“In nome del nostro impegno nella neonatologia siamo felici di

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“In nome del nostro impegno nella neonatologia siamo felici di
Pinocchio sbarca a Parma, ma nella rivisitazione della favola il celebre personaggio di Collodi gioca con i moderni videogames e
strizza l’occhio pure ai social-network. Sarà l’antica arte dei burattini a presentare Pinocchio in chiave moderna con uno spettacolo
che ha già fatto il giro dell’Italia e che è per la prima volta a Parma. A mettere in scena la rappresentazione “Pinocchio le
avventure di un sognatore” – un’ora e 15 minuti la durata – è la compagnia del “Teatro Umbro dei burattini”, diretta da Andrea
Bertinelli e Vioris Sciolan. L’evento, Patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Parma. La particolarità dello
spettacolo è quella di raccontare una favola senza tempo che ha appassionato generazioni di bambini attraverso l’antica arte dei
burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazione. Ma non basta.
Un’altra particolarità è quella di raccontare la celebre storia con un’originale rivisitazione, visto che Pinocchio giocherà e sarà alle
prese con i moderni videogiochi o ancora socializzerà con gli altri bambini anche attraverso i social-network. La compagnia ha
deciso così di avvicinare il giovane pubblico parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazioni che
trascorrono il tempo su internet oppure davanti al video giocando con la playstation. Ma questa volta non sarà così. I bambini
potranno fare una nuova esperienza attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito. I burattini, di
grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e propie opere d’arte realizzate
da un anziano artigiano Torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte “Paco”,
musicista e compositore, con al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di livello nazionale. Una fra tutte quella con Lucio
Dalla. La compagnia del Teatro umbro dei burattini ha già alle spalle decine di spettacoli in tutta la Penisola ed è finalmente
arrivata per la prima volta a Parma. Chi volesse maggiori informazioni può visitare il sito ufficiale della compagnia
www.teatrodeiburattini.it e la pagina facebook Teatro Umbro dei burattini.
Il romanzo di avventura per antonomasia trasformato in una brillante e colorata commedia. Una corsa vorticosa contro il tempo
che porta Phileas Fogg e il suo fido Passepartout attraverso quattro continenti e innumerevoli peripezie. La fantasia di Verne ci
porta in un mondo da percorrere con treni e navi a vapore in un lasso di tempo allora impensabile. Quello che da allora non è
cambiato è la curiosità della scoperta, l’interesse tutto anglosassone per i popoli stranieri e le loro usanze. Seguendo le avventure
di Passepartout e Fogg riscopriremo diversità e particolarità dei vari popoli della terra che rendono questo nostro ormai “piccolo
mondo” una fonte straordinaria di caratteri umani, di usi e di costumi. Per ricordarci oggi come allora che il viaggio è soprattutto
scoperta, conoscenza e accettazione dell’altro. Londra, 3 ottobre 1872. Phileas Fogg è un uomo ricco, celibe e con abitudini
estremamente metodiche. Al Club degli Eccentrici, di cui Fogg è socio, alcuni colleghi mettono in dubbio che, grazie ai moderni
mezzi di trasporto, sia davvero possibile percorrere l'intero globo in meno di 80 giorni. Così Fogg accetta di scommettere un
milione di sterline che riuscirà nell'impresa, in quanto - a suo dire - "l'imprevisto non esiste". Fogg riceverà la somma a patto di
riuscire a completare il giro del mondo in meno di 80 giorni ed essere di ritorno al Club entro le ore otto di sera di domenica 22
dicembre. Il gentiluomo parte la sera stessa, portando con sé il suo nuovo servitore Passepartout e una borsa in cui ripone tutto il
denaro di cui dispone per le necessità del viaggio. L’avventura si snoda con innumerevoli contrattempi fra Dover, Suez, Bombay,
Calcutta, Hong Kong, San Francisco, New York e Liverpool. Il viaggio sarà percorso su battelli, piroscafi e treni, ma le
disavventure porteranno Fogg e Passepartout ad attraversare i continenti anche su una mongolfiera, un peschereccio e un
battello mercantile. All'inizio del viaggio Fogg è un uomo solitario e chiuso ai sentimenti, ma il viaggio trasformerà il protagonista: il
rapporto col servitore Passepartout diventerà una sincera e fedele amicizia e il cuore di Fogg si aprirà all'amore per una giovane
principessa indiana. Le certezze matematiche di Fogg crolleranno inesorabilmente per lasciare spazio alla certezza dei
sentimenti.
Uno spettacolo teatrale con le lettere del Festival delle Lettere e di specialisti in neonatologia, scritto da Francesca Sangalli e
promosso da Chiesi Farmaceutici, in occasione della Giornata mondiale della prematurità.
Che dall’intreccio tra il racconto di una storia di vita e la lettura di lettere possa nascere una combinazione davvero unica e
coinvolgente non c’è alcun dubbio. Se a questo si aggiunge un’occasione importante di sensibilizzazione su un tema come la
nascita di bambini prematuri, il risultato non può che essere imperdibile. Lo sa bene il Festival delle lettere che, chiusa la sua
undicesima edizione, è pronto a presentare un nuovo spettacolo teatrale con il sostegno di Chiesi Farmaceutici, una realtà
impegnata da oltre 80 anni nella ricerca e commercializzazione di farmaci per l’apparato respiratorio, per la neonatologia, per le
malattie rare e per altri ambiti specialistici. Un incontro, quello tra il concorso epistolare e la casa farmaceutica, già sancito da un
premio speciale alla vita, assegnato lo scorso 11 ottobre alla miglior lettera del Festival, tra le oltre 22.000 in gara negli ultimi undici
anni, dedicata ad una nuova nascita.
“In nome del nostro impegno nella neonatologia siamo felici di consegnare un premio alla vita destinato a questa lettera, che è
protagonista su questo palco oggi ma lo sarà anche a Parma, città in cui la nostra azienda ha sede, in occasione di uno
spettacolo teatrale che sarà presentato per la prima volta il prossimo 17 novembre, giorno in cui si celebra la Giornata mondiale
della prematurità .” Queste le parole di Alessio Bastianello, Special Care Director della Divisione Farmaceutica Italia di Chiesi, al
momento della consegna del premio a Giulia Grosso. La lettera di Giulia sarà interpretata, insieme ad altri scritti “di pancia”, al
Nuovo Teatro Pezzani di Parma dalla voce delicata di Anita Caprioli.
Protagonista principale dello spettacolo, intitolato ‘Il cielo in una pancia’, un’attrice ironica ma al tempo stesso intensa e profonda
in ogni sua interpretazione: ALESSANDRA FAIELLA. Con la sua particolare interpretazione intreccerà la lettura delle lettere,
alcune scritte anche da specialisti in neonatologia, al racconto della vita di una donna dal punto di vista della sua pancia.
Ad accrescere ancora di più l’importanza di questa iniziativa, la presenza di un altro partner speciale: l’organizzazione Vivere
Onlus, attiva nel settore socio-sanitario con i due obiettivi primari di incentivare la qualità della degenza dei neonati pretermine e
favorire le condizioni per una ottimale crescita di questi bambini, sostenendo in questo percorso anche genitori e famiglie.
Anche per la regia, infine, un nome di valore, quello di Andrea Lisco che porta in scena un testo scritto per questo progetto da
Francesca Sangalli, giovane ma già pluripremiata sceneggiatrice e drammaturga italiana.
Ultimo aspetto, ma non certamente per importanza, il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà devoluto in beneficenza, a favore di
un progetto che ha lo scopo di migliorare la qualità dell’assistenza neonatale, in particolare di neonati prematuri e critici, presso la
neonatologia dell’Ospedale San Camillo a Ouagadougou in Burkina Faso.
Il progetto è portato avanti da Chiesi Foundation Onlus, che fin dal 2010, collabora con l’Ospedale San Camillo e lo staff locale
dedicato alla cura dei neonati. Fondata nel 2005, Chiesi Foundation Onlus è un’organizzazione non profit, la cui missione è quella
di migliorare la salute ed alleviare le sofferenze dei pazienti affetti da malattie respiratorie e neonatali, attraverso il supporto a
progetti di ricerca di elevato profilo scientifico e di iniziative di cooperazione internazionale.
In quest’ultimo ambito, la Fondazione ha deciso di focalizzare il proprio impegno al fine di contribuire al miglioramento delle
condizioni dei neonati nei Paesi a basse risorse. A Ouagadougou, con l’Ospedale San Camillo, Chiesi Foundation sta portando
avanti un progetto di ristrutturazione ed allargamento degli attuali spazi dell’unità di cura neonatale, in modo da aiutare l’Ospedale
a creare un ambiente idoneo ad offrire adeguata assistenza ai piccoli pazienti critici.
Finalmente in scena dopo quasi mezzo secolo Al marchès Popò di Renzo Pezzani per rendere omaggio al più grande poeta
dialettale di Parma che ha cantato la città e la sua gente in Bornisi, Tarabacli, Oc luster. In quest’opera teatrale pubblicata
postuma Pezzani narra Parma e narra se stesso; è il suo doloroso, disincantato, affettuoso e nostalgico canto del cigno. Ci sono
tutti i temi presenti nella sua poesia: il valore dei buoni sentimenti, le fole, l’allegra, esuberante e mordace vivacità della gente di
Parma ed il senso di ineluttabile declino della nobiltà. Superando le difficoltà tecniche che hanno reso il testo di difficile attuazione
da parte dei gruppi dialettali, la Compagnia teatrale La Duchèssa propone l’opera in un agile e dinamico adattamento scenico
che si avvale delle musiche originali, eseguite dal vivo, del maestro Corrado Neri, finalista con una sua canzone al festival dello
Zecchino d’oro di quest’anno.
Promosso da Avis Comunale,Avis San Pancrazio e Avis Pablo, per il secondo anno al Pezzani, il consueto appuntamento in
occasione delle Festività Natalizie con il Concerto eseguito dal Corpo Bandistico G. Verdi.