La distanza di sicurezza

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La distanza di sicurezza
La distanza di sicurezza
Sommario
La distanza di sicurezza...................................................................................................................................... 2
Definizione .................................................................................................................................................... 2
Le componenti ............................................................................................................................................... 2
Quale deve essere la distanza di sicurezza?................................................................................................... 2
Come si calcola? ............................................................................................................................................ 3
Formula magica ? .......................................................................................................................................... 3
Traffico congestionato ................................................................................................................................... 3
Distanza adeguata .......................................................................................................................................... 3
Un po’ di matematica .................................................................................................................................... 4
Il tempo di reazione ....................................................................................................................................... 4
Conta anche la propria moto.......................................................................................................................... 5
Conclusioni .................................................................................................................................................... 5
La distanza di sicurezza non è mai troppa ..................................................................................................... 7
Metodo per calcolarla .................................................................................................................................... 7
Il problema di frenare .................................................................................................................................... 8
Cinematica e sicurezza stradale ....................................................................................................................... 10
Come calcolare lo spazio di frenatura – frenata - arresto ............................................................................ 10
Problema dello spazio d’arresto su una moto .............................................................................................. 11
Tempo di reazione e distanze di sicurezza ...................................................................................................... 12
Spazio di frenata .......................................................................................................................................... 13
Spazio di arresto .......................................................................................................................................... 14
La distanza di sicurezza
Definizione
La distanza di sicurezza è la distanza che ogni veicolo deve mantenere da quello che
lo precede, per potersi arrestare, se necessario e senza tamponarlo.
Le componenti
Nella valutazione della distanza di sicurezza è importante considerare alcuni fattori:
• la prontezza dei riflessi del conducente;
• il tipo e lo stato di efficienza del veicolo;
• la velocità;
• la visibilità e le condizioni atmosferiche;
• le condizioni del traffico;
• la pendenza della strada, le condizioni del manto stradale e l'entità del carico.
In teoria, nel calcolo si dovrebbe considerare solo l'equivalente della distanza percorsa in un
secondo, cioè nel tempo mediamente impiegato per decidere se l'accensione dello stop del veicolo
che precede implica la necessità di una nostra frenata e quindi agire di conseguenza. Si dà infatti per
scontato che il veicolo davanti ha uno spazio di arresto uguale a quello del veicolo che segue.
Quale deve essere la distanza di sicurezza?
Tenuto conto che al raddoppio della velocità corrisponde uno spazio di frenata quadruplo, è
prudente non scendere mai (neanche nella fase iniziale di un sorpasso, quando cioè si inizia ad
uscire dalla "scia" del veicolo che precede) al di sotto delle seguenti distanze dal veicolo che
precede:
Km/h
Distanza di sicurezza
minima in metri lineari
50
25
lunghezza di due autobus
90
40
più di due autotreni
130
130
un campo da calcio
Equivalente a
Se i freni non sono perfettamente efficienti, i pneumatici sono consumati, il veicolo è molto carico,
lo spazio di frenata si allungherà di molto e sarà necessario aumentare le distanze almeno della metà.
In caso di nebbia, tali valori non sono più validi, le considerazioni da farsi sono altre.
Una semplice formula da ricordare per calcolare approssimativamente una buona distanza di
sicurezza è la seguente:
- dividere la propria velocità espressa in km/h per 10 ed elevare il risultato al quadrato;
- il numero risultante è un buon indicatore, in metri, della distanza di sicurezza da mantenere.
Esempio: a 50 km/h si dovrebbe mantenere una distanza di 25 metri.
distanza
Come si calcola?
_________________
La distanza di sicurezza... quante volte ne abbiamo sentito parlare eh!?
Formula magica ?
Camminando sulle nostre strade sembra che nessuno ne conosca la reale funzione ed anche per
questo gli incidenti sono tanti.
In molti si chiedono se esiste una "formula magica" per calcolare la distanza di sicurezza da tenere;
la risposta è NO!
Questo perché ogni auto è diversa dalle altre (gomme, freni, sospensioni, peso...),
perché ogni strada è diversa dall'altra (asfalto, condizioni meteo, visibilità...)
e soprattutto perché ogni guidatore è diverso dagl'altri (esperienza, riflessi, vista, abilità, età...).
Spesso e volentieri la distanza di sicurezza è stata ridotta a mera formula matematica senza capirne
le più profonde finalità.
L'importanza di capire questo concetto è fondamentale (come molti altri del resto) per potersi
garantire una guida sicura. Non ci sarà patente a punti o decreto legge che vi permetterà di frenare
in tempo se non manterrete un'adeguata distanza da chi vi precede.
Inoltre l’art. 149 del codice della strada impone che durante la marcia i veicoli devono tenere, dal
veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo
e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
Se non si rispetta tale norma si incorre in una sanzione e in una decurtazione punti.
Traffico congestionato
Oggi come oggi il traffico cittadino e quello delle tangenziali spesso non permette di mantenere una
distanza di sicurezza adeguata alla velocità di marcia, ma non per questo bisogna sentirsi autorizzati
a stare attaccati a chi ci precede. In autostrada le cose vanno già meglio ma solo in alcuni tratti.
Distanza adeguata
La distanza di sicurezza deve essere adeguata, per quanto possibile, alle condizioni di traffico.
È inutile stare appiccicati all'auto che precede se questa sta superando un'altra auto.
Ci si può avvicinare senza esagerare invece se questi non ha nessuno sulla destra poiché, in caso di
frenata, si dispone di una via di fuga per evitare l'impatto.
Ogni anno in Italia si registrano più di 200.000 incidenti stradali, per un totale di oltre 300.000 feriti
e più di 4.500 vittime. Il 35% degli incidenti è causato da guida distratta, eccesso di velocità e
mancato rispetto della distanza di sicurezza.
Conoscere e applicare le leggi della cinematica riduce il rischio di provocare un incidente o di
esserne coinvolto.
Siete dei matematici, ne volete sapere di più, quello che segue può fare al vostro caso ………
metri al secondo
Un po’ di matematica
_______ _______ _______ ______ ____
.
10
20
30
40
Tuttavia, per familiarizzare con il concetto
di distanza di sicurezza, potrebbe essere un
buon inizio rispolverare un pò di matematica... tranquilli non si vuole fare una lezione di
matematica. Il motivo? Alla guida non avrete il tempo di fare complessi calcoli matematici, ma sarà
d'aiuto soltanto la vostra esperienza. Qualche numero, però, lo si deve dare e non per suggerire la
sestina vincente, ma per farvi capire l'importanza di mantenere la corretta distanza di sicurezza.
Calcoliamo le distanze
Quanti metri si percorrono in un secondo a 100 km\h?
La risposta è presto data: 27,8 metri al secondo. Ma vediamo perché...
Tutti sanno che a 100 Km/h si percorrono 100 Km (cioè 100.000 m = 100 x 1000 che sono i metri
in un chilometro) ogni 60 minuti (cioè in 3.600 secondi = 60 x 60 che sono i secondi da cui è
composto un minuto).
Pertanto dividendo 100.000 per 3.600 si ottengono i metri percorsi ogni secondo: 27,8 m/s
Questo valore da solo, ci dice solo quanto siamo veloci. Il nostro obbiettivo è capire in quanto
tempo riusciamo a "reagire all'ostacolo" e poi a fermarci, in modo da poter calcolare quanto spazio
dobbiamo lasciare tra noi e chi ci precede.
Il tempo di reazione
I veicoli di oggi hanno impianti frenanti eccellenti che permettono di fermarsi
in spazi molto ristretti (specialmente se si possiede l'ABS) ma questo non
significa che dobbiamo sentirci troppo sicuri... infatti uno dei fattori principali
da tenere in considerazione è il nostro tempo di reazione.
Il tempo di reazione equivale al tempo che intercorre tra quando ci accorgiamo del pericolo e
l'inizio della frenata, di norma, varia tra i 0,5 e 1,5 secondi. Il tempo di reazione (t.d.r.) medio,
ovvero di una persona in condizioni psichiche e fisiche in buona efficienza, è di circa 7 decimi di
secondo (di solito si considera il tempo di 1 secondo).
Ciò significa che a 100 km/h, se un ostacolo improvviso compare sulla nostra strada, prima di
spostare il piede dall'acceleratore al freno trascorrono 7/10 di secondo.
Quindi prima di iniziare a frenare percorriamo quasi 20 metri!
Calcolando che anche le auto che precedono avranno bisogno di spazio per fermarsi, la distanza di
sicurezza non dovrà corrispondere allo spazio totale di arresto, ma è teoricamente sufficiente che sia
pari allo spazio che si percorre nel tempo calcolato come t.d.r. il tempo necessario cioè a intuire la
necessità di frenare e a spostare il piede destro dall'acceleratore al pedale del freno.
Ma questo solo teoricamente. Perché? Ve lo spieghiamo subito...
Conta anche la propria moto
Chi vi dice che la vostra moto si fermerà più rapidamente del mezzo davanti a voi? Magari chi vi
precede ha un mezzo con l'ABS, freni a disco e delle ottime gomme. In poche parole lui si ferma in
50 metri (valori teorici) mente voi ne impiegate oltre 70 (non avete l'ABS, le vostre gomme sono
sgonfie o usurate...). Quindi come vedete lo spazio di arresto varia da condizione a condizione e da
mezzo a mezzo.
Possiamo però cercare di trovare una formula per calcolare lo spazio di arresto necessario,
supponendo che la decelerazione sia costante durante tutta la frenata.
Pertanto la formula sarà:
spazio di frenata = velocità (in metri al secondo) al quadrato, diviso per il
prodotto di 2 moltiplicato per accelerazione di gravità moltiplicato per
coefficiente di attrito.
spazio di arresto approssimato; (velocità* x velocità*) / 2 a (dove a = decelerazione)
La decelerazione media garantita dalle moto moderne è pari a circa 9 m/s quadro * velocità (che
deve essere espressa in metri al secondo)
Esempio reale: 100 km/h = 27,8 metri al secondo > (27,8 x 27,8) / 2 x 9 = 43 metri
Da cui ne deriva la seguente tabella con dei valori generali:
Velocità di marcia (Km/h)
50
60
90
100
130
Spazio percorso nel t.d.r. (1 secondo) 14
17
25
28
36
Spazio di frenatura
11
16
35
43
72
Spazio totale
25
33
60
71
108
I valori in tabella sono valori teorici e "ottimali", nella realtà i valori saranno più alti poiché come
più volte detto, ogni moto o mezzo che sia e ogni persona è diversa. Inoltre la decelerazione non
sempre è costante (pochi premono in maniera efficace il pedale del freno...) e se le gomme
dovessero bloccarsi la frenata sarà molto più lunga!
IMPORTANTE!
- in caso di pioggia i valori vanno aumentati del 20/30%;
- sulla neve o sul ghiaccio lo spazio di arresto può addirittura quadruplicare;
- in caso di stanchezza o riflessi appannati il t.d.r. può aumentare considerevolmente.
Pertanto prudenza sempre!
Conclusioni
Come vedete anche a soli 50 Km/h ci vogliono ben 25 metri per fermarsi.
Quindi per rimanere sempre in sicurezza consiglio di:
1. stare attenti non solo a chi vi precede ma cercate di avere un "vista lunga", in modo da
prevedere le manovre degli altri e quindi essere pronti a frenare in tempo;
2. rimanere sempre concentrati evitando di distrarsi;
3. mantenere una guida "adattiva", cioè in grado di adattarsi alle varie condizioni meteo e non,
4. oltre al fatto di guidare sempre con prudenza ed intelligenza.
un trucchetto da usare: tenetevi almeno a 2 secondi dal mezzo che vi precede, anche 3 se siete in
autostrada. Basta guardare il mezzo che è davanti a voi, contare mentalmente, quando passa sotto ad
un cavalcavia (ad esempio), e vedere dopo quanto tempo voi stessi passate da li.
Se ci metterete meno di 2 secondi siete troppo vicini!
Formula e coefficiente d’attrito
spazio di frenata = velocità (in metri al secondo) al quadrato, diviso per il prodotto di 2 moltiplicato per accelerazione di gravità
moltiplicato per coefficiente di attrito.
Il coefficiente di attrito varia da 0,8 (strada asciutta e fondo ruvido) a 0,05 (strada ghiacciata): su strada ghiacciata, insomma, lo
spazio di frenata può diventare 16 volte superiore ! È da notare che, nella formula, manca ogni riferimento alla massa del
veicolo. Infatti, la massa influenzerà la forza con la quale, grazie ad una maggiore pressione nell'area di contatto tra le due
superfici, si renderà efficace il coefficiente di attrito e quindi il freno. Secondo questa formula base, quindi, al raddoppio della
massa non corrisponderà nessuna variazione nello spazio di frenata. Questo in teoria.
Nella pratica, invece, intervengono altri fattori, tra cui la fusione della gomma determinata dalla maggiore pressione al suolo ed
il conseguente "effetto scivolo": il coefficiente di attrito diminuisce e lo spazio di frenata si allunga. Quindi i veicoli più pesanti
hanno coefficiente di attrito minore e conseguente spazio di frenata maggiore.
Nel calcolo fatto poi bisogna tenere conto del tempo di reazione (circa 1s) che aggiunge uno spazio ulteriore di 2,8 m per ogni
10 km/h di velocità contribuendo a rendere ancora più grande lo spazio complessivo di frenata)
Riporto due tabelle che riassumono i risultati del calcolo per due coefficienti di attrito:
k = 0,8 (condizioni di frenata ottimali)
k = 0,4 (asfalto bagnato).
velocità (km/h)
50
60
70
80
90
100
velocità (m/s) s frenata (m) s reazione (m) s totale (m) coeff. attrito
13,9
12,3
13,9
26,2
0,8
16,7
17,7
16,7
34,4
19,4
24,1
19,4
43,5
22,2
31,5
22,2
53,7
25,0
39,8
25,0
64,8
27,8
49,2
27,8
76,9
velocità (km/h)
50
60
70
80
90
100
velocità (m/s) s frenata (m) s reazione (m) s totale (m) coeff. Attrito
13,9
24,6
13,9
38,5
0,4
16,7
35,4
16,7
52,1
19,4
48,2
19,4
67,6
22,2
62,9
22,2
85,1
25,0
79,6
25,0
104,6
27,8
98,3
27,8
126
La distanza di sicurezza non è mai troppa
Metodo per calcolarla
Camminando per strada sembra che nessuno conosca il funzionamento della distanza di sicurezza e
per questo gli incidenti sono molti.
Nell’immediatezza di una frenata d’emergenza, la soluzione sta nella velocità e nella distanza.
Quest'ultima ci salva da un eventuale incidente.
Con questo, non esiste la formula giusta per calcolarla, anche se sei un matematico, perché ci sono
troppe variabili in gioco: condizioni della strada, pneumatici, freni, e non dimentichiamo il cervello.
Per calcolare la distanza di sicurezza, ci sono diverse formule matematiche, ma mentre si è in moto
credo non sia sano pensare a queste formule per mantenere la distanza.
Per fare un calcolo veloce ma approssimativo: Velocità al quadrato / 10 = distanza di sicurezza.
Facciamo caso che si stia viaggiando ai 50 Km/h : 50 x 50 / 10 = 2500 / 100 = 25 metri circa da chi
ti precede!
Un metodo semplice é quello di ricordarsi i valori di questa tabella con le distanze minime da
rispettare e non essere sotto questi valori!
Km/h
Dist. sicurezza minima in metri
Equivalente a
50
25
lunghezza di due autobus
90
40
più di due autotreni
130
100
un campo da calcio
Spazio di frenata
In caso di pioggia o ghiaccio aumentare lo spazio di frenata così eviterete anche di sporcarvi, dato
che le auto alzano il fango, la polvere ed i detriti da terra. Ricordate anche che la moto in curva può
solo rallentare, prima di mettervi in piega allontanatevi da quello che vi precede. Le auto possono
inchiodare anche in curva, dispongono di maggiore tecnologia ed hanno sempre più pneumatico a
contatto con l'asfalto.
I TIR e i furgoni se siete troppo attaccati al loro posteriore, non riescono a vedervi, per questo se
volete sorpassarli dovrete iniziare la fase di sorpasso da una distanza maggiore.
Non dimentichiamo quelli che viaggiano a pochi centimetri da chi li precede, meglio averceli
davanti che dietro. In caso di una brusca frenata ci tamponerebbero, anche se questo significa
vedersi sorpassati dal cretino di turno con la sua scatoletta!
Un ultimo consiglio...
Quando vi rendete conto che siete troppo vicini, rallentate, prendete le distanze, e se si può,
sorpassate!
Il problema di frenare
Con quale Forza?
Possiamo affermare che la frenata migliore, sia per un motorino sia per un camion, è
quella di portare il veicolo verso la condizione di scivolamento, ma senza raggiungerla
(in pratica provocare tra il pneumatico del veicolo in questione e il terreno dove scorre
un attrito radente di tipo statico).
La forza d’attrito può variare dal tipo di terreno (asfalto, sterrato) e dalle condizioni
atmosferiche (pioggia, neve, ghiaccio e, in condizioni ottimali, "sole").
Oltre a questi fattori, la forza d’attrito, può variare anche in base delle condizioni dei
pneumatici e dalla loro grandezza, non a caso esistono vari tipi di pneumatici che, con
l’aumentare delle dimensioni e delle resistenze, variano di prezzo.
Per calcolare la forza di attrito esiste una formula:
Fa = K * P
dove "K" è uguale al coefficiente di attrito e "P" è il peso.
La forza di attrito per un mezzo di massa 1000 Kg, con coefficiente:
• 0,4 è di [(1000 x 10) * 0.4] = 4000 N
• 0,5 è di [(1000 * 10) * 0.5] = 5000 N.
In quanto Tempo?
Per calcolare il tempo è utile avere il coefficiente di attrito che c’è tra il pneumatico
e il terreno (tra un asfalto asciutto e un pneumatico in condizioni ottimali è 0.5,
mentre con lo stesso pneumatico ma con asfalto bagnato il coefficiente scende a un
valore di 0.4), la massa del veicolo e la sua velocità.
Per fare un esempio calcoleremo il tempo che impiega un veicolo di massa 1000 Kg
che viaggia a una velocità di 50 km/h (su asfalto asciutto e bagnato) e 100 km/h (su
asfalto asciutto e bagnato).
Per risolvere questo problema useremo la seguente equazione:
F*Dt=m*Dv
Dove "F" è la forza di attrito, "D t" è il tempo, "m" è la massa e "D v" è la variazione della velocità.
I risultati sono stati i seguenti:
a. per il coefficiente 0.5 abbiamo rilevato 2.76 s (a 50 km/h) e 5.54 s (a 100 km/h);
b. per il coefficiente 0.4 abbiamo rilevato 3.45 s (a 50 km/h) e 6.92 s (a 100 km/h).
I tempi appena calcolati sono imprecisi perché bisognerebbe tenere conto del surriscaldamento dei
freni che porta una diminuzione dell'efficienza e, quindi, un aumento del tempo di frenata.
Ai tempi calcolati, dovremmo aggiungere il valore del tempo di reazione durante il quale il veicolo
continua a muoversi senza rallentare; questa reazione varia da persona a persona ed è quel tempo
che impiega il conducente a incominciare a frenare da quando ha visto l'ostacolo.
In quanto Spazio?
Per calcolare la distanza che percorre un veicolo prima di fermarsi occorre la seguente equazione:
F * s = m * v2 / 2
dove "F" è la forza frenante, "s" è lo spazio, "m" è la massa dell'auto e "v" è la velocità del veicolo.
Per fare un esempio, calcoleremo lo spazio di frenata sempre di un veicolo di 1000 Kg che viaggia a
velocità di 50 e 100 Km/h, sia su asfalto asciutto sia su bagnato. I dati ricavati sono stati i seguenti:
• ASCIUTTO : 33.20 m (a 50 km/h); 105.08 m (a 100 km/h)
• BAGNATO : 57.35 m (a 50 km/h); 124.40 m (a 100 km/ h)
Dai dati ricavati si può notare che il cambiamento di condizioni atmosferiche influisce molto,
più di 20 m per entrambi i casi di velocità.
L'errore citato nel punto precedente (surriscaldamento dei freni) influisce anche in questo caso .
Con quanta Energia?
Quando un veicolo in movimento viene frenato fino a fermarsi, tutta la sua Energia Cinetica deve
essere trasformata in calore per mezzo del lavoro svolto dalla forza frenante.
Per fare un esempio, consideriamo lo stesso veicolo di prima e utilizziamo la seguente equazione:
F * s = m * v2 / 2
dove "F" è la forza frenante, "s" è lo spazio percorso, "m" è la massa e "v" è la velocità con cui si
muove il veicolo.
Con una velocità di 50 Km/h e coefficiente di attrito di 0.4 il lavoro della forza frenante, per
fermare il veicolo di 1000 Kg, è 312.5 J;
a una velocità di 100 Km/h e lo stesso coefficiente d'attrito il suo valore aumenta fino 1250 J;
Con la velocità di 50 Km/h e il coefficiente d'attrito 0.5 il lavoro della forza frenante è di 250 J;
con lo stesso coefficiente d'attrito ma a velocità diversa, 100 Km/h, il lavoro è di 1000 J.
Da questi calcoli abbiamo potuto constatare che per dimezzare la velocità del veicolo, occorre
disperdere il 75% della sua Energia Cinetica iniziale;
per disperderla si utilizzano i freni che la trasformano in calore.
Cinematica e sicurezza stradale
Come calcolare lo spazio di frenatura – frenata - arresto
Lo spazio di frenata cosa è e a cosa serve soprattutto ?
Tutti abbiamo capito che esso rappresenta lo spazio che un' auto, una moto, un treno, un autobus,
una bici, percorrono dopo aver premuto il comando del freno.
Lo spazio di frenata è strettamente correlato alla distanza di sicurezza da tenere in strada.
Se siamo ad una distanza di 10 metri dall'auto che ci precede e viaggiamo ad una velocità di 100
km/h, questa distanza potrebbe essere insufficiente per evitare l'impatto in caso di arresto dell'auto
che ci precede e di nostra frenata.
Come fare quindi per calcolare lo spazio di frenata o arresto del veicolo ed evitare l’incidente ?
Certamente più piano si va, minore sarà lo spazio di frenata necessario per arrestare la moto.
Più alta è la nostra velocità, maggiore sarà lo spazio che si percorrerà durante le pressione del
pedale del freno.
Ma quali sono le formule per il calcolo dello spazio di arresto ?
Di seguito descriviamo questa formula e quelle inverse che ne derivano.
Innanzitutto precisiamo che lo spazio di arresto comprende:
- lo spazio di reazione
- e quello di effettiva frenata.
Infatti, dal momento in cui percepiamo un ostacolo o vogliamo fermarci, al momento in cui
effettivamente premiamo sul pedale del freno, intercorre uno spazio detto di reazione che sommato
a quello della frenata effettiva, porta al completo spazio di arresto del veicolo.
Mediamente il tempo di reazione è di circa 1 secondo ma dipende da persona a persona.
La formula dello spazio di frenatura :
Spazio Frenatura = (V * V) / (2 * 50 * ca)
dove V indica la velocità del veicolo frenante e ca il cosiddetto coefficiente di aderenza della strada
che dipende appunto dal fatto che la strada sia asfaltata, sdrucciolevole, bagnata, ghiacciata, ecc...
Al denominatore è presente il valore 50 che è l'accelerazione di gravità.
Generalmente il coefficiente ca è vicino al valore 1:
-
1 se siamo su una strada asfaltata con un asfalto rugoso,
0,5 circa se siamo su una strada non asfaltata, ad esempio di campagna,
0,1 circa se la strada è ghiacciata.
La formula dello spazio di reazione:
Spazio reazione = (V / 3600) * Tempo reazione
La velocità va trasformata in metri al secondo (Kmh x 1000) e divisa per 3600 perché si riferisce al
tempo percorso in un'ora (in un'ora ci sono 60 minuti e quindi 60x60=3600 secondi).
Da cui possiamo calcolare lo spazio di arresto totale:
Spazio Frenatura + Spazio Reazione
Per comprendere al meglio lo spazio di reazione, di frenata e di arresto di un veicolo e quindi farne
mente locale quando viaggiamo su di una moto o auto e pensiamo di essere "invincibili", vediamo
di risolvere questo semplice problema.
Problema dello spazio d’arresto su una moto
"Un veicolo procede alla velocità costante di 50 Km/h ed il conducente possiede un tempo di
reazione pari ad 1 secondo".
Il veicolo viaggia su una strada con coefficiente ca di aderenza pari a 0,5.
Calcolare spazio di reazione, di frenata e di arresto.
Se il conducente viaggiasse invece che a 50 Km/h, a 150 Km/h
quali sarebbero i valori di spazio di reazione, frenata ed arresto della moto ?"
Dati :
V = 50 km/h
Tempo reazione = 1 secondo
ca = 0,5
Spazio reazione = ?
Spazio frenata = ?
Spazio arresto = ?
Soluzione :
Con velocità V = 50 Km :
Spazio reazione = (V / 3600) * Tempo reazione = [(50 x 1000) / 3600)] * 1 = 13,8 * 1 = 13,8 metri
Spazio frenata = (V * V) / (2 * 50 * ca) = (50 * 50) / (2 * 50 * 0,5) = 2500 / 50 = 50 metri
Spazio arresto = Spazio reazione + Spazio frenata = 13,8 + 50 = 63,8 metri
Con velocità V = 150 Km :
Spazio reazione = (V / 3600) *Tempo reazione = [(150 x 1000) / 3600)] * 1 = 41,6 * 1 = 41,6 metri
Spazio frenata = (V * V) / (2 * 50 * ca) = (150 * 150) / (2 * 50 * 0,5) = 22500 / 50 = 450 metri
Spazio arresto = Spazio reazione + Spazio frenata = 41,6 + 450 = 491,6 metri
Tempo di reazione e distanze di sicurezza
Il tempo di reazione è l’intervallo di tempo che passa tra il momento in cui si percepisce un
pericolo e il momento in cui si inizia ad agire per evitarlo.
In condizioni normali il tempo di reazione è circa 1 s.
Da quando vede un ostacolo, il conducente di un veicolo impiega 1 s prima di iniziare a frenare e
l’ostacolo dista meno di Δsr metri dall’auto, l’automobilista non ha neppure il tempo per iniziare a
frenare e urta contro l’ostacolo con la velocità v.
v (km/h)
v (m/s)
Δsr (m)
50
14
14
70
19
19
90
25
25
130
36
36
In altri termini:
tutto quello che accade a una distanza minore di Δsr dal veicolo che stai guidando non può essere
evitato.
È come se il tuo veicolo fosse lungo Δsr metri in più e la sua lunghezza aumentasse con la velocità.
Riepilogando
Spazio di frenata
Lo spazio di frenata è la distanza che un veicolo percorre fra l’inizio della decelerazione e
l’arresto. Nell’ipotesi abbastanza realistica che la decelerazione prodotta dai freni sia
costante, il moto del veicolo è uniformemente accelerato.
La velocità iniziale v0, quella finale v = 0 m/s, l’accelerazione -a e lo spazio di
frenata Δsf sono legati dalla relazione:
0=v02 − 2 a Δsf
e quindi
Δsf = v02 / 2a
Lo spazio di frenata dipende dalle condizioni del veicolo e dal fondo stradale, che
determinano il valore della decelerazione -a.
Ma il fatto importante è che lo spazio di frenata cresce con il quadrato della velocità.
Per una moto in buone condizioni, su una strada con aderenza media, gli spazi di frenata
sono molto simili ai valori riportati in tabella:
v (km/h)
Δsf (m)
25
4
50
16
90
52
130
110
Gli spazi di frenata aumentano in modo considerevole in caso di pioggia o di asfalto
sdrucciolevole e quando i pneumatici sono sgonfi o usurati.
Spazio di arresto
La distanza di sicurezza è la distanza che un veicolo deve mantenere da quello che lo precede per potersi
arrestare senza urtarlo.
La distanza di sicurezza Δss è la somma dello spazio di reazione e dello spazio di frenata:
Δss = Δsr + Δsf
Per esempio, alla velocità di 90 km/h, si ha:
Δss = 25 m + 52 m = 77 m
Il mancato rispetto della distanza di sicurezza provoca il 10% degli incidenti stradali: circa 20 000 incidenti
all’anno.