Assemblea Generale Annuale 2012

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Assemblea Generale Annuale 2012
organo ufficiale dell’ordine Provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di torino
Anno XXIII - numero 4
aPrile 2012
Direzione, Redazione, Amministrazione
Via caboto 35-10129 Torino
011 58151.11 r.a.
Fax 011 505323
e-mail: [email protected]
sito internet: www.omceo.to.it
Presidente
Amedeo Bianco
vice Presidente
Guido GIUSTETTO
segretario
Ivana GARIONE
tesoriere
Guido REGIS
consiglieri
Domenico BERTERO
Tiziana BORSATTI
Emilio cHIODO
Riccardo DELLAVALLE
Ezio GHIGO
Anna Rita LEONcAVALLO
Elsa mARGARIA
Aldo mOZZONE
Renato TURRA
Roberto VENESIA
Rosella ZERBI
Patrizia BIANcUccI (Odontoiatra)
Gianluigi D’AGOSTINO (Odontoiatra)
Bartolomeo GRIFFA (Odontoiatra)
commissione odontoiatri
Gianluigi D’AGOSTINO Presidente
Patrizia BIANcUccI
claudio BRUccO
Bartolomeo GRIFFA
Paolo ROSATO
revisori dei conti
Riccardo FALcETTA Presidente
carlo FRANcO
Angelica SALVADORI
Vincenzo mAcRI’ Supplente
sommario
la tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
Ordine: una casa comune sempre più frequentata
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è Ivana Garione la presidente della
Federazione degli OmceO del Piemonte
RTm
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Siamo pronti a ripartire, dice il presidente Bianco
A. Bianco
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questioni di prescrizione
vivere la deontologia
Danno morale da consapevolezza
delle gravi condizioni di salute
N. Ferraro
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P. Biancucci
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RTm
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medicina e salute
Il vissuto di dipendenza e
di impotenza negli adolescenti
P. BIni...
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cultura
“End Polio Now”: il pianoforte di Andrea Boccaletti
per dire basta a questa malattia
N.Ferraro
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le nostre radici
Un medico e gli immigrati
A. Iozzo
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discutendo di odontostomatologia
cAO… la “nostra”commissione
musica in studio: si può diffondere
senza diritti o canoni da pagare
i servizi dell’ordine
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congressi
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cronaca di un evento che anno dopo anno riesce ad essere
incontro, confronto, riflessione...senza diventare rito.
torino medica
direttore
Amedeo Bianco
direttore responsabile
mario Nejrotti
caporedattore
Nicola Ferraro
Autorizzazione del Tribunale di Torino
n. 793 del 12-01-1953
Pubblicità
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Progetto e realizzazione grafica
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stampa
La Terra Promessa Onlus
NOVARA
Redatto il 12/04/2012
La Rivista è inviata a tutti gli iscritti all’Ordine dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri di Torino e provincia e a tutti i Consiglieri degli Ordini d’Italia.
innovativo corso di formazione dell’ordine ecm/fad sul rischio clinico
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Editoriale
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avviso imPortante
come già ripetutamente comunicato su “Torino medica”, il D.L. 185 del 29.11.2008, convertito nella legge del
28 gennaio 2009, finalizzato a favorire la diffusione delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni, ha istituito
l’obbligo, attualmente senza sanzioni per inadempienza, per i professionisti iscritti ad un albo, di attivare una casella di Posta Elettronica certificata (PEc).
Si ricorda agli iscritti che continua ad essere in corso di validità il contratto, firmato dal Presidente, dott. Amedeo
Bianco, con Postecom S.p.a., uno dei due gestori nazionali coi quali la FNOmceO ha stipulato un’apposita convenzione, che gratuitamente prevede per ogni medico l’attribuzione, previa attivazione, di un indirizzo di casella
di Posta Elettronica certificata per una durata biennale.
Gli iscritti all’albo in data anteriore al 26.4.2010, che ancora non hanno provveduto ad attivare la propria casella
PEc e che intendono avvalersi della convenzione siglata dall’Ordine, possono o recarsi presso gli uffici di Via S.
caboto 35 (orario di apertura: da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.15 e dalle ore 14.00 alle ore 17.45)
muniti di documento d’identità per ritirare brevi manu il kit di attivazione o fare richiesta scritta da inviare via email (indirizzo di posta elettronica: [email protected]) o da trasmettere via fax (ad uno dei seguenti numeri:
011-505323 / 011-7432113 / 011-7433783 / 011-7433780), allegando la fotocopia recto-verso del documento
d’identità ed indicando l’indirizzo presso il quale si intende che venga recapitato il kit di attivazione.
Gli iscritti all’albo in data posteriore al 26.4.2010, invece, a seguito di un cambiamento delle modalità di concessione del servizio erogato dall’ente gestore il servizio della Posta Elettronica certificata, che attribuisce non più
all’iscritto bensì all’Ordine l’onere della procedura di attivazione della casella PEc, dovranno mettersi in contatto
con gli uffici dell’Ordine (ad uno dei seguenti numeri: 011-5815108 / 011-5815111, digitando 1 dopo il messaggio registrato) per fissare un appuntamento con il personale amministrativo che alla presenza dell’interessato
provvederà direttamente all’attivazione della casella di Posta Elettronica certificata.
Il Segretario
dott.ssa Ivana Garione
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La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
ordine: una casa comune semPre
PiÙ freQuentata
con l’assemblea ordinaria 2012 l’inizio di un “triennio”
molto difficile per la sanità
Anche quest’anno l’Assemblea Ordinaria Annuale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia
di Torino è stata un appuntamento ufficiale, un obbligo di legge importante, ma sempre di più anche un’occasione
d’incontro tra colleghi e di confronto aperto tra iscritti. Merito delle cariche elettive che nel tempo hanno coltivato la
semplicità, la franchezza nel proporsi, il pragmatismo e l’informalità.
L’appuntamento era nell’Aula Magna delle Molinette alle 18 del 19 marzo scorso: un lunedì di inizio primavera, una
tipica giornata marzolina, segnata dalla variabilità più imprevedibile, dopo un inverno lungo caratterizzato da un
inizio estivo e da una fine polare.
relazione del Presidente
dell’ordine dei medici
chirurghi e odontoiatri
care colleghe, cari colleghi,
questa Assemblea, dedicata
all’approvazione dei Bilanci
consuntivo 2011 e Preventivo
2012, apre altresì il triennio di
governo del nostro ordine che il
vostro voto ha affidato al consiglio Direttivo che ho l’onore di
presiedere e che ringrazio per
la competenza, l’impegno e la
responsabilità con le quali hanno
affrontato il confronto elettorale,
caratterizzato da un lusinghiero
incremento della partecipazione
al voto.
Prima di ogni cosa, vorrei dare un
affettuoso benvenuto ai sette nuovi colleghi eletti e nello stesso tempo, con altrettanto affetto e gratitudine, ringraziare coloro che sono stati sostituiti per il servizio reso alla nostra Istituzione.
L’assemblea di oggi ha per noi una duplice valenza dovendo da una parte rendicontare un triennio di attività, dall’altra dichiarare gli impegni del prossimo futuro in ambito provinciale, regionale e nazionale.
Per quanto riguarda la rendicontazione del lavoro svolto troverete dati di attività sia nella relazione del Segretario per
quello che riguarda gli uffici, i gruppi di lavoro e la comunicazione, del Vice Presidente per l’ intensa attività disciplinare che ha coordinato ed infine del Tesoriere per la gestione delle nostre risorse economiche e fortemente impegnato
nella ormai prossima conclusione dei lavori della nuova sede; le loro relazioni integrano e sono parti costitutive di
quella del Presidente.
le recenti votazioni ordinistiche
La mia relazione ha così spazio per proporvi qualche riflessione sul prossimo futuro e partirei da una considerazione
derivante da una ricerca sulla affluenza al voto a Torino che ormai tutti conoscete (circa il 19% pari a 2.544 professionisti) e nelle altre 105 province italiane.
confesso che temevo questa rilevazione nazionale paventando numeri e percentuali, nel loro complesso, poco al di
sopra della soglia di validità del voto, il 10% ed invece ero eccessivamente pessimista.
è vero, non c’è nulla di esaltante in quella media nazionale del 26% circa di affluenza al voto per i medici e del 34%
per gli odontoiatri, ma se spigoliamo sui singoli dati provinciali e poi guardiamo le cifre in assoluto il fenomeno assume un profilo diverso.
In 56 Ordini l’afflusso al voto è stato superiore al 30% degli iscritti; in 16 superiore al 40%; fatto salvo catania (45%),
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cagliari (41%), Napoli ( 35%) e Bari (32%), tutti gli altri
nove Ordini sopra i 6.000 iscritti registrano percentuali
tra il 15 e il 23% contribuendo così in modo significativo a determinare quella percentuale nazionale di partecipazione al voto.
ma è altrettanto vero che questi stessi Ordini hanno
costituito il nerbo di quei circa 96.000 iscritti agli Albi
medici e circa 19.000 iscritti agli Albi odontoiatri, per
complessive 105.000 persone fisiche che si sono recati
ai 106 seggi unici provinciali.
Pur considerandone tutti i limiti, questi dati ci consentono di affermare che, nel multiforme universo delle rappresentanze della nostra professione, gli Ordini
provinciali e la FNOmceO quale proiezione sul piano
nazionale costituiscono in ogni caso la rappresentanza
professionale ad elezione diretta più vasta e capillare,
legittimando cosi il ruolo esponenziale dei medici e degli odontoiatri italiani di queste istituzioni, al di là della
riserva di legge di cui godono.
Naturalmente tutto questo amplifica la nostra responsabilità verso i professionisti, verso i cittadini, verso le
istituzioni e tale consapevolezza deve sempre illuminare
il nostro pensare ed agire .
I limiti non sono solo i numeri da migliorare ma l’accesso e la partecipazione di strati della professione ancora
oggi troppo lontani dalla vita attiva degli Ordini e dai
loro orizzonti di valutazione ed intervento; penso ai giovani e alla donne che di certo non affollano i nostri consigli e faticano a trovare espressione e rappresentanza
nei gruppi dirigenti .
Questo deficit va governato e corretto nel rispetto
dell’ordinamento, non per corrispondere ad una estetica della democrazia rappresentativa e della partecipazione ma per reclutare quelle energie e quelle culture
che, sebbene oggi sotto traccia, sono in realtà il fulcro
sui cui poggeranno gli equilibri del futuro prossimo delle
nostre professioni.
Se qualcosa abbiamo cominciato a fare per la componente femminile (a Torino sono sette le donne medico
ed odontoiatra presenti negli organismi consiliari e circa
440 a livello nazionale) e ben altro si dovrà ancora fare;
poco o nulla abbiamo invece messo in campo per i giovani; ci sfugge il loro sentire, ci è oscura la loro visione
della professione, non conosciamo le loro speranze, eppure è nelle loro mani il destino della professione.
Sul piano del metodo, così come la commissione allo
scopo individuata ha fatto emergere i significati più critici del tumultuoso crescere della componente femminile
nella professione, altrettanto andrebbe fatto per i giovani acquisendo dati sulle prime occupazioni, seguendoli
nei loro primi passi professionali, individuandone le criticità, i bisogni formativi, in buona sostanza per capire
dove, come e chi costruisce la loro identità professionale, quella che segnerà il futuro di tutta la professione.
è un’esigenza strategica perché queste generazioni di
professionisti dopo troppi anni di parcheggio formativo,
accedono ad un mercato del lavoro che ha ridotto le
tutele, ha dilatato le aree di precariato mordi e fuggi ed
è sempre più avaro di occasioni per costruire progetti
professionali stabili e culture di servizio alla persona ed
alla collettività dense di valori etici e civili, quelle occasioni che sono state largamente disponibili alle nostre
generazioni.
ordini, istituzioni vive e vitali
Non siamo in “sonno”, né sopramobili nel salotto della
storia, come qualcuno vorrebbe rappresentarci o vorrebbe che fossimo, ma vivi e vitali non solo in ragione di
una riserva di legge ma anche delle nostre capacità di
proposta ed azione che in questi anni abbiamo sviluppato, costruendo autorevolezza ed affidabilità presso le
istituzioni, la politica e la società non rinunciando né
compromettendo ma anzi esaltando la nostra autonomia e responsabilità in nome e per conto di tutta la professione e dei valori etici e civili custoditi nella nostra
deontologia.
Nel dibattito culturale e politico che accompagna le
grandi trasformazioni in atto, l’invito a ripensare il medico e la medicina è una sollecitazione sempre più pressante per dare risposte efficaci alla concreta minaccia
di uno snaturamento dei ruoli etici, civili e tecnici del
medico e dei fini stessi della medicina.
Non vorrei scadere nella presunzione ma ritengo che i
nostri Ordini siamo già da tempo su questa strada; basta
rileggere alcuni passaggi del documento di Terni sull’alleanza terapeutica o di Rimini sulle equipe multiprofessionali, o di Roma sulla formazione pre e post laurea, o
di Padova sui nuovi contenuti della professione e sulla
salute globale o il nostro stesso codice Deontologico.
Nonostante forti pressioni ideologiche che rivendicano
l’abolizione degli Ordini, un ramo del Parlamento, la camera, ha già approvato una riforma di iniziativa dell’ex
ministro Fazio, volta a conseguire un riordino dei nostri
Ordini, traghettandoli in una dimensione completamente diversa, e profondamente innovatrice laddove riconosce a questi Enti funzioni sussidiarie e non più ausiliarie
dello Stato.
Viene quindi stabilito che l’Ordine è un soggetto di diritto pubblico con autonomia regolamentare, finanziaria, amministrativa e patrimoniale che deve tutelare, nel
proprio campo di azione, gli interessi generali della collettività per conto dello Stato.
Nel merito del provvedimento in itinere, le direttrici di
questa riforma, prevedono Ordini impegnati ad assolvere alcune rilevanti funzioni che vanno ad affiancare
quella più tradizionale di definizione e custodia degli
Albi professionali:
1. Promuovere e tutelare la qualità professionale esercitando sia un ruolo di interlocuzione con il sistema formativo universitario pre e post laurea, sia un
ruolo più centrale e determinante nella formazione
lungo tutta la vita professionale nella prospettiva
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dello Sviluppo continuo Professionale.
Rappresentare in modo esponenziale presso le Istituzioni centrali e periferiche tutta la professione, indipendentemente dalle segmentazioni dei rapporti
di lavoro, delle condizioni di lavoro, delle discipline,
specializzazioni...
3. Sviluppare e garantire i valori etici e civili connessi
all’esercizio della professione, prevedendo la definizione autonoma del codice Deontologico a valenza
erga omnes sanando in tal modo un vuoto normativo oggi supplito da sentenze della magistratura di
ogni ordine e grado.
4. Ammodernare i soggetti e le procedure della funzione disciplinare secondi i principi del giusto processo che resta in capo alle commissioni di Albo
come primo giudizio tra pari ed ovviamente tutte
quelle garanzie di trasparenza dei procedimenti, di
libertà e di indipendenza ed infine la separazione
tra fase inquirente e fase giudicante.
Nel progetto di riforma sono altresì previste norme finalizzate a rendere coerenti i modelli di organizzazione
e di gestione di questi enti, rivedendo le procedure amministrative e contabili, le modalità di rappresentanza,
quelle elettive.
è infine previsto che, nel rispetto dell’integrità funzionale degli enti, venga realizzata la piena autonomia della
professione odontoiatrica.
Il giorno 21 febbraio c.a. siamo stati sentiti, come
FNOmceO, in commissione Igiene e Sanità del Senato
a cui è affidato in sede referente il provvedimento: un
segnale positivo dal fronte legislativo.
Restando in scia, un’altra nota positiva la registriamo
per l’approvazione in sede referente presso la commissione Affari Sociali della camera dell’emendamento da
noi proposto al DDL sul Governo clinico, il testo sancisce
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per la prima volta in una norma legislativa il principio
generale della autonomia e responsabilità del medico
che non può essere superato da ordinamenti organizzativo-gestionali, sia nazionali che regionali.
credo che siano maturi i tempi ed i contesti per un aggiornamento del nostro codice Deontologico nel solco
di quella tradizione di work in progress che storicamente ne ha caratterizzato la vivacità , l’autorevolezza e la
modernità spesso oltre le leggi o in ragionevole supplenza delle stesse.
Sarà mio impegno, a qualunque titolo assunto, sollecitare il prossimo comitato centrale affinché investa la
consulta Nazionale Deontologica del lavoro istruttorio, avviando così quell’intenso processo di confronto,
fuori e dentro la professione, che porterà il consiglio
Nazionale a deliberare sulle modifiche proposte; il gruppo di lavoro sulla deontologia del nostro Ordine, verrà
anch’esso sollecitato a proporre aggiornamenti ed integrazioni
la Politica e la sanità
ma non basta ripensare il medico e la medicina e la sua
anima deontologica senza ripensare alla nostra sanità
sempre più espressione dei contesti sociali, culturali ed
economici del paese.
Pochi giorni dopo il nostro consiglio Nazionale di Torino
del 12 novembre 2011 si è insediato il Governo monti che, in un clima di assoluta emergenza economica,
finanziaria e politica, ha licenziato a colpi di fiducia in
Parlamento, il Decreto cosiddetto “Salva Italia” caratterizzato da interventi ad altissimo costo sociale.
Il valore complessivo delle manovre varate nel 2011
sono dunque passate dai 57 miliardi di luglio- agosto del
Governo Berlusconi a circa 80 mld con il “Salva Italia”
di monti, con massicci interventi sul versante delle pensioni pubbliche e private, ulteriori
riduzioni di spesa pubblica (Spending Rewiew ) e dei trasferimenti
agli enti locali un aumento della
pressione fiscale e una “ carezza
pesante” alla Sanità pubblica salvata in questa terza manovra avendo
previsto non un ulteriore riduzione
del finanziamento ma un aumento delle entrate regionali portando
dallo 0,9 all’1,35 l’aliquota massima dell’Irpef regionale, pari a a circa 2,1 miliardi di €.
utti concordano nel ritenere che
questa prospettiva di medio termine dai costi sociali così elevati possa
essere migliorata da una ripresa del
ciclo economico che faccia discostare il paese da quelle previsioni
di recessione per il 2012 (-1,12%
del PIL) ed di stagnazione nel 2013
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(crescita intorno allo zero del PIL), peraltro già da correggere al ribasso visto che i dati Istat relativi al secondo
semestre 2011 pongono il nostro paese tecnicamente
in recessione.
costituiscono altresì cronaca di queste settimane gli interventi del Governo monti sulle semplificazioni amministrative, sulle liberalizzazioni dei servizi e la concorrenza
e la pesante partita sul mercato del lavoro.
Nel merito di questi provvedimenti siamo stati impegnati
in iniziative emendative volte a correggere alcune previsioni non chiare (ad esempio la prescrizioni dei generici e l’obbligo del preventivo) o gravemente lacunose,
come quella di un obbligo assicurativo che ha accelerato
le criticità di un sistema che espone i professionisti ad
un mercato assicurativo fortemente speculativo quando non è elusivo, con costi e condizioni comunque non
sopportabili.
Sul merito specifico delle tutele assicurative, il ministro
Balduzzi ha garantito un’iniziativa governativa di rapida applicazione volta a correggere questo paradossale e
devastante fenomeno che aumenta il disagio e diminuisce ulteriormente la serenità dei professionisti.
Gravano sul finanziamento dei servizi sanitari regionali
i tagli di 8 miliardi operati nelle manovre di luglio ed
agosto 2011 che le regioni sommano agli interventi già
in atto con il Patto della Salute 2011-2013 denunciando
una complessiva riduzione di finanziamento per la Sanità di 17,5 mld nel triennio 2012-2014; non è azzardato
ipotizzare che presto tutte le Regioni saranno in piano
di rientro.
In particolare alla Regione Piemonte verranno meno circa 600 mln di euro di finanziamento pubblico nel biennio 2012-2013 e non è difficile immaginare quale peso
avrà tale riduzione di risorse nella tenuta dei servizi e
nelle condizioni di lavoro di tutti i professionisti coinvolti.
Lo stesso Piano Socio Sanitario 2012-2015 della nostra
Regione deve fare i conti con questo gravoso handicap
di risorse che condiziona pesantemente la ridefinizione
strutturale del sistema dei servizi orientandolo ancor più
verso un modello efficientista che di per sé è del tutto
legittimo ed auspicabile ma che perderà quella flessibilità di risposte oggettivamente più onerose ma non per
questo importanti a qualificare l’equità , l’universalismo
e l’accessibilità ai servizi.
In questo contesto Stato e Regioni sono chiamati a
definire entro aprile di quest’anno il nuovo Patto della
Salute, avendo già ripartito il FSN per il 2012, senza la
promessa ma più volte rinviata ridefinizione dei LEA.
A tutto questo si aggiungono i costi dei disavanzi accumulatosi in questi anni soprattutto in alcune regioni del
centro sud, largamente rappresentata dalla inquietante
esposizione debitoria verso i fornitori per circa 40 miliardi di euro e un difficile percorso di rientro di queste
Regioni dai deficit finanziamento pubblico/spese che
comunque per il 2010 assommava a circa 2,5 miliardi.
Questi dati, ancorché espliciti, fotografano un recente
passato ed approcciano un prossimo futuro, ma in realtà
la rappresentazione dei fenomeni a cui dovrà corrispondere la sanità va portata ben oltre questi limiti.
Sviluppo rapidamente solo uno dei determinanti critici
la spesa sanitaria, come paradigma di quella più vasta
complessità cha caratterizza il nostro sistema sanitario
ed in modo abbastanza sovrapponibile tutti i sistemi
sanitari del vecchio continente e cioè il fenomeno del
progressivo invecchiamento della popolazione.
Questo fenomeno va valutato sia in ragione della crescita dei costi connessi al maggior consumo di servizi sia
per i riflessi connessi alle tipologie e ai contenuti delle
attività di cura ed assistenza da riconvertire per corrispondere alla grande transizione epidemiologica verso
le malattie croniche disabilitanti.
Al riguardo vi propongo alcuni dati che ho estratto dal
“2009 Ageing Report” e che riguardano proiezioni sui
27 Paesi dell’UE dal 2008 al 2060: una ricerca prodotta
dal settore affari economici e finanziari della commissione Europea.
Il tasso di fertilità passa dall’1,54 di oggi al 1,57 nel
2030, all’1,64 nel 2060 restando quindi sempre sotto
il tasso del 2,1 considerato idoneo al rimpiazzo generazionale.
Nascono meno bambini ma la popolazione crescerà
grazie al miglioramento delle aspettative di vita che nel
2060 è previsto arriverà per i maschi a 84,5 anni e per
le femmine a 89.
Se oggi la metà della popolazione UE è over 40 nel 2060
sarà over 48.
Gli over 65 anni, pari oggi a circa 85 milioni, arriveranno
a 151 milioni nel 2060.
Gli over 80 anni, pari oggi a 22 milioni saranno 61 milioni nel 2060.
Il rapporto oggi presente tra popolazione in attività lavorativa ed over 65 è di 10 a 4; nel 2060 sarà di 10 a 7.
la situazione italiana e le ProsPettive
della sanità in Questo temPo di crisi
In Italia lo studio più recente che collega costi ed invecchiamento è il “Working Paper ceRm n.3-2011”: il
ceRm è un istituto di ricerche economiche e di mercato.
Nell’ottica di istruire modelli di costruzione dei costi standard previsti a regime dal 2014, l’istituto ha predisposto
i profili di spesa (benchmark) di tre Regioni (Lombardia,
Emilia-Romagna, marche) combinate con le proiezioni
demografiche e con quelle del PIL .
Lo studio si conclude con queste considerazioni: fermo
restando gli attuali LEA, al netto delle spese in conto capitale e di quelle connesse alla Long Term care, nell’ipotesi più favorevole la spesa standardizzata sulle migliori
performance salirà di un punto percentuale del PIL dal
2011 al 2030 e cioè da 106 mld a 156 mld; nell’ipotesi
più impegnativa crescerà di 2,4 punti percentuali e cioè
fino a 186 mld.
Lascio ad ognuno di voi l’esercizio quantomeno di im-
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La tribuna
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maginare gli ulteriori riflessi di questi fenomeni sulla
tenuta dei sistemi pensionistici, delle protezioni socioassistenziali, delle tutele del mercato del lavoro, della
scuola ed università pubblica e via dicendo.
mi scuserete queste lunghe citazioni che, viste le fonti e
comunque prese con le pinze, devono costituire quantomeno un riferimento per ogni ragionamento serio che
voglia andare al di là del contingente.
Perché quanto sta avvenendo e quanto si prepara nel
nostro Paese ed in Europa sollecita un profondo ripensamento di quei paradigmi interpretativi sui sistemi di
welfare di ordine economico, politico, professionale e
aggiungo sindacale a cui siamo abituati.
Il paese reale che uscirà da questa crisi sarà necessariamente un paese diverso, bruscamente ricondotto alle
sue reali possibilità dal peso di un imponente debito
pubblico che oggi grava per circa 75 mld /anno per interessi, sempre esposto a grandi speculazioni finanziarie,
pronte a farci pagare, senza sconti, arretratezze del sistema produttivo e del sistema sociale.
In questo contesto appare sempre più esposto e sempre
più fragile il nostro sistema di welfare fondato su un patto fiscale fino ad oggi da troppi evaso o eluso ed anche
per questo eccessivamente gravoso sui lavoratori e sulle imprese, da un corto circuito economico–finanziario
che comprime la produzione di ricchezza complessiva
e soprattutto da un minaccioso scollamento tra classi
dirigenti, istituzioni e società che erode coesione e solidarietà, un gap che una debole e sconnessa politica
fatica a colmare.
Quello che già oggi emerge da indagini e statistiche è
una società meno equa, che vede allargarsi il solco tra
vecchie e nuove disuguaglianze non più solo trasversali
tra ceti ed aree del paese, ma verticali, laddove contrappone destini e speranze di generazioni; la più insopportabile perché questi conflitti gettano ombre sul futuro
di tutti.
Si va dunque delineando un modello di servizio sanitario
più povero, indebitato e in deficit al centro sud ma prossimo alla stessa sorte al centro nord con una propensione all’implicito razionamento di prestazioni, afflitto da
un calo di fiducia dei cittadini e da un pervasivo deficit di
interesse e di passioni dei suoi professionisti in generale
e dei suoi medici in particolare che appena possono, abbandonano il sistema.
La crisi di sostenibilità economica del sistema sanitario
impatta negativamente sui profili delicati e complessi di
quel patto professionale e civile tra i medici e la sanità
e tra la sanità e il paese fondati sull’equità di accesso e
l’universalità dei destinatari.
La sostenibilità economica oggi fondata sul paradigma
della fiscalità generale ancorché costituita in vari cespiti
di entrate (IRPEF nazionali e regionali, accise carburanti,
compartecipazioni IVA, IRAP, ticket) palesa tutta le sua
insufficienza a reggere il trend di costi della sanità pubblica e, francamente, dubito che la soluzione salvifica
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stia nei mitici costi standard.
Le prime bozze di patto per la salute prodotte dalle
Regioni, ancorché smentite, denunciano senza infingimenti, l’insostenibilità della riduzione di finanziamento
a parità qualiquantitativa di prestazioni erogate.
In queste settimane c’è stato e c’è un convulso agitarsi
dei tecnici regionali intorno ad ipotesi di assorbimento di
questi tagli e nulla almeno nelle ipotesi pare risparmiato.
Accanto a misure sulla farmaceutica fatta di riduzione
dei tetti di spesa per quella territoriale ed ospedaliera, di rimodulazione dei ticket su farmaci e prestazioni
e meccanismi di rimborso degli sfondamenti da parte
della filiera del farmaco, di efficientamento delle spese
per presidi, di contenimento del turn-over, si fanno largo
progetti di carattere riorganizzativo del sistema.
Questi cambieranno profondamente i luoghi e i processi di assistenza e cure: conversione dei piccoli ospedali
in strutture assistenziali di bassa intensità sui territori,
messa in rete di tutti gli altri presidi secondo profili di
complessità funzionale, potenziamento dei modelli gestionali delle cure primarie fondate su una forte integrazione di equipe multidisciplinari e multi professionali che
operano “h 24”, riconsiderazione del modello formativo, soprattutto quello medico-specialistico ed infermieristici ed infine la grande suggestione strategica del cosiddetto tank shifting, ovvero il trasferimento di settori
di attività e competenze sulla forza lavoro professionale
a minor costo. (leggi medici Versus Infermieri).
la Professione medica e l’ordine di fronte
a Questi nuovi scenari
credo che non occorrano ulteriori parole per spiegarvi perché questo scenario, niente affatto improbabile,
tocca nel vivo il nostro esercizio professionale aprendo
fronti critici rispetto ai quali siamo chiamati ad esercitare
i nostri ruoli che credo debbano essere proattivi e non
passivi.
Voglio dire che, così come siamo credibili ed autorevoli nel progettare il nuovo medico e la nuova medicina,
dobbiamo adoperarci ed essere altrettanto positivi e propositivi nel ridisegnare la nuova sanità sostenibile senza
tradirne non solo l’universalità, l’equità e la solidarietà
ma anche la efficacia, qualità e sicurezza che in gran
parte deve restare territorio esclusivo dei medici e dei
professionisti sanitari.
Penso ad una grande iniziativa che, a partire dal coinvolgimento di tutte le rappresentanze della nostra professione, raccolga intelligenze, esperienze e competenze di
altre culture peraltro da noi in più occasioni interessate,
per definire un “manifesto della medicina, del medico e
della Sanità” dei prossimi dieci anni.
Dovrà questo essere la piattaforma delle nostre proposte
per il governo dei cambiamenti nel prossimo decennio
finalizzato a proteggere i principi fondanti di quel patto civile, sociale e tecnico professionale tra professione
e sanità e tra sanità e paese che ha in questi decenni
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La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
promosso e sostenuto diritti di cittadinanza e coesione
sociale.
Ho la presunzione di ritenere che questo protagonismo
della professione, se serio e responsabile, sia un servizio
utile e necessario al Paese ed alle sue istituzioni per sciogliere i nodi senza tagliare la corda.
Solo alcuni spunti per meglio evidenziare la prospettiva
nella quale possiamo e dobbiamo porci.
è ormai evidente che prenderanno sempre più spazio
forme di compartecipazione alla spesa da definirsi all’interno di rigorosi criteri di equità orizzontali, sui redditi/
patrimoni e verticali ovvero sulla specificità e rilevanza dei bisogni di tutela espressi; ma contestualmente sarà indispensabile farsi carico dell’appropriatezza
quali-quantitativa del consumo di prestazioni, a fronte
dell’azzardo morale dei sistemi aperti che traducono in
bisogno ogni domanda, dell’asimmetria informativa tra
chi domanda e chi risponde, infine della accessibilità alle
nuove biotecnologie compresi ormai i nuovi farmaci biologici.
In questa situazione c’è un imperativo morale a civile a
cui corrispondere perché quanto non viene equamente
reso accessibile corre il rischio di essere indistintamente
ed implicitamente razionato o concesso ai più forti ed
in questa dimensione è critico il ruolo dell’autonomia e
della responsabilità del nuovo medico, che interpretando la nuova medicina e la nuova sanità può garantire
i migliori profili di scelta che coniugano l’efficacia e la
sostenibilità con l’equità e la solidarietà.
Il secondo spunto attiene ai modelli organizzativi e gestionali dei sistemi sanitari sui quali si pensa di intervenire per recuperarne innanzitutto l’efficienza dei costi.
Al netto della riforma federalista che ha compiuto 10
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anni, dimostrandoli proprio tutti,
il modello di azienda sanitaria ne
ha compiuti invece 20 ma ne dimostra molti di più, appesantita
da contraddizioni irrisolte che ne
hanno di molto ridimensionato il
“fulgido avvenire”.
con buona pace di una certa prosopopea, oggi l’ azienda sanitaria
è più una forma che un formato;
in buona sostanza un contenitore
inadeguato al contenuto perché
nel suo complesso non ha compiuto e forse non poteva, un salto
di qualità restando mestamente
al palo, come un mero strumento
più di controllo che di gestione dei
fattori produttivi, etero guidata
nel management dall’asset politico dominante di turno.
L’avvitamento economicistico delle aziende sanitarie, questo nella
migliore delle ipotesi, ha le sue oggettive ragioni e paradossalmente
il modello funziona meglio laddove, nella pratica, ne
sono messi in discussione i presupposti giuridici e cioè
l’autonomia economica, finanziaria, gestionale e patrimoniale.
In una larga approssimazione basta guardare i modelli di
azienda delle regioni oggi indicate come benchmark: da
una parte le marche, l’Emilia Romagna la Toscana che
diluiscono le aziende nelle aree vaste o aggregati simili,
riconducendole in stretti binari di programmazione centrale finanziaria e funzionale e all’opposto la Lombardia
che le moltiplica nel pubblico e nel privato ma li governa rigidamente dal centro, con proconsoli insediati nelle
aziende ed invalicabili tetti di spesa .
Questa impostazione andrebbe quantomeno rivisitata in
alcuni assunti prendendo atto della specificità della produzione e dei produttori a cui sono chiamate orientandone la struttura, le funzioni manageriali e le dinamiche
produttive verso il modello azienda di servizi.
Avrei ancora molte cose da dettagliarvi ma sarebbe troppo; mi limito quindi ad una succinta rendicontazione
delle questioni più rilevanti che hanno riflessi sui nostri
professionisti.
i nodi da risolvere
•
L’ammodernamentodelnostrosistemaformativo pre-laurea e specialistico resta un obiettivo strategico dei nostri Ordini anche alla luce del crescente
numero di accessi ai percorsi formativi previsto per i
prossimi anni che dilaterà la portata delle criticità già
da tempo evidenti sul piano di una efficace preparazione alla moderna complessità dell’esercizio professionale. Su questo cammino incontriamo nel mondo
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La tribuna
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universitario grandi disponibilità formali ma, nel merito delle questioni, facciamo fatica a far comprendere
l’improrogabile necessità di muoversi insieme in quel
cambio di prospettiva della formazione che non sta solo
nelle nostre teste ma nella palpitante quotidianità del
medico, della medicina e della sanità di oggi e di domani.
•
Conl’approvazionedellaneocostituitaCommissione Nazionale Ecm ed il convinto supporto del ministro Balduzzi andrà in approvazione il nuovo “Accordo
Stato-Regioni” che fa degli Ordini e collegi dei soggetti
“eccezionali” in ragione della loro natura pubblica, essendo questi inseriti in tutte le fasi del sistema e cioè
l’Accreditamento dei provider , la Valutazione della qualità, la certificazione dei crediti e la Produzione di attività formative oltre la deontologia , comprese cioè quelle
a contenuto tecnico professionali, ancorché vincolato
ad alcuni criteri di compatibilità per evitare conflitti di
interesse tra questi ruoli. Nello specifico della nostra Regione , in accordo con tutti gli Ordini , i collegi e le Associazioni delle Professioni Sanitarie abbiamo respinto il
modello Ecm piemontese, costruito a tavolino, confuso
nelle sue direttrici di azione e soprattutto concepito a
riservare ruoli e funzioni del tutto marginali alle nostre
istituzioni professionali.
•
Un’ultima considerazione, fuori agenda, vorrei
dedicarla all’Enpam perché colgo le ansie e le preoccupazioni di molti colleghi e, a quanto pare, qualche
spiraglio sembra aprirsi sulla medicina della ministra
Fornero (passaggio immediato al contributivo e stabilità
a 50 anni al netto del patrimonio per tutti gli enti di
previdenza autonoma) che certamente ha tutte le caratteristiche per curare la malattia ma anche il concreto
rischio di ammazzare il malato. Un risultato accettabile
probabilmente potrà raggiungersi per altre vie comunque impegnative, attraverso cioè il combinato effetto
di accorpamento dei fondi omogenei, incremento delle
contribuzioni, riduzione pro rata delle rendite previdenziali, progressivo aumento dell’età pensionabile, utilizzo
dei soli rendimenti del patrimonio per reggere la gobba
previdenziale. Anche questa è una cura da cavallo e credo che, per la sua portata sia stato legittimo o doveroso
farne oggetto di un confronto in un consiglio Nazionale
Straordinario dell’ Enpam. Su queste basi deve riprendere il lavoro della commissione di Riforma dello Statuto
ENPAm che, in relazione alla composizione degli organi
di gestione e vigilanza, a mio giudizio sintetizzato in uno
slogan, deve muoversi nell’ottica di allargare la rappresentanza e di ridurre i rappresentanti. ma soprattutto
dobbiamo tutti adoperarci affinché il dibattito dentro
ed intorno all’Enpam sulla gestione del patrimonio che
comunque è garanzia di trasparenza e partecipazione, si
sviluppi in un clima sobrio e responsabile perché la Fondazione ed i suoi amministratori hanno bisogno della
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fiducia e del consenso dei contribuenti e di una immagine pubblica, efficiente e pulita.Vanno in questa
direzione i provvedimenti già assunti per una nuova
governance della Fondazione fondata sulla cooperazione di soggetti qualificati e terzi negli indirizzi di
gestione del patrimonio ed una più incisiva attività di
controllo da parte degli organismi pubblici a questo
preposti.
la ricandidatura alla Presidenza della
fnomceo
Sono alla fine avendo trascurato molte questioni, mi
scuserete per questo e ritengo doveroso riferire anche in
questa sede la decisione di riproporre la mia candidatura
alla Presidenza della Fnomceo.
Una decisione vi assicuro non scontata in partenza ma
maturata dopo un lungo giro di opinioni con quasi tutti
i Presidenti che hanno testimoniato un vasto consenso
al mio operato e a quello di tutto il comitato centrale
che ringrazio perché è stata una squadra competente
ed affiatata; insieme abbiamo aperti tanti cantieri per
irrobustire le fondamenta etiche, civili e tecniche della
nostra professione garantendone l’autonomia, la responsabilità la qualità e l’indipendenza.
Termino con la stessa riflessione posta a conclusione
della mia relazione al nuovo consiglio Nazionale della
Fnomceo un mese fa laddove affermavo che in questi
anni i nostri ordini hanno scavato in terre dure, aride,
spesso indifferenti quando non esplicitamente ostili, il
nostro impegno è quello di chiudere quei cantieri per
fine lavori e consegnare le opere alla professione e al
nostro paese.
amedeo bianco
Subito dopo la relazione del Presidente Bianco il microfono è passato al Presidente della Commissione Odontoiatri
Gianluigi D’Agostino.
relazione del Presidente della commissione
odontoiatri
carissime/i iscritte/i
questa è la mia prima relazione in quanto neo-eletto
Presidente della commissione Albo Odontoiatri dell’Ordine dei medici della Provincia di Torino.
La nuova cAO è composta anche dal Dottor claudio
Brucco, in funzione di segretario, e dai membri Dottoressa Patrizia Biancucci, Dottor Paolo Rosato e Dottor
Bartolomeo Griffa, Presidente uscente.
Nel corso del 2011, la cAO Torino, si è riunita 11 volte
durante le quali si è presa la decisione di inviare quattro
segnalazioni ai NAS, due per sospetto esercizio abusivo
della professione odontoiatrica e due per pubblicità ritenuta non conforme, in quanto considerata ingannevole
nella forma.
Sono state archiviate 11 pratiche riguardanti altrettante
segnalazioni nei confronti di colleghi, accusati di comportamenti scorretti dal punto di vista deontologico, per
manifesta infondatezza delle accuse rivolte.
c’è stata l’audizione di un collega per un problema deontologicamente rilevante che ha comportato l’apertura
di un procedimento disciplinare.
è stata comminata una sospensione di due mesi per
concorso in esercizio abusivo della professione odontoiatrica, sospensione contro cui il collega ha deciso di non
opporre ricorso.
Sono anche state vidimate 23 parcelle su richiesta degli
interessati.
molteplici sono stati i pareri scritti dati a colleghi e cittadini pazienti su questioni che vanno dalla deontologia,
alla pubblicità, alle tariffe.
chiunque abbia inoltrato un quesito con nominativo e
recapito, ha ricevuto risposta scritta.
come ben si può vedere, l’attività della cAO è tale per
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cui i suoi componenti dedicano tempo non solo all’esercizio formale di essa ma sono oltremodo impegnati nello
studio dei casi e nella valutazione dei medesimi per far
sì che l’operato di essa sia svolto nel migliore dei modi
dando così un reale servizio alla collettività e al buon
andamento della professione. Va considerato anche che
tre membri di essa sono consiglieri dell’Ordine e questo aumenta considerevolmente l’impegno di tutti noi
nel contribuire alla gestione dell’Istituzione, nella quale
fermamente crediamo e per la quale tanto tempo e passione dedichiamo.
Le elezioni di dicembre, vinte dalla lista UN.I.RE. del Presidente Bianco con la nostra rilevante partecipazione,
rappresentano una importante responsabilità assunta
di fronte ai colleghi che ci hanno premiato con il loro
appoggio.
In questa situazione socio economica di particolare gravità sono diversi i fronti su cui la cAO si dovrà impegnare e prendere posizione.
Da un punto di vista legislativo siamo in attesa che, superata la volontà espressa da parte del legislatore di creare un Ordine degli Odontoiatri autonomo dall’Ordine
dei medici, vengano definiti i termini per realizzare a livello gestionale l’autonomia della componente odontoiatrica nell’appartenenza allo stesso Ordine dei medici.
D’altra parte ritengo irrinunciabile il riconoscimento
dell’Odontoiatria nell’ambito della medicina: il cavo orale è parte del corpo umano e le sue patologie hanno
ovviamente implicazioni che interessano l’organismo
intero.
è chiaro che quale che sia la soluzione è necessario
che la componente medica sia disponibile ad accettare possibili compromessi. In assoluta collaborazione con
la FNOmceO seguiremo l’evoluzione della situazione e
terremo informati gli iscritti.
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Assemblea Generale Annuale 2012
Per quanto riguarda le recenti norme sulle liberalizzazioni, esse ci hanno portato le “società tra professionisti”
con l’entrata in campo del “socio di capitale”.
Si viene così a creare una nuova forma societaria sul
mercato, per la quale al momento è estremamente difficile capire quale possa essere il reale impatto, anche
perché non è ancora ben chiaro come si tradurranno in
concreto le correzioni ed i limiti che pone l’articolo 9 bis
del decreto legge cosiddetto “cresci Italia” del Governo
monti.
Un’attenzione diversa meritano gli studi per l’esercizio
dell’Odontoiatria in franchising.
Si tratta di realtà in cui la componente commerciale, dalla pubblicità decisamente aggressiva alla “gestione economica del paziente”, rischia di prendere il sopravvento
sulla componente propriamente medico-odontoiatrica.
Non c’è assolutamente la volontà di demonizzare realtà diverse dal classico studio monoprofessionale o dallo
studio associato, ma è chiaro che in questi studi chi risponde, sotto tutti i punti di vista, delle prestazioni eseguite è il professionista che è il titolare dello stesso.
Ricordo che il nostro codice civile riguardo le professioni protette sancisce il carattere rigorosamente personale
della prestazione ex art. 2232 e si esprime su un compenso adeguato al “Decoro Professionale” del professionista ex art. 2233.
è evidente che a fronte della assenza di una regolamentazione relativa alle Società si è convinti che competa
all’Ordine vigilare perché non si verifichino abusi e sia
garantita la salute del cittadino/paziente.
Vorrei ricordare che è dal 1997, quando Bersani abolì
l’art. 2 della legge 1815 del 1939, che sanciva che l’unica forma societaria per le professioni protette era lo Studio Associato, dando il via a tutte le Società in ambito
odontoiatrico, che si è in attesa di un regolamento per
definire i limiti d’azione delle stesse. Quello stilato allora
definiva l’obbligo di un albo da conservare negli ordini
di riferimento e coperture assicurative tali da garantire il
cittadino/paziente da qualunque rischio.
Il consiglio di Stato diede un parere negativo, che sep-
pur non vincolante, portò alla rinuncia a presentarlo.
Per quanto riguarda i Social Shopping, è evidente che si
sia di fronte ad un grave anomalia, che va dalla valutazione dell’offerta fatta dai colleghi a cifre irrisorie, con
grave danno d’immagine per tutta la categoria, considerando che il 50% è la percentuale che essi lasciano alla
società di vendita, alla possibilità del cliente di acquistare direttamente una prestazione senza una precedente
visita e diagnosi .
è altresì curiosa e meritevole di attenzione la situazione
fiscale che si crea tra medico e società venditrice.
In ogni caso siamo in attesa che l’Antitrust dia una risposta al nostro Presidente Amedeo Bianco che ha posto già diversi mesi fa il quesito della compatibilità di
questa forma di offerte con la salvaguardia della libera
concorrenza.
Il problema dell’Ecm che dovrebbe vederci impegnati,
quale istituzione, nella definizione dei percorsi formativi in stretta collaborazione con la Regione, come detto
dal Presidente Bianco, sta vivendo un momento di grave
criticità che riteniamo di poter superare facendo fronte
comune con gli altri Ordini e collegi coinvolti.
Per quanto i colleghi che hanno voluto usufruire della
possibilità di accedere ai corsi abilitanti la professione
odontoiatrica avendone i requisiti (ex lege 386) siamo
giunti al termine delle abilitazioni degli ultimi, una decina, che proprio in questo periodo iniziano la frequenza
presso Studi di colleghi con laurea ultradecennale.
Anche quest’anno la cAO ha dato il suo patrocinio
all’ORAL cANcER DAY che nella nostra città ha visto
l’impegno di ANDI e ScDU di odontostomatologia
dell’azienda ospedaliero-universitaria San Luigi Gonzaga diretto dal Prof. Sergio Gandolfo.
concludo con un richiamo al rispetto dei principi etici e
deontologici in questo momento di concorrenza selvaggia convinto che il successo o in alcuni casi la sopravvivenza passa attraverso la qualità delle nostre prestazioni
e la capacità che diamo ai nostri pazienti di percepirla.
Al termine di questa mia relazione permettetemi di rivolgere un sentito ringraziamento a tutto il consiglio
dell’Ordine di Torino, con il quale noi rappresentanti degli odontoiatri abbiamo una magnifica collaborazione
e comunità di intenti, all’esecutivo , di cui mi onoro di
far parte con i colleghi Garione, Giustetto, Regis con i
quali lavoro costantemente, ma soprattutto al Presidente Amedeo Bianco i cui consigli e suggerimenti sono per
me guida in questa impegnativa attività.
Un ringraziamento sentito all’Avv. Longhin la cui assistenza continua permette alla cAO di essere sicura ed
efficace nelle sue determinazioni.
Al personale tutto e a Daniela dedicata all’assistenza e
alla gestione della segreteria della cAO.
A voi tutti, grazie.
gianluigi d’agostino
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A questo punto il Segretario, Dr.ssa Ivana Garione, ha
illustrato dal punto di vista tecnico e organizzativo le
attività svolte nel 2011 dall’OMCeO.
relazione del segretario dell’ordine dei
medici chirurghi e odontoiatri sull’attività svolta dall’omceo nel 2012
attività del consiglio
n. 9 riunioni di consiglio Ordinario
n. 12 riunioni della commissione disciplinare medici
chirurghi
n. 11 riunioni della commissione Odontoiatri
n. 49 riunioni dell’Esecutivo
Sono state valutate n. 35 richieste di congruità di parcelle, presentate complessivamente da medici chirurghi
(n.12 ) e da odontoiatri (n.23).
Pubblicità sanitaria e lotta all’abusivismo
Nel rispetto del codice Deontologico e della legge
175/92:
•Sonostateapprovaten.30domandedipubblicità.
•Sonostaterespinten.5domandedipubblicità.
• È proseguita la revisione a tappeto del settore, con
la collaborazione dei servizi di medicina Legale delle
Aziende Sanitarie Regionali e dell’attività di controllo
dei NAS.
attività degli uffici di Presidenza e di segreteria
amministrativa
•n.3.374lettereprotocollateinarrivo
•n.1.614lettereprotocollateinpartenza
• n. 296 medici sono stati iscritti all’Albo dei Medici
chirurghi e ne sono stati cancellati n. 110
• n. 43 Odontoiatri sono stati iscritti all’Albo degli
Odontoiatri e ne sono stati cancellati n. 19
•Sonostatirilasciatin.1.239certificatidiiscrizione
•Sonostatirilasciatin.528tesserini
•Sonostateeffettuaten.713variazionidiindirizzo
•Sonostateregistraten.188specializzazioni
•Sonostatirilasciatin.559contrassegniauto
•Sonostatespediten.1748bustePEC
•Sonostaticoncessi66patrociniperEventieConvegni
•Sonostatirilasciatin.524codiciPINpercompilazione
certificati di malattia online
• Sono state effettuate circa 4.000 consulenze allo
sportello e telefoniche a medici e cittadini.
iscrizioni e numero iscritti
Totale medici chirurghi iscritti al 31 dicembre 2011:
13.916 (12.303 puri medici + 1.613 iscritti al doppio
Albo.)
Totale Odontoiatri iscritti al 31 dicembre 2011: n. 2.672
(1.059 puri Odontoiatri + 1.613 iscritti al doppio Albo)
Totale iscritti (puri medici + puri Odontoiatri + medici
con doppia Iscrizione) = n. 14975
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attività dell’ufficio di Previdenza
L’Ufficio Previdenza dell’Ordine offre all’iscritto un servizio di informazione su previdenza, assistenza e contributi e assicura una consulenza personalizzata e corretta
grazie ad un aggiornamento periodico e alla continua
collaborazione con la sede nazionale dell’ENPAm.
Nel corso dell’anno 2011 l’Ufficio ha fornito un numero
complessivo di consulenze pari a quattromila circa. Oltre
alle richieste di informazioni relative ai regolamenti delle prestazioni dell’Ente previdenziale, l’Ufficio risponde
alle richieste di informazioni relative alla polizza sanitaria
in convenzione con la Fondazione Enpam; informazioni relative alla compilazione del modulo concernente il
diritto alle detrazioni di imposta; informazioni circa la
compilazione della modulistica per la dichiarazione del
reddito da libera professione e l’eventuale regolarizzazione contributiva. Nel corso dell’anno l’Ufficio ha inoltrato alla Fondazione Enpam richieste di copie di cud;
richieste di estratto conto di “Quota A” e di “Quota B”,
nonché di estratto conto dei contributi versati sui Fondi
Speciali, al fine di una opportuna verifica della posizione
contributiva del richiedente. Sono state inviate 148 domande di pensione ordinaria e 48 domande di pensione
di reversibilità.
L’anno 2011 è stato caratterizzato dalla richiesta sempre maggiore di notizie relative alla riforma previdenziale prevista dall’Enpam e sono state inviate all’Ente
circa 120 richieste di ipotesi previdenziale. Su richiesta
dell’iscritto, L’Ufficio ha verificato lo stato di circa 250
pratiche già in corso con l’Enpam, relative a domande
di riscatti e ricongiunzioni contributive, facendosi portavoce delle informazioni e delle comunicazioni pervenute
dall’Ente stesso.
L’Ufficio ha prenotato presso la commissione medica
Provinciale dell’Ordine 18 visite, di cui 9 a fronte della relativa domanda di pensione di invalidità assoluta e
permanente da parte dell’iscritto, 3 per inabilità temporanea per l’attività libero professionale; 3 per il diritto
all’esonero contributo di “Quota A” e 3 per ottenere il
sussidio per l’assistenza domiciliare continuativa. Infine,
ha inoltrato circa venti domande di prestazioni assistenziali straordinarie, che sono state valutate e liquidate
dalla Fondazione Enpam.
lavoro delle commissioni ordinistiche
Nel 2011 è continuato il lavoro delle nostre 24 commissioni.
Il giorno 21 novembre si è svolto un incontro tra i coordinatori ed i componenti delle commissioni ordinistiche
con il consiglio per fare il punto del lavoro svolto dalle
commissioni nel triennio 2009-2011.
Le relazioni presentate hanno dimostrato che la maggior
parte delle commissioni ha lavorato bene ed alcune ottimamente: cito ad esempio la commissione cure palliative e terapia del dolore (coordinata dalla Dr.ssa mosso)
che ha prodotto due documenti sulle competenze che
dovrebbero essere bagaglio comune del medico nella
Terapia del Dolore e nelle cure Palliative o la commissione per la sicurezza del lavoro ( coordinata dal Dr. Falcetta) che ha stilato insieme con analoga commissione
dell’Ordine degli Ingegneri un elenco di indicazioni e
buone pratiche per garantire la sicurezza degli operatori
sanitari e dei pazienti presentando il lavoro svolto in un
seminario.
Ricordo ancora (e qui mi fermo ma potrei proseguire
a lungo ) la commissione Solidarietà (coordinata dal
Prof. costa) che ha effettuato un censimento delle
organizzazioni, con sede a Torino, che si occupano di
cooperazione internazionale con particolare riferimento all’ambito sanitario. Inoltre, poiché nell’ambito dei
rapporti di collaborazione didattico-scientifica integrata
tra università italiane ed università di Paesi stranieri, la
formazione specialistica può svolgersi anche in strutture
sanitarie accreditabili o già accreditate in Paesi in Via di
Sviluppo (PVS) ed il periodo trascorso all’estero può essere riconosciuto come parte del percorso formativo, la
commissione, (ritenendo molto interessante e formativa tale opportunità connotata da una forte essenzialità
del rapporto di cura e da un importante coinvolgimento
umano), ha organizzato un convegno per sensibilizzare
le Scuole di Specialità ad intraprendere in maniera più
ampia questa strada.
attività di comunicazione
L’Ordine di Torino ha continuato l’impegno degli anni
precedenti nella comunicazione. mi riferisco al continuo aggiornamento del sito Internet istituzionale www.
omceo.to.it che dà accesso alle informazioni relative al
nostro Ordine, ai Portali www.torinomedica.com e
www.videomedica.org ed all’organo ufficiale di stampa
dell’Ordine, rivista mensile cartacea, “Torino medica”.
Occorre ricordare che i contatti certificati sul Portale Torinomedica.com nel 2011 sono stati 158.312 e sul sito
istituzionale omceo.to.it sono stati di 59.830.
A questi tradizionali strumenti di comunicazione si è
aggiunta la comunicazione via mail con le Aziende Sa-
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nitarie attiva fin dal 2009 e che è continuata per tutto il
2011, a cura della Dr.ssa Rosa Revellino.
Si tratta di un canale di informazione in uscita per notizie che interessano medici e cittadini. L’obiettivo è
creare una rete di informazioni individuando dei punti
di riferimento che potessero anche avere una valenza
biunivoca. Attualmente i destinatari delle comunicazioni
sono 30.
Un ultimo Progetto di comunicazione iniziato nel 2010
ha avuto un notevole sviluppo nel 2011. Si tratta della
rete creata fra Ordine dei medici, con il supporto della
commissione Solidarietà, e Associazioni di malati e di
volontari.
L’idea su cui si fondava il progetto era creare una “comunità di comunicatori” costituita dall’Ordine e dalle
Associazioni di malati e di volontari che operano sul territorio. (provinciale, regionale)
Si è registrata una risposta positiva superiore alle nostre
previsioni da parte delle Associazioni di volontariato che
ci hanno indotto a creare un settore del nostro sito dedicato alle loro comunicazioni a medici e cittadini ed ai
nostri invii (www.omceotorinoservizi.com). Nel 2011 vi
sono stati inseriti circa 290 articoli tra notizie, comunicati e progetti.
Il 28 Novembre abbiamo organizzato un incontro tra
consiglio dell’Ordine e componenti della commissione Solidarietà con i referenti delle Associazioni che ha
avuto un grande successo di pubblico tanto che abbiamo dovuto farci assegnare una sala di capienza molto
superiore a quella prevista. La richiesta unanime delle
Associazioni è di avere una maggior collaborazione con
i medici: questo ci ha indotto a creare per il triennio in
corso una nuova commissione formata da medici che
facciano parte di Associazioni di malati e volontari per
favorire sinergie reciproche.
elenco delle associazioni e degli enti
coinvolti nel Progetto di comunicazione
dell’omceo di torino
1. ALTRODOmANI ONLUS (ASS.di ASSISTENZA DISABILI
PER mALATTIE GENETIcHE NEUROmUScOLARI)
2. A.m.A. (ASS. mALATI DI ALZHEImER)
3. ASAI (ASS. ANImAZIONE INTERcULTURALE)
4. ADN (ASS. DIRITTI NEGATI)
5. AID (ASS. ITALIANA DISLESSIcI)
6. AISLA (ASS. ITALIANA SLA)
7. AIPS (ASS. ITALIANA PARALISI SPASTIcA)
8. ALZHEImER PIEmONTE
9. ANAPAcA (ASSOcIAZIONE NAZIONALE ASSISTENZA
PSIcOLOGIcA mALATI cANcRO)
10. ANFFAS (ASS. NAZIONALE FAmIGLIE DI PERSONE
cON DISABILITA’ INTELLITIVA E RELAZIONALE
11. APIcE (ASS. PIEmONTESE cONTRO L’EPILESSIA)
12. APRI (ASS. RETINOPATIcI e IPOVEDENTI)
13. AIcE (ASS. ITALIANA cONTRO L’EPILESSIA)
14. ALmm (ASS. LOTTA contro mALATTIE mENTALI)
15. AImAc (ASS. ITALIANA mALATI DI cANcRO)
16. AISTOmO (ASS. ITALIANA STOmIZZATI)
17. ANDOS (ASS. NAZIONALE DONNE OPERATE AL
SENO)
18. ANVOLT (ASS. NAZIONALE VOLONTARI LOTTA contro TUmORI)
19. PRATO (ASS. SOSTEGNO PERSONE cON DISAGIO
PSIcHIcO)
20. APISB (ASS. PIEmONTESE SPINA BIFIDA)
21. ASSOcIAZIONE AREA ONLUS ( PER BAmBINI DISABILI E FAmIGLIE)
22. cASAmORGARI (PER VULNERABILITA’ SOcIALE)
23. cASA OZ ( PER SOSTEGNO BAmBINI mALATI E FAmIGLIE)
24. cENTRO DEmETRA ( cENTRO SUPPORTO VITTImE
DI VIOLENZA)
25. cISV (cOmUNITA ImPEGNO SERVIZIO VOLONTARI
26. LA cASA DI PINOccHIO (VOLONTARI NELLE cARcERI)
27. IL BANDOLO (PER IL DISAGIO mENTALE FRA I 18 E
I 60 ANNI)
28. cASA DELLE DONNE (ASS. DI PROmOZIONE SOcIALE E SOSTEGNO PER LE DONNE
29. cITTADINANZATTIVA
30. ccm (cOmITATO cOLLAB. mEDIcA. ONG)
31. FONDAZIONE A. cOLONNETTI (PROmOZ. FORmAZIONE PROFESSIONALE PER DISABILI ED EmARGINATI)
32. DIAPSI (ASS. DIFESA AmmALATI PSIcHIcI)
33. FISH (FEDERAZIONE ITALIANA PER IL SUPERAmENTO
DELL’HANDIcAP)
34. FONDAZIONE PROmOZIONE SOcIALE (tutela dei diritti delle persone non in grado di difendersi da sole)
35. FUTURO ROSA (ASS. TUmORI FEmmINILI)
36. FRANZ FANON (INTERVENTI cLINIcI NEL cAmPO
DELLA SALUTE mENTALE DEI mIGRANTI)
37. GADOS (GRUPPO ASSISTENZA DONNE OPERATE AL
SENO)
38. GRIS PIEmONTE (GRUPPO ImmIGRAZIONE E SALUTE)
39. GIU’ LE mANI DAI BAmBINI (cOmITATO ITALIANO
SUL DISAGIO INFANTILE)
40. INFORmAHANDIcAP
41. KONS ONLUS ( TUTELA BAmBINI VITTImE DI ABUSI
IN TORINO E PROGETTI PER L’INFANZIA IN AFRIcA)
42. LILT (LEGA ITALIANA LOTTA TUmORI)
43.LILA (LEGA ITALIANA LOTTA cONTRO L’AIDS)
44. ONDA(OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA SALUTE
DELLA DONNA. ONLUS)
45. PARKINSONIANI IN PIEmONTE
46. RISORSA PREVENZIONE mOBBING
47. SERmIG ( SERVIZIO mISSIONARIO GIOVANI)
48. SOS SALUTE E SVILUPPO ( PER RAccOLTA ATTREZZATURE PER PAESI IN VIA DI SVILUPPO)
49. TELEFONO ROSA
50. TAmPEP (ASSISTENZA AD ImmIGRATI E VITTImE DI
SFRUTTAmENTO SESSUALE)
51. UNAR (UFFIcIONAZIONALE ANTIDIScRImINAZIONI
RAZZIALI)
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La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
manifestazione Per i “150 anni dell’unita’
d’italia”
Il giorno 11 novembre il nostro Ordine, in collaborazione con la FNOmceO ha organizzato una manifestazione
per i 150 anni dell’Unità nazionale al Teatro Alfieri, Vi
hanno partecipato i Presidenti degli Ordini italiani ed i
Presidenti cAO convocati nell’occasione a Torino per i
loro compiti istituzionali. Inoltre erano presenti i componenti dell’UEmO (UNION EUROPEENNE DES mEDIcINS
OmNIPRATIcIENS, cioè l’Unione Europea dei medici di
medicina Generale) ed i componenti della cEOm (consiglio Europeo degli Ordini dei medici) formato dai Presidenti degli Ordini europei.
Durante la manifestazione i giovani neo iscritti hanno
pronunciato il giuramento professionale e sono state
consegnate le medaglie-ricordo ai colleghi che hanno raggiunto i 50,60 anni di laurea e, per la prima
volta,anche i 70 anni di laurea.
Nel contesto della cerimonia è stato presentato uno
spettacolo teatrale rievocativo del percorso storico che
ci ha portato alla costituzione unitaria della nostra Na-
zione che ha avuto momenti molto toccanti: in modo
particolare quando la cantante ha intonato l’inno di mameli che ha coinvolto il pubblico che, in piedi, si è unito
in un tributo all’Italia con una commozione intensa che
aleggiava nell’aria e quasi si poteva toccare.
Non mi resta che ringraziare i collaboratori alla comunicazione: il Dr Nejrotti, Direttore di Torino-medica e
Responsabile della comunicazione, Nicola Ferraro, caporedattore, Rosa Revellino, giornalista, Simone Vacca
consulente informatico, Dario cicchero, video operatore. Un grazie particolare all’Avv. Longhin per la preziosa
consulenza al lavoro dell’Esecutivo e delle commissioni
disciplinari.
Infine per ultimo ma non ultimo ringrazio il personale tutto: le Signore Daniela, Franca,(ora in quiescenza)
mara, marina, Noemi, Roberta, Sara, maria, Gabriella
per il loro quotidiano e insostituibile supporto all’attività
del consiglio e dell’Esecutivo.
Vorrei ancora, prima di lasciare la parola al Vice Presidente, dedicare qualche istante di raccoglimento ai Colleghi
deceduti nell’anno 2011.
deceduti anno 2011
Dott.
Dott.
Prof.
Dott.
Prof.
Dott.
Dott.
Dott.ssa
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.ssa
Prof.
ALLOATI mauro
ANFOSSI Giovanni
ANSELmETTI Gianfranco
BELLARDO Giuseppe
BONZANINO Alberto
BOSIO Ferruccio
BOSSOTTI Germano
BRUNO Rita
BUScEmI Giuseppe
cALIGARIS Ettore
cANI Vito
cARDELLINO Graziano
cERESER marcello
cIcERALE Giuseppe
cORBELLA Alberto
cORTEVESIO Renato
cURTI Bruno Giuliano
DEIRO Robi Spirito
DE LUccHI Roberto
DE NARDO Roberto
DI PLAcIDO Roberta
DI VITTORIO Stefano
Prof.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Prof.
Dott.
Prof.
Dott.
Dott.
Dott.ssa
Dott.ssa
Prof.
Prof.
Dott.
Dott.ssa
Prof.ssa
Dott.
Prof.
Dott.ssa
FIOccARDI Renzo
FIORDELLI Giuliano
FONTOLAN Domenico
FRANcO mario
GALATEA carlo
GERmANO Roberto
GIAmBELLUcA Natale
GIUDIcE Pier Adolfo
GRASSO Giampiero
GRILLONE Walter
GUALcO Luciano
LAmBERTO Alessandro
LAUDANNA Andreetta
LUccHETTI Gabriella
mADON Enrico
mAGRI Giano
mALVESTIO Andrea
mARcHETTI maristella
mATHIS Irene
mONAcO Francesco
ODDONE Ivar
PARENTI maria Rosa
Dott.
Dott.
Prof.
Dott.
Dott.ssa
Dott.
Prof.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.ssa
Dott.
Dott.
Prof.
Prof.
Dott.
Dott.ssa
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
PETTITI Francesco
PEYRANI Tommaso
PILOTTI Giuseppe
PIOLATTO Giusto
PUGNO Enrica Lucia Teresa
RE Elio
SBRIGLIO Vincenzo
SEcONDO Giovanni
SIGLIUZZO Rodolfo
SImONE michele
SINI claudia
SIRAcUSA Franco
STAURENGHI Antonio
TOVO Sergio
USLENGHI Eugenio
VALENTE Federico
VALLINO Fiorenza
VALPREDA Andrea
VEGLIA mario
VOENA Giacinto
ZAcA’ Dario
ivana garione
Æ
aprile 12
22
La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
Subito dopo il Vice Presidente Dr. Guido Giustetto ha illustrato l’attività disciplinare esercitata nell’ambito dell’Albo
Medici Chirurghi, svolta nel 2011 dall’OMCeO della provincia di Torino.
attività disciPlinare dell’albo medici chirurghi
Gentili colleghe e cari colleghi,
Vi presento il rendiconto dell’attività disciplinare svolta nel corso del 2011 si è così configurata:
• 21 audizioni di sanitari,
• 5 tentativi di conciliazione, di cui 4 a buon fine,
• 12 riunioni della commissione medici (di cui 4 straordinarie)
• apertura di 18 procedimenti disciplinari,
• archiviazione di 69 procedimenti.
Sono inoltre stati conclusi 18 procedimenti con 1
misura cautelare, 1 annotazione, 5 discolpe, 3 censure, 3 avvertimenti, 1 radiazione, 4 sospensioni in
attesa dell’esito del giudizio penale.
come potete notare dal grafico a lato, nel corso del
2011 la commissione ha svolto un volume di attività pari, o lievemente superiore a quello dell’anno
precedente.
Nel corso dell’anno scorso abbiamo smaltito quasi
tutti i procedimenti disciplinari (esclusi ovviamente
quelli sospesi in attesa del giudizio penale) inerenti
gli addebiti giunti all’osservazione entro il 2010.
Non siamo ancora riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati nella scorsa assemblea
di concludere l’iter di un procedimento disciplinare
nell’arco di 6 mesi, come elemento di certezza e di
garanzia per i colleghi, i cui comportamenti, a torto
o a ragione, sono stati oggetto di segnalazione.
concludo questa breve relazione ringraziando tutti i componenti della commissione medici per la quantità e la qualità
del difficile e delicato lavoro svolto, ringraziamento che estendo, a nome dei colleghi, all’Avv. Longhin per la costante
consulenza e al personale di segreteria per l’assistenza che ci garantisce lungo tutto l’iter procedurale.
guido giustetto
Æ
23
aprile 12
La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
A questo punto il Tesoriere, Dr. Guido Regis ha proceduto all’esposizione del Bilancio Consuntivo 2011 e Preventivo 2012
consuntivo 2011
consuntivo 2011
entrate
parziali
totali
avanzo di gestione 2010
Redditi Patrimoniali
interessi attivi su c/c bancari e titoli
interessi attivi su polizza Diga investimenti
altri redditi e proventi
totali parziali
€ 3.614.294,65
Quote associative
residui attivi (rec.quote)
accensione seconda trance mutuo
introiti per diritti di segreteria e diversi
contributi liberali
arrontodamenti attivi
totali parziali
€ 1.466.033,05
€ 32.737,32
€€ 14.202,91
€ 22.326,88
€ 587,02
Partite di giro
incasso per conto FnoMceo quote iscrizioni
ritenute d'acconto su compensi vari
ritenute irpeF su stipendi dipendenti
ritenute prevido-assistenziali Dipendenti
ritenute previdenziali consiglieri
accantonamento tFr
tutor
varie
Girofondi c/c
totali parziali
€ 13.218,37
€ 80.514,51
€ 25.409,46
€ 343.838,73
€ 50.275,76
€ 73.203,06
€ 25.987,76
€ 4.261,35
€€€€ 7.500,00
€ 3.733.436,99
€ 1.535.887,18
€ 505.066,66
€ 5.774.390,83
€ 32.737,32
TOTALE ENTRATE 2011
di cui Residui attivi
di cui Entrate in competenza 2011
con l'avanzo di gestione 2010
€ 5.741.653,51
consuntivo 2011
uscite
parziali
totali
accantonamento spese elezioni organi istituz.
spese per convegni e assemblee
spese per rappresentanza
premiazione 50-60 anni di laurea
totali parziali
€ 28.819,47
€ 66.158,21
€ 7.088,93
€ 30.773,07
attività formative, indagini, studi e to MeD
incontra
abbonam.riviste
toMeD.com. cons tecnico-scientif. e giornalistica traduz grafica, gestione portale
totali parziali
€ 8.819,90
emolumenti fissi
compensi attività consigli commissioni istituz.
comit.redazione to MeD
to MeDica Direttore responsabile
to MeDica portale audivisivo
trasporti
totali parziali
€ 2.787,80
€ 59.118,18
€ 70.725,88
€ 61.262,48
€ 106.217,24
€ 1.132,88
€ 13.219,20
€ 54.485,47
€ 5.112,03
albo cD
Materiale consumo e attrezzature portale
istituzionale dell'ordine
totali parziali
€ 10.000,00
stipendi lordi-aumenti periodici-straord.incentivazione
eventuali ulteriori aumenti stipendiali da
contratto
oneri a carico dell'ente
Fondazione oMceo
Fondo indennità anzianità (tFr)
pagamento tFr
totali parziali
€ 244.217,57
aprile 12
€ 132.839,68
€ 241.429,30
€ 4.479,33
€ 14.479,33
€€ 70.499,68
€€€ 83.566,89
entrate
SEDE
spese di riscaldamento e condominiali
affitto passivo temporaneo sede attuale
energia elettrica
Mat.pulizia igiene
Manutenz, riparaz, noleggio, strumentario
nuovi progetti a locazione adeguamento e
manutenz.rete informatica e pec
premi assicurativi, canoni vari
Mutuo edilizio prima trance
Mutuo edilizio seconda trance
cancelleria e materiale di consumo
spese postali, telegrafiche e telefoniche
commissioni, oneri bancari ecc.
imprevisti e varie
rimborso quote iscrizioni ed altre
imposte, tasse, ici,
stampe varie
totali parziali
RISTRUTTURAZIONE NUOVA SEDE
opere strutturali i lotto residui passivi
opere di ristrutturazione ii lotto residuo passivi
nuovo stanziamento ii lotto
proget esecutiva,varianti, D.l e D. l. opere
strutturali i e ii lotto residui
ristrutt. nuovo immobile altre parcelle profess.
residuo pass.
ristrutturazione nuovo immobile altre parcelle
prosessionali nuovo stanziamento
ass. nuovo fabbricato
impianti nuovo fabbricato residui passivi
impianti nuovo fabbricato nuovo stanziamento
spese accensione mutuo e bolli registraz.
contratti
indennizzo proprietà vicinali
totali parziali
consulenza legale residuo passivo 2010
consulenza legale nuovo stanziamento
spese di lite, arbitraggi e difesa
consulenza addetto stampa
consulente del lavoro
consulenza commercialisti
consulenza sicurezza 626
consulenza giornalistica ( to MeD/ to
MeDWeb news)
consulenza informatica
prestazioni professionali/occasionali
totali parziali
Partite di giro
incasso per conto FnoMceo quote iscrizioni
ritenute d'acconto su compensi vari
ritenute irpeF su stipendi dipendenti
ritenute prevido-assistenziali Dipendenti
ritenute previdenziali consiglieri
accantonamento tFr
tutor
varie
Girofondi c/c
totali parziali
parziali
totali
€ 6.801,08
€ 65.594,60
€ 5.345,00
€ 1.543,99
€ 13.539,69
€ 4.653,00
€ 20.405,07
€ 143.470,12
€€ 18.553,84
€ 53.743,94
€ 4.503,36
€ 516,40
€ 33.901,34
€ 45.208,71
€ 5.318,77
€ 423.098,91
€ 534.300,00
€ 493.701,67
€€ 16.360,00
€ 9.712,00
€€€ 256.680,84
€€€-
€ 1.310.754,51
€ 42.120,00
€€€ 17.072,20
€ 5.162,99
€ 3.600,00
€ 1.200,00
€ 25.104,64
€ 38.301,20
€ 23.946,42
€ 156.507,45
€ 305.472,40
€ 51.533,70
€ 73.203,06
€ 25.829,38
€ 4.261,35
€€€ 7.500,00
€ 467.799,89
TOTALE USCITE 2011
di cui Residui Passivi
di cui Uscite in competenza 2011
€ 3.215.919,09
€ 1.352.874,51
€ 1.863.044,58
ENTRATE - USCITE
€ 2.558.471,74
€ 398.284,14
24
La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
Prima del voto di approvazione ha preso la parola il Dr. Giuliano Bono per chiedere l’entità delle quote d’iscrizione arretrate
non pagate.
Il Tesoriere ha risposto che il problema esiste e che viene tenuto nella giusta considerazione avviando la procedura nei
tempi previsti dalla normativa vigente per il recupero di quanto dovuto all’Ente.
Subito dopo il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Dr. Riccardo Falcetta, ha proceduto alla lettura della relazione
sul Bilancio consuntivo illustrato.
relazione dei revisori dei conti anno 2011
L’anno 2012 nel giorno 13 del mese di Febbraio il collegio dei Revisori dei conti dell’Ordine Provinciale dei
medici chirurghi e degli Odontoiatri di Torino si è riunito
per esaminare il conto consuntivo 2011, reso dal Tesoriere Dr. Guido Regis.
Previo un esame analitico dei documenti di Entrata e
Uscita del conto di tesoreria il collegio riferisce quanto
segue: nel conto 2011 è stato preso in esame esattamente il Fondo cassa accertato alla chiusura dell’esercizio 2010 esposto in € 1.943.540,57.
I mandati di pagamento sono stati riconosciuti regolari e
risultano concordi con le risultanze esposte.
Il collegio rileva che la gestione è stata condotta con
vigilante attenzione e conclude concordemente essere il
conto stesso meritevole di approvazione nelle seguenti
risultanze finali:
Fondo cassa al 31/12/2010
€ 1.943.540,57
+ ENTRATE cassa 2011
€ 1.795.140,22
- UScITE cassa 2011
€ 3.203.663,35
_______________________________________________
Avanzo gestione Fondo cassa
al 31/12/2011
€ 535.017,44
Nelle entrate e uscite di cassa del 2011 è compreso il
saldo dei residui attivi e passivi dell’esercizio 2010.
Si precisa, altresì, che il conto consuntivo nella sua globalità risulta essere meritevole di approvazione in quanto conforme al preventivo 2011
I REVISORI DEI cONTI
Dott. Riccardo Falcetta , Dott. carlo Franco
Dott.ssa Angelica Salvadori, Dott. Vincenzo macrì
Æ
25
aprile 12
La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
Nella votazione che è seguita immediatamente il Bilancio Consuntivo 2011 è stato approvato a maggioranza (tre gli
astenuti).
previsione 2012
previsione 2012
entrate
Diga Investimento
Diga TFR ( assistenza al personale per
anticipi)
Tesoreria MPS
Unicredit Banca
Banco Posta
Cassa contanti
MPS (quote depositate da RID e
Bonifici)
Totale Avanzo di gestione 2011
Diga TFR (accantonamento dipendenti
in servizio)
parziali
totali
€ 995.236,14
€ 20.040,17
€ 535.017,44
€ 207.044,69
€ 5.997,68
€ 48,21
albo cD
totali parziali
€ 795.087,41
€ 2.558.471,74
€ 239.033,56
€ 239.033,56
redditi patrimoniali
interessi attivi su c/c bancari e titoli
interessi attivi su polizza Diga investimenti
altri redditi e proventi
totali parziali
Quote associative
residui attivi (rec.quote) 2002-2005
residui attivi (rec.quote) 2006-2011
accensione seconda trance mutuo
introiti per diritti di segreteria e diversi
contributi liberali
arrontodamenti attivi
totali parziali
Partite di giro
incasso per conto FnoMceo quote iscrizioni
ritenute d'acconto su compensi vari
ritenute irpeF su stipendi dipendenti
ritenute prevido-assistenziali Dipendenti
ritenute previdenziali consiglieri
Girofondi c/c
totali parziali
€ 9.000,00
€ 25.000,00
€ 5.000,00
€ 1.662.946,00
€ 21.456,10
€ 89.041,48
€ 250.000,00
€ 14.000,00
€ 18.000,00
€ 50,00
€ 309.982,50
€ 100.000,00
€ 74.000,00
€ 26.000,00
€ 4.500,00
€ 800.000,00
€ 39.000,00
€ 2.055.493,58
€ 1.314.482,50
€ 6.206.481,38
€ 110.497,58
TOTALE ENTRATE 2012
di cui Residui attivi
di cui Entrate in competenza 2012 con
l'avanzo di gestione 2011
€ 6.095.983,80
previsione 2012
uscite
parziali
spese elezioni organi istituz.
spese per convegni e assemblee
spese per rappresentanza
premiazione 50-60 anni di laurea
totali parziali
€ 17.800,00
€ 50.000,00
€ 6.300,00
€ 45.000,00
attività formative, indagini
abbonam.riviste
totali parziali
€ 25.000,00
€ 3.600,00
comit.redazione to MeD
to MeDica Direttore responsabile
to MeDica capo redattore ( to MeD/ to
MeDWeb news)
to MeDica portale audivisivo consulenze
(Direttore-redattore-informatica-filmati)
toMeD.com Grafica informatica e web
toMeD.com: articoli portale e spese
produzione
€€ 13.329,36
aprile 12
€ 25.208,80
€ 51.850,00
€ 10.285,00
€ 36.044,36
uscite
consulenza addetto stampa
comunicazione ordine-aziende sanitarie e
associazioni di volontariato
Materiale consumo e attrezzature portale
istituzionale dell'ordine
totali parziali
totali
€119.100,00
€28.600,00
emolumenti fissi
compensi attività consigli commissioni istituz.
stipendi lordi-aumenti periodici-straord.incentivazione
eventuali ulteriori aumenti stipendiali da
contratto
tFr residui passivi dipendenti in servizio
oneri a carico dell'ente
trasporti
totali parziali
parziali
€ 17.143,04
€ 13.000,00
€ 3.500,00
€170.360,56
€-
€ 240.000,00
€€ 285.145,51
€ 75.000,00
€ 3.500,00
€ 120.000,00
Fondazione oMceo
totali parziali
€ 150.000,00
RISTRUTTURAZIONE NUOVA SEDE
opere strutturali i lotto residui passivi
opere di ristrutturazione ii lotto residuo passivi
nuovo stanziamento ii lotto 2012
proget.esecutiva,varianti, D.l e D. l.opere
strutturali i e ii lotto residui
ristrutt. nuovo immobile altre parcelle profess.
residuo pass.
ristrutturazione nuovo immobile altre parcelle
professionali nuovo stanziamento 2012
ass. nuovo fabbricato
impianti nuovo fabbricato residui passivi
impianti sicurezza nuova sede ( antincendio
- antifurto)
impianti nuovo fabbricato + allestimento sala
conferenze: nuovo stanziamento 2012
spese accensione mutuo e bolli registraz.
contratti
indennizzo proprietà vicinali
totali parziali
26
€0,00
€ 55.399,60
€ 95.595,52
Fondo stanziamento insufficente
totali parziali
SEDE
spese di riscaldamento e condominiali
affitto passivo temporaneo sede attuale
(gennaio-agosto 2012)
energia elettrica
pulizia locali sede
Manutenz, riparaz, noleggio, strumentario
manutenz.rete informatica e pec
premi assicurativi, canoni vari
Mutuo edilizio prima parte
Mutuo edilizio seconda parte
cancelleria e materiale di consumo
spese postali, telefoniche
commissioni, oneri bancari ecc.
imprevisti e varie
rimborso quote iscrizioni e saldo quote
Fnomceo
imposte, tasse, ici,
stampe varie
totali parziali
totali
€754.640,63
€120.000,00
€150.000,00
€ 15.000,00
€ 41.000,00
€ 15.000,00
€ 20.000,00
€ 15.000,00
€ 5.000,00
€ 21.000,00
€ 143.500,00
€ 25.000,00
€ 16.000,00
€ 70.000,00
€ 4.500,00
€ 1.000,00
€ 35.000,00
€ 60.000,00
€ 5.000,00
€492.000,00
€ 69.096,81
€ 1.489.491,51
€ 100.000,00
€ 99.228,00
€ 198.470,80
€ 50.000,00
€ 5.000,00
€ 221.319,16
€ 100.000,00
€ 550.336,74
€ 5.000,00
€ 10.000,00
€ 2.897.943,02
La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
previsione 2012
uscite
consulenza legale residuo passivo
consulenza legale nuovo stanziamento
spese di lite, arbitraggi e difesa
consulente del lavoro
consulenza commercialisti
consulenza sicurezza Dlgs. 81/2008 es. M.i.
successive modifiche e integrazioni
consulenza informatica
prestazioni professionali/occasionali
totali parziali
Partite di giro
incasso per conto FnoMceo quote iscrizioni
parziali
€ 42.053,67
€ 42.471,00
€ 20.000,00
€ 6.000,00
€ 3.630,00
previsione 2012
totali
€ 1.200,00
€ 34.000,00
€ 10.000,00
€ 159.354,67
uscite
ritenute d'acconto su compensi vari
ritenute irpeF su stipendi dipendenti
ritenute prevido-assistenziali Dipendenti
ritenute previdenziali consiglieri
Girofondi c/c
totali parziali
TOTALE USCITE 2012
di cui Residui Passivi
di cui Uscite in competenza 2012
parziali
€ 100.000,00
€ 74.000,00
€ 26.000,00
€ 4.500,00
€ 800.000,00
totali
€ 1.314.482,50
€ 6.206.481,38
€ 2.404.805,46
€ 3.801.675,92
€0
ENTRATE - USCITE
€ 309.982,50
A conclusione dell’intervento del Tesoriere chiede e ottiene la parola il Dr. Raffaele Anglesio che pronuncia l’intervento il cui testo, che pubblichiamo integralmente, è stato recapitato in redazione direttamente a cura dell’iscritto.
Signor Presidente,
l’ho lasciata quattro mesi fa in una situazione in cui era
molto preoccupato di non vincere le elezioni con la sua lista “Unire la professione”. come le avevo preannunciato
le elezioni le ha vinte. complimenti Dr. Bianco. Prendo atto
che ben 1.599 medici sono uniti con Lei nell’interpretare
la politica della nostra professione. Sono uniti in una politica di non liberalizzazione del ricettario regionale per salvaguardare gli interessi di alcuni iscritti che così possono
operare in un regime di monopolio. Siete uniti nel non dare
il giusto spazio su quello che si è sentito nella trasmissione
di Report.
Il resoconto di tale inchiesta giornalistica è il seguente. La
dirigenza Enpam ha acquistato titoli tossici con una perdita
di circa 500 milioni di €. Per riparare a tale perdita l’Ente
ora deve vendere parte dei beni immobiliari per cui ai medici che andranno in pensione nei prossimi anni spetterà
una pensione lorda di 4000 € al mese mentre i medici che
andranno in pensione nei prossimi 20 anni la pensione sarà
di 1800 € lorde al mese. Per il vice presidente dell’Enpam
Oliveti il nostro compenso sarà un po’ meno. Questa persona ci prende pure in giro la nostra pensione sarà meno della
metà della vostra. La trasmissione dice che ben cinque presidenti di Ordini dei medici hanno denunciato la non corretta informazione sullo stato patrimoniale della nostra cassa
e si prospetta il reato di truffa aggravata ai danni dell’ente.
Sarete forti e coesi nel fare pagare il debito dell’Enpam alla
nostra generazione non intaccando le ricche pensioni della
vostra.
Volete pubblicare gli stipendi degli amministratori della fondazione Enpam, della fondazione Onaosi e della Fnomceo
facendo un bell’articolo sui costi della politica della professione?
Si vuole fare un inchiesta approfondita su come sono amministrati dall’Enpam i nostri fondi? Siete pure uniti nella
gestione delle spese dell’ordine, nell’aumentare i compensi
delle consulenze dei nostri servizi, giornale portale Web etc.
Del resto un vostro consulente ha detto che la politica deve
essere pagata e non deve essere fatta gratis e per passione.
Per questo si capisce l’unione che fa la forza nell’aumento
dei compensi di tutte le consulenze. Siete uniti nel fare dei
27
corsi a pagamento dove autoreferenzierete le persone che
vi hanno sostenuto aggravando i costi della nostra professione. Siete uniti nel non provvedere a iniziative serie e forti
nella disciplina della pubblicità sulla professione medica.
A proposito quest’anno oltre al dentifricio si è aggiunta una
nota casa di adesivi per dentiere che fa la pubblicità ad un
altra sigla sindacale.
è incredibile che la vostra coesione trovi adepti nelle giovani
leve che si iscrivono ai vostri sindacati sperando di avere delle agevolazioni professionali. Siete uniti nella costosa operazione della sede. Fortunatamente ho potuto vedere che
le altre due liste hanno avuto ben 700 persone che dissentono dalla sua politica. La storia ci insegna che in passato
dei valorosi condottieri si sono ribellati e hanno combattuto
per giuste cause. mi sembra di essere Leonida a capo di
quei 700 dissenzienti. Soccomberò oggi nelle votazioni che
saranno la mia Termopili ma sono sicuro che prima o poi
ci sarà la battaglia di Platea dove lei, il mardonio di questa
politica, sarà battuto.
Per questo motivo avendola informata sulla sperequazione
dei trattamenti pensionistici esposti da Oliveti vicepresidente dell’Enpam propongo che questa assemblea voti una
mozione di sfiducia al vicepresidente Oliveti.
Richiedo in maniera ufficiale in questa Assemblea il suo intervento sia come Presidente dell’Ordine di Torino che come
presidente di tutti medici Italiani di valutare nelle opportuni
sedi la gestione dell’Enpam e di informarsi con una commissione autonoma di quanto sarà la diseguaglianza del
trattamento pensionistico avvisandoci nel più breve tempo
possibile per poter costruire noi e non tramite mediazioni
sindacali il nostro futuro.
Richiedo che si voti in assemblea l’abolizione dei gettoni di
presenza e dei vostri compensi e che tale risparmio di denaro venga messo nella costruzione della nuova sede.
Richiedo inoltre che venga messa ai voti la riduzione della
quota di iscrizione all’ordine di almeno un 20%.Questo sarebbe un bel segnale di sobrietà:diminuzione dei costi della
politica che si traducono in una riduzione della quota a beneficio di tutti gli iscritti.
dr. raffaele anglesio
Æ
aprile 12
La tribuna
Assemblea Generale Annuale 2012
Il Presidente nel rispondere in maniera articolata ai quesiti proposti dal Dr. Anglesio, ha ricordato che la “Vicenda Enpam” è al vaglio della magistratura e che bisogna
attendere la sentenza emessa nell’interesse di tutta la
categoria medica e dei cittadini. Nello stesso tempo il Dr.
Bianco ha ricordato al Dr. Anglesio che la rubrica giornalistica “Report”, come qualsiasi altro prodotto giornalistico, può essere oggetto di critiche e inoltre, essendo
una trasmissione televisiva, come le altre trasmissioni
deve fare i conti con gli ascolti dai quali dipendono gli
stanziamenti pubblicitari che le permettono di andare in
onda.
Il Presidente, dopo aver verificato la volontà dell’Assemblea, ha accettato la proposta fatta dal Dr. Anglesio di votare per la mozione di sfiducia al vicepresidente dell’Enpam, Oliveti, proposta dal Dott. Anglesio. Di seguito,
la D.ssa Antonella Arras ha espresso la perplessità sulla
correttezza di un voto assembleare che comprendesse i
“voti per delega”. Inoltre ha esplicitato la volontà di sottoporre a votazione, prima di ogni altra azione, il Bilancio
Preventivo 2012. L’Assemblea ha approvato il Bilancio di
Previsione 2012 a maggioranza (tre i voti contrari).
aprile 12
Subito dopo, l’Assemblea ha respinto a maggioranza la mozione di sfiducia al vicepresidente dell’enpam.
Sulle due richieste economiche formulate dal Dott. Anglesio (abolizione delle indennità e riduzione del 20%
della quota di iscrizione all’Ordine) è stata dichiarata
l’illegittimità, in quanto l’Assemblea aveva appena votato il Bilancio Preventivo 2012 che non prevedeva tali
richieste.
Il Presidente ha comunque dato spiegazioni su tutti i
temi sollevati dal Dott. Anglesio; consigliamo i lettori di
scaricare dal sito Web dell’Ordine (www.omceo.to.it) e
dai Portali www.torinomedica.com e www.videomedica.
org la videoregistrazione dell’Assemblea che contiene
ovviamente tutti i passaggi.
Alle 20.15 l’Assemblea viene sciolta.
nicola ferraro
n
28
La tribuna
È ivana garione la Presidente della
federazione degli omceo
del Piemonte
Lunedì 12 marzo presso l’Ordine dei medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Torino si sono riuniti i consiglieri
delegati dagli OmceO provinciali del Piemonte per costituire la Federazione regionale. In questa riunione si è provveduto ad eleggere il consiglio Direttivo del triennio 2012-2014 . Presidente è stata eletta Ivana Garione (OmceO di
Torino), Vice Presidente mauro cappelletti (OmceO di Alessandria), Segretario Domenico Bertero (OmceO di Torino)
e Tesoriere Bartolomeo Griffa (OmceO di Torino).
La Federazione Regionale degli Ordini dei medici chirurghi e Odontoiatri del Piemonte (FROmP), è un organo deputato al confronto e all’armonizzazione regionale delle attività dei vari Ordini provinciali, nato dalla volontà comune
dei singoli Enti pubblici che lo costituiscono; la riforma degli Ordini, calendarizzata in questa Legislatura nazionale,
prevede la costituzione obbligatoria di questo organismo in ogni regione: come spesso accade il Piemonte è riuscito ancora una volta
ad anticipare esigenze ed operatività che diventano in seguito patrimonio comune del Paese.
Non a caso la FROmP è considerata dalla Regione Piemonte un soggetto autorevole di consultazione e in questo ennesimo passaggio
epocale della Sanità nazionale e regionale la sua voce non mancherà
di farsi sentire come tutte le altre volte che, quando necessario, è
accaduto.
Al neoeletto Esecutivo i più sinceri complimenti e ai tre componenti
torinesi gli auguri più affettuosi di buon lavoro dalla redazione.
Da un punto di vista giornalistico notiamo con grande piacere che
un’altra donna raggiunge una posizione elettiva di rilievo e questo
è un dato molto positivo per la medicina, la sanità e gli abitanti del
Piemonte.
Di seguito i nominativi del consiglio della FROmP.
la redazione di torino medica
Dott.ssa Ivana GARIONE - Presidente
OmceO Torino
Dott. Amedeo BIANcO
Dott. mauro cAPPELLETTI Vice Presidente
OmceO Alessandria
Dott. Domenico BERTERO Segretario
OmceO Torino
Dott. Bartolomeo GRIFFA Tesoriere
OmceO Torino
Dott. Gian mario
SANTAmARIA
OmceO Alessandria
Dott. mario ALFANI
OmceO Asti
Dott. Stefano BRAScHI
OmceO Biella
Dott. Gianluigi D’AGOSTINO
cAO Torino
Dott. Pietro LELI
OmceO cuneo
cAO cuneo
Dott. Salvio Augusto
SIGISmONDI
OmceO cuneo
Dott. Gian Paolo
DAmILANO
Dott. Gabriele JON
cAO Biella
Dott. Federico D’ANDREA
OmceO Novara
Dott. Alberto LIBERO
cAO Vercelli
Dott. Silvio mAFFEI
OmceO Novara
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OmceO Torino
Dott. Riccardo DELLAVALLE
OmceO Torino
Dott. Guido GIUSTETTO
OmceO Torino
Dott.ssa Anna Rita
LEONcAVALLO
OmceO Torino
Prof.ssa Elsa mARGARIA
OmceO Torino
Dott. Renato TURRA
OmceO Torino
Dott. Daniele PASSERINI
OmceO V.c.O.
Dott. Giordano GERmANO
OmceO Vercelli
Dott. Ferruccio BALISTRERI
cAO Asti
aprile 12
La tribuna
siamo Pronti a riPartire”, dice il
Presidente bianco
Grande successo della “squadra” di Amedeo Bianco alle
elezioni per il rinnovamento del comitato centrale della
Federazione Nazionale degli Ordini dei medici chirurghi
e degli Odontoiatri, della commissione Albo Odontoiatri
e del collegio dei Revisori dei conti per il triennio 20122014.
Oltre a Bianco, gli altri componenti del comitato centrale
sono: maurizio Benato, Giuseppe Augello, Hussein Awad,
Sergio Bovenga, Luigi conte, Nicolino D’Autilia, Raimondo
Ibba, Antonino maglia, Guido marinoni, Gianluigi Spata,
Roberto Stella, Bruno Zuccarelli.
Per la commissione Albo Odontoiatri sono risultati invece
eletti Giuseppe Renzo, Alessandro Zovi, Raffaele Iandolo,
Sandro Sanvenero, che entreranno a far parte del comitato centrale, e Giacinto Valerio Brucoli.
Revisori dei conti saranno Ezio casale, Salvatore Onorati e
Francesco Alberti, supplente Antonino Avolio.
“Registro con grande soddisfazione una elevatissima affluenza al voto e, soprattutto, una vastissima convergenza
delle preferenze sulle squadre che si sono candidate” ha
commentato il presidente uscente, Amedeo Bianco, al termine degli scrutini.
“è questo uno straordinario segnale di fiducia che ci dà
forza e autorevolezza nel proseguire sul cammino già avviato di modernizzazione dei nostri Ordini e di rafforzamento del loro ruolo di garanzia verso i professionisti, i
cittadini e le istituzioni sanitarie”.
Il 30 marzo il comitato centrale della FNOmceO si è riunito per procedere all’elezione delle cariche istituzionali.
L’Esecutivo in carica per il triennio 2012-2014 risulta così composto:
Presidente: Amedeo Bianco
vicepresidente: Maurizio Benato
segretario: Luigi conte
tesoriere: raffaele iandolo
Al Presidente Bianco e all’Esecutivo i complimenti e gli auguri di “Torino medica”.
ufficio stampa fnomceo
nicola ferraro
aprile 12
30
Vivere la deontologia
danno morale da consaPevolezza
delle gravi condizioni di salute
pubblichiamo il testo della “newsletter medico-legale InCA” n°6/2012 edito in Internet il 13 febbraio
scorso. Il testo presenta una recente sentenza della Cassazione che si pronuncia in modo innovativo in
tema di risarcimento di “danno morale”. Anche il patimento morale della consapevolezza di una morte
inevitabile causata da un incidente è secondo la Cassazione un “danno”risarcibile. una decisione, questa,
destinata a “fare giurisprudenza”e che i medici è bene conoscano.
La redazione di Torino Medica ringrazia il dott. Marco Bottazzi per averci concesso la ripresa dell’articolo
pubblicato da InCA-CGIL.
N.Ferraro
La cassazione con la recente sentenza che si riporta integralmente ha stabilito che deve essere risarcito,
a titolo di danno morale, il patimento d’animo provato dalla vittima del sinistro, nel lasso di tempo intercorso tra l’evento e la morte, quando il soggetto ha la lucida consapevolezza dell’estrema gravità delle
sue condizioni. La cassazione in tal modo ha definitivamente ricondotto le vicende emotive nell’orbita
del danno morale risarcibile.
cassazione sez. iii - 20-09-2011 sentenza n. 19133
omissis
svolgimento del processo
Il tribunale di Busto Arsizio, decidendo sulla domanda proposta dai congiunti di T.E. - deceduto a seguito
di un incidente avvenuto, nel (OmISSIS), tra l’autovettura da lui condotta e quella appartenente a D.m.
e guidata da L. D. - ritenne il pari concorso di colpa del conducenti, e condannò il D., la L. e la Generali
Assicurazioni s.p.a. a risarcire per quanto di ragione i danni subiti agli attori.
Le impugnazioni proposte hic et inde dalle parti del giudizio di primo grado furono decise dalla corte di
appello di milano nel senso:
della conferma dell’affermazione di pari responsabilità tra i conducenti;
della conferma del riconoscimento del danno non patrimoniale seguito da morte subito dalla vittima
- non costando, nella specie, alcuna alterazione dello stato di coscienza di T.E. tale da impedirgli (pur
nell’assai ristretto arco temporale di accertata sopravvivenza) di avvertire la estrema gravità delle proprie
condizioni e patirne la conseguente, intensa sofferenza;
della esclusione del riconosciuto risarcimento, in favore degli attori in prime cure, iure haereditario, di
un preteso “danno alla vita” occorso al T. e liquidato in corrispondenza della voce massima di danno
biologico in relazione alla durata media della vita stessa.
La sentenza è stata impugnata dagli eredi T. con ricorso per cassazione sorretto da due motivi.
Resiste con controricorso la compagnia assicuratrice.
/motivi della decisione
il ricorso è infondato.
con il primo motivo, si denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 2043 e 2059 c.c. in relazione
all’art. 360 c.p.c., n. 3.
Il motivo si conclude con la formulazione del seguente quesito di diritto:
Dica la corte di cassazione se la corte di Appello di milano abbia violato o falsamente applicato gli artt.
2043, 2059 c.c. escludendo in capo al sig. T. il diritto al risarcimento del danno biologico patito dallo
stesso in conseguenza del sinistro per cui è processo, con conseguente trasmissibilità diretta, iure haereditatis, in capo ai propri congiunti, non essendo stabilito, in linea generale, la durata cronologico-tem-
aprile 12
36
Vivere la deontologia
porale della sopravvivenza perché possa essere ritenuta
apprezzabile, ai fini del risarcimento del danno biologico
patito, secondo l’orientamento giurisprudenziale formatosi sul punto in seno alla corte di cassazione (da ultimo
con statuizione n. 870 del 2008).
con il secondo motivo, si denuncia omessa, insufficiente
e contraddittoria motivazione su di un fatto controverso
e decisivo del giudizio.
Il motivo, in ossequio al disposto dell’art. 366 bis c.p.c.,
si conclude con una sintesi del fatto rappresentato come
decisivo e controverso del seguente tenore: Dica la corte
di cassazione se la corte di appello di milano abbia errato
nel ritenere insufficiente il lasso temporale tra l’evento
lesivo, che ebbe a colpire T. E. in data (OmISSIS), e l’esito mortale di cui lo stesso fu vittima in data (OmISSIS),
caratterizzato, oltretutto, dalla piena lucidità, dalla totale
consapevolezza da parte dello stesso delle proprie con-
dizioni cliniche, nonché dalla prognosi di guarigione formulata dai medici curanti, dimostrato per tabulas a mezzo delle dichiarazioni dallo stesso rese ai carabinieri e da
questi ultimi riportate nel rapporto di incidente stradale.
Le censure, che possono essere congiuntamente esaminate attesane la intrinseca connessione, sono entrambe
prive di pregio.
Esse si infrangono, difatti, sul corretto impianto motivazionale adottato dal giudice d’appello nella parte in cui
ha ritenuto che il danno biologico c.d. “terminale” (ovvero il danno da perdita della vita intesa come massima
espressione del bene salute) non fosse in alcun modo
risarcibile, in consonanza con la giurisprudenza ampiamente maggioritaria di questa corte regolatrice, che ha
trovato definitiva e autorevole conferma nelle pronunce,
rese a sezioni unite, dell’11 novembre 2008 nn. 26972,
26973, 26974, 26975 (e poi confermate dalla successiva
giurisprudenza di questo giudice di legittimità, nell’ambito della quale, di recente, la problematica del danno
da perdita della vita è nuovamente affrontata e risolta
funditus, in consonanza con il dictum delle ss. uu., da
cass. n. del 2011), predicative tout court e senza eccezioni del principio della irrisarcibilità del danno de quo.
Danno, va precisato, ontologicamente diverso da quello
- correttamente e condivisibilmente liquidato dal giudice
territoriale (ancora in consonanza con quanto affermato dalle sezioni unite di questa corte con le sentenze
poc’anzi ricordate) -, cui mostra di far cenno il ricorrente
nel secondo motivo - con evidenti quanto non consentite
sovrapposizioni concettuali -, conseguente al patimento
d’animo provato dalla vittima dell’incidente nella lucida
consapevolezza dell’estrema gravità delle sue condizioni, vicenda emotiva che questa corte ha definitivamente
ricondotto nell’orbita del danno morale (risarcibile e nella specie puntualmente risarcito) inteso nella sua nuova
e più ampia accezione. Il ricorso è pertanto rigettato.
La disciplina delle spese segue, giusta il principio della
soccombenza, come da dispositivo.
P.Q.m.
La corte rigetta il ricorso e condanna i ricorrenti in solido al pagamento delle spese del giudizio di cassazione,
che si liquidano in complessivi Euro 5200,00, di cui Euro
200,00 per spese generali.
tutta la documentazione citata può essere richiesta alla consulenza Medico-Legale nazionale via
e-mail all’indirizzo: [email protected],
[email protected]
37
aprile 12
discutendo di Odontostomatologia
cao… la “nostra” commissione
… cosa ne sarebbe della tutela della salute senza gli Ordini delle professioni sanitarie? E chi garantirebbe la
competenza, la qualità e i requisiti morali che devono contraddistinguere un medico/odontoiatra? ...
Ecco una breve panoramica delle Istituzioni che regolamentano l’Odontoiatria e tutelano la professionalità degli
iscritti contribuendo a garantire il diritto alla salute.
omceo torino
L’Ordine dei medici e degli Odontoiatri della provincia di Torino è un Ente di diritto pubblico ricostituito con D.L.c.P.S.
13/9/1946 n. 233 per la disciplina dell’esercizio della professione medica e odontoiatrica.
L’Ordine è retto da un consiglio Direttivo che viene eletto ogni tre anni dalla assemblea di tutti gli Iscritti e il Presidente ne è il rappresentante legale.
L’OmceO di Torino con 16.608 iscritti, di cui 2.674 odontoiatri, è il quarto tra i 106 Ordini d’Italia per numero di
iscritti, dopo Roma 41.670 (5.197 odontoiatri), milano 26.088 (3.791 odontoiatri) e Napoli 23.825 (2.748 odontoiatri).
Il numero totale degli iscritti agli albi odontoiatri in Italia è pari a 57.782.
La quota dei non-iscritti, vale a dire degli abusivi è di circa il 30% dei dentisti operanti in Italia.
All’interno dell’Ordine esistono due Albi professionali:
albo dei medici chirurghi, al quale si iscrivono i laureati in medicina
albo degli odontoiatri, istituito a seguito della Legge 24/07/1985 n. 409, dopo l’introduzione del corso di Laurea
in Odontoiatria.
L’iscrizione all’albo degli odontoiatri è oBBLiGAtoriA per tutti coloro che esercitano la professione
odontoiatrica, siano essi laureati in odontoiatria siano essi laureati in medicina prima del 1985.
La mancata iscrizione all’albo odontoiatri equivale ad esercizio abusivo della professione.
la cao e le regole della Professione
I laureati in medicina dopo il 1985 non possono esercitare l’odontoiatria, né tantomeno essere iscritti all’albo odontoiatri.
Il consiglio dell’Ordine, tra le varie funzioni esercita il potere disciplinare nei confronti degli iscritti all’Albo medici.
La cAO, commissione Albo Odontoiatri, tra le varie funzioni esercita il potere disciplinare nei confronti degli iscritti
all’Albo odontoiatri.
I compiti della cAO sono per molti aspetti sovrapponibili a quelli dell’Ordine:
- compilare, tenere ed aggiornare l’Albo dei medici chirurghi e l’Albo degli Odontoiatri
L’albo, tenuto e aggiornato dall’Ordine, è una garanzia di riconoscibilità per medici e odontoiatri in base a regole
che definiscono per ciascun professionista l’appartenenza al suo ruolo professionale. Per converso è una garanzia di
qualità per il cittadino che a quel professionista si rivolge.
- vigilare sulla conservazione del decoro
Il decoro è l’insieme di norme e comportamenti, fatti di sostanza e di simboli che liberamente ci siamo dati nei decenni e che regolano il nostro comportamento per l’esclusivo bene del cittadino e che non possiamo tradire. Sono
regole che, se possono riguardare anche il rapporto economico tra persone e istituzioni, vanno ben oltre il mercato,
che non deve essere il centro motore della nostra professione.
- vigilare sulla conservazione dell’indipendenza dell’Ordine
L’Ordine deve difendere la libertà della professione.
Solo la strenua difesa da parte dell’Ordine della libertà decisionale dei suoi iscritti, consapevole e responsabile, può
garantire professionisti in cui riporre fiducia.
- designare i rappresentanti dell’Ordine presso commissioni, enti ed organizzazioni di carattere provinciale o comunale
- rimuovere le difficoltà e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti, attraverso
il dibattito, lo scambio delle conoscenze, l’educazione continua e l’uso delle nuove tecnologie.
Un Ordine attento e sensibile mette in campo tutti gli strumenti necessari e possibili per favorire lo sviluppo culturale
ed etico dei suoi professionisti
- dare il proprio concorso alle Autorità nello studio e nell’attuazione dei provvedimenti che comunque possono
aprile 12
38
discutendo di Odontostomatologia
interessare gli scopi istituzionali dell’Ordine. Un Ordine
autorevole è chiamato ad inserirsi nel tessuto sociale e
nelle strutture del potere a tutti i livelli, per contribuire
alle costruzione delle decisioni e per mantenere il governo e la gestione della sanità il più possibile aderenti
a quello scopo, sempre condiviso dai suoi professionisti,
verso il bene supremo della salute della popolazione.
- esercitare il potere disciplinare nei confronti dei sanitari iscritti negli albi, salvo in ogni caso, le altre disposizioni di ordine disciplinare e punitivo contenute nelle
leggi e nei regolamenti in vigore.
- interporsi, se richiesto, nelle controversie fra sanitario
e sanitario, fra sanitario e persona o enti per ragioni di
spese, di onorari e questioni inerenti all’esercizio professionale, allo scopo di favorire la conciliazione e, in caso
di non riuscito accordo, dando il suo parere sulle controversie stesse.
la cao della Provincia di torino in carica
Un Ordine libero non teme di scontentare o persino
contrastare il potere, quando per opportunità di parte o
anche per necessità, vada in una direzione diversa dagli
ideali fondamentali della professione medica.
Il gruppo di consiglieri cAO, eletto a Dicembre 2011,
costituito da:
39
gianluigi d’agostino- Presidente
biancucci Patrizia
brucco claudio
griffa bartolomeo
rosato Paolo
vuole ricordare agli iscritti le “intenzioni” che hanno animato la loro candidatura, e per le quali stanno già lavorando, raccolte in un documento frutto di un’effettiva
unità d’intenti.
il “documento unitario odontoiatri” delle
votazioni ordinistiche 2011
I candidati per la cAO, commissione Albo Odontoiatri,
nel segno dell’unità degli intenti, propongono un documento unitario che contiene i punti programmatici al
centro della loro azione:
- difesa dell’immagine professionale dagli attacchi
esterni che vogliono limitare l’autonomia, convenzioni,
società di capitale, con scadimento etico della professione.
- riconoscimento della cAO quale interlocutore delle istituzioni responsabili della progettualità formativa
(Ecm) e della Sanità odontoiatrica sul territorio.
- rispetto delle regole deontologiche.
- sorveglianza sui messaggi pubblicitari che travolgono
aprile 12
discutendo di Odontostomatologia
il cittadino/paziente con l’impegno di inasprire le sanzioni per la pubblicità ingannevole e per chi è complice
nell’esercizio abusivo della professione.
- attenzione alla componente femminile della Professione odontoiatrica.
L’Odontoiatria sta vivendo un momento difficile determinato sia dalla crisi economica sia dalla deregulation
delle norme che la controllavano.
In questi ultimi anni la commissione Albo Odontoiatri
di Torino ha incessantemente operato per la difesa della
professione così come l’abbiamo sempre intesa, anche
con sanzioni disciplinari.
Adesso che le sfide si fanno più dure vogliamo contribuire mettendo a disposizione dei colleghi la nostra esperienza e il nostro impegno affinchè la cAO possa continuare in questa opera di contenimento dei problemi che
si stanno intensificando.
I componenti della cAO rappresentano Dentisti generici, Ortodontisti, convenzionati, Donne Odontoiatre,
appartenenti alle maggiori associazioni rappresentative
il mondo odontoiatrico.
Nei consigli dell’Ordine dei medici e degli Odontoiatri
di Torino e provincia, la componente odontoiatrica ha
sempre avuto piena autonomia, cosa assolutamente
non scontata vista l’esperienza in altre città.
In vista della modifica della legge costituitiva degli Ordini professionali dobbiamo essere uniti per ottenere una
legge che riconosca la nostra specificità e che ci dia i
mezzi per gestirla.
gli “stati generali” dell’odontoiatria
E mentre noi a Torino andavamo a votare, lo scorso 16
dicembre a Roma erano stati convocati gli Stati generali
dell’Odontoiatria su inziativa del presidente nazionale
cAO Giuseppe Renzo.
c’era da sintetizzare le posizioni e indicare nuovi obiettivi strategici e temporali, anche in vista di una interlocuzione prossima con il ministro Balduzzi. I risultati sono
stati tanti: unità e organicità delle posizioni espresse, attenzione da parte dei tanti politici presenti e dei media
verso i problemi dell’Odontoiatria italiana, responsabilità
nei confronti della professione e dei pazienti.
Primo dilemma operativo: “Ordini SÌ, Ordini NO”…
Questo il pensiero di Giuseppe Renzo, condiviso dalla
maggioranza degli odontoiatri italiani:
“ordini sì, perché sono l’unico baluardo nella difesa dei
diritti dei cittadini…Attenzione! I problemi che oggi investono gli Ordini riguardano non solo la nostra professione, ma l’intera società italiana. Ci sono oggi in Italia
58 mila colleghi odontoiatri, 1/900 abitanti e in alcune
regioni 1/600 abitanti, quando l’OMS indica come rapporto ottimale 1/2000 abitanti. Ma la pletora odontoiatrica è il risultato di un percorso non virtuoso fatto di
ricorsi, di programmazione non rispettata né dalle Uni-
aprile 12
versità italiane, tanto meno da quelle straniere. Esistono
in Italia 34 corsi di laurea in Odontoiatria, ma ci sono
giovani che vanno all’estero perché qui non riescono a
superare i test di ammissione. E si ritrovano senza laurea
riconosciuta”. E sulla questione abusivismo, “fenomeno che non è sganciabile dal prestanomismo. Si valuta
che esistano 15 mila esercenti abusivi, sui quali le CAO
hanno esercitato provvedimenti disciplinari con sanzioni
pesanti, pur essendo in vigore l’articolo 348 del Codice
penale che stabilisce una sanzione di 516 euro per i trasgressori, una nullità. Eppure siamo qui a combattere
questa eterna guerra contro l’abusivismo senza alcuna
intenzione di mollare”.
Giuseppe Renzo replica anche alla critica ricorrente
sull’alto costo delle prestazioni odontoiatriche: “La cura
odontoiatrica è cara di per sé, se fatta secondo criteri
seri. I rischi derivano da coloro, ovviamente gli abusivi, che utilizzano attrezzature e materiali a basso costo,
provenienti dalla Cina e da altri Paesi, o da prestazioni
non appropriate”. Poi un attacco frontale: “Groupon
è l’esempio del ‘terzolucrante’, di chi propone e poi
gestisce offerte di prestazioni a basso costo, senza alcuna garanzia per i pazienti. È un fenomeno non solo italiano perché gestito da un gruppo di potere economico
quotato nella borsa di New York”.
Prada e delogu
Prada e Delogu e hanno presentato domande e richieste specifiche ai rappresentanti della politica: Prada,
presidente nazionale ANDI:“siamo preoccupati per lo
sviluppo della professione in Italia: il 20-30% del nostro tempo è vanificato in atti burocratici e la pressione
fiscale è davvero preoccupante: in troppi continuano a
considerarci imprese senza però volerci offrire gli sgravi
fiscali che lo Stato attribuisce agli imprenditori”
Delogu, presidente nazionale AIO:“la nostra professione
è vista come una lobby, ma in realtà l’odontoiatria non
è protetta da nessuno e gli Ordini esistono per la difesa
del paziente”
Parole che hanno permesso a Giuseppe Renzo di ricordare che gli odontoiatri e gli Ordini “godono di cattiva
stampa, ma il danno è tutto dei cittadini che si ritrovano
schiacciati dal concetto di vendita del prodotto salute,
che è oggi il vero ed unico nemico, che si esprime in
follie di mercato, di concorrenza e di falsi bisogni dettati
ed imposti dalla pubblicità”
una conferma di imPegno
Nel confermare l’impegno a soddisfare le aspettative dei
numerosi colleghi che ci hanno dato fiducia…
Nel ringraziare i colleghi che ci hanno dato fiducia…
confermiamo l’impegno a soddisfare le aspettative di
tutti gli iscritti.
Patrizia biancucci
40
discutendo di Odontostomatologia
musica in studio: si PuÒ diffondere
senza diritti o canoni da Pagare
La libera professione è considerata una specie di vacca da mungere: da parte dello Stato (che ci riesce abbastanza
bene attraverso tutte le declinazioni del suo apparato) e di svariati (e spesso misteriosi) enti che si palesano all’orizzonte accampando diritti nuovi. In questo primo scorcio del 2012 ci hanno provato in serie la Rai (con la pretesa di far
pagare un secondo canone a tutti i professionisti in possesso di un Pc collegabile alla Rete) e la Scf, una nuova sigla
particolarmente “aggressiva” nel pretendere i diritti d’autore per la musica diffusa attraverso registrazione fonografica: la Società consortile Fonografici. contro le pretese di questo Ente si è opposta
l’Andi che ha perseguito i suoi obiettivi di tutela degli odontoiatri sino alla corte di
Giustizia Europea riportando un successo clamoroso. Non soltanto per gli odontoiatri
italiani ma a beneficio di tutti i professionisti europei.
La sentenza della corte di Giustizia Europea è scaricabile dal Portale dell’Ordine dei
medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Torino (www.torinomedica.com) nel
servizio su questa notizia, messo in Rete nel mese di marzo. Per accedere al servizio
giornalistico e al testo della sentenza, digitare nell’apposito spazio di ricerca in alto
a destra la parola: “ScF”.
I possessori di un cellulare smartphone abilitato alla lettura dei codici “QR”, possono
accedere direttamente al servizio inquadrando l’immagine a lato.
Di seguito il testo del comunicato stampa diffuso dall’Andi per dare notizia dell’importante successo giudiziario
messo a segno in Europa.
storica vittoria di andi alla corte di giustizia europea: gli studi Privati non devono pagare la società
consortile fonografici (scf)
un PrinciPio che Premia la tenacia associativa e salva tutti i liberi Professionisti euroPei
In data 15 marzo 2012 la corte di Giustizia Europea ha pubblicato la Sentenza con la quale si afferma che la
diffusione gratuita di musica in uno studio odontoiatrico – ma il principio vale per ogni attività economica di tipo
libero professionale – a beneficio della relativa clientela, non dà diritto alla percezione di un compenso a favore
dei produttori fonografici.
La vicenda concerne alcune cause promosse dalla Società consortile Fonografici quale mandataria dei produttori
fonografici consorziati. Nell’esercizio della sua attività S.c.F. aveva intrapreso cause pilota contro alcuni dentisti
appartenenti ad ANDI, al fine di far accertare che questi, nel proprio studio dentistico privato, diffondessero
musica di sottofondo senza pagare alcunché ad S.c.F.
Le sentenze di primo grado risultavano vinte dai dentisti, col supporto fornito dall’ufficio legale Nazionale ANDI.
S.c.F. impugnava le pronunce. La corte d’Appello di Torino, rimetteva la causa alla corte di Giustizia Europea,
per accertare se il diritto europeo, che disciplina la materia, incidesse sull’esito della controversia e in quale misura.
Dinanzi alla corte di Giustizia, S.c.F. sosteneva che la questione incideva non solo sulla categoria degli Odontoiatri, ma su tutte le libere professioni: i legali di ANDI Nazionale si opponevano motivatamente. I giudici europei,
la cui sentenza ha un’efficacia normativa vincolante, accoglievano pienamente la tesi sostenuta da ANDI sin
dal primo grado del giudizio, affermando che i pazienti di un dentista – come i clienti di ogni altro studio professionale - non possono essere qualificati come “gente in generale” dal momento che i medesimi sono tutti
conosciuti dal professionista, che li riceve singolarmente e personalmente.
“Sono veramente molto soddisfatto del risultato raggiunto, – commenta il Presidente Nazionale dott. Gianfranco Prada – che ribadisce il concetto fondamentale, da sempre sostenuto da ANDI, che lo studio professionale
non è luogo pubblico. Si tratta di una vittoria storica, ottenuta grazie al solo nostro impegno, alla tenacia della
nostra Associazione e alla valenza del nostro Ufficio Legale, un risultato sindacale vero che farà risparmiare migliaia di euro ai nostri Soci e a tutti i Liberi Professionisti Europei.”
la segreteria di Presidenza andi
roma, 16 marzo 2012
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aprile 12
Medicina e salute
il vissuto di diPendenza e di
imPotenza negli adolescenti
rifiutare ogni regola, vivere senza denaro,
rischiare la vita per vivere la libertà.
(folco terzani: a piedi nudi sulla terra, mondadori ed. milano 2011)
Una lunga serie di osservazioni, emerse nella nostra vita professionale di pediatri, ci induce a riflettere, impegnandoci
a trovare un legame fra circostanze apparentemente difformi. Proviamo ad elencarne alcune: le letture infantili, le
abitudini al fumo, il consumo di alcolici, le tossicodipendenze, i disturbi del comportamento alimentare, le culle vuote.
I giovani d’oggi ci sembrano le vittime di una sorta di fascinazione collettiva, che li conduce, passo dopo passo, ad
una condizione di inerte passività: prologo quasi obbligato alla dissipazione del tempo e delle proprie risorse, così caratteristica degli ultimi decenni. Un’esacerbazione patologica delle tentazioni tipiche di ogni adolescenza - da sempre
desiderosa di autoaffermazione - liberata troppo precocemente dalla tutela genitoriale e dai modelli introiettati, per
cercare nella ribellione, non già un trampolino di lancio, ma un alibi per sprofondare in un opaco letargo esistenziale.
chiusi ad una vita per cui non sono attrezzati.
È davvero Possibile dare una interPretazione univoca a comPortamenti
a Prima vista così diversi?
La nostra ipotesi è che ci sia un denominatore comune nel contesto sociale, che sembra
precludere un futuro alle nuove generazioni. Un fenomeno generale, che si manifesta con
maggiore intensità nel mondo occidentale, drammaticamente arenatosi dopo una fase economicamente esplosiva. Tuttavia con radici lontane, annunciato dalla riduzione dell’individuo
a mero ingranaggio, come succede nelle società forzatamente indotte ad ottimizzare le tecniche produttive. Per conquistare un benessere rivelatosi fragile, pagato a duro prezzo dalle
generazioni precedenti; destinato a dissolversi, rivelandosi come un baratto inadeguato, per
poi consegnare alla storia padri e madri divenuti modelli non imitabili. Senza alcuna volontà
di affermare simmetrie di genere, visto che la donna ha pagato un prezzo elevato il ridursi
del suo ruolo materno, fidando di trovare un compenso sufficiente nella maggiore autonomia
ottenuta. Le conseguenze abbiamo imparato a conoscerle: da un lato figlie insoddisfatte,
spesso manipolatrici e vittime di disturbi del comportamento alimentare, in grado di alterare
la loro fertilità; dall’altro, maschi chiusi nel gruppo dei pari, come rimedio all’incapacità di
affrontare il mondo. Entrambi consegnati ad una sessualità immatura, svincolata da ogni
parametro affettivo.
comportamenti inadeguati, che conservano però il significato di sintomi di disaffezione da un
mondo divenuto stretto, serrato nelle reti di una razionalità arida che smentisce ogni forma
di libertà. Un dramma di cui non si intravede la fine, visto che non si scorgono né volontà
individuali di salvezza, né progetti di soluzioni collettive; al loro posto piuttosto una caotica
frammentazione sociale, in cui il ‘clan’ si propone di vicariare le mancanze della famiglia e
della società.
Di certo il rischio è di ricorrere a concetti troppo schematici per comprendere appieno una
complessità irriducibile; ma che per converso offre la prerogativa di spiegare l’enorme differenza di attese e di prospettive insinuatesi fra padri e figli; tale da ostacolare una reciproca
comprensione e da rendere quasi obbligatorio il rigetto del modello genitoriale.
Val forse la pena di soffermarsi a riflettere sulla abituale impossibilità di proiettarsi nel futuro
che priva di speranze le nuove generazioni e, nello stesso tempo, sottolineare il timore di
realizzarsi come individui. Un atteggiamento psicologico che fatalmente conduce nel vicolo chiuso, dove risuona un
fragore ottundente (niente affatto metaforico) in cui annegare i preoccupanti scricchiolii del proprio annullamento
esistenziale.
Uno scandaloso disastro che avviene tra l’indifferenza generale, quando non rivela pesanti collusioni e corresponsabilità fatali. A cui nessuno può dirsi estraneo.
Da questo punto di vista, i segnali appaiono invece eloquenti nella loro inarrestabile progressione: anticipati dap-
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Medicina e salute
prima in modo metaforico (la scelta delle letture), quindi marcati a livello simbolico (il fumo, l’alcol e talora le
tossicodipendenze), per poi reiterarsi in una adolescenza
interminabile, destinata ad esaurirsi nella chiusura individualistica di una sterilità psicologica - con l’imprigionamento in un corpo efebico che si rifiuta di farsi tramite
- esemplificata dall’attuale caduta della natalità. Senza
dimenticare il valore sintomatico di tante obesità.
comportamenti qui non a caso elencati di seguito, per
rendere esplicita le nostra tesi: che siano sintomi dello
stesso malessere esistenziale e prodotti dalle stesse cause. Si badi: di essere sintomi e non cause, che vanno cercate oltre. Quindi nessuna intenzione censoria, nessuna
condanna, nessun anatema, ma l’invito a capire.
Non è il caso in questa sede di abbordare le complesse
tematiche del corpo anoressico o della rinuncia alla procreazione. ci limitiamo ad accostare il tema della letteratura infantile ed i rituali di ingresso per farsi accettare
nel gruppo dei pari, attraverso pratiche aventi sapore
iniziatico. Intendiamoci, antiche liturgie, ma che ora
sembrano avere una valenza più sinistra, come segnali
di un destino congelato nell’anticamera di una maturità
irraggiungibile.
il dominio del fantasy
Iniziamo, quindi, dalle letture. Dopo aver raccolto un
migliaio di questionari sui libri letti, distribuiti agli allievi
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di prima media di Torino e di comuni viciniori – sotto
l’egida dell’Istituto di medicina dello Sport - siamo rimasti colpiti dalle informazioni ricevute, che dimostrano
l’enorme successo di un solo genere: il Fantasy. Un insieme di dati destinati ad essere esaminati in dettaglio, ma
già ora in grado di confermare le ipotesi emerse a suo
tempo, quando ci siamo interessati ai Disturbi dei comportamenti alimentari (Anoressia e bulimia alle soglie del
2000, 1996) ed alla Denatalità (La Culla vuota, 1997) per
una lettura della Adolescenza, apertasi nel 2009 ad esaminare l’Orientamento sessuale e la Costituzione dell’identità di genere.
Le letture infantili, da sempre in precario equilibrio fra
obbligo scolastico e libera scoperta; ma ora più palesemente manifestazione di preferenze individuali condivise dal gruppo e perciò in sintonia col vissuto collettivo,
conformisticamente approvato dai social-networks. Una
scelta in cui si proietta la necessità di un’evasione dalla
realtà quotidiana, senza la pretesa di essere espressione
di un autonomo gusto letterario. Dunque, non un piacere in sé, sebbene una richiesta generazionale, che trova
nel Fantasy la chiave per spalancare le porte di un immaginario, rivelatore dell’imperativo a superare
una realtà, non tanto minacciosamente incombente, quando priva
di attrattive e di promesse. Una
scelta compiuta come reazione di
fronte alla prospettiva di divenire
adulti percepita come alienante:
un fine verso cui l’adolescente si
sente inadeguato, ma - ancora
di più - profondamente demotivato. Una scelta fatta propria da
un pubblico disposto a farsi carico dell’improbabile e addirittura
dell’orrore – magari nelle forme
macabre e spettrali del gore e dello splatter (“Gore” e “Splatter”,
spesso usati come sinonimi, si riferiscono alle tinte più forti dell’
“horror”: film o narrativa in cui gli
aspetti più cruenti vengono spettacolarizzati. Ndr)- pur di evadere;
al punto da accettare il ricorso al
magico, allo sconfinamento abissale ed estraniante nel tempo e
nello spazio nella speranza di approdare a mondi dove si realizzino
attese qui ed ora inattuabili: i paradisi promessi nei quali più non si
crede. come per tutte le promesse ultraterrene c’è un
prezzo da pagare: ed è l’annullamento di sé. Un aggancio col reale ormai limitato ad un corpo fastidiosamente
ancorato alle dimensioni concrete, mosso da pulsioni
che occorrerebbe iniziare ad apprendere ed interpretare
per indirizzarle. Nulla di tutto questo. Perciò libero corso
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Medicina e salute
al virtuale, nel successivo superamento anche della letteratura - col suo bagaglio eccessivamente ingombrante:
le citazioni non sempre decifrabili, i compiaciuti arcaismi grammaticali, il lessico inusuale - per impadronirsi
di mezzi ancor più agili, diretti ed efficaci. ci si appresta
così al passaggio dal metaforico al simbolico, dal mitico al magico, per raggiungere attraverso il virtuale un
domani dato già per attuato od un ieri fuori dai ricordi
che lo limitano: cioè fuori dalla storia e dalla ragione,
armi letali per la fantasia. ma attestato dalla potenza
tecnologica che funziona da ponte levatoio, la soglia
meravigliosa per scivolare in un altrove in cui passato e
futuro suppliscono al presente. Una dimensione messa a
portata di mano, a cui si crede di avere diritto - senza la
tutela di magisteri autorevoli, capaci soltanto di appellarsi alle virtù di pesanti apprendistati e di saperi faticosi
- in nome di una libertà letteralmente sconfinata, democraticamente offerta a tutti. Un futuro ben più attraente
del mondo modesto che ci circonda e reso credibile dalla
maestria con cui viene descritto; od un passato mitizzato
in grado di smentire la Storia con le sue penose consequenzialità. Nel tempo annullato, le prospettive perdono
di valore.
Nello spazio contratto, qualsiasi viaggio è attuabile*.
le urgenze dell’etica,
l’inutilità del moralismo
meri pretesti, come si è detto, per una evasione, in cui
si riflettono frammenti di mondi dove non valgono le
leggi fisiche e le norme sono diverse. Per noi utili strumenti per comprendere le ragioni di un disagio e discutere i mezzi usati per sentirsi invulnerabili; o, perlomeno,
l’illusione di essere per sempre immuni dai doveri e dai
dettami, che insidiano un’esistenza divenuta amorfa. Per
questo riteniamo indispensabile conoscerli. Occorre però
essere prudenti. Infatti, esattamente come le regole, le
raccomandazioni, gli appelli non funzionano - quando
minacciano castighi o promettono premi impossibili da
riscuotere - la stessa educazione naufraga quando ci allena a gare improbabili o ci fa conquistare competenze
inutili. Le prescrizioni non sono accolte, se riguardano
una realtà smentita proprio dal suo superamento; un
percorso già attuato - ma non esaurito - rimasto aperto
aprile 12
per accoglierci, in cui si perviene ad un godimento immediato. Senza Legge, direbbe Lacan: ma che tuttavia
si appella ad un’Etica gabellata come superiore perché
tagliata con precisione su una realtà confezionata a
bella posta. Un miraggio, quindi, che diventerà in anni
precipitosamente prossimi specchio di una sessualità
senza increspature per l’accurata esclusione dell’Altro,
ridotto a partner anonimo, una mera presenza oggettuale.Un miraggio non di meno affascinante, un sogno
ad occhi aperti che può dissolversi solo con uno shock,
un trauma, che tutti temiamo di imprimere. Fin’allora
le orecchie saranno piene di suoni e gli occhi ricolmi di
immagini, perciò sigillati da una sordità e da una cecità
che spiegano le palesi difficoltà di attuare programmi di
prevenzione, basati su norme igienico-sanitarie incapaci
di persuadere quando predicano i rischi di esposizione a
sostanze nocive. Inutile affannarsi a descrivere con verisimiglianza comportamenti imprudenti. Prescrizioni e
raccomandazioni che nessuno mette in dubbio, ma che
non incidono su chi non crede nel futuro ed è convinto
di poter gabbare il presente. come falliscono le diete
proposte agli obesi, così risultano improduttive le campagne contro il tabagismo e l’alcol. Una prova sotto gli
occhi di tutti: l’inefficacia dei moniti terrorizzanti stampati sui pacchetti di sigarette. Allarmi che riguardano un
futuro scavalcato. Una razionalizzazione che non incide
su chi vuol solo dimenticare la realtà in cui vive.
Lo spazio di un articolo di una rivista, non permette di
esaurire le tematiche elencate, ma perlomeno ci consente di dare una forma provocatoria alle nostre preoccupazioni di pediatri. convinti, come siamo, che il nostro
ruolo non si limiti a compiti esclusivamente clinici. Pur
evitando accuratamente la parola ‘amore’, per le implicazioni connesse al suo abuso, cerchiamo altri termini
più aderenti e modesti per tradurre il nostro messaggio.
Del resto, l’abbiamo imparato tutti: la salute deve essere
globalmente intesa come benessere fisico e psichico di
un individuo armonicamente inserito nella Società. Una
affermazione con una valenza ancora maggiore quando
si riferisce a soggetti in età evolutiva, meno tutelati e
più esposti a pericolose devianze. In questo contesto proprio perché coscienti di tante inadempienze da parte
del mondo degli adulti, anch’essi in crisi di identità e
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Medicina e salute
di ruolo e perciò magari propensi ad ascoltare profezie
di sventura, ma senz’altro inabili a comporre messaggi
positivi - è indispensabile sollecitare la collaborazione di
tutte le figure professionali istituzionalmente interessate,
promuovendo una strategia dell’attenzione per una prevenzione a costo zero. Una iniziativa molto precoce, che
deve avvalersi di una nuova convergenza dei saperi e di
una integrazione a caldo di ogni progetto e competenza.Una prevenzione che per essere tale non può - però
- essere un sermone, una dotta esortazione, un sapiente
riferimento, ma deve trasformarsi – ed è la sfida più ardua, ma la più doverosa e significante per una società
che sappia rinnovarsi – in un segnale di simpatia e di solidarietà per divenire esempio da imitare, testimonianza
attiva, passione civile, azione in grado di rendere plausibile il mondo in cui viviamo. Evitando ogni atteggiamento depressivo, che rende poco credibili mentori obbligati
professionalmente ad indicare la strada a giovani privi di
prospettive. Senza timore di rieducare educatori inferiori
ad un ruolo – e lo diciamo con rispetto per chi vi ha
consumato l’intera esistenza - che richiede entusiasmo,
gioia di vivere, dedizione, per fare della fiducia nella vita
lo strumento eversivo necessario per affrontare il mondo. Tutti scontiamo gli errori di discipline troppo rigide,
propinate in pillole, amare medicine e non fermenti positivi. comunque, incapaci di integrarsi per accompagnaci
nella crescita: vedi l’esempio negativo della persistente
divisione fra ‘materie’ scientifiche ed umane, temperata
abilmente – sia detto per inciso - nelle sintesi anomale
tentate dai Fantasy. Si percepiscono ancora le difficoltà
di una scuola che non sa stimolare a sufficienza la naturale curiosità dei discepoli, per elevarla ad interesse,
e fare del dubbio un metodo di conoscenza, inserendo
nell’insegnamento l’ironia e la pietas, che sono poi semplicemente le polarità entro cui è possibile vivere coniugando libertà e tolleranza.
Altrimenti - al di là dell’enfasi retorica sparsa a piene
mani per convincere i lettori, di cui un poco ci vergogniamo - e comunque assai meglio delle catene dei fisici,
non più secondo Epicuro, le favole degli dei, ma certo le
invenzioni della fantasia. In termini medici, non possiamo togliere l’analgesico prima di rimuovere le cause della penalizzante deriva che travolge i giovani, autentica
male-dizione della nostra epoca.
Da parte nostra continueremo a coltivare ogni forma di
santa follia per tornare ad inserire la fantasia nel quotidiano, come positiva energia creativa.
*L’intenzione è di parlare qui delle letture dei ragazzi, non di letteratura infantile. Pertanto dobbiamo limitarci ad accennare soltanto
alla marcata divisione in generi, con le vistose differenze fra i romanzi per ragazzi tradizionali, gli storici, i libri di avventura, i gialli
ed il fantasy attuale, con la sua ingombrante pretesa di fondare
un nuovo orizzonte mitologico. Tralasciando di esaminare le varie
ed interessanti forme di contaminazione, si scorgono nelle specializzazioni modi di narrare rivelatori di molteplici finalità. Senza
tacere dei fumetti, divenuti cult nelle graphic novels, dopo averci
abituato ai serial. Un importante filone con tecniche complesse e
nette divisioni di competenze fra sceneggiatori e disegnatori, fuse
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nel racconto. Un genere, comunque, in cui l’illustrazione, divenuta
‘immagine’ (sottraendoci la libertà di dare un volto ai personaggi,
come del resto capita anche nei film), conferisce lo stile ed è la vera
struttura narrante, mentre il testo si contrae in concisi aforismi, non
privi talvolta di valore poetico. è doveroso ricordare quanto meno
la tendenza sempre più spiccata a ridurre i sentimenti a pure emozioni, che ci pare cogliere dovunque. Senza alcuna presunzione di
essere esaustivi, occorre indicare il diverso ruolo che i protagonisti
hanno assunto via via: in ogni modo sempre eroi su cui proiettare
le nostre frustrazioni o i nostri desideri, per divenire guida o modelli
da introiettare. Piuttosto, quel che è venuto meno è la pretesa di
scorgere nelle scelte la personalità del lettore: il semplicistico dimmi
ciò che leggi e ti dirò chi sei. Un esercizio difficile in una cultura che
ha sottratto alla parola scritta alcune delle prerogative assegnate,
giustificando in parte la disaffezione alla lettura. Per converso le
mode sono sempre più pesantemente appiattenti. Per cui anche le
nostre considerazioni finiscono per essere solo indicazioni di tendenze generali.
Piero bini
giovanni giaretto
aprile 12
Cultura
“end Polio noW”: il Pianoforte di
andrea boccaletti Per dire basta
a Questa malattia
Il Rotary International (www.rotary.org) ha avviato dal 1985 il progetto “PolioPlus” mirato all’eradicazione della poliomielite
nel mondo.
Ogni anno i rotariani di tutto il mondo contribuiscono, con i più svariati progetti, alla raccolta di fondi per finanziare questo
progetto, sforzo congiunto del Rotary International, dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OmS), dell’UNIcEF e dei
centri americani per il controllo delle malattie. Dallo scorso anno il Rotary club Torino castello ha avviato iniziative finalizzate alla raccolta di fondi a favore del progetto e quest’anno ha deciso di riproporre al pubblico gli “Aperitivi in concerto”,
una manifestazione, articolata in tre eventi musicali, che intende creare un contatto tra il pubblico ed il mondo rotariano
per richiamare l’attenzione sul progetto di altissima valenza umanitaria “Polio Plus”. La lotta a questa terribile infezione
virale che negli anni ’50 dell’altro secolo ha colpito molto duramente anche in Italia, è stata spesso segnata da una caratura
umanitaria di altissimo livello. Basti pensare al virologo Albert Sabin che deliberatamente non intascò nemmeno un centesimo per il brevetto del vaccino che porta il suo nome e che ostacolò con decisione la volontà del Governo del suo Paese
d’adozione (gli Usa) di vietare l’esportazione del vaccino Sabin in Unione Sovietica.
Alla seconda edizione di “Aperitivi in concerto” si sono associati altri Rotary club della città di Torino: il Rotary club Torino,
il Torino collina, il Torino Europea, il Torino Nord-Est, ed il Torino Valsangone.
Nel secondo appuntamento, la sera del 29 marzo, era in programma il recital di Andrea Boccaletti, pianista emergente, che
al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4) ha eseguito musiche di Beethoven e chopin. L’esecuzione del giovane pianista torinese è
stata molto apprezzata dalla critica musicale e ha suscitato grande entusiasmo di pubblico, come testimonia l’attestato di
ringraziamento che riproduciamo.
nicola ferraro
“PolioPlus”, il più ambizioso programma della storia
del Rotary, costituisce la componente di volontariato
dell’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio.
Da più di 25 anni il Rotary è alla guida di questa iniziativa globale per sconfiggere questa terribile malattia.
Oggi il PolioPlus è universalmente riconosciuto come
un modello di riferimento nell’ambito della cooperazione tra pubblico e privato per il perseguimento di
obiettivi umanitari.
Quando l’obiettivo conclusivo sarà raggiunto, si stima
che il Rotary avrà messo a disposizione dell’iniziativa
per l’eradicazione della polio oltre 1,2 miliardi USD.
La leadership del Rotary ha spinto l’Assemblea Mondiale della Sanità, nel 1985, ad approvare una risoluzione per il lancio (tre anni più tardi, nel 1988) dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio .
Migliaia di Rotariani in tutto il mondo hanno prestato
servizio come volontari durante le giornate nazionali
d’immunizzazione allo scopo di somministrare il vaccino antipolio a milioni di bambini.
Il programma “Polio Plus” consente al Rotary di finanziare i costi operativi dei progetti (trasporti, distribuzione del vaccino, campagne di sensibilizzazione, formazione del personale sanitario, sostegno alle attività
di sorveglianza). Leggete ulteriori informazioni sulle
giornate nazionali d’immunizzazione.
I Rotariani desiderano incoraggiare i governi dei Paesi
donatori e di quelli in cui la polio rimane endemica a
continuare ad offrire il massimo supporto politico e
finanziario alle attività di eradicazione della malattia.
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Le nostre radici
un medico e gli immigrati
ALLA REdAzIOnE dI TORInO MEdICA.
dopo aver letto l’editoriale, comparso su TORInO MEdICA di dicembre 2011, “TORInO: RAzzIsTA,
CIVILE, sOLIdALE, IndIGnATA…”, mi sono sentito coinvolto sia come medico che come persona
ed ho pensato di scrivere un piccolo articolo sulla mia esperienza umana che riguarda il mio impegno di
volontario in questo campo.
Vi invio quanto ho scritto per valutare la possibilità di una eventuale pubblicazione sulla rivista.
Vi ringrazio
dOTT. ALFOnsO IOzzO
“Quello che ho ricevuto da loro È infinitamente PiÙ di Quel Poco che sono riuscito a
dare”.
Quando, oltre una quindicina di anni fa, ho iniziato a
dedicare una parte della mia professione di medico alla
salute degli immigrati, ho capito, fin dall’inizio, l’opportunità che mi si offriva di arricchire la mia cultura e ampliare i miei orizzonti di vita.
L’esperienza umana dell’incontro con persone provenienti da altre culture e diverse confessioni religiose mi
ha permesso di crescere non solo nella professione, ma
anche e soprattutto nella mia persona.
Ho capito che vi erano altri modi di vivere la malattia, il
dolore, la sofferenza. ho compreso che, in queste situazioni, non mi erano di aiuto né gli studi, né la mia esperienza di medico, costruitami fino allora, ma che dovevo,
con estrema umiltà, affrontare in modo nuovo, il rapporto medico paziente, mettendomi sullo stesso piano
di chi avevo di fronte, per poter aprire una finestra di
dialogo, che si è rivelata estremamente fruttuosa.
Ho compreso che, rispettando la loro diversità, riuscivo
a comprendere meglio me stesso, costruendo ed affermando la mia identità.
Ho compreso che il nostro punto di vista, con cui guardiamo il mondo, non è l’unico, ma può essere sbagliato,
in quanto esistono altri modi di valutare ciò che ci circonda, che hanno pari validità e dignità.
L’aver costruito con mia moglie una famiglia multietnica è servito a completare quel percorso, che ho iniziato
quindici anni fa e che spero, pur tra molte difficoltà e
delusioni, talvolta anche umilianti, possa proseguire ancora per molti anni, anche per poter trasmettere agli altri
la ricchezza di questa esperienza.
L’episodio che ha coinvolto la d.ssa Suad Omar (vedi
Torino medica, dicembre 2011) è situazione estrema,
anche se purtroppo sempre più frequente. ma voglio ricordare che, nella vita degli immigrati, sono quotidiane
le difficoltà che si trovano ad affrontare, perché visti con
sospetto e timore.
Quello stesso timore e sospetto, che, quando andiamo
a trascorrere le vacanze in un paese diverso dal nostro,
non ci consente, in genere, di immergerci completamente nella loro cultura, vivendo i loro usi e costumi, ma ci
aprile 12
limita, magari, in un tour organizzato, ingabbiati in un
hotel a cinque stelle tra agi e profumi, degni di un emiro.
Sarebbe, certamente, molto più stimolante vivere una
esperienza vera, magari soffrendo un po’, ma gustando di più ciò che mai potremmo conoscere nel nostro
mondo.
Da qui all’episodio di razzismo citato il collegamento è
evidente: l’ignoranza, il credere di essere depositari della
ragione, della verità, del diritto di supremazia sugli altri… NIENTE DI PIU’ ERRATO!
Guardiamo alla nostra storia. Quella vera, che non è soltanto quella di poeti, navigatori, santi e quanto altro, ma
quella di oltre trenta milioni di immigrati, che dal 1870 al
1970, hanno lasciato l’Italia, per costruirsi una vita più
dignitosa in altri paesi, soffrendo e gioendo, umiliati ed
appagati, impoveriti e arricchiti, né più, né meno come
avviene per gli immigrati attuali.
Dovremmo accoglierli forse con un altro atteggiamento,
garantendo diritti e proponendo doveri ed opportunità.
Ricordiamoci infine che nessun italiano può sostenere di
non aver avuto un parente prossimo o meno che non sia
immigrato nei tempi addietro.
l’altro, con la sua differenza, è sempre qualcuno
che ci provoca. eppure l’altro è colui che mi permette di capire chi sono, colui che per opposizione
mi plasma, colui che rafforza la mia identita’, proprio mentre la contesta. (enzo bianchi).
alfonso iozzo
medico di famiglia in grugliasco
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I servizi dell’ordine
SUL WEB LE OFFERTE E LE RICHIESTE DI LAVORO!
Le rubriche dei medici disponibili alle sostituzioni in medicina Generale e delle offerte/richieste di lavoro o di collaborazione professionale, che trovavate prima dei programmi dei convegni, sono scaricabili ora dal sito Internet
dell’Ordine all’indirizzo www.omceo.to.it > Area Servizi > Occasioni di lavoro.
Gli spazi Internet dell’Ordine hanno conosciuto nell’ultimo anno un vero boom di accessi; questo dato lusinghiero
ci permette realmente di diversificare sempre meglio questo mezzo di comunicazione dalla rivista Torino medica
rendendolo, ad esempio uno strumento più agevole, tempestivo ed efficace nella comunicazione dell’attualità
e nella pubblicazione delle rubriche di servizio. Nell’imminente futuro ci saranno sicuramente altre novità che
comunicheremo tempestivamente.
La Redazione di Torino medica (RTm)
COMUNICAZIONE DI CAMBIO INDIRIZZO…
Alcuni iscritti comunicano alla redazione di Torino medica il cambio di indirizzo per continuare a ricevere la rivista.
Si chiarisce che la procedura corretta per la segnalazione all’Ordine di un cambio di residenza o di indirizzo prevede
obbligatoriamente la segnalazione alla Segreteria Amministrativa. Sempre alla Segreteria Amministrativa vanno segnalati gli eventuali disguidi di spedizione di Torino medica.
Si prega pertanto di contattare questa struttura operativa al numero di telefono 011.5815108 o all’indirizzo e-mail:
[email protected]
La Redazione di Torino medica (RTm)
LA FEDER.S.P.EV PER GLI ISCRITTI ALL’OMCeO DI TORINO
La “Federazione Sanitari Pensionati e Vedove” si occupa della risoluzione dei problemi economico-sociali dei medici,
farmacisti, veterinari che godono di una pensione e dei loro famigliari.
Per maggiori informazioni o per accedere ai servizi dell’Ente, si può telefonare alla signora Teresa Gariglio,
333/8440475, Presidente provinciale dell’Ente, o al dott. Giorgio cappitelli, 348/6703250, Presidente regionale.
La redazione
CARMEN MORTELLARO, PRIMA DONNA IN ITALIA PRESIDENTE
DI UNA SOCIETÀ SCIENTIFICO-CHIRURGICA
con l’elezione a Presidente della SidcO, carmen mortellaro verrà ricordata come la
prima donna in Italia al timone di una società scientifico-chirurgica: certamente una
buona notizia ma anche un modo per sottolineare, una volta di più, l’attuale disparità
tra i sessi in campo medico e nella società italiana soprattutto per quanto riguarda le
posizioni di vertice.
Titolare di un curriculum encomiabile (Ordinario di malattie stomatologiche alla Facoltà di medicina del Piemonte orientale, dove dirige l’Unità operativa ortodontico chirurgica, già Responsabile fino al
2011 della Patologia e chirurgia orale all’Infantile “R. margherita” di Torino) la professoressa mortellaro è entrata
con entusiasmo nel suo nuovo ruolo: sua ambizione dichiarata è proiettare la SidcO verso nuove sfide tra ricerca ed
internazionalizzazione.
Oltre alla presidenza SidcO, la docente ha al suo attivo quella della SIDOP e della FEDRA; ricopre inoltre l’incarico di
consigliera SIOcmF e di membro nelle commissioni di accreditamento e formazione presso il nostro Ordine.
Autrice di numerose pubblicazioni su Riviste nazionali e internazionali, è coautrice di testi su nuove tecnologie odontoiatriche e di studi su malattie rare e malformazioni cranio facciali. Vanta infine una vasta attività come relatrice in
oltre 200 convegni e di organizzatrice di congressi come membro dello Scientific committee.
Alla Professoressa i complimenti della redazione di Torino medica e i migliori auguri di buon lavoro.
a.g.
aprile 12
52
I servizi dell’ordine
53
aprile 12
Congressi
norme editoriali da seguire Per la
Pubblicazione di Programmi
di convegni su torino medica
Dal prossimo numero la redazione di Torino medica
pubblicherà soltanto i programmi che rispetteranno
le seguenti norme editoriali.
IL DOcUmENTO DEVE ESSERE RIGOROSAmENTE IN
FORmATO WORD E cONTENERE LE INFORmAZIONI
ESSENZIALI PER ORIENTARE IL LETTORE NELLA ScELTA DI SEGUIRE O mENO L’EVENTO:
•DATAELUOGODELCOVEGNO
• SEGRETERIA SCIENTIFICA O SEGRETERIA AMMINISTRATIVA cON UN REcAPITO TELEFONIcO E UN
INDIRIZZO E-mAIL
•MODALITÀDIISCRIZIONE
•NONINDICARECOSTI
Si pregano inoltre gli inserzionisti, in caso di convegni più articolati con tabelle o con più interventi di
relatori, di ordinare in modo chiaro le informazioni e
le corrispondenze tra relatore, titolo e orario dell’intervento
La redazione di Torino medica
www.fadinmed.it
sicurezza dei Pazienti e oPeratori
corso fad
Ha preso il via il nuovo corso Fad sulla Sicurezza dei pazienti e degli operatori, terzo step del corso sul Governo
clinico promosso da FNOmceO, ministero della Salute e
IPASVI. Pubblichiamo in allegato il relativo manuale di formazione rilasciato dal ministero.
come di consueto anche questo corso - che assegna 15
crediti Ecm - viene proposto inizialmente in modalità web
(www.fadinmed.it), tuttavia nei mesi successivi potrà essere seguito anche su apposito manuale (da richiedere
alla FNOmceO con procedura telefonica automatizzata
al n. 06.6841121) – che conterrà il test di valutazione da
inviare in per fax. Sarà possibile, in seguito, partecipare ad
eventi residenziali organizzati sulla stessa tematica dai vari
Ordini provinciali.
“La sicurezza dei pazienti è uno dei fattori determinanti la
qualità delle cure e pertanto è uno degli obiettivi prioritari
che il Servizio Sanitario Nazionale si pone – ha detto Luigi
conte, Responsabile del Settore Ecm della Federazione
degli Ordini – Lo sviluppo di interventi efficaci è strettamente correlato alla comprensione delle criticità dell’organizzazione e dei limiti individuali e richiede una cultura
diffusa che consenta di superare le barriere per l’attuazione di misure organizzative e comportamentali volte a
promuovere l’analisi degli eventi avversi, a raccogliere gli
aprile 12
54
Congressi
insegnamenti che da questi possono derivare e a favorire gli
atti utili per prevenirli”.
“La sicurezza dei pazienti, quindi, si colloca nella prospettiva di un complesso miglioramento della qualità e poiché
dipende dalle interazioni delle molteplici componenti che
agiscono nel sistema, deve essere affrontata attraverso l’adozione di pratiche di “Governo clinico” che consentano di
porre al centro della gestione dei servizi sanitari i bisogni dei
cittadini, valorizzando nel contempo il ruolo e la responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità”.
Un parte del corso è dedicata anche alla sicurezza dei
professionisti e dei luoghi di lavoro nella consapevolezza
del ruolo fondamentale che in questo processo riveste il
benessere organizzativo, relazionale e lavorativo di tutti gli
operatori sanitari.
“Rafforzare le competenze degli operatori – ha aggiunto
conte – è infatti un valore essenziale e uno strumento indispensabile per assicurare l’erogazione di cure efficaci e
sicure in un ambiente lavorativo sereno, motivante e stimolante, ed è per questo che oltre per i sanitari il corso può
rappresentare un momento di riflessione anche per le Regioni, le Province Autonome e le Aziende, alle quali spetta
il compito di sviluppare programmi ulteriori di formazione
nella logica del miglioramento della qualità e della sicurezza
delle cure”.
A conclusione del corso l’operatore sanitario dovrà essere
in grado di:
Riconoscere le motivazioni, anche etiche, per l’impegno nei
confronti della prevenzione e della gestione del rischio clinico nella pratica professionale quotidiana
Applicare una metodologia appropriata nella propria pratica professionale per :
identificare i rischi clinici ed i relativi determinanti nella specifico contesto professionale e prevenirli
scegliere ed applicare interventi per la gestione degli eventi
avversi e delle relative conseguenze che, tengano conto del
rapporto costo/beneficio
concorrere alla adozione di soluzioni per la prevenzione
Identificare le funzioni connesse al rischio per le diverse figure professionali e le relative responsabilità ed adottare
coerenti comportamenti a livello individuale e nella organizzazione
Istruire i pazienti, i familiari, i volontari e gli operatori per
la identificazione dei rischi, la prevenzione, la protezione
dagli stessi, nonché la gestione dei danni e delle relative
conseguenze
Fornire strumenti per la valutazione del benessere organiz-
55
zativo e lavorativo degli ambienti di lavoro , per la corretta
gestione delle risorse umane, per la coerente valorizzazione
delle professionalità, per la prevenzione ed il trattamento
delle criticità derivanti dallo specifico ambito sanitario
Accedere a FadInmed è semplice. chi ha già frequentato i
precedenti corsi (RcA e Audit clinico) può utilizzare lo stesso PIN. coloro i quali accedono per la prima volta ai corsi
Fad della FNOmceO devono necessariamente transitare
dal sito della Federazione (www.fnomceo.it), dove si verrà
riconosciuti e dal quale si arriverà direttamente alla scheda
di registrazione sulla piattaforma tecnologica. compilata la
scheda, si riceveranno direttamente alla propria e-mail le
password per entrare nel programma. Da questo momento in poi si potrà accedere direttamente alla piattaforma
(www.fadinmed.it) senza più passare dal sito della Federazione. Una volta entrati (dopo aver inserito la propria password) basta cliccare su “vai ai corsi” per svolgere l’attività
formativa.
Terminato il corso si avrà la conferma del superamento direttamente dalla piattaforma. ciascun professionista potrà
quindi scaricare e stampare il proprio attestato con i relativi
crediti, che risulterà firmato dal presidente del proprio Ordine provinciale.
Non è previsto un termine entro il quale concludere il percorso. L’unica scadenza è quella relativa al periodo di validità online che è di un anno (entro il 6 febbraio 2013)
pertanto dovrà essere concluso).
In caso di esito negativo si può di nuovo accedere al corso in
qualunque momento senza alcun bisogno di re-iscrizione.
torino, 12 maggio 2012
gam – galleria d’arte moderna
c.so galileo ferraris 30
no al dolore
il dovere di intervenire
convegno Nazionale FIDAPA BPW Italy
Task Force Nazionale Salute – FIDAPA BPW Italy
Gruppo FIDAPA BPW Italy Torino:
“Insieme per la lotta al dolore”
aprile 12
Congressi
codice Ecm: 119-24477, accreditato per:
Assistente sanitario, Farmacista, Fisioterapista, Infermiere,
Infermiere pediatrico, medico chirurgo (tutte le specialità),
Ostetrico/a, Psicologo
Programma
legge n.38, 15 marzo 2010
disposizioni per garantire l’accesso
alle cure Palliative e alla terapia del dolore
Apertura convegno
- Eufemia Ippolito, Presidente Nazionale FIDAPA BPW Italy
Etica e Deontologia
- maria Antonella Arras, coordinatrice della
commissione Etica e Deontologia dell’Ordine dei medici
chirurghi e Odontoiatri di Torino e Provincia
rino
Piero Fassino - Sindaco di Torino
Fiorenza Bassoli - Senatrice, commissione Igiene e Sanità
del Senato della Repubblica
Paolo monferino - Assessore alla Tutela della Salute e Sanità della Regione Piemonte
Antonio Saitta - Presidente della Provincia di Torino Amedeo Bianco - Presidente Nazionale e di Torino dell’Ordine
dei medici chirurghi e Odontoiatri
moderatori
moderatore del convegno e della Tavola Rotonda:
Nicola Ferraro
La partecipazione al convegno è gratuita.
Applicazione ministeriale
- Sonia Liberti, Ufficio XI della Direzione Generale
Programmazione Sanitaria del ministero della Salute, monitoraggio per le cure Palliative e per la Terapia del Dolore
col patrocinio di:
- Regione Piemonte
- Presidenza del consiglio Regionale del Piemonte
- Provincia di Torino
- città di Torino
- Ordine dei medici di Torino
- Università degli Studi di Torino; Dipartimento culture, Politica e Società
Segreteria Scientifica:
c.P.G. centro Pediatrico s.r.l.
Via De Sonnaz 5/a— 10121 Torino
tel. 011-5611187 fax 011-0620078
Progetto FIDAPA BPW Italy
- Luisa Pavesio mosso, coordinatrice commissioni cure
Palliative e Terapia del Dolore dell’Ordine dei medici di Torino; coordinatrice della Task Force Nazionale Salute - FIDAPA BPW Italy
Segreteria organizzativa e iscrizioni:
S.d.O. Servizi di Organizzazione s.a.s.
Via Vittorio Amedeo II, 11— 10121 Torino
tel. 011-548788 fax 011 0620078
Email: [email protected]
commissioni Regionali
- Raffaella Ferraris, coordinatrice commissioni cure Palliative e Terapia del Dolore della Regione Piemonte
torino, maggio - settembre 2012
Applicazione Nazionale
- Guido Fanelli, Presidente commissione Nazionale Terapia
del Dolore e cure Palliative del ministero della Salute; Direttore dell’U.O. Anestesia, Rianimazione e Terapia antalgica
dell’Azienda Ospedaliera di Parma
ASL e Territorio
- Giacomo manuguerra, commissario ASLTO1/TO2
tavola rotonda:
no al dolore: come diffondere la cultura della lotta
al dolore
Nicola Ferraro giornalista, Torino medica
marco Accossato, giornalista, La Stampa
carola Vai, giornalista, scrittrice
chiusura convegno
Eufemia Ippolito - Presidente Nazionale FIDAPA BPW Italy
autorità
Eufemia Ippolito - Presidente Nazionale FIDAPA BPW Italy
Graziella camurati - Presidente Distretto FIDAPA BPW Italy
Nord Ovest
Anna Lamarca - Presidente Sezione FIDAPA BPW Italy To-
aprile 12
centro musicoterapia benenzon italia
formazione Permanente:
11 maggio 2012
SUPERVISIONE Didattica – con il Dott. Vincenzo Bellia
12 maggio 2012
Seminario di DANZATERAPIA “Ritmo e Pulsazione”
condotto dal Dott. Vincenzo Bellia
16 e 17 giugno 2012
Seminari di cLINIcA
16 giugno
Dott.sa meschini Rita
”musicoterapia e gravi cerebrolesioni acquisite”
17 giugno
Prof.ssa manfredi cinzia “musicoterapia e Gravidanza”
formazione nel modello benenzon
29 e 30 settembre 2012
I LIVELLO DI mUSIcOTERAPIA DIDATTIcA
56
Congressi
Tenuto da Prof. manfredi cinzia e da Dott. messaglia Roberto
Per informazioni [email protected] tel
011/5682285- fax 011/0200353
centro musicoterapia Benenzon Italia ®
cooperativa Sociale Isoinsieme a r.l.
Via Piazzi, 41 Torino
tel 011/568.22.85 - fax 011/0200353 - m.
+393312005263
www.centrobenenzon.it
[email protected]
torino, 19 maggio 2012
ao cto m. adelaide – aula magna
bone neWs
edizione 2012
Presidenti Prof. maurizio crova, Prof. Paolo Rossi
Le novità e le controversie in campo medico-scientifico
spesso vengono presentate e discusse tra esperti e poi
divulgate attraverso i formidabili strumenti di comunicazione che Internet e i media ci offrono. Allo stesso modo
i modelli organizzativi e le indicazioni sui trattamenti
post-ricovero vengono frequentemente rinnovati al fine
di migliorare i risultati ed ottimizzare le risorse. Il paziente
nell’occasione di un problema muscolo-scheletrico incontra in una sequenza più o meno rapida diverse figure professionali dal medico di famiglia, allo specialista ambulatoriale, al radiologo, al fisioterapista ai quali rivolge spesso
le stesse domande, e talvolta riceve risposte in apparente
contrasto se non addirittura opposte. Il corso si propone,
con una formula apprezzata nelle scorse edizioni, di informare con taglio giornalistico i professionisti partecipanti
sulle novità, far emergere le contraddizioni e se possibile
risolverle, di presentare risultati su argomenti di patologia muscolo-scheletrica in modo che il cittadino/utente
si senta il capitano di una “squadra “ di professionisti
ospedalieri e del territorio pronti ad accompagnarlo nel
suo percorso di salute. A tal fine le relazioni scientifiche
dovranno contenere dati nazionali ed internazionali, saranno accompagnate da casi clinici interattivi; verrà dato
ampio spazio alle tavole rotonde ed alla discussione con i
partecipanti su argomenti che a nostro avviso rappresentano le “bone news” in ortopedia e traumatologia.
PROGRAmmA
mattino - moderatori: m. crova, F. Galetto
10,10 Saluto delle autorità
10,20 Apertura dei lavori - m. crova, P. Rossi
10,30 Ricoveri sempre più brevi: analgesia e profilassi TVP
a domicilio – N. Luxardo
57
aprile 12
Congressi
10,45 Trattamento extra-ospedaliero della lombosciatalgia
– S. Aleotti
11,00 Trattamento multidisciplinare delle tendinopatie acute e croniche – E. cenna
11,15 La spalla instabile dell’adolescente - U. mariotti
11,30 Protesi articolari in pazienti giovani: quale attività lavorativa e fisica – F. Galetto/A. Baracco
11,45 Protesi di anca e di ginocchio: la compliance del paziente - A. Bistolfi
12,00 Il consenso informato in ortopedia e traumatologia
- R. cerlon
12.15 Discussione
12,30 TAVOLA ROTONDa: “Dalla realtà ai progetti” - Anchorman - P. Sommo.
Partecipano: ortopedico ospedaliero e del territorio, fisiatra, radiologo, medico di famiglia, direttore sanitario con competenza sul territorio, fisioterapista – m.V. Actis, m. Berardino, L. cesari, m. costa, m. crova, c. Faletti,
P. Rossi
13,15 Lunch
Pomeriggio - moderatori: P. Rossi, G. collo
14,15 Lesioni ossee similtumorali: guardare e non toccare
– R. Piana
14,30 La chirurgia del reumatismo nell’”era dei biologici”
- P. clerico
14,45 Alluce valgo: tra estetica e dolore – L. morino
15,00 Dolore alle mani: usciamo dal tunnel – I. Pontini
15,15 Neuroalgodistrofia post-traumatica: prevenzione,
diagnosi, trattamento - B. Battiston
15,30 Discussione
16,00 Verifica Ecm e chiusura dei lavori
Ecm
Il corso è accreditato per: ortopedici, medici di medicina
generale,fisiatri, radiologi, laureati in fisioterapia e fisioterapisti.
Segreteria scientifica: F. Galetto - A. Bistolfi – m. Paonessa
- II clinica Ortopedica Università degli Studi di Torino – c/O
AO cTO m. Adelaide (TO)
Segreteria organizzativa
Il melograno Servizi
Tel. 011505730 – Fax 011590940 [email protected]; www.ilmelogranoservizi.com
torino, 19 maggio 2012, ore 9.00 - 18.00
sala rossa Presidio sanitario gradenigo
corso regina margherita, 10
medicina narrativa,
Pedagogia dei genitori e icf:
strumenti Per una medicina
del nostro temPo
area tematica: comunicazione e relazione
Premessa
aprile 12
La dimensione della continuità assistenziale ospedale-territorio richiede attenzioni particolari che promuovano un
alto livello di qualità di vita dei pazienti.
Per definire le strategie per la presa in carico delle persone
affette da patologia cronica, è fondamentale raggiungere
un buon livello di integrazione ospedale-territorio – organizzativa e professionale – in tutte quelle scelte terapeutiche legate al progetto di cura della persona.
Per assicurare un alto livello di qualità delle cure sul territorio, i professionisti della salute devono affinare continuamente quelle competenze necessarie all’identificazione dei
bisogni specifici e le risorse delle persone che assistono e
dei loro familiari.
La medicina narrativa e la pedagogia dei genitori diventano così strategie operative che facilitano la raccolta delle
esperienze, dei vissuti, delle attitudini e delle aspettative
di pazienti, familiari e professionisti della salute coinvolti
nel progetto di cura e che permettono di far emergere le
competenze e le conoscenze della famiglia.
La narrazione diventa così strumento fondamentale per
rendere evidenti le parti soggettive della situazione assistenziale.
Questo seminario ha la finalità di introdurre i partecipanti
alle teorie e alle metodologie legate alla narrazione, alla Pedagogia dei genitori e di spiegare i principali concetti legati
alla classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e dello Stato di Salute.
Programma
ore 9.00 Saluto delle autorità
ore 9.15 Presentazione della giornata e del Progetto Heppy, Sabrina Grigolo
ore 9.30 La narrazione come strumento di formazione e di
cura, Lorenza Garrino
ore 9.50 La pedagogia dei genitori, Riziero Zucchi
ore 10.10 IcF: nuova sfida nel percorso di cura della disabilità, Barbara Fantino, carla Bena
ore 10.30 coffee break
modera: Ernesto Bodini
ore 10.45 Il progetto “Peripiùpiccoli”: esperienza di integrazione tra ASLTO4 e cISSP, Annamaria cornero, Barbara
Fantino, claudia Rizzati
ore 11.10 Alleanza terapeutica: sinergia fra operatori sanitari e famiglia per la cura della persona fragile Tiziana
Fumelli
ore 11.30 Il Progetto IcF core Set per la lesione midollare,
Alberto Nobile
ore 11.50 La Pedagogia dei genitori: un contributo nella
formazione dello studente presso il corso di Laurea in Infermieristica di Torino, Lorenza Garrino, Riziero Zucchi
ore 12.10 muri che parlano…storie che vorrei raccontare,
cinzia Tortola
ore 12.30 Il Sorriso di Buba per far sorridere gli altri, NIrmala Busana
ore 14.00 Laboratori
medicina narrativa con Lorenza Garrino, Silvano Gregorino
e Patrizia massariello - Pedagogia dei genitori con Riziero
Zucchi e Augusta moletto
ore 16.30 il percorso formativo “medicina narrativa, pedagogia dei genitori e IcF”, Lorenza Garrino, Riziero Zucchi,
carla Bena
58
Congressi
ore 17.00 conclusioni
ore 17.30 Valutazione Ecm
relatori
carla Bena
Responsabile SS cure Domiciliari, Distretto di Settimo
T.se, ASLTO4
Ernesto Bodini, giornalista scientifico
Nirmala Busana, Presidente Associazione “Il Sorriso di
BUBA”
Annamaria cornero, coordinatore Infermieristico, Distretto di Settimo T.se, ASLTO4
Barbara Fantino, Responsabile Area Disabili, cISSP Settimo T.se
Tiziana Fumelli, medico Responsabile, Fondazione Don
Gnocchi Pro Juventute, centro S. maria ai colli, Torino
Lorenza Garrino, Ricercatore in Scienze Infermieristiche, Università degli Studi di Torino
Silvano Gregorino, infermiere, coordinatore formazione
tutor clinici corso di Laurea in infermieristica, Università
di Torino
Sabrina Grigolo
Project manager HEPPY, Presidio Sanitario Gradenigo
Patrizia massariello, coordinatore corso di Laurea in
infermieristica, Università di Torino
Augusta moletto, Esperta di metodologia della Pedagogia dei genitori
Alberto Nobile, coordinatore fisioterapisti, ASO cTO di
Torino
claudia Rizzati, coordinatore Infermieristico, Distretto
di Settimo T.se, ASLTO4
cinzia Tortola, coordinatore corso di Laurea in Infermieristica sede TO2
Riziero Zucchi, Esperta di metodologia della Pedagogia
dei genitori
6 crediti Ecm
destinatari: Tutte le professioni, Operatori sociosanitari
resPonsabili scientifici
Dott.ssa carla Bena, Dott.ssa Barbara Fantino, Dott.ssa
Lorenza Garrino, Dott. Silvano Gregorino, Dott.ssa Augusta moletto
Prof. Riziero Zucchi
segreteria organizzativa
Ufficio Fund raising, supporto alla progettazione e
grandi eventi Presidio Sanitario Gradenigo
0118151548 - 0118151428
[email protected]
modalita’ di iscrizione
L’evento è destinato a tutte le professioni sanitarie ed è
accreditato Ecm.
Per l’iscrizione, è necessario inviare una richiesta con i
dati anagrafici e un recapito telefonico al seguente indirizzo di posta elettronica:sabrina.grigolo@gradenigo.
it specificando il titolo dell’evento.
oppure dal sito www.ecmpiemonte.it per l’iscrizione
online.
59
aprile 12
Congressi
Saranno confermate le iscrizioni, fino ad un massimo di 60
partecipanti, tramite e-mail o telefono.
torino, 23 – 25 maggio 2012
torino, 24 maggio 2012
s.camillo – strada s. margherita, 136 -
bioetica e medicina narrativa
nuove ProsPettive di cura
ao ordine mauriziano di torino
largo turati 62
Patrocini richiesti:
-
FACOLTÀDIMEDICINA
ARcIDIOcESI DI TORINO
UFFIcIO PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
cENTRO cATTOLIcO DI BIOETIcA
AmcI
ASSOcIAZIONE BIOETIcA & PERSONA
AcOS
ISTITUTO cHANGE?
Xv corso di aggiornamento
in chirurgia ePatica
Dipartimento di chirurgia
Direttore: L. capussotti
Inizio corso: mercoledì 23 maggio 2012, ore 14.30
chiusura corso: venerdì 25 maggio 2012, ore 18.30
Sessioni del mattino
• Interventi di chirurgia epatica commentati e discussi in
diretta.
Operatori: D. Azoulay (Parigi), L. capussotti (Torino),
E. de Santibanes (Buenos Aires), H. Lang (mainz)
Sessioni del pomeriggio
•Noteditecnicasupportatedabrevifilmati.
•Trattamentointegratodell’epatocarcinoma.
•Neoplasiebiliari
• Il trattamento multimodale delle metastasi epatiche colorettali.
•Discussioneinterattivadicasiclinicicomplessi.
modalità di iscrizione
La domanda di iscrizione, reperibile sul sito www.mafservizi.it
Dovrà essere inviata via fax o posta elettronica
Alla Segreteria Organizzativa entro il 5 maggio 2012
info corso on-line
Il programma scientifico è disponibile in tempo
reale su internet all’indirizzo www.mafservizi.it
segreteria scientifica:
ENRIcO LARGHERO – PIERO BOTTINO
segreteria organizzativa:
mARIELLA OGGIONI – Tel. 333.84.59.893
mARIA GRAZIA SINBALDI – Tel. 339.42.90.588
AccREDITATO Ecm PER TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE
Programma
ORE 8-8.30: Registrazione dei partecipanti
ORE 8.30 - 8.45: Saluto delle Autorità
ORE 8.45 - 9: Introduzione: Dalle medical Humanities alla
medicina Narrativa - Giorgio Palestro – Presidente centro
cattolico di Bioetica – Facoltà di medicina – Università degli
Studi di Torino
i sessione: medicina narrativa: i fondamenti
moderatore: Enrico Larghero
ORE 9 – 9.45: medicina narrativa: un nuovo strumento di
cura – mauro Doglio – Istituto change
ORE 9.45 – 10.30: Narrazione e società complessa: una visione antropologica – Lina Iaramillo – Istituto change
Intervallo
crediti formativi – e.c.m.
Verrà inoltrata richiesta di accreditamento presso il
ministero della salute
board scientifico
A. Ferrero, D. Ribero, L. Viganò
S.c. chirurgia Generale e Oncologica
Ospedale mauriziano Umberto I - Largo Turati 62 Torino
Tel 011 5082.590/591
Fax 011 5082.592
Email [email protected]
Segreteria Organizzativa
m.A.F. SERVIZI Srl
Div. congressi - corso Svizzera 185 - 10149 Torino
Tel. 011.505900 - Fax 011.505976
TeamLeader: Davide Dambra [email protected]
ORE 10.45 - 11.30: La società, comunità narrante. Dal
counselling al coaching - Elena Giannino - Sociologo counselor
ORE 11.30 – 12.15: medicina narrativa e bioetica: un binomio inscindibile – mariella Lombardi Ricci – Bioeticista
ORE 12.15 – 13: Dibattito
ORE 13.00 - 14.00 : LUNcH
ore 14.00:
ii sessione: medicina narrativa. le prospettive
ORE 14 - 15: medicina narrativa e riabilitazione. Nuovi percorsi di cura – P.Bottino – medico S.camillo
ORE 15 - 16: medicina narrativa tra presente e futuro –
61
aprile 12
Congressi
Lucia Zannini Pedagogista, Ricercatrice – Università degli
Studi di milano Bicocca
ORE 16 - 17: DIBATTITO - ORE 17: cONcLUSIONI
TEST DI VERIFIcA
torino, 25 maggio 2012
holiday inn turin - c.so francia, via massaua 21 -
aggiornamenti in flebologia
e utilizzo del laser KtP nelle Patologie
vascolari
Presidente:
Roberto Nobile
relatori:
massimo Lanza – Diagnostica Vascolare - Torino
Roberto Nobile - chirurgia Generale, chirurgia Vascolare,
chirugia Laser - Torino
Bruno Paschero – Ortopedia - Torino
Alessandro Zaccagna - Dermatologia – Torino
carlo Alberto Zaccagna – Anestesiologia e Terapia del dolore
Il corso si prefigge di affrontare argomenti di Flebologia,
partendo dalla diagnostica, continuando con la terapia chirurgica e terapia anestesiologica operatoria e post-operatoria, affrontando la diagnosi differenziale con patologie di
competenza ortopedica e, affrontando anche, una tematica poco trattata in occasione di corsi di aggiornamento
quale le varici in gravidanza.
A margine saranno presentati argomenti di flebologia
minore e dermatologia da trattare con l’ultima novità nel
campo dei Laser, il Laser KTP.
08.30 Registrazione partecipanti
09.00 Apertura Lavori
09.30 Diagnostica Flebologica - l’Esame Eco color Doppler Venoso degli Arti Inferiori - Dr. massimo Lanza
10.30 Insufficienza Venosa degli Arti Inferiori - Terapia
chirurgica - Dr. Roberto Nobile
coffee Break
11.30 Argomenti di Anestesia e Terapia del Dolore Postoperatorio - Dr. carlo Alberto Zaccagna
12.30 Discussione degli argomenti trattati e domande
Lunch
14.30 Diagnosi differenziale con patologie di competenza ortopedica - Dr. Bruno Paschero
15.30 Il ruolo dell’endotelio nell’insufficienza venosa
Dr. massimo Lanza
16.00 Le varici in gravidanza - Dr. Roberto Nobile
16.30 L’impiego del Laser KTP nelle Patologie Flebologiche minori - Dr. Roberto Nobile
17.00 L’impiego del Laser KTP nelle Patologie
Dermatologiche - Dr. Alessandro Zaccagna
17.30 Domande e chiusura dei lavori
18.00-18.30
Verifica con questionario Ecm e consegna attestati
aprile 12
informazioni generali
Il comitato Scientifico e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni
che si renderanno necessarie per ragioni tecniche, organizzative e/o scientifiche.
E’ severamente vietato effettuare riprese fotografiche e registrare filmati durante lo svolgimento delle lezioni.
Il corso è rivolto ai medici nelle discipline (medicina Generale, chirurgia Generale, chirurgia Vascolare, Dermatologia e Venereologia, Ortopedia, Anestesia) e Infermieri.
Il corso è a numero chiuso con una partecipazione di n. 80
iscritti (65 medici e 15 Infermieri).
info e iscrizioni:
Provider Ecm e Segreteria Organizzativa
SWING’APOLOGY SAS
Provider Ecm n. 2423 AGENAS ALBO NAZIONALE PROVIDER
SWING’APOLOGY SAS – Sig.ra Antonella Perasole
Via Immacolata, 25 – 80055 Portici (NA)
Tel./Fax 081/480693 – cell. 3272923106 – 3454111617
[email protected]
L’evento è stato registrato presso il Programma Nazionale di
Educazione continua in medicina (Ecm) del ministero della
Salute per le categorie medici (nelle discipline di medicina
Generale, chirurgia Generale, chirurgia Vascolare, Dermatologia e Venereologia, Ortopedia, Anestesia) e Infermieri.
Evento n. 2423- 30611. Sono stati assegnati n. 8 crediti
formativi per ciascuna categoria
torino, 5-8 giugno 2012
torino incontra - via nino costa, 8
congresso nazionale lice
(lega italiana contro l’epilessia)
Programma Preliminare
Presidente Onorario: Roberto mutani
Presidente: Paolo Benna, Università degli Studi di Torino,
Dipt.to di Neuroscienze, [email protected]
comitato Scientifico: Ettore Beghi, Paolo Benna, Roberto
Biondi, Gabriella colicchio, Giangennaro coppola, Tiziana Granata, Angela La Neve, Adriana magaudda, Oriano
mecarelli, Roberto michelacci, Elisa montalenti, Lino Nobili, Rosalia Silvestri, Laura Tassi, Paolo Tinuper, Pierangelo
Veggiotti
comitato Organizzatore Locale: Roberto cantello, Giorgio
capizzi, marco mula, Piergiuseppe Zagnoni
Segreteria Organizzativa (da contattare per ulteriori informazioni ed eventuale iscrizione a pagamento):
PTS® congressi, Via Nizza, 45, 00198 Roma
62
Congressi
tel. 06.85355590, fax 06.85356060;
e-mail [email protected], [email protected]
www.ptsroma.it/lice2012
martedi’ 5 giugno 2012
10:00 - 13:00 RIUNIONI cOmmISSIONI E GRUPPI DI STUDIO
14:00 - 19:00 SImPOSI SATELLITE
19:00 - 20:00 INAUGURAZIONE
mercoledi’ 6 giugno 2012
PROGNOSI A LUNGO TERmINE DELL’EPILESSIA
moderatori: Ettore Beghi (milano) Roberto cantello (Novara)
08:45 - 09:15 La prognosi a lungo termine dell’epilessia:
revisione critica della letteratura. Ettore Beghi (milano)
09:15 - 09:45 Le sindromi epilettiche quali predittori prognostici. Giangennaro coppola (Salerno)
09:45 - 10:15 Prognosi nelle epilessie non sindromiche.
Roberto michelucci (Bologna)
10:45 - 11:15 Se cambia la diagnosi cambia anche la prognosi? Tiziana Granata (milano)
11:15 - 11:45 Può il trattamento farmacologico influenzare la prognosi a lungo termine? Gaetano Zaccara (Firenze)
11:45 - 12:15 Può il trattamento chirurgico influenzare
la prognosi a lungo termine? Gabriella colicchio (Roma)
-massimo cossu (milano)
14:00 - 16:00 Tavola Rotonda: è ipotizzabile la guarigione
nell’epilessia?
coordinatore: Agostino Baruzzi (Bologna). Partecipano:
Giuliano Avanzini (milano), Bernardo Dalla Bernardina
(Verona), Renzo Guerrini (Firenze), carlo Alberto Tassinari
(Bologna), gli Speakers della Giornata.
16:30 - 17:30 Sessione Poster (discussione itinerante)
17:30 - 19:00 comunicazioni a tema libero
giovedi’ 7 giugno 2012
GIORNATA A TEmA LIBERO
Responsabili: Tiziana Granata, Angela La Neve, Adriana
magaudda, Elisa montalenti, Laura Tassi
08:30 - 10:00 comunicazioni a tema libero
10:30 - 12:20 corso di aggiornamento del Gruppo di Studio sulla SUDEP
(organizzato da Angela La Neve [Bari] e carlo Alberto Tassinari [Bologna])
moderatori: Amedeo Bianchi (Arezzo), Roberto michelucci (Bologna)
10:30 - 11:00 Overview sulla SUDEP e prospettiva clinica.
Angela La Neve (Bari)
11:00 - 11:30 SUDEP: predisposizione e fattori genetici.
Pasquale Striano, Federico Zara (Genova)
11:30 - 12:10 Tavola Rotonda: SUDEP: quale impatto nella pratica clinica?
Adulto: Paolo Tinuper (Bologna)
Bambino: Lucia Fusco (Roma)
Nel monitoraggio video-EEG: Guido Rubboli (Bologna,
Dianalund)
L’aspetto medico-legale: Antonio Oliva (Roma)
12:20 - 13:20 Sessione Poster (discussione itinerante)
14:20 - 15:20 Assemblea dei Soci
15:20 - 16:20 comunicazioni a tema libero
63
aprile 12
Congressi
16:40 - 17:40 Sessione Poster (discussione itinerante)
17:40 - 19:00 comunicazioni a tema libero
venerdi’ 8 giugno 2012
SONNO ED EPILESSIA
moderatori: Rosalia Silvestri (messina), Pierangelo Veggiotti
(Pavia)
08:40 - 09:05 Sonno ed Epilessia: quali legami fisiopatologici? Liborio Parrino (Parma)
09:05 - 09:30 Lo studio del sonno nella pratica clinica negli
adulti. Flavio Villani (milano)
09:30 - 09:55 Lo studio del sonno nella pratica clinica nei
bambini. Lino Nobili (milano)
09:55 - 10:15 comorbilità epilessia e disturbi del sonno,
implicazioni per il trattamento. Raffaele manni (Pavia)
10:15 - 10:35 Farmaci antiepilettici, sonnolenza e struttura
del sonno. Alessandro cicolin (Torino)
Sessione Video; moderatori: Lino Nobili (milano), carlo Alberto Tassinari (Bologna)
11:10 - 11:35 Diagnosi differenziale Epilessia Frontale Notturna e Parasonnie. Francesca Bisulli (Bologna)
11:35 - 12:00 crisi complesse in sonno di natura epilettica.
Laura Tassi (milano)
12:00 - 12:25 manifestazioni motorie complesse non epilettiche in sonno. Luigi Ferini Strambi (milano)
12:25 - 12:50 Le cadute: dalle crisi gelastiche alla cataplessia. Giuseppe Plazzi (Bologna)
12:50 chiusura dei lavori
torino, 20 ottobre 2012
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Piazza massaua,21
stile di vita Per contrastare
il cancro mammario
durata: 8 ore - crediti Ecm: 8 per medici, farmacisti, ostetriche, infermieri, psicologi
relatori: Prof. carlo campagnoli
obiettivi
Soprattutto in postmenopausa uno stile di vita appropriato
(nutrizione ed attività fisica) contrastando i fattori endocrino-metabolici che stimolano la crescita tumorale, è efficace
strumento preventivo e anche vera terapia adiuvante da
affiancare ai trattamenti farmacologici
segreteria scientifica e segreteria organizzativa
ENTE DI FORmAZIONE PROFESSIONALE S.L.I.
Via Giacomo medici 40 10143 Torino
Tel. 0117509495 Fax. 0117776212
modalità di iscrizione:
L’iscrizione può essere fatta via mail o via fax scaricando la
scheda di iscrizione dal sito internet www.sliformazione.it
/ seminari Ecm inviandola mezzo fax al n° 0117776212 o
mezzo mail [email protected]
aprile 12
milano, 27 - 28 ottobre 2012
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la menoPausa
obiettivo del corso: fornire un’informazione aggiornata e indipendente su come affrontare i problemi che possono conseguire alla menopausa, soprattutto se prematura
o relativamente precoce; un argomento straordinariamente
ricco di novità e puntualizzazioni.
relatori: Dott.ssa chiara ABBA’, Prof. carlo cAmPAGNOLI, Dott. Francesco DELTETTO e il Prof. Gian carlo ISAIA
resPonsabile scientifico: Prof. carlo cAmPAGNOLI
Prima giornata – ore 9:00 - 18:00
- 9.00 – 9.45: La transizione alla menopausa; aspetti ormonali e clinici. (cAmPAGNOLI)
- 9.45 – 10.45 : I progestinici nella fase di transizione alla
menopausa (cAmPAGNOLI)
- 10.45 – 11.45: La sindrome climaterica e le problematiche
post – menopausali (cAmPAGNOLI)
- 11.45 – 13.00: Le differenti forme di incontinenza urinaria: diagnostica e impostazioni terapeutiche. (DELTETTO)
- 14.00 – 15.15: Le varie forme di terapia ormonale “ sostitutiva”: i differenti tipi di estrogeni e i diversi progestinici; il
tibolone. (cAmPAGNOLI)
- 15.15 – 16.30: I fallimenti ovarici prematuri ( “premature
ovarian failure”, POF) diagnostica e impostazioni terapeutiche. (cAmPAGNOLI)
-15.30 – 18.00 : L’osteoporosi: individuazione, diagnostica
differenziale, impiego dei farmaci specifici (ISAIA)
seconda giornata – ore 9:00 - 17:00
- 9.00 – 10.15: “Lo stile di vita” (alimentazione appropriata
e attività fisica) per contrastare le problematiche post-menopausali e ridurre i rischi tumorali (ABBA’)
- 10.15 – 10.45: Terapie non ormonali per i disturbi generali o locali da carenza estrogenica
(cAmPAGNOLI)
- 10.45 – 12.00: Integratori: omega 3, fitoestrogeni, calcio,
vitamina D, ecc. (ABBA’)
- 12.00 – 13.00: Rapporto benefici/rischi delle terapie ormonali “sostitutive”: dati dai trials randomizzati e dagli studi osservazionali (cAmPAGNOLI)
- 14.00 – 16.00: Le terapie ormonali (estrogeni, progestinici, androgeni, tibolone):quando, come, per quanto tempo
(cAmPAGNOLI)
- 16.00 – 17.00 Test di apprendimento e successiva discussione generale. (cAmPAGNOLI)
Il corso è rivolto a : farmacisti, medici, ostetriche, infermieri,
psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, fisioterapisti.
N° POSTI DISPONIBILI: 100 per tutte le professioni
cREDITI Ecm ASSEGNATI: 16
64
Congressi
- modalità di iscrizione:
L’iscrizione può essere fatta via mail o via fax scaricando la
scheda di iscrizione dal sito internet www.sliformazione.it
/ seminari Ecm inviandola mezzo fax al n° 0117776212 o
mezzo mail [email protected]
- segreteria scientifica e segreteria organizzativa
ENTE DI FORmAZIONE PROFESSIONALE S.L.I.
Via Giacomo medici 40
10143 Torino
Tel. 0117509495 Fax. 0117776212
torino, sabato 10 e domenica 11 novembre 2012
holiday inn turin – c.so francia - Piazza massaua, 21
Problemi endocrino-ginecologici
nelle adolescenti
obiettivo del corso: nella particolare situazione endocrinologica dell’adolescenza, le problematiche d’ordine
endocrino-ginecologico, quali ad esempio i differenti tipi di
amenorrea e anche l’impiego delle terapie ormonali, presentano peculiarità che debbono essere oggetto di attenzione e aggiornamento.
relatori: Prof.ssa Vincenza BRUNI (FI), Prof. carlo cAmPAGNOLI (TO), Dott.ssa metella DEI (FI), Dott.ssa Silvia EINAUDI, Dott.ssa maria Rosa GIOLITO (TO), e Prof.ssa Anna
PELOSO (TO)
resPonsabili scientifici: Prof.ssa Vincenza (BRUNI) e
Prof. carlo cAmPAGNOLI
http://carlocampagnoli.freehostia.com
Prima giornata – ore 9:00 - 18:00
9,00 – 10,00 Le amenorree: generalità su eziopatogenesi e
diagnostica differenziale (cAmPAGNOLI)
10,00 – 11,00 Problemi endocrinologici: ipofisi, tiroide, surrene (EINAUDI)
11,00 – 12,00 Lo sviluppo puberale (BRUNI)
12,00 – 13,00 La pubertà precoce e la pubertà tardiva
(BRUNI)
14,00 – 15,00 I deficit ovarici primari (cAmPAGNOLI)
15,00 – 15,45 La sindrome dell’ovaio policistico (BRUNI)
15,45 – 16,30 La scelta del progestinico: il razionale (cAmPAGNOLI)
16,30 – 17,15 La contraccezione ormonale: linee guida della Regione Piemonte (GIOLITO)
17,15 – 18,00 La contraccezione ormonale nelle adolescenti (BRUNI)
seconda giornata– ore 9:00 - 12:30
09,00 – 10,00 L’anoressia nervosa nell’adolescente: quadro
endocrino-ginecologico e conseguenze (DEI)
10,00 – 11,00 Dall’amenorrea da sottopeso alla diagnosi
aprile 12
precoce di anoressia (PELOSO)
11,00 – 12,30 Test finale di verifica dell’apprendimento e
conclusioni
(BRUNI E cAmPAGNOLI)
Il corso è rivolto a: medici, farmacisti, ostetriche, infermieri,
psicologi.
N° POSTI DISPONIBILI: 100
cREDITI Ecm ASSEGNATI: 12
-modalità di iscrizione:
L’iscrizione può essere fatta via mail o via fax scaricando la
scheda di iscrizione dal sito internet www.sliformazione.it
/ seminari Ecm inviandola mezzo fax al n° 0117776212 o
mezzo mail [email protected]
-segreteria scientifica e segreteria organizzativa
ENTE DI FORmAZIONE PROFESSIONALE S.L.I.
Via Giacomo medici 40
10143 Torino
Tel. 0117509495 Fax. 0117776212
torino, 17-18 novembre 2012
holiday inn turin – c.so francia - Piazza massaua, 21
Problemi d’ordine sessuologico
nella Pratica clinica
Durata 12 ore - crediti Ecm: 12 per medici, farmacisti,
ostetriche, infermieri, psicologi
Relatori
Dott.ssa Luciana Tumiati (ginecologa-psicoterapeuta) , Prof.
carlo campagnoli (ginecologo-endocrinologo), Dott. Francesco Deltetto (ginecologo –oncologo), Dott. marco manenti (andrologo)
OBIETTIVI
Approfondire le problematiche sessuali di più frequente riscontro nella pratica clinica e di suggerire ai partecipanti
gli opportuni approfondimenti diagnostici e/o le possibilità
terapeutiche, dato che la società attuale accorda alla sessualità un interesse crescente, ma spesso superficiale.
-modalità di iscrizione:
L’iscrizione può essere fatta via mail o via fax scaricando la
scheda di iscrizione dal sito internet www.sliformazione.it
/ seminari Ecm inviandola mezzo fax al n° 0117776212 o
mezzo mail [email protected]
-Segreteria scientifica e Segreteria organizzativa
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Via Giacomo medici 40
10143 Torino
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