzzo
a vista si libera al piano superiore in un elemento più aereo e luminoso,
totalmente vetrato, dove sono distribuiti gli uffici open space. Il tetto è dotato di
schermatura solare e caratterizzato da aperture triangolari sui patii che
garantiscono un’illuminazione naturale a tutto il piano operativo.
L’uso del vetro è ponderato, in accordo con una classificazione energetica
elevata, pur rimanendo elemento di pregio e fortemente caratterizzante
l’ambiente di lavoro.
Parlando della nuova sede ABMedica l’Architetto Tortato aggiunge:
“La mia attività è sempre stata volta..da un lato a rompere le
convenzioni..proponendo progetti che restituiscano la centralità
dell'esperienza sensoriale..non solo della vista..ma anche olfattiva
e tattile..in un insieme più grande che è il territorio urbano..in cui
lavorare e vivere..ma anche rifugiarsi..riportando ove possibile la
natura ..creando delle oasi., dei rifugi rigeneratori...non importa la
dimensione...l'approccio si può applicare a partire da una
stanza..arrivando ad una casa..ad un quartiere..dialogando con i
sensi..in contrapposizione con quanto avviene in molti involucri
artificiali, come i centri commerciali che annullano e banalizzando
l'uomo in schemi sempre uguali.. o come avviene anche nelle
SPA..dove veniamo messi in gabbie per criceti...con la ruota...ed i
percorsi prestabiliti.. al di là della smania dell'acquisto di un
bene..o del bel vestito..l'uomo è qualcosa di più..ma in genere se
lo dimentica..ecco vorrei un uomo cosciente..non mi piacciono le
mode...desidero per me e per gli altri esperienze vere..e le voglio
toccare..e soprattutto mi piace dimostrare che quanto dico si
possa fare.”
L’edificio è stato dotato di impianti tecnologici all’avanguardia che sfruttano
energie rinnovabili associate all’acqua di falda e all’aria rispondendo alle
prerogative di un edificio di Classe A.
L’analisi energetica condotta su questo sistema edificio-impianto ha portato
alla progettazione di una centrale termofrigorifera con un sistema ibrido di
pompe di calore: una pompa di calore del tipo polivalente acqua-acqua
ERACS2-WQ 3202 S con sfruttamento dell’acqua di falda ed una pompa di
calore del tipo polivalente aria-acqua ERACS2-Q 1762 XL-CA-E con
sfruttamento della componente termica dell’aria. In funzione della richiesta di
energia dell’edificio, della temperatura dell’aria esterna e della conseguente
efficienza della centrale, il sistema di controllo provvede alla attivazione di una
o dell’altra pompa di calore.
Project Focus
A completamento dell’impianto è stato installato ClimaPRO, il nuovo sistema di
gestione e di ottimizzazione di Climaveneta studiato per minimizzare i consumi
energetici e semplificare la conduzione e la manutenzione della centrale
termofrigorifera. Il dispositivo di super visione controlla ogni singolo
componente della sala macchine direttamente coinvolto nella produzione e
nella distribuzione dell’energia termica e frigorifera, coinvolgendo quindi le
unità termofrigorifere, i gruppi di pompaggio e gli eventuali sistemi di
smaltimento, garantendo la priorità della sorgente di energia rinnovabile
(acqua o aria) al fine di minimizzare i consumi.
Inoltre, ClimaPRO misura dal campo in tempo reale le variabili di
funzionamento di ogni singolo dispositivo e ramo di impianto per mezzo di
dedicate linee di comunicazione seriale ed analogiche. I dati letti vengono
confrontati con i dati di progetto di ogni singola unità alle diverse condizioni di
lavoro, consentendo quindi di attuare strategie di controllo basate su algoritmi
dinamici che tengono in considerazione le reali condizioni operative.
Da sottolineare che ClimaPro è un sistema completamente aperto, capace
cioè di integrarsi con altri sistemi di gestione per scambiare tutte le
informazioni necessarie sui controlli, sull’allarmistica e sui dati in generale.
Entrambe le unità polivalenti installate presso la nuova sede di AB Medica SpA
appartengono alla gamma INTEGRA di Climaveneta. Si tratta di un’evoluzione
dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, cioè di unità in grado
di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda, specifiche per
impianti a 4 tubi.
In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo
(estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è
gratuito, al contrario quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo
(inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La
peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento
dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo
energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare l’efficienza
massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali si ha la massima
contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.
L’Ing Marazzi, di Planning Ingegneria Impiantistica, che ha
curato la progettazione tecnica dello stabile afferma:
“Il sistema ClimaPro è il cuore innovativo della centrale
termofrigorifera. La visualizzazione e la storicizzazione delle
variabili controllate, permettono di effettuare un effettivo e
sostanziale energy management. Inoltre la garanzia di una
costante e continua verifica del mantenimento delle
performance nei range di progetto e la segnalazione immediata
di ogni scostamento permettono di mantenere la centrale in
efficienza senza prevedere la presenza di personale
specializzato.”
For more information:
http://www.climaveneta.com/IT/Projects/Search/2520/ab-medica.html