Il grido Saharawi

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Il grido Saharawi
Cultura e Società
14 venerdì 26 settembre 2008
L’EVENTO
l'Adige
Domani e domenica
serie di iniziative
per le Giornate
del patrimonio
Il Castello di Avio
IL PROGRAMMA
DIMORE STORICHE
Palazzo Bossi Fedrigotti, Borgo Sacco di Rovereto (27 settembre,
9-12/14-18.; 28 settembre, 9-12.)
Palazzo Negri - San Pietro di
Calavino (27 settembre, 9.30-14).
Castel Campo, Fiavè, Campo Lomaso
(28 settembre, 15.30-18).
Castel Ivano (foto), Ivano Fracena
(28 settembre, 10-14)
Villa Lagarina: Casa Madernini (2728 settembre, 15-18)
ROCCHE E CASTELLI
Castel Beseno, Besenello (27-28
settembre, 10-18); previste attività
creative gratuite per famiglie
Castello di Avio.Visita guidata (2728 settembre, 10-18)
Castel Stenico.Visita libera (27-28
settembre 10-18) e attività creative
gratuite per famiglie (27-28 settembre ore pomeridiane).
Castel Thun,Vigo di Ton.Visita libera (27-28 settembre 10-18).
MOSTRE E MUSEI
Museo di Riva del Garda: Collezione archeologica e Mostre
temporanee (27-28 settembre 10-18).
Mart, Rovereto.Visita guidata alle mostre «100 Anni. Opere dalle
collezioni permanenti del Mart» ed «Eurasia. Dissolvenze
geografiche dell’arte» (27 e 28 settembre, 11-15, ingresso 7
euro); laboratorio didattico per le famiglie (27 settembre ore 15).
Museo Retico, Centro per l’archeologia e la storia antica della
Valle di Non, Sanzeno.Visita libera (27-28 settembre, 14-17) e
guidata (28 settembre, 14.30/16).
Palazzo delle Albere (foto),Trento.Visita guidata alla mostra: «La
Collezione Permanente del XIX secolo» (27-28 settembre, 15).
Museo Tridentino di scienze naturali,Trento.Visita alle mostre
«Pole Position. Avventura nelle regioni polari» ed «Arcadia-oli e
retouchées di Maurizio Boschieri», «Secondo me…Continua»,
«Angolo morbido» (27-28
settembre, 10-18).
Museo dell’Aeronautica Gianni
Caproni,Trento.Visita alla mostra
«Prova a volare-la simulazione del
volo dai primi aeroplani
all’esplorazione spaziale» (27-28
settembre, 10-13/14-18).
Museo Diocesano tridentino,Trento.
Percorso guidato alla sezione della
mostra «Rinascimento e passione
per l’antico. Andrea Riccio e il suo
tempo» (27-28 settembre, 16);
visita libera al Museo e alla Basilica
Paleocristiana di San Vigilio
(rispettivamente 27-28 settembre,
9.30-12.30/14.30-18; 27 settembre, 10-12/14.30-17.30);
Visita libera alla sezione staccata di Villa Lagarina (27-28
settembre, 10-12.30/14-18).
Castello del Buonconsiglio,Trento.Visita guidata alle mostre
«Rembrandt e i capolavori della grafica europea nelle collezioni
del Castello del Buonconsiglio» (27-28 settembre, 11/16) e
«Rinascimento e passione per l’antico. Andrea Riccio e il suo
tempo» (27-28 settembre, 10.30/14.30), con attività creative
gratuite per famiglie (pomeriggio del 27 e 28 settembre); visita
libera al Castello (27-28 settembre, 10-18).
MUSICA E SPETTACOLI
Concerto: Contrappunto alla mente,Torre della Tromba, sala della
Tromba,Trento (26 settembre, 20.30).
Concerto «Ombra le luci», Sala Filarmonica,Trento (27
settembre, 20.30).
Performance: Sound Threshold. Musica e suono attraverso il
paesaggio, Sito archeologico Monte San Martino, frazione di
Campi (28 settembre, 11-21).
Musica e architettura: concerto - Auditorium del Conservatorio Riva del Garda (18 ottobre).
ALTRI APPUNTAMENTI
«I sabati del villaggio»: otto artigiani trentini al Museo di San
Michele: un modo per apprezzare
dal vivo l’arte dell’intaglio del legno
(27 settembre, 10-18).
Sass, Spazio archeologico
sotterraneo (foto),Trento: visita
guidata «Alla scoperta di Tridentum.
La città sotterranea» (26 settembre,
16); prenotazione obbligatoria;
«Che spasso… andare a spasso per
Tridentum!» (27 settembre, 16, con
il gruppo teatrale Emit Flesti); visita
libera allo spazio archeologico (2728 settembre, 9.30-13/14-18).
Presentazione atti del convegno «La
memoria femminile negli Archivi del
Trentino-Alto Adige.Terza Giornata
di studio per la valorizzazione del
patrimonio archivistico del Trentino-Alto Adige», sala Rosa del
palazzo della Regione in piazza Dante a Trento (26 settembre,
17).
La Torre della Tromba,Trento (via Belenzani): visita guidata (2728 settembre).
Presentazione del sito Web della Soprintendenza archivistica (29
settembre, ore 11, via Vannetti, 13 a Trento).
A passeggio nella storia
MANUELA PELLANDA
P
er due giorni, domani
e domenica, il
Trentino si
trasformerà in un
grande palcoscenico
a cielo aperto. Palazzi,
residenze, musei
spalancheranno le porte ai
visitatori, rivelando tesori
gelosamente custoditi; visite
guidate, iniziative culturali,
convegni concerti, spettacoli
accontenteranno un pubblico di
tutte le età.
L’appuntamento si inserisce
nelle «Giornate europee del
patrimonio», istituite nel 1991 su
iniziativa del Consiglio d’Europa
con il sostegno della
Commissione europea. Dal 1995
si inserisce anche il nostro
Paese, che quest’anno propone
come tema «Le grandi Strade
della Cultura: viaggio tra i tesori
d’Italia». Un titolo che
sottolinea, come ha suggerito il
ministro per i Beni e le Attività
culturali Sandro Bondi, «quei
percorsi che da secoli
affascinano viaggiatori e turisti
di tutto il mondo e
rappresentano ancora oggi una
straordinaria opportunità per
esplorare e conoscere meglio il
Belpaese e i suoi inimitabili
tesori artistici».
«L’evento assume un significato
peculiare in Trentino-Alto Adige
– precisa Giovanni Marcadella,
direttore regionale per i Beni
culturali e paesaggistici – da
sempre crocevia tra cultura
italiana e tedesca, dove i confini
politici non hanno mai limitato
la circolazione delle idee». Ecco
dunque un ampio ventaglio di
proposte che in Alto-Adige si
sono concentrate, diversamente
dal resto d’Italia (e in
coincidenza invece con l’area
tedesca), il 14 settembre, con un
percorso tematico incentrato
sulla valorizzazione di alcuni fra
i più significativi e antichi masi.
«In Trentino – sottolinea
Giovanna Fogliardi della
Soprintendenza archivistica per
il Trentino Alto Adige (ente che
si è occupato di coordinare le
proposte avanzate dai diversi
soggetti) – due sono in
particolare i fili conduttori. Da
una parte la possibilità di
ammirare alcune residenze
storiche, normalmente chiuse al
pubblico, dall’altra la
dimensione musicale, che
quest’anno vede in primo piano
il Conservatorio Bonporti di
Trento».
Palazzo Bossi Fedrigotti a Borgo
Sacco di Rovereto, Palazzo
Negri di San Pietro a Calavino,
Castel Campo a Fiavè, Castel
Ivano a Ivano Fracena, Casa
Madernini a Villa Lagarina si
apriranno infatti al pubblico,
grazie alla sinergia tra la
Soprintendenza per i Beni
architettonici della Provincia
autonoma di Trento e la sezione
Trentino Alto-Adige dell’Adsi
(Associazione dimore storiche
italiane). Protagoniste anche le
istituzioni museali, che
proporranno visite guidate e
percorsi didattici ed eventi
rivolti ad un pubblico a 360
gradi. Mart, Castello del
Buonconsiglio, Museo degli usi
e costumi della gente trentina di
San Michele all’Adige, Museo
tridentino di scienze naturali,
sono solo alcuni dei soggetti
coinvolti in questa di questa
due giorni dedicata alla
scoperta del nostro patrimonio
culturale. Accanto alla visita del
Castello di Avio, proposta da Fai
e da Autostrade per l’Italia (al
fianco del ministero per
l’organizzazione delle Giornate
europee del patrimonio)
numerose altre iniziative, tra cui
la possibilità di un tuffo nel
passato al Museo Retico Centro per l’archeologia e la
storia antica della Valle di Non,
a Sanzeno, recentemente
riaperto. Da non perdere anche
gli appuntamenti promossi dal
Conservatorio di musica
Bonporti di Trento sia nel
capoluogo che a Riva del Garda:
concerti, improvvisazioni,
performance faranno da
contrappunto ad un
appuntamento la cultura
davvero da non perdere.
Info: www.beniculturali.it –
numero verde: 800991199.
Incontro | A Trento la voce di un popolo africano in lotta
Il grido Saharawi
FRANCESCA PATTON
S
ul grande schermo, della
sala conferenze della
Cooperazione trentina,
prende vita un’immagine: una
donna integralmente vestita di
nero tiene per mano una piccola
bambina mentre cammina
lentamente sulla dorata sabbia
del deserto del Sahara. Una
donna e una bambina di cui
però non è dato vedere il volto. I
loro occhi, il loro sguardi da
tempo ormai sono stati
insabbiati dal resto del mondo.
Da tempo sono stati dimenticati.
Così la gente, l’altra sera,
poteva entrare nella sala,
guardarsi attorno e
comprendere che quegli sguardi,
che quei volti meritano d’essere
visti, meritano d’essere
ascoltati. «Tutto il mondo in
difficoltà è dimenticato da chi in
difficoltà non è, ma il Trentino
non dimentica. Ogni anno
destina all’Africa il 42% delle
risorse per la solidarietà
internazionale», ha affermato
l’assessore provinciale Iva
Berasi nel suo discorso
introduttivo, rimarcando poi la
necessità di continuare a
partecipare ai progetti di
solidarietà.
È grazie al volontariato, infatti,
che «si risponde anche ai
bisogni psicologici delle
persone, si dice: l’Europa c’è, è
anche qui, si preoccupa di voi»,
ha proseguito Mohamed Abdu
Ahmed, medico
dell’associazione Amici del coro
Valsella per l’Eritrea.
Hanno preso il via, in tal modo,
una serie di interventi da parte
di coloro che, in un modo o
nell’altro, erano coinvolti
personalmente nel tema «Africa
dimenticata» e che per questo
erano presenti in sala, come
Thomas Osman, vescovo di
Barentù (Eritrea), Andrea
Maschio, moderatore della
serata e uomo estramente
impegnato nella solidarietà,
Giovanna Venditti, presidente
della Tempora Onlus, Alessia
Rotta e Tiziana Cavallo,
giornaliste che hanno
partecipato alla maratona del
Sahara e potuto vivere la
drammatica situazione degli
saharawi. Una voce, però,
quella di Omar Mih,
rappresentante della Repubblica
araba Saharawi democratica, si
è elevata dal coro: «Da
Un gruppo di madri e figli Saharawi, nel territorio occupato dal Marocco
venticinque anni stiamo
aspettando un referendum
popolare. Da venticinque anni
chiediamo che gli saharawi
possano scegliere se diventare
uno stato autonomo o rimanere
sotto l’occupazione marocchina.
Chiediamo solamente di
scegliere, perché è dal 1975, da
quando il Marocco ha invaso il
nostro territorio, che le nostre
famiglie sono state divise: chi è
rimasto è entrato a far parte del
Marocco e chi è scappato della
Mauritania. Noi vi ringraziamo
per i vostri contributi, per i beni
alimentari che ci mandate, ma
vogliamo diventare autonomi,
vogliamo svilupparci anche noi.
Vogliamo tornare nella nostra
terra». Quei volti, dunque, che
l’obiettivo fotografico non aveva
saputo cogliere, al termine della
serata apparivano chiaramente
nella mente di ogni spettatore
perché ogni singolo volto ci
appartiene e per questo va
aiutato.