perizia on-line 1 - aste.eugenius.it

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STUDIO TECNICO PROFESSIONALE
Dott Arch. TOMASOPIRINA
Via Da Campione
27
Olbia tel. 0789-51375
TRIBUNALE DI TEMPIO PAUSANIA
Faìlìmento : IGEA Sarda
srl N" 05'06
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Deposrtato
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OCGETT O
:
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Acceúamento Tecnico e Stima a valore di mercatc
del terreno di proprieta della srl IGEA Sarda .
RELAZIONE PERITALE
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AncÈrrÉrro
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Data
dell'inoarico
23 05\06
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Ò
Don Deviro
Data Deposito
TRIBLII'{ALE DI TEMPIO PAUSANIA
OCGETTO : RELAZIONE DESCRITTIVA. ESTIMATIVA
-
IALLIMENTO n' 059006 R F.
IGEA SARDA SRL
Con udienza del 03/05/2006 la S.V. Ill.ma. nominava
il sottosoritto Arch.
Tomaso Pirina, residente ad Olbia via LPozzo n"23, iscritto all'Ordine degh
Archítetti della Provincia di Sassari al nol33 quale consulente teonico
d'uffrcio (C.T.U.), al fine di valutare il bene, della s.r.l. Igea Sarda, concemente un
"un terreno contiguo (all'area su cui insi:;te l'atÍivita) nel quale è prevista la
coslruzione di wt altro stabilimento olîre ad altra cubdtbld utilizzabile".
L'incarico veniva formalizzato con verbale di giuramento in data
23\05\2006
.
Il sottoscritto tiene in via preliminare ad evidenziaro cho il ritardo nella presontazione
dell'elaborato peritale è da addebitarsi alla confusa e controversa normativa del P.P.R.
(Piano Paesaggisfico Regionale) che sino al pronunciamento del T.A.R. con la
sentenza no 2241U007 (A11. 1) bloccava I'edificazione nella fascia dei 300 mt.dalla
linea della battigia nelle zone D ( nel P.di F. del comune di Olbia la zona ricompresa
nel P.R.G. del
Consorzio Industriale ricade in zona D)
infrastrutturate come nel oaso del CINES di Olbia
11
anohe se completamente
.
bene, oggetto della presente relazione" è ubicato nel Comune
di
Olbia
in
zona
Industriale settore 2, loc. Punta Istaula, urbanisticamente ricadente all'interno del
Piano Regolatore del Consorzio Industriale in zona D2, su area censila in catasto al
F.
3l
mapp. 2588-2584-1440-1441
nella Concessione E dilizta) All. 2-3-4
di complessivi mq.7.984
.
(dati riportati
Su detta area
il
Comun€
di Olbia ha rilasoiato alla IGEA Sarda srl i
seguenti atfí a\foîizzativi per la costruzione di un complosso industriale
adibito alla stabulazione manipolazione e conservazione
ittici:
di
prodotti
- Cohcessiofte Edilìzio n" 981 del 03-06-1996 - prot. Edil.98l\94 (All. 5);
- Vatiante alla C.E. na 993 " 11-11-1999 - ptot. Edí|. 99i\98 (All. 6);
- llatiante alla C.E. n" 1372 " 06-02-2001 - prot. Edí|. 1372\A0 QlL7):
Il
(All.8) prevedeva, sul modesimo lotto della superficie di
mq. 7.990, distinti corpi di fabbrica, pot la realizzazione di
complesso
:
-
opificio industriale (foto), comprendente :
- statlulàrio (PT)oon laboratorio, cella frigo, zona lavorazione,
sala macchine, uffici , servizi igienici, peschoria, scala, s locali
di servizio annessi
-
;
Sîabilimento ittico(PT) con la zona lavorazione
, celle frigo, anti
cella, sala macohine e scale;
-
Piano ammezzàto con la zona essiccazione
merci, magazzino e scale
-
,
zona carico e scarico
;
palazzina' servizi, a due
livelli fuori terra, comprendente garage,
officina, magazztno, ufficio, servizi igienioi, soala, al piano terra
sala riunioni, n"2 uffici, disimpegno, servizi igienici e scala,
alloggio custode (sogg.- ang. cottura
-
oamera da
letto
bagno
;
e
disimpegno), al pian o prinro:
-
pensilina (foto)di mq. 889,per la maggior parte realizzata su area
demaniale € solo mq. 50,50 su terreno di proprietà (parte rientrante
nel rapporto di copertura - R.C.);
Dall'esame dei progeîti autortzzafí risultano i seguenti dati tocnioi
:
superficie coperta compl€ssiva mq. 3.960,00
così distinta:
- opificio industriale mq. 3.321 ,05
- palazzina servizi mq.527,19
complessivi mq. 956,00
-
(P.T.mq. 527, I 9+P,Lmq.429)per
;
loc. gruppo alettr. mq.29,82
cabina enel
mq. 25,20 ùl k
pensilina
mq.50,50
Per
una volumetria complessiva di mc.22.683,45,
Dei suddetti corpi di fabbrica alutoîizzatí I'unica parte non realízzafa
risulta essere Ia palazzína servizi di complessivi mq. 956 (P.T.+ P.P.);
La variante al Piano Regolatore del CINES (Consorzio Industriale Nord
Esf Sardegna)del 4 Novembre 2004 ha introdotto alcune importanti
innovazioni tra oui quelle previsto dall'art.21 delle Norms Tooniche
Attuative (All.9), per la zona D2, che rooita
:
" La zona D2 indi|id a le atee poste a diletto cottatto con ìl comprensorio del
Golfo di Olbia e con le attrezzature portuali, specificatalnerlte destinate ad
ihsediatuenti rel settore íkdusttìale, attigiafia/e, commercíale, terziario e dei
servizi la cui atti,tità sia stretfamenle connesia allo effeÍtiiro slrúftarnento del
contig o Demanio Malittimo.
Sono comprese nella ptesefite ZofiaD2
,11arc,
le atti|ità dí l.lyor4zione dei prodottì del
dttívità di servizi ,1el seÍtote della car|tietisfica e della naufica:
In detta zona sono Elbesl conseniite, eceezionolmente e ùterìo euîotìzzarzione del
CINES in prospettivq di fia atspicata quarilíca.zione ttbanistìco. dttititù
ssclusìtarflente nel setlote corîtmer!íale. direzìonate. tetziatio rìceftito e
sssimilabìle otescindendo dall"aso det derflanio mqfittinto.
Nei nuovi insedia entí la superficie uÍile dq destifiare a locali pe/ Jfici,
guardiania e selrìzi del pelso ale oi potrà superare il 3A% della s petficíe ùtile
c o rh
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-
L'aîtíviîà edilizia nella Zona D2 è tegolamentata ddi seguenti parametri:
- R,,ppoflo ,nax di copettaro
(Rc) mq\mq 0,6A
(dntiché 0.50 cofte hella Io t'ersione )
- Altezzd Massitnd degli edifíci (H)
nl. I 1.00
- Distanza mifiíma ddl confine di lotto (Dc) nl. 5.0A
- Dístacco inìmo ttafabbricati (Df)
ml. 10.00
Distacca mini/no trd pateîi fineslrate (Dpf) nl. 8.AA
l
Prìma di procedere alla valutazione del bene oggetto della presente relazione di stima
occorre fare alcun€ promesse
-
:
Premesso che, I'area dì che trattasi risulta essere la stossa su cui è stata îealizzafa
l'attività principale ( complesso induslriale adibito alla stabulazione
manipolaziane e consen)azione di pradotli
ittici) e che, stante quosta
destinazione, le volumetrie residue da edificare potranno solam€nte
essere in ampliamento o pertinenziali all'afiività produttiva;
Che non esiste una divisione fisica o calastale dell'area sulla quale insistono
manufatti realizzati
e
quelli di futura realizzazione
;
Che alla luce della Normativa vigente la superficie copefi4 di tipo
produttivo, residua da edifioare, sa-rebbe mq. 830 (mq. 4.790-3.960)
mq. 7.98'1,00 x 0.60 nq\mq
sup. coperta autolizzqta
:
mq. 4.794,00
mq.3.960,04
i
Cho la superficie utile complessiva, sulla base doi nuovi parametri della variante al
P.R.G. del2004, potrebbe essore ípoteticamente determinata in mq. 3.639 c.a.,
con 1.091 mq. da destinare a sorvizi dell'attivita prinoipale ;
(30% della
S.U. complessiva dell'inten ento da destinare ad uffici,
guardiania e seflizi del personale),
-
Che per realzzare la suddetta suporfioie su due
livelli, con i parcheggi e i relativi
spazi di manovra, occorre un area di pertinenza di almeno mq. 1300 ;
-
Tenuto conto cho, come sopra esposto, l'unica parte della proprietà su cui si
potebbe realìzzare un nuovo corpo di fabbrica, nel rispetto delle distanze dai
confini e dagli altri corpi di fabbric4 risulta essere la stessa sulla quale
il
progetto princípale prevedeva I'ubicazione del fabbricato non realizzato e che la
stessa si trova in posizione interclusa tra I'opifioio industriale e I'area demaniale ;
-
Considerato che,
il
suo posizionamento genera forti oondizionamenti,
specialmente per quanto riguarda I'accesso, e che la stessa sarebbe vincolata,
come destinazione d'uso all'attivita principale, limitando quindi I'interesse
commerciale, solamente nell'ottica
previsto in origine
Tutto ciò premesso,
di
una visione unitaria delf intervento oome
;
il sottoscritto procede alla valutazione del terreno della
soc.
IGEA Sarda Srl della superficie di mq. 1300 c.a.( da scorporare dalla originale
superficie di mq. 7.984) sul quale realizzarc una palazzina servizi della superficie
coperta di mq. 545 o.a. con una superflcie lorda complessiva su due
1.090.
GITJDIZIO DI STIMA SINTETICO-COMPARATIVO
Nella determinazione del valore di mercato delle aree. uno dei
livelli di mq.
procedimsÍti piit utilizzati ed attendibili è quello "sintetrco-comparativo" (o
in base ai parametrí tecnici€. tot.lmq.- €. tot./mc.).
Tale metodo, nella pratica più diffuso, pormette infatti di accefare oon
maggiore approssimazione,
il più probabile valore
r,enale del bene è ciò é
il
.ralore concreto ed eî1èttivo che il bene stesso assume
nel msrcato.
Si procede mediante raffronto fra gli altri immobili che si possono ritenere
assimilabili ohe siano di prezzo noto (oggetto quindi di scambio in data
recente) e si
detemina quindi una rete di riferimento nella quale si
inserisce. comparativamente,
il
bene da stimare.
Nella formazione della "reto de rìferimento", si escludono owiamente tutti
i
valori eccezionali afiinché la stessa sia espressione di un mercato ',normale,',
Pertanto, previa l'esecuzione dell'aocurata indagine di mercato e di tutte le
operazioni necessarie por i confronti (comparazione oggettiva rispetto
all'ubicazione, panoramicità, disîanza dal mare, mezzi pubblici che servono
la zona etc.) oompiuti
gli oppoduni conteggi sin addiviene così al più
probabile valore di rnercaro degli stessi.
Area della suoerficie di mo
7.984 censita in catasto al F.
3l
Superficie mq. 1.300.00 per€.
da stralciare dalla orisi
mapp. 2588-2584-1440-1441
150,00:€. 195.000,00
CONCLUSIONI
I1
valore di mercato come sopra determinato, è da ritenersi congruo in
quanto suffragato principalmente da riscontri obbiettivi o da criteri
preponderalmonta prudenziali.
E' tuttavia possibile, in regime di lbera
e normale compravendita un
oscillazione, per eccesso o per difetto del più probabile valore di mercato
stimato attorno al 5-60lo del medesimo, oiò' a causa della molteplicifa dei
faîtori che influenzano e compongono la sfima.
Il sottoscritto tiene comunque ad evidenziare
che, per via della richiamata normativa
introdotùa con la variante al P.R.G del 2004 che contempla
modificare la destinazione d'uso,
la possibilità di
la valutazione del bene oggetto della stima
potrebbe essere rimodulato nell'ambito di una visione complessiva sulla
suscettibilità edificatoria dell'intera area di proprieta
.
Evidenzia inoltre ohe da ricercho effettuate presso I'Ufficio del Territorio al fine di
verificare i dati catastali riportati nella Concessione Edilizi4 snche se questo non era
oggetto delf incarico, la situazione catastale, per quanto riguarda il teneno risulta
molto oomplessa e confusa dai molteplici frazionamenti che nel tempo si sono
susseguiti.
Alche al Catasto Urbano Edilizio non vi è alcuna traooia dell'acoatastamento dei
fabbricati
Secondo
.
il sottoscritto, prima di procedere alla vendita, sarebbe opportuno
incarico ad un topografo al fine di far luce
e
regolarizzare la pratica
.
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t2-.21 FÀX
0789;3?126
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CIMS
A001/006
ffiTTALIANA
' REPttBBrlcA
IIrt NOIIE DDL FOPOLO
sert'E' 2241D0{ì7
ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMIMSIRATIVO REGIONALE PER
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SARDEGNA
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sEcoNDA
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s€guente
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SENTENZA
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difeso dagli a!.v.ti Ovidio Msrr&s, Massimo Ma$s4 Marcello Viglolo,
elettivamenle domiciliato in Cagliaîi, pisza del Cetmine D, 22, presso
lo strrdio degli aw.tì Masse e Vignolo;
sul {icorso D" 902/06 proposto dal
c.Eune di Cagliad, rappres€ntalo
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c,obtro
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la RegioDe Autoooma della Sadrign4 ia persona del Èesiderte
e
temporc.
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dif$e dai professori aw.ti Pdolo Canozza
"
Vinc€Dm CeruUi trelli, lotrché dall'avv,to GiEtr Piero Contu ed
elettivaúento rtomiciliqta in Csgliati, visle Tietrto n. ó9; presso
l'uftcio legale della RegioDe;
'apFres€tltata
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Minisho
del!fiaistcro per i Beni e le AttivitÀ
pro{€mpolp e il Miùisterc dell'Ambiente, in persona del Minisao ptenpar€, rdpplc!€ntati e dif6i ddla Awocatura dello Steto:
, lcr l'alrullEmonto, quanlo al dcorso indtftivo:
- della delibera dèlla Citmla regiooale del 5 s€ttembrc 2006, o- 36/7
con€ernetrîe: "Apgovazione del Pialo Psesaggi$ico-È'iúo aribito
ohogstreo" e d€l PPR con esso appîovoto; nolchè degli atti allegati
eulturali, ir
persona del
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alla deliberaziorc di approvaziooe ed in particolare: della
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ln
relazione
al quiùdic€iEo rrlotiyo
egry]:yandolfjSeglrcamente tuni i
il
I
comune.icoÍente
canbiarnenti apportati al
piano approvato rispetîo a qu€llo adottato, conteslando
la suflìcienza e
la congruità della motivazione di supporto alla modifica, ma
non
dimostra che tali modifiche siano lesive della specifica posizione
vantrta; quindi, anche in questo caso
le
censure
devono
essere
dichiarate inammissibili. Solo in relazione ad alcune disposizioni
i.=--É---<
comùre ricofiente individua ura lesione specifica relativa al
il
suo
tenitorio: si tlatta, comunque, di casi già oggetto di dogliaoza
e
sp€cificenente afiìontati con gli atlri nezzi (att.6, elimimzioae dei
qu{ittro livelli di tutetq
arl
11 introduziooe dell'istituto delle intese;
alt. I5, quado comma, idesa per completarc gli jnterventi pr€visti in
strùnenti attuaîivi effi caci).
Rimarp da esaminarc
tra
o€Dsùra contro le nc,odifiche
nèll'an,_! 2 (?ag. 56 ric.), nonna alla
qrnle
introdotte
sono stati aggiunti
i
due
commi al testo originariamente adoflato, coD I'elimiruzione, al com[u
C,D,ec-
al gemale divielo di edificazioae nella
fascia di 300 mt dalla_bahigiat_--
quintoÍlotivo rella parte
che
I!
quesa sede va esarDinato s-oche il
iíveste lo stesso glt. 12.
so op6li a vincolo di integrule
conseryaziohe
delsingoll caraueri
naturalisliai, srorico mo{olo4icl e dei rispettili insiemi,
i
aerreni
costieÌi Lomprcsi ln una lascia di prcfbndità dt 300 metrt dalla linea
I
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tlot:jÚo...".
F
69
Da questa previsione di totale divisto sono esclusi
costieri ricadeoti nelle zone
qD-elg
i teÍeni
contemini ai comui o alle
frazioni, che possono quindi realirzare degli interventi, previa intesaSecondo
il
ricorente la norma in questione, non indicando
concrctamenle quali interventi è possibile realizare in qseste zoqe,
lascercbbe all'arbitrio della Regione la concreta determinazion€ degli
stessí.
Come ohiarito dalla difesa dell'amrnidshazione regiouale, la
nomur notr è fudet('rmirata, poiché la circostanza ahe
i ls[eni si
Íovino nella fascia costiera dei 300 metri compoia I'applioabilità
dell'art. 19' te.zo oomm4 che esclude dalla disciplina della fascia
costiera, sia le zone
A
e B, sia le zone C, D e G con piani athrativi
efficaci- Éalizzati in tutto o in pate.
Ad awiso del Collegio, atteso che talì zone, pur iDsistendo
entÍo
il
pedm€tro del bcne paesaggistico "frscia costiera", sono
espressamente escluse dalla reLativa disciplina
di tutel4 l€
stesse
ricadono nella normativa geuerale che riguarda Cli anbiti di paesaggio
e
specificamente nella discipliDa
sostanza in
di cui all'arl 15,
comma
3; in
tali zone possono $s€re realizzati tutti gti interv€nti di cui
agli shumenti uba:nistici attuativi, pùrchè apFovati e
(
secondo
riovierc, allor4 nessua utililà detla
suddetta
convenzione efficace alla data
I'interpretazione della
Non
si
con
di
adozione del Piano
loîfia fatt! gopria
dal tribùflale)-
disposizione del tutto pleonastica, che crea solo confusione
e la
annullala" s€nza conside.are che tutta la previsione ed in partícolare
l'obbligo della provia intesa, iíserita a Foc.edimento di approvazione
'70
conclùso, per strumenti urbanistici attuativi efficaci è iltegittima per le
stess€
ragioni già espresse dal Tribunale nell'esaminare l'art. 15, 4
comma
Analoghe conside.azioni valgono per I'elimìnazione delle zone
AeB
che sembrerebbe comportarc, ad a!.viso del .icorente, una
incompr€nsibil€ totale inedificabilità in queste zone.
L'orDministrazione regionale contesta tale interpretazione ed
assume che per le zon€
A
e
B nella fascia dei 300 mctr:i si applica la
discipljna di cui all'art. 15, comma 1, peianto in trali zotre non sarebbe
preclusa I'attivita edilizja e la sua attuazione non rìchiederebbe la
previa intesa.
Ad awiso del Collegio tale interprctazion€
apprare coerente da
un punto di vista sist€matico, ma è smentita dal tenore letterale della
norm4 che, tla le molte, si segrala
pú la peculiar€ farnginosità
e
scasa chiuezza.
L'art. 15, aomma
l,
sl occupa degli *Ambiti dì
paesaggio
costiero" (notr della fascia costiera) e si riferisce in via generale
e
transitoria anche all'altività edilizia nelle zone A e B dei centri abitati.
Ma nella fascia di 300 mt dalla battigia "di
integrdle
conservazione" si applica la disposizione speciale e a regime sugìi
ambiti di paesaggio di cui
all'af.
12, cornma2.
La fasaia aostiera che ricade nei suddetti ambiti è definita
nell'art.
19 ed è quella delimitata da una linea di perimetrazione della
cartografia
dsl PPR, è un bene
paosaggistico d'insieme
considerato risorsa strategica fofldamentale per
lo
ed
è
sviluppo; ciò
premesso, è tgstuale che non siano compresi fra tali beni. ouindi fra i
7t
beni sottooosti alla tutelia della fascia costiera- oom€ specifica
comma dell'art. 19, lc zon€
urbanistici comunali,
A
e le
e
il
3
B, come individuate negli strumedi
zone
C con piad attuativi ellicaci,
inrmediatamente contigue al tessuto ubano consolidaio, noùché le
zone D e G con piani attuativi €fEcaci.
Nella fascia costierq ex aÎt. ?0, nell€ aree inediÍcaic
precluso qùalunque intervento
eccezioni, ma le zone
A
di
è
tiasfomiazione tranne alcune
B, C D e G nei limiti sopra hdicati, non sono
coDsiderate appartenetrti alla fascia cosiera.
irragionevole ayerc aggiunto,
A
quesúo punto è del ù.ltto
ùa lalto,
illegittirnarnente ed
impropriamen&, dopo fa conclusione del prucedimento, i due commi
zll'aft. 12, qcando ulteriorc confusione in ordine alla disciplina da
applicare nelle zone A. e B-
La mancanza di chiarezza potrebbe itrduÍe a riteoere che sia
possibile costruire, nella zona di massima fifela dei 300 mt dal mare:
complessi residenziali (zona
C -
espansione residenziale-),
insediamenti induskiali artigianali e commerciali (zona D - industriali
artigianali e comrnerciali-), edifici e inpianti riservati a servizi di
futercsse g€nerale (zona G --sewizi generali-) e nessutr manufalto in
zora A e B, che, vice!€rsa è la parte del territorio rclatiw al ceIrao
urbano ed al completa.ùr€nto residenziale (sulla zoaizazione cfr. DAU
n
2266 N del 20. 12.19 83).
Tanto è incongrua tale formì azione che, esattament€, la difesa
della Regione sostiene ohe ia tali zone aon è preclusa I'attivirÀ edilizia
in applicazione dell'art. 15, corrlma
1.
La ragione di tale ricostruzione del reale senso della norm4 ad
72
awiso del Coltegio, risiede nel fatto che, non €ssendo tali zone
individuate come bene paesaggistico, devono rientlare nella disciplina
transitoria d'ambito (si tratta di disciplinÀ transitori4 perché
l,art
15 è
da applicare fino aJl'adeglamerto dei pUC al piano; successivamente,
in fase di
adeguamento,
si
dowanno seguire
prescrizioni indicate nel titolo terzo delle
A
questo punto, la previsione
gli indirizzi e
NîA agli arl 6l
le
e scgg.).
di cui all'art. 12, cnmma
2,
appare del tutto pleonastica e va esprmta dalla norma.
Deve essere, infine, rilerato che gli ultimi due commi dell,art.
12 esaminati sono stati ins€riti dalla GiuÉa, nel testo definitivament€
approvato, dopo l'esame del testo adottato da parte della Commissione
corsiliare, senza alcuna ragione esplicitat4 anche questo
Éofilo di
illegittimità. va, quindi, accolto.
Alla
stregua delle considerazioni svolte, essendo fondati i
relativi motivi,
gli ultimi
due commi dell,art, 12 devono essére
aúflrllati
C-on
il
motivo di cui al sedieesioo
piaao non sia stato elaborato con
il
mezî si contesta
che
il
contributo delle amministrazioni
locali nell'ambito delle conferenze di co-pianificazione; in particolare.
il comune ricoÍente,
che notr è strato messo in condizioni di esaminare
la cartografia e che ha awto pochissimi giomi per esaminare un atto
così complesso oome
il piano, si
è astenuîo dal pafecipare a questa
iniziatila. Ma tale momento sm staio considerato dalle Linee guida
presentate
al
Consiglio regionale come tmo
dei
passaggi di
fondamentale utilità nel procedimento di approvazion€ det piano.
La censura è infondata e d€v€, perianto, €ss€re respinta.
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Pratica N.
CONCESSIONE DI ESEGUIRE ATTÍVITÀ EDILIZIA
O DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA
(Legge 28 gennaio 1977,
n. t0)
tÀ donà,ndà preEehtètà in dètà :7,ói.199+ Frot.r_.. Zi:,l!
dalIÀ SBC, IGEA sARDA-CorDente
in
Antonelli n.g*i
tendente èd DttenefÉ lÀ CcnÈeg€ione *aOiSii-'ùi"
À=*q"ir"'ln
qr"rt"-C"r"""
Zons rndusr!ia1e (cètèEto Foslio Si I,t;;;;;;" n.t1r+o_l1\1_1&e_a_
7637/È*|AL+S/t ) i lavori dì:
VISTA
coSTqUZIoF,|sTAFULARIcpeqpt'olo;rriTTIcl-========
amministrativij
-
Vlsti gli atti tecnici e
--
Vj:[ii ifl:fi::ll'"?:l[ission€Ediriz.dicuiarverbareN
1?.
-
lt'.
eé:
-
rndata 6.1ú.i.e,r
i
eq
Visli i régolamenti di edilizia, cf igiens s di potizia urbanq;
Viste le l6gqi t7agosto1942,n.t15O,6agosto1967,n.765e28gennaiot977,n.
loi
Vista la legge comunato e provinciate, T. U.3 marzo 1934, n.3g3i
Visti gli strumenti urbanistici vigenti;
Dato atlo ch€, ai fini del rilascio della présente concessione, la ditta interessata ha assolto gli
obblighi di cuiall,art. 3 de a
Iegge 28 g€nnaio 1977, n 10:
a) perquanto figuarda la corresponsione delcontfibuto commisurato all'incidenza de 6 spese dì urbanizzaziong (a.t. 5)
mediante:
AITú D'oEBLl6ù
DEL- e3 - (:rS.1?.,-à=
FIùEJUSSIOhtE N.1.9&2-?q91 DEL tL!"(:1:.1996
b)
!I L,
17,gE3.tOr)=
per quanto dguarda la coíesponsione del conlribulo commissurato al costo della costruzione
(ert. 6) rhediante:
CONCEDE
S6CrElÉi' rGEA
SARDA
al Signor
di eseguire i-lavori di cui tratlasi, sotto I'osservanza delle vigenti disposizioni in materia
editizia, di igi€oè e di poljzia tocato in
conlolmita al progetlo presentato e secondo Ia perfetra reg;ta d ad; perché ri"""" rorio". igr:*t"".
d""oro"" àc
deslinazìone tanto per i materiaii usati ouanro oer il sisl€;a costruni;o adort.ro,
non"hJio"no |o.""*anza oerre"n"
"ll" "r"
prescùtnì
retro riportate,
I lavori dovranno ess€re iniziati entro
ANNO DAL RILA:ìCIO DL:LLA OONCESSIONE
p6na la d€cadenza e ultimaÌi èntró
1
3
ÉIh]NI
DÉLL'INI2IO
LAVOR
I
STABULARIO
PIANO TERRA
!-
UFFICIA_LABORATORIO_CELLA FRIGO_ZONA LAVORAZISIIE
5ALA MACCIIINE.gCALA-SERVIZI ICIENICI====-====;=
STABTLTHENTO fTTICO
PIANO TERRA :_
ZOI.IA LAVORAZTOI.IE-CELLE FRI6O_ANTl CELLA_SALA
I"IACCHIi\E-SCALE.
PIANO AMMEZZATO
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ZúNA
ESS I CAZ I ONE-ZùNA CARfC0 E SCARTCO HERCI
|,IAGAZZrN0-SCALE- ====-:: =============_==.,= =-_
PALAZZTNA SERVIZT
PIANO TERRA
PIANO PRItlU
:
-
6ARAGE-LAVAG6 f
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/ OFF I
C
t NA-mAÉAZZ
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IGTENICI-S'ALA==-== = =;====
r- SALA RIUNrúNI -N. :
IGIENTAI_SCALA=
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tIO_UFF I CI O-SER VTZI
UFFICI _oISIt4pEaNO -.SERVIZI
=======.========:===
ALLOGGTO CUSTODE SOG6IC]RI.JO_ANGOLO CC]TTUNA- CAI,,iERA
DA LETTO-BAGNO-DISlI,lPEGI{O=!
MENSA UOMTNI-IIENSA DONNE SERVIZT IGTENICI E DISIHPEGNO
ITTICB !- LoCALE SGRA|,]AIRICE============
OPERE A HARE r- CoHE DA GRAFICI ALLEGATI=:====:===::.=
AFEA lrq. 7990======= ===========
fHFTANTO
EUPERFfCIE COPERIA MQ. 3660===-
VTSTO IL NULLA O9IA DELL'I.JFFICIO TUTÉLA DÉL PAESAGG]O IN
7.7.7993 pFOt.1219 pos.192/9q=====
DATA
,JISTO IL NULLA OSTA DEL NUCLEII DI
II.IDUSTR IALIZZAZI0NF DI 0LEIA IN
D*,TA 12,10.94 N.1229 ALLE CONDTZioNI rN És30 C0MTÉNUTÈ===========
VIS-|O IL PARERE IGII:NICO SANITARIS A COI.IÚIZIOIúÉ
VEI.ISA
SPOSTATA LA PRESA D,AI]OUA A IIîARÈ vEPsa L,TNÍERNO DELLA zor\IA
'HE DÉLLE
ACQUE I]ÙNDIZlÚNATE PER UNA I,IA66IOR GARANZIA SUI.LA QUALITA' DELLÉ
5TE55E.- IL PUNIO DI SAAFICO A I'1ARE
DI DEPURAZIONE
DELLE ÉìCQUE DI LÀvORAziaNE vA PRSVISTO
'ELL'II-1FI*NTO
D]STAF]TE SUF-FIÚIENTEI,ÍENTE
DàL PUNTO D] PRESA DELLE ACQ{JF SEI,IPRÈ ÚI LAVONAZIONE.
aS
/pv
PRESCBIZIONI GENERALT
i).
Dovranno [ovaro appltcazton€ tuttè le nome sulla prevenzione degfi tntortunt sut tavoro:
2).1 dllttl dl te.rt
debbono €ss€re salvt, risedafl é rispénati tn osnt fase de .esecuzrono dét tavort:
3) ' Deve evitarsl rn ognl caso di lngombrare le vle e gli
tele atte a rhuovere og.i perlcolo dt.danno a peBone o a
4)
' ll
5pa2l pl]bblicl adiacenri è debbono esse.e adonare
cosei
luogo dest'nato alla costruzlone di cul tratrasl deve esserè chluso con assiro tungo I
tutto te
cau-
taí prospicren le vtè, tè
are€
5i - Per eventuali occupazioni dl aree s sgal pubblici si deve ottenére spposita aurorizzazione de ufficio comunatei
Le a.ee e spazi cosl occopati dèbbono essere restituiti nel prlstino stato. a lavo.o uttimato o anche prìma 6u rtchtesra
dellufflcio coriunale, nel caso chè la cost.u2ione verissè abbsndonata o sospesa olt.e un certo ternpo;
'
7) '
6,
Pèr ma.omettère
ll
suolo pobblico
ll
costarttore dovrà mùnirsi
di special€
autoriz2azione delt'Enre competente:
Gfi assltl di cui al Paragrafo 3 od altrl riparì debbono essere imbiancatr asti angotì satìe;ri a tuna atteuza e muniù di
lantehe a luce rossa da mantenersi acc$e dal tramonto al lerar del sole, secondo llnrero orario de a pubbtica tÍumlnazlon€
stradalej
8). Lufficio comunals si riserva l3 riscossione dellè tasss speciali € degli evenruati canont. precat, ecc., che.isutrassero
applicabiii ad opere ultimate a tenore det retarivr rèsolaménti;
9J ' L3llineattento skadale € sli .ltl eventuall rlllevl rlguardantl ll nuovo fabbricato, veranno dati da un Funutonarto detIUfficlo r€cnico previo soPralluoso da effettu.rsl a chiesta e in prese.z. del Dirèftore dei tavori e pÍna de ht2to dol tavot;
io) ' E assolut.menté iretato appoÉare modìflche dl qualslasl qenere al progetto app.ovato, pena
regolame.ti h vlsore e lappllc€ziorc delle ssnztoni comminate datta lesse;
ì prcwedimen{ sanctí
dai
'll). Dovranno. lnfine. essers osseryare le norme s disposlzioni di coi a a te99e s novembre l9?1, n. 1086, sulle opere
ln conglomerato cementlzlo nomde € precompresso èd 5 st.utrúre Fetat'iche. nonché le presc.izio.l costruttive dt cut alla
lesqe 2s novembre 1972, n. 1684, aventè per oqgèto.Prowedhenti per ledatizia. cor particolari prescrizioni per le zone slsmiche';
i2) ' ll tltolafe dèlla concesslon€, lt dirètior. del l.rorl . l'.ssuntore dei l.vori sono résponsabfli di ognt tno3*dlEr cod
dèll. norm6 generali dl legge o dt rsgolaeenio, comé dettè modatirà es€curive fiss.rè ne a presente concèEsrors.
1l) ' Pe. le cosùuzioni esegulte ln difformità della concessionè si applicano lè sanzioni ammintstrative
der I legge 28 gennaio 197?, n. to, nonché quelle penalt dt crri at successivo art. l?:
dl cul sltart. l5
14). t tunzionarl e gll qgenti comunall lncaricati della 3owèglianza €diliria avranno dirino dì accedere ownque st esèguano
javcrl di nuova costru2lone o dt resiauro pe. tspéztonar€ tutts le opere.
Il rilascio della concessione non vincola il Comune in ordine a lavori che it Comune stesso intendesse eseguíre per migliorare i propri serui:i (viabilità, illumiiazione, fognature, impianto idrico, ecc.) ln
conseguenza dei quali non potranno essere pfetesl compensi o indennità salvo quahto previsto da leggi e
regolamenti.
lL
PROPRIETARIO
o lL
DIRETîOBE DEI LAVORI è tenuto a comunicare, per iscritto, entlo cinque
gioini, I'awenuto inizio dei ravori che deve essere constatato con apposito yerbare de
'ulficio
Tècnico comunale' Dovranno ugualmente essere denunciate la interruzione e la ripresa dei lavori
entro 15 giorni dalle rispettive date.
Prima dell'inizio dei lavori dovrà essere collocata, all'èsterno del cantiere, ben vlsibile al pubblico,
rna tab€lla con le seguenti indicazÌoni: Ditta . lmpresa - progèttista - Direltore dei tàvori . Estremì della
Jresente concessione.
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:-,'{.Ej
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-rFiorr"
Comuie'di Olbì
Provincia di Sassari
CONCESSIONE EDILIZIA
N.W
- tisi
i'&iegni di progetto allegati lile domarda, s firna dcl'. lns. ciovid;i
CORRAO .d.t
C.om Andr., DEMImU,
\4ta
dellufficio Tecnico Coounale; ìtìJ)r ì.ì ,
parerc della Coftmissione Edilìzia òomurutc, cspresso
nella scdut4 Cel 03.09,1998
Ia relazione-pare.c
\4sto
il
vcrbrlc nó993:
"
-
\4sto il parcrc c6p.esso.dell'Ufliciale Sanitrrio in data
\4ste le leggi I 7-81 942 n. I I 50; &8J 9ó7 n 765 c lc succ.ssive modific€zioni
c inteSrszioni;
Vife
Ia lcg8c28.1-197? lL
l0;
Vfutr la legge 28-2-1985 n. 4? c succ€ssive modificlzioni
lrritr
Ia legge rcg. I
l-lo.t985
psf. dj dchiede
Preso atro della confodnitÀ degli
intcgnziotri;
ltti t. sussifenzr
c,
faíi
salvi i
integrrzioni; ,,,.,
di regittimo titoro ad orenere il
dirittidi
terzi:.
..:
rtti progcttuati dlo rflrhento urba;istico vigcntè;
CONCEDE
progdto lpproi,lto chc
a
n. 23 c suc*asivc m6dfic€rionì c
Accrrhta' efla basc ders doqmcntrzionc in
rilascio della conccssione da
-
02.t2.1998ctf.01.f9?,.,,,,
DESCRIZTONE
Vrfi.rdfc ir
corso d, opcrr
dla
cooc.
cdilizi;
DEIL,OPBM
no 9El,D,l
rclativt r lle rallizzrziona di úìro
rtrbulrrlo a di locdi pcÌ h hvo.&lorc di p.odotti lttici.
- ..
lì i
sup. r.ouo nq...7ee0.0o
sup cop'rtt Eq'3786.2s.
Volum. !rc...20168.61.
Conu da
$alc, allaa!í
{\ù''}i f tfìti f r Uf
i'tlt,'zr;1
ill ti.rriivrr.r(l
' 1i ; I. irr,.
n'l
1903,
pos.,t
19291,
alk
ENERALI DA OSSERUARE
Dowrnno tror€rc rpplictzione irttc lc norme sulla prcvcnzione dcgli
infonuni tul taòro;
)
)
I dirnti
Isi!ri;
ditc;i
.n Enti debbono
caserc
lalvi rislrvati e dùttrri
!
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in ogni fdrc del';cdzioae dci
.P(oprictario o il Dircttorc dei lwori è tcnuto comunicare, cotro cilqua giomi l,rúvariuao
dci hvori che dcv. css.r. cor5trtslo coo lpposito vertui aclt,urrrcìo
Dotî&no csscrc dcounciatc lc iaternrziooi c Ia ripii* d"i
0"".
Itr clso di nuovr'costru:ionc o di rmpliamcoto
*gg.ql prff.",i";;à|;;"do""
i'laai.arico
dci pu i fissi di tifta. di tive o !'orrd dc[,úfficb
"
wùrls raraaao ioocsi i cori lavori -"p.-to,i
ar
aùllcam.nto c di fondlzionc in coîformiti dcgr !rù progettudi.
In.!.ro dì roptaclcra:ionc o di dtri irtcrv;ti o i,,ró aii.roriri csir.nt! 6.luso
ir soro
anplirrlcnto plabovolumcrico, i livori potraano avcr" irl"io prs"l" airn
dmeoo rc giorúi prie! dcltr drta di iaizii.
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iniio
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rliji ilro"t".
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iccni;A;,',il:;';i];,iiìà'frpo.;,o
di--;L;;ii'prlt'"ii,i.ifr*gri iL,"
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6i!no
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i6.unc
)/1t j
indicr_ti ,,,oclla dodaada
di Cooclssionq il nominativo c l,iodirizzo
dct dircttorc dei la@4 comc di rcgola dcve lwcnirc, it
-"::,1:1,.-4,î:1r:
. rcsútùti pcr iscritto rIUfiicio T;rìco Comuodc, prim!
f-""n:::yi
::TT,",S""tm.dc
oclr
rDrlro ocr lllvofl-Nal c&io dì aoltituziotrc dclt,imprcaa ctcortric!
o dal diratcorc dci l;ùd il
"o"
.
quc
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titobr._dctta colcr$ionc dowÀ dunc irumcdiata
giomi dalh .lIctrir! odituziooc.
i
irotú;
ùilil;iil;;ililù*"
*o
..
Di mlsri[t! non dclono llui ingombnlsi lc vic c gli ,pari pubblici Àdilc€nti
rl luoco dci bvori c
oarcoo cagcra ol!.rvúc tuttc Ic clutcL !t!a ! ,imuovcrr ogni pa.icolo
di drnno e pcrino c i cotc.
uoconcùoo ru@putoDc
spazl deve .s$.c rro cra I apposlta lutorizzjzion. a
Sind6.a, p€r iscritlo. Le aree cod oaqrpatc devono csserc rcstjtuitc ncl pritino 6t!to. a lavor(
ullimato o aichc piima, ncl csso che i lavoi vcnissero lbbandonati o sospesi olrc utr ceto tefipo.
deitùato ail'op€ri lcvc éis#c chiu"o coo'assiro l;ngo i taii pr;ti;ì!;iii"'.ri"
pubblici salvo cscnziofle scritta del Sindaco in caso diop.rè di limirab ìmponlJlza. _ "'
ú luogo
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rr, ru enrr c tE, Éu.cuEru
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integrazioni relstiva ,11€ lrorme pcr la costrì.rzionc dellc opcra in conglomci*o c€mentizio il.nìato
nonnrlc o Faaomprcsso, o ! lruthns mctallicr, è f&tto obbligo d ConcasSioúario: :: ....
a) di prcsaotsre denrnci! Àl Genio Civilc prima di iniziarc lc opcrc in c.r o À sttuttura metsllica;
b) di prcscntera d Siddaco, àl tcrminc dci lavo.i il ccrtific{to di collaudo dclle opere vistato da
.
l2)
Gcnio
Civilq onde ottcncrc hbitabili!À o ussbilità.
,'.:1,',..,.
1''.:... .:1" i'..r.;
"ì:"....:
tlb.lh io qli
In t'rúi i arrtieri dcve csscrc !ffissq ia vi3t! del pubblico, uru
'i..:f.ì
' !)
.
rr'\j
Nomc c cognóme del concassioúdo,
s...r..-i
riaro iodicati:
.1..,.r
oggettò cd crtsemi dclla 'coúc*sioDé c:ternúni
scrdcnza:
b) Nomq cognomc c titolo FofcssioÉlc del progetùt! c dcl di'éttorc dei l&vori;
c) Deîominazionc dell'lssuntora o indicrzionc cbc i lsvori rono cs.gufi ia cconorDi!;
ahrrid dil.vÒrÒ
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qQ-\
3à,_%
AII T
t,
praticaIdilizia n
1372100
rRà3*
[w]
Comwte di Olbia
Provincia di Sassari
CONCESSIOND EDILIZIA NO 1372
II, DTRIGIìNTI
,
$.5x,fllri**L*f:il'**i*r1iffi
Viltí i di.cg! di progctto allegati dla doftanda'
-
a
firma dell'lng
:*
Ciovsúi CORRAO'
T'cnico Comunalci
\tista la reltzionèpalc.e dell'Ufficio
-:ry'lroil9src.édclaCommissioneEdiliziaComunale'etpressonellasedutadel25'l02000vcrbale
D
'
l3i2
aoo ralativc Fcacrizioni.
28 l l 2000;
l4sto it Parcrc lspresso dell'Ufliciale SÀnilÀrìo in dalr
Visle le leSei I ?-8- 1942
t'isia b legac
n
28- l ' 197 7 n.
t l50; 6'8- 196?
aulla base
le sucessive modificszionì
'
e successive rnodìficationi
Vi$! h l€8c rag 1l'to-l985 r' 2]
tl,
765
loi
\45l. h teggc 2S'2- 198 5 n 4?
Aa4lft
o
'
iotegrrzioni;
c aucacssive m6dificrzioni
della documenttziolìc
iî
at!i'
! iotegrizioni;
'
itúc8fazioni;
14 sussistenza
di legLttimo titolo !d ottènere
rilascio della coocessione de pale del richi€dente, fatti ralvi i diritti di terri;
Preso ttto delta conformità degli ttti progefuali !1lo strunento urbanistico vigente;
(loNcllDD
Alla Soc IGEA SARDA S'r'L
di cseguire i lavori c le opere di cui in narîativa salvi
delle
vigc
e
rise'vaii i dìritti di terzi' sotlo l'osservanza
i disDosizioni in mate.ia di edilizia' di igiene e di Polizia locÀle' in confornka del
p.oge(o approvalo che si àllega comc Pane integrante e solanziale della presenle concessione
secondo le migliori norme dell'aI1e. amnché loprra rìesca solìda, i8ìenica, dècorosa
dcslinazione, tanto pcr i mate aliusatiquanto pcr il sistemÀ costrunìvo
I
i
I
t.
tÀ
'dofato
!
ltta ellÀ sua
il
D ES(' RI Z I ONE
DEI,L'OPEM
1'Ariînrc sIa C.E. n. 9gl/9{ pcroper.
indusrrirti
Sup. l.olto mq...?.984,00
Sup. Cop.rlA mq...3960,00
volunrc mr..,22,683,45
.to
,. .Cone
smlicÍ attegati
, | 1'.
I .: :,.' ti,
*
E
fatlo obbligo al concessionario del rispetto e rdempirnento
delle prescr;zioni generàli e delte
clausote di seguito riportatcl
r) Do!îanno
2)
I diritti
lavori:
trovare rppricàzione tutte re norme sulra prevenzione
degri infortùni 3ur.lavoro;
dr lerzi ed Enti dcbbono assere
!!tvi
riservati c rispettÀti in ogni fase rtell,csecuzione
dei
l) II Proprietario o il Diretrorc dei Làvori è t.r
i"i.io !"i r""o,i cir,J""i;;;
U;':p"ofi:Tffjl
"";;;i;"
;:l,tillHi'** Bffi*:
DolTanno csserc denunciate 'e intenuzioni . lJ
d€i lavori cnlro l 5 Sg dallc rispatliva dalc
I n cÀso di nuovr iostruzione o di amoliamenrl lpr'sa
dei. pu.n,i nssi
rcrbale, saranno ,mmessi i soti ,auori oreoar"r".; lir:;vi di
",",r:..':;il pi6aliaxan6.l., di :P.
sb?r,camenro . di ri ndazio""
dr';;;iiii".i:';';;;:,iJ#ili::;'#?:l;fl::T:t:ì"d;,jJ::Hil:
in."nro,.i i
4)
ln
caso di lopra':.evr2ione ,)
cfiolì",lirLlrf*f
di shri interventi a carico di immobili arhlenri, cscrrso
Dmptiamcnro ptà, rvotuincr rico. i ...vori D6rr.nno
almeno trc giomiprimr della datr di inizio
5) Qualom non iiano
:;:l:'-.:::ll1î*l:
i,
rolo
fti*"..,
r,",; i;rÀ ii."r"-i",i,ìiì'"'::;;
lari
indicrti , neÍa domanéa_ di Conccssione,
-àiil nominativo e |,indirizzo
quc i det direttorc d:i.lavod comi
i,
è lÈnulo uq,ualmertc À sean t..li.p€r iscrirto
rlt,Ufi.icio icc-;i* ó-.irìiùì., p,;r"
dett'inizio dci lavori 'Ner csso di sortiru-'i"n' diu'impresa
i'.i ài.iàl'i"ilji!*.i ir
titolarc_dcltà concclsione dovrÀ dame immcdiata
n"trjt" i"e""i"id" "
giomi ddlla cfÍcrdvr iostiruzione.
.csccurricc .
conccssionario
dcll'impr.n
;;;ilì;:
l*i"i.,
**iù"i
i*;;;;;;"j:il:"
6)
"."
Dì massima non devono mai ingombràrsi le vie e gli
spazi pubblici rdiacenti al luogo dei lavori
devono csseie osservare ruíe le clurere are
r dmuó*,i
p"ii""r"
"g,i
iiiiil;;l;i;J:
€
I .o,.
1) O.ccoffendo-lorrupazione di tali rie
e spazi, deve .sserc rjchiestÀ l,apposita rurorizzazione !l
ùrnoàco, per rscritto. [c lree così occ,,óar.
devono .".r" ,..t;rr;r" ì.i'jririì"" ,ii[.T u,".
ultimalo o anche primÀ, nel caso che i laJori vcniss€ro
rbbandonati, o sospesi oltre un ceno tempo
8)
Il luoSo dcslinaro !ll'operà deve €ssere chi,,(^ con assito lungo
i la!i prospicienri le \"ie e Bh spazi
pubbtici. satvo esenzione scrita det Sindaco
in caso aiop"." iiti_ìi"í" i..po;;; '- '
"'
e)
Se ncl manometc.e il suolo pubblico
il coskunore irconlrasse ilt]pianti dr servizi pubblici, deve
subito;wiso p" I p."*aìi""t; U"f
cssere usala oSni caurela per non danneggiarli
e essere dàro
sllo rrparr oevono crscr' nnurd'reaL' aErL orIÚvr'cir!"'
pure gli Àgol' dr una lanterna r vctri rossi dr manrenersi sccesÀ
;l;;;':;J;;"";;'c-m,nití
-"i
iìiiii.ìii" i."1" a"r sotc, iecond-o I inúro orrdo detlÀ illuminàzione s,rad ,le QLesu lanrerna
)ì Gt
"
Àssiti
ill"
dicui al pÀragralo
","ìi'à,i"",r" "i
.ti
Ó) od
da rendere facilrnente visibile it recinro o il rìparo su cui è coltocarÀ
t
lì'' Ai scnsi e De( gli effe(li dclla legge 1086 del 5 novembre 1971, e successive modifiche
Àrmalo
in
conglomcrato
cementizio
opère
delle
perii
costruzione
i",""r"ri.",.'t.f"i* .tle norme
pt".otpt.tto. o ! strunura metallica. è fÀtto obbligo al Conccssionatio
ai .*irnr.* à"""n.ia tl Ccnio Civilc prima di ini'i!rc le operc in c a o e srruttura melallic!
iiiì.r""i*. ,t si"oaco, rl tcrmine dei lavori, il cerlificaro dr collaudo dclle opcre virato dÀ
n-l^ ri.it. 6nrl. òrlenerc llbitabilill o usabili(à
norirl.
"i
ií'
o
d:tre conceseioné, it.dircrrorc dei tavori e I,arsunro,i dei tÀvo.i
io|
ll"::Lll::"]:ll,j9l.
au rnl(gràle osservan.À del rcgolarienro cdilizio vigcnrc,
re.Lri
. regot"r""U i"_.,.i. O,
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dcltè l.g8i
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arrco,nztone acc;sono quindi rcrponsabili
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cosi d:'le normc penÈr?h d,
legga c di regotancnto comc delle modatirÀ esec;ti"c nssnrc
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di ir.riservanra si lppticheranno le janzioni previrc daltal"sg" td_;li;j;;^;;:;*;;, ì;""r"
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mod..icrzilni r :nreSrrzioni, nonché te sanzioii delta r_.n r r-iórdeS :,j,
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L'inizio dei b ori devc awenirc.dtro il term;nc di un lnno dalla data
della preser,t) concesjione,
c il concessionario
deve damc preventivs comuntcazlonc, ,u lpposilo
modulo, al comune. c devc
consrar€ da veóate sopftlluogo redaÍo da un tunzionario
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ni dall'effettivo inizio dci lavor'l; tale termifle può csscre Prorogalo, con Prowedimento motivÀto
del Sindaco. solo pea fatti cstranei rlla volontÀ del concessionario, che sìano soprawenuti s
ritardare i lavori durlntc la loro csecuzione; I'trltimarione deve essere denunciata dal
concessionario io una con là richicstÀ di abitabilità o usabilitÀ;
i lavori non riano ultimati oel lermine così stabilito, il concessionario deve presenlÀr
i;tanza direlta rd ottenere una nuova concqsione; in tal caso la nuova concetsione concerne Ii
Qualo.a
panc non uhimata;
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