IL CASO
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QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886 EURO 1,50 - Anno CXXX - NUMERO 169, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50 PUBLIKOMPASS: per la pubblicità su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200 [email protected] DOMENICA 17 LUGLIO 2016 GENOVA IL TEMPO OGGI MATTINO sereno min. POMERIGGIO 20° sereno max. DOMANI 30° MATTINO POMERIGGIO soleggiato soleggiato min. 22° max. MARTEDÌ TENDENZA 29° sereno LA PRIMA AMICHEVOLE I BLUCERCHIATI ERA TRA I FAVORITI L’inviato CASACCIA >> 42 FRECCERO >> 44 CIMBRICO e il commento di PAGLIERI >> 40 Modulo Giampaolo la Samp cerca il regista giusto Genoa 18 volte a segno Pavoletti a forza quattro L’ISIS RIVENDICA LA STRAGE IN FRANCIA Nizza, ansia per gli italiani scomparsi Tamberi, addio Rio «Svegliatemi da questo incubo» IL GOLPE FALLITO: 265 MORTI E 3 MILA ARRESTI. «GLI USA CI CONSEGNINO GULEN» ILPUGNODURO DIERDOGAN n LE INDAGINI Il killer e quell’incontro con un emissario del Califfo in missione L’inviato MENDUNI >> 7 n SONO DUE MILIONI I beurs, metà francesi e metà maghrebini che vivono l’esclusione CASSINIS >> 8 NIZZA. Ieri sera gli italiani di cui non si avevano ancora notizie dopo la strage di Nizza erano «una ventina». I morti da identificare 16. Ma ieri mattina gli italiani scomparsi erano 31 e ciò dà qualche speranza in più sulla sorte di quelli ancora da rintracciare. Emblematico il caso della donna piemontese trovata in ospedale dalla figlia. Era in una stanza vicino al marito, gravissimo. Sul fronte delle indagini, i fermi salgono a quattro. Le autorità francesi cercano altre persone, allerta anche in Liguria. L’Isis ha rivendicato la strage definendo l’assassino «un nostro soldato». FREGATTI, MATTIOLI, PEGGIO, POLETTI e SEMPRINI >> 6-8 e 22 L’INCHIESTA. ACCOGLIENZA DISORGANIZZATA Migranti ingovernabili sindaci contro prefetti Imperia, pietrate a senegalese: «Via di qui, negro» LA TRAGEDIA DEI TRENI «Orario truccato per coprire l’errore mortale» ALLA FINE a litigare restano prefetti e sindaci. I primi distribuiscono i migranti sul territorio, i secondi protestano. Eppure i numeri globalmente non sono da invasione. La tensione aumenta: a Imperia un senegalesedi19annièstatoinsultato, colpito con una pietrata e picchiato. BASSO,BRACCO,GIOVANNINIeSCULLI>> 10 e 11 FESTA e ZANCAN >> 13 REUTERS Allerta per quattro jihadisti in fuga controlli mirati anche in Liguria Ponte sul Bosforo, a Istanbul: un civile colpisce con una cinghia alcuni soldati che hanno partecipato al tentativo di golpe e che si sono arresi alla folla L’inviato STABILE, MASTROLILLI, OTTAVIANI e STEFANINI >> 2-5 IL REPORTAGE IL PERSONAGGIO LA DOMENICA dal nostro inviato PAOLO CRECCHI PANARARI >> 5 MAURIZIO MAGGIANI Lungo l’autostrada Il sultano censore MA CHE STRANA il parcheggio salvato da un appello UN’ÉLITE BELLICA dei carri disarmati sullo smartphone COSÌ DISTRATTA ISTANBUL. Lungoiviadottidell’au- tostrada che accompagna dall’Asia all’Europa i tank sono parcheggiati come fossero Tir, però nessun posto di blocco rallenta il traffico folle di sempre. Anche il ponte più alto sulBosforoèsgombroadesso,sotto le sue arcate passano navi dirette verso il mar Nero. Scivola via così il golpe in Turchia, con la televisione che rimanda immagini di festa in ogni angolo della città. Rolli L’ARTICOLO >> 3 LA SCORSA settimana ho scritto che il Parlamento della Repubblica ha unanimemente ritenuto legittima prerogativa gli insulti razzisti dell’onorevole Calderoli; non è vero, alla vergogna si opposero 45 senatori su 246,equesta“distrazione”nonsoperdonarla a uno come me che odia sentir dire che sono, siete, siamo tutti uguali. SEGUE >> 3 AMARCORD A RECCO APPELLO PER RITROVARE I PROTAGONISTI DEGLI SCATTI ESTIVI DI 40 ANNI FA Il fotografo che restituisce la gioventù P FABIO POZZO er anni è stato il fotografo delle estati di Recco. Con la sua Minolta semiautomatica, dal 1975 Luciano Berlingeri ha catturato le immagini dei ragazzi delle compagnie del lungomare, le feste per la fine della scuola, i flirt da spiaggia. Un’estate dopo l’altra, i volti di residenti e villeggianti hanno ingrossato gli archivi del suo studio. In vent’anni, fino al 1995, Luciano ha raggruppato 40 mila foto. Poi ha interrotto gli scatti. Ora, a 63 anni, sogna di trasferirsi all’estero con la moglie, e invece di portarsi dietro l’archivio ha deciso di restituire ai ragazzi di qualche decennio fa la loro giovinezza. Così, con una “caccia al tesoro” su Facebook, Berlingeri ha invitato i protagonisti di quelle immagini a farsi avanti. Quando qualcuno si riconosce e si presenta, lui regala la foto, chiedendo in cambio solo un’offerta libera all’associazione Gigi Ghirotti. «Nella sorpresa di chi si rivede in quelle immagini - dice - c’è tutta la forza della fotografia». L’ARTICOLO >> 41 INDICE | n PRIMO PIANO 2. POLITICA 12. ITALIA MONDO 13. LA GUIDA 15 | n ECONOMIA & MARITTIMO 17 | n GENOVA 22. LETTERE 32 | n PIEMONTE 34. ALBUM 35. TV 38 | n XTE 39 | n SPORT 42 | n METEO 47. AFFARI I 2 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 primo piano IL SECOLO XIX Il colpo di Stato fallito in Turchia La reazione del Sultano Il pugno duro di Erdogan Il presidente torna a Istanbul e lancia la repressione contro i “traditori” Soldati arrestati, giudici licenziati, la pena di morte sarà ripristinata ISTANBUL. Ripulire le forze armate. Purgare la magistratura. Ripristinare la pena di morte e riportare in patria, in manette, l’ex mentore e consigliere Fethullah Gulen, il peggior nemico, che ora lo accusa di essersi fatto un «finto golpe» per poter distruggere ogni opposizione. Recep Tayyip Erdogan ha schiacciato i generali ribelli. Ora prepara la vendetta. «Pagheranno molto caro», eranostatelesueparolenella notte, quando da un telefonino trasformato in telecamera aveva chiamato il suo popolo nelle strade a mani nude contro i carri armati. La battaglia ha lasciato sul terreno almeno 265 vittime, forse duecento, oltre 1400 feriti. Molti civili ma anche molti militari, sprovveduti soldati di leva, linciati dalla folla sui ponti di Istanbul, in una rabbiosa giustizia sommaria. Altri 1700 militari, centinaia di alti ufficiali sono finiti agli arresti. La purga nelle forze armate si annuncia implacabile. Con il vice premier che ha già chiesto il ripristino della pena di morte, abolita per avere le carte in regola nei confronti dell’Unione europea. Ora Bruxelles è lontanissima. Altre sono le priorità. I «traditori» Fra gli arrestati c’è anche l’ex comandante dell’aviazione Akin Ozturk, considerato la mente del golpe e ora detenuto ad Ankara. Il pugno di ferro colpirà duro soprattutto le forze aeree. Hanno giocato un ruolo chiave nel tentativo di rovesciare Erdogan. I voli intimidatori a bassa quotadegliF-16,glielicotteri che roteavano attorno al Parlamento non saranno dimenticati. La vendetta contro l’aviazione, che ha cercato di isolare il Paese e intrappolare il presidente chiudendo la spazio aereo e paralizzando gli aeroporti, anche ieri nel caos, con ritardi di ore e di giorni nei voli civili, ha già colpito le principali basi militari, assediate, senza corrente e paralizzate. È toccato anche a quella di Incirlik, la più importante. Da lì partono gli aerei americani, i micidiali A10 da attacco al suolo, che martellano le postazioni dell’Isis nel nord della Siria. Incirlik, al buio, è ormai inutilizzabile. Il complotto A Istanbul si parla di un ricatto di Erdogan contro l’America, l’alleato storico diventato sempre più distante. Il presidente vuole la consegna di Gulen. Ed è pronto a bloccare i raid contro lo stato islamico finché l’imam, predicatore e magnate dei media non gli sarà consegnato. Dietrologie e complottismo dilagano. Da una parte Washington è sospettata di aver manovrato Gulen contro Erdogan, dall’alto fronte i nemici del Sultano insinuano sui social media di aver orchestrato un «finto golpe» per realizzare la sua riforma autoritaria della Costituzione senza più nessun ostacolo. Inserataleinsinuazionisono diventate accuse esplicite. Per bocca dello stesso Gulen: «C’è la possibilità che il golpe di stato in Turchia sia stata una messa in scena per continuare ad accusare i miei sostenitori». Una tesi vaga, senza fondamenti concreti. Ma, e su questo non ci sono dubbi, la stretta autoritaria marcia a pieno regime. Modello Putin Duemilasettecento giudici sono stati arrestati, anche loro per il sospetto che abbiano appoggiato sia Gulen che i militari. Ci sono tutti e 130 i membri di diritto della Corte costituzionale. Un modo brutale si spianare la strada alle riforme. Il presidente, nei piani di Erdogan, avrà i poteri esecutivi. Sul modello di quello russo. Modello Putin. Il popolo delle campagne Un leader e il suo popolo, senza troppe mediazioni. Erdogan lo ha ritrovato ieri mattina all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Il popolo delle campagne arrivato nelle periferie della più grande me- IN PIAZZA L’aeroporto “Ataturk” è diventato l’epicentro dei festeggiamenti Erdogan al potere 1994 1999 2001 2002 2003 2007 2011 2013 2014 È eletto sindaco di Istanbul: risolve il problema dell'immondizia, del traffico e della penuria di acqua Quattro mesi di carcere per incitamento all'odio razziale e religioso Fonda il partito Sviluppo e Giustizia Vince le elezioni ma, essendo ancora interdetto dai pubblici uffici, non è nominato premier Risultato elettorale annullato per irregolarità. Alle nuove elezioni, Erdogan vince con il 34% delle preferenze e diventa premier Rieletto con il 47%, imprime una svolta autoritaria al governo Confermato premier con il 50% dei voti Le proteste del Gezi Park a Istanbul si trasformano in un movimento di massa contro Erdogan È eletto presidente della Turchia con il 51,7% GRAFICI IL SECOLOXIX/ dall’inviato GIORDANO STABILE tropoli europea. Il partito di Akp gli ha dato tutto, l’ha curato per decenni. Ora ripaga. Il bagno di folla, l’acclamazione. «Hanno puntato una pistola contro il popolo», ha replicato il leader turco. «Contro il suo presidente che ha vinto con il 52 per cento dei voti. Il presidente è in carica. Il governo portato al potere dal popolo è in carica». L’aeroporto, che porta il nome del generale fondatore della Turchia laica e militarista, è diventato l’epicentro dei festeggiamenti. Tutto illuminato, con le grandi vetrate, sembra il simbolo di una trasparenza che non c’è più. «Viva la Turchia, viva Er- LA MINACCIA I congiurati traditori pagheranno duramente per questo attentato alla sovranità e all’unità della nostra nazione L’ORGOGLIO Hanno puntato una pistola contro il popolo, contro il suo presidente che ha vinto con il 52 per cento dei voti, portato al potere dal popolo RECEP ERDOGAN presidente della Turchia dogan» hanno gridato fino a notte i ragazzi in pantaloni corti, avvolti nelle bandiere rosse con la mezzaluna. Ma il potere si appoggia anche sulle baionette dei militari rimasti fedeli al presidente. Il nuovo Capo di Stato maggiore «facente funzione», generale Umit Dundar, punta il dito contro i traditori, che si annidano soprattutto nell’arma «rivale», l’aviazione, e «“qualche unità corazzata». IlprimoministroBinaliYildirim ha fatto il bilancio delle vittime, 161. Che però esclude «gli assalitori». Poveri soldati di leva mandati, come hanno raccontato quelli ar- restati, «a fare una esercitazione» sui ponti del Bosforo. Per Yildirim la notte del golpe è stata «una macchia sulla democrazia turca». Il colpevoliriceverannolapunizione «che meritano». In serata arriva il bilancio totale, che non sappiamo chi conti: i caduti PUNTI OSCURI Tra gli “assalitori” ci sono tanti soldati di leva mandati «a fare un’esercitazione» nella notte dello sventato golpe, dice il governo, sono 265. La sfida della democrazia La democrazia turca è ora stretta fra un leader senza contrappesi, che non si è fatto scrupolo di aiutare formazioni anche islamiste in Siria, e il burrone della dittatura militare. La repressione dell’opposizione laica andrà di passo con quella dei militari golpisti, che si sono erti a «difensori della laicità». La guerra contro l’insurrezione curda nel Sud forse invece rallenterà, perché le forze armate sono sotto choc, spaccate e delegittimate. TRA LORO SOLO CINQUE GENERALI Tutti ventenni e di basso grado Ecco chi sono i ragazzi del golpe Esclusi i servizi segreti e i reparti speciali dell’esercito MARTA OTTAVIANI POCO più che ragazzi, cresciuti nel mito delle Forze Armate come Stato nello Stato e poi intrappolati in un gioco più grande di loro. Sono i giovani militari che hanno preso parte al quinto colpo di Stato nella storia della Turchia moderna. L’unico ad avere fallito, ma anche l’unico che ha agito senza la protezione degli alti gradi dell’esercito e soprattutto la tutela della Costituzione. Giovani dai 20 ai 25 anni, provenienti da ambienti laiciquantoconfessionali,tutti con un comune denominatore: vedere nel presidente Erdogan il sovvertitore delle regole in cui erano stati cresciuti. Il tentato colpo di Stato di venerdì aveva modalità di applicazione simili a quelle del 12 settembre di oltre 30 anni fa, in realtà è stato più che altro la sua caricatura. L’azione è partita dalle forze aeree, tradizionalmente legate al kemalismo, la dottrina di Mustafa Kemal Atatürk, fondatore dello Stato moderno, trovando poi sostegno negli altri segmenti dello Stato maggiore, seppure in quan- tità minoritaria: le forze di terra e quelle marittime. Dal golpe, e questo secondo molti è stato un grosso errore, sono rimasti fuori sia il Mit, il servizio segreto turco, e il Jitem, i reparti speciale dell’esercito. Entrambi gli apparati sono stati fra i primi a essere infiltrati da persone vicine al Presidente. Così il tentato golpe si è trasformato in un regalo, forse atteso, per Erdogan. Questa sorta di «gioventù bruciata» forse era convinta di riuscire nel suo intento. Aveva erroneamente previsto che con la sua azione Un carro armato abbandonato dai militari in fuga avrebbe portato in piazza quella parte della Turchia che non vota Erdogan. Invece in piazza si è trovata di fronte l’esatto contrario. Una folla inferocita di loro coetanei. I ragazzi del golpe mancato non hanno avuto una guida sicura e carismatica. Su 350generaliturchiappena5 hanno partecipato alla sommossa. Tutti gli altri erano ufficiali di grado medio. Giovani, molti senza esperienza. Figli di quella sintesi turco islamica che dalla metà AFP degli Anni 80 ha trasformato le Forze Armate da un entità laica a un ibrido a metà fra kemalismo dogmatico e religione applicata allo Stato, che ha dato la stura all’ascesa dell’Islam politico in Turchia e permesso con il tempo l’ingresso di elementi vicini a Fetullah Gulen e a Erbakan, il padre politico di Erdogan. Fino a quando le Forze Armate non sono diventate troppo strette per contenere entrambe le ali della destra islamica turca. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI primo piano IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 I MILITARI UMILIATI DAL POPOLO CONFESSIONALE Adesso a piazza Taksim le donne velate urlano «Allah Akbar» dal nostro inviato PAOLO CRECCHI Non a caso il Kurdistan iracheno ha condannato il tentativo di colpo di Stato. Per i curdi il nemico numero uno restano i militari. Erdogan, prudentemente, resta ancora a Istanbul. Il reinsediamento nei palazzi del potere di Ankara andrà di pari passi con la «pulizia». La sua vendetta rischia di mettere in ginocchio la Turchia. Sognava una potenza neoottomana, influente oltre i suoi confini di Stato-nazione. Ora anche quei confini sono in pericolo. Il Sultano è assediato all’interno e all’esterno. Un leone ferito che deve ribadire la sua forza. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI REUTERS I numeri I morti sono 265 Raffica di giudici e militari arrestati ••• ECCO i numeri del tentato golpe: 265: i morti accertati. 2.839: i militari arrestati, in primis soldati e ufficiali dell’esercito sospettati di aver organizzato il golpe. 2.745: i giudici rimossi, sospettati di essere legati alla rete di Gulen, accusato di aver ispirato il golpe. FORZE TERRESTRI 35.010.000 Idonei al servizio militare Popolazione Paese 1.375.000 Giovani in età militare ogni anno 3.778 Carri armati 7.750 Veicoli corazzati da combattimento 811 Lanciarazzi multipli MARINA Totale navi Forza lavoro 9 Porti e terminal 98 Aeroporti 8.699 km Sviluppo ferrovie FINANZE 18,2 miliardi di dollari Budget annuale per la difesa Fonte: Global Firepower 194 16 LOGISTICA 28.790.000 lito anche qui, lungo i viadotti che portano al terminal dei voli internazionali. Ci sono dodici tank messi di traverso sulla carreggiata. Non passa nessuno, né auto né taxi né autobus. I viaggiatori sono costretti ad arrancare tra schiere di poliziotti sudati e cumuli di bottigliette di plastica, famiglie che bivaccano tra i cespugli delle aiuole spartitraffico e torme di tour leader disperati. Gli unici voli regolari dall’Italia e dalla Francia, dall’Inghilterra e dalla Germania, dalla Spagna, dagli Stati Uniti atterrano all’aeroporto Gokcen. Sotto gli occhi di migliaia di turisti sconcertati, la Turchia dei Testimone Le forze armate turche 79.414.269 I festeggiamenti a piazza Taksim per il ritorno di Erdogan 410.000 Totale personale forze armate 185.630 Totale riservisti Fregate 13 Sottomarini AVIAZIONE Totale aerei 207 Caccia multiruolo 439 Aerei da trasporto 445 Elicotteri 64 Elicotteri da combattimento GRAFICI IL SECOLOXIX/ 1.007 Un genovese: «Sembrava un film alla tv» ••• «IL tentativo di golpe? È stato come vedere un bel film in tv. Nessuno di noi ha mai creduto davvero che i militari potessero rovesciare Erdoğan». Alessandro Rossa, imprenditore genovese trasferito da anni in Turchia ha assistito al colpo di stato fallito dalla sua abitazione di Çeşme, località mondana a 70 chilometri da Smirne. «Paura? Nessuna - ha aggiunto - mi hanno chiamato amici e parenti da Genova preoccupati. Ma io ho tranquillizzato tutti dicendo che si trattava di una farsa. Avevo ragione». AP colonnelli rimanda al mondo intero l’immagine della propria disfatta. Sera. In piazza Taksim i cortei si sono fatti fiumana, gli slogan sono diventati una sinfonia indistinta di fischi, urla, battimani, esortazioni a invocare il nome del presidente e della patria, «una, che appartiene al popolo, che il popolo difenderà fino alla morte». Lungo i viadotti dell’autostrada che accompagna Istanbul dall’Asia all’Europa i tank sono parcheggiati come fossero Tir, però nessun posto di blocco rallenta il traffico folle di sempre. Anche il ponte più alto sul Bosforo è sgombro adesso, sotto le sue arcate stanno passando una petroliera e una portacontainer vuota. Navigano verso il mar Nero. Scivola via così il golpe in Turchia, con la televisione che rimanda immagini di festa in ogni angolo della città. Cortei di auto strombazzanti attorno allo stadio del Galatasaray, tra i grattacieli di acciaio e cristallo. Camioncini addobbati con la bandiera rossa e la mezzaluna che trasmettono musica lungo nel verde dei parchi di Besiktas. In piazza Taksim c’è la statua di bronzo di Mustafa Kemal Pascia, Ataturk, il padre deiturchi.Indossal’uniforme militare ed è scortato da un ufficiale con la mitraglietta. Un soldato dal fiero cipiglio spinge un cannone. All’improvviso una voce femminile impugna un megafono e intona un canto struggente. In prima fila, donne in niqab fanno segno di sì con la testa e probabilmente, sotto il velo, sorridono contente. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI MA CHE STRANA dalla prima pagina IL REPORTAGE Il presidente Recep Tayyip Erdogan parla alla folla n LA DOMENICA UN’ÉLITE BELLICA COSÌ DISTRATTA All’ombra del monumento al laico Ataturk sventolano le bandiere turche in segno di festa ISTANBUL. Allahu Akbar, cominciano a gridare al tramonto, Allahu Akbar, e sono donne velate di nero e ragazze in jeans, operai in canottiera e studenti a torso nudo, tassisti che hanno parcheggiato sui marciapiede e venditori di fermacapelli che abbandonano il chioschetto per unirsi al carosello. Piazza Taksim. Il cuore di Istanbul e l’animadellaTurchia.Stanotte si sparava e si moriva e i ragazzi in divisa non erano diversi da questi che inneggiano a Dio e al presidente, Erdo-gan, Er-do-gan: molti di loro hanno detto che credevano fosse un’esercitazione, non un colpo di stato. Un mare di bandiere rosse con la mezzaluna inonda Istanbul e quel che resta della battaglia, il sangue che non sono riusciti a cancellare dall’asfalto e gli elmetti abbandonati dai soldati assieme alle giberne e ai fucili mitragliatori.Oracheèquasibuioil primo ponte sul Bosforo è tornato sgombro, ma per ore ha rappresentato l’umiliazione dei militari. Un tappeto grigioverde incongruo, e offensivo per l’orgoglio di un Paese che alle forze armate ha sempre affidato la custodia della laicità. Aeroporto Sabiha Gokcen, il secondo della capitale. Il golpe ha privilegiato il palcoscenico di quello principale intitolato ad Ataturk ma è fal- 3 No, neanche i senatori sono tutti uguali. E intanto mi preme la Turchia, un paese che ho nel cuore. Sono andato a Istanbul la prima volta nell’estate del ’72 e la prima cosa che ho visto e sentito passata la frontiera della Bulgaria è stata una 2Cv targata Milano da cui qualcuno mi gridava “c’è il colpo di stato, c’è il colera”. In effetti un po’ di colera c’era, giù nei quartieri del porto, e c’erano parecchi carri armati schierati già sul lungo rettilineo che porta in città. Sono stato un mese a Istanbul, allora come oggi la città era piena di giovani di tutto il mondo, allora molto più freak di oggi, e l’unico ricordo angosciante è di un Leopard che sbaglia manovra e di un furgoncino ne fa una frittata. Sono tornato nell’80 e di Leopard erano ancora intasate le strade, se ne incontrava anche sulle carraie dell’Anatolia, ma non mi ricordo di nessun incidente, e l’idea che ci fosse un colpo di stato in atto era remota e astratta. C’era stato il Cile, e la Grecia, e l’Argentina, quelle erano storie di orrore e di terrore, non quello che vedevo in Turchia. Con il tempo ho avuto diversi amici turchi, il padre di un mio traduttore era un alto ufficiale, che mi hanno spiegato come i militari del loro Paese fossero, per fondazione, statuto e vocazione, una élite non solo bellica, ma anche culturale e politica, che non erano assetati di sangue e nemmeno di potere se non nel mandato che si attribuivano di sentinelle della repubblica e dei suoi ideali fondanti, piacessero o non piacessero ai miei amici. E ora guardo a questo golpe così malfatto e mal riuscito, a questa élite bellica così distratta che si dimentica della Marina, così inane da non tenere la piazza nemmeno un giorno, così culturalmente fragile da non riuscirte a dire una parola intellegibile al suo popolo, così politicamente inetta da risultare solo efficace nel rafforzare ciò che intendeva abbattere, e l’unica cosa che mi viene in mente è che ciò che rimane dell’Europa, e dunque di me, è avvinto con accordi, trattati, promesse e una massa enorme di denaro, a un Paese che vedrà come attività principale da qui ad libitum l’esercizio della personale vendetta, è annunciata tremenda, di un sultano senza gloria contro i suoi nemici, ogni genere di nemico, e l’esercizio della sua personale rivincita su ogni genere di élite, passata, presente, futura. MAURIZIO MAGGIANI cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 4 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 primo piano IL SECOLO XIX Il colpo di Stato fallito in Turchia Gelo tra le diplomazie Ankara isola la base militare «Usa, consegnateci Gulen» Tolta la corrente a Incirlik da dove decollano i jet per i raid contro l’Isis dall’inviato PAOLO MASTROLILLI La base Grande deposito di armi nucleari NEW YORK. La base di Incirlik, in cambio dell’estradizione di Fethullah Gulen, il leader del movimento Hizmet che Erdogan accusa di aver fomentato il golpe fallito in Turchia. La tensione che cresceva da anni fra Ankara e Washington si sta trasformando in un braccio di ferro da cui dipende il futuro delle operazioni contro l’Isis in Siria, e l’intera presenza della Nato nella regione. All’inizio del suo mandato, il presidente Obama aveva cercato di costruire una relazione con il collega turco, ma il rapporto nel frattempo si è deteriorato, al punto che durante il recente vertice nucleare di Washington il capo della Casa Bianca ha praticamente ignorato Erdogan. I motivi sono principalmente due: primo, il leader di Ankara ha consentito all’Isis di usare il suo territorio come voleva, nella speranza che facesse cadere Assad; secondo, la sua gestione dello stato è diventata progressivamentesempremenodemocraticaerispettosadeidirittiumani. La Turchia, da parte sua, rimproverava agli Stati Uniti di aver ospitato Gulen, che da quasi dieci anni vive in Pennsylvania, dopo aver costruito un grande network di scuole charter in America. L’intelligence Usa è rimasta sorpresa dal golpe, e il presidente Obama è stato il primo a condannarlo, dopo una telefo- Fethullah Gulen, leader del movimento anti Erdogan, Hizmet nata col segretario di Stato Kerry in visita a Mosca. I complottisti però pensano che sia stata proprio Washington ad organizzare la sommossa, e le prime reazioni del governo turco hanno quanto meno confermato questi sospetti. Poche ore dopo l’inizio del colpo di stato, infatti, la luce è stata staccata alla base di Incirlik, dove operano 1.500 soldati ••• Incirlik è la base militare con il più alto numero di ordigni nucleari americani in Europa, secondo alcune inchieste oggi sarebbero circa cinquanta le testate atomiche presenti all’interno. La base della Nato si trova nel centro sud della Turchia, non lontano dalla città di Adana. Da qui partono i raid aerei che vengono condotti contro le postazioni dello Stato Islamico in Siria e Iraq. Attualmente la base della Nato ospita circa cinquemila cittadini americani tra soldati e personale, diverse centinaia di inglesi e turchi. AP americani impegnati nei raid contro l’Isis in Siria. La base ha i propri generatori e e poteva continuare le operazioni, ma l’esecutivo ha chiuso lo spazio aereo obbligando i caccia della coalizione a restare a terra. A mezzogiorno il portavoce del Pentagono, Peter Cook, ha detto che «per ora l’attività della base è ancora sospesa», e il Comando Centrale è stato co- stretto a cercare soluzioni alternative per continuare le missioni. Mentre Incirlik veniva bloccata, Erdogan ha sfidato Gulen, suo ex alleato, a tornare in Turchia: «Alla Pennsylvania dico: hai già commesso abbastanza atti di tradimento contro la patria. Torna qui, se hai coraggio». Parlando alla tv, il presidente appena sopravvissuto al golpe ha aggiunto che se Autoscatto davanti a un carro armato abbandonato ad Ankara gli Stati Uniti sono un partner strategico del suo paese, dovrebbero accogliere la richiesta di estradizione, anche perché Ankara in passato non si è mai rifiutata di consegnare i terroristi agli americani: «Caro Presidente Obama, te lo avevo già detto. Deporta Gulen o rimandalo in Turchia. Tu non hai ascoltato, te lo chiedo di nuovo». ATTRICE, REGISTA E PROTAGONISTA DEL MOVIMENTO CHE SI OPPONE AL PRESIDENTE «Noi di Gezi Park né con Erdogan né con i soldati» L’attivista Yesim Ozsoy: la gente ha paura, parte dell’opinione pubblica è come ipnotizzata» MARTA OTTAVIANI UNA SOCIETÀ troppo polarizzata, che avrebbe bisogno di un momento di conciliazione. La minaccia di un passato che ritorna e che nessuno aveva voglia di raccontare. Ma dall’altra parte un presidente della Repubblica che era partito con premesse diverse e che adesso deve riportare il Paese alla normalità. Perché le piazze turche non sono più serene come una volta e basta una piccola miccia per fare divampare un incendio incontenibile. Yesim Ozsoy, attrice, regista e attivista del movimento di Gezi Park, racconta come la Turchia ha vissuto questa lunga notte e quali sono i sentimenti che albergano nella società turca. Yesim Ozsoy, la società turca come ha vissuto il tentato golpe? «Per quelli della mia generazione è stato qualcosa di dif- I TIMORI Si sono infervorati gli animi per troppo tempo e ormai ci vuole ben poco perché la situazione precipiti nuovamente YESIM OZSOY Attrice e regista. Attivista dei movimenti ficilmente descrivibile. Nel 1980 io ero piccola. La maggior parte della popolazione turca non aveva mai sperimentatouncolpodistatoesi è improvvisamente trovata privata della libertà di movimento, con aerei da guerra che volavano a bassa quota, la tv di stato occupata. È stato come vivere un incubo». Una nazione stretta nella stessa paura, insomma… «Sì, già la maggior parte del popolo turco crede fermamente che bisogna proseguire nella strada della democrazia, ma le modalità con cui questo golpe è stato attuato hanno veramente infastidito tutti. Quelli che volevano i militari nelle strade sono una minoranza. Poi, di sicuro, i più infastiditi, forse anche colti di sorpresa da quello che è successo, sono stati i sostenitori del presidente». O con Erdogan o contro di lui, quindi? «La società turca purtroppo è molto polarizzata. Lo è sempre stata in realtà, ma adesso la situazione sta diventando sempre più pericolosa. Nelle piazze non scende solo una presa di posizione politica, iniziano ad arrivare anche la rabbia e la violenza». Una Turchia nervosa, nella migliore delle ipotesi. Ma è mai possibile che non si trovi un’alternativa almeno nella società civile? «Una parte della società turca è come ipnotizzata. Una parte ha paura. Negli ultimi mesi sono finiti in manette o sono stati messi in stato di accusa decine di intellettuali questo ha portato la gente ad assumere un atteggiamento prudente, che con il passare del tempo è divenu- to rinunciatario. Il clima di sospettochec’èormaisipercepisce chiaramente». Cosa si aspetta, dopo questo golpe fallito? «Spero in un momento di conciliazione e normalizzazione perché la cosa che mi preoccupa è che la tensione e la contrapposizione si riversino nelle strade. Si sono infervorati gli animi per troppo tempo e ci vuole nulla perché la situazione precipiti di nuovo». Però tre ani fa la Turchia ha vissuto con Gezi Parki un momento di protesta pacifica in cui era venuto fuori un Paese diverso… «La Turchia di Gezi Parki era una Turchia che non stava né con Erdogan né con i militari ed è quello che avremmo bisogno adesso. Ma il clima di violenza e la repressione l’hanno portata a nascondersi. Quella piazza è lontana anni luce. Oggi Gezi Parki non sarebbe possibile». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La risposta è arrivata dal segretario di Stato Kerry, che parlando in Lussemburgo ha detto dinonaverancoraricevutouna domanda formale per la consegna di Gulen, ma, prevede, «ci verranno poste domande su di lui». Quindi il responsabile della diplomazia Usa ha chiarito: «Invitiamoilgovernoturco,come facciamo sempre, a presentarci prove legittime che ri- I colpi di stato in Turchia 27 maggio 1960 Il gen. Cemal Gursel rimuove con la forza il presidente Celal Bayar e il primo ministro Adnan Menderes. I militari controllano la politica da dietro le quinte fino al 1965 12 marzo 1971 I militari, guidati dal gen. Faruk Gurler, costringono il premier Süleyman Demirel, la cui politica liberista ha messo in ginocchio l'economia turca, alle dimissioni Anni ’70 La stagnazione, 11 cambi di governo e un'escalation di violenza politica fra gruppi di destra e di sinistra, con migliaia di morti, portano il Paese sull'orlo della guerra civile 12 settembre 1980 Il generale Kenan Evren, dopo aver sciolto il governo e i partiti, imposto la legge marziale e sospeso la costituzione, assume il ruolo di presidente primo piano IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 5 L’ANALISI DI UNA SVOLTA TECNOLOGICA CHE È QUASI UN PARADOSSO Il grande censore dei social salvato da uno smartphone Erdogan, in sella grazie (anche) a una telefonata via web MASSIMILIANO PANARARI spettino i nostri standard. Gli StatiUnitileanalizzeranno,ela giudicheranno in maniera appropriata». Questo adesso è un nodo centralenellerelazionifraidue paesi.Washingtondicediessere disposta a discutere l’estradizione di Gulen, se Ankara fornirà le prove che ha organizzato il golpe. Se però le sue colpe non saranno dimostrare, gli Usa non sono disposti a facilitare la repressione e la vendetta di Erdogan. Gli americani hanno bisogno della Turchia contro l’Isis, ma non al punto di rinunciare ai principi fondanti della loro democrazia. Da questo braccio di ferro dipenderà il futuro di Daesh, la stabilità regionale, e forse lo stesso ruolo di Ankara nella Nato. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA NEMESI. O, se si preferisce, un caratteristico paradosso postmoderno. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’odiatore della tecnologia e della comunicazione (che ha represso in maniera durissima in questi anni), deve il suo ritorno in sella anche e in misura non secondaria - a esse. Un cortocircuito molto interessante, che ha visto il «sultano» (personalmente tecnofobo) e il suo regime autocratico «neo-ottomano» - che ha messo il bavaglio a media e social network e ha sbattuto in galera i giornalisti non allineati - salvarsi dal golpe usando proprio le tecnologie comunicative e i loro operatori. Dallo smartphone ai redattori della Cnn turca, la quale, al pari di tutte le testate e tv che facevano libera informazione, era stata oggetto degli strali e dei provvedimenti punitivi delle autorità. Oggi la tecnologia - per parafrasare «in salsa 2.0» il teorico della guerra Karl von Clausewitz - è la prosecuzione della politica con altri mezzi (anche se, al riguardo, la scuola del determinismo tecnologico non sarebbe granché d’accordo...). E, così, durante le drammatiche fasi del tentativo di putsch, i militari neokemalisti avevano «classicamente» occupato la radiotelevisione di Stato Trt, da cui emanavano i loro Erdogan con lo smartphone all’interno della sua auto AP proclami. E avevano provato a bloccare, tra gli altri, Facebook, Twitter e Youtube, così come, in passato, ma senza lasciare spiragli, ha ripetutamente fatto il governo islamista. I golpisti, invece, hanno sbagliato qualcosa anche in questo ambito, tanto che la mobilitazione pro-Erdogan per alcune ore della notte di venerdì è dilagata attraverso i social media. Il capo di Stato in fuga aveva chiamato i suoi sostenitori a in- LA SVOLTA IL PARADOSSO I nuovi media diventano la continuazione della politica con altri mezzi Ai turchi un sms del Sultano per invitarli a presidiare le piazze sorgere via FaceTime (il software di videotelefonia tramite Internet della Apple), parlando in diretta televisiva dallo schermo dell’iPhone di una giornalista della Cnn locale. E ieri mattina presto i telefoni cellulari di molti turchi hanno ricevuto un sms, proveniente da un account riconducibile allo stesso presidente, in cui venivano invitati a rimanere a presidiare le piazze. Si è così palesato un altro errore del fronte golpista, quello di non avere mostrato una leadership riconoscibile mentre Erdogan ci ri-metteva istantaneamente la faccia per via mediatica. La personalizzazione della politica – che vieneamplificatadallamediatizzazione – non è certo una prerogativa dell’Occidente: il «Sultano», difatti, possiede per le masse dei suoi seguaci un carisma fortissimo e, appunto, di tipo personale. Quello avvenuto nella notte tra venerdì e sabato ha coinciso con un colpo di Stato di tipo tradizionale, che non si è posto dall’inizio il problema del consenso. Detto così, sembrerebbe un paradosso, e tuttavia, visto che viviamo in epoca postmoderna, non lo è. Infatti, è stato sconfitto (anche) da un’elaborata e pronta strategia comunicativa e dalla scommessa sulla tecnologia effettuata dai lealisti. @MPanarari cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI n IL COMMENTO GOLPE FALLITO, ADESSO LA TURCHIA È ANCORA PIÙ ISLAMICA DI PRIMA STEFANO STEFANINI V enerdì notte, nelle piazze di Ankara e di Istanbul, sui ponti che uniscono Europa e Asia, si è combattuta l’ultima battaglia fra Turchia kemalista e Turchia anatolica. La prima è stata sconfitta. Definitivamente. I militari ne erano i garanti storici. Il loro fallito colpo di Stato consolida la svolta confessionale e il regime populista-autoritario del Presidente Erdogan. Questa realtà riguarda una cruciale pedina Nato e un partner scomodo ma indispensabile dell’Unione Europea (oltre che Paese eterno candidato). Europa e Occidente vi si devono confrontare. Un amico turco, secolare al midollo, mi ha subito scritto: «siamo contenti che il colpo si fallito». Non ho dubbi sulla sua sincerità. Inutile strapparsi le vesti dietro la perdita della Turchia secolare e occidentalizzata. Esiste ancora negli strati professionali e cittadini della società turca, ma è minoritaria. Il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) di Erdogan è ininterrottamente e legittimamente al potere dal 2002. Dopo aver essersi rafforzato, più di una volta, alle urne, ha vinto adesso la prova di forza del colpo di Stato. Non parliamo però neanche di trionfo della democrazia. In un Paese spaccato in due, Ergogan ha vinto con la forza dell’ascendente e della demagogia. E’ il consenso costruito dall’alto e con- LA CONSEGUENZA Consolidata la svolta confessionale e populista del regime trollato dall’esecutivo, come quello di Putin in Russia o di Kaczynski in Polonia. E’ la democrazia plebiscitaria dei referendum, come quella del 52% dei britannici che il 23 giugno ha determinato il futuro del Regno Unito e ricadute a catena su Europa e Occidente. Sarà democrazia per suffragio universale, ma ha poco a che vedere con la divisione dei poteri di Montesquieu o con i «checks and balances» della Costituzione americana. Il segreto dei colpi di Stato, insegnava Curzio Malaparte, è il controllo rapido dell’ordine pubblico e dell’informazione. Forse non è più possibile; ecco perché falliscono tanti colpi di Stato, ecco perché la piazza ha spesso il sopravvento sul potere costituito, dalle rivoluzioni colorate temute dal Cremlino alle primavere arabe che hanno deposto autocrati inossidabili. Ai militari turchi è venuto meno prima il controllo dell’informazione, poi quello della strada. L’immagine chiave della nottata non sono i carri armati; è quella di Erdogan che parla alla nazione in FaceTime, dallo schermo di un iPhone 6 fra le dita di una giornalista televisiva turca. Al Presidente turco non sono stati necessari gli strumenti sofisticati dell’Nsa: è bastata una tecnologia che ciascuno di noi ha in tasca. Poco dopo, il suo popolo è sceso nelle piazze e nelle strade, incurante del coprifuoco proclamato dai militari. Il mondo assisteva in diretta televisiva. La partita del colpo di Stato era persa. Recep Tayyip Erdogan vede adesso rafforzato il suo potere personale. La svolta autoritaria si accentua per inerzia. La modifica della Costituzione per accrescere i po- teri presidenziali è a portata di mano. Il bilancio provvisorio degli scontri, quasi 300 morti, è pesantissimo; oltre 150 arresti di militari fanno presagire misure durissime. Il Primo ministro, Binali Yildirim, fedelissimo del Presidente, le aveva minacciate subito. In guerra con i curdi e bersagliata da Isis, la Turchia di Erdogan non va tanto per il sottile. Washington e le capitali europee hanno saggiamente taciuto mentre la partita fra militari e Erdogan era in corso. Ora, dopo le dichiarazioni di IL NODO In un Paese spaccato in due ha vinto la forza e l’ascendente della demagogia circostanza, Europa e Stati Uniti sanno per certo che la Turchia del prevedibile futuro è quella di Erdogan e dell’Akp. Non c’è ritorno al passato. Nella Nato la Turchia ha il secondo apparato militare dopo quello americano. Ne esce indebolito non fosse altro che per le inevitabili purghe. Né Isis né la Russia verseranno molte lacrime. Nell’ottica italiana s’indebolisce il fronte mediterraneo all’interno dell’Alleanza Atlantica. Vent’anni fa si faceva un gran parlare di «deriva islamica» di Ankara. Adesso è avvenuta. Il fallito colpo di Stato la consolida. Come l’uscita di Londra dall’Ue è un’altra incrinatura nella compattezza e nell’identità dell’Occidente. Oggi non possiamo che prenderne atto. Domani dobbiamo pensare a come rispondere. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 6 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 primo piano IL SECOLO XIX La strage del 14 luglio Emergenza terrorismo L’Isis rivendica la carneficina «È stato un nostro soldato» In Francia schierati dodicimila agenti per blindare le città FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK. Parigi chiama alle armi il suo popolo nell’ambito di una manovra di blindatura del territorio in risposta all’attacco di Nizza, il terzo sanguinoso attentato in 18 mesi subito dalla Francia per mano della jihad. E questo nelle stesse ore in cui lo Stato islamico recapita al mondo intero la rivendicazioneperlastragedelcamionista kamikaze nell’anniversario della presa della Bastiglia. «Tutti i cittadini patrioti che desiderano farlo diventino riservisti per rafforzare la sicurezza della Francia», tuona il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve. Lo stesso finito sotto accusa per l’impreparazione dimostrata dai servizi di sicurezza la sera del 14 luglio. Nell’Esagono «i riservisti» sono cittadini francesi con o senza esperienza militare, e il presidente François Hollande ha chiesto a questi di rafforzare i ranghi della polizia e della gendarmeria (polizia militare come i Carabinieri). La riserva conta ora 12 mila volontari di cui 9 mila gendarmi e 3 mila poliziotti. «È nostra intenzione potenziare la presenza delle forze di sicurezza in tutto il territorio nazionale», ha detto Cazenueve il cui appello fa parte di un’operazione più vasta di «rinforzo della presenza delle forze di sicurezza nel Paese», nel quale sono schierati quasi 100 mila uomini in tutto. Una prova muscolare (seppurtardiva)concuiParigi replica alla sigla apposta dall’Isis all’attentato, secondo uno schema collaudato e di attuazione universale. «Sollecitazione-attacco-rivendicazione», e lo stragista diventa in automatico uno jihadista. Chiunque sia, estremista fai da te, criminale più o meno efferato o psicopatico, diventa martire delle bandiere nera. E’ accaduto a San Bernardino in California, a Orlando in Florida, e ora a Nizza. «L’autore dell’operazione in Francia è un soldato dello Stato islamico. Ha risposto agli appelli a colpire la popolazione dei Paesi della coalizione che combattono lo Stato islamico», recita la nota diffusa ieri da Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato. Gli inquirenti non hanno trovato prove di affiliazione all’Isis, come di solito fanno i terroristi prima di morire da martiri, ma questo rientra nello schema di cui si serve la jihad 3.0. «Autoradicalizzazione e post-branding», si pesca nel grande bacino dell’odio, si fa proselitismo online, si innesca la violenza e si rivendica ex post. «Sembra chiaro che si tratti di un lupo solitario che ha risposto a Eccezionali misure di sicurezza nelle città francesi una chiamata, anche nel caso abbia avuto supporto», spiega Arije Antinori, coordinatoreCrimeLabde“LaSapienza” di Roma, esperto europeo di terrorismo jihadista. «Al Qaeda ha fatto impollinazione sul web basandosi sulle comunità di jiahidsti e sull’assetto militare di gruppi strutturati - dice l’esperto a Washington per un workshop Nato sul tema Isis invece pesca in ogni dove, crimine organizzato, imam dell’odio, carceri». Occorre però distinguere tra gli jihadisti di ritorno pronti all’innesco, e l’arruolamento a distanza attraverso la retorica e la narrazione jihadista. «Fattore quest’ul- timo che, con l’interconnessione della tecnologia, porterà all’escalation dai lupi solitari ai branchi di lupi». Una cosa comunque sembra certa: «Nizza non sarà l’ultimo caso del genere», avverte Jack Caravelli, già analistadellaCia,gurudelNationalSecurityCouncildellaCasa Bianca con Bill Clinton e coautore con Jordan Foresi di «The age of hatred», edito in Usa da Mediatrix Publishing (in Italia è «Il Califfato nero», Editore Nutrimenti). «E’ la dimostrazione che l’Occidente, Usa in primis, è stato troppo rilassato nell’adottare azioni volte a contrastare l’Isis in Medio Oriente. Ora la jihad alza il tiro e porta le tecniche di combattimento usate in guerra in Europa e Usa». Per l’autore «Obama ha fallito nel non riconoscere la dimensione del rischio rappresentato da questo terrorismo. Gli attacchi continueranno». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I ricordi dei bambini morti sulla Promenade des Anglais ANSA IL VIAGGIO ALL’INTERNO DELL’OSPEDALE PASTEUR In fila per riconoscere quei corpi allineati dentro i camion frigo Paura per venti italiani che risultano ancora dispersi Lo zio di un ragazzo ferito: «Siamo stati lasciati soli» IL CASO dall’inviato MASSIMILIANO PEGGIO NIZZA. «Cinquante-trois» dice uno degli infermieri delle camere mortuarie dell’ospedale Pasteur, leggendo il biglietto annodato su un lembo di un sacco nero prelevato dall’interno di un camion frigo. Già, in questo ospedale arroccato sulle colline che sovrastano Nizza, non ci sono abbastanza celle frigorifere per accogliere tutte le salme degli 84 morti. Così sono stati utilizzati dei camion adibiti al trasporto di alimenti surgelati: uno in fila all’altro attendendo di consegnare il loro contenuto nel piccolo fabbricato del padiglione L, dove da due giorni lavorano senza sosta anatomopatologi e genetisti forensi, per identificare le salme. Molti cadaveri arrivano straziati, sfigurati dalla violenza di quel Tir piombato sulla Promenade. Molte vittime sono state trovate senza do- cumenti. Le camere mortuarie si trovano nella parte più alta del complesso ospedaliero, alle spalle della chiesetta di Saint Pons che da un poggio soleggiato domina l’ingresso del Pasteuer, quasi a proteggerlo. Le navette fanno la spola dall’ingresso dell’ospedale, dove c’è l’accoglienza assistita dei familiari, fino in cima alla collinetta, alle camere mortuarie. I camion frigo sono parcheggiati a lato della strada che sale tra aiuole di oleandri. La gendarmeria presidia la zona. Fabio Bottoni, di Modena, cerca il nipote Nic Leslie, 20 anni, irrintracciabile assieme ad un’altra ventina di italiani. Gli amici del ragaz- IL DRAMMA «Mia moglie e il mio bimbo erano lì. Sulla promenade c’era solo il suo monopattino...» zo, che studia all’Università di Berkeley, hanno attaccato volantini per cercarlo e sono stati denunciati dalla polizia. «Dovrebbero prendersi cura di noi, non l’hanno fatto» dice lo zio. Una donna, a cui hanno appena dato la conferma di aver riconosciuto ufficialmente la salma del fratello, esce dal laboratorio e si appoggia al muro dell’ingresso. Quasi all’istante crolla sulle ginocchia, scivolando tra le mani di un volontario della protezione civile che si era precipitato a sorreggerla. Questa è la collina del dolore. Da due giorni è diventata la zona più protratta dell’ospedale: al centro di un piazzale a lato del padiglione, il dipartimento di medicina legale della polizia ha allestito una unità di crisi, installando una tenda bianca anticontaminazione dove i genetisti fanno le analisi del Dna. In quel laboratorio da campo gli esperti comparano le tracce genetiche prelevate ai familiari. Lo hanno fatto con tutti i parenti delle vittime. I camion frigo contenenti le salme delle vittime di Nizza È così, grazie ad un tampone prelevato dalla saliva, che Tahar, tunisino di origine, trapiantato a Nizza dopo aver vissuto per dieci anni a Cuneo ha scoperto di aver perso il figlio di 4 anni, Kylan e la moglie lofa di 30. «Non ero con loro quella sera - racconta sotto il sole del pomeriggio - Un mio amico mi ha chiamato dicendomi che era successo un macello sulla Promenade. Sapevo che mia moglie e mio figlio erano lì e mi sono precipitato a cercarli. Quando sono arrivato sulla passeggiata ho solo trovato il monopattino di Kylan sull’asfalto. Li ho cercati due giorni in tutti gli ospedali della città, nessuno sapeva dirmi dove fossero». Ieri mattina una psicolo- ga del Pasteur lo ha preso da parte, nella sala del pronto soccorso, e gli ha spiegato che non c’erano più. «Sì, diceva “sono volati in un altro mondo, sono andati in cielo, lontano da qui...”. Non volevo credere a quelle frasi vaghe.Poi,conunpo’insistenza, ha usato la parola morte e il mio cuore si è spezzato». Tahar è uscito urlando dall’ospedale, liberando tutta la sua rabbia alzando le braccia al cielo. «Non credo che quell’uomo abbia fatto tutto questo per Allah» dice imprecando. «È solo follia. Perché uccidere bambini che vanno a vedere dei fuochi artificiali? Perché? Appena potrò porterò le loro salme in Tunisia. E forse anch’io me ne andrò da qui». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI primo piano IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 7 L’INTELLIGENCE: UN EMISSARIO DEL CALIFFO IN CITTÀ PRIMA DELLA STRAGE Nel telefono del killer il numero del reclutatore di jihadisti Il Viminale: Genova possibile porto d’imbarco per chi cerca la fuga IL RETROSCENA dal nostro inviato MARCO MENDUNI NIZZA. Nei giorni immedia- tamente precedenti alla carneficina sulla Promenade des Anglais, un emissario del Califfo è arrivato in città. Non si sa quali siano stati i suoi movimenti e i suoi contatti, ma il dettaglio emerge dalle riservatissime indagini della polizia e dell’intelligence stanno effettuando dopo il massacro e la morte del terrorista, Mohamed Lahouaiej Bouhlel. L’uomo dell’Isis e il tunisino di 31 anni che ha scagliato un camion sulla folla si sono incontrati? La circostanza viene ritenuta possibile e la misteriosa missione viene collegata senza troppi dubbi alla preparazione di un attentato in Francia. C’è un secondo elemento che,senonpuòessereimmediatamente collegata alla vi- La polizia esce dalla casa dell’attentatore, nella periferia di Nizza sita dell’”inviato” del Califfato Islamico, dimostra però che Bouhlel era tutt’altro che distante dagli ambienti dell’estremismo. Tra i numeri di telefono custoditi nella memoria del cellulare di Bouhlel, sequestrato nella sua abitazione, ce ne sono alcuni che gli investigatori conside- rano «molto interessanti». Sono quelli di Omar Diaby e di alcuni suoi fedelissimi. Chi è Diaby? Nato a Nizza, origini senegalesi, è considerato uno dei maggiori reclutatori di jihadisti in Francia, anche sulla rete, con una cospicua produzione di video di propaganda. IL REPORTAGE IN UNA CITTÀ ANCORA SCONVOLTA DALL’ATTENTATO Fiori e abbracci: così Nizza prova a tornare normale Il racconto dei turisti: «Sono solidale con le vittime ma ho affittato un appartamento. Che dovrei fare?» dall’inviato ALBERTO MATTIOLI NIZZA. La scena che raccon- ta il surreale «day after» di Nizza si svolge davanti al Municipio parato a lutto con enormi, teatrali drappi neri che pendono dai balconi. Arriva una sposa con qualche anno e molti più chili di quanti possa reggere il suo abito bianco meringato. Va a sposarsi passando fra due militari con il mitra spianato. Normalmente, l’effetto sarebbe grottesco. Stavolta è quasi toccante, perché testimonia la disperata voglia di normalità della comunità. La vita deve andare avanti, o almeno ci si prova. Però, fa notare Joséphine dietro il bancone di un bar, «per essere un sabato di luglio, in giro c’è molta meno gente». È paradossale tutto, in questa giornata meravigliosa, sole splendido, non una nuvola in cielo, il Mediterraneo che luccica sullo sfondo di una città incantevole, metà Genova e metà Torino. La promenade des Anglais è stata riaperta e ogni tanto percorrendola ci si imbatte in un fiore appoggiato a terra su una chiazza scura dell’asfalto: sì, è una macchia di sangue, alcune con ancora le tracce dei pneumatici del camion. I passanti fotografano con il telo da spiaggia sotto il braccio. Una donna inebetita è raggomitolata sul bordo Fiori su una panchina, poche ore dopo la strage La spiaggia di Nizza torna a riempirsi della strada lato mare, accanto alla foto di un bambino, mentre gli amici fanno cerchio in silenzio e non sanno più cosa dirle; a pochi metri, la gente fa il bagno. Le pattuglie dell’Armée, in mimetica e giubbotto antiproiettile, incrociano i turisti in infradito. La reazione all’attentato terroristico è quella codificata a Parigi, ormai siamo alla routine del lutto collettivo. La place de la République di Nizza sono due palme all’inizio della promenade. La gente depone fiori, peluche, bigliettini, bandiere, candele. Poi va a fare il bagno. C’è chi prega, chi piange, chi inveisce, chi accenna una Mar- AFP Turisti in relax, in un sabato di sole sigliese e chi si fa un selfie. Insensibilità? Ma no. Spiega Philippe, 32 anni, rappresentante di commercio: «Sono solidale con le vittime, l’altra sera ho pianto di rabbia e di dolore. Ma avevo già affittato un appartamento, ho due settimane di ferie, che dovevo fare?». C’è preoccupazione per il turismo, che con l’indotto vale un miliardo e mezzo di euro e 150 mila posti di lavoro. Ogni anno visitano Nizza cinque milioni di persone, il 48% dall’estero (in testa gli italiani, 968 mila): in questi giorni fioccano le disdette, glialbergatorisonopreoccupati. Michel Tschann, presidente della loro associazio- ANSA ne: «Sappiamo che ci aspetta una stagione difficile, del resto è stato così anche per Parigi». Sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale, le bandiere sono a mezz’asta, in place Masséna (metà Torino) qualcuno ne ha messa una addosso allo statua di Apollo, anche con un certo giovamento estetico. L’arena all’aperto del Nice jazz festival è deserta e spettrale, la manifestazione è stata annullata. Annullato anche il concerto di Rihanna. Nelle vetrine ci sono già cartelli listati a lutto con la scritta «Hommage aux victimes» oppure bilingui, infrancese e nel dialetto ligure locale: «Sieu Nissa - Je suis Nice». Sui muri ci sono le foto dei dispersi, qualcuno spera ancora. Tira una bruttissima aria. L’unità nazionale antiterrorismo è finita, destra e sinistra hanno ripreso a litigare. Il «Parisien» intervista Gérard, 67 anni, che dice di essersi iscritto al Front national, «basta con questi arabi» e poi sbrocca: «Giro con una bomba lacrimogena in tasca». Un tizio ha percorso la promenade in bicicletta strillando «La Francia ai francesi!». Aria da scontro di civiltà, voglia di resa dei conti. Toh, nella città vecchia (metà Genova) è ancora esposta all’angolo della rue de la Loge una granata in memoria dell’assedio turco del 1543. Già allora problemi con l’Islam radicale. La gente cerca di vivere normalmente, forse perché sa che non potrà più farlo davvero. Il sole, il mare, i fiori aiutano. «Ma abbiamo le coeur lourd», il cuore pesante, dice Amina, musulmana, velata, mentre attraversa la «Prom» portando il suo bouquet. Viene in mente papà Verdi, con la sua capacità di esprimere quel che non riusciamo a dire: «Piango sulla mentita / Festa dei vostri fior» (poi Simon Boccanegra prosegue così, ovviamente invano: «E vo’ gridando pace / E vo’ gridando amor!»). cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Era già stato dato per morto nell’agosto 2015 in Siria, dov’era riuscito a fuggire. Nello scorso maggio il colpo di scena: Diaby ha concesso un’intervista televisiva annunciando la sua «resurrezione», spiegando di essere fuggito solo per potersi sottoporre a una complicata operazione chirurgica. Diaby non è uomo dell’Isis, ma è considerato un affiliato del Fronte al-Nusra, il braccio siriano di Al Qaeda. Perché il camionista omicida aveva quei numeri nel telefono cellulare? Una seconda domanda: il tentativo dei parenti, degli amici, dei vicini, di descriverlo solo come un uomo depresso e violento è in realtà una cortina fumogena? Dopo il padre, ieri anche la sorella ha raccontato che Bouhlel, prima di lasciare la Tunisia per la Francia, aveva avuto problemi psichiatrici e aveva consultato degli specialisti. La notizia è confermata da uno dei medici che lo aveva visitato, Chemceddine Hamouda. Dichiarazioni genuine? Gli uomini di Diaby sono ancora a Nizza e per questo motivo la sorveglianza della città rimane su livelli elevatissimi. Il timore di nuovi attentati è tutt’altro che sopito. Restano chiuse alcune strade, bloccati alcuni itinerari e soprattutto i mini-tunnel, la viabilità veloce sotterranea che dà sollievo al traffico di superficie. Pericolo emulazione C’è il pericolo di nuovi gesti emulativi, ci sono quattro nomi nel mirino, quelli di due siriani e di due francotunisini. L’allarme coinvolge anche l’Italia. Ieri il Viminale ha inviato cinque alert alla forze di polizia. I quattro estremisti, pur non essendo ufficialmente coinvolti nella tragedia di Nizza, potrebbero cercare di riparare in Italia sentendosi braccati. Potrebbero anche, è un’indicazione esplicita, cercare di imbarcarsi nel porto di Genova. Quali sono le contromisure per il futuro francese? Non è vero che Nizza fosse una città poco sorvegliata il 14 luglio. Il dispositivo di sicurezza, concordato in un summit del 5 febbraio a Parigi, coordinato da Cazeneuve, prevedeva misure straordinarie per il Carnevale, gli Europei di calcio e, appunto, la Festa della Repubblica. Nizza sorvegliata speciale da quando nel 2014, proprio per il Carnevale, era stato sventato un altro attentato. Una nota della direzione generale della sicurezza interna aveva parlato di tre veterani siriani arrestati. Uno di loro, Ibrahim Boudina, aveva nel suo appartamento esplosivi in grado di produrre l’effetto di decine di granate. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 8 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 primo piano IL SECOLO XIX La strage del 14 luglio IL GOVERNO DI PARIGI IN ALLARME PER L’INTEGRAZIONE FALLITA. LA SECONDA GENERAZIONE È SENZA PATRIA Né arabi né francesi, la vita in bilico dei beurs I figli degli immigrati illusi a scuola e poi disoccupati per il 29%. Ma il ritorno all’Africa è un incubo L’ANALISI ALESSANDRO CASSINIS HANNO un tenore di vita più basso del 30% rispetto a quello dei francesi. Sono i beurs, i maghrebini, cittadini stranieri o francesi o con doppio passaporto. Quelli di seconda generazione, che hanno condizioni sociali un po’ migliori, “solo” il 12% più basse degli oriundi francesi, vivono le contraddizioni di una République che a scuola promette loro la pari dignità, e poi li delude. Sono una bomba innescata. Non sappiamo perché Mohamed Lahouaiej Bouhlel abbia accumulato tanta rabbia da entrare in contatto con il Califfato e salire sul camion della strage di Nizza, ma i giovani come lui preoccupano da tempo il governo francese. Il premier Manuel Valls, in un duro j’accuse del gennaio 2015, aveva parlato di un «apartheid territoriale, sociale ed etnico» e delle continue discriminazioni in cui vivono molti immigrati musulmani. Bouhlel veniva dalla Tunisia, ma erano nati in Francia da famiglia algerina i fratelli Kouachi che assaltarono Charlie Hebdo, Amedy Coulibaly, figlio di genitori del Mali, auto- Gli stranieri in Francia Gli islamici in Francia 1,750 Mln nati francesi all’estero 41% praticanti (Stime Insee 2014) 5,868 Mln stranieri immigrati (Dati Ifop 2015) 6,5 Mln 7,618 Mln Musulmani di origine nordafricana e subsahariana, stranieri o cittadini francesi 11,6% della popolazione re della strage al supermercato kosher di Parigi, e molti altri attentatori. Che cosa sta succedendo ai giovani beurs? Mario Giro, una delle anime di Sant’Egidio che ora è sottosegretario agli Affari esteri, li ritrae come generazione in bilico nel saggio “Noi terroristi” (Guerini e associati). «Un beur con complessi di identità e insoddisfatto è forse pronto a cadere nelle maglie di chi propone un’avventura umana che sembra convalidata dalla storia e “benedetta” dalla fede». Non c’è bisogno di aver frequentato la scuola coranica per avere il proprio quarto d’ora di celebrità come guerrieri del Califfo: «Personalità fragili, immature e ignare di cose religiose come i giovani beurs» possono accontentarsi anche di un Islam trapianto in Europa, «facile da accettare acriticamente». I beurs sono gli esclusi, la ge- nerazionedell’oblio,ifigliillegittimi della Repubblica. Non è facile nemmeno sapere quanti sono. Catherine Wihtol de Wenden, in un saggio pubblicato dalla Fondazione Giovanni Agnelli nel 2004, parla di 1,5-2 milioni di persone che appartengono alla seconda generazione di immigrati dal Nord Africa. Se nati in Francia, hanno nazionalità francese. Se nati nella Francia metropolitana da genitori La parola I maghrebini nello slang che rivolta tutto ••• Beur è la parola che designa quasi esclusivamente i maghrebini residenti in Francia. Significa “arabo” in verlan, il gergo nato nelle periferie che storpia le parole francesi invertendo le sillabe. La parola arabe, scomposta in re-be, diventa be-re e poi beur. Anche verlan è un’inversione di l’envers, che vuol dire appunto “il rovescio”. nati in Algeria prima del 1° gennaio 1963, beneficiano del doppio jus soli alla nascita. Molti hanno dunque la doppia cittadinanza, eppure non si sentono né francesi né arabi. I loro padri sognano la pensione nel Paese d’origine, loro vivonoilritornoalleradicicome un incubo. Quando vanno in vacanza in Algeria sono trattati come traditori: se sei maschio vieni disprezzato come emigré, se sei femmina come amjah (perduta) e merula (di facili costumi). Eppure vivono la Francia come patria ostile. Qualcuno sogna un Islam globalizzato, che lo faccia sentire a casa nel nome di una religione che spesso non pratica e non conosce. «Essere beur, ma che cosa significa? - si chiede un giovane intervistato per un’inchiesta sociologica del 1996-.Ho l’impressionediessere un extraterrestre». Per quanti progressi abbiano fatto i nuovi francesi anche grazie alle campagne come Sos racisme, la loro posizione sociale continua a essere in bilico. Vivono meglio dei genitori, hanno un tasso di povertà del 20% contro il 37% della famiglia d’origine, sono operai per il 42% contro il 66% dei padri e quadri dirigenziali al 14% contro il 4% della prima generazione. Ma secondo l’Insee, l’Istat d’Oltralpe, fra i discendenti degli immigrati africani i disoccupati sono il triplo rispetto ai figli dei francesi non immigrati. Cinque anni dopo lafinedeglistudi,ladifferenza è di 18 punti, 29% contro 11. Lamicrocriminalitàdiventa così una risorsa, e la chiamata dello Stato Islamico un’occasione allettante, anche di riscatto generazionale. Le instabilità mentali fanno la differenza fra il rancore inespresso e lo sterminio. interni IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 9 PARLA TIKHON SEVKUNOV, VESCOVO E CONSIGLIERE SPIRITUALE DEL NUOVO ZAR DEL CREMLINO «Putin ha vinto sul terrore, ma voi non l’avete compreso» Il confessore del presidente russo: «Volevano distruggere la Russia» L’INTERVISTA FRANCESCA SFORZA ROMA. L’archimandrita Tikhon Sevkunov, consigliere spirituale del presidente russo Vladimir Putin, è una delle figure pubbliche più importanti del suo Paese: dopo il crollo dell’Urss cominciò, primo e per molto tempo unico monaco, a prestare servizio nel monastero moscovita Sretensky, tra i più antichi della Russia, che Stalin aveva prima destinato a sede della polizia segreta Ceka, poi a luogo di cruente esecuzioni, infine all’abbandono. Grande studioso della Sacra Sindone, che lo porta spesso a Torino e in Italia per incontri e tavole rotonde, Tikhon Sevkunov, di passaggio a Roma, ha accettato di rispondere alle nostre domande. Viviamo in epoca di fondamentalismo religioso, secondo lei come devono reagire le Chiese? «Chiunque abbia letto attentamente il Vangelo, sa bene che il fondamentalismo religioso, inteso come corrente che si batte per dare alle strutture religiose una posizione dominante nello stato, fu decisamente respinto dal Signore Gesù Cristo. E benché a distanza di secoli persone che si definivano suoi discepoli, agissero non di rado in maniera completamente diversa, noi dobbiamo capire: non si può costringere nessuno con la forza e la coercizione ad entrare nel regno divino della libertà e dell’amore di Dio. La rigida e coerente realizzazione di questo credo è la reazione della Chiesa a qualsiasi manifestazione di questo genere di fondamentalismo religioso». La Russia ha fatto esperienza, nel recente passato, di conflitti di matrice anche religiosa – in particolare con i wahabiti - nel Caucaso. Che tipo di considerazioni è possibile trarne oggi? «È successo. Alla fine degli anni novanta mi sono recato qualche volta nella Cecenia in guerra. Portavamo in quei luoghi prodotti alimentari, medicine e abiti per tutti, sia ceceni sia russi. All’alba del terzo millennio, quando l’Europa aveva da tempo e decisamente dimenticato le guerre di religione ormai entrate nella leggenda, con nostro grande stupore ci trovammo proprio davanti a un conflitto religioso. E non si trattava di assurda fantascienza, ma di una terribile cruenta realtà». Intende dire che per l’Europa si riapre la stagione delle guerre di religione? «In seguito gli europei più saggi cominciarono a intui- Una cerimonia nel monastero moscovita di Sretensky GETTY IMAGES atteggiamento come assolutamente consueto. Ma dall’altra parte c’è una moltitudine di persone che ritengono sia poco dignitoso cedere all’azione di una massiccia propaganda e guardano al nostro paese chi con interesse e comprensione, chi criticamente, ma con obiettività». Come vivono i russi questo genere di ostilità? «Sono i primi a riconoscere di essere lontani dalla perfezione. Addirittura il nostro folclore trabocca di ironia e satira su questo tema. In questo senso anche lo sguardo esterno più malevolo ci stimola a guardarci ancora una volta in maniera autocritica. Ma la cosa importante che molti specialisti della Russia non riescono a capire, è che i russi contrasteranno sempre duramente qualsiasi imposizione esterna in qualsiasi sua forma. Ed è proprio qui che si cela il conflitto principale tra la Russia e l’Occidente ufficiaIl vescovo di Yergoryevsk Tikhon con il patriarca Kirill e il presidente Putin REUTERS le. La cosa neanche ci addolora – ci siamo tanto abituati da molti secoli – ma è sicuramente inaccettabile LA FORZA LE ENERGIE LA CITAZIONE per tutti noi: dal Presidente Non capiamo Alcuni teologi Alessandro III disse: al semplice contadino. E noi avvertiamo questa cosa con ancora islamici portano «L’Occidente molta nettezza, anche se né il potenziale nella politica forze ha paura della non condiziona affatto il costruttivo, né la gigantesche, con nostra vastità» nostro atteggiamento benevolo e leale nei confronti capacità distruttiva cui tutti gli Stati TIKHON SEVKUNOV di ogni paese e di ogni popodella religione devono fare i conti archimandrita chiesa russo ortodossa lo». Che cosa, secondo lei, gli Occidentali non riescono a capire della Russia, può re quello che noi semplice- mondo - nella terribile e Cosa pensa della percezio- provare a spiegarlo? mente non capiamo pro- pluriennale guerra al terro- ne che l’Occidente ha nei «Nel XVIII secolo un occiprio, e cioè che nel nostro re». confronti della Russia? dentale, un tedesco trasfemondo la religione rappre- Qual è secondo lei il pro- «L’imperatore russo Ales- ritosi in Russia dove divensenta un fenomeno di gran- getto dei terroristi? sandro III una volta ebbe a tò un eminente statista, dode importanza. Non capia- «Nel nostro caso era niente dire - cito a memoria - «Non po molti anni ai vertici del mo né il suo potenziale co- di più e niente di meno che ci si può fare nulla, l’Occi- potere emise un verdetto struttivo, né la sua capacità la distruzione e la conquista dente ha paura della nostra scherzoso, ma molto precidistruttiva. È sufficiente di- di fatto della Russia. Quale vastità». Nelle relazioni con so: «Lo stato russo ha un re per esemeffetto la Russia vantaggio pio che proavrebbe po- molto dirispetto a PRECURSORE ECUMENICO prio alcuni tuto avere pende protutti gli altri, teologi islasu tutto il prio da quein quanto è Dopo il crollo In Cecenia portava mici portamondo è sto. Del regovernato dell’Urss è stato cibo e medicine no oggi nella possibile sto le reladirettail primo monaco sia ai russi politica intuirlo, ma zioni mente da mondiale ci sono stati dell’Occinel monastero sia ai combattenti Nostro Sigigantesche momenti in dente con la gnore Iddio. Sretensky ceceni forze con le cui i terrori- Russia sono Altrimenti quali tutti sti interna- uguali a non sarebbe gli stati del zionali sono quelle delpossibile pianeta sono costretti a fare stati vicini a raggiungere il l’Occidente con gli altri pae- spiegare come riesca ad esii conti. Solo trent’anni fa loro obiettivo. Tutto è finito si, e cioè diverse. Da una stere». In effetti molti non nessuno avrebbe potuto bene anche perché la Russia parte – un fenomeno evi- riescono a capire come poscredere a un simile scena- ha una grande esperienza di dente nel mondo odierno - sa esistere una Russia enorrio. Altrettanto pochi sono convivenza con i nostri fra- una campagna antirussa me e multinazionale e perquelli che capiscono che la tellimusulmaninellastessa aggressiva e sistematica, la ché i russi la amino tanto, le Russia con Putin ha conse- famiglia di popoli. E questa conoscete meglio di me e la siano tanto devoti. Benché guito una difficilissima vit- amicizia e questa unità so- potete definire con maggio- non sia affatto strano. Le toria - assolutamente sot- no il nostro prezioso patri- re precisione. Noi accettia- svelo un segreto: noi russi tovalutata dal resto del monio comune». mo tranquillamente questo scopriamo con stupore il VENDUTISSIMO IL SUO LIBRO SUI SANTI MOLTO vicino a Putin, Tikhon Sevkunov è molto popolare in Russia: il suo libro “Santi di tutti i giorni” ha venduto più di due milioni di copie ed è stato tradotto in 15 lingue (in Italia per Rubbettino) nostro paese, scopriamo quanto sia straordinario e imprevedibile. Vi sentite più vicini all’Oriente, in questa fase? «Mentre gli occidentali si arrovellano sul cosiddetto “mistero della Russia”, l’Oriente ha dato una caratterizzazione molto precisa del nostro paese. In cinese l’antico nome della Russia suona – ”e-go”. Una delle traduzioni è la seguente: il paese che può sempre offrire qualcosa di assolutamente inatteso. E davvero la Russia per molti motivi geografici, storici, spirituali e mentali vive una propria vita autonoma. E noi, generazione dopo generazione, viviamo questa incredibile vita della Russia, a volte tragica ma sempre piena di profonde rivelazioni spirituali. Anche i nostri compatrioti che hanno lasciato per sempre il nostro paese non possono non riconoscere che l’esperienza della vita inRussiaèstatalapiùfortee non può essere paragonata a nessun’altra per quanto riguarda la formazione dell’anima umana, dell’intelletto e della visione del mondo». Lei è universalmente conosciuto come “Il confessore di Vladimir Putin”. È un’etichetta difficile da portare? «Che difficoltà ci dovrebbero essere? In ogni caso la responsabilità, qualsiasi cosa i giornalisti intendano con questa parola, impegna». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 10 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 primo piano IL SECOLO XIX ENTI LOCALI AL COLLASSO PER MANCANZA DI SOSTEGNO L’ondadeimigrantisuiComuni «Troppi,noncelafacciamopiù» DalgovernatoredelVeneto(Lega)allasindacadiAlessandria(Pd) «Orabasta:senzarisorseilfenomenoèdiventatoingovernabile» ROBERTO GIOVANNINI ROMA. La situazione, a leggere le prese di posizione di molti politici locali, sembra fuori controllo. Da Alessandria a Gorizia, da Fiuggi a Fiumicino, da Messina alla Val d’Aosta, da Ventimiglia a Treviso si lancia l’allarme per l’arrivo di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo. Di ieri è il «grido di dolore» del governatore leghista del Veneto Luca Zaia, secondo cui con 10.576 immigrati sul territorio della regione, «il punto di rottura è stato raggiunto: abbiamo dato con i 514mila stranieri regolari che il Veneto ha accolto negli anni e con questi 10.576 immigrati ospitati, due terzi dei quali in realtà sono finti profughi. Ora basta». Sulla stessa linea c’è la sindaca di Alessandria, Rita Rossa (Pd) che al ministro Alfano che gli spediva 92 migranti in più ha scritto che i nuovi arrivi «pongono la nostra comunità in una situazione di grande disagio, perché ci troviamo impossibilitati a gestire una situazione che è divenuta ingovernabile». Protesta duramente con il prefetto al Sud il sindaco di San Marzano sul Sarno (Salerno), Cosimo Annunziata, che usa toni e parole simili a quelle adoperate dal sindaco di Magenta (Milano) Marco Invernizzi. Sintetizza tutti Piero Fassino, ex sindaco di Torino: «Finora - ha detto - in Italia l’immigrazione è stata governata tutto sommato bene, ma in termini di numeri stiamo arrivando al superamento della soglia che è governabile. Se non lo vediamo per tempo, questo problema rischia di travolgerci». Un futuro incerto Una tesi molto preoccupata, condivisa anche da autorevoli esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Che temono il combinato disposto dell’aumento degli sbarchi sulle coste italiane, del blocco delle frontiere terrestri del nostro Paese voluto dai nostri vicini settentrionali, e della crescita delle tensioni generate dall’arrivo di migliaia di migranti. Tutti gli addetti ai lavori confermano che per un rifugiato attraversare la frontiera è diventato molto più difficile. Per ora però - nonostante sia stata chiusa la via di accesso attraverso la Turchia e i Balcani - dal punto di vista numerico gli sbarchi non sono molto aumentati. Ma intanto dopo lo scontro sul caso Regeni risultano riprese le partenze di barconi dalle coste egiziane, ed è aumentata la percentuale di profughi di na- Un centro di accoglienza a Roma zionalità irachena, siriana e afghana che cercano di passare via mare. ANSA Numeri sostenibili Insomma, il modello italiano di accoglienza diffusa è davvero condannato a franare sotto il peso della «pressione insostenibile» delle nuove ondate di migranti? Può darsi, dicono gli esperti: ma perché è un sistema che non funziona, e non per un afflusso esagerato di profughi e rifu- IL TIMORE LA DENUNCIA Nuovi sbarchi e frontiere chiuse fanno paura Il modello italiano di integrazione non esiste Migranti accolti Trentino Alto Adige (ogni 100mila abitanti) 219 Lombardia giati. L’Italia ha meno stranieri rispetto ad altri paesi (l’8,3% dei residenti, contro il 9,3 della Germania e il 9,6% della Spagna); gli sbarchi sono assestati più o meno ai livelli del 2015 (erano stati 79.618 al 15 luglio 2015, ora siamo a 79.533). Il numero dei rifugiati gestiti dal sistema di accoglienza, pur se aumentati rispetto al 2015, è decisamente modesto per un Paese di 60 milioni di abitanti: in tutto sono 135.785 persone, poco più di due ogni mille residenti. Meno della media europea, cinque o sei volte meno di Paesi come Austria o Svezia, dove ci sono 11 o 15 rifugiati ogni 1000 abitanti. Non siamo nemmeno particolarmente generosi con la concessione dello status di rifugiato: nel 2015 ci sono state 83.200 richieste, ne sono state accolte 29.630. Friuli Venezia Giulia 395 ACCOLTI 2013 Veneto 22.118 214 Emilia Romagna Marche 274 200 225 za. Nel primo caso i Comuni - sono 800 ad aver aderito volontariamente - sanno sempre chi arriva e dove viene collocato, e forniscono servizi per l’integrazione di discreta qualità che aiutano l’inserimento dei rifugiati. Nel secondo caso la procedura è straordinaria: i prefetti, se necessario, possono liberamente inviare rifugiati in una città senza chiedere il permesso, la qualità del servizio è scarsa, le strutture sono gestite da privati o coop che si Rifugiati ed emergenze Un sistema di accoglienza che nel nostro Paese è spaccato a metà: da una parte il nuovo «Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati», lo Sprar, nato con la riforma del 2015. Dall’altra il sistema di emergenza gestito dai prefetti: strutture «temporanee» ma eterne, e centri di prima accoglien- 180 Valle d’Aosta I migranti nella chiesa di Roverino Abruzzo 2014 66.066 222 Piemonte 231 Molise Liguria 279 762 Umbria Puglia 165 Toscana 249 233 103.792 224 Lazio 171 Sardegna 2015 Calabria Basilicata 282 331 Campania Sicilia 184 2016 fino al 15/07 135.785 273 25.000 20.000 GLI SBARCHI NEI PRIMI 6 MESI 15.000 2014 2015 10.000 2016 5.000 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno 0 limitano spesso a fornire solo alloggio e vitto. E arricchendosi, come abbiamo visto con la vicenda di «Mafia Capitale». Come spiega Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio italiano di Solidarietà di Trieste e uno degli «inventori» dello Sprar, il modello italiano di integrazione «in realtà non esiste». «Non c’è programmazione né coordinamento - afferma - e così si arriva a una distribuzione delle persone in accoglienza del tutto ineguale: da una parte ce ne sono troppi rispetto alle possibilità, in altri posti praticamente non ce ne sono. Il risultato è il caos». Basti pensare che il sistema Sprar oggi ospita solo 20.347 rifugiati; le strutture «temporanee» e di «prima accoglienza» (considerati a volte dei lager, o nella migliore delle ipotesi fucine di noia e rabbia) ben 113.622. E anche lo Sprar, peraltro, sta entrando in sofferenza: l’ultimo bando ha visto adesioni insufficienti da parte dei Comuni. E, unici in Europa, restiamo senza misure per l’inclusione sociale delle persone a cui è riconosciuto il diritto di asilo. Appena arriva lo status cessa l’accoglienza, spiegano gli operatori sociali; e puoi finire subito in mezzo alla strada. Serve programmazione Come uscirne, come ripartire sul territorio i rifugiati nel modo più razionale? Per Schiavone la strada da percorrere è l’estensione del sistema Sprar, cui tutti i Comuni devono obbligatoriamente aderire ricevendo in cambio risorse e incentivi, «per poter gestire le presenze sul territorio in modo intelligente ed equo. Questo - spiega - è il metodo per fare vera inclusione sociale, smontare le paure dei cittadini e primo piano IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 11 DIVIETI DI DIMORA. RESPINTI I RICORSI AL TAR DELLE ASSOCIAZIONI UMANITARIE E in Liguria, 3 sindaci giocano la carta delle “ragioni sanitarie” La prima ordinanza nel 2014 nell’imperiese L’esempio seguito da Alassio e da Carcare IL CASO ROBERTO SCULLI gestire bene il problema, con cui dovremo confrontarci a lungo in futuro». Dello stesso avviso è Giulia Capitani, policy advisor di Oxfam Italia per immigrazione e asilo: «Va esteso Sprar - afferma - e ridotto il sistema “straordinario”. E da subito occorre un monitoraggio serio e indipendente del funzionamento dei centri d’accoglienza che ricevono soldi pubblici, a volte come sappiamo fornendo servizi pessimi». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I SINDACI che hanno impugnato carta e penna, fino a oggi, si contano sulle dita di una mano. Ma non sono molti di più quelli che negli ultimi anni hanno accettato di aprire le porte del proprio Comune, per diluire le presenza di profughi sull’intero territorio ed evitare il sovraccarico dei capoluoghi. La Liguria dei primi cittadini, falcidiati da tagli finanziari ed emergenze di ogni tipo, galleggia così, ormai da anni. Tra le isolate iniziative che, dato il grado di efficacia, oscillano tra la propaganda e il folklore, e un silenzioso «no grazie», quando si tratta di rispondere alle chiamate dei prefetti per alleggerireletemutequoteministeriali. Adaprirelastradadelleordinanze, forse molti neanche lo ricordano, fu il primo cittadino di Prela’, 500 abitanti, nell’entroterra di Imperia. Era l’autunno del 2014 quando, a ridosso di una delle ripetute ondate migratorie, il sindaco leghista Eliano Brizio decise di alzare una specie di cordone sanitario. Vietando, si legge nel documento, «la dimora anche occasionale a persone prove- Bologna, sindaco di Carcare nienti da Paesi dell’area africana o asiatica...se non in previo possessodiregolarecertificato sanitario attestante la negatività da malattie infettive e trasmissibili». E se Brizio fu il precursore, i provvedimenti successivi, in Liguria e altrove, non si discostarono da quel modello e dalla necessità di tutelare la popolazione da rischi sanitari. Anzi, a dirla tutta, le ordinanze pub- IL PARADOSSO Non si ha notizia di allontanamenti fatti in esecuzione di quelle disposizioni comunali blicate dopo paiono fotocopie. Come la seconda e più rumorosa, vista la caratura del Comune, siglata dal sindaco di Alassio Enzo Canepa il 1° luglio del 2015. Anche in quel caso il documento cita il Testo unico degli enti locali e il potere di intervento urgente in caso di rischi per la salute. E se, come si legge, negli «stati africani, asiatici e sudamericani...sono ancorapresentinumerosemalattie contagiose e infettive, quali ad esempio la Tbc, scabbia, Hiv, edètuttoraincorsounagravissima epidemia di Ebola», fu disposto «il divieto a persone prive di fissa dimora...se non in possessodiregolarecertificato sanitario attestante la negatività da malattie infettive e trasmissibili, di insediarsi anche occasionalmente nel territorio comunale». Il comportamento di Canepa fu segnalato da varie associazioni all’Unar, l’Ufficio antidiscriminazioni razziali, incardinato alla Presidenza del consiglio dei ministri, che lo censurò. In parallelo partì un ricorso al Tar, su cui i giudici amministrativi si sono poi pronunciati la primavera scorsa. Risultato: per la Corte le cinque associazioni che hanno promosso il ricorso - A.S.G.I., Avvocato di Strada, Arci Liguria, Arci Savona e la Comunità di S. Benedet- Ventimiglia Aperto il nuovo centro di accoglienza Duecento posti pronti nel Parco Roia VENTIMIGLIA. Da domani sarà attivo il nuovo centro di acco- glienza allestito al Parco Roia. Il trasferimento è già iniziato, con un però: il centro temporaneo di prima assistenza potrà accogliere circa 200 migranti. Un numero esiguo rispetto alle necessità di ventimiglia. E mentre chiude il centro delle Gianchette, già i primi 100 richiedenti asilo hanno iniziato il trasloco: sono stati scelti fra quelli più deboli e tra i ragazzi più giovani fra i 15 e i 17 anni. Il timore più grande? Visto che i container possono occupare solo un numero ridotto di persone, che i migranti tornino ad accamparsi in città. Se le cose funzioneranno come dovrebbero, in realtà, i migranti dovranno restare massimo 7 giorni nel campo transitorio. to al Porto, non erano titolate ad agire perché semmai avrebbe dovuto farlo un immigrato richiedente asilo che riteneva lesi i suoi diritti. Di più: il Tar ha dichiarato di non essere competente sull’eventuale portata discriminatoria dell’ordinanza, un altro argomento sollevato dai ricorrenti. LA VITTIMA HA 19 ANNI: SBARCATO UN ANNO FA IN SICILIA, LAVORA COME LAVAPIATTI IN UN RISTORANTE «Va via dall’Italia, negro» e lo massacrano di botte Imperia: senegalese aggredito di notte. Prima una pietrata in testa per farlo fermare, poi l’assalto GIORGIO BRACCO IMPERIA. Gli hanno tirato una pietra in testa, nascosti dietro i cespugli, sul lungomare cittadino, approfittando del buio della notte. Poi, quando la vittimahaappoggiatolabiciclettaperterra,sanguinante,sono usciti fuori, allo scoperto. Erano in sei, tutti italiani. «Perché? Perché mi avete tirato quella pietra? Cosa vi ho fatto?», ha chiesto il giovane nordafricano, implorando pietà e almeno una risposta. Un paio di secondi di silenzio e poi l’esplosione di violenza. Assurda. Calci e pugni ripetuti, al volto e al torace. «Sei un negro di m...., vattene via dall’Italia». Un agguato di sicura matrice razzista, quello subito un paio di sere fa, da Mohamed D., 19 anni, senegalese, sbarcato in Italiadodicimesifa, suunadelle tante carrette del mare che approdanoquasiogni giorno in Sicilia. A salvarlo, quasi certamente, un automobilista di passaggio che, dopo aver inchiodato la vettura, è saltato fuori dall’abitacolo mettendo in fuga il gruppo di aggressori. Il senegalese, che lavora come Immigrati senegalesi sul lungomare imperiese. Uno di loro è stato aggredito lavapiatti in un ristorante cittadino, è stato poi medicato al pronto soccorso. Nessuna ferita grave ma lo choc e il terrore, per un po’ di tempo, saranno compagni fedeli della vita di Mohamed. Ospite di una cooperativa socio-assistenziale di Imperia, in attesa del riconoscimentodirifugiatopolitico,il ragazzo - stimato e benvoluto da amici, datori di lavoro e assistenti sociali - lavora come lavapiatti in un ristorante cittadino. Sull’inquietante vicenda stanno indagando i carabinieri di Imperia. Non sarà facile fare piena luce sull’aggressione: il luogo del vile agguato non è ”coperto” dalle videocamere di sorveglianza. Non solo. Se si esclude l’automobilista sceso in aiuto del senegalese, che però non pare abbia fornito elementi utili all’individuazione dei componenti della gang, non ci sarebbero testimoni oculari. «Mohamed non farebbe male a una mosca, lo conosciamo bene - spiegano Alessandro Giulla, presidente della cooperativa Jobel, e Claudia Regina, coordinatrice pedagogica della struttura - non ha provocato nessuno: non ha neppure avuto il tempo di capire cosa stesse veramente accadendo. È un ragazzo esile, tranquillo. Un ragazzo che, in una tranquilla notte d’estate, solo per il colore della pelle, è stato pestato da sei codardi». La richiesta di tutti, amici e datori di lavoro, è chiara. «Vogliamochegliaggressori, soggetti pericolosi per la nostra città, vengano scoperti e puniti». Il racconto della vittima ai carabinieri è stato drammatico. «Era mezzanotte, avevo appena finito il mio turno di lavoro - ha spiegato il giovane con ancora il terrore negli occhi con la mia bicicletta stavo andando a dormire presso l’alloggioassegnatomidallacooperativa “Jobel”, in via Argine Destro. All’altezza del passaggio a livello di lungomare Vespucci, sei giovani, italiani, mi hanno preso a pietrate. Mi sono fermato, sanguinavo. Ho chiesto per quale motivo mi avevano tirato le pietre. Poi si sono avvicinati e mi hanno aggredito urlando frasi razziste». Mohamed, prima di arrivare in Italia, aveva affrontato un viaggio massacrante, in mare. Prima ancora, aveva sopportato un lungo, doloroso calvario: due mesi e mezzo di cammino, in mezzo a due deserti, per raggiungere la Libia e il sogno italiano. Negli occhi orrore, sangue, fatica e morte. Ora dovrà dimenticare anche quella maledetta notte di martedì. L’ordinanza di Alassio è per questo pienamente in vigore. E, forse rincuorato da questo precedente, oltreché schiacciato dai continui arrivi da una parte e dalla pressione dei residenti dall’altra, il sindaco di Carcare, Franco Bologna, il 25 giugno scorso ha continuato la serie. Il documento riprende e arricchisce di alcuni dettagli le versioni precedenti: nelle premesse, che indicano in maniera esplicita alcuni Paesi di provenienza degli ospiti dei centri di accoglienza - «Siria, Nigeria, Ghana, Eritrea, Ghana, Somalia» - e nelle motivazioni, che citano la vicinanza ai centri di accoglienza scelti dalla prefettura uffici pubblici e privati, negozi, una banca e un asilo. La conclusioneèlastessa:ildivieto di dimora per gli immigrati privi del certificato sanitario. Furiose polemiche a parte, pure quelle una copia carbone, il reale impatto di questi provvedimenti è discutibile, visto che non si ha notizia di allontanamenti portati a termine ai sensi delle ordinanze. Così, è esemplificativo il chiarimento fornito a stretto giro dal prefetto di Savona, Giorgio Manari, al quale è bastato specificare che ognisingolomigranteerastato visitato dalla Croce Rossa. Una procedura che peraltro è standard e tanto basta per essere in regola con le certificazioni. In fin dei conti appare più un espediente per mostrare di tentare qualcosa agli occhi dei cittadini. Altra questione è invece l’accoglienza di secondo livello,quelladistrettacompetenza dei Comuni: chi non vuol collaborare a progetti di inserimento non lo fa. E le adesioni, salvo casi sporadici, non fioccano. In provincia di Genova, ad esempio, lo sforzo è ripartito su meno di 10 Comuni su 67. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 politica IL SECOLO XIX DOPO LA CONQUISTA DI ROMA E TORINO IL MOVIMENTO PUNTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI ITALIANI Lo spettro dell’Anci ai grillini Pd, il dopo Fassino è un rebus Partito diviso, ora tra Bianco e Decaro può spuntare Ricci IL RETROSCENA FRANCESCO BEI ROMA. Mettere le mani sull’Anci, la potente associazione dei comuni italiani (ne raggruppa la quasi totalità), è il sogno proibito dei grillini, imbaldanziti dalla conquista di Torino e Roma. Ne farebbe un contropotere, un ariete da usare contro il governo. Dopo la sconfitta di Piero Fassino, rimasto in carica per gestire la transizione, si è infatti aperta la guerra per la presidenza. Vista la divisione nel campo democratico – che ancora rappresenta circa il 60 per cento dei comuni – i cinquestelle stanno cercando in ogni modo di infilarsi nelle fratture del nemico. Alternando la strategia del sorriso, interpretata da Virginia Ragginellaprimariunionedi martedì scorso – ha debuttato con un «farò tutto quello che mi compete per supportare l’attività di questa associazione» – alle minacce del sindaco livornese Nogarin: «L’Anci deve porsi in dialettica con il governo, altrimenti non ha più senso restarci dentro. E poi dove sta scritto che il presidente debba per forza essere del Pd? Possiamo anche eleggere una figura come il sindaco di Napoli Luigi De Magistris». Intuito il pericolo, tra le file Enzo Bianco Matteo Ricci zione, agli occhi del premier, sarebbe un ritorno agli Anni Novanta, non un segnale di rinnovamento per contrastare l’avanzata M5s. Tutta- Antonio Decaro via proprio Bianco è il sindaco che ha tessuto i migliori rapporti con il centrodestra, che potrebbe quindi far confluire i suoi voti su di lui. Ma i Filippo Nogarin sindaci forzisti e leghisti sono una forza numericamente trascurabile dentro l’associazione. La sfida potrebbe quindi risolversi in un bal- Piero Fassino, presidente uscente dell’Anci lottaggio tra il barese e il pesarese. Tra i pochi renziani al Sud, Decaro potrebbe essere la figura giusta per contenere l’irruente governatore pu- ANSA gliese Michele Emiliano. E Renzi avrebbe quindi interesse a farlo crescere come presidente Anci. Ma la candidatura di Decaro è molto debole tra i primi cittadini del Centro-Nord. Inoltre, sempre per i delicati equilibri interni all’Anci, potrebbe sbilanciare ancora di più l’associazione verso Sud se alla vicepresidenza, come pare, dovesse essere eletto per il centrodestra il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Forza Italia infatti rivendica per Occhiuto il posto da numerodue,attualmenteincapo al sindaco di Lecce Paolo Perrone, vicino a Raffaele Fitto. Nome a sorpresa Tra i due litiganti – Bianco e Decaro – a spuntarla potrebbe quindi essere il pesarese Matteo Ricci, sostenuto dalle città di medie dimensioni e dai piccoli. Tra i sindaci, co- L’ASSE LE CREPE Tra i papabili fatti trapelare dai Cinque Stelle c’è il sindaco di Napoli De Magistris Sui potenziali candidati dem il partito appare ancora una volta spaccato dei sindaci dem è scattato l’allarme rosso. Il problema è che sul tavolo al momento le candidature Pd sono tre. menumeri,Riccièquelloche riscuote più consensi e, in un momento di transizione costituzionale come questo, lo rafforza essere il vicepresidente Anci con la delega alle riforme. Certo, anche la candidatura Ricci, nonostante la notorietà mediatica del personaggio, ha il suo tallone d’Achille. “L’altro Matteo” (come lo chiamano nel giro renziano) è infatti molto vicino al premier ed è anche il vicepresidente del Pd. Una carica politica che fa a pugni con la terzietà istituzionale che l’Anci impone ai suoi vertici. Ma nel pieno della campagna elettorale, Ricci va in giro ripetendo a tutti i suoi grandi elettori una promessa: «Il giorno dell’elezione la prima cosa che farò è dimettermi da vicepresidente del Pd». Divisi tra Bianco, Decaro e Ricci, su una sola cosa i sindaci democratici sono d’accordo: «La situazione è troppo delicata. Se non troviamo subito un accordo tra noi, a spuntarla saranno i grillini». Decisione rapida Il tempo stringe, di fatto entro luglio andrebbe trovata un’intesa su un solo nome, in grado di ricompattare le diverse anime e portare tutti i sindaci del campo democratico a votare uniti. In modo da evitare rinvii e impedire ai grillini di posticipare l’elezione del successore di Fassino a dopo il referendum costituzionale (la speranza è che Renzi perda e il Pd, ormai delegittimato, debba mollare anche l’Anci). I nomi in campo, si diceva, sono rimasti tre: un uomo di grande esperienza come il primo cittadino di Catania, Enzo Bianco, il sindaco di BariAntonioDecaroeilsindaco di Pesaro Matteo Ricci. Tutti di area renziana, ma con caratteristiche molto diverse. La forza di Bianco è anche la sua principale debolezza: il lungo curriculum. Il catanese è stato infatti già presidente dell’Anci e la sua ele- cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI italia mondo IL SECOLO XIX COLPO DI SCENA NELL’INCHIESTA SULLA TRAGEDIA SULLA LINEA TRA CORATO E ANDRIA «Un ferroviere ha truccato l’orario per nascondere l’errore sui registri» I magistrati scoprono la manomissione. Nel mirino anche la Regione Puglia CARMINE FESTA BARI. Un ferroviere avrebbe alterato l’orario di transito di uno dei tre treni in viaggio sullatrattaCorato-Andriaper coprirel’errorecommesso.La manomissione sarebbe avvenuta sui registri di almeno una stazione. È questa l’ultima pista emersa dall’inchiesta della procura di Trani sul disastro ferroviario avvenuto in Puglia. La vicenda della presuntafalsificazionesaràal centro degli interrogatori dei due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, che domani compariranno come indagati dinanzi ai pm. A breve potreb- be essere contestato il reato di falso. E l’indagine adesso punta anche sulle eventuali responsabilità della Regione. Gli investigatori, infatti, hanno un altro dubbio: è possibile che sei persone (due capistazione, due capitreno e due macchinisti) abbiano commesso tutti insieme l’errore che ha causato lo scontro? Se lo chiede il pool di cinquemagistraticoordinatodal procuratore Francesco Giannella che indaga per capire se, oltre le eventuali colpe dei singoli ci sia qualcos’altro che non ha funzionato. Se, cioè, tutti erano nelle condizioni di percepire il pericolo. Per questo motivo la Finanza su dele- IL sopralluogo della polizia scientifica dopo l’incidente ga della procura ha acquisito il contratto di servizio e le successive proroghe che da decenni regolano i rapporti tra la Regione Puglia e la Ferrotramviaria, la società privata che gestisce il servizio sulla tratta maledetta. I magistrati vogliono verificare se il contratto e i periodici rinnovi abbiano preso in considerazione gli aspetti legati alla sicurezza su quella linea ferroviaria. Una tratta che, anche per effetto del collegamento diretto con l’aeroporto di Bari, ha registrato negli ultimi anni un considerevole aumento di traffico al quale potrebbe, questo è il sospetto, non essere corrisposto un in- DOMENICA 17 LUGLIO 2016 13 CONFRONTO La presunta falsificazione sarà al centro dell'interrogatorio fissato per domani dei due capistazione indagati cremento della sicurezza. Nel mirino potrebbe esserci anche l’accordo di programma siglato nel 2000 tra la Regione Puglia e il ministero del Trasporti con il quale fu trasferito all’ente locale il compito di programmazione e amministrazione dei trasporti ferroviari in concessione. Infine, l’ultimo dubbio: possibile che tutti questi cambiamenti sulla linea ferroviaria teatro della strage abbiano lasciato inalterato il sistema di comunicazione tra lestazionicheavvieneancora con la telefonata? Ecco il cambio di passo dell’inchiesta. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA COMMOZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DAVANTI AL DOLORE INCONSOLABILE DEI PARENTI Lacrime, svenimenti, rabbia tra gli abbracci di Mattarella «Jole, dimmi che ci rivedremo» In 5mila ai funerali di 13 vittime. Il vescovo attacca i politici IL REPORTAGE dall’inviato NICCOLÒ ZANCAN ANDRIA. Il funerale era ormai finito ma non riuscivano a portare via le bare. Ogni tanto sentivi un tuono rimbombare da fuori, poi un urlo dentro il palazzetto dello sport trasformato in una gigantesca chiesa povera. Solo un crocifisso e l’altare, sotto il tabellone del campo da basket. «Marco, ti prego, devi essere forte, te lo chiede papà» diceva un signore pallido, facendosi largo fra i poliziotti in alta uniforme. Ma Marco Cirone, il figlio, non lo sentiva nemmeno. Piangeva abbracciato al feretro con sopra la foto della sua fidanzata. La bara era bianca, perché lui e Jolanda Inchingolo dovevano sposarsi a settembre. Stringeva il legno. Baciava quel sorriso stampato. E piangeva: «Ti prego, dimmi che mi ami ancora, dimmi che ci rivedremo». Fino a quando si è alzato in piedi. Indossava una camicia bianca a mezze maniche con dei disegni colorati, che gli usciva per metà dai pantaloni. Aveva i capelli rossi arruffati, barcollava e continuava a ripetere: «Perché, perché, perché?». Marco Girone ha cercato lo sguardo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il presidente lo ha guardato con gli occhi lucidi, in piedi, proprio davanti a quel dolore. È intervenuta una poliziotta che aveva messo i gioielli alle dita. Ha preso la mano di Marco Cirone per INSENSIBILITÀ Spesso non si pensa alla vita delle persone ma alla convenienza LUIGI MANSI vescovo di Andria consolarlo. Lo accarezzava sul braccio. Chiedeva dell’acqua. «Fate spazio, per favore, non si respira!». E stava quasi per portarlo via da lì, in modo che potessero sollevare il feretro, quando si è sentito il grido lacerante di una donna. Era inginocchiata davanti alla bara a fianco. «Patty, Patty», diceva soltanto. Gridava il nome e anche lei baciava la fotografia. Patty Carmineo faceva l’estetista a Bari, era bionda e bellissima, aveva una figlia di due anni. Ed era sul quel treno per andare a lavorare. È stato un funerale con poca retorica. Tredici vittime del disastro ferroviario su ventitré vivevano ad Andria. Erano allineate in fila, su un campo da gioco coperto con della plastica blu e un tappeto rosso. C’erano le corone di fiori. L’organo suonava il Miserere. Il presidente Mattarella stringeva le mani una ad una, abbracciava i parenti e si lasciava abbracciare. Lo vedevi sussurrare parole di confortoalcollodiunadonna sfinita, che quasi si sorreggeva a lui. Non c’era nessuna distanza fisica fra i familiari delle vittime e le istituzioni. La presidente della Camera Boldrini, il ministro delle Infrastrutture Delrio, il governatore Emiliano, in mezzo alla gente di questa terra bellissima e colpita al cuore. La scorta del Presidente restava sempre un passo indietro. Mattarella era già stato giovedì alla camera ardente, ma è voluto tornare in Puglia. Come se volesse farsi garante personalmente di tutte le domande di giustizia che venivano continuamente sollevate dalle parole e dai silenzi. Lo schianto sul binario unico, in quel tratto che avrebbe dovuto essere messo in sicurezza, è avvenuto a 7 chilometri da qui. La stazione di Andria è ancora chiusa, il binario sotto sequestro. Così sembrava simbolica anche la presenza del capo della polizia, Franco Gabrielli. Cinquemila persone intorno alle bare. Madri giovani, bambini, suore, anziani contadini. Un funerale a Sud. In mezzo alle campagne, sotto un diluvio torrenziale. Il palazzetto che si riempiva con molto anticipo, mentre i vigili del fuoco sgomberavo i campeggi allegati nel Gargano e le strade tracimavano acqua. Il vescovo Don Luigi Mansi al microfono: «Noi temiamo che per troppi anni le nostre terre si- Il presidente Mattarella coi parenti delle vittime ano state considerate le periferie d’Italia, quelle periferie di cui parla Papa Francesco». Poi, rivolgendosi ai politici: «Le coscienze sono addormentate da prassi come quelle dell’economia. Prassiincuinonsipensaalla vita delle persone, ma alla convenienza e all’interesse senza scrupoli». È stato un atto d’accusa: «Speriamo che finisca questo modo di agire. E che ci si occupi dei diritti di tutte le persone, a cominciare dai più deboli e fragili». Per tre volte sono risuonati i nomi delle vittime: Pasquale, Rossella, Luciano, Jolanda, Palloncini per ricordare Jolanda Inchingolo Michele, Gulia, Benedetta, Giovanni, Pasqua detta Patty, Gabriele, Giuseppe, Serafina, Fulvio. A lungo è sembrato che le emozioni fossero compresse, chiuse dentro ai cuori. Fino quando ha preso la parola il sindaco di Andria, Nicola Giorgino: «Con voce ferma e decisa, a nome di una comunità martoriata, chiedo verità e giustizia. Lo dobbiamo ai familiari di quelle vittime che conducevano un’esistenza serena che è stata interrotta. La speranza ha due figli, diceva Sant’Agostino. Lo sdegno per le cose come sono e il coraggio di cambiarle. Di fronte a questa strage lo sdegno sembra prendere il sopravvento: ci aiuti, presidente, a ritrovare il coraggio». È stato il momento che ha rotto l’equilibrio. Applausi, lacrime. Sulla bara del vicequestore Fulvio Schinzari hanno messo il berretto della polizia. Fiori sul feretro del ferroviere Flavio Abbasciano. Ognuno con una storia, circondato da un amore disperato. Non volevano staccarsi. Il presidente Mattarella è rimasto in piedi lì davanti,finoaquandoèstataportata via anche l’ultima bara. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 14 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 italia mondo IL SECOLO XIX SUBIVA MINACCE, INVANO AVEVA CHIESTO PROTEZIONE AL MINISTRO AI DEGENTI ANCHE CIBO RAZIONATO Delitto d’onore alla pachistana Botte e umiliazioni agli anziani ricoverati fratello uccide modella social Crotone: tre arresti in una casa famiglia Video e selfie di Qandeel ritenuti provocazioni dai connazionali FRANCESCA PACI time di delitti d’onore (un reato recidivo, che per esempio in Italia è stato cancellato solo nel 1981). SI CHIAMAVA Qandeel Baloch, aveva 26 anni, faceva la modella ma soprattutto propagandava via social network un modello femminile che nel suo Pakistan faceva a pugni con la morale tradizionale più retriva prima ancora che con la religione. E’ morta per mano di suo fratello,chesorprendendola a casa dei genitori a Muzaffarabad in occasione della fine del Ramadan l’ha strangolata vomitandole addosso tutto l’odio del mondo per aver disonorato la famiglia, l’islam, la reputazione. Sfida ai costumi arcaici Qandeel, nata Fauzia Azee, è solo l’ultima in ordine di tempo di un esercito di vittime spesso senza nome cadute nel nome del delitto d’onore, temerarie quanto sconosciute Franca Viola dei nostri giorni che, come la pioniera di Alcamo nella Sicilia degli Anni 60, sfidano costumi ancora più arcaici delle confessioni a cui s’ispirano. Originaria di un quartiere povero di Dera Ghazi, nella provincia del Punjiab, Qandeel si era guadagnata la notorietà e il parallelo con Kim Kardashian attraverso i suoi video e i selfie in cui in modo dissacrante provocava i connazionali sui temi più tabù. In uno dei più famosi, rilanciato da decine di migliaia di followers, aveva promesso di spogliarsi in onore del capitano della nazionale di cricket Shaid Khan Afridi in caso di vittoria contro l’India nei mondiali T20. In un altro, ancora più oltraggioso, era apparsa accanto al mufti Kavi, un’icona confessionale che per smentire le voci di una proposta di matrimonio aveva poi giurato di averle solo voluto insegnare il Corano. Le minacce Secondo il quotidiano Dawn il fratello la minacciava da È mancato all'affetto dei suoi cari Carlo Agosti di anni 94 Ne danno il triste annuncio il figlio Massimo, la nuora Paola, Fabiola e parenti tutti. I funerali avranno luogo in Garessio (CN) lunedì 18 luglio alle ore 10 presso la struttura Opera Pia Garelli Il Presidente, la Giunta, il Direttore di Confservizi Cispel Liguria, anche a nome dell'intera Associazione partecipano costernati al grande dolore del dottor Livio Ravera e della sua famiglia per l'improvvisa perdita della cara moglie Barbara Agostinelli Pier Giorgio, Cristina, Maria Giovanna e tutti i collaboratori dello Studio Legale Pizzorni si stringono a Livio e famiglia e piangono l'indimenticabile Barbara Sergio Ottonello e Gigliola Bruzzo sono affettuosamente vicini a Livio Ravera e alla sua famiglia, in questo triste momento della perdita della moglie Barbara Agostinelli Ravera Qandeel Baloch, aveva 26 anni, tempo, da quando era tornata da un periodo di lavoro in Sudafrica, e tre settimane fa lei aveva chiesto protezione al ministro dell’Interno, in- REUTERS vano. Secondo la Commissione indipendente per i diritti umani del Pakistan lo scorso anno ci sono state 1096 donne e 88 uomini vit- Le reazioni «Non è solo Qandeel, nessuna donna è al sicuro in Pakistan» commenta Sharmeen Obaid Chinoy, firma del film premioOscar“Agirlintheriver - The prince of forgiveness”. Il primo ministro Nawaz Sharif continua a ripetere che «non c’è spazio per il delitto d’onore nell’islam». Ma quando a febbraio il Punjab ha proposto una legge contro la violenza sulle donne (900 vittime di violenza sessuale nel 2015) ben 30 gruppi religiosi, tra cui i principali partiti politici confessionali, hanno minacciato le barricate in caso di approvazione, argomentando che una legge del genere aumenterebbe i divorzi e distruggerebbe la famiglia. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LAVENO MOMBELLO, DOPO I COLPI È STATA STRANGOLATA Ammazza la moglie a martellate poi si costituisce ai carabinieri Lei visagista, lui agente di commercio: litigavano spesso VARESE. L’ha uccisa, poi le ha coperto il volto con un asciugamano e tremante è andato a costituirsi. È l’epilogo dell’ennesimo femminicidio italiano, dove la miccia della rabbia si è trasformata in tragedia. A farne le spese è stata Loretta Gisotti, 54 anni, make up artist più semplicemente visagista. Le mani che l’hanno colpita a morte sono quelle di Roberto Scapolo, il marito di 45 anni con il quale la donna viveva a Laveno Mombello (Varese), in una villetta gialla ben curata. Nel cortile i loro cani, a cui entrambi erano molto legati. Una donna descritta come solare, dolce, attenta e sensi- bile, ma che non si faceva mettere i piedi in testa. È questo il ritratto fatto da chi la conosceva, uccisa apparentemente al termine di una banale lite, di quelle che spesso avevano costellato la vita della coppia ma = = È mancato all'affetto dei suoi cari Aldo Goni di anni 93 Ne danno il doloroso annuncio la moglie , i figli e i parenti tutti. La cara salma giungerà al cimitero di Staglieno alle ore 8,30. La presente valga da partecipazione e ringraziamento. Capurro & Cevasco Tel. 339.228.37.79 = È mancata all'affetto dei suoi cari Maria Antonietta Martinelli (Cicci) Ne danno il triste annuncio i nipoti. Il funerale verrà celebrato lunedì 18 luglio alle ore 10 nella parrocchia di via Cellini. Rosario 17 luglio ore 18 camere ardenti San Martino. Genova, 15 luglio 2016 La Generale Pompe Funebri Spa Tel. 010.41.42.41 Loretta Gisotti ANSA/FACEBOOK Ci ha lasciati per raggiungere il suo amato Pino Francesca Caruso ved. Barbarossa Lo annunciano addolorati i figli Fulvio e Vera e tutti coloro che le hanno voluto bene. I funerali avranno luogo lunedì 18 luglio alle ore 8,15 nella chiesa di S. Barnaba in piazza S. Barnaba, 29. La presente quale partecipazione e ringraziamento. Genova, 15 luglio 2016 La Generale Pompe Funebri SpA Tel. 010.41.42.41 senza mai lasciar presagire un così tragico finale. Cosa sia accaduto, nella notte tra venerdì e sabato, è ancora al vaglio degli investigatori. A far scoprire il corpo senza vita di Loretta è stato il suo assassino, il marito Roberto, agente di commercio ottico. Quando il 118 è arrivato sul posto per lei non c’era più nulla da fare. L’uomo l’ha colpita alla testa per tre volte con un martello, poi l’ha strozzata. Infine ha confessato il suo gesto, anche se il movente resta ancora da chiarire. L’uomo, a quanto si apprende, si sarebbe detto pentito del suo gesto. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI = È mancata all'affetto dei suoi cari Anna Tortarolo ved. Rettagliata Ne danno il doloroso annuncio i figli Cecilia e Pietro con Olga, il fratello Franco con Milly, le nipoti Mariapaola e Francesca, la cara amica Wilma. I funerali avranno luogo lunedì 18 luglio alle ore 10 nella parrocchia Santa Maria della Cella in Sampierdarena. Il Santo Rosario sarà recitato domenica 17 alle ore 17 nella parrocchia stessa. Genova, 16 luglio 2016 La Generale pompe funebri Spa Tel. 010.414241 CROTONE. Le Fiamme Gialle della Compagnia Guardia di Finanza di Crotone, su disposizione del Gip Michele Ciociola, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone a vario titolo responsabili per il reato di maltrattamenti; uno anche del reato di sequestro di persona. Sono tutti soggetti con vari titoli di responsabilità nell’ambito della gestione dell’associazione “Opus Onlus” , che gestisce la casa famiglia “San Francesco e Santa Maria” . I gestori della struttura di ricovero, non garantivano un’assistenza medica ed infermieristica adeguata; inoltredavano disposizione ai dipendenti affinché fossero somministrate agli ospiti razioni di cibo assolutamente insufficienti sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di vista quantitativo. Le indagini hanno permesso di accertare che due degli indagati aggredivano fisicamente e moralmente alcuni ospiti della struttura di ricovero: percosse fisiche; umiliazioni e vessazioni di natura psicologica. Comportamenti lesivi della dignità, del decoro, della libertà e dell’integrità fisica e morale delle persone assistite. La struttura è stata sottoposta a sequestropreventivoeaffidata iad un funzionario della locale Azienda Sanitaria. Il video sulle violenze ANSA A incastrarli sono state le “cimici“ piazzate dagli investigatori della Guardia di finanza allertati da una denuncia su quanto accadeva in quella struttura per anziani in località Cantorato,allaperiferianorddi Crotone. In carcere sono finiti Angela Rizzo, di 52 anni, titolare della struttura, e Antonio Ingarozza, di 20 vent’anni, inserviente, mentre a Salvatore Ciavarella, di 53 anni, anche lui inserviente, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Tutti e tre sono accusati di maltrattamenti, nonchè di aver svolto attività infermieristica pur non avendone titolo. Ciavarella, inoltre, è accusato anche di sequestro di persona perché in una occasione avrebbe bloccatounaportaperimpedireaidegenti di scendere dal piano superiore al piano terra. VITERBO RICCIONE Caso Meredith, Guedé si laurea con 110 e lode Senzatetto violentata da due immigrati VITERBO. Rudy Guedé si è RICCIONE. Picchiata, violentata e poi rinchiusa in una stanza di una ex colonia abbandonata, in zona Marano a Riccione, dove aveva trovato rifugio per la notte. Così come i suoi aggressori, due giovani ventenni marocchini, entrambi irregolari, già fermati dai carabinieri. Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, vittima una donna di 46 anni riminese, senza fissa dimora. Solo nel pomeriggio del giorno dopo la donna è riuscita a liberarsi. Tutti gli amici della 4H stringono Anduela in un forte abbraccio per la perdita del suo caro papà RINGRAZIAMENTO Le famiglie Frisone e Caimano commosse per la grande partecipazione al loro dolore ringraziano tutti coloro che, in ogni forma, hanno ricordato la loro cara laureato con 110 e lode in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale all’università di Roma Tre. La discussione è avvenuta nel carcere di Viterbo dove è detenuto per scontare 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher. Guedé ha annunciato che ora si iscriverà, sempre all’ateneo romano, al corso di laurea magistrale in Storia e ambiente Nazmi Keqi 2015 - 2016 Andrea Celestini Il tuo ricordo sempre nei nostri cuori. La figlia e il nipote RINGRAZIAMENTO La famiglia commossa ringrazia quanti hanno partecipato al grande dolore per la scomparsa del nostro Guido Panzano Anna la guida IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 15 VITA DI CONDOMINIO ALESSANDRO PALMESINO GLAUCO BISSO VALORI in calo, ma tasse sempre uguali che rendono ancora più difficile vendere o riqualificare. Una situazione poco invidiabile quella di chi (soprattutto a Genova, “capitale”degliimmobiliditiposignorile) si ritrova con un’abitazione accatastata come A1. Abbassare la rendita catastale e quindi le imposte diventa una necessità se si é nella terza o nella quarta età e la pensione è appena sufficiente. Fuggire dall’IMU per la prima casa dell’appartamento “signorile” è poi possibile solo se la categoria cambia. Se in Italia ci sono ben 23.974 case A1, quasi il 20% è a Genova (4.398), seguono Firenze (2.926), Napoli (2.840), Milano (2.504), Torino (2.278), Roma (2.124). I casi Il locale a fronte strada era un tempo negozio, ora che le botteghe di prossimità non ci sono più, non vale neanche come box ma solo come magazzino. La casa di campagna nell’entroterra, un tempo “seconda casa”, costa di più mantenerla del suo valore. I muri fatiscenti, qualche infiltrazione dal tetto, gli impianti desueti che non funzionano, i servizi limitati al vecchio solo WC nel vano ricavato nella facciata. L’A/1 che era signorile mezzo secolo fa, non lo è più oggi. E se anche, secondo la sentenza n.16/1965 della Corte Costituzionale è legittimo che il reddito sia tassato con criteri di media in base all’utilizzazione del fondo, se le condizioni generali sono davvero cambiate, qualcosa deve mutare. Aumentare la categoria La circolare 27/E del 13 giugno 2016 dell’Agenzia delle entrate al punto 1.4 risponde alla domanda se sia corretto modificare in aumento la categoria catastale, se ci sia limitati ad effettuare opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di semplice conservazione. Vale la regola generale – dice l’AdE in risposta – su istanza del Comune si effettua la “verifica generalizzata dei classamenti attribuiti a tutte le unità immobiliari ubicate in specifici contesti territoriali (microzone) in cui sia stato riscontrato un anomalo scostamento nei rapporti tra valori medi di mercato e valori medi catastali. Tale verifica (...) è finalizzata a perseguire una maggiore perequazione fiscale immobiliare nell’ambito del contesto territoriale analizzato”. Se è facile che a servizi miglioratiseguainautomatico la revisione in aumento della rendita, il contrario è davvero difficile. Ma se la variazione riguarda invece la singola unità? Diminuirla? Più difficile L’articolo 38 del Testo unico delle imposte sui redditi dice che “se per un triennio il reddito lordo effettivo di una unità immobiliare differisce dalla rendita catastale per almeno il 50 per cento di questa, l’ufficio tecnico erariale, su segnalazione dell’ufficio delle imposte o del comune o su domanda del contribuen- GENOVA CAPITALE DELLE CASE SIGNORILI. COSÌ FUNZIONANO LE REGOLE Cambiare classe catastale, due strade e molti ostacoli La sentenza Abbassare la rendita del proprio immobile è possibile ma occorre valutare la convenienza con un professionista Cosa sapere e come fare Quando si può declassare? Strumento Se si eseguono opere interne, ampliamento, etc Denuncia di variazione Se non si fanno lavori Istanza in autotutela oggettivo sulla consistenza – un vano, uno spazio in più – è meno scontato il contrario. Quando conviene Valutare caso a caso con l'aiuto di un professionista in ragione della zona censuaria Se si é A/1 e si passa ad A/2 non si paga l'IMU per l'abitazione principale Il glossario ZONA CENSUARIA porzione omogenea di territorio comunale nell’ambito della quale la redditività dei fabbricati è da considerarsi uniforme RENDITA per le unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C, la rendita catastale è determinata moltiplicando la consistenza per la tariffa unitaria specifica per Comune, zona censuaria e corrispondente alla categoria e classe CATEGORIA tipologia delle unità immobiliari, presenti nella zona censuaria, differente DOCFA per le caratteristiche intrinseche è un software dell'Agenzia delle Entrate che ne determinano la destinazione per gli accatastamenti e le variazioni ordinaria e permanente te, procede a verifica ai fini del diverso classamento dell’unità immobiliare…”. Occorre quindi che la rendita catastale sia superiore di almeno del 50% dell’affitto ricavabile: cosa difficile se le rendite sono quelle calcolate al tempo dell’impianto del catasto o del primo accatastamento. L’impossibilità per il contribuente di avere i dati di confronto con altre situazione rende quasi impos- CONSISTENZA dimensione dell'unità immobiliare. Per le abitazioni e gli uffici (immobili della categoria A) è espressa in "vani". Per i negozi, i magazzini, le rimesse (immobili della categoria C) è espressa in metri quadrati CLASSE parametro che identifica il grado di produttività delle unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C sibile questa via. L’altro sentiero é quello dell’autotutela: la possibilità che la pubblica amministrazione apprenda il proprio errore e rettifichi. Se questo è abbastanza semplice a seguito di un errore Ma quanto mi costi? L’intervento di un professionista (geometri, architetti, ingegneri) per la motivazione tecnica é indispensabile. Servono degli immobili da confrontare con il proprio per documentare la necessità della variazione. La pratica, dati alla mano può costare da 1.000 a 2.000 euro o più in ragione della documentazione da raccogliere, dai contatti con l’ufficio, della possibilità del ricorso contro la prima decisione dell’ufficio. La convenienza? Si misura prima con l’aiuto del professionista in base al risparmio fiscale conseguibile. Ma non converrebbe aspettare il Nuovo Catasto visto che nel cronoprogramma del Governo questo é indicato per il 2018 ? Sconveniente: il differimento è ormai certo e il tentativo di detassazione è qualcosa che può essere conveniente valutare davvero. Attenzione alle case di vacanza, in agguato c’è il rischio iniquità eventuali correttivi per superfici orizzontali particolarmente disperdenti, che potrebbero legittimamente entrare nella revisione della 10200. L’eccezione è un’applicazione semplificata della 10200: la spesa totale va ripartita per almeno il 70% in base agli effettivi prelievi volontari (e in questo caso non sono ammessi correttivi), il restante in base a qualsiasi tipo di millesimi . In pratica è il classico 70/30 ma condivieto,inquestocaso,di coefficienti correttivi. Per poter accedere a questa semplificazione bisogna che sia verificata almeno una di queste due condizioni: non applicabilità della Uni Ha collaborato LAURENT SOCAL .it [+] ilsecoloxix Riscaldamento a contatore, si estende la quota fissa al 30% conferma la sanzione da 500 a 2.500 euro per ogni unità immobiliare dove non avviene l’installazione. Solo chi rifiuta l’accesso e non installa i ripartitori nella sua unità immobiliare si espone alla sanzione. Stesse multe per il al condominio che applichi una ripartizione difforme dai requisiti di legge. Confermata la priorità della contabilizzazione diretta, in subordine quella indiretta e l’esenzione in caso di impossibilità tecnica o non convenienza economica, ora entrambe, e non solo la prima, da dimostrare a cura di un tecnico abilitato. Buone notizie, ma nulla di particolarmente inatteso. Il criterio di riparto si conferma quello della 10200 ma con una novità e una possibile eccezione da valutare con estrema cautela. La novità è che nel caso di utilizzo della 10200 è caduto il riferimento obbligatorio agli “effettivi prelievi volontari” e si fa riferimento alla “norma Uni 10200 e successive modifiche ed integrazioni”. Per chi sceglie questa strada sarà quindi possibile applicare Il proprietario - committente è responsabile della morte di un operaio in un cantiere. Il caso riguarda i lavori in cui non é obbligatoria la nomina del coordinatore per la sicurezza. Proprietario condannato perché non ha verificato i requisiti di professionalità dell’impresa né che le norme di sicurezza fossero rispettate. Non solo non aveva indirizzato la sua scelta verso un’impresa ben organizzata ma non si era neppure curato di eliminare le condizioni di pericolo, di cui era a conoscenza, che avevano comportato la caduta dell’operaio. Così la Cassazione penale con sentenza n. 23171/2016 conferma la “posizione di garanzia” del committente per la scelta dell’impresa. La nomina di un responsabile dei lavori esime dalla responsabilità se e solo se questi può davvero decidere su spese e costi. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TERMOFISONI E CONSUMI: NON CAMBIA LA SCADENZA DEL 31 DICEMBRE CONTABILIZZAZIONE, arrivano i chiarimenti. Revisione per i due documenti base: il Dlgs 102/14 e la norma Uni 10200. Il consiglio dei ministri del 14 luglio ha finalmente approvato il decreto di modifica del 102/14: la versione circolata, è per ora quella che in consiglio è entrata e non ancora quella che uscirà sulla Gazzetta ufficiale, ma le novità dovrebbero essere confermate. È confermata la scadenza del 31/12/2016 come termine ultimo dell’installazione dei contabilizzatori di calore negli appartamenti a riscaldamento non autonomo: questa data non può cambiare e non c’è ragione di rinviare le installazioni. Le eventuali incertezze riguardano solo il criterio di riparto. Si conferma che negli impianti privati, a valle del contatore di fornitura, non c’è alcuna competenza dell’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica, gas e acqua) e dei distributori. L’obbligo di installazione dei contatori individuali è a carico del proprietario e non di fantomatici “ fornitori del servizio”. Si CADE OPERAIO, PROPRIETARIO RESPONSABILE AVETE un problema nel condominio? Volete un chiarimento sulle norme? Scrivete a [email protected] Le risposte ai quesiti più interessanti saranno pubblicate ogni 2 settimane sul Secolo XIX nella pagina del condominio 10200 (cioè mai) oppure una differenza di fabbisogno termico superiore al 50% fra unità immobiliari (cioè quasi sempre, al netto di una formulazione ambigua) asseverata da un tecnico abilitato. Ha senso utilizzare l’eccezione solo nel caso di contabilizzazione indiretta in impianti a colonne montanti in edifici completamente abitati, rinunciando però a qualsiasi possibilità di correttivo per le dispersioni anomale delle strutture orizzontali. In tutti gli altri casi conviene sicuramente applicare la Uni 10200 che, come anticipato, potrebbe consentire anche l’evidenziazione e ripartizione a par- Stop ai rincari Ascensori, non ci sono nuovi obblighi ••• Niente aggravi nella manutenzione degli ascensori. La proposta di imporre lavori obbligatori, del costo di migliaia di euro, per ammodernare gli impianti è per il momento ferma grazie all’opposizione di Confedilizia. Resta al manutentore il dovere di segnalare se nell’impianto sono presenti insidie e accertare che funzioni bene. te delle dispersioni di strutture orizzontali poco coibentate. Sarebbe folle applicare questa eccezione nelle case poco abitate: attribuire il70%dellaspesaaisolipochi condòmini presenti significherebbe massacrarli ingiustamente, e sono proprio questi i casi finiti finora in tribunale. Lo stesso vale per la contabilizzazione diretta, dovel’entitàdeiconsumivolontari risulta dalle letture: inutile imporla rischiando grossi guai. La cattivissima notizia è che l’eccezione è consentita in un numero eccessivo di casi, senza una vera protezione contro possibili abusi. I pochi diligenti che si erano già messi in regola con il 102/14 e la Uni 10200 l’anno scorso (ed hanno già ripartito la spese in conformità alla Uni 10200) non hanno obbligo di adeguamento. Hanno comunque la facoltà di adeguarsi ed i meccanismi correttivi proposti in sede Uni 10200 sono perfettamente compatibili con i precedenti criteri richiedendo pochissimi dati aggiuntivi. L. S. 16 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 IL SECOLO XIX IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 economia&marittimo 17 SU ISTANZA DI ELLIOTT. IL FONDO CHIEDE ANCHE L’ANNULLAMENTO DELLA DELIBERA DI NOMINA DEL CDA Ansaldo Sts, l’ombra del curatore speciale Il tribunale di Genova nomina l’avvocato Barca: i manager sono in potenziale conflitto di interesse IL CASO GILDA FERRARI GENOVA. Nell’interminabile battaglia legale tra gli azionisti di Ansaldo Sts, Elliott mette a segno mezzo punto. La società del segnalamento ferroviario, venduta da Finmeccanica insieme ad Ansaldo Breda, com’è noto attualmente è controllata dal gruppo Hitachi (con il 50,7% delle azioni) e vede come principale azionista di minoranza il fondo Elliott, che recentemente è salito al 29,24%. Da quanto risulta al Secolo XIX, su istanza di Elliott, che in data 13 luglio 2016 ha depositato presso il tribunale di Genova tre diversi atti, il presidente della nona sezione del tribunale civile, Luigi Costanzo, ha deciso di nominare, con provvedimento datato 14 luglio e depositato in cancelleria il 15, un curatore speciale per Ansaldo Sts: è l’avvocato Alessandro Barca. La scelta di nominare un curatore speciale che rappresenti la società nei procedimenti giudiziari è legata all’esistenza di «un conflitto di interessi, anche solo potenziale, tra i rappresentanti di Ansaldo Sts» - ovvero il presidente Alistair Dormer, la vice Katherine Jane Mingay e l’ad Andrew Barr, tutti della scuderia Hitachi - e la società Giuseppe Bivona ARCHIVIO stessa. La decisione del presidente Costanzo, tuttavia, «è relativa esclusivamente alla indicazione dei difensori di Sts nel giudizio relativo alla nomina del cda», chiarisce una fonte qualifica al Secolo XIX. Gli altri due atti deposi- Andrew Barr ARCHIVIO tati da Elliott contengono la richiesta di annullamento della delibera assembleare del 13 maggio 2016 di nomina del consiglio di amministrazione di Ansaldo Sts e la richiesta di sospensione della medesima delibera. Con una nota, ieri Ansaldo Sts ha affermato che ritiene «infondata l’azione» dell’azionista Elliott e ha annunciato che «si costituirà nelle sedi competenti». Hitachi ed Elliott sono ai ferri corti dai tempi dell’opa, l’offerta pubblica di acquisto in Borsa rispetto alla quale i fondi azionisti di minoranza hanno contestato il prezzo. Martedì prossimo il Tar dovrebbe esaminare nel merito i ricorsi, tra cui anche quelli di Elliott e Hitachi, contro la decisione della Consob di alzare di 0,399 euro il prezzo dell’opa lanciata da Tokyo. Prima dell’assemblea di maggio Elliott aveva presentato richiesta per inibire il diritto di voto in assemblea a L’IPOTESI DELLA COOPTAZIONE PER AVERE SUBITO LA GUIDA DEL GRUPPO Cairo accelera sulle strategie di Rcs E punta al ricambio dei consiglieri I fondi: abbiamo scelto lui perché è un editore puro. Domani assemblea sull’aumento mentre Bonomi si sfila: scongiurata la battaglia legale FRANCESCO SPINI MILANO. Ora che ha conqui- stato Rcs con un risultato schiacciante - 48,8% del capitale contro il 37,7% della cordata Bonomi e soci storici Urbano Cairo ha fretta di prendere in mano il timone della società. Dopo che venerdì regolerà i titoli ricevuti consegnando 45,7 milioni di titoli Cairo Communication e 63,5 milioni di euro l’editore alessandrino avrà in mano il controllodellaRcs.Mapercomandare dovrebbe attendere la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione. Tralaconvocazionedell’assemblea e la sua celebrazione passerebbe però una quarantinadigiorniesifinirebbeafine agosto. Troppo. Per questo Cairo, a quanto filtra da alcune indiscrezioni, starebbe pensando a una soluzione più veloce che però richiederebbe la collaborazione dell’attuale consiglio, espressione dei soci storici usciti sconfitti dalla partita per il controllo. Si dovrebbero dimettere almeno quattro consiglieri, pochi per fare decadere l’intero consiglio,sufficientipercambiarne la fisionomia. Va da sé che dei quattro consiglieri tre sarebbero manager fidati di Cairo, il quarto sarebbe lo stesso patron de La7 che verrebbe così nominato immediatamente amministratore delegato al posto di Laura Cioli. E potrebbe così - nella Milano deserta di agosto - dare il via alla cura-Cairo fatta di efficienze e sviluppo. Ancor prima la sua quota potrebbe salire ulteriormente, fino al 61,8%. Entro le 8 di L’imprenditore alessandrino Urbano Cairo, nuovo editore del gruppo Rcs giovedì si saprà se International Media Holding considererà decaduta l’Opa, dopo l’ammissione di sconfitta recapitata al vincitore dalla compagine (dove siedono Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai) e in particolare da Andrea Bonomi, lungi dal voler fare una battaglia legale. Quindi fino al 28 luglio gli azionisti che hanno consegnato le quote a Bonomi&C (un altro 18%) decideranno se tenersi i titoli Rcs o consegnarli a Cairo. Domattina, a Milano, la sua società terrà l’assemblea per il secondo aumento a servizio dell’Opas, anche se - risultati alla mano gli 83 milioni di azioni dell’ultimo aumento bastano per coprire tutte le adesioni che richiederebbero al massimo 57,9 milioni di azioni. Il 9 agosto Scatta l’obbligo di spesa centralizzata per tutta la pubblica amministrazione ••• ROMA. La spending review si allarga ancora e coinvolge anche gli enti locali, rimasti finora esclusi dall’obbligo di fare ricorso alle centrali di acquisto, già attive invece per le amministrazioni statali. Dal 9 agosto l’appalto dei servizi di pulizia, manutenzione, portineria, vigilanza e gestione degli immobili pubblici locali dovrà necessariamente passare, oltre una certa soglia, attraverso i cosiddetti «soggetti aggregatori», con l’obiettivo di aggredire una spesa che vale oggi circa 3 miliardi di euro, ma che sale a 15 miliardi se si considerano anche i beni sanitari già obbligatori per gran parte della p.a. Il ricorso alle centrali di acquisto era previsto dal decreto Irpef del 2014 nell’ambito delle misure di spending review. A disciplinare la norma è stato poi il dpcm del 24 dicembre 2015, che ha individuato le 19 categorie merceologiche per la cui acquisizione, al di sopra di determinate soglie, bisogna necessariamente fare riferimento a 33 aggregatori 9 città metropolitane, 2 province, 21 centrali regionali e Consip - in grado di ottenere prezzi migliori su larga scala. Hitachi: l’istanza era stata giudicata «inammissibile», ma il tribunale aveva riconosciuto che ricorrono «seri indizi» di una collusione tra Finmeccanica e il gruppo giapponese finalizzata a comprimere il prezzo dell’opa lanciata da Hitachi. Più di recente Giuseppe Bivona, consigliere di Ansaldo Sts e partner fondatore di BlueBell, eletto nella lista di Elliott, con una lettera all’ad (e per conoscenza alla procura di Milano, alla Consob, agli altri consiglieri e al presidente del collegio sindacale) ha chiestochiarimentisulcvdepositato da Barr in vista dell’assemblea degli azionisti. [email protected] © BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI SCONTRO IN BANCA IL FUTURO CDA L’editore de La7 sarà l’amministratore delegato al posto di Laura Cioli Intanto è ancora forte l’eco del successo dell’Opas. Se il pubblico, martellato di spot, non ha avuto dubbi, i fondi alla cui sollecitazione ha lavorato Georgeson - sono stati decisivi. Tantissime le sigle note che hanno consegnato a Cairo: da Schroders a Nextam e Antares, da Kairos a Ersel, fino a Mediolanum, Aletti Gestielle, alle gestioni di Banco Popolare e Ubi. Una valanga, in una platea di un centinaio di fondi, per lo più esteri, presenti nel capitale di Rcs con quote inferiori al 2%. «In Rcs ci restava una piccola quota, residuo della partecipazione del passato», racconta Paolo Basilico, numero uno di Kairos. La scelta a favore dell’Opas di mister La7 è stata semplice. «Da una parte c’era un imprenditore del settore, un editore, che in Italia già di per sé è cosa rara. Dall’altra, invece, una cordata di tipo finanziario». E, sottolinea il manager, «chi fa il nostro mestiere è più propenso ad affidarsi a chi conosce il settore in cui opera e può creare valore: su Rcs non ha vinto chi offriva di più, ma la proposta industriale di un “mastino” come Cairo, che lavora 20 ore al giorno pur di portare a casa il risultato». Carlo Gentili ad di Nextam, la pensa allo stesso modo: «Avevamo già in portafogli titoli Cairo, un titolo su cui puntiamo da tempo spiega - ma riteniamo anche che in Italia non si possa continuare a rafforzare un establishment che continua a fare il proprio gioco dopo aver atrofizzato la Borsa distruggendo valore». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Carige: «La causa? Apollo e gli ex vertici eludono i temi cruciali» GENOVA. Stupore in Carige per la reazione del fondo Apollo, dell’ex presidente Cesare Castelbarco e dell’ex ad Piero Montani all’azione risarcitoria di 1,25 miliardi decisa dal cda il 17 giugno per la vendita del ramo assicurativo. «Stupisce - ha detto ieri all’Ansa una fonte anonima interna alla banca - che i convenuti nel processo promosso dalla banca, a un mese di distanza dal comunicato con il quale venne annunciata l’iniziativa giudiziaria, abbiano contestualmente reso dichiarazioni nelle quali vengono elusi i temi cruciali sui quali si fondano le pretese risarcitorie della banca». La fonte dice che «la banca Bastianini ancor oggi non vuole derogare alla linea di riservatezza che ha voluto darsi riguardo ai contenuti specifici dell’azione giudiziaria, ritenendo che tale cautela, oltre a essere conforme a un costume di correttezza, risponda all’interesse degli stessi convenuti». Per il fondo Usa Apollo le accuse sono «infondate». Castelbarco e Montani hanno definito l’azione «temeraria». L’ex ad ha spiegato di avere ricondotto la banca «in una situazione di normalità gestionale» e ha preannunciato che «si costituirà in giudizio, svolgendo le più opportune difese al fine di ottenere il rigetto delle domande proposte» nei suoi confronti «e inoltre la condanna di banca Carige al risarcimento dei danni per responsabilità processuale aggravata». 18 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 IL SECOLO XIX economia & marittimo IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 Tre fasi dello scarico manuale in banchina: la coffa (fino a 150 chili) in questo caso viene rovesciata direttamente da nave a vagone. Il portuale è in bilico sullo scalandrone 19 ARCHIVIO COMPAGNIA PIETRO CHIESA INTORNO A QUESTA MERCE, OGGI MARGINALE, SI FORMÒ LA COSCIENZA DI CLASSE SULLE BANCHINE Genova, addio per sempre al carbone in porto Arriverà in settimana l’ultima nave destinata alla centrale Enel prima della chiusura IL CASO ALBERTO QUARATI GENOVA. Nel 1900, le banchine genovesi ricevevano due milioni di tonnellate di carbone. La prossima settimana, la nave “Interlink Veracity” consegnerà al Terminal Rinfuse le ultime 20 mila tonnellate di combustibile destinate alla centrale Enel del porto. Trasmesso l’ultimo watt di energia, l’azienda di Stato inizierà lo smantellamento dell’area, per riconsegnarla al demanio. In base agli accordi, tutto dovrà tornare come al 1929, quando venne inaugurata la centrale - allora utilizzata per alimentare esclusivamente gli impianti portuali. Rimarrà solo il corpo centrale, sotto vincolo dei Beni culturali, con buone probabilità di diventare un altro Hennebique, una rovinasucuiperiprossimidecennilacittàpotràinterrogarsi a proposito di una sua possibile destinazione d’uso. Dopo la “Interlink”, il porto di Genova terminerà di movimentare carbone. In termini di salute umana e dell’ambiente, è un’ottima notizia. In termini storici, si chiude un’epoca: se oggi la metà dei traffici del porto è costituita dal greggio, fino al secondo dopoguerra questa quota era coperta proprio dal carbone. A inizio ’900, dei 7.000 lavoratoriavviatiquotidianamente al lavoro di banchina, 3.500 eranocarbuné,divisiinfacchini, coffinanti, scaricatori, pesatori. Le navi in arrivo dal Germania e Gran Bretagna affollavano la rada del porto, il carbone - scrive Pierfrancesco Pellizzetti in un saggio del 2000, Ragnatela di mare - era scaricato mediante chiatta, stipato in coffe (ceste) da 150 chili l’una, portate a spalla dai facchini lungo scalandroni, assi sospese larghe 30 centimetri. Ogni giorno si caricavano 350-400 vagoni ferroviari destinati ad alimentare le industrie del Nord Italia, la giornata nella stagione mite arrivava a 14 ore, con paghe tra le due e le cinque lire. Quando sottol’azionediGinoMurialdi i lavoratori del carbone ottennero la loro prima casa in porto, una delle prime conquiste furono le docce, che portavano via la fuliggine di giornata. Il carbone, del quale industria e trasporti dell’epoca non potevano fare a meno, fu lo strumento attraverso cui i portuali poterono riscattarsi, Un’immagine dei carbuné all’inizio del Novecento lottando contro il caporalato, ottenendo potere negoziale verso la committenza, organizzandosiinlegaperlaprima volta nel 1892, dividendosi in cooperative, riunendosi in compagnia durante il fascismo, riformandosi sotto il nome di “Pietro Chiesa” nel do- ARCHIVIO COMPAGNIA PIETRO CHIESA METAMORFOSI A inizio Novecento i carbuné erano 3.500, oggi i soci della Pietro Chiesa sono una trentina Anni ’90: Cinni, Micche e Orso al lavoro poguerra. I riferimenti politici furono l’avvocato Murialdi e Chiesa, primo operaio in Parlamento, due socialisti riformisti, uno organizzatore e l’altro tribuno dei carbuné, firmatario del primo contratto collettivo della categoria. Gli ultimi elevatori a traliccio su Ponte Rubattino venne- ro abbattuti dopo la tromba d’aria del 1994, nella quale morì il gruista Armando Pinelli. Il Terminal Rinfuse rimase con le gru che si vedono oggi, e che hanno una quarantina d’anni di attività. Oggi la Compagnia ha 30 soci lavoratori, con stipendio da 600 a 1.200 euro al mese, sen- za indennità di mancato avviamento. Il carbone serviva solo più alla centrale Enel, ma sul Terminal (il cui ultimo proprietario, il gruppo Ascheri, è in concordato preventivo) arriva o potrebbe arrivare ancora petcoke, clinker e ceneri per i cementifici, sabbie varie per la produzione di piastrelle, silicio per l’hi-tech, sale quando d’inverno il gelo copre strade e autostrade. «Abbiamo vissuto la crisi globale delle rinfuse, quella nazionale dell’industria e quella locale del terminalista - commenta Tirreno Bianchi, da poco eletto console della Compagnia per l’ottava volta per noi il futuro è buio, e finché nella riforma dei porti non si metterà mano al capitolo lavoro, difficilmente ci saranno soluzioni. Certo il porto non può rinunciare alle rinfuse, non si può pensare di vivere di solo container». Mai stato un mestiere tranquillo, quello del carbuné. [email protected] © BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PARLA L’ARMATORE DELLA NAVE “INTERLINK VERACITY” «Ma la città rimane una capitale dello shipping» Repetto: «Non è una sconfitta: tutti sapevamo che sarebbe successo, ora serve guardare avanti» FRANCESCO FERRARI GENOVA. «Bisogna guardare avanti, senza piangersi addosso. Finisce l’epoca del carbone, è vero. Ma questa rimane una città con potenzialità enormi: è da quest’idea che dobbiamo ripartire, perché lamentarsi e basta non serve a nulla, e alla lunga può diventare controproducente». Pietro Repetto è l’armatore che sta per portare a Genova l’ultima nave destinata alla centrale Enel. Da lui, in questo momento, ti aspetteresti un atto d’accusa nei confronti della “città matrigna”. Invece Repetto, general manager della compagnia Levantina Bulk, tre navi di proprietà e una quarta in arrivo, preferisce guardare in faccia la realtà: «La chiusura della centrale non è certo una novità – spiega –: sarebbe singolare, oggi, dichiararsi stupiti. Un danno anche per noi? Guardi, in questo preciso momento abbiamo una nave a Civitavecchia, una a Brindisi e una in arrivo a Ravenna. Il lavoro per fortuna non ci manca. In due anni ab- La nave “Interlink Veracity” ora in navigazione al largo di Creta Pietro Repetto, Levantina Bulk biamomovimentato4milioni e mezzo di tonnellate, il 50% in Italia. Solo nei tre porti liguri abbiamo portato una ventina di navi. Lavoriamo per gruppi come Enel e per le più grandi cementerie del Paese: oggi in questo settore nessuno batte il Mediterraneo più di noi. È per questo che dico: non fermiamoci, guardiamo avanti. Genova è tutt’altro che morta». Levantina Bulk, di cui Rocco Pavincic è direttore, è una compagniagiovane:«L’abbiamofondatanel2013–racconta Repetto – e fin dall’inizio in noipreferiamoesserepresenti sul territorio. Abbiamo creato quest’azienda in un contesto economico drammatico, sulle ceneri di una professione che a Genova è quasi scomparsa, fra lo scetticismo di tutti. Eppure i risultati sono arrivati. E sa perché? Perché quella di Genova è la storia di una grande città mercantile e marinara, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo. Lo dimostra proprio il caso della Interlink Veracity, la nave che porterà l’ultimo carico destinato alla centrale Enel: è stata fissata da un broker genovese, molti ci hanno proposto di portare la sede a Montecarlo, oaLugano.Cisiamorifiutati:è troppo facile andare a lavorare dove si pagano poche tasse, RADICAMENTO «Molti ci hanno proposto di portare la sede a Lugano o Montecarlo. Ci siamo rifiutati, rimaniamo qui» è “agenziata” da una società genovese (la Medmar Tramp diretta da Guido Luigi Carbone, ndr), è operata da un armatore genovese ed è assicurata da un’azienda genovese. Tutto questo non può essere casuale. La verità è che nello shipping è vietata l’improvvisazione. Si vive perennemente nel rischio, è una continua sfida al mercato. E’ qualcosa di peggio della Borsa: nel nostro settoreovincioperdi,nonesistono vie di mezzo. E la reputazione è tutto: quando lavori con Enel, o con le più importanti raffinerie americane, devi garantire un livello di prestazioni di primissimo piano. Altrimenti sei fuori». La chiusura della centrale avrà, però, un effetto pesante sull’occupazione. «Il mio auspicio è che per i dipendenti del terminal rinfuse possa essere trovata una soluzione in tempi rapidi – conclude Repetto - Per i lavoratori della compagnia Pietro Chiesa, invece, mi pare che ci sia già un accordo con la Culmv». [email protected] © BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 20 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 IL SECOLO XIX fondi di investimento IL SECOLO XIX FONDI D' INVESTIMENTO ULTIMO VAR. PREZZO % 8 8a+ Eiger Q 8a+ Eiger R 8a+ Gran Paradiso Q 8a+ Gran Paradiso R 8a+ Latemar Q 8a+ Latemar R 86,617 5,8 96,22 5,115 95,977 5,743 1,5 1,51 0,16 0,16 0,58 0,58 A 2020 Red M VI P 4,993 A 2020 Red M VI R 4,995 A 2020 Red M VII P 5,116 A 2020 Red M VII R 5,118 A 22 Red Va Gl II P 5 A 22 Red Va Gl II R 5 A Acc At Low Carb 2 5,003 A Acc At Low Carbon 5,102 A Acc Fle Quattro 5,11 A Ced 20 Ob At XI P 5,021 A Ced 20 Ob At XI R 5,024 A Ced 20 ObAt XII P 5,098 A Ced 20 ObAt XII R 5,099 AcomeA A Pat.Agg.A1 3,852 AcomeA A Pat.Agg.A2 4,069 AcomeA A Pat.Agg.Q2 3,911 AcomeA America A1 16,94 AcomeA America A2 17,821 AcomeA America Q2 17,169 AcomeA Asia Pacifico A1 4,686 AcomeA Asia Pacifico A2 4,908 AcomeA Asia Pacifico Q2 4,741 AcomeA Breve Termine A1 14,871 AcomeA Breve Termine A2 15,129 AcomeA Breve Termine Q2 14,924 AcomeA Eurobbligazionario A1 17,208 AcomeA Eurobbligazionario A2 17,557 AcomeA Eurobbligazionario Q2 17,292 AcomeA Europa A1 12,69 AcomeA Europa A2 13,278 AcomeA Europa Q2 12,844 AcomeA Fondo Etf Attivo A1 4,373 AcomeA Fondo Etf Attivo A2 4,57 AcomeA Fondo Etf Attivo Q2 4,427 AcomeA Globale A1 11,516 AcomeA Globale A2 12,243 AcomeA Globale Q2 11,69 AcomeA Italia A1 15,563 AcomeA Italia A2 16,309 AcomeA Italia Q2 15,73 AcomeA Liquidita' A1 8,945 AcomeA Liquidita' A2 8,946 AcomeA Liquidita' Q2 8,945 AcomeA Paesi Emergenti A1 6,547 AcomeA Paesi Emergenti A2 6,889 AcomeA Paesi Emergenti Q2 6,547 AcomeA Patrimonio Dinamico A1 5,249 Acomea Patrimonio Dinamico A2 5,453 AcomeA Patrimonio Dinamico Q2 5,307 AcomeA Patrimonio Prudente A1 6,233 Acomea Patrimonio Prudente A2 6,461 AcomeA Patrimonio Prudente Q2 6,286 AcomeA Performance A1 22,192 AcomeA Performance A2 22,796 AcomeA Performance Q2 22,354 Advam Alarico A 4,242 Advam Antelao A 5,298 Advam Cristallo 4,277 Advam Ritorni Reali A 6,749 AEC Az DUE 2017 6,514 AEC Italia 2018 6,345 AEC SettIm 2017 6,781 AEC Taiwan 2018 6,742 AEC Valore 2017 6,702 AEC Valore 2018 6,718 Agora 4 Invest 5,152 Agora Bond 5,954 Agora Dynamic 5,465 Agora Materials 5,398 Agora Safe 5,966 Agora Stars 3,933 Agora Valore Protetto 6,933 AgoraFlex Q 7,927 AgoraFlex R 7,437 AL Az.Ita.All Stars 4,31 AL Obb. Fless 16,983 Alk Cap Uci Coupon 5,122 Alkimis Cap Ucits 6,202 Alkimis Capital I 5,061 Allianz Azioni America 25,064 Allianz Azioni Europa 25,209 Allianz Azioni Pacifico 6,854 Allianz Azioni Paesi Emergenti 10,979 Allianz Global Strategy 15 5,834 Allianz Global Strategy 30 5,803 Allianz Global Strategy 70 34,408 Allianz Liquidita' A 5,675 Allianz Liquidita' B 5,911 Allianz Multipartner Multi20 7,84 Allianz Multipartner Multi50 6,892 Allianz Multipartner Multi90 5,754 Allianz Reddito Euro 42,308 Allianz Reddito Globale 20,298 Alpi Multi-Strategy A 6,162 Alpi Multi-Strategy I 6,171 Alpi Soluzione Prudente A 7,63 Alpi Soluzione Prudente I 7,631 Alpi Value 100386,809 Alto Eur Fle Obb 9,48 Alto Eur Gov BT 7,836 Alto Int.Az. 5,643 Am Meta Plus 20 M-S 5,096 AMN DIV AT18 3 5,028 AMN M PLUS19 AR EU2 5,399 AMN M PLUS19 AR EUR 5,498 Amn MetaPlu20 EU-US 5,177 AMN OR 2019 CED 5,508 AMN OR 2019 CED DUE 5,505 Amu Ac Low Carb Tre 5,041 Amu Acc Fle Tre 5,079 Amu Acc Fless 5,095 Amu Acc Fless Due 4,959 AMU BREVE T 8,501 AMU BREVE T A 5 AMU BREVE T D 4,98 AMU DIV AT 18 QUAT 4,999 Amu Div At 20 Due 4,931 Amu Ek C F 15 6,237 Amu Ek Cr Az 17 5,156 Amu Ek Cr Ch 17 5,021 AMU Ek EM 18 5,01 Amu Ek Eu E R 17 4,494 AMU Ek S EM 17 4,792 AMU Ek S Germ18 6,038 AMU EK S US 16 7,172 AMU EK S US 18 6,499 AMU Ek Util Dop18 5,858 Amu Eur Svi Rus 18 4,695 AMU EURK Ener.Dop18 5,433 AMU M PL 19 EURO 3 5,166 AMU Mat Ind Dop18 4,742 Amu MePl Din20 EuUS 4,946 Amu Met Plu 19 Svil 5,231 Amu Meta 21 Sec Tri 5,061 Amu MetPluDin 20 MS 4,813 Amu MetPluDin 20Eur 4,989 Amu Or 20 Alpha Ita 4,871 Amu Or 2020 Mer Em 4,947 Amu Or Plu20 Ris Gl 4,703 Amu Or20 PicMed Imp 5,541 Amu Ori Plu20 Petro 5,017 Amu Oriz 20 Sil Age 5,459 AMU ORR 19 LUSSO 5,33 AmuEur It DopOpp19 5,606 Amundi Acc Attiva 2 5,145 Amundi Accumulazione Attiva 5,328 Amundi Accumulazione Europa 5,002 Amundi Area Euro19 6,101 Amundi Best Selection Classic 5,058 Amundi Best Selection Plus 4,972 Amundi Best Selection Top 4,943 Amundi Cedola 2021 5,046 Amundi Distribuzione Attiva 5,051 Amundi Div At 20 4,539 Amundi Div At18 5,125 Amundi Div At18 Due 5,107 Amundi Div At19 4,915 Amundi Dividendo Italia B Dis 5,391 Amundi Eureka Brasile 2016 3,339 Amundi Eureka Bric 2017 5,024 Amundi Flessibile 5,077 Amundi Flessibile A 5 Amundi GrandeCina18 5,256 Amundi Ita-Fra-Sp18 5,705 Amundi Meta 2018 5,284 Amundi Meta 2018 Due 5,213 Amundi Meta 2018 Premium 5,23 Amundi Meta 2018 Quattro 5,299 Amundi Meta 2018 Tre 5,25 Amundi Meta 2019 Premium 5,426 Amundi Meta 2019 Premium DUE 5,315 Amundi Meta Opportunita' 2017 4,856 Amundi Meta Plus 2019 USA 5,428 Amundi Meta Sviluppo 2021 5,014 0,46 0,46 0,41 0,43 0 0 0,12 0,14 0,08 0,26 0,26 0,28 0,28 0,78 0,79 0,77 0,61 0,62 0,61 0,71 0,72 0,72 0,21 0,21 0,21 0,24 0,25 0,24 1,27 1,27 1,28 1,37 1,35 1,35 0,88 0,88 0,88 2,5 2,5 2,5 -0,01 0 -0,01 1,39 1,4 1,39 0,71 0,68 0,7 1 1,02 1 1,02 1,02 1,03 -0,02 0,15 0 -0,16 -0,38 -0,6 -0,13 -0,1 -0,16 -0,19 0,14 -0,05 0,31 0,82 0 -0,05 -0,03 0,42 0,41 1,72 0,1 0,27 0,26 0,22 0,59 0,74 0,23 0,85 0,03 0,09 0,32 0 0 -0,04 0,13 0,42 -0,15 -0,52 0 0 0,05 0,05 0,18 0 -0,03 0,28 0,75 -0,06 1,07 1,01 0,62 0,99 0,97 0,12 0,08 0,1 0,08 -0,01 0 -0,02 -0,06 -0,08 -0,3 -0,33 -1,12 -0,18 3,12 -0,44 -0,9 0,27 0,9 -0,09 0,32 -1,15 0,27 0,04 0,63 0,5 0,48 0,84 0,97 1,39 0,53 0,23 0,6 0,82 0,57 0,72 -0,6 0,1 0,11 0 -0,25 0,1 0,14 0,18 0,16 0,16 -0,09 -0,08 -0,08 -0,06 1,45 3,18 1,25 0,04 0 -0,61 -0,73 0,08 0,08 0,11 0,11 0,08 0,06 0,13 0,02 0,15 0,42 A Amundi Meta Sviluppo 2021 Due Amundi Multiasset 2020 Amundi Multiasset 2020 Due Amundi Multiasset 2021 Amundi Multiasset 2021 Due Amundi Obb Ob Ced Amundi Obb Ob Ced A Amundi Orizzonte 2020 Globale Amundi Orizzonte 2020 Italia Amundi Orizzonte 2021 Amundi Piu' Amundi Piu' A Amundi Piu' D Amundi Protezione 90 Amundi Traguardo 3% Anima Active Currency Flex Anima Active Discovery Flex Anima Active Global Flex Anima Active Income Flex Anima America A EUR Anima America B Anima America F EUR Anima Capitale Piu' 15 A EUR Anima Capitale Piu' 15 F EUR Anima Capitale Piu' 15 N EUR Anima Capitale Piu' 30 A EUR Anima Capitale Piu' 30 F EUR Anima Capitale Piu' 30 N EUR Anima Capitale Piu' 70 A EUR Anima Capitale Piu' 70 F EUR Anima Capitale Piu' 70 N EUR Anima Emergenti A EUR Anima Emergenti B Anima Emergenti F EUR Anima Europa A EUR Anima Europa B Anima Europa F EUR Anima Evoluzione 2017 I Anima Evoluzione 2019 I Anima Evoluzione 2019 II Anima Evoluzione 2019 III Anima Evoluzione 2019 IV Anima Evoluzione 2020 I Anima Evoluzione 2020 II Anima Evoluzione 2020 III Anima Evoluzione 2020 IV Anima Evoluzione 2021 Anima Evoluzione 2021 II Anima Evoluzione 2021 III Anima Fix Emergenti A Anima Fix Emergenti Y Anima Fix Euro A Anima Fix Euro I Anima Fix Euro Y Anima Fix High Yield A Anima Fix High Yield Y Anima Fix Imprese A Anima Fix Imprese Y Anima Fix Obbligazionario BT A Anima Fix Obbligazionario BT Y Anima Fondo Trading A EUR Anima Fondo Trading F EUR Anima Forza 1 A Anima Forza 1 B Anima Forza 1 Y Anima Forza 2 A Anima Forza 2 B Anima Forza 2 Y Anima Forza 3 A Anima Forza 3 B Anima Forza 3 Y Anima Forza 4 A Anima Forza 4 B Anima Forza 4 Y Anima Forza 5 A Anima Forza 5 B Anima Forza 5 Y Anima Geo America A Anima Geo America Y Anima Geo Asia A Anima Geo Asia Y Anima Geo Europa A Anima Geo Europa PMI A Anima Geo Europa PMI Y Anima Geo Europa Y Anima Geo Globale A Anima Geo Globale Y Anima Geo Italia A Anima Geo Italia Y Anima Geo Paesi Emergenti A Anima Geo Paesi Emergenti Y Anima Iniziativa Europa A EUR Anima Iniziativa Europa B Anima Iniziativa Europa F EUR Anima Iniziativa Italia A Anima Iniziativa Italia AD Anima Iniziativa Italia YD Anima Italia A EUR Anima Italia B Anima Italia F EUR Anima Liquidita' Euro A EUR Anima Liquidita' Euro F EUR Anima Liquidita' Euro I EUR Anima Obiettivo Cedola 2022 Anima Pacifico A EUR Anima Pacifico B Anima Pacifico F EUR Anima Pianeta A EUR Anima Pianeta F EUR Anima Progetto Dinamico 2022 Anima Progetto Flessibile 2020 Anima Progetto Flessibile 2021 Anima Prontodeposito X Anima Reddito 2021 Anima Reddito 2021 II Anima Reddito 2021 S Anima Reddito Flessibile A Anima Reddito Flessibile AD Anima Reddito Flessibile F Anima Riserva Dollaro A Anima Riserva Dollaro F Anima Riserva Dollaro I Anima Riserva Emergente A EUR Anima Riserva Emergente F EUR Anima Riserva Emergente H Anima Riserva Globale A EUR Anima Riserva Globale F EUR Anima Risparmio A EUR Anima Risparmio AD EUR Anima Risparmio F EUR Anima Risparmio H Anima Russell Multi-Asset A Anima Russell Multi-Asset AD Anima Salvadanaio A EUR Anima Salvadanaio F EUR Anima Selection A Anima Selection AD Anima Selezione Dinamica 2020 Anima Selezione Dinamica 2021 Anima Sforzesco A EUR Anima Sforzesco AD EUR Anima Sforzesco F EUR Anima Sforzesco Plus A Anima Sforzesco Plus AD Anima Sforzesco Plus F ANIMA St Eu Al Po A ANIMA St It Al Po A Anima Sviluppo Europa 2022 Anima Target Cedola 2022 Anima Traguardo 2016 Cedola 3 Anima Traguardo 2017 Cedola 4 Anima Traguardo 2018 Anima Traguardo 2019 Flex Anima Traguardo 2019 Flex II Anima Traguardo 2019 Globale Anima Traguardo 2019 Plus Anima Traguardo 2019 Plus II Anima Traguardo 2021 Globale Anima Traguardo Cedola America Anima Traguardo Cedola Europa Anima Traguardo Dinamico Anima Traguardo II 2016 Anima Tricolore A Anima Tricolore AD EUR Anima Tricolore F EUR Anima Valore Globale A EUR Anima Valore Globale B Anima Valore Globale F EUR Anima Visconteo A EUR Anima Visconteo AD EUR Anima Visconteo F EUR Anima Visconteo Plus A Anima Visconteo Plus AD Anima Visconteo Plus F Anm Act Oppo Flex Anm Alto Poten Gl A Anm Alto Poten Gl F Anm BlueB Red Em AD Anm BlueBay Re Em A Anm Ca Pi Obb A Anm Ca Pi Obb F Anm Ca Pi Obb N Anm Ced Alt Pot21 Anm Ced Alt Pot21 2 Anm Ced Alt Pot21 3 Anm Ced Alt Pot22 I Anm Fix Ob Gl A Anm Fix Ob Gl Y 4,997 4,517 4,838 5,034 5,034 6,352 5 5,236 4,768 4,99 5,934 4,99 5 5,054 5,246 5,105 5,117 5,117 5,333 18,89 18,539 19,499 5,999 6,19 5,984 5,928 6,141 5,912 6,871 7,18 6,848 10,143 9,933 10,523 5,401 5,314 5,566 4,949 5,131 5,054 5,053 5,013 4,927 4,957 5,018 5,005 5,02 4,989 5 15,938 17,269 8,672 8,893 8,901 11,395 12,335 8,512 8,965 10,833 11,145 14,855 15,534 5,792 5,793 5,95 5,686 5,688 5,881 6,249 6,25 6,573 6,175 6,175 6,554 5,683 5,679 6,108 8,71 9,813 7,868 8,906 15,669 34,74 39,168 17,68 41,825 47,201 15,623 17,573 5,548 6,271 10,728 10,653 11,112 5,13 5,129 5,021 16,672 16,198 17,148 6,892 6,961 6,941 9,279 6,398 6,299 6,61 12,715 12,938 4,691 5,058 5,027 5 10,092 10,072 10,041 5,041 5,041 5,059 5,623 5,695 5,678 5,291 5,324 5,518 5,058 5,118 7,505 7,178 7,511 7,587 5,109 5,108 12,186 12,336 5,072 5,071 9,5 10,134 12,472 12,349 12,754 5,037 5,038 5,049 2,799 6,013 5 9,312 5,536 4,961 5,871 5,226 5,134 5,091 5,317 5,305 5,196 5,328 4,98 5,143 5,631 6,518 6,518 6,889 34,564 33,919 35,332 43,76 43,134 44,645 5,049 5,049 5,062 5,117 15,586 16,099 5,458 5,457 6,124 6,281 6,102 9,903 9,739 9,491 9,598 11,728 12,295 0 -0,07 -0,06 -0,06 -0,1 -0,14 0 0,61 1,58 -0,04 -0,07 -0,06 0 0,06 -0,04 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Obbl Corporat F ANM Obbl Emerg AD Anm Obbl Emergent A Anm Obbl Emergent F Anm Obbl Euro A Anm Obbl Euro F Anm Obbl High Y A Anm Obbl High Y AD Anm Obbl High Y F Anm Pr Europa21 Ced Anm Pr Glo 2022 Ced Anm Pro Din 2022 II Anm Pro Din 2022 MA Anm Prog Din 22 II Anm Re As Moo A Anm Re As Moo Y Anm Ren Ass Obbli H Anm Sel Din 2020 3 Anm Sel Din 2020 4 Anm Sel Din 2020 II Anm St Eu Al Po Y Anm St It Al Po Y Anm St Ita Al Po YD Anm T 2017 Ce 4 III Anm T 2017 Ced 4 II Anm T 2017 Multi Ce Anm T 2018 Ced Sem Anm T 2018 M Ced II Anm T 2018 Targ Ced Anm Tr18 Al Pot Anm Tr18 Eur Al Pot Anm Tr18 EurAl Pot3 Anm Tr19 Cre So Anm Tr19 Cre So 2 Anm Tra 19 Mul-Ass Anm Tra Cre It Anm Tra18 EuAltPoII Anm Tra18 ItaAltPII Anm Tra18 ItaAltPo3 Anm Tra18 ItaAltPot Anm Trag 19 Glob II Anthilia Yellow Arc Ce19 ObAt VII P Arc Ce19 ObAt VII R Arc Ce20 ObAt IX P Arc Ce20 ObAt IX R Arc Ce20 ObAt X P Arc Ce20 ObAt X R Arca 19 Red Mult P Arca 19 Red Mult R Arca 19 Red Mult2 P Arca 19 Red Mult2 R Arca 19 Red Mult3 P Arca 19 Red Mult3 R Arca 20 Red Mul V P Arca 20 Red Mul V R Arca 20 Red Mult4 P Arca 20 Red Mult4 R Arca 21 R MV VIII P Arca 21 R MV VIII R Arca 21 Red Mult9 P Arca 21 Red Mult9 R Arca 21 Red MultX P Arca 21 Red MultX R Arca 22 Re Val Gl P Arca 22 Re Val Gl R Arca Azioni America Arca Azioni Europa Arca Azioni Far East Arca Azioni Internazionali Arca Azioni Italia Arca Azioni Paesi Emergenti Arca B PE VL Arca BB Arca Bond Corporate Arca Bond Flessibile Arca Bond Globale Arca Bond Paesi Emergenti Arca C18 PEmVaLoP Arca C18 PEmVaLoR Arca C19 Ob Att 8 P Arca C19 Ob Att 8 R Arca Cd 17 AP III Arca Cd 17 AP IV Arca Cd 17 AP V Arca Cd 17 AP VI Arca Cd 18 Obb Att Arca Cd 18 PEm VL2P Arca Cd 18 PEm VL2R Arca Cd 18 PEm VL3P Arca Cd 18 PEm VL3R Arca Cd B Gl III Arca Cd B PE Arca Ce18 ObbAtIV P Arca Ce18 ObbAtIV R Arca Ce19 ObbAtIV P Arca Ce19 ObbAtIV R Arca Ce19 ObbAtVI P Arca Ce19 ObbAtVI R Arca Ced18 ObbAt 3P Arca Ced18 ObbAt 3R Arca Ced18 ObbAt II Arca Cedola 2021 Plus II P Arca Cedola 2021 Plus II R Arca Cedola 2021 Plus III P Arca Cedola 2021 Plus III R Arca Cedola 2021 Plus P Arca Cedola 2021 Plus R Arca Cedola Corporate 2021 P Arca Cedola Corporate 2021 R Arca Eco Eq Ita I Arca Eco Eq Ita P Arca Impresa Rendita Arca Multiasset Aggressive Arca Multiasset Balanced Arca Obbligazioni Europa Arca Risparmio Arca RR Diversified Bond Arca St Gl Cre Arca St Gl Opp Arca TE - Titoli Esteri Aureo Cedola I - 2016 Aureo Cedola II - 2017 Azimut Dinamico Azimut Reddito Usa Azimut Scudo Azimut Solidity Azimut Strategic Trend Azimut Trend Azimut Trend America Azimut Trend Europa Azimut Trend Italia Azimut Trend Pacifico Azimut Trend Tassi 7,407 7,691 5,175 5,174 5,175 8,964 9,42 9,588 7,462 7,757 7,9 7,899 8,159 22,409 20,504 23,247 5,03 4,96 4,853 4,954 4,868 5,77 5,977 5,81 9,952 9,855 9,655 2,976 6,358 6,347 5,022 5,303 4,994 4,948 4,948 5,158 5,024 5,015 5,102 5,523 5,524 5,169 5,014 5,04 5,084 5,06 5,109 4,986 6,65 5,08 5,085 5,02 5,026 5,083 5,087 4,966 4,973 4,944 4,95 4,941 4,945 4,841 4,843 4,734 4,738 5,016 5,017 5,016 5,016 5 5 5,086 5,087 32,964 13,033 7,851 19,242 21,853 10,436 5,865 41,711 9,378 4,82 16,554 18,458 4,683 4,699 5,004 5,007 5,68 5,523 5,348 5,088 5,226 4,935 4,956 5,146 5,168 5,025 4,846 5,124 5,137 5,076 5,082 5,033 5,038 5,247 5,265 5,322 4,997 4,998 5 5 5,028 5,029 5 5 4,835 4,778 4,998 4,874 4,945 11,452 5,008 11,386 6,147 6,531 22,425 5,457 5,434 28,533 7,273 8,939 9,277 6,888 33,73 14,351 13,382 15,791 7,939 9,987 -0,07 -0,06 0,04 0,04 0,04 0,1 0,11 0,1 0,16 0,15 0,15 0,03 0,02 0,26 0,26 0,26 -0,24 -0,06 -0,1 0,06 -0,12 0,17 0,17 0,14 -0,07 -0,05 -0,06 0,13 -0,08 -0,08 -0,08 -0,08 -0,12 -0,02 -0,02 -0,02 -0,04 -0,02 -0,04 -0,13 -0,13 0,04 -0,24 -0,02 -0,06 -0,06 -0,08 -0,1 -0,03 0,02 0,02 0,26 0,26 0,26 0,28 0,26 0,26 0,28 0,3 0,32 0,32 0,58 0,56 0,55 0,55 0,54 0,54 0,12 0,12 0 0 0,26 0,28 0,46 0,75 0,32 0,52 1,54 1,04 0,72 0,28 0,05 0,46 -0,03 -0,02 0,69 0,71 0,06 0,04 0 -0,02 -0,02 0,04 -0,02 0,59 0,61 0,55 0,56 0 0 0,02 0,02 0,02 0,02 0,02 0,02 0 0 0 -0,02 0 0 0 0,14 0,14 0 0 0 0 0 0,52 0,34 0,24 -0,02 0,1 0,02 0,02 0,06 0 -0,02 0,12 -0,05 0,02 -0,13 0,35 0,74 0,52 0,92 1,94 0,01 0,11 BancoP Evo 3D I 16 BancoPosta Azionario Euro BancoPosta Evoluzione 3D BancoPosta Liquidita' Euro BancoPosta Mix 1 A Cap BancoPosta Mix 1 D Dis BancoPosta Mix 2 A Cap BancoPosta Mix 2 D Dis BancoPosta Mix 3 A Cap BancoPosta Mix 3 D Dis BancoPosta Mix Giugno 2020 BancoPosta Selezione Attiva BancoPosta Step BCC Ced Att Dec 19 BCC Ced Att Dic 18 BCC Ced Att Set 19 BCC Ced III Opp 17 BCC Ced IV Opp 18 BCC Ced Piu Set 20 BCC Ced Real Dec 19 BCC Ced Real Set 19 BCC Ced Real Set 20 BCC CED V OPP 18 BCC Cedola Attiva Marzo 2019 BCC Cedola Dicembre 2018 BCC Cedola III - 2017 BCC Cedola IV - 2018 BCC Cedola Marzo 2019 BCC Cedola Piu' Dicembre - 2019 BCC Cedola Piu' Marzo - 2020 BCC Cedola Piu' Settembre 2019 BCC Cedola Reale Marzo - 2020 BCC Cedola V - 2018 BCC Crescita Bilanciato BCC Investimento Azionario BCC Monetario BCC Risparmio Obbligazionario BCC Selezione Crescita BCC Selezione Investimento BCC Selezione Opportunita' BCC Selezione Risparmio BNL Assetto Comfort BNL Assetto Dinamico BNL Azioni America BNL Azioni Emergenti BNL Azioni Europa Dividendo 5,002 6,428 5,037 5,549 7,331 5,017 7,742 5,054 5 5 5,385 4,989 4,864 4,954 4,976 5,069 5,055 5,247 4,92 5,022 5,111 5,02 5,159 4,94 5,142 5,259 5,371 5,098 4,767 4,856 4,977 5,016 5,355 7,02 10,668 5,749 6,695 4,977 4,589 5,322 5,763 5,618 5,182 30,623 10,33 2,927 0 1,34 -0,02 -0,02 -0,01 -0,02 0,12 0,1 0 0 0,04 0,08 0,25 0,08 0,08 0,06 0,06 0,06 0,22 -0,02 -0,02 0 0,06 0,06 0,02 0,02 0,02 0 0,17 0,19 0,2 -0,02 0,02 0,36 0,52 0 0,03 0,14 0,37 0,3 0,02 0,02 0,12 0,41 0,93 0,97 B BNL Azioni Italia BNL Liquidita' BNL Obbligazioni Emergenti BNL Obbligazioni Globali BNL Reddito Plus BP Ced Din Feb23 BP Ced Din Nov22 BP Evo 3D Lug 2021 BP Obb Ita Dic19 A BP Obb Ita Dic19 B BP ObbIt Set18 BP Obbl Ita Marzo18 BP Obbl Ita Marzo20 BP Obbl Sett 2016 BPOSTA AZ INTER BPOSTA OBB Dic17 BPOSTA OBB EUR BT BPOSTA Obb Giu17 BPOSTA Obb It Dic18 BPOSTA OBB Ott17 BPOSTA OBBL EURO 17,618 22,497 35,116 8,65 4,823 4,996 5,009 4,994 5,743 5,782 5,432 5,243 5,602 5,139 6,083 5,457 6,653 5,305 5,402 5,116 8,637 1,44 0 0 -0,25 0,17 0 -0,04 -0,02 -0,03 -0,03 -0,04 -0,02 -0,05 -0,02 0,68 -0,02 -0,02 -0,02 -0,04 0 -0,13 CON ALTO REND B CON ALTO REND B1 CON ALTO REND C CON ALTO REND C1 CON ALTO REND I CON MULTI LOW VOL A CON MULTI LOW VOL C CON MULTI LOW VOL I CON MULTI MED VOL A CON MULTI MED VOL C CONS ALTO DIV A1 CONS ALTO DIV C1 CONS EM MKTS A CONS EM MKTS C Consult MM H-V A Consult MM H-V C Consultinvest Alto Dividendo A Consultinvest Alto Dividendo C Consultinvest Azione A Consultinvest Azione C Consultinvest Azione I Consultinvest Bilanciato A Consultinvest Bilanciato C Consultinvest Breve Termine C Consultinvest Flex A Consultinvest Flex C Consultinvest Flex I Consultinvest Global A Consultinvest Global C Consultinvest Global I Consultinvest Marke Consultinvest Marke Consultinvest Opportunities A Consultinvest Opportunities C Consultinvest Plus A Consultinvest Plus C Consultinvest Plus I Consultinvest Reddito B Consultinvest Reddito B1 Dis Consultinvest Reddito C Consultinvest Reddito C1 Dis Consultinvest Reddito I Consultinvest Rendi Consultinvest Rendi Consultinvest Rendita A EUR Consultinvest Rendita C EUR Consultinvest Valore B Consultinvest Valore B1 Dis Consultinvest Valore C Consultinvest Valore C1 Dis Consultinvest Valore I 5,918 5,597 7,725 6,915 5,993 5,079 5,071 5,269 4,945 4,926 4,959 3,284 5,38 4,72 4,904 4,865 5,276 4,005 4,583 9,358 4,785 5,125 5,986 5,671 5,279 4,797 5,085 4,91 4,792 5,198 4,991 4,996 5,367 5,37 5,196 6,255 5,065 5,44 5,216 8,617 7,78 5,527 4,958 4,7 4,884 4,897 5,19 4,779 6,418 5,821 5,138 0,31 0,3 0,3 0,29 0,28 0,1 0,1 0,11 0,24 0,24 0,87 0,89 0,73 0,75 0,51 0,52 0,88 0,88 1,64 1,65 1,66 0,85 0,84 0,3 1,07 1,07 1,09 1,26 1,27 1,25 0,26 0,24 0,52 0,54 0,41 0,42 0,42 0,5 0,48 0,49 0,49 0,49 0,81 0,79 0,8 0,8 0,41 0,4 0,41 0,4 0,41 Due Com ML Verga C Due Com ML Verga I Duemme Amref Health Africa C Duemme Amref Health Africa I Duemme Banco Alimentare C Duemme Banco Alimentare I Duemme CoCo Credit Fund Duemme Cometa C Duemme Cometa I Duemme Diversified Income A Duemme Diversified Income B Duemme Diversified Income C Duemme Diversified Income D Duemme GCC Markets Duemme Mission Bambini C Duemme Mission Bambini I Duemme San Patrignano C Duemme San Patrignano I 5,089 0,08 5,103 0,08 5,042 0,08 5,048 0,08 5,062 0,06 5,071 0,08 6,761 0,45 5,033 0,08 5,04 0,08 4,951 0,02 4,939 0,02 4,95 0,04 4,941 0,02 5,063 -0,51 5,013 0,1 5,014 0,08 5,078 0,08 5,105 0,08 C D E E CED AT PIU GIU 22 E CED AT PIU MAG 19 E CED AT PIU NOV 22 E CED AT PIUMA 2018 E CED AT TOP DIC 20 E CED AT TOPMA 2020 E CED ATT MAG 2018 E Fle Az Euro Feb21 E Fle Az Euro Set20 E Flex Fo Cou Set20 E Ges At Clas Ot20 E Ges At Din Ot20 E SOL CED GIU 20 E SOL CED MAG 20 E SOL CED PIU GIU20 E SOL CED PIU MAG20 E SOL CED PIU NOV20 E.Azioni Internaz. E. Ced At Ap 20 E. Ced At Piu' Ap 20 E. Ced At Top Ap 22 E. Ced At Top Gi 23 E. Emerg. Mkts Bond E. F.F Co Aprile-21 E. Fl Az Euro Ap-21 E. Fl Ob Piu Mag-21 E. Fl Obbl Mag-21 E. Fle Fo Cou Fe 20 E. Fle Ob Gi 21 E. Fle Ob Piu' Gi 21 E. Fles.Alloc.Glob. E. G.At Cl Ap 20 E. G.At Din Ap 20 E. Ge At Cla Mag-21 E. Ge At Din Mag-21 E. Gu At Piu Mag-21 E. Gui At Piu' Gi 21 E. Guida At Ap 20 E. MA Cre Gi 21 E. MA Cre Ot 21 E. MA Eq Gi 21 E. MA Eq Ot 21 E. MA Pru Gi 21 E. MA Pru Ot 21 E. MA Red Gi 21 E. MA Str Fle Gi 23 E. Mu. I.S.F Mag-23 E. Mult Red Ap 20 E. Mult Red Mag-21 E.Ce At Top Mag-23 EDR Focus A EUR EDR Focus R EUR Eps All Tat Apr20 Eps All Tat Feb20 Eps All Tat Giu 20 Eps All Tat Nov19 Eps All Tat Set19 Eps Dif At Lug21 Eps Div Cr Set 21 A Eps Div Cr Set 21 D Eps FF Coup Nov19 Eps FF Coup Set18 Eps Fl Az Eur Giu21 Eps Fl Az Eur No20 Eps Fl For Cou No20 Eps Fle For Co Se19 Eps Flex FoCo Apr19 Eps Flex FoCo Apr20 Eps Flex FoCo Dic18 Eps Flex FoCo Feb19 Eps Flex FoCo Feb21 Eps Flex FoCo Giu20 Eps Flex FoCo Lug19 EPS IT BOND ST A EPS IT BOND ST B EPS IT BOND ST I Eps Mu Va Gl Gi21 A Eps Mu Va Gl Gi21 D Eps Mu Va Gl Se21 A Eps Mu Va Gl Se21 D Epsilon DLongRun Epsilon QEquity Epsilon QIncome Epsilon QReturn Epsilon QValue Etica Azionario I Etica Azionario R Etica Bilanciato I Etica Bilanciato R Etica Obbl.BT I Etica Obbl.BT R Etica Obbligazionario Misto I Etica Obbligazionario Misto R Etica Rendita Bilanciata I Etica Rendita Bilanciata R 5,128 4,871 5,086 5,028 5,62 5,723 4,997 4,98 4,774 4,977 4,986 4,925 4,732 4,726 4,681 4,671 4,836 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Eu Ce At Top Di 21 Eu Ced At Top Ot21 EU CEDATTOP LU20 Eu Cedo At Piu' Ot19 Eu Cedola At Ot19 Eu Fl Ob Giu21 D Eu Fl Ob Ott21 A Eu Fl Ob Ott21 D Eu Fl Ob Pi Giu21 D EU GATT CLASSI LU18 EU GATT DINAM LU18 EU GATT OPPORT LU18 Eu Ge At Cl Ot19 Eu Ge At Di Ot19 Eu Ges At Cl Di 19 Eu Ges At Di Di 19 Eu Guida At Di 19 Eu Guida At NO20 Eu Guida At Ot19 Eu Mu Red Giu21 D Eu Mu Red Ott21 A Eu Mu Red Ott21 D Eu Mu Str Fle Ott23 Eu Mult Red Di 2019 Eu Multias Red Gi20 Eu Multias Red Ma20 Eu Multias Red NO20 Eu Multias Red Ot19 Eur Att Clas Apr19 Eur Att Clas Mag19 Eur Att Clas Mag20 Eur Att Din Apr19 Eur Att Din Giu20 Eur Att Din Mag19 Eur Att Din Mag20 Eur Att Opp Apr19 Eur Att Opp Mag19 EUR AZ ENER MAT EUR AZ INT ETIC EUR AZ TECH AVAN EUR BIL EURO MUL Eur Ce At Top Apr23 Eur Ced At Lu 19 Eur Ced At Piu' Lu19 EUR CED AT TO OT 20 Eur Ced At Top Lu21 Eur Ced At Top Ot22 Eur Ced Att Mag19 EUR CED DOC FEB19 EUR CEDAT GIU18 EUR CEDAT PIU GIU18 Eur CedAt Top Apr21 EUR CEDAT TOP GIU20 Eur CedAt Top Mag21 Eur CedAt Top Mag22 Eur Dis At Ott 21 A Eur Dis At Ott 21 D EUR F OB EURO CO EUR F RASS 2 EUR GAC DIC17 EUR GAC FEB18 EUR GAC LUG17 EUR GAC NOV17 EUR GAC NOV20 EUR GAC SET17 EUR GAD DIC17 EUR GAD FEB18 EUR GAD LUG17 EUR GAD NOV17 EUR GAD SET17 EUR GAO DIC17 EUR GAO FEB18 EUR GAO LUG17 EUR GAO NOV17 EUR GAO SET17 Eur Ges At Cl Apr21 EUR GES AT CLA GI20 Eur Ges At Cla Lu19 EUR GES AT CLA OT18 Eur Ges At Di Apr21 Eur Ges At Din Lu19 EUR GES AT DIN OT18 EUR GES AT OPP OT18 Eur Gui At Pi Apr21 Eur Guid At Apr19 Eur Guid At Mag19 Eur Guida At Lu 19 Eur Multi Red Apr21 Eur Multi Red Ott20 EUR OBB CED A EUR OBB CED D EUR OBB EU CO BT EUR OBB EURO BT A EUR OBB EURO BT D EUR OBB EURO HY EUR OBB INTER EUR PROF FL DIFESA EUR PROF FL EQUIL EUR PROF FL SVIL EUR RENASS 3Y EUR S.P I TRIM12 EUR S.P III TRIM11 Eur So Ce Apr 21 Eur So Ce Pi Apr 21 Eur Sol Ced NO20 Eur Sol Ced Ot20 Eur Sol Ced Pi Ot20 Eur Stra Flessib A Eur Stra Flessib D EUR TES USD $ Eurizon Azioni America Eurizon Azioni Area Euro Eurizon Azioni Europa Eurizon Azioni Finanza Eurizon Azioni Internazionali Eurizon Azioni Italia Eurizon Azioni Paesi Emergenti Eurizon Azioni PMI America Eurizon Azioni PMI Europa Eurizon Azioni PMI Italia Eurizon Azioni Salute Eurizon Breve Termine Dollaro Eurizon Cedola Doc Aprile 2019 EURIZON CLAS DIC18 EURIZON CLASS APR18 EURIZON CLASS GIU18 EURIZON DINA APR18 EURIZON DINA DIC18 EURIZON DINA GIU18 EURIZON DINA NOV20 Eurizon Diversificato Etico EURIZON GUATT DIC18 EURIZON GUATT OTT18 Eurizon Obbligazionario Etico Eurizon Obbligazioni Emergenti Eurizon Obbligazioni Euro Eurizon Obiettivo Rendimento EURIZON OPPO APR18 EURIZON OPPO DIC18 EURIZON OPPO GIU18 Eurizon Rendita A Cap Eurizon Rendita D Dis Eurizon Riserva 2 anni A Eurizon Riserva 2 anni B Eurizon Riserva 2 anni C EURIZON S FLE 15 EURIZON S P II T 12 Eurizon Soluzione 10 Eurizon Soluzione 40 Eurizon Soluzione 60 Eurizon Team 1 A Eurizon Team 1 G Eurizon Team 2 A Eurizon Team 2 G Eurizon Team 3 A Eurizon Team 3 G Eurizon Team 4 A Eurizon Team 4 G Eurizon Team 5 A Eurizon Team 5 G Eurizon Tesoreria Euro A Eurizon Tesoreria Euro B Euromobiliare Azioni Italiane Euromobiliare Cedola 2018 Euromobiliare Cedola 3 - 2017 Euromobiliare Conservativo Euromobiliare Crescita Attiva Euromobiliare Euro Aggregate Euromobiliare F2 Euromobiliare F3 Euromobiliare Flex Stars Euromobiliare Opportunity 2022 Euromobiliare Progetto 2021 Euromobiliare Reddito Euromobiliare Rising Stars Euromobiliare Science 4 Life Euromobiliare Seven Stars F F Diversified RA R F Diversified RA S F Diversified RA T F EM LC Bond R 5,215 4,898 4,879 5,108 4,999 4,999 5,293 5,446 5,747 4,896 4,914 5,035 4,999 4,999 5,038 5,18 5,404 5,389 4,96 5,058 4,95 4,954 4,96 4,882 4,978 5,046 5 5 4,999 5,033 4,944 4,806 4,936 5,125 5,088 5,035 4,738 5,182 4,666 5,138 4,493 5,233 5,149 9,945 9,333 7,627 48,938 5,224 4,898 4,861 5,65 5,439 5,241 4,877 5,457 4,976 4,997 5,527 5,737 5,52 5,054 4,999 4,999 6,937 5,688 5,293 5,265 5,394 5,338 4,891 5,37 5,706 5,514 5,838 5,737 5,778 5,459 5,409 5,775 5,762 5,752 5,039 4,848 5,01 5,158 5,058 5,066 5,388 5,327 5,028 5,083 5,04 5,02 5,056 5,067 6,888 6,072 8,394 16,184 14,764 9,952 11,205 5,907 6,046 6,336 5,98 5,494 5,564 5,018 5,025 4,866 4,96 4,941 5,009 5,01 16,296 17,322 30,046 10,174 22,402 12,104 12,551 8,535 38,489 11,625 6,339 30,636 14,677 5,453 5,13 5,263 5,3 5,479 5,334 5,533 4,755 9,754 5,133 5,148 6,182 14,649 18,723 8,83 5,413 5,391 5,427 6,652 6,25 4,944 4,953 4,956 5,427 5,333 7,873 8,512 33,817 6,399 6,483 6,207 6,307 5,385 5,566 4,697 4,876 4,781 4,982 7,955 8,116 21,901 4,91 5,241 11,666 4,975 9,171 6,82 4,889 4,878 5,011 5 20,074 5,173 5,523 5,08 0,06 -0,1 -0,12 0,06 -0,02 -0,02 0,02 0,04 0,09 -0,12 -0,1 -0,06 -0,02 -0,02 -0,04 0,02 0,04 0,02 0,02 0 0,04 0 0,02 0,02 0,02 0,08 0 0 -0,02 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,02 0,04 0,02 0 0 0 0 0,02 0,02 -0,38 -0,13 -0,24 0,11 0,04 -0,1 -0,12 0,09 0,07 0,04 -0,1 0,11 -0,1 -0,08 0,02 0,07 0,04 0,02 -0,02 -0,02 0,3 0,05 0 -0,02 -0,02 -0,02 0,04 -0,02 0,02 0,04 -0,02 -0,02 -0,02 0,04 0,04 0,02 0,03 0,03 0,02 0,04 0,02 0,02 0 -0,02 0,04 0,02 0 0,02 0,02 0,02 0,06 0,04 0,09 0,1 0,07 0,01 0 0,18 0,07 -0,02 0,02 -0,02 0,03 0,02 0,02 -0,18 -0,18 -0,1 -0,1 -0,1 -0,04 -0,02 0 -0,28 -0,22 -0,1 -0,07 -0,07 -1,06 0 -0,72 -0,04 -0,05 -0,11 -0,31 0,11 0,04 -0,04 -0,04 0,05 0,04 0,04 0 0,05 0,02 0,02 0,26 0,11 0,14 0 0,02 0,06 0,04 -0,09 -0,08 -0,02 0 0 -0,02 0 0,03 0,04 0,05 0 0 0,03 0,03 0,07 0,07 0,11 0,1 0,1 0,12 0 0 1,49 0,08 0,02 -0,01 0,08 0 0,03 -0,06 0,21 0,08 0,08 -0,16 -0,12 0,05 0,22 9,898 -0,1 9,225 -0,1 10,06 -0,09 9,493 -0,48 F EM LC Bond RH F EM LC Bond S F EM LC Bond T F EM LC Bond TH F Equity Gl H Div S F Equity Gl. HD R F Equity Gl. HD T F Euro Bond Def R F Euro Bond Def S F Euro Bond Def T F Euro Bond LT S F Euro Equity Def R F Euro Equity Def T F Fin Cre Bond R F Fin Cre Bond S F Fin Cre Bond T F Fle Risk Parity R F Fle Risk Parity T F Gl Con R F Gl Con S F Gl Con T Fideuram Bilanciato Fideuram Italia Fideuram Master Sel. Balanced Fideuram Moneta Fideuram Rendimento Fideuram Risparmio Finint Equity I FMS ABS RETURN FMS EQ ASIA FMS EQ EUROP FMS EQ GL EM MKT FMS EQ GL RES FMS EQ NEW WORLD FMS EQ USA Foi Cred Absolute R Foi Cred Absolute S Foi Cred Absolute T Foi Cresc Prot 80 R Fon Act Inv Ret B FON BO EU HY R FON BO EU HY S FON BO EU HY T FON BO GL EMKT T FON BO HY SH DU R FON BO HY SH DU S FON BO HY SH DU T FON EQ GL EMKT T FON EQ PACEXJ T FON ETH INV R FON ETH INV T FON EU BO LT T FON EUU COR BO T FON MULT-AS INC C-A FON MULT-AS INC C-B FON MULT-AS INC I-A FON MULT-AS INC I-B FON MULT-AS INC P-B FON US TMT T FON WORL G A BETA A FON WORL G A BETA B Fondaco Euro Cash A Fondaco Euro Cash B Fondaco Euro Gov Beta A Fondaco Euro Gov Beta B FONDACO GLOB OP I-B FONDACO GLOB OPP A FONDACO GLOB OPP B Fondersel Fondersel Active Selection Fondersel Euro Fondersel Europa Fondersel Internazionale Fondersel Oriente Fondersel P.M.I. Fondersel Reddito Fondersel Short Term Asset Fondersel World Allocation FONDIT BO GL EMK R FONDIT BO GL EMK S FondIt C B S FONDIT EQ GL EMK FONDIT EQ PACIF FONDIT EU BO LT FondIt F S D S FONDIT FLEX GROW FondIt N F G T FONDIT US TMT FondIt Y P S Fonditalia Bond US Plus R Fonditalia Bond US Plus RH Fonditalia Bond US Plus S Dis Fonditalia Bond US Plus T Fonditalia Bond US Plus TH Fonditalia Core 1 R Fonditalia Core 1 T Fonditalia Core 2 R Fonditalia Core 2 T Fonditalia Core 3 R Fonditalia Core 3 T Fonditalia Core Bond R Fonditalia Core Bond S Fonditalia Core Bond T Fonditalia Eq. Brazil R Fonditalia Eq. Brazil T Fonditalia Eq. China R Fonditalia Eq. China T Fonditalia Eq. Europe R Fonditalia Eq. Europe T Fonditalia Eq. India R Fonditalia Eq. India T Fonditalia Eq. Italy R Fonditalia Eq. Italy T Fonditalia Eq. Italy Z Cap EUR Fonditalia Eq. Japan R Fonditalia Eq. Japan T Fonditalia Eq. USA Blue Chip R Fonditalia Eq. USA Blue Chip T Fonditalia Euro Bond R Fonditalia Euro Bond S Fonditalia Euro Bond T Fonditalia Euro Currency R Fonditalia Euro Currency T Fonditalia Euro Cyclicals R Fonditalia Euro Cyclicals T Fonditalia Euro Financials R Fonditalia Euro Financials T Fonditalia Euro Yield Plus R Fonditalia Euro Yield Plus T Fonditalia Flexible Bond R Fonditalia Flexible Bond S Dis Fonditalia Flexible Bond T Fonditalia Flexible Europe R Fonditalia Flexible Europe T Fonditalia Flexible Italy R Fonditalia Flexible Italy T Fonditalia Flexible Strategy R Fonditalia Flexible Strategy T Fonditalia Global Bond R Fonditalia Global Bond S Dis Fonditalia Global Bond T Fonditalia Global Income R Fonditalia Global Income S Fonditalia Global Income T Fonditalia Global R Fonditalia Global T Fonditalia Inflation Linked R Fonditalia Inflation Linked T FONDITEU CORP BO Formula 1 Absolute FORMULA1 LOW R G Ges Best Se Eq 20 E GES BEST SEL EQ 20 GES BEST SELECT AR GES CASH EURO A GES CASH EURO B GES CED DUAL BR Ges Ced Em Mkts Opp Ges Ced Fis Prof Ges Ced Ita Opp GES CED M T II GES CED OBB BAN Ges Ced Obb Ban Pro GES EM MKTS A GES EST EURP A GES OBB CORP A GES OBB CORP B GES OBB INTER A GES OBB INTER B Gest Best Sel Eq 50 Gest Ced Best Selec Gest Ced Corp Plu Gest Ced For Op U$D Gest Ced Target HD Gestielle Absolute Return Gestielle BT Cedola A Gestielle BT Cedola B Gestielle Cedola EuroItalia Gestielle Cedola Fissa Gestielle Cedola Fissa II A Gestielle Cedola Fissa II B Gestielle Cedola Fissa III Gestielle Cedola Multi Target Gestielle Cedola MultiAsset Gestielle Cedola MultiAsset II Gestielle Cedola Piu' Gestielle Cedola Piu' Italia 7,977 8,568 9,678 7,765 9,125 10,166 10,226 8,406 8,279 8,626 11,686 15,502 16,386 10,088 10,088 10,09 9,756 10,192 10,626 10,064 10,833 14,737 29,378 11,122 14,901 10,844 16,906 5394,068 8,98 11,98 12,463 13,099 8,543 19,585 16,118 10,147 10,087 10,184 9,89 99,878 17,253 14,119 18,018 14,976 10,046 9,172 10,17 12,758 4,325 10,203 10,25 12,802 10,802 110,127 105,97 109,309 105,242 105,655 2,713 125,007 114,436 125,119 123,751 168,885 148,765 106,783 111,216 103,882 57,185 104,851 10,784 17,039 18,227 8,603 22,061 16,155 100,78 118,248 14,648 13,231 9,304 12,082 4,127 12,402 6,782 9,504 9,822 2,602 9,135 11,958 10,079 11,078 12,522 10,436 11,84 12,289 11,655 12,18 11,773 12,359 11,186 10,614 11,433 5,401 5,598 9,538 9,839 12,617 13,238 10,924 11,259 13,295 13,951 13,775 3,57 3,747 15,963 16,75 13,651 13,229 14,069 7,996 8,175 14,518 15,345 5,014 5,286 9,656 9,936 8,534 7,813 8,783 8,627 8,93 13,322 13,72 7,743 8,006 10,236 9,069 10,501 5,208 4,742 5,446 153,17 160,667 16,718 17,223 10,488 6,565 7,413 -0,19 -0,49 -0,49 -0,19 0,02 0,02 0,03 0 0 0 0,57 0,22 0,22 0,13 0,13 0,13 -0,05 -0,05 0,34 0,33 0,33 0,4 1,43 0,06 0 -0,08 0 -1,21 -0,09 0,21 0,35 0,58 0,26 1,13 0,47 0,1 0,1 0,1 0 -0,38 -0,23 -0,23 -0,23 0,11 -0,17 -0,16 -0,18 -0,01 0,25 0,09 0,1 0,57 0,32 -0,12 -0,12 -0,12 -0,12 -0,12 0 0,03 0,03 -0,01 -0,01 -0,28 -0,28 0,05 -0,02 -0,35 -0,06 0,06 -0,24 0,73 -0,06 0,58 1,3 -0,02 -0,01 0,14 0,12 0,11 0,31 -0,02 0,27 0,58 0,04 0,16 0,16 0 0,09 -0,11 0,18 -0,11 -0,1 0,18 0,08 0,09 0,2 0,21 0,27 0,28 0,09 0,08 0,09 -0,24 -0,23 -0,14 -0,13 -0,14 -0,14 -0,05 -0,05 -0,86 -0,86 -0,86 1,31 1,3 -0,21 -0,2 0,09 0,09 0,09 0 0 -0,57 -0,56 -0,99 -0,99 0,08 0,08 0,06 0,05 0,06 -0,17 -0,17 -0,01 -0,01 0,04 0,05 -0,08 -0,09 -0,08 -0,02 -0,02 -0,02 -0,12 -0,12 0,57 0,57 0,31 0,61 0,23 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 Gestielle Dual Brand Equity 30 Gestielle Emerging Mkt Bond A Gestielle Emerging Mkt Bond B Gestielle MT Euro A Gestielle MT Euro B Gestielle Obiettivo America Gestielle Obiettivo Brasile Gestielle Obiettivo Cina Gestielle Obiettivo Europa Gestielle Obiettivo India Gestielle Obiettivo Italia Gestielle Profilo Cedola GestiL Int.A Gestnord Azioni Europa A Gestnord Azioni Europa C Gestnord Azioni Italia A Gestnord Azioni Italia C Gestnord Bilanciato Euro A Gestnord Bilanciato Euro C GI Focus Eur Gov BT GIE Alleanza Obbligazionario GIE Alto America Azionario GIE Alto Azionario GIE Alto Bilanciato GIE Alto Internazionale Obb. GIE Alto Pacifico Azionario GIE GI Focus Obbligazionario Groupama Flex GD Dis Groupama Flex NC Cap 5,108 14,288 15,469 17,208 17,996 11,422 4,23 10,067 7,504 6,049 10,887 4,805 21,311 11,421 11,709 12,403 12,706 17,188 17,63 17,893 5,76 8,877 15,947 19,347 7,621 7,333 6,407 96,861 96,741 0,75 0,04 0,04 -0,03 -0,02 0,69 2 1,17 1,35 0,55 2,18 1,05 1,1 0,98 0,98 1,6 1,6 0,5 0,5 -0,03 0 0,42 0,81 0,04 -0,55 -0,2 -0,12 -0,34 -0,34 IGM Bilanciato Azion.A IGM Bilanciato Azion. B IGM Flessibile A IGM Flessibile B INT BON EURO HY INT BOND GL EMK INT CRE PRO 80 INT E-BOND ST3-5 INT EQ GL EMK INT EQ PACIF A INT EQ PACIF H INT EU BON MT INT EU BON ST1-3 INT FGAR 3T 2007 INT FLEX BOND A INT FLEX BOND H INT GLOBAL Interfund Bond Japan Interfund Bond US Plus Interfund Eq. Europe Interfund Eq. Italy Interfund Eq. Japan A Interfund Eq. Japan H Interfund Eq. USA A Interfund Eq. USA H Interfund Euro Bond Long Term Interfund Euro Corporate Bond Interfund Euro Currency Interfund Euro Liquidity A Cap Interfund Global Convertibles Interfund Inflation Linked Interfund Int.Sec.New Economy Interfund System 100 Interfund System Evolution Inv Ced Piu Dic 20 Inv Ced Real Dic 20 Inv Ced Real Mar 21 Inv Cedola Dic 20 Investiper Cedola Marzo - 2021 Investitori America Investitori Europa Investitori Far East Investitori Flessibile Investitori Piazza Affari 6,198 6,53 4,399 4,617 10,065 14,829 10,105 13,753 9,155 6,905 5,243 11,426 7,454 5,219 10,811 8,79 111,942 6,919 10,511 7,223 10,275 3,747 3,031 10,67 8,218 14,521 6,294 6,885 9,915 12,126 17,269 75,628 10,076 11,959 5,039 5,036 5,019 5,052 5,019 7,403 6,327 6,571 7,438 4,765 0,4 0,4 0,11 0,11 -0,06 0,11 0 0,02 -0,03 0,28 0,52 0,16 0 0 -0,45 -0,16 -0,5 0,01 -0,1 -0,23 -0,88 1,27 1,3 -0,46 -0,21 0,58 0,33 0 0 0,28 0,58 -0,36 0 0,2 0,4 -0,02 0,04 0,04 0,06 0,49 0,81 0,2 0,26 1,32 0,42 I K Kairos Selection P 10,504 Med Fle Obb Gl LA Med Fle Str LA Med Fle Sv Ita LA MED FLE SVI ITA MED FLE SVI ITA I Med Fle Va Att LA MED FLE VAL ATT MED FLE VAL ATT I MED Fles.Glo. MED Fles.Glo. I MED Fles.Ita. MED Flex Obb Glob MED Flex Obb Glob I MED Flex Strat I MED Flex Strategico Med Ris Dinamico LA MED RISP Dinamic I MEDIOL RISP Dinamic Mediolanum Flessibile Italia I 9,683 0,34 6,618 0,26 10,269 0,41 10,139 0,42 10,604 0,43 10,003 0,04 9,704 0,04 10,29 0,04 17,85 0,69 18,167 0,69 18,456 1,46 9,185 0,34 10,212 0,34 6,993 0,26 6,459 0,26 5,332 -0,02 5,437 0 5,234 0 18,446 1,46 NEXT PAR OB MIX Nextam Partners Bilanciato NORDF OB DOLL A NORDF OB DOLL C NORDF OB EUR BT A NORDF OB EUR BT B NORDF OB EUR BT C NORDF OB EUR COR A NORDF OB EUR COR C NORDF OB EUR MT A NORDF OB EUR MT C NORDF OB PA EM A NORDF OB PA EM C NORDF OBB CONV A NORDF OBB CONV C Nordf Obb Pa Em B Nordfondo Liquidita' A Nordfondo Liquidita' C 8,12 6,699 18,934 19,203 9,568 9,967 9,642 9,996 10,133 19,74 19,991 13,266 13,529 6,405 6,542 11,767 6,434 6,464 0,06 0,42 -0,26 -0,26 0 -0,01 -0,01 0,03 0,04 -0,04 -0,03 0 0,01 0,13 0,12 0 -0,02 -0,02 Passadore Riserva 2 anni PIO AZ CRESCITAB PIO AZ EM MKT A PIO AZ EM MKT B PIO AZ PACIFICOA PIO AZ PACIFICOB PIO AZ VAL EU DA PIO AZ VAL EU DB PIO GOV BT PIO GOV BT B PIO GOV MT A PIO GOV MT B PIO INN ATT B PIO INN ATT H PIO OB CORP Am a PIO OB CORP Am B PIO OB EM MKT DA PIO OB EM MKT DB PIO OB EU CO ETA PIO OB EU CO ETB PIO OB GL HY A PIO OB GL HY B PIO OBB PIU DISA PIO OBB PIU DISB PIO OBB SIS IT A PIO OBB SIS IT B PIO TAR CONTROLA PIO TAR CONTROLb Pioneer Azionario America A Pioneer Azionario Crescita A Pioneer Azionario Europa A Pioneer Azionario Europa B EUR Pioneer Liquidita' Euro A Pioneer Obb. Euro Dis A EUR Pioneer Obb. Euro Dis B EUR PioneerAzAmB EUR 7,673 6,727 10,494 5,064 4,145 6,138 9,451 7,157 13,884 5,062 5,842 5,809 4,787 4,852 6,218 6,176 11,02 5,551 5,217 5,631 5,894 5,875 9,353 5,602 6,309 6,268 5,407 5,419 13,455 12,823 18,55 6,651 5,202 7,559 5,831 8,383 0,04 1,52 1,05 1,04 0,56 0,56 0,83 0,83 -0,01 -0,02 -0,24 -0,22 -0,02 -0,04 -0,24 -0,24 0,02 0,02 0,04 0,05 0,19 0,19 0,17 0,23 0,13 0,13 0,06 0,07 0,51 1,54 1,02 1,02 0 -0,17 -0,17 0,49 M N P 5,649 0,2 Q 5,639 0,18 Quaestio Europ Eq A 5,349 0,09 R 8,297 0,1 Ras Lux Bond Europe 8,559 0,09 Ras Lux Equity Europe 4,959 0,59 S 4,909 0,74 Sella Inv Str A 5,022 0,12 Sella Inv Str C 4,641 1,22 Sella Inv Str E 4,861 0,54 SELLA INVEST SOST 5,02 -0,02 SELLA INVEST SOST C 5,102 0,1 Sofia Flex 15,87 1,03 Sofia Gestori d'Eccellenza 14,731 1,24 Sofia Trading 9,943 0,25 SOP TARGET 4 FLE A 10,395 0,25 SOP TARGET 4 FLE B 7,961 -0,28 Sopr Oriz Attivo A 8,531 -0,27 Sopr Oriz Attivo B 5,107 0,49 Soprarno Esse Stock A 4,801 0,21 Soprarno Esse Stock B 4,993 0,52 Soprarno Inflazione +1,5% A 5,016 0,52 Soprarno Inflazione +1,5% B 4,721 0,73 Soprarno Orizzonte Attivo 15,526 0,55 Soprarno Orizzonte Dinamico 6,042 0,02 Soprarno Pronti Termine A 6,177 0,03 Soprarno Pronti Termine B 5,593 0,04 Soprarno Reddito & Crescita A 5,38 0 Soprarno Reddito & Crescita B 5,102 0,04 Soprarno Relative Value A 5,327 0,04 Soprarno Relative Value B 5 0 Soprarno Ritorno Assoluto A 5,102 0,45 Soprarno Ritorno Assoluto B 4,845 0,58 SSC 6 Dinamico A 4,947 0,49 SSC 6 Dinamico C 5,32 0,04 SSC 6 Dinamico E 5,384 0,07 SSC Az Int A 9,619 0,2 74,18 50,42 0,13 0,56 5,085 0,34 5,098 0,33 5,079 0,34 7,716 0,01 7,806 0,03 0,649 0 1,056 0,09 0,993 0,2 4,538 0,53 4,615 0,57 5,059 0,08 5,045 0,1 7,01 0,27 7,234 0,26 6,713 0,06 6,839 0,06 5,02 0,1 5,043 0,08 5,011 -0,02 5,46 0 5,144 0,1 5,173 0,08 6,754 0,04 7,014 0,03 6,697 0,09 6,98 0,09 4,792 0,04 4,85 0,04 4,757 0,04 6,654 0,38 SSC Az Int C SSC Az Int E SSC Bil EM A SSC Bil EM C SSC Bil EM E SSC Multi AG A SSC Multi AG C SSC Multi AG E SSC Obb Int A SSC Obb Int C SSC Obb Int E SSC Obb MED/LUN T A SSC Obb MED/LUN T C SSC Obb MED/LUN T E SYM AZ SMA CAP IT I SYM AZ SMALL CAP IT SYM MULTI EM FLEX Sym Ob Rendita Sym Obb Alto Pot I Sym Obb Alto Potenz Sym Obb BT Sym Obb Corp Sym Obb Corp I Sym Obb Dinam Sym Patr Obiet 2021 Symphonia Asia Flessibile Symphonia Asia Flessibile I Symphonia Azionario Euro Symphonia Azionario Euro I Symphonia Azionario Usa Symphonia Azionario Usa I Symphonia Fortissimo Symphonia Fortissimo I Symphonia Obbligazionario Euro Symphonia Patrimonio Attivo Symphonia Patrimonio Attivo I Symphonia Patrimonio Reddito Symphonia Patrimonio Reddito I Symphonia Selezione Italia Symphonia Selezione Italia I Symphonia Tematico Symphonia Tesoreria T Talento Global Equity 21 6,811 6,635 5,483 5,622 5,452 5,052 5,164 5,007 6,037 6,125 6,001 5,659 5,75 5,643 8,342 8,313 14,253 8,415 5,584 5,573 7,125 6,871 6,886 6,711 5,01 9,152 9,144 6,536 6,561 11,073 11,109 3,495 3,502 8,722 26,852 26,913 8,62 8,64 7,233 7,358 3,76 5,192 0,38 0,38 0,24 0,23 0,24 -0,02 -0,02 -0,02 0,02 0,03 0,02 0 0 0 0,98 0,98 0,59 -0,01 0,09 0,09 -0,01 0,09 0,07 -0,1 0,12 0,79 0,79 1,51 1,5 1,02 1,02 1,01 0,98 -0,1 0,26 0,28 0,21 0,2 1,66 1,66 0,27 -0,02 174,996 0,3 6,232 5,105 5,11 5,03 5 5 11,059 3,985 5,201 7,543 5,09 12,418 9,136 7,575 4,95 7,395 7,465 7,358 7,074 4,873 7,426 5,821 8,843 6,17 7,751 7,341 7,947 6,22 7,564 5,345 7,181 7,496 9,842 8,541 5,319 4,862 4,762 4,661 4,968 5,043 11,206 5,685 5,609 5,273 5,221 5,973 5,894 5,106 4,975 5,321 5,196 5,427 5,302 5,752 5,604 6,068 5,897 0,19 0,1 0,12 0,4 0 0 1,12 -0,1 0,41 -0,26 0,1 0,2 -0,19 -0,49 0,02 0,57 0,17 -0,04 -0,13 0,02 0,22 0,43 0,12 1,21 0,68 0,74 0,37 1,2 0,56 0,32 -0,01 -0,01 0,08 0,04 0,11 0,35 -0,02 0,09 0,02 0,04 0,03 0,21 0,21 0,04 0,04 -0,15 -0,15 0 0 0,28 0,29 0 0 0,09 0,07 0,26 0,26 Volterra Absolute Return Volterra Dinamico 5,938 5,649 0,05 0,2 Zenit Breve Termine I Zenit Breve Termine R Zenit Evoluzione 2021 Zenit Evoluzione I Zenit Evoluzione R Zenit Megatrend I Zenit Megatrend R Zenit Obbligazionario I Zenit Obbligazionario R Zenit Pensaci Oggi I Zenit Pensaci Oggi PIC6 Zenit Pensaci Oggi R Zenit Pianeta Italia I Zenit Pianeta Italia R 8,348 8,121 4,903 5,891 5,414 4,876 4,606 9,621 9,255 4,548 4,908 4,302 10,544 9,901 0,04 0,02 0,06 0,07 0,06 0,33 0,33 0,05 0,05 0,11 0,08 0,09 1,23 1,24 U UBI BIL EU RIS C UBI Gl H-Y Eur Hdg UBI Global Multiass UBI Mult Vol Target UBI Ob Controllo UBI Ob Stabilita' UBI PR AZ MKT EM UBI Pr EurEq RiskCo UBI Pr Multiass Ita UBI PR OB DOLL UBI Pr Ob Eur Co Et UBI PR OB GL A R UBI PR OB GL COR UBI PR OB GLOB UBI Pr Obb Ob Val UBI PR PORT AGGR UBI PR PORT DIN UBI PR PORT MOD UBI PR PORT PRU UBI PR TR DINAM UBI PRA GL MULTI 50 UBI Pramerica Active Duration UBI Pramerica Az. Pacifico UBI Pramerica Azionario Etico UBI Pramerica Azioni Euro UBI Pramerica Azioni Europa UBI Pramerica Azioni Globali UBI Pramerica Azioni Italia UBI Pramerica Azioni Usa UBI Pramerica Capital Growth UBI Pramerica Euro B.T. UBI Pramerica Euro Cash UBI Pramerica Euro Corporate UBI Pramerica Euro M/L Termine UBI Pramerica Europe Multifund UBI Pramerica Goal UBI Pramerica Inflation Shield UBI PROT MERC EURO UBI TR MODERAT A UBI TR MODERAT B UBI TR PRUDENTE Uni Evo Ec Re A Uni Evo Ec Re B Uni Evo Redd A Uni Evo Redd B Uni Evo Trend A Uni Evo Trend B UniCredit S BT A UniCredit S BT B UniCredit S EM A UniCredit S EM A UniCredit Soluzione 20 A EUR UniCredit Soluzione 20 B EUR UniCredit Soluzione 40 A EUR UniCredit Soluzione 40 B EUR UniCredit Soluzione 70 A EUR UniCredit Soluzione 70 B EUR V Z TITOLO PREZZO TITOLO PREZZO TITOLO PREZZO Industria e Innovazione Sintesi Imvest WM Capital DigiTouch Bastogi Gambero Rosso Mediacontech Banca Monte Paschi Siena Cover 50 0,1199 0,015 0,34 0,194 1,637 1,049 0,4806 1,128 0,3403 9 TITOLO PREZZO Agronomia Italmobiliare Monrif Premuda ord Stefanel Banca Popolare di Milano Axelero Poligrafici Editoriale Italmobiliare rnc RCS Mediagroup ord RCS Mediagroup ord Mediacontech Zucchi rnc RWE Enertronica Tenaris Recordati M&C TAS Diasorin WM Capital Methorios Capital Gruppo Waste Italia Banco Popolare Italia Independent Banca Monte Paschi Siena Visibilia Editore CTI Biopharma Banca Carige Prelios 0,055 39,3 0,2129 0,062 0,22 0,4323 2,3 0,196 29,99 0,94 0,94 1,128 0,1563 15,73 5,055 12,92 27,82 0,154 0,4819 54,9 0,194 0,0585 0,1777 2,374 6,645 0,3403 0,1046 0,3366 0,3753 0,082 VAR. % 95,73 24,45 24,21 24 22,43 17,38 17,35 17,01 16,92 16,84 VAR. % 51,49 36,31 35,91 34,33 31,71 18,1 15,48 14,41 13,66 13,31 VAR. % -25,06 -24,62 -15 -11,9 -11,85 -11,03 -10,83 -10,55 -10,26 -10 VAR. % -78,34 -76,69 -75,49 -75,02 -74,64 -72,38 -71,48 -70,88 -70,26 -69,56 22 IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 GENOVA LUGLIO, IL MESE DELLE STELLE Luglio è uno dei mesi che regala maggiori soddisfazioni agli appassionati di cielo e stelle. Nella costellazione del Cigno si trova la parte più intensa della via Lattea dell’emisfero boreale, compresa fra stelle luminose osservabili anche a occhio nudo. Le stelle LA SEGNALAZIONE È STATA INVIATA ALLE FORZE DI POLIZIA DAL VIMINALE Allarme degli 007 francesi «Quattro terroristi in fuga, blindate il porto di Genova» La Digos ha sequestrato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza installate vicino alle moschee del centro storico TOMMASO FREGATTI IL DISPACCIO arriva all’alba. E inonda le caselle di posta elettronica degli uffici di polizia giudiziaria di mezza Italia. Tecnicamente si chiama alert ed è una segnalazione che il centro di cooperazione italo francese di Ventimiglia inoltra ai colleghi italiani in base alle segnalazioni dell’intelligence d’Oltralpe. Inevitabilmente coinvolge Genova. Che è il porto più vicino non solo al confine con la Francia ma anche a Nizza dove giovedì scorso sono state uccise 84 persone in un attentato rivendicato dai terroristi islamici. E secondo quanto comunicano gli 007 transalpini in viaggio verso il nostro paese ci sono almeno 4 affiliati all’Isis. Due jihadisti siriani e due franco-tunisini che in queste ore stanno lasciando in fretta e furia la Francia e potrebbero transitare anche da Genova. L’allarme del centro di cooperazione francese è tutt’altro che generico. Ci sono nomi, fotografie, segni particolari, auto e numeri di targa. L’invito è quello di cercare di bloccare questi sospettati una volta identificati. Ovviamente prestando la massima attenzione: «Si tratta di soggetti pericolosi e non si esclude possano essere armati», viene indicato. Sono coinvolti con la strage di Nizza? Questo dettaglio per ovvie ragioni di indagini - non viene comunicato neppure ai colleghi italiani. E però la loro repentina fuga dalla Francia, proprio a poche ore dall’attentato, è quantomeno sospetta. Porto e terminal blindati Dai detective di confine arriva un invito preciso e circostanziato che riguarda anche il porto di Genova: dal momento che due dei fuggiaschi sono di origine tunisina e potrebbero cercare di raggiungere il capoluogo ligure per imbarcarsi su uno dei tanti traghetti in partenza per il Nordafrica. Perciò, da ieri mattina, il terminal traghetti è blindato. Vengono fermate autovetture, furgoni e controllati tutti i documenti dei passeggeri. Un giro di vite necessario per evitare che almeno due dei quattro terroristi si possano mischiare tra i passeggeri. Piùdifficile-secondofonti di intelligence francese - che i due siriani in fuga dalla Città sotto sorveglianza dopo l’attentato di Nizza PRESIDIATI GLI IMBARCHI PORTUALI PATTUGLIE NELLE AREE A RISCHIO CONTROLLI DAVANTI ALLA MOSCHEA LA POLIZIA marittima da ieri pomeriggio presidia gli imbarchi dei traghetti in partenza sia per le isole che per il Nordafrica. Gli agenti controllano sia le vetture in partenza che quelli che arrivano nello scalo. Accertamenti anche sui documenti PRESIDI di carabinieri e polizia nelle aree a rischio del centro storico. Sono previsti controlli anche nella zona dell’Expò e del porto Antico dove durante le ore serali o nel fine settimana è segnalata una forte aggregazione di persone I CARABINIERI ieri pomeriggio hanno effettuato una serie di controlli nei pressi della moschea di vico Amandorla nel centro storico di Genova nei pressi di Stradone Sant’Agostino. Sono stati controllati frequentatori e passanti. Francia transitino dal capoluogo ligure. Per loro si ipotizza un tragitto più a nord, in direzione della Siria. L’allerta è stata comunque inoltrata anche per loro. una serie di accertamenti preventivi nelle moschee delcentrostoricodovemolti islamici vengono ospitati durante il soggiorno a Genova. Per questo i poliziotti - in gran segreto - hanno acquisito alcune immagini delle telecamere per cercare di avere un elenco di nominativi delle persone che nei giorni precedenti l’attentato della Promenade Des Anglais hanno dormito o sono transitate nel capoluogo ligure.Nelmirinodiquestiaccertamenti ci sono essenzialmente tre sale di preghiera che danno solitamente appoggio logistico a musulmani: via Prè, via del Campo e vico Amandorla. Controlli nelle moschee A Genova dopo i fatti di Nizza l’allarme è massimo. E, in queste ore, la Digos ha svolto Il presidio Anti-terrorismo, i nuclei dei carabinieri in azione nei vicoli DA SAN LORENZO a piazza Banchi, da palazzo Ducale a Caricamento. I carabinieri hanno organizzato una serie di controlli nel centro storico per garantire la massima sicurezza della popolazione e presidiare gli obiettivi «Si tratta - spiega una qualificata fonte investigativa della Questura - di accertamenti di routine che ci permettono di avere un quadro preciso delle presenze e dei movimenti che avvengono nel centro storico di Genova». Il fatto che questo blitz sia scattato poche ore dopo i fatti di Nizza dimostra quan- tomeno l’alta attenzione della polizia italiana nel centro storico. Sempre la Digos ha svolto accertamenti per capire se anche Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’autore della strage di giovedì scorso possa essere transitato in questi ultimi mesi da Genova. I primi risultati hanno dato esito negativo ma, nei TENSIONE IERI MATTINA AL COLOMBO TRA I PASSEGGERI DELLA TURKISH AIRLINES Cancellato volo per Istanbul, passeggeri a terra In 140 collocati in albergo. Tanti i turchi: meglio non commentare il tentato golpe, è pericoloso IL CASO GRANDE TENSIONE ieri mattina all’aeroporto Cristoforo Colombo tra i passeggeri turchi della Turkish airlines in attesa di poter fare ritorno sul Bosforo. Il problema non era tanto la cancellazione, ampiamente prevedibile, del volo Istanbul-Genova, che sarebbe dovuto atterrare alle 12.40 per poi ripartire alle 13.25, quanto la stanchezza di una notte trascorsa davanti ai televisori o al cellulare, con l’ansia per i propri cari in balia delle sorti dei golpisti e dei governativi. Sono rimasti a terra in 140, tutti collocati in albergo dalla compagnia aerea che conta di farli ripartire oggi, da Milano, o domani, dal capo- Passeggeri turchi ieri nella sala di attesa del Colombo luogo ligure. Nella sala di attesa delle partenze, alle 12.40, c’erano circa 30 persone. «È stata una notte particolare - dice Huseyin Erol, 44 anni - Eravamo appena sbarcati da una crociera e poi ci siamo incollati GENTILE davanti al televisore. È stata una cosa da niente, in ogni caso. Tutto si è consumato in poche ore. Certo, ero preoccupato, perlomeno all’inizio, per la sorte dei miei famigliari. Ma poi sono riuscito a sentirli. A loro non è succes- so nulla, è finita bene. Possiamo tornare a casa in tutta tranquillità». Ma non è facile parlare di politica. Molti non vogliono nemmeno commentare la notte dei carri armati sulle strade, delle manifestazioni tra i blindati, degli assalti alle televisioni. «La situazione in Turchia è quella che è», dice un giovane trentenne in compagnia della moglie: «Noi siamo di Smirne, lì i golpisti non si sono fatti nemmeno vedere». I due, però, chiudono la conversazione dopo pochi secondi. Non vogliono assolutamente essere fotografati: «Non è il caso, di questi tempi. Viviamo in Turchia e non vogliamo problemi». Il fotografo del Secolo XIX ha comunque in mano la macchina fotografica, ben visibile a tutti. A un certo punto un gruppetto gli si avvicina. Chiede di cancellare tutti gli scatti: «Dovete eliminarli, è pericoloso», urla una donna. Non deve essere facile vivere il presente di questa Turchia divisa in due, sottopostaaunochocmilitare e politico pieno di colpi di scena nel giro di così poche ore. «Ci siamo resi conto di quello che è accaduto in serata - dice il responsabile dello scalo della Turkish Airlines, Olmez Levent - Ma gli spari e gli scontri, almeno per quanto riguarda Istanbul, sono terminate nel giro di poco tempo. Alle 6 del mattino l’aeroporto Ataturk era di nuovo operativo. Il volo per Genova è stato cancellato perché prima dovevano decollare gli aerei rimasti a IL SECOLO XIX 23 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 LE FAIDE TRA LE VARIE ANIME ALLA COMUNITÀ DEI MUSULMANI GENOVESI Islam diviso sotto la Lanterna I contrasti e la “finta” leadership Il sogno della grande moschea, il ruolo discusso dell’imam Husein IL CASO sensibili. Il servizio - su disposizione del comandante della Legione Liguria Paolo Carra - ha visto l’impiego dell’A.p.i, le aliquote di pronto impiego specializzate per intervenire in caso di minaccia terroristica. Impieprossimi giorni, ci saranno altri controlli ancora più approfonditi. In azione i reparti speciali A Genova, intanto, proprio per rendere maggiormente sicura la città sono entrati in azione anche i nuclei speciali dei carabinieri. Nell’ambito dell’attività di prevenzio- gati una cinquantina di carabinieri del Cio (Compagnia intervento operativo), del reparto territoriale e della compagnia Genova Centro che,da oggi presidieranno il centro storico e tutte le aree considerate a rischio. ne ieri pomeriggio l’Api, aliquota di pronto impiego dei carabinieri - un gruppo di militari addestrati ad intervenire in caso di emergenza terroristica - ha svolto una serie di controlli nel centro storico e nell’area del porto Antico. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I voli in partenza ieri. Cancellato il collegamento con Istanbul terra durante i disordini. Alle 18 tutto tornerà alla normalità. Il collegamento con la Liguria sarà ripristinato domani. Anche per i passeggeri rimastiaIstanbulnonc’èstato alcun problema. La situazione ormai è tranquilla e so- no stati tutti accompagnati in albergo. Sono contento che sia andata così. Ha vinto il governo della nazione, il sistemademocratico.Questaè l’unica cosa che davvero conta». R. C. UNA COMUNITA’ sempre più divisa. Dispetti, sospetti e veleni. Tra le principali associazioni islamiche genovesi non c’è mai stata vera sintonia. Gli attriti, legati essenzialmente alle ambizioni non omogenee delle diverse leadership sorte dopo la chiusura del grande - e allora unico - centro di via Venezia all’alba del nuovo millennio, si sono moltiplicati nel corso degli ultimi anni. L’attentato di Parigi, a novembre, ha fatto precipitare la situazione. E i nodi - dalla rappresentatività istituzionale al progettodellagrandemoschea di Genova - sono venuti al pettine. Schiacciati dalla pressione mediatica degli attentati e da un incremento senza precedenti dell’attività giudiziaria dell’anti-terrorismo, i vertici dei principali centri di preghiera della città sono stati risucchiati in una spirale di diffidenza reciproca. Nella segretezza degli uffici investigativi, gli informatori dell’una o dell’altra associazione si sono lasciati andare a confidenze di ogni tipo, nel disperato e confusionario tentativo di spostare l’attenzione lontano dal proprio gruppo.Tuttoquestonell’assoluta indifferenza rispetto ai sentimentiealleesigenzedella base dei fedeli, portavoce di sentimenti e istanze di unità lontane mille anni luce da quelle ansie e da quei giochi (e miraggi) di potere. Vuoto di rappresentanza Difficile che in un quadro del genere il puzzle sunnita genovese, peraltro specchio di quello internazionale, possa ricomporsi, anche solo per soddisfarel’esigenzadelleautorità(Governo in testa), da sempre alla ricerca di interlocutori qualificati. Da più di un decennio il rappresentante ufficiale dei musulmani, qui, è Salah Husein, di origini palestinesi, direttore del centro di preghiera Fedeli in preghiera all’Acquasola per la fine del Ramadan diviaSasso,aSampierdarena,e da poco eletto presidente dell’unione delle comunità islamiche liguri. La sua popolarità e il suo peso politico potrebberoesseremessiinrelazionealla progressiva e inesorabile perdita di importanza della causa palestinese all’interno dello scacchiere geopolitico internazionale. Husein, c’è da dire, si dà un gran da fare ed è forse una delle personalitàpiùimportantidella città, per via del suo lavoro di mediatore culturale e dei suoi ben costruiti rapporti con le istituzioni e con la diocesi. Il problemaèche-aldilàdeicentri di diretta influenza in via Sasso, via Prè, via Salvemini e, con non pochi limiti, piazza Durazzo - è un leader solo sulla carta: gli altri pezzi grossi dell’Islam cittadino non gli rico- nosconounveroruolo.E,quando è possibile, lo ostacolano: basti considerare gli screzi nell’organizzazione delle cerimonie di fine Ramadan, con le feste autonome del centro di via del Campo nel 2015 e del centro di vico del Fornaro nel 2016, peraltro entrambe espressioni contrapposte della componente etnica di maggior peso a Genova,quellamarocchina,divisa tra religiosi puri e fedeli filo-governativi. Il punto è che “gli altri”, che vorrebbero sbarazzarsi di Husein, non possono sostituirlo, anche solo per evidenti limiti linguistici. Altri si disinteressano completamente del problema, come i bengalesi di vico Schiaffino a Sestri o i rigidi salafiti di vico Amandorla. La moschea dei grandi litigi CENTRI ISOLATI NUOVI ATTRITI I bengalesi del centro di Sestri e i salafiti di vico Amandorla stanno da soli Non tutti sono d’accordo ad accettare aiuti economici dai Paesi del Golfo Una delle questioni che ha generato e continua a generare grossi conflitti tra i vertici dei centri islamici genovesi è sicuramente il progetto della grande moschea. Un progetto che, pur sognato dalla gran parte dei musulmani della città, alimenta forti tensioni tra i diversi gruppi, nel timore di una futura perdita del proprio potere e della propria influenza territoriale. Un incubo, per molti, che ha trovato una sua plastica rappresentazione nella comparsa improvvisa, qualche mese fa, di un nuovo centro di preghiera in via Minghetti 51A, a Cornigliano, affiliato alla potente associazione di vico dei Fregoso 52r dove è recentemente giunto da Modena il nuovo imam marocchino Idress Bakari in sostituzione dell’egiziano Alaa Ramzi (spostato nella moschea di Albenga). La nuova struttura è stata collocata nel bacino territoriale controllato da Husein e a due passi dall’edificio in ristrutturazione di via Coronata che, sempre nell’idea del rappresentante della comunità islamica ligure, dovrebbe diventarelasedepiùimportanteditutti i musulmani genovesi. Ma il progetto della grande moschea, in verità, ha creato divisioni ancora più profonde in relazione al problema del denaro. Alcuni esponenti dell’associazioneegizianaguidata da Abdellatif El Sayed e altre personalità importanti come il genovese Alfredo Maiolese, presidente della Lega dei Musulmani Europei (promotore ora dell’idea di istituire Comitati di Sicurezza Islamici con il compito di segnalare alle forze di polizia eventuali terroristi infiltrati nei centri), non disprezzavano l’idea di chiedere aiuto ad associazioni benefiche o banche islamiche del Qatar o dell’Arabia Saudita. Salah Husein e i suoi erano assolutamente contrari. Si parlava in grande, allora. Adesso gli obiettivi sono decisamente più modesti. T. FREG. 24 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 genova IL SECOLO XIX PARLAILNEOPRESIDENTEDELLAKERMESSEINPROGRAMMADAL27OTTOBREAL6NOVEMBRE.CISARÀANCHEPIEROANGELA «Il Festival della scienza resta e sarà da record» Pallavicini: un’edizione con più eventi e spettacoli che conferenze. Ospite il premio Nobel Chalfie FRANCESCO MARGIOCCO NEGLI ULTIMI MESI si erano rincorse le voci su una possibile fuga da Genova di una delle sue migliori esperienze degli ultimi anni, il Festival della scienza. «Niente di più falso», rassicura il neo-presidente della kermesse, Marco Pallavicini. Il Festival torna in città dal 27 ottobre al 6 novembre con un programma ricco di conferenze e laboratori, ma anche di concerti e spettacoli teatrali, e con ospiti di rilievo. Tutto ruoterà attorno al segno, parola chiave di questa quattordicesima edizione del Festival. «Il segno è molte cose. È il simbolo in matematica o in chimica, il sintomo di una malattia, l’effetto dell’inquinamento, può essere un simbolo artistico, un segno linguistico. Segno è una parola ambigua, passibile di molte interpretazioni, in cui tutti possonoriconoscersi»,spiega Pallavicini. L’offerta del Festival 2016 andrà dalle scienze pure all’arte, con 110 conferenze, 28 mostre, 69 laboratori, 15 spettacoli e altrettanti eventi speciali come concerti o proiezioni di film. A inaugurare la rassegna, giovedì 27 ottobre, sarà il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela, che in primavera, a Torino, aveva fatto registrare il tutto esaurito per una sua conferenza sulla meravigliosa macchina del cervello. «Sarà un Festival con più eventi che conferenze, eventi che si terranno a Palazzo Ducale, in Piazza De Ferrari, nel Porto antico, oltre che nel Teatro della Tosse che quest’anno torna a collaborare con noi». Tra gli ospiti illustri, oltre a Piero Angela, Pallavicini segnala la presenza di Martin Chalfie, premio Nobel per la chimica nel 2008 per la scoperta e lo sviluppo della proteina fluorescente verde. Tra glieventi,spiccalariccaoffertadimostre:sull’Artico,organizzata dal Cnr; sulla scoperta delle onde gravitazionali, a cura dell’Istituto nazionale di Il simulatore di volo al Festival della Scienza dello scorso anno FORNETTI IN AUMENTO I CONTRIBUTI DA PARTE DELLE AZIENDE PRIVATE Boom di sponsor, raccolti 1,7 milioni Tra gli appuntamenti della kermesse l’inaugurazione dell’anno accademico NEI GIORNI del Festival della scienza l’Università di Genova inaugurerà il suo anno accademico 2016-17. Lo farà proprio nei locali del Festival, a Palazzo Ducale, e con un ospite d’eccezione, Silvio Micali. Vincitore nel 2012 del premio Turing, il Nobel dell’informatica, Micali è un palermitano trapiantato in America, dove insegna al Mit di Boston, ed è uno dei massimi esperti a livello mondiale di crittografia e sicurezza informatica. La presenza al Festival dell’Università è tutt’altro che casuale. L’ateneo di Genova è uno dei soci finanziatori della kermesse scientifica. Per l’edizione di quest’anno il Festival ha ricevuto da Compagnia di San Paolo, Comune, Regione, Cnr, Camera di commercio e Università un totale di circa 800 mila euro. Sommati ad altri finanziamenti dal ministero dell’Istruzione e da aziende private si arriva a quel milione e 700 mila euro che è il bilancio, quest’anno, della rassegna scientifica. Il presidente del Festival, Marco Pallavicini, dice di essere riuscito a raccogliere molti sponsorizzazioni da parte di privati. C’è riuscito I CONTI ELOGIO BIPARTISAN Compagnia di San Paolo ed enti pubblici hanno messo sul piatto 800 mila euro «Decisiva la lettera di sostegno all’iniziativa firmata da Toti e Doria» perché è uno scienziato di fama, perché rappresenta un Festival che è noto a livello internazionale e perché ha avuto il pieno appoggio della politica. «Non ho mai incontrato né Doria né Toti. Ma il sindaco e il presidente della Regione hanno scritto per il Festival una lettera di endorsement che è, mi è stato detto, l’unico pezzo di carta su cui hanno messo le loro firme insieme», riferisce Pallavicini. «È il segno di un forte appoggio politico alla nostra manifestazione, ed è stato molto utile per attirare l’attenzione dei privati». F. MAR. fisica nucleare, Infn; sul “fattore S”, nel senso di segno, organizzata dall’Iit; sul cielo, curata dall’Istituto nazionale di astrofisica, Inaf; sul vulcano, ad opera dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Ingv. Come nelle edizioni passate, il motore del Festival saranno i 500 giovani, studenti universitari, che condurranno per laboratori, mostre, convegni e spettacoli un pubblico in larga misura formato da persone giovanissime. «L’ideadifondo-spiegaPallavicini - è che per spiegare la scienza a un bambino bisogna parlare la sua lingua. E chi meglio di un ragazzo di 20 anni può riuscirci?». Il Festival ha una struttura snella, formata da un comitato scientifico, un comitato programmatore, e una decina di dipendenti. Ogni anno ingaggia circa 500 studenti, che vengono formati dai dipendenti e poi lanciati nella mischia. «Quei 500 giovani sono la nostra interfaccia con il pubblico. Perché se il messaggio non lo capiscono loro, meno che mai lo capiranno i bambini. E allora vuol dire che c’è qualcosa da correggere». Pallavicini è uno scienziato puro, si occupa di fisica delle particelle, delle astroparticelle e del neutrino, insegna all’Università di Genova e presiede la seconda commissione scientifica nazionale dell’Infn, che finanzia gli esperimenti nei laboratori nazionali del Gran Sasso. Al suo fianco nella gestione del Festival c’è Alberto Diaspro, biofisico dell’Università di Genova in distacco all’Iit e qui in veste di presidente del comitato scientifico che ha valutato le 600 proposte pervenutealFestivaldall’Italiaedal mondo e ha selezionato le 240 ritenute più interessanti. Se Genova, nei giorni dal 27 ottobre al 6 novembre, riuscirà ad attrarre un pubblico da concerto rock, il merito sarà soprattutto loro. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TOTO NOMINE IN REGIONE, TRE DIRETTORI GENERALI NON POTRANNO ESSERE CONFERMATI: VANNO IN PENSIONE Sanità, un manager lombardo al vertice del San Martino Via al balletto delle poltrone nelle Asl e negli ospedali liguri FRANCESCA FORLEO TRE DIRETTORI generali in scadenza che non possono piùesserenominatiperchéin pensione: Gianfranco Conzi alla Spezia (commissariato a febbraio dall’assessore alla Sanità regionale, Sonia Viale), Mauro Barabino all’ospedale San Martino Ist, Mario Cotelessa alla Asl imperiese. E anche il commissario straordinario dell’Asl3 genovese, Luciano Grasso, prossimo a lasciare la poltrona alla scadenza dell’incarico avuto un anno fa dalla giunta Toti. Sono settimane calde quelle che precedono le nuovenominechedovràfarel’assessore Viale. Il toto poltrone è incessante anche per gli altri incarichi da rinnovare, come ad esempio la direzione generale di Paolo Cavagnaro all’Asl4 chiavarese:l’unico che, almeno in questa fase, non sembra avere candidati che spingano per la successione. Insomma, potrebbe rimanere lì dove si trova. La partita più calda è quella per il San Martino Ist: vero che gli attuali direttore amministrativo Roberta Serena, il suo omologo all’Asl3 Roberto Bertorello e il diret- tore della Ars (la centrale degli acquisti regionali), Riccardo Zanella, potrebbero tutti aspirare a una direzione generale. Magari non quella di San Martino, dove pare che l’assessore Viale abbia idee diverse, ma di un’azienda sanitaria più piccola si. In particolare la Viale punterebbe a importare un manager da fuori Genova: la Lombardia e il Veneto le intuibili regioni di provenienza. Quanto all’attuale direttore sanitario di San Martino, Michele Orlando, è uno dei nomi che circolano come possibile candidato alla gui- L’assessore Sonia Viale Gianfranco Conzi della Asl 5 Luigi Grasso della Asl 3 da della Asl Imperiese, insieme a Marco Prioli. Sempre che non prenda davvero forma l’opzione Gianni Giuliano, circolata mesi fa: che vorrebbe a dirigere la sanità provinciale l’ex presidente della Provinciaeexpresidentedell’Autostrada dei fiori. Orlando conosce la realtà imperiese per averci già lavorato quando era direttore generale Antonio Rossi. Anche Prioli (a Imperia già ai tempi dell’era di Renata Canini che era stata pure sanzionata dalla Corte dei conti per una sua antica nomina). Poi c’è la partita di Savona: in sei mesi, il commissario bergamasco Eugenio Porfido ha causato parecchi mal di pancia anche perché ha dovuto gestire la partita della chiusura di Gsl ad Albenga. Il nome di Porfido circola anche per la direzione del San Martino Ist. Infine la Asl3: Grasso è l’unico direttore “uscente” a Genova insediato dall’attuale giunta regionale, come commissario straordinario perché non poteva più ricoprire l’incarico di direttore generale. l’attuale direttore sanitario di via Bertani, Luigi Bottaro: il più quotato alla successione dell’attuale commissario. Quasi tutti gli incarichi sono in scadenza al prossimo 31 luglio, quindi tra due settimane. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL SECOLO XIX I DOMENICA 17 LUGLIO 2016 PER VEDERE FOTO E PLANIMETRIE CLICCA SU case.ilsecoloxix.it case&affari PER ESSERE AL CENTRO DEL MERCATO IMMOBILIARE 1 [ La tua agenzia non è ancora registrata? VENDITA APPARTAMENTI ALBARO BOLZANETO BORGORATTI CARIGNANO CASTELLETTO CENTRO CENTROSTORICO CIRCONVALMONTE CORNIGLIANO DINEGRO/PRINCIPE FOCE MARASSI MOLASSANA NERVI OREGINA PEGLI PONTEDECIMO PRA’ QUARTO QUINTO RIVAROLO SAMPIERDARENA SANFRUTTUOSO SANMARTINO SESTRI PONENTE STURLA VOLTRI ENTROTERRA PROV. 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Tutti, ad eccezione del debitore escusso, possono presentare offerte di acquisto, personalmente o a mezzo di procuratore legale che può fare offerte per persona da nominare (art. 579 c.p.c. u.c.). Ogni immobile è ampiamente descritto da un tecnico nominato dal Giudice del Tribunale: la relazione (o perizia) del tecnico può essere esaminata da chiunque vi abbia interesse oltre che presso la Cancelleria dell’Ufficio Esecuzioni Immobiliari/Cancelleria Sez. Fallimentare sita presso il Palazzo di Giustizia, Piazza Portoria 1° piano il mercoledi dalle 09.00 alle 12.00 ed anche su internet; la relazione contiene tutte le notizie più importanti relative all’immobile messo in vendita (prezzo di stima, tipo di costruzione, stato occupazionale, presenza di vincoli, regolarità edilizia e urbanistica). Persone davanti alle quali avviene la vendita. La vendita si svolge o davanti al Giudice del Tribunale cui è assegnata la procedura oppure davanti a un esperto delegato dal Giudice a compiere le operazioni di vendita che può essere un Notaio, Commercialista, Avvocato o Curatore Fallimentare. 1) Le offerte di acquisto dovranno essere presentate all’Ufficio indicato nell’ordinanza di vendita, ed entro il termine indicato dalla stessa in busta chiusa, senza alcun segno di riconoscimento. Il Cancelliere o l’esperto delegato provvederà ad annotare sulla busta, su cui non devono essere apposti segni identificativi, il nome di chi effettua materialmente il deposito e le altre indicazioni di cui all’art. 571 c.p.c. Si ricorda che gli offerenti dovranno intervenire all’apertura delle buste. 2) L’offerta, alla quale va allegata una marca giudiziaria di euro 16, dovrà contenere: a) il cognome, nome, luogo e data di nascita (o ragione sociale), codice fiscale, domicilio, stato civile del soggetto cui andrà intestato l’immobile. Le offerte possono essere presentate anche da coloro che intendono effettuare il versamento del prezzo dopo avere stipulato contratto di finanziamento che prevede il versamento diretto delle somme erogate in favore della procedura e la garanzia ipotecaria di primo grado sull’immobile oggetto della vendita. Se l’offerente è coniugato e in regime di comunione legale dei beni, dovranno essere indicati anche i corrispondenti dati del coniuge. Se l’offerente è minorenne, l’offerta dovrà essere sottoscritta dai genitori previa autorizzazione del giudice tutelare; b) i dati identificativi del bene per il quale l’offerta è proposta; c) l’indicazione del prezzo offerto, che potrà essere pari/superiore al prezzo stabilito nell’ordinanza di vendita e non potrà essere inferiore ad un quarto del prezzo stabilito nell’ordinanza di vendita , a pena di inefficacia dell’offerta. Nel caso il prezzo offerto sia inferiore rispetto al prezzo stabilito nell’ordinanza di vendita in misura non superiore ad un quarto , il GE/GD può far luogo alla vendita qualora ritenga che non via sia seria possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita ex art. 572 cpc. comma 2. d) l’espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima 3) all’offerta dovrà essere allegata una fotocopia del documento di identità dell’offerente, nonché a) un assegno circolare non trasferibile per un importo pari al 10 per cento del prezzo offerto, a titolo di cauzione b) un assegno circolare a titolo di fondo spese dell’importo pari al 15% del prezzo offerto n.b.: per la corretta intestazione degli assegni occorrerà riferirsi a quanto disposto nell’avviso di vendita 4) L’offerta presentata è irrevocabile ai sensi dell’art. 571 comma III cpc 5) In caso di aggiudicazione, l’offerente è tenuto al versamento del saldo prezzo e degli oneri, diritti e spese di vendita nel termine di 60 giorni dalla aggiudicazione. In caso di inadempimento, la aggiudicazione sarà revocata e l’aggiudicatario perderà le somme versate a titolo di cauzione ai sensi dell’art. 587 cpc. 6) In caso di più offerte valide, si procederà a gara sulla base della offerta più alta. Il bene verrà definitivamente aggiudicato a chi avrà effettuato il rilancio più alto. 7) L’immobile viene venduto libero da iscrizioni ipotecarie e da trascrizioni di pignoramenti, che saranno cancellate a cura e spese della procedura 8) Ogni onere fiscale derivante dalla vendita sarà a carico dell’aggiudicatario 9) Per tutto quanto non previsto si applicano le vigenti norme di legge 10) Qualora il GE/GD disponga la possibilità di pagare il prezzo di aggiudicazione in forma rateale ci si dovrà attenere alle disposizioni indicate nell’ordinanza di vendita. Nel caso in cui l’offerente intenda avvalersi del pagamento in forma rateale del prezzo dovrà formulare al G.D. espressa e specificatamente motivata richiesta unitamente alla presentazione dell’offerta. Qualora l’aggiudicatario, ammesso al pagamento rateale del prezzo presenti al G.D. richiesta di autorizzazione ad immettersi nel possesso dell’immobile venduto, dovrà depositare una fidejussione autonoma, irrevocabile ed a prima richiesta per un importo pari ad almeno il 30% del prezzo di vendita, rilasciata da operatore professionale appartenente ad una categoria individuata dal Giudice stesso in ragione della capacità di garantire l’adempimento integrale e tempestivo della garanzia. Detta fidejussione deve essere rilasciata a favore della procedura fallimentare a garanzia del rilascio dell’immobile entro 30 giorni dall’adozione del provvedimento di cui all’art. 587, 1° comma, secondo periodo, nonché del risarcimento dei danni eventualmente arrecati all’immobile. 11) Nel caso che venga disposto l’incanto, l’offerente è tenuto a partecipare all’incanto, a pena della perdita di un decimo della cauzione ai sensi dell’art. 580 cpc. Avvenuto l’incanto, possono ancora essere formulate offerte di acquisto entro il termine di giorni dieci dall’incanto stesso. Per essere valide, tali offerte devono superare di almeno 1/5 il prezzo finale di aggiudicazione. In tale ipotesi si apre una gara, tra il nuovo offerente, l’aggiudicatario provvisorio e anche gli offerenti al precedente incanto che nel termine fissato dal G.E./GD, abbiano integrato la cauzione nella misura pari al doppio della cauzione versata ai sensi dell’art. 580, 584 c.p.c. L’aggiudicatario deve versare il prezzo (dedotto quanto versato a titolo di cauzione), a pena di decadenza, entro il termine e nei modi indicati nell’avviso di vendita. Adempiute le formalità in ordine al versamento del prezzo il Giudice può sospendere la vendita quando ritiene che il prezzo acquisito sia notevolmente inferiore a quello giusto, ovvero pronunciare decreto con il quale trasferisce all’aggiudicatario il bene espropriato. Con il decreto il Giudice ordina che siano cancellate le trascrizioni di pignoramento e iscrizioni ipotecarie; ingiunge al debitore di rilasciare l’immobile venduto a favore dell’aggiudicatario. Il fondo spese di cui al punto 3-(b) copre – salvo conguaglio – i tributi dovuti dall’acquirente in relazione al trasferimento del bene. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE - E.I. 338/2012 + 456/14 (riunite) II AVVISO DI VENDITA Il delegato Dott. Stefano Marastoni (tel. 010/5531043) avvisa che il giorno 19 settembre 2015, ore 17, Tribunale di Genova, III° piano, aula 46, procederà alla vendita senza incanto del LOTTO UNICO: in Genova , Via E. Montanella, civico 36 interno 13 scala B , piano nono, abitazione ingresso/soggiorno con angolo cottura , 2 camere , 2 servizi igienici e 2 poggioli. Superficie lorda circa mq 90; categoria A/3; rendita catastale euro 340,86, oltre posto auto pertinenziale, cat. C/6; consistenza mq 13; rendita euro 106,08. Stato di occupazione: Vedasi perizia. PREZZO BASE: euro 115.500,00 (centoquindicimilacinquecento//00) Rilancio: euro 1.000,00 (mille//00). I beni sono descritti nella relazione peritale pubblicata assieme all’integrale testo dell’avviso di vendita sul sito www.astegiudiziarie.it che l’offerente ha l’onere di consultare anche per quanto concerne regolarità edilizia, occupazione, oneri eventuali gravanti sui beni stessi e modalità di partecipazione all’asta. Le offerte in busta chiusa ed in bollo (euro 16), dovranno pervenire presso lo studio del delegato in Genova, Via Granello 5/7, entro le ore 18 del giorno 16 settembre 2016 e contenere, due assegni circolari N.T. di importo pari al 10% (cauzione) e del 15% (deposito spese) del prezzo offerto intestati a “Procedura esecutiva nn. 338/2012 + 456/14 (riunite)”. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E. N. 353/12 G.E. DOTT. FRANCO DAVINI AVVISO DI VENDITA Il delegato Dott. Massimiliano Tumiati avvisa che il giorno 20/9/2016 alle ore 18 presso il Tribunale di Genova, aula 46, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto dei seguenti beni: LOTTO PRIMO: Piena proprietà dell’immobile ad uso abitativo, sito in Genova, Via Antonio Cantore, civ. 45, int. 15, piano 5°, di vani catastali 10,5, composto da: ingresso, 2 corridoi, 2 ripostigli, 6 vani utili, cucina, 2 bagni, 3 balconi ed una cantina, per superficie lorda virtuale complessiva pari a mq 251,05. Prezzo base: euro 150.600,00. LOTTO SECONDO: Piena proprietà dell’immobile ad uso abitativo, sito in Genova, Via Sampierdarena, civ. 46, int. 9, piano 5°, di vani catastali 12, composto da: ingresso, corridoio, 7 vani utili, cucina, disimpegno, ripostiglio, 2 bagni, balcone e cantina, per superficie lorda virtuale complessiva pari a mq 241,95. Prezzo base: euro 108.900,00. Cauzione 10% del prezzo offerto; spese presunte 15% del prezzo offerto, entrambe con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzione Immobiliare R.G.E. N. 353/12” allegati all’offerta. Offerta minima in aumento: euro 2.000,00 Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 19/9/2016 dalle ore 9 alle ore 13. Per stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità, nonché modalità presentazione offerte, consultare perizia ed avviso di vendita pubblicati a norma di legge sul sito ufficiale www.astegiudiziarie.it. Per informazioni Assoprove al n. 010.5530602 lunedì dalle 9 alle 12 e mercoledì dalle 15 alle 18. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E. 235/2014 I AVVISO DI VENDITA Il giorno 30 settembre 2016 alle ore 15,30 nell’Aula 44 al 3° piano del Tribunale di Genova, il Dott. Simone Lupi procederà alla vendita senza incanto della piena proprietà del seguente immobile: LOTTO UNICO: Nel Comune di Rapallo, appartamento sito in Via Camporino 13B, composto da ingresso con zona cottura, soggiorno, bagno, disimpegno, due camere e cucina al piano primo, terrazzo sul lato di levante, due poggioli sul lato di ponente e locali di sgombero al piano sottotetto. Risultano annessi due posti auto contrassegnati con i numeri 3 e 4 facenti parte di autorimessa mai completata posta in fregio alla stessa via Camporino ed asserviti con vincolo di pertinenzialità ai sensi della Legge 122/1989 (c.d. Tognoli). I.P.E.: 394,43 kwh/m2 Classe G PREZZO BASE: euro 203.000,00 Offerta minima ai sensi dell’art. 572, III co., c.p.c.: euro 152.250,00 Cauzione 10% dell’offerta, con assegno circolare non trasferibile intestato a “Esec. Imm. 235/2014”, e Spese presunte 15% dell’offerta, con assegno circolare non trasferibile intestato a “Cavei - Esec. Imm. 235/2014”, entrambi allegati all’offerta. Regolarità edilizia: Leggere perizia Stato dell’immobile: Leggere perizia Le offerte, in busta chiusa ed in bollo, dovranno essere presentate, secondo le modalità riportate nell’Avviso di vendita, presso lo studio del sottoscritto in Genova, Via XX Settembre 3/10, previo appuntamento telefonico al numero 010.589597 entro le ore 13 del 29 settembre 2016. Per maggiori informazioni consultare la relazione peritale unitamente all’avviso di vendita sul sito www.astegiudiziarie.it o contattare il delegato. Il Tribunale non si avvale di mediatori e che nessun compenso per mediazione deve essere dato ad agenzie immobiliari. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE N. 879/2013 V° AVVISO DI VENDITA Il giorno 29/09/2016 alle ore 14,30 presso il Tribunale di Genova, III piano, aula 44, sarà posto in vendita senza incanto il seguente immobile: Appartamento sito in Busalla (GE), via Salvarezza Bastia 43H, (ingresso, soggiorno/ cucina bagno, 2 camere sup. Ld. Circa mq. 81,46 con giardino circa mq. 256) PREZZO BASE: euro 25.000,00 Il bene è descritto nella relazione di stima del 15/12/2014 Arch. Angela Rosa che l’offerente ha l’onere di consultare ed alla quale si fa espresso rinvio anche per tutto ciò che concerne l’esistenza di eventuali oneri e pesi a qualsiasi titolo gravanti sui beni stessi, disponibile sul sito internet www.astegiudiziarie.it. Non saranno considerate valide offerte inferiori di un quarto rispetto al prezzo base d’asta e le offerte valide, inferiori al prezzo d’asta, saranno prese in considerazione solo se non ve ne saranno altre e se il delegato non riterrà che ad una vendita successiva non si potrà ottenere un prezzo superiore. Le offerte di acquisto, in busta chiusa ed in bollo, dovranno essere presentate secondo le modalità descritte nell’avviso di vendita, presso lo studio del Delegato, Dott. Vittorio Bini, sito in Genova, via D. Fiasella n. 3/12, previo appuntamento telefonico, tel. 010/530070, entro le ore 13, del 28/09/2016. Gli assegni da allegare all’offerta devono essere intestati : E. I. n° 879/2013”. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E. N. 784/12 G.E. Dott. Roberto Bonino AVVISO DI VENDITA Il delegato Avv. Matteo Caniglia Cogliolo avvisa che il giorno 14/9/2016 alle ore 18 presso il Tribunale di Genova, aula 44, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto del seguente bene: LOTTO UNICO: Piena proprietà dell’immobile ad uso abitativo, sito in Genova (GE), Via Carlo Barabino , civ. 26, int. 8, scala B, posto al 4° piano, di vani catastali 9,5 e composto da: ingresso con soggiorno, 4 camere, cucina, bagno principale, un piccolo bagno e balcone. PREZZO BASE: euro 300.000,00. Cauzione 10% del prezzo offerto; spese presunte 15% del prezzo offerto, entrambe con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzione Immobiliare R.G.E. N. 784/12” allegati all’offerta. Offerta minima in aumento: euro 2.000,00. Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 13/9/2016 dalle ore 9 alle ore 13. Per stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità e vincoli, nonché modalità presentazione offerte, consultare perizia ed avviso di vendita pubblicati a norma di legge sul sito ufficiale www.astegiudiziarie.it. Per informazioni Assoprove n. 010.5530602 lunedì dalle 15 alle 18 e mercoledì dalle 9 alle 12. TRIBUNALE DI GENOVA FALLIMENTO N. 119/13 II AVVISO DI VENDITA Il curatore, dott. Andrea Castello, avvisa che il giorno 14 SETTEMBRE 2016 ore 16, presso l’aula 46, piano 3, del Tribunale di Genova, procederà alla vendita senza incanto dei seguenti immobili: LOTTO 1: in Comune di Genova, quartiere Prà, 100% proprietà superficiaria appartamento in Via Martiri del Turchino 129/6, posto al piano 3, composto da disimpegno d’ingresso con soggiorno a vista, cucina, ampio bagno, ripostiglio, tre camere, due balconi, con annessa cantina, di circa 130 mq. lordi. PREZZO BASE: euro 100.000,00. LOTTO 2: in Comune di Genova, 100% proprietà appartamento in Via Borzoli 68/16, posto al piano 5, composto da ingresso, due camere, soggiorno con cucina, sala, disimpegno, bagno, due ripostigli, un balcone, di circa 103 mq. lordi. PREZZO BASE: euro 108.000,00. Aumenti minimi: euro 1.000,00. Saranno valide le offerte inferiori al prezzo base, in misura non superiore ad 1/4 (art. 572 c.p.c). L’offerta dovrà essere presentata in busta chiusa entro le ore 13 del giorno 13 settembre 2016 presso lo studio del curatore e dovrà contenere due assegni circolari non trasferibili intestati al fallimento, di importo pari al 10% e al 15% del prezzo offerto. REGOLARITA’ EDILIZIE: leggere perizie. Per informazioni consultare il sito www.astegiudiziarie.it, o rivolgersi al curatore tel. 010/8391347. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.E. N. 910/15 AVVISO DI VENDITA Il sottoscritto Avv. Luca Amicabile, con studio in Genova, Via XX Settembre 32/7, tel. 010591049, fax 0105943563, professionista delegato alla vendita nella procedura esecutiva n. 910/2015 R.E. Avvisa che il giorno 19/09/2016 alle ore 14 presso l’Aula 46, piano 3, del Tribunale di Genova, Piazza Portoria 1, verranno posti in vendita senza incanto i seguenti beni immobili: LOTTO UNICO: Ufficio posto al piano secondo del fabbricato sito in Comune di Genova (GE), Vico Chiuso Paggi civ. 4 interno 8. PREZZO BASE: euro 132.600,00. Per la descrizione dettagliata dell’immobile si rinvia alla perizia consultabile sul sito www.astegiudiziarie.it nonché presso lo studio del Professionista Delegato. Le offerte di acquisto, redatte in bollo da euro 16, dovranno essere presentate in busta chiusa, previo appuntamento telefonico, presso lo studio del professionista Delegato in Genova, Via XX Settembre 32/7 entro le ore 12.30 del giorno lavorativo precedente la vendita unitamente alla cauzione del 10% ed all’acconto spese del 15% dell’offerta con due assegni circolari distinti intestati a “Esecuzione immobiliare RE 910/2015”. Per maggiori informazioni contattare il Custode So.ve.mo. Srl al n. 0105299253. Genova, 11/07/2016 Il delegato alla vendita Avv. Luca Amicabile QUESTEESECUZIONIIMMOBILIARI SONOCONSULTABILI SUL SITO WWW.ILSECOLOXIX.IT TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E.666/11+267/12+246/14 G.E. Dott. Daniele Bianchi AVVISO DI VENDITA Il delegato Dott. Marco Abbondanza avvisa che il giorno 28/9/2016 alle ore 18 presso il Tribunale di Genova, aula 46, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto del seguente bene: LOTTO UNICO: Piena proprietà di villa, sita in Genova, località Capo Santa Chiara, Via Flavia, civ. 13, costituita da: - appartamento di vani catastali 3,5 posto al 2° piano sottostrada e composto da: 2 camere, ripostiglio e WC; - appartamento di vani catastali 5 posto al 1° piano sottostrada e composto da: camera, bagno/WC, cucina, ampio soggiorno doppio e veranda, facente corpo unico con il precedente tramite la scala interna e la veranda coperta comuni. La villa sviluppa complessivamente una superficie commerciale pari a circa 146 mq di cui 114 mq circa calpestabili. Il terrazzo di copertura sovrastante, sito al piano strada, sviluppa una superficie pari a circa 86 mq ed è gravato di servitù di passaggio. Sono ricompresi nella cessione 2 appezzamenti di terreno di cui uno pertinenziale alla villetta di circa mq 230 e l’altro adiacente di circa mq 70. Il terreno pertinenziale è gravato da servitù di passaggio. PREZZO BASE: euro 859.275,00. Cauzione 10% del prezzo offerto; spese presunte 15% del prezzo offerto, entrambe con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzioni Immobiliari riunite R.G.E. N. 666/11+267/12+246/14” allegati all’offerta. Offerta minima in aumento: euro 5.000,00. Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 27/9/2016 dalle ore 9 alle ore 13. Per dettagliata descrizione della villa, stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità, servitù attive e passive, vincoli ed oneri fiscali nonché modalità presentazione offerte, consultare perizia ed avviso di vendita pubblicati a norma di legge sul sito ufficiale www.astegiudiziarie.it. Per informazioni Assoprove n. 010/5530602 lunedì dalle 15 alle 18 e mercoledì dalle 9 alle 12. TRIBUNALE DI GENOVA FALLIMENTO R.F. 55/2013 AVVISO DI VENDITA Il giorno 28 settembre 2016 alle ore 16, nella sala delle udienze del Tribunale di Genova (Palazzo di Giustizia – Piazza Portoria, 1 – Piano III – Aula 46), saranno posti in vendita senza incanto gli immobili della procedura in epigrafe, siti nel comune di Rapallo (GE), Frazione San Michele di Pagana, Località Saltincielo e precisamente: LOTTO UNICO: numero 499 (quattrocentonovantanove) quote di proprietà immobiliare indivisa a godimento turnario, espressi in cinquantaduesimi di proprietà (corrispondenti ciascuna quota a una settimana di godimento turnario non intesa come settimana in senso lato – lunedì/domenica – bensì come otto giorni prestabiliti ed immodificabili), di appartamenti siti in Comune di Rapallo (GE), Frazione San Michele di Pagana, Località Saltincielo, facenti parte del complesso residenziale denominato “Logge di San Michele” ubicati in parte (n. 52 appartamenti) all’interno del fabbricato denominato “Costa del Gelsomino” distinto con i civici dispari da n. 1 a n. 79 di Via Pietrafredda, ed in parte (n. 9 appartamenti) nell’immobile denominato “Costa dei Pini”, distinto con i civici 2 e 2A di Via Pietrafredda, come esattamente individuate e descritte nella perizia di stima e successive integrazioni. PREZZO BASE: euro 1.000.000,00 (unmilione/00). La perizia di stima e le successive integrazioni sono disponibili sul sito internet www.astegiudiziarie.it e www.fallimentigenova.com. Le offerte di acquisto dovranno essere presentate, secondo le modalità descritte nel testo sopra pubblicato “Come partecipare alla vendita giudiziaria” entro le ore 12 del giorno 27 settembre 2016, previo appuntamento, presso lo studio del curatore, con la precisazione che gli assegni circolari a titolo di cauzione e di anticipazione delle spese dovranno essere intestati a “Fallimento Immobiliare Gelsomino S.r.l. in liquidazione”, ed inseriti nella busta chiusa contenente l’offerta. Non saranno considerate valide offerte inferiori di un quarto rispetto al prezzo indicato nell’avviso di vendita. In presenza di più offerte (anche inferiori al prezzo base ma non inferiori di oltre un quarto), gli offerenti tutti saranno immediatamente invitati, ai sensi dell’art. 573 c.p.c., ad una gara sull’offerta più alta. Per maggiori informazioni rivolgersi, previo appuntamento, allo studio del curatore, Dott. Stefano F. Gotta, Genova – Piazza della Vittoria 12/9 (tel. 010/581.497 – 010/581.778). TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E. 731/2013 II AVVISO DI VENDITA Si avvisa che il giorno 20 settembre 2016 ore 17,30 presso l’Aula 44, 3° piano del Tribunale di Genova procederà alla vendita senza incanto del seguente immobile: LOTTO UNICO - Piena proprietà dell’unità immobiliare sita nel Comune di Genova, con accesso dal civico 12 di Via G. B. Monti, posto al piano primo e composto da: corridoio, ingresso, quattro camere, cucina e bagno. Superficie lorda commerciale mq. 95,00 circa altezza interna m. 3,10 circa. BASE D’ASTA: euro 54.000,00 Spese presunte: 15% dell’offerta. Cauzione: 10% dell’offerta. Entrambi con assegni circolari non trasferibili intestati a “Esec. Imm. RGE 731/2013” allegati all’offerta. Rilancio minimo: euro 1.000,00. Regolarità edilizia e stato dell’immobile: Leggere relazione peritale anche su www.astegiudiziarie.it. Le offerte, in busta chiusa e in bollo, dovranno essere presentate secondo le modalità riportate in “testata” presso lo Studio del Delegato alla vendita e Custode in Genova, Via Colombo 7/6 previo appuntamento allo 010.0995360 entro le ore 12 del 19 settembre 2016. Le richieste di visita dovranno pervenire entro e non oltre 5 giorni lavorativi dalla data fissata per la presentazione delle offerte. In caso di offerta inferiore rispetto al prezzo base, ma in misura superiore ad un quarto, il Delegato potrà far luogo alla vendita qualora ritenga che non vi sia seria possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita. TRIBUNALE DI GENOVA ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E. N. 498/08 G.E. Dott. Franco Davini AVVISO DI VENDITA Il Dott. Rodolfo Gillana avvisa che il giorno 28/9/2016 alle ore 17,30 presso il Tribunale di Genova, aula 46, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto dei seguenti beni: LOTTO SECONDO: 50% della piena proprietà dell’immobile, sito in Busalla (GE), Via Palladia, civ. 6/1, di vani catastali 6, composto da: ingresso, 5 camere, locale w.c. e ripostiglio, per superficie lorda pari a circa mq 100,46. PREZZO BASE: euro 31.796,00. LOTTO TERZO: 50% della piena proprietà dell’immobile, sito in Busalla (GE), Via Palladia, civ. 6A/1, piani terra e 1°, di vani catastali 5, composto, al piano terra, da: ingresso, 2 camere e locale w.c.; al 1° piano vi sono altre 2 camere. L’immobile sviluppa complessivamente una superficie lorda pari a circa mq 79,04. PREZZO BASE:euro 21.038,00. LOTTO QUARTO: Piena proprietà dell’immobile, sito in Savignone (GE), Via A. Caprile, civ. 7/1, composto da: 3 camere, cucina, disimpegno e w.c.. E’ annesso all’immobile un magazzino al piano terra. L’immobile sviluppa una superficie lorda pari a circa 69,76 mq, il magazzino misura circa 47,60 mq. PREZZO BASE: euro 70.285,00. LOTTO QUINTO: Piena proprietà dell’immobile, sito in Savignone (GE), Via A. Caprile, civ. 7/A, articolato su 3 piani: piano terra, piano 1° e seminterrato. Il piano terra è composto da: ingresso, zona giorno con angolo cottura e bagno. Il piano 1° è composto da: locale disimpegno e 2 camere. Nel giardino di proprietà antistante l’immobile sono presenti una piccola piscina, un locale deposito ed un forno. PREZZO BASE: euro 152.044,00. LOTTO SESTO: Piena proprietà di 16 terreni, siti in Savignone (GE) censiti al Catasto dei terreni di Savignone (GE) con i seguenti identificativi: Fgl. 4 - Mapp. 141; Fgl. 7 – Mapp. 527; Fgl. 15 – Mapp. 121; Fgl. 15 – Mapp. 348; Fgl. 15 – Mapp. 349; Fgl. 16 – Mapp. 185; Fgl. 17 – Mapp. 465; Fgl. 17 – Mapp. 1; Fgl. 20 – Mapp. 103; Fgl. 20 – Mapp. 106; Fgl. 20 – Mapp. 109; Fgl. 22 – Mapp. 86; Fgl. 22 – Mapp. 87; Fgl. 22 – Mapp. 198; Fgl 23 – Mapp. 271; Fgl. 23 – Mapp. 272. PREZZO BASE: euro 50.372,00. Cauzione 10% del prezzo offerto; spese presunte 15% del prezzo offerto, entrambe con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzione Immobiliare R.G.E. N. 498/08” allegati all’offerta. Offerta minima in aumento: euro 2.000,00. Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 27/9/2016 dalle ore 9 ore 13. Per stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità, nonché modalità presentazione offerte, consultare perizie ed avviso di vendita pubblicati a norma di legge sul sito ufficiale www.astegiudiziarie.it. Per informazioni Assoprove 010/5530602 lunedì dalle 15 alle 18 e mercoledì dalle 9 alle 12. ARRIVEDERCI A DOMENICA PROSSIMA V VI DOMENICA 17 LUGLIO 2016 IL SECOLO XIX case&affari ISTITUTO VENDITE GIUDIZIARIE DEL TRIBUNALE DI GENOVA SOVEMO srl Corso Europa 139 - 16132 - Genova Tel. 010 5299253; Fax 0105299252 Internet: www.sovemo.com - www.ivggenova.it - e-mail: [email protected] VENDITA AL PUBBLICO PREZIOSI CON BRILLANTI (SOLITARI, TRILOGY, CATENINE, CIONDOLI) - QUADRI D’AUTORE - OROLOGI UOMO/DONNA MARCA BREIL CALVIN KLEIN TRIBU Lunedì 18/07/2016 in loco Affidamento: ore 9, Genova Via Quarto 14/a :arrediedattrezzatureperbarristoranteeuro 39.350,00 Fallimento: ore 10,30 Genova Via B. Liguria 6/15 Lotto unico: arrediedattrezzatureperufficioeuro 1.000,00 Lunedì 18/07/2016 ore 9,00 in sede Fallimento: apparecchiatureemacchinariutensilieuro 1.792,00-benimagazzinominuteriaeuro 448,00(consultaresito www.ivggenova.itocontattareuffici) Lunedì 18/07/2016 ore 15.30 in sede Fallimenti: Kimco tg.DV73799 euro 193,06 - Volkswagen Tiguan tg. ED468FC euro 16.000,00 - Fiat Fiorino tg. EL937MWeuro 6.000,00(consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici) Affidamento: arrediedoggettisticavariaeuro 1.070,00 Procura: Kimcotg.DB64290euro 200,00 Giudiziaria: consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici Martedì 19/07/2016 in loco Giudiziaria: consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici Equitalia: ore 9,10 Genova Via Geirato 81/r : Sym tg. DY07669 euro 600,00 (eventuale 2° incanto al 50% il giorno 20/07/2016) Mercoledì 20/07/2016 in loco Fallimento: ore09.30GenovaViaNS.delMonte14lottounicomaterialeedattrezzatureperimpiantielettricieuro4.800,00 -FiatPuntotg.BX677CSeuro 80,00 Equitalia: ore 11,10 Genova Via Carbonara 56: variarredicasaeuro 1.500,00(eventuale2°incantoal50%ilgiorno 21/07/2016) Giovedì 21/07/2016 in loco Giudiziaria: consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici Equitalia: ore 10,30 Sestri Levante, Lungomare Descalzo 6: vari arredi casa euro 1.500,00 (eventuale 2° incanto al 50%ilgiorno22/07/2016) Venerdì 22/07/2016 ore 9, in loco C.P.: Genova Piazza della Vittoria 7: varimobiliufficioeuro 500,00 Venerdì 22/07/2016 ore 11, in sede Fallimento:lottounico: terrenisitiinComuneCeranesieuro 26.976,00–attrezzatureemacchinarimovimentoterra(singolilotti)euro 138.000,00(consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici) Fallimento:Presentazioneofferteentroleore12,del21/07/16 lottounico: 2baracchedacantiere2containerbennamiscelatriceeuro 50,00-Fiat600Vantg.BA383DL euro 50,00-lotto unico: macchinariedattrezzaturepercantiereedile euro 50,00(consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici) Lunedì 25/07/2016 ore 15.30 in sede Fallimento:45pneumaticieuro 4500,002pceuro 100,00consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici GASTRONOMIA TORTE E FARINATE, FRIGGITORIA anticipando soli €10.000 + dilazioni, storica attività VIA SESTRI, negozio attrezzato cucina a gas, canna fumaria, forno elettrico farinate, pizzeria e focacceria, Grandissima opportunità ideale 2 addetti, cediamoTel.010.645.94.60 www.cogesimmobiliare.com id: 85603 GELATERIA ARTIGIANALE Centro Storico, splendido negozio, ideale 2 addetti con eventuali aiuti stagione estiva, laboratorio ben attrezzato, banco espositivo 48 gusti. 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Esposito Riccardo Ferrando Maria CHEF di cucina referenziato ricerca in Genova. - Tel. 340.36.82.932 Fissata udienza per comparizione parti il 16/09/2016 ore 10,45, disponendo comunicazione ai creditori, pubblicità e divieto inizio o prosecuzione azioni esecutive sino definitività provvedimento omologazione. PROPOSTA PAGAMENTI: BHW euro 84.862,00 pag. 100% rate mensili (rm) euro 508,38 a scadere e euro 200,00 su scaduto, UNICREDIT/FIDES/FIDITALIA/SANTANDER/COMPASS cessione credito tfr e Fondo Cometa in percentuale consistenza, EQUITALIA euro 2.075,16 pag. 100% rm euro 29,00, AMM. BADARACCO euro 4.740,46 pag. 100% rm euro 70,00, Avv. Defilippi euro 2.000,00 pag. 100% rm euro 50,00. L’OCC Dott. Bruno Bassi CUOCO 40ennale esperienza, serio, veloce, praticissimo cucina ligure, offresi disponibilità immediata. Tel. 345.11.22.114. - 347.81.58.618. SIGNORA genovese referenziata cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizie, stiro anche lungorario. 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Dell’utilizzo di Arte come “mulo” per i debiti della sanità molto si è detto e l’operazione è stata censurata a ripetizione dalla Cortedeiconti.Forsemenonotochegliannistannopassando e mentre non un solo immobile è stato venduto, a dispetto di ripetuti tentativi, la banca che ha concesso tre mutui - Carige - incassa fior di interessi. E la liquidità per sostenere i compiti istituzionali - ristrutturare e gestire il patrimonio abitativo pubblico - è ridotta al lumicino. Ènotiziafrescadellalitetrail Comune di Genova, per cui Arte gestisce 4053 immobili, e l’azienda regionale (proprietaria di altri 5 mila). Quest’ultima chiede a Palazzo Tursi 4.8 Alice Salvatore milioni per coprire le perdite degli ultimi anni. Il Comune ha risposto picche. Ma è chiaro che uno dei fattori di squilibrio è l’impropria cartolarizzazione. In sintesi: a fine 2011 la Regione si trova a dover tappare un nuovo buco della sanità. Se nonlofacesse,ilgovernolaforzerebbe a ritoccare l’Irpef. Per evitarlo, l’invenzione è far acquistare, per legge, un pacco di 33 fabbricati e 7 terreni del patrimonio della sanità pubblica adArteGenova.Laprimastima parla di una settantina di milioni, poi si interviene valoriz- zando i lotti dal punto di vista urbanistico. In pratica, rendendo più semplici e appetibili delle operazioni immobiliari, il valore - presunto - tocca i 103 milioni. Guardacaso è la cifra necessaria a tamponare il buco. A pagarli è Arte che, però, in cassa non li ha proprio. Così si ricorre ai mutui: due più uno successivo, per arginare le turbolenze causate dai primi. Ed è il saldo di questi interessi ad aver quasi toccato, sino a oggi, quota11milioni.Ilchesarebbe in teoria sostenibile, se gli immobili, nel frattempo, fossero stati venduti. Invece, nulla: generalmente in cattive condizioni, con vincoli di ogni tipo (storici, architettonici, testamentari ecc.), a dispetto di un ulteriore tentativo andato in scena alcuni mesi fa, sono ancora tutti sul groppone di Arte. E se, allora, l’intervento sulle imposte fu evitato, il poco edificante risultato è che, da allora, le tasse sono state comunque alzate e Arte ha bruciato un mare di denaro, mancando sempre di più ai propri compiti Il Papa nomina Bagnasco suo inviato PAPA Francesco ha nominato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, suo inviato speciale al Congresso eucaristico nazionale d’Italia, che sarà celebrato a Genova dal 15 al 18 settembre prossimi. Lo ha confermato ieri il bollettino della Sala stampa vaticana. Nei mesi scorsi si era parlato di una possibile visita del Papa in occasione del Congresso Eucaristico. Ma il viaggio a Genova del Pontefice è stato poi annullato. Salvatore: «La giunta Toti non affronta il nodo» IL RETROSCENA CONGRESSO EUCARISTICO Le case popolari di via Lugo, a San Teodoro fondamentali. La situazione rischia peraltro di aggravarsi a breve, visto che si passerà da una rata con interessi “calmierati” al regime ordinario. E ciò, in qualche modo, spiegherebbe anche l’urgenza da parte dell'azienda di recuperare proprio adesso dei presunti crediti (così dice il Comune) che partono fin dal 2011 e arrivano dritti ai giorni nostri. Che sulla vicenda si faccia chiarezza è uno dei mantra del Movimento 5 Stelle. Che contesta alla giunta Burlando di aver architettato l’operazione e alla giunta Toti di non aver fatto nulla per risolverla. Dopo aver chiesto senza successo che fosse istituita una commissione d’inchiesta, i sei consiglieri 5 Stelle stanno bom- bardando il consiglio di interrogazioni. L’ultima è sul ruolo avuto dai vertici burocratici dell’ente,buonapartedeiquali confermati dalla nuova giunta - su tutti il direttore delle Finanze Claudia Morich - nelle riunioni della cosiddetta cabina di regia, organo creato appositamente per “costruire” l’operazione. «Chiediamo se la giuntaapproviuntalelivellodi esposizione della dirigenza», scrive il gruppo dei 5 Stelle al completo. «Non solo - aggiunge Alice Salvatore - la giunta deve spiegare perché non ha attivato il fondo per la morosità e ha rifiutato ogni discussione e approfondimento in aula». [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL CONVEGNO Le prospettive per l’Europa dopo la Brexit UN INCONTRO per parlare di prospettive, problemi e opportunità conseguenti al referendum che ha messo in moto l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europa. Lo organizza l’Ordine degli Ingegneri, di concerto con l’associazione Master in diritto tributario dell’Università di Genova. L’incontro si terrà nella sala Frixa, in piazza della Vittoria 11/10, sede dell’Ordine degli ingegneri, lunedì a partire dalle 15. Tra i relatori figurano avvocati, economisti, professionisti in genere europarlamentari e politici locali. genova IL SECOLO XIX UN CARTELLO SCRITTO A MANO ANNUNCIA L’ENNESIMO DISSERVIZIO NELL’EX HOTEL COLOMBIA Niente luce, chiusa la biblioteca universitaria Bollette non pagate: stop alla fornitura elettrica. A rilento il trasloco dei volumi FRANCESCO MARGIOCCO POCHE PAROLE scritte in pennarello rosso, in un freddo burocratese: «In data 14/7/2016 è stata inopinatamente interrotta la fornitura di energia elettrica alla Biblioteca». Il messaggio, infilato in una busta di cellophane, è appeso ad una delle colonne all’ingresso di quello che un tempo era il Grand Hotel Colombia e oggi è la Biblioteca universitaria. Sarebbe meglio dire, “e oggi dovrebbe essere la Biblioteca universitaria” visti i continui disservizi che da ormai due anni la Biblioteca sta inanellando. Prima un trasloco deciso all’improvviso dall’allora direttrice Maria Concetta Petrollo, per lasciare la vecchia sede di via Balbi quando la nuova non era ancora pronta. Poi l’attesa dei volumi, che solo in minima parte sonostatitrasferitieperilresto giacciono ancora, inscatolati, nella vecchia sede. E ora la chiusura perché manca la corrente elettrica. «La Biblioteca pertanto - prosegue il messaggio affisso all’ingresso - rimane chiusa al pubblico sino al ripristino». Riuscire ad avere chiarimenti, ieri, è stato difficile. Abbiamo cercato di metterci in contatto con il direttore della Biblioteca, Roberto Marcuccio, che da circa un anno ha preso il posto di Maria Concetta Petrollo, ma la Biblioteca era, appunto, chiusa e il suo telefono squillava a vuoto. A dispetto del nome la Biblioteca universitaria fa capo non all’Università ma al ministero dei Beni culturali. Abbiamo quindi chiesto informazioni al segretario regionale del ministero dei Beni culturali, Elisabetta Piccioni. «Per l’informazione che chiedete - ci ha risposto - potete contattare il direttore della Biblioteca, dottor Marcuccio». Punto. Si sbilancia solo una fonte qualificata dello staff della Bi- L’ex Hotel Colombia ospita la Biblioteca universitaria blioteca, che chiede l’anonimato: «Ci hanno tolto l’elettricità per morosità: non abbiamo pagato diverse bollette». La Biblioteca universitaria dovrebbe essere un tempio cittadino della cultura. I suoi 800 mila volumi circa ne fanno la biblioteca più ricca di Genova, più della Berio. E la sua nuova sede all’ex Colombia avrebbe dovuto aprirla alla città, farne un luogo di studio e di convegni. La realtà, per ora, è che degli 800 mila volumi ne sono stati trasferiti all’ex Colombia più o meno 400 mila. L’altra metà è rimasta al piano terra della vecchia sede, chiusa a chiave. L’anno scorso diversi di quei volumi stavano letteralmente ammuffendo. Il Secolo XIX lo aveva raccontato, con tanto di fotografie che mostravano raccolte di giornali, periodici e riviste anche rare invase dai funghi. Per rimuovere quelle muffe la Biblioteca universitaria si era poi rivolta, l’estate scorsa, ad una piccola ditta romana, lo Studio AF srl, che per l’intervento ha ricevuto un compenso di 11.900 euro stando a quanto riferito dal ministero dei Beni culturali. Lo stesso Studio AF srl ha anche curato il trasloco dei libri finora trasferiti «per un importo iniziale-èquantohafattosapere il ministero - di 107.760 euro successivamente integrato di 50.000 euro». È curioso che per il trasloco dei volumi la Biblioteca universitaria abbia deciso di rivolgersi ad una ditta romana. Ed è davvero disarmante la lentezza con cui i lavoratori stanno procedendo. «Il primo novembre sarò in pensione e prometto che molto prima la biblioteca sarà consegnata alla città», annunciava a inizio 2015 Concetta Petrollo. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI n IL GRAFFIO UN PATRIMONIO CHE LA CITTÀ ASPETTA DA TROPPO TEMPO CLAUDIO CAVIGLIA A lmeno avesse il fascino della Sagrada Família di Barcellona, la basilica progettata dell’architetto Antoni Gaudì e ancora in costruzione 134 anni dopo la posa della prima pietra. Invece la Biblioteca universitaria genovese è solo un esempio emblematico di come funzionano le cose nel nostro Paese. Non ci sono milioni di turisti in coda ogni anno per visitarla, ma solo studenti e studiosi stanchi di disservizi. Molti libri non si trovano perché devono ancora essere traslocati dalla vecchia sede, parte degli scaffali devono ancora essere acquistati perché mancano i soldi. Ora la storia del taglio della fornitura elettrica. Speriamo si tratti solo di un disguido per una bolletta non pagata. I numeri per diventare un polo di grande attrazione ci sono tutti: andrebbero soltanto valorizzati. La città non può più aspettare. IL PRIMO PROGETTO FU FINANZIATO NEL TRIENNIO 2001-2003 Un restauro che va avanti da quindici anni Ce ne vollero soltanto sei per edificare l’albergo chiuso dalla metà degli Ottanta SI È FATTO prima a costruire l’albergo che a trasferire la biblioteca. L’ex Colombia, edificatotrail1921eil1927, in soli sei anni, e inaugurato, era il più grande albergo della città, col nome di Colombia Excelsior. Chiuso definitivamente a metà degli anni ’80, venne acquisito (nelle parti più nobili) alla fine degli anni ‘90, dal Ministero demanio statale e dato in uso al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con la finalità di ospitare la nuove sede della Biblioteca Universitaria. La progettazione fu affidata al Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche della Liguria, in collaborazione con i Beni Architettonici e per il Paesaggio e, in particolare, all’architetto Liliana Pittarello.. Il primo finanziamento dell’opera risale al triennio 2001-2003. Il cantiere fu ufficialmente avviato nel giugno del 2004. Ma il progetto aveva punti critici in particolare sulla distribuzione degli spazi. Nel 2006, il Ministero dei beni culturali ha compra ulteriori spazi nell’ex albergo Colombia. Vengono rivisti i progetti, la capienza aumenta. Vengono pullman delle shuttle bus dolomiti sa n pe al M Genova ogni giorno tutto l’anno pullman delle terme Versilia, Firenze e Roma partenze per partenze per no ia a s i s ze Ca illev a no o r n n a a nt olza a e C S M Tr B SOGGIORNO SULLE Dolomiti € 770,00 approvate diverse varianti tra il 2007 e il 2009. Tempi e costi lievitano. I lavori si concludono nel 2011: dieci anni dopo il primo finanziamento. Nel 2012 si comincia a parlare del trasloco che però avviene soltanto nel 2014, due estati fa. Siamo a 15 anni esatti dall’inizio di tutto. E il trasloco è ancora a metà. F. FOR. 27 CONTRIBUTO DELL’UE Mezzo milione per il radar anti temporali MEZZO milione di fondi europei, a cui si aggiungono 250 mila euro di fondi regionali, per ammodernare il sistema di monitoraggio dei temporali e in particolare l’impianto Radar installato sul Monte Settepani, condiviso da Liguria e Piemonte. I lavori sono il frutto di una partnership tra Regione Liguria, Arpal, dipartimento francese delle Alpi marittime e Arpa Piemonte e sono stati attivati grazie a una delibera approvata l’altro ieri. «Grazie ai finanziamenti - precisa l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - sarà possibile potenziare il Radar Settepani, nel Savonese, e mettere a sistema i dati provenienti dai radar francesi e quelli italiani. Il risultato sarà una migliora informazione sulla localizzazione dei temporali più forti e una maggiore comprensione della loro evozluione a breve termine». IL 20 LUGLIO, HOTEL MARINA Anche Placanica tra gli invitati al convegno Coisp PIAZZA Alimonda, richiesta per l’ennesima volta, non è stata concessa. Ma il convegno promosso dal Coisp, uno dei sindacati autonomi di polizia, ci sarà. La sede scelta è l’Hotel Nh Marina, dove il 20 luglio si terrà “L’estintore quale strumento di pace”, G8 2011... 15 anni dopo. «Non vogliamo provocare - dice il segretario regionale del Coisp, Matteo Bianchi - ma assumere coerentemente la stessa posizione. Specialmente perché certi soggetti sono soliti demonizzare l’operato delle forze di polizia, ancora per il G8, senza distinzioni. Per il Coisp un attacco generalizzato è inaccettabile». L’incontro vedrà una folta partecipazione di relatori di bandiera: è annunciata la presenza tra gli altri del vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, la capogruppo di FI a Bruxelles Elisabetta Gardini, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e l’ex carabiniere che fece fuoco in piazza Alimonda, Mario Placanica. alpi pullman delle partenze per er t ur di n i e e D c ay t. in m S r V a u . é st St Pr Co Ao Speciale una giornata ai monti a partire da € 17,20 a St. Vincent 9 giorni TUTTO COMPRESO a partire da i in no t a a i i c e io m te nz ianc ma ggi llo e Mar egg n e a o r o Fiu p rt i ar M Fi Ch R Vi Ra Fo de da giugno a settembre AUTOLINEE DIRETTE per DOLOMITI, ALPI, VERSILIA, TERME, MALPENSA e NIZZA INFO: 0142 781660 www.statturismo.com e nelle migliori agenzie di viaggio - Geotravels Piazza della Vittoria 57r © CREATTIVA - GENOVA IL CASO DOMENICA 17 LUGLIO 2016 28 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 genova IL SECOLO XIX PREVENZIONE E DISAGI: ECCO IL CALENDARIO DEGLI INTERVENTI Foce, pulizie anti-alluvione ma i divieti non piacciono Morgante: questa è la stagione migliore per liberare le caditoie EDOARDO MEOLI LA PREVENZIONE anti-alluvione si fa anche (e soprattutto) d’estate. Soprattutto alla Foce, zona che è una delle più a rischio. Ne sono convinti Municipio, Comune e Amiu, che hanno stabilito di avviare una campagna di pulizia meccanizzata delle strade e delle caditoie per tutta l’estate, luglio e agosto compresi. Una decisione, quella presa, che ha una motivazione ben precisa: arrivare all’inizio di settembre, quando si apre il periodo più a rischio per le piogge, con le strade e le caditoie pulite. «È così che si fa la prevenzione in un quartiere a rischio alluvionale come la Foce» - spiega Alessandro Morgante, presidentedelMunicipioMedioLevante. A rendere più urgente l’operazione è il fatto che le foglie dei principali viali alberati stanno già cadendo, creando quell’effetto autunnale tanto rischioso per il deflusso delle acque pluviali. Certo come tutte le iniziative che incidono sul territorio e in questo caso sulle abitudini delle persone, anche questa ha la sua controindicazione e qualche contestatore. Perché pulire le caditoie significa chiudere le stra- Tappeto di foglie alla Foce lo scorso mese di agosto de qualche ora al giorno, impedire la sosta e prevedere per chi non rispetta le ordinanze anche la rimozione delle auto. «In piena estate è assurdo; ci sono persone che hanno lasciato la vettura in sosta e sono magari in vacanza. Insomma è una mezza follia» - dice senza mezzi termini Caterina Silve- stri, una del comitato di piazza Savonarola. E’ di qualche giorno fa la pubblicazione del crono programma dei vari interventi. I residenti nel quartiere dovranno tenere d’occhio le varie fasi per evitare multe o – peggio – di trovarsi la vettura rimossa. L’operazione pulizia scatterà sempre dal lunedì al sabato compreso; il divieto di sosta sarà in vigore sempre dalle 7 alle 11. Lunedì prossimo, 18 luglio, a inaugurare la settimana e a stare attenti a dove parcheggiare toccherà ai residenti di piazza Tommaseo lato scalinata Borghese. Martedì 19 spazzamento in corso Torino da via Pisacane a corso BuenoAires,mercoledì20toccherà a piazza Paolo Da Novi, giovedì 21 a piazza Alimonda, venerdì 22 via Casaregis da corso Buenos Aires a via Pisacane, sabato 23 il tratto rimanente di via Casaregis. Lunedì 25 tocca a via Casaregis, dal 26 al 28 corso Torino, mentre venerdì29toccaaviaParetoesabato 30 ancora corso Torino. Per quanto riguarda agosto si parte il primo da piazza Tommaseo, il 2 ancora corso Torino, il 3 e il 4 si spazza in via Cecchi, dal 5 all’8 ancora corso Torino e martedì 9 piazzaPaolo Da Novi; mercoledì 10 via Pareto, dall’11 al 13 agosto via Casaregis. Dopo la sospensione ferragostana si riprende il 16 e il 17 con via Cecchi, il 18 piazza Alimonda, il 19 e il 20 via Barabino, il 22 piazza Tommaseo. Dal 23 al 27 l’ultimo spazzamento di corso Torino, dal 29 al 31 si chiude il mese con via Casaregis. COMMERCIO E POLEMICHE Esselunga in via Piave, il Municipio dice no Anche Ascom ha bocciato il progetto DOPO Ascom anche il presidente del Municipio Medio Levante, Alessandro Morgante, boccia l’ipoetesi di ipermercato in via Piave (dovrebbe essere un Esselunga): «Non reputo via Piave il luogo idoneo per un ipermercato per gli aspetti legati al piccolo commercio e l'impatto sulla viabilità. Lo studio di Ascom è molto significativo». Una bocciatura tranchant, che divide anche il quartiere. Per i commercianti di Albaro, sia al dettaglio sia titolari di altri supermercati, la presenza di un competitor di queste dimensioni è visto come fumo negli occhi. Diversa è la posizione dei residenti e delle associazioni di consumatori, per i quali «La concorrenza non può fare che bene». In mezzo a queste opinioni opposte, l’intervento del Municipio viene considerata da qualcuno “a gamba tesa”: «Io sono completamente a favore di Esselunga per spezzare il monopolio di Coop, va benissimo un nuovi supermercato – dice Rosanna De Luca della minoranza del Municipio –dapartedelcentrosinistrac’è un accanimento terapeutico». Per quanto riguarda Morgante e la sua maggioranza, la questione è legata alle dimensioni dell’ipermercatoeaitimori per la viabilità: «Ripeto lo studio viabilistico è una cosa seria ed è molto chiaro», aggiunge il presidente. Secondo lo studio per la verifica dell’impatto sul traf- Via Piave fico di un nuovo insediamento commerciale in Albaro, affidato da Ascom Genova e realizzatodalloStudioTandemdiMilano, si evidenziano forti criticità nel caso di un nuovo insediamento a causa di una situazione di traffico già non particolarmente fluida, cui si aggiungerebbe un significativo flusso indotto dei futuri clienti. «Un’analisi puntuale – sottolinea Oscar Cattaneo, vice presidente di Ascom Genova – che evidenzia l’attuale sofferenza della mobilità, prospettando, su base oggettiva, l’aumento del traffico e ripercussioni sulla viabilità causate dalla logistica». «Con tutto il rispetto – aggiunge Alessandro Cavo, presidente Fepag (la Federazione dei pubblici esercizi Ascom-Confcommercio) e vicepresidente vicario AscomConfcommercio Genova – corsoItaliadovrebbeesserepiùvicinaaunapromenadedellaCosta Azzurra che a un’area per grandi centri commerciali». E. M. genova IL SECOLO XIX BLITZ DI CARABINIERI E GUARDIE ZOOFILE . DENUNCIATO IL PROPRIETARIO Ronco, allevamento lager sequestrati trenta cani corsi Animali feriti e malnutriti. L’ombra dei combattimenti clandestini TOMMASO FREGATTI SULLE ZAMPE e sul dorso di almeno una decina di cani corsisequestraticisonosegni sospetti. Graffi e tagli su cui ora si concentrano le attenzioni dei carabinieri. Da sono state provocate quelle ferite? È quello che si chiedono i militari della compagnia di San Martino che insieme alle guardie zoofile, nei giorni scorsi, hanno sequestrato una trentina di canicorsicheeranomalnutritie maltrattati in un canile lager di Ronco Scrivia, nell’entroterra di Genova. L’intervento all’interno della struttura clandestina non è stato semplice. Gli animali - molti dei quali venivano tenuti tutto il giorno all’interno di gabbie piccole e buie - si sono presentati agli operatori aggressivi e mordaci. Al punto che non è stato possibile portare via tutti i cani presenti nell’edificio come era stato previsto. I militari hanno quindi avviato una serie di accertamenti investigativi per capire le ragioni del comportamento aggressivo dei cani. Sono stati picchiati dal proprietario? Oppure, venivano utilizzati per combattimenti clandestini? «Al momento - spie- I cani corso erano tenuti all’interno di gabbie strette e buie ga una qualificata fonte al nostro giornale - non è stato possibile stabilirlo. Faremo delle indagini per capire cosa è avvenuto». Nel mirino c’è il proprietario dell’allevamento abusivo, un cinquantenne genovese: è stato iscritto nel registro degliindagatiperilreatodimal- trattamento di animali. Il blitz nel canile-lager è avvenuto alla fine del mese. Ma l’inchiesta dei militari, affiancati dalle guardie zoofile, era scattata lo scorso marzo, quando durante un primo controllo all’interno della struttura vennero scoperto diversi animali chiaramente vittime di maltrattamenti. Il sospetto di carabinieri e guardie zoofile è che nell’allevamento abusivo gli esemplari venissero fatti accoppiaretraloro,senzabadaread eventuali problemi di consaguineità, per poi rivendere i cuccioli al mercato nero. Nel corso delle indagini è emerso che lo stesso cinquantenne era stato fermato più volte davanti a supermercati e centri commerciali mentre vendeva cuccioli per poche centinaia di euro. Tutti i cani sono stati affidati ai canili di Monte Contessa, Monte Gazzo e Arenzano: del resto, il sedicente allevatore ha ammesso di non essere più in grado di mantenerli. All’interno della struttura restano almeno una decina di altri cani - quelli più aggressivi - per cui è stato chiesto il sequestro alla Procura. Non appena sarà possibile verranno addormentati e prelevati per essere poi affidati a enti competenti. I cani corsi sono moltorichiestiegiàneimesiscorsi le associazioni che si occupano del recupero di animali avevano lanciato un allarme sul fiorire di un mercato nero attorno a questa razza. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI DOMENICA 17 LUGLIO 2016 29 INTERROGATO DAI PM Amiu, il generale attacca «Avrei pagato la fattura» «Nessuno ha chiesto il servizio gratuito» «I RIFIUTI smaltiti gratuitamente da Amiu? Non ho mai saputo di questa prassi e tantomeno ho mai dato ordini ai miei sottoposti in tal senso. Se fosse arrivata una fattura di pagamento non avrei mai avutoproblemiadautorizzarne il pagamento anche alla luce della sensibilità che il comando generale pone sulla questione dello smaltimento dei rifiuti». Enzo Fanelli, generale dei carabinieri, già comandante della Legione Liguria è stato interrogato venerdì mattina dai pubblici ministeri Francesco Cardona Albini e Paola Calleri. Assistito dall’avvocato Giuseppe Maria Gallo ha cercato di ribadire la sua estraneità alle accuse mosse. L’alto ufficiale dell’Arma figura iscritto nel registro degli indagati per truffa nell’ambito dell’inchiesta che nei mesi scorsi ha visto finire in manette o nei guai funzionari e dirigenti pubblici in una gigantesca “cresta” che ha coinvolto trentasette persone. Fanelli ha ribadito ai pubblici ministeri che «le modalità di smaltimento non erano di sua competenza» ma di altri «ufficiali che lavoravano per lui». «Quel settore - ha spiegato il generale - non rispondeva direttamente a me». Al tempo stesso però l’ex comandante della Legione Liguria ha ammesso di essere stato a conoscenza della necessità di Il generale Fanelli BALOSTRO smaltire alcuni rifiuti e automezziindisusochesitrovavano in caserma: «Sapevo proprio per tutelare l’ambiente che c’era da risolvere una questione di smaltimento di rifiuti in caserma - prosegue Fanelli insieme al suo legale Gallo - ma riguardava alcuni automezzi e non i rifiuti che mi vengono contestati». Il generale ha anche ribadito come nessuno lo avesse mai informato che Amiu per l’Arma dei carabinieri, per la polizia, la polizia penitenziaria, il carcere di Marassi e anche la guardia di finanza svolgesse il servizio senza pretendere del denaro: «Dopo 43 anni di onorata carriera al servizio del paese - ha spiegato l’avvocato Gallo - sarebbe stata una follia mettere a repentaglio la propria reputazione per una vicenda in cui il mio assistito non ha tratto alcun vantaggio se non quello di garantire un inconsapevole risparmio per l’Arma. T.FREG. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Per Info: tel. 011533688 30 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 genova IL SECOLO XIX IL SINDACO ATTACCA IN PUBBLICO LA RARI NANTES, GESTORE DELL’IMPIANTO Sori, la “guerra della piscina” «Debiti con Iren per 1,2 milioni» INDOVINA A CHI TOCCA DOMANI Entra nel più grande mosaico di volti della città. Ogni giorno, in questo spazio, il Secolo XIX pubblica due ritratti scattati da Timothy Costa di Tstudio.tv. Pubblichiamo i ritratti realizzati in occasione dell’inaugurazione della TGallery in via Lomellini 32 Pezzana: «Rischio chiusura». La società: «Sparate assurde» EDOARDO MEOLI SORI. L’addio della Pro Recco, che dopo tre anni ha deciso di lasciarelapiscinadiSori,èstato come sollevare coperchio di una pentola in ebollizione. E dentro ci si trova di tutto: un’esposizione debitoria verso Iren da 1,2 milioni di euro, una denuncia da parte del sindaco alla magistratura per la manomissione illegale dell’impianto antincendio, ma soprattutto una guerra senza quartiere e inattesa tra il Comune di Sori e la storica società di pallanuoto Rari Nantes Sori. Sullo sfondo il rischio di una chiusura della piscina a causa della gestione fallimentare, come dice il primo cittadino Paolo Pezzana, che ha scelto di fare esplodere il caso nel modo più pubblico possibile: con un microfono in mano, parlando ai soresi nel corso di un’assemblea pubblica. Pezzana ha lanciato durissime accuse, mentre il giorno dopo Bruno e Guido Polipodio, che oltre ad essere padre e figlio sono anche presidente e vice presidente della società hanno risposto dichiarando che il sindaco «sta danneggiando la società e parla a vanvera». «L’impianto ha grossi problemi di sostenibilità - di- Al porticciolo Nervi, flash-mob per salvare la piscina «Basta idee strane, qui si deve solo nuotare» FAMIGLIE, mamme con bambini, vecchi giocatori della Rari Nantes Nervi, residenti del porticciolo. In tanti, ieri pomeriggio, hanno preso parte al flashmob organizzato a Nervi per chiedere la riapertura della piscina, che per la prima volta resta chiusa anche d’estate. È stata anche lanciata una raccolta firme a supporto di una richiesta precisa: «Qui si deve solo nuotare, non vogliamo cose assurde come la piscina piena di sabbia. Non vorremmo che l’idea strampalata del beach volley sia una scusa per mantenere lo status quo», dice Gidia Sommariva.«Temiamo che l’obiettivo finale sia chiuderla e demolire tutto», aggiunge Andrea Agostini, di Legambiente. SFORTUNATO DEBUTTO A GENOVA Fallita la “caccia” ai Pokemon in città «Troppi accessi server in tilt» Ma il gioco con la nuova app è l’occasione per fare amicizia LICIA CASALI GLI OCCHI FISSI sul monitor nella speranza che la pagina neratorniadaresegnidivita.Il dito che freneticamente clicca sullo schermo per aggiornare la app. Sguardi tristi che si incrociano nella speranza di una buona notizia. Il “Pokemon down” ha colpito anche Genova: i troppi accessi ieri hanno fatto crollare i server in tutto il mondo. Impossibile giocare. Ma nel capoluogo ligure al danno si è aggiunta la beffa: i problemi di connessione sianoiniziatiproprioinconcomitanza col raduno genovese. Nel primo pomeriggio deci- ce Pezzana - perché la Rari Nantes che lo ha in concessione si trova in una grave situazione debitoria. Abbiamo rischiato di perdere la finale di campionato nazionale (vinta proprio a Sori dalla Pro Recco) perché Iren non voleva più dare acqua alla piscina. A Iren sono dovuti 1 milione e 200 mila euro e se non fossi intervenuto chiedendo a Iren di soprassedere, sarebbe scoppiato un caso nazionale». Non solo: «Abbiamo fatto un sopralluogo all’impianto dopo una bolletta da 30 mila euro per il sistema antincendio. Scoprendo che l’impianto era stato manomesso e che si usava il sistema antincendio per portare acqua alla vasca. Naturalmentehosportodenunciaalla magistratura. Una nostra perizia ha accertato la manomissione». Per Bruno Polipodio le parole del sindaco sono «follia». «Noi - assicura - abbiamo un piano di rientro con Iren e la posizione debitoria riguarda il gas e non l’acqua». «Questo sindaco - aggiunge Guido Polipodio - parla di trasparenza e poi fa sparate assurde in pubblico senza contraddittorio. Tra l’altro per l’acqua abbiamo già un nuovo gestore, la Duferco (quella dell’Entella di Tonino Gozzi, ndr)». ne di giovani si erano dati appuntamento nell'atrio della stazione Brignole per rendere reale un gioco virtuale: trasformarelacacciaaiPokemon, mostriciattoli protagonisti di un fortunato cartoon degli anni Novanta, in un'occasione di incontro. I partecipanti, divisi in due squadre, si sarebbero dovuti affrontare armati di smartphone tra via XX Settembre, il centro storico e il Porto Antico: «In fondo la vera innovazione della app è proprio questa – spiega Giacomo Bianchi, uno degli organizzatori del raduno – Poter giocare a un videogioco in mezzo alla strada e Emanuela: «Costruire una famiglia è una delle grandi gioie della vita» Michele : «Non esiste una terra pura e una impura, tutto dipende dalla bontà o malvagità della nostra mente» LASCIATI RITRARRE da Timothy Costa. Tutte le info su www.tstudio.tv [email protected] non più chiusi in casa, davanti allo schermo di un computer: così si possono fare nuove amicizie». E se il raduno rende le cose più semplici, riconoscersi non è comunque difficile: «Se vedi un altro ragazzo checamminaperstradaarmato di telefonino, scrutando gli angoli e magari ogni tanto esultando, per una cattura sicuramente è un altro appassionatodiPokemonGo–sorride Valentina Parmigiani– E la cosa particolare è che non ci sono distinzioni: gli amanti di questo gioco vanno dai 15 ai 50 anni e sono sia maschi che femmine». Sarà per questo che il grande e inaspettato succes- so del fenomeno è stato spiegato anche con un pizzico di malignità: va bene la nostalgia per i cartoni dell'infanzia, va bene la passione per i videogiochi, ma spesso la prima ragione per scaricare la app è quella di rimorchiare. In effetti ieri a Genova il “pokemon down” non ha scoraggiato gli appassionati: a parte poche defezioni, la maggior parte di chi era arrivato al raduno non si è fatto scoraggiare dall'impossibilità a giocare e ha messo da parte il cellulare per due chiacchiere reali con gli altri partecipanti. Occhi negli occhi. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI genova IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 31 A N Ò S T R A L E N G U A A - A G I O R N Â D ’A N C H E U - S C R I V E I À : G E N O V E S E @ I L S E C O L OX I X . I T E lettie O “ciaxei” di moscoli e de “còsse” Me saiva cao che o me fïse spiegou perché mai, se ò capio ben, antigamente à Zena se diva “ciaxei” pe intende o “piaxei”. Alberto Lerone Cao sciô Lerone, scin a-o çinqueçento inta lengua zeneise se diva “ciaxei”, “cin” (pin) e atre cöse scimili, che oua arrestan solo inti parlæ ciù conservativi. Ma no emmo da mäveggiâse, perché se træta de l’evoluçion normale da-o latin, che in Liguria a l’à portou à scangiâ o “PL” into “CI”: scià pense à “ciù” (plus). O l’è o zeneise che o l’è irregolare, se voemmo. Creddo che sta stöia di moscoli che pe lezze se devan ciammâ “còsse” a segge l’imagine de comme semmo cheiti in basso. Mi capiscio che se inta lengua italiaña i “mitili” se ciamman int’un mòddo, aloa a l’interno do stato italian beseugna ciammâli coscì. O discorso, però, o no l’è quello de forsâ unna çerta accademia à accheugge unna paròlla zeneise (moscolo) inta lengua italiaña, ma quello de lottâ perché o zeneise e o ligure seggian reconosciui da-o stato. Roberto Lagomarsino Calabà INTI URTIMI TEMPI TANTE INIÇIATIVE PE-A LENGUA A prononçia Un evento inandiou da-i zoeni do Circolo Randal de Sestri Levante O l’accheugge boña parte da scena muxicale de esprescion ligure ç: come “s” in “sera” z: come “s” in “peso” ò: come “o” in “forte” o: come “u” in “mucchio” eu: come in fra. “peu” x: come “j” in fra. “jour” æ: una “e” aperta ñ: è la “n” velare tra vocali s: come “s” di “sera” se preceduta da segno di lunghezza e nei composti; altrimenti semplice tra vocali suona come in “rasoio” u: come in francese, tranne nei dittonghi (ou, qua, que, au, ecc) dove suona come in “questo”. Accenti circonflessi e dieresi sono segni di lunghezza. Le vocali toniche davanti a consonante semplice sono in genere lunghe, davanti a doppia sono brevi. Doî giorni de muxica in zeneise O primmo grande festival à Ne diou o progetto, “saià ascì poscibile mangiâ a coxiña do territöio; tutto, da-o menù a-a presentaçion do festival, o saià in lengua zeneise. Gh’è chinze volontäi ch’en apreuvo à l’organizzaçion: tante persoñe da valle an vosciuo dâne unna man. Se st’anno chì a va ben”, o repiggia o Pallotta, “l’anno chi vëgne faiemo e cöse ciù a l’in grande, e daiemo spaçio a-o tiatro ascì”. E o l’è giusto un da valle, pe-a preçixon de Conscenti, o Paolo Solari, trent’anni, ciammou à presentâ e doe seiañe. “Mi son da Graveggia, ch’a se ciamme ascì o Canâ di Singai, a-o çento pe çento, donca o mei zeneise o nol’èpròpioquellodeZena,ma çerchiemo da lasciâ contenti anche i ciù esteti”, o ne dixe. “L’importante però”, o continua, “o l’è arvî un pittin l’orizzonte de sta lengua: o l’arriva un momento che no ti peu stâ comme unna crava sarvæga in sciâ teu ròcca: ò che ti chiñi zu, ò che ti resti lì à beâ da solo”. À sentî de di zoeni che raxoñan coscì ven da pensâ: e se in davvei unn’äia neuva a l’avesse piggiou a sciusciâ? Tutti i tempi arrivan, basta aspëtâli. ANDREA ACQUARONE INTI URTIMI tempi no passa settemaña sensa che ghe segge quarcösa de dedicou a-a lengua da Liguria, da-o spaçio ch’o gh’àlasciouo“FestivalInternazionale di Poesia”, a-e çelebraçioin pe-o Govi, a-o convegno do Finâ do quæ emmo parlou che no l’è guæi; sensa contâ e tante iniçiative ciù picciñe. Però un evento comme quello ch’o se tegnià venardì e sabbo intranti à Frisolin (fraçion de Ne) o l’è unna novitæ mai vista, perché o scassa i schemi a-i quæ semmo avviæ. Intanto a l’è unn’iniçiativa nasciua pe voentæ de di zoeni e pensâ sorviatutto pe-i zoeni: un festival de doî giorni à l’äia averta, donde da eutt’oe scin a-a mëzaneutte ghe saià in sciô parco boña parte da scena muxicaled’esprescionligure:tutti artisti che çercan de sciortî da-e colisse ormai fruste da canson “dialettale” pe provâ à mette à giorno a muxica zeneise, sensa renonsiâ a-a continuitæ co-a tradiçion. “E a no ghe saià solo a muxica”, o spiega o Fabio Pallotta, prescidente do Circolo Randal deSestriLevante,cheol’àinan- Vignette Léscico A CIAZZA ÇITTADIÑA BARTOLOMEO IACOPONE PRONTI PE ANÂ A-O MÂ! D’agosto megio ancon, quande en tutti in vacansa. Chissà donde ò misso l’ombrellon, me l’ascòrdo tutti i anni; ô sò, o no l’è guæi pratico, ma mi m’è cao o comfòrt. “Che tempo faaa?” a cria mæ moggê d’in letto. O termòmetro o marca40graddi.“Iononvengocon sto caldo. Vacci tu così ti levi dai piedi”. E va ben. A-a fermâ do celere, dapeu de vinti menuti d’atteisa, dötrei ançien comensan à patî. Pe fortuña unna scignoa a l’è attressâ e a dà in gio de bustiñe de sâ minerale. E t’ô lì ch’o l’arriva, o bus. Niatri do quartê ô ciammemmo “o Tigre”, co-a seu corassa cô de çetron slavou ch’a giammiña pe-i monta e chiña da çirconvallaçion. S’ammuggemmo comme ancioe. BROOOOOM!!! Unna fummadda Un di tanti “Tigre” in gio neigra a s’ïsa inte äia, con un odô de bruxou da mette poia. “Al fuocooo!” o sbraggia l’autista. O Tigre stavòtta o no ghe l’à fæta, o l’à tiou o gambin. “O l’è scciuppou o Tigre” o dixe un passaggê. Piggemmo o celere apreuvo e arrivemmo à destin à uso treno indian. Me piggio un cafè pe tiâme un pittinin sciù avanti de chiña a-o mâ, lasciando montâ ancon a coæ de fâme un bagno, ma quande fasso pe inandiâme in sce l’æña, veddo un mostro gallezzante a vinti Poule retrovæ metri da riva: a l’è unna ciatta neigra che con un brasso mecanico a descarrega di tonnei de prie e de tæra. Un cantonê co-a pettoiña fluorescente o “transeña” a mæña, con tanto de nastro gianco e rosso. “Ma cosa succede?”, domando. “Non lo vede? Ripascimento. Oggi il bagno non si può fare”. Gh’ammancava o ripascimento. Vaggo a-e docce, ma un cartello o me manda subito in derê: “RISERVATO AI SOCI”. Ma quæ sòcci, s’a l’è unna ciazza pubrica? “Ma c’è qualcosa che si possa fare qui?”, diggo tra mi e mi. “Scì, scià l’ammie, de chì à doî menuti o dovieiva passâ o celere”, o l’interven un signoro ançian, moro conosciuo do mæ quartê. “Se scià va in çirconvallaçion ghe conven, contuttoch’ovaunpittinciùlento, perchénosòsesciàsacheancheuo l’è scciuppou o Tigre”. OROSCOPO Angiou /an-giòu/ NOMME DE CÖSA TRADUÇION: pergola, pergolato EXEMPI: Se ne stemmo a-o fresco sott’à l’angiou; a lelloa a creuve tutto l’angiou; into canto ciù à redòsso do giardin o gh’aiva fæto mette l’angiou. Con tutto che se fasse unna çerta fadiga à conoscila, sta poula a no l’é atro che o latin “ambulatorius” into senso originäio de “pòsto donde un o va pe demoa, à passeggiâ e à piggiâ o fresco”. A se conosce in zeneise da-o Çinqueçento e a l’à di scinònimi inte forme “bersò” (ch’o l’è de proveniensa franseise) e “ätin”, ch’o se deuvia de ciù in rivea (F. Toso, da-o “Piccolo dizionario etimologico ligure”). A CUA DO ALESSANDRO GUASONI, VALIDO DA-I 17/07 A-I 23/07 BANSA BINELLI ARÇÊ LION VERSOU O continua o periodo de allargamento di orrizzonti. Ma dæghe a mente, sedonca o resta inconscio Inta vòstra reçerca da glöia no ascordæve che poei dolongo pontâ à unna glöia ancon ciù erta. Ei da imprende à conscidiâ un successo unna cösa riescia a-o 95%, perché o l’è o vòstro destin. O l’è o momento bon pe liberâve da di peixi, pe contâ di segretti: a l’è tutta energia in de ciù De bordelli ghe n’ei à basta: ei impreiso quanto doveivi. Se v’invitan ancon unna vòtta, refuæ. O teu destin inte sto periodo o l’è quello de fâ giammin, ma de arrivâ comonque donde t’æ d’anâ. TÖO TANCOA GRITTA CRAVICÒRNO VERGINE PESCI ÆO Tempo de compiti “eròichi”: trasformâ un nemigo inte un amigo, un sappello inte un stimolo, ecc. Son giorni donde arriviei a-i estremi: riesciei à dâ ò o megio ò o pezo. Che i atri s’avvardan! O l’è poscibile che un giorno de questi v’addesciei ciù savi: veu dî che ei accettou, ei perdonou... No se finisce mai de cresce, ascì ben che sei grendi. Provæ ancon à completâve comme persoñe. Saiei a-o mascimo da vòstra capaçitæ de attraçion; o reconoscimento do mondo o no se faià aspëtâ! Çercæ a ingheuggive de persoñe che v’en de stimolo, co-e quæ scompartî a mainea de sentî a vitta. Accheugge: accoglie Addesciei: sveglierete Æña: arenile Ancheu: oggi Apreuvo: seguente Ascì: anche Avvardan: proteggano Avviæ: abituati Beâ: belare Canto: angolo Cao (m’è): mi piace, ho piacere Celere: autobus Ciamme: chiama (Val Graveggia) Ciazza: spiaggia Chiñi/â: scendi/ere Coæ: voglia Cô de çetron: arancione Con tutto: nonostante Colisse: binari Conoscila: riconoscerla Crava: capra Creuve: copre Cria: grida Dapeu: dopo Delongo: sempre Demoa: divertimenento Derê: dietro Deuvia: usa Dötrei: alcuni En: sono Finâ: Finale Ligure Gambin (o l’à tiou o): è morto Giammiña: arranca, fatica Giorno (mette à): aggiornare Grendi: adulti Guæi: molto (in frasi negative) Inandiou: organizzato, portato avanti, avviato Ingheuggive: avvolgervi attorniarvi Intranti: prossimi Lelloa: edera Mæña: marina, spiaggia Mente (dæghe): fateci caso Mei: mio (Val Graveggia) Monta e chiña: saliscendi Moro: volto Ô: lo (pronome) Patî: sentirsi mancare Pin: pieno Pittinin: pochino Refuæ: rifiutate Sappello: ostacolo Sarvæga: selvaggia Sbraggia: grida, sbraita Sedonca: altrimenti Segge: sia Seiañe: serate Singai: Zingari Slavou: sbiadito Tiou scù: alzato (raccimolato) T’ô lì: ecco (lì) Tonnei: tonnellate Uso (à): tipo, al modo 32 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 lettere PUNTI DI VISTA FIERA, VANNO SALVATI ANCORA 18 DIPENDENTI GUIDO FASSIO e AURELIA BUZZO T re anni fa, Società Fiera di Genova, nonostante le prime avvisaglie di crisi, alcune riduzioni di personale e i sacrifici di coloro che erano rimasti, era ancora una prestigiosa attrazione per il territorio ligure ed europeo. La Fiera ospitava il Salone nautico, Euroflora e manifestazioni di notevole impatto economico e fieristico, gestite con professionalità ed esperienza dai 47 dipendenti. Nonostante l’azionariato pubblico (Comune, Regione, Camera Commercio, Città Metropolitana e Autorità Portuale), una crisi prolungata, mancate scelte e investimenti in parte sbagliati, hanno portato i soci a liquidare la società e ad aprire le procedure di mobilità per i lavoratori. L’obiettivo doveva essere la sicurezza occupazionale, il pagamento dei creditori e la definizione del futuro del sito con la cessione di un ramo d’azienda e l’attribuzione del patrimonio necessario alla gestione delle attività. Ad oggi, è stata chiusa la mobilità ricollocando parte dei lavoratori (in gran parte negli uffici del Comune), ma sono rimasti 18 dipendenti a carico della Fiera. Oltretutto, manca un progetto sul futuro di Fiera. Un fatto grave, sia perchè le risorse per gli stipendi non sono infinite, sia perché Genova ha urgente bisogno di definire il ruolo di quel sito che incrocia il progetto Blue Print di Renzo Piano; non ultima, la necessità di acquisire i finanziamenti del ministero dello Sviluppo per provare a tenere a Genova il Salone. Se a questo si aggiungono le scelte che devono esser fatte per la Darsena, le problematiche del Palazzetto dello Sport con l’intervento del CONI, i costi di manutenzione del Padiglione B e la necessità di abbattere l’ex Palazzo Nira, ora finalmente finanziata, si evidenzia il livello dei problemi. La Fiera, più che di servizi pubblici di trasporto, vive anche su comodi e remunerativi parcheggi, come quello di piazzale Kennedy, quindi non si può pensare che nel ramo d’azienda quest’area non abbia importanza. Ma il ramo d’azienda non può diventare una zavorra per chi lo acquisisce. Se sarà – come si dice - il Porto antico, si deve rafforzare la sua “missione” con attività, patrimonio e risorse. La compagine societaria deve presentare al sindacato e alla città un piano serio e sostenibile. Abbiamo chiesto un confronto, ma ancora non c’è stato. Il Salone Nautico 2016 è già inserito in pubblicità: non vorremmo che qualcuno pensasse di farlo senza tutti i lavoratori di Fiera. Gli autori sono funzionario Camera del Lavoro e segretaria Filcams Cgil FARMACIE Farmacie aperte in turno diurno continuato fino a venerdì 22 luglio 2016 con orario 8-20 CENTRO ZEREGA - Via XXV Aprile, 2r CENTRO/CASTELLETTO ASSAROTTI - Via Peschiera, 3r CENTRO/FOCE GHERSI - Corso Buenos Aires, 18r ALBARO/S.MARTINO/BORGORATTI/STURLA/QUARTO MASSA - Via S. Lagustena, 66n QUARTO DEI MILLE - Viale Pio VII, 61r RIBALDONE - Corso Europa, 1140r QUINTO/NERVI AMORETTI Via Angelo Gianelli, 53r S.FRUTTUOSO/MARASSI/ STAGLIENO FRISONE - Piazzale Parenzo, 7r GEMMA - Via Canevari, 129r MONTICELLI - Via Monticelli, 88r N.S.DEL MONTE - Via G.B. D’Albertis, 15r STAGLIENO/MOLASSANA/ STRUPPA DE FERRARI - Via Terpi, 41 A/r S.TEODORO/NUNZIATA/ PRINCIPE CONTARDI - Via Balbi, 107r PESCETTO - Via Balbi, 185r SAMPIERDARENA MODENA - Via Buranello, 240r S.GAETANO - Via C. Rolando, 61Er CORNIGLIANO/SESTRI PONENTE GARBARINO - Via Sestri, 126r MODERNA - Via Cornigliano, 205r PEGLI/PRÀ/VOLTRI GAMALERI - Via Cordanieri, 21r RIVAROLO/BOLZANETO/ PONTEDECIMO MOLINA - Via G. Poli, 56r Dalle ore 20.00 è possibile avere il recapito a domicilio dei farmaci, se muniti di ricetta medica urgente, telefonando al numero 010 - 313131 (Anpas). Il servizio è completamente gratuito per l’utente essendo a carico delle farmacie di zona Farmacie aperte in turno notturno permanente orario 20.00 - 8.00 PESCETTO: Via Balbi, 185r EUROPA: Corso Europa, 676r IL SECOLO XIX SCRIVERE A: [email protected] Fax: 010.5388.587 Piazza Piccapietra 21 – 16121 Genova La Lettera del Giorno Il fumo uccide ma spaventiamo anche chi beve troppo EDOARDO CASSINELLI E-MAIL Non mi vergogno a dire che sono un accanito fumatore, da ormai cinquant’anni, l’altro giorno, nella mia tabaccheria, compro il solito pacchetto di sigarette, e noto il cambiamento nella confezione, oltre alle solite scritte: IL FUMO UCCIDE, IL FUMO CAUSA IL CANCRO, (a cui ormai ho fatto l’abitudine) ora appaiono anche le foto di ‘organi’ deteriorati dal fumo (polmoni, o persone malate terminali all’ospedale). Nulla da dire su questa Rimpiango Muri e Cortine di ferro Rimpiango il Muro di Berlino e la Cortina di Ferro che ci tenevano al riparo da tutta l’accozzaglia di gente che ci ha invaso dall’Europa Orientale. Rimpiango i dittatori dei Paesi arabi e nordafricani che tenevano a bada i loro popoli e che abbiamo contribuito a rovesciare in quelle Primavere che invece di un nuovo vento di libertà ci hanno portato solo lutti e devastazione a casa nostra. Detesto i nostri politici e anche le alte autorità ecclesiastiche che hanno permesso e caldeggiato tutto ciò. Resto perplesso nei confronti di coloro che, alla luce dei fatti, invocano ancora un’impossibile integrazione o, peggio, traggono vantaggio da questa situazione. Penso già con orrore agli inutili giorni di lutto nazionale, alle ennesime La mia città Quella multa è scorretta fiaccolate che si faranno , ai bla bla bla ed alle vane parole che, uniche, sappiamo opporre alle armi di questi terroristi che sono islamici anche se questo termine sembra bandito. E aborro vivere in quest’ Europa che sta precipitando in un assurdo Medioevo a causa dell’insipienza e della malafede di chi ci governa. Se vogliamo sopravvivere ci vogliono misure drastiche: penso a Gheddafi quando nel 1969 espulse da un giorno all’altro tutti gli Italiani dalla Libia. Non possiamo farlo anche noi oggi in senso contrario? E poi, questi maledetti sbarchi: non si possono davvero fermare? Dove e quando i prossimi? E un’ultima precisazione: forse per renderci più vicini al luogo di quest’ultima tragedia, i media televisivi ricordano come Nizza sia stata a lungo italiana. Niente di più falso: Nizza non è mai stata italiana ma semmai ha direttiva europea sui prodotti del tabacco,non cambierà il mio status di fumatore, sono cosciente che non mi fanno bene alla salute, ma visto che pago, e salato, le sigarette al Monopolio di Stato, chiedo, perché le stesse foto non vengono messe anche sulle bottiglie della birra (dove c’è un frate sorridente che beve) o su una bottiglia di Rum o whisky (dove c’è un bel veliero caraibico)? Come pago il Monopolio per le sigarette, pago anche l’U.T.I.F. per gli alcolici, spaventiamo anche chi beve birra e si scoppia il fegato e cervello, non solo chi fuma..., il tabagismo è notevolmente diminuito, mentre l’alcolismo è aumentato in modo esponenziale (purtroppo la Liguria è al primo posto per alcolismo minorile.) sempre gravitato tra Francia, regno Sabaudo e Repubblica di Genova in tempi in cui con il mondo islamico si facevano conti diversi rispetto a quelli di oggi. F. PITTALUGA E-MAIL troduzione, occorre cancellare questi carrozzoni mangiasoldi senza perdere un secondo, contestualemte reintroducendo le Province, che costano poco e svolgono una funzione insostituibile. GIOVANNI BERTEI E-MAIL Regioni via, così il debito si abbatte Quei furti senza rispetto Come autorevolmente af- fermato dal Fondo Monetario Internazionale, il debito pubblico dell’Italia è troppo alto e fonte di vulnerabilità. Per abbatterlo c’è un unico modo, sopprimere le Regioni in quanto enti inutili e parassitari, oltretutto regni di corruzione inaudita. Non servono a niente in quanto doppioni dei dicasteri governativi e costano una vera enormità, aggravata da un malaffare sfrenato e irreversibile. Il debito pubblico è raddoppiato proprio al momento della loro in- GENOVA capocronista: Claudio Caviglia Tel. 010.53881/fax 010.5388627 - 010.5388629 e-mail: [email protected] 16121 Piazza Piccapietra, 21 Nottetempo, hanno cercato di asportare dalla sua teca il quadretto della Madonna di Montallegro,sulle alture di Rapallo (Ge). Non riuscendovi, si sono accontentati di rubare gli spiccioli delle elemosine dei fedeli. Dopo i furti negli abiti dei degenti negli ospedali liguri e quelli sui morti nelle liguri camere ardenti non rimane più da stupirsi di nulla, la parola “rispetto” e il suo significato si sono persi nei meandri del passato. LUIGI FASSONE E-MAIL NON HAI SANTI IN PARADISO? Scrivi a: “ci pensa il Secolo” [email protected] Ogni mercoledì pubblichiamo le tue segnalazioni LA FOTO DEI LETTORI Protesto per il comportamento non corretto del Vigile Nr. 1823 che alle ore 8,56 del 15/7/2016 in via Santi Giacomo e Filippo mi ha elevato una contestazione per posteggio non regolare. Ho anche le foto allegate. Prendo atto che in zona i posteggi anche per motorini sono scarsi, ma mi ha dato fastidio che su 15 motorini irregolarmente posteggiati, anzi su careggiata di marcia solo i due protetti dai cassonetti dell’Amiu sono stati multati. IL SECOLO XIX Le immagini più belle da Instagram FARINA ARMANDO E-MAIL Quanto degrado in corso Italia Vorrei segnalare lo stato di estremo abbandono e sporcizia, in cui versa la passeggiata di Corso Italia. Mi vergogno e arrabbio profondamente ogni volta che la percorro a piedi. Oltre alle mattonelle rotte e non sostituite, alle aiuole in abbandono circondate da parietaria e lentamente, ma molto lentamente aggredite da personale di Aster che in mesi forse riusciranno a manutenere quanto in giornata farebbe un privato, non si può non notare la appicicosa sporcizia pro- Un’immagine della passeggiata di Arenzano dotta dal trascinamento di sacchi di spazzatura con i loro venefici percolati che dagli ingressi di locali e stabilimenti ai bidoni di raccolta, segnano il selciato. Loro che vivono sulle persone che frequentano il Corso sono i primi che lo inzozzano! Nessun controllo, nessuna sanzione, nessuna pulizia. Amiu potrebbe facilmente fare una capatina con una spazzatrice, qualche vigile urbano e prevenire o multare tali incivili comportamenti. Invece tutto tace e ogni giorno i segni del degrado avanzano sempre più...Sono qui a tentare una richiesta di responsabilità da parte del mio Comune e di quanti, con poche attenzioni in più potrebbero salvaguardare la nostra bella città! FLAVIO BURLANDO E-MAIL Ravioli, ripieni e Sciamadda In merito all’articolo di Umberto Curti apparso il 6 luglio pag. 1 e 10 vorrei preci- AIRELAV1966 Sono i lettori i protagonisti di questa rubrica: foto che ritraggono la Liguria e la nostra città. Per vedere la propria foto pubblicata sul nostro sito web, basta postarla su Instagram, all’hastag #ilsecoloxix. Una delle immagini sarà pubblicata qui. sare due cose: per quanto riguarda i ravioli, io ho sempre visto usare il tagli di carne “lonza” per fare il sugo e conseguentemente il ripieno per gli stessi. Per quanto riguarda la parola “sciamadda” parecchi anni fa parlando con una signora anziana che abitava in Canneto il Lungo, le chiesi informazioni in merito e mi disse che la signora del negozio di farinata si chiamava Maddalena da cui “scia Madda”, signora Maddalena. LUIGI C. LETTERA IL SECOLO XIX 33 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 genova sport LO PSICHIATRA È IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI UNIVERSITARI Cus: ecco Cechini, hombre horizontal «Nasciuti era un monarca democratico, io sono abituato al lavoro di gruppo: cercherò un team manager» L’INTERVISTA GIORGIO CIMBRICO DOPO 34 anni, il Cus Genova va in analisi: da poche ore il presidente di quella che, oltre che più importante polisportivadellaLiguria,èanchecentro di aggregazione della popolazioneuniversitaria,nonè più Mauro Nasciuti. Testimone, scettro e gonfalone con i grifoni passano a Maurizio Cechini, 66 anni, psichiatra, responsabile della sanità penitenziaria nelle carceri di Marassi e Pontedecimo. Cechini, una successione che odora di storia… «Avviene sulle ali di una designazione che giunge proprio da chi per tanti anni è stato al timone ed è il segno di un cambiamento profondo che investe la nostra vita, le nostre abitudini, anche il modo di intendere e praticare lo sport. Credo che con Nasciuti sia stata attraversata una lunga era di monarchia democratica. Lui è erimaneundirigentedivertice, in un sistema di tipo piramidale. Oggi questa struttura, questa tipologia di leadership, è sottoposta a una mutazione: più orizzontale che verticale. Lo si nota anche andando a sondare il panorama politico». Può essere un punto d’avvio per capire quale sarà la sua linea di condotta. «Il mio modello risente del lavoro che svolgo: il medico, e inparticolarelopsichiatra,lavora sempre in équipe. Prima di tutto ricercando le esigenze che, ripeto, sono mutate. Oggi esiste una netta frattura tra chi fa sport agonistico e chi si limita a una pratica ludica. In questo senso, stiamo lavorando da tempo sulla popolazione universitaria e stiamo raccogliendo cifre importanti: sono almeno 7.000 gli studenti che hanno a che fare con le nostre offerte di attività, di occasioni di svago fisico. Monitoriamo le esigenze, facciamo le nostre proposte e di solito ci azzecchiamo». Gli impianti sono gli strumenti indispensabili… «È uno dei grandi meriti della presidenza di Nasciuti: alla fine degli anni Settanta, avevamo i campi da tennis di via Montezovetto e nulla più. Oggi abbiamo a disposizione il Palacus di Valletta Puggia e le altre strutture nella zona del dipartimento di fisica, il Carlini che abbiamo avuto in gestione dal Comune, il campo pratica di golf a Quarto Alto, la pista della Fontanassa a Savona. È un patrimonio». Ha già uno scenario in mente? «Sfruttare a fondo le capacità di chi è entrato a far parte del consiglio, assegnare compiti legati ai contatti con gli enti locali, al marketing, alla Maurizio Cechini (a sinistra) con Mauro Nasciuti PROMOZIONE Il Molassana non si nasconde Preso Di Maria, mister Schiazza: «Vogliamo arrivare ai playoff» FULVIO BANCHERO PER IL TERZO anno consecutivo sarà Corrado Schiazza l’allenatore del Molassana che nel campionato di Promozione riparte con rinnovato entusiasmo e obiettivi ben chiari. Quelli di accedere ai playoff promozione magari per ritornare in Eccellenza, lasciata due stagioni fa dopo un solo anno di permanenza. Ancoraunavoltalaricettasarà quella che in questi anni ha fatto la fortuna del club del patron Franini: i ragazzi del settore giovanile. «Da quando alleno il Molassana – racconta Schiazza – i nostri giovani si sono dimostrati sempre il punto di forza: quelli che abbiamo promosso sono migliorati nel corso delle stagioni, e quelli che annualmente promoviamo dalle leve come Juniores e Allievi hanno lasciato intravvedere buone qualità». Così se il mercato in uscita ha visto la partenza del promettente portiere Riccardo Secondelli verso la Genova Calcio in Eccellenza, quella della punta esperta Marco Franceschetti e dei due 1996 Matteo Musso e Lorenzo Fu- Giuseppe Di Maria (a destra) esulta dopo un gol setti («Purtroppo, non essendo più obbligatori, i classe ’96 sono i primi a rimetterci dopo due anni di agevolazioni» sottolinea Schiazza), in entrata l’unico nuovo arrivo è l’attaccante Giuseppe Di Maria (1994) dall’Athletic. «Un giocatore molto forte» chiosa il mister rossoazzurro, aggiungendo che «per il resto è stata confermata tutta la rosa della passata stagione compresi i “vecchi” a partire da SPORTMEDIA capitan Barsacchi, passando per Madaio e Caramello. A questi vanno aggiunti due ragazzi classe 1999 – Tecchianti e Arlandini – che faranno parte del progetto. Insomma ho a disposizione una rosa competitiva che potrà ritagliarsi uno spazio importante durante il torneo che partirà a settembre». Se in molti in estate non vogliono far proclami o parlare di obiettivi, Corrado Schiazza è schietto e non vuole nascondersi. «Il nostro obiettivo è migliorare il sesto posto della passata stagione, quindi proveremo a centrare i playoff. Certo prima che si cominci tutti vogliono vincere e nessuno retrocedere, ma per quello che ci riguarda siamo consapevoli di essere una buona squadra che ha dalla sua un grandissimo entusiasmo». Il Molassana si radunerà il 12 agosto, «per alcuni test fisici, anche se come nostra abitudine partiremo ufficialmente dopo Ferragosto – spiega Schiazza - so che alcune società partono una settimana prima, però non dobbiamo mai dimenticare che siamo dilettanti quindi è giusto lasciare ai ragazzi un po’ di tempo per le vacanze. Il primo impegno ufficiale sarà la Coppa Italia che prenderemo come allenamento per testare a che livello saremo della preparazione». La chiusura è uno sguardo sul Girone B. «Mi sembra ancora più equilibrato dello scorso anno;aparteilLittleClubcheha costruitounasquadrarivoluzionandolarosa.Attentiperò al Baiardo e all’Athletic». gestione degli impianti, evi- gigantessa maori, e portiamo tare che i vari sport che com- a casa due Coppe delle Coppe, pongono la parte agonistica andando a conquistare i trofei del Cus siano vasi poco comu- in Olanda e in Cecoslovacchia nicanti. Voglio trovare in fret- in fondo a viaggi su bus che, ta una figura che operi da te- per citare un grande scrittore, am manager in grado di spa- si trasformavano in corriere ziare su una piccola galassia stravaganti. A seguire, 35 anche comprende atletica, ni da capodelegazione della rugby, squadra del basket, pallaCus Genova volo, tennis, DIFFERENZE ai campionahockey prato, Oggi esiste ti nazionali individuarne universitari. le esigenze, una netta frattura Una galleria andare a cac- tra chi fa sport di volti, di cia di nuove agonistico scherzi merisorse. Poche morabili, di formalità e e chi si limita ricordi, di molta opera- a una pratica ludica successi. Non tività: più che c’è che da alun consiglio lungarla». direttivo, un E Nasciugruppo di lati? LUNGA VITA voro». «La sua è Non le reuna dimensta che rac- Per eguagliare il mo sione naziocontareisuoi predecessore dovrei nale e interinizi. campare fino a 100 nazionale, le«Nel ’69 mi gata all’atleiscrivo al- anni? Ci proverò tica e alle l’Università e Universiadi MAURIZIO CECHINI vado a giocache nel 2019 presidente del Cus Genova re a tennis al torneranno Cus, così, per in Italia, a Napassatempo. poli e in CamScopro che c’è la squadra di pania. Ma rimarrà con noi, baseball e di lì a poco nasce non ho un dubbio». anche il softball. Mi ritrovo ad Se vorrà uguagliare il reallenare le ragazze. Vinciamo gno del suo predecessore, due Coppe Italia, ci lanciamo dovrà arrivare a 100 anni anche sul mercato e prendia- tondi… mo due neozelandesi, Gina «Ci proverò». Webber e Rhonda Hira, una cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CANOTTAGGIO Raduno a Piediluco per le convocazioni E a Pra’ training camp a settembre BEPPE D’AMICO SONO COMINCIATE ieri a Piediluco le regate di selezione Senior, Under 23 e Junior. Presso il centro federale, la Direzione Tecnica sottoporrà gli atleti iscritti delle varie società partecipanti a un training intensivo di due giorni al termine del quale i responsabili tecnici comporranno i team azzurri per i prossimi appuntamenti internazionali. Fittissimo, infatti, il calendario di gare, a prescindere, come ovvio, dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro per le quali, ormai da tempo, i giochi sui convocati definitivi sono conclusi, purtroppo con l’esclusione di Paolo Perino, ex del Murcarolo ora in forze alle Fiamme Gialle, che non è riuscito a strappare il pass olimpico sul singolo, armo non certo tra i più adatti al suo talento e alle sue potenzialità. Moltigliappuntamentiprestigiosi, dalla Coupe de la Jeunesse (in Polonia, a Poznan, dal 30 al 31 luglio) ai Campionati del Mondo Senior, Under 23 e Junior per specialità non olimpiche a Rotterdam (Olanda) da 21 al 28 agosto. Per questi sono già convocati Federico Garibaldi e Davide Mumolo (Elpis), e Matteo Della Valle, Andrea Panizza, Lorenzo Gaione, Giorgio Gesmundo (sempre Elpis). Ancora Poznan ospiterà i Campionati del Mondo Universitari dal 2 al 4 settembre. A Genova un appuntamento importante si terrà dal 17 al 18 settembre presso il Centro Federale Periferico di Prà. Si tratta del Master Training Camp 2016 organizzato dalla Società Canottieri Elpis Genova, in collaborazione con il Comitato Regionale della Fic Liguria, master che avrà il compito non solo di insegnare a perfezionare la tecnica di voga, ma anche di preparare gli equipaggi che parteciperanno ai Campionati Italiani in Tipo Regolamentare, dall’1 al 2 ottobre a Brindisi, e ai Campionati Italiani di Coastal Rowing di Lignano Sabbiadoro. Grandi ospiti per l’appuntamento genovese, i campioni olimpici Rossano Galtarossa e Alessio Sartori. 34 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 IL SECOLO XIX BASSO PIEMONTE IL TEMPO OGGI min. 10° max 30° ACQUI, FINSYSTEM È DECISA A FAR VALERE IL DIRITTO DI PRELAZIONE: GIÀ VERSATA LA CAUZIONE MATTINO Sereno POMERIGGIO Sereno Terme, gli svizzeri offrono di più IL PIANO GIOVANNA GALLIANO POZZOLO FORMIGARO. Sarà la ditta Ariet di Voghera a occuparsi della manutenzione fino al 2017 degli impianti semaforici e dell’illuminazione a Pozzolo. La ditta eseguirà interventi straordinari in piazza IV Novembre, strada del Bissone, via della Badia, strada Cassano, via Garibaldi, via Vallicella, nel sottopasso di viale Oreste Armano e alla scuola elementare Oddini per un importo complessivo di 13 mila euro. Rientra nell’elenco anche il nuovo semaforo posizionato fra la provinciale per Villalvernia, la frazione Bettole e strada Fossa del Sale. Tale impianto semaforico è stato installato su richiesta degli abitanti di Bettole che lamentavano già da tempo la pericolosità dell’incrocio. Costo: 17 mila euro (8 mila stanziati dal Comune, il resto dalla Provincia). È pari a 7.500 euro , invece, la cifra che il Comune di Pozzolo per la sistemazione della copertura degli spogliatoi dell’impianto sportivo di via Frascheta. I lavori verranno eseguiti dalla ditta Raffo Impermeabilizzazioni di Cassano Spinola. Verrà installata, poi, a breve, in piazza Bottazzi la nuova casetta dell’acqua. “L’amministrazione – dice il sindaco Domenico Miloscioha ritenuto opportuno posizionare una fontana a favore dei cittadini per limitare l’acquisto di bottiglie di plastica, con minor costi di trasporto e di smaltimento». South Marine mette sul piatto altri 500 mila euro per tentare di battere i liguri ACQUI TERME. Per le Terme acquesi si apre un nuovo capitolo. Probabilmente l’ultimo, o forse no. Due sono i fatti concreti avvenuti negli ultimi giorni, dopo che la Finsystem, fra i soci di minoranza di Terme spa, ha esercitato il diritto di prelazione su quel pacchetto di maggioranza azionaria (81%) che, in teoria, sarebbero dovute finire nelle mani della South Marine Real Estate. Primo atto: la Finsystem ha versato i 500 mila euro di cauzione indispensabile per subentrare alla società svizzera ma, per contro, la South Marine avrebbe rilanciato la propria offerta di altri 500 mila euro. Cifre alla mano gli svizzeri avrebbero messo sul piatto 10 milioni di euro per acquistare l’intero pacchetto azionario. È da vedere ora se tutto ciò sarà tecnicamente accettabile o se, essendo la Finsystem un socio di minoranza che ha esercitato nei tempi giusti il suo diritto di prelazione, questo nuovo episodio possa diventare solo un semplice ostacolo sulla via del rilancio degli stabilimenti termali. «La Finsystem – spiega il sindaco di Acqui, Enrico Bertero – sta prendendo accordi conFinPiemonteperversare la prima parte dei 9 milioni e mezzo di euro che erano previsti dal bando». Si tratta di 4,5 milioni di euro che saranno versati probabilmente già entro la fine del mese. La cifra mancante dovrà essere invece pagata entro giugno del 2017. «Il diritto di prelazione è proprio questo – spiega ancora Bertero – subentrare agli acquirenti con le stesse identiche condizioni. Finsystem ha esercitato un proprio diritto e, per quanto ci riguarda, ci auguriamo che al più presto si inizi a parlare di un progetto di rilancio». Nelle prossime settimane infatti, il sindaco Bertero incontrerà i vertici della società ligure e nell’occasione si Una delle piscine all’interno delle terme di Acqui LA TRATTATIVA COMUNE IMPAZIENTE Il gruppo straniero pronto a sborsare 10 milioni di euro per acquisire l’81% della società Il sindaco: «Spero che decolli al più presto il piano di rilancio del settore termale» parlerà di un progetto industriale da attuare al più presto. «Noi faremo di tutto per agevolare l’avvio di un serio piano d’investimenti – continua il primo cittadino – faremo veramente il possibile per far decollare il nostro settore termale». In questo progetto, al momento, non è dato sapersi se ci potrebbe essere qualche sorta di accordo con la South Marine oppure con la cordata di imprenditori acquesi che. per vedersi aggiudicare l’agognato 81% delle quote azionare, aveva anche presentatounricorsoalTar.Suquesto punto le bocche sono tutte cucite ma è chiaro che tale possibilità è sul tavolo dei protagonisti della vicenda. Tra gli interventi “firmati” da Finsystem, la costruzione dell’albergo Hotel Roma e Palazzo Talice Radicati e la prima gestione delle Nuove Terme. Rimane però da capire la realizzazione di quei 50 appartamenti proprio davanti all’Acqua Marcia. Appartamenti che in un primo momento avrebbero dovuto diventare parte di un complesso residenziale ad uso e consumo del turismo ma che invece, successivamente, sono stati messi in vendita come normali alloggi. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL 26 LUGLIO MANIFESTAZIONE PER FERMARE L’AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO DI PREDOSA Tav e discarica, si alleano i comitati del no I comitati della Val Bormida il 19 luglio al presidio contro il Terzo valico a Pozzolo DANIELA TERRAGNI SEZZADIO. Il 26 luglio in Provincia si riunirà la conferenza dei servizi per valutare il progetto di ampliamento dell'attività di lavorazione dei rifiuti industriali allo stabilimento Grassano Riccoboni di Predosa. I comitati della Valle Bormida allestiranno un presidio in difesa della falda idrica. Agli organizzatori, che mercoledì sera al salone comunale di Sezzadio hanno incontrato la popolazione, un giovane agricoltore,DaniloRaineri,haofferto uova di gallina, per sensibilizzare. È di Sezzadio, ma ringrazia del faro acceso su Predosa. «Due progetti, stes- so disegno – dice Raineri - se l'acqua sarà contaminata nonpotròpiùinnaffiareedar da bere agli animali, come farò? Andrò a comprare le bottiglie al supermercato?». Suirischiperleaziendeilneo Comitato degli agricoltori della Valle Bormida, presieduto da Maurizio Daniele, ha mobilitato le organizzazioni agricole.«PredosaeSezzadio non diventeranno un polo industriale dei rifiuti – avverte Pier Giorgio Camerin di Sezzadio Ambiente – cinque anni fa c'era il progetto di discarica Riccoboni in località Cascina Borio, poi la stessa società ha presentato il progetto di ampliamento a Predosa e nel frattempo si è sa- puto che la ex cava Borio è uno dei siti indicati per ricevere il materiale di scarico del Terzo Valico, che contieneamianto.Irischisonopeggiorati, è un quadro inaccettabile per la valle Bormida, che sta ancora scontando 117 anni di inquinamento dell'Acna, ma riusciremo a farci ascoltare se saremo numerosi». I Comuni alleati, che con Castellazzo Bormida e Casal Cermelli saliranno a 26, confidano nei quattro ricorsi in attesa di sentenza e si rafforza la mobilitazione, a cui prende parte anche Legambiente Ovada e Valle Stura. «La solidarietà dev'essere reciproca - ha detto il coordi- natore dei Comitati di base, Urbano Taquias - la Valle Scrivia ci è vicina e noi il 19 luglio alle 9.30 parteciperemo al presidio organizzato a Pozzolo e Fraconalto contro gli espropri del Cociv». Il 26 ci sarà il presidio davanti alla seconda conferenza, che si soffermerà sul Piano Territoriale delle Acque. «Lo stabilimento è sopra la falda– dice Ivano Sardi, Vivere a Predosa - se l'ampliamento sarà approvato, saranno ammesse alla lavorazione 720 tipologie di rifiuti, lo scarico dei reflui avverrà nell'Orba, ma il Parco del Po e dell'Orba è sito d'interesse comunitario”. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IN PROVINCIA SONO COLTIVATI A FRUMENTO 33 MILA ETTARI, MA GLI AGRICOLTORI FATICANO A COPRIRE I COSTI Parte da Alessandria la “rivolta del grano”: «Prezzi troppo bassi» Pozzolo, al via la manutenzione di lampioni e semafori M. P. IL 19 E 20 LUGLIO Novi, una 2 giorni in ricordo di Enzo Buarné NOVI. La Soms e il Teatro del Rimbombo organizzano una due giorni in ricorso dell’attore e regista novese Enzo Buarné, scomparso di recente. Martedì, all’Osteria dell’Orto di Pasturana, verrà consegnato il premio all’attore Andrea Vasone e sarà proiettato il film premiato al Bifest di Bari “The plastic carborard sonata”; il 20 luglio, alle 21,30, saranno proiettati cortometraggi interpretati da Buarné per la regia di Daniele Lince Coldiretti: vanno intensificati i controlli sul prodotto importato e resa obbligatoria la tracciabilità di pane e pasta Farmacie di turno ALESSANDRIA. Il raccolto del grano è buono, la qualità eccellente, ma i produttori sono in ginocchio. Il prezzo del frumentoèindiscesalibera,costa meno di trent'anni fa, le aziende non coprono i costi di produzione e rischiano di chiudere. La Coldiretti di Alessandria, in piena mietitura, lancia la battaglia nazionale in difesa dei coltivatori e dei consumatori. «La nostra provincia, con 33 mila ettari a frumento e una resa media di oltre 50 quintali per ettaro, da sempre è punto diriferimentoperlaproduzione di grano tenero di qualità – dice il presidente provinciale di Coldiretti, Roberto Paravidino – eppure la quotazione è di appena 14,30 euro al quintale. Dal grano al pane i prezzi aumentano del 1450%, servono 30 chili di grano per comprare un chilo di pane”. Sono quadruplicate le importazioni di grano dall'Ucraina, raddoppiati gli arrivi dalla Turchia. «È il risultato del mercato globale, controllato da 5 multinazionali». Paravidino estenderà la mobilitazione all'assemblea nazionale della Coldiretti, da lunedì a Roma. «Chiederemo ai politici di legiferare - continua Paravidino - per intensificare i controlli sul grano importato e per fare in modo che tutti i Paesi osservino le stesse regole e quindi gli stessi costi di coltivazione, conservazione e trasparenza. Chiediamo l'eti- chettatura per i prodotti da forno, pane e pasta per indicarel'originedelgranosullaconfezione». Metà del pane in vendita è impastato con farina importata, un pacco di pasta su tre è straniero anche se è prodotto in Italia. Il Basso Piemonte sta raccogliendo 400 milaquintalidigrano ditrenta varietà, coltivato senza impatto ambientale e conservato in moderni impianti, anche refrigerati. «È avvilente pensare che sarà utilizzato per tagliare il grano straniero contenente un'elevata quantità di microtossine». L'aspetto positivo è che si rafforzano i progetti di filiera.«Coldidirettihainiziato a valorizzare il grano alessandrino 15 anni fa – conclude il presidente Paravidino – Parte delgranoalessandrinoèdestinato a Barilla e Saiwa, sostiene la Filiera Agricola Italiana, è pane sulle piazze con Campagna Amica ed è sempre più rivolto al bio». D. T. Alessandria: Sacchi corso Acqui 45 Tel. 0131-342.703 Acqui Terme: Baccino corso Bagni 65 Tel. 0144-322.556 Ovada: Moderna, via Cairoli, 165 Tel. 0143-80.348 Tortona: Farmacom S.R.L. F. C. 1 , corso Don Orione 51/A Tel. 0131.862.630 Novi Ligure: Moderna via Giovanni XXIII 5 Tel. 0143-2166 album IL SECOLO XIX Cinema In sala a cura di NATALINO BRUZZONE GENOVA ALBATROS via Gio Batta Roggerone 8, tel. 01074.91.662. Prezzi: € 5,50 intero; € 4,50 ridotto Chiusuraestiva AMERICA via Cristoforo Colombo 11, tel. 01059.59.146. Prezzi feriali: € 6,00 inte- ro; € 5,00 ridotto. Prezzi festivi e prefestivi: €7,50 intero; €6,00 ridotto. Mercoledì: €4,50 Chiusuraestiva ARISTON vico San Matteo 16r, tel. 01024.73.549. Prezzi: € 8,00 intero; € 6,50 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00 pomeridiano Chiusuraestiva CINEMA ALL’APERTO SAN SIRO - NERVICINEMA via alla Chiesa Plebana 15, tel. 01032.02.564. Joy 21.30 CITY vico Carmagnola 9, tel. 01086.90.073. Prezzi: € 8,00 intero; € 6,50 militari e ragazzi fino a 10 anni Chiusuraestiva CORALLO via Innocenzo IV 13r, tel. 010586.419. Prezzi: € 8,00 intero; € 6,50 militari e ragazzi fino a 10 anni ADragonArrives!VO IlcasoSpotlight 21.30 (sott.li) 21.15 ODEON corso Buenos Aires 83, tel. 01036.28.298. Prezzi: € 8,00 intero; € 6,50 militari e ragazzi fino a 10 anni ThelegendofTarzan 17.00-19.15-21.30 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 17.00-20.30 LA FORTEZZA NASCOSTA via Palazzo della Fortezza. Martedì:Nonesserecattivo 21.30 RITZ D’ESSAI piazza Giacomo Leopardi 5r, tel. 010314.141. Prezzi feriali: € 6,00 inte- ro; € 5,00 ridotto. 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Prezzi: € 6,00 intero; TartarugheNinja 17.30-20.30 Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine 18.00 Cattivivicini2 V.M.14 21.30 Cell 17.05-19.15-21.25 Angrybirds-Ilfilm 17.00 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 19.20-21.40 BastilleDay 17.10-19.15-21.20 ThelegendofTarzan 17.00-19.20-21.45 ThelegendofTarzan3D 18.00 ThelegendofTarzan 20.30 TheConjuring-IlcasoEnfield 17.45-21.15 Unaspiaemezzo 17.00-19.25-21.50 ItFollows 17.00-19.15-21.35 € 5,00 ridotto, under 18, over 65, universitari; € 4,00 (con tessera ACEC) UCI FIUMARA via Mantovani 1, tel. 892.960. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,50 VERDI piazza Oriani 7, tel. 01061.48.366. Chiusuraestiva ridotto, bambini fino a 8 anni, over 65; € 4,50 matinee. Mercoledì: € 6,50. Martedì: € 5,00 promo donna. Proiezioni 3D: € 11,00 intero; € 9,00 ridotto Unaspiaemezzo 17.05-19.50-22.30 SneezingBabyPanda 17.00-19.40 Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine 22.10 Cell 17.10-20.00-22.30 BastilleDay 17.00-19.50-22.20 Angrybirds-Ilfilm 16.50 Perfettisconosciuti 19.30-22.10 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 16.40-19.30-22.15 ThelegendofTarzan 17.15-20.05-22.45 ItFollows 17.20-20.10-22.45 TheConjuring-IlcasoEnfield 16.40-19.45-22.45 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 17.10-20.00-22.45 ThelegendofTarzan 16.45-19.40 ThelegendofTarzan3D 22.20 Warcraft-L’inizio 17.00 Cattivivicini2 V.M.14 20.00-22.35 NICKELODEON via della Consolazione 1, tel. 010589.640. Chiusuraestiva Chiusuraestiva SANPAOLO FRITZLANG via Acquarone 64r, tel. 010213.773. Prezzi: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto Chiusuraestiva CINEMA SAN SIRO via alla Chiesa Plebana 5r (Nervi), tel. 01032.02.564. Prezzi: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto Chiusuraestiva SAN PIETRO piazza Frassinetti 10, tel. 01037.28.602. Prezzi: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto NUOVO CINEMA PALMARO via Prà 164, tel. 01061.21.762. Chiusuraestiva EROTICI CHIABRERA vico Chiabrera 8, tel. 01025.12.637. Prezzi: € 7,50 intero; € 5,00 ridotto Filmalucirosse CENTRALE via S. Vincenzo 13, tel. 01040.72.909. Prezzi: € 7,00 intero; € 5,00 ridotto. Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 22; sabato dalle ore 10 alle ore 24; domenica dalle ore 14 alle ore 24 Etero TransoGay ELDORADO via Buranello 90, tel. 01064.57.943. Prezzi: € 15,00 intero; GIOIELLO PLAY HARD CENTER vico della Cittadella (da via Balbi), tel. 01040.77.737. Prezzi: € 7,00 intero; € 5,00 ridotto. Orario: dalle ore 13 alle ore 21, sabato domenica e festivi 13,00-22,00 FilmEtero FilmGay CELL ROSSIGLIONE NUOVO CINEMA ITALIA via Sauli, tel. 01085.90.644. Prezzi: € 7,50 intero; CANTERO piazza Matteotti 23, tel. 0185363.274. Chiuso MUNICIPALE piazza Matteotti 4, tel. 010924.400. Chiusuraestiva TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 21.15 Julieta 21.30 MIGNON via Martiri della Liberazione 131, tel. 0185309.694. Angrybirds-Ilfilm 21.30 RUTADICAMOGLI MASONE OPERA MONS. MACCIÒ via Pallavicini 7, tel. 01092.69.792. Prezzi: € 7,00 intero; € 5,00 ridotto € 5,00 ridotto. € 5,00 Lunedì Chiuso bb (HORROR) 98 min. Regia di Tod Williams, con John Cusack, Samuel L. Jackson, Isabelle Fuhrman, Stacy Keach, Griffin Freeman, E. Roger Mitchell Il cervello di milioni di persone viene fritto da un virus sprigionato dal telefonino. Un gruppotto lotta per non essere fagocitato dagli zombi. Idea iconoclasta, messa in scena non sempre all’altezza del copione di Stephen King. n Genova: The Space, Uci Fiumara SAN GIUSEPPE via Romana 153 (Ruta), tel. 01857.74.590. Chiusuraestiva SANTAMARGHERITA Chiusuraestiva CENTRALE largo Giusti 16, tel. 0185286.033. Prezzi: € 7,00 intero; MONEGLIA ThelegendofTarzan BURGO piazza Caduti, tel. 33316.36.228. SESTRILEVANTE CAMOGLI Leconfessioni Ave,Cesare! ARENA ESTIVA CORZETTO via Bettolo 9. Zootropolis 21.30 RAPALLO ARISTON via Fico 12, tel. 018541.505. ThelegendofTarzan 21.30 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 21.15 BOGLIASCO PARADISO largo Skrjabin 1, tel. 01034.70.438. Chiusuraestiva CINEMA ESTIVO CABANNUN giardini Comunali G. Dossetti. IlcasoSpotlight 21.30 CASELLA PARROCCHIALE - SALA DON MARIO BEROLDO via De Negri 42. Prezzi: € 6,00 intero; € 4,00 ridotto Mercoledì:Pelé € 5,00 ridotto Prezzi: € 6,00 intero; € 4,00 ridotto CAMPOMORONE 21.15 bbbb (THRILLER) 107 min. Regia di Mani Haghighi, con Amir Jadidi, Homayoun Ghanizadeh, Ehsan Goudarzi, Kiana Tajammol, Ali Bagheri, Nader Fallah Per la rassegna del cinema iraniano un thriller al tempo dello Scià su un’isola dove la polizia segreta indaga sulla morte di un oppositore del regime. Affascinante intreccio nella malia di un paesaggio arcaico e denso di mistero. n Genova: Corallo (V.O.) Miamoglieèunagran............ dalle ore 10:00 alle ore 22:30 CHIAVARI BARGAGLI piazza Conciliazione 1, tel. 010900.164. Prezzi: € 6,00 intero; A DRAGON ARRIVES! € 10,00 ridotto ARENZANO BARGAGLI bb (AVVENTURA) 109 min. Regia di David Yates., con Alexander Skarsgård, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz, Margot Robbie, Djimon Hounsou, Casper Crump, Ella Purnel Ritorna, in piena modernità, il leggendario signore della giungla. Da anni l’eroe della foresta è tornato a essere un lord inglese. Poi viene rispedito in Congo per una missione che nasconde corruzione, avidità e vendetta personale. n Genova: Odeon, The Space (anche 3D), Uci (anche 3D) Chiusuraestiva PROVINCIA DI GENOVA € 6,50 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 6,00 over 60 THE LEGEND OF TARZAN 19.00 21.30 AUGUSTUS via Lamamora, tel. 018561.951. TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 20.20-22.20 Thedressmaker-Ildiavoloètornato 20.00-22.10 20.20-22.20 BASTILLE DAY SORI SALA ENZO COSTA via Combattenti Alleati 4. Prezzi: € 6,00 intero, € 5,00 ridotto (venerdì, sabato, domenica); € 4,50 prezzo unico (mercoledì); € 4,00 prezzo unico (giovedì d’essai) Mercoledì20:TheDanishgirl bb (THRILLER) 92 min. Regia di James Watkins., con Idris Elba, Richard Madden, Charlotte Lebon, José Garcia, Kelly Reilly, Anatol Yusef, Alexander Cooper, Karl Farre Sottotitolo italiano “ il colpo del secolo” per questa avventura, tra lo spionistico e il noir, di un borseggiatore che ruba una borsa con una bomba destinata a un attentato. Thriller di adrenalinica confezione parigina. n Genova: The Space, Uci Cinemas 21.30 RONCOSCRIVIA TORRIGLIA COLUMBIA via Vittorio Veneto, tel. 01096.57.020. Chiusuraestiva CINEMA TORRIGLIA piazza della chiesa, tel. 010944.038. Lapazzagioia 21.30 ALESSANDRIA E PROVINCIA IT FOLLOWS ALESSANDRIA UCI CINEMAS via Gambalera - Spinetta Marengo, tel. 0131892.960. Prezzi: € 8,00 intero; € 6,70 ridotto (da martedì a venerdì), bambini fino a 8 anni, over 65; € 5,80 lunedì; € 5,00 promo donna martedì ThelegendofTarzan 17.20-20.00-22.30 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 17.20-20.00-22.35 ItFollows 17.30-20.10-22.40 Cell 17.40-20.00-22.30 Angrybirds-Ilfilm 17.40 Perfettisconosciuti 20.15-22.40 BastilleDay 17.40-20.00-22.20 Unaspiaemezzo 17.20-19.50-22.30 MACALLÈ via Marsala 1A - Castelceriolo, tel. 33494.88.905. Prezzi: € 5,00; € 4,00 riduzione Soci Ass. Culturale. Lunedì: € 4,00 IlcasoSpotlight 17.00-19.00-21.30 TORTONA MEGAPLEX STARDUST citta comm.le Oasi, tel. 0131880.754. Prezzi: € 8,00 inte- ro; € 6,00 ridotto bambini fino a 8 anni, oltre 60 anni; € 4,00 Carta argento. Lunedì: € 5,00 escluso festivi e prefestivi ThelegendofTarzan 17.30-20.30-22.50 ThelegendofTarzan3D 19.20-21.30 Unaspiaemezzo 17.30-20.30-22.50 Cell 17.30-20.30-22.40 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra 18.00-20.30-22.50 Pericleilnero 17.30-20.30-22.40 Press 19.50 TartarugheNinja-Fuoridall’ombra3D 17.20 ItFollows 21.40 BastilleDay 17.30-20.40-22.40 ACQUITERME ARISTON piazza G. Matteotti 16, tel. 0144322.885. ThelegendofTarzan3D ThelegendofTarzan 20.30 22.40 OVADA SPLENDOR via G. Buffa, tel. 010583.261. Chiusuraestiva bbb (HORROR) 96 min. Regia di David Robert Mitchell, con Maika Monroe, Keir Gilchrist, Jake Weary, Olivia Luccardi, Daniel Zovatto, Lili Sepe, Linda Boston Uno stranissimo quanto micidiale virus che si trasmette per via sessuale: sarai seguito da uno minaccioso zombie. Horror a tratti inquietante, sempre elegante, aperto a più letture ma troppo astratto nelle sue metafore su sesso e società. n Genova: The Space, Uci Fiumara GIUDIZI BUONO ........................ HHH MEDIOCRE ................... DISCRETO..................... H DA NON PERDERE ....... HHHH HH CAPOLAVORO ............. HHHHH DOMENICA 17 LUGLIO 2016 35 Teatri GENOVA TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti Tel. 010.591.697 - 589.329 - www.carlofelice.it Mercoledì 20 luglio, ore 21,30 Porto Antico/Piazza delle Feste: CARMEN K - Con la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei. Posto unico euro 15 Biglietteria: dal martedì al venerdì dalle 11 alle 18 e un’ora prima dello spettacolo. Sabato dalle 11 alle 16. Domeniche con spettacoli serali da un’ora prima a 15 minuti dopo l’inizio. Domeniche con spettacoli pomeridiani da due ore prima a 15 minuti dopo l’inizio. LUNARIA TEATRO Tel. 010. 247.70.45 - 373.789.49.78 - www.lunariateatro.it Domani, ore 19: incontri aperitivo Loggiato Palazzo Giulio Pallavicino: FUORI LE BOMBE..VITE TRAVOLTE a cura di Remo Viazzi - ingresso euro 1 Ore 21,15 (Piazza San Matteo): LEI DUNQUE CAPIRA’ di C. Magris e E. Pozzi. Con G. Neri. Regia di Daniela Ardini. Prezzo intero euro 12 - ridotto euro 10. Carnet nominativo universitari 4 spettacoli euro 20 Biglietteria: Galleria Mazzini 1/1, da lunedì a venerdì, ore 10-16 TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA Corte Lambruschini, viale E. F. d’Aosta - 1020 posti Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.it RIPOSO Fino al 16 luglio saranno in vendita gli abbonamenti per la stagione 2016/17 in promozione estiva. Orario casse: 10-14 dal lunedì al sabato. In presenza di spettacolo serale ore 19-21 (giovedì 18,30-20,30) Dal 18 luglio biglietterie chiuse. La biglietteria riaprirà lunedì 5 settembre. TEATRO STABILE - DUSE Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300 RIPOSO Casse chiuse. Apertura estiva biglietterie: solo in presenza di spettacolo serale ore 19-21 (giovedì 18,30-20,30) Dal 18 luglio biglietterie chiuse. POLITEAMA GENOVESE Via N. Bacigalupo 2 - Tel. 010.839.35.89 www.politeamagenovese.it RIPOSO Orario biglietteria dall’1 al 29 luglio: da lunedì a venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18 E’ aperta la campagna abbonamenti Promozione estiva prolungata per tutto il mese di luglio TKC TEATRO DELLA GIOVENTÙ Via Cesarea 16 - Via Macaggi 92A - Tel. 010.8981.177 www.tkcteatrodellagioventu.it - [email protected] Oggi, ore 21: IL BOSS DI BOGOTÀ. Di Alain Raynaud-Fourton. Regia di Massimo Chiesa. Con Daria D’Aloia, Marco Zanutto, Andrea Tich, Lidia Castella, Lorenzo Tolusso, Mauro D’Amico, Fabio Facchini, Gloria Cuminetti. Produzione The Kitchen Company. In occasione dell’ultima replica prezzi speciali: intero euro 10, Associato Ivo Chiesa euro 7, Under 30 euro 5. TEATRO DELLA TOSSE Piazza R. Negri 4 - Tel. 010.2470.793 - www.teatrodellatosse.it RIPOSO Da martedì 19 luglio prevendita per: LA MACCHINA DEL TEMPO - regia di Emanuele Conte. Apricale (IM) dal 5 al 15 agosto. Intero 16 euro, ridotto 14 euro, Ragazzi 8 euro (fino ai 14 anni) Biglietteria: da martedì a sabato dalle 15 alle 19 TEATRO GARAGE - SALA DIANA Via Paggi 43 B - Tel. 010.510.731 - 010.511.447 “Ridere d’Agosto... ma anche prima” Villa Imperiale / Piazza delle Feste, Porto Antico Prevendite: Ufficio Teatro Garage, via Casoni 5/3 B, lun./giov. ore 15 - 18. Martedì ore 21,30, Villa Imperiale: Teatro Garage IL MAESTRO DI TANGO di Mario Bagnara con Lorenzo Costa e Federica Ruggero e con Francesco Pedone. Ingresso € 13 - Ridotto € 10, apericena + biglietto teatro € 18. TEATRO DELL’ORTICA - AUDITORIUM ALLENDE Via S. Allende 48 - Tel. 010.8380.120 - www.teatrortica.it VIII Festival dell’Acquedotto, delle Antiche Vie e Castelli Domani, ore 21,30 - VILLA BOMBRINI/L’ESTATE E’ VIVA A VILLA BOMBRINI (Via L. Muratori, 5 - Ge- Cornigliano) - LE NANO TECNOLOGIE SPIEGATE A UMANI E BRADIPI Conferenza spettacolo con Alberto Diaspro (consulente IIT) e Mauro Pirovano (attore). Ingresso gratuito. PARCO DI VILLA ROCCA - CHIAVARI Piazza Matteotti - Info: 0185.362.20.25, Ass. Cult. “O Castello” XXIX Rassegna di Teatro in Dialetto “Elio Rossi” 2016 Martedì, ore 21: “MANGEMO ENSEME” Con la compagnia Briciole di Lerici. R.: Paola Mauro Tratto da “Pranziamo insieme” di Peppino De Filippo. Ingresso € 6 TEATRO ARENA CONCHIGLIA - SESTRI LEVANTE Salita alla Penisola di Levante - 16039 Sabato, 23 luglio ore 21,15: LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA dal romanzo di Dacia Maraini - Con Francesca Conte. Regia Daniela Ardini. Intero euro 12, ridotto euro 10. Info: www.lunariateatro.it Tel. 010.247,7045 - 373.789.49.78 36 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 albumestate IL SECOLO XIX PREVENDITE EMMA - ADESSO TOUR Martedì 20 settembre Ore 21 105 Stadium Genova-Lungomare Canepa 155 Prezzi dei biglietti: Tribuna nord e sud : € 45; Parterre est : € 40; Parterre in piedi : € 35; Tribuna est: € 35.00; Tribuna est B : € 30.00; Tutti più diritti di prevendita. I biglietti si possono acquistare online su www.ticketone.it e www.happyticket.it GENOVA IN LIGURIA GENOVA MORE THAN THIS Una carta per tutti i musei L’ingresso nei 25 Musei cittadini e la possibilità di usare in libertà i mezzi pubblici. È quello che offre la Card Musei, disponibile nelle versioni 24 o 48 ore, anche con i trasporti pubblici inclusi, oppure annuale e annuale studenti. La card garantisce l’accesso al patrimonio museale e offre agevolazioni e sconti su molte attrazioni cittadine e servizi turistici. www.visitgenoa.it STASERA GOA BOA PALAZZO DUCALE “A o Paxo in zeneize” nel Cortile maggiore Alle 15.30, nel Cortile maggiore, organizzato dalla Compagna, va in scena lo spettacolo “A o Paxo in zeneize (a Palazzo Ducale in genovese)”: danze e canti dialettali in costume e musiche genovesi e liguri. Partecipano i gruppi “I Pertinaci della Sabazia” di Giorgio Coggiola di Varazze, “I Mandillà” di Moneglia, il gruppo “De Juanuaicans” con Marco Carbone, “I Nuovi Disertori” di Sestri Levante”. Conclude il “Nuovo Gruppo folcloristico Città di Genova”. Lo spettacolo è realizzato con la partecipazione gratuita di tutti gli artisti e il contributo della Fondazione Palazzo Ducale. Sono disponibili posti a sedere. Ingresso libero GENOVA Mostra fotografica “Le donne di Dio” Il Castello D’Albertis fino al 25 settembre ospita la mostra fotografica di Sebastiana Papa “Le repubbliche delle donne”. In trenta anni di viaggi e ricerche Papa ha fotografato le “Donne di Dio”, quelle che si sono votate alla vita monastica cristiana: cattolica, ortodossa o copta che sia. Ma anche buddhista in Birmania, Cina e Tibet. Orario: da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19, lunedì chiuso. Fino al 15 settembre, ogni giovedì, il Castello resterà aperto dalle 13 alle 22. Info: 010 2723820 I Trilli e Raco all’Ecofesta Continua oggi l’“Ecofesta”, la sagra estiva organizzata dalla Croce d’Oro a Sciarborasca sulle alture di Cogoleto, in via Giovanni Falcone. Tante le specialità cucinate dalle volontarie. Gli stand gastronomici aprono alle 19, la musica e gli show iniziano alle 21. Stasera spazio ai Trilli e alla comicità di Daniele Raco per una serata di musica in genovese e cabaret. Partecipazione libera BOGLIASCO Festa del Carmine con fuochi artificiali Nel centro di Bogliasco prosegue oggi e domani la Festa di Nostra Signora del Carmine e della Croce Verde con mercatino antiquario, stand gastronomici dalle 19.30 e in serata i fuochi artificiali. Piazza XXVI Aprile VALBREVENNA ARENA DEL MARE Alle 19 aprono i concerti Pagliaccio, Balkan Grill, dj Pravda, Chef Irina Moskowskaja, Cartabianca GRAN FINALE CON BANDABARDÒ CLAUDIO CABONA L’ULTIMO giorno del Goa-Boa festival propone, in collaborazione con Legambiente, oggi dalle 19, all’Arena del Mare del Porto Antico, il concerto della Bandabardò (nella foto), storica band folk italiana attiva dagli inizi degli anni ’90, oltre a Pagliaccio, Balkan Grill e dj Pravda, Chef Irina Moskowskaja e Cartabianca. “Lo Sciopero del Sole”, canzone ecologista della Bandabardò, è il punto di partenza per promuovere e valorizzare la raccolta differenziata e il riciclo dei materiali, uno dei temi centrali di questa festa a cui si accede con offerta libera a sostegno di Legambiente. «I nostri concerti sono un viaggio a cui tutti possono partecipare - ha raccontato Erriquez della Bandabardò - , sono feste in cui proviamo a trasmettere la nostra visione del mondo». Un concerto, una festa con “I briganti”, “La selezione naturale”, “Ubriaco canta amore”, “Ventibottiglie”,“Settere”,“Manifesto”,“Sogni grandiosi”, un concentrato di successi del passato e canzoni più recenti. Il gruppo fiorentino, dopo alcuni di pausa, è tornato sulle scene nel 2014 con l’album “Improbabile”, undiscochecontienegranpartedellavisione del mondo di Erriquez e soci. Musica, ma anche impegno sociale. «Tra canti e balli affronteremo uno dei nostri temi preferiti, il rispetto per l’ambiente ha concluso il cantante - la musica è aggregazione, integrazione, ma può anche trasmettere dei messaggi. Siamo spesso in tour proprio perché crediamo che lo stare tutti insieme possa anche essere un punto di partenza per riflettere su quello che ci circonda». CC BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CONCERTO Sul palco anche la Compagnia di Canto Trallalero e I Canterini della Valbisagno ORCHESTRA BAILAM FA INCONTRARE TRALLALLERO E MUSICHE OTTOMANE LUCIA COMPAGNINO Casalino e Paoli alla Serata pegliese Questa sera, dalle 21, all’Arena degli artisti, sul lungomare si tiene la “Serata pegliese” organizzata dalla Croce Verde in collaborazione con le associazioni del territorio. Ospiti dell’evento il comico Fabrizio Casalino e Gino Paoli. Lungomare di Pegli SCIARBORASCA «AFFIANCHIAMO la cultura musicale del Medio Oriente con il Trallalero, il tradizionale canto a cappellagenovese».CosìEdmondoRomanopresenta “Dalle taverne di Galata ai Café Amàn”, il concerto di stasera alle 21 in piazza delle Feste al Porto Antico, dei musicisti dell’Orchestra Bailam. Romano, che si dedicherà ai fiati, sarà accompagnato da Franco Minelli alle corde, Luciano Ventriglia alle percussioni, Roberto Piga al violino e Tommaso Rolando al contrabbasso. Oltre che da numerosi ospiti: la Compagnia di Canto Trallalero di Matteo Merli, Alessandro Graziano, Paolo Sobrero e Marco Fossati, poi i canterini della Valbisagno, la vocalist Alessandra Ravizza, la ballerina di danza orientale Negma Orlando, Julio Fortunato alla fisarmonica e Matteo Rebora alle percussioni. «Il punto di partenza della serata - dice Romano - sono gli ultimi due cd dell’Orchestra Bailam: “Galata” del 2013, dedicato alle musiche che immaginiamo si suonassero nei locali della colonia genovese, e “Taverne, Café Amàn e Tekès», uscito pochi mesi fa, che omaggia i luoghi dell’intrattenimento musicale, raffinato ma accessibile, dell’Impero Ottomano. Sarà un viaggio di brani strumentali, cantati e ballati, dal 1400 al 1900». L’Orchestra Bailam, fondata da Franco Minelli e Luciano Ventriglia 26 anni fa, con un repertorio prevalentemente klezmer, si apre poi alla musica greco-turca ed egiziana, maturando negli anni un carattere particolarmente eclettico. Ha registrato cd come “Mamma li turchi”, nel ‘91, “Bailamme”, nel 2001, e “Non occidentalizzarti” nel 2006. Ha collaborato con I Cavalli Marci, con Bizzarri e Kessisoglu nel film “Tandem” e con spettacoli teatrali, da “Butterfly Bazar” a “Moka Cabaret” a “Il mare negli occhi”. Ha preso parte al discoealtour“Lenguaserpentina”diRobertaAlloisio. Biglietti a 10 e 13 euro. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A Tonno e Clavarezza feste patronali Tradizionale festa patronale di Santa Margherita a Tonno di Valbrevenna. Dopo la messa delle 15, si svolge la caratteristica processione in cui la statua lignea di Santa Margherita viene trasportata nei vicoli del paesino. Seguono la merenda offerta dagli abitanti, la lotteria e la visita guidata del borgo. Anche a Clavarezza di Valbrevenna si celebra la festa patronale con concerti di campane alle 10.30 e alle 15.30, la messa alle 11.30 con il Coro S. Michele di Clavarezza, alle 16.30 la processione per i caruggi del borgo con i caratteristici “Cristi” e a seguire la musica delle Quattro Province con il piffero e la fisarmonica di Francesco Bellomo ed Ettore Molini. Partecipazione libera SPOTORNO Folk e bluegrass con Grandpa Banana Stasera ai Bagni S. Teresa di Spotorno, alle 21, concerto del mandolinista statunitense Lowell Levinger (nella foto), soprannominato Grandpa Banana, storico componente della band The Youngbloods che, alla fine degli ’60, fondò con Joe Bauer, Jesse Colin Young e Jerry Corbitt. Sul palco con Levinger anche Carlo Aonzo, Martino Coppo, colonna portante dei Red Wine e il texano Paul Glasse che metterà in evidenza come lo strumento si sia evoluto e abbia assunto connotati diversi in base agli ambiti musicali in cui viene utilizzato. A completare l’organico Lorenzo Piccone, giovane chitarrista di Albissola. Via Aurelia PONTREMOLI La finalissima del Premio Bancarella Dario Vergassola e Letizia Leviti presentano stasera alle 21 in piazza della Repubblica a Pontremoli la finalissima del 64° premio Bancarella. Dal voto dei giurati, presieduti dallo scrittore Andrea Vitali, emergerà il vicitore. I sei finalisti sono Roberto Costantini ("La moglie perfetta", Marsilio), Margherita Oggero ("La ragazza di fronte", Mondadori), Lorenzo Licalzi ("L'ultima settimana di settembre", Rizzoli), Lucinda Riley ("Le sette sorelle-Ally nella tempesta", Giunti), Alberto Cavanna ("La nave delle anime perdute", Cairo) e Gesuino Nemus ("La teologia del cinghiale", Elliot). Ingresso libero IL SECOLO XIX 37 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 SAMUELE BERSANI La fortuna che abbiamo tour dell’artista, uscito il 3 giugno e sin dal suo debutto al vertice delle classifiche. Galleria: € 28.75 Platea Numerata 2: € 34.50 Platea Numerata 1: € 40.25 Prevendita online: su happyticket e ticketone Lunedì 7 novembre Teatro Politeama Genovese Via Nicolò Bacigalupo 2 Info: 0108393589 La tournée prende il nome dall’ultimo progetto discografico LEVANTE USCIO Enzo Paci star della pansotata Ultima delle tre serata di “pansotata”, con stand gastronomici aperti dalle 19.30 e, alle 21, lo spettacolo di cabaret del popolare Enzo Paci. RECCO Sul lungomare è il Volley Day Al Playa Loco’s, il campo in sabbia del lungomare, prima edizione del torneo “All day” di beach volley: una lunga non-stop dalle 7 del mattino a mezzanotte. Partecipano 12 squadre. E sono aperte le iscrizioni per il soccer beach, tornei su sabbia per grandi e piccini, in programma nel weekend dal 28 al 31 luglio. Info e iscrizioni: [email protected]. CAMOGLI Il cartoon “Zootropolis” alla bocciofila Corzetto Alle 21.30, alla bocciofila Corzetto, l’arena estiva, curata da Rocco Frontera (Sas Liguria), dedica la proiezione domenicale ai più piccoli, proponendo il film “Zootropolis”. Ingressi: intero 6 euro, ridotto 5 (fino a 11 anni). In caso di pioggia la proiezione sarà annullata. A San Rocco è ancora capponadda Stand aperti dalle 12.30 alle 22 per l’ultimo giorno di sagra, curati da Volontari del Soccorso di Ruta con panificio Maccarini e della parrocchia di San Rocco. PORTOFINO Si esibiscono i vincitori del concorso lirico Il “Clip”, Concorso lirico internazionale Portofino, torna nel borgo dei vip: in Piazzetta, alle 21.30, il concerto dei vincitori con l’orchestra filarmonica Arturo Toscanini. La platea è riservata a chi sostiene, con un piccolo contributo, l’iniziativa. Info e prenotazioni: www.associazionebottesini.com. BALLETTO Ancora una domenica di favole per i più piccoli Proseguono gli spettacoli per i bambini e non solo. Alle 18, ai Giardini Vittime delle Foibe, “Il gatto con gli stivali”; alle 20.30, all’anfiteatro Bindi, “Il mago di Oz”; alle 21.30, in piazzetta Sant’Erasmo, “Cartoon Music & Animation”. RAPALLO Botte da orbi in piazza Da Vigo Si intitola “Ribelli si nasce”, la manifestazione di wrestling organizzata dall’associazione Total Combat, in piazza Da Vigo, dalle 21. Il Civ dedica la serata ad Anna Maria Ortese Scattano gli appuntamenti di “Happy summer”, organizzati dal Civ di Rapallo. In piazza Venezia, alle 21, con ingresso libero, questa sera, il primo dei sette incontri di “Parole in Piazza”, con un dialogo fra Samuele Fioravanti e Nicola Ferrari, dal titolo “I Mali, i Giornali, gli Occhiali & gli Animali”, dedicato ad Anna Maria Ortese. Serata di fuochi a Sant’Andrea di Foggia Ultima serata di festa patronale nella frazione: sparata di mascoli alle 19.15, stand dalle 19.30, musica da ballo con Sabrina Pasolini. Alle 23.15, spettacolo pirotecnico conclusivo. CHIAVARI Ultima serata di caponadda Nel quartiere di Rupinaro si conclude stasera la festa STORIA DI UN BOZZOLO E DELLA SUA FARFALLA “LA FARFALLA nel bozzolo d'acciaio”. È un libro-intervista scritto dal giornalista genovese Enzo Melillo, della sede regionale della Rai, con prefazione di Lorella Cuccarini. L'iniziativa si deve all'associazione culturale L'Agorà di Lavagna e la presentazione si svolge stasera alle 21 presso l'auditorium San Francesco. Sicuramente si tratta di un libro interessante e dove il lato umano è al primo posto, Melillo infatti racconta come “testimone di luce” la storia di Giovanna Romanato, nata ne ’46 in una casa di Borgo Incrociati a Genova, esempio di grande dignità e coraggio, dal 1956 in un polmone artificiale. «Ritengo un privilegio – scrive l'autore nell'introduzione - poter raccontare questa vicenda, anche perchè conoscendola, si viene a sapere che, per affrontare le spese quotidiane legate alla sua condizione – e sono tante – ha bisogno dell'aiuto di tutti. Lei, dignitosa com'è, lo dice con grande discrezione». Il libro vuole testimoniare un esempio di vita luminosa nonostante il buio della malattia. Ma ha anche un altro intento: far sapere che si può aiutare Giovanna non solo moralmente. Enzo Melillo, che prima di approdare alla Rai ha collaborato con Il Secolo XIX, Corriere Mercantile, Il Giornale, ha deciso di devolvere a Giovanna i diritti d'autore. CASARZA LIGURE Gli alpini sfilano con penne e banda Ultimo giorno per la festa del gruppo Alpini di Casarza Ligure. Dopo la colazione alpina delle 9 e l’alzabandiera, ci sarà la messa e, alle 11.30, la sfilata nel centro cittadino con il corpo bandistico di Casarza Ligure e della val Petronio. Alle 12.30 aprirà il rancio alpino in piazza Unicef. Alle 19.30 apertura degli stand gastronomici con il concerto conclusivo dei “Cadaveri eccellenti”. L’utile sarà devoluto alla Croce verde casarzese. SANTA MARGHERITA ESEMPIO E VITA DI GIOVANNA ROMANATO Il libro di Melillo alle 21 all’auditorium San Francesco di Chiavari F. GUID. STASERA ORE 21.15 e dessert, mentre alle 21 inizierà la serata danzante con dj Tassano. A VILLA TIGULLIO FINO A FERRAGOSTO Info: 335.5450694 – 335.6093687 – 0185.60411 UN FESTIVAL ESTIVO TUTTO SULLE PUNTE SILVIA PEDEMONTE RAPALLO. È ormai un appuntamento conso- lidato, a Rapallo, il Festival Internazionale del Balletto arrivato alla ventitreesima edizione. E con il Balletto, come ogni estate, sempre Rapallo ospita lo Stage Internazionale di Danza Classica Città di Rapallo “ Memorial Nina Soldun” (venticinquesima edizione), il sesto Festival delle Palme e il Gran Galà finale. Per un’estate …sulle punte. Il Festival InternazionaledelBallettoèalviaquestasera,alle21.15, nel magnifico contesto del parco di Villa Tigullio. Da domani e fino al 14 agosto, spazio patronale di San Giacomo con la sagra della caponadda dell’associazione Pino Solari, a partire dalle 19: tutto accompagnato dalla musica. In piazza Gagliardo le note dei cantautori L’associazione “Amici di Simone Tanturli” e il “Forum delle famiglie del Tigullio” hanno organizzato per le 21 in piazza Gagliardo, l’antica “Ciassa di barchi”, una notte italiana di parole e musica con Carlo Pastori (fisarmonica e voce) e Walter Muto (chitarra e voce). Suoneranno brani di Gaber, Dalla, De Gregori, Capossela, Fossati, Van de Sfroos. LORSICA La carne sulla ciappa e le altre sagre Si può pranzare, a Verzi di Lorsica, cucinando la “carne sulla ciappa”, e trovando allestiti legna e braceri, come da tradizione. Sia a pranzo che a cena, funziona, comunque, servizio ristoro gestito dai “Giovani di Verzi”. Questa sera in Fontanabuona si svolgono anche le feste di Santa Margherita a Moconesi Alto e del Carmine a Certenoli e a Dezerega (qui si prosegue domani). allo Stage Internazionale “Memorial Nina Soldun”, all’Istituto Liceti in via Rizzo. Le iniziative sono organizzate dall’associazione Euroart in collaborazione con i maestri della Scuola di San Pietroburgo, provenienti dall’Accademia A.Vaganova. Gli appuntamenti con il Festival Internazionale del Balletto si susseguiranno sempre nel contesto del Parco di Villa Tigullio, sempre alle 21.15 domenica 24 e 31 luglio e domenica 7 e 14 agosto (Gran Galà finale). Il 30 luglio via al Festival delle Palme (sesta edizione). L’organizzazione è supportata dal Comune di Rapallo. Spettacoli a pagamento. LAVAGNA Il rock di Priviero in piazza Marconi Questa sera alle 21, in piazza Marconi, concerto del rocker Massimo Priviero che presenterà il suo doppio album “Massimo”. Ad aprire, Roberto De Bastiani e The Dead Folk Society. Ingresso libero Mercatino e shopping a Cavi Arenelle Nei giardini di Cavi Arenelle, con l’organizzazione del locale Civ, torna il mercatino di Shopping in Arenelle, dalle 8.30: merci varie. L’iniziativa ritornerà ogni domenica estiva. NE Sagra del Carmine a Caminata Prosegue la sagra in località Caminata in occasione delle celebrazioni di Nostra Signora del Carmine. Questa sera, dalle 19.30, apertura degli stand gastronomici e, a seguire, musica con i Fulle. SESTRI LEVANTE La danza sotto le stelle è in zona Balin Questa sera torna “Danzando sotto le stelle” edizione 2016. Lo spettacolo di danza promosso dal Comune si svolgerà alle 21 sul palco allestito in zona Balin. Ingresso libero. Festa col dj Tassano al Circolo Confidenza Chiude sera la sagra “E..state insieme” al circolo Confidenza di San Bartolomeo. Alle 19.30 aprono gli stand gastronomici che serviranno spaghetti ai muscoli, pietanze di carne e pesce alla piastra, muscoli alla marinara, piadine REZZOAGLIO Iscrizioni alla corsa del 30 luglio Si chiudono oggi le iscrizioni al “The country run color” del 30 luglio (ore 15) presso gli impianti sportivi di Rezzoaglio. Si tratta di una corsa colorata non competitiva che comprende spettacoli anche per i più piccini. All’arrivo merenda e musica. SANTO STEFANO Le Ferrari rombano nella piazza del paese Santo Stefano si veste oggi di rosso Ferrari. L’appuntamento sarà nella piazza del paese a partire dalla prima mattinata. Saranno presenti alcuni modelli di Ferrari, ma si potrà partecipare anche alla giornata provando l’ebbrezza di pilotare una Ferrari in un simulatore di guida. Commedia genovese con “Quelli de na votta” Commedia dialettale a Santo Stefano d’Aveto stasera sera alle 21. La compagnia Quelli de na votta metterà in scena “Curpa di gnocchi e dell’amò”. MUSICA SACRA A CAMOGLI L’ensemble di canto del conservatorio “Nicola Sala” di Benevento LE MELODIE GREGORIANE TORNANO AL BOSCHETTO DOPO il successo del debutto, al Cenobio dei Dogi, con la performancedeiSolistidell’OrchestradaCameraLuigiBoccherini, il Festival Camogli in Musica Estate, organizzato dal Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso, presenta un nuovo appuntamento nel chiostro secentesco del santuario Nostra Signora del Boschetto. Oggi, alle 21.15, a interpretare “Melodie gregoriane dedicate a Maria nell’anno della misericordia”, l’ensemble di canto gregoriano del conservatorio Nicola Sala di Benevento. Formato nel corso dell’anno accademico 2013/14, composto da undici voci tra allievi ed esterni, si propone lo studioel’esecuzionedelcantopropriodellaliturgiaromana.Brani che non contraddistinsero soltanto i primi dodici secoli di storia della musica ma rimasero fino all’avvento della polifonia. Ancora oggi sono numerosi i compositori che ne traggono ispirazione per le loro creazioni musicali. All’organo Antonietta Cenerazzo e Davide Gagliardi. Dirige il maestro Fabrizio Fancello, docente di Pratica organistica e Canto gregoriano al conservatorio sannita, organista titolare della cattedrale di San Lorenzo, a Genova, e direttore della corale Don Piero Benvenuto. Ingresso libero. Info: 338/8855581; 0185/770703; 338/6026821; [email protected]; www.gpmusica.info. R. GAL. 38 televisione DOMENICA 17 LUGLIO 2016 IL SECOLO XIX Rai 1 Rai 2 Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La 7 7.05 L’Italia della Repubblica - Il boom e gli italiani 8.00 Tg 1 Notiziario 8.20 Passaggio a Nord Ovest Documentari 9.00 Tg 1 Notiziario 9.05 Dreams Road 9.50 Tg 1 L.I.S. Notiziario 9.55 Easy driver 10.25 A Sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell’Angelus 12.20 Linea verde estate 13.30 Telegiornale 14.00 Supereroi Attualità 14.55 Una voce per Padre Pio Attualità 16.30 Tg 1 Notiziario 17.35 Il lago delle Ninfee Film-tv 18.45 Reazione a catena Gioco 20.00Telegiornale 20.35 Techetechetè 2016... Stasera con noi Varietà 6.30 Memex - La scienza raccontata dai protagonsti Cultura 7.00 Sea Patrol Telefilm 8.30 Heartland Telefilm 9.55 Dream Hotel - Sud Africa Film-tv 11.25 La nave dei sogni Portorico Film-tv 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.45 Sereno variabile estate Attualità 14.35 Viaggi da record Documentari 15.10 Delitti in paradiso Telefilm 16.10 Il commissario Lanz Telefilm 17.10 Il Commissario Voss Telefilm 18.05 Tg 2 L.I.S. Notiziario 18.10 Squadra speciale Stoccarda Telefilm 18.55 NCIS New Orleans Telefilm 20.30Tg 2 Notiziario 7.05 Zorro Telefilm 7.30 Un inviato molto speciale - Se lo dice Giuditta Film 8.45 Un inviato molto speciale - Gemella Tarantella Film 10.15 Camera con vista – Speciali Pompei 11.10 Attenti a quei due Telefilm 12.00 Tg3 Notiziario 12.25 Le ragazze del ‘46 12.55 I Grandi Protagonisti: Mike Bongiorno 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.30 Ciclismo: Tour de France 2016 Sport 18.00 Kilimangiaro Magazine Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 20.00Blob Videoframmenti 20.20Colpo di scena Cultura 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.55 Traffico 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 L’ultima estate insieme Film-tv 11.05 Babies Documentari 12.00 Melaverde Rubrica 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 L’Arca di Noè 14.00 Giffoni Festival 14.05 Bianco, rosso e Verdone Film (comm., 1981) con Carlo Verdone, Lella Fabrizi, Angelo Infanti, Mario Brega, Milena Vukotic. Regia di Carlo Verdone ★★★ 16.45 Un ciclone in famiglia Fiction 18.45 Ricaduta libera Game show 20.00Tg 5. Meteo.it 20.40Paperissima sprint Varietà 7.35 Mototopo e Autogatto Cartoni 7.50 Scooby-Doo 8.15 I Flintstones Cartoni 9.10 Pippi Calzelunghe Telefilm 10.20 Una mamma per amica Telefilm 12.10 Giffoni Festival - Destinazione Giffoni 12.25 Studio Aperto. Meteo Notiziario 13.00 Sport Mediaset 13.45 Tandem Film (comm., 2000) ★★★ 16.00 Asini Film (comm., 1999) ★★ 17.50 Dharma & Greg TF 18.10 Camera Café 18.30 Studio Aperto 19.00 Fattore umano 19.10 Due uomini e mezzo Telefilm 19.35 Scuola di polizia 7 Missione a Mosca Film (comm., 1994) 7.40 Superpartes 8.15 The indestructibles Documentari 9.20 Wild planet: North America - Nati liberi Documentari 10.00 Santa Messa 10.50 Wild planet: North America - Nati liberi Documentari 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Il tre ladri Film 14.00 I viaggi di Donnavventura 14.20 Lo sperone insanguinato Film (western, 1958) con Robert Taylor, Julie London, John Cassavetes ★★★ 17.20 Delitto sotto il sole Film (giallo, 1981) con Peter Ustinov ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Tempesta d’amore Soap opera 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus Attualità 9.55 L’aria d’estate - Diario Attualità 11.00 Sfera Documentari 11.45 Nikita - Spie senza volto Film (thriller, 1988) con River Phoenix, Sidney Poitier. Regia di Richard Benjamin. Un agente Fbi avvisa un ragazzo che i suoi genitori sono spie russe in pericolo. ★★ 13.30 Tg La7 Notiziario 14.00 Tg La7 Cronache Attualità 14.20 Il commissario Cordier Telefilm 16.30 Joséphine ange gardien Telefilm 20.00Tg La7 Notiziario 20.35 Special Guest Varietà TELEFILM. Chin e Jerry partecipano a una reunion con dei vecchi compagni di classe, ma assistono all’omicidio di una donna persa di vista. McGarrett e Danny trovano una pista da seguire FICTION. La professoressa Camilla Baudino è alle prese con molte novità da gestire dal trasferimento a Torino al ritorno del commissario Gaetano Berardi, sua vecchia fiamma 22.35 CSI Cyber Telefilm 23.25 La Domenica sportiva estate Rubrica sportiva 0.35 Tg 2 Notiziario 0.55 Protestantesimo Rubrica religiosa 23.20 Speciale Tg1 0.25 Tg 1 - Notte. Che tempo fa Notiziario 0.50 Testimoni e protagonisti Attualità 2.05 Settenote - Musica e musiche Musicale 21.10 Matrimoni e altre follie 21.05 Circo Estate 21.05 Hawaii Five-0 21.25 ProvaciancoraProf5 VARIETÀ. Andrea Lehotska ci accompagna nella tradizionale serie estiva dedicata al circo internazionale. Sei appuntamenti con artisti fenomenali provenienti da tutti i continenti FICTION. A Parco Paradiso arriva Don Giorgio, il parroco del quartiere, e Dado non perde occasione per sottolineare tutte le anomalie delle famiglie 23.30 Questi sono i 40 Film (comm., 2012) con Paul Rudd, Leslie Mann, John Lithgow, Megan Fox, Albert Brooks ★★ 1.35 Tg5 Notte. Meteo.it 23.10 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo Notiziario 23.25 Nemico Pubblico Live Attualità 0.15 Tg 3 Notiziario 0.25 Fuori orario. Cose (mai) viste digitale terrestre RAI 4 15.45 Star Trek The Next Generation Serie 17.15 Rush Telefilm 18.00 Rai News Giorno 18.05 Perception Serie 19.35 Medium Serie 21.10 Notte prima degli esami Film 23.00Unreal Serie SKY RAI STORIA Crime Shades Un uomo mentalmente disturbato, vive in una grotta in un parco di New York SKY MAX 19.25 Bangkok Dangerous - Il codice dell’assassino Un killer in trasferta a Bangkok deve portare a termine un paio di lavori SKY HITS 21.00 Finn - Musica per un sogno Finn, 9 anni, viene fortemente attratto dalla musica del violino SKY CINEMA Hatari! SKY CLASSICS Major League - La squadra più scassata della lega La squadra di baseball degli “Indians” sta per ini- ziare un nuovo campionato SKY COMEDY Una promessa Friedrich si innamorerà della giovane moglie del capo SKY PASSION Ipotesi di reato Avvocato contro ex alcolista di colore. Tutto per un incidente d’auto SKY MAX 21.10 Avengers - Age of Ultron Gli Avengers devono sconfiggere Ultron e il suo terrificante piano SKY HITS Jerry Maguire Dopo aver scoperto velleità idealistiche, il procuratore Cruise perde il posto SKY CINEMA 1 22.35 Un topolino sotto sfratto Due fratelli credono di aver ereditato una baracca. In realtà vale miliardi SKY CINEMA FAMILY 22.45 Un giorno perfetto Ferzan Ozpetek rilegge il romanzo di Melania Mazzucco SKY PASSION RAI MOVIE 54 19.30 a.C.d.C. Michelangelo 20.25 Il giorno e la storia 20.45 Il giorno e la storia-Pillola Giubileo 20.50Il tempo e la storia. I Faraoni-stranieri 21.35 Un certo giorno Film film MA FAMILY FAMILY 23 18.40 Rai News 18.45 Prokofiev: Conc N2Strauss: Till Eulenspie 19.45 Strauss, Bartok Musicale 20.45 Le Lezioni Dei Maestri 21.15 Avventure Botaniche 22.05 Belle e Cattivissime Doc. 19.10 Dreamer - La strada per la vittoria Un ex fantino riceve come «liquidazione» la cavalla Sonya. Con Kurt Russell SKY CINE- ★★ FILM. (comm., 2006) con M. Boldi, V. Salemme. Regia di C. Vanzina. Due insegnanti, Archimede e Salvatore, vengono scelti per accompagnare l’intera scolaresca in gita in Spagna 23.35 Ammutta Muddica Varietà 1.20 Studio aperto - La giornata Notiziario 1.35 Premium Sport Sport 2.00 Grimm Telefilm 21.30 Il coraggio della verità ★★ 21.15 Stalker TELEFILM. Jack Larsen si trasferisce a Los Angeles ed entra nella TAU, Unità di Valutazione delle Minacce, una squadra speciale che combatte gli stalker, comandata da Beth Davis 23.00Viola di mare Film (dramm., 2009) con Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Giselda Volodi ★★★ 1.10 Tg4 Night News FILM. (dramm., 1996) con D. Washington, M. Ryan. Regia di E. Zwick. Il colonnello Serling indaga sul capitano Karen Warden, morta in Kuwait 23.30 Cuore di tuono Film (thriller, 1992) con Val Kilmer, Graham Greene, Sam Shepard, Chief Ted Thin Elk, Fred Ward ★★★ Liguria RAI 5 21 21.20 Olé 24 16.15 Casomai Film 18.15 Rai News Giorno 18.20 Inspector Gadget Film 19.40 Destinazione Piovarolo Film 21.15 Intersections Film 23.00La calda notte dell’Ispettore Tibbs Film IRIS 22 14.15 We Are Marshall Film 16.48 Sotto falso nome Film 18.45 Giffoni Festival 2016 18.55 Colpevole d’omicidio Film 21.00 Arlington Road - L’inganno Film 23.15 Live From Ischia Varietà TELE LIGURIA SUD PRIMOCANALE 18.30 Ricette di Classe 19.15 Una Casa Per La Famiglia 19.30 7 Giorni 20.00della Spezia News 20.307 Giorni 21.00 Palcoscenico di Casa Nostra 22.15 A Tamburo Battente 17.30 Intorno - replica 19.00 Telegiornale 19.30 Anteprima Calcio 20.00Live News Ospiti 20.30Telegiornale 21.00 Derby in Terrazza 22.30 Telegiornale sesta edizione - replica serie tv intrattenimento PREMIUM 17.20 Le regole del delitto perfetto FOX LIFE 17.25 Criminal Minds FOX 19.40 Sei in un Paese meraviglioso - Arda Est ARTE 20.00Dynamo: magie impossibili DISCOVERY 19.25 Un alibi perfetto C.J. è un giornalista in cerca di uno scoop per salvare il posto di lavoro PREMIUM CINE- CRIME Life in Pieces FOX 17.50 Life in Pieces FOX 18.15 The Catch FOX LIFE 18.20 Criminal Minds FOX CRIME Mom FOX 18.45 2 Broke Girls FOX 19.10 Rosewood FOX CRIME The Catch FOX LIFE I Simpson FOX 19.35 I Simpson FOX 20.00I Griffin FOX 20.05 Rosewood FOX CRIME Parla con lei FOX LIFE 20.30 I Griffin FOX 21.00 Profiling FOX CRIME Chirurgia estrema FOX LIFE Castle FOX 21.50 Chirurgia estrema FOX LIFE The Family FOX 21.55 Profiling FOX CRIME 22.45 Scandal FOX LIFE Scream Queens FOX 22.50 Bones FOX CRIME 23.35 American Horror Story: Hotel FOX CHANNEL Caccia ai generali di Hitler NATIONAL GEOGRAPHIC 20.10 Lucarelli - Muse Inquietanti: Caravaggio e la Mafia ARTE Giardini da incubo SKY UNO 20.40Lucarelli - Muse Inquietanti: Hans Holbein ARTE Giardini da incubo SKY UNO 20.55 Supercar: macchine da sogno NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Come è fatto DISCO- VERY CHANNEL 21.10 Spandau Ballet Soul Boys of the Western World ARTE Victoria’s Secret Swim Special 2016 SKY UNO 21.30 Come è fatto VERY CHANNEL DISCO- MA EMOTION 19.30 Ti stimo fratello Il debutto sul grande schermo di Giovanni Vernia alias Jonny Groove PREMIUM CINE- TELECITY 16.20 Capitan Fracassa Film 18.30 Tg7 19.00 Tales From The Neverending Story: The Beginning Nel Regno Di Fantasia Film 21.10 L’ussaro sul tetto Film 23.30 Partners Film film PREMIUM CINEMA ENERGY La Vita E’ Un Sogno PREMIUM COMEDY MA DY 23.00 Cry Baby 1954. Una ragazza perbene decide di innamorarsi del teppistello Johnny Depp PREMIUM CO- 21.15 We Were Young Destinazione Paradiso PREMIUM CINEMA Il patriota 1776: il reduce Mel Gibson è deciso a vivere in pace ma uccidono un figlio PREMIUM UNIVERSAL Love Actually L’amore davvero L’amore prima di Natale: dal primo ministro scapolo allo scrittore tradito PREMIUM CINEMA EMOTION 10.00 Shopping Live 13.00 Tappeto Rosso 17.30 Speciale Serie B 18.00 Stadio Goal 19.45 Tgn News 20.00Dilettantissimo 21.30 Tgn Calcio Sera 23.00Tgn News serie tv Blade Metà umano metà vampiro, Blade gira in una metropoli infestata da vampiri 22.55 Philomena A Philomena Lee viene strappato il suo bambino. Trascorrerà la vita a cercarlo PRE- 19.35 Una cella in due Enzo Salvi e Maurizio Battista, insieme in cella, decidono di evadere PREMIUM COME- TELENORD MIUM CINEMA MEDY 23.15 La Regina dei Dannati - Un Solo Desiderio, L’inferno... PREMIUM CINEMA ENERGY 23.30 Lo scapolo d’oro Lo scapolo erede Chris O’Donnell è costretto a cercare moglie entro 24 ore PREMIUM 17.48 Suits STORIES 17.55 Do No Harm ACTION 18.00 Due Uomini e 1/2 JOI 18.25 The middle JOI 18.30 Forever TOP CRIME 18.40 Suits STORIES 18.45 Do No Harm ACTION 18.50 The middle JOI 19.15 Mom JOI 19.25 Forever TOP CRIME 19.30 Suits STORIES 19.35 Do No Harm ACTION 19.40 Hart Of Dixie JOI 20.20 Gossip Girl STORIES Law & Order: Unità Speciale TOP CRIME 20.25 Hart Of Dixie JOI Do No Harm ACTION 21.10 Rizzoli & Isles TOP CRIME 21.15 Chasing Life STORIES Big Bang Theory JOI Grimm ACTION 21.40 Big Bang Theory JOI CINEMA EMOTION 22.00 Rizzoli & Isles PREMIUM UNIVERSAL 22.05 Chasing Life STORIES Super Fun Night JOI Grimm ACTION 22.30 Super Fun Night JOI 0.05 8 Mile Jimmy ha un sogno: vincere la sfida tra i migliori rapper della sua città CRIME TOP xte IL SECOLO XIX 39 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 A Torre del Lago «LO RIFAREI: non avrei saputo continuare a dirigere». Così il maestro Alberto Veronesi che ha abbandonato il podio mentre stava dirigendo “Tosca” nella serata inaugurale del festival Puccini a Torre del Lago. Veronesi ha motivato il gesto con i «fatti terribili di Nizza», e con l’«insulto alla democrazia» nel Comune di Viareggio con l’annullamento delle elezioni amministrative da parte del Tar. Il direttore Veronesi abbandona Tosca: «Lo rifarei» La serata della letteratura Rapallo Carige IL LIBRO “Malata di vita” la forza e la gioia nella storia di Rita Fantozzi TIZIANA LEONE ROMA. «Questo libro non è di Un premio contro la violenza Sara Rattaro vince con 38 voti e supera Battocletti e Parmeggiani La scrittrice: «Le parole possono cambiare il mondo: crediamoci» SILVIA PEDEMONTE Sopra, nella foto grande, la terna delle finaliste. Da sinistra, Cristina Battocletti, Sara Rattaro, vincitrice del Premio Rapallo Carige, e Stefania Parmeggiani. Qui a fianco, nella foto sopra, il momento della premiazione di Sara Rattaro. Sotto, il pubblico della serata che si è tenuta, per la prima volta, sul lungomare di Rapallo e in orario serale: una formula che convince RAPALLO. «Uscire dalla violenza si può». La frase con cui Sara Rattaro, genovese, chiude “Splendi più che puoi” (Garzanti), il suo quinto libro, vincitore ieri sera del Premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice, alla trentaduesima edizione, sa di speranza, esclamazione. Di laica preghiera. Vale per Emma, la protagonista che si scrolla di dosso un marito prima amabile e poi violento e limitante, ripartendo dalla nascita della figlia Martina. Vale come speranza per l’oggi? «Si può. Si deve uscire dalla violenza» racconta Rattaro «nella storia di Emma c’è un confine sottilissimo tra la libertà, il rispetto della persona e quello che è un compromesso. Le esperienze di quanto sta accadendo nel mondo sono sempre più drammatiche. Emma si salva con la maternità: diventare madre fa comprendere l’importanza della quantità da tempo da vivere. Non farcela significherebbe lasciare i propri figli soli». È una storia vera, quella di Emma: «Ero a una presentazione, una lettrice mi ha avvicinato»diceRattaro«mihadetto“Houna storia da raccontare, sono stata sequestrata da mio marito”. È vero, era davvero una storia da scrivere, perché parla di questo Paese, delle donne, degli uomini. Ho cercato di creare un’empatia con questa persona, ho vissuto tanto tempo con lei, in casa. E ho ascoltato, cercando di allontanare tutti i pregiudizi. È stata una lezione di vita importante. Ho assorbito le emozioni, la rabbia. Tutto. È comunque una storia che parla di salvezza perché lei, dopo aver patito tanto era lì, davanti a me. E splendeva, comunque». Rattaro si è aggiudicata 38 voti su 67 della giuria tecnica e popolare, staccando Cristina Battocletti , che è di Udine e lavora alla “Domenica” del Sole 24 Ore e il suo “La mantella FOTOSERVIZIO PIUMETTI del diavolo” (Bompiani), storia di Irma, del Friuli, dei confini, seconda classificata con 22 voti. Terzo posto per “La notte di Silvia” (Castelvecchi), l’esordio convincente di Stefania Parmeggiani, giornalista di La Repubblica, che ha ottenuto 7 voti con la storia drammatica di una giovanissima albanese che, in cerca di speranza, arriva in Italia ma conosce il mondo della criminalità, molto più grande di lei. E un amore sbagliato, che la porta a morire ammazzata ai bordi di un’autostrada. Erano tutte storie di confine, a ben vedere, le opere finaliste di questa edizione. Confini diversi. Intimi. Territoriali. Molteplici. Anche nella OMAGGI ANCHE A EVITA GRECO E A PIA PERA Ieri sera è stato consegnato anche il premio opera prima a Evita Greco. Assente, invece, Pia Pera, alla quale è stato assegnato il premio speciale della Giuria, intitolato ad Anna Maria Ortese. “Il rumore delle cose che iniziano” è il romanzo di Evita Greco, Rizzoli, storia di una bambina alla quale la nonna insegna a riconoscere dal rumore le cose belle. “Al giardino ancora non l’ho detto” di Pia Pera è invece (Ponte alle Grazie) è una storia di sofferenza e riscatto. visione dell’altro. Storie di terribile quotidianità, come la violenza sulle donne. «Le parole possono cambiare il mondo, possono aiutarci» rimarca Rattaro, dal palco «la violenza contro le donne è un fatto culturale, si può abbattere, insegnando dall’inizio». Il Premio resta in Liguria. A Genova. Non succedeva, da molto, come rimarca il coordinatore Pier Antonio Zannoni. A inizio serata – dalle 21.45, sul lungomare Vittorio Veneto,nelnuovoformatvincentevoluto in particolare dall’amministrazione guidata da Carlo Bagnasco - la presentatrice Francesca Fialdini, di Unomattina e già conduttrice su Raiuno del Premio Strega “immerge” la cerimonia in quanto sta accadendo. Nella tragedia di Nizza. E della Puglia: «Gli scrittori possono aiutarci a superare i pregiudizi. E a conservare la memoria di chi ha perso la vita». Da Pier Antonio Zannoni, ideatore e coordinatore del Premio in particolare, il ricordo di Maria Grazia Capulli, giornalista e amica del Rapallo Carige prematuramente scomparsa.Laserataèfilatalisciaconlaletturadeibranifinalistidapartedegliattori Laura Lattuada ed Ettore Bassi e con la musica di Rita Forte. Al Premio, che nelle edizioni ha visto protagoniste Anna Maria Ortese, FernandaPivano,DaciaMaraini,Susanna Tamaro, Alda Merini, Margaret Mazzantini, Simona Vinci, Daria Bignardi hanno partecipato, per questa edizione, 87 scrittrici. La giuria dei critici, che ha come presidente onorario Leone Piccioni ha assegnato anche il Premio Opera Prima a Evita Greco per “ Il rumore delle cose che iniziano” (Rizzoli) e il Premio Speciale della Giuria, intitolato ad Anna Maria Ortese, a Pia Pera (ieri sera, assente) per “Al giardino ancora non l’ho detto” (Ponte alle Grazie). [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI certo un testamento, Rita vuole testimoniare cosa si prova durante la malattia e come si deve affrontare. Rita si è guadagnata un anno di vita strappandolo a una malattia che un anno di solito non te lo concede. E questo grazie al suo atteggiamento positivo». Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin arriva alla presentazione del libro “Malata di vita”, scritto dalla giornalista Rita Fantozzi, scomparsa due mesi fa, non in veste di politica, ma di amica. «Ho conosciuto Rita come amica innanzitutto, poi abbiamo collaborato politicamente e infine è venuta a lavorare nel mio staff al Ministero: è stato in quei giorni che ha avuto la diagnosi di cancro –racconta – Aveva una pancreatite, l’ho spinta a fare i controlli e subito dopo ci hanno chiamato per comunicarci la situazione». Le avevano dato pochi mesi per un tumore già avanzato. Nella sua corsa tra le pagine per raccontare uno solo dei suoi 47 anni di vita, Rita descrive quanta forza un essere umano riesca a trovare di fronte a La copertina una diagnosi del libro così schifosa. Parla di amici, di un amore nato con l’illusione che fosse quello vero, di medici e infermiere diventati la sua nuova “famiglia”, della gioia di ritrovare un fratello amato, della fede che le ha dato la forza di non sentirsi mai sola anche quando sola lo era davvero, in una Roma di agosto scandita dai cicli durissimi di chemioterapia. E allora ogni giorno bisognava trovare un obiettivo. Per Rita era tornare nel Mar dei Caraibi, la sua ultima vacanza prima della diagnosi. Nessuno, tra i medici, pensava realmente che ci sarebbe riuscita. Rita è tornata alle Grenadine. «Nel mio precedente viaggio avevo i miei capelli ricci» scrive «negli ultimi tempi mi ero abituata a vedermi calva o con la parrucca, oggi la nuova Rita aveva sfoderato un look diverso. Non avevo fatto come Sansone che perdendo i capelli perdeva anche la sua forza». E la sua forza oggi è tutta nel progetto della Banca della parrucca dove chiunque, durante la chemio, potrà andarsi a scegliere il suo “look” per affrontarla al meglio: l’intero ricavato di “Malata di vita”, acquistabile in libreria come su Amazon, sarà devoluto a questo scopo. Il maledetto “inquilino” che Rita aveva dentro l’ha portata via l’8 maggio scorso. Non ha mai avuto paura. Ha scherzato. Amato. Gioito. Pianto. E vinto. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 40 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 xte spettacoli IL SECOLO XIX Dal 4 settembre nei palasport MARTEDÌ A MASSA Ricomincia da Genova il tour infinito dei Pooh La band ancora in giro per l’Italia con lo show dei 50 anni L’ultima data il 31 dicembre: «Ci vorrebbero ovunque» Franco Battiato e Alice tornano a cantare insieme Alice e Battiato la coppia che funziona Due voci e due vite che si intrecciano I Pooh in una foto della recente tournée negli stadi. Ora tornano nei Palasport FOTO ALESSIO PIZZICANELLA RENATO TORTAROLO SI RICOMINCIA da Genova. Il 4 settembre i Pooh apriranno al 105 Stadium il tour nei palasport. Quello che doveva essere un doppio concerto d’addio negli stadi, infatti, si sta trasformando in un evento senza fine. Dopo Genova, l’8, 9 e 10 settembre ci sarà un altro genere di apoteosi, l’Arena di Verona. Poi si proseguirà indoor sino alla notte di San Silvestro: «E lì sarà davvero il nostro ultimo show» giurano «però non sappiamo ancora il posto perché ci vogliono tutti». Tanta adorazione sembra stupirli: «È amore puro, e chi se lo sarebbe aspettato?». Eppure, conservano un tratto naïf: «Lo stupore non deve spaventare, se siamo arrivati sino a questo punto, e ce n’è voluta, è perché non abbiamo mai dato nulla per scontato. I soldi? Importanti, ma prima viene il rapporto con i fans. Il contrario non funziona quasi mai, sempre che si voglia durare nel tempo». Insieme erano rimasti Roby Facchinetti, Dodi Bat- taglia e Red Canzian. Il batterista Stefano D’Orazio aveva detto stop già anni fa. Riccardo Fogli apparteneva addirittura alla preistoria del gruppo.ChilihavistiaSanSiro o Roma li ha trovati un po’ Star Trek, immutabili nei gesti e nel profilo. «È stato come scalare una montagna» giurano «una volta arrivati alla vetta ti chiedevi: la prossima volta cosa attaccheremo?». Di solito l’altezza aumentava «e anche i rischi. Facile dire che i Pooh hanno sempre rifatto se stessi. Sfidiamo chiunque, anche all’estero, ad aver fatto tanti passaggi». Probabile. Di sicuro, visti come metafora romantica dell’esistenza, si sentono e sono molto più rock. Prospettiva che li galvanizza. «Tanto per far ordine, siamo partiti come una band figlia dei Beatles, benissimo, ci ha dato popolarità e una visibilità persino rara all’epoca. Ma negli anni ’70 siamo passati, eccome, al rock, anzi al prog, del quale i genovesi New Trolls sono stati una bandiera. A pensarci bene, eravamo in ottima compa- gnia: PFM, Orme, Banco del Mutuo Soccorso. Se i New Trolls avevano colpito tutti con “Concerto Grosso”, noi avevamo la suite di “Parsifal”, che a pensarla oggi sembra una follia». Sarà ma ad aspettarli nei palaport, a Genova i biglietti andranno dai 44 agli 85 euro, ci sarà anche un pubblico imbullonato su “Piccola Katy” e “Pensiero”:«Vero,macanzoni come “Rotolando respirando” e “L’ultima notte di caccia” hanno un gran ritmo. I quattro inediti che pubblicheremo il 16 settembre nell’album “Pooh 50 – L’ultima IN TUTTA ITALIA Dopo il 4 settembre al 105 Stadium di Genova (data zero), le successive date dei Pooh saranno il 13 settembre alla Fiera di Bergamo, il 28 e il 29 ottobre al Pala Sele di Eboli - Salerno, l’1 e il 2 novembre al Pala Florio di Bari, il 4 novembre al Palalottomatica di Roma, l’8 novembre all’Unipol Arena di Bologna. notte insieme”, sono decisamente rock. Per non dire di “Chi fermerà la musica”. Va a una velocità impressionante, no?». Sì, in effetti, il treno corre nella notte e i Pooh sono a bordo. Certo che fa uno po’ strano immaginarli rock, quando già dal brand pensi a storie che finiscono, altre che possono nascere. «Invece il nostro dna rimane quello» dicono divertiti «pensi che per mantenere la forza della scenografia che avevamo negli stadi abbiamo dovuto scartare almeno ottanta palasport, compreso quello di Treviso, città di Red, perché non ci entrava tutto quello che vogliamo far vedere». Va da sé che Canzian c’è rimasto male, anche perché le altre città di riferimento del gruppo, Bergamo, Bologna e Roma, sono provviste di spazi adeguati. Ora la corsa riparte verso il 31 dicembre, ci sarà una diretta tv? «Se fosse per noi, manderemmo il concerto a reti unificate, come il discorso del presidente. Però quella notte chiuderemo la carriera con la coppa in mano, non in serie C2. Abbiamo messo in fila i giorni in cui siamo stati in classifica, fanno undici anni e mezzo. Siamo sicuri di non aver mai annoiato nessuno». La canzone simbolo per il Paese martoriato di questi anni è «”Uomini soli” perché la solitudine degli italiani è immensa. Certo avevamo scritto un pezzo profetico, “In Italia si può” con tutte le nefandezze che potevano capitare. Oggi è peggio. Così come “Pierre” è ancora un appello contro l’omofobia, nel terzo millennio assistiamo a barbarie da Medioevo». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «IL TEMPO non esiste. È una modalità che accettiamo, ma per certi aspetti non ha valore». Alice è tranchant, ma te lo dice con un sorriso: «Sono allegra, è la mia vera natura, non lo sapeva?». Sì, che lo so. Però vederli tornare sul palco, lei e Franco Battiato, martedì in piazza Aranci a Massa e il 31 al Teatro Greco di Taormina, fa scattare curiosità: cosa avranno da dirsi ancora? Lo spettacolo, in primavera, prevedeva parti distinte e duetti. La nuova versione scombina un po’ le carte, ma le due personalità si sentono, eccome. Per strade diverse, sono stati pragmatici e spirituali. Di sicuro, curiosi. Battiato ha 71 anni, Alice dieci di meno, portati da invidia. «Anche invecchiare» spiega «fa parte della vita, è un processo come nascere e crescere, no? Poi noi lo associamo al tempo per comodità. Ma non è così…». E intende che tre decenni di amicizia, frequentazione e scambi artistici con Battiato hanno un valore molto più alto dello stesso esibirsi. Dove lui porterà sempre “La cura” o “Bandiera bianca”, mentre lei si terrà strette “Prospettiva Nevski”, “I treni di Tozeur” e “Per Elisa”. Ma i concerti di Battiato e Alice sono tutto meno che un juke box. «Davvero vuole sapere se Franco non ne può più di me? Dovrebbe chiederlo a lui, ma l’alchimiadelmomento,sera per sera, ha qualcosa di miracoloso anche per un mondo come quello della canzone e della musica italiana». Fra i brani più suggestivi, anche nel tour estivo, c’è “Veleni”, scritta da Battiato e Manlio Sgalambro, “si può essere felici se si è in pace con la mente…”, inserita nell’ul- timo album di Alice, “Weekend”: «Effettivamente è molto forte, Franco l’ha composto in un periodo particolare della sua vita e mi rendo conto che tocca anche le nostre. Quando affronti temi che riguardano tutti e ti chiami Battiato, è difficile deludere. Del resto, in concerto affrontiamo argomenti che sono universali, altri più privati. Ma arrivano entrambi al pubblico». La seconda partedeltour«saràunpo’più faticosa» spiega Alice «perché il mio repertorio sarà più ampio. Certo, cantare “Il vento caldo dell’estate” o “Il sole nella pioggia” è come andare in discesa, sul sicuro, però la nostra musica richiede molta attenzione, non ti puoi distrarre». Così, in un intreccio di vocalità, interpretazione, spiritualità e impegno civile, la coppia non si perde mai di vista: «C’è una canzone di Franco che considero un capolavoro, “Io chi sono?”, pubblicata quasi dieci anni fa. Gli sono grata di averla scritta, così come “Le nostre anime” che cantiamo spesso insieme. L’intensità deve toccarti profondamente e Franco l’ha sempre fatta provare anche con un grande rinnovamento musicale». Alice, che sta scrivendo nuove canzoni «senza la fretta di svelare quando usciranno», è convinta che il mondo femminile si stia imponendo «non solo nello spettacolo, ma nell’economia e nell’industria…». Non lo ammette, ma è una rivincita. Quando la volevano in America per farne una popstar, preferì rimanere se stessa. A volte, ci vuole coraggio. R. T. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Bimbi in forma ASPETTANDO IL NEONATO LEGGERE LA STESSA FAVOLA Aspetto un bambino per dicembre, cosa mi consiglia per fare le cose al meglio? LETTERA FIRMATA E-MAIL Gentile futura mamma, certamente il suo medico di famiglia come il suo ginecologo le avranno dato le raccomandazioni migliori per la gravidanza e in poco spazio a disposizione cercherò di suggerire qualcosa di utile lo stesso, magari poco noto ai due colleghi. Innanzi tutto di cercarsi un buon pediatra fin da ora, poi di seguire un corso di preparazione alla nascita, meglio in orari compatibili con la presenza di suo marito, per condividere con altre coppie ansie e perplessità, ma anche per rafforzare le decisioni atte a tutelare la sua come la salute del bambino. Infine, provi a leggere a voce alta tutti i giorni una favola, sì, ha letto bene, una favola, quella che lei desidera, ad esempio Biancaneve, una favola positiva e con morale finale. Tutti i giorni a voce alta, mi raccomando. Perché? Ma perchè è dimostrato che così facendo il bambino, a parità di condizioni esterne, dormirà di più e meglio, ancor meglio di quei bambini nati da mamme che, a voce alta, leggevano tutti i giorni una volta Biancaneve, una volta Alice, un’altra il Gatto con gli stivali, inFARMACI SPECIALI somma ogni giorno una PER I DUE MESI nuova favola. Le sembrerà strano? Affatto, i Che medicine devo teneonati si abituano alla nere in casa per mio fiGIORGIO glio di due mesi? voce della mamma fin CONFORTI [email protected] dall’utero trovando poi LETTERA FIRMATA E-MAIL nella stessa voce, una scrivere a: BIMBI IN FORMA - il Secolo XIX volta nati, una rassicuraCertamente un antifebpiazza Piccapietra 21 zione nei momenti di dibrile, il paracetamolo è il 16121 Ge - fax 0105388426 sagio, l’addormentamigliore, magari in gocce mento in primis. Del per iniziare una terapia in resto, cos’altro non sono le cantiattesa di chiamare il medico perché lene o le filastrocche di antica meprovveda. Le gocce sono meglio delle moria ? Lo faccia, vedrà i risultati, supposte perché l’efficacia è certa e se poi non le piace Biancaneve ne può dosarle sul peso del bambino. scelga un’altra, sempre la stessa Quindi, prima alleviare il dolore, se però, tralascerei Bambi, a me ha presente assieme alla febbre, e il disempre fatto paura e tristezza. sagio. Ricordi che al medico dovrà dire i motivi per cui ha misurato la febbre (non mangiava, era assonnato, piangeva inconsolabile) perché da questi sintomi lui prenderà le decisioni opportune. Sono da tenere in casa anche i sali reidratanti da somministrare per bocca in caso di vomito e diarrea, tanto più necessari specie se non avesse fatto la vaccinazione antirotavirus che è il principale responsabile di questa malattia. Ovviamente, anche qua, una telefonata al medico se si tratta di un lattante è opportuna. Altri farmaci no, costano a lei e alla collettività, sono possibile fonte di avvelenamenti accidentali e una ricetta guiderà la consegna del farmaco prescritto dopo consulenza in farmacia. xte estate IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 41 Fino al 31 agosto FABIO POZZO L’UOMO che restituisce la gioventù è un fotografo per passione che ha catturato per venti estati consecutive i volti dei ragazzi e delle ragazze che hanno animato il suo paese d’adozione, scrivendone una parte della storia con la luce. E che oggi, quarant’anni dopo il primo scatto, ha deciso di riconsegnare quegli stessi volti ai legittimi proprietari. Succede a Recco. Il protagonista è Luciano Berlingeri, 63 anni, un genovese che nel 1975, dopo il servizio militare, è arrivato nel Golfo Paradiso con una Minolta semiautomatica al collo («la mia prima reflex») e una montagna di rate per pagarla. Ma la febbre dell’obiettivo l’aveva già contratta da qualche anno. «Frequentavo un corso all’Istituto Idrografico della Marina, dove sono poi stato assunto» racconta «un collega si occupava della cameraoscura:sonoentratoed è stato un colpo di fulmine. La prima macchina era russa, l’ho acquistata per 6 mila lire nel centro storico di Genova e ho scoperto un altro modo di guardare il mondo. Quella fotocamera l’ho rotta poi tornato dalla naja, era nello zaino che ho gettato a terra appena arrivato a casa». Berlingeri s’arma di Minolta, due ottiche e scende in strada e scatta. Le compagnie sul lungomare, di Mulinetti, delbarOrchidea.Iragazzidei muretti, stabilimenti balneari, giardini, “tubi” della passeggiata, spiagge, scogli. Le feste, i “giochi senza frontiere” nella vasca di punta Sant’Anna, quella della grande Pro Recco. E poi, sì, le partite di pallanuoto, che in quegli anni, parliamo dei Settanta e Ottanta, erano uno spettacolo anche sulle gradinate. Baci rubati, abbracci, risate, scherzi: scattava, Berlingeri. Estampava,prevalentemente in bianco e nero. Inzeppando di volti di residenti e villeggianti gli archivi dello studio dietro la chiesa di Nostra Signora del Suffragio. La vita, alla fine, obbliga alle scelte. Un trasloco, un’altra stanza colma di quei ragazzi e ragazze. La gioventù che ha dato linfa a Recco nel- Recco Amarcord Il passato ritorna in una foto Il fotografo Berlingeri immortalò centinaia di attimi dal ’75 al ’95. Ora restituisce le immagini ai suoi soggetti A fianco e qui sopra, alcune delle fotografie scattate da Luciano Berlingeri dal ’75 al ’95. Ora il fotografo le restituisce ai legittimi “proprietari”, chiedendo in cambio solo un’offerta per la Gigi Ghirotti di Genova. L’iniziativa è valida fino al 31 agosto UN CONTRIBUTO PER AIUTARE LA GIGI GHIROTTI Luciano Berlingeri, qui nella foto di Michele Pizzo, restituisce i ritratti che ha realizzato in venti anni di attività, dal 1975 al 1995. Le immagini si possono ritirare in cambio di un piccolo contributo, che sarà devoluto in beneficenza l’arco di vent’anni, dal 1975 al 1995, è un raccoglitore di circa 40 mila foto. «La metà in negativi su foglio unico, le altre tra provini e stampe su carta». Ecco, ci siamo. La casa va di nuovo svuotata («Il sogno di trasferirmi all’estero con la mia Sandra»), l’idea di rintracciare tutti e di regalare loro gli scatti che hanno cristallizzato i loro momento nel tempo. Un’operazione nostalgia, un po’ “Sapore di mare”, che ha aperto una grande caccia al nome su Facebook, una gara a riconosce e riconoscersi. Ragazze che oggi sono mamme o nonne e mostrano com’erano ai figli e nipotini, vecchi amori riscoperti con tenerezza, qualcuno che non c’è più. Gente che torna da tutt’Italia, che chiama dall’America. Ilvaloredel“Tiricordi?”(Ti ricordi di Agostino, quello che si credeva Gesù?...) si celebra sul social, ma anche e soprattutto nel rito della consegna - mostra sui generis perché la foto finisce in una busta - che si rinnoverà ogni giorno sino al 31 agosto, sul banco di un negozio di abbigliamento del centro che si è messo a disposizione. «Ho ricevuto grande sostegno» dice il fotografo. Qualcuno ha stampato gratis i manifesti dell’iniziativa per sdebitarsi delle foto dei genitori, il Comune ha dato il patrocinio. Il fine è benefico: in cambio della gioventù restituita, si chiede solo un’offerta libera per l’associazione Gigi Ghirotti. E poi, c’è anche il gesto artistico. Nell’era della fotografia digitale, a Recco stanno passando di mano immagini su carta. Vere, direbbe Berlingeri. «Le mie foto sono vecchie, rigate, bucate, macchiate, sfocate, e molti fotografi le avrebbero buttate via subito, io invece le ho tenute, alcune per 40 anni e adesso quei provini per certe persone sono “bellissimi” mentre per altre “mettono tristezza”, ma in tutti suscitano curiosità, emozione, e per me questo è molto appagante. Vedere negli sguardi dei soggetti la sorpresa, ecco la forza della fotografia che mi commuove ancora». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STORIA Il volo di Francesca, dal marketing a Emma Dante La passione per il teatro ha spinto la genovese Laviosa a cambiare vita: «Pentita? Neanche per un attimo» CLAUDIO MANGINI LA SCELTA in due parole: passione incondizionata. Per spiegare meglio: «Un seme che avevo dentro. Ma se non ci fosse stata lei a nutrirlo, forse non sarebbe mai sbocciato». Francesca Laviosa, 31 anni, genovese, una settimana fa a Spoleto ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie, come interprete di Odissea A/R. La “lei” di cui parla è la regista e drammaturga palermitana Emma Dante. E la scelta di dare un calcio alle certezze per inseguire la passione incondizionata per il teatro, apparentemente irragionevole, le era stata sconsigliata da molti. «Non mi sono pentita mai, nean- che per un attimo. Se c’era dentro anche un po’ di follia, in quella decisione, era follia sana. Che ora mi permette di provare una felicità che in nessun altro modo avrei potuto raggiungere». Flashback. A quando lavorava a Milano. Marketing e comunicazione, un master a Londra, anche un breve stage al Secolo XIX nel 2006, «fresca di Erasmus, malata di teenagerismo acuto», e a Radio Babboleo. Poi l’ufficio, i contatti, le aziende. «E i miei coinquilini che recitavano in un musical e alle 2 o alle 3 del mattino saltavano e cantavano. Mentre io pensavo alla sveglia che suonava alle 7 e mezza». La passione che riemerge. «Al Francesca Laviosa liceo ci avevo provato. Mi iscrissi a dei corsi serali e del teatro mi piaceva la sintonia che si crea tra persone con la stessa passione. Avevo amici di 23 e di 50 anni, non sapevo nulla della loro vita e sapevo mol- tissimo del loro modo di essere». Poi, estate 2013, l’occasione. «Mi dissero che Emma Dante aveva in calendario un laboratorio. Lo dissi al capo, chiesi una settimana di ferie, mandai il curriculum. Neanche sapevo che fosse finalizzato a uno spettacolo vero, “Feuersnot” di Richard Strauss, un’opera lirica. Fummo scelti in quattro». Tornare a Milano fu come sentirsi in gabbia. Cambiare vita e città per entrare nell’accademia di Emma Dante, la “Scuola dei mestieri dello spettacolo”, tutt’uno. «Emma ha un metodo duro, è una siciliana con il sangue che ribolle, non te le manda mai a dire. In prova ti affronta secca, si fa odiare, fra virgo- lette». O senza virgolette. «Ma ti porta a dare cose che non sai di avere dentro». Il talento che va alimentato come quel seme, fino al premio con tutta la famiglia in platea nel giorno del trentesimo compleanno della sorella Umberta. «Il mio regalo». Dopo l’estate, Francesca Laviosa sarà ancora Penelope in Odissea A/ R. Tappe già fissate a Palermo, Napoli e al Teatro Argentina di Roma. «Sarebbe bello portarlo a Genova, al teatro Modena. Emma Dante ha già collaborato con l’Archivolto. Magari prenderò io i contatti, dopotutto, una volta mi occupavo di marketing». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 42 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 sport IL SECOLO XIX GENOA-STUBAITAL 18-1 NEL SEGNO DI PAVO Cinquina del bomber, Pandev ne fa 4. Perla di Ocampos Juric: «Leo vorrebbe restare. E anche per Veloso l’idea c’è» da uno dei nostri inviati IL PRIMO BILANCIO MAURO CASACCIA La base della squadra è buona, ma ci mancano dei giocatori per essere davvero competitivi. Buoni segnali da questa gara, però c’è tanto da lavorare NEUSTIFT. Pronti, via e poke- rissimo di Pavoletti. Lui che aveva segnato l’ultima rete del campionato scorso, lui che segna la prima della nuova stagione, lui che resterebbe ma che resta al centro del mercato. Sorriso largo e solita disponibilità del centravanti con i tifosi. «Resti?».«Facciamodituttoper restare». E Ivan Juric chiarisce: «Lui si trova da Dio a Genova, è felice ed è stra-amato, è un leader positivo. Ne abbiamo parlato, al Genoa vorrebbe starci tutta la vita. Poi si sa, purtroppo, che se arrivano grandi club con tanti soldi le cose possono cambiare. Vediamo cosa succede». Dopo il 18-1 rossoblù contro lo Stubaital e le buone indicazionidell’esordiostagionale,Juricsempreschiettoerealista. Nonché speranzoso. Pure sull’evoluzione della situazione di Miguel Veloso, titolare nel 4-2-3-1 del primo tempo (Perin ancora aspetta per le partite) e osannato insistentemente da un gruppetto di tifosi in tribuna (circa 750 spettatori stimati) con il coro “Miguel Miguel”. «Sinceramente Veloso era venuto solo per allenarsi ed è in attesa. Sette giorni fa non pensavamo potesse rimanere. Però abbiamo percepito che partecipa molto, si è trovato particolarmente bene e ora c’è questa idea». Che il portoghese resti. «Vediamo, lui e la società valuteranno.Serimanedicerto non mi dispiace…». Chi può restare e chi arriva. Ecco Gentiletti. E Rossettini in avvicinamento. «Sì, dietro abbiamo preso Gentiletti. Manca ancora uno e stiamo trattando Rossettini. La base è buona, però ci manca ancora un po’ di tutto, per essere davvero competitivi. Dobbiamo valutare tanti elementi, dargli libertà di espressione e autostima per capire se è materiale vero». Riferimento a Ntcham, Lazovic (buon protagonista al cross e all’assist), Gakpè (3 reti) e Pandev (4 gol, un delicato pallonetto come quello del gol della bandiera di Marco Hofer), che hanno dato discreti segnali. E sul primo: «Olly è del ’96, dobbiamo insistere e dargli fiducia». Poi, Ocampos. «Viene da un anno negativo, anche con un infortunio. Deve muoversi meglio. Ma ha margini di miglioramento incredibili. E vuoledimostrareilsuotalento».Ie- IVAN JURIC allenatore Genoa ri autore di alcune pregevolezzetecnicheediunaperladigol: rientro da sinistra e destro potente all’incrocio. Nulla può il pur bravo Ribis. I rossoblù hanno cercato di mettere in pratica i dettami degli allenamenti: giropalla, fraseggio centrale stretto, ampiezza offensiva, recupero palla alto. «L’importante è muovere palla, divertirsi, aggredire appena persa palla, a volte lo abbiamo fatto nel modo giusto, altre volte meno». Gol anche per Ntcham e Lazovic, possono far bene al morale. Cissokho chiama il coro “Issa Issa” con travolgente slalom lungo metà campo, per offrire gentile assist vincente a Pandev. Tachtsidis fa centro su punizione, per chiudere. Eguagliato il record di reti in questo tradizionale appuntamento di inizio stagione. «C’è stato impegno, abbiamo segnato molto, sono abbastanza soddisfatto ma è difficile giudicare queste partite, c’è tanto da lavorare». Oggi in riti- ro arriva Rincon, con Gentiletti due in più per Juric. E, con Veloso non solo ospite, magari tre. SELEZIONE STUBAITAL 1 Ma. Hofer 14’ st GENOA 18 Pavoletti 6’, 24’, 29’, 35’ e 43’, Ocampos 9’ e 27’, Muñoz 33’, Ntcham 44’, Lazovic 45’ pt; Pandev 5’, 25’, 30’ e 36’, Gakpè 29’, 33’ e 38’, Tachtsidis 41’ st SELEZIONE STUBAITAL: Ribis, Peer, Pfeifer, Schönherr, Gröber, Ozcal, Eigentler, Pittracher, Mayrhofer, C. Stern, Hatzl. Entrati nella ripresa: Obenauer, Meyer, Rogen, Kössl, Muigg, P. Stern, Jenewein, Ma. Hofer, Mi. Hofer. GENOA PT (4-2-3-1): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz, Laxalt; Rigoni, Veloso; Lazovic, Ntcham, Ocampos; Pavoletti. All. Juric GENOA ST (3-4-3): Zima; Cissokho, Marchese, Renzetti; Rosi, Cofie, Tachtsidis, Fiamozzi; Capel, Pandev, Gakpè. A disposizione: Faccioli, Ierardi, Minardi, Zanimacchia. Arbitro: Yilmaz Ferro [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Leonardo Pavoletti ha segnato il primo gol della nuova stagione L’undici di esordio del Genoa 2016/17 TANOPRESS L’ESTREMO DIFENSORE DEI DILETTANTI AUSTRIACI: «KHAN IL MIO IDOLO, PANDEV SEMPRE TEMIBILE» Ribis, più birre che gol per il portiere-operaio «C’è il compleanno di un compagno: supero in pinte le reti che ho preso dal Grifone» IL PERSONAGGIO da uno dei nostri inviati VALERIO ARRICHIELLO NEUSTIFT. «Saranno più le birre che berrò dopo la partita o i gol che prenderò dal Genoa? Direi le birre, anche perché si festeggia il compleanno di un nostro compagno di squadra. Però speriamo di non prenderne troppi, perché poi sarebbe dura..»: così parlò Markus Ribis, portiere dello Stubaital, prima della gara col Grifone. Come è finita, poi, lo sappiamo: 18-1 per i rossoblù. Risultato da record eguagliato, nella storia delle amichevoli tra il Genoa e le selezioni della Val Stubai. Solo nel 2008, infatti, il Grifo aveva infierito allo stesso modo, con rete della bandiera di Appeltauer, il “Beckham” della valle, emulato,stavolta,dalgiovaneMarko Hofer. Per mantenere ferma la promessa, quindi, il buon Ribis avrebbe dovuto toccare quota 19 pinte, un po’ troppe anche per un ragazzone da un metro e novanta come lui. Certo, c’è da scommettere che qualche bel boccale l’avrà mandato giù, per dimenticare la cinquina di Pavoletti. Per il portiere tirolese era la seconda volta contro il Grifo. «L’anno scorso – rammentava prima del match – avevo giocato il secondo tempo e avevo preso cinque gol. Stavolta metterei la firma per non prenderne più di dieci. Il più pericoloso? Pandev, lui è davvero temibile. Non ho studiato i video dei suoi gol, ma ricordo quello che misegnòl’altravolta».Peccato che stavolta gliene abbia fatti addirittura quattro. Povero Ribis, eppure, anche se è difficile crederci il migliore in campo è stato lui, applauditoperlesueparateanchedai tifosi arrivati da Genova. Sen- Il portiere dello Stubaital Markus “Mogga” Ribis za i suoi tanti interventi provvidenziali, i gol dei rossoblù, incattiviti dalla grinta di Juric, potevanoessereanchediecidi più. E allora sì che al pub si sarebbe fatta ancora più dura. Beh, indubbiamente quest’anno è andata pure peggio del solito. Ma la verità è che il ruolo del portiere dello Stubaital, in questi tradizionali test con il Genoa, è sempre quello più ingrato. Certo, c’è la TANOPRESS gioia di affrontare giocatori importanti, ma sai anche che i palloni da raccogliere nella porta saranno sempre tanti. Ribis, però, la prende con filosofia. E, mentre sorride col suo faccione da gigante buono, assicura: «La soddisfazione di giocare contro una squadra di Aprevalesuldispiaceredeigol che prendi. Neanche dopo giornate così mi pento di essere un portiere». Anche perché per il giovane Markus (21 anni) giocare tra i pali è quasi una missione. Da quando nel 2001, a soli sei anni, vide il Bayern Monaco vincere la Champions e rimase folgorato dal numero uno dei bavaresi: «Oliver Kahn: è lui il mio modello». Per raggiungere i livelli del suo idolo, Ribis si allena duro da tempo, anche se di giorno lavora in una fabbrica che produce materiale elettrico. Poi la sera si trasforma e diventa di nuovo portiere nel team della Val Stubai, dove gli amici lo chiamano Mogga: «Ma non chiedetemi perché, è un soprannome che non ha un senso. Il mio punto forte? I riflessi. Vorrei arrivare almeno in Lega Regionale, che sarebbe la vostra Lega Pro, ma non mi pongo limiti. Il Genoa? Magari...anche se c’è già Perin che è fortissimo, per me sarebbe un onore anche solo conoscerlo». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL SECOLO XIX 43 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 sport ZIKA, TENNISTI IN FUGA CONTE, PRIMA SCONFITTA DOPO i migliori golfisti, anche molti tennisti cominciano a fuggire dai Giochi Olimpici di Rio per paura del virus Zika. L’altra sera sono arrivati i forfait del canadese Milos Raonic e della romena Simona Halep, ieri quello del ceco Tomas Berdych (foto), preoccupato per la salute della famiglia. COMINCIA con una sconfitta (2-0) nell’amichevole con il Rapid Vienna l’avventura di Antonio Conte al Chelsea. Tante le attenuanti, tanti anche gli assenti ma Conte già martella: «Sono qui da tre giorni, non posso essere arrabbiato, no assolutamente. Ma dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare». I COMPAGNI DELLA FASCIA SINISTRA Laxalt e Renzetti «Grifo di corsa» TOUR DE FRANCE «In campo e in auto, maciniamo km per i rossoblù» da uno dei nostri inviati Cavendish e Kittel NEUSTIFT. Macinano chilo- Piccoli tifosi rossoblù a Neustift per il debutto TANOPRESS metri (sulla fascia sinistra), superano ostacoli. Come in un coro dei tifosi. E Francesco Renzetti è tifoso rossoblù che si è sobbarcato 1.100 chilometri d’asfalto per tornare al Genoa. «Ero in vacanza in Calabria, il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto che il giorno dopo avrei dovuto essere a Genova per le visite mediche». È salito in auto e via. «Dieci ore di macchina, sono arrivato di notte, alle 3.15 ero in albergo. Ma talmente contento che non me ne sono neanche accorto…». Felice di correre, come Diego Laxalt che nella scorsa stagione sulla corsia mancina ha macinato più chilometri di tutti, circa 407. Come andare a piedi da GenovaaRimini.«El’obiettivo quest’anno è farne ancora di più. Fisicamente mi sento bene. Se sono arrivato a Rimini, ora voglio migliorare e andare ancora più lontano…». Compagni di fascia, il 23enne di Montevideo e il 28enne di Dolceacqua. Stesso ruolo, in concorrenza ma pure collaborazione. «Francesco? L’ho visto bene – dice Laxalt – ha tanto entusiasmo. Direi che siamo simili come giocatori. Ma questa è una famiglia, io gli do consigli, ma glieli chiedo anche». «Diego è un ragazzo tranquillo, si ride e si scherza – racconta Renzetti Ha fatto grande campionato, una delle rivelazioni. Ha tanta corsa e generosità, con ottima fase offensiva. La convocazio- Cavendish fa poker ma Kittel si arrabbia Diego Laxalt TANOPRESS ne nell’Uruguay per la Copa America la dice lunga. Ci siamo già scambiati un po’ di consigli sui movimenti». Sia con la difesa a 3 che a 4. «Il mister sta provando diverse situazioni tattiche. Io posso fare il terzino basso oppure l’esterno di centrocampo». Storia di un calciatore-tifoso, quella del ligure. E di un ritorno nella squadra in cui è cresciuto (rientra fra i 4 “prodotti” necessari). «Ma non voglio certo sentirmi appagato dal fatto di essere tornato. Ho sempre sperato di riuscirci e sono davvero felice. Siamo partiti forte, allenamenti durissimi con intensità molto alta, il tempo in hotel passa tutto a recuperare…». Figli del sacrificio e della fatica, i corridori di sinistra. L’uruguayano ha anche accorciato le ferie per essere presente fin dall’inizio del ritiro. «Per me, va- cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Gentiletti, primo allenamento. Sprint Rossettini, il difensore è vicino tiagoèdaRomaaGenovae,ieri, daMilanoaNeustift.Gentiletti ha raggiunto il Grifone nel ritiro austriaco in serata, dopo la fine del match con lo Stubaital. Saluto ai nuovi compagni nello spogliatoio e con mister Juric che ne apprezza le qualità. Centrale mancino, non velocissimoneglispaziapertiperòdotato di senso della posizione, intelligenza tattica, tenacia. Un duro,cosìèsemprestatoconsiderato. E in rossoblù l’ex Lazio vuol dimostrare di aver del tutto superato i problemi fisici delle ultime stagioni, a partire da quello al ginocchio. Con il Genoa ha firmato un biennale. Oggi pronto per il primo allenamento genoano. E, sullo stesso cammino di Santiago, un ragazzo molto legato alla fede cattolica, Luca Rossettini, 31 anni come Gentiletti. Altro innesto per la difesa, la trattativa con il Bologna è molto avviata. «Sì, lo trattiamo», conferma Juric. Un centrale che però nell’ultima stagione, agli ordini di Donadoni, ha giocato soprattutto come terzino destro. Ecco, quindi, che si tratta di un elemento che ben si inserirebbe nell’idea di difesa asimmetrica a 4 di Juric. Rossettini è in uscita da Bologna e ciò può facilitare l’operazione (sebbene ci sia anche il Palermo interessato, mentre per Wilker Angel, extracomunitario, si muove il San Paolo), la cui chiusura può avvenire a breve. Per dare al tecnico croato anche un’importante soluzione in più sui calci piazzati: il padovano infatti è molto forte nel gioco aereo, come ha dimostrato anche nell’ultimo campionato (3 gol) segnando in elevazione la rete del successo bolognese al Ferraris. Attaccante da acrobazie aeree, poi, è Pinilla. Domani, con riunione milanese in Lega, può essere occasione per parlare Juric accoglie Gentiletti anche di lui. Tuttavia, che sia strategia o verità, il ds dell’Atalanta Sartori ha detto a El Mercurio: «Per noi Pinilla è incedibile, è il nostro miglior attaccante e assolutamente non vogliamo perderlo. Problemi con Gasperini? Nessuno, il nostro tecnicononhaproblemiconlui e lui non ha problemi con il tecnico». In realtà, delle spine ci sono. Situazione dell’attacco legata a Pavoletti. Nonché ad TANOPRESS Alario (anche qui, per il River sarebbe «incedibile») e alle possibilità con il Milan: Suso, Niang, Matri. A centrocampo, invece, prosegue l’avvicinamento al ritorno di Dzemaili. A inizio settimana appuntamento per la rescissione con il Galatasaray. Anche i recenti fatti in Turchia, con il golpe fallito, spingono lo svizzero in tal senso. Poi contratto spalmato su più stagioni con il Genoa. Nandez non convocato nel Peñarol, è sempre nella lista, ma aspetta il passaporto comunitario. Intanto Gianluca Spinelli ha raggiunto l’Austria, per aggregarsi al ritiro del Chelsea di Conte, non al Genoa. Alla fine è arrivatoilvialiberadaPreziosi,ilpreparatore dei portieri parla di una scelta comunque sofferta, lasciando tante persone a cui vuole bene. Saluta anche l’addetta stampa Laura Anchisi. Per loro un nuovo cammino. Il cammino di Santiago: è a Neustift NEUSTIFT. Il cammino di San- Francesco Renzetti canze ne ho fatte abbastanza, ciò di cui avevo bisogno. Dopo un po’, avevo già voglia di tornare in campo…». L’estate ha arricchito Laxalt della convocazione in Copa America, sebbene non sia andata bene alla Celeste. «Esperienza comunque fantastica. Andare in Nazionale è il sogno da bambino. Peccato per come è andata, ma dà spinta per crescere». Ora con Juric. «Ci ha subito detto cose da Genoa, essereaggressivi,giocare,non mollare mai. Senza treccine e con le gambe più storte gli somiglierei? Forse…». Il tecnico croato ha detto che lo vede in tre ruoli: terzino sinistro nel 4-2-3-1, laterale mancino di centrocampo nel 3-4-3, pure alto a destra nel 3-5-2. «Ruoli che ho già fatto, me li sento». E, acquistato a titolo definitivo, sente anche più suo il Grifone. «Sì, non essendo in prestito ti senti più dentro il club». Uno ha “preso” casa, l’altro ci è tornato. E sogna il nuovo esordio rossoblù. Quando nel 2005 fu chiamato in prima squadra, dalle giovanili, prima di entrare sul campo di Marassi un dirigente gli disse: «Vedrai che emozione salire quei tre gradini». Alla fine, lui tornò da quel dirigente: «I gradinisonocinque…peròfantastico». E adesso, ricordandolo undici anni dopo, aggiunge: «Sarà bellissimo salirli ancora, entrare al Ferraris e vedere i colori della gradinata Nord». Renzetti vuol essere rivelazione.Laxaltvuolesserlonuovamente. Un po’ come le squadre che hanno sorpreso negliultimitempi.Leicester,il Crotone di Juric, il Portogallo. In Libertadores l’Independiente del Valle, formazione ecuadoriana allenata dall’uruguayano di origine ligure Pablo Repetto, giunto in finale.«Già,grandetraguardo».Eil piccolo Plaza Colonia che ha vinto il campionato Celeste. «Non l’avrei mai immaginato – dice Diego – ma andavano a mille e a metà campionato si è capito che potevano farcela. La prossima sorpresa? Magari il Genoa, un’altra squadra che vuole andare a mille». MERCATO/ DZEMAILI VERSO IL RITORNO, L’ATALANTA FA MELINA SU PINILLA da uno dei nostri inviati REUTERS M. CAS. M. CAS. PARIGI. E quattro: Mark Cavendish cala il suo personalissimo poker al Tour de France e mette il sigillo anche sulla 14a tappa, la Montelimar-Villars les Dombes di 208,5 chilometri. Lo fa al termine di una interminabile, imperiosa volata, iniziata tre chilometri prima e che ha portato i corridori nel cuore del Parc des Oiseaux (Parco degli uccelli), uno dei più vecchi siti ornitologici francesi che presenta una collezione unica al mondo (oltre 3.000 specie) di volatili. Per Mark Cavendish è la 30a vittoria in carriera alla Grand Boucle, sempre più vicino al grande Eddy Merckx (34 vittorie). Chris Froome (Sky) ha mantenuto la maglia gialla di leader della classifica generale. Oltre alle consuete doti di lucidità e forza, il britannico della Team Dimension Data ha stavolta messo in mostra anche quell’innata scaltrezza che uno sprinter a 5 stelle deve per forza avere per vincere spesso: uscito perfettamente dalla ruota di Marcel Kittel (Etixx-Quick Step) che ha poi protestato vibratamente con tanto di “vaffa” al collega britannico, reo, a suo dire, di avergli tagliato la strada - Cavendish ha battuto nell’ordine Kristoff (Katusha), Sagan (Tinkoff), e Degenkolb (Giant-Alpecin). Primo degli italiani Davide Cimolai, ottavo. È stata una tappa con poca storia, appena movimentata dalla lunghissima fuga di un quartetto (Howes, Roy, Elmiger e Benedetti) che ha cercato di arrivare fino alla fine, prima di essere ripreso dal gruppo a pochi chilometri dal traguardo, quando sono subentrati i treni dei velocisti in testa alla corsa. Si è corso in condizioni difficili, con un fortissimo vento contrario e raffiche tra i 40 e gli 80 kmh, che hanno scoraggiato ogni tentativo serio di attacco. Le difficili condizioni meteo hanno anche indotto gli organizzatori ad anticipare di un quarto d’ora la partenza inizialmente prevista a mezzogiorno, con la carovana del Tour che anche ieri ha reso omaggio alle vittime della strage di Nizza con un minuto di silenzio. Da segnalare i ritiri di Breschel e Frank. Oggi la 15esima frazione, la Bourg en Bresse-Culoz di 160 chilometri. E si tornerà a salire. 44 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 DARIO FRECCERO GENOVA. Tripla Samp. Sono ventinove i giocatori convocati per il ritiro di Ponte di Legno che parte domani e durerà due settimane. Sono quasi tre per ruolo ma dire che sia già la Samp “definitiva” è ovviamente troppo. Non lo è, mancano come minimo il regista e il terzino sinistro. Per ora restano fuori dal gruppo che da una decina di giorni si allena a Bogliasco solo tre giovanissimi: Martinelli, Rocca e De Vitis. Non è una bocciatura, sono ragazzi che andranno a giocare in prestito altrove. Tutti gli altri giovani per ora salgono sui monti della Val Camonica dove Giampaolo li visionerà meglio e valuterà in modo approfondito. Ragazzi come Ponce, Bonazzoli, Pereira non è detto non siano già maturi per restare in prima squadra e giocarsi le loro chance durante la stagione. Ovvio, convincere l’ex tecnico dell’Empoli a tenerli non sarà facile, è una corsa in salita, ma la storia di Pedro Pereira insegna: un anno fa si presentò a Ponte di Legno con Walter Zenga e sembrava il figlio di Cassani. Com’è finita lo abbiamo visto: primadellosbarcodiMontellail giovanissimo portoghese sembrava un astro nascente della Serie A... Per la Samp che Giampaolo sogna mancano minimo due pedine. Un play che sostituisca Fernando e un terzino sinistro. Le idee su chi potrebbe arrivare sono chiare, il sogno in mezzo è Paredes, la realtà più vicina Cigarini sul quale nelle ultime ore c’è stata una forte accelerata. Negli schemi qui sopra la maglia di Fernando la assegniamo a un presunto “Mister X” perché i giochi non sono chiusi e potrebbero esserci sorprese. A sinistra l’obiettivo numero uno è Dodò dell’Inter ma anche qui c’è un mezzo giallo: con l’Inter c’è già l’accordo, il brasiliano non è stato convocato da Mancini ma lui tergiversa e chissà cosa ha in testa realmente. Per il resto il grosso della sport IL SECOLO XIX COME GIOCHERÀ Schema 1 (4-3-1-2) Quagliarella (Cassano) Soriano (Barreto) Schema 2 (4-2-3-1) Quagliarella (Muriel - Cassano) Muriel (Budimir) Alvarez (Soriano) Soriano Mister X Carbonero (Ivan) (Torreira) Barreto (Palombo) Alvarez (Ivan) Schema 3 Dodò Castan Silvestre De Silvestri (Sala) (Regini) (Skriniar) (Pereira) Dodò Castan Silvestre De Silvestri (Pereira) (Regini) (Skriniar) (Sala) Viviano Viviano Muriel (Budimir) Alvarez Carbonero Krsticic (Mister X) (4-1-2-1-2) Quagliarella (Schick) Soriano (Barreto) Carbonero (Ivan) Torreira (Mister X) Dodò Castan Silvestre De Silvestri (Sala) (Regini) (Skriniar) (Pereira) Viviano 4-1-2-1-2 TRIPLA SAMP Giampaolo, idee chiare e tre moduli in testa ora servono un regista e un terzino sinistro Giampaolo con Lucas Torreira, ripreso dal Pescara rosa è fatto, sempre che ovviamente dal mercato non arrivi qualche sorpresa in uscita. Tipo offerte per Soriano e/o Muriel, giocatori ufficialmente non “sul mercato” ma di fatto neppure “incedibili”. Ovviamente se partisse uno di loro (per i soldi giusti, s’intende) si dovrebbe sostituirli. Per ora è prematuro parlarne. Si giocasse domani, Giampaolo schiererebbe con ogni probabilità un modulo di base simile a quello che la Samp ha schierato negli ultimi anni primadelladifesaa3dell’ulti- mostrerà di aver smaltito l’infortunio e a quel punto resterà al Doria. In cabina di regia “Mister X” (più Cigarini di Paredes) ma ci sono anche soluzioni interne: l’astro nascente Torreira, che però ha vent’anni e va provato; o gli usati sicuri di capitan Palombo o Nenad Krsticic, sempre che il serbo rimanga. Le alternative sugli interni sono (a oggi) Barreto e Ivan. Infine il capitolo attacco. Partito Correa, la trequarti va giocoforza a Ricky Alvarez che dovrebbe agire dietro le due punte titolari Quagliarel- mo Montella: 4-3-1-2 che però può variare in 4-1-2-1-2 con il rombo a centrocampo o 4-3-2-1 con due rifinitori alle spalle di una punta. Solo la difesa è quasi scon- LAVORO LUNGO L’allenatore ha insistito per avere la squadra quasi al completo già all’inizio del ritiro tata: Viviano in porta, De Silvestri a destra, i due centrali d’esperienza Silvestre e Castan (se stanno bene, altrimenti pronto Skriniar), poi l’incognita a sinistra dove in questi giorni Giampaolo sta provando Sala (che però è un destro). Se non arriverà Dodò, si cercherà un altro. A centrocampo la situazione è molto meno chiara per via dell’incertezza su “Mister X”.Dei3dellamedianal’unico sicuro è Roberto Soriano, che potrebbe agire da interno sinistro lasciando a destra Carbonero se il colombiano di- PEGASO la e Muriel. In alternativa all’argentino, si potrebbe riavanzare Soriano sulla trequarti promuovendo una riserva in mediana. I rincalzi delleduepuntesonoBudimir, SchickeFantantonioCassano. In quest’ordine, con buona pace del barese che però ha scelto di restare e giocarsi le sue chance nonostante Ferrero abbia parlato chiaro: «Se ti va, parti quinto attaccante, altrimenti puoi andare dove vuoi...». E lui ha risposto: resto! [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI COPPA DAVIS/ ARGENTINA IN VANTAGGIO 2-1 SULL’ITALIA Fognini, la rimonta è a metà vince il singolo, ko in doppio Lorenzi incerto, Del Potro/Pella esultano al quinto. Oggi ultimi match IL GIORNO più lungo di Fabio Fognini comincia con un ottimo match in singolare, e il punto dell’1-1 per l’Italia, e una prestazione ad alti e bassi nel doppio che riporta l’Argentina in vantaggio 2-1, prima degli ultimi due singolari di oggi. Si sapeva che con i sudamericani sarebbe stato un confronto lungo ed equilibrato, e che la panchina (intesa sia come riserve, sia come scelte dei capitani)avrebbe potuto fare la differenza. Sfortunata l’Italia, che per colpa della pioggia di venerdì ha dovuto chiedere gli straordinari a Fognini. Al mattino il match contro Juan Monaco, nel qualeilligurehagiocatoilsuomiglior tennis: 6-1 6-1 7-5 in un’ora e 38 minuti, rimediando così alla sconfitta di Seppi (in imperfette condizioni fisiche) contro Delbonis. Dopo le due ore di riposo canonico, riecco Fognini in campo nel doppio. Il suo compagno consueto, Simone Bolelli, è fuori per infortunio e fa il tifo dalla tribuna insieme a Flavia Pennetta e a migliaia di tifosi che scaldano il Centrale del Tennis Club Baratoff di Pesaro. Il ct Barazzutti sceglie di non rischiare Seppi e schiera Paolo Lorenzi, all’esordio in un doppio di Davis. Il senese fa del suo meglio, ma non è abbastanza per contrastare GuidoPellaesoprattuttoJuan Martin Del Potro, giocatore di categoria superiore che dopo i tantissimi infortuni sta cercando di tornare ai suoi livelli. La coppia azzurra gioca un pessimo primo set (1-6 in appena 33’), con Lorenzi molto incerto sia al servizio sia a rete. Nel secondo set gli azzurri restano aggrappati ai loro turni di servizio con fatica, mentre gli argentini non concedono neppure una palla break. Si arriva al tie-break che Pella/Del Potro incamerano per 7-4. C’è un momento in cui si teme una Caporetto, ma lo spostamento di Fognini a sinistra (dove gioca quando c’è Bolelli) porta benefici: az- GLI ALTRI QUARTI Gran Bretagna e Francia sono avanti 2-1 su serbi e cechi, UsaCroazia 2-0 zurri avanti 4-1 con dieci punti in fila, tifosi che riprendono fiducia, e 6-3 finale. Il quarto set offre un copione simile,gliitalianistrappanosubitolabattutaaunPellaindifficoltà e poi anche a Del Potro. Sul 5-2 è Lorenzi a pedere il servizio, ma Fognini non dà scampo agli avversari: 6-3 e sentenza rimandata al set decisivo. L’inerzia della partita è dalla parte degli azzurri, il fattore campo anche, ma ogni punto diventa una battaglia. Il momento chiave arriva sul 3-2 Italia, quando l’Argentina riesce ad annullare tre palle break sulla battuta di Pella che assomigliano quasi a dei match point. Il contraccolpo psicologico lo paga nel turno successivo Lorenzi, perdendo il servizio: 3-4. Del Potro tor- Fabio Fognini con il capitano Corrado Barazzutti na quello dei primi due set, Fognini è sempre più nervoso e sempre più stanco, gli incitamenti della folla non producono il miracolo e l’Argentina chiude 6-4 il punteggio dopo3oree50minutidilotta. E adesso? Oggi sono in programma gli ultimi due singolari: si comincia alle 12.30 e Fognini dovrà essere fresco mentalmente, se non fisicamente, per battere il coriaceo Delbonis (3-1 nei preceden- ti). In caso di 2-2 si entrerà nel territorio sconosciuto delle scelte dei capitani. Seppi non è al meglio, ma pare una scelta obbligata rispetto al Lorenzi non brillante visto oggi e all’inesperto Cecchinato. Il capitano argentino Orsanic dovrà scegliere tra Monaco (3-3 nei precedenti con Seppi) e Del Potro (4-0). Potrebbe essere un’altra lunghissima giornata. C. P. sport IL SECOLO XIX DOMENICA 17 LUGLIO 2016 45 MERCATO Cigarini dice sì, è lui in pole Dodò scaricato da Mancini Vicino il regista trentenne dell’Atalanta, ma se la Roma cede Paredes... Mistero per il terzino brasiliano: non va in tournée, il Porto ci prova GENOVA. Come tutti gli alle- I 29 convocati ••• ECCO il gruppo di 29 giocatori che Marco Giampaolo ha convocato per il ritiro di Ponte di Legno (Brescia) che inizia domani e durerà fino a sabato 30 luglio. Rispetto alla rosa che si è allenata finora al Mugnaini mancheranno i giovani Martinelli, De Vitis e Rocca per i quali la società sta valutando soluzioni in prestito per andare a giocare. I numeri di maglia non ci sono ancora, verranno ufficializzati prima della Coppa Italia (Ferragosto). Portieri: Krapikas, Puggioni, Tozzo, Viviano. Difensori: Castan, De Silvestri, Pereira, Regini, Sala, Silvestre, Skriniar. Centrocampisti: Alvarez, Barreto, Campaña, Carbonero, Eramo, Ivan, Krsticic, Palombo, Soriano, Torreira. Attaccanti: Budimir, Bonazzoli, Cassano, Muriel, Ponce, Quagliarella, Schick, Vrioni. natori, anche Marco Giampaolo sogna di avere prima possibile la rosa completa a disposizione su cui lavorare d’estate.L’idealesarebbegià per domani, giorno della partenzaperilritirodiPonte di Legno che apre la fase vera della preparazione. In questo senso va inquadrata l’accelerazione che la Samp ha fatto nella giornata di ieri su Luca Cigarini, 30 anni, regista che l’Atalanta del neo tecnico Gasperini vuole cedere e che Corte Lambruschini valuta di prendere per sostituire il partente Lucas Fernando in cabina di regia (domani il brasiliano atterra a Mosca, ieri è emerso che lo Spartak stanco di aspettarlo si stava per muovere con l’Inter per chiedere il pitbull Medel). Cigarini, contratto con l’Atalanta in scadenza nel 2018 ma voglia già da qualche mese di cambiare aria nonostante le ultime stagioni di grande rendimento e reciproca soddisfazione (a gennaio è stato a un passo dalla Fiorentina), avrebbe dato l’ok al ds Carlo Osti per il trasferimento in blucerchiato e la palla ora passa nelle mani dei due club. L’Atalanta sa che per il suo regista non potrà sparare troppo alto come qualche stagione fa ma ovviamente non vuole neppure “regalarlo” a un club potenzialmente rivale in campionato. Su Cigarini, oltretutto, c’è l’interesse di altre squadre, come il Palermo di BallardiniilcuidsFoschiieri ha detto: «Cigarini ci piace molto, però ha un ingaggio un po’ troppo alto per noi...». Luca Cigarini, 30 anni Dodò Pires, 24 anni La sostanza è che la Samp potrebbe chiudere l’affare nei primi giorni di questa settimana e consentire a Giampaolo di avere a disposizione già a Ponte di Legno anche l’atteso regista. A meno che lo stesso Giampaolo non chieda di temporeggia- re sognando di riuscire a trattare quel Leandro Paredes che la Roma potrebbe cedere tra qualche giorno (Spalletti lo vuole vedere in ritiro) e per caratteristiche e qualità rappresenta l’obiettivo numero uno del tecnico doriano visto che in quel NOTIZIARIO n VIVIANO È GIÀ CARICO «GRUPPO FORTE E UNITO» La terza stagione in blucerchiato sta per cominciare per Emiliano Viviano, ormai uno dei leader dello spogliatoio doriano. Il “bufalo” ne ha parlato ieri a Samp Tv. «Il gruppo c’è e segue il nuovo allenatore per prepararsi al meglio in vista del campionato – ha detto il portiere chiudendo il ritiro di Bogliasco - Siamo convinti di poter portare la Sampdoria dove merita di stare ma ora è il momento di lavorare sodo» MOTOGP (ORE 14 SKY) Marquez in pole, Rossi è terzo in Germania sarà testa a testa Staccate le Ducati, solo 11o Lorenzo. Frattura per Antonelli in Moto3 A MARC MARQUEZ piace rispettare i pronostici. Del resto, Sachsenring è una pista che gli si adatta perfettamente,vistocheinGermaniavince ininterrottamente (non conta la classe) dal 2010; lo spagnolo della Honda fa capire che chi vorrà batterlo dovrà compiere un’autentica impresa. Sotto un bel sole (ma oggi potrebbe piovere), Marquez centra la pole senza neanche faticare: 1’21”160 il suo tempo. Alle sue spalle la sorpresa Hector Barbera, che con una Ducati non ufficiale centra il miglior tempo in carriera e una posizione “pesante” davanti a Valentino Rossi penalizzato dal traffico («Sono rimasto intruppato», le sue parole) quando doveva e poteva scagliare l’assalto alla seconda piazza. Comunque il Dot- Marc Marquez davanti a Hector Barbera, secondo tore, che ha 103 punti in classifica contro i 121 di Lorenzo e i 145 di Maquez, è in prima fila. Sembra un duello Marquez-Rossi: dietro agli ottimi tempi di Danilo Petrucci, Pol Espargaro e Maverick Vinales si piazzano le Ducati (settimo Dovizioso, nono Iannone), Pe- AP drosa (decimo) e Jorge Lorenzo (undicesimo). In difficoltà fin qui, il campione del mondo in carica sembrava aver messoapostolasuaYamahainQ1, ma uno scivolone - per fortuna senza conseguenze - lo ha condizionato anche nella qualifica ufficiale, quando è fi- nito nuovamente per terra. Sarà costretto a inseguire. Oggi la gara della classe regina scatterà alle 14 (diretta Sky e Tv8): determinante sarà la variabile climatica con le previsioni meteo che parlano di un peggioramento. InMoto2,quartapoleincarriera per Takaaki Nakagami. Quarto Simone Corsi. In Moto3 sorride Enea Bastianini (Gresini Racing), alla seconda pole consecutiva, quindi Andrea Locatelli. Sfortunatissimo Niccolò Antonelli. Il giovane pilota romagnolo ha rimediato la frattura scomposta della clavicola sinistra in prossimità dello sterno, dopo una caduta in qualifica causata dall’olio riversato in pista nella rottura del motore di Danny Webb. Domani sarà operato. n PERESSUTTI: «EMOZIONI FORTI DA QUESTI COLORI» Uno dei volti nuovi della Samp è Roberto Peressutti, il nuovo preparatore atletico della squadra che ha seguito mister Giampaolo entrando nel suo staff. Ieri Peressutti ha parlato al Messaggero Veneto, dicendo tra l’altro: «A 49 anni è arrivata questa grande occasione della Samp, per me sono un onore questi colori, sin da quando ero piccolo questa divisa e lo stadio Ferraris suscitavano tante emozioni». ruolo lo ha inventato lui l’anno scorso all’Empoli (prima l’argentino giocava trequartista). Altro nome accostato alla Samp, ma con l’Udinese dei Pozzo che sparano (come sempre) altissimo, è il portoghese Bruno Fernandes (10 milioni). C’erano anche le piste Viviani con l’Hellas e Valdifiori con il Napoli ma sembrano scemate. In difesa invece in queste ore si capirà la fine della telenovela Dodò per la fascia sinistra, il vero tallone d’Achille del Doria. Il brasiliano dell’Inter ieri ha ricevuto la doccia fredda di non essere convocato per la tournée che i nerazzurri faranno negli Stati Uniti nelle prossime ore. È il segnale preciso che l’Inter lo ha scaricato forse per favorire il suo approdo in blucerchiato con prestito biennale e riscatto obbligatorio già pattuito a 4,5 milioni. In teoria, insomma, i segnali sono tutti positivi e Dodò da domani potrebbe anche aggregarsi ai compagni a Ponte di Legno. Il punto è che la Samp dice di non saperne niente e alcuni rumors di mercato dicono che il Porto ci stia facendo un pensierino. Insomma, è ancora giallo e per la Samp il problema è che al momento non c’è una pista alternativa. A meno che non si decida di buttarsi su un altro “epurato” da Mancini, ovvero Santon che è a sua volta terzino e piace ma essendo destro sarebbe un “adattato” a sinistra. D. FREC. FORMULA 1 Ecclestone: «GP d’Italia a rischio» Monza replica: «È tutto risolto» ROMA. Bernie Ecclestone “chiama”, l’Automobile club d’Italia “risponde”. Nuovo capitolo nella lunga trattativa per mantenere il Gran Premio d’Italia a Monza con il patron della Formula 1 che lascia in bilico la conferma della corsa sul circuito brianzolo: «Stiamo cercando di risolvere il problema di Monza ma è molto difficile perché è un problema politico - ha detto il patron del Circus, in vacanza in CRoazia - stiamo lavorando per trasferire il Gran Premio d’Italia da Monza ad Imola ma se non ci riusciamo, sarà “goodbye” al Gran Premio d’Italia». L’Aci, attraverso le parole del presidente Angelo Sticchi Damiani, ha subito assicurato che tutti i problemi compresi quellipoliticisonostatirisolti. «Inquesteultimeoreabbiamo definitivamente risolto tutti i problemi che c’erano con gli Enti territoriali: la Regione, il Comune di Milano e di Monza e l’Ente Parco. Abbiamo trovato un accordo tra Aci Milano e Sias e stiamo predisponendo una offerta vincolante da inviare alla Fom (Formula One Managementent, società che gestiscedirittieorganizzazione della F1, ndr) entro i primi giornidellaprossimasettimana, probabilmente martedì». Sul possibile spostamento a Imola ha detto la sua il presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense: «il patron della F1 ha dato una seconda opportunità all’Italia di avere un GP di Formula 1 e dipende dal presidente Sticchi Damiani se conservarlo o perderlo. Perché Imola ha firmato una proposta contrattuale con Ecclestone e l’ha sottoposta all’approvazione dell’Aci». 46 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 n IL COMMENTO DATE A SCHWAZER UN SOGNO DA DIVIDERE CON GIANMARCO CLAUDIO PAGLIERI C osì diversi e così uguali. Alex Schwazer l’introverso fuoriclasse di una specialità esasperante come la marcia, che ti incolla a terra per ore; Gianmarco Tamberi il volatore che quando si stacca da terra esalta le folle come un novello Lindbergh. E ancora Schwazer il peccatore che ha colto il frutto proibito del doping, Tamberi l’angelo che non vuole perdonarlo e impugna la spada fiammeggiante per cacciarlo dal giardino di Rio. Erano le due punte dell’atletica azzurra per i Giochi, le nostre migliori speranze di agguantare un oro; e di chiudere due storie molto diverse con un identico lieto fine e magari un abbraccio, o almeno una stretta di mano. A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, sono stati entrambi decapitati. Alex, con ogni probabilità, da un complotto a orologeria. Gianmarco da una sfortuna altrettanto puntuale. Sarebbe bello che domani il Tas di Losanna credesse all’innocenza di Schwazer, gli desse il via libera per Rio. E sarebbe bello che Schwazer potesse vivere il sogno infranto di Tamberi, vincere l’oro e tagliarne metà, come una barba, per regalarla allo sfortunato “nemico”. sport IL SECOLO XIX ATLETICA/ DOPO L’INFORTUNIO A MONTECARLO Tamberi in lacrime: «Addio Rio» Legamento della caviglia ko, quattro mesi di prognosi. «Svegliatemi da questo incubo» GIORGIO CIMBRICO NON GLI RESTA che piangere e piange nella notte che segue il suo ultimo volo a 2,39 e quell’atterraggio spezzato da un urlo, da un «no!». Piange mentre da Montecarlo viaggia verso il Policlinico San Matteo di Pavia dove il professor Francesco Benazzo stila il verdetto - parziale lesione al legamento deltoideo della caviglia sinistra, quella di stacco – e i tempi di recupero: con o senza intervento chirurgico, quattro mesi. La qualificazione alla finale olimpica è in calendario il 14 agosto. E così Gianmarco Tamberi piange e lo dice, lo scrive nei segnali di fumo, sul tamburo dei messaggi: “Vorrei dire che tornerò più forte di prima, ma ora riesco solo a piangere. Addio Rio, addio mia Rio”. È difficile, rivolgendosi all’archivio della storia, trovare un infortunio così spietato, capace di manifestarsi nel momento più alto, nella gioia più intensa, nella felicità nitida di una presa di coscienza: Tamberi mette in fila i migliori del mondo, i suoi avversari per il podio olimpico, sale a 2,39, va a sfidare 2,41. Ne esce atterrato. Pare un fulmine scagliato dagli dei, lo stesso tipo di punizione elargita da Zeus a un Prometeo che voleva portare il fuoco agli uomini e finì inca- La disperazione di Gianmarco Tamberi dopo l’infortunio di venerdì sera a Montecarlo tenato a una roccia. Anche Gimbo stava regalando qualcosa: la gioia, l’entusiasmo che spandeva come un gas esilarante, una capacità di coinvolgimento che gli aveva guadagnato tifo rovente nella sua Ancona, affetto improvviso a Portland (titolo mondiale indoor) e ad Amsterdam, una settimana fa, quando aveva messo le mani anche sulla corona europea interpretando tre quarti di gara con braghettoni del suo amato basket. Montecarlo era l’ultimo rito dipassaggioversol’Olimpiade brasiliana: si trattava di un anticipo di sfida contro Barshim, Bondarenko, Drouin, tutti lasciati alle spalle. «E ora – dice lui – sento dire che avrei dovuto fermarmi a 2,39, non andare a provare 2,41. Non ha senso. Quando uno sta bene, deve puntare al meglio, deve darsi la carica, specie quando lo attende un appuntamento come quello olimpico. Poteva succedere a 2,20, è successo a 2,41». E poi, parole e cadenze che riportano a un grande poeta, Wystan Auden: «Svegliate- mi da questo incubo, ridatemi il mio sogno, vi prego». Perché raramente le dimensioni del sogno e dell’incubo si sono sovrapposte in un tempo così breve, violento, crudele. Bello, simpatico, genuino, capace di salire, di salire ancora, di prenotare, per quello che doveva essere il suo giorno dei giorni, il raid oltre il muro dei 2,40, ora atterrato. «È il simbolo della nostra atletica e lo sarà ancora per molto tempo», dice Alfio Giomi, il presidente della Fidal che vedeva nel 24enne la luce forte del talento puro, dell’energiapulita.Unpiccolo trattato di ars consolatoria chechissàseavràqualcheeffetto. E così senza Tamberi privato delle sue ali, senza Alex Schwazer, bloccato nella sua lunga marcia verso il riscatto da un “affaire” dagli spinosi contorni, senza Marco Fassinotti, saltatore da 2,35, bloccato a un infortunio al piede, l’atletica italiana volerà in Brasile con chances di medaglia legate alle piccole donne della marcia, alla minima percentuale di acuto di Daniele Meucci, alla possibilità di piazzamento di Libania Grenot. È un ricadere sulla terra, proprio come è capitato al magnifico ragazzo dalla mezza barba che aveva imparato a volare. cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI meteo IL SECOLO XIX 47 DOMENICA 17 LUGLIO 2016 temperature ieri Busalla il tempo oggi min. 9 max. 30 Cairo M. min. 9 max. 30 Busalla Cairo M. Varese Ligure Varese Ligure min. 10 max. 31 Genova Genova min. 20 max. 30 Lavagna (*) Savona La Spezia mattino Imperia min. 19 max. 29 Venti: Permangono condizioni di stabilità: ventilazione settentrionale al mattino con cieli sereni; il successivo instaurarsi di un regime sudoccidentale favorisce qualche locale addensamento pomeridiano nell'interno e possibili isolati rovesci sui rilievi alpini UMIDITA' <60% TEMPERATURE aumento Il tempo domani mar 19 Busalla Giornata soleggiata, localmente disturbata da nuvole basse per effetto di vento umido meridionale. Al pomeriggio, instabilità in quota, può favorire lo sviluppo di temporali sui rilievi Cairo M. Varese Ligure Genova Imperia max. max. max. max. Lavagna pomeriggio Imperia min. 20° min. 21° min. 19° min. 19° Domani Sereno Venti: deboli mer 20 Soleggiato locali addensamenti La Spezia Venti: deboli gio 21 UMIDITA' <60% 30° 31° 29° 28° Lavagna Varese L. Busalla Cairo M. 9 53 13 55 30 71 23 19 77 10 30 54 73 49 40 73 33 7 51 84 29 81 min. min. min. min. 18° 10° 9° 9° max. max. max. max. 30° 31° 30° 30° Nubi medio-alte in transito Venti: deboli Martedì: al Nord stabile e in prevalenza ben soleggiato, salvo qualche nube ad evoluzione diurna sulle Alpi orientali. Temperature in ulteriore aumento. Alghero Ancona Aosta Arezzo L'Aquila Bari Bologna Bolzano Brescia Cagliari 13 18 13 14 14 17 16 14 15 18 29 23 30 25 19 23 30 28 29 29 Campobasso 12 Catania 21 Firenze 14 Messina 20 Milano 15 Napoli 19 Olbia 18 Palermo 22 Parma 16 Perugia 15 LA LUNA 04/07 nuova 12/07 crescente 17 Pescara 27 Pisa 29 25 28 24 29 26 30 18 Reggio C. Roma Torino Trento Trieste Udine Venezia Verona 18 16 20 19 14 14 20 12 15 13 22 28 25 26 28 29 24 26 26 28 l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l Levanto Loano Moneglia Monterosso Noli Ospedaletti Pietra Ligure Pieve Ligure Portofino Portovenere Rapallo Recco Riomaggiore Riva Ligure Sanremo Sarzana Savona S. Bartolomeo m. Sestri Levante S. Lorenzo m. S. Margherita L. Sori Spotorno S. Stefano M. Taggia Vado Ligure Vallecrosia Varazze Ventimiglia Vernazza Zoagli l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l FONTE ARPAL 13 27 11 27 6 26 9 27 5 27 14 27 9 27 9 24 8 24 9 27 7 28 13 29 19/07 piena 26/07 calante in Europa LEGENDA: l tutte le spiagge ok; l divieto di balneazione in alcune spiagge; l tutte le spiagge chiuse Alassio Albenga Albisola Sup. Albissola Marina Ameglia Andora Arenzano Bergeggi Bogliasco Bonassola Bordighera Borghetto S. S. Borgio Verezzi Camogli Camporosso Celle Ligure Ceriale Cervo Chiavari Cipressa Cogoleto Costarainera Deiva Marina Diano Marina Finale Ligure Framura Genova Imperia La Spezia Laigueglia Lavagna Lerici 26 25 25 27 28 27 28 27 29 26 25 26 Previsione e dati sulla Liguria a cura di Regione Liguria/Arpal CFMI-PC www.meteoliguria.it Mare pulito in Italia Oggi 21:04 tramonta 5:56 sorge IL SOLE Varese Ligure Cairo M. Savona Genova Savona La Spezia Imperia La Spezia Busalla Genova TEMPERATURE aumento 0° in calo fino a localmente mosso nel pomeriggio in aumento Lavagna mattino Savona Mare: deboli settentrionali al mattino sudoccidentali dal pomeriggio TEMPERATURA del mare La Spezia pomeriggio Imperia min. 19 max. 28 PROTEZIONE CIVILE : nessuna segnalazione ALL'INTERNO Pieve Teco Triora Calizzano Cairo M. Sassello Cadibona Busalla Torriglia S. Stefano A. Varese Lig. Padivarma Sarzana Lavagna min. 18 max. 30 Savona min. 21 max. 31 SULLA COSTA Ventimiglia 20 Imperia 20 Sanremo 20 Alassio 23 Savona 20 Cogoleto 18 Genova 19 Chiavari 19 Levanto 18 Riomaggiore 20 P. Venere 18 Spezia 17 1000 1015 1015 1010 1010 1020 1020 Amburgo Amsterdam Atene Barcellona Belfast Belgrado Berlino Bonn Bruxelles Bucarest 9 15 22 21 10 14 9 10 13 20 21 24 35 24 18 21 23 24 24 38 Budapest 15 16 Copenaghen 14 20 Dublino 10 20 Francoforte 7 23 Ginevra 11 23 Helsinki 14 23 Istanbul 16 38 Lione 9 25 Lisbona 20 32 Londra 15 24 Madrid Monaco Oslo Parigi Praga Sofia Stoccolma Varsavia Vienna Zagabria 17 35 21 24 12 21 10 23 8 20 14 29 12 20 11 23 12 18 13 15 16/07/2016 56 87 65 7 14 77 89 48 26 8 83 BARI CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA TORINO VENEZIA NAZIONALE 89 2 73 52 2 15 81 79 40 14 14 47 51 85 4 88 67 73 31 79 49 47 56 2 7 8 9 13 14 15 26 40 48 52 53 56 65 73 77 79 81 87 89 75 37 67 MONTEPREMI del concorso Prossimo Jackpot Punti 5+1: Punti 5: -€ -€ 46.078,17 € Punti 5 stella: Punti 4 stella: Punti 3 stella: -€ 36.852,00€ 3.023,00 € Punti 6: 26 5.485.495,80 € 113.424.934,23 € Punti 4: Punti 3: Punti 2: Punti 2 stella: Punti 1 stella: Punti 0 stella: 368,52 € 30,23 € 6,08 € 100,00 € 10,00 € 5,00 € REDAZIONE SEGRETERIA TEL. 010.5388819 DIRETTORE RESPONSABILE MASSIMO RIGHI VICE DIRETTORE ANDREA CASTANINI STAFF CENTRALE ROBERTO ONOFRIO NICOLA STELLA (DIGITAL EDITOR) CRONACHE GENOVA E BASSO PIEMONTE [email protected] TEL. 0183.76971 [email protected] ITALIANA EDITRICE S.p.A. 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