IL CASO

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IL CASO
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886
EURO 1,50 - Anno CXXX - NUMERO 169, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50 PUBLIKOMPASS: per la pubblicità su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200 [email protected]
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
GENOVA
IL TEMPO
OGGI
MATTINO
sereno
min.
POMERIGGIO
20°
sereno
max.
DOMANI
30°
MATTINO
POMERIGGIO
soleggiato
soleggiato
min.
22°
max.
MARTEDÌ
TENDENZA
29°
sereno
LA PRIMA AMICHEVOLE
I BLUCERCHIATI
ERA TRA I FAVORITI
L’inviato CASACCIA >> 42
FRECCERO >> 44
CIMBRICO e il commento di PAGLIERI >> 40
Modulo Giampaolo
la Samp cerca
il regista giusto
Genoa 18 volte a segno
Pavoletti a forza quattro
L’ISIS RIVENDICA LA STRAGE IN FRANCIA
Nizza, ansia
per gli italiani
scomparsi
Tamberi, addio Rio
«Svegliatemi
da questo incubo»
IL GOLPE FALLITO: 265 MORTI E 3 MILA ARRESTI. «GLI USA CI CONSEGNINO GULEN»
ILPUGNODURO
DIERDOGAN
n LE INDAGINI
Il killer e quell’incontro
con un emissario
del Califfo in missione
L’inviato MENDUNI >> 7
n SONO DUE MILIONI
I beurs, metà francesi
e metà maghrebini
che vivono l’esclusione
CASSINIS >> 8
NIZZA. Ieri sera gli italiani di cui non
si avevano ancora notizie dopo la
strage di Nizza erano «una ventina». I
morti da identificare 16. Ma ieri mattina gli italiani scomparsi erano 31 e
ciò dà qualche speranza in più sulla
sorte di quelli ancora da rintracciare.
Emblematico il caso della donna piemontese trovata in ospedale dalla figlia. Era in una stanza vicino al marito, gravissimo. Sul fronte delle indagini, i fermi salgono a quattro. Le autorità francesi cercano altre persone,
allerta anche in Liguria. L’Isis ha rivendicato la strage definendo l’assassino «un nostro soldato».
FREGATTI, MATTIOLI, PEGGIO, POLETTI
e SEMPRINI >> 6-8 e 22
L’INCHIESTA. ACCOGLIENZA DISORGANIZZATA
Migranti ingovernabili
sindaci contro prefetti
Imperia, pietrate a senegalese: «Via di qui, negro»
LA TRAGEDIA DEI TRENI
«Orario truccato
per coprire
l’errore mortale»
ALLA FINE a litigare restano prefetti
e sindaci. I primi distribuiscono i
migranti sul territorio, i secondi
protestano. Eppure i numeri globalmente non sono da invasione. La
tensione aumenta: a Imperia un senegalesedi19annièstatoinsultato,
colpito con una pietrata e picchiato.
BASSO,BRACCO,GIOVANNINIeSCULLI>>
10 e 11
FESTA e ZANCAN >> 13
REUTERS
Allerta per quattro jihadisti in fuga
controlli mirati anche in Liguria
Ponte sul Bosforo, a Istanbul: un civile colpisce con una cinghia alcuni soldati che hanno partecipato al tentativo
di golpe e che si sono arresi alla folla
L’inviato STABILE, MASTROLILLI, OTTAVIANI e STEFANINI >> 2-5
IL REPORTAGE
IL PERSONAGGIO
LA DOMENICA
dal nostro inviato PAOLO CRECCHI
PANARARI >> 5
MAURIZIO MAGGIANI
Lungo l’autostrada Il sultano censore MA CHE STRANA
il parcheggio
salvato da un appello UN’ÉLITE BELLICA
dei carri disarmati sullo smartphone COSÌ DISTRATTA
ISTANBUL. Lungoiviadottidell’au-
tostrada che accompagna dall’Asia
all’Europa i tank sono parcheggiati
come fossero Tir, però nessun posto di blocco rallenta il traffico folle
di sempre. Anche il ponte più alto
sulBosforoèsgombroadesso,sotto
le sue arcate passano navi dirette
verso il mar Nero. Scivola via così il
golpe in Turchia, con la televisione
che rimanda immagini di festa in
ogni angolo della città.
Rolli
L’ARTICOLO >> 3
LA SCORSA settimana
ho scritto che il Parlamento della Repubblica ha unanimemente ritenuto legittima prerogativa gli
insulti razzisti dell’onorevole Calderoli; non è vero, alla
vergogna si opposero 45 senatori su
246,equesta“distrazione”nonsoperdonarla a uno come me che odia sentir
dire che sono, siete, siamo tutti uguali.
SEGUE >> 3
AMARCORD A RECCO APPELLO PER RITROVARE I PROTAGONISTI DEGLI SCATTI ESTIVI DI 40 ANNI FA
Il fotografo che restituisce la gioventù
P
FABIO POZZO
er anni è stato il fotografo delle estati di Recco. Con la sua Minolta semiautomatica, dal
1975 Luciano Berlingeri ha catturato le immagini dei ragazzi delle compagnie del lungomare, le
feste per la fine della scuola, i flirt da spiaggia.
Un’estate dopo l’altra, i volti di residenti e villeggianti hanno ingrossato gli archivi del suo studio.
In vent’anni, fino al 1995, Luciano ha raggruppato
40 mila foto. Poi ha interrotto gli scatti. Ora, a 63
anni, sogna di trasferirsi all’estero con la moglie, e
invece di portarsi dietro l’archivio ha deciso di restituire ai ragazzi di qualche decennio fa la loro
giovinezza. Così, con una “caccia al tesoro” su Facebook, Berlingeri ha invitato i protagonisti di quelle
immagini a farsi avanti. Quando qualcuno si riconosce e si presenta, lui regala la foto, chiedendo in
cambio solo un’offerta libera all’associazione Gigi
Ghirotti. «Nella sorpresa di chi si rivede in quelle
immagini - dice - c’è tutta la forza della fotografia».
L’ARTICOLO >> 41
INDICE | n PRIMO PIANO 2. POLITICA 12. ITALIA MONDO 13. LA GUIDA 15 | n ECONOMIA & MARITTIMO 17 | n GENOVA 22. LETTERE 32 | n PIEMONTE 34. ALBUM 35. TV 38 | n XTE 39 | n SPORT 42 | n METEO 47. AFFARI I
2
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
Il colpo di Stato fallito in Turchia
La reazione del Sultano
Il pugno duro di Erdogan
Il presidente torna a Istanbul e lancia la repressione contro i “traditori”
Soldati arrestati, giudici licenziati, la pena di morte sarà ripristinata
ISTANBUL. Ripulire le forze
armate. Purgare la magistratura. Ripristinare la pena di
morte e riportare in patria, in
manette, l’ex mentore e consigliere Fethullah Gulen, il
peggior nemico, che ora lo
accusa di essersi fatto un
«finto golpe» per poter distruggere ogni opposizione.
Recep Tayyip Erdogan ha
schiacciato i generali ribelli.
Ora prepara la vendetta.
«Pagheranno molto caro»,
eranostatelesueparolenella
notte, quando da un telefonino trasformato in telecamera aveva chiamato il suo popolo nelle strade a mani nude
contro i carri armati.
La battaglia ha lasciato sul
terreno almeno 265 vittime,
forse duecento, oltre 1400
feriti.
Molti civili ma anche molti
militari, sprovveduti soldati
di leva, linciati dalla folla sui
ponti di Istanbul, in una rabbiosa giustizia sommaria. Altri 1700 militari, centinaia di
alti ufficiali sono finiti agli arresti. La purga nelle forze armate si annuncia implacabile. Con il vice premier che ha
già chiesto il ripristino della
pena di morte, abolita per
avere le carte in regola nei
confronti dell’Unione europea. Ora Bruxelles è lontanissima. Altre sono le priorità.
I «traditori»
Fra gli arrestati c’è anche l’ex
comandante dell’aviazione
Akin Ozturk, considerato la
mente del golpe e ora detenuto ad Ankara. Il pugno di
ferro colpirà duro soprattutto le forze aeree. Hanno giocato un ruolo chiave nel tentativo di rovesciare Erdogan.
I voli intimidatori a bassa
quotadegliF-16,glielicotteri
che roteavano attorno al Parlamento non saranno dimenticati.
La vendetta contro l’aviazione, che ha cercato di isolare il Paese e intrappolare il
presidente chiudendo la spazio aereo e paralizzando gli
aeroporti, anche ieri nel caos,
con ritardi di ore e di giorni
nei voli civili, ha già colpito le
principali basi militari, assediate, senza corrente e paralizzate. È toccato anche a
quella di Incirlik, la più importante. Da lì partono gli aerei americani, i micidiali A10 da attacco al suolo, che
martellano le postazioni dell’Isis nel nord della Siria. Incirlik, al buio, è ormai inutilizzabile.
Il complotto
A Istanbul si parla di un ricatto di Erdogan contro l’America, l’alleato storico diventato
sempre più distante. Il presidente vuole la consegna di
Gulen. Ed è pronto a bloccare
i raid contro lo stato islamico
finché l’imam, predicatore e
magnate dei media non gli
sarà consegnato. Dietrologie
e complottismo dilagano. Da
una parte Washington è sospettata di aver manovrato
Gulen contro Erdogan, dall’alto fronte i nemici del Sultano insinuano sui social media di aver orchestrato un
«finto golpe» per realizzare la
sua riforma autoritaria della
Costituzione senza più nessun ostacolo.
Inserataleinsinuazionisono diventate accuse esplicite. Per bocca dello stesso Gulen: «C’è la possibilità che il
golpe di stato in Turchia sia
stata una messa in scena per
continuare ad accusare i miei
sostenitori». Una tesi vaga,
senza fondamenti concreti.
Ma, e su questo non ci sono
dubbi, la stretta autoritaria
marcia a pieno regime.
Modello Putin
Duemilasettecento giudici
sono stati arrestati, anche loro per il sospetto che abbiano
appoggiato sia Gulen che i
militari. Ci sono tutti e 130 i
membri di diritto della Corte
costituzionale. Un modo
brutale si spianare la strada
alle riforme. Il presidente,
nei piani di Erdogan, avrà i
poteri esecutivi. Sul modello
di quello russo. Modello Putin.
Il popolo delle campagne
Un leader e il suo popolo,
senza troppe mediazioni. Erdogan lo ha ritrovato ieri
mattina all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Il popolo delle
campagne arrivato nelle periferie della più grande me-
IN PIAZZA
L’aeroporto
“Ataturk”
è diventato
l’epicentro dei
festeggiamenti
Erdogan al potere
1994
1999
2001
2002
2003
2007
2011
2013
2014
È eletto sindaco di Istanbul:
risolve il problema dell'immondizia,
del traffico e della penuria di acqua
Quattro mesi di carcere
per incitamento all'odio
razziale e religioso
Fonda il partito Sviluppo
e Giustizia
Vince le elezioni ma, essendo
ancora interdetto dai pubblici
uffici, non è nominato premier
Risultato elettorale annullato
per irregolarità. Alle nuove
elezioni, Erdogan vince con il 34%
delle preferenze e diventa premier
Rieletto con il 47%, imprime
una svolta autoritaria al governo
Confermato premier con il 50%
dei voti
Le proteste del Gezi Park
a Istanbul si trasformano
in un movimento di massa
contro Erdogan
È eletto presidente
della Turchia
con il 51,7%
GRAFICI IL SECOLOXIX/
dall’inviato
GIORDANO STABILE
tropoli europea. Il partito di
Akp gli ha dato tutto, l’ha curato per decenni. Ora ripaga.
Il bagno di folla, l’acclamazione. «Hanno puntato una
pistola contro il popolo», ha
replicato il leader turco.
«Contro il suo presidente che
ha vinto con il 52 per cento
dei voti. Il presidente è in carica. Il governo portato al potere dal popolo è in carica».
L’aeroporto, che porta il
nome del generale fondatore
della Turchia laica e militarista, è diventato l’epicentro
dei festeggiamenti. Tutto illuminato, con le grandi vetrate, sembra il simbolo di
una trasparenza che non c’è
più. «Viva la Turchia, viva Er-
LA MINACCIA
I congiurati
traditori
pagheranno
duramente
per questo
attentato
alla sovranità
e all’unità della
nostra nazione
L’ORGOGLIO
Hanno puntato
una pistola contro
il popolo, contro
il suo presidente
che ha vinto con
il 52 per cento dei
voti, portato al
potere dal popolo
RECEP ERDOGAN
presidente della Turchia
dogan» hanno gridato fino a
notte i ragazzi in pantaloni
corti, avvolti nelle bandiere
rosse con la mezzaluna.
Ma il potere si appoggia
anche sulle baionette dei militari rimasti fedeli al presidente. Il nuovo Capo di Stato
maggiore «facente funzione», generale Umit Dundar,
punta il dito contro i traditori, che si annidano soprattutto nell’arma «rivale», l’aviazione, e «“qualche unità corazzata».
IlprimoministroBinaliYildirim ha fatto il bilancio delle
vittime, 161. Che però esclude «gli assalitori». Poveri soldati di leva mandati, come
hanno raccontato quelli ar-
restati, «a fare una esercitazione» sui ponti del Bosforo.
Per Yildirim la notte del golpe è stata «una macchia sulla
democrazia turca». Il colpevoliriceverannolapunizione
«che meritano». In serata arriva il bilancio totale, che non
sappiamo chi conti: i caduti
PUNTI OSCURI
Tra gli “assalitori”
ci sono tanti
soldati di leva
mandati «a fare
un’esercitazione»
nella notte dello sventato
golpe, dice il governo, sono
265.
La sfida della democrazia
La democrazia turca è ora
stretta fra un leader senza
contrappesi, che non si è fatto scrupolo di aiutare formazioni anche islamiste in Siria,
e il burrone della dittatura
militare. La repressione dell’opposizione laica andrà di
passo con quella dei militari
golpisti, che si sono erti a «difensori della laicità». La guerra contro l’insurrezione curda nel Sud forse invece rallenterà, perché le forze armate sono sotto choc,
spaccate e delegittimate.
TRA LORO SOLO CINQUE GENERALI
Tutti ventenni e di basso grado
Ecco chi sono i ragazzi del golpe
Esclusi i servizi segreti e i reparti speciali dell’esercito
MARTA OTTAVIANI
POCO più che ragazzi, cresciuti nel mito delle Forze
Armate come Stato nello
Stato e poi intrappolati in un
gioco più grande di loro. Sono i giovani militari che hanno preso parte al quinto colpo di Stato nella storia della
Turchia moderna. L’unico ad
avere fallito, ma anche l’unico che ha agito senza la protezione degli alti gradi dell’esercito e soprattutto la tutela della Costituzione.
Giovani dai 20 ai 25 anni,
provenienti da ambienti laiciquantoconfessionali,tutti
con un comune denominatore: vedere nel presidente
Erdogan il sovvertitore delle
regole in cui erano stati cresciuti. Il tentato colpo di Stato di venerdì aveva modalità
di applicazione simili a
quelle del 12 settembre di
oltre 30 anni fa, in realtà è
stato più che altro la sua caricatura. L’azione è partita
dalle forze aeree, tradizionalmente legate al kemalismo, la dottrina di Mustafa
Kemal Atatürk, fondatore
dello Stato moderno, trovando poi sostegno negli altri segmenti dello Stato
maggiore, seppure in quan-
tità minoritaria: le forze di
terra e quelle marittime. Dal
golpe, e questo secondo
molti è stato un grosso errore, sono rimasti fuori sia il
Mit, il servizio segreto turco,
e il Jitem, i reparti speciale
dell’esercito. Entrambi gli
apparati sono stati fra i primi a essere infiltrati da persone vicine al Presidente.
Così il tentato golpe si è
trasformato in un regalo,
forse atteso, per Erdogan.
Questa sorta di «gioventù
bruciata» forse era convinta
di riuscire nel suo intento.
Aveva erroneamente previsto che con la sua azione
Un carro armato abbandonato dai militari in fuga
avrebbe portato in piazza
quella parte della Turchia
che non vota Erdogan. Invece in piazza si è trovata di
fronte l’esatto contrario.
Una folla inferocita di loro
coetanei.
I ragazzi del golpe mancato non hanno avuto una guida sicura e carismatica. Su
350generaliturchiappena5
hanno partecipato alla sommossa. Tutti gli altri erano
ufficiali di grado medio. Giovani, molti senza esperienza. Figli di quella sintesi turco islamica che dalla metà
AFP
degli Anni 80 ha trasformato
le Forze Armate da un entità
laica a un ibrido a metà fra
kemalismo dogmatico e religione applicata allo Stato,
che ha dato la stura all’ascesa dell’Islam politico in Turchia e permesso con il tempo l’ingresso di elementi vicini a Fetullah Gulen e a Erbakan, il padre politico di
Erdogan. Fino a quando le
Forze Armate non sono diventate troppo strette per
contenere entrambe le ali
della destra islamica turca.
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primo piano
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
I MILITARI UMILIATI DAL POPOLO CONFESSIONALE
Adesso a piazza Taksim
le donne velate
urlano «Allah Akbar»
dal nostro inviato
PAOLO CRECCHI
Non a caso il Kurdistan iracheno ha condannato il tentativo di colpo di Stato. Per i
curdi il nemico numero uno
restano i militari.
Erdogan, prudentemente,
resta ancora a Istanbul. Il
reinsediamento nei palazzi
del potere di Ankara andrà di
pari passi con la «pulizia». La
sua vendetta rischia di mettere in ginocchio la Turchia.
Sognava una potenza neoottomana, influente oltre i
suoi confini di Stato-nazione. Ora anche quei confini sono in pericolo. Il Sultano è assediato all’interno e all’esterno. Un leone ferito che
deve ribadire la sua forza.
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REUTERS
I numeri
I morti sono 265
Raffica di giudici
e militari arrestati
••• ECCO i numeri del
tentato golpe:
265: i morti accertati.
2.839: i militari arrestati,
in primis soldati e ufficiali
dell’esercito sospettati di
aver organizzato il golpe.
2.745: i giudici rimossi,
sospettati di essere legati alla rete di Gulen, accusato di aver ispirato il
golpe.
FORZE TERRESTRI
35.010.000
Idonei
al servizio
militare
Popolazione
Paese
1.375.000
Giovani
in età militare
ogni anno
3.778
Carri armati
7.750
Veicoli corazzati
da combattimento
811
Lanciarazzi
multipli
MARINA
Totale navi
Forza lavoro
9
Porti e terminal
98
Aeroporti
8.699 km
Sviluppo ferrovie
FINANZE
18,2 miliardi di dollari
Budget annuale per la difesa
Fonte: Global Firepower
194
16
LOGISTICA
28.790.000
lito anche qui, lungo i viadotti
che portano al terminal dei
voli internazionali. Ci sono
dodici tank messi di traverso
sulla carreggiata. Non passa
nessuno, né auto né taxi né
autobus. I viaggiatori sono
costretti ad arrancare tra
schiere di poliziotti sudati e
cumuli di bottigliette di plastica, famiglie che bivaccano
tra i cespugli delle aiuole
spartitraffico e torme di tour
leader disperati. Gli unici voli
regolari dall’Italia e dalla
Francia, dall’Inghilterra e
dalla Germania, dalla Spagna, dagli Stati Uniti atterrano all’aeroporto Gokcen. Sotto gli occhi di migliaia di turisti sconcertati, la Turchia dei
Testimone
Le forze armate turche
79.414.269
I festeggiamenti a piazza Taksim per il ritorno di Erdogan
410.000
Totale personale
forze armate
185.630
Totale
riservisti
Fregate
13
Sottomarini
AVIAZIONE
Totale aerei
207
Caccia multiruolo
439
Aerei da trasporto
445
Elicotteri
64
Elicotteri
da combattimento
GRAFICI IL SECOLOXIX/
1.007
Un genovese:
«Sembrava
un film alla tv»
••• «IL tentativo di golpe? È stato come vedere
un bel film in tv. Nessuno di noi ha mai creduto
davvero che i militari
potessero rovesciare Erdoğan». Alessandro
Rossa, imprenditore genovese trasferito da anni
in Turchia ha assistito al
colpo di stato fallito dalla sua abitazione di
Çeşme, località mondana a 70 chilometri da
Smirne. «Paura? Nessuna - ha aggiunto - mi
hanno chiamato amici e
parenti da Genova preoccupati. Ma io ho tranquillizzato tutti dicendo
che si trattava di una
farsa. Avevo ragione».
AP
colonnelli rimanda al mondo
intero l’immagine della propria disfatta.
Sera. In piazza Taksim i cortei si sono fatti fiumana, gli
slogan sono diventati una
sinfonia indistinta di fischi,
urla, battimani, esortazioni a
invocare il nome del presidente e della patria, «una, che
appartiene al popolo, che il
popolo difenderà fino alla
morte».
Lungo i viadotti dell’autostrada che accompagna
Istanbul dall’Asia all’Europa i
tank sono parcheggiati come
fossero Tir, però nessun posto di blocco rallenta il traffico folle di sempre. Anche il
ponte più alto sul Bosforo è
sgombro adesso, sotto le sue
arcate stanno passando una
petroliera e una portacontainer vuota. Navigano verso il
mar Nero.
Scivola via così il golpe in
Turchia, con la televisione
che rimanda immagini di festa in ogni angolo della città.
Cortei di auto strombazzanti
attorno allo stadio del Galatasaray, tra i grattacieli di acciaio e cristallo. Camioncini
addobbati con la bandiera
rossa e la mezzaluna che trasmettono musica lungo nel
verde dei parchi di Besiktas.
In piazza Taksim c’è la statua di bronzo di Mustafa Kemal Pascia, Ataturk, il padre
deiturchi.Indossal’uniforme
militare ed è scortato da un
ufficiale con la mitraglietta.
Un soldato dal fiero cipiglio
spinge un cannone. All’improvviso una voce femminile
impugna un megafono e intona un canto struggente. In
prima fila, donne in niqab
fanno segno di sì con la testa e
probabilmente, sotto il velo,
sorridono contente.
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MA CHE STRANA
dalla prima pagina
IL REPORTAGE
Il presidente Recep Tayyip Erdogan parla alla folla
n LA DOMENICA
UN’ÉLITE
BELLICA
COSÌ DISTRATTA
All’ombra del monumento al laico Ataturk
sventolano le bandiere turche in segno di festa
ISTANBUL. Allahu Akbar, cominciano a gridare al tramonto, Allahu Akbar, e sono
donne velate di nero e ragazze in jeans, operai in canottiera e studenti a torso nudo,
tassisti che hanno parcheggiato sui marciapiede e venditori di fermacapelli che abbandonano il chioschetto per
unirsi al carosello. Piazza
Taksim. Il cuore di Istanbul e
l’animadellaTurchia.Stanotte si sparava e si moriva e i ragazzi in divisa non erano diversi da questi che inneggiano a Dio e al presidente, Erdo-gan, Er-do-gan: molti di
loro hanno detto che credevano fosse un’esercitazione,
non un colpo di stato.
Un mare di bandiere rosse
con la mezzaluna inonda
Istanbul e quel che resta della
battaglia, il sangue che non
sono riusciti a cancellare dall’asfalto e gli elmetti abbandonati dai soldati assieme alle giberne e ai fucili mitragliatori.Oracheèquasibuioil
primo ponte sul Bosforo è
tornato sgombro, ma per ore
ha rappresentato l’umiliazione dei militari. Un tappeto
grigioverde incongruo, e offensivo per l’orgoglio di un
Paese che alle forze armate
ha sempre affidato la custodia della laicità.
Aeroporto Sabiha Gokcen,
il secondo della capitale. Il
golpe ha privilegiato il palcoscenico di quello principale
intitolato ad Ataturk ma è fal-
3
No, neanche i senatori sono tutti uguali. E intanto
mi preme la Turchia, un
paese che ho nel cuore.
Sono andato a Istanbul
la prima volta nell’estate
del ’72 e la prima cosa che
ho visto e sentito passata
la frontiera della Bulgaria
è stata una 2Cv targata
Milano da cui qualcuno
mi gridava “c’è il colpo di
stato, c’è il colera”. In effetti un po’ di colera c’era,
giù nei quartieri del porto, e c’erano parecchi carri
armati schierati già sul
lungo rettilineo che porta
in città. Sono stato un mese a Istanbul, allora come
oggi la città era piena di
giovani di tutto il mondo,
allora molto più freak di
oggi, e l’unico ricordo angosciante è di un Leopard
che sbaglia manovra e di
un furgoncino ne fa una
frittata. Sono tornato nell’80 e di Leopard erano
ancora intasate le strade,
se ne incontrava anche
sulle carraie dell’Anatolia,
ma non mi ricordo di nessun incidente, e l’idea che
ci fosse un colpo di stato
in atto era remota e
astratta. C’era stato il Cile,
e la Grecia, e l’Argentina,
quelle erano storie di orrore e di terrore, non
quello che vedevo in Turchia. Con il tempo ho avuto diversi amici turchi, il
padre di un mio traduttore era un alto ufficiale, che
mi hanno spiegato come i
militari del loro Paese fossero, per fondazione, statuto e vocazione, una élite
non solo bellica, ma anche
culturale e politica, che
non erano assetati di sangue e nemmeno di potere
se non nel mandato che si
attribuivano di sentinelle
della repubblica e dei suoi
ideali fondanti, piacessero o non piacessero ai
miei amici. E ora guardo a
questo golpe così malfatto e mal riuscito, a questa
élite bellica così distratta
che si dimentica della
Marina, così inane da non
tenere la piazza nemmeno un giorno, così culturalmente fragile da non
riuscirte a dire una parola
intellegibile al suo popolo, così politicamente
inetta da risultare solo efficace nel rafforzare ciò
che intendeva abbattere,
e l’unica cosa che mi viene in mente è che ciò che
rimane dell’Europa, e
dunque di me, è avvinto
con accordi, trattati, promesse e una massa enorme di denaro, a un Paese
che vedrà come attività
principale da qui ad libitum l’esercizio della personale vendetta, è annunciata tremenda, di un sultano senza gloria contro i
suoi nemici, ogni genere
di nemico, e l’esercizio
della sua personale rivincita su ogni genere di élite, passata, presente, futura.
MAURIZIO MAGGIANI
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
4
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
Il colpo di Stato fallito in Turchia
Gelo tra le diplomazie
Ankara isola la base militare
«Usa, consegnateci Gulen»
Tolta la corrente a Incirlik da dove decollano i jet per i raid contro l’Isis
dall’inviato
PAOLO MASTROLILLI
La base
Grande deposito
di armi nucleari
NEW YORK. La base di Incirlik,
in cambio dell’estradizione di
Fethullah Gulen, il leader del
movimento Hizmet che Erdogan accusa di aver fomentato il
golpe fallito in Turchia. La tensione che cresceva da anni fra
Ankara e Washington si sta trasformando in un braccio di ferro da cui dipende il futuro delle
operazioni contro l’Isis in Siria,
e l’intera presenza della Nato
nella regione.
All’inizio del suo mandato, il
presidente Obama aveva cercato di costruire una relazione
con il collega turco, ma il rapporto nel frattempo si è deteriorato, al punto che durante il
recente vertice nucleare di
Washington il capo della Casa
Bianca ha praticamente ignorato Erdogan. I motivi sono
principalmente due: primo, il
leader di Ankara ha consentito
all’Isis di usare il suo territorio
come voleva, nella speranza
che facesse cadere Assad; secondo, la sua gestione dello
stato è diventata progressivamentesempremenodemocraticaerispettosadeidirittiumani. La Turchia, da parte sua,
rimproverava agli Stati Uniti di
aver ospitato Gulen, che da
quasi dieci anni vive in Pennsylvania, dopo aver costruito
un grande network di scuole
charter in America.
L’intelligence Usa è rimasta
sorpresa dal golpe, e il presidente Obama è stato il primo a
condannarlo, dopo una telefo-
Fethullah Gulen, leader del movimento anti Erdogan, Hizmet
nata col segretario di Stato Kerry in visita a Mosca. I complottisti però pensano che sia stata
proprio Washington ad organizzare la sommossa, e le prime reazioni del governo turco
hanno quanto meno confermato questi sospetti.
Poche ore dopo l’inizio del
colpo di stato, infatti, la luce è
stata staccata alla base di Incirlik, dove operano 1.500 soldati
••• Incirlik è la base
militare con il più alto
numero di ordigni nucleari americani in Europa, secondo alcune
inchieste oggi sarebbero circa cinquanta le
testate atomiche presenti all’interno. La
base della Nato si trova nel centro sud della
Turchia, non lontano
dalla città di Adana.
Da qui partono i raid
aerei che vengono
condotti contro le postazioni dello Stato
Islamico in Siria e Iraq.
Attualmente la base
della Nato ospita circa
cinquemila cittadini
americani tra soldati e
personale, diverse
centinaia di inglesi e
turchi.
AP
americani impegnati nei raid
contro l’Isis in Siria. La base ha i
propri generatori e e poteva
continuare le operazioni, ma
l’esecutivo ha chiuso lo spazio
aereo obbligando i caccia della
coalizione a restare a terra. A
mezzogiorno il portavoce del
Pentagono, Peter Cook, ha detto che «per ora l’attività della
base è ancora sospesa», e il Comando Centrale è stato co-
stretto a cercare soluzioni alternative per continuare le
missioni. Mentre Incirlik veniva bloccata, Erdogan ha sfidato
Gulen, suo ex alleato, a tornare
in Turchia: «Alla Pennsylvania
dico: hai già commesso abbastanza atti di tradimento contro la patria. Torna qui, se hai
coraggio». Parlando alla tv, il
presidente appena sopravvissuto al golpe ha aggiunto che se
Autoscatto davanti a un carro armato abbandonato ad Ankara
gli Stati Uniti sono un partner
strategico del suo paese, dovrebbero accogliere la richiesta di estradizione, anche perché Ankara in passato non si è
mai rifiutata di consegnare i
terroristi agli americani: «Caro
Presidente Obama, te lo avevo
già detto. Deporta Gulen o rimandalo in Turchia. Tu non hai
ascoltato, te lo chiedo di nuovo».
ATTRICE, REGISTA E PROTAGONISTA DEL MOVIMENTO CHE SI OPPONE AL PRESIDENTE
«Noi di Gezi Park né con Erdogan né con i soldati»
L’attivista Yesim Ozsoy: la gente ha paura, parte dell’opinione pubblica è come ipnotizzata»
MARTA OTTAVIANI
UNA SOCIETÀ troppo polarizzata, che avrebbe bisogno
di un momento di conciliazione. La minaccia di un passato che ritorna e che nessuno aveva voglia di raccontare. Ma dall’altra parte un
presidente della Repubblica
che era partito con premesse diverse e che adesso deve
riportare il Paese alla normalità. Perché le piazze turche non sono più serene come una volta e basta una piccola miccia per fare divampare
un
incendio
incontenibile. Yesim Ozsoy,
attrice, regista e attivista del
movimento di Gezi Park,
racconta come la Turchia ha
vissuto questa lunga notte e
quali sono i sentimenti che
albergano nella società turca.
Yesim Ozsoy, la società turca come ha vissuto il tentato golpe?
«Per quelli della mia generazione è stato qualcosa di dif-
I TIMORI
Si sono infervorati
gli animi per troppo
tempo e ormai ci
vuole ben poco
perché la situazione
precipiti
nuovamente
YESIM OZSOY
Attrice e regista.
Attivista dei movimenti
ficilmente descrivibile. Nel
1980 io ero piccola. La maggior parte della popolazione
turca non aveva mai sperimentatouncolpodistatoesi
è improvvisamente trovata
privata della libertà di movimento, con aerei da guerra
che volavano a bassa quota,
la tv di stato occupata. È stato come vivere un incubo».
Una nazione stretta nella
stessa paura, insomma…
«Sì, già la maggior parte del
popolo turco crede fermamente che bisogna proseguire nella strada della democrazia, ma le modalità
con cui questo golpe è stato
attuato hanno veramente
infastidito tutti. Quelli che
volevano i militari nelle
strade sono una minoranza.
Poi, di sicuro, i più infastiditi,
forse anche colti di sorpresa
da quello che è successo, sono stati i sostenitori del presidente».
O con Erdogan o contro di
lui, quindi?
«La società turca purtroppo
è molto polarizzata. Lo è
sempre stata in realtà, ma
adesso la situazione sta diventando sempre più pericolosa. Nelle piazze non
scende solo una presa di posizione politica, iniziano ad
arrivare anche la rabbia e la
violenza».
Una Turchia nervosa, nella
migliore delle ipotesi. Ma è
mai possibile che non si
trovi un’alternativa almeno nella società civile?
«Una parte della società turca è come ipnotizzata. Una
parte ha paura. Negli ultimi
mesi sono finiti in manette o
sono stati messi in stato di
accusa decine di intellettuali questo ha portato la gente
ad assumere un atteggiamento prudente, che con il
passare del tempo è divenu-
to rinunciatario. Il clima di
sospettochec’èormaisipercepisce chiaramente».
Cosa si aspetta, dopo questo golpe fallito?
«Spero in un momento di
conciliazione e normalizzazione perché la cosa che mi
preoccupa è che la tensione
e la contrapposizione si riversino nelle strade. Si sono
infervorati gli animi per
troppo tempo e ci vuole nulla perché la situazione precipiti di nuovo».
Però tre ani fa la Turchia ha
vissuto con Gezi Parki un
momento di protesta pacifica in cui era venuto fuori
un Paese diverso…
«La Turchia di Gezi Parki era
una Turchia che non stava né
con Erdogan né con i militari
ed è quello che avremmo bisogno adesso. Ma il clima di
violenza e la repressione
l’hanno portata a nascondersi. Quella piazza è lontana anni luce. Oggi Gezi Parki
non sarebbe possibile».
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La risposta è arrivata dal segretario di Stato Kerry, che parlando in Lussemburgo ha detto
dinonaverancoraricevutouna
domanda formale per la consegna di Gulen, ma, prevede, «ci
verranno poste domande su di
lui». Quindi il responsabile della diplomazia Usa ha chiarito:
«Invitiamoilgovernoturco,come facciamo sempre, a presentarci prove legittime che ri-
I colpi di stato
in Turchia
27 maggio 1960
Il gen. Cemal Gursel rimuove
con la forza il presidente Celal
Bayar e il primo ministro
Adnan Menderes. I militari
controllano la politica da
dietro le quinte fino al 1965
12 marzo 1971
I militari, guidati dal gen.
Faruk Gurler, costringono
il premier Süleyman
Demirel, la cui politica
liberista ha messo
in ginocchio l'economia
turca, alle dimissioni
Anni ’70
La stagnazione, 11 cambi
di governo e un'escalation
di violenza politica fra gruppi
di destra e di sinistra,
con migliaia di morti,
portano il Paese sull'orlo
della guerra civile
12 settembre 1980
Il generale Kenan Evren,
dopo aver sciolto il governo
e i partiti, imposto la legge
marziale e sospeso
la costituzione, assume
il ruolo di presidente
primo piano
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
5
L’ANALISI DI UNA SVOLTA TECNOLOGICA CHE È QUASI UN PARADOSSO
Il grande censore dei social
salvato da uno smartphone
Erdogan, in sella grazie (anche) a una telefonata via web
MASSIMILIANO PANARARI
spettino i nostri standard. Gli
StatiUnitileanalizzeranno,ela
giudicheranno in maniera appropriata».
Questo adesso è un nodo
centralenellerelazionifraidue
paesi.Washingtondicediessere disposta a discutere l’estradizione di Gulen, se Ankara fornirà le prove che ha organizzato il golpe. Se però le sue colpe
non saranno dimostrare, gli
Usa non sono disposti a facilitare la repressione e la vendetta di Erdogan. Gli americani
hanno bisogno della Turchia
contro l’Isis, ma non al punto di
rinunciare ai principi fondanti
della loro democrazia. Da questo braccio di ferro dipenderà il
futuro di Daesh, la stabilità regionale, e forse lo stesso ruolo
di Ankara nella Nato.
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LA NEMESI. O, se si preferisce, un caratteristico paradosso postmoderno.
Il presidente turco Recep
Tayyip Erdogan, l’odiatore
della tecnologia e della comunicazione (che ha represso in maniera durissima in questi anni), deve il
suo ritorno in sella anche e in misura non secondaria
- a esse. Un cortocircuito
molto interessante, che ha
visto il «sultano» (personalmente tecnofobo) e il
suo regime autocratico
«neo-ottomano» - che ha
messo il bavaglio a media e
social network e ha sbattuto in galera i giornalisti non
allineati - salvarsi dal golpe
usando proprio le tecnologie comunicative e i loro
operatori. Dallo smartphone ai redattori della Cnn
turca, la quale, al pari di
tutte le testate e tv che facevano libera informazione, era stata oggetto degli
strali e dei provvedimenti
punitivi delle autorità.
Oggi la tecnologia - per
parafrasare «in salsa 2.0» il
teorico della guerra Karl
von Clausewitz - è la prosecuzione della politica con
altri mezzi (anche se, al riguardo, la scuola del determinismo tecnologico non
sarebbe granché d’accordo...). E, così, durante le
drammatiche fasi del tentativo di putsch, i militari
neokemalisti
avevano
«classicamente» occupato
la radiotelevisione di Stato
Trt, da cui emanavano i loro
Erdogan con lo smartphone all’interno della sua auto
AP
proclami. E avevano provato a bloccare, tra gli altri,
Facebook, Twitter e Youtube, così come, in passato,
ma senza lasciare spiragli,
ha ripetutamente fatto il
governo islamista. I golpisti, invece, hanno sbagliato
qualcosa anche in questo
ambito, tanto che la mobilitazione pro-Erdogan per
alcune ore della notte di
venerdì è dilagata attraverso i social media. Il capo
di Stato in fuga aveva chiamato i suoi sostenitori a in-
LA SVOLTA
IL PARADOSSO
I nuovi media
diventano
la continuazione
della politica
con altri mezzi
Ai turchi
un sms del Sultano
per invitarli
a presidiare
le piazze
sorgere via FaceTime (il
software di videotelefonia
tramite Internet della Apple), parlando in diretta televisiva dallo schermo dell’iPhone di una giornalista
della Cnn locale. E ieri mattina presto i telefoni cellulari di molti turchi hanno
ricevuto un sms, proveniente da un account riconducibile allo stesso presidente, in cui venivano invitati a rimanere a presidiare
le piazze. Si è così palesato
un altro errore del fronte
golpista, quello di non avere mostrato una leadership
riconoscibile mentre Erdogan ci ri-metteva istantaneamente la faccia per via
mediatica. La personalizzazione della politica – che
vieneamplificatadallamediatizzazione – non è certo
una prerogativa dell’Occidente: il «Sultano», difatti,
possiede per le masse dei
suoi seguaci un carisma
fortissimo e, appunto, di tipo personale.
Quello avvenuto nella
notte tra venerdì e sabato
ha coinciso con un colpo di
Stato di tipo tradizionale,
che non si è posto dall’inizio il problema del consenso. Detto così, sembrerebbe un paradosso, e tuttavia,
visto che viviamo in epoca
postmoderna, non lo è. Infatti, è stato sconfitto (anche) da un’elaborata e
pronta strategia comunicativa e dalla scommessa
sulla tecnologia effettuata
dai lealisti.
@MPanarari
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n IL COMMENTO
GOLPE FALLITO, ADESSO LA TURCHIA È ANCORA PIÙ ISLAMICA DI PRIMA
STEFANO STEFANINI
V
enerdì notte, nelle
piazze di Ankara e
di Istanbul, sui ponti che uniscono Europa e
Asia, si è combattuta l’ultima battaglia fra Turchia
kemalista e Turchia anatolica. La prima è stata
sconfitta. Definitivamente. I militari ne erano i garanti storici. Il loro fallito
colpo di Stato consolida
la svolta confessionale e
il regime populista-autoritario del Presidente Erdogan. Questa realtà riguarda una cruciale pedina Nato e un partner scomodo ma indispensabile
dell’Unione Europea (oltre che Paese eterno candidato). Europa e Occidente vi si devono confrontare.
Un amico turco, secolare
al midollo, mi ha subito
scritto: «siamo contenti
che il colpo si fallito».
Non ho dubbi sulla sua
sincerità. Inutile strapparsi le vesti dietro la
perdita della Turchia secolare e occidentalizzata.
Esiste ancora negli strati
professionali e cittadini
della società turca, ma è
minoritaria. Il Partito per
la Giustizia e lo Sviluppo
(Akp) di Erdogan è ininterrottamente e legittimamente al potere dal
2002. Dopo aver essersi
rafforzato, più di una volta, alle urne, ha vinto
adesso la prova di forza
del colpo di Stato.
Non parliamo però neanche di trionfo della democrazia. In un Paese
spaccato in due, Ergogan
ha vinto con la forza dell’ascendente e della demagogia. E’ il consenso
costruito dall’alto e con-
LA CONSEGUENZA
Consolidata
la svolta
confessionale
e populista
del regime
trollato dall’esecutivo,
come quello di Putin in
Russia o di Kaczynski in
Polonia. E’ la democrazia
plebiscitaria dei referendum, come quella del
52% dei britannici che il
23 giugno ha determinato il futuro del Regno
Unito e ricadute a catena
su Europa e Occidente.
Sarà democrazia per suffragio universale, ma ha
poco a che vedere con la
divisione dei poteri di
Montesquieu o con i
«checks and balances»
della Costituzione americana.
Il segreto dei colpi di Stato, insegnava Curzio Malaparte, è il controllo rapido dell’ordine pubblico
e dell’informazione. Forse non è più possibile; ecco perché falliscono tanti
colpi di Stato, ecco perché la piazza ha spesso il
sopravvento sul potere
costituito, dalle rivoluzioni colorate temute dal
Cremlino alle primavere
arabe che hanno deposto
autocrati inossidabili.
Ai militari turchi è venuto meno prima il controllo dell’informazione, poi
quello della strada. L’immagine chiave della nottata non sono i carri armati; è quella di Erdogan
che parla alla nazione in
FaceTime, dallo schermo
di un iPhone 6 fra le dita
di una giornalista televisiva turca. Al Presidente
turco non sono stati necessari gli strumenti sofisticati dell’Nsa: è bastata
una tecnologia che ciascuno di noi ha in tasca.
Poco dopo, il suo popolo
è sceso nelle piazze e nelle strade, incurante del
coprifuoco proclamato
dai militari. Il mondo assisteva in diretta televisiva. La partita del colpo di
Stato era persa.
Recep Tayyip Erdogan
vede adesso rafforzato il
suo potere personale. La
svolta autoritaria si accentua per inerzia. La
modifica della Costituzione per accrescere i po-
teri presidenziali è a portata di mano. Il bilancio
provvisorio degli scontri,
quasi 300 morti, è pesantissimo; oltre 150 arresti
di militari fanno presagire misure durissime. Il
Primo ministro, Binali Yildirim, fedelissimo del
Presidente, le aveva minacciate subito. In guerra
con i curdi e bersagliata
da Isis, la Turchia di Erdogan non va tanto per il
sottile.
Washington e le capitali
europee hanno saggiamente taciuto mentre la
partita fra militari e Erdogan era in corso. Ora,
dopo le dichiarazioni di
IL NODO
In un Paese
spaccato in due
ha vinto la forza
e l’ascendente
della demagogia
circostanza, Europa e Stati Uniti sanno per certo
che la Turchia del prevedibile futuro è quella di
Erdogan e dell’Akp. Non
c’è ritorno al passato.
Nella Nato la Turchia ha il
secondo apparato militare dopo quello americano. Ne esce indebolito
non fosse altro che per le
inevitabili purghe. Né Isis
né la Russia verseranno
molte lacrime. Nell’ottica
italiana s’indebolisce il
fronte mediterraneo all’interno dell’Alleanza Atlantica.
Vent’anni fa si faceva un
gran parlare di «deriva
islamica» di Ankara.
Adesso è avvenuta. Il fallito colpo di Stato la consolida. Come l’uscita di
Londra dall’Ue è un’altra
incrinatura nella compattezza e nell’identità dell’Occidente. Oggi non
possiamo che prenderne
atto. Domani dobbiamo
pensare a come rispondere.
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6
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
La strage del 14 luglio
Emergenza terrorismo
L’Isis rivendica la carneficina
«È stato un nostro soldato»
In Francia schierati dodicimila agenti per blindare le città
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK. Parigi chiama
alle armi il suo popolo nell’ambito di una manovra di
blindatura del territorio in
risposta all’attacco di Nizza,
il terzo sanguinoso attentato
in 18 mesi subito dalla Francia per mano della jihad.
E questo nelle stesse ore in
cui lo Stato islamico recapita
al mondo intero la rivendicazioneperlastragedelcamionista kamikaze nell’anniversario della presa della Bastiglia. «Tutti i cittadini patrioti
che desiderano farlo diventino riservisti per rafforzare la
sicurezza della Francia», tuona il ministro dell’Interno
Bernard Cazeneuve.
Lo stesso finito sotto accusa per l’impreparazione dimostrata dai servizi di sicurezza la sera del 14 luglio.
Nell’Esagono «i riservisti»
sono cittadini francesi con o
senza esperienza militare, e
il presidente François Hollande ha chiesto a questi di
rafforzare i ranghi della polizia e della gendarmeria (polizia militare come i Carabinieri).
La riserva conta ora 12 mila volontari di cui 9 mila gendarmi e 3 mila poliziotti. «È
nostra intenzione potenziare la presenza delle forze di
sicurezza in tutto il territorio
nazionale», ha detto Cazenueve il cui appello fa parte
di un’operazione più vasta di
«rinforzo della presenza delle forze di sicurezza nel Paese», nel quale sono schierati
quasi 100 mila uomini in tutto.
Una prova muscolare
(seppurtardiva)concuiParigi replica alla sigla apposta
dall’Isis all’attentato, secondo uno schema collaudato e
di attuazione universale.
«Sollecitazione-attacco-rivendicazione», e lo stragista
diventa in automatico uno
jihadista. Chiunque sia,
estremista fai da te, criminale più o meno efferato o psicopatico, diventa martire
delle bandiere nera. E’ accaduto a San Bernardino in California, a Orlando in Florida,
e ora a Nizza. «L’autore dell’operazione in Francia è un
soldato dello Stato islamico.
Ha risposto agli appelli a colpire la popolazione dei Paesi
della coalizione che combattono lo Stato islamico», recita la nota diffusa ieri da
Amaq, l’agenzia di stampa
del Califfato.
Gli inquirenti non hanno
trovato prove di affiliazione
all’Isis, come di solito fanno i
terroristi prima di morire da
martiri, ma questo rientra
nello schema di cui si serve la
jihad 3.0. «Autoradicalizzazione e post-branding», si
pesca nel grande bacino dell’odio, si fa proselitismo online, si innesca la violenza e si
rivendica ex post. «Sembra
chiaro che si tratti di un lupo
solitario che ha risposto a
Eccezionali misure di sicurezza nelle città francesi
una chiamata, anche nel caso
abbia avuto supporto», spiega Arije Antinori, coordinatoreCrimeLabde“LaSapienza” di Roma, esperto europeo di terrorismo jihadista.
«Al Qaeda ha fatto impollinazione sul web basandosi sulle comunità di jiahidsti e sull’assetto militare di gruppi
strutturati - dice l’esperto a
Washington
per
un
workshop Nato sul tema Isis invece pesca in ogni dove, crimine organizzato,
imam dell’odio, carceri».
Occorre però distinguere
tra gli jihadisti di ritorno
pronti all’innesco, e l’arruolamento a distanza attraverso la retorica e la narrazione
jihadista. «Fattore quest’ul-
timo che, con l’interconnessione della tecnologia, porterà all’escalation dai lupi
solitari ai branchi di lupi».
Una cosa comunque sembra certa: «Nizza non sarà
l’ultimo caso del genere», avverte Jack Caravelli, già analistadellaCia,gurudelNationalSecurityCouncildellaCasa Bianca con Bill Clinton e
coautore con Jordan Foresi di
«The age of hatred», edito in
Usa da Mediatrix Publishing
(in Italia è «Il Califfato nero»,
Editore Nutrimenti). «E’ la
dimostrazione che l’Occidente, Usa in primis, è stato
troppo rilassato nell’adottare azioni volte a contrastare
l’Isis in Medio Oriente. Ora la
jihad alza il tiro e porta le tecniche di combattimento
usate in guerra in Europa e
Usa».
Per l’autore «Obama ha fallito nel non riconoscere la dimensione del rischio rappresentato da questo terrorismo. Gli attacchi continueranno».
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I ricordi dei bambini morti sulla Promenade des Anglais
ANSA
IL VIAGGIO ALL’INTERNO DELL’OSPEDALE PASTEUR
In fila per riconoscere
quei corpi allineati
dentro i camion frigo
Paura per venti italiani che risultano ancora dispersi
Lo zio di un ragazzo ferito: «Siamo stati lasciati soli»
IL CASO
dall’inviato
MASSIMILIANO PEGGIO
NIZZA. «Cinquante-trois»
dice uno degli infermieri
delle camere mortuarie
dell’ospedale Pasteur, leggendo il biglietto annodato
su un lembo di un sacco nero prelevato dall’interno di
un camion frigo. Già, in questo ospedale arroccato sulle
colline che sovrastano Nizza, non ci sono abbastanza
celle frigorifere per accogliere tutte le salme degli 84
morti. Così sono stati utilizzati dei camion adibiti al
trasporto di alimenti surgelati: uno in fila all’altro attendendo di consegnare il
loro contenuto nel piccolo
fabbricato del padiglione L,
dove da due giorni lavorano
senza sosta anatomopatologi e genetisti forensi, per
identificare le salme. Molti
cadaveri arrivano straziati,
sfigurati dalla violenza di
quel Tir piombato sulla Promenade. Molte vittime sono state trovate senza do-
cumenti.
Le camere mortuarie si
trovano nella parte più alta
del complesso ospedaliero,
alle spalle della chiesetta di
Saint Pons che da un poggio
soleggiato domina l’ingresso del Pasteuer, quasi a proteggerlo. Le navette fanno
la spola dall’ingresso dell’ospedale, dove c’è l’accoglienza assistita dei familiari, fino in cima alla collinetta, alle camere mortuarie. I
camion frigo sono parcheggiati a lato della strada che
sale tra aiuole di oleandri.
La gendarmeria presidia la
zona.
Fabio Bottoni, di Modena,
cerca il nipote Nic Leslie, 20
anni, irrintracciabile assieme ad un’altra ventina di
italiani. Gli amici del ragaz-
IL DRAMMA
«Mia moglie e il mio
bimbo erano lì.
Sulla promenade
c’era solo il suo
monopattino...»
zo, che studia all’Università
di Berkeley, hanno attaccato volantini per cercarlo e
sono stati denunciati dalla
polizia. «Dovrebbero prendersi cura di noi, non l’hanno fatto» dice lo zio.
Una donna, a cui hanno
appena dato la conferma di
aver riconosciuto ufficialmente la salma del fratello,
esce dal laboratorio e si appoggia al muro dell’ingresso. Quasi all’istante crolla
sulle ginocchia, scivolando
tra le mani di un volontario
della protezione civile che
si era precipitato a sorreggerla.
Questa è la collina del dolore. Da due giorni è diventata la zona più protratta
dell’ospedale: al centro di
un piazzale a lato del padiglione, il dipartimento di
medicina legale della polizia ha allestito una unità di
crisi, installando una tenda
bianca anticontaminazione
dove i genetisti fanno le
analisi del Dna. In quel laboratorio da campo gli esperti
comparano le tracce genetiche prelevate ai familiari.
Lo hanno fatto con tutti i parenti delle vittime.
I camion frigo contenenti le salme delle vittime di Nizza
È così, grazie ad un tampone prelevato dalla saliva,
che Tahar, tunisino di origine, trapiantato a Nizza dopo
aver vissuto per dieci anni a
Cuneo ha scoperto di aver
perso il figlio di 4 anni, Kylan e la moglie lofa di 30.
«Non ero con loro quella
sera - racconta sotto il sole
del pomeriggio - Un mio
amico mi ha chiamato dicendomi che era successo
un macello sulla Promenade. Sapevo che mia moglie e
mio figlio erano lì e mi sono
precipitato
a
cercarli.
Quando sono arrivato sulla
passeggiata ho solo trovato
il monopattino di Kylan sull’asfalto. Li ho cercati due
giorni in tutti gli ospedali
della città, nessuno sapeva
dirmi dove fossero».
Ieri mattina una psicolo-
ga del Pasteur lo ha preso da
parte, nella sala del pronto
soccorso, e gli ha spiegato
che non c’erano più. «Sì, diceva “sono volati in un altro
mondo, sono andati in cielo,
lontano da qui...”. Non volevo credere a quelle frasi vaghe.Poi,conunpo’insistenza, ha usato la parola morte
e il mio cuore si è spezzato».
Tahar è uscito urlando dall’ospedale, liberando tutta
la sua rabbia alzando le
braccia al cielo. «Non credo
che quell’uomo abbia fatto
tutto questo per Allah» dice
imprecando. «È solo follia.
Perché uccidere bambini
che vanno a vedere dei fuochi artificiali? Perché? Appena potrò porterò le loro
salme in Tunisia. E forse anch’io me ne andrò da qui».
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primo piano
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
7
L’INTELLIGENCE: UN EMISSARIO DEL CALIFFO IN CITTÀ PRIMA DELLA STRAGE
Nel telefono del killer il numero
del reclutatore di jihadisti
Il Viminale: Genova possibile porto d’imbarco per chi cerca la fuga
IL RETROSCENA
dal nostro inviato
MARCO MENDUNI
NIZZA. Nei giorni immedia-
tamente precedenti alla carneficina sulla Promenade
des Anglais, un emissario del
Califfo è arrivato in città. Non
si sa quali siano stati i suoi
movimenti e i suoi contatti,
ma il dettaglio emerge dalle
riservatissime indagini della
polizia e dell’intelligence
stanno effettuando dopo il
massacro e la morte del terrorista, Mohamed Lahouaiej
Bouhlel.
L’uomo dell’Isis e il tunisino
di 31 anni che ha scagliato un
camion sulla folla si sono incontrati? La circostanza viene ritenuta possibile e la misteriosa missione viene collegata senza troppi dubbi alla preparazione di un
attentato in Francia.
C’è un secondo elemento
che,senonpuòessereimmediatamente collegata alla vi-
La polizia esce dalla casa dell’attentatore, nella periferia di Nizza
sita dell’”inviato” del Califfato Islamico, dimostra però
che Bouhlel era tutt’altro che
distante dagli ambienti dell’estremismo. Tra i numeri di
telefono custoditi nella memoria del cellulare di Bouhlel, sequestrato nella sua abitazione, ce ne sono alcuni
che gli investigatori conside-
rano «molto interessanti».
Sono quelli di Omar Diaby e
di alcuni suoi fedelissimi.
Chi è Diaby? Nato a Nizza,
origini senegalesi, è considerato uno dei maggiori reclutatori di jihadisti in Francia,
anche sulla rete, con una cospicua produzione di video
di propaganda.
IL REPORTAGE IN UNA CITTÀ ANCORA SCONVOLTA DALL’ATTENTATO
Fiori e abbracci: così Nizza prova a tornare normale
Il racconto dei turisti: «Sono solidale con le vittime ma ho affittato un appartamento. Che dovrei fare?»
dall’inviato
ALBERTO MATTIOLI
NIZZA. La scena che raccon-
ta il surreale «day after» di
Nizza si svolge davanti al
Municipio parato a lutto con
enormi, teatrali drappi neri
che pendono dai balconi. Arriva una sposa con qualche
anno e molti più chili di
quanti possa reggere il suo
abito bianco meringato. Va a
sposarsi passando fra due
militari con il mitra spianato.
Normalmente, l’effetto sarebbe grottesco. Stavolta è
quasi toccante, perché testimonia la disperata voglia di
normalità della comunità. La
vita deve andare avanti, o almeno ci si prova. Però, fa notare Joséphine dietro il bancone di un bar, «per essere un
sabato di luglio, in giro c’è
molta meno gente».
È paradossale tutto, in
questa giornata meravigliosa, sole splendido, non una
nuvola in cielo, il Mediterraneo che luccica sullo sfondo
di una città incantevole, metà Genova e metà Torino. La
promenade des Anglais è
stata riaperta e ogni tanto
percorrendola ci si imbatte
in un fiore appoggiato a terra
su una chiazza scura dell’asfalto: sì, è una macchia di
sangue, alcune con ancora le
tracce dei pneumatici del camion. I passanti fotografano
con il telo da spiaggia sotto il
braccio. Una donna inebetita
è raggomitolata sul bordo
Fiori su una panchina, poche ore dopo la strage
La spiaggia di Nizza torna a riempirsi
della strada lato mare, accanto alla foto di un bambino, mentre gli amici fanno
cerchio in silenzio e non sanno più cosa dirle; a pochi metri, la gente fa il bagno. Le
pattuglie dell’Armée, in mimetica e giubbotto antiproiettile, incrociano i turisti in
infradito.
La reazione all’attentato
terroristico è quella codificata a Parigi, ormai siamo alla routine del lutto collettivo. La place de la République
di Nizza sono due palme all’inizio della promenade. La
gente depone fiori, peluche,
bigliettini, bandiere, candele. Poi va a fare il bagno. C’è
chi prega, chi piange, chi inveisce, chi accenna una Mar-
AFP
Turisti in relax, in un sabato di sole
sigliese e chi si fa un selfie.
Insensibilità? Ma no. Spiega
Philippe, 32 anni, rappresentante di commercio: «Sono solidale con le vittime,
l’altra sera ho pianto di rabbia e di dolore. Ma avevo già
affittato un appartamento,
ho due settimane di ferie,
che dovevo fare?».
C’è preoccupazione per il
turismo, che con l’indotto
vale un miliardo e mezzo di
euro e 150 mila posti di lavoro. Ogni anno visitano Nizza
cinque milioni di persone, il
48% dall’estero (in testa gli
italiani, 968 mila): in questi
giorni fioccano le disdette,
glialbergatorisonopreoccupati. Michel Tschann, presidente della loro associazio-
ANSA
ne: «Sappiamo che ci aspetta
una stagione difficile, del resto è stato così anche per Parigi».
Sono stati proclamati tre
giorni di lutto nazionale, le
bandiere sono a mezz’asta,
in place Masséna (metà Torino) qualcuno ne ha messa
una addosso allo statua di
Apollo, anche con un certo
giovamento estetico. L’arena all’aperto del Nice jazz festival è deserta e spettrale, la
manifestazione è stata annullata. Annullato anche il
concerto di Rihanna. Nelle
vetrine ci sono già cartelli listati a lutto con la scritta
«Hommage aux victimes»
oppure bilingui, infrancese e
nel dialetto ligure locale:
«Sieu Nissa - Je suis Nice». Sui
muri ci sono le foto dei dispersi, qualcuno spera ancora.
Tira una bruttissima aria.
L’unità nazionale antiterrorismo è finita, destra e sinistra hanno ripreso a litigare.
Il
«Parisien»
intervista
Gérard, 67 anni, che dice di
essersi iscritto al Front national, «basta con questi arabi» e poi sbrocca: «Giro con
una bomba lacrimogena in
tasca». Un tizio ha percorso
la promenade in bicicletta
strillando «La Francia ai francesi!». Aria da scontro di civiltà, voglia di resa dei conti.
Toh, nella città vecchia (metà Genova) è ancora esposta
all’angolo della rue de la Loge una granata in memoria
dell’assedio turco del 1543.
Già allora problemi con
l’Islam radicale.
La gente cerca di vivere
normalmente, forse perché
sa che non potrà più farlo
davvero. Il sole, il mare, i fiori
aiutano. «Ma abbiamo le coeur lourd», il cuore pesante,
dice Amina, musulmana, velata, mentre attraversa la
«Prom» portando il suo
bouquet. Viene in mente papà Verdi, con la sua capacità
di esprimere quel che non
riusciamo a dire: «Piango
sulla mentita / Festa dei vostri fior» (poi Simon Boccanegra prosegue così, ovviamente invano: «E vo’ gridando pace / E vo’ gridando
amor!»).
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Era già stato dato per morto nell’agosto 2015 in Siria,
dov’era riuscito a fuggire.
Nello scorso maggio il colpo
di scena: Diaby ha concesso
un’intervista televisiva annunciando la sua «resurrezione», spiegando di essere
fuggito solo per potersi sottoporre a una complicata
operazione chirurgica. Diaby non è uomo dell’Isis, ma è
considerato un affiliato del
Fronte al-Nusra, il braccio siriano di Al Qaeda.
Perché il camionista omicida aveva quei numeri nel
telefono cellulare? Una seconda domanda: il tentativo
dei parenti, degli amici, dei
vicini, di descriverlo solo come un uomo depresso e violento è in realtà una cortina
fumogena? Dopo il padre, ieri anche la sorella ha raccontato che Bouhlel, prima di lasciare la Tunisia per la Francia, aveva avuto problemi
psichiatrici e aveva consultato degli specialisti. La notizia è confermata da uno dei
medici che lo aveva visitato,
Chemceddine Hamouda. Dichiarazioni genuine?
Gli uomini di Diaby sono
ancora a Nizza e per questo
motivo la sorveglianza della
città rimane su livelli elevatissimi. Il timore di nuovi attentati è tutt’altro che sopito.
Restano chiuse alcune strade, bloccati alcuni itinerari e
soprattutto i mini-tunnel, la
viabilità veloce sotterranea
che dà sollievo al traffico di
superficie.
Pericolo emulazione
C’è il pericolo di nuovi gesti
emulativi, ci sono quattro
nomi nel mirino, quelli di
due siriani e di due francotunisini. L’allarme coinvolge
anche l’Italia. Ieri il Viminale
ha inviato cinque alert alla
forze di polizia.
I quattro estremisti, pur
non essendo ufficialmente
coinvolti nella tragedia di
Nizza, potrebbero cercare di
riparare in Italia sentendosi
braccati. Potrebbero anche, è
un’indicazione
esplicita,
cercare di imbarcarsi nel
porto di Genova.
Quali sono le contromisure per il futuro francese? Non
è vero che Nizza fosse una
città poco sorvegliata il 14
luglio. Il dispositivo di sicurezza, concordato in un summit del 5 febbraio a Parigi,
coordinato da Cazeneuve,
prevedeva misure straordinarie per il Carnevale, gli Europei di calcio e, appunto, la
Festa della Repubblica. Nizza
sorvegliata speciale da
quando nel 2014, proprio
per il Carnevale, era stato
sventato un altro attentato.
Una nota della direzione generale della sicurezza interna aveva parlato di tre veterani siriani arrestati. Uno di
loro, Ibrahim Boudina, aveva
nel suo appartamento esplosivi in grado di produrre l’effetto di decine di granate.
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8
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
La strage del 14 luglio
IL GOVERNO DI PARIGI IN ALLARME PER L’INTEGRAZIONE FALLITA. LA SECONDA GENERAZIONE È SENZA PATRIA
Né arabi né francesi, la vita in bilico dei beurs
I figli degli immigrati illusi a scuola e poi disoccupati per il 29%. Ma il ritorno all’Africa è un incubo
L’ANALISI
ALESSANDRO CASSINIS
HANNO un tenore di vita più
basso del 30% rispetto a quello
dei francesi. Sono i beurs, i maghrebini, cittadini stranieri o
francesi o con doppio passaporto. Quelli di seconda generazione, che hanno condizioni
sociali un po’ migliori, “solo” il
12% più basse degli oriundi
francesi, vivono le contraddizioni di una République che a
scuola promette loro la pari
dignità, e poi li delude. Sono
una bomba innescata.
Non sappiamo perché
Mohamed Lahouaiej Bouhlel
abbia accumulato tanta rabbia da entrare in contatto con
il Califfato e salire sul camion
della strage di Nizza, ma i giovani come lui preoccupano da
tempo il governo francese. Il
premier Manuel Valls, in un
duro j’accuse del gennaio
2015, aveva parlato di un
«apartheid territoriale, sociale ed etnico» e delle continue
discriminazioni in cui vivono
molti immigrati musulmani.
Bouhlel veniva dalla Tunisia,
ma erano nati in Francia da famiglia algerina i fratelli Kouachi che assaltarono Charlie
Hebdo, Amedy Coulibaly, figlio di genitori del Mali, auto-
Gli stranieri in Francia
Gli islamici in Francia
1,750 Mln
nati francesi all’estero
41%
praticanti
(Stime Insee 2014)
5,868 Mln
stranieri immigrati
(Dati Ifop 2015)
6,5 Mln
7,618 Mln
Musulmani di origine
nordafricana e subsahariana,
stranieri o cittadini francesi
11,6%
della popolazione
re della strage al supermercato kosher di Parigi, e molti altri
attentatori. Che cosa sta succedendo ai giovani beurs?
Mario Giro, una delle anime
di Sant’Egidio che ora è sottosegretario agli Affari esteri, li
ritrae come generazione in bilico nel saggio “Noi terroristi”
(Guerini e associati). «Un beur
con complessi di identità e insoddisfatto è forse pronto a
cadere nelle maglie di chi propone un’avventura umana
che sembra convalidata dalla
storia e “benedetta” dalla fede». Non c’è bisogno di aver
frequentato la scuola coranica
per avere il proprio quarto
d’ora di celebrità come guerrieri del Califfo: «Personalità
fragili, immature e ignare di
cose religiose come i giovani
beurs» possono accontentarsi
anche di un Islam trapianto in
Europa, «facile da accettare
acriticamente».
I beurs sono gli esclusi, la ge-
nerazionedell’oblio,ifigliillegittimi della Repubblica. Non
è facile nemmeno sapere
quanti
sono.
Catherine
Wihtol de Wenden, in un saggio pubblicato dalla Fondazione Giovanni Agnelli nel
2004, parla di 1,5-2 milioni di
persone che appartengono alla seconda generazione di immigrati dal Nord Africa. Se nati in Francia, hanno nazionalità francese. Se nati nella Francia metropolitana da genitori
La parola
I maghrebini
nello slang
che rivolta tutto
••• Beur è la parola
che designa quasi
esclusivamente i maghrebini residenti in
Francia. Significa “arabo” in verlan, il gergo
nato nelle periferie che
storpia le parole francesi invertendo le sillabe. La parola arabe,
scomposta in re-be, diventa be-re e poi beur.
Anche verlan è un’inversione di l’envers,
che vuol dire appunto
“il rovescio”.
nati in Algeria prima del 1°
gennaio 1963, beneficiano del
doppio jus soli alla nascita.
Molti hanno dunque la doppia
cittadinanza, eppure non si
sentono né francesi né arabi. I
loro padri sognano la pensione nel Paese d’origine, loro vivonoilritornoalleradicicome
un incubo. Quando vanno in
vacanza in Algeria sono trattati come traditori: se sei maschio vieni disprezzato come
emigré, se sei femmina come
amjah (perduta) e merula (di
facili costumi). Eppure vivono
la Francia come patria ostile.
Qualcuno sogna un Islam globalizzato, che lo faccia sentire
a casa nel nome di una religione che spesso non pratica e
non conosce. «Essere beur, ma
che cosa significa? - si chiede
un giovane intervistato per
un’inchiesta sociologica del
1996-.Ho l’impressionediessere un extraterrestre».
Per quanti progressi abbiano fatto i nuovi francesi anche
grazie alle campagne come
Sos racisme, la loro posizione
sociale continua a essere in bilico. Vivono meglio dei genitori, hanno un tasso di povertà
del 20% contro il 37% della famiglia d’origine, sono operai
per il 42% contro il 66% dei padri e quadri dirigenziali al 14%
contro il 4% della prima generazione. Ma secondo l’Insee,
l’Istat d’Oltralpe, fra i discendenti degli immigrati africani
i disoccupati sono il triplo rispetto ai figli dei francesi non
immigrati. Cinque anni dopo
lafinedeglistudi,ladifferenza
è di 18 punti, 29% contro 11.
Lamicrocriminalitàdiventa
così una risorsa, e la chiamata
dello Stato Islamico un’occasione allettante, anche di riscatto generazionale. Le instabilità mentali fanno la differenza fra il rancore inespresso e lo sterminio.
interni
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
9
PARLA TIKHON SEVKUNOV, VESCOVO E CONSIGLIERE SPIRITUALE DEL NUOVO ZAR DEL CREMLINO
«Putin ha vinto sul terrore,
ma voi non l’avete compreso»
Il confessore del presidente russo: «Volevano distruggere la Russia»
L’INTERVISTA
FRANCESCA SFORZA
ROMA.
L’archimandrita
Tikhon Sevkunov, consigliere spirituale del presidente russo Vladimir Putin,
è una delle figure pubbliche
più importanti del suo Paese: dopo il crollo dell’Urss
cominciò, primo e per molto tempo unico monaco, a
prestare servizio nel monastero moscovita Sretensky,
tra i più antichi della Russia,
che Stalin aveva prima destinato a sede della polizia
segreta Ceka, poi a luogo di
cruente esecuzioni, infine
all’abbandono. Grande studioso della Sacra Sindone,
che lo porta spesso a Torino
e in Italia per incontri e tavole rotonde, Tikhon Sevkunov, di passaggio a Roma, ha accettato di rispondere alle nostre domande.
Viviamo in epoca di fondamentalismo religioso,
secondo lei come devono
reagire le Chiese?
«Chiunque abbia letto attentamente il Vangelo, sa
bene che il fondamentalismo religioso, inteso come
corrente che si batte per dare alle strutture religiose
una posizione dominante
nello stato, fu decisamente
respinto dal Signore Gesù
Cristo. E benché a distanza
di secoli persone che si definivano suoi discepoli, agissero non di rado in maniera
completamente
diversa,
noi dobbiamo capire: non si
può costringere nessuno
con la forza e la coercizione
ad entrare nel regno divino
della libertà e dell’amore di
Dio. La rigida e coerente realizzazione di questo credo
è la reazione della Chiesa a
qualsiasi manifestazione di
questo genere di fondamentalismo religioso».
La Russia ha fatto esperienza, nel recente passato, di conflitti di matrice
anche religiosa – in particolare con i wahabiti - nel
Caucaso. Che tipo di considerazioni è possibile trarne oggi?
«È successo. Alla fine degli
anni novanta mi sono recato qualche volta nella Cecenia in guerra. Portavamo in
quei luoghi prodotti alimentari, medicine e abiti
per tutti, sia ceceni sia russi.
All’alba del terzo millennio,
quando l’Europa aveva da
tempo e decisamente dimenticato le guerre di religione ormai entrate nella
leggenda, con nostro grande stupore ci trovammo
proprio davanti a un conflitto religioso. E non si trattava di assurda fantascienza, ma di una terribile
cruenta realtà».
Intende dire che per l’Europa si riapre la stagione
delle guerre di religione?
«In seguito gli europei più
saggi cominciarono a intui-
Una cerimonia nel monastero moscovita di Sretensky GETTY IMAGES
atteggiamento come assolutamente consueto. Ma
dall’altra parte c’è una moltitudine di persone che ritengono sia poco dignitoso
cedere all’azione di una
massiccia propaganda e
guardano al nostro paese
chi con interesse e comprensione, chi criticamente, ma con obiettività».
Come vivono i russi questo
genere di ostilità?
«Sono i primi a riconoscere
di essere lontani dalla perfezione. Addirittura il nostro folclore trabocca di ironia e satira su questo tema.
In questo senso anche lo
sguardo esterno più malevolo ci stimola a guardarci
ancora una volta in maniera
autocritica. Ma la cosa importante che molti specialisti della Russia non riescono a capire, è che i russi contrasteranno sempre duramente
qualsiasi
imposizione esterna in
qualsiasi sua forma. Ed è
proprio qui che si cela il
conflitto principale tra la
Russia e l’Occidente ufficiaIl vescovo di Yergoryevsk Tikhon con il patriarca Kirill e il presidente Putin
REUTERS
le. La cosa neanche ci addolora – ci siamo tanto abituati da molti secoli – ma è sicuramente inaccettabile
LA FORZA
LE ENERGIE
LA CITAZIONE
per tutti noi: dal Presidente
Non capiamo
Alcuni teologi
Alessandro III disse: al semplice contadino. E noi
avvertiamo questa cosa con
ancora
islamici portano
«L’Occidente
molta nettezza, anche se
né il potenziale
nella politica forze
ha paura della
non condiziona affatto il
costruttivo, né la
gigantesche, con
nostra vastità»
nostro atteggiamento benevolo e leale nei confronti
capacità distruttiva cui tutti gli Stati
TIKHON SEVKUNOV
di ogni paese e di ogni popodella religione
devono fare i conti
archimandrita chiesa russo ortodossa
lo».
Che cosa, secondo lei, gli
Occidentali non riescono
a capire della Russia, può
re quello che noi semplice- mondo - nella terribile e Cosa pensa della percezio- provare a spiegarlo?
mente non capiamo pro- pluriennale guerra al terro- ne che l’Occidente ha nei «Nel XVIII secolo un occiprio, e cioè che nel nostro re».
confronti della Russia?
dentale, un tedesco trasfemondo la religione rappre- Qual è secondo lei il pro- «L’imperatore russo Ales- ritosi in Russia dove divensenta un fenomeno di gran- getto dei terroristi?
sandro III una volta ebbe a tò un eminente statista, dode importanza. Non capia- «Nel nostro caso era niente dire - cito a memoria - «Non po molti anni ai vertici del
mo né il suo potenziale co- di più e niente di meno che ci si può fare nulla, l’Occi- potere emise un verdetto
struttivo, né la sua capacità la distruzione e la conquista dente ha paura della nostra scherzoso, ma molto precidistruttiva. È sufficiente di- di fatto della Russia. Quale vastità». Nelle relazioni con so: «Lo stato russo ha un
re per esemeffetto
la
Russia
vantaggio
pio che proavrebbe po- molto
dirispetto a
PRECURSORE
ECUMENICO
prio alcuni
tuto avere pende protutti gli altri,
teologi islasu
tutto
il
prio
da
quein
quanto è
Dopo il crollo
In Cecenia portava
mici portamondo
è sto. Del regovernato
dell’Urss è stato
cibo e medicine
no oggi nella
possibile
sto le reladirettail primo monaco
sia ai russi
politica
intuirlo, ma zioni
mente da
mondiale
ci
sono
stati
dell’Occinel monastero
sia ai combattenti Nostro Sigigantesche
momenti in dente con la
gnore Iddio.
Sretensky
ceceni
forze con le
cui i terrori- Russia sono
Altrimenti
quali tutti
sti interna- uguali
a
non sarebbe
gli stati del
zionali sono quelle delpossibile
pianeta sono costretti a fare stati vicini a raggiungere il l’Occidente con gli altri pae- spiegare come riesca ad esii conti. Solo trent’anni fa loro obiettivo. Tutto è finito si, e cioè diverse. Da una stere». In effetti molti non
nessuno avrebbe potuto bene anche perché la Russia parte – un fenomeno evi- riescono a capire come poscredere a un simile scena- ha una grande esperienza di dente nel mondo odierno - sa esistere una Russia enorrio. Altrettanto pochi sono convivenza con i nostri fra- una campagna antirussa me e multinazionale e perquelli che capiscono che la tellimusulmaninellastessa aggressiva e sistematica, la ché i russi la amino tanto, le
Russia con Putin ha conse- famiglia di popoli. E questa conoscete meglio di me e la siano tanto devoti. Benché
guito una difficilissima vit- amicizia e questa unità so- potete definire con maggio- non sia affatto strano. Le
toria - assolutamente sot- no il nostro prezioso patri- re precisione. Noi accettia- svelo un segreto: noi russi
tovalutata dal resto del monio comune».
mo tranquillamente questo scopriamo con stupore il
VENDUTISSIMO
IL SUO LIBRO
SUI SANTI
MOLTO vicino a Putin,
Tikhon Sevkunov è
molto popolare in
Russia: il suo libro
“Santi di tutti i giorni”
ha venduto più di due
milioni di copie ed è
stato tradotto in 15
lingue (in Italia per
Rubbettino)
nostro paese, scopriamo
quanto sia straordinario e
imprevedibile.
Vi sentite più vicini all’Oriente, in questa fase?
«Mentre gli occidentali si
arrovellano sul cosiddetto
“mistero della Russia”,
l’Oriente ha dato una caratterizzazione molto precisa
del nostro paese. In cinese
l’antico nome della Russia
suona – ”e-go”. Una delle
traduzioni è la seguente: il
paese che può sempre offrire qualcosa di assolutamente inatteso. E davvero
la Russia per molti motivi
geografici, storici, spirituali
e mentali vive una propria
vita autonoma. E noi, generazione dopo generazione,
viviamo questa incredibile
vita della Russia, a volte tragica ma sempre piena di
profonde rivelazioni spirituali. Anche i nostri compatrioti che hanno lasciato per
sempre il nostro paese non
possono non riconoscere
che l’esperienza della vita
inRussiaèstatalapiùfortee
non può essere paragonata
a nessun’altra per quanto
riguarda la formazione dell’anima umana, dell’intelletto e della visione del
mondo».
Lei è universalmente conosciuto come “Il confessore di Vladimir Putin”. È
un’etichetta difficile da
portare?
«Che difficoltà ci dovrebbero essere? In ogni caso la responsabilità, qualsiasi cosa
i giornalisti intendano con
questa parola, impegna».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
10
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
ENTI LOCALI AL COLLASSO PER MANCANZA DI SOSTEGNO
L’ondadeimigrantisuiComuni
«Troppi,noncelafacciamopiù»
DalgovernatoredelVeneto(Lega)allasindacadiAlessandria(Pd)
«Orabasta:senzarisorseilfenomenoèdiventatoingovernabile»
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA. La situazione, a leggere le prese di posizione di
molti politici locali, sembra
fuori controllo. Da Alessandria a Gorizia, da Fiuggi a
Fiumicino, da Messina alla
Val d’Aosta, da Ventimiglia a
Treviso si lancia l’allarme
per l’arrivo di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo. Di
ieri è il «grido di dolore» del
governatore leghista del Veneto Luca Zaia, secondo cui
con 10.576 immigrati sul
territorio della regione, «il
punto di rottura è stato raggiunto: abbiamo dato con i
514mila stranieri regolari
che il Veneto ha accolto negli anni e con questi 10.576
immigrati ospitati, due terzi
dei quali in realtà sono finti
profughi. Ora basta». Sulla
stessa linea c’è la sindaca di
Alessandria, Rita Rossa (Pd)
che al ministro Alfano che gli
spediva 92 migranti in più
ha scritto che i nuovi arrivi
«pongono la nostra comunità in una situazione di grande disagio, perché ci troviamo impossibilitati a gestire
una situazione che è divenuta ingovernabile». Protesta
duramente con il prefetto al
Sud il sindaco di San Marzano sul Sarno (Salerno), Cosimo Annunziata, che usa toni
e parole simili a quelle adoperate dal sindaco di Magenta (Milano) Marco Invernizzi.
Sintetizza tutti Piero
Fassino, ex sindaco di Torino: «Finora - ha detto - in
Italia l’immigrazione è
stata governata tutto
sommato bene, ma in termini di numeri stiamo arrivando al superamento
della soglia che è governabile. Se non lo vediamo per
tempo, questo problema
rischia di travolgerci».
Un futuro incerto
Una tesi molto preoccupata, condivisa anche da autorevoli esponenti delle
istituzioni e delle forze
dell’ordine. Che temono il
combinato disposto dell’aumento degli sbarchi
sulle coste italiane, del
blocco delle frontiere terrestri del nostro Paese voluto dai nostri vicini settentrionali, e della crescita
delle tensioni generate
dall’arrivo di migliaia di
migranti.
Tutti gli addetti ai lavori
confermano che per un rifugiato attraversare la
frontiera è diventato molto più difficile. Per ora però
- nonostante sia stata
chiusa la via di accesso attraverso la Turchia e i Balcani - dal punto di vista numerico gli sbarchi non sono molto aumentati.
Ma intanto dopo lo scontro sul caso Regeni risultano riprese le partenze di
barconi dalle coste egiziane, ed è aumentata la percentuale di profughi di na-
Un centro di accoglienza a Roma
zionalità irachena, siriana
e afghana che cercano di
passare via mare.
ANSA
Numeri sostenibili
Insomma, il modello italiano di accoglienza diffusa è davvero condannato a
franare sotto il peso della
«pressione insostenibile»
delle nuove ondate di migranti? Può darsi, dicono
gli esperti: ma perché è un
sistema che non funziona,
e non per un afflusso esagerato di profughi e rifu-
IL TIMORE
LA DENUNCIA
Nuovi sbarchi
e frontiere chiuse
fanno paura
Il modello italiano
di integrazione
non esiste
Migranti accolti
Trentino
Alto Adige
(ogni 100mila abitanti)
219
Lombardia
giati. L’Italia ha meno stranieri rispetto ad altri paesi
(l’8,3% dei residenti, contro il 9,3 della Germania e
il 9,6% della Spagna); gli
sbarchi sono assestati più
o meno ai livelli del 2015
(erano stati 79.618 al 15
luglio 2015, ora siamo a
79.533). Il numero dei rifugiati gestiti dal sistema
di accoglienza, pur se aumentati rispetto al 2015, è
decisamente modesto per
un Paese di 60 milioni di
abitanti: in tutto sono
135.785 persone, poco più
di due ogni mille residenti.
Meno della media europea, cinque o sei volte meno di Paesi come Austria o
Svezia, dove ci sono 11 o
15 rifugiati ogni 1000 abitanti. Non siamo nemmeno particolarmente generosi con la concessione
dello status di rifugiato:
nel 2015 ci sono state
83.200 richieste, ne sono
state accolte 29.630.
Friuli Venezia
Giulia
395
ACCOLTI
2013
Veneto
22.118
214
Emilia
Romagna
Marche
274
200
225
za. Nel primo caso i Comuni - sono 800 ad aver aderito volontariamente - sanno sempre chi arriva e dove viene collocato, e
forniscono servizi per l’integrazione di discreta
qualità che aiutano l’inserimento dei rifugiati. Nel
secondo caso la procedura
è straordinaria: i prefetti,
se necessario, possono liberamente inviare rifugiati in una città senza
chiedere il permesso, la
qualità del servizio è scarsa, le strutture sono gestite da privati o coop che si
Rifugiati ed emergenze
Un sistema di accoglienza
che nel nostro Paese è
spaccato a metà: da una
parte il nuovo «Sistema di
protezione per richiedenti
asilo e rifugiati», lo Sprar,
nato con la riforma del
2015. Dall’altra il sistema
di emergenza gestito dai
prefetti: strutture «temporanee» ma eterne, e
centri di prima accoglien-
180
Valle
d’Aosta
I migranti nella chiesa di Roverino
Abruzzo
2014
66.066
222
Piemonte
231
Molise
Liguria
279
762
Umbria
Puglia
165
Toscana
249
233
103.792
224
Lazio
171
Sardegna
2015
Calabria
Basilicata
282
331
Campania
Sicilia
184
2016
fino
al 15/07
135.785
273
25.000
20.000
GLI SBARCHI
NEI PRIMI 6 MESI
15.000
2014
2015
10.000
2016
5.000
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
0
limitano spesso a fornire
solo alloggio e vitto. E arricchendosi, come abbiamo visto con la vicenda di
«Mafia Capitale».
Come spiega Gianfranco
Schiavone, presidente del
Consorzio italiano di Solidarietà di Trieste e uno degli «inventori» dello Sprar,
il modello italiano di integrazione «in realtà non
esiste». «Non c’è programmazione né coordinamento - afferma - e così si
arriva a una distribuzione
delle persone in accoglienza del tutto ineguale:
da una parte ce ne sono
troppi rispetto alle possibilità, in altri posti praticamente non ce ne sono. Il risultato è il caos». Basti
pensare che il sistema
Sprar oggi ospita solo
20.347 rifugiati; le strutture «temporanee» e di
«prima accoglienza» (considerati a volte dei lager, o
nella migliore delle ipotesi fucine di noia e rabbia)
ben 113.622. E anche lo
Sprar, peraltro, sta entrando in sofferenza: l’ultimo
bando ha visto adesioni
insufficienti da parte dei
Comuni. E, unici in Europa,
restiamo senza misure per
l’inclusione sociale delle
persone a cui è riconosciuto il diritto di asilo. Appena
arriva lo status cessa l’accoglienza, spiegano gli
operatori sociali; e puoi finire subito in mezzo alla
strada.
Serve programmazione
Come uscirne, come ripartire sul territorio i rifugiati
nel modo più razionale?
Per Schiavone la strada da
percorrere è l’estensione
del sistema Sprar, cui tutti
i Comuni devono obbligatoriamente aderire ricevendo in cambio risorse e
incentivi, «per poter gestire le presenze sul territorio in modo intelligente ed
equo. Questo - spiega - è il
metodo per fare vera inclusione sociale, smontare le paure dei cittadini e
primo piano
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
11
DIVIETI DI DIMORA. RESPINTI I RICORSI AL TAR DELLE ASSOCIAZIONI UMANITARIE
E in Liguria, 3 sindaci
giocano la carta
delle “ragioni sanitarie”
La prima ordinanza nel 2014 nell’imperiese
L’esempio seguito da Alassio e da Carcare
IL CASO
ROBERTO SCULLI
gestire bene il problema,
con cui dovremo confrontarci a lungo in futuro».
Dello stesso avviso è Giulia Capitani, policy advisor
di Oxfam Italia per immigrazione e asilo: «Va esteso Sprar - afferma - e ridotto il sistema “straordinario”. E da subito occorre un
monitoraggio serio e indipendente del funzionamento dei centri d’accoglienza che ricevono soldi
pubblici, a volte come sappiamo fornendo servizi
pessimi».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I SINDACI che hanno impugnato carta e penna, fino a oggi, si
contano sulle dita di una mano.
Ma non sono molti di più quelli
che negli ultimi anni hanno accettato di aprire le porte del
proprio Comune, per diluire le
presenza di profughi sull’intero territorio ed evitare il sovraccarico dei capoluoghi. La
Liguria dei primi cittadini, falcidiati da tagli finanziari ed
emergenze di ogni tipo, galleggia così, ormai da anni. Tra le
isolate iniziative che, dato il
grado di efficacia, oscillano tra
la propaganda e il folklore, e un
silenzioso «no grazie», quando
si tratta di rispondere alle chiamate dei prefetti per alleggerireletemutequoteministeriali.
Adaprirelastradadelleordinanze, forse molti neanche lo
ricordano, fu il primo cittadino
di Prela’, 500 abitanti, nell’entroterra di Imperia. Era l’autunno del 2014 quando, a ridosso di una delle ripetute ondate migratorie, il sindaco leghista Eliano Brizio decise di
alzare una specie di cordone
sanitario. Vietando, si legge nel
documento, «la dimora anche
occasionale a persone prove-
Bologna, sindaco di Carcare
nienti da Paesi dell’area africana o asiatica...se non in previo
possessodiregolarecertificato
sanitario attestante la negatività da malattie infettive e trasmissibili».
E se Brizio fu il precursore, i
provvedimenti successivi, in
Liguria e altrove, non si discostarono da quel modello e dalla
necessità di tutelare la popolazione da rischi sanitari. Anzi, a
dirla tutta, le ordinanze pub-
IL PARADOSSO
Non si ha notizia di
allontanamenti fatti
in esecuzione di
quelle disposizioni
comunali
blicate dopo paiono fotocopie.
Come la seconda e più rumorosa, vista la caratura del Comune, siglata dal sindaco di Alassio Enzo Canepa il 1° luglio del
2015. Anche in quel caso il documento cita il Testo unico degli enti locali e il potere di intervento urgente in caso di rischi per la salute. E se, come si
legge, negli «stati africani, asiatici e sudamericani...sono ancorapresentinumerosemalattie contagiose e infettive, quali
ad esempio la Tbc, scabbia, Hiv,
edètuttoraincorsounagravissima epidemia di Ebola», fu disposto «il divieto a persone prive di fissa dimora...se non in
possessodiregolarecertificato
sanitario attestante la negatività da malattie infettive e trasmissibili, di insediarsi anche
occasionalmente nel territorio
comunale».
Il comportamento di Canepa
fu segnalato da varie associazioni all’Unar, l’Ufficio antidiscriminazioni razziali, incardinato alla Presidenza del consiglio dei ministri, che lo censurò. In parallelo partì un ricorso
al Tar, su cui i giudici amministrativi si sono poi pronunciati
la primavera scorsa. Risultato:
per la Corte le cinque associazioni che hanno promosso il ricorso - A.S.G.I., Avvocato di
Strada, Arci Liguria, Arci Savona e la Comunità di S. Benedet-
Ventimiglia
Aperto il nuovo centro di accoglienza
Duecento posti pronti nel Parco Roia
VENTIMIGLIA. Da domani sarà attivo il nuovo centro di acco-
glienza allestito al Parco Roia. Il trasferimento è già iniziato,
con un però: il centro temporaneo di prima assistenza potrà
accogliere circa 200 migranti. Un numero esiguo rispetto alle necessità di ventimiglia. E mentre chiude il centro delle
Gianchette, già i primi 100 richiedenti asilo hanno iniziato il
trasloco: sono stati scelti fra quelli più deboli e tra i ragazzi
più giovani fra i 15 e i 17 anni. Il timore più grande? Visto che i
container possono occupare solo un numero ridotto di persone, che i migranti tornino ad accamparsi in città. Se le cose
funzioneranno come dovrebbero, in realtà, i migranti dovranno restare massimo 7 giorni nel campo transitorio.
to al Porto, non erano titolate
ad agire perché semmai avrebbe dovuto farlo un immigrato
richiedente asilo che riteneva
lesi i suoi diritti. Di più: il Tar ha
dichiarato di non essere competente sull’eventuale portata
discriminatoria dell’ordinanza, un altro argomento sollevato dai ricorrenti.
LA VITTIMA HA 19 ANNI: SBARCATO UN ANNO FA IN SICILIA, LAVORA COME LAVAPIATTI IN UN RISTORANTE
«Va via dall’Italia, negro» e lo massacrano di botte
Imperia: senegalese aggredito di notte. Prima una pietrata in testa per farlo fermare, poi l’assalto
GIORGIO BRACCO
IMPERIA. Gli hanno tirato una
pietra in testa, nascosti dietro
i cespugli, sul lungomare cittadino, approfittando del buio
della notte. Poi, quando la vittimahaappoggiatolabiciclettaperterra,sanguinante,sono
usciti fuori, allo scoperto. Erano in sei, tutti italiani. «Perché? Perché mi avete tirato
quella pietra? Cosa vi ho fatto?», ha chiesto il giovane nordafricano, implorando pietà e
almeno una risposta. Un paio
di secondi di silenzio e poi
l’esplosione di violenza. Assurda. Calci e pugni ripetuti, al
volto e al torace. «Sei un negro
di m...., vattene via dall’Italia».
Un agguato di sicura matrice
razzista, quello subito un paio
di sere fa, da Mohamed D., 19
anni, senegalese, sbarcato in
Italiadodicimesifa, suunadelle tante carrette del mare che
approdanoquasiogni giorno in
Sicilia. A salvarlo, quasi certamente, un automobilista di
passaggio che, dopo aver inchiodato la vettura, è saltato
fuori dall’abitacolo mettendo
in fuga il gruppo di aggressori.
Il senegalese, che lavora come
Immigrati senegalesi sul lungomare imperiese. Uno di loro è stato aggredito
lavapiatti in un ristorante cittadino, è stato poi medicato al
pronto soccorso. Nessuna ferita grave ma lo choc e il terrore,
per un po’ di tempo, saranno
compagni fedeli della vita di
Mohamed. Ospite di una cooperativa socio-assistenziale di
Imperia, in attesa del riconoscimentodirifugiatopolitico,il
ragazzo - stimato e benvoluto
da amici, datori di lavoro e assistenti sociali - lavora come lavapiatti in un ristorante cittadino. Sull’inquietante vicenda
stanno indagando i carabinieri
di Imperia. Non sarà facile fare
piena luce sull’aggressione: il
luogo del vile agguato non è
”coperto” dalle videocamere di
sorveglianza. Non solo. Se si
esclude l’automobilista sceso
in aiuto del senegalese, che però non pare abbia fornito elementi utili all’individuazione
dei componenti della gang,
non ci sarebbero testimoni
oculari.
«Mohamed non farebbe male a una mosca, lo conosciamo
bene - spiegano Alessandro
Giulla, presidente della cooperativa Jobel, e Claudia Regina,
coordinatrice pedagogica della
struttura - non ha provocato
nessuno: non ha neppure avuto il tempo di capire cosa stesse
veramente accadendo. È un ragazzo esile, tranquillo. Un ragazzo che, in una tranquilla
notte d’estate, solo per il colore
della pelle, è stato pestato da
sei codardi». La richiesta di tutti, amici e datori di lavoro, è
chiara.
«Vogliamochegliaggressori,
soggetti pericolosi per la nostra città, vengano scoperti e
puniti».
Il racconto della vittima ai
carabinieri è stato drammatico. «Era mezzanotte, avevo appena finito il mio turno di lavoro - ha spiegato il giovane con
ancora il terrore negli occhi con la mia bicicletta stavo andando a dormire presso l’alloggioassegnatomidallacooperativa “Jobel”, in via Argine Destro. All’altezza del passaggio a
livello di lungomare Vespucci,
sei giovani, italiani, mi hanno
preso a pietrate. Mi sono fermato, sanguinavo. Ho chiesto
per quale motivo mi avevano
tirato le pietre. Poi si sono avvicinati e mi hanno aggredito urlando frasi razziste». Mohamed, prima di arrivare in Italia,
aveva affrontato un viaggio
massacrante, in mare. Prima
ancora, aveva sopportato un
lungo, doloroso calvario: due
mesi e mezzo di cammino, in
mezzo a due deserti, per raggiungere la Libia e il sogno italiano. Negli occhi orrore, sangue, fatica e morte. Ora dovrà
dimenticare anche quella maledetta notte di martedì.
L’ordinanza di Alassio è per
questo pienamente in vigore.
E, forse rincuorato da questo
precedente, oltreché schiacciato dai continui arrivi da una
parte e dalla pressione dei residenti dall’altra, il sindaco di
Carcare, Franco Bologna, il 25
giugno scorso ha continuato la
serie. Il documento riprende e
arricchisce di alcuni dettagli le
versioni precedenti: nelle premesse, che indicano in maniera esplicita alcuni Paesi di provenienza degli ospiti dei centri
di accoglienza - «Siria, Nigeria,
Ghana, Eritrea, Ghana, Somalia» - e nelle motivazioni, che
citano la vicinanza ai centri di
accoglienza scelti dalla prefettura uffici pubblici e privati,
negozi, una banca e un asilo. La
conclusioneèlastessa:ildivieto di dimora per gli immigrati
privi del certificato sanitario.
Furiose polemiche a parte,
pure quelle una copia carbone,
il reale impatto di questi provvedimenti è discutibile, visto
che non si ha notizia di allontanamenti portati a termine ai
sensi delle ordinanze. Così, è
esemplificativo il chiarimento
fornito a stretto giro dal prefetto di Savona, Giorgio Manari, al
quale è bastato specificare che
ognisingolomigranteerastato
visitato dalla Croce Rossa. Una
procedura che peraltro è standard e tanto basta per essere in
regola con le certificazioni.
In fin dei conti appare più un
espediente per mostrare di
tentare qualcosa agli occhi dei
cittadini. Altra questione è invece l’accoglienza di secondo
livello,quelladistrettacompetenza dei Comuni: chi non vuol
collaborare a progetti di inserimento non lo fa. E le adesioni,
salvo casi sporadici, non fioccano. In provincia di Genova,
ad esempio, lo sforzo è ripartito su meno di 10 Comuni su 67.
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DOMENICA
17 LUGLIO 2016
politica
IL SECOLO XIX
DOPO LA CONQUISTA DI ROMA E TORINO IL MOVIMENTO PUNTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI ITALIANI
Lo spettro dell’Anci ai grillini
Pd, il dopo Fassino è un rebus
Partito diviso, ora tra Bianco e Decaro può spuntare Ricci
IL RETROSCENA
FRANCESCO BEI
ROMA. Mettere le mani sull’Anci, la potente associazione dei comuni italiani (ne
raggruppa la quasi totalità),
è il sogno proibito dei grillini, imbaldanziti dalla conquista di Torino e Roma. Ne
farebbe un contropotere, un
ariete da usare contro il governo. Dopo la sconfitta di
Piero Fassino, rimasto in carica per gestire la transizione, si è infatti aperta la guerra per la presidenza.
Vista la divisione nel campo democratico – che ancora
rappresenta circa il 60 per
cento dei comuni – i cinquestelle stanno cercando in
ogni modo di infilarsi nelle
fratture del nemico. Alternando la strategia del sorriso, interpretata da Virginia
Ragginellaprimariunionedi
martedì scorso – ha debuttato con un «farò tutto quello
che mi compete per supportare l’attività di questa associazione» – alle minacce del
sindaco livornese Nogarin:
«L’Anci deve porsi in dialettica con il governo, altrimenti
non ha più senso restarci
dentro. E poi dove sta scritto
che il presidente debba per
forza essere del Pd? Possiamo anche eleggere una figura come il sindaco di Napoli
Luigi De Magistris».
Intuito il pericolo, tra le file
Enzo Bianco
Matteo Ricci
zione, agli occhi del premier,
sarebbe un ritorno agli Anni
Novanta, non un segnale di
rinnovamento per contrastare l’avanzata M5s. Tutta-
Antonio Decaro
via proprio Bianco è il sindaco che ha tessuto i migliori
rapporti con il centrodestra,
che potrebbe quindi far confluire i suoi voti su di lui. Ma i
Filippo Nogarin
sindaci forzisti e leghisti sono una forza numericamente trascurabile dentro l’associazione. La sfida potrebbe
quindi risolversi in un bal-
Piero Fassino, presidente uscente dell’Anci
lottaggio tra il barese e il pesarese. Tra i pochi renziani al
Sud, Decaro potrebbe essere
la figura giusta per contenere l’irruente governatore pu-
ANSA
gliese Michele Emiliano. E
Renzi avrebbe quindi interesse a farlo crescere come
presidente Anci.
Ma la candidatura di Decaro è molto debole tra i primi
cittadini del Centro-Nord.
Inoltre, sempre per i delicati
equilibri interni all’Anci, potrebbe sbilanciare ancora di
più l’associazione verso Sud
se alla vicepresidenza, come
pare, dovesse essere eletto
per il centrodestra il sindaco
di Cosenza Mario Occhiuto.
Forza Italia infatti rivendica
per Occhiuto il posto da numerodue,attualmenteincapo al sindaco di Lecce Paolo
Perrone, vicino a Raffaele
Fitto.
Nome a sorpresa
Tra i due litiganti – Bianco e
Decaro – a spuntarla potrebbe quindi essere il pesarese
Matteo Ricci, sostenuto dalle città di medie dimensioni
e dai piccoli. Tra i sindaci, co-
L’ASSE
LE CREPE
Tra i papabili fatti
trapelare dai
Cinque Stelle c’è il
sindaco di Napoli
De Magistris
Sui potenziali
candidati dem
il partito appare
ancora una volta
spaccato
dei sindaci dem è scattato
l’allarme rosso. Il problema è
che sul tavolo al momento le
candidature Pd sono tre.
menumeri,Riccièquelloche
riscuote più consensi e, in un
momento di transizione costituzionale come questo, lo
rafforza essere il vicepresidente Anci con la delega alle
riforme.
Certo, anche la candidatura Ricci, nonostante la notorietà mediatica del personaggio, ha il suo tallone
d’Achille. “L’altro Matteo”
(come lo chiamano nel giro
renziano) è infatti molto vicino al premier ed è anche il
vicepresidente del Pd. Una
carica politica che fa a pugni
con la terzietà istituzionale
che l’Anci impone ai suoi
vertici. Ma nel pieno della
campagna elettorale, Ricci
va in giro ripetendo a tutti i
suoi grandi elettori una promessa: «Il giorno dell’elezione la prima cosa che farò è dimettermi da vicepresidente
del Pd».
Divisi tra Bianco, Decaro e
Ricci, su una sola cosa i sindaci democratici sono d’accordo: «La situazione è troppo delicata. Se non troviamo
subito un accordo tra noi, a
spuntarla saranno i grillini».
Decisione rapida
Il tempo stringe, di fatto entro luglio andrebbe trovata
un’intesa su un solo nome, in
grado di ricompattare le diverse anime e portare tutti i
sindaci del campo democratico a votare uniti. In modo
da evitare rinvii e impedire
ai grillini di posticipare l’elezione del successore di Fassino a dopo il referendum
costituzionale (la speranza è
che Renzi perda e il Pd, ormai
delegittimato, debba mollare anche l’Anci).
I nomi in campo, si diceva,
sono rimasti tre: un uomo di
grande esperienza come il
primo cittadino di Catania,
Enzo Bianco, il sindaco di BariAntonioDecaroeilsindaco
di Pesaro Matteo Ricci. Tutti
di area renziana, ma con caratteristiche molto diverse.
La forza di Bianco è anche
la sua principale debolezza:
il lungo curriculum. Il catanese è stato infatti già presidente dell’Anci e la sua ele-
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italia mondo
IL SECOLO XIX
COLPO DI SCENA NELL’INCHIESTA SULLA TRAGEDIA SULLA LINEA TRA CORATO E ANDRIA
«Un ferroviere ha truccato l’orario
per nascondere l’errore sui registri»
I magistrati scoprono la manomissione. Nel mirino anche la Regione Puglia
CARMINE FESTA
BARI. Un ferroviere avrebbe
alterato l’orario di transito di
uno dei tre treni in viaggio
sullatrattaCorato-Andriaper
coprirel’errorecommesso.La
manomissione sarebbe avvenuta sui registri di almeno
una stazione. È questa l’ultima pista emersa dall’inchiesta della procura di Trani sul
disastro ferroviario avvenuto
in Puglia. La vicenda della
presuntafalsificazionesaràal
centro degli interrogatori dei
due capistazione di Andria e
Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, che domani compariranno come indagati dinanzi ai pm. A breve potreb-
be essere contestato il reato
di falso. E l’indagine adesso
punta anche sulle eventuali
responsabilità della Regione.
Gli investigatori, infatti,
hanno un altro dubbio: è possibile che sei persone (due capistazione, due capitreno e
due macchinisti) abbiano
commesso tutti insieme l’errore che ha causato lo scontro? Se lo chiede il pool di cinquemagistraticoordinatodal
procuratore Francesco Giannella che indaga per capire se,
oltre le eventuali colpe dei
singoli ci sia qualcos’altro che
non ha funzionato. Se, cioè,
tutti erano nelle condizioni di
percepire il pericolo. Per questo motivo la Finanza su dele-
IL sopralluogo della polizia scientifica dopo l’incidente
ga della procura ha acquisito
il contratto di servizio e le
successive proroghe che da
decenni regolano i rapporti
tra la Regione Puglia e la Ferrotramviaria, la società privata che gestisce il servizio
sulla tratta maledetta. I magistrati vogliono verificare se il
contratto e i periodici rinnovi
abbiano preso in considerazione gli aspetti legati alla sicurezza su quella linea ferroviaria. Una tratta che, anche
per effetto del collegamento
diretto con l’aeroporto di Bari, ha registrato negli ultimi
anni un considerevole aumento di traffico al quale potrebbe, questo è il sospetto,
non essere corrisposto un in-
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
13
CONFRONTO
La presunta
falsificazione
sarà al centro
dell'interrogatorio
fissato per domani
dei due
capistazione
indagati
cremento della sicurezza.
Nel mirino potrebbe esserci anche l’accordo di programma siglato nel 2000 tra
la Regione Puglia e il ministero del Trasporti con il quale fu
trasferito all’ente locale il
compito di programmazione
e amministrazione dei trasporti ferroviari in concessione. Infine, l’ultimo dubbio:
possibile che tutti questi
cambiamenti sulla linea ferroviaria teatro della strage
abbiano lasciato inalterato il
sistema di comunicazione tra
lestazionicheavvieneancora
con la telefonata? Ecco il
cambio di passo dell’inchiesta.
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LA COMMOZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DAVANTI AL DOLORE INCONSOLABILE DEI PARENTI
Lacrime, svenimenti, rabbia
tra gli abbracci di Mattarella
«Jole, dimmi che ci rivedremo»
In 5mila ai funerali di 13 vittime. Il vescovo attacca i politici
IL REPORTAGE
dall’inviato
NICCOLÒ ZANCAN
ANDRIA. Il funerale era ormai finito ma non riuscivano
a portare via le bare. Ogni
tanto sentivi un tuono rimbombare da fuori, poi un urlo
dentro il palazzetto dello
sport trasformato in una gigantesca chiesa povera. Solo
un crocifisso e l’altare, sotto il
tabellone del campo da
basket. «Marco, ti prego, devi
essere forte, te lo chiede papà» diceva un signore pallido,
facendosi largo fra i poliziotti
in alta uniforme.
Ma Marco Cirone, il figlio,
non lo sentiva nemmeno.
Piangeva abbracciato al feretro con sopra la foto della sua
fidanzata. La bara era bianca,
perché lui e Jolanda Inchingolo dovevano sposarsi a settembre. Stringeva il legno.
Baciava quel sorriso stampato. E piangeva: «Ti prego,
dimmi che mi ami ancora,
dimmi che ci rivedremo». Fino a quando si è alzato in piedi. Indossava una camicia
bianca a mezze maniche con
dei disegni colorati, che gli
usciva per metà dai pantaloni. Aveva i capelli rossi arruffati, barcollava e continuava
a ripetere: «Perché, perché,
perché?».
Marco Girone ha cercato lo
sguardo del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, e il presidente lo ha guardato con gli occhi lucidi, in
piedi, proprio davanti a quel
dolore. È intervenuta una poliziotta che aveva messo i
gioielli alle dita. Ha preso la
mano di Marco Cirone per
INSENSIBILITÀ
Spesso non si pensa
alla vita delle
persone ma alla
convenienza
LUIGI MANSI
vescovo di Andria
consolarlo. Lo accarezzava
sul braccio. Chiedeva dell’acqua. «Fate spazio, per favore,
non si respira!». E stava quasi
per portarlo via da lì, in modo
che potessero sollevare il feretro, quando si è sentito il
grido lacerante di una donna.
Era inginocchiata davanti alla bara a fianco. «Patty, Patty», diceva soltanto. Gridava
il nome e anche lei baciava la
fotografia. Patty Carmineo
faceva l’estetista a Bari, era
bionda e bellissima, aveva
una figlia di due anni. Ed era
sul quel treno per andare a lavorare.
È stato un funerale con poca retorica. Tredici vittime
del disastro ferroviario su
ventitré vivevano ad Andria.
Erano allineate in fila, su un
campo da gioco coperto con
della plastica blu e un tappeto rosso. C’erano le corone di
fiori. L’organo suonava il Miserere. Il presidente Mattarella stringeva le mani una ad
una, abbracciava i parenti e si
lasciava abbracciare. Lo vedevi sussurrare parole di
confortoalcollodiunadonna
sfinita, che quasi si sorreggeva a lui. Non c’era nessuna distanza fisica fra i familiari
delle vittime e le istituzioni.
La presidente della Camera
Boldrini, il ministro delle Infrastrutture Delrio, il governatore Emiliano, in mezzo alla gente di questa terra bellissima e colpita al cuore. La
scorta del Presidente restava
sempre un passo indietro.
Mattarella era già stato giovedì alla camera ardente, ma
è voluto tornare in Puglia. Come se volesse farsi garante
personalmente di tutte le domande di giustizia che venivano continuamente sollevate dalle parole e dai silenzi.
Lo schianto sul binario unico, in quel tratto che avrebbe
dovuto essere messo in sicurezza, è avvenuto a 7 chilometri da qui. La stazione di
Andria è ancora chiusa, il binario sotto sequestro. Così
sembrava simbolica anche la
presenza del capo della polizia, Franco Gabrielli. Cinquemila persone intorno alle bare. Madri giovani, bambini,
suore, anziani contadini. Un
funerale a Sud. In mezzo alle
campagne, sotto un diluvio
torrenziale. Il palazzetto che
si riempiva con molto anticipo, mentre i vigili del fuoco
sgomberavo i campeggi allegati nel Gargano e le strade
tracimavano acqua. Il vescovo Don Luigi Mansi al microfono: «Noi temiamo che per
troppi anni le nostre terre si-
Il presidente Mattarella coi parenti delle vittime
ano state considerate le periferie d’Italia, quelle periferie
di cui parla Papa Francesco».
Poi, rivolgendosi ai politici:
«Le coscienze sono addormentate da prassi come
quelle dell’economia.
Prassiincuinonsipensaalla vita delle persone, ma alla
convenienza e all’interesse
senza scrupoli». È stato un atto d’accusa: «Speriamo che
finisca questo modo di agire.
E che ci si occupi dei diritti di
tutte le persone, a cominciare dai più deboli e fragili». Per
tre volte sono risuonati i nomi delle vittime: Pasquale,
Rossella, Luciano, Jolanda,
Palloncini per ricordare Jolanda Inchingolo
Michele, Gulia, Benedetta,
Giovanni, Pasqua detta Patty,
Gabriele, Giuseppe, Serafina,
Fulvio. A lungo è sembrato
che le emozioni fossero compresse, chiuse dentro ai cuori. Fino quando ha preso la
parola il sindaco di Andria,
Nicola Giorgino: «Con voce
ferma e decisa, a nome di una
comunità martoriata, chiedo
verità e giustizia. Lo dobbiamo ai familiari di quelle vittime che conducevano un’esistenza serena che è stata interrotta. La speranza ha due
figli, diceva Sant’Agostino. Lo
sdegno per le cose come sono
e il coraggio di cambiarle. Di
fronte a questa strage lo sdegno sembra prendere il sopravvento: ci aiuti, presidente, a ritrovare il coraggio».
È stato il momento che ha
rotto l’equilibrio. Applausi,
lacrime. Sulla bara del vicequestore Fulvio Schinzari
hanno messo il berretto della
polizia. Fiori sul feretro del
ferroviere Flavio Abbasciano. Ognuno con una storia,
circondato da un amore disperato. Non volevano staccarsi. Il presidente Mattarella è rimasto in piedi lì davanti,finoaquandoèstataportata via anche l’ultima bara.
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DOMENICA
17 LUGLIO 2016
italia mondo
IL SECOLO XIX
SUBIVA MINACCE, INVANO AVEVA CHIESTO PROTEZIONE AL MINISTRO
AI DEGENTI ANCHE CIBO RAZIONATO
Delitto d’onore alla pachistana Botte e umiliazioni
agli anziani ricoverati
fratello uccide modella social
Crotone: tre arresti in una casa famiglia
Video e selfie di Qandeel ritenuti provocazioni dai connazionali
FRANCESCA PACI
time di delitti d’onore (un
reato recidivo, che per
esempio in Italia è stato cancellato solo nel 1981).
SI CHIAMAVA Qandeel Baloch, aveva 26 anni, faceva la
modella ma soprattutto
propagandava via social
network un modello femminile che nel suo Pakistan faceva a pugni con la morale
tradizionale più retriva prima ancora che con la religione. E’ morta per mano di suo
fratello,chesorprendendola
a casa dei genitori a Muzaffarabad in occasione della fine del Ramadan l’ha strangolata vomitandole addosso
tutto l’odio del mondo per
aver disonorato la famiglia,
l’islam, la reputazione.
Sfida ai costumi arcaici
Qandeel, nata Fauzia Azee, è
solo l’ultima in ordine di
tempo di un esercito di vittime spesso senza nome cadute nel nome del delitto
d’onore, temerarie quanto
sconosciute Franca Viola dei
nostri giorni che, come la
pioniera di Alcamo nella Sicilia degli Anni 60, sfidano
costumi ancora più arcaici
delle confessioni a cui s’ispirano.
Originaria di un quartiere
povero di Dera Ghazi, nella
provincia del Punjiab, Qandeel si era guadagnata la notorietà e il parallelo con Kim
Kardashian attraverso i suoi
video e i selfie in cui in modo
dissacrante provocava i connazionali sui temi più tabù.
In uno dei più famosi, rilanciato da decine di migliaia di
followers, aveva promesso
di spogliarsi in onore del capitano della nazionale di cricket Shaid Khan Afridi in caso di vittoria contro l’India
nei mondiali T20. In un altro,
ancora più oltraggioso, era
apparsa accanto al mufti Kavi, un’icona confessionale
che per smentire le voci di
una proposta di matrimonio
aveva poi giurato di averle
solo voluto insegnare il Corano.
Le minacce
Secondo il quotidiano Dawn
il fratello la minacciava da
È mancato all'affetto dei suoi cari
Carlo Agosti
di anni 94
Ne danno il triste annuncio il figlio
Massimo, la nuora Paola, Fabiola e parenti
tutti. I funerali avranno luogo in Garessio
(CN) lunedì 18 luglio alle ore 10 presso la
struttura Opera Pia Garelli
Il Presidente, la Giunta, il Direttore di
Confservizi Cispel Liguria, anche a nome
dell'intera Associazione partecipano
costernati al grande dolore del dottor
Livio Ravera e della sua famiglia per
l'improvvisa perdita della cara moglie
Barbara Agostinelli
Pier Giorgio, Cristina, Maria Giovanna e
tutti i collaboratori dello Studio Legale
Pizzorni si stringono a Livio e famiglia e
piangono l'indimenticabile
Barbara
Sergio Ottonello e Gigliola Bruzzo sono
affettuosamente vicini a Livio Ravera e
alla sua famiglia, in questo triste
momento della perdita della moglie
Barbara Agostinelli
Ravera
Qandeel Baloch, aveva 26 anni,
tempo, da quando era tornata da un periodo di lavoro in
Sudafrica, e tre settimane fa
lei aveva chiesto protezione
al ministro dell’Interno, in-
REUTERS
vano. Secondo la Commissione indipendente per i diritti umani del Pakistan lo
scorso anno ci sono state
1096 donne e 88 uomini vit-
Le reazioni
«Non è solo Qandeel, nessuna donna è al sicuro in Pakistan» commenta Sharmeen
Obaid Chinoy, firma del film
premioOscar“Agirlintheriver - The prince of forgiveness”. Il primo ministro
Nawaz Sharif continua a ripetere che «non c’è spazio
per il delitto d’onore nell’islam». Ma quando a febbraio il Punjab ha proposto
una legge contro la violenza
sulle donne (900 vittime di
violenza sessuale nel 2015)
ben 30 gruppi religiosi, tra
cui i principali partiti politici
confessionali, hanno minacciato le barricate in caso di
approvazione, argomentando che una legge del genere
aumenterebbe i divorzi e distruggerebbe la famiglia.
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LAVENO MOMBELLO, DOPO I COLPI È STATA STRANGOLATA
Ammazza la moglie a martellate
poi si costituisce ai carabinieri
Lei visagista, lui agente di commercio: litigavano spesso
VARESE. L’ha uccisa, poi le ha
coperto il volto con un asciugamano e tremante è andato a
costituirsi. È l’epilogo dell’ennesimo femminicidio italiano,
dove la miccia della rabbia si è
trasformata in tragedia. A farne le spese è stata Loretta Gisotti, 54 anni, make up artist
più semplicemente visagista.
Le mani che l’hanno colpita a
morte sono quelle di Roberto
Scapolo, il marito di 45 anni
con il quale la donna viveva a
Laveno Mombello (Varese), in
una villetta gialla ben curata.
Nel cortile i loro cani, a cui entrambi erano molto legati.
Una donna descritta come
solare, dolce, attenta e sensi-
bile, ma che non si faceva mettere i piedi in testa. È questo il
ritratto fatto da chi la conosceva, uccisa apparentemente al
termine di una banale lite, di
quelle che spesso avevano costellato la vita della coppia ma
=
=
È mancato all'affetto dei suoi cari
Aldo Goni
di anni 93
Ne danno il doloroso annuncio la moglie ,
i figli e i parenti tutti. La cara salma
giungerà al cimitero di Staglieno alle ore
8,30. La presente valga da partecipazione
e ringraziamento.
Capurro & Cevasco
Tel. 339.228.37.79
=
È mancata all'affetto dei suoi cari
Maria Antonietta Martinelli
(Cicci)
Ne danno il triste annuncio i nipoti.
Il funerale verrà celebrato lunedì 18 luglio
alle ore 10 nella parrocchia di via Cellini.
Rosario 17 luglio ore 18 camere ardenti
San Martino.
Genova, 15 luglio 2016
La Generale Pompe Funebri Spa
Tel. 010.41.42.41
Loretta Gisotti
ANSA/FACEBOOK
Ci ha lasciati per raggiungere il suo amato
Pino
Francesca Caruso
ved. Barbarossa
Lo annunciano addolorati i figli Fulvio e
Vera e tutti coloro che le hanno voluto
bene. I funerali avranno luogo lunedì 18
luglio alle ore 8,15 nella chiesa di S.
Barnaba in piazza S. Barnaba, 29.
La presente quale partecipazione e
ringraziamento.
Genova, 15 luglio 2016
La Generale Pompe Funebri SpA
Tel. 010.41.42.41
senza mai lasciar presagire un
così tragico finale.
Cosa sia accaduto, nella notte tra venerdì e sabato, è ancora al vaglio degli investigatori.
A far scoprire il corpo senza vita di Loretta è stato il suo assassino, il marito Roberto,
agente di commercio ottico.
Quando il 118 è arrivato sul
posto per lei non c’era più nulla da fare. L’uomo l’ha colpita
alla testa per tre volte con un
martello, poi l’ha strozzata. Infine ha confessato il suo gesto,
anche se il movente resta ancora da chiarire. L’uomo, a
quanto si apprende, si sarebbe
detto pentito del suo gesto.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
=
È mancata all'affetto dei suoi cari
Anna Tortarolo
ved. Rettagliata
Ne danno il doloroso annuncio i figli
Cecilia e Pietro con Olga, il fratello Franco
con Milly, le nipoti Mariapaola e
Francesca, la cara amica Wilma. I funerali
avranno luogo lunedì 18 luglio alle ore 10
nella parrocchia Santa Maria della Cella in
Sampierdarena. Il Santo Rosario sarà
recitato domenica 17 alle ore 17 nella
parrocchia stessa.
Genova, 16 luglio 2016
La Generale pompe funebri Spa
Tel. 010.414241
CROTONE. Le Fiamme Gialle
della Compagnia Guardia di Finanza di Crotone, su disposizione del Gip Michele Ciociola,
hanno eseguito 3 ordinanze di
custodia cautelare nei confronti di persone a vario titolo
responsabili per il reato di maltrattamenti; uno anche del reato di sequestro di persona. Sono tutti soggetti con vari titoli
di responsabilità nell’ambito
della gestione dell’associazione “Opus Onlus” , che gestisce
la casa famiglia “San Francesco
e Santa Maria” .
I gestori della struttura di ricovero, non garantivano
un’assistenza medica ed infermieristica adeguata; inoltredavano disposizione ai dipendenti affinché fossero somministrate agli ospiti razioni di cibo assolutamente insufficienti
sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di vista quantitativo. Le indagini hanno permesso di accertare che due degli indagati aggredivano fisicamente e moralmente alcuni
ospiti della struttura di ricovero: percosse fisiche; umiliazioni e vessazioni di natura psicologica. Comportamenti lesivi
della dignità, del decoro, della
libertà e dell’integrità fisica e
morale delle persone assistite.
La struttura è stata sottoposta a
sequestropreventivoeaffidata
iad un funzionario della locale
Azienda Sanitaria.
Il video sulle violenze
ANSA
A incastrarli sono state le “cimici“ piazzate dagli investigatori della Guardia di finanza allertati da una denuncia su
quanto accadeva in quella
struttura per anziani in località
Cantorato,allaperiferianorddi
Crotone. In carcere sono finiti
Angela Rizzo, di 52 anni, titolare della struttura, e Antonio Ingarozza, di 20 vent’anni, inserviente, mentre a Salvatore Ciavarella, di 53 anni, anche lui inserviente, sono stati concessi
gli arresti domiciliari. Tutti e
tre sono accusati di maltrattamenti, nonchè di aver svolto
attività infermieristica pur non
avendone titolo. Ciavarella,
inoltre, è accusato anche di sequestro di persona perché in
una occasione avrebbe bloccatounaportaperimpedireaidegenti di scendere dal piano superiore al piano terra.
VITERBO
RICCIONE
Caso Meredith,
Guedé si laurea
con 110 e lode
Senzatetto
violentata
da due immigrati
VITERBO. Rudy Guedé si è
RICCIONE. Picchiata, violentata e poi rinchiusa in una
stanza di una ex colonia abbandonata, in zona Marano a
Riccione, dove aveva trovato
rifugio per la notte. Così come i suoi aggressori, due
giovani ventenni marocchini,
entrambi irregolari, già fermati dai carabinieri. Il fatto è
avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, vittima una
donna di 46 anni riminese,
senza fissa dimora. Solo nel
pomeriggio del giorno dopo
la donna è riuscita a liberarsi.
Tutti gli amici della 4H stringono Anduela
in un forte abbraccio per la perdita del
suo caro papà
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie Frisone e Caimano commosse
per la grande partecipazione al loro
dolore ringraziano tutti coloro che, in ogni
forma, hanno ricordato la loro cara
laureato con 110 e lode in
Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale all’università di
Roma Tre. La discussione è
avvenuta nel carcere di Viterbo dove è detenuto per scontare 16 anni di reclusione per
l’omicidio di Meredith Kercher.
Guedé ha annunciato che ora
si iscriverà, sempre all’ateneo romano, al corso di laurea magistrale in Storia e ambiente
Nazmi Keqi
2015 - 2016
Andrea Celestini
Il tuo ricordo sempre nei nostri cuori.
La figlia e il nipote
RINGRAZIAMENTO
La famiglia commossa ringrazia quanti
hanno partecipato al grande dolore per la
scomparsa del nostro
Guido Panzano
Anna
la guida
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
15
VITA DI CONDOMINIO
ALESSANDRO PALMESINO
GLAUCO BISSO
VALORI in calo, ma tasse
sempre uguali che rendono
ancora più difficile vendere o
riqualificare. Una situazione
poco invidiabile quella di chi
(soprattutto a Genova, “capitale”degliimmobiliditiposignorile) si ritrova con un’abitazione accatastata come A1.
Abbassare la rendita catastale e quindi le imposte diventa
una necessità se si é nella terza o nella quarta età e la pensione è appena sufficiente.
Fuggire dall’IMU per la prima
casa dell’appartamento “signorile” è poi possibile solo
se la categoria cambia. Se in
Italia ci sono ben 23.974 case
A1, quasi il 20% è a Genova
(4.398), seguono Firenze
(2.926), Napoli (2.840), Milano (2.504), Torino (2.278),
Roma (2.124).
I casi
Il locale a fronte strada era un
tempo negozio, ora che le
botteghe di prossimità non ci
sono più, non vale neanche
come box ma solo come magazzino. La casa di campagna
nell’entroterra, un tempo
“seconda casa”, costa di più
mantenerla del suo valore. I
muri fatiscenti, qualche infiltrazione dal tetto, gli impianti desueti che non funzionano, i servizi limitati al vecchio
solo WC nel vano ricavato
nella facciata. L’A/1 che era
signorile mezzo secolo fa,
non lo è più oggi. E se anche,
secondo
la
sentenza
n.16/1965 della Corte Costituzionale è legittimo che il
reddito sia tassato con criteri
di media in base all’utilizzazione del fondo, se le condizioni generali sono davvero
cambiate, qualcosa deve mutare.
Aumentare la categoria
La circolare 27/E del 13 giugno 2016 dell’Agenzia delle
entrate al punto 1.4 risponde
alla domanda se sia corretto
modificare in aumento la categoria catastale, se ci sia limitati ad effettuare opere di
manutenzione ordinaria e
straordinaria di semplice
conservazione. Vale la regola
generale – dice l’AdE in risposta – su istanza del Comune si
effettua la “verifica generalizzata dei classamenti attribuiti a tutte le unità immobiliari ubicate in specifici contesti territoriali (microzone)
in cui sia stato riscontrato un
anomalo scostamento nei
rapporti tra valori medi di
mercato e valori medi catastali. Tale verifica (...) è finalizzata a perseguire una maggiore perequazione fiscale
immobiliare nell’ambito del
contesto territoriale analizzato”. Se è facile che a servizi
miglioratiseguainautomatico la revisione in aumento
della rendita, il contrario è
davvero difficile. Ma se la variazione riguarda invece la
singola unità?
Diminuirla? Più difficile
L’articolo 38 del Testo unico
delle imposte sui redditi dice
che “se per un triennio il reddito lordo effettivo di una
unità immobiliare differisce
dalla rendita catastale per almeno il 50 per cento di questa, l’ufficio tecnico erariale,
su segnalazione dell’ufficio
delle imposte o del comune o
su domanda del contribuen-
GENOVA CAPITALE DELLE CASE SIGNORILI. COSÌ FUNZIONANO LE REGOLE
Cambiare classe catastale,
due strade e molti ostacoli
La sentenza
Abbassare la rendita del proprio immobile è possibile
ma occorre valutare la convenienza con un professionista
Cosa sapere e come fare
Quando si può declassare?
Strumento
Se si eseguono opere interne, ampliamento, etc
Denuncia di variazione
Se non si fanno lavori
Istanza in autotutela
oggettivo sulla consistenza –
un vano, uno spazio in più – è
meno scontato il contrario.
Quando conviene
Valutare caso a caso con l'aiuto di un professionista in ragione della zona censuaria
Se si é A/1 e si passa ad A/2 non si paga l'IMU per l'abitazione principale
Il glossario
ZONA CENSUARIA
porzione omogenea di territorio
comunale nell’ambito
della quale la redditività dei fabbricati
è da considerarsi uniforme
RENDITA
per le unità immobiliari appartenenti
alle categorie dei gruppi A, B e C,
la rendita catastale è determinata
moltiplicando la consistenza
per la tariffa unitaria specifica
per Comune, zona censuaria
e corrispondente alla categoria e classe
CATEGORIA
tipologia delle unità immobiliari,
presenti nella zona censuaria, differente
DOCFA
per le caratteristiche intrinseche
è un software dell'Agenzia delle Entrate
che ne determinano la destinazione
per gli accatastamenti e le variazioni
ordinaria e permanente
te, procede a verifica ai fini
del diverso classamento dell’unità immobiliare…”. Occorre quindi che la rendita
catastale sia superiore di almeno del 50% dell’affitto ricavabile: cosa difficile se le
rendite sono quelle calcolate
al tempo dell’impianto del
catasto o del primo accatastamento.
L’impossibilità
per il contribuente di avere i
dati di confronto con altre situazione rende quasi impos-
CONSISTENZA
dimensione dell'unità immobiliare.
Per le abitazioni e gli uffici (immobili
della categoria A) è espressa in "vani".
Per i negozi, i magazzini, le rimesse
(immobili della categoria C)
è espressa in metri quadrati
CLASSE
parametro che identifica il grado
di produttività delle unità immobiliari
appartenenti alle categorie
dei gruppi A, B e C
sibile questa via. L’altro sentiero é quello dell’autotutela:
la possibilità che la pubblica
amministrazione apprenda
il proprio errore e rettifichi.
Se questo è abbastanza semplice a seguito di un errore
Ma quanto mi costi?
L’intervento di un professionista (geometri, architetti,
ingegneri) per la motivazione tecnica é indispensabile.
Servono degli immobili da
confrontare con il proprio
per documentare la necessità della variazione. La pratica, dati alla mano può costare
da 1.000 a 2.000 euro o più in
ragione della documentazione da raccogliere, dai contatti
con l’ufficio, della possibilità
del ricorso contro la prima
decisione dell’ufficio. La convenienza? Si misura prima
con l’aiuto del professionista
in base al risparmio fiscale
conseguibile. Ma non converrebbe aspettare il Nuovo
Catasto visto che nel cronoprogramma del Governo
questo é indicato per il 2018 ?
Sconveniente: il differimento è ormai certo e il tentativo
di detassazione è qualcosa
che può essere conveniente
valutare davvero.
Attenzione alle case di vacanza, in agguato c’è il rischio iniquità
eventuali correttivi per superfici orizzontali particolarmente disperdenti, che
potrebbero legittimamente
entrare nella revisione della
10200. L’eccezione è un’applicazione semplificata della 10200: la spesa totale va
ripartita per almeno il 70% in
base agli effettivi prelievi
volontari (e in questo caso
non sono ammessi correttivi), il restante in base a qualsiasi tipo di millesimi . In
pratica è il classico 70/30 ma
condivieto,inquestocaso,di
coefficienti correttivi. Per
poter accedere a questa
semplificazione bisogna che
sia verificata almeno una di
queste due condizioni: non
applicabilità
della
Uni
Ha collaborato
LAURENT SOCAL
.it
[+] ilsecoloxix
Riscaldamento a contatore,
si estende la quota fissa al 30%
conferma la sanzione da 500
a 2.500 euro per ogni unità
immobiliare dove non avviene l’installazione. Solo
chi rifiuta l’accesso e non installa i ripartitori nella sua
unità immobiliare si espone
alla sanzione. Stesse multe
per il al condominio che applichi una ripartizione difforme dai requisiti di legge.
Confermata la priorità della
contabilizzazione diretta, in
subordine quella indiretta e
l’esenzione in caso di impossibilità tecnica o non convenienza economica, ora entrambe, e non solo la prima,
da dimostrare a cura di un
tecnico abilitato. Buone notizie, ma nulla di particolarmente inatteso.
Il criterio di riparto si conferma quello della 10200 ma
con una novità e una possibile eccezione da valutare con
estrema cautela. La novità è
che nel caso di utilizzo della
10200 è caduto il riferimento obbligatorio agli “effettivi
prelievi volontari” e si fa riferimento alla “norma Uni
10200 e successive modifiche ed integrazioni”. Per chi
sceglie questa strada sarà
quindi possibile applicare
Il proprietario - committente è responsabile della
morte di un operaio in un
cantiere. Il caso riguarda i
lavori in cui non é obbligatoria la nomina del coordinatore per la sicurezza. Proprietario condannato perché non ha verificato i requisiti di
professionalità dell’impresa né che le norme di
sicurezza fossero rispettate. Non solo non aveva indirizzato la sua scelta verso un’impresa ben organizzata ma non si era neppure curato di eliminare le
condizioni di pericolo, di
cui era a conoscenza, che
avevano comportato la
caduta dell’operaio. Così
la Cassazione penale con
sentenza n. 23171/2016
conferma la “posizione di
garanzia” del committente per la scelta dell’impresa. La nomina di un responsabile dei lavori esime dalla responsabilità se
e solo se questi può davvero decidere su spese e
costi.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
TERMOFISONI E CONSUMI: NON CAMBIA LA SCADENZA DEL 31 DICEMBRE
CONTABILIZZAZIONE, arrivano i chiarimenti. Revisione per i due documenti base:
il Dlgs 102/14 e la norma Uni
10200. Il consiglio dei ministri del 14 luglio ha finalmente approvato il decreto
di modifica del 102/14: la
versione circolata, è per ora
quella che in consiglio è entrata e non ancora quella che
uscirà sulla Gazzetta ufficiale, ma le novità dovrebbero
essere confermate.
È confermata la scadenza
del 31/12/2016 come termine ultimo dell’installazione
dei contabilizzatori di calore
negli appartamenti a riscaldamento non autonomo:
questa data non può cambiare e non c’è ragione di rinviare le installazioni. Le
eventuali incertezze riguardano solo il criterio di riparto. Si conferma che negli impianti privati, a valle del contatore di fornitura, non c’è
alcuna competenza dell’Aeeg (Autorità per l’energia
elettrica, gas e acqua) e dei
distributori. L’obbligo di installazione dei contatori individuali è a carico del proprietario e non di fantomatici “ fornitori del servizio”. Si
CADE OPERAIO,
PROPRIETARIO
RESPONSABILE
AVETE un problema nel
condominio? Volete un
chiarimento sulle norme? Scrivete a
[email protected]
Le risposte ai quesiti più interessanti saranno pubblicate
ogni 2 settimane sul Secolo XIX
nella pagina del condominio
10200 (cioè mai) oppure una
differenza di fabbisogno termico superiore al 50% fra
unità immobiliari (cioè quasi sempre, al netto di una formulazione ambigua) asseverata da un tecnico abilitato. Ha senso utilizzare l’eccezione solo nel caso di
contabilizzazione indiretta
in impianti a colonne montanti in edifici completamente abitati, rinunciando
però a qualsiasi possibilità di
correttivo per le dispersioni
anomale delle strutture
orizzontali. In tutti gli altri
casi conviene sicuramente
applicare la Uni 10200 che,
come anticipato, potrebbe
consentire anche l’evidenziazione e ripartizione a par-
Stop ai rincari
Ascensori, non ci sono nuovi obblighi
••• Niente aggravi nella manutenzione degli ascensori. La proposta di imporre lavori obbligatori, del costo
di migliaia di euro, per ammodernare gli impianti è
per il momento ferma grazie all’opposizione di Confedilizia. Resta al manutentore il dovere di segnalare se
nell’impianto sono presenti insidie e accertare che
funzioni bene.
te delle dispersioni di strutture orizzontali poco coibentate. Sarebbe folle applicare questa eccezione nelle
case poco abitate: attribuire
il70%dellaspesaaisolipochi
condòmini presenti significherebbe massacrarli ingiustamente, e sono proprio
questi i casi finiti finora in
tribunale. Lo stesso vale per
la contabilizzazione diretta,
dovel’entitàdeiconsumivolontari risulta dalle letture:
inutile imporla rischiando
grossi guai. La cattivissima
notizia è che l’eccezione è
consentita in un numero eccessivo di casi, senza una vera protezione contro possibili abusi. I pochi diligenti
che si erano già messi in regola con il 102/14 e la Uni
10200 l’anno scorso (ed hanno già ripartito la spese in
conformità alla Uni 10200)
non hanno obbligo di adeguamento. Hanno comunque la facoltà di adeguarsi ed
i meccanismi correttivi proposti in sede Uni 10200 sono
perfettamente compatibili
con i precedenti criteri richiedendo pochissimi dati
aggiuntivi.
L. S.
16
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
economia&marittimo
17
SU ISTANZA DI ELLIOTT. IL FONDO CHIEDE ANCHE L’ANNULLAMENTO DELLA DELIBERA DI NOMINA DEL CDA
Ansaldo Sts, l’ombra del curatore speciale
Il tribunale di Genova nomina l’avvocato Barca: i manager sono in potenziale conflitto di interesse
IL CASO
GILDA FERRARI
GENOVA. Nell’interminabile
battaglia legale tra gli azionisti di Ansaldo Sts, Elliott mette a segno mezzo punto. La
società del segnalamento
ferroviario, venduta da
Finmeccanica insieme ad
Ansaldo Breda, com’è noto
attualmente è controllata dal
gruppo Hitachi (con il 50,7%
delle azioni) e vede come
principale azionista di minoranza il fondo Elliott, che recentemente è salito al
29,24%.
Da quanto risulta al Secolo
XIX, su istanza di Elliott, che
in data 13 luglio 2016 ha depositato presso il tribunale di
Genova tre diversi atti, il presidente della nona sezione
del tribunale civile, Luigi Costanzo, ha deciso di nominare, con provvedimento datato 14 luglio e depositato in
cancelleria il 15, un curatore
speciale per Ansaldo Sts: è
l’avvocato Alessandro Barca.
La scelta di nominare un
curatore speciale che rappresenti la società nei procedimenti giudiziari è legata all’esistenza di «un conflitto di
interessi, anche solo potenziale, tra i rappresentanti di
Ansaldo Sts» - ovvero il presidente Alistair Dormer, la vice
Katherine Jane Mingay e l’ad
Andrew Barr, tutti della scuderia Hitachi - e la società
Giuseppe Bivona
ARCHIVIO
stessa. La decisione del presidente Costanzo, tuttavia, «è
relativa esclusivamente alla
indicazione dei difensori di
Sts nel giudizio relativo alla
nomina del cda», chiarisce
una fonte qualifica al Secolo
XIX. Gli altri due atti deposi-
Andrew Barr
ARCHIVIO
tati da Elliott contengono la
richiesta di annullamento
della delibera assembleare
del 13 maggio 2016 di nomina del consiglio di amministrazione di Ansaldo Sts e la
richiesta di sospensione della medesima delibera. Con
una nota, ieri Ansaldo Sts ha
affermato che ritiene «infondata l’azione» dell’azionista
Elliott e ha annunciato che «si
costituirà nelle sedi competenti».
Hitachi ed Elliott sono ai
ferri corti dai tempi dell’opa,
l’offerta pubblica di acquisto
in Borsa rispetto alla quale i
fondi azionisti di minoranza
hanno contestato il prezzo.
Martedì prossimo il Tar dovrebbe esaminare nel merito
i ricorsi, tra cui anche quelli
di Elliott e Hitachi, contro la
decisione della Consob di alzare di 0,399 euro il prezzo
dell’opa lanciata da Tokyo.
Prima dell’assemblea di
maggio Elliott aveva presentato richiesta per inibire il diritto di voto in assemblea a
L’IPOTESI DELLA COOPTAZIONE PER AVERE SUBITO LA GUIDA DEL GRUPPO
Cairo accelera sulle strategie di Rcs
E punta al ricambio dei consiglieri
I fondi: abbiamo scelto lui perché è un editore puro. Domani assemblea
sull’aumento mentre Bonomi si sfila: scongiurata la battaglia legale
FRANCESCO SPINI
MILANO. Ora che ha conqui-
stato Rcs con un risultato
schiacciante - 48,8% del capitale contro il 37,7% della cordata Bonomi e soci storici Urbano Cairo ha fretta di
prendere in mano il timone
della società. Dopo che venerdì regolerà i titoli ricevuti
consegnando 45,7 milioni di
titoli Cairo Communication e
63,5 milioni di euro l’editore
alessandrino avrà in mano il
controllodellaRcs.Mapercomandare dovrebbe attendere
la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione.
Tralaconvocazionedell’assemblea e la sua celebrazione
passerebbe però una quarantinadigiorniesifinirebbeafine agosto. Troppo. Per questo
Cairo, a quanto filtra da alcune indiscrezioni, starebbe
pensando a una soluzione più
veloce che però richiederebbe la collaborazione dell’attuale consiglio, espressione
dei soci storici usciti sconfitti
dalla partita per il controllo.
Si dovrebbero dimettere almeno quattro consiglieri, pochi per fare decadere l’intero
consiglio,sufficientipercambiarne la fisionomia. Va da sé
che dei quattro consiglieri tre
sarebbero manager fidati di
Cairo, il quarto sarebbe lo
stesso patron de La7 che verrebbe così nominato immediatamente amministratore
delegato al posto di Laura
Cioli. E potrebbe così - nella
Milano deserta di agosto - dare il via alla cura-Cairo fatta di
efficienze e sviluppo.
Ancor prima la sua quota
potrebbe salire ulteriormente, fino al 61,8%. Entro le 8 di
L’imprenditore alessandrino Urbano Cairo, nuovo editore del gruppo Rcs
giovedì si saprà se International Media Holding considererà decaduta l’Opa, dopo
l’ammissione di sconfitta recapitata al vincitore dalla
compagine (dove siedono
Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai) e in particolare da Andrea Bonomi, lungi
dal voler fare una battaglia legale. Quindi fino al 28 luglio
gli azionisti che hanno consegnato le quote a Bonomi&C
(un altro 18%) decideranno se
tenersi i titoli Rcs o consegnarli a Cairo. Domattina, a
Milano, la sua società terrà
l’assemblea per il secondo
aumento a servizio dell’Opas,
anche se - risultati alla mano gli 83 milioni di azioni dell’ultimo aumento bastano per
coprire tutte le adesioni che
richiederebbero al massimo
57,9 milioni di azioni.
Il 9 agosto
Scatta l’obbligo di spesa centralizzata
per tutta la pubblica amministrazione
••• ROMA. La spending review si allarga ancora e coinvolge
anche gli enti locali, rimasti finora esclusi dall’obbligo di fare
ricorso alle centrali di acquisto, già attive invece per le amministrazioni statali. Dal 9 agosto l’appalto dei servizi di pulizia, manutenzione, portineria, vigilanza e gestione degli
immobili pubblici locali dovrà necessariamente passare, oltre una certa soglia, attraverso i cosiddetti «soggetti aggregatori», con l’obiettivo di aggredire una spesa che vale oggi
circa 3 miliardi di euro, ma che sale a 15 miliardi se si considerano anche i beni sanitari già obbligatori per gran parte
della p.a. Il ricorso alle centrali di acquisto era previsto dal
decreto Irpef del 2014 nell’ambito delle misure di spending
review. A disciplinare la norma è stato poi il dpcm del 24 dicembre 2015, che ha individuato le 19 categorie merceologiche per la cui acquisizione, al di sopra di determinate soglie,
bisogna necessariamente fare riferimento a 33 aggregatori 9 città metropolitane, 2 province, 21 centrali regionali e Consip - in grado di ottenere prezzi migliori su larga scala.
Hitachi: l’istanza era stata
giudicata «inammissibile»,
ma il tribunale aveva riconosciuto che ricorrono «seri indizi» di una collusione tra
Finmeccanica e il gruppo
giapponese finalizzata a
comprimere il prezzo dell’opa lanciata da Hitachi.
Più di recente Giuseppe Bivona, consigliere di Ansaldo
Sts e partner fondatore di
BlueBell, eletto nella lista di
Elliott, con una lettera all’ad
(e per conoscenza alla procura di Milano, alla Consob, agli
altri consiglieri e al presidente del collegio sindacale) ha
chiestochiarimentisulcvdepositato da Barr in vista dell’assemblea degli azionisti.
[email protected]
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SCONTRO IN BANCA
IL FUTURO CDA
L’editore
de La7 sarà
l’amministratore
delegato al posto
di Laura Cioli
Intanto è ancora forte l’eco
del successo dell’Opas. Se il
pubblico, martellato di spot,
non ha avuto dubbi, i fondi alla cui sollecitazione ha lavorato Georgeson - sono stati
decisivi. Tantissime le sigle
note che hanno consegnato a
Cairo: da Schroders a Nextam
e Antares, da Kairos a Ersel, fino a Mediolanum, Aletti Gestielle, alle gestioni di Banco
Popolare e Ubi. Una valanga,
in una platea di un centinaio
di fondi, per lo più esteri, presenti nel capitale di Rcs con
quote inferiori al 2%. «In Rcs ci
restava una piccola quota, residuo della partecipazione
del passato», racconta Paolo
Basilico, numero uno di Kairos. La scelta a favore dell’Opas di mister La7 è stata
semplice. «Da una parte c’era
un imprenditore del settore,
un editore, che in Italia già di
per sé è cosa rara. Dall’altra,
invece, una cordata di tipo finanziario». E, sottolinea il
manager, «chi fa il nostro mestiere è più propenso ad affidarsi a chi conosce il settore
in cui opera e può creare valore: su Rcs non ha vinto chi offriva di più, ma la proposta industriale di un “mastino” come Cairo, che lavora 20 ore al
giorno pur di portare a casa il
risultato». Carlo Gentili ad di
Nextam, la pensa allo stesso
modo: «Avevamo già in portafogli titoli Cairo, un titolo su
cui puntiamo da tempo spiega - ma riteniamo anche
che in Italia non si possa continuare a rafforzare un establishment che continua a fare
il proprio gioco dopo aver
atrofizzato la Borsa distruggendo valore».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Carige: «La causa?
Apollo e gli ex
vertici eludono
i temi cruciali»
GENOVA. Stupore in Carige
per la reazione del fondo
Apollo, dell’ex presidente Cesare Castelbarco e dell’ex ad
Piero Montani all’azione risarcitoria di 1,25 miliardi decisa dal cda il 17 giugno per la
vendita del ramo assicurativo. «Stupisce - ha detto ieri
all’Ansa una fonte anonima
interna alla banca - che i convenuti nel processo promosso dalla banca, a un mese di
distanza dal comunicato con
il quale venne annunciata
l’iniziativa giudiziaria, abbiano contestualmente reso dichiarazioni nelle quali vengono elusi i
temi cruciali
sui quali si
fondano le
pretese risarcitorie
della banca».
La fonte dice
che «la banca
Bastianini
ancor oggi
non vuole
derogare alla linea di riservatezza che ha voluto darsi riguardo ai contenuti specifici
dell’azione giudiziaria, ritenendo che tale cautela, oltre
a essere conforme a un costume di correttezza, risponda all’interesse degli stessi
convenuti».
Per il fondo Usa Apollo le
accuse sono «infondate». Castelbarco e Montani hanno
definito l’azione «temeraria».
L’ex ad ha spiegato di avere
ricondotto la banca «in una
situazione di normalità gestionale» e ha preannunciato
che «si costituirà in giudizio,
svolgendo le più opportune
difese al fine di ottenere il rigetto delle domande proposte» nei suoi confronti «e
inoltre la condanna di banca
Carige al risarcimento dei
danni per responsabilità processuale aggravata».
18
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
IL SECOLO XIX
economia & marittimo
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
Tre fasi dello scarico manuale in banchina: la coffa (fino a 150 chili) in questo caso viene rovesciata direttamente da nave a vagone. Il portuale è in bilico sullo scalandrone
19
ARCHIVIO COMPAGNIA PIETRO CHIESA
INTORNO A QUESTA MERCE, OGGI MARGINALE, SI FORMÒ LA COSCIENZA DI CLASSE SULLE BANCHINE
Genova, addio per sempre al carbone in porto
Arriverà in settimana l’ultima nave destinata alla centrale Enel prima della chiusura
IL CASO
ALBERTO QUARATI
GENOVA. Nel 1900, le banchine genovesi ricevevano due
milioni di tonnellate di carbone. La prossima settimana, la
nave “Interlink Veracity” consegnerà al Terminal Rinfuse le
ultime 20 mila tonnellate di
combustibile destinate alla
centrale Enel del porto. Trasmesso l’ultimo watt di energia, l’azienda di Stato inizierà
lo smantellamento dell’area,
per riconsegnarla al demanio.
In base agli accordi, tutto dovrà tornare come al 1929,
quando venne inaugurata la
centrale - allora utilizzata per
alimentare esclusivamente
gli impianti portuali. Rimarrà
solo il corpo centrale, sotto
vincolo dei Beni culturali, con
buone probabilità di diventare un altro Hennebique, una
rovinasucuiperiprossimidecennilacittàpotràinterrogarsi a proposito di una sua possibile destinazione d’uso.
Dopo la “Interlink”, il porto
di Genova terminerà di movimentare carbone. In termini
di salute umana e dell’ambiente, è un’ottima notizia. In
termini storici, si chiude
un’epoca: se oggi la metà dei
traffici del porto è costituita
dal greggio, fino al secondo
dopoguerra questa quota era
coperta proprio dal carbone.
A inizio ’900, dei 7.000 lavoratoriavviatiquotidianamente al lavoro di banchina, 3.500
eranocarbuné,divisiinfacchini, coffinanti, scaricatori, pesatori. Le navi in arrivo dal
Germania e Gran Bretagna affollavano la rada del porto, il
carbone - scrive Pierfrancesco
Pellizzetti in un saggio del
2000, Ragnatela di mare - era
scaricato mediante chiatta,
stipato in coffe (ceste) da 150
chili l’una, portate a spalla dai
facchini lungo scalandroni,
assi sospese larghe 30 centimetri. Ogni giorno si caricavano 350-400 vagoni ferroviari
destinati ad alimentare le industrie del Nord Italia, la giornata nella stagione mite arrivava a 14 ore, con paghe tra le
due e le cinque lire. Quando
sottol’azionediGinoMurialdi
i lavoratori del carbone ottennero la loro prima casa in porto, una delle prime conquiste
furono le docce, che portavano via la fuliggine di giornata.
Il carbone, del quale industria e trasporti dell’epoca
non potevano fare a meno, fu
lo strumento attraverso cui i
portuali poterono riscattarsi,
Un’immagine dei carbuné all’inizio del Novecento
lottando contro il caporalato,
ottenendo potere negoziale
verso la committenza, organizzandosiinlegaperlaprima
volta nel 1892, dividendosi in
cooperative, riunendosi in
compagnia durante il fascismo, riformandosi sotto il nome di “Pietro Chiesa” nel do-
ARCHIVIO COMPAGNIA PIETRO CHIESA
METAMORFOSI
A inizio Novecento
i carbuné erano
3.500, oggi i soci
della Pietro Chiesa
sono una trentina
Anni ’90: Cinni, Micche e Orso al lavoro
poguerra. I riferimenti politici
furono l’avvocato Murialdi e
Chiesa, primo operaio in Parlamento, due socialisti riformisti, uno organizzatore e
l’altro tribuno dei carbuné, firmatario del primo contratto
collettivo della categoria.
Gli ultimi elevatori a traliccio su Ponte Rubattino venne-
ro abbattuti dopo la tromba
d’aria del 1994, nella quale
morì il gruista Armando Pinelli. Il Terminal Rinfuse rimase con le gru che si vedono
oggi, e che hanno una quarantina d’anni di attività.
Oggi la Compagnia ha 30 soci lavoratori, con stipendio da
600 a 1.200 euro al mese, sen-
za indennità di mancato avviamento.
Il carbone serviva solo più
alla centrale Enel, ma sul Terminal (il cui ultimo proprietario, il gruppo Ascheri, è in concordato preventivo) arriva o
potrebbe arrivare ancora
petcoke, clinker e ceneri per i
cementifici, sabbie varie per
la produzione di piastrelle, silicio per l’hi-tech, sale quando
d’inverno il gelo copre strade
e autostrade.
«Abbiamo vissuto la crisi
globale delle rinfuse, quella
nazionale dell’industria e
quella locale del terminalista
- commenta Tirreno Bianchi,
da poco eletto console della
Compagnia per l’ottava volta per noi il futuro è buio, e finché nella riforma dei porti non
si metterà mano al capitolo lavoro, difficilmente ci saranno
soluzioni. Certo il porto non
può rinunciare alle rinfuse,
non si può pensare di vivere di
solo container». Mai stato un
mestiere tranquillo, quello
del carbuné.
[email protected]
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PARLA L’ARMATORE DELLA NAVE “INTERLINK VERACITY”
«Ma la città rimane una capitale dello shipping»
Repetto: «Non è una sconfitta: tutti sapevamo che sarebbe successo, ora serve guardare avanti»
FRANCESCO FERRARI
GENOVA. «Bisogna guardare
avanti, senza piangersi addosso. Finisce l’epoca del carbone, è vero. Ma questa rimane una città con potenzialità
enormi: è da quest’idea che
dobbiamo ripartire, perché
lamentarsi e basta non serve a
nulla, e alla lunga può diventare controproducente».
Pietro Repetto è l’armatore
che sta per portare a Genova
l’ultima nave destinata alla
centrale Enel. Da lui, in questo
momento, ti aspetteresti un
atto d’accusa nei confronti
della “città matrigna”. Invece
Repetto, general manager
della compagnia Levantina
Bulk, tre navi di proprietà e
una quarta in arrivo, preferisce guardare in faccia la realtà: «La chiusura della centrale
non è certo una novità – spiega –: sarebbe singolare, oggi,
dichiararsi stupiti. Un danno
anche per noi? Guardi, in questo preciso momento abbiamo una nave a Civitavecchia,
una a Brindisi e una in arrivo a
Ravenna. Il lavoro per fortuna
non ci manca. In due anni ab-
La nave “Interlink Veracity” ora in navigazione al largo di Creta
Pietro Repetto, Levantina Bulk
biamomovimentato4milioni
e mezzo di tonnellate, il 50% in
Italia. Solo nei tre porti liguri
abbiamo portato una ventina
di navi. Lavoriamo per gruppi
come Enel e per le più grandi
cementerie del Paese: oggi in
questo settore nessuno batte
il Mediterraneo più di noi. È
per questo che dico: non fermiamoci, guardiamo avanti.
Genova è tutt’altro che morta».
Levantina Bulk, di cui Rocco
Pavincic è direttore, è una
compagniagiovane:«L’abbiamofondatanel2013–racconta Repetto – e fin dall’inizio in
noipreferiamoesserepresenti sul territorio. Abbiamo creato quest’azienda in un contesto economico drammatico,
sulle ceneri di una professione che a Genova è quasi scomparsa, fra lo scetticismo di tutti. Eppure i risultati sono arrivati. E sa perché? Perché quella di Genova è la storia di una
grande città mercantile e marinara, anche se troppo spesso
ce ne dimentichiamo. Lo dimostra proprio il caso della
Interlink Veracity, la nave che
porterà l’ultimo carico destinato alla centrale Enel: è stata
fissata da un broker genovese,
molti ci hanno proposto di
portare la sede a Montecarlo,
oaLugano.Cisiamorifiutati:è
troppo facile andare a lavorare dove si pagano poche tasse,
RADICAMENTO
«Molti ci hanno
proposto di portare
la sede a Lugano
o Montecarlo.
Ci siamo rifiutati,
rimaniamo qui»
è “agenziata” da una società
genovese (la Medmar Tramp
diretta da Guido Luigi Carbone, ndr), è operata da un armatore genovese ed è assicurata da un’azienda genovese.
Tutto questo non può essere
casuale. La verità è che nello
shipping è vietata l’improvvisazione. Si vive perennemente nel rischio, è una continua
sfida al mercato. E’ qualcosa di
peggio della Borsa: nel nostro
settoreovincioperdi,nonesistono vie di mezzo. E la reputazione è tutto: quando lavori
con Enel, o con le più importanti raffinerie americane,
devi garantire un livello di
prestazioni di primissimo
piano. Altrimenti sei fuori».
La chiusura della centrale
avrà, però, un effetto pesante
sull’occupazione. «Il mio auspicio è che per i dipendenti
del terminal rinfuse possa essere trovata una soluzione in
tempi rapidi – conclude Repetto - Per i lavoratori della
compagnia Pietro Chiesa, invece, mi pare che ci sia già un
accordo con la Culmv».
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20
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
IL SECOLO XIX
fondi di investimento
IL SECOLO XIX
FONDI
D' INVESTIMENTO
ULTIMO VAR.
PREZZO %
8
8a+ Eiger Q
8a+ Eiger R
8a+ Gran Paradiso Q
8a+ Gran Paradiso R
8a+ Latemar Q
8a+ Latemar R
86,617
5,8
96,22
5,115
95,977
5,743
1,5
1,51
0,16
0,16
0,58
0,58
A 2020 Red M VI P
4,993
A 2020 Red M VI R
4,995
A 2020 Red M VII P
5,116
A 2020 Red M VII R
5,118
A 22 Red Va Gl II P
5
A 22 Red Va Gl II R
5
A Acc At Low Carb 2
5,003
A Acc At Low Carbon
5,102
A Acc Fle Quattro
5,11
A Ced 20 Ob At XI P
5,021
A Ced 20 Ob At XI R
5,024
A Ced 20 ObAt XII P
5,098
A Ced 20 ObAt XII R
5,099
AcomeA A Pat.Agg.A1
3,852
AcomeA A Pat.Agg.A2
4,069
AcomeA A Pat.Agg.Q2
3,911
AcomeA America A1
16,94
AcomeA America A2
17,821
AcomeA America Q2
17,169
AcomeA Asia Pacifico A1
4,686
AcomeA Asia Pacifico A2
4,908
AcomeA Asia Pacifico Q2
4,741
AcomeA Breve Termine A1
14,871
AcomeA Breve Termine A2
15,129
AcomeA Breve Termine Q2
14,924
AcomeA Eurobbligazionario A1
17,208
AcomeA Eurobbligazionario A2
17,557
AcomeA Eurobbligazionario Q2
17,292
AcomeA Europa A1
12,69
AcomeA Europa A2
13,278
AcomeA Europa Q2
12,844
AcomeA Fondo Etf Attivo A1
4,373
AcomeA Fondo Etf Attivo A2
4,57
AcomeA Fondo Etf Attivo Q2
4,427
AcomeA Globale A1
11,516
AcomeA Globale A2
12,243
AcomeA Globale Q2
11,69
AcomeA Italia A1
15,563
AcomeA Italia A2
16,309
AcomeA Italia Q2
15,73
AcomeA Liquidita' A1
8,945
AcomeA Liquidita' A2
8,946
AcomeA Liquidita' Q2
8,945
AcomeA Paesi Emergenti A1
6,547
AcomeA Paesi Emergenti A2
6,889
AcomeA Paesi Emergenti Q2
6,547
AcomeA Patrimonio Dinamico A1
5,249
Acomea Patrimonio Dinamico A2
5,453
AcomeA Patrimonio Dinamico Q2
5,307
AcomeA Patrimonio Prudente A1
6,233
Acomea Patrimonio Prudente A2
6,461
AcomeA Patrimonio Prudente Q2
6,286
AcomeA Performance A1
22,192
AcomeA Performance A2
22,796
AcomeA Performance Q2
22,354
Advam Alarico A
4,242
Advam Antelao A
5,298
Advam Cristallo
4,277
Advam Ritorni Reali A
6,749
AEC Az DUE 2017
6,514
AEC Italia 2018
6,345
AEC SettIm 2017
6,781
AEC Taiwan 2018
6,742
AEC Valore 2017
6,702
AEC Valore 2018
6,718
Agora 4 Invest
5,152
Agora Bond
5,954
Agora Dynamic
5,465
Agora Materials
5,398
Agora Safe
5,966
Agora Stars
3,933
Agora Valore Protetto
6,933
AgoraFlex Q
7,927
AgoraFlex R
7,437
AL Az.Ita.All Stars
4,31
AL Obb. Fless
16,983
Alk Cap Uci Coupon
5,122
Alkimis Cap Ucits
6,202
Alkimis Capital I
5,061
Allianz Azioni America
25,064
Allianz Azioni Europa
25,209
Allianz Azioni Pacifico
6,854
Allianz Azioni Paesi Emergenti
10,979
Allianz Global Strategy 15
5,834
Allianz Global Strategy 30
5,803
Allianz Global Strategy 70
34,408
Allianz Liquidita' A
5,675
Allianz Liquidita' B
5,911
Allianz Multipartner Multi20
7,84
Allianz Multipartner Multi50
6,892
Allianz Multipartner Multi90
5,754
Allianz Reddito Euro
42,308
Allianz Reddito Globale
20,298
Alpi Multi-Strategy A
6,162
Alpi Multi-Strategy I
6,171
Alpi Soluzione Prudente A
7,63
Alpi Soluzione Prudente I
7,631
Alpi Value
100386,809
Alto Eur Fle Obb
9,48
Alto Eur Gov BT
7,836
Alto Int.Az.
5,643
Am Meta Plus 20 M-S
5,096
AMN DIV AT18 3
5,028
AMN M PLUS19 AR EU2
5,399
AMN M PLUS19 AR EUR
5,498
Amn MetaPlu20 EU-US
5,177
AMN OR 2019 CED
5,508
AMN OR 2019 CED DUE
5,505
Amu Ac Low Carb Tre
5,041
Amu Acc Fle Tre
5,079
Amu Acc Fless
5,095
Amu Acc Fless Due
4,959
AMU BREVE T
8,501
AMU BREVE T A
5
AMU BREVE T D
4,98
AMU DIV AT 18 QUAT
4,999
Amu Div At 20 Due
4,931
Amu Ek C F 15
6,237
Amu Ek Cr Az 17
5,156
Amu Ek Cr Ch 17
5,021
AMU Ek EM 18
5,01
Amu Ek Eu E R 17
4,494
AMU Ek S EM 17
4,792
AMU Ek S Germ18
6,038
AMU EK S US 16
7,172
AMU EK S US 18
6,499
AMU Ek Util Dop18
5,858
Amu Eur Svi Rus 18
4,695
AMU EURK Ener.Dop18
5,433
AMU M PL 19 EURO 3
5,166
AMU Mat Ind Dop18
4,742
Amu MePl Din20 EuUS
4,946
Amu Met Plu 19 Svil
5,231
Amu Meta 21 Sec Tri
5,061
Amu MetPluDin 20 MS
4,813
Amu MetPluDin 20Eur
4,989
Amu Or 20 Alpha Ita
4,871
Amu Or 2020 Mer Em
4,947
Amu Or Plu20 Ris Gl
4,703
Amu Or20 PicMed Imp
5,541
Amu Ori Plu20 Petro
5,017
Amu Oriz 20 Sil Age
5,459
AMU ORR 19 LUSSO
5,33
AmuEur It DopOpp19
5,606
Amundi Acc Attiva 2
5,145
Amundi Accumulazione Attiva
5,328
Amundi Accumulazione Europa
5,002
Amundi Area Euro19
6,101
Amundi Best Selection Classic
5,058
Amundi Best Selection Plus
4,972
Amundi Best Selection Top
4,943
Amundi Cedola 2021
5,046
Amundi Distribuzione Attiva
5,051
Amundi Div At 20
4,539
Amundi Div At18
5,125
Amundi Div At18 Due
5,107
Amundi Div At19
4,915
Amundi Dividendo Italia B Dis
5,391
Amundi Eureka Brasile 2016
3,339
Amundi Eureka Bric 2017
5,024
Amundi Flessibile
5,077
Amundi Flessibile A
5
Amundi GrandeCina18
5,256
Amundi Ita-Fra-Sp18
5,705
Amundi Meta 2018
5,284
Amundi Meta 2018 Due
5,213
Amundi Meta 2018 Premium
5,23
Amundi Meta 2018 Quattro
5,299
Amundi Meta 2018 Tre
5,25
Amundi Meta 2019 Premium
5,426
Amundi Meta 2019 Premium DUE
5,315
Amundi Meta Opportunita' 2017
4,856
Amundi Meta Plus 2019 USA
5,428
Amundi Meta Sviluppo 2021
5,014
0,46
0,46
0,41
0,43
0
0
0,12
0,14
0,08
0,26
0,26
0,28
0,28
0,78
0,79
0,77
0,61
0,62
0,61
0,71
0,72
0,72
0,21
0,21
0,21
0,24
0,25
0,24
1,27
1,27
1,28
1,37
1,35
1,35
0,88
0,88
0,88
2,5
2,5
2,5
-0,01
0
-0,01
1,39
1,4
1,39
0,71
0,68
0,7
1
1,02
1
1,02
1,02
1,03
-0,02
0,15
0
-0,16
-0,38
-0,6
-0,13
-0,1
-0,16
-0,19
0,14
-0,05
0,31
0,82
0
-0,05
-0,03
0,42
0,41
1,72
0,1
0,27
0,26
0,22
0,59
0,74
0,23
0,85
0,03
0,09
0,32
0
0
-0,04
0,13
0,42
-0,15
-0,52
0
0
0,05
0,05
0,18
0
-0,03
0,28
0,75
-0,06
1,07
1,01
0,62
0,99
0,97
0,12
0,08
0,1
0,08
-0,01
0
-0,02
-0,06
-0,08
-0,3
-0,33
-1,12
-0,18
3,12
-0,44
-0,9
0,27
0,9
-0,09
0,32
-1,15
0,27
0,04
0,63
0,5
0,48
0,84
0,97
1,39
0,53
0,23
0,6
0,82
0,57
0,72
-0,6
0,1
0,11
0
-0,25
0,1
0,14
0,18
0,16
0,16
-0,09
-0,08
-0,08
-0,06
1,45
3,18
1,25
0,04
0
-0,61
-0,73
0,08
0,08
0,11
0,11
0,08
0,06
0,13
0,02
0,15
0,42
A
Amundi Meta Sviluppo 2021 Due
Amundi Multiasset 2020
Amundi Multiasset 2020 Due
Amundi Multiasset 2021
Amundi Multiasset 2021 Due
Amundi Obb Ob Ced
Amundi Obb Ob Ced A
Amundi Orizzonte 2020 Globale
Amundi Orizzonte 2020 Italia
Amundi Orizzonte 2021
Amundi Piu'
Amundi Piu' A
Amundi Piu' D
Amundi Protezione 90
Amundi Traguardo 3%
Anima Active Currency Flex
Anima Active Discovery Flex
Anima Active Global Flex
Anima Active Income Flex
Anima America A EUR
Anima America B
Anima America F EUR
Anima Capitale Piu' 15 A EUR
Anima Capitale Piu' 15 F EUR
Anima Capitale Piu' 15 N EUR
Anima Capitale Piu' 30 A EUR
Anima Capitale Piu' 30 F EUR
Anima Capitale Piu' 30 N EUR
Anima Capitale Piu' 70 A EUR
Anima Capitale Piu' 70 F EUR
Anima Capitale Piu' 70 N EUR
Anima Emergenti A EUR
Anima Emergenti B
Anima Emergenti F EUR
Anima Europa A EUR
Anima Europa B
Anima Europa F EUR
Anima Evoluzione 2017 I
Anima Evoluzione 2019 I
Anima Evoluzione 2019 II
Anima Evoluzione 2019 III
Anima Evoluzione 2019 IV
Anima Evoluzione 2020 I
Anima Evoluzione 2020 II
Anima Evoluzione 2020 III
Anima Evoluzione 2020 IV
Anima Evoluzione 2021
Anima Evoluzione 2021 II
Anima Evoluzione 2021 III
Anima Fix Emergenti A
Anima Fix Emergenti Y
Anima Fix Euro A
Anima Fix Euro I
Anima Fix Euro Y
Anima Fix High Yield A
Anima Fix High Yield Y
Anima Fix Imprese A
Anima Fix Imprese Y
Anima Fix Obbligazionario BT A
Anima Fix Obbligazionario BT Y
Anima Fondo Trading A EUR
Anima Fondo Trading F EUR
Anima Forza 1 A
Anima Forza 1 B
Anima Forza 1 Y
Anima Forza 2 A
Anima Forza 2 B
Anima Forza 2 Y
Anima Forza 3 A
Anima Forza 3 B
Anima Forza 3 Y
Anima Forza 4 A
Anima Forza 4 B
Anima Forza 4 Y
Anima Forza 5 A
Anima Forza 5 B
Anima Forza 5 Y
Anima Geo America A
Anima Geo America Y
Anima Geo Asia A
Anima Geo Asia Y
Anima Geo Europa A
Anima Geo Europa PMI A
Anima Geo Europa PMI Y
Anima Geo Europa Y
Anima Geo Globale A
Anima Geo Globale Y
Anima Geo Italia A
Anima Geo Italia Y
Anima Geo Paesi Emergenti A
Anima Geo Paesi Emergenti Y
Anima Iniziativa Europa A EUR
Anima Iniziativa Europa B
Anima Iniziativa Europa F EUR
Anima Iniziativa Italia A
Anima Iniziativa Italia AD
Anima Iniziativa Italia YD
Anima Italia A EUR
Anima Italia B
Anima Italia F EUR
Anima Liquidita' Euro A EUR
Anima Liquidita' Euro F EUR
Anima Liquidita' Euro I EUR
Anima Obiettivo Cedola 2022
Anima Pacifico A EUR
Anima Pacifico B
Anima Pacifico F EUR
Anima Pianeta A EUR
Anima Pianeta F EUR
Anima Progetto Dinamico 2022
Anima Progetto Flessibile 2020
Anima Progetto Flessibile 2021
Anima Prontodeposito X
Anima Reddito 2021
Anima Reddito 2021 II
Anima Reddito 2021 S
Anima Reddito Flessibile A
Anima Reddito Flessibile AD
Anima Reddito Flessibile F
Anima Riserva Dollaro A
Anima Riserva Dollaro F
Anima Riserva Dollaro I
Anima Riserva Emergente A EUR
Anima Riserva Emergente F EUR
Anima Riserva Emergente H
Anima Riserva Globale A EUR
Anima Riserva Globale F EUR
Anima Risparmio A EUR
Anima Risparmio AD EUR
Anima Risparmio F EUR
Anima Risparmio H
Anima Russell Multi-Asset A
Anima Russell Multi-Asset AD
Anima Salvadanaio A EUR
Anima Salvadanaio F EUR
Anima Selection A
Anima Selection AD
Anima Selezione Dinamica 2020
Anima Selezione Dinamica 2021
Anima Sforzesco A EUR
Anima Sforzesco AD EUR
Anima Sforzesco F EUR
Anima Sforzesco Plus A
Anima Sforzesco Plus AD
Anima Sforzesco Plus F
ANIMA St Eu Al Po A
ANIMA St It Al Po A
Anima Sviluppo Europa 2022
Anima Target Cedola 2022
Anima Traguardo 2016 Cedola 3
Anima Traguardo 2017 Cedola 4
Anima Traguardo 2018
Anima Traguardo 2019 Flex
Anima Traguardo 2019 Flex II
Anima Traguardo 2019 Globale
Anima Traguardo 2019 Plus
Anima Traguardo 2019 Plus II
Anima Traguardo 2021 Globale
Anima Traguardo Cedola America
Anima Traguardo Cedola Europa
Anima Traguardo Dinamico
Anima Traguardo II 2016
Anima Tricolore A
Anima Tricolore AD EUR
Anima Tricolore F EUR
Anima Valore Globale A EUR
Anima Valore Globale B
Anima Valore Globale F EUR
Anima Visconteo A EUR
Anima Visconteo AD EUR
Anima Visconteo F EUR
Anima Visconteo Plus A
Anima Visconteo Plus AD
Anima Visconteo Plus F
Anm Act Oppo Flex
Anm Alto Poten Gl A
Anm Alto Poten Gl F
Anm BlueB Red Em AD
Anm BlueBay Re Em A
Anm Ca Pi Obb A
Anm Ca Pi Obb F
Anm Ca Pi Obb N
Anm Ced Alt Pot21
Anm Ced Alt Pot21 2
Anm Ced Alt Pot21 3
Anm Ced Alt Pot22 I
Anm Fix Ob Gl A
Anm Fix Ob Gl Y
4,997
4,517
4,838
5,034
5,034
6,352
5
5,236
4,768
4,99
5,934
4,99
5
5,054
5,246
5,105
5,117
5,117
5,333
18,89
18,539
19,499
5,999
6,19
5,984
5,928
6,141
5,912
6,871
7,18
6,848
10,143
9,933
10,523
5,401
5,314
5,566
4,949
5,131
5,054
5,053
5,013
4,927
4,957
5,018
5,005
5,02
4,989
5
15,938
17,269
8,672
8,893
8,901
11,395
12,335
8,512
8,965
10,833
11,145
14,855
15,534
5,792
5,793
5,95
5,686
5,688
5,881
6,249
6,25
6,573
6,175
6,175
6,554
5,683
5,679
6,108
8,71
9,813
7,868
8,906
15,669
34,74
39,168
17,68
41,825
47,201
15,623
17,573
5,548
6,271
10,728
10,653
11,112
5,13
5,129
5,021
16,672
16,198
17,148
6,892
6,961
6,941
9,279
6,398
6,299
6,61
12,715
12,938
4,691
5,058
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5
10,092
10,072
10,041
5,041
5,041
5,059
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5,695
5,678
5,291
5,324
5,518
5,058
5,118
7,505
7,178
7,511
7,587
5,109
5,108
12,186
12,336
5,072
5,071
9,5
10,134
12,472
12,349
12,754
5,037
5,038
5,049
2,799
6,013
5
9,312
5,536
4,961
5,871
5,226
5,134
5,091
5,317
5,305
5,196
5,328
4,98
5,143
5,631
6,518
6,518
6,889
34,564
33,919
35,332
43,76
43,134
44,645
5,049
5,049
5,062
5,117
15,586
16,099
5,458
5,457
6,124
6,281
6,102
9,903
9,739
9,491
9,598
11,728
12,295
0
-0,07
-0,06
-0,06
-0,1
-0,14
0
0,61
1,58
-0,04
-0,07
-0,06
0
0,06
-0,04
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-0,06
-0,06
-0,06
0,48
0,48
0,48
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0,02
0,02
0,03
0,03
0,03
0
0
0
1,16
1,16
1,16
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0,7
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-0,08
-0,08
-0,08
-0,08
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0
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0
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0,47
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0,63
0,69
0,56
0,56
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1,23
1,15
1,15
0,63
0,62
0,62
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1,24
1,25
1,24
1,24
1,25
0
0
0
-0,38
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0,26
-0,45
-0,45
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0
-0,02
0
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0,01
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0,22
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0,87
0,84
0,02
0,02
0,07
0,07
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0,08
0,06
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0
0,01
-0,12
-0,12
-0,07
-0,07
0,12
0,12
0,13
0,1
0,12
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0,14
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0
-0,32
-0,04
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-0,02
-0,06
-0,04
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-0,08
-0,12
0,02
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-0,06
-0,04
0,02
0,02
0,01
0,56
0,58
0,57
0,4
0,4
0,4
0,44
0,44
0,44
-0,06
0,32
0,32
-0,02
-0,02
0,02
0,02
0
-0,56
-0,33
-0,22
-0,11
-0,44
-0,45
Anm Fix Ob MLT A
Anm Fix Ob MLT Y
Anm Gl Macro Div A
Anm Gl Macro Div AD
Anm Gl Macro Div YD
ANM Obbl Corp AD
Anm Obbl Corporat A
Anm Obbl Corporat F
ANM Obbl Emerg AD
Anm Obbl Emergent A
Anm Obbl Emergent F
Anm Obbl Euro A
Anm Obbl Euro F
Anm Obbl High Y A
Anm Obbl High Y AD
Anm Obbl High Y F
Anm Pr Europa21 Ced
Anm Pr Glo 2022 Ced
Anm Pro Din 2022 II
Anm Pro Din 2022 MA
Anm Prog Din 22 II
Anm Re As Moo A
Anm Re As Moo Y
Anm Ren Ass Obbli H
Anm Sel Din 2020 3
Anm Sel Din 2020 4
Anm Sel Din 2020 II
Anm St Eu Al Po Y
Anm St It Al Po Y
Anm St Ita Al Po YD
Anm T 2017 Ce 4 III
Anm T 2017 Ced 4 II
Anm T 2017 Multi Ce
Anm T 2018 Ced Sem
Anm T 2018 M Ced II
Anm T 2018 Targ Ced
Anm Tr18 Al Pot
Anm Tr18 Eur Al Pot
Anm Tr18 EurAl Pot3
Anm Tr19 Cre So
Anm Tr19 Cre So 2
Anm Tra 19 Mul-Ass
Anm Tra Cre It
Anm Tra18 EuAltPoII
Anm Tra18 ItaAltPII
Anm Tra18 ItaAltPo3
Anm Tra18 ItaAltPot
Anm Trag 19 Glob II
Anthilia Yellow
Arc Ce19 ObAt VII P
Arc Ce19 ObAt VII R
Arc Ce20 ObAt IX P
Arc Ce20 ObAt IX R
Arc Ce20 ObAt X P
Arc Ce20 ObAt X R
Arca 19 Red Mult P
Arca 19 Red Mult R
Arca 19 Red Mult2 P
Arca 19 Red Mult2 R
Arca 19 Red Mult3 P
Arca 19 Red Mult3 R
Arca 20 Red Mul V P
Arca 20 Red Mul V R
Arca 20 Red Mult4 P
Arca 20 Red Mult4 R
Arca 21 R MV VIII P
Arca 21 R MV VIII R
Arca 21 Red Mult9 P
Arca 21 Red Mult9 R
Arca 21 Red MultX P
Arca 21 Red MultX R
Arca 22 Re Val Gl P
Arca 22 Re Val Gl R
Arca Azioni America
Arca Azioni Europa
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Internazionali
Arca Azioni Italia
Arca Azioni Paesi Emergenti
Arca B PE VL
Arca BB
Arca Bond Corporate
Arca Bond Flessibile
Arca Bond Globale
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca C18 PEmVaLoP
Arca C18 PEmVaLoR
Arca C19 Ob Att 8 P
Arca C19 Ob Att 8 R
Arca Cd 17 AP III
Arca Cd 17 AP IV
Arca Cd 17 AP V
Arca Cd 17 AP VI
Arca Cd 18 Obb Att
Arca Cd 18 PEm VL2P
Arca Cd 18 PEm VL2R
Arca Cd 18 PEm VL3P
Arca Cd 18 PEm VL3R
Arca Cd B Gl III
Arca Cd B PE
Arca Ce18 ObbAtIV P
Arca Ce18 ObbAtIV R
Arca Ce19 ObbAtIV P
Arca Ce19 ObbAtIV R
Arca Ce19 ObbAtVI P
Arca Ce19 ObbAtVI R
Arca Ced18 ObbAt 3P
Arca Ced18 ObbAt 3R
Arca Ced18 ObbAt II
Arca Cedola 2021 Plus II P
Arca Cedola 2021 Plus II R
Arca Cedola 2021 Plus III P
Arca Cedola 2021 Plus III R
Arca Cedola 2021 Plus P
Arca Cedola 2021 Plus R
Arca Cedola Corporate 2021 P
Arca Cedola Corporate 2021 R
Arca Eco Eq Ita I
Arca Eco Eq Ita P
Arca Impresa Rendita
Arca Multiasset Aggressive
Arca Multiasset Balanced
Arca Obbligazioni Europa
Arca Risparmio
Arca RR Diversified Bond
Arca St Gl Cre
Arca St Gl Opp
Arca TE - Titoli Esteri
Aureo Cedola I - 2016
Aureo Cedola II - 2017
Azimut Dinamico
Azimut Reddito Usa
Azimut Scudo
Azimut Solidity
Azimut Strategic Trend
Azimut Trend
Azimut Trend America
Azimut Trend Europa
Azimut Trend Italia
Azimut Trend Pacifico
Azimut Trend Tassi
7,407
7,691
5,175
5,174
5,175
8,964
9,42
9,588
7,462
7,757
7,9
7,899
8,159
22,409
20,504
23,247
5,03
4,96
4,853
4,954
4,868
5,77
5,977
5,81
9,952
9,855
9,655
2,976
6,358
6,347
5,022
5,303
4,994
4,948
4,948
5,158
5,024
5,015
5,102
5,523
5,524
5,169
5,014
5,04
5,084
5,06
5,109
4,986
6,65
5,08
5,085
5,02
5,026
5,083
5,087
4,966
4,973
4,944
4,95
4,941
4,945
4,841
4,843
4,734
4,738
5,016
5,017
5,016
5,016
5
5
5,086
5,087
32,964
13,033
7,851
19,242
21,853
10,436
5,865
41,711
9,378
4,82
16,554
18,458
4,683
4,699
5,004
5,007
5,68
5,523
5,348
5,088
5,226
4,935
4,956
5,146
5,168
5,025
4,846
5,124
5,137
5,076
5,082
5,033
5,038
5,247
5,265
5,322
4,997
4,998
5
5
5,028
5,029
5
5
4,835
4,778
4,998
4,874
4,945
11,452
5,008
11,386
6,147
6,531
22,425
5,457
5,434
28,533
7,273
8,939
9,277
6,888
33,73
14,351
13,382
15,791
7,939
9,987
-0,07
-0,06
0,04
0,04
0,04
0,1
0,11
0,1
0,16
0,15
0,15
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0,02
0,26
0,26
0,26
-0,24
-0,06
-0,1
0,06
-0,12
0,17
0,17
0,14
-0,07
-0,05
-0,06
0,13
-0,08
-0,08
-0,08
-0,08
-0,12
-0,02
-0,02
-0,02
-0,04
-0,02
-0,04
-0,13
-0,13
0,04
-0,24
-0,02
-0,06
-0,06
-0,08
-0,1
-0,03
0,02
0,02
0,26
0,26
0,26
0,28
0,26
0,26
0,28
0,3
0,32
0,32
0,58
0,56
0,55
0,55
0,54
0,54
0,12
0,12
0
0
0,26
0,28
0,46
0,75
0,32
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1,04
0,72
0,28
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0,46
-0,03
-0,02
0,69
0,71
0,06
0,04
0
-0,02
-0,02
0,04
-0,02
0,59
0,61
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0,56
0
0
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0,02
0,02
0,02
0,02
0
0
0
-0,02
0
0
0
0,14
0,14
0
0
0
0
0
0,52
0,34
0,24
-0,02
0,1
0,02
0,02
0,06
0
-0,02
0,12
-0,05
0,02
-0,13
0,35
0,74
0,52
0,92
1,94
0,01
0,11
BancoP Evo 3D I 16
BancoPosta Azionario Euro
BancoPosta Evoluzione 3D
BancoPosta Liquidita' Euro
BancoPosta Mix 1 A Cap
BancoPosta Mix 1 D Dis
BancoPosta Mix 2 A Cap
BancoPosta Mix 2 D Dis
BancoPosta Mix 3 A Cap
BancoPosta Mix 3 D Dis
BancoPosta Mix Giugno 2020
BancoPosta Selezione Attiva
BancoPosta Step
BCC Ced Att Dec 19
BCC Ced Att Dic 18
BCC Ced Att Set 19
BCC Ced III Opp 17
BCC Ced IV Opp 18
BCC Ced Piu Set 20
BCC Ced Real Dec 19
BCC Ced Real Set 19
BCC Ced Real Set 20
BCC CED V OPP 18
BCC Cedola Attiva Marzo 2019
BCC Cedola Dicembre 2018
BCC Cedola III - 2017
BCC Cedola IV - 2018
BCC Cedola Marzo 2019
BCC Cedola Piu' Dicembre - 2019
BCC Cedola Piu' Marzo - 2020
BCC Cedola Piu' Settembre 2019
BCC Cedola Reale Marzo - 2020
BCC Cedola V - 2018
BCC Crescita Bilanciato
BCC Investimento Azionario
BCC Monetario
BCC Risparmio Obbligazionario
BCC Selezione Crescita
BCC Selezione Investimento
BCC Selezione Opportunita'
BCC Selezione Risparmio
BNL Assetto Comfort
BNL Assetto Dinamico
BNL Azioni America
BNL Azioni Emergenti
BNL Azioni Europa Dividendo
5,002
6,428
5,037
5,549
7,331
5,017
7,742
5,054
5
5
5,385
4,989
4,864
4,954
4,976
5,069
5,055
5,247
4,92
5,022
5,111
5,02
5,159
4,94
5,142
5,259
5,371
5,098
4,767
4,856
4,977
5,016
5,355
7,02
10,668
5,749
6,695
4,977
4,589
5,322
5,763
5,618
5,182
30,623
10,33
2,927
0
1,34
-0,02
-0,02
-0,01
-0,02
0,12
0,1
0
0
0,04
0,08
0,25
0,08
0,08
0,06
0,06
0,06
0,22
-0,02
-0,02
0
0,06
0,06
0,02
0,02
0,02
0
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0,2
-0,02
0,02
0,36
0,52
0
0,03
0,14
0,37
0,3
0,02
0,02
0,12
0,41
0,93
0,97
B
BNL Azioni Italia
BNL Liquidita'
BNL Obbligazioni Emergenti
BNL Obbligazioni Globali
BNL Reddito Plus
BP Ced Din Feb23
BP Ced Din Nov22
BP Evo 3D Lug 2021
BP Obb Ita Dic19 A
BP Obb Ita Dic19 B
BP ObbIt Set18
BP Obbl Ita Marzo18
BP Obbl Ita Marzo20
BP Obbl Sett 2016
BPOSTA AZ INTER
BPOSTA OBB Dic17
BPOSTA OBB EUR BT
BPOSTA Obb Giu17
BPOSTA Obb It Dic18
BPOSTA OBB Ott17
BPOSTA OBBL EURO
17,618
22,497
35,116
8,65
4,823
4,996
5,009
4,994
5,743
5,782
5,432
5,243
5,602
5,139
6,083
5,457
6,653
5,305
5,402
5,116
8,637
1,44
0
0
-0,25
0,17
0
-0,04
-0,02
-0,03
-0,03
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-0,05
-0,02
0,68
-0,02
-0,02
-0,02
-0,04
0
-0,13
CON ALTO REND B
CON ALTO REND B1
CON ALTO REND C
CON ALTO REND C1
CON ALTO REND I
CON MULTI LOW VOL A
CON MULTI LOW VOL C
CON MULTI LOW VOL I
CON MULTI MED VOL A
CON MULTI MED VOL C
CONS ALTO DIV A1
CONS ALTO DIV C1
CONS EM MKTS A
CONS EM MKTS C
Consult MM H-V A
Consult MM H-V C
Consultinvest Alto Dividendo A
Consultinvest Alto Dividendo C
Consultinvest Azione A
Consultinvest Azione C
Consultinvest Azione I
Consultinvest Bilanciato A
Consultinvest Bilanciato C
Consultinvest Breve Termine C
Consultinvest Flex A
Consultinvest Flex C
Consultinvest Flex I
Consultinvest Global A
Consultinvest Global C
Consultinvest Global I
Consultinvest Marke
Consultinvest Marke
Consultinvest Opportunities A
Consultinvest Opportunities C
Consultinvest Plus A
Consultinvest Plus C
Consultinvest Plus I
Consultinvest Reddito B
Consultinvest Reddito B1 Dis
Consultinvest Reddito C
Consultinvest Reddito C1 Dis
Consultinvest Reddito I
Consultinvest Rendi
Consultinvest Rendi
Consultinvest Rendita A EUR
Consultinvest Rendita C EUR
Consultinvest Valore B
Consultinvest Valore B1 Dis
Consultinvest Valore C
Consultinvest Valore C1 Dis
Consultinvest Valore I
5,918
5,597
7,725
6,915
5,993
5,079
5,071
5,269
4,945
4,926
4,959
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5,38
4,72
4,904
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4,005
4,583
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4,785
5,125
5,986
5,671
5,279
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4,91
4,792
5,198
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4,996
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5,37
5,196
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5,065
5,44
5,216
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7,78
5,527
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5,821
5,138
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0,3
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0,24
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0,88
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1,65
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0,85
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1,07
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1,27
1,25
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0,42
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0,49
0,49
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0,8
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0,41
0,4
0,41
Due Com ML Verga C
Due Com ML Verga I
Duemme Amref Health Africa C
Duemme Amref Health Africa I
Duemme Banco Alimentare C
Duemme Banco Alimentare I
Duemme CoCo Credit Fund
Duemme Cometa C
Duemme Cometa I
Duemme Diversified Income A
Duemme Diversified Income B
Duemme Diversified Income C
Duemme Diversified Income D
Duemme GCC Markets
Duemme Mission Bambini C
Duemme Mission Bambini I
Duemme San Patrignano C
Duemme San Patrignano I
5,089 0,08
5,103 0,08
5,042 0,08
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4,939 0,02
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0,1
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5,078 0,08
5,105 0,08
C
D
E
E CED AT PIU GIU 22
E CED AT PIU MAG 19
E CED AT PIU NOV 22
E CED AT PIUMA 2018
E CED AT TOP DIC 20
E CED AT TOPMA 2020
E CED ATT MAG 2018
E Fle Az Euro Feb21
E Fle Az Euro Set20
E Flex Fo Cou Set20
E Ges At Clas Ot20
E Ges At Din Ot20
E SOL CED GIU 20
E SOL CED MAG 20
E SOL CED PIU GIU20
E SOL CED PIU MAG20
E SOL CED PIU NOV20
E.Azioni Internaz.
E. Ced At Ap 20
E. Ced At Piu' Ap 20
E. Ced At Top Ap 22
E. Ced At Top Gi 23
E. Emerg. Mkts Bond
E. F.F Co Aprile-21
E. Fl Az Euro Ap-21
E. Fl Ob Piu Mag-21
E. Fl Obbl Mag-21
E. Fle Fo Cou Fe 20
E. Fle Ob Gi 21
E. Fle Ob Piu' Gi 21
E. Fles.Alloc.Glob.
E. G.At Cl Ap 20
E. G.At Din Ap 20
E. Ge At Cla Mag-21
E. Ge At Din Mag-21
E. Gu At Piu Mag-21
E. Gui At Piu' Gi 21
E. Guida At Ap 20
E. MA Cre Gi 21
E. MA Cre Ot 21
E. MA Eq Gi 21
E. MA Eq Ot 21
E. MA Pru Gi 21
E. MA Pru Ot 21
E. MA Red Gi 21
E. MA Str Fle Gi 23
E. Mu. I.S.F Mag-23
E. Mult Red Ap 20
E. Mult Red Mag-21
E.Ce At Top Mag-23
EDR Focus A EUR
EDR Focus R EUR
Eps All Tat Apr20
Eps All Tat Feb20
Eps All Tat Giu 20
Eps All Tat Nov19
Eps All Tat Set19
Eps Dif At Lug21
Eps Div Cr Set 21 A
Eps Div Cr Set 21 D
Eps FF Coup Nov19
Eps FF Coup Set18
Eps Fl Az Eur Giu21
Eps Fl Az Eur No20
Eps Fl For Cou No20
Eps Fle For Co Se19
Eps Flex FoCo Apr19
Eps Flex FoCo Apr20
Eps Flex FoCo Dic18
Eps Flex FoCo Feb19
Eps Flex FoCo Feb21
Eps Flex FoCo Giu20
Eps Flex FoCo Lug19
EPS IT BOND ST A
EPS IT BOND ST B
EPS IT BOND ST I
Eps Mu Va Gl Gi21 A
Eps Mu Va Gl Gi21 D
Eps Mu Va Gl Se21 A
Eps Mu Va Gl Se21 D
Epsilon DLongRun
Epsilon QEquity
Epsilon QIncome
Epsilon QReturn
Epsilon QValue
Etica Azionario I
Etica Azionario R
Etica Bilanciato I
Etica Bilanciato R
Etica Obbl.BT I
Etica Obbl.BT R
Etica Obbligazionario Misto I
Etica Obbligazionario Misto R
Etica Rendita Bilanciata I
Etica Rendita Bilanciata R
5,128
4,871
5,086
5,028
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5,723
4,997
4,98
4,774
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4,986
4,925
4,732
4,726
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4,671
4,836
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4,851
4,818
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5,029
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4,708
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5,033
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5
5
5,053
5,185
5,038
4,879
4,984
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5,065
5,119
5,211
5,037
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5,18
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6,651
6,69
5,007
5,007
4,999
4,999
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5,905
9,907
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7,408
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6,311
6,228
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5,241
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-0,1
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-0,04
0,06
0,06
Etica Rendita Bilanciata RD
Eu Ce At Di 19
Eu Ce At Piu' Di 19
Eu Ce At To Giu23 D
Eu Ce At To Ott23 A
Eu Ce At To Ott23 D
Eu Ce At Top Di 21
Eu Ced At Top Ot21
EU CEDATTOP LU20
Eu Cedo At Piu' Ot19
Eu Cedola At Ot19
Eu Fl Ob Giu21 D
Eu Fl Ob Ott21 A
Eu Fl Ob Ott21 D
Eu Fl Ob Pi Giu21 D
EU GATT CLASSI LU18
EU GATT DINAM LU18
EU GATT OPPORT LU18
Eu Ge At Cl Ot19
Eu Ge At Di Ot19
Eu Ges At Cl Di 19
Eu Ges At Di Di 19
Eu Guida At Di 19
Eu Guida At NO20
Eu Guida At Ot19
Eu Mu Red Giu21 D
Eu Mu Red Ott21 A
Eu Mu Red Ott21 D
Eu Mu Str Fle Ott23
Eu Mult Red Di 2019
Eu Multias Red Gi20
Eu Multias Red Ma20
Eu Multias Red NO20
Eu Multias Red Ot19
Eur Att Clas Apr19
Eur Att Clas Mag19
Eur Att Clas Mag20
Eur Att Din Apr19
Eur Att Din Giu20
Eur Att Din Mag19
Eur Att Din Mag20
Eur Att Opp Apr19
Eur Att Opp Mag19
EUR AZ ENER MAT
EUR AZ INT ETIC
EUR AZ TECH AVAN
EUR BIL EURO MUL
Eur Ce At Top Apr23
Eur Ced At Lu 19
Eur Ced At Piu' Lu19
EUR CED AT TO OT 20
Eur Ced At Top Lu21
Eur Ced At Top Ot22
Eur Ced Att Mag19
EUR CED DOC FEB19
EUR CEDAT GIU18
EUR CEDAT PIU GIU18
Eur CedAt Top Apr21
EUR CEDAT TOP GIU20
Eur CedAt Top Mag21
Eur CedAt Top Mag22
Eur Dis At Ott 21 A
Eur Dis At Ott 21 D
EUR F OB EURO CO
EUR F RASS 2
EUR GAC DIC17
EUR GAC FEB18
EUR GAC LUG17
EUR GAC NOV17
EUR GAC NOV20
EUR GAC SET17
EUR GAD DIC17
EUR GAD FEB18
EUR GAD LUG17
EUR GAD NOV17
EUR GAD SET17
EUR GAO DIC17
EUR GAO FEB18
EUR GAO LUG17
EUR GAO NOV17
EUR GAO SET17
Eur Ges At Cl Apr21
EUR GES AT CLA GI20
Eur Ges At Cla Lu19
EUR GES AT CLA OT18
Eur Ges At Di Apr21
Eur Ges At Din Lu19
EUR GES AT DIN OT18
EUR GES AT OPP OT18
Eur Gui At Pi Apr21
Eur Guid At Apr19
Eur Guid At Mag19
Eur Guida At Lu 19
Eur Multi Red Apr21
Eur Multi Red Ott20
EUR OBB CED A
EUR OBB CED D
EUR OBB EU CO BT
EUR OBB EURO BT A
EUR OBB EURO BT D
EUR OBB EURO HY
EUR OBB INTER
EUR PROF FL DIFESA
EUR PROF FL EQUIL
EUR PROF FL SVIL
EUR RENASS 3Y
EUR S.P I TRIM12
EUR S.P III TRIM11
Eur So Ce Apr 21
Eur So Ce Pi Apr 21
Eur Sol Ced NO20
Eur Sol Ced Ot20
Eur Sol Ced Pi Ot20
Eur Stra Flessib A
Eur Stra Flessib D
EUR TES USD $
Eurizon Azioni America
Eurizon Azioni Area Euro
Eurizon Azioni Europa
Eurizon Azioni Finanza
Eurizon Azioni Internazionali
Eurizon Azioni Italia
Eurizon Azioni Paesi Emergenti
Eurizon Azioni PMI America
Eurizon Azioni PMI Europa
Eurizon Azioni PMI Italia
Eurizon Azioni Salute
Eurizon Breve Termine Dollaro
Eurizon Cedola Doc Aprile 2019
EURIZON CLAS DIC18
EURIZON CLASS APR18
EURIZON CLASS GIU18
EURIZON DINA APR18
EURIZON DINA DIC18
EURIZON DINA GIU18
EURIZON DINA NOV20
Eurizon Diversificato Etico
EURIZON GUATT DIC18
EURIZON GUATT OTT18
Eurizon Obbligazionario Etico
Eurizon Obbligazioni Emergenti
Eurizon Obbligazioni Euro
Eurizon Obiettivo Rendimento
EURIZON OPPO APR18
EURIZON OPPO DIC18
EURIZON OPPO GIU18
Eurizon Rendita A Cap
Eurizon Rendita D Dis
Eurizon Riserva 2 anni A
Eurizon Riserva 2 anni B
Eurizon Riserva 2 anni C
EURIZON S FLE 15
EURIZON S P II T 12
Eurizon Soluzione 10
Eurizon Soluzione 40
Eurizon Soluzione 60
Eurizon Team 1 A
Eurizon Team 1 G
Eurizon Team 2 A
Eurizon Team 2 G
Eurizon Team 3 A
Eurizon Team 3 G
Eurizon Team 4 A
Eurizon Team 4 G
Eurizon Team 5 A
Eurizon Team 5 G
Eurizon Tesoreria Euro A
Eurizon Tesoreria Euro B
Euromobiliare Azioni Italiane
Euromobiliare Cedola 2018
Euromobiliare Cedola 3 - 2017
Euromobiliare Conservativo
Euromobiliare Crescita Attiva
Euromobiliare Euro Aggregate
Euromobiliare F2
Euromobiliare F3
Euromobiliare Flex Stars
Euromobiliare Opportunity 2022
Euromobiliare Progetto 2021
Euromobiliare Reddito
Euromobiliare Rising Stars
Euromobiliare Science 4 Life
Euromobiliare Seven Stars
F
F Diversified RA R
F Diversified RA S
F Diversified RA T
F EM LC Bond R
5,215
4,898
4,879
5,108
4,999
4,999
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5,446
5,747
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4,914
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4,999
4,999
5,038
5,18
5,404
5,389
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5,058
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4,954
4,96
4,882
4,978
5,046
5
5
4,999
5,033
4,944
4,806
4,936
5,125
5,088
5,035
4,738
5,182
4,666
5,138
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5,233
5,149
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7,627
48,938
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4,898
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5,439
5,241
4,877
5,457
4,976
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5,737
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4,999
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5,338
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5,263
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5,479
5,334
5,533
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5,133
5,148
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14,649
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5,413
5,391
5,427
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6,25
4,944
4,953
4,956
5,427
5,333
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8,512
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6,483
6,207
6,307
5,385
5,566
4,697
4,876
4,781
4,982
7,955
8,116
21,901
4,91
5,241
11,666
4,975
9,171
6,82
4,889
4,878
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5
20,074
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10,06 -0,09
9,493 -0,48
F EM LC Bond RH
F EM LC Bond S
F EM LC Bond T
F EM LC Bond TH
F Equity Gl H Div S
F Equity Gl. HD R
F Equity Gl. HD T
F Euro Bond Def R
F Euro Bond Def S
F Euro Bond Def T
F Euro Bond LT S
F Euro Equity Def R
F Euro Equity Def T
F Fin Cre Bond R
F Fin Cre Bond S
F Fin Cre Bond T
F Fle Risk Parity R
F Fle Risk Parity T
F Gl Con R
F Gl Con S
F Gl Con T
Fideuram Bilanciato
Fideuram Italia
Fideuram Master Sel. Balanced
Fideuram Moneta
Fideuram Rendimento
Fideuram Risparmio
Finint Equity I
FMS ABS RETURN
FMS EQ ASIA
FMS EQ EUROP
FMS EQ GL EM MKT
FMS EQ GL RES
FMS EQ NEW WORLD
FMS EQ USA
Foi Cred Absolute R
Foi Cred Absolute S
Foi Cred Absolute T
Foi Cresc Prot 80 R
Fon Act Inv Ret B
FON BO EU HY R
FON BO EU HY S
FON BO EU HY T
FON BO GL EMKT T
FON BO HY SH DU R
FON BO HY SH DU S
FON BO HY SH DU T
FON EQ GL EMKT T
FON EQ PACEXJ T
FON ETH INV R
FON ETH INV T
FON EU BO LT T
FON EUU COR BO T
FON MULT-AS INC C-A
FON MULT-AS INC C-B
FON MULT-AS INC I-A
FON MULT-AS INC I-B
FON MULT-AS INC P-B
FON US TMT T
FON WORL G A BETA A
FON WORL G A BETA B
Fondaco Euro Cash A
Fondaco Euro Cash B
Fondaco Euro Gov Beta A
Fondaco Euro Gov Beta B
FONDACO GLOB OP I-B
FONDACO GLOB OPP A
FONDACO GLOB OPP B
Fondersel
Fondersel Active Selection
Fondersel Euro
Fondersel Europa
Fondersel Internazionale
Fondersel Oriente
Fondersel P.M.I.
Fondersel Reddito
Fondersel Short Term Asset
Fondersel World Allocation
FONDIT BO GL EMK R
FONDIT BO GL EMK S
FondIt C B S
FONDIT EQ GL EMK
FONDIT EQ PACIF
FONDIT EU BO LT
FondIt F S D S
FONDIT FLEX GROW
FondIt N F G T
FONDIT US TMT
FondIt Y P S
Fonditalia Bond US Plus R
Fonditalia Bond US Plus RH
Fonditalia Bond US Plus S Dis
Fonditalia Bond US Plus T
Fonditalia Bond US Plus TH
Fonditalia Core 1 R
Fonditalia Core 1 T
Fonditalia Core 2 R
Fonditalia Core 2 T
Fonditalia Core 3 R
Fonditalia Core 3 T
Fonditalia Core Bond R
Fonditalia Core Bond S
Fonditalia Core Bond T
Fonditalia Eq. Brazil R
Fonditalia Eq. Brazil T
Fonditalia Eq. China R
Fonditalia Eq. China T
Fonditalia Eq. Europe R
Fonditalia Eq. Europe T
Fonditalia Eq. India R
Fonditalia Eq. India T
Fonditalia Eq. Italy R
Fonditalia Eq. Italy T
Fonditalia Eq. Italy Z Cap EUR
Fonditalia Eq. Japan R
Fonditalia Eq. Japan T
Fonditalia Eq. USA Blue Chip R
Fonditalia Eq. USA Blue Chip T
Fonditalia Euro Bond R
Fonditalia Euro Bond S
Fonditalia Euro Bond T
Fonditalia Euro Currency R
Fonditalia Euro Currency T
Fonditalia Euro Cyclicals R
Fonditalia Euro Cyclicals T
Fonditalia Euro Financials R
Fonditalia Euro Financials T
Fonditalia Euro Yield Plus R
Fonditalia Euro Yield Plus T
Fonditalia Flexible Bond R
Fonditalia Flexible Bond S Dis
Fonditalia Flexible Bond T
Fonditalia Flexible Europe R
Fonditalia Flexible Europe T
Fonditalia Flexible Italy R
Fonditalia Flexible Italy T
Fonditalia Flexible Strategy R
Fonditalia Flexible Strategy T
Fonditalia Global Bond R
Fonditalia Global Bond S Dis
Fonditalia Global Bond T
Fonditalia Global Income R
Fonditalia Global Income S
Fonditalia Global Income T
Fonditalia Global R
Fonditalia Global T
Fonditalia Inflation Linked R
Fonditalia Inflation Linked T
FONDITEU CORP BO
Formula 1 Absolute
FORMULA1 LOW R
G
Ges Best Se Eq 20 E
GES BEST SEL EQ 20
GES BEST SELECT AR
GES CASH EURO A
GES CASH EURO B
GES CED DUAL BR
Ges Ced Em Mkts Opp
Ges Ced Fis Prof
Ges Ced Ita Opp
GES CED M T II
GES CED OBB BAN
Ges Ced Obb Ban Pro
GES EM MKTS A
GES EST EURP A
GES OBB CORP A
GES OBB CORP B
GES OBB INTER A
GES OBB INTER B
Gest Best Sel Eq 50
Gest Ced Best Selec
Gest Ced Corp Plu
Gest Ced For Op U$D
Gest Ced Target HD
Gestielle Absolute Return
Gestielle BT Cedola A
Gestielle BT Cedola B
Gestielle Cedola EuroItalia
Gestielle Cedola Fissa
Gestielle Cedola Fissa II A
Gestielle Cedola Fissa II B
Gestielle Cedola Fissa III
Gestielle Cedola Multi Target
Gestielle Cedola MultiAsset
Gestielle Cedola MultiAsset II
Gestielle Cedola Piu'
Gestielle Cedola Piu' Italia
7,977
8,568
9,678
7,765
9,125
10,166
10,226
8,406
8,279
8,626
11,686
15,502
16,386
10,088
10,088
10,09
9,756
10,192
10,626
10,064
10,833
14,737
29,378
11,122
14,901
10,844
16,906
5394,068
8,98
11,98
12,463
13,099
8,543
19,585
16,118
10,147
10,087
10,184
9,89
99,878
17,253
14,119
18,018
14,976
10,046
9,172
10,17
12,758
4,325
10,203
10,25
12,802
10,802
110,127
105,97
109,309
105,242
105,655
2,713
125,007
114,436
125,119
123,751
168,885
148,765
106,783
111,216
103,882
57,185
104,851
10,784
17,039
18,227
8,603
22,061
16,155
100,78
118,248
14,648
13,231
9,304
12,082
4,127
12,402
6,782
9,504
9,822
2,602
9,135
11,958
10,079
11,078
12,522
10,436
11,84
12,289
11,655
12,18
11,773
12,359
11,186
10,614
11,433
5,401
5,598
9,538
9,839
12,617
13,238
10,924
11,259
13,295
13,951
13,775
3,57
3,747
15,963
16,75
13,651
13,229
14,069
7,996
8,175
14,518
15,345
5,014
5,286
9,656
9,936
8,534
7,813
8,783
8,627
8,93
13,322
13,72
7,743
8,006
10,236
9,069
10,501
5,208
4,742
5,446
153,17
160,667
16,718
17,223
10,488
6,565
7,413
-0,19
-0,49
-0,49
-0,19
0,02
0,02
0,03
0
0
0
0,57
0,22
0,22
0,13
0,13
0,13
-0,05
-0,05
0,34
0,33
0,33
0,4
1,43
0,06
0
-0,08
0
-1,21
-0,09
0,21
0,35
0,58
0,26
1,13
0,47
0,1
0,1
0,1
0
-0,38
-0,23
-0,23
-0,23
0,11
-0,17
-0,16
-0,18
-0,01
0,25
0,09
0,1
0,57
0,32
-0,12
-0,12
-0,12
-0,12
-0,12
0
0,03
0,03
-0,01
-0,01
-0,28
-0,28
0,05
-0,02
-0,35
-0,06
0,06
-0,24
0,73
-0,06
0,58
1,3
-0,02
-0,01
0,14
0,12
0,11
0,31
-0,02
0,27
0,58
0,04
0,16
0,16
0
0,09
-0,11
0,18
-0,11
-0,1
0,18
0,08
0,09
0,2
0,21
0,27
0,28
0,09
0,08
0,09
-0,24
-0,23
-0,14
-0,13
-0,14
-0,14
-0,05
-0,05
-0,86
-0,86
-0,86
1,31
1,3
-0,21
-0,2
0,09
0,09
0,09
0
0
-0,57
-0,56
-0,99
-0,99
0,08
0,08
0,06
0,05
0,06
-0,17
-0,17
-0,01
-0,01
0,04
0,05
-0,08
-0,09
-0,08
-0,02
-0,02
-0,02
-0,12
-0,12
0,57
0,57
0,31
0,61
0,23
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
Gestielle Dual Brand Equity 30
Gestielle Emerging Mkt Bond A
Gestielle Emerging Mkt Bond B
Gestielle MT Euro A
Gestielle MT Euro B
Gestielle Obiettivo America
Gestielle Obiettivo Brasile
Gestielle Obiettivo Cina
Gestielle Obiettivo Europa
Gestielle Obiettivo India
Gestielle Obiettivo Italia
Gestielle Profilo Cedola
GestiL Int.A
Gestnord Azioni Europa A
Gestnord Azioni Europa C
Gestnord Azioni Italia A
Gestnord Azioni Italia C
Gestnord Bilanciato Euro A
Gestnord Bilanciato Euro C
GI Focus Eur Gov BT
GIE Alleanza Obbligazionario
GIE Alto America Azionario
GIE Alto Azionario
GIE Alto Bilanciato
GIE Alto Internazionale Obb.
GIE Alto Pacifico Azionario
GIE GI Focus Obbligazionario
Groupama Flex GD Dis
Groupama Flex NC Cap
5,108
14,288
15,469
17,208
17,996
11,422
4,23
10,067
7,504
6,049
10,887
4,805
21,311
11,421
11,709
12,403
12,706
17,188
17,63
17,893
5,76
8,877
15,947
19,347
7,621
7,333
6,407
96,861
96,741
0,75
0,04
0,04
-0,03
-0,02
0,69
2
1,17
1,35
0,55
2,18
1,05
1,1
0,98
0,98
1,6
1,6
0,5
0,5
-0,03
0
0,42
0,81
0,04
-0,55
-0,2
-0,12
-0,34
-0,34
IGM Bilanciato Azion.A
IGM Bilanciato Azion. B
IGM Flessibile A
IGM Flessibile B
INT BON EURO HY
INT BOND GL EMK
INT CRE PRO 80
INT E-BOND ST3-5
INT EQ GL EMK
INT EQ PACIF A
INT EQ PACIF H
INT EU BON MT
INT EU BON ST1-3
INT FGAR 3T 2007
INT FLEX BOND A
INT FLEX BOND H
INT GLOBAL
Interfund Bond Japan
Interfund Bond US Plus
Interfund Eq. Europe
Interfund Eq. Italy
Interfund Eq. Japan A
Interfund Eq. Japan H
Interfund Eq. USA A
Interfund Eq. USA H
Interfund Euro Bond Long Term
Interfund Euro Corporate Bond
Interfund Euro Currency
Interfund Euro Liquidity A Cap
Interfund Global Convertibles
Interfund Inflation Linked
Interfund Int.Sec.New Economy
Interfund System 100
Interfund System Evolution
Inv Ced Piu Dic 20
Inv Ced Real Dic 20
Inv Ced Real Mar 21
Inv Cedola Dic 20
Investiper Cedola Marzo - 2021
Investitori America
Investitori Europa
Investitori Far East
Investitori Flessibile
Investitori Piazza Affari
6,198
6,53
4,399
4,617
10,065
14,829
10,105
13,753
9,155
6,905
5,243
11,426
7,454
5,219
10,811
8,79
111,942
6,919
10,511
7,223
10,275
3,747
3,031
10,67
8,218
14,521
6,294
6,885
9,915
12,126
17,269
75,628
10,076
11,959
5,039
5,036
5,019
5,052
5,019
7,403
6,327
6,571
7,438
4,765
0,4
0,4
0,11
0,11
-0,06
0,11
0
0,02
-0,03
0,28
0,52
0,16
0
0
-0,45
-0,16
-0,5
0,01
-0,1
-0,23
-0,88
1,27
1,3
-0,46
-0,21
0,58
0,33
0
0
0,28
0,58
-0,36
0
0,2
0,4
-0,02
0,04
0,04
0,06
0,49
0,81
0,2
0,26
1,32
0,42
I
K
Kairos Selection P
10,504
Med Fle Obb Gl LA
Med Fle Str LA
Med Fle Sv Ita LA
MED FLE SVI ITA
MED FLE SVI ITA I
Med Fle Va Att LA
MED FLE VAL ATT
MED FLE VAL ATT I
MED Fles.Glo.
MED Fles.Glo. I
MED Fles.Ita.
MED Flex Obb Glob
MED Flex Obb Glob I
MED Flex Strat I
MED Flex Strategico
Med Ris Dinamico LA
MED RISP Dinamic I
MEDIOL RISP Dinamic
Mediolanum Flessibile Italia I
9,683 0,34
6,618 0,26
10,269 0,41
10,139 0,42
10,604 0,43
10,003 0,04
9,704 0,04
10,29 0,04
17,85 0,69
18,167 0,69
18,456 1,46
9,185 0,34
10,212 0,34
6,993 0,26
6,459 0,26
5,332 -0,02
5,437
0
5,234
0
18,446 1,46
NEXT PAR OB MIX
Nextam Partners Bilanciato
NORDF OB DOLL A
NORDF OB DOLL C
NORDF OB EUR BT A
NORDF OB EUR BT B
NORDF OB EUR BT C
NORDF OB EUR COR A
NORDF OB EUR COR C
NORDF OB EUR MT A
NORDF OB EUR MT C
NORDF OB PA EM A
NORDF OB PA EM C
NORDF OBB CONV A
NORDF OBB CONV C
Nordf Obb Pa Em B
Nordfondo Liquidita' A
Nordfondo Liquidita' C
8,12
6,699
18,934
19,203
9,568
9,967
9,642
9,996
10,133
19,74
19,991
13,266
13,529
6,405
6,542
11,767
6,434
6,464
0,06
0,42
-0,26
-0,26
0
-0,01
-0,01
0,03
0,04
-0,04
-0,03
0
0,01
0,13
0,12
0
-0,02
-0,02
Passadore Riserva 2 anni
PIO AZ CRESCITAB
PIO AZ EM MKT A
PIO AZ EM MKT B
PIO AZ PACIFICOA
PIO AZ PACIFICOB
PIO AZ VAL EU DA
PIO AZ VAL EU DB
PIO GOV BT
PIO GOV BT B
PIO GOV MT A
PIO GOV MT B
PIO INN ATT B
PIO INN ATT H
PIO OB CORP Am a
PIO OB CORP Am B
PIO OB EM MKT DA
PIO OB EM MKT DB
PIO OB EU CO ETA
PIO OB EU CO ETB
PIO OB GL HY A
PIO OB GL HY B
PIO OBB PIU DISA
PIO OBB PIU DISB
PIO OBB SIS IT A
PIO OBB SIS IT B
PIO TAR CONTROLA
PIO TAR CONTROLb
Pioneer Azionario America A
Pioneer Azionario Crescita A
Pioneer Azionario Europa A
Pioneer Azionario Europa B EUR
Pioneer Liquidita' Euro A
Pioneer Obb. Euro Dis A EUR
Pioneer Obb. Euro Dis B EUR
PioneerAzAmB EUR
7,673
6,727
10,494
5,064
4,145
6,138
9,451
7,157
13,884
5,062
5,842
5,809
4,787
4,852
6,218
6,176
11,02
5,551
5,217
5,631
5,894
5,875
9,353
5,602
6,309
6,268
5,407
5,419
13,455
12,823
18,55
6,651
5,202
7,559
5,831
8,383
0,04
1,52
1,05
1,04
0,56
0,56
0,83
0,83
-0,01
-0,02
-0,24
-0,22
-0,02
-0,04
-0,24
-0,24
0,02
0,02
0,04
0,05
0,19
0,19
0,17
0,23
0,13
0,13
0,06
0,07
0,51
1,54
1,02
1,02
0
-0,17
-0,17
0,49
M
N
P
5,649
0,2 Q
5,639 0,18 Quaestio Europ Eq A
5,349 0,09 R
8,297
0,1 Ras Lux Bond Europe
8,559 0,09 Ras Lux Equity Europe
4,959 0,59 S
4,909 0,74 Sella Inv Str A
5,022 0,12 Sella Inv Str C
4,641 1,22 Sella Inv Str E
4,861 0,54 SELLA INVEST SOST
5,02 -0,02 SELLA INVEST SOST C
5,102
0,1 Sofia Flex
15,87 1,03 Sofia Gestori d'Eccellenza
14,731 1,24 Sofia Trading
9,943 0,25 SOP TARGET 4 FLE A
10,395 0,25 SOP TARGET 4 FLE B
7,961 -0,28 Sopr Oriz Attivo A
8,531 -0,27 Sopr Oriz Attivo B
5,107 0,49 Soprarno Esse Stock A
4,801 0,21 Soprarno Esse Stock B
4,993 0,52 Soprarno Inflazione +1,5% A
5,016 0,52 Soprarno Inflazione +1,5% B
4,721 0,73 Soprarno Orizzonte Attivo
15,526 0,55 Soprarno Orizzonte Dinamico
6,042 0,02 Soprarno Pronti Termine A
6,177 0,03 Soprarno Pronti Termine B
5,593 0,04 Soprarno Reddito & Crescita A
5,38
0 Soprarno Reddito & Crescita B
5,102 0,04 Soprarno Relative Value A
5,327 0,04 Soprarno Relative Value B
5
0 Soprarno Ritorno Assoluto A
5,102 0,45 Soprarno Ritorno Assoluto B
4,845 0,58 SSC 6 Dinamico A
4,947 0,49 SSC 6 Dinamico C
5,32 0,04 SSC 6 Dinamico E
5,384 0,07 SSC Az Int A
9,619
0,2
74,18
50,42
0,13
0,56
5,085 0,34
5,098 0,33
5,079 0,34
7,716 0,01
7,806 0,03
0,649
0
1,056 0,09
0,993
0,2
4,538 0,53
4,615 0,57
5,059 0,08
5,045
0,1
7,01 0,27
7,234 0,26
6,713 0,06
6,839 0,06
5,02
0,1
5,043 0,08
5,011 -0,02
5,46
0
5,144
0,1
5,173 0,08
6,754 0,04
7,014 0,03
6,697 0,09
6,98 0,09
4,792 0,04
4,85 0,04
4,757 0,04
6,654 0,38
SSC Az Int C
SSC Az Int E
SSC Bil EM A
SSC Bil EM C
SSC Bil EM E
SSC Multi AG A
SSC Multi AG C
SSC Multi AG E
SSC Obb Int A
SSC Obb Int C
SSC Obb Int E
SSC Obb MED/LUN T A
SSC Obb MED/LUN T C
SSC Obb MED/LUN T E
SYM AZ SMA CAP IT I
SYM AZ SMALL CAP IT
SYM MULTI EM FLEX
Sym Ob Rendita
Sym Obb Alto Pot I
Sym Obb Alto Potenz
Sym Obb BT
Sym Obb Corp
Sym Obb Corp I
Sym Obb Dinam
Sym Patr Obiet 2021
Symphonia Asia Flessibile
Symphonia Asia Flessibile I
Symphonia Azionario Euro
Symphonia Azionario Euro I
Symphonia Azionario Usa
Symphonia Azionario Usa I
Symphonia Fortissimo
Symphonia Fortissimo I
Symphonia Obbligazionario Euro
Symphonia Patrimonio Attivo
Symphonia Patrimonio Attivo I
Symphonia Patrimonio Reddito
Symphonia Patrimonio Reddito I
Symphonia Selezione Italia
Symphonia Selezione Italia I
Symphonia Tematico
Symphonia Tesoreria
T
Talento Global Equity
21
6,811
6,635
5,483
5,622
5,452
5,052
5,164
5,007
6,037
6,125
6,001
5,659
5,75
5,643
8,342
8,313
14,253
8,415
5,584
5,573
7,125
6,871
6,886
6,711
5,01
9,152
9,144
6,536
6,561
11,073
11,109
3,495
3,502
8,722
26,852
26,913
8,62
8,64
7,233
7,358
3,76
5,192
0,38
0,38
0,24
0,23
0,24
-0,02
-0,02
-0,02
0,02
0,03
0,02
0
0
0
0,98
0,98
0,59
-0,01
0,09
0,09
-0,01
0,09
0,07
-0,1
0,12
0,79
0,79
1,51
1,5
1,02
1,02
1,01
0,98
-0,1
0,26
0,28
0,21
0,2
1,66
1,66
0,27
-0,02
174,996
0,3
6,232
5,105
5,11
5,03
5
5
11,059
3,985
5,201
7,543
5,09
12,418
9,136
7,575
4,95
7,395
7,465
7,358
7,074
4,873
7,426
5,821
8,843
6,17
7,751
7,341
7,947
6,22
7,564
5,345
7,181
7,496
9,842
8,541
5,319
4,862
4,762
4,661
4,968
5,043
11,206
5,685
5,609
5,273
5,221
5,973
5,894
5,106
4,975
5,321
5,196
5,427
5,302
5,752
5,604
6,068
5,897
0,19
0,1
0,12
0,4
0
0
1,12
-0,1
0,41
-0,26
0,1
0,2
-0,19
-0,49
0,02
0,57
0,17
-0,04
-0,13
0,02
0,22
0,43
0,12
1,21
0,68
0,74
0,37
1,2
0,56
0,32
-0,01
-0,01
0,08
0,04
0,11
0,35
-0,02
0,09
0,02
0,04
0,03
0,21
0,21
0,04
0,04
-0,15
-0,15
0
0
0,28
0,29
0
0
0,09
0,07
0,26
0,26
Volterra Absolute Return
Volterra Dinamico
5,938
5,649
0,05
0,2
Zenit Breve Termine I
Zenit Breve Termine R
Zenit Evoluzione 2021
Zenit Evoluzione I
Zenit Evoluzione R
Zenit Megatrend I
Zenit Megatrend R
Zenit Obbligazionario I
Zenit Obbligazionario R
Zenit Pensaci Oggi I
Zenit Pensaci Oggi PIC6
Zenit Pensaci Oggi R
Zenit Pianeta Italia I
Zenit Pianeta Italia R
8,348
8,121
4,903
5,891
5,414
4,876
4,606
9,621
9,255
4,548
4,908
4,302
10,544
9,901
0,04
0,02
0,06
0,07
0,06
0,33
0,33
0,05
0,05
0,11
0,08
0,09
1,23
1,24
U
UBI BIL EU RIS C
UBI Gl H-Y Eur Hdg
UBI Global Multiass
UBI Mult Vol Target
UBI Ob Controllo
UBI Ob Stabilita'
UBI PR AZ MKT EM
UBI Pr EurEq RiskCo
UBI Pr Multiass Ita
UBI PR OB DOLL
UBI Pr Ob Eur Co Et
UBI PR OB GL A R
UBI PR OB GL COR
UBI PR OB GLOB
UBI Pr Obb Ob Val
UBI PR PORT AGGR
UBI PR PORT DIN
UBI PR PORT MOD
UBI PR PORT PRU
UBI PR TR DINAM
UBI PRA GL MULTI 50
UBI Pramerica Active Duration
UBI Pramerica Az. Pacifico
UBI Pramerica Azionario Etico
UBI Pramerica Azioni Euro
UBI Pramerica Azioni Europa
UBI Pramerica Azioni Globali
UBI Pramerica Azioni Italia
UBI Pramerica Azioni Usa
UBI Pramerica Capital Growth
UBI Pramerica Euro B.T.
UBI Pramerica Euro Cash
UBI Pramerica Euro Corporate
UBI Pramerica Euro M/L Termine
UBI Pramerica Europe Multifund
UBI Pramerica Goal
UBI Pramerica Inflation Shield
UBI PROT MERC EURO
UBI TR MODERAT A
UBI TR MODERAT B
UBI TR PRUDENTE
Uni Evo Ec Re A
Uni Evo Ec Re B
Uni Evo Redd A
Uni Evo Redd B
Uni Evo Trend A
Uni Evo Trend B
UniCredit S BT A
UniCredit S BT B
UniCredit S EM A
UniCredit S EM A
UniCredit Soluzione 20 A EUR
UniCredit Soluzione 20 B EUR
UniCredit Soluzione 40 A EUR
UniCredit Soluzione 40 B EUR
UniCredit Soluzione 70 A EUR
UniCredit Soluzione 70 B EUR
V
Z
TITOLO
PREZZO
TITOLO
PREZZO
TITOLO
PREZZO
Industria e Innovazione
Sintesi
Imvest
WM Capital
DigiTouch
Bastogi
Gambero Rosso
Mediacontech
Banca Monte Paschi Siena
Cover 50
0,1199
0,015
0,34
0,194
1,637
1,049
0,4806
1,128
0,3403
9
TITOLO
PREZZO
Agronomia
Italmobiliare
Monrif
Premuda ord
Stefanel
Banca Popolare di Milano
Axelero
Poligrafici Editoriale
Italmobiliare rnc
RCS Mediagroup ord
RCS Mediagroup ord
Mediacontech
Zucchi rnc
RWE
Enertronica
Tenaris
Recordati
M&C
TAS
Diasorin
WM Capital
Methorios Capital
Gruppo Waste Italia
Banco Popolare
Italia Independent
Banca Monte Paschi Siena
Visibilia Editore
CTI Biopharma
Banca Carige
Prelios
0,055
39,3
0,2129
0,062
0,22
0,4323
2,3
0,196
29,99
0,94
0,94
1,128
0,1563
15,73
5,055
12,92
27,82
0,154
0,4819
54,9
0,194
0,0585
0,1777
2,374
6,645
0,3403
0,1046
0,3366
0,3753
0,082
VAR. %
95,73
24,45
24,21
24
22,43
17,38
17,35
17,01
16,92
16,84
VAR. %
51,49
36,31
35,91
34,33
31,71
18,1
15,48
14,41
13,66
13,31
VAR. %
-25,06
-24,62
-15
-11,9
-11,85
-11,03
-10,83
-10,55
-10,26
-10
VAR. %
-78,34
-76,69
-75,49
-75,02
-74,64
-72,38
-71,48
-70,88
-70,26
-69,56
22
IL SECOLO XIX
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
GENOVA
LUGLIO, IL MESE DELLE STELLE
Luglio è uno dei mesi che regala maggiori soddisfazioni
agli appassionati di cielo e stelle. Nella costellazione del
Cigno si trova la parte più intensa della via Lattea dell’emisfero boreale, compresa fra stelle luminose osservabili anche a occhio nudo.
Le stelle
LA SEGNALAZIONE È STATA INVIATA ALLE FORZE DI POLIZIA DAL VIMINALE
Allarme degli 007 francesi
«Quattro terroristi in fuga,
blindate il porto di Genova»
La Digos ha sequestrato le immagini registrate dalle telecamere
di sicurezza installate vicino alle moschee del centro storico
TOMMASO FREGATTI
IL DISPACCIO arriva all’alba.
E inonda le caselle di posta
elettronica degli uffici di polizia giudiziaria di mezza
Italia. Tecnicamente si chiama alert ed è una segnalazione che il centro di cooperazione italo francese di Ventimiglia inoltra ai colleghi italiani
in
base
alle
segnalazioni dell’intelligence d’Oltralpe. Inevitabilmente coinvolge Genova.
Che è il porto più vicino non
solo al confine con la Francia
ma anche a Nizza dove giovedì scorso sono state uccise
84 persone in un attentato
rivendicato dai terroristi
islamici. E secondo quanto
comunicano gli 007 transalpini in viaggio verso il nostro
paese ci sono almeno 4 affiliati all’Isis. Due jihadisti siriani e due franco-tunisini
che in queste ore stanno lasciando in fretta e furia la
Francia e potrebbero transitare anche da Genova. L’allarme del centro di cooperazione francese è tutt’altro
che generico. Ci sono nomi,
fotografie, segni particolari,
auto e numeri di targa. L’invito è quello di cercare di
bloccare questi sospettati
una volta identificati. Ovviamente prestando la massima attenzione: «Si tratta di
soggetti pericolosi e non si
esclude possano essere armati», viene indicato. Sono
coinvolti con la strage di
Nizza? Questo dettaglio per ovvie ragioni di indagini
- non viene comunicato
neppure ai colleghi italiani.
E però la loro repentina fuga
dalla Francia, proprio a poche ore dall’attentato, è
quantomeno sospetta.
Porto e terminal blindati
Dai detective di confine arriva un invito preciso e circostanziato che riguarda anche il porto di Genova: dal
momento che due dei fuggiaschi sono di origine tunisina e potrebbero cercare di
raggiungere il capoluogo ligure per imbarcarsi su uno
dei tanti traghetti in partenza per il Nordafrica. Perciò,
da ieri mattina, il terminal
traghetti è blindato. Vengono fermate autovetture, furgoni e controllati tutti i documenti dei passeggeri. Un
giro di vite necessario per
evitare che almeno due dei
quattro terroristi si possano
mischiare tra i passeggeri.
Piùdifficile-secondofonti
di intelligence francese - che i
due siriani in fuga dalla
Città sotto sorveglianza dopo l’attentato di Nizza
PRESIDIATI
GLI IMBARCHI
PORTUALI
PATTUGLIE
NELLE AREE
A RISCHIO
CONTROLLI
DAVANTI
ALLA MOSCHEA
LA POLIZIA marittima da
ieri pomeriggio presidia
gli imbarchi dei traghetti
in partenza sia per le isole
che per il Nordafrica. Gli
agenti controllano sia le
vetture in partenza che
quelli che arrivano nello
scalo. Accertamenti anche
sui documenti
PRESIDI di carabinieri e
polizia nelle aree a rischio del centro storico.
Sono previsti controlli
anche nella zona dell’Expò e del porto Antico
dove durante le ore serali
o nel fine settimana è segnalata una forte aggregazione di persone
I CARABINIERI ieri pomeriggio hanno effettuato una serie di controlli
nei pressi della moschea
di vico Amandorla nel
centro storico di Genova
nei pressi di Stradone
Sant’Agostino. Sono stati
controllati frequentatori
e passanti.
Francia transitino dal capoluogo ligure. Per loro si ipotizza un tragitto più a nord,
in direzione della Siria. L’allerta è stata comunque inoltrata anche per loro.
una serie di accertamenti
preventivi nelle moschee
delcentrostoricodovemolti
islamici vengono ospitati
durante il soggiorno a Genova. Per questo i poliziotti - in
gran segreto - hanno acquisito alcune immagini delle
telecamere per cercare di
avere un elenco di nominativi delle persone che nei
giorni precedenti l’attentato della Promenade Des Anglais hanno dormito o sono
transitate nel capoluogo ligure.Nelmirinodiquestiaccertamenti ci sono essenzialmente tre sale di preghiera che danno solitamente appoggio logistico a
musulmani: via Prè, via del
Campo e vico Amandorla.
Controlli nelle moschee
A Genova dopo i fatti di Nizza l’allarme è massimo. E, in
queste ore, la Digos ha svolto
Il presidio
Anti-terrorismo,
i nuclei dei
carabinieri in
azione nei vicoli
DA SAN LORENZO a piazza
Banchi, da palazzo Ducale a
Caricamento. I carabinieri
hanno organizzato una serie
di controlli nel centro storico per garantire la massima
sicurezza della popolazione
e presidiare gli obiettivi
«Si tratta - spiega una qualificata fonte investigativa
della Questura - di accertamenti di routine che ci permettono di avere un quadro
preciso delle presenze e dei
movimenti che avvengono
nel centro storico di Genova». Il fatto che questo blitz
sia scattato poche ore dopo i
fatti di Nizza dimostra quan-
tomeno l’alta attenzione
della polizia italiana nel centro storico. Sempre la Digos
ha svolto accertamenti per
capire se anche Mohamed
Lahouaiej Bouhlel, l’autore
della strage di giovedì scorso possa essere transitato in
questi ultimi mesi da Genova. I primi risultati hanno
dato esito negativo ma, nei
TENSIONE IERI MATTINA AL COLOMBO TRA I PASSEGGERI DELLA TURKISH AIRLINES
Cancellato volo per Istanbul, passeggeri a terra
In 140 collocati in albergo. Tanti i turchi: meglio non commentare il tentato golpe, è pericoloso
IL CASO
GRANDE TENSIONE ieri
mattina all’aeroporto Cristoforo Colombo tra i passeggeri turchi della Turkish
airlines in attesa di poter fare
ritorno sul Bosforo. Il problema non era tanto la cancellazione, ampiamente prevedibile, del volo Istanbul-Genova, che sarebbe dovuto atterrare alle 12.40 per poi
ripartire alle 13.25, quanto la
stanchezza di una notte trascorsa davanti ai televisori o
al cellulare, con l’ansia per i
propri cari in balia delle sorti
dei golpisti e dei governativi.
Sono rimasti a terra in 140,
tutti collocati in albergo dalla compagnia aerea che conta di farli ripartire oggi, da
Milano, o domani, dal capo-
Passeggeri turchi ieri nella sala di attesa del Colombo
luogo ligure.
Nella sala di attesa delle
partenze, alle 12.40, c’erano
circa 30 persone. «È stata una
notte particolare - dice Huseyin Erol, 44 anni - Eravamo
appena sbarcati da una crociera e poi ci siamo incollati
GENTILE
davanti al televisore. È stata
una cosa da niente, in ogni
caso. Tutto si è consumato in
poche ore. Certo, ero preoccupato, perlomeno all’inizio,
per la sorte dei miei famigliari. Ma poi sono riuscito a
sentirli. A loro non è succes-
so nulla, è finita bene. Possiamo tornare a casa in tutta
tranquillità».
Ma non è facile parlare di
politica. Molti non vogliono
nemmeno commentare la
notte dei carri armati sulle
strade, delle manifestazioni
tra i blindati, degli assalti alle
televisioni. «La situazione in
Turchia è quella che è», dice
un giovane trentenne in
compagnia della moglie:
«Noi siamo di Smirne, lì i golpisti non si sono fatti nemmeno vedere». I due, però,
chiudono la conversazione
dopo pochi secondi. Non vogliono assolutamente essere
fotografati: «Non è il caso, di
questi tempi. Viviamo in
Turchia e non vogliamo problemi».
Il fotografo del Secolo XIX
ha comunque in mano la
macchina fotografica, ben
visibile a tutti. A un certo
punto un gruppetto gli si avvicina. Chiede di cancellare
tutti gli scatti: «Dovete eliminarli, è pericoloso», urla
una donna. Non deve essere
facile vivere il presente di
questa Turchia divisa in due,
sottopostaaunochocmilitare e politico pieno di colpi di
scena nel giro di così poche
ore.
«Ci siamo resi conto di
quello che è accaduto in serata - dice il responsabile
dello scalo della Turkish Airlines, Olmez Levent - Ma gli
spari e gli scontri, almeno
per quanto riguarda Istanbul, sono terminate nel giro
di poco tempo. Alle 6 del
mattino l’aeroporto Ataturk
era di nuovo operativo. Il volo per Genova è stato cancellato perché prima dovevano
decollare gli aerei rimasti a
IL SECOLO XIX
23
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
LE FAIDE TRA LE VARIE ANIME ALLA COMUNITÀ DEI MUSULMANI GENOVESI
Islam diviso sotto la Lanterna
I contrasti e la “finta” leadership
Il sogno della grande moschea, il ruolo discusso dell’imam Husein
IL CASO
sensibili. Il servizio - su disposizione del comandante
della Legione Liguria Paolo
Carra - ha visto l’impiego
dell’A.p.i, le aliquote di
pronto impiego specializzate per intervenire in caso di
minaccia terroristica. Impieprossimi giorni, ci saranno
altri controlli ancora più approfonditi.
In azione i reparti speciali
A Genova, intanto, proprio
per rendere maggiormente
sicura la città sono entrati in
azione anche i nuclei speciali dei carabinieri. Nell’ambito dell’attività di prevenzio-
gati una cinquantina di carabinieri del Cio (Compagnia
intervento operativo), del
reparto territoriale e della
compagnia Genova Centro
che,da oggi presidieranno il
centro storico e tutte le aree
considerate a rischio.
ne ieri pomeriggio l’Api, aliquota di pronto impiego dei
carabinieri - un gruppo di
militari addestrati ad intervenire in caso di emergenza
terroristica - ha svolto una
serie di controlli nel centro
storico e nell’area del porto
Antico.
[email protected]
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I voli in partenza ieri. Cancellato il collegamento con Istanbul
terra durante i disordini. Alle
18 tutto tornerà alla normalità. Il collegamento con la Liguria sarà ripristinato domani. Anche per i passeggeri
rimastiaIstanbulnonc’èstato alcun problema. La situazione ormai è tranquilla e so-
no stati tutti accompagnati
in albergo. Sono contento
che sia andata così. Ha vinto
il governo della nazione, il sistemademocratico.Questaè
l’unica cosa che davvero
conta».
R. C.
UNA COMUNITA’ sempre più
divisa. Dispetti, sospetti e veleni. Tra le principali associazioni islamiche genovesi non c’è
mai stata vera sintonia. Gli attriti, legati essenzialmente alle
ambizioni non omogenee delle
diverse leadership sorte dopo
la chiusura del grande - e allora
unico - centro di via Venezia all’alba del nuovo millennio, si
sono moltiplicati nel corso degli ultimi anni.
L’attentato di Parigi, a novembre, ha fatto precipitare la
situazione. E i nodi - dalla rappresentatività istituzionale al
progettodellagrandemoschea
di Genova - sono venuti al pettine. Schiacciati dalla pressione mediatica degli attentati e
da un incremento senza precedenti dell’attività giudiziaria
dell’anti-terrorismo, i vertici
dei principali centri di preghiera della città sono stati risucchiati in una spirale di diffidenza reciproca. Nella segretezza
degli uffici investigativi, gli informatori dell’una o dell’altra
associazione si sono lasciati
andare a confidenze di ogni tipo, nel disperato e confusionario tentativo di spostare l’attenzione lontano dal proprio
gruppo.Tuttoquestonell’assoluta indifferenza rispetto ai
sentimentiealleesigenzedella
base dei fedeli, portavoce di
sentimenti e istanze di unità
lontane mille anni luce da
quelle ansie e da quei giochi (e
miraggi) di potere.
Vuoto di rappresentanza
Difficile che in un quadro del
genere il puzzle sunnita genovese, peraltro specchio di quello internazionale, possa ricomporsi, anche solo per soddisfarel’esigenzadelleautorità(Governo in testa), da sempre alla
ricerca di interlocutori qualificati. Da più di un decennio il
rappresentante ufficiale dei
musulmani, qui, è Salah Husein, di origini palestinesi, direttore del centro di preghiera
Fedeli in preghiera all’Acquasola per la fine del Ramadan
diviaSasso,aSampierdarena,e
da poco eletto presidente dell’unione delle comunità islamiche liguri. La sua popolarità
e il suo peso politico potrebberoesseremessiinrelazionealla
progressiva e inesorabile perdita di importanza della causa
palestinese all’interno dello
scacchiere geopolitico internazionale.
Husein, c’è da dire, si dà un
gran da fare ed è forse una delle
personalitàpiùimportantidella città, per via del suo lavoro di
mediatore culturale e dei suoi
ben costruiti rapporti con le
istituzioni e con la diocesi. Il
problemaèche-aldilàdeicentri di diretta influenza in via
Sasso, via Prè, via Salvemini e,
con non pochi limiti, piazza
Durazzo - è un leader solo sulla
carta: gli altri pezzi grossi dell’Islam cittadino non gli rico-
nosconounveroruolo.E,quando è possibile, lo ostacolano:
basti considerare gli screzi nell’organizzazione delle cerimonie di fine Ramadan, con le feste autonome del centro di via
del Campo nel 2015 e del centro di vico del Fornaro nel 2016,
peraltro entrambe espressioni
contrapposte della componente etnica di maggior peso a
Genova,quellamarocchina,divisa tra religiosi puri e fedeli filo-governativi. Il punto è che
“gli altri”, che vorrebbero sbarazzarsi di Husein, non possono sostituirlo, anche solo per
evidenti limiti linguistici. Altri
si disinteressano completamente del problema, come i
bengalesi di vico Schiaffino a
Sestri o i rigidi salafiti di vico
Amandorla.
La moschea dei grandi litigi
CENTRI ISOLATI
NUOVI ATTRITI
I bengalesi
del centro di Sestri
e i salafiti
di vico Amandorla
stanno da soli
Non tutti sono
d’accordo ad
accettare aiuti
economici dai
Paesi del Golfo
Una delle questioni che ha generato e continua a generare
grossi conflitti tra i vertici dei
centri islamici genovesi è sicuramente il progetto della grande moschea. Un progetto che,
pur sognato dalla gran parte
dei musulmani della città, alimenta forti tensioni tra i diversi gruppi, nel timore di una futura perdita del proprio potere
e della propria influenza territoriale. Un incubo, per molti,
che ha trovato una sua plastica
rappresentazione nella comparsa improvvisa, qualche mese fa, di un nuovo centro di preghiera in via Minghetti 51A, a
Cornigliano, affiliato alla potente associazione di vico dei
Fregoso 52r dove è recentemente giunto da Modena il
nuovo imam marocchino
Idress Bakari in sostituzione
dell’egiziano Alaa Ramzi (spostato nella moschea di Albenga). La nuova struttura è stata
collocata nel bacino territoriale controllato da Husein e a due
passi dall’edificio in ristrutturazione di via Coronata che,
sempre nell’idea del rappresentante della comunità islamica ligure, dovrebbe diventarelasedepiùimportanteditutti i musulmani genovesi.
Ma il progetto della grande
moschea, in verità, ha creato
divisioni ancora più profonde
in relazione al problema del
denaro. Alcuni esponenti dell’associazioneegizianaguidata
da Abdellatif El Sayed e altre
personalità importanti come il
genovese Alfredo Maiolese,
presidente della Lega dei Musulmani Europei (promotore
ora dell’idea di istituire Comitati di Sicurezza Islamici con il
compito di segnalare alle forze
di polizia eventuali terroristi
infiltrati nei centri), non disprezzavano l’idea di chiedere
aiuto ad associazioni benefiche o banche islamiche del Qatar o dell’Arabia Saudita. Salah
Husein e i suoi erano assolutamente contrari. Si parlava in
grande, allora. Adesso gli
obiettivi sono decisamente più
modesti.
T. FREG.
24
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
genova
IL SECOLO XIX
PARLAILNEOPRESIDENTEDELLAKERMESSEINPROGRAMMADAL27OTTOBREAL6NOVEMBRE.CISARÀANCHEPIEROANGELA
«Il Festival della scienza resta e sarà da record»
Pallavicini: un’edizione con più eventi e spettacoli che conferenze. Ospite il premio Nobel Chalfie
FRANCESCO MARGIOCCO
NEGLI ULTIMI MESI si erano
rincorse le voci su una possibile fuga da Genova di una
delle sue migliori esperienze
degli ultimi anni, il Festival
della scienza. «Niente di più
falso», rassicura il neo-presidente della kermesse, Marco
Pallavicini. Il Festival torna in
città dal 27 ottobre al 6 novembre con un programma
ricco di conferenze e laboratori, ma anche di concerti e
spettacoli teatrali, e con ospiti di rilievo.
Tutto ruoterà attorno al segno, parola chiave di questa
quattordicesima edizione del
Festival. «Il segno è molte cose. È il simbolo in matematica
o in chimica, il sintomo di una
malattia, l’effetto dell’inquinamento, può essere un simbolo artistico, un segno linguistico. Segno è una parola
ambigua, passibile di molte
interpretazioni, in cui tutti
possonoriconoscersi»,spiega
Pallavicini. L’offerta del Festival 2016 andrà dalle scienze
pure all’arte, con 110 conferenze, 28 mostre, 69 laboratori, 15 spettacoli e altrettanti
eventi speciali come concerti
o proiezioni di film. A inaugurare la rassegna, giovedì 27
ottobre, sarà il giornalista e
divulgatore scientifico Piero
Angela, che in primavera, a
Torino, aveva fatto registrare
il tutto esaurito per una sua
conferenza sulla meravigliosa macchina del cervello.
«Sarà un Festival con più
eventi che conferenze, eventi
che si terranno a Palazzo Ducale, in Piazza De Ferrari, nel
Porto antico, oltre che nel Teatro della Tosse che quest’anno torna a collaborare con
noi». Tra gli ospiti illustri, oltre a Piero Angela, Pallavicini
segnala la presenza di Martin
Chalfie, premio Nobel per la
chimica nel 2008 per la scoperta e lo sviluppo della proteina fluorescente verde. Tra
glieventi,spiccalariccaoffertadimostre:sull’Artico,organizzata dal Cnr; sulla scoperta delle onde gravitazionali, a
cura dell’Istituto nazionale di
Il simulatore di volo al Festival della Scienza dello scorso anno
FORNETTI
IN AUMENTO I CONTRIBUTI DA PARTE DELLE AZIENDE PRIVATE
Boom di sponsor, raccolti 1,7 milioni
Tra gli appuntamenti della kermesse l’inaugurazione dell’anno accademico
NEI GIORNI del Festival della
scienza l’Università di Genova inaugurerà il suo anno
accademico 2016-17. Lo farà proprio nei locali del Festival, a Palazzo Ducale, e
con un ospite d’eccezione,
Silvio Micali. Vincitore nel
2012 del premio Turing, il
Nobel dell’informatica, Micali è un palermitano trapiantato in America, dove
insegna al Mit di Boston, ed è
uno dei massimi esperti a livello mondiale di crittografia e sicurezza informatica.
La presenza al Festival dell’Università è tutt’altro che
casuale. L’ateneo di Genova
è uno dei soci finanziatori
della kermesse scientifica.
Per l’edizione di quest’anno
il Festival ha ricevuto da
Compagnia di San Paolo, Comune, Regione, Cnr, Camera
di commercio e Università
un totale di circa 800 mila
euro. Sommati ad altri finanziamenti dal ministero
dell’Istruzione e da aziende
private si arriva a quel milione e 700 mila euro che è il bilancio, quest’anno, della rassegna scientifica.
Il presidente del Festival,
Marco Pallavicini, dice di essere riuscito a raccogliere
molti sponsorizzazioni da
parte di privati. C’è riuscito
I CONTI
ELOGIO BIPARTISAN
Compagnia di
San Paolo ed enti
pubblici hanno
messo sul piatto
800 mila euro
«Decisiva la lettera
di sostegno
all’iniziativa
firmata
da Toti e Doria»
perché è uno scienziato di
fama, perché rappresenta
un Festival che è noto a livello internazionale e perché
ha avuto il pieno appoggio
della politica. «Non ho mai
incontrato né Doria né Toti.
Ma il sindaco e il presidente
della Regione hanno scritto
per il Festival una lettera di
endorsement che è, mi è stato
detto, l’unico pezzo di carta
su cui hanno messo le loro
firme insieme», riferisce Pallavicini.
«È il segno di un forte appoggio politico alla nostra
manifestazione, ed è stato
molto utile per attirare l’attenzione dei privati».
F. MAR.
fisica nucleare, Infn; sul “fattore S”, nel senso di segno, organizzata dall’Iit; sul cielo,
curata dall’Istituto nazionale
di astrofisica, Inaf; sul vulcano, ad opera dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Ingv.
Come nelle edizioni passate, il motore del Festival saranno i 500 giovani, studenti
universitari, che condurranno per laboratori, mostre,
convegni e spettacoli un pubblico in larga misura formato
da persone giovanissime.
«L’ideadifondo-spiegaPallavicini - è che per spiegare la
scienza a un bambino bisogna parlare la sua lingua. E chi
meglio di un ragazzo di 20 anni può riuscirci?». Il Festival
ha una struttura snella, formata da un comitato scientifico, un comitato programmatore, e una decina di dipendenti. Ogni anno ingaggia
circa 500 studenti, che vengono formati dai dipendenti e
poi lanciati nella mischia.
«Quei 500 giovani sono la nostra interfaccia con il pubblico. Perché se il messaggio non
lo capiscono loro, meno che
mai lo capiranno i bambini. E
allora vuol dire che c’è qualcosa da correggere».
Pallavicini è uno scienziato
puro, si occupa di fisica delle
particelle, delle astroparticelle e del neutrino, insegna
all’Università di Genova e
presiede la seconda commissione scientifica nazionale
dell’Infn, che finanzia gli
esperimenti nei laboratori
nazionali del Gran Sasso. Al
suo fianco nella gestione del
Festival c’è Alberto Diaspro,
biofisico dell’Università di
Genova in distacco all’Iit e qui
in veste di presidente del comitato scientifico che ha valutato le 600 proposte pervenutealFestivaldall’Italiaedal
mondo e ha selezionato le
240 ritenute più interessanti.
Se Genova, nei giorni dal 27
ottobre al 6 novembre, riuscirà ad attrarre un pubblico da
concerto rock, il merito sarà
soprattutto loro.
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TOTO NOMINE IN REGIONE, TRE DIRETTORI GENERALI NON POTRANNO ESSERE CONFERMATI: VANNO IN PENSIONE
Sanità, un manager lombardo
al vertice del San Martino
Via al balletto delle poltrone nelle Asl e negli ospedali liguri
FRANCESCA FORLEO
TRE DIRETTORI generali in
scadenza che non possono
piùesserenominatiperchéin
pensione: Gianfranco Conzi
alla Spezia (commissariato a
febbraio dall’assessore alla
Sanità regionale, Sonia Viale), Mauro Barabino all’ospedale San Martino Ist,
Mario Cotelessa alla Asl imperiese. E anche il commissario straordinario dell’Asl3 genovese, Luciano Grasso,
prossimo a lasciare la poltrona alla scadenza dell’incarico
avuto un anno fa dalla giunta
Toti. Sono settimane calde
quelle che precedono le nuovenominechedovràfarel’assessore Viale. Il toto poltrone
è incessante anche per gli altri incarichi da rinnovare, come ad esempio la direzione
generale di Paolo Cavagnaro
all’Asl4 chiavarese:l’unico
che, almeno in questa fase,
non sembra avere candidati
che spingano per la successione. Insomma, potrebbe rimanere lì dove si trova.
La partita più calda è quella
per il San Martino Ist: vero
che gli attuali direttore amministrativo Roberta Serena, il suo omologo all’Asl3
Roberto Bertorello e il diret-
tore della Ars (la centrale degli acquisti regionali), Riccardo Zanella, potrebbero
tutti aspirare a una direzione
generale. Magari non quella
di San Martino, dove pare che
l’assessore Viale abbia idee
diverse, ma di un’azienda sanitaria più piccola si. In particolare la Viale punterebbe a
importare un manager da
fuori Genova: la Lombardia e
il Veneto le intuibili regioni di
provenienza.
Quanto all’attuale direttore sanitario di San Martino,
Michele Orlando, è uno dei
nomi che circolano come
possibile candidato alla gui-
L’assessore Sonia Viale
Gianfranco Conzi della Asl 5
Luigi Grasso della Asl 3
da della Asl Imperiese, insieme a Marco Prioli. Sempre
che non prenda davvero forma l’opzione Gianni Giuliano, circolata mesi fa: che vorrebbe a dirigere la sanità provinciale l’ex presidente della
Provinciaeexpresidentedell’Autostrada dei fiori. Orlando conosce la realtà imperiese per averci già lavorato
quando era direttore generale Antonio Rossi. Anche Prioli
(a Imperia già ai tempi dell’era di Renata Canini che era
stata pure sanzionata dalla
Corte dei conti per una sua
antica nomina).
Poi c’è la partita di Savona:
in sei mesi, il commissario
bergamasco Eugenio Porfido ha causato parecchi mal di
pancia anche perché ha dovuto gestire la partita della
chiusura di Gsl ad Albenga. Il
nome di Porfido circola anche per la direzione del San
Martino Ist.
Infine la Asl3: Grasso è
l’unico direttore “uscente” a
Genova insediato dall’attuale giunta regionale, come
commissario straordinario
perché non poteva più ricoprire l’incarico di direttore
generale. l’attuale direttore
sanitario di via Bertani, Luigi
Bottaro: il più quotato alla
successione
dell’attuale
commissario. Quasi tutti gli
incarichi sono in scadenza al
prossimo 31 luglio, quindi tra
due settimane.
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IL SECOLO XIX
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
TRIBUNALE DI GENOVA Ufficio Esecuzioni Immobiliari
Come partecipare
alla vendita Giudiziaria
Con il D.L. n. 83/15, convertito in legge n.132 del 6/8/2015 in vigore dal 21/8/2015, sono state modificate molte disposizioni del codice di procedura civile. In particolare si applicano le nuove norme
del codice di procedura civile alle comunemente chiamate “vendita senza incanto”. Sono regole
semplici ma tassative per cui vanno assolutamente rispettate senza deroga. Tutti, ad eccezione
del debitore escusso, possono presentare offerte di acquisto, personalmente o a mezzo di procuratore legale che può fare offerte per persona da nominare (art. 579 c.p.c. u.c.). Ogni immobile è
ampiamente descritto da un tecnico nominato dal Giudice del Tribunale: la relazione (o perizia)
del tecnico può essere esaminata da chiunque vi abbia interesse oltre che presso la Cancelleria
dell’Ufficio Esecuzioni Immobiliari/Cancelleria Sez. Fallimentare sita presso il Palazzo di Giustizia,
Piazza Portoria 1° piano il mercoledi dalle 09.00 alle 12.00 ed anche su internet; la relazione contiene tutte le notizie più importanti relative all’immobile messo in vendita (prezzo di stima, tipo di costruzione, stato occupazionale, presenza di vincoli, regolarità edilizia e urbanistica). Persone davanti alle quali avviene la vendita. La vendita si svolge o davanti al Giudice del Tribunale cui è assegnata la procedura oppure davanti a un esperto delegato dal Giudice a compiere le operazioni di
vendita che può essere un Notaio, Commercialista, Avvocato o Curatore Fallimentare.
1) Le offerte di acquisto dovranno essere presentate all’Ufficio indicato nell’ordinanza di vendita, ed entro il termine indicato dalla stessa in busta chiusa, senza alcun segno di riconoscimento.
Il Cancelliere o l’esperto delegato provvederà ad annotare sulla busta, su cui non devono essere
apposti segni identificativi, il nome di chi effettua materialmente il deposito e le altre indicazioni
di cui all’art. 571 c.p.c. Si ricorda che gli offerenti dovranno intervenire all’apertura delle buste.
2) L’offerta, alla quale va allegata una marca giudiziaria di euro 16, dovrà contenere:
a) il cognome, nome, luogo e data di nascita (o ragione sociale), codice fiscale, domicilio, stato
civile del soggetto cui andrà intestato l’immobile. Le offerte possono essere presentate anche da
coloro che intendono effettuare il versamento del prezzo dopo avere stipulato contratto di finanziamento che prevede il versamento diretto delle somme erogate in favore della procedura e la
garanzia ipotecaria di primo grado sull’immobile oggetto della vendita. Se l’offerente è coniugato
e in regime di comunione legale dei beni, dovranno essere indicati anche i corrispondenti dati del
coniuge. Se l’offerente è minorenne, l’offerta dovrà essere sottoscritta dai genitori previa autorizzazione del giudice tutelare;
b) i dati identificativi del bene per il quale l’offerta è proposta;
c) l’indicazione del prezzo offerto, che potrà essere pari/superiore al prezzo stabilito nell’ordinanza di vendita e non potrà essere inferiore ad un quarto del prezzo stabilito nell’ordinanza di
vendita , a pena di inefficacia dell’offerta. Nel caso il prezzo offerto sia inferiore rispetto al prezzo
stabilito nell’ordinanza di vendita in misura non superiore ad un quarto , il GE/GD può far luogo alla
vendita qualora ritenga che non via sia seria possibilità di conseguire un prezzo superiore con una
nuova vendita ex art. 572 cpc. comma 2.
d) l’espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima
3) all’offerta dovrà essere allegata una fotocopia del documento di identità dell’offerente,
nonché
a) un assegno circolare non trasferibile per un importo pari al 10 per cento del prezzo offerto,
a titolo di cauzione
b) un assegno circolare a titolo di fondo spese dell’importo pari al 15% del prezzo offerto
n.b.: per la corretta intestazione degli assegni occorrerà riferirsi a quanto disposto nell’avviso
di vendita
4) L’offerta presentata è irrevocabile ai sensi dell’art. 571 comma III cpc
5) In caso di aggiudicazione, l’offerente è tenuto al versamento del saldo prezzo e degli oneri,
diritti e spese di vendita nel termine di 60 giorni dalla aggiudicazione. In caso di inadempimento,
la aggiudicazione sarà revocata e l’aggiudicatario perderà le somme versate a titolo di cauzione
ai sensi dell’art. 587 cpc.
6) In caso di più offerte valide, si procederà a gara sulla base della offerta più alta. Il bene verrà
definitivamente aggiudicato a chi avrà effettuato il rilancio più alto.
7) L’immobile viene venduto libero da iscrizioni ipotecarie e da trascrizioni di pignoramenti,
che saranno cancellate a cura e spese della procedura
8) Ogni onere fiscale derivante dalla vendita sarà a carico dell’aggiudicatario
9) Per tutto quanto non previsto si applicano le vigenti norme di legge
10) Qualora il GE/GD disponga la possibilità di pagare il prezzo di aggiudicazione in forma rateale ci si dovrà attenere alle disposizioni indicate nell’ordinanza di vendita.
Nel caso in cui l’offerente intenda avvalersi del pagamento in forma rateale del prezzo dovrà
formulare al G.D. espressa e specificatamente motivata richiesta unitamente alla presentazione
dell’offerta.
Qualora l’aggiudicatario, ammesso al pagamento rateale del prezzo presenti al G.D. richiesta
di autorizzazione ad immettersi nel possesso dell’immobile venduto, dovrà depositare una fidejussione autonoma, irrevocabile ed a prima richiesta per un importo pari ad almeno il 30% del
prezzo di vendita, rilasciata da operatore professionale appartenente ad una categoria individuata dal Giudice stesso in ragione della capacità di garantire l’adempimento integrale e tempestivo
della garanzia. Detta fidejussione deve essere rilasciata a favore della procedura fallimentare a
garanzia del rilascio dell’immobile entro 30 giorni dall’adozione del provvedimento di cui all’art.
587, 1° comma, secondo periodo, nonché del risarcimento dei danni eventualmente arrecati all’immobile.
11) Nel caso che venga disposto l’incanto, l’offerente è tenuto a partecipare all’incanto, a pena
della perdita di un decimo della cauzione ai sensi dell’art. 580 cpc.
Avvenuto l’incanto, possono ancora essere formulate offerte di acquisto entro il termine di
giorni dieci dall’incanto stesso. Per essere valide, tali offerte devono superare di almeno 1/5 il prezzo finale di aggiudicazione. In tale ipotesi si apre una gara, tra il nuovo offerente, l’aggiudicatario
provvisorio e anche gli offerenti al precedente incanto che nel termine fissato dal G.E./GD, abbiano integrato la cauzione nella misura pari al doppio della cauzione versata ai sensi dell’art. 580,
584 c.p.c.
L’aggiudicatario deve versare il prezzo (dedotto quanto versato a titolo di cauzione), a pena
di decadenza, entro il termine e nei modi indicati nell’avviso di vendita.
Adempiute le formalità in ordine al versamento del prezzo il Giudice può sospendere la vendita quando ritiene che il prezzo acquisito sia notevolmente inferiore a quello giusto, ovvero pronunciare decreto con il quale trasferisce all’aggiudicatario il bene espropriato.
Con il decreto il Giudice ordina che siano cancellate le trascrizioni di pignoramento e iscrizioni
ipotecarie; ingiunge al debitore di rilasciare l’immobile venduto a favore dell’aggiudicatario.
Il fondo spese di cui al punto 3-(b) copre – salvo conguaglio – i tributi dovuti dall’acquirente in
relazione al trasferimento del bene.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE - E.I. 338/2012 + 456/14 (riunite)
II AVVISO DI VENDITA
Il delegato Dott. Stefano Marastoni (tel. 010/5531043) avvisa che il giorno 19 settembre
2015, ore 17, Tribunale di Genova, III° piano, aula 46, procederà alla vendita senza incanto
del
LOTTO UNICO: in Genova , Via E. Montanella, civico 36 interno 13 scala B , piano nono,
abitazione ingresso/soggiorno con angolo cottura , 2 camere , 2 servizi igienici e 2 poggioli. Superficie lorda circa mq 90; categoria A/3; rendita catastale euro 340,86, oltre posto auto pertinenziale, cat. C/6; consistenza mq 13; rendita euro 106,08.
Stato di occupazione: Vedasi perizia.
PREZZO BASE: euro 115.500,00 (centoquindicimilacinquecento//00)
Rilancio: euro 1.000,00 (mille//00).
I beni sono descritti nella relazione peritale pubblicata assieme all’integrale testo dell’avviso di vendita sul sito www.astegiudiziarie.it che l’offerente ha l’onere di consultare anche
per quanto concerne regolarità edilizia, occupazione, oneri eventuali gravanti sui beni
stessi e modalità di partecipazione all’asta.
Le offerte in busta chiusa ed in bollo (euro 16), dovranno pervenire presso lo studio del
delegato in Genova, Via Granello 5/7, entro le ore 18 del giorno 16 settembre 2016 e contenere, due assegni circolari N.T. di importo pari al 10% (cauzione) e del 15% (deposito
spese) del prezzo offerto intestati a “Procedura esecutiva nn. 338/2012 + 456/14 (riunite)”.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE R.G.E. N. 353/12
G.E. DOTT. FRANCO DAVINI
AVVISO DI VENDITA
Il delegato Dott. Massimiliano Tumiati avvisa che il giorno 20/9/2016 alle ore 18
presso il Tribunale di Genova, aula 46, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto
dei seguenti beni:
LOTTO PRIMO: Piena proprietà dell’immobile ad uso abitativo, sito in Genova, Via
Antonio Cantore, civ. 45, int. 15, piano 5°, di vani catastali 10,5, composto da: ingresso, 2 corridoi, 2 ripostigli, 6 vani utili, cucina, 2 bagni, 3 balconi ed una cantina, per superficie lorda virtuale complessiva pari a mq 251,05.
Prezzo base: euro 150.600,00.
LOTTO SECONDO: Piena proprietà dell’immobile ad uso abitativo, sito in Genova,
Via Sampierdarena, civ. 46, int. 9, piano 5°, di vani catastali 12, composto da: ingresso, corridoio, 7 vani utili, cucina, disimpegno, ripostiglio, 2 bagni, balcone e cantina,
per superficie lorda virtuale complessiva pari a mq 241,95.
Prezzo base: euro 108.900,00.
Cauzione 10% del prezzo offerto; spese presunte 15% del prezzo offerto, entrambe
con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzione Immobiliare R.G.E. N. 353/12” allegati all’offerta.
Offerta minima in aumento: euro 2.000,00
Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso
la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 19/9/2016 dalle ore 9 alle ore 13.
Per stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità, nonché modalità presentazione offerte, consultare perizia ed avviso di vendita pubblicati
a norma di legge sul sito ufficiale
www.astegiudiziarie.it. Per informazioni Assoprove al n. 010.5530602 lunedì dalle 9
alle 12 e mercoledì dalle 15 alle 18.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE
R.G.E. 235/2014
I AVVISO DI VENDITA
Il giorno 30 settembre 2016 alle ore 15,30
nell’Aula 44 al 3° piano del Tribunale di Genova, il Dott. Simone Lupi procederà alla
vendita senza incanto della piena proprietà
del seguente immobile:
LOTTO UNICO:
Nel Comune di Rapallo, appartamento sito
in Via Camporino 13B, composto da ingresso con zona cottura, soggiorno, bagno,
disimpegno, due camere e cucina al piano
primo, terrazzo sul lato di levante, due poggioli sul lato di ponente e locali di sgombero
al piano sottotetto. Risultano annessi due
posti auto contrassegnati con i numeri 3 e 4
facenti parte di autorimessa mai completata posta in fregio alla stessa via Camporino
ed asserviti con vincolo di pertinenzialità ai
sensi della Legge 122/1989 (c.d. Tognoli).
I.P.E.: 394,43 kwh/m2 Classe G
PREZZO BASE: euro 203.000,00
Offerta minima ai sensi dell’art. 572, III
co., c.p.c.: euro 152.250,00
Cauzione 10% dell’offerta, con assegno
circolare non trasferibile intestato a “Esec.
Imm. 235/2014”, e Spese presunte 15% dell’offerta, con assegno circolare non trasferibile intestato a “Cavei - Esec. Imm.
235/2014”, entrambi allegati all’offerta.
Regolarità edilizia: Leggere perizia
Stato dell’immobile: Leggere perizia
Le offerte, in busta chiusa ed in bollo, dovranno essere presentate, secondo le modalità riportate nell’Avviso di vendita, presso lo studio del sottoscritto in Genova, Via
XX Settembre 3/10, previo appuntamento
telefonico al numero 010.589597 entro le
ore 13 del 29 settembre 2016.
Per maggiori informazioni consultare la relazione peritale unitamente all’avviso di
vendita sul sito www.astegiudiziarie.it o
contattare il delegato. Il Tribunale non si avvale di mediatori e che nessun compenso
per mediazione deve essere dato ad agenzie immobiliari.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE
N. 879/2013
V° AVVISO DI VENDITA
Il giorno 29/09/2016 alle ore 14,30 presso il
Tribunale di Genova, III piano, aula 44, sarà
posto in vendita senza incanto il seguente
immobile:
Appartamento sito in Busalla (GE), via Salvarezza Bastia 43H, (ingresso, soggiorno/
cucina bagno, 2 camere sup. Ld. Circa mq.
81,46 con giardino circa mq. 256)
PREZZO BASE: euro 25.000,00
Il bene è descritto nella relazione di stima
del 15/12/2014 Arch. Angela Rosa che l’offerente ha l’onere di consultare ed alla quale si fa espresso rinvio anche per tutto ciò
che concerne l’esistenza di eventuali oneri
e pesi a qualsiasi titolo gravanti sui beni
stessi, disponibile sul sito internet
www.astegiudiziarie.it.
Non saranno considerate valide offerte inferiori di un quarto rispetto al prezzo base
d’asta e le offerte valide, inferiori al prezzo
d’asta, saranno prese in considerazione
solo se non ve ne saranno altre e se il delegato non riterrà che ad una vendita successiva non si potrà ottenere un prezzo superiore. Le offerte di acquisto, in busta chiusa
ed in bollo, dovranno essere presentate secondo le modalità descritte nell’avviso di
vendita, presso lo studio del Delegato,
Dott. Vittorio Bini, sito in Genova, via D.
Fiasella n. 3/12, previo appuntamento telefonico, tel. 010/530070, entro le ore 13, del
28/09/2016. Gli assegni da allegare all’offerta devono essere intestati :
E. I. n° 879/2013”.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE
R.G.E. N. 784/12
G.E. Dott. Roberto Bonino
AVVISO DI VENDITA
Il delegato Avv. Matteo Caniglia Cogliolo
avvisa che il giorno 14/9/2016 alle ore 18
presso il Tribunale di Genova, aula 44, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto
del seguente bene:
LOTTO UNICO: Piena proprietà dell’immobile ad uso abitativo, sito in Genova (GE),
Via Carlo Barabino , civ. 26, int. 8, scala B,
posto al 4° piano, di vani catastali 9,5 e
composto da: ingresso con soggiorno, 4
camere, cucina, bagno principale, un piccolo bagno e balcone.
PREZZO BASE: euro 300.000,00.
Cauzione 10% del prezzo offerto; spese
presunte 15% del prezzo offerto, entrambe
con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzione Immobiliare R.G.E. N. 784/12” allegati all’offerta.
Offerta minima in aumento:
euro 2.000,00.
Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso
la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in
Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì
dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 13/9/2016
dalle ore 9 alle ore 13.
Per stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità e vincoli, nonché modalità presentazione offerte, consultare perizia ed avviso di vendita
pubblicati a norma di legge sul sito ufficiale
www.astegiudiziarie.it.
Per informazioni Assoprove
n. 010.5530602 lunedì dalle 15 alle 18
e mercoledì dalle 9 alle 12.
TRIBUNALE DI GENOVA
FALLIMENTO N. 119/13
II AVVISO DI VENDITA
Il curatore, dott. Andrea Castello, avvisa
che il giorno 14 SETTEMBRE 2016 ore 16,
presso l’aula 46, piano 3, del Tribunale di
Genova, procederà alla vendita senza incanto dei seguenti immobili:
LOTTO 1:
in Comune di Genova, quartiere Prà, 100%
proprietà superficiaria appartamento in Via
Martiri del Turchino 129/6, posto al piano 3,
composto da disimpegno d’ingresso con
soggiorno a vista, cucina, ampio bagno, ripostiglio, tre camere, due balconi, con annessa cantina, di circa 130 mq. lordi.
PREZZO BASE: euro 100.000,00.
LOTTO 2:
in Comune di Genova, 100% proprietà appartamento in Via Borzoli 68/16, posto al
piano 5, composto da ingresso, due camere, soggiorno con cucina, sala, disimpegno, bagno, due ripostigli, un balcone, di
circa 103 mq. lordi.
PREZZO BASE: euro 108.000,00.
Aumenti minimi: euro 1.000,00.
Saranno valide le offerte inferiori al prezzo
base, in misura non superiore ad 1/4 (art.
572 c.p.c). L’offerta dovrà essere presentata in busta chiusa entro le ore 13 del giorno
13 settembre 2016 presso lo studio del curatore e dovrà contenere due assegni circolari non trasferibili intestati al fallimento,
di importo pari al 10% e al 15% del prezzo
offerto.
REGOLARITA’ EDILIZIE: leggere perizie.
Per informazioni consultare il sito
www.astegiudiziarie.it, o rivolgersi al curatore tel. 010/8391347.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE R.E. N. 910/15
AVVISO DI VENDITA
Il sottoscritto Avv. Luca Amicabile, con studio in Genova, Via XX Settembre 32/7, tel.
010591049, fax 0105943563, professionista delegato alla vendita nella procedura esecutiva
n. 910/2015 R.E.
Avvisa che il giorno 19/09/2016 alle ore 14 presso l’Aula 46, piano 3, del Tribunale di Genova,
Piazza Portoria 1, verranno posti in vendita senza incanto i seguenti beni immobili:
LOTTO UNICO: Ufficio posto al piano secondo del fabbricato sito in Comune di Genova
(GE), Vico Chiuso Paggi civ. 4 interno 8.
PREZZO BASE: euro 132.600,00.
Per la descrizione dettagliata dell’immobile si rinvia alla perizia consultabile sul sito
www.astegiudiziarie.it nonché presso lo studio del Professionista Delegato.
Le offerte di acquisto, redatte in bollo da euro 16, dovranno essere presentate in busta chiusa, previo appuntamento telefonico, presso lo studio del professionista Delegato in Genova,
Via XX Settembre 32/7 entro le ore 12.30 del giorno lavorativo precedente la vendita unitamente alla cauzione del 10% ed all’acconto spese del 15% dell’offerta con due assegni circolari distinti intestati a “Esecuzione immobiliare RE 910/2015”.
Per maggiori informazioni contattare il Custode So.ve.mo. Srl al n. 0105299253.
Genova, 11/07/2016
Il delegato alla vendita
Avv. Luca Amicabile
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SUL SITO WWW.ILSECOLOXIX.IT
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE
R.G.E.666/11+267/12+246/14
G.E. Dott. Daniele Bianchi
AVVISO DI VENDITA
Il delegato Dott. Marco Abbondanza avvisa che il giorno 28/9/2016 alle ore 18 presso
il Tribunale di Genova, aula 46, piano 3°,
avrà luogo la vendita senza incanto del seguente bene:
LOTTO UNICO: Piena proprietà di villa, sita
in Genova, località Capo Santa Chiara, Via
Flavia, civ. 13, costituita da:
- appartamento di vani catastali 3,5 posto
al 2° piano sottostrada e composto da: 2 camere, ripostiglio e WC;
- appartamento di vani catastali 5 posto al
1° piano sottostrada e composto da: camera, bagno/WC, cucina, ampio soggiorno
doppio e veranda, facente corpo unico con
il precedente tramite la scala interna e la veranda coperta comuni.
La villa sviluppa complessivamente una superficie commerciale pari a circa 146 mq di
cui 114 mq circa calpestabili. Il terrazzo di
copertura sovrastante, sito al piano strada,
sviluppa una superficie pari a circa 86 mq
ed è gravato di servitù di passaggio. Sono
ricompresi nella cessione 2 appezzamenti
di terreno di cui uno pertinenziale alla villetta di circa mq 230 e l’altro adiacente di circa
mq 70. Il terreno pertinenziale è gravato da
servitù di passaggio.
PREZZO BASE: euro 859.275,00.
Cauzione 10% del prezzo offerto; spese
presunte 15% del prezzo offerto, entrambe
con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzioni Immobiliari riunite R.G.E. N.
666/11+267/12+246/14” allegati all’offerta.
Offerta minima in aumento:
euro 5.000,00.
Le offerte, in busta chiusa ed in bollo da euro 16, dovranno essere presentate presso
la sede di ASSOPROVE TRIB-GE, sita in
Genova, Via Mylius 7/2, ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giorno 27/9/2016
dalle ore 9 alle ore 13.
Per dettagliata descrizione della villa, stato
di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità, servitù attive e
passive, vincoli ed oneri fiscali nonché modalità presentazione offerte, consultare perizia ed avviso di vendita pubblicati a norma
di legge sul sito ufficiale
www.astegiudiziarie.it. Per informazioni
Assoprove n. 010/5530602 lunedì dalle 15
alle 18 e mercoledì dalle 9 alle 12.
TRIBUNALE DI GENOVA
FALLIMENTO R.F. 55/2013
AVVISO DI VENDITA
Il giorno 28 settembre 2016 alle ore 16, nella sala delle udienze del Tribunale di Genova (Palazzo di Giustizia – Piazza Portoria,
1 – Piano III – Aula 46), saranno posti in
vendita senza incanto gli immobili della
procedura in epigrafe, siti nel comune di
Rapallo (GE), Frazione San Michele di Pagana, Località Saltincielo e precisamente:
LOTTO UNICO: numero 499 (quattrocentonovantanove) quote di proprietà immobiliare indivisa a godimento turnario, espressi in cinquantaduesimi di proprietà (corrispondenti ciascuna quota a una settimana
di godimento turnario non intesa come settimana in senso lato – lunedì/domenica –
bensì come otto giorni prestabiliti ed immodificabili), di appartamenti siti in Comune di
Rapallo (GE), Frazione San Michele di Pagana, Località Saltincielo, facenti parte del
complesso residenziale denominato “Logge di San Michele” ubicati in parte (n. 52
appartamenti) all’interno del fabbricato denominato “Costa del Gelsomino” distinto
con i civici dispari da n. 1 a n. 79 di Via Pietrafredda, ed in parte (n. 9 appartamenti)
nell’immobile denominato “Costa dei Pini”,
distinto con i civici 2 e 2A di Via Pietrafredda, come esattamente individuate e descritte nella perizia di stima e successive
integrazioni.
PREZZO BASE: euro 1.000.000,00
(unmilione/00).
La perizia di stima e le successive integrazioni sono disponibili sul sito internet
www.astegiudiziarie.it e
www.fallimentigenova.com.
Le offerte di acquisto dovranno essere presentate, secondo le modalità descritte nel
testo sopra pubblicato “Come partecipare
alla vendita giudiziaria” entro le ore 12 del
giorno 27 settembre 2016, previo appuntamento, presso lo studio del curatore, con la
precisazione che gli assegni circolari a titolo di cauzione e di anticipazione delle spese dovranno essere intestati a “Fallimento
Immobiliare Gelsomino S.r.l. in liquidazione”, ed inseriti nella busta chiusa contenente l’offerta.
Non saranno considerate valide offerte inferiori di un quarto rispetto al prezzo indicato nell’avviso di vendita. In presenza di più
offerte (anche inferiori al prezzo base ma
non inferiori di oltre un quarto), gli offerenti
tutti saranno immediatamente invitati, ai
sensi dell’art. 573 c.p.c., ad una gara sull’offerta più alta.
Per maggiori informazioni rivolgersi, previo
appuntamento, allo studio del curatore,
Dott. Stefano F. Gotta,
Genova – Piazza della Vittoria 12/9
(tel. 010/581.497 – 010/581.778).
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE
R.G.E. 731/2013
II AVVISO DI VENDITA
Si avvisa che il giorno 20 settembre 2016
ore 17,30 presso l’Aula 44, 3° piano del Tribunale di Genova procederà alla vendita
senza incanto del seguente immobile:
LOTTO UNICO - Piena proprietà dell’unità immobiliare sita nel Comune di Genova, con accesso dal civico 12 di Via G. B.
Monti, posto al piano primo e composto
da: corridoio, ingresso, quattro camere,
cucina e bagno. Superficie lorda commerciale mq. 95,00 circa altezza interna m.
3,10 circa.
BASE D’ASTA: euro 54.000,00
Spese presunte: 15% dell’offerta. Cauzione: 10% dell’offerta. Entrambi con assegni circolari non trasferibili intestati a
“Esec. Imm. RGE 731/2013” allegati all’offerta.
Rilancio minimo: euro 1.000,00.
Regolarità edilizia e stato dell’immobile:
Leggere relazione peritale anche su
www.astegiudiziarie.it.
Le offerte, in busta chiusa e in bollo, dovranno essere presentate secondo le modalità riportate in “testata” presso lo Studio del Delegato alla vendita e Custode in
Genova, Via Colombo 7/6 previo appuntamento allo 010.0995360 entro le ore 12
del 19 settembre 2016. Le richieste di visita dovranno pervenire entro e non oltre 5
giorni lavorativi dalla data fissata per la
presentazione delle offerte. In caso di offerta inferiore rispetto al prezzo base, ma
in misura superiore ad un quarto, il Delegato potrà far luogo alla vendita qualora ritenga che non vi sia seria possibilità di
conseguire un prezzo superiore con una
nuova vendita.
TRIBUNALE DI GENOVA
ESECUZIONE IMMOBILIARE
R.G.E. N. 498/08
G.E. Dott. Franco Davini
AVVISO DI VENDITA
Il Dott. Rodolfo Gillana avvisa che il giorno 28/9/2016 alle ore 17,30 presso il Tribunale di Genova, aula 46, piano 3°, avrà luogo la vendita senza incanto dei seguenti
beni:
LOTTO SECONDO: 50% della piena proprietà dell’immobile, sito in Busalla (GE),
Via Palladia, civ. 6/1, di vani catastali 6,
composto da: ingresso, 5 camere, locale
w.c. e ripostiglio, per superficie lorda pari a
circa mq 100,46.
PREZZO BASE: euro 31.796,00.
LOTTO TERZO: 50% della piena proprietà
dell’immobile, sito in Busalla (GE), Via Palladia, civ. 6A/1, piani terra e 1°, di vani catastali 5, composto, al piano terra, da: ingresso, 2 camere e locale w.c.; al 1° piano vi sono altre 2 camere. L’immobile sviluppa
complessivamente una superficie lorda pari a circa mq 79,04.
PREZZO BASE:euro 21.038,00.
LOTTO QUARTO: Piena proprietà dell’immobile, sito in Savignone (GE), Via A. Caprile, civ. 7/1, composto da: 3 camere, cucina, disimpegno e w.c.. E’ annesso all’immobile un magazzino al piano terra. L’immobile sviluppa una superficie lorda pari a
circa 69,76 mq, il magazzino misura circa
47,60 mq.
PREZZO BASE: euro 70.285,00.
LOTTO QUINTO: Piena proprietà dell’immobile, sito in Savignone (GE), Via A. Caprile, civ. 7/A, articolato su 3 piani: piano
terra, piano 1° e seminterrato. Il piano terra
è composto da: ingresso, zona giorno con
angolo cottura e bagno. Il piano 1° è composto da: locale disimpegno e 2 camere.
Nel giardino di proprietà antistante l’immobile sono presenti una piccola piscina, un
locale deposito ed un forno.
PREZZO BASE: euro 152.044,00.
LOTTO SESTO: Piena proprietà di 16 terreni, siti in Savignone (GE) censiti al Catasto dei terreni di Savignone (GE) con i seguenti identificativi: Fgl. 4 - Mapp. 141; Fgl.
7 – Mapp. 527; Fgl. 15 – Mapp. 121; Fgl. 15
– Mapp. 348; Fgl. 15 – Mapp. 349; Fgl. 16 –
Mapp. 185; Fgl. 17 – Mapp. 465; Fgl. 17 –
Mapp. 1; Fgl. 20 – Mapp. 103; Fgl. 20 –
Mapp. 106; Fgl. 20 – Mapp. 109; Fgl. 22 –
Mapp. 86; Fgl. 22 – Mapp. 87; Fgl. 22 –
Mapp. 198; Fgl 23 – Mapp. 271; Fgl. 23 –
Mapp. 272.
PREZZO BASE: euro 50.372,00.
Cauzione 10% del prezzo offerto; spese
presunte 15% del prezzo offerto, entrambe
con assegni circolari N.T. intestati a “Esecuzione Immobiliare R.G.E. N. 498/08” allegati all’offerta.
Offerta minima in aumento:
euro 2.000,00. Le offerte, in busta chiusa
ed in bollo da euro 16, dovranno essere
presentate presso la sede di ASSOPROVE
TRIB-GE, sita in Genova, Via Mylius 7/2,
ogni mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 ed il
giorno 27/9/2016 dalle ore 9 ore 13.
Per stato di occupazione, regolarità edilizia, urbanistica e catastale, abitabilità, nonché modalità presentazione offerte, consultare perizie ed avviso di vendita pubblicati a
norma di legge sul sito ufficiale
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Lunedì 18/07/2016 in loco
Affidamento: ore 9, Genova Via Quarto 14/a :arrediedattrezzatureperbarristoranteeuro 39.350,00
Fallimento: ore 10,30 Genova Via B. Liguria 6/15 Lotto unico: arrediedattrezzatureperufficioeuro 1.000,00
Lunedì 18/07/2016 ore 9,00 in sede
Fallimento: apparecchiatureemacchinariutensilieuro 1.792,00-benimagazzinominuteriaeuro 448,00(consultaresito
www.ivggenova.itocontattareuffici)
Lunedì 18/07/2016 ore 15.30 in sede
Fallimenti: Kimco tg.DV73799 euro 193,06 - Volkswagen Tiguan tg. ED468FC euro 16.000,00 - Fiat Fiorino tg.
EL937MWeuro 6.000,00(consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici)
Affidamento: arrediedoggettisticavariaeuro 1.070,00
Procura: Kimcotg.DB64290euro 200,00
Giudiziaria: consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici
Martedì 19/07/2016 in loco
Giudiziaria: consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici
Equitalia: ore 9,10 Genova Via Geirato 81/r : Sym tg. DY07669 euro 600,00 (eventuale 2° incanto al 50% il giorno
20/07/2016)
Mercoledì 20/07/2016 in loco
Fallimento: ore09.30GenovaViaNS.delMonte14lottounicomaterialeedattrezzatureperimpiantielettricieuro4.800,00
-FiatPuntotg.BX677CSeuro 80,00
Equitalia: ore 11,10 Genova Via Carbonara 56: variarredicasaeuro 1.500,00(eventuale2°incantoal50%ilgiorno
21/07/2016)
Giovedì 21/07/2016 in loco
Giudiziaria: consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici
Equitalia: ore 10,30 Sestri Levante, Lungomare Descalzo 6: vari arredi casa euro 1.500,00 (eventuale 2° incanto al
50%ilgiorno22/07/2016)
Venerdì 22/07/2016 ore 9, in loco
C.P.: Genova Piazza della Vittoria 7: varimobiliufficioeuro 500,00
Venerdì 22/07/2016 ore 11, in sede
Fallimento:lottounico: terrenisitiinComuneCeranesieuro 26.976,00–attrezzatureemacchinarimovimentoterra(singolilotti)euro 138.000,00(consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici)
Fallimento:Presentazioneofferteentroleore12,del21/07/16 lottounico: 2baracchedacantiere2containerbennamiscelatriceeuro 50,00-Fiat600Vantg.BA383DL euro 50,00-lotto unico: macchinariedattrezzaturepercantiereedile
euro 50,00(consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici)
Lunedì 25/07/2016 ore 15.30 in sede
Fallimento:45pneumaticieuro 4500,002pceuro 100,00consultaresitowww.ivggenova.itocontattareuffici
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Rubrica
Tabelle rubriche e Tariffe per Annunci Economici su
1
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ANNUNCI ECONOMICI
Descrizione
Vendita appartamenti e terreni
Acquisto appartamenti
Offerte affitto
Domande affitto
Vendite negozi - locali commerciali
Acquisto negozi - locali commerciali
Aste, concorsi, appalti, fallimenti
Prestiti e finanziamenti
Offerte impiego e lavoro
Corsi formazione lavoro stage
Domande impiego e lavoro
Corsi, lezioni e traduzioni
Matrimoniali
Autoveicoli
Moto e cicli
Nautica, attrezzature campeggio
Artigianato e traslochi
Mobili, arredamenti
Arte, antiquariato, oggetti vari
Animali e veterinaria
Investigazioni, ricerche, smarrimenti
Cure mediche, fisioterapia, case riposo
Chiromanti e radioestesia
Professionisti e prestazioni diverse
Massaggi e cure estetiche
Minimo 12 parole ad annuncio
TARIFFE IN € A PAROLA
Domenica
Giovedì
altri gg.
1,55
1,55
1,55
1,55
1,55
1,55
4,00
2,00
2,00
2,00
1,00
2,00
2,00
1,25
1,25
1,25
1,25
1,25
1,25
4,00
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1,25
4,00
2,00
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1,00
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IL SECOLO XIX
INVENDUTI GLI IMMOBILI DELLA SANITÀ, L’AGENZIA SCHIACCIATA DAGLI INTERESSI ALLE BANCHE
Arte verso il baratro:
in cinque anni
già bruciati 11 milioni
ROBERTO SCULLI
QUASI 11 milioni bruciati, in
cinque anni, dal 2011 a oggi, e
un'azienda,quellachegestisce
le case popolari, sempre più risucchiata nel baratro. Dell’utilizzo di Arte come “mulo” per i
debiti della sanità molto si è
detto e l’operazione è stata
censurata a ripetizione dalla
Cortedeiconti.Forsemenonotochegliannistannopassando
e mentre non un solo immobile è stato venduto, a dispetto di
ripetuti tentativi, la banca che
ha concesso tre mutui - Carige
- incassa fior di interessi. E la liquidità per sostenere i compiti
istituzionali - ristrutturare e
gestire il patrimonio abitativo
pubblico - è ridotta al lumicino.
Ènotiziafrescadellalitetrail
Comune di Genova, per cui Arte gestisce 4053 immobili, e
l’azienda regionale (proprietaria di altri 5 mila). Quest’ultima chiede a Palazzo Tursi 4.8
Alice Salvatore
milioni per coprire le perdite
degli ultimi anni. Il Comune ha
risposto picche. Ma è chiaro
che uno dei fattori di squilibrio
è l’impropria cartolarizzazione.
In sintesi: a fine 2011 la Regione si trova a dover tappare
un nuovo buco della sanità. Se
nonlofacesse,ilgovernolaforzerebbe a ritoccare l’Irpef. Per
evitarlo, l’invenzione è far acquistare, per legge, un pacco di
33 fabbricati e 7 terreni del patrimonio della sanità pubblica
adArteGenova.Laprimastima
parla di una settantina di milioni, poi si interviene valoriz-
zando i lotti dal punto di vista
urbanistico. In pratica, rendendo più semplici e appetibili
delle operazioni immobiliari,
il valore - presunto - tocca i 103
milioni. Guardacaso è la cifra
necessaria a tamponare il buco.
A pagarli è Arte che, però, in
cassa non li ha proprio. Così si
ricorre ai mutui: due più uno
successivo, per arginare le turbolenze causate dai primi. Ed è
il saldo di questi interessi ad
aver quasi toccato, sino a oggi,
quota11milioni.Ilchesarebbe
in teoria sostenibile, se gli immobili, nel frattempo, fossero
stati venduti. Invece, nulla: generalmente in cattive condizioni, con vincoli di ogni tipo
(storici, architettonici, testamentari ecc.), a dispetto di un
ulteriore tentativo andato in
scena alcuni mesi fa, sono ancora tutti sul groppone di Arte.
E se, allora, l’intervento sulle
imposte fu evitato, il poco edificante risultato è che, da allora, le tasse sono state comunque alzate e Arte ha bruciato
un mare di denaro, mancando
sempre di più ai propri compiti
Il Papa nomina
Bagnasco
suo inviato
PAPA Francesco ha nominato
il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e
presidente della Conferenza
Episcopale Italiana, suo inviato speciale al Congresso
eucaristico nazionale d’Italia, che sarà celebrato a Genova dal 15 al 18 settembre
prossimi. Lo ha confermato
ieri il bollettino della Sala
stampa vaticana. Nei mesi
scorsi si era parlato di una
possibile visita del Papa in
occasione del Congresso Eucaristico. Ma il viaggio a Genova del Pontefice è stato
poi annullato.
Salvatore: «La giunta Toti non affronta il nodo»
IL RETROSCENA
CONGRESSO EUCARISTICO
Le case popolari di via Lugo, a San Teodoro
fondamentali. La situazione rischia peraltro di aggravarsi a
breve, visto che si passerà da
una rata con interessi “calmierati” al regime ordinario. E ciò,
in qualche modo, spiegherebbe anche l’urgenza da parte
dell'azienda di recuperare
proprio adesso dei presunti
crediti (così dice il Comune)
che partono fin dal 2011 e arrivano dritti ai giorni nostri.
Che sulla vicenda si faccia
chiarezza è uno dei mantra del
Movimento 5 Stelle. Che contesta alla giunta Burlando di
aver architettato l’operazione
e alla giunta Toti di non aver
fatto nulla per risolverla. Dopo
aver chiesto senza successo
che fosse istituita una commissione d’inchiesta, i sei consiglieri 5 Stelle stanno bom-
bardando il consiglio di interrogazioni. L’ultima è sul ruolo
avuto dai vertici burocratici
dell’ente,buonapartedeiquali
confermati dalla nuova giunta
- su tutti il direttore delle Finanze Claudia Morich - nelle
riunioni della cosiddetta cabina di regia, organo creato appositamente per “costruire”
l’operazione. «Chiediamo se la
giuntaapproviuntalelivellodi
esposizione della dirigenza»,
scrive il gruppo dei 5 Stelle al
completo. «Non solo - aggiunge Alice Salvatore - la giunta
deve spiegare perché non ha
attivato il fondo per la morosità e ha rifiutato ogni discussione e approfondimento in aula».
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IL CONVEGNO
Le prospettive
per l’Europa
dopo la Brexit
UN INCONTRO per parlare di
prospettive, problemi e opportunità conseguenti al referendum che ha messo in moto
l’uscita della Gran Bretagna
dall’Unione Europa. Lo organizza l’Ordine degli Ingegneri, di concerto con l’associazione Master in diritto tributario dell’Università di Genova. L’incontro si terrà nella
sala Frixa, in piazza della Vittoria 11/10, sede dell’Ordine
degli ingegneri, lunedì a partire dalle 15. Tra i relatori figurano avvocati, economisti,
professionisti in genere europarlamentari e politici locali.
genova
IL SECOLO XIX
UN CARTELLO SCRITTO A MANO ANNUNCIA L’ENNESIMO DISSERVIZIO NELL’EX HOTEL COLOMBIA
Niente luce, chiusa la biblioteca universitaria
Bollette non pagate: stop alla fornitura elettrica. A rilento il trasloco dei volumi
FRANCESCO MARGIOCCO
POCHE PAROLE scritte in
pennarello rosso, in un freddo burocratese: «In data
14/7/2016 è stata inopinatamente interrotta la fornitura
di energia elettrica alla Biblioteca». Il messaggio, infilato in una busta di cellophane, è appeso ad una delle colonne all’ingresso di quello
che un tempo era il Grand
Hotel Colombia e oggi è la Biblioteca universitaria. Sarebbe meglio dire, “e oggi dovrebbe essere la Biblioteca
universitaria” visti i continui
disservizi che da ormai due
anni la Biblioteca sta inanellando. Prima un trasloco deciso all’improvviso dall’allora direttrice Maria Concetta
Petrollo, per lasciare la vecchia sede di via Balbi quando
la nuova non era ancora
pronta. Poi l’attesa dei volumi, che solo in minima parte
sonostatitrasferitieperilresto giacciono ancora, inscatolati, nella vecchia sede. E
ora la chiusura perché manca la corrente elettrica. «La
Biblioteca pertanto - prosegue il messaggio affisso all’ingresso - rimane chiusa al
pubblico sino al ripristino».
Riuscire ad avere chiarimenti, ieri, è stato difficile.
Abbiamo cercato di metterci
in contatto con il direttore
della Biblioteca, Roberto
Marcuccio, che da circa un
anno ha preso il posto di Maria Concetta Petrollo, ma la
Biblioteca era, appunto,
chiusa e il suo telefono squillava a vuoto. A dispetto del
nome la Biblioteca universitaria fa capo non all’Università ma al ministero dei Beni
culturali. Abbiamo quindi
chiesto informazioni al segretario regionale del ministero dei Beni culturali, Elisabetta Piccioni. «Per l’informazione che chiedete - ci ha
risposto - potete contattare
il direttore della Biblioteca,
dottor Marcuccio». Punto. Si
sbilancia solo una fonte qualificata dello staff della Bi-
L’ex Hotel Colombia ospita la Biblioteca universitaria
blioteca, che chiede l’anonimato: «Ci hanno tolto l’elettricità per morosità: non abbiamo
pagato
diverse
bollette».
La Biblioteca universitaria
dovrebbe essere un tempio
cittadino della cultura. I suoi
800 mila volumi circa ne fanno la biblioteca più ricca di
Genova, più della Berio. E la
sua nuova sede all’ex Colombia avrebbe dovuto aprirla
alla città, farne un luogo di
studio e di convegni. La realtà, per ora, è che degli 800
mila volumi ne sono stati
trasferiti all’ex Colombia più
o meno 400 mila. L’altra metà è rimasta al piano terra
della vecchia sede, chiusa a
chiave. L’anno scorso diversi
di quei volumi stavano letteralmente ammuffendo. Il Secolo XIX lo aveva raccontato,
con tanto di fotografie che
mostravano raccolte di giornali, periodici e riviste anche
rare invase dai funghi. Per rimuovere quelle muffe la Biblioteca universitaria si era
poi rivolta, l’estate scorsa, ad
una piccola ditta romana, lo
Studio AF srl, che per l’intervento ha ricevuto un compenso di 11.900 euro stando
a quanto riferito dal ministero dei Beni culturali. Lo stesso Studio AF srl ha anche curato il trasloco dei libri finora
trasferiti «per un importo
iniziale-èquantohafattosapere il ministero - di 107.760
euro successivamente integrato di 50.000 euro». È curioso che per il trasloco dei
volumi la Biblioteca universitaria abbia deciso di rivolgersi ad una ditta romana. Ed
è davvero disarmante la lentezza con cui i lavoratori
stanno procedendo.
«Il primo novembre sarò in
pensione e prometto che
molto prima la biblioteca sarà consegnata alla città», annunciava a inizio 2015 Concetta Petrollo. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente.
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n IL GRAFFIO
UN PATRIMONIO
CHE LA CITTÀ
ASPETTA
DA TROPPO TEMPO
CLAUDIO CAVIGLIA
A
lmeno avesse il fascino della Sagrada
Família di Barcellona,
la basilica progettata dell’architetto Antoni Gaudì e ancora in costruzione 134 anni
dopo la posa della prima pietra. Invece la Biblioteca universitaria genovese è solo un
esempio emblematico di come funzionano le cose nel
nostro Paese. Non ci sono
milioni di turisti in coda ogni
anno per visitarla, ma solo
studenti e studiosi stanchi di
disservizi. Molti libri non si
trovano perché devono ancora essere traslocati dalla
vecchia sede, parte degli
scaffali devono ancora essere
acquistati perché mancano i
soldi. Ora la storia del taglio
della fornitura elettrica. Speriamo si tratti solo di un disguido per una bolletta non
pagata. I numeri per diventare un polo di grande attrazione ci sono tutti: andrebbero
soltanto valorizzati. La città
non può più aspettare.
IL PRIMO PROGETTO FU FINANZIATO NEL TRIENNIO 2001-2003
Un restauro che va avanti da quindici anni
Ce ne vollero soltanto sei per edificare l’albergo chiuso dalla metà degli Ottanta
SI È FATTO prima a costruire
l’albergo che a trasferire la
biblioteca. L’ex Colombia,
edificatotrail1921eil1927,
in soli sei anni, e inaugurato,
era il più grande albergo
della città, col nome di Colombia Excelsior. Chiuso
definitivamente a metà degli anni ’80, venne acquisito
(nelle parti più nobili) alla
fine degli anni ‘90, dal Ministero demanio statale e dato
in uso al Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali con
la finalità di ospitare la nuove sede della Biblioteca Universitaria.
La progettazione fu affidata al Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche della Liguria, in collaborazione con i Beni Architettonici e per il Paesaggio e, in
particolare, all’architetto
Liliana Pittarello..
Il primo finanziamento
dell’opera risale al triennio
2001-2003. Il cantiere fu ufficialmente avviato nel giugno del 2004. Ma il progetto
aveva punti critici in particolare sulla distribuzione
degli spazi. Nel 2006, il Ministero dei beni culturali ha
compra ulteriori spazi nell’ex albergo Colombia. Vengono rivisti i progetti, la capienza aumenta. Vengono
pullman delle
shuttle bus
dolomiti
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al
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Genova
ogni giorno
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Versilia, Firenze e Roma
partenze per
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C
S
M
Tr
B
SOGGIORNO SULLE
Dolomiti
€ 770,00
approvate diverse varianti
tra il 2007 e il 2009. Tempi e
costi lievitano. I lavori si
concludono nel 2011: dieci
anni dopo il primo finanziamento. Nel 2012 si comincia
a parlare del trasloco che
però avviene soltanto nel
2014, due estati fa. Siamo a
15 anni esatti dall’inizio di
tutto. E il trasloco è ancora a
metà.
F. FOR.
27
CONTRIBUTO DELL’UE
Mezzo milione
per il radar
anti temporali
MEZZO milione di fondi europei, a cui si aggiungono
250 mila euro di fondi regionali, per ammodernare il sistema di monitoraggio dei
temporali e in particolare
l’impianto Radar installato
sul Monte Settepani, condiviso da Liguria e Piemonte. I lavori sono il frutto di una partnership tra Regione Liguria,
Arpal, dipartimento francese
delle Alpi marittime e Arpa
Piemonte e sono stati attivati
grazie a una delibera approvata l’altro ieri. «Grazie ai finanziamenti - precisa l’assessore alla Protezione civile
Giacomo Giampedrone - sarà
possibile potenziare il Radar
Settepani, nel Savonese, e
mettere a sistema i dati provenienti dai radar francesi e
quelli italiani. Il risultato sarà
una migliora informazione
sulla localizzazione dei temporali più forti e una maggiore comprensione della loro
evozluione a breve termine».
IL 20 LUGLIO, HOTEL MARINA
Anche Placanica
tra gli invitati
al convegno Coisp
PIAZZA Alimonda, richiesta
per l’ennesima volta, non è
stata concessa. Ma il convegno
promosso dal Coisp, uno dei
sindacati autonomi di polizia,
ci sarà. La sede scelta è l’Hotel
Nh Marina, dove il 20 luglio si
terrà “L’estintore quale strumento di pace”, G8 2011... 15
anni dopo. «Non vogliamo
provocare - dice il segretario
regionale del Coisp, Matteo
Bianchi - ma assumere coerentemente la stessa posizione. Specialmente perché certi
soggetti sono soliti demonizzare l’operato delle forze di
polizia, ancora per il G8, senza
distinzioni. Per il Coisp un attacco generalizzato è inaccettabile». L’incontro vedrà una
folta partecipazione di relatori
di bandiera: è annunciata la
presenza tra gli altri del vice
presidente del Senato Maurizio Gasparri, la capogruppo di
FI a Bruxelles Elisabetta Gardini, il direttore del Giornale
Alessandro Sallusti e l’ex carabiniere che fece fuoco in piazza Alimonda, Mario Placanica.
alpi
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IL CASO
DOMENICA
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DOMENICA
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genova
IL SECOLO XIX
PREVENZIONE E DISAGI: ECCO IL CALENDARIO DEGLI INTERVENTI
Foce, pulizie anti-alluvione
ma i divieti non piacciono
Morgante: questa è la stagione migliore per liberare le caditoie
EDOARDO MEOLI
LA PREVENZIONE anti-alluvione si fa anche (e soprattutto) d’estate. Soprattutto alla
Foce, zona che è una delle più a
rischio. Ne sono convinti Municipio, Comune e Amiu, che
hanno stabilito di avviare una
campagna di pulizia meccanizzata delle strade e delle caditoie per tutta l’estate, luglio
e agosto compresi. Una decisione, quella presa, che ha una
motivazione ben precisa: arrivare all’inizio di settembre,
quando si apre il periodo più a
rischio per le piogge, con le
strade e le caditoie pulite. «È
così che si fa la prevenzione in
un quartiere a rischio alluvionale come la Foce» - spiega
Alessandro Morgante, presidentedelMunicipioMedioLevante.
A rendere più urgente l’operazione è il fatto che le foglie
dei principali viali alberati
stanno già cadendo, creando
quell’effetto autunnale tanto
rischioso per il deflusso delle
acque pluviali. Certo come
tutte le iniziative che incidono
sul territorio e in questo caso
sulle abitudini delle persone,
anche questa ha la sua controindicazione e qualche contestatore. Perché pulire le caditoie significa chiudere le stra-
Tappeto di foglie alla Foce lo scorso mese di agosto
de qualche ora al giorno, impedire la sosta e prevedere per
chi non rispetta le ordinanze
anche la rimozione delle auto.
«In piena estate è assurdo; ci
sono persone che hanno lasciato la vettura in sosta e sono
magari in vacanza. Insomma è
una mezza follia» - dice senza
mezzi termini Caterina Silve-
stri, una del comitato di piazza
Savonarola.
E’ di qualche giorno fa la
pubblicazione del crono programma dei vari interventi. I
residenti nel quartiere dovranno tenere d’occhio le varie fasi per evitare multe o –
peggio – di trovarsi la vettura
rimossa. L’operazione pulizia
scatterà sempre dal lunedì al
sabato compreso; il divieto di
sosta sarà in vigore sempre
dalle 7 alle 11. Lunedì prossimo, 18 luglio, a inaugurare la
settimana e a stare attenti a
dove parcheggiare toccherà ai
residenti di piazza Tommaseo
lato scalinata Borghese. Martedì 19 spazzamento in corso
Torino da via Pisacane a corso
BuenoAires,mercoledì20toccherà a piazza Paolo Da Novi,
giovedì 21 a piazza Alimonda,
venerdì 22 via Casaregis da
corso Buenos Aires a via Pisacane, sabato 23 il tratto rimanente di via Casaregis. Lunedì
25 tocca a via Casaregis, dal 26
al 28 corso Torino, mentre venerdì29toccaaviaParetoesabato 30 ancora corso Torino.
Per quanto riguarda agosto
si parte il primo da piazza
Tommaseo, il 2 ancora corso
Torino, il 3 e il 4 si spazza in via
Cecchi, dal 5 all’8 ancora corso
Torino e martedì 9 piazzaPaolo Da Novi; mercoledì 10 via
Pareto, dall’11 al 13 agosto via
Casaregis. Dopo la sospensione ferragostana si riprende il
16 e il 17 con via Cecchi, il 18
piazza Alimonda, il 19 e il 20
via Barabino, il 22 piazza Tommaseo. Dal 23 al 27 l’ultimo
spazzamento di corso Torino,
dal 29 al 31 si chiude il mese
con via Casaregis.
COMMERCIO E POLEMICHE
Esselunga in via Piave,
il Municipio dice no
Anche Ascom ha bocciato il progetto
DOPO Ascom anche il presidente del Municipio Medio Levante, Alessandro Morgante,
boccia l’ipoetesi di ipermercato in via Piave (dovrebbe essere
un Esselunga): «Non reputo via
Piave il luogo idoneo per un
ipermercato per gli aspetti legati al piccolo commercio e
l'impatto sulla viabilità. Lo studio di Ascom è molto significativo». Una bocciatura tranchant, che divide anche il quartiere. Per i commercianti di Albaro, sia al dettaglio sia titolari
di altri supermercati, la presenza di un competitor di queste dimensioni è visto come fumo negli occhi. Diversa è la posizione dei residenti e delle associazioni di consumatori, per i
quali «La concorrenza non può
fare che bene». In mezzo a queste opinioni opposte, l’intervento del Municipio viene considerata da qualcuno “a gamba
tesa”: «Io sono completamente
a favore di Esselunga per spezzare il monopolio di Coop, va
benissimo un nuovi supermercato – dice Rosanna De Luca
della minoranza del Municipio
–dapartedelcentrosinistrac’è
un accanimento terapeutico».
Per quanto riguarda Morgante
e la sua maggioranza, la questione è legata alle dimensioni
dell’ipermercatoeaitimori per
la viabilità: «Ripeto lo studio
viabilistico è una cosa seria ed è
molto chiaro», aggiunge il presidente. Secondo lo studio per
la verifica dell’impatto sul traf-
Via Piave
fico di un nuovo insediamento
commerciale in Albaro, affidato da Ascom Genova e realizzatodalloStudioTandemdiMilano, si evidenziano forti criticità
nel caso di un nuovo insediamento a causa di una situazione di traffico già non particolarmente fluida, cui si aggiungerebbe un significativo flusso
indotto dei futuri clienti.
«Un’analisi puntuale – sottolinea Oscar Cattaneo, vice presidente di Ascom Genova – che
evidenzia l’attuale sofferenza
della mobilità, prospettando,
su base oggettiva, l’aumento
del traffico e ripercussioni sulla viabilità causate dalla logistica». «Con tutto il rispetto –
aggiunge Alessandro Cavo,
presidente Fepag (la Federazione dei pubblici esercizi
Ascom-Confcommercio) e vicepresidente vicario AscomConfcommercio Genova – corsoItaliadovrebbeesserepiùvicinaaunapromenadedellaCosta Azzurra che a un’area per
grandi centri commerciali».
E. M.
genova
IL SECOLO XIX
BLITZ DI CARABINIERI E GUARDIE ZOOFILE . DENUNCIATO IL PROPRIETARIO
Ronco, allevamento lager
sequestrati trenta cani corsi
Animali feriti e malnutriti. L’ombra dei combattimenti clandestini
TOMMASO FREGATTI
SULLE ZAMPE e sul dorso di
almeno una decina di cani
corsisequestraticisonosegni
sospetti. Graffi e tagli su cui
ora si concentrano le attenzioni dei carabinieri.
Da sono state provocate
quelle ferite? È quello che si
chiedono i militari della compagnia di San Martino che insieme alle guardie zoofile,
nei giorni scorsi, hanno sequestrato una trentina di canicorsicheeranomalnutritie
maltrattati in un canile lager
di Ronco Scrivia, nell’entroterra di Genova. L’intervento
all’interno della struttura
clandestina non è stato semplice. Gli animali - molti dei
quali venivano tenuti tutto il
giorno all’interno di gabbie
piccole e buie - si sono presentati agli operatori aggressivi e mordaci. Al punto che
non è stato possibile portare
via tutti i cani presenti nell’edificio come era stato previsto. I militari hanno quindi
avviato una serie di accertamenti investigativi per capire
le ragioni del comportamento aggressivo dei cani. Sono
stati picchiati dal proprietario? Oppure, venivano utilizzati per combattimenti clandestini? «Al momento - spie-
I cani corso erano tenuti all’interno di gabbie strette e buie
ga una qualificata fonte al nostro giornale - non è stato
possibile stabilirlo. Faremo
delle indagini per capire cosa
è avvenuto».
Nel mirino c’è il proprietario dell’allevamento abusivo,
un cinquantenne genovese: è
stato iscritto nel registro degliindagatiperilreatodimal-
trattamento di animali. Il blitz nel canile-lager è avvenuto
alla fine del mese. Ma l’inchiesta dei militari, affiancati
dalle guardie zoofile, era
scattata lo scorso marzo,
quando durante un primo
controllo all’interno della
struttura vennero scoperto
diversi animali chiaramente
vittime di maltrattamenti.
Il sospetto di carabinieri e
guardie zoofile è che nell’allevamento abusivo gli esemplari venissero fatti accoppiaretraloro,senzabadaread
eventuali problemi di consaguineità, per poi rivendere i
cuccioli al mercato nero.
Nel corso delle indagini è
emerso che lo stesso cinquantenne era stato fermato
più volte davanti a supermercati e centri commerciali
mentre vendeva cuccioli per
poche centinaia di euro. Tutti
i cani sono stati affidati ai canili di Monte Contessa, Monte Gazzo e Arenzano: del resto, il sedicente allevatore ha
ammesso di non essere più in
grado di mantenerli.
All’interno della struttura
restano almeno una decina di
altri cani - quelli più aggressivi - per cui è stato chiesto il sequestro alla Procura. Non appena sarà possibile verranno
addormentati e prelevati per
essere poi affidati a enti competenti. I cani corsi sono moltorichiestiegiàneimesiscorsi le associazioni che si occupano del recupero di animali
avevano lanciato un allarme
sul fiorire di un mercato nero
attorno a questa razza.
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DOMENICA
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29
INTERROGATO DAI PM
Amiu, il generale attacca
«Avrei pagato la fattura»
«Nessuno ha chiesto il servizio gratuito»
«I RIFIUTI smaltiti gratuitamente da Amiu? Non ho mai
saputo di questa prassi e tantomeno ho mai dato ordini ai
miei sottoposti in tal senso. Se
fosse arrivata una fattura di
pagamento non avrei mai
avutoproblemiadautorizzarne il pagamento anche alla luce della sensibilità che il comando generale pone sulla
questione dello smaltimento
dei rifiuti». Enzo Fanelli, generale dei carabinieri, già comandante della Legione Liguria è stato interrogato venerdì
mattina dai pubblici ministeri
Francesco Cardona Albini e
Paola Calleri. Assistito dall’avvocato Giuseppe Maria Gallo
ha cercato di ribadire la sua
estraneità alle accuse mosse.
L’alto ufficiale dell’Arma figura iscritto nel registro degli indagati per truffa nell’ambito
dell’inchiesta che nei mesi
scorsi ha visto finire in manette o nei guai funzionari e dirigenti pubblici in una gigantesca “cresta” che ha coinvolto
trentasette persone. Fanelli
ha ribadito ai pubblici ministeri che «le modalità di smaltimento non erano di sua
competenza» ma di altri «ufficiali che lavoravano per lui».
«Quel settore - ha spiegato il
generale - non rispondeva direttamente a me». Al tempo
stesso però l’ex comandante
della Legione Liguria ha ammesso di essere stato a conoscenza della necessità di
Il generale Fanelli
BALOSTRO
smaltire alcuni rifiuti e automezziindisusochesitrovavano in caserma: «Sapevo proprio per tutelare l’ambiente
che c’era da risolvere una questione di smaltimento di rifiuti in caserma - prosegue Fanelli insieme al suo legale Gallo - ma riguardava alcuni automezzi e non i rifiuti che mi
vengono contestati». Il generale ha anche ribadito come
nessuno lo avesse mai informato che Amiu per l’Arma dei
carabinieri, per la polizia, la
polizia penitenziaria, il carcere di Marassi e anche la guardia di finanza svolgesse il servizio senza pretendere del denaro: «Dopo 43 anni di onorata carriera al servizio del
paese - ha spiegato l’avvocato
Gallo - sarebbe stata una follia
mettere a repentaglio la propria reputazione per una vicenda in cui il mio assistito
non ha tratto alcun vantaggio
se non quello di garantire un
inconsapevole risparmio per
l’Arma.
T.FREG.
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genova
IL SECOLO XIX
IL SINDACO ATTACCA IN PUBBLICO LA RARI NANTES, GESTORE DELL’IMPIANTO
Sori, la “guerra della piscina”
«Debiti con Iren per 1,2 milioni»
INDOVINA A CHI
TOCCA DOMANI
Entra nel più grande mosaico di volti della
città. Ogni giorno, in questo spazio, il Secolo
XIX pubblica due ritratti scattati da Timothy
Costa di Tstudio.tv. Pubblichiamo i ritratti
realizzati in occasione dell’inaugurazione
della TGallery in via Lomellini 32
Pezzana: «Rischio chiusura». La società: «Sparate assurde»
EDOARDO MEOLI
SORI. L’addio della Pro Recco,
che dopo tre anni ha deciso di
lasciarelapiscinadiSori,èstato come sollevare coperchio
di una pentola in ebollizione.
E dentro ci si trova di tutto:
un’esposizione debitoria verso Iren da 1,2 milioni di euro,
una denuncia da parte del sindaco alla magistratura per la
manomissione illegale dell’impianto antincendio, ma
soprattutto una guerra senza
quartiere e inattesa tra il Comune di Sori e la storica società di pallanuoto Rari Nantes
Sori. Sullo sfondo il rischio di
una chiusura della piscina a
causa della gestione fallimentare, come dice il primo cittadino Paolo Pezzana, che ha
scelto di fare esplodere il caso
nel modo più pubblico possibile: con un microfono in mano, parlando ai soresi nel corso di un’assemblea pubblica.
Pezzana ha lanciato durissime accuse, mentre il giorno
dopo Bruno e Guido Polipodio, che oltre ad essere padre e
figlio sono anche presidente e
vice presidente della società
hanno risposto dichiarando
che il sindaco «sta danneggiando la società e parla a vanvera». «L’impianto ha grossi
problemi di sostenibilità - di-
Al porticciolo
Nervi, flash-mob per salvare la piscina
«Basta idee strane, qui si deve solo nuotare»
FAMIGLIE, mamme con bambini, vecchi giocatori della
Rari Nantes Nervi, residenti del porticciolo. In tanti, ieri
pomeriggio, hanno preso parte al flashmob organizzato
a Nervi per chiedere la riapertura della piscina, che per la
prima volta resta chiusa anche d’estate. È stata anche
lanciata una raccolta firme a supporto di una richiesta
precisa: «Qui si deve solo nuotare, non vogliamo cose
assurde come la piscina piena di sabbia. Non vorremmo
che l’idea strampalata del beach volley sia una scusa per
mantenere lo status quo», dice Gidia Sommariva.«Temiamo che l’obiettivo finale sia chiuderla e demolire tutto», aggiunge Andrea Agostini, di Legambiente.
SFORTUNATO DEBUTTO A GENOVA
Fallita la “caccia”
ai Pokemon in città
«Troppi accessi
server in tilt»
Ma il gioco con la nuova app
è l’occasione per fare amicizia
LICIA CASALI
GLI OCCHI FISSI sul monitor
nella speranza che la pagina
neratorniadaresegnidivita.Il
dito che freneticamente clicca
sullo schermo per aggiornare
la app. Sguardi tristi che si incrociano nella speranza di una
buona notizia. Il “Pokemon
down” ha colpito anche Genova: i troppi accessi ieri hanno
fatto crollare i server in tutto il
mondo. Impossibile giocare.
Ma nel capoluogo ligure al
danno si è aggiunta la beffa: i
problemi di connessione sianoiniziatiproprioinconcomitanza col raduno genovese.
Nel primo pomeriggio deci-
ce Pezzana - perché la Rari
Nantes che lo ha in concessione si trova in una grave situazione debitoria. Abbiamo rischiato di perdere la finale di
campionato nazionale (vinta
proprio a Sori dalla Pro Recco)
perché Iren non voleva più dare acqua alla piscina. A Iren sono dovuti 1 milione e 200 mila
euro e se non fossi intervenuto chiedendo a Iren di soprassedere, sarebbe scoppiato un
caso nazionale». Non solo:
«Abbiamo fatto un sopralluogo all’impianto dopo una bolletta da 30 mila euro per il sistema antincendio. Scoprendo che l’impianto era stato
manomesso e che si usava il
sistema antincendio per portare acqua alla vasca. Naturalmentehosportodenunciaalla
magistratura. Una nostra perizia ha accertato la manomissione». Per Bruno Polipodio le
parole del sindaco sono «follia». «Noi - assicura - abbiamo
un piano di rientro con Iren e
la posizione debitoria riguarda il gas e non l’acqua». «Questo sindaco - aggiunge Guido
Polipodio - parla di trasparenza e poi fa sparate assurde in
pubblico senza contraddittorio. Tra l’altro per l’acqua abbiamo già un nuovo gestore, la
Duferco (quella dell’Entella di
Tonino Gozzi, ndr)».
ne di giovani si erano dati appuntamento nell'atrio della
stazione Brignole per rendere
reale un gioco virtuale: trasformarelacacciaaiPokemon,
mostriciattoli protagonisti di
un fortunato cartoon degli anni Novanta, in un'occasione di
incontro.
I partecipanti, divisi in due
squadre, si sarebbero dovuti
affrontare armati di smartphone tra via XX Settembre, il
centro storico e il Porto Antico: «In fondo la vera innovazione della app è proprio questa – spiega Giacomo Bianchi,
uno degli organizzatori del raduno – Poter giocare a un videogioco in mezzo alla strada e
Emanuela: «Costruire una famiglia è una delle grandi
gioie della vita»
Michele : «Non esiste una terra pura e una impura, tutto
dipende dalla bontà o malvagità della nostra mente»
LASCIATI RITRARRE da Timothy Costa. Tutte le info
su www.tstudio.tv [email protected]
non più chiusi in casa, davanti
allo schermo di un computer:
così si possono fare nuove
amicizie». E se il raduno rende
le cose più semplici, riconoscersi non è comunque difficile: «Se vedi un altro ragazzo
checamminaperstradaarmato di telefonino, scrutando gli
angoli e magari ogni tanto
esultando, per una cattura sicuramente è un altro appassionatodiPokemonGo–sorride Valentina Parmigiani– E la
cosa particolare è che non ci
sono distinzioni: gli amanti di
questo gioco vanno dai 15 ai
50 anni e sono sia maschi che
femmine». Sarà per questo che
il grande e inaspettato succes-
so del fenomeno è stato spiegato anche con un pizzico di
malignità: va bene la nostalgia
per i cartoni dell'infanzia, va
bene la passione per i videogiochi, ma spesso la prima ragione per scaricare la app è
quella di rimorchiare.
In effetti ieri a Genova il “pokemon down” non ha scoraggiato gli appassionati: a parte
poche defezioni, la maggior
parte di chi era arrivato al raduno non si è fatto scoraggiare
dall'impossibilità a giocare e
ha messo da parte il cellulare
per due chiacchiere reali con
gli altri partecipanti. Occhi negli occhi.
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IL SECOLO XIX
DOMENICA
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A N Ò S T R A L E N G U A A - A G I O R N Â D ’A N C H E U - S C R I V E I À : G E N O V E S E @ I L S E C O L OX I X . I T
E lettie
O “ciaxei”
di moscoli
e de “còsse”
Me saiva cao che o me fïse spiegou perché mai,
se ò capio ben, antigamente à Zena se diva
“ciaxei” pe intende o
“piaxei”.
Alberto Lerone
Cao sciô Lerone, scin a-o
çinqueçento inta lengua
zeneise se diva “ciaxei”,
“cin” (pin) e atre cöse
scimili, che oua arrestan
solo inti parlæ ciù conservativi. Ma no emmo
da mäveggiâse, perché
se træta de l’evoluçion
normale da-o latin, che
in Liguria a l’à portou à
scangiâ o “PL” into “CI”:
scià pense à “ciù” (plus).
O l’è o zeneise che o l’è
irregolare, se voemmo.
Creddo che sta stöia di
moscoli che pe lezze se
devan ciammâ “còsse” a
segge l’imagine de comme semmo cheiti in basso. Mi capiscio che se inta lengua italiaña i “mitili” se ciamman int’un
mòddo, aloa a l’interno
do stato italian beseugna ciammâli coscì. O discorso, però, o no l’è
quello de forsâ unna çerta accademia à accheugge unna paròlla zeneise
(moscolo) inta lengua
italiaña, ma quello de
lottâ perché o zeneise e
o ligure seggian reconosciui da-o stato.
Roberto Lagomarsino
Calabà
INTI URTIMI TEMPI TANTE INIÇIATIVE PE-A LENGUA
A prononçia
Un evento inandiou da-i zoeni do Circolo Randal de Sestri Levante
O l’accheugge boña parte da scena muxicale de esprescion ligure
ç: come “s” in “sera”
z: come “s” in “peso”
ò: come “o” in “forte”
o: come “u” in “mucchio”
eu: come in fra. “peu”
x: come “j” in fra. “jour”
æ: una “e” aperta
ñ: è la “n” velare tra vocali
s: come “s” di “sera” se
preceduta da segno di
lunghezza e nei composti;
altrimenti semplice tra
vocali suona come in “rasoio”
u: come in francese, tranne nei dittonghi (ou, qua,
que, au, ecc) dove suona
come in “questo”.
Accenti circonflessi e dieresi sono segni di lunghezza. Le vocali toniche
davanti a consonante
semplice sono in genere
lunghe, davanti a doppia
sono brevi.
Doî giorni de muxica in zeneise
O primmo grande festival à Ne
diou o progetto, “saià ascì poscibile mangiâ a coxiña do territöio; tutto, da-o menù a-a
presentaçion do festival, o saià
in lengua zeneise. Gh’è chinze
volontäi ch’en apreuvo à l’organizzaçion: tante persoñe da
valle an vosciuo dâne unna
man. Se st’anno chì a va ben”, o
repiggia o Pallotta, “l’anno chi
vëgne faiemo e cöse ciù a l’in
grande, e daiemo spaçio a-o
tiatro ascì”.
E o l’è giusto un da valle, pe-a
preçixon de Conscenti, o Paolo
Solari, trent’anni, ciammou à
presentâ e doe seiañe. “Mi son
da Graveggia, ch’a se ciamme
ascì o Canâ di Singai, a-o çento
pe çento, donca o mei zeneise o
nol’èpròpioquellodeZena,ma
çerchiemo da lasciâ contenti
anche i ciù esteti”, o ne dixe.
“L’importante però”, o continua, “o l’è arvî un pittin l’orizzonte de sta lengua: o l’arriva
un momento che no ti peu stâ
comme unna crava sarvæga in
sciâ teu ròcca: ò che ti chiñi zu,
ò che ti resti lì à beâ da solo”.
À sentî de di zoeni che raxoñan coscì ven da pensâ: e se
in davvei unn’äia neuva a
l’avesse piggiou a sciusciâ?
Tutti i tempi arrivan, basta
aspëtâli.
ANDREA ACQUARONE
INTI URTIMI tempi no passa
settemaña sensa che ghe segge
quarcösa de dedicou a-a lengua da Liguria, da-o spaçio ch’o
gh’àlasciouo“FestivalInternazionale di Poesia”, a-e çelebraçioin pe-o Govi, a-o convegno do Finâ do quæ emmo parlou che no l’è guæi; sensa contâ
e tante iniçiative ciù picciñe.
Però un evento comme quello
ch’o se tegnià venardì e sabbo
intranti à Frisolin (fraçion de
Ne) o l’è unna novitæ mai vista,
perché o scassa i schemi a-i
quæ semmo avviæ.
Intanto a l’è unn’iniçiativa
nasciua pe voentæ de di zoeni e
pensâ sorviatutto pe-i zoeni:
un festival de doî giorni à l’äia
averta, donde da eutt’oe scin
a-a mëzaneutte ghe saià in sciô
parco boña parte da scena muxicaled’esprescionligure:tutti
artisti che çercan de sciortî
da-e colisse ormai fruste da
canson “dialettale” pe provâ à
mette à giorno a muxica zeneise, sensa renonsiâ a-a continuitæ co-a tradiçion.
“E a no ghe saià solo a muxica”, o spiega o Fabio Pallotta,
prescidente do Circolo Randal
deSestriLevante,cheol’àinan-
Vignette
Léscico
A CIAZZA ÇITTADIÑA
BARTOLOMEO IACOPONE
PRONTI PE ANÂ A-O MÂ! D’agosto
megio ancon, quande en tutti in
vacansa. Chissà donde ò misso
l’ombrellon, me l’ascòrdo tutti i
anni; ô sò, o no l’è guæi pratico, ma
mi m’è cao o comfòrt.
“Che tempo faaa?” a cria mæ
moggê d’in letto. O termòmetro o
marca40graddi.“Iononvengocon
sto caldo. Vacci tu così ti levi dai
piedi”. E va ben. A-a fermâ do celere, dapeu de vinti menuti d’atteisa,
dötrei ançien comensan à patî. Pe
fortuña unna scignoa a l’è attressâ
e a dà in gio de bustiñe de sâ minerale. E t’ô lì ch’o l’arriva, o bus.
Niatri do quartê ô ciammemmo
“o Tigre”, co-a seu corassa cô de çetron slavou ch’a giammiña pe-i
monta e chiña da çirconvallaçion.
S’ammuggemmo comme ancioe.
BROOOOOM!!! Unna fummadda
Un di tanti “Tigre” in gio
neigra a s’ïsa inte äia, con un odô de
bruxou da mette poia. “Al fuocooo!” o sbraggia l’autista. O Tigre
stavòtta o no ghe l’à fæta, o l’à tiou
o gambin. “O l’è scciuppou o Tigre”
o dixe un passaggê. Piggemmo o
celere apreuvo e arrivemmo à destin à uso treno indian.
Me piggio un cafè pe tiâme un
pittinin sciù avanti de chiña a-o
mâ, lasciando montâ ancon a coæ
de fâme un bagno, ma quande fasso pe inandiâme in sce l’æña, veddo un mostro gallezzante a vinti
Poule retrovæ
metri da riva: a l’è unna ciatta neigra che con un brasso mecanico a
descarrega di tonnei de prie e de
tæra. Un cantonê co-a pettoiña
fluorescente o “transeña” a mæña,
con tanto de nastro gianco e rosso.
“Ma cosa succede?”, domando.
“Non lo vede? Ripascimento. Oggi
il bagno non si può fare”. Gh’ammancava o ripascimento. Vaggo
a-e docce, ma un cartello o me
manda subito in derê: “RISERVATO AI SOCI”.
Ma quæ sòcci, s’a l’è unna ciazza
pubrica? “Ma c’è qualcosa che si
possa fare qui?”, diggo tra mi e mi.
“Scì, scià l’ammie, de chì à doî menuti o dovieiva passâ o celere”, o
l’interven un signoro ançian, moro
conosciuo do mæ quartê. “Se scià
va in çirconvallaçion ghe conven,
contuttoch’ovaunpittinciùlento,
perchénosòsesciàsacheancheuo
l’è scciuppou o Tigre”.
OROSCOPO
Angiou
/an-giòu/
NOMME DE CÖSA
TRADUÇION:
pergola, pergolato
EXEMPI:
Se ne stemmo a-o fresco sott’à l’angiou; a lelloa a
creuve tutto l’angiou; into canto ciù à redòsso do
giardin o gh’aiva fæto mette l’angiou.
Con tutto che se fasse unna çerta fadiga à conoscila,
sta poula a no l’é atro che o latin “ambulatorius”
into senso originäio de “pòsto donde un o va pe
demoa, à passeggiâ e à piggiâ o fresco”. A se conosce in zeneise da-o Çinqueçento e a l’à di scinònimi
inte forme “bersò” (ch’o l’è de proveniensa franseise) e “ätin”, ch’o se deuvia de ciù in rivea (F.
Toso, da-o “Piccolo dizionario etimologico ligure”).
A CUA DO ALESSANDRO GUASONI, VALIDO DA-I 17/07 A-I 23/07
BANSA
BINELLI
ARÇÊ
LION
VERSOU
O continua o periodo
de allargamento di orrizzonti. Ma dæghe a
mente, sedonca o resta
inconscio
Inta vòstra reçerca da
glöia no ascordæve
che poei dolongo
pontâ à unna glöia ancon ciù erta.
Ei da imprende à conscidiâ un successo
unna cösa riescia a-o
95%, perché o l’è o vòstro destin.
O l’è o momento bon
pe liberâve da di
peixi, pe contâ di segretti: a l’è tutta energia
in de ciù
De bordelli ghe n’ei à
basta: ei impreiso
quanto doveivi. Se
v’invitan ancon unna
vòtta, refuæ.
O teu destin inte sto periodo o l’è quello de fâ
giammin, ma de arrivâ
comonque donde t’æ
d’anâ.
TÖO
TANCOA
GRITTA
CRAVICÒRNO
VERGINE
PESCI
ÆO
Tempo de compiti
“eròichi”: trasformâ
un nemigo inte un
amigo, un sappello inte
un stimolo, ecc.
Son giorni donde arriviei a-i estremi: riesciei à dâ ò o megio ò
o pezo. Che i atri s’avvardan!
O l’è poscibile che un
giorno de questi
v’addesciei ciù savi:
veu dî che ei accettou, ei
perdonou...
No se finisce mai de
cresce, ascì ben che
sei grendi. Provæ ancon à completâve comme persoñe.
Saiei a-o mascimo da
vòstra capaçitæ de
attraçion; o reconoscimento do mondo o
no se faià aspëtâ!
Çercæ a ingheuggive de
persoñe che v’en de stimolo, co-e quæ scompartî a mainea de sentî a
vitta.
Accheugge: accoglie
Addesciei: sveglierete
Æña: arenile
Ancheu: oggi
Apreuvo: seguente
Ascì: anche
Avvardan: proteggano
Avviæ: abituati
Beâ: belare
Canto: angolo
Cao (m’è): mi piace, ho
piacere
Celere: autobus
Ciamme: chiama (Val Graveggia)
Ciazza: spiaggia
Chiñi/â: scendi/ere
Coæ: voglia
Cô de çetron: arancione
Con tutto: nonostante
Colisse: binari
Conoscila: riconoscerla
Crava: capra
Creuve: copre
Cria: grida
Dapeu: dopo
Delongo: sempre
Demoa: divertimenento
Derê: dietro
Deuvia: usa
Dötrei: alcuni
En: sono
Finâ: Finale Ligure
Gambin (o l’à tiou o): è
morto
Giammiña: arranca, fatica
Giorno (mette à): aggiornare
Grendi: adulti
Guæi: molto (in frasi negative)
Inandiou: organizzato,
portato avanti, avviato
Ingheuggive: avvolgervi
attorniarvi
Intranti: prossimi
Lelloa: edera
Mæña: marina, spiaggia
Mente (dæghe): fateci caso
Mei: mio (Val Graveggia)
Monta e chiña: saliscendi
Moro: volto
Ô: lo (pronome)
Patî: sentirsi mancare
Pin: pieno
Pittinin: pochino
Refuæ: rifiutate
Sappello: ostacolo
Sarvæga: selvaggia
Sbraggia: grida, sbraita
Sedonca: altrimenti
Segge: sia
Seiañe: serate
Singai: Zingari
Slavou: sbiadito
Tiou scù: alzato (raccimolato)
T’ô lì: ecco (lì)
Tonnei: tonnellate
Uso (à): tipo, al modo
32
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
lettere
PUNTI DI VISTA
FIERA, VANNO SALVATI
ANCORA 18 DIPENDENTI
GUIDO FASSIO e AURELIA BUZZO
T
re anni fa, Società Fiera
di Genova, nonostante le
prime avvisaglie di crisi,
alcune riduzioni di personale
e i sacrifici di coloro che erano
rimasti, era ancora una prestigiosa attrazione per il territorio ligure ed europeo. La Fiera
ospitava il Salone nautico, Euroflora e manifestazioni di
notevole impatto economico
e fieristico, gestite con professionalità ed esperienza dai 47
dipendenti.
Nonostante l’azionariato pubblico (Comune, Regione, Camera Commercio, Città Metropolitana e Autorità Portuale), una crisi prolungata, mancate scelte e investimenti in
parte sbagliati, hanno portato
i soci a liquidare la società e
ad aprire le procedure di mobilità per i lavoratori.
L’obiettivo doveva essere la
sicurezza occupazionale, il
pagamento dei creditori e la
definizione del futuro del sito
con la cessione di un ramo
d’azienda e l’attribuzione del
patrimonio necessario alla gestione delle attività. Ad oggi, è
stata chiusa la mobilità ricollocando parte dei lavoratori (in gran parte negli uffici
del Comune), ma sono rimasti
18 dipendenti a carico della
Fiera. Oltretutto, manca un
progetto sul futuro di Fiera.
Un fatto grave, sia perchè le
risorse per gli stipendi non
sono infinite, sia perché Genova ha urgente bisogno di
definire il ruolo di quel sito
che incrocia il progetto Blue
Print di Renzo Piano; non ultima, la necessità di acquisire i
finanziamenti del ministero
dello Sviluppo per provare a
tenere a Genova il Salone. Se a
questo si aggiungono le scelte
che devono esser fatte per la
Darsena, le problematiche del
Palazzetto dello Sport con
l’intervento del CONI, i costi
di manutenzione del Padiglione B e la necessità di abbattere l’ex Palazzo Nira, ora finalmente finanziata, si evidenzia
il livello dei problemi. La Fiera, più che di servizi pubblici
di trasporto, vive anche su comodi e remunerativi parcheggi, come quello di piazzale
Kennedy, quindi non si può
pensare che nel ramo d’azienda quest’area non abbia importanza. Ma il ramo d’azienda non può diventare una zavorra per chi lo acquisisce. Se
sarà – come si dice - il Porto
antico, si deve rafforzare la
sua “missione” con attività,
patrimonio e risorse. La compagine societaria deve presentare al sindacato e alla città un piano serio e sostenibile.
Abbiamo chiesto un confronto, ma ancora non c’è stato. Il
Salone Nautico 2016 è già inserito in pubblicità: non vorremmo che qualcuno pensasse di farlo senza tutti i lavoratori di Fiera.
Gli autori sono funzionario
Camera del Lavoro e segretaria
Filcams Cgil
FARMACIE
Farmacie aperte in turno
diurno continuato fino a
venerdì 22 luglio 2016
con orario 8-20
CENTRO
ZEREGA - Via XXV Aprile, 2r
CENTRO/CASTELLETTO
ASSAROTTI - Via Peschiera, 3r
CENTRO/FOCE
GHERSI - Corso Buenos Aires,
18r
ALBARO/S.MARTINO/BORGORATTI/STURLA/QUARTO
MASSA - Via S. Lagustena, 66n
QUARTO DEI MILLE - Viale Pio
VII, 61r
RIBALDONE - Corso Europa,
1140r
QUINTO/NERVI
AMORETTI Via Angelo Gianelli, 53r
S.FRUTTUOSO/MARASSI/
STAGLIENO
FRISONE - Piazzale Parenzo,
7r
GEMMA - Via Canevari, 129r
MONTICELLI - Via Monticelli,
88r
N.S.DEL MONTE - Via G.B.
D’Albertis, 15r
STAGLIENO/MOLASSANA/
STRUPPA
DE FERRARI - Via Terpi, 41 A/r
S.TEODORO/NUNZIATA/
PRINCIPE
CONTARDI - Via Balbi, 107r
PESCETTO - Via Balbi, 185r
SAMPIERDARENA
MODENA - Via Buranello,
240r
S.GAETANO - Via C. Rolando,
61Er
CORNIGLIANO/SESTRI PONENTE
GARBARINO - Via Sestri, 126r
MODERNA - Via Cornigliano,
205r
PEGLI/PRÀ/VOLTRI
GAMALERI - Via Cordanieri,
21r
RIVAROLO/BOLZANETO/
PONTEDECIMO
MOLINA - Via G. Poli, 56r
Dalle ore 20.00 è possibile
avere il recapito a domicilio
dei farmaci, se muniti
di ricetta medica urgente,
telefonando al numero
010 - 313131 (Anpas).
Il servizio è completamente
gratuito per l’utente essendo
a carico delle farmacie di zona
Farmacie aperte in turno
notturno permanente
orario 20.00 - 8.00
PESCETTO:
Via Balbi, 185r
EUROPA:
Corso Europa, 676r
IL SECOLO XIX
SCRIVERE A: [email protected]
Fax: 010.5388.587
Piazza Piccapietra 21 – 16121 Genova
La Lettera del Giorno
Il fumo uccide ma spaventiamo
anche chi beve troppo
EDOARDO CASSINELLI E-MAIL
Non mi vergogno a dire che sono un accanito fumatore, da ormai cinquant’anni, l’altro giorno,
nella mia tabaccheria, compro il solito pacchetto
di sigarette, e noto il cambiamento nella confezione, oltre alle solite scritte: IL FUMO UCCIDE, IL
FUMO CAUSA IL CANCRO, (a cui ormai ho fatto
l’abitudine) ora appaiono anche le foto di ‘organi’
deteriorati dal fumo (polmoni, o persone malate
terminali all’ospedale). Nulla da dire su questa
Rimpiango Muri
e Cortine di ferro
Rimpiango il Muro di Berlino e la Cortina di Ferro che
ci tenevano al riparo da
tutta l’accozzaglia di gente
che ci ha invaso dall’Europa
Orientale. Rimpiango i dittatori dei Paesi arabi e nordafricani che tenevano a
bada i loro popoli e che abbiamo contribuito a rovesciare in quelle Primavere
che invece di un nuovo
vento di libertà ci hanno
portato solo lutti e devastazione a casa nostra. Detesto
i nostri politici e anche le
alte autorità ecclesiastiche
che hanno permesso e caldeggiato tutto ciò. Resto
perplesso nei confronti di
coloro che, alla luce dei
fatti, invocano ancora
un’impossibile integrazione o, peggio, traggono
vantaggio da questa situazione. Penso già con orrore
agli inutili giorni di lutto
nazionale, alle ennesime
La mia città
Quella multa
è scorretta
fiaccolate che si faranno , ai
bla bla bla ed alle vane parole che, uniche, sappiamo
opporre alle armi di questi
terroristi che sono islamici
anche se questo termine
sembra bandito. E aborro
vivere in quest’ Europa che
sta precipitando in un assurdo Medioevo a causa
dell’insipienza e della malafede di chi ci governa. Se
vogliamo sopravvivere ci
vogliono misure drastiche:
penso a Gheddafi quando
nel 1969 espulse da un
giorno all’altro tutti gli Italiani dalla Libia. Non possiamo farlo anche noi oggi
in senso contrario? E poi,
questi maledetti sbarchi:
non si possono davvero fermare? Dove e quando i
prossimi? E un’ultima precisazione: forse per renderci più vicini al luogo di
quest’ultima tragedia, i
media televisivi ricordano
come Nizza sia stata a
lungo italiana. Niente di più
falso: Nizza non è mai stata
italiana ma semmai ha
direttiva europea sui prodotti del tabacco,non
cambierà il mio status di fumatore, sono cosciente che non mi fanno bene alla salute, ma
visto che pago, e salato, le sigarette al Monopolio
di Stato, chiedo, perché le stesse foto non vengono messe anche sulle bottiglie della birra
(dove c’è un frate sorridente che beve) o su una
bottiglia di Rum o whisky (dove c’è un bel veliero caraibico)? Come pago il Monopolio per le
sigarette, pago anche l’U.T.I.F. per gli alcolici, spaventiamo anche chi beve birra e si scoppia il fegato e cervello, non solo chi fuma..., il tabagismo
è notevolmente diminuito, mentre l’alcolismo è
aumentato in modo esponenziale (purtroppo la
Liguria è al primo posto per alcolismo minorile.)
sempre gravitato tra Francia, regno Sabaudo e Repubblica di Genova in
tempi in cui con il mondo
islamico si facevano conti
diversi rispetto a quelli di
oggi.
F. PITTALUGA E-MAIL
troduzione, occorre cancellare questi carrozzoni mangiasoldi senza perdere un
secondo, contestualemte
reintroducendo le Province,
che costano poco e svolgono una funzione insostituibile.
GIOVANNI BERTEI E-MAIL
Regioni via, così
il debito si abbatte Quei furti
senza rispetto
Come autorevolmente af-
fermato dal Fondo Monetario Internazionale, il debito
pubblico dell’Italia è troppo
alto e fonte di vulnerabilità.
Per abbatterlo c’è un unico
modo, sopprimere le Regioni in quanto enti inutili e
parassitari, oltretutto regni
di corruzione inaudita. Non
servono a niente in quanto
doppioni dei dicasteri governativi e costano una
vera enormità, aggravata
da un malaffare sfrenato e
irreversibile. Il debito pubblico è raddoppiato proprio
al momento della loro in-
GENOVA capocronista: Claudio Caviglia
Tel. 010.53881/fax 010.5388627 - 010.5388629
e-mail: [email protected]
16121 Piazza Piccapietra, 21
Nottetempo, hanno cercato
di asportare dalla sua teca il
quadretto della Madonna di
Montallegro,sulle alture di
Rapallo (Ge). Non riuscendovi, si sono accontentati di
rubare gli spiccioli delle
elemosine dei fedeli. Dopo i
furti negli abiti dei degenti
negli ospedali liguri e quelli
sui morti nelle liguri camere ardenti non rimane
più da stupirsi di nulla, la
parola “rispetto” e il suo significato si sono persi nei
meandri del passato.
LUIGI FASSONE E-MAIL
NON HAI SANTI IN PARADISO?
Scrivi a: “ci pensa il Secolo” [email protected]
Ogni mercoledì pubblichiamo le tue segnalazioni
LA FOTO DEI LETTORI
Protesto per il comportamento non corretto del Vigile Nr. 1823 che alle ore
8,56 del 15/7/2016 in via
Santi Giacomo e Filippo mi
ha elevato una contestazione per posteggio non regolare. Ho anche le foto allegate. Prendo atto che in
zona i posteggi anche per
motorini sono scarsi, ma mi
ha dato fastidio che su 15
motorini irregolarmente
posteggiati, anzi su careggiata di marcia solo i due
protetti dai cassonetti
dell’Amiu sono stati multati.
IL
SECOLO
XIX
Le immagini
più belle
da Instagram
FARINA ARMANDO E-MAIL
Quanto degrado
in corso Italia
Vorrei segnalare lo stato di
estremo abbandono e sporcizia, in cui versa la passeggiata di Corso Italia. Mi vergogno e arrabbio profondamente ogni volta che la percorro a piedi. Oltre alle
mattonelle rotte e non sostituite, alle aiuole in abbandono circondate da parietaria e lentamente, ma
molto lentamente aggredite da personale di Aster
che in mesi forse riusciranno a manutenere quanto
in giornata farebbe un privato, non si può non notare
la appicicosa sporcizia pro-
Un’immagine della passeggiata di Arenzano
dotta dal trascinamento di
sacchi di spazzatura con i
loro venefici percolati che
dagli ingressi di locali e stabilimenti ai bidoni di raccolta, segnano il selciato.
Loro che vivono sulle persone che frequentano il
Corso sono i primi che lo inzozzano! Nessun controllo,
nessuna sanzione, nessuna
pulizia. Amiu potrebbe facilmente fare una capatina
con una spazzatrice, qualche vigile urbano e prevenire o multare tali incivili
comportamenti. Invece
tutto tace e ogni giorno i
segni del degrado avanzano
sempre più...Sono qui a tentare una richiesta di responsabilità da parte del
mio Comune e di quanti,
con poche attenzioni in più
potrebbero salvaguardare
la nostra bella città!
FLAVIO BURLANDO E-MAIL
Ravioli, ripieni
e Sciamadda
In merito all’articolo di Umberto Curti apparso il 6 luglio pag. 1 e 10 vorrei preci-
AIRELAV1966
Sono i lettori i
protagonisti di
questa rubrica:
foto che ritraggono la Liguria
e la nostra città.
Per vedere la
propria foto
pubblicata sul
nostro sito web,
basta postarla
su Instagram,
all’hastag #ilsecoloxix. Una
delle immagini
sarà pubblicata
qui.
sare due cose: per quanto
riguarda i ravioli, io ho sempre visto usare il tagli di
carne “lonza” per fare il
sugo e conseguentemente il
ripieno per gli stessi. Per
quanto riguarda la parola
“sciamadda” parecchi anni
fa parlando con una signora
anziana che abitava in Canneto il Lungo, le chiesi informazioni in merito e mi disse
che la signora del negozio di
farinata si chiamava Maddalena da cui “scia Madda”, signora Maddalena.
LUIGI C. LETTERA
IL SECOLO XIX
33
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
genova sport
LO PSICHIATRA È IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI UNIVERSITARI
Cus: ecco Cechini, hombre horizontal
«Nasciuti era un monarca democratico, io sono abituato al lavoro di gruppo: cercherò un team manager»
L’INTERVISTA
GIORGIO CIMBRICO
DOPO 34 anni, il Cus Genova
va in analisi: da poche ore il
presidente di quella che, oltre
che più importante polisportivadellaLiguria,èanchecentro di aggregazione della popolazioneuniversitaria,nonè
più Mauro Nasciuti. Testimone, scettro e gonfalone con i
grifoni passano a Maurizio
Cechini, 66 anni, psichiatra,
responsabile della sanità penitenziaria nelle carceri di
Marassi e Pontedecimo.
Cechini, una successione
che odora di storia… «Avviene sulle ali di una designazione che giunge proprio da chi
per tanti anni è stato al timone ed è il segno di un cambiamento profondo che investe
la nostra vita, le nostre abitudini, anche il modo di intendere e praticare lo sport. Credo che con Nasciuti sia stata
attraversata una lunga era di
monarchia democratica. Lui è
erimaneundirigentedivertice, in un sistema di tipo piramidale. Oggi questa struttura, questa tipologia di leadership, è sottoposta a una mutazione: più orizzontale che
verticale. Lo si nota anche andando a sondare il panorama
politico».
Può essere un punto d’avvio per capire quale sarà la
sua linea di condotta.
«Il mio modello risente del
lavoro che svolgo: il medico, e
inparticolarelopsichiatra,lavora sempre in équipe. Prima
di tutto ricercando le esigenze che, ripeto, sono mutate.
Oggi esiste una netta frattura
tra chi fa sport agonistico e chi
si limita a una pratica ludica.
In questo senso, stiamo lavorando da tempo sulla popolazione universitaria e stiamo
raccogliendo cifre importanti: sono almeno 7.000 gli studenti che hanno a che fare con
le nostre offerte di attività, di
occasioni di svago fisico. Monitoriamo le esigenze, facciamo le nostre proposte e di solito ci azzecchiamo».
Gli impianti sono gli strumenti indispensabili…
«È uno dei grandi meriti
della presidenza di Nasciuti:
alla fine degli anni Settanta,
avevamo i campi da tennis di
via Montezovetto e nulla più.
Oggi abbiamo a disposizione
il Palacus di Valletta Puggia e
le altre strutture nella zona
del dipartimento di fisica, il
Carlini che abbiamo avuto in
gestione dal Comune, il campo pratica di golf a Quarto Alto, la pista della Fontanassa a
Savona. È un patrimonio».
Ha già uno scenario in
mente?
«Sfruttare a fondo le capacità di chi è entrato a far parte
del consiglio, assegnare compiti legati ai contatti con gli
enti locali, al marketing, alla
Maurizio Cechini (a sinistra) con Mauro Nasciuti
PROMOZIONE
Il Molassana non si nasconde
Preso Di Maria, mister Schiazza: «Vogliamo arrivare ai playoff»
FULVIO BANCHERO
PER IL TERZO anno consecutivo sarà Corrado Schiazza
l’allenatore del Molassana
che nel campionato di Promozione riparte con rinnovato entusiasmo e obiettivi
ben chiari. Quelli di accedere
ai playoff promozione magari per ritornare in Eccellenza,
lasciata due stagioni fa dopo
un solo anno di permanenza.
Ancoraunavoltalaricettasarà quella che in questi anni ha
fatto la fortuna del club del
patron Franini: i ragazzi del
settore giovanile. «Da quando alleno il Molassana – racconta Schiazza – i nostri giovani si sono dimostrati sempre il punto di forza: quelli
che abbiamo promosso sono
migliorati nel corso delle stagioni, e quelli che annualmente promoviamo dalle leve come Juniores e Allievi
hanno lasciato intravvedere
buone qualità».
Così se il mercato in uscita
ha visto la partenza del promettente portiere Riccardo
Secondelli verso la Genova
Calcio in Eccellenza, quella
della punta esperta Marco
Franceschetti e dei due 1996
Matteo Musso e Lorenzo Fu-
Giuseppe Di Maria (a destra) esulta dopo un gol
setti («Purtroppo, non essendo più obbligatori, i classe ’96
sono i primi a rimetterci dopo due anni di agevolazioni»
sottolinea Schiazza), in entrata l’unico nuovo arrivo è
l’attaccante Giuseppe Di Maria (1994) dall’Athletic. «Un
giocatore molto forte» chiosa
il mister rossoazzurro, aggiungendo che «per il resto è
stata confermata tutta la rosa
della passata stagione compresi i “vecchi” a partire da
SPORTMEDIA
capitan Barsacchi, passando
per Madaio e Caramello. A
questi vanno aggiunti due ragazzi classe 1999 – Tecchianti e Arlandini – che faranno
parte del progetto. Insomma
ho a disposizione una rosa
competitiva che potrà ritagliarsi uno spazio importante durante il torneo che partirà a settembre».
Se in molti in estate non vogliono far proclami o parlare
di obiettivi, Corrado Schiazza
è schietto e non vuole nascondersi. «Il nostro obiettivo è migliorare il sesto posto
della passata stagione, quindi proveremo a centrare i
playoff. Certo prima che si
cominci tutti vogliono vincere e nessuno retrocedere, ma
per quello che ci riguarda siamo consapevoli di essere una
buona squadra che ha dalla
sua un grandissimo entusiasmo».
Il Molassana si radunerà il
12 agosto, «per alcuni test fisici, anche se come nostra
abitudine partiremo ufficialmente dopo Ferragosto –
spiega Schiazza - so che alcune società partono una settimana prima, però non dobbiamo mai dimenticare che
siamo dilettanti quindi è giusto lasciare ai ragazzi un po’
di tempo per le vacanze. Il
primo impegno ufficiale sarà
la Coppa Italia che prenderemo come allenamento per
testare a che livello saremo
della preparazione». La chiusura è uno sguardo sul Girone
B. «Mi sembra ancora più
equilibrato dello scorso anno;aparteilLittleClubcheha
costruitounasquadrarivoluzionandolarosa.Attentiperò
al Baiardo e all’Athletic».
gestione degli impianti, evi- gigantessa maori, e portiamo
tare che i vari sport che com- a casa due Coppe delle Coppe,
pongono la parte agonistica andando a conquistare i trofei
del Cus siano vasi poco comu- in Olanda e in Cecoslovacchia
nicanti. Voglio trovare in fret- in fondo a viaggi su bus che,
ta una figura che operi da te- per citare un grande scrittore,
am manager in grado di spa- si trasformavano in corriere
ziare su una piccola galassia stravaganti. A seguire, 35 anche comprende atletica, ni da capodelegazione della
rugby,
squadra del
basket, pallaCus Genova
volo, tennis, DIFFERENZE
ai campionahockey prato, Oggi esiste
ti nazionali
individuarne
universitari.
le esigenze, una netta frattura
Una galleria
andare a cac- tra chi fa sport
di volti, di
cia di nuove agonistico
scherzi merisorse. Poche
morabili, di
formalità e e chi si limita
ricordi,
di
molta opera- a una pratica ludica successi. Non
tività: più che
c’è che da alun consiglio
lungarla».
direttivo, un
E Nasciugruppo di lati?
LUNGA VITA
voro».
«La sua è
Non le reuna dimensta che rac- Per eguagliare il mo sione naziocontareisuoi predecessore dovrei nale e interinizi.
campare fino a 100 nazionale, le«Nel ’69 mi
gata all’atleiscrivo
al- anni? Ci proverò
tica e alle
l’Università e
Universiadi
MAURIZIO CECHINI
vado a giocache nel 2019
presidente del Cus Genova
re a tennis al
torneranno
Cus, così, per
in Italia, a Napassatempo.
poli e in CamScopro che c’è la squadra di pania. Ma rimarrà con noi,
baseball e di lì a poco nasce non ho un dubbio».
anche il softball. Mi ritrovo ad
Se vorrà uguagliare il reallenare le ragazze. Vinciamo gno del suo predecessore,
due Coppe Italia, ci lanciamo dovrà arrivare a 100 anni
anche sul mercato e prendia- tondi…
mo due neozelandesi, Gina
«Ci proverò».
Webber e Rhonda Hira, una cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
CANOTTAGGIO
Raduno a Piediluco
per le convocazioni
E a Pra’ training camp a settembre
BEPPE D’AMICO
SONO COMINCIATE ieri a Piediluco le regate di selezione
Senior, Under 23 e Junior.
Presso il centro federale, la Direzione Tecnica sottoporrà gli
atleti iscritti delle varie società partecipanti a un training
intensivo di due giorni al termine del quale i responsabili
tecnici comporranno i team
azzurri per i prossimi appuntamenti internazionali. Fittissimo, infatti, il calendario di
gare, a prescindere, come ovvio, dalle Olimpiadi di Rio de
Janeiro per le quali, ormai da
tempo, i giochi sui convocati
definitivi sono conclusi, purtroppo con l’esclusione di Paolo Perino, ex del Murcarolo
ora in forze alle Fiamme Gialle, che non è riuscito a strappare il pass olimpico sul singolo, armo non certo tra i più
adatti al suo talento e alle sue
potenzialità.
Moltigliappuntamentiprestigiosi, dalla Coupe de la Jeunesse (in Polonia, a Poznan,
dal 30 al 31 luglio) ai Campionati del Mondo Senior, Under
23 e Junior per specialità non
olimpiche a Rotterdam (Olanda) da 21 al 28 agosto. Per questi sono già convocati Federico Garibaldi e Davide Mumolo
(Elpis), e Matteo Della Valle,
Andrea Panizza, Lorenzo Gaione, Giorgio Gesmundo
(sempre Elpis). Ancora Poznan ospiterà i Campionati del
Mondo Universitari dal 2 al 4
settembre.
A Genova un appuntamento importante si terrà dal 17 al
18 settembre presso il Centro
Federale Periferico di Prà. Si
tratta del Master Training
Camp 2016 organizzato dalla
Società Canottieri Elpis Genova, in collaborazione con il Comitato Regionale della Fic Liguria, master che avrà il compito non solo di insegnare a
perfezionare la tecnica di voga, ma anche di preparare gli
equipaggi che parteciperanno ai Campionati Italiani in Tipo Regolamentare, dall’1 al 2
ottobre a Brindisi, e ai Campionati Italiani di Coastal
Rowing di Lignano Sabbiadoro. Grandi ospiti per l’appuntamento genovese, i campioni
olimpici Rossano Galtarossa e
Alessio Sartori.
34
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
IL SECOLO XIX
BASSO PIEMONTE
IL TEMPO
OGGI
min.
10°
max
30°
ACQUI, FINSYSTEM È DECISA A FAR VALERE IL DIRITTO DI PRELAZIONE: GIÀ VERSATA LA CAUZIONE
MATTINO
Sereno
POMERIGGIO
Sereno
Terme, gli svizzeri offrono di più
IL PIANO
GIOVANNA GALLIANO
POZZOLO FORMIGARO. Sarà
la ditta Ariet di Voghera a occuparsi della manutenzione
fino al 2017 degli impianti semaforici e dell’illuminazione a
Pozzolo. La ditta eseguirà interventi straordinari in piazza
IV Novembre, strada del Bissone, via della Badia, strada
Cassano, via Garibaldi, via Vallicella, nel sottopasso di viale
Oreste Armano e alla scuola
elementare Oddini per un importo complessivo di 13 mila
euro. Rientra nell’elenco anche il nuovo semaforo posizionato fra la provinciale per
Villalvernia, la frazione Bettole e strada Fossa del Sale. Tale
impianto semaforico è stato
installato su richiesta degli
abitanti di Bettole che lamentavano già da tempo la pericolosità dell’incrocio. Costo: 17
mila euro (8 mila stanziati dal
Comune, il resto dalla Provincia). È pari a 7.500 euro , invece, la cifra che il Comune di
Pozzolo per la sistemazione
della copertura degli spogliatoi dell’impianto sportivo di
via Frascheta. I lavori verranno eseguiti dalla ditta Raffo
Impermeabilizzazioni di Cassano Spinola. Verrà installata,
poi, a breve, in piazza Bottazzi
la nuova casetta dell’acqua.
“L’amministrazione – dice il
sindaco Domenico Miloscioha ritenuto opportuno posizionare una fontana a favore
dei cittadini per limitare l’acquisto di bottiglie di plastica,
con minor costi di trasporto e
di smaltimento».
South Marine mette sul piatto altri 500 mila euro per tentare di battere i liguri
ACQUI TERME. Per le Terme
acquesi si apre un nuovo capitolo. Probabilmente l’ultimo, o forse no.
Due sono i fatti concreti
avvenuti negli ultimi giorni,
dopo che la Finsystem, fra i
soci di minoranza di Terme
spa, ha esercitato il diritto di
prelazione su quel pacchetto di maggioranza azionaria
(81%) che, in teoria, sarebbero dovute finire nelle mani
della South Marine Real
Estate. Primo atto: la Finsystem ha versato i 500 mila
euro di cauzione indispensabile per subentrare alla società svizzera ma, per contro, la South Marine avrebbe
rilanciato la propria offerta
di altri 500 mila euro.
Cifre alla mano gli svizzeri
avrebbero messo sul piatto
10 milioni di euro per acquistare l’intero pacchetto
azionario. È da vedere ora se
tutto ciò sarà tecnicamente
accettabile o se, essendo la
Finsystem un socio di minoranza che ha esercitato nei
tempi giusti il suo diritto di
prelazione, questo nuovo
episodio possa diventare solo un semplice ostacolo sulla
via del rilancio degli stabilimenti termali.
«La Finsystem – spiega il
sindaco di Acqui, Enrico Bertero – sta prendendo accordi
conFinPiemonteperversare
la prima parte dei 9 milioni e
mezzo di euro che erano
previsti dal bando». Si tratta
di 4,5 milioni di euro che saranno versati probabilmente già entro la fine del mese.
La cifra mancante dovrà essere invece pagata entro
giugno del 2017.
«Il diritto di prelazione è
proprio questo – spiega ancora Bertero – subentrare
agli acquirenti con le stesse
identiche condizioni. Finsystem ha esercitato un proprio diritto e, per quanto ci
riguarda, ci auguriamo che
al più presto si inizi a parlare
di un progetto di rilancio».
Nelle prossime settimane
infatti, il sindaco Bertero incontrerà i vertici della società ligure e nell’occasione si
Una delle piscine all’interno delle terme di Acqui
LA TRATTATIVA
COMUNE IMPAZIENTE
Il gruppo straniero
pronto a sborsare
10 milioni di euro
per acquisire
l’81% della società
Il sindaco: «Spero
che decolli
al più presto
il piano di rilancio
del settore termale»
parlerà di un progetto industriale da attuare al più presto.
«Noi faremo di tutto per
agevolare l’avvio di un serio
piano d’investimenti – continua il primo cittadino – faremo veramente il possibile
per far decollare il nostro
settore termale». In questo
progetto, al momento, non è
dato sapersi se ci potrebbe
essere qualche sorta di accordo con la South Marine
oppure con la cordata di imprenditori acquesi che. per
vedersi aggiudicare l’agognato 81% delle quote azionare, aveva anche presentatounricorsoalTar.Suquesto
punto le bocche sono tutte
cucite ma è chiaro che tale
possibilità è sul tavolo dei
protagonisti della vicenda.
Tra gli interventi “firmati”
da Finsystem, la costruzione
dell’albergo Hotel Roma e
Palazzo Talice Radicati e la
prima gestione delle Nuove
Terme. Rimane però da capire la realizzazione di quei
50 appartamenti proprio
davanti all’Acqua Marcia.
Appartamenti che in un primo momento avrebbero dovuto diventare parte di un
complesso residenziale ad
uso e consumo del turismo
ma che invece, successivamente, sono stati messi in
vendita come normali alloggi.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
IL 26 LUGLIO MANIFESTAZIONE PER FERMARE L’AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO DI PREDOSA
Tav e discarica, si alleano i comitati del no
I comitati della Val Bormida il 19 luglio al presidio contro il Terzo valico a Pozzolo
DANIELA TERRAGNI
SEZZADIO. Il 26 luglio in
Provincia si riunirà la conferenza dei servizi per valutare
il progetto di ampliamento
dell'attività di lavorazione
dei rifiuti industriali allo stabilimento Grassano Riccoboni di Predosa. I comitati
della Valle Bormida allestiranno un presidio in difesa
della falda idrica. Agli organizzatori, che mercoledì sera
al salone comunale di Sezzadio hanno incontrato la popolazione, un giovane agricoltore,DaniloRaineri,haofferto uova di gallina, per sensibilizzare. È di Sezzadio, ma
ringrazia del faro acceso su
Predosa. «Due progetti, stes-
so disegno – dice Raineri - se
l'acqua sarà contaminata
nonpotròpiùinnaffiareedar
da bere agli animali, come farò? Andrò a comprare le bottiglie al supermercato?».
Suirischiperleaziendeilneo
Comitato degli agricoltori
della Valle Bormida, presieduto da Maurizio Daniele, ha
mobilitato le organizzazioni
agricole.«PredosaeSezzadio
non diventeranno un polo
industriale dei rifiuti – avverte Pier Giorgio Camerin di
Sezzadio Ambiente – cinque
anni fa c'era il progetto di discarica Riccoboni in località
Cascina Borio, poi la stessa
società ha presentato il progetto di ampliamento a Predosa e nel frattempo si è sa-
puto che la ex cava Borio è
uno dei siti indicati per ricevere il materiale di scarico
del Terzo Valico, che contieneamianto.Irischisonopeggiorati, è un quadro inaccettabile per la valle Bormida,
che sta ancora scontando
117 anni di inquinamento
dell'Acna, ma riusciremo a
farci ascoltare se saremo numerosi».
I Comuni alleati, che con Castellazzo Bormida e Casal
Cermelli saliranno a 26, confidano nei quattro ricorsi in
attesa di sentenza e si rafforza la mobilitazione, a cui
prende parte anche Legambiente Ovada e Valle Stura.
«La solidarietà dev'essere reciproca - ha detto il coordi-
natore dei Comitati di base,
Urbano Taquias - la Valle
Scrivia ci è vicina e noi il 19
luglio alle 9.30 parteciperemo al presidio organizzato a
Pozzolo e Fraconalto contro
gli espropri del Cociv». Il 26 ci
sarà il presidio davanti alla
seconda conferenza, che si
soffermerà sul Piano Territoriale delle Acque.
«Lo stabilimento è sopra la
falda– dice Ivano Sardi, Vivere a Predosa - se l'ampliamento sarà approvato, saranno ammesse alla lavorazione 720 tipologie di rifiuti,
lo scarico dei reflui avverrà
nell'Orba, ma il Parco del Po e
dell'Orba è sito d'interesse
comunitario”.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
IN PROVINCIA SONO COLTIVATI A FRUMENTO 33 MILA ETTARI, MA GLI AGRICOLTORI FATICANO A COPRIRE I COSTI
Parte da Alessandria la “rivolta del grano”: «Prezzi troppo bassi»
Pozzolo, al via
la manutenzione
di lampioni
e semafori
M. P.
IL 19 E 20 LUGLIO
Novi, una 2 giorni
in ricordo
di Enzo Buarné
NOVI. La Soms e il Teatro del
Rimbombo organizzano una
due giorni in ricorso dell’attore e regista novese Enzo Buarné, scomparso di recente.
Martedì, all’Osteria dell’Orto
di Pasturana, verrà consegnato il premio all’attore Andrea
Vasone e sarà proiettato il
film premiato al Bifest di Bari
“The plastic carborard sonata”; il 20 luglio, alle 21,30, saranno proiettati cortometraggi interpretati da Buarné per
la regia di Daniele Lince
Coldiretti: vanno intensificati i controlli sul prodotto importato e resa obbligatoria la tracciabilità di pane e pasta Farmacie di turno
ALESSANDRIA. Il raccolto del
grano è buono, la qualità eccellente, ma i produttori sono
in ginocchio. Il prezzo del frumentoèindiscesalibera,costa
meno di trent'anni fa, le aziende non coprono i costi di produzione e rischiano di chiudere.
La Coldiretti di Alessandria,
in piena mietitura, lancia la
battaglia nazionale in difesa
dei coltivatori e dei consumatori. «La nostra provincia, con
33 mila ettari a frumento e una
resa media di oltre 50 quintali
per ettaro, da sempre è punto
diriferimentoperlaproduzione di grano tenero di qualità –
dice il presidente provinciale
di Coldiretti, Roberto Paravidino – eppure la quotazione è
di appena 14,30 euro al quintale. Dal grano al pane i prezzi
aumentano del 1450%, servono 30 chili di grano per comprare un chilo di pane”.
Sono quadruplicate le importazioni di grano dall'Ucraina, raddoppiati gli arrivi dalla
Turchia. «È il risultato del mercato globale, controllato da 5
multinazionali».
Paravidino estenderà la mobilitazione all'assemblea nazionale della Coldiretti, da lunedì a Roma. «Chiederemo ai
politici di legiferare - continua
Paravidino - per intensificare i
controlli sul grano importato e
per fare in modo che tutti i Paesi osservino le stesse regole e
quindi gli stessi costi di coltivazione, conservazione e trasparenza. Chiediamo l'eti-
chettatura per i prodotti da
forno, pane e pasta per indicarel'originedelgranosullaconfezione». Metà del pane in
vendita è impastato con farina
importata, un pacco di pasta
su tre è straniero anche se è
prodotto in Italia. Il Basso Piemonte sta raccogliendo 400
milaquintalidigrano ditrenta
varietà, coltivato senza impatto ambientale e conservato in
moderni impianti, anche refrigerati. «È avvilente pensare
che sarà utilizzato per tagliare
il grano straniero contenente
un'elevata quantità di microtossine». L'aspetto positivo è
che si rafforzano i progetti di
filiera.«Coldidirettihainiziato
a valorizzare il grano alessandrino 15 anni fa – conclude il
presidente Paravidino – Parte
delgranoalessandrinoèdestinato a Barilla e Saiwa, sostiene
la Filiera Agricola Italiana, è
pane sulle piazze con Campagna Amica ed è sempre più rivolto al bio».
D. T.
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non sempre all’altezza del copione di Stephen King.
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Per la rassegna del cinema iraniano un thriller al tempo
dello Scià su un’isola dove la polizia segreta indaga sulla
morte di un oppositore del regime. Affascinante intreccio
nella malia di un paesaggio arcaico e denso di mistero.
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Ritorna, in piena modernità, il leggendario signore della
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Reilly, Anatol Yusef, Alexander Cooper, Karl Farre
Sottotitolo italiano “ il colpo del secolo” per questa avventura, tra lo spionistico e il noir, di un borseggiatore che
ruba una borsa con una bomba destinata a un attentato.
Thriller di adrenalinica confezione parigina.
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per via sessuale: sarai seguito da uno minaccioso zombie.
Horror a tratti inquietante, sempre elegante, aperto a più
letture ma troppo astratto nelle sue metafore su sesso e
società.
n Genova: The Space, Uci Fiumara
GIUDIZI
BUONO ........................
HHH
MEDIOCRE ................... DISCRETO.....................
H
DA NON PERDERE .......
HHHH
HH
CAPOLAVORO .............
HHHHH
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
35
Teatri
GENOVA
TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA
Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti
Tel. 010.591.697 - 589.329 - www.carlofelice.it
Mercoledì 20 luglio, ore 21,30 Porto Antico/Piazza
delle Feste:
CARMEN K - Con la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei. Posto unico euro 15
Biglietteria: dal martedì al venerdì dalle 11 alle 18 e
un’ora prima dello spettacolo. Sabato dalle 11 alle 16.
Domeniche con spettacoli serali da un’ora prima a 15
minuti dopo l’inizio. Domeniche con spettacoli pomeridiani da due ore prima a 15 minuti dopo l’inizio.
LUNARIA TEATRO
Tel. 010. 247.70.45 - 373.789.49.78 - www.lunariateatro.it
Domani, ore 19: incontri aperitivo Loggiato Palazzo
Giulio Pallavicino: FUORI LE BOMBE..VITE TRAVOLTE a cura di Remo Viazzi - ingresso euro 1
Ore 21,15 (Piazza San Matteo): LEI DUNQUE CAPIRA’ di C. Magris e E. Pozzi. Con G. Neri. Regia di Daniela Ardini.
Prezzo intero euro 12 - ridotto euro 10.
Carnet nominativo universitari 4 spettacoli euro 20
Biglietteria: Galleria Mazzini 1/1, da lunedì a venerdì,
ore 10-16
TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA
Corte Lambruschini, viale E. F. d’Aosta - 1020 posti
Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.it
RIPOSO
Fino al 16 luglio saranno in vendita gli abbonamenti
per la stagione 2016/17 in promozione estiva.
Orario casse: 10-14 dal lunedì al sabato.
In presenza di spettacolo serale ore 19-21 (giovedì
18,30-20,30)
Dal 18 luglio biglietterie chiuse. La biglietteria riaprirà lunedì 5 settembre.
TEATRO STABILE - DUSE
Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300
RIPOSO
Casse chiuse.
Apertura estiva biglietterie: solo in presenza di
spettacolo serale ore 19-21 (giovedì 18,30-20,30)
Dal 18 luglio biglietterie chiuse.
POLITEAMA GENOVESE
Via N. Bacigalupo 2 - Tel. 010.839.35.89
www.politeamagenovese.it
RIPOSO
Orario biglietteria dall’1 al 29 luglio:
da lunedì a venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18
E’ aperta la campagna abbonamenti
Promozione estiva prolungata per tutto il mese di
luglio
TKC TEATRO DELLA GIOVENTÙ
Via Cesarea 16 - Via Macaggi 92A - Tel.
010.8981.177
www.tkcteatrodellagioventu.it - [email protected]
Oggi, ore 21: IL BOSS DI BOGOTÀ. Di Alain Raynaud-Fourton. Regia di Massimo Chiesa. Con Daria
D’Aloia, Marco Zanutto, Andrea Tich, Lidia Castella,
Lorenzo Tolusso, Mauro D’Amico, Fabio Facchini,
Gloria Cuminetti. Produzione The Kitchen Company.
In occasione dell’ultima replica prezzi speciali: intero euro 10, Associato Ivo Chiesa euro 7, Under 30
euro 5.
TEATRO DELLA TOSSE
Piazza R. Negri 4 - Tel. 010.2470.793 - www.teatrodellatosse.it
RIPOSO
Da martedì 19 luglio prevendita per:
LA MACCHINA DEL TEMPO - regia di Emanuele
Conte. Apricale (IM) dal 5 al 15 agosto.
Intero 16 euro, ridotto 14 euro, Ragazzi 8 euro
(fino ai 14 anni)
Biglietteria: da martedì a sabato dalle 15 alle 19
TEATRO GARAGE - SALA DIANA
Via Paggi 43 B - Tel. 010.510.731 - 010.511.447
“Ridere d’Agosto... ma anche prima”
Villa Imperiale / Piazza delle Feste, Porto Antico
Prevendite: Ufficio Teatro Garage, via Casoni 5/3 B,
lun./giov. ore 15 - 18.
Martedì ore 21,30, Villa Imperiale: Teatro Garage IL
MAESTRO DI TANGO di Mario Bagnara con Lorenzo
Costa e Federica Ruggero e con Francesco Pedone.
Ingresso € 13 - Ridotto € 10, apericena + biglietto teatro € 18.
TEATRO DELL’ORTICA - AUDITORIUM ALLENDE
Via S. Allende 48 - Tel. 010.8380.120 - www.teatrortica.it
VIII Festival dell’Acquedotto, delle Antiche Vie e
Castelli
Domani, ore 21,30 - VILLA BOMBRINI/L’ESTATE E’
VIVA A VILLA BOMBRINI (Via L. Muratori, 5 - Ge- Cornigliano) - LE NANO TECNOLOGIE SPIEGATE A
UMANI E BRADIPI Conferenza spettacolo con Alberto Diaspro (consulente IIT) e Mauro Pirovano (attore). Ingresso gratuito.
PARCO DI VILLA ROCCA - CHIAVARI
Piazza Matteotti - Info: 0185.362.20.25, Ass. Cult.
“O Castello”
XXIX Rassegna di Teatro in Dialetto “Elio Rossi”
2016
Martedì, ore 21: “MANGEMO ENSEME” Con la compagnia Briciole di Lerici. R.: Paola Mauro
Tratto da “Pranziamo insieme” di Peppino De Filippo. Ingresso € 6
TEATRO ARENA CONCHIGLIA - SESTRI LEVANTE
Salita alla Penisola di Levante - 16039 Sabato, 23 luglio ore 21,15: LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA dal romanzo di Dacia Maraini - Con
Francesca Conte. Regia Daniela Ardini.
Intero euro 12, ridotto euro 10.
Info: www.lunariateatro.it Tel. 010.247,7045 - 373.789.49.78
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DOMENICA 17 LUGLIO 2016
albumestate
IL SECOLO XIX
PREVENDITE
EMMA - ADESSO TOUR
Martedì 20 settembre
Ore 21
105 Stadium
Genova-Lungomare Canepa 155
Prezzi dei biglietti:
Tribuna nord e sud : € 45;
Parterre est : € 40;
Parterre in piedi : € 35;
Tribuna est: € 35.00;
Tribuna est B : € 30.00;
Tutti più diritti di prevendita.
I biglietti si possono acquistare
online su www.ticketone.it
e www.happyticket.it
GENOVA
IN LIGURIA
GENOVA
MORE THAN THIS
Una carta
per tutti i musei
L’ingresso nei 25 Musei cittadini e la possibilità di
usare in libertà i mezzi
pubblici. È quello che offre
la Card Musei, disponibile
nelle versioni 24 o 48 ore,
anche con i trasporti pubblici inclusi, oppure annuale e annuale studenti.
La card garantisce l’accesso
al patrimonio museale e
offre agevolazioni e sconti
su molte attrazioni cittadine e servizi turistici.
www.visitgenoa.it
STASERA
GOA BOA
PALAZZO DUCALE
“A o Paxo in zeneize”
nel Cortile maggiore
Alle 15.30, nel Cortile maggiore, organizzato dalla
Compagna, va in scena lo
spettacolo “A o Paxo in zeneize (a Palazzo Ducale in
genovese)”: danze e canti
dialettali in costume e musiche genovesi e liguri. Partecipano i gruppi “I Pertinaci della Sabazia” di Giorgio Coggiola di Varazze, “I
Mandillà” di Moneglia, il
gruppo “De Juanuaicans”
con Marco Carbone, “I
Nuovi Disertori” di Sestri
Levante”. Conclude il
“Nuovo Gruppo folcloristico Città di Genova”. Lo
spettacolo è realizzato con
la partecipazione gratuita
di tutti gli artisti e il contributo della Fondazione Palazzo Ducale. Sono disponibili posti a sedere.
Ingresso libero
GENOVA
Mostra fotografica
“Le donne di Dio”
Il Castello D’Albertis fino al
25 settembre ospita la mostra fotografica di Sebastiana Papa “Le repubbliche delle donne”. In trenta
anni di viaggi e ricerche
Papa ha fotografato le
“Donne di Dio”, quelle che
si sono votate alla vita monastica cristiana: cattolica,
ortodossa o copta che sia.
Ma anche buddhista in Birmania, Cina e Tibet. Orario:
da martedì a venerdì
10-18, sabato e domenica
10-19, lunedì chiuso. Fino
al 15 settembre, ogni giovedì, il Castello resterà
aperto dalle 13 alle 22.
Info: 010 2723820
I Trilli e Raco
all’Ecofesta
Continua oggi l’“Ecofesta”,
la sagra estiva organizzata
dalla Croce d’Oro a Sciarborasca sulle alture di Cogoleto, in via Giovanni Falcone. Tante le specialità
cucinate dalle volontarie.
Gli stand gastronomici
aprono alle 19, la musica e
gli show iniziano alle 21.
Stasera spazio ai Trilli e
alla comicità di Daniele
Raco per una serata di musica in genovese e cabaret.
Partecipazione libera
BOGLIASCO
Festa del Carmine
con fuochi artificiali
Nel centro di Bogliasco
prosegue oggi e domani la
Festa di Nostra Signora del
Carmine e della Croce
Verde con mercatino antiquario, stand gastronomici
dalle 19.30 e in serata i
fuochi artificiali.
Piazza XXVI Aprile
VALBREVENNA
ARENA DEL MARE
Alle 19 aprono i concerti
Pagliaccio, Balkan Grill, dj
Pravda, Chef Irina
Moskowskaja, Cartabianca
GRAN FINALE
CON BANDABARDÒ
CLAUDIO CABONA
L’ULTIMO giorno del Goa-Boa festival propone, in collaborazione con Legambiente, oggi
dalle 19, all’Arena del Mare del Porto Antico,
il concerto della Bandabardò (nella foto), storica band folk italiana attiva dagli inizi degli
anni ’90, oltre a Pagliaccio, Balkan Grill e dj
Pravda, Chef Irina Moskowskaja e Cartabianca. “Lo Sciopero del Sole”, canzone ecologista
della Bandabardò, è il punto di partenza per
promuovere e valorizzare la raccolta differenziata e il riciclo dei materiali, uno dei temi
centrali di questa festa a cui si accede con offerta libera a sostegno di Legambiente. «I nostri concerti sono un viaggio a cui tutti possono partecipare - ha raccontato Erriquez della
Bandabardò - , sono feste in cui proviamo a
trasmettere la nostra visione del mondo».
Un concerto, una festa con “I briganti”, “La
selezione naturale”, “Ubriaco canta amore”,
“Ventibottiglie”,“Settere”,“Manifesto”,“Sogni grandiosi”, un concentrato di successi del
passato e canzoni più recenti. Il gruppo fiorentino, dopo alcuni di pausa, è tornato sulle
scene nel 2014 con l’album “Improbabile”,
undiscochecontienegranpartedellavisione
del mondo di Erriquez e soci. Musica, ma anche impegno sociale.
«Tra canti e balli affronteremo uno dei nostri temi preferiti, il rispetto per l’ambiente ha concluso il cantante - la musica è aggregazione, integrazione, ma può anche trasmettere dei messaggi. Siamo spesso in tour proprio perché crediamo che lo stare tutti insieme possa anche essere un punto di partenza
per riflettere su quello che ci circonda».
CC BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
CONCERTO
Sul palco anche la Compagnia di Canto Trallalero e I Canterini della Valbisagno
ORCHESTRA BAILAM FA INCONTRARE
TRALLALLERO E MUSICHE OTTOMANE
LUCIA COMPAGNINO
Casalino e Paoli
alla Serata pegliese
Questa sera, dalle 21,
all’Arena degli artisti, sul
lungomare si tiene la “Serata pegliese” organizzata
dalla Croce Verde in collaborazione con le associazioni del territorio. Ospiti
dell’evento il comico Fabrizio Casalino e Gino Paoli.
Lungomare di Pegli
SCIARBORASCA
«AFFIANCHIAMO la cultura musicale del Medio
Oriente con il Trallalero, il tradizionale canto a
cappellagenovese».CosìEdmondoRomanopresenta “Dalle taverne di Galata ai Café Amàn”, il
concerto di stasera alle 21 in piazza delle Feste al
Porto Antico, dei musicisti dell’Orchestra Bailam. Romano, che si dedicherà ai fiati, sarà accompagnato da Franco Minelli alle corde, Luciano Ventriglia alle percussioni, Roberto Piga al violino e Tommaso Rolando al contrabbasso. Oltre
che da numerosi ospiti: la Compagnia di Canto
Trallalero di Matteo Merli, Alessandro Graziano,
Paolo Sobrero e Marco Fossati, poi i canterini
della Valbisagno, la vocalist Alessandra Ravizza,
la ballerina di danza orientale Negma Orlando,
Julio Fortunato alla fisarmonica e Matteo Rebora
alle percussioni. «Il punto di partenza della serata - dice Romano - sono gli ultimi due cd dell’Orchestra Bailam: “Galata” del 2013, dedicato alle
musiche che immaginiamo si suonassero nei locali della colonia genovese, e “Taverne, Café
Amàn e Tekès», uscito pochi mesi fa, che omaggia i luoghi dell’intrattenimento musicale, raffinato ma accessibile, dell’Impero Ottomano. Sarà
un viaggio di brani strumentali, cantati e ballati,
dal 1400 al 1900».
L’Orchestra Bailam, fondata da Franco Minelli
e Luciano Ventriglia 26 anni fa, con un repertorio
prevalentemente klezmer, si apre poi alla musica greco-turca ed egiziana, maturando negli anni un carattere particolarmente eclettico. Ha registrato cd come “Mamma li turchi”, nel ‘91,
“Bailamme”, nel 2001, e “Non occidentalizzarti”
nel 2006. Ha collaborato con I Cavalli Marci, con
Bizzarri e Kessisoglu nel film “Tandem” e con
spettacoli teatrali, da “Butterfly Bazar” a “Moka
Cabaret” a “Il mare negli occhi”. Ha preso parte al
discoealtour“Lenguaserpentina”diRobertaAlloisio. Biglietti a 10 e 13 euro.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
A Tonno e Clavarezza
feste patronali
Tradizionale festa patronale di Santa Margherita a
Tonno di Valbrevenna.
Dopo la messa delle 15, si
svolge la caratteristica
processione in cui la statua
lignea di Santa Margherita
viene trasportata nei vicoli
del paesino. Seguono la
merenda offerta dagli abitanti, la lotteria e la visita
guidata del borgo. Anche a
Clavarezza di Valbrevenna
si celebra la festa patronale
con concerti di campane
alle 10.30 e alle 15.30, la
messa alle 11.30 con il
Coro S. Michele di Clavarezza, alle 16.30 la processione per i caruggi del
borgo con i caratteristici
“Cristi” e a seguire la musica delle Quattro Province
con il piffero e la fisarmonica di Francesco Bellomo
ed Ettore Molini.
Partecipazione libera
SPOTORNO
Folk e bluegrass
con Grandpa Banana
Stasera ai Bagni S. Teresa di
Spotorno, alle 21, concerto del
mandolinista statunitense
Lowell Levinger (nella foto),
soprannominato Grandpa Banana, storico componente
della band The Youngbloods
che, alla fine degli ’60, fondò
con Joe Bauer, Jesse Colin
Young e Jerry Corbitt. Sul
palco con Levinger anche
Carlo Aonzo, Martino Coppo,
colonna portante dei Red
Wine e il texano Paul Glasse
che metterà in evidenza come
lo strumento si sia evoluto e
abbia assunto connotati diversi in base agli ambiti musicali in cui viene utilizzato. A
completare l’organico Lorenzo Piccone, giovane chitarrista di Albissola.
Via Aurelia
PONTREMOLI
La finalissima
del Premio Bancarella
Dario Vergassola e Letizia Leviti presentano stasera alle 21
in piazza della Repubblica a
Pontremoli la finalissima del
64° premio Bancarella. Dal
voto dei giurati, presieduti
dallo scrittore Andrea Vitali,
emergerà il vicitore. I sei finalisti sono Roberto Costantini
("La moglie perfetta", Marsilio), Margherita Oggero ("La
ragazza di fronte", Mondadori), Lorenzo Licalzi ("L'ultima settimana di settembre",
Rizzoli), Lucinda Riley ("Le
sette sorelle-Ally nella tempesta", Giunti), Alberto Cavanna ("La nave delle anime
perdute", Cairo) e Gesuino
Nemus ("La teologia del cinghiale", Elliot).
Ingresso libero
IL SECOLO XIX
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DOMENICA 17 LUGLIO 2016
SAMUELE BERSANI
La fortuna che abbiamo tour
dell’artista, uscito il 3 giugno e
sin dal suo debutto al vertice
delle classifiche.
Galleria: € 28.75
Platea Numerata 2: € 34.50
Platea Numerata 1: € 40.25
Prevendita online:
su happyticket e ticketone
Lunedì 7 novembre
Teatro Politeama Genovese
Via Nicolò Bacigalupo 2
Info: 0108393589
La tournée prende il nome
dall’ultimo progetto discografico
LEVANTE
USCIO
Enzo Paci star
della pansotata
Ultima delle tre serata
di “pansotata”, con stand
gastronomici aperti dalle
19.30 e, alle 21, lo spettacolo di cabaret del popolare Enzo Paci.
RECCO
Sul lungomare
è il Volley Day
Al Playa Loco’s, il campo in
sabbia del lungomare,
prima edizione del torneo
“All day” di beach volley:
una lunga non-stop dalle 7
del mattino a mezzanotte.
Partecipano 12 squadre. E
sono aperte le iscrizioni
per il soccer beach, tornei
su sabbia per grandi e piccini, in programma nel
weekend dal 28 al 31 luglio. Info e iscrizioni:
[email protected].
CAMOGLI
Il cartoon “Zootropolis”
alla bocciofila Corzetto
Alle 21.30, alla bocciofila
Corzetto, l’arena estiva,
curata da Rocco Frontera
(Sas Liguria), dedica la proiezione domenicale ai più
piccoli, proponendo il film
“Zootropolis”. Ingressi: intero 6 euro, ridotto 5 (fino
a 11 anni). In caso di pioggia la proiezione sarà annullata.
A San Rocco è ancora
capponadda
Stand aperti dalle 12.30
alle 22 per l’ultimo giorno
di sagra, curati da Volontari del Soccorso di Ruta
con panificio Maccarini e
della parrocchia di San
Rocco.
PORTOFINO
Si esibiscono i vincitori
del concorso lirico
Il “Clip”, Concorso lirico internazionale Portofino,
torna nel borgo dei vip: in
Piazzetta, alle 21.30, il
concerto dei vincitori con
l’orchestra filarmonica Arturo Toscanini. La platea è
riservata a chi sostiene,
con un piccolo contributo,
l’iniziativa. Info e prenotazioni: www.associazionebottesini.com.
BALLETTO
Ancora una domenica
di favole per i più piccoli
Proseguono gli spettacoli
per i bambini e non solo.
Alle 18, ai Giardini Vittime
delle Foibe, “Il gatto con gli
stivali”; alle 20.30, all’anfiteatro Bindi, “Il mago di
Oz”; alle 21.30, in piazzetta Sant’Erasmo, “Cartoon Music & Animation”.
RAPALLO
Botte da orbi
in piazza Da Vigo
Si intitola “Ribelli si
nasce”, la manifestazione
di wrestling organizzata
dall’associazione Total
Combat, in piazza Da Vigo,
dalle 21.
Il Civ dedica la serata
ad Anna Maria Ortese
Scattano gli appuntamenti
di “Happy summer”, organizzati dal Civ di Rapallo.
In piazza Venezia, alle 21,
con ingresso libero, questa
sera, il primo dei sette incontri di “Parole in Piazza”,
con un dialogo fra Samuele
Fioravanti e Nicola Ferrari,
dal titolo “I Mali, i Giornali,
gli Occhiali & gli Animali”,
dedicato ad Anna Maria
Ortese.
Serata di fuochi
a Sant’Andrea di Foggia
Ultima serata di festa patronale nella frazione: sparata di mascoli alle 19.15,
stand dalle 19.30, musica
da ballo con Sabrina Pasolini. Alle 23.15, spettacolo
pirotecnico conclusivo.
CHIAVARI
Ultima serata
di caponadda
Nel quartiere di Rupinaro
si conclude stasera la festa
STORIA DI UN BOZZOLO
E DELLA SUA FARFALLA
“LA FARFALLA nel bozzolo d'acciaio”. È un libro-intervista
scritto dal giornalista genovese Enzo Melillo, della sede regionale della Rai, con prefazione di Lorella Cuccarini. L'iniziativa si deve all'associazione culturale L'Agorà di Lavagna e
la presentazione si svolge stasera alle 21 presso l'auditorium
San Francesco. Sicuramente si tratta di un libro interessante
e dove il lato umano è al primo posto, Melillo infatti racconta
come “testimone di luce” la storia di Giovanna Romanato,
nata ne ’46 in una casa di Borgo Incrociati a Genova, esempio
di grande dignità e coraggio, dal 1956 in un polmone artificiale. «Ritengo un privilegio – scrive l'autore nell'introduzione - poter raccontare questa vicenda, anche perchè conoscendola, si viene a sapere che, per affrontare le spese quotidiane legate alla sua condizione – e sono tante – ha bisogno
dell'aiuto di tutti. Lei, dignitosa com'è, lo dice con grande discrezione». Il libro vuole testimoniare un esempio di vita luminosa nonostante il buio della malattia. Ma ha anche un altro intento: far sapere che si può aiutare Giovanna non solo
moralmente. Enzo Melillo, che prima di approdare alla Rai
ha collaborato con Il Secolo XIX, Corriere Mercantile, Il Giornale, ha deciso di devolvere a Giovanna i diritti d'autore.
CASARZA LIGURE
Gli alpini sfilano
con penne e banda
Ultimo giorno per la festa
del gruppo Alpini di Casarza Ligure. Dopo la colazione alpina delle 9 e l’alzabandiera, ci sarà la
messa e, alle 11.30, la sfilata nel centro cittadino
con il corpo bandistico di
Casarza Ligure e della val
Petronio. Alle 12.30 aprirà
il rancio alpino in piazza
Unicef. Alle 19.30 apertura
degli stand gastronomici
con il concerto conclusivo
dei “Cadaveri eccellenti”.
L’utile sarà devoluto alla
Croce verde casarzese.
SANTA MARGHERITA
ESEMPIO E VITA DI GIOVANNA ROMANATO
Il libro di Melillo alle 21 all’auditorium San Francesco di Chiavari
F. GUID.
STASERA
ORE 21.15
e dessert, mentre alle 21
inizierà la serata danzante
con dj Tassano.
A VILLA TIGULLIO
FINO A FERRAGOSTO
Info: 335.5450694 –
335.6093687 – 0185.60411
UN FESTIVAL ESTIVO
TUTTO SULLE PUNTE
SILVIA PEDEMONTE
RAPALLO. È ormai un appuntamento conso-
lidato, a Rapallo, il Festival Internazionale del
Balletto arrivato alla ventitreesima edizione.
E con il Balletto, come ogni estate, sempre Rapallo ospita lo Stage Internazionale di Danza
Classica Città di Rapallo “ Memorial Nina Soldun” (venticinquesima edizione), il sesto Festival delle Palme e il Gran Galà finale. Per
un’estate …sulle punte. Il Festival InternazionaledelBallettoèalviaquestasera,alle21.15,
nel magnifico contesto del parco di Villa Tigullio. Da domani e fino al 14 agosto, spazio
patronale di San Giacomo
con la sagra della caponadda dell’associazione
Pino Solari, a partire dalle
19: tutto accompagnato
dalla musica.
In piazza Gagliardo
le note dei cantautori
L’associazione “Amici di
Simone Tanturli” e il
“Forum delle famiglie del
Tigullio” hanno organizzato per le 21 in piazza Gagliardo, l’antica “Ciassa di
barchi”, una notte italiana
di parole e musica con
Carlo Pastori (fisarmonica
e voce) e Walter Muto
(chitarra e voce). Suoneranno brani di Gaber,
Dalla, De Gregori, Capossela, Fossati, Van de Sfroos.
LORSICA
La carne sulla ciappa
e le altre sagre
Si può pranzare, a Verzi di
Lorsica, cucinando la
“carne sulla ciappa”, e trovando allestiti legna e braceri, come da tradizione.
Sia a pranzo che a cena,
funziona, comunque, servizio ristoro gestito dai
“Giovani di Verzi”.
Questa sera in Fontanabuona si svolgono anche le
feste di Santa Margherita a
Moconesi Alto e del Carmine a Certenoli e a Dezerega (qui si prosegue domani).
allo Stage Internazionale “Memorial Nina
Soldun”, all’Istituto Liceti in via Rizzo. Le iniziative sono organizzate dall’associazione
Euroart in collaborazione con i maestri della
Scuola di San Pietroburgo, provenienti dall’Accademia A.Vaganova. Gli appuntamenti
con il Festival Internazionale del Balletto si
susseguiranno sempre nel contesto del Parco
di Villa Tigullio, sempre alle 21.15 domenica
24 e 31 luglio e domenica 7 e 14 agosto (Gran
Galà finale). Il 30 luglio via al Festival delle
Palme (sesta edizione). L’organizzazione è
supportata dal Comune di Rapallo. Spettacoli
a pagamento.
LAVAGNA
Il rock di Priviero
in piazza Marconi
Questa sera alle 21, in
piazza Marconi, concerto
del rocker Massimo Priviero che presenterà il suo
doppio album “Massimo”.
Ad aprire, Roberto De Bastiani e The Dead Folk Society. Ingresso libero
Mercatino e shopping
a Cavi Arenelle
Nei giardini di Cavi Arenelle, con l’organizzazione
del locale Civ, torna il mercatino di Shopping in Arenelle, dalle 8.30: merci
varie. L’iniziativa ritornerà
ogni domenica estiva.
NE
Sagra del Carmine
a Caminata
Prosegue la sagra in località Caminata in occasione
delle celebrazioni di Nostra Signora del Carmine.
Questa sera, dalle 19.30,
apertura degli stand gastronomici e, a seguire,
musica con i Fulle.
SESTRI LEVANTE
La danza sotto le stelle
è in zona Balin
Questa sera torna “Danzando sotto le stelle” edizione 2016. Lo spettacolo
di danza promosso dal Comune si svolgerà alle 21
sul palco allestito in zona
Balin. Ingresso libero.
Festa col dj Tassano
al Circolo Confidenza
Chiude sera la sagra
“E..state insieme” al circolo
Confidenza di San Bartolomeo. Alle 19.30 aprono gli
stand gastronomici che
serviranno spaghetti ai
muscoli, pietanze di carne
e pesce alla piastra, muscoli alla marinara, piadine
REZZOAGLIO
Iscrizioni alla corsa
del 30 luglio
Si chiudono oggi le iscrizioni al “The country run
color” del 30 luglio (ore
15) presso gli impianti
sportivi di Rezzoaglio. Si
tratta di una corsa colorata
non competitiva che comprende spettacoli anche
per i più piccini. All’arrivo
merenda e musica.
SANTO STEFANO
Le Ferrari rombano
nella piazza del paese
Santo Stefano si veste oggi
di rosso Ferrari. L’appuntamento sarà nella piazza
del paese a partire dalla
prima mattinata. Saranno
presenti alcuni modelli di
Ferrari, ma si potrà partecipare anche alla giornata
provando l’ebbrezza di pilotare una Ferrari in un simulatore di guida.
Commedia genovese
con “Quelli de na votta”
Commedia dialettale a
Santo Stefano d’Aveto stasera sera alle 21. La compagnia Quelli de na votta
metterà in scena “Curpa di
gnocchi e dell’amò”.
MUSICA SACRA A CAMOGLI
L’ensemble di canto del conservatorio “Nicola Sala” di Benevento
LE MELODIE GREGORIANE
TORNANO AL BOSCHETTO
DOPO il successo del debutto, al Cenobio dei Dogi, con la performancedeiSolistidell’OrchestradaCameraLuigiBoccherini,
il Festival Camogli in Musica Estate, organizzato dal Gruppo
Promozione Musicale Golfo Paradiso, presenta un nuovo appuntamento nel chiostro secentesco del santuario Nostra Signora del Boschetto. Oggi, alle 21.15, a interpretare “Melodie
gregoriane dedicate a Maria nell’anno della misericordia”,
l’ensemble di canto gregoriano del conservatorio Nicola Sala di
Benevento. Formato nel corso dell’anno accademico 2013/14,
composto da undici voci tra allievi ed esterni, si propone lo studioel’esecuzionedelcantopropriodellaliturgiaromana.Brani
che non contraddistinsero soltanto i primi dodici secoli di storia della musica ma rimasero fino all’avvento della polifonia.
Ancora oggi sono numerosi i compositori che ne traggono ispirazione per le loro creazioni musicali. All’organo Antonietta
Cenerazzo e Davide Gagliardi. Dirige il maestro Fabrizio Fancello, docente di Pratica organistica e Canto gregoriano al conservatorio sannita, organista titolare della cattedrale di San Lorenzo, a Genova, e direttore della corale Don Piero Benvenuto.
Ingresso libero. Info: 338/8855581; 0185/770703;
338/6026821; [email protected]; www.gpmusica.info.
R. GAL.
38
televisione
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
IL SECOLO XIX
Rai 1
Rai 2
Rai 3
Canale 5
Italia 1
Rete 4
La 7
7.05 L’Italia della Repubblica - Il boom e
gli italiani
8.00 Tg 1 Notiziario
8.20 Passaggio a Nord
Ovest Documentari
9.00 Tg 1 Notiziario
9.05 Dreams Road
9.50 Tg 1 L.I.S. Notiziario
9.55 Easy driver
10.25 A Sua immagine
10.55 Santa Messa
12.00 Recita dell’Angelus
12.20 Linea verde estate
13.30 Telegiornale
14.00 Supereroi Attualità
14.55 Una voce per Padre
Pio Attualità
16.30 Tg 1 Notiziario
17.35 Il lago delle Ninfee
Film-tv
18.45 Reazione a catena
Gioco
20.00Telegiornale
20.35 Techetechetè
2016... Stasera con
noi Varietà
6.30 Memex - La scienza
raccontata dai protagonsti Cultura
7.00 Sea Patrol Telefilm
8.30 Heartland Telefilm
9.55 Dream Hotel - Sud
Africa Film-tv
11.25 La nave dei sogni Portorico Film-tv
13.00 Tg 2 Giorno
13.30 Tg 2 Motori
13.45 Sereno variabile
estate Attualità
14.35 Viaggi da record
Documentari
15.10 Delitti in paradiso
Telefilm
16.10 Il commissario Lanz
Telefilm
17.10 Il Commissario Voss
Telefilm
18.05 Tg 2 L.I.S. Notiziario
18.10 Squadra speciale
Stoccarda Telefilm
18.55 NCIS New Orleans
Telefilm
20.30Tg 2 Notiziario
7.05 Zorro Telefilm
7.30 Un inviato molto
speciale - Se lo dice
Giuditta Film
8.45 Un inviato molto
speciale - Gemella
Tarantella Film
10.15 Camera con vista –
Speciali Pompei
11.10 Attenti a quei due
Telefilm
12.00 Tg3 Notiziario
12.25 Le ragazze del ‘46
12.55 I Grandi Protagonisti: Mike Bongiorno
14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo
14.30 Ciclismo: Tour de
France 2016 Sport
18.00 Kilimangiaro Magazine Documentari
19.00 Tg 3. Tg Regione.
Tgr Meteo Notiziario
20.00Blob
Videoframmenti
20.20Colpo di scena
Cultura
6.00 Tg 5 Prima pagina
7.55 Traffico
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 L’ultima estate insieme Film-tv
11.05 Babies
Documentari
12.00 Melaverde Rubrica
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 L’Arca di Noè
14.00 Giffoni Festival
14.05 Bianco, rosso e Verdone Film (comm.,
1981) con Carlo Verdone, Lella Fabrizi,
Angelo Infanti, Mario Brega, Milena
Vukotic. Regia di
Carlo Verdone
★★★
16.45 Un ciclone in famiglia Fiction
18.45 Ricaduta libera Game show
20.00Tg 5. Meteo.it
20.40Paperissima sprint
Varietà
7.35 Mototopo e Autogatto Cartoni
7.50 Scooby-Doo
8.15 I Flintstones Cartoni
9.10 Pippi Calzelunghe
Telefilm
10.20 Una mamma per
amica Telefilm
12.10 Giffoni Festival - Destinazione Giffoni
12.25 Studio Aperto. Meteo Notiziario
13.00 Sport Mediaset
13.45 Tandem Film
(comm., 2000)
★★★
16.00 Asini Film (comm.,
1999) ★★
17.50 Dharma & Greg TF
18.10 Camera Café
18.30 Studio Aperto
19.00 Fattore umano
19.10 Due uomini e mezzo Telefilm
19.35 Scuola di polizia 7 Missione a Mosca
Film (comm., 1994)
7.40 Superpartes
8.15 The indestructibles
Documentari
9.20 Wild planet: North
America - Nati liberi
Documentari
10.00 Santa Messa
10.50 Wild planet: North
America - Nati liberi
Documentari
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Il tre ladri Film
14.00 I viaggi di Donnavventura
14.20 Lo sperone insanguinato Film (western, 1958) con Robert Taylor, Julie
London, John Cassavetes ★★★
17.20 Delitto sotto il sole
Film (giallo, 1981)
con Peter Ustinov
★★
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Tempesta d’amore
Soap opera
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico
7.00 Omnibus
Attualità
9.55 L’aria d’estate - Diario Attualità
11.00 Sfera Documentari
11.45 Nikita - Spie senza
volto Film (thriller,
1988) con River
Phoenix, Sidney Poitier. Regia di Richard
Benjamin. Un agente Fbi avvisa un ragazzo che i suoi genitori sono spie russe in pericolo. ★★
13.30 Tg La7 Notiziario
14.00 Tg La7 Cronache
Attualità
14.20 Il commissario Cordier Telefilm
16.30 Joséphine ange
gardien Telefilm
20.00Tg La7 Notiziario
20.35 Special Guest
Varietà
TELEFILM. Chin e Jerry partecipano a una reunion
con dei vecchi compagni
di classe, ma assistono all’omicidio di una donna
persa di vista. McGarrett
e Danny trovano una pista da seguire
FICTION. La professoressa
Camilla Baudino è alle
prese con molte novità
da gestire dal trasferimento a Torino al ritorno
del commissario Gaetano Berardi, sua vecchia
fiamma
22.35 CSI Cyber Telefilm
23.25 La Domenica sportiva estate Rubrica
sportiva
0.35 Tg 2 Notiziario
0.55 Protestantesimo
Rubrica religiosa
23.20 Speciale Tg1
0.25 Tg 1 - Notte. Che
tempo fa Notiziario
0.50 Testimoni e protagonisti Attualità
2.05 Settenote - Musica
e musiche Musicale
21.10
Matrimoni e altre
follie
21.05
Circo Estate
21.05
Hawaii Five-0
21.25
ProvaciancoraProf5
VARIETÀ. Andrea Lehotska
ci accompagna nella tradizionale serie estiva dedicata al circo internazionale. Sei appuntamenti
con artisti fenomenali
provenienti da tutti i continenti
FICTION. A Parco Paradiso
arriva Don Giorgio, il parroco del quartiere, e Dado non perde occasione
per sottolineare tutte le
anomalie delle famiglie
23.30 Questi sono i 40
Film (comm., 2012)
con Paul Rudd, Leslie Mann, John Lithgow, Megan Fox,
Albert Brooks ★★
1.35 Tg5 Notte. Meteo.it
23.10 Tg 3. Tg Regione.
Tgr Meteo Notiziario
23.25 Nemico Pubblico
Live Attualità
0.15 Tg 3 Notiziario
0.25 Fuori orario. Cose
(mai) viste
digitale terrestre
RAI 4
15.45 Star Trek The Next Generation Serie
17.15 Rush Telefilm
18.00 Rai News Giorno
18.05 Perception
Serie
19.35 Medium Serie
21.10 Notte prima
degli esami
Film
23.00Unreal Serie
SKY
RAI STORIA
Crime Shades Un
uomo mentalmente
disturbato, vive in
una grotta in un
parco di New York
SKY MAX
19.25 Bangkok Dangerous
- Il codice dell’assassino Un killer in
trasferta a Bangkok
deve portare a termine un paio di lavori SKY HITS
21.00 Finn - Musica per un
sogno Finn, 9 anni,
viene fortemente attratto dalla musica
del violino SKY CINEMA
Hatari! SKY CLASSICS
Major League - La
squadra più scassata
della lega La squadra di baseball degli
“Indians” sta per ini-
ziare un nuovo campionato SKY COMEDY
Una promessa Friedrich si innamorerà
della giovane moglie
del capo SKY PASSION
Ipotesi di reato Avvocato contro ex alcolista di colore.
Tutto per un incidente d’auto SKY MAX
21.10 Avengers - Age of
Ultron Gli Avengers
devono sconfiggere
Ultron e il suo terrificante piano SKY HITS
Jerry Maguire Dopo
aver scoperto velleità idealistiche, il procuratore Cruise
perde il posto SKY CINEMA 1
22.35 Un topolino sotto
sfratto Due fratelli
credono di aver ereditato una baracca.
In realtà vale miliardi
SKY CINEMA FAMILY
22.45 Un giorno perfetto
Ferzan Ozpetek rilegge il romanzo di
Melania Mazzucco
SKY PASSION
RAI MOVIE
54
19.30 a.C.d.C. Michelangelo
20.25 Il giorno e la
storia
20.45 Il giorno e la
storia-Pillola
Giubileo
20.50Il tempo e la
storia. I Faraoni-stranieri
21.35 Un certo giorno Film
film
MA FAMILY
FAMILY
23
18.40 Rai News
18.45 Prokofiev:
Conc N2Strauss: Till
Eulenspie
19.45 Strauss, Bartok Musicale
20.45 Le Lezioni Dei
Maestri
21.15 Avventure
Botaniche
22.05 Belle e Cattivissime Doc.
19.10 Dreamer - La strada
per la vittoria Un ex
fantino riceve come
«liquidazione» la cavalla Sonya. Con
Kurt Russell SKY CINE-
★★
FILM. (comm., 2006) con
M. Boldi, V. Salemme. Regia di C. Vanzina. Due insegnanti, Archimede e
Salvatore, vengono scelti
per accompagnare l’intera scolaresca in gita in
Spagna
23.35 Ammutta Muddica
Varietà
1.20 Studio aperto - La
giornata Notiziario
1.35 Premium Sport
Sport
2.00 Grimm Telefilm
21.30
Il coraggio della
verità
★★
21.15
Stalker
TELEFILM. Jack Larsen si
trasferisce a Los Angeles
ed entra nella TAU, Unità
di Valutazione delle Minacce, una squadra speciale che combatte gli
stalker, comandata da
Beth Davis
23.00Viola di mare Film
(dramm., 2009) con
Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Giselda Volodi ★★★
1.10 Tg4 Night News
FILM. (dramm., 1996) con
D. Washington, M. Ryan.
Regia di E. Zwick. Il colonnello Serling indaga
sul capitano Karen Warden, morta in Kuwait
23.30 Cuore di tuono Film
(thriller, 1992) con
Val Kilmer, Graham
Greene, Sam Shepard, Chief Ted Thin
Elk, Fred Ward
★★★
Liguria
RAI 5
21
21.20
Olé
24
16.15 Casomai Film
18.15 Rai News Giorno
18.20 Inspector
Gadget Film
19.40 Destinazione
Piovarolo
Film
21.15 Intersections
Film
23.00La calda notte
dell’Ispettore
Tibbs Film
IRIS
22
14.15 We Are Marshall Film
16.48 Sotto falso
nome Film
18.45 Giffoni Festival 2016
18.55 Colpevole
d’omicidio Film
21.00 Arlington Road - L’inganno Film
23.15 Live From
Ischia Varietà
TELE LIGURIA SUD
PRIMOCANALE
18.30 Ricette di
Classe
19.15 Una Casa Per
La Famiglia
19.30 7 Giorni
20.00della Spezia
News
20.307 Giorni
21.00 Palcoscenico
di Casa Nostra
22.15 A Tamburo
Battente
17.30 Intorno - replica
19.00 Telegiornale
19.30 Anteprima
Calcio
20.00Live News
Ospiti
20.30Telegiornale
21.00 Derby in Terrazza
22.30 Telegiornale
sesta edizione - replica
serie tv
intrattenimento
PREMIUM
17.20 Le regole del delitto perfetto FOX LIFE
17.25 Criminal Minds FOX
19.40 Sei in un Paese meraviglioso - Arda
Est ARTE
20.00Dynamo: magie impossibili DISCOVERY
19.25 Un alibi perfetto C.J.
è un giornalista in
cerca di uno scoop
per salvare il posto
di lavoro PREMIUM CINE-
CRIME
Life in Pieces FOX
17.50 Life in Pieces FOX
18.15 The Catch FOX LIFE
18.20 Criminal Minds FOX
CRIME
Mom FOX
18.45 2 Broke Girls FOX
19.10 Rosewood FOX CRIME
The Catch FOX LIFE
I Simpson FOX
19.35 I Simpson FOX
20.00I Griffin FOX
20.05 Rosewood FOX CRIME
Parla con lei FOX
LIFE
20.30 I Griffin FOX
21.00 Profiling FOX CRIME
Chirurgia estrema
FOX LIFE
Castle FOX
21.50 Chirurgia estrema
FOX LIFE
The Family FOX
21.55 Profiling FOX CRIME
22.45 Scandal FOX LIFE
Scream Queens FOX
22.50 Bones FOX CRIME
23.35 American Horror
Story: Hotel FOX
CHANNEL
Caccia ai generali
di Hitler NATIONAL
GEOGRAPHIC
20.10 Lucarelli - Muse Inquietanti: Caravaggio e la Mafia ARTE
Giardini da incubo
SKY UNO
20.40Lucarelli - Muse Inquietanti: Hans
Holbein ARTE
Giardini da incubo
SKY UNO
20.55 Supercar: macchine
da sogno NATIONAL
GEOGRAPHIC
21.00 Come è fatto
DISCO-
VERY CHANNEL
21.10 Spandau Ballet Soul Boys of the
Western World
ARTE
Victoria’s Secret
Swim Special 2016
SKY UNO
21.30 Come è fatto
VERY CHANNEL
DISCO-
MA EMOTION
19.30 Ti stimo fratello Il
debutto sul grande
schermo di Giovanni
Vernia alias Jonny
Groove PREMIUM CINE-
TELECITY
16.20 Capitan Fracassa Film
18.30 Tg7
19.00 Tales From
The Neverending Story:
The Beginning Nel Regno Di Fantasia Film
21.10 L’ussaro sul
tetto Film
23.30 Partners Film
film
PREMIUM CINEMA ENERGY
La Vita E’ Un Sogno
PREMIUM COMEDY
MA
DY
23.00 Cry Baby 1954. Una
ragazza perbene decide di innamorarsi
del teppistello Johnny Depp PREMIUM CO-
21.15 We Were Young Destinazione Paradiso PREMIUM CINEMA
Il patriota 1776: il reduce Mel Gibson è
deciso a vivere in
pace ma uccidono
un figlio PREMIUM UNIVERSAL
Love Actually L’amore davvero
L’amore prima di Natale: dal primo ministro scapolo allo
scrittore tradito PREMIUM CINEMA EMOTION
10.00 Shopping Live
13.00 Tappeto Rosso
17.30 Speciale Serie B
18.00 Stadio Goal
19.45 Tgn News
20.00Dilettantissimo
21.30 Tgn Calcio
Sera
23.00Tgn News
serie tv
Blade Metà umano
metà vampiro, Blade
gira in una metropoli
infestata da vampiri
22.55 Philomena A Philomena Lee viene
strappato il suo
bambino. Trascorrerà
la vita a cercarlo PRE-
19.35 Una cella in due
Enzo Salvi e Maurizio
Battista, insieme in
cella, decidono di
evadere PREMIUM COME-
TELENORD
MIUM CINEMA
MEDY
23.15 La Regina dei Dannati - Un Solo Desiderio, L’inferno...
PREMIUM CINEMA ENERGY
23.30 Lo scapolo d’oro Lo
scapolo erede Chris
O’Donnell è costretto
a cercare moglie
entro 24 ore PREMIUM
17.48 Suits STORIES
17.55 Do No Harm ACTION
18.00 Due Uomini e 1/2
JOI
18.25 The middle JOI
18.30 Forever TOP CRIME
18.40 Suits STORIES
18.45 Do No Harm ACTION
18.50 The middle JOI
19.15 Mom JOI
19.25 Forever TOP CRIME
19.30 Suits STORIES
19.35 Do No Harm ACTION
19.40 Hart Of Dixie JOI
20.20 Gossip Girl STORIES
Law & Order: Unità
Speciale TOP CRIME
20.25 Hart Of Dixie JOI
Do No Harm ACTION
21.10 Rizzoli & Isles TOP
CRIME
21.15 Chasing Life STORIES
Big Bang Theory
JOI
Grimm ACTION
21.40 Big Bang Theory
JOI
CINEMA EMOTION
22.00 Rizzoli & Isles
PREMIUM UNIVERSAL
22.05 Chasing Life STORIES
Super Fun Night JOI
Grimm ACTION
22.30 Super Fun Night JOI
0.05 8 Mile Jimmy ha un
sogno: vincere la
sfida tra i migliori
rapper della sua città
CRIME
TOP
xte
IL SECOLO XIX
39
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
A Torre del Lago
«LO RIFAREI: non avrei saputo continuare a dirigere». Così
il maestro Alberto Veronesi che ha abbandonato il podio
mentre stava dirigendo “Tosca” nella serata inaugurale
del festival Puccini a Torre del Lago. Veronesi ha motivato
il gesto con i «fatti terribili di Nizza», e con l’«insulto alla
democrazia» nel Comune di Viareggio con l’annullamento
delle elezioni amministrative da parte del Tar.
Il direttore Veronesi
abbandona Tosca:
«Lo rifarei»
La serata della letteratura
Rapallo Carige
IL LIBRO
“Malata di vita”
la forza e la gioia
nella storia
di Rita Fantozzi
TIZIANA LEONE
ROMA. «Questo libro non è di
Un premio
contro
la violenza
Sara Rattaro vince con 38 voti e supera Battocletti e Parmeggiani
La scrittrice: «Le parole possono cambiare il mondo: crediamoci»
SILVIA PEDEMONTE
Sopra, nella foto
grande, la terna
delle finaliste.
Da sinistra,
Cristina
Battocletti,
Sara Rattaro,
vincitrice del
Premio Rapallo
Carige, e Stefania
Parmeggiani.
Qui a fianco, nella
foto sopra, il
momento della
premiazione di
Sara Rattaro.
Sotto, il pubblico
della serata che
si è tenuta,
per la prima volta,
sul lungomare
di Rapallo e in
orario serale:
una formula
che convince
RAPALLO. «Uscire dalla violenza si
può». La frase con cui Sara Rattaro,
genovese, chiude “Splendi più che
puoi” (Garzanti), il suo quinto libro,
vincitore ieri sera del Premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice, alla
trentaduesima edizione, sa di speranza, esclamazione. Di laica preghiera.
Vale per Emma, la protagonista
che si scrolla di dosso un marito prima amabile e poi violento e limitante, ripartendo dalla nascita della figlia Martina. Vale come speranza
per l’oggi? «Si può. Si deve uscire
dalla violenza» racconta Rattaro
«nella storia di Emma c’è un confine
sottilissimo tra la libertà, il rispetto
della persona e quello che è un compromesso. Le esperienze di quanto
sta accadendo nel mondo sono sempre più drammatiche. Emma si salva
con la maternità: diventare madre
fa comprendere l’importanza della
quantità da tempo da vivere. Non
farcela significherebbe lasciare i
propri figli soli». È una storia vera,
quella di Emma: «Ero a una presentazione, una lettrice mi ha avvicinato»diceRattaro«mihadetto“Houna
storia da raccontare, sono stata sequestrata da mio marito”. È vero, era
davvero una storia da scrivere, perché parla di questo Paese, delle donne, degli uomini. Ho cercato di creare un’empatia con questa persona,
ho vissuto tanto tempo con lei, in casa. E ho ascoltato, cercando di allontanare tutti i pregiudizi. È stata una
lezione di vita importante. Ho assorbito le emozioni, la rabbia. Tutto. È
comunque una storia che parla di
salvezza perché lei, dopo aver patito
tanto era lì, davanti a me. E splendeva, comunque».
Rattaro si è aggiudicata 38 voti su
67 della giuria tecnica e popolare,
staccando Cristina Battocletti , che è
di Udine e lavora alla “Domenica”
del Sole 24 Ore e il suo “La mantella
FOTOSERVIZIO PIUMETTI
del diavolo” (Bompiani), storia di Irma, del Friuli, dei confini, seconda
classificata con 22 voti. Terzo posto
per “La notte di Silvia” (Castelvecchi), l’esordio convincente di Stefania Parmeggiani, giornalista di La
Repubblica, che ha ottenuto 7 voti
con la storia drammatica di una giovanissima albanese che, in cerca di
speranza, arriva in Italia ma conosce
il mondo della criminalità, molto
più grande di lei. E un amore sbagliato, che la porta a morire ammazzata
ai bordi di un’autostrada.
Erano tutte storie di confine, a ben
vedere, le opere finaliste di questa
edizione. Confini diversi. Intimi.
Territoriali. Molteplici. Anche nella
OMAGGI ANCHE
A EVITA GRECO
E A PIA PERA
Ieri sera è stato consegnato anche
il premio opera prima a Evita Greco. Assente, invece, Pia Pera, alla
quale è stato assegnato il premio
speciale della Giuria, intitolato ad
Anna Maria Ortese. “Il rumore
delle cose che iniziano” è il romanzo di Evita Greco, Rizzoli, storia di una bambina alla quale la
nonna insegna a riconoscere dal
rumore le cose belle. “Al giardino
ancora non l’ho detto” di Pia Pera
è invece (Ponte alle Grazie) è una
storia di sofferenza e riscatto.
visione dell’altro. Storie di terribile
quotidianità, come la violenza sulle
donne. «Le parole possono cambiare
il mondo, possono aiutarci» rimarca
Rattaro, dal palco «la violenza contro le donne è un fatto culturale, si
può abbattere, insegnando dall’inizio».
Il Premio resta in Liguria. A Genova. Non succedeva, da molto, come
rimarca il coordinatore Pier Antonio
Zannoni. A inizio serata – dalle
21.45, sul lungomare Vittorio Veneto,nelnuovoformatvincentevoluto
in particolare dall’amministrazione
guidata da Carlo Bagnasco - la presentatrice Francesca Fialdini, di
Unomattina e già conduttrice su Raiuno del Premio Strega “immerge” la
cerimonia in quanto sta accadendo.
Nella tragedia di Nizza. E della Puglia: «Gli scrittori possono aiutarci a
superare i pregiudizi. E a conservare
la memoria di chi ha perso la vita».
Da Pier Antonio Zannoni, ideatore
e coordinatore del Premio in particolare, il ricordo di Maria Grazia Capulli, giornalista e amica del Rapallo
Carige prematuramente scomparsa.Laserataèfilatalisciaconlaletturadeibranifinalistidapartedegliattori Laura Lattuada ed Ettore Bassi e
con la musica di Rita Forte. Al Premio, che nelle edizioni ha visto protagoniste Anna Maria Ortese, FernandaPivano,DaciaMaraini,Susanna Tamaro, Alda Merini, Margaret
Mazzantini, Simona Vinci, Daria Bignardi hanno partecipato, per questa edizione, 87 scrittrici.
La giuria dei critici, che ha come
presidente onorario Leone Piccioni
ha assegnato anche il Premio Opera
Prima a Evita Greco per “ Il rumore
delle cose che iniziano” (Rizzoli) e il
Premio Speciale della Giuria, intitolato ad Anna Maria Ortese, a Pia Pera
(ieri sera, assente) per “Al giardino
ancora non l’ho detto” (Ponte alle
Grazie).
[email protected]
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
certo un testamento, Rita
vuole testimoniare cosa si
prova durante la malattia e
come si deve affrontare. Rita
si è guadagnata un anno di vita strappandolo a una malattia che un anno di solito non
te lo concede. E questo grazie
al suo atteggiamento positivo». Il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin arriva alla
presentazione del libro “Malata di vita”, scritto dalla giornalista Rita Fantozzi, scomparsa due mesi fa, non in veste di politica, ma di amica.
«Ho conosciuto Rita come
amica innanzitutto, poi abbiamo collaborato politicamente e infine è venuta a lavorare nel mio staff al Ministero: è stato in quei giorni
che ha avuto la diagnosi di
cancro –racconta – Aveva
una pancreatite, l’ho spinta a
fare i controlli e subito dopo
ci hanno chiamato per comunicarci la situazione». Le avevano dato pochi mesi per un
tumore già avanzato.
Nella sua corsa tra le pagine per raccontare uno solo
dei suoi 47
anni di vita,
Rita descrive
quanta forza
un essere
umano riesca a trovare
di fronte a
La copertina
una diagnosi
del libro
così schifosa.
Parla di amici, di un amore nato con l’illusione che fosse quello vero, di
medici e infermiere diventati
la sua nuova “famiglia”, della
gioia di ritrovare un fratello
amato, della fede che le ha
dato la forza di non sentirsi
mai sola anche quando sola lo
era davvero, in una Roma di
agosto scandita dai cicli durissimi di chemioterapia. E
allora ogni giorno bisognava
trovare un obiettivo. Per Rita
era tornare nel Mar dei Caraibi, la sua ultima vacanza prima della diagnosi. Nessuno,
tra i medici, pensava realmente che ci sarebbe riuscita.
Rita è tornata alle Grenadine.
«Nel mio precedente viaggio
avevo i miei capelli ricci»
scrive «negli ultimi tempi mi
ero abituata a vedermi calva
o con la parrucca, oggi la nuova Rita aveva sfoderato un
look diverso. Non avevo fatto
come Sansone che perdendo i
capelli perdeva anche la sua
forza».
E la sua forza oggi è tutta
nel progetto della Banca della
parrucca dove chiunque, durante la chemio, potrà andarsi a scegliere il suo “look” per
affrontarla al meglio: l’intero
ricavato di “Malata di vita”,
acquistabile in libreria come
su Amazon, sarà devoluto a
questo scopo. Il maledetto
“inquilino” che Rita aveva
dentro l’ha portata via l’8
maggio scorso. Non ha mai
avuto paura. Ha scherzato.
Amato. Gioito. Pianto. E vinto.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
40
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
xte spettacoli
IL SECOLO XIX
Dal 4 settembre nei palasport
MARTEDÌ A MASSA
Ricomincia da Genova
il tour infinito dei Pooh
La band ancora in giro per l’Italia con lo show dei 50 anni
L’ultima data il 31 dicembre:
«Ci vorrebbero ovunque»
Franco Battiato e Alice tornano a cantare insieme
Alice e Battiato
la coppia che funziona
Due voci e due vite che si intrecciano
I Pooh in una foto della recente tournée negli stadi. Ora tornano nei Palasport FOTO ALESSIO PIZZICANELLA
RENATO TORTAROLO
SI RICOMINCIA da Genova. Il
4 settembre i Pooh apriranno
al 105 Stadium il tour nei palasport. Quello che doveva
essere un doppio concerto
d’addio negli stadi, infatti, si
sta trasformando in un evento senza fine. Dopo Genova,
l’8, 9 e 10 settembre ci sarà
un altro genere di apoteosi,
l’Arena di Verona. Poi si proseguirà indoor sino alla notte
di San Silvestro: «E lì sarà
davvero il nostro ultimo
show» giurano «però non
sappiamo ancora il posto
perché ci vogliono tutti».
Tanta adorazione sembra
stupirli: «È amore puro, e chi
se lo sarebbe aspettato?».
Eppure, conservano un
tratto naïf: «Lo stupore non
deve spaventare, se siamo
arrivati sino a questo punto,
e ce n’è voluta, è perché non
abbiamo mai dato nulla per
scontato. I soldi? Importanti,
ma prima viene il rapporto
con i fans. Il contrario non
funziona quasi mai, sempre
che si voglia durare nel tempo». Insieme erano rimasti
Roby Facchinetti, Dodi Bat-
taglia e Red Canzian. Il batterista Stefano D’Orazio aveva
detto stop già anni fa. Riccardo Fogli apparteneva addirittura alla preistoria del
gruppo.ChilihavistiaSanSiro o Roma li ha trovati un po’
Star Trek, immutabili nei gesti e nel profilo. «È stato come
scalare una montagna» giurano «una volta arrivati alla
vetta ti chiedevi: la prossima
volta cosa attaccheremo?».
Di solito l’altezza aumentava
«e anche i rischi. Facile dire
che i Pooh hanno sempre rifatto se stessi. Sfidiamo
chiunque, anche all’estero,
ad aver fatto tanti passaggi».
Probabile. Di sicuro, visti come metafora romantica dell’esistenza, si sentono e sono
molto più rock. Prospettiva
che li galvanizza.
«Tanto per far ordine, siamo partiti come una band figlia dei Beatles, benissimo, ci
ha dato popolarità e una visibilità persino rara all’epoca.
Ma negli anni ’70 siamo passati, eccome, al rock, anzi al
prog, del quale i genovesi
New Trolls sono stati una
bandiera. A pensarci bene,
eravamo in ottima compa-
gnia: PFM, Orme, Banco del
Mutuo Soccorso. Se i New
Trolls avevano colpito tutti
con “Concerto Grosso”, noi
avevamo la suite di “Parsifal”, che a pensarla oggi sembra una follia».
Sarà ma ad aspettarli nei
palaport, a Genova i biglietti
andranno dai 44 agli 85 euro,
ci sarà anche un pubblico imbullonato su “Piccola Katy” e
“Pensiero”:«Vero,macanzoni come “Rotolando respirando” e “L’ultima notte di
caccia” hanno un gran ritmo.
I quattro inediti che pubblicheremo il 16 settembre nell’album “Pooh 50 – L’ultima
IN TUTTA ITALIA
Dopo il 4 settembre al 105
Stadium di Genova (data
zero), le successive date
dei Pooh saranno il 13 settembre alla Fiera di Bergamo, il 28 e il 29 ottobre
al Pala Sele di Eboli - Salerno, l’1 e il 2 novembre al
Pala Florio di Bari, il 4 novembre al Palalottomatica
di Roma, l’8 novembre all’Unipol Arena di Bologna.
notte insieme”, sono decisamente rock. Per non dire di
“Chi fermerà la musica”. Va a
una velocità impressionante, no?».
Sì, in effetti, il treno corre
nella notte e i Pooh sono a
bordo. Certo che fa uno po’
strano immaginarli rock,
quando già dal brand pensi a
storie che finiscono, altre che
possono nascere. «Invece il
nostro dna rimane quello»
dicono divertiti «pensi che
per mantenere la forza della
scenografia che avevamo
negli stadi abbiamo dovuto
scartare almeno ottanta palasport, compreso quello di
Treviso, città di Red, perché
non ci entrava tutto quello
che vogliamo far vedere». Va
da sé che Canzian c’è rimasto
male, anche perché le altre
città di riferimento del gruppo, Bergamo, Bologna e Roma, sono provviste di spazi
adeguati.
Ora la corsa riparte verso il
31 dicembre, ci sarà una diretta tv? «Se fosse per noi,
manderemmo il concerto a
reti unificate, come il discorso del presidente. Però quella notte chiuderemo la carriera con la coppa in mano,
non in serie C2. Abbiamo
messo in fila i giorni in cui
siamo stati in classifica, fanno undici anni e mezzo. Siamo sicuri di non aver mai annoiato nessuno». La canzone
simbolo per il Paese martoriato di questi anni è «”Uomini soli” perché la solitudine
degli italiani è immensa.
Certo avevamo scritto un
pezzo profetico, “In Italia si
può” con tutte le nefandezze
che potevano capitare. Oggi
è peggio. Così come “Pierre”
è ancora un appello contro
l’omofobia, nel terzo millennio assistiamo a barbarie da
Medioevo».
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«IL TEMPO non esiste. È una
modalità che accettiamo, ma
per certi aspetti non ha valore». Alice è tranchant, ma te lo
dice con un sorriso: «Sono allegra, è la mia vera natura,
non lo sapeva?». Sì, che lo so.
Però vederli tornare sul palco, lei e Franco Battiato, martedì in piazza Aranci a Massa
e il 31 al Teatro Greco di Taormina, fa scattare curiosità:
cosa avranno da dirsi ancora? Lo spettacolo, in primavera, prevedeva parti distinte e duetti. La nuova versione
scombina un po’ le carte, ma
le due personalità si sentono,
eccome. Per strade diverse,
sono stati pragmatici e spirituali. Di sicuro, curiosi. Battiato ha 71 anni, Alice dieci di
meno, portati da invidia.
«Anche invecchiare» spiega «fa parte della vita, è un
processo come nascere e crescere, no? Poi noi lo associamo al tempo per comodità.
Ma non è così…». E intende
che tre decenni di amicizia,
frequentazione e scambi artistici con Battiato hanno un
valore molto più alto dello
stesso esibirsi. Dove lui porterà sempre “La cura” o “Bandiera bianca”, mentre lei si
terrà strette “Prospettiva
Nevski”, “I treni di Tozeur” e
“Per Elisa”. Ma i concerti di
Battiato e Alice sono tutto
meno che un juke box. «Davvero vuole sapere se Franco
non ne può più di me? Dovrebbe chiederlo a lui, ma
l’alchimiadelmomento,sera
per sera, ha qualcosa di miracoloso anche per un mondo
come quello della canzone e
della musica italiana».
Fra i brani più suggestivi,
anche nel tour estivo, c’è
“Veleni”, scritta da Battiato e
Manlio Sgalambro, “si può
essere felici se si è in pace con
la mente…”, inserita nell’ul-
timo album di Alice,
“Weekend”: «Effettivamente è molto forte, Franco l’ha
composto in un periodo particolare della sua vita e mi
rendo conto che tocca anche
le nostre. Quando affronti temi che riguardano tutti e ti
chiami Battiato, è difficile
deludere. Del resto, in concerto affrontiamo argomenti
che sono universali, altri più
privati. Ma arrivano entrambi al pubblico». La seconda
partedeltour«saràunpo’più
faticosa» spiega Alice «perché il mio repertorio sarà più
ampio. Certo, cantare “Il vento caldo dell’estate” o “Il sole
nella pioggia” è come andare
in discesa, sul sicuro, però la
nostra musica richiede molta attenzione, non ti puoi distrarre».
Così, in un intreccio di vocalità, interpretazione, spiritualità e impegno civile, la
coppia non si perde mai di vista: «C’è una canzone di
Franco che considero un capolavoro, “Io chi sono?”,
pubblicata quasi dieci anni
fa. Gli sono grata di averla
scritta, così come “Le nostre
anime” che cantiamo spesso
insieme. L’intensità deve
toccarti profondamente e
Franco l’ha sempre fatta provare anche con un grande
rinnovamento musicale».
Alice, che sta scrivendo
nuove canzoni «senza la fretta di svelare quando usciranno», è convinta che il mondo
femminile si stia imponendo
«non solo nello spettacolo,
ma nell’economia e nell’industria…». Non lo ammette,
ma è una rivincita. Quando la
volevano in America per farne una popstar, preferì rimanere se stessa. A volte, ci vuole coraggio.
R. T.
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Bimbi in forma
ASPETTANDO IL NEONATO
LEGGERE LA STESSA FAVOLA
Aspetto un bambino per dicembre, cosa mi consiglia per fare le
cose al meglio?
LETTERA FIRMATA E-MAIL
Gentile futura mamma, certamente
il suo medico di famiglia come il suo
ginecologo le avranno dato le raccomandazioni migliori per la gravidanza e in poco spazio a disposizione cercherò di suggerire qualcosa di utile lo stesso, magari poco
noto ai due colleghi. Innanzi tutto di
cercarsi un buon pediatra fin da
ora, poi di seguire un corso di preparazione alla nascita, meglio in
orari compatibili con la presenza di
suo marito, per condividere con
altre coppie ansie e perplessità, ma
anche per rafforzare le decisioni
atte a tutelare la sua come la salute
del bambino. Infine, provi a leggere
a voce alta tutti i giorni una favola,
sì, ha letto bene, una favola, quella
che lei desidera, ad esempio Biancaneve, una favola positiva e con morale finale. Tutti i giorni a voce alta,
mi raccomando. Perché? Ma perchè
è dimostrato che così facendo il
bambino, a parità di condizioni
esterne, dormirà di più e meglio,
ancor meglio di quei bambini nati
da mamme che, a voce alta, leggevano tutti i giorni una volta Biancaneve, una volta Alice, un’altra il
Gatto con gli stivali, inFARMACI SPECIALI
somma ogni giorno una
PER I DUE MESI
nuova favola. Le sembrerà strano? Affatto, i
Che medicine devo teneonati si abituano alla
nere in casa per mio fiGIORGIO
glio di due mesi?
voce della mamma fin
CONFORTI
[email protected]
dall’utero trovando poi
LETTERA FIRMATA E-MAIL
nella stessa voce, una
scrivere a: BIMBI IN
FORMA - il Secolo XIX
volta nati, una rassicuraCertamente un antifebpiazza Piccapietra 21
zione nei momenti di dibrile, il paracetamolo è il
16121 Ge - fax 0105388426
sagio, l’addormentamigliore, magari in gocce
mento in primis. Del
per iniziare una terapia in
resto, cos’altro non sono le cantiattesa di chiamare il medico perché
lene o le filastrocche di antica meprovveda. Le gocce sono meglio delle
moria ? Lo faccia, vedrà i risultati,
supposte perché l’efficacia è certa e
se poi non le piace Biancaneve ne
può dosarle sul peso del bambino.
scelga un’altra, sempre la stessa
Quindi, prima alleviare il dolore, se
però, tralascerei Bambi, a me ha
presente assieme alla febbre, e il disempre fatto paura e tristezza.
sagio. Ricordi che al medico dovrà
dire i motivi per cui ha misurato la
febbre (non mangiava, era assonnato, piangeva inconsolabile) perché
da questi sintomi lui prenderà le decisioni opportune. Sono da tenere in
casa anche i sali reidratanti da somministrare per bocca in caso di vomito e diarrea, tanto più necessari
specie se non avesse fatto la vaccinazione antirotavirus che è il principale
responsabile di questa malattia. Ovviamente, anche qua, una telefonata
al medico se si tratta di un lattante è
opportuna. Altri farmaci no, costano
a lei e alla collettività, sono possibile
fonte di avvelenamenti accidentali e
una ricetta guiderà la consegna del
farmaco prescritto dopo consulenza
in farmacia.
xte estate
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
41
Fino al 31 agosto
FABIO POZZO
L’UOMO che restituisce la
gioventù è un fotografo per
passione che ha catturato
per venti estati consecutive i
volti dei ragazzi e delle ragazze che hanno animato il
suo paese d’adozione, scrivendone una parte della storia con la luce. E che oggi,
quarant’anni dopo il primo
scatto, ha deciso di riconsegnare quegli stessi volti ai legittimi proprietari.
Succede a Recco. Il protagonista è Luciano Berlingeri,
63 anni, un genovese che nel
1975, dopo il servizio militare, è arrivato nel Golfo Paradiso con una Minolta semiautomatica al collo («la
mia prima reflex») e una
montagna di rate per pagarla. Ma la febbre dell’obiettivo
l’aveva già contratta da qualche anno. «Frequentavo un
corso all’Istituto Idrografico
della Marina, dove sono poi
stato assunto» racconta «un
collega si occupava della cameraoscura:sonoentratoed
è stato un colpo di fulmine.
La prima macchina era russa,
l’ho acquistata per 6 mila lire
nel centro storico di Genova
e ho scoperto un altro modo
di guardare il mondo. Quella
fotocamera l’ho rotta poi tornato dalla naja, era nello zaino che ho gettato a terra appena arrivato a casa».
Berlingeri s’arma di Minolta, due ottiche e scende in
strada e scatta. Le compagnie
sul lungomare, di Mulinetti,
delbarOrchidea.Iragazzidei
muretti, stabilimenti balneari, giardini, “tubi” della
passeggiata, spiagge, scogli.
Le feste, i “giochi senza frontiere” nella vasca di punta
Sant’Anna, quella della grande Pro Recco. E poi, sì, le partite di pallanuoto, che in quegli anni, parliamo dei Settanta e Ottanta, erano uno spettacolo anche sulle gradinate.
Baci rubati, abbracci, risate,
scherzi: scattava, Berlingeri.
Estampava,prevalentemente in bianco e nero. Inzeppando di volti di residenti e
villeggianti gli archivi dello
studio dietro la chiesa di Nostra Signora del Suffragio.
La vita, alla fine, obbliga alle scelte. Un trasloco, un’altra stanza colma di quei ragazzi e ragazze. La gioventù
che ha dato linfa a Recco nel-
Recco Amarcord
Il passato ritorna in una foto
Il fotografo Berlingeri immortalò centinaia di attimi
dal ’75 al ’95. Ora restituisce le immagini ai suoi soggetti
A fianco e qui sopra, alcune
delle fotografie scattate da
Luciano Berlingeri dal ’75 al
’95. Ora il fotografo le restituisce ai legittimi “proprietari”,
chiedendo in cambio solo
un’offerta per la Gigi Ghirotti
di Genova. L’iniziativa è valida fino al 31 agosto
UN CONTRIBUTO
PER AIUTARE
LA GIGI GHIROTTI
Luciano Berlingeri, qui
nella foto di Michele Pizzo, restituisce i ritratti
che ha realizzato in venti
anni di attività, dal 1975
al 1995. Le immagini si
possono ritirare in cambio di un piccolo contributo, che sarà devoluto
in beneficenza
l’arco di vent’anni, dal 1975
al 1995, è un raccoglitore di
circa 40 mila foto. «La metà in
negativi su foglio unico, le altre tra provini e stampe su
carta». Ecco, ci siamo. La casa
va di nuovo svuotata («Il sogno di trasferirmi all’estero
con la mia Sandra»), l’idea di
rintracciare tutti e di regalare loro gli scatti che hanno
cristallizzato i loro momento
nel tempo. Un’operazione
nostalgia, un po’ “Sapore di
mare”, che ha aperto una
grande caccia al nome su Facebook, una gara a riconosce
e riconoscersi. Ragazze che
oggi sono mamme o nonne e
mostrano com’erano ai figli e
nipotini, vecchi amori riscoperti con tenerezza, qualcuno che non c’è più. Gente che
torna da tutt’Italia, che chiama dall’America.
Ilvaloredel“Tiricordi?”(Ti
ricordi di Agostino, quello
che si credeva Gesù?...) si celebra sul social, ma anche e
soprattutto nel rito della
consegna - mostra sui generis perché la foto finisce in
una busta - che si rinnoverà
ogni giorno sino al 31 agosto,
sul banco di un negozio di abbigliamento del centro che si
è messo a disposizione. «Ho
ricevuto grande sostegno»
dice il fotografo. Qualcuno
ha stampato gratis i manifesti dell’iniziativa per sdebitarsi delle foto dei genitori, il
Comune ha dato il patrocinio. Il fine è benefico: in cambio della gioventù restituita,
si chiede solo un’offerta libera per l’associazione Gigi
Ghirotti.
E poi, c’è anche il gesto artistico. Nell’era della fotografia digitale, a Recco stanno
passando di mano immagini
su carta.
Vere, direbbe Berlingeri.
«Le mie foto sono vecchie, rigate, bucate, macchiate, sfocate, e molti fotografi le
avrebbero buttate via subito,
io invece le ho tenute, alcune
per 40 anni e adesso quei
provini per certe persone sono “bellissimi” mentre per
altre “mettono tristezza”,
ma in tutti suscitano curiosità, emozione, e per me questo è molto appagante. Vedere negli sguardi dei soggetti
la sorpresa, ecco la forza della fotografia che mi commuove ancora».
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LA STORIA
Il volo di Francesca, dal marketing a Emma Dante
La passione per il teatro ha spinto la genovese Laviosa a cambiare vita: «Pentita? Neanche per un attimo»
CLAUDIO MANGINI
LA SCELTA in due parole: passione
incondizionata. Per spiegare meglio: «Un seme che avevo dentro.
Ma se non ci fosse stata lei a nutrirlo, forse non sarebbe mai sbocciato». Francesca Laviosa, 31 anni, genovese, una settimana fa a Spoleto
ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie,
come interprete di Odissea A/R.
La “lei” di cui parla è la regista e
drammaturga palermitana Emma
Dante. E la scelta di dare un calcio
alle certezze per inseguire la passione incondizionata per il teatro,
apparentemente irragionevole, le
era stata sconsigliata da molti.
«Non mi sono pentita mai, nean-
che per un attimo. Se c’era dentro
anche un po’ di follia, in quella decisione, era follia sana. Che ora mi
permette di provare una felicità
che in nessun altro modo avrei potuto raggiungere».
Flashback. A quando lavorava a
Milano. Marketing e comunicazione, un master a Londra, anche un
breve stage al Secolo XIX nel 2006,
«fresca di Erasmus, malata di teenagerismo acuto», e a Radio Babboleo. Poi l’ufficio, i contatti, le
aziende. «E i miei coinquilini che
recitavano in un musical e alle 2 o
alle 3 del mattino saltavano e cantavano. Mentre io pensavo alla
sveglia che suonava alle 7 e mezza». La passione che riemerge. «Al
Francesca Laviosa
liceo ci avevo provato. Mi iscrissi a
dei corsi serali e del teatro mi piaceva la sintonia che si crea tra persone con la stessa passione. Avevo
amici di 23 e di 50 anni, non sapevo
nulla della loro vita e sapevo mol-
tissimo del loro modo di essere».
Poi, estate 2013, l’occasione. «Mi
dissero che Emma Dante aveva in
calendario un laboratorio. Lo dissi
al capo, chiesi una settimana di ferie, mandai il curriculum. Neanche
sapevo che fosse finalizzato a uno
spettacolo vero, “Feuersnot” di Richard Strauss, un’opera lirica.
Fummo scelti in quattro».
Tornare a Milano fu come sentirsi in gabbia. Cambiare vita e città
per entrare nell’accademia di Emma Dante, la “Scuola dei mestieri
dello spettacolo”, tutt’uno. «Emma
ha un metodo duro, è una siciliana
con il sangue che ribolle, non te le
manda mai a dire. In prova ti affronta secca, si fa odiare, fra virgo-
lette». O senza virgolette. «Ma ti
porta a dare cose che non sai di
avere dentro». Il talento che va alimentato come quel seme, fino al
premio con tutta la famiglia in platea nel giorno del trentesimo compleanno della sorella Umberta. «Il
mio regalo».
Dopo l’estate, Francesca Laviosa
sarà ancora Penelope in Odissea A/
R. Tappe già fissate a Palermo, Napoli e al Teatro Argentina di Roma.
«Sarebbe bello portarlo a Genova,
al teatro Modena. Emma Dante ha
già collaborato con l’Archivolto.
Magari prenderò io i contatti, dopotutto, una volta mi occupavo di
marketing».
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DOMENICA 17 LUGLIO 2016
sport
IL SECOLO XIX
GENOA-STUBAITAL 18-1
NEL SEGNO
DI PAVO
Cinquina del bomber, Pandev ne fa 4. Perla di Ocampos
Juric: «Leo vorrebbe restare. E anche per Veloso l’idea c’è»
da uno dei nostri inviati
IL PRIMO BILANCIO
MAURO CASACCIA
La base della
squadra è buona,
ma ci mancano dei
giocatori per essere
davvero competitivi.
Buoni segnali da
questa gara, però
c’è tanto da lavorare
NEUSTIFT. Pronti, via e poke-
rissimo di Pavoletti. Lui che
aveva segnato l’ultima rete del
campionato scorso, lui che segna la prima della nuova stagione, lui che resterebbe ma
che resta al centro del mercato.
Sorriso largo e solita disponibilità del centravanti con i tifosi.
«Resti?».«Facciamodituttoper
restare». E Ivan Juric chiarisce:
«Lui si trova da Dio a Genova, è
felice ed è stra-amato, è un leader positivo. Ne abbiamo parlato, al Genoa vorrebbe starci
tutta la vita. Poi si sa, purtroppo, che se arrivano grandi club
con tanti soldi le cose possono
cambiare. Vediamo cosa succede». Dopo il 18-1 rossoblù
contro lo Stubaital e le buone
indicazionidell’esordiostagionale,Juricsempreschiettoerealista. Nonché speranzoso. Pure sull’evoluzione della situazione di Miguel Veloso, titolare
nel 4-2-3-1 del primo tempo
(Perin ancora aspetta per le
partite) e osannato insistentemente da un gruppetto di tifosi
in tribuna (circa 750 spettatori
stimati) con il coro “Miguel Miguel”. «Sinceramente Veloso
era venuto solo per allenarsi ed
è in attesa. Sette giorni fa non
pensavamo potesse rimanere.
Però abbiamo percepito che
partecipa molto, si è trovato
particolarmente bene e ora c’è
questa idea». Che il portoghese
resti. «Vediamo, lui e la società
valuteranno.Serimanedicerto
non mi dispiace…».
Chi può restare e chi arriva.
Ecco Gentiletti. E Rossettini in
avvicinamento. «Sì, dietro abbiamo preso Gentiletti. Manca
ancora uno e stiamo trattando
Rossettini. La base è buona, però ci manca ancora un po’ di
tutto, per essere davvero competitivi. Dobbiamo valutare
tanti elementi, dargli libertà di
espressione e autostima per
capire se è materiale vero». Riferimento a Ntcham, Lazovic
(buon protagonista al cross e
all’assist), Gakpè (3 reti) e Pandev (4 gol, un delicato pallonetto come quello del gol della
bandiera di Marco Hofer), che
hanno dato discreti segnali. E
sul primo: «Olly è del ’96, dobbiamo insistere e dargli fiducia». Poi, Ocampos. «Viene da
un anno negativo, anche con
un infortunio. Deve muoversi
meglio. Ma ha margini di miglioramento incredibili. E vuoledimostrareilsuotalento».Ie-
IVAN JURIC
allenatore Genoa
ri autore di alcune pregevolezzetecnicheediunaperladigol:
rientro da sinistra e destro potente all’incrocio. Nulla può il
pur bravo Ribis.
I rossoblù hanno cercato di
mettere in pratica i dettami degli allenamenti: giropalla, fraseggio centrale stretto, ampiezza offensiva, recupero palla alto. «L’importante è muovere palla, divertirsi, aggredire
appena persa palla, a volte lo
abbiamo fatto nel modo giusto,
altre volte meno». Gol anche
per Ntcham e Lazovic, possono
far bene al morale. Cissokho
chiama il coro “Issa Issa” con
travolgente slalom lungo metà
campo, per offrire gentile assist vincente a Pandev. Tachtsidis fa centro su punizione, per
chiudere. Eguagliato il record
di reti in questo tradizionale
appuntamento di inizio stagione. «C’è stato impegno, abbiamo segnato molto, sono abbastanza soddisfatto ma è difficile giudicare queste partite, c’è
tanto da lavorare». Oggi in riti-
ro arriva Rincon, con Gentiletti
due in più per Juric. E, con Veloso non solo ospite, magari tre.
SELEZIONE STUBAITAL 1
Ma. Hofer 14’ st
GENOA 18
Pavoletti 6’, 24’, 29’, 35’ e 43’,
Ocampos 9’ e 27’, Muñoz 33’,
Ntcham 44’, Lazovic 45’ pt;
Pandev 5’, 25’, 30’ e 36’, Gakpè
29’, 33’ e 38’, Tachtsidis 41’ st
SELEZIONE STUBAITAL: Ribis, Peer, Pfeifer, Schönherr,
Gröber, Ozcal, Eigentler, Pittracher, Mayrhofer, C. Stern,
Hatzl. Entrati nella ripresa:
Obenauer, Meyer, Rogen, Kössl, Muigg, P. Stern, Jenewein,
Ma. Hofer, Mi. Hofer.
GENOA PT (4-2-3-1): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz,
Laxalt; Rigoni, Veloso; Lazovic,
Ntcham, Ocampos; Pavoletti.
All. Juric
GENOA ST (3-4-3): Zima;
Cissokho, Marchese, Renzetti;
Rosi, Cofie, Tachtsidis, Fiamozzi; Capel, Pandev, Gakpè. A disposizione: Faccioli, Ierardi,
Minardi, Zanimacchia.
Arbitro: Yilmaz Ferro
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Leonardo Pavoletti ha segnato il primo gol della nuova stagione
L’undici di esordio del Genoa 2016/17
TANOPRESS
L’ESTREMO DIFENSORE DEI DILETTANTI AUSTRIACI: «KHAN IL MIO IDOLO, PANDEV SEMPRE TEMIBILE»
Ribis, più birre che gol per il portiere-operaio
«C’è il compleanno di un compagno: supero in pinte le reti che ho preso dal Grifone»
IL PERSONAGGIO
da uno dei nostri inviati
VALERIO ARRICHIELLO
NEUSTIFT. «Saranno più le birre che berrò dopo la partita o i
gol che prenderò dal Genoa?
Direi le birre, anche perché si
festeggia il compleanno di un
nostro compagno di squadra.
Però speriamo di non prenderne troppi, perché poi sarebbe dura..»: così parlò
Markus Ribis, portiere dello
Stubaital, prima della gara col
Grifone. Come è finita, poi, lo
sappiamo: 18-1 per i rossoblù.
Risultato da record eguagliato, nella storia delle amichevoli tra il Genoa e le selezioni
della Val Stubai. Solo nel 2008,
infatti, il Grifo aveva infierito
allo stesso modo, con rete della bandiera di Appeltauer, il
“Beckham” della valle, emulato,stavolta,dalgiovaneMarko
Hofer. Per mantenere ferma la
promessa, quindi, il buon Ribis avrebbe dovuto toccare
quota 19 pinte, un po’ troppe
anche per un ragazzone da un
metro e novanta come lui.
Certo, c’è da scommettere
che qualche bel boccale l’avrà
mandato giù, per dimenticare
la cinquina di Pavoletti. Per il
portiere tirolese era la seconda volta contro il Grifo. «L’anno scorso – rammentava prima del match – avevo giocato
il secondo tempo e avevo preso cinque gol. Stavolta metterei la firma per non prenderne
più di dieci. Il più pericoloso?
Pandev, lui è davvero temibile. Non ho studiato i video dei
suoi gol, ma ricordo quello che
misegnòl’altravolta».Peccato
che stavolta gliene abbia fatti
addirittura quattro.
Povero Ribis, eppure, anche
se è difficile crederci il migliore in campo è stato lui, applauditoperlesueparateanchedai
tifosi arrivati da Genova. Sen-
Il portiere dello Stubaital Markus “Mogga” Ribis
za i suoi tanti interventi provvidenziali, i gol dei rossoblù,
incattiviti dalla grinta di Juric,
potevanoessereanchediecidi
più. E allora sì che al pub si sarebbe fatta ancora più dura.
Beh, indubbiamente quest’anno è andata pure peggio
del solito. Ma la verità è che il
ruolo del portiere dello Stubaital, in questi tradizionali
test con il Genoa, è sempre
quello più ingrato. Certo, c’è la
TANOPRESS
gioia di affrontare giocatori
importanti, ma sai anche che i
palloni da raccogliere nella
porta saranno sempre tanti.
Ribis, però, la prende con filosofia. E, mentre sorride col suo
faccione da gigante buono, assicura: «La soddisfazione di
giocare contro una squadra di
Aprevalesuldispiaceredeigol
che prendi. Neanche dopo
giornate così mi pento di essere un portiere».
Anche perché per il giovane
Markus (21 anni) giocare tra i
pali è quasi una missione. Da
quando nel 2001, a soli sei anni, vide il Bayern Monaco vincere la Champions e rimase
folgorato dal numero uno dei
bavaresi: «Oliver Kahn: è lui il
mio modello».
Per raggiungere i livelli del
suo idolo, Ribis si allena duro
da tempo, anche se di giorno
lavora in una fabbrica che produce materiale elettrico. Poi la
sera si trasforma e diventa di
nuovo portiere nel team della
Val Stubai, dove gli amici lo
chiamano Mogga: «Ma non
chiedetemi perché, è un soprannome che non ha un senso. Il mio punto forte? I riflessi.
Vorrei arrivare almeno in Lega
Regionale, che sarebbe la vostra Lega Pro, ma non mi pongo limiti. Il Genoa? Magari...anche se c’è già Perin che è
fortissimo, per me sarebbe un
onore anche solo conoscerlo».
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IL SECOLO XIX
43
DOMENICA 17 LUGLIO 2016
sport
ZIKA, TENNISTI IN FUGA
CONTE, PRIMA SCONFITTA
DOPO i migliori golfisti, anche molti tennisti cominciano a
fuggire dai Giochi Olimpici di Rio per paura del virus Zika.
L’altra sera sono arrivati i forfait del canadese Milos Raonic
e della romena Simona Halep, ieri quello del ceco Tomas
Berdych (foto), preoccupato per la salute della famiglia.
COMINCIA con una sconfitta (2-0) nell’amichevole con il
Rapid Vienna l’avventura di Antonio Conte al Chelsea. Tante
le attenuanti, tanti anche gli assenti ma Conte già martella:
«Sono qui da tre giorni, non posso essere arrabbiato, no assolutamente. Ma dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare».
I COMPAGNI DELLA FASCIA SINISTRA
Laxalt e Renzetti
«Grifo di corsa»
TOUR DE FRANCE
«In campo e in auto, maciniamo km per i rossoblù»
da uno dei nostri inviati
Cavendish e Kittel
NEUSTIFT. Macinano chilo-
Piccoli tifosi rossoblù a Neustift per il debutto
TANOPRESS
metri (sulla fascia sinistra),
superano ostacoli. Come in un
coro dei tifosi. E Francesco
Renzetti è tifoso rossoblù che
si è sobbarcato 1.100 chilometri d’asfalto per tornare al
Genoa. «Ero in vacanza in Calabria, il mio agente mi ha
chiamato e mi ha detto che il
giorno dopo avrei dovuto essere a Genova per le visite mediche». È salito in auto e via.
«Dieci ore di macchina, sono
arrivato di notte, alle 3.15 ero
in albergo. Ma talmente contento che non me ne sono neanche accorto…». Felice di
correre, come Diego Laxalt
che nella scorsa stagione sulla
corsia mancina ha macinato
più chilometri di tutti, circa
407. Come andare a piedi da
GenovaaRimini.«El’obiettivo
quest’anno è farne ancora di
più. Fisicamente mi sento bene. Se sono arrivato a Rimini,
ora voglio migliorare e andare
ancora più lontano…».
Compagni di fascia, il
23enne di Montevideo e il
28enne di Dolceacqua. Stesso
ruolo, in concorrenza ma pure
collaborazione. «Francesco?
L’ho visto bene – dice Laxalt –
ha tanto entusiasmo. Direi
che siamo simili come giocatori. Ma questa è una famiglia,
io gli do consigli, ma glieli
chiedo anche». «Diego è un ragazzo tranquillo, si ride e si
scherza – racconta Renzetti Ha fatto grande campionato,
una delle rivelazioni. Ha tanta
corsa e generosità, con ottima
fase offensiva. La convocazio-
Cavendish
fa poker
ma Kittel
si arrabbia
Diego Laxalt
TANOPRESS
ne nell’Uruguay per la Copa
America la dice lunga. Ci siamo già scambiati un po’ di
consigli sui movimenti». Sia
con la difesa a 3 che a 4. «Il mister sta provando diverse situazioni tattiche. Io posso fare
il terzino basso oppure
l’esterno di centrocampo».
Storia di un calciatore-tifoso,
quella del ligure. E di un ritorno nella squadra in cui è cresciuto (rientra fra i 4 “prodotti” necessari). «Ma non voglio
certo sentirmi appagato dal
fatto di essere tornato. Ho
sempre sperato di riuscirci e
sono davvero felice. Siamo
partiti forte, allenamenti durissimi con intensità molto alta, il tempo in hotel passa tutto a recuperare…». Figli del
sacrificio e della fatica, i corridori di sinistra. L’uruguayano
ha anche accorciato le ferie
per essere presente fin dall’inizio del ritiro. «Per me, va-
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Gentiletti, primo allenamento. Sprint Rossettini, il difensore è vicino
tiagoèdaRomaaGenovae,ieri,
daMilanoaNeustift.Gentiletti
ha raggiunto il Grifone nel ritiro austriaco in serata, dopo la
fine del match con lo Stubaital.
Saluto ai nuovi compagni nello
spogliatoio e con mister Juric
che ne apprezza le qualità.
Centrale mancino, non velocissimoneglispaziapertiperòdotato di senso della posizione,
intelligenza tattica, tenacia. Un
duro,cosìèsemprestatoconsiderato. E in rossoblù l’ex Lazio
vuol dimostrare di aver del tutto superato i problemi fisici
delle ultime stagioni, a partire
da quello al ginocchio. Con il
Genoa ha firmato un biennale.
Oggi pronto per il primo allenamento genoano.
E, sullo stesso cammino di
Santiago, un ragazzo molto legato alla fede cattolica, Luca
Rossettini, 31 anni come Gentiletti. Altro innesto per la difesa, la trattativa con il Bologna è
molto avviata. «Sì, lo trattiamo», conferma Juric. Un centrale che però nell’ultima stagione, agli ordini di Donadoni,
ha giocato soprattutto come
terzino destro. Ecco, quindi,
che si tratta di un elemento che
ben si inserirebbe nell’idea di
difesa asimmetrica a 4 di Juric.
Rossettini è in uscita da Bologna e ciò può facilitare l’operazione (sebbene ci sia anche il
Palermo interessato, mentre
per Wilker Angel, extracomunitario, si muove il San Paolo),
la cui chiusura può avvenire a
breve. Per dare al tecnico croato anche un’importante soluzione in più sui calci piazzati: il
padovano infatti è molto forte
nel gioco aereo, come ha dimostrato anche nell’ultimo campionato (3 gol) segnando in
elevazione la rete del successo
bolognese al Ferraris.
Attaccante da acrobazie aeree, poi, è Pinilla. Domani, con
riunione milanese in Lega, può
essere occasione per parlare
Juric accoglie Gentiletti
anche di lui. Tuttavia, che sia
strategia o verità, il ds dell’Atalanta Sartori ha detto a El Mercurio: «Per noi Pinilla è incedibile, è il nostro miglior attaccante e assolutamente non vogliamo perderlo. Problemi con
Gasperini? Nessuno, il nostro
tecnicononhaproblemiconlui
e lui non ha problemi con il tecnico». In realtà, delle spine ci
sono. Situazione dell’attacco
legata a Pavoletti. Nonché ad
TANOPRESS
Alario (anche qui, per il River
sarebbe «incedibile») e alle
possibilità con il Milan: Suso,
Niang, Matri. A centrocampo,
invece, prosegue l’avvicinamento al ritorno di Dzemaili. A
inizio settimana appuntamento per la rescissione con il Galatasaray. Anche i recenti fatti in
Turchia, con il golpe fallito,
spingono lo svizzero in tal senso. Poi contratto spalmato su
più stagioni con il Genoa. Nandez non convocato nel Peñarol,
è sempre nella lista, ma aspetta
il passaporto comunitario. Intanto Gianluca Spinelli ha raggiunto l’Austria, per aggregarsi
al ritiro del Chelsea di Conte,
non al Genoa. Alla fine è arrivatoilvialiberadaPreziosi,ilpreparatore dei portieri parla di
una scelta comunque sofferta,
lasciando tante persone a cui
vuole bene. Saluta anche l’addetta stampa Laura Anchisi.
Per loro un nuovo cammino.
Il cammino di Santiago: è a Neustift
NEUSTIFT. Il cammino di San-
Francesco Renzetti
canze ne ho fatte abbastanza,
ciò di cui avevo bisogno. Dopo
un po’, avevo già voglia di tornare in campo…».
L’estate ha arricchito Laxalt
della convocazione in Copa
America, sebbene non sia andata bene alla Celeste. «Esperienza comunque fantastica.
Andare in Nazionale è il sogno
da bambino. Peccato per come è andata, ma dà spinta per
crescere». Ora con Juric. «Ci ha
subito detto cose da Genoa,
essereaggressivi,giocare,non
mollare mai. Senza treccine e
con le gambe più storte gli somiglierei? Forse…». Il tecnico
croato ha detto che lo vede in
tre ruoli: terzino sinistro nel
4-2-3-1, laterale mancino di
centrocampo nel 3-4-3, pure
alto a destra nel 3-5-2. «Ruoli
che ho già fatto, me li sento». E,
acquistato a titolo definitivo,
sente anche più suo il Grifone.
«Sì, non essendo in prestito ti
senti più dentro il club».
Uno ha “preso” casa, l’altro
ci è tornato. E sogna il nuovo
esordio rossoblù. Quando nel
2005 fu chiamato in prima
squadra, dalle giovanili, prima di entrare sul campo di
Marassi un dirigente gli disse:
«Vedrai che emozione salire
quei tre gradini». Alla fine, lui
tornò da quel dirigente: «I gradinisonocinque…peròfantastico». E adesso, ricordandolo
undici anni dopo, aggiunge:
«Sarà bellissimo salirli ancora,
entrare al Ferraris e vedere i
colori della gradinata Nord».
Renzetti vuol essere rivelazione.Laxaltvuolesserlonuovamente. Un po’ come le
squadre che hanno sorpreso
negliultimitempi.Leicester,il
Crotone di Juric, il Portogallo.
In Libertadores l’Independiente del Valle, formazione
ecuadoriana allenata dall’uruguayano di origine ligure
Pablo Repetto, giunto in finale.«Già,grandetraguardo».Eil
piccolo Plaza Colonia che ha
vinto il campionato Celeste.
«Non l’avrei mai immaginato
– dice Diego – ma andavano a
mille e a metà campionato si è
capito che potevano farcela.
La prossima sorpresa? Magari
il Genoa, un’altra squadra che
vuole andare a mille».
MERCATO/ DZEMAILI VERSO IL RITORNO, L’ATALANTA FA MELINA SU PINILLA
da uno dei nostri inviati
REUTERS
M. CAS.
M. CAS.
PARIGI. E quattro: Mark Cavendish cala il suo personalissimo poker al Tour de
France e mette il sigillo anche sulla 14a tappa, la Montelimar-Villars les Dombes di
208,5 chilometri. Lo fa al termine di una interminabile,
imperiosa volata, iniziata tre
chilometri prima e che ha
portato i corridori nel cuore
del Parc des Oiseaux (Parco
degli uccelli), uno dei più
vecchi siti ornitologici francesi che presenta una collezione unica al mondo (oltre
3.000 specie) di volatili. Per
Mark Cavendish è la 30a vittoria in carriera alla Grand
Boucle, sempre più vicino al
grande Eddy Merckx (34 vittorie). Chris Froome (Sky) ha
mantenuto la maglia gialla di
leader della classifica generale.
Oltre alle consuete doti di
lucidità e forza, il britannico
della Team Dimension Data
ha stavolta messo in mostra
anche quell’innata scaltrezza
che uno sprinter a 5 stelle deve per forza avere per vincere spesso: uscito perfettamente dalla ruota di Marcel
Kittel (Etixx-Quick Step) che ha poi protestato vibratamente con tanto di “vaffa”
al collega britannico, reo, a
suo dire, di avergli tagliato la
strada - Cavendish ha battuto
nell’ordine Kristoff (Katusha), Sagan (Tinkoff), e Degenkolb (Giant-Alpecin). Primo degli italiani Davide Cimolai, ottavo.
È stata una tappa con poca
storia, appena movimentata
dalla lunghissima fuga di un
quartetto (Howes, Roy, Elmiger e Benedetti) che ha cercato di arrivare fino alla fine,
prima di essere ripreso dal
gruppo a pochi chilometri
dal traguardo, quando sono
subentrati i treni dei velocisti
in testa alla corsa. Si è corso
in condizioni difficili, con un
fortissimo vento contrario e
raffiche tra i 40 e gli 80 kmh,
che hanno scoraggiato ogni
tentativo serio di attacco. Le
difficili condizioni meteo
hanno anche indotto gli organizzatori ad anticipare di
un quarto d’ora la partenza
inizialmente prevista a mezzogiorno, con la carovana del
Tour che anche ieri ha reso
omaggio alle vittime della
strage di Nizza con un minuto di silenzio. Da segnalare i
ritiri di Breschel e Frank. Oggi
la 15esima frazione, la Bourg
en Bresse-Culoz di 160 chilometri. E si tornerà a salire.
44
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
DARIO FRECCERO
GENOVA. Tripla Samp. Sono
ventinove i giocatori convocati per il ritiro di Ponte di Legno che parte domani e durerà due settimane. Sono quasi
tre per ruolo ma dire che sia
già la Samp “definitiva” è ovviamente troppo. Non lo è,
mancano come minimo il regista e il terzino sinistro.
Per ora restano fuori dal
gruppo che da una decina di
giorni si allena a Bogliasco solo tre giovanissimi: Martinelli, Rocca e De Vitis. Non è una
bocciatura, sono ragazzi che
andranno a giocare in prestito altrove. Tutti gli altri giovani per ora salgono sui
monti della Val Camonica
dove Giampaolo li visionerà
meglio e valuterà in modo
approfondito. Ragazzi come
Ponce, Bonazzoli, Pereira
non è detto non siano già maturi per restare in prima
squadra e giocarsi le loro
chance durante la stagione.
Ovvio, convincere l’ex tecnico dell’Empoli a tenerli non
sarà facile, è una corsa in salita, ma la storia di Pedro Pereira insegna: un anno fa si
presentò a Ponte di Legno
con Walter Zenga e sembrava il figlio di Cassani. Com’è
finita lo abbiamo visto: primadellosbarcodiMontellail
giovanissimo
portoghese
sembrava un astro nascente
della Serie A...
Per la Samp che Giampaolo
sogna mancano minimo due
pedine. Un play che sostituisca Fernando e un terzino sinistro. Le idee su chi potrebbe arrivare sono chiare, il sogno in mezzo è Paredes, la realtà più vicina Cigarini sul
quale nelle ultime ore c’è stata una forte accelerata. Negli
schemi qui sopra la maglia di
Fernando la assegniamo a un
presunto “Mister X” perché i
giochi non sono chiusi e potrebbero esserci sorprese. A
sinistra l’obiettivo numero
uno è Dodò dell’Inter ma anche qui c’è un mezzo giallo:
con l’Inter c’è già l’accordo, il
brasiliano non è stato convocato da Mancini ma lui tergiversa e chissà cosa ha in testa
realmente.
Per il resto il grosso della
sport
IL SECOLO XIX
COME GIOCHERÀ
Schema 1
(4-3-1-2)
Quagliarella
(Cassano)
Soriano
(Barreto)
Schema 2
(4-2-3-1)
Quagliarella
(Muriel - Cassano)
Muriel
(Budimir)
Alvarez
(Soriano)
Soriano
Mister X Carbonero
(Ivan)
(Torreira)
Barreto
(Palombo)
Alvarez
(Ivan)
Schema 3
Dodò Castan Silvestre De Silvestri
(Sala) (Regini) (Skriniar) (Pereira)
Dodò Castan Silvestre De Silvestri
(Pereira) (Regini) (Skriniar) (Sala)
Viviano
Viviano
Muriel
(Budimir)
Alvarez
Carbonero
Krsticic
(Mister X)
(4-1-2-1-2)
Quagliarella
(Schick)
Soriano
(Barreto)
Carbonero
(Ivan)
Torreira
(Mister X)
Dodò Castan Silvestre De Silvestri
(Sala) (Regini) (Skriniar) (Pereira)
Viviano
4-1-2-1-2
TRIPLA
SAMP
Giampaolo, idee chiare e tre moduli in testa
ora servono un regista e un terzino sinistro
Giampaolo con Lucas Torreira, ripreso dal Pescara
rosa è fatto, sempre che ovviamente dal mercato non
arrivi qualche sorpresa in
uscita. Tipo offerte per Soriano e/o Muriel, giocatori ufficialmente non “sul mercato”
ma di fatto neppure “incedibili”. Ovviamente se partisse
uno di loro (per i soldi giusti,
s’intende) si dovrebbe sostituirli. Per ora è prematuro
parlarne.
Si giocasse domani, Giampaolo schiererebbe con ogni
probabilità un modulo di base simile a quello che la Samp
ha schierato negli ultimi anni
primadelladifesaa3dell’ulti-
mostrerà di aver smaltito l’infortunio e a quel punto resterà al Doria. In cabina di regia
“Mister X” (più Cigarini di Paredes) ma ci sono anche soluzioni interne: l’astro nascente
Torreira, che però ha vent’anni e va provato; o gli usati sicuri di capitan Palombo o Nenad Krsticic, sempre che il
serbo rimanga. Le alternative
sugli interni sono (a oggi) Barreto e Ivan.
Infine il capitolo attacco.
Partito Correa, la trequarti va
giocoforza a Ricky Alvarez
che dovrebbe agire dietro le
due punte titolari Quagliarel-
mo Montella: 4-3-1-2 che però può variare in 4-1-2-1-2
con il rombo a centrocampo o
4-3-2-1 con due rifinitori alle
spalle di una punta.
Solo la difesa è quasi scon-
LAVORO LUNGO
L’allenatore ha
insistito per avere
la squadra quasi
al completo già
all’inizio del ritiro
tata: Viviano in porta, De Silvestri a destra, i due centrali
d’esperienza Silvestre e Castan (se stanno bene, altrimenti pronto Skriniar), poi
l’incognita a sinistra dove in
questi giorni Giampaolo sta
provando Sala (che però è un
destro). Se non arriverà Dodò,
si cercherà un altro.
A centrocampo la situazione è molto meno chiara per
via dell’incertezza su “Mister
X”.Dei3dellamedianal’unico
sicuro è Roberto Soriano, che
potrebbe agire da interno sinistro lasciando a destra Carbonero se il colombiano di-
PEGASO
la e Muriel. In alternativa all’argentino, si potrebbe riavanzare Soriano sulla trequarti promuovendo una riserva in mediana. I rincalzi
delleduepuntesonoBudimir,
SchickeFantantonioCassano.
In quest’ordine, con buona
pace del barese che però ha
scelto di restare e giocarsi le
sue chance nonostante Ferrero abbia parlato chiaro: «Se ti
va, parti quinto attaccante, altrimenti puoi andare dove
vuoi...». E lui ha risposto: resto!
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COPPA DAVIS/ ARGENTINA IN VANTAGGIO 2-1 SULL’ITALIA
Fognini, la rimonta è a metà
vince il singolo, ko in doppio
Lorenzi incerto, Del Potro/Pella esultano al quinto. Oggi ultimi match
IL GIORNO più lungo di Fabio
Fognini comincia con un ottimo match in singolare, e il
punto dell’1-1 per l’Italia, e
una prestazione ad alti e bassi
nel doppio che riporta l’Argentina in vantaggio 2-1, prima degli ultimi due singolari
di oggi.
Si sapeva che con i sudamericani sarebbe stato un confronto lungo ed equilibrato, e
che la panchina (intesa sia come riserve, sia come scelte
dei capitani)avrebbe potuto
fare la differenza. Sfortunata
l’Italia, che per colpa della
pioggia di venerdì ha dovuto
chiedere gli straordinari a Fognini. Al mattino il match
contro Juan Monaco, nel qualeilligurehagiocatoilsuomiglior tennis: 6-1 6-1 7-5 in
un’ora e 38 minuti, rimediando così alla sconfitta di Seppi
(in imperfette condizioni fisiche) contro Delbonis.
Dopo le due ore di riposo
canonico, riecco Fognini in
campo nel doppio. Il suo compagno consueto, Simone Bolelli, è fuori per infortunio e fa
il tifo dalla tribuna insieme a
Flavia Pennetta e a migliaia di
tifosi che scaldano il Centrale
del Tennis Club Baratoff di Pesaro. Il ct Barazzutti sceglie di
non rischiare Seppi e schiera
Paolo Lorenzi, all’esordio in
un doppio di Davis. Il senese
fa del suo meglio, ma non è
abbastanza per contrastare
GuidoPellaesoprattuttoJuan
Martin Del Potro, giocatore di
categoria superiore che dopo
i tantissimi infortuni sta cercando di tornare ai suoi livelli.
La coppia azzurra gioca un
pessimo primo set (1-6 in appena 33’), con Lorenzi molto
incerto sia al servizio sia a rete. Nel secondo set gli azzurri
restano aggrappati ai loro
turni di servizio con fatica,
mentre gli argentini non concedono neppure una palla
break. Si arriva al tie-break
che Pella/Del Potro incamerano per 7-4. C’è un momento
in cui si teme una Caporetto,
ma lo spostamento di Fognini
a sinistra (dove gioca quando
c’è Bolelli) porta benefici: az-
GLI ALTRI QUARTI
Gran Bretagna
e Francia sono
avanti 2-1 su serbi
e cechi, UsaCroazia 2-0
zurri avanti 4-1 con dieci
punti in fila, tifosi che riprendono fiducia, e 6-3 finale. Il
quarto set offre un copione simile,gliitalianistrappanosubitolabattutaaunPellaindifficoltà e poi anche a Del Potro.
Sul 5-2 è Lorenzi a pedere il
servizio, ma Fognini non dà
scampo agli avversari: 6-3 e
sentenza rimandata al set decisivo.
L’inerzia della partita è dalla parte degli azzurri, il fattore campo anche, ma ogni
punto diventa una battaglia.
Il momento chiave arriva sul
3-2 Italia, quando l’Argentina
riesce ad annullare tre palle
break sulla battuta di Pella
che assomigliano quasi a dei
match point. Il contraccolpo
psicologico lo paga nel turno
successivo Lorenzi, perdendo
il servizio: 3-4. Del Potro tor-
Fabio Fognini con il capitano Corrado Barazzutti
na quello dei primi due set,
Fognini è sempre più nervoso
e sempre più stanco, gli incitamenti della folla non producono il miracolo e l’Argentina chiude 6-4 il punteggio
dopo3oree50minutidilotta.
E adesso? Oggi sono in programma gli ultimi due singolari: si comincia alle 12.30 e
Fognini dovrà essere fresco
mentalmente, se non fisicamente, per battere il coriaceo
Delbonis (3-1 nei preceden-
ti). In caso di 2-2 si entrerà nel
territorio sconosciuto delle
scelte dei capitani. Seppi non
è al meglio, ma pare una scelta obbligata rispetto al Lorenzi non brillante visto oggi e all’inesperto Cecchinato. Il capitano argentino Orsanic dovrà scegliere tra Monaco (3-3
nei precedenti con Seppi) e
Del Potro (4-0). Potrebbe essere un’altra lunghissima
giornata.
C. P.
sport
IL SECOLO XIX
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
45
MERCATO
Cigarini dice sì, è lui in pole
Dodò scaricato da Mancini
Vicino il regista trentenne dell’Atalanta, ma se la Roma cede Paredes...
Mistero per il terzino brasiliano: non va in tournée, il Porto ci prova
GENOVA. Come tutti gli alle-
I 29 convocati
••• ECCO il gruppo di 29 giocatori che Marco Giampaolo ha convocato per il ritiro di Ponte di Legno (Brescia)
che inizia domani e durerà fino a sabato 30 luglio. Rispetto alla rosa che si è allenata finora al Mugnaini mancheranno i giovani Martinelli, De Vitis e Rocca per i quali
la società sta valutando soluzioni in prestito per andare
a giocare. I numeri di maglia non ci sono ancora, verranno ufficializzati prima della Coppa Italia (Ferragosto).
Portieri: Krapikas, Puggioni, Tozzo, Viviano.
Difensori: Castan, De Silvestri, Pereira, Regini, Sala, Silvestre, Skriniar.
Centrocampisti: Alvarez, Barreto, Campaña, Carbonero, Eramo, Ivan, Krsticic, Palombo, Soriano, Torreira.
Attaccanti: Budimir, Bonazzoli, Cassano, Muriel, Ponce,
Quagliarella, Schick, Vrioni.
natori, anche Marco Giampaolo sogna di avere prima
possibile la rosa completa a
disposizione su cui lavorare
d’estate.L’idealesarebbegià
per domani, giorno della
partenzaperilritirodiPonte
di Legno che apre la fase vera della preparazione.
In questo senso va inquadrata l’accelerazione che la
Samp ha fatto nella giornata
di ieri su Luca Cigarini, 30
anni, regista che l’Atalanta
del neo tecnico Gasperini
vuole cedere e che Corte
Lambruschini valuta di
prendere per sostituire il
partente Lucas Fernando in
cabina di regia (domani il
brasiliano atterra a Mosca,
ieri è emerso che lo Spartak
stanco di aspettarlo si stava
per muovere con l’Inter per
chiedere il pitbull Medel).
Cigarini, contratto con l’Atalanta in scadenza nel 2018
ma voglia già da qualche
mese di cambiare aria nonostante le ultime stagioni di
grande rendimento e reciproca soddisfazione (a gennaio è stato a un passo dalla
Fiorentina), avrebbe dato
l’ok al ds Carlo Osti per il trasferimento in blucerchiato e
la palla ora passa nelle mani
dei due club. L’Atalanta sa
che per il suo regista non potrà sparare troppo alto come
qualche stagione fa ma ovviamente non vuole neppure “regalarlo” a un club potenzialmente rivale in campionato. Su Cigarini, oltretutto, c’è l’interesse di altre
squadre, come il Palermo di
BallardiniilcuidsFoschiieri ha detto: «Cigarini ci piace
molto, però ha un ingaggio
un po’ troppo alto per noi...».
Luca Cigarini, 30 anni
Dodò Pires, 24 anni
La sostanza è che la Samp
potrebbe chiudere l’affare
nei primi giorni di questa
settimana e consentire a
Giampaolo di avere a disposizione già a Ponte di Legno
anche l’atteso regista. A meno che lo stesso Giampaolo
non chieda di temporeggia-
re sognando di riuscire a
trattare quel Leandro Paredes che la Roma potrebbe
cedere tra qualche giorno
(Spalletti lo vuole vedere in
ritiro) e per caratteristiche e
qualità rappresenta l’obiettivo numero uno del tecnico
doriano visto che in quel
NOTIZIARIO
n VIVIANO È GIÀ CARICO
«GRUPPO FORTE E UNITO»
La terza stagione in blucerchiato sta per cominciare
per Emiliano Viviano, ormai
uno dei leader dello spogliatoio doriano. Il “bufalo” ne
ha parlato ieri a Samp Tv. «Il
gruppo c’è e segue il nuovo
allenatore per prepararsi al
meglio in vista del campionato – ha detto il portiere
chiudendo il ritiro di Bogliasco - Siamo convinti di poter
portare la Sampdoria dove
merita di stare ma ora è il
momento di lavorare sodo»
MOTOGP (ORE 14 SKY)
Marquez in pole, Rossi è terzo
in Germania sarà testa a testa
Staccate le Ducati, solo 11o Lorenzo. Frattura per Antonelli in Moto3
A MARC MARQUEZ piace rispettare i pronostici. Del resto, Sachsenring è una pista
che gli si adatta perfettamente,vistocheinGermaniavince
ininterrottamente (non conta
la classe) dal 2010; lo spagnolo della Honda fa capire che
chi vorrà batterlo dovrà compiere un’autentica impresa.
Sotto un bel sole (ma oggi potrebbe piovere), Marquez
centra la pole senza neanche
faticare: 1’21”160 il suo tempo. Alle sue spalle la sorpresa
Hector Barbera, che con una
Ducati non ufficiale centra il
miglior tempo in carriera e
una posizione “pesante” davanti a Valentino Rossi penalizzato dal traffico («Sono rimasto intruppato», le sue parole) quando doveva e poteva
scagliare l’assalto alla seconda piazza. Comunque il Dot-
Marc Marquez davanti a Hector Barbera, secondo
tore, che ha 103 punti in classifica contro i 121 di Lorenzo e
i 145 di Maquez, è in prima fila. Sembra un duello Marquez-Rossi: dietro agli ottimi
tempi di Danilo Petrucci, Pol
Espargaro e Maverick Vinales
si piazzano le Ducati (settimo
Dovizioso, nono Iannone), Pe-
AP
drosa (decimo) e Jorge Lorenzo (undicesimo). In difficoltà
fin qui, il campione del mondo
in carica sembrava aver messoapostolasuaYamahainQ1,
ma uno scivolone - per fortuna senza conseguenze - lo ha
condizionato anche nella
qualifica ufficiale, quando è fi-
nito nuovamente per terra.
Sarà costretto a inseguire.
Oggi la gara della classe regina scatterà alle 14 (diretta
Sky e Tv8): determinante sarà
la variabile climatica con le
previsioni meteo che parlano
di un peggioramento.
InMoto2,quartapoleincarriera per Takaaki Nakagami.
Quarto Simone Corsi. In
Moto3 sorride Enea Bastianini (Gresini Racing), alla seconda pole consecutiva, quindi
Andrea Locatelli. Sfortunatissimo Niccolò Antonelli. Il giovane pilota romagnolo ha rimediato la frattura scomposta della clavicola sinistra in
prossimità dello sterno, dopo
una caduta in qualifica causata dall’olio riversato in pista
nella rottura del motore di
Danny Webb. Domani sarà
operato.
n PERESSUTTI: «EMOZIONI
FORTI DA QUESTI COLORI»
Uno dei volti nuovi della
Samp è Roberto Peressutti,
il nuovo preparatore atletico
della squadra che ha seguito
mister Giampaolo entrando
nel suo staff. Ieri Peressutti
ha parlato al Messaggero
Veneto, dicendo tra l’altro:
«A 49 anni è arrivata questa
grande occasione della
Samp, per me sono un onore
questi colori, sin da quando
ero piccolo questa divisa e
lo stadio Ferraris suscitavano tante emozioni».
ruolo lo ha inventato lui
l’anno scorso all’Empoli
(prima l’argentino giocava
trequartista). Altro nome
accostato alla Samp, ma con
l’Udinese dei Pozzo che sparano (come sempre) altissimo, è il portoghese Bruno
Fernandes (10 milioni).
C’erano anche le piste Viviani con l’Hellas e Valdifiori
con il Napoli ma sembrano
scemate.
In difesa invece in queste
ore si capirà la fine della telenovela Dodò per la fascia
sinistra, il vero tallone
d’Achille del Doria. Il brasiliano dell’Inter ieri ha ricevuto la doccia fredda di
non essere convocato per
la tournée che i nerazzurri
faranno negli Stati Uniti
nelle prossime ore. È il segnale preciso che l’Inter lo
ha scaricato forse per favorire il suo approdo in blucerchiato con prestito
biennale e riscatto obbligatorio già pattuito a 4,5
milioni. In teoria, insomma, i segnali sono tutti positivi e Dodò da domani potrebbe anche aggregarsi ai
compagni a Ponte di Legno. Il punto è che la Samp
dice di non saperne niente
e alcuni rumors di mercato
dicono che il Porto ci stia
facendo un pensierino.
Insomma, è ancora giallo
e per la Samp il problema è
che al momento non c’è
una pista alternativa. A
meno che non si decida di
buttarsi su un altro “epurato” da Mancini, ovvero
Santon che è a sua volta
terzino e piace ma essendo
destro sarebbe un “adattato” a sinistra.
D. FREC.
FORMULA 1
Ecclestone: «GP
d’Italia a rischio»
Monza replica: «È tutto risolto»
ROMA. Bernie Ecclestone
“chiama”, l’Automobile club
d’Italia “risponde”. Nuovo capitolo nella lunga trattativa
per mantenere il Gran Premio
d’Italia a Monza con il patron
della Formula 1 che lascia in
bilico la conferma della corsa
sul circuito brianzolo: «Stiamo cercando di risolvere il
problema di Monza ma è molto difficile perché è un problema politico - ha detto il patron
del Circus, in vacanza in CRoazia - stiamo lavorando per trasferire il Gran Premio d’Italia
da Monza ad Imola ma se non
ci riusciamo, sarà “goodbye”
al Gran Premio d’Italia».
L’Aci, attraverso le parole
del presidente Angelo Sticchi
Damiani, ha subito assicurato
che tutti i problemi compresi
quellipoliticisonostatirisolti.
«Inquesteultimeoreabbiamo
definitivamente risolto tutti i
problemi che c’erano con gli
Enti territoriali: la Regione, il
Comune di Milano e di Monza
e l’Ente Parco. Abbiamo trovato un accordo tra Aci Milano e
Sias e stiamo predisponendo
una offerta vincolante da inviare alla Fom (Formula One
Managementent, società che
gestiscedirittieorganizzazione della F1, ndr) entro i primi
giornidellaprossimasettimana, probabilmente martedì».
Sul possibile spostamento
a Imola ha detto la sua il presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense: «il patron della F1 ha dato una seconda opportunità all’Italia di
avere un GP di Formula 1 e dipende dal presidente Sticchi
Damiani se conservarlo o perderlo. Perché Imola ha firmato
una proposta contrattuale
con Ecclestone e l’ha sottoposta all’approvazione dell’Aci».
46
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
n IL COMMENTO
DATE A SCHWAZER
UN SOGNO
DA DIVIDERE
CON GIANMARCO
CLAUDIO PAGLIERI
C
osì diversi e così
uguali. Alex Schwazer
l’introverso fuoriclasse di una specialità esasperante come la marcia, che ti
incolla a terra per ore;
Gianmarco Tamberi il volatore che quando si stacca
da terra esalta le folle come
un novello Lindbergh. E ancora Schwazer il peccatore
che ha colto il frutto proibito del doping, Tamberi l’angelo che non vuole perdonarlo e impugna la spada
fiammeggiante per cacciarlo dal giardino di Rio.
Erano le due punte dell’atletica azzurra per i Giochi,
le nostre migliori speranze
di agguantare un oro; e di
chiudere due storie molto
diverse con un identico lieto fine e magari un abbraccio, o almeno una stretta di
mano.
A distanza di pochi giorni
l’uno dall’altro, sono stati
entrambi decapitati. Alex,
con ogni probabilità, da un
complotto a orologeria.
Gianmarco da una sfortuna
altrettanto puntuale.
Sarebbe bello che domani il
Tas di Losanna credesse all’innocenza di Schwazer, gli
desse il via libera per Rio. E
sarebbe bello che Schwazer
potesse vivere il sogno infranto di Tamberi, vincere
l’oro e tagliarne metà, come
una barba, per regalarla allo
sfortunato “nemico”.
sport
IL SECOLO XIX
ATLETICA/ DOPO L’INFORTUNIO A MONTECARLO
Tamberi in lacrime: «Addio Rio»
Legamento della caviglia ko, quattro mesi di prognosi. «Svegliatemi da questo incubo»
GIORGIO CIMBRICO
NON GLI RESTA che piangere
e piange nella notte che segue il suo ultimo volo a 2,39 e
quell’atterraggio spezzato
da un urlo, da un «no!». Piange mentre da Montecarlo
viaggia verso il Policlinico
San Matteo di Pavia dove il
professor Francesco Benazzo stila il verdetto - parziale
lesione al legamento deltoideo della caviglia sinistra,
quella di stacco – e i tempi di
recupero: con o senza intervento chirurgico, quattro
mesi. La qualificazione alla
finale olimpica è in calendario il 14 agosto. E così Gianmarco Tamberi piange e lo
dice, lo scrive nei segnali di
fumo, sul tamburo dei messaggi: “Vorrei dire che tornerò più forte di prima, ma ora
riesco solo a piangere. Addio
Rio, addio mia Rio”.
È difficile, rivolgendosi all’archivio della storia, trovare un infortunio così spietato, capace di manifestarsi nel
momento più alto, nella gioia più intensa, nella felicità
nitida di una presa di coscienza: Tamberi mette in fila i migliori del mondo, i suoi
avversari per il podio olimpico, sale a 2,39, va a sfidare
2,41. Ne esce atterrato. Pare
un fulmine scagliato dagli
dei, lo stesso tipo di punizione elargita da Zeus a un Prometeo che voleva portare il
fuoco agli uomini e finì inca-
La disperazione di Gianmarco Tamberi dopo l’infortunio di venerdì sera a Montecarlo
tenato a una roccia. Anche
Gimbo stava regalando
qualcosa: la gioia, l’entusiasmo che spandeva come un
gas esilarante, una capacità
di coinvolgimento che gli
aveva guadagnato tifo rovente nella sua Ancona, affetto improvviso a Portland
(titolo mondiale indoor) e ad
Amsterdam, una settimana
fa, quando aveva messo le
mani anche sulla corona europea interpretando tre
quarti di gara con braghettoni del suo amato basket.
Montecarlo era l’ultimo rito
dipassaggioversol’Olimpiade brasiliana: si trattava di
un anticipo di sfida contro
Barshim,
Bondarenko,
Drouin, tutti lasciati alle
spalle.
«E ora – dice lui – sento dire
che avrei dovuto fermarmi a
2,39, non andare a provare
2,41. Non ha senso. Quando
uno sta bene, deve puntare al
meglio, deve darsi la carica,
specie quando lo attende un
appuntamento come quello
olimpico. Poteva succedere
a 2,20, è successo a 2,41». E
poi, parole e cadenze che riportano a un grande poeta,
Wystan Auden: «Svegliate-
mi da questo incubo, ridatemi il mio sogno, vi prego».
Perché raramente le dimensioni del sogno e dell’incubo
si sono sovrapposte in un
tempo così breve, violento,
crudele.
Bello, simpatico, genuino,
capace di salire, di salire ancora, di prenotare, per quello
che doveva essere il suo giorno dei giorni, il raid oltre il
muro dei 2,40, ora atterrato.
«È il simbolo della nostra atletica e lo sarà ancora per
molto tempo», dice Alfio
Giomi, il presidente della Fidal che vedeva nel 24enne la
luce forte del talento puro,
dell’energiapulita.Unpiccolo trattato di ars consolatoria
chechissàseavràqualcheeffetto.
E così senza Tamberi privato delle sue ali, senza Alex
Schwazer, bloccato nella sua
lunga marcia verso il riscatto
da un “affaire” dagli spinosi
contorni, senza Marco Fassinotti, saltatore da 2,35, bloccato a un infortunio al piede,
l’atletica italiana volerà in
Brasile con chances di medaglia legate alle piccole donne
della marcia, alla minima
percentuale di acuto di Daniele Meucci, alla possibilità
di piazzamento di Libania
Grenot. È un ricadere sulla
terra, proprio come è capitato al magnifico ragazzo dalla
mezza barba che aveva imparato a volare.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
meteo
IL SECOLO XIX
47
DOMENICA
17 LUGLIO 2016
temperature ieri
Busalla
il tempo oggi
min. 9
max. 30
Cairo M.
min. 9
max. 30
Busalla
Cairo M.
Varese
Ligure
Varese
Ligure
min. 10
max. 31
Genova
Genova
min. 20
max. 30
Lavagna (*)
Savona
La Spezia
mattino
Imperia
min. 19
max. 29
Venti:
Permangono condizioni di stabilità: ventilazione settentrionale al mattino con cieli
sereni; il successivo instaurarsi di un regime sudoccidentale favorisce qualche locale
addensamento pomeridiano nell'interno e possibili isolati rovesci sui rilievi alpini
UMIDITA'
<60%
TEMPERATURE
aumento
Il tempo domani
mar 19
Busalla
Giornata soleggiata,
localmente disturbata
da nuvole basse
per effetto di vento
umido meridionale.
Al pomeriggio,
instabilità in quota,
può favorire lo sviluppo
di temporali sui rilievi
Cairo M.
Varese
Ligure
Genova
Imperia
max.
max.
max.
max.
Lavagna
pomeriggio
Imperia
min. 20°
min. 21°
min. 19°
min. 19°
Domani
Sereno
Venti: deboli
mer 20
Soleggiato
locali
addensamenti
La Spezia
Venti: deboli
gio 21
UMIDITA'
<60%
30°
31°
29°
28°
Lavagna
Varese L.
Busalla
Cairo M.
9
53
13
55
30
71
23
19
77
10
30
54
73
49
40
73
33
7
51
84
29
81
min.
min.
min.
min.
18°
10°
9°
9°
max.
max.
max.
max.
30°
31°
30°
30°
Nubi
medio-alte
in transito
Venti: deboli
Martedì: al Nord stabile e in prevalenza ben soleggiato,
salvo qualche nube ad evoluzione diurna sulle Alpi orientali.
Temperature in ulteriore aumento.
Alghero
Ancona
Aosta
Arezzo
L'Aquila
Bari
Bologna
Bolzano
Brescia
Cagliari
13
18
13
14
14
17
16
14
15
18
29
23
30
25
19
23
30
28
29
29
Campobasso 12
Catania
21
Firenze
14
Messina
20
Milano
15
Napoli
19
Olbia
18
Palermo
22
Parma
16
Perugia
15
LA LUNA
04/07
nuova
12/07
crescente
17 Pescara
27 Pisa
29
25
28
24
29
26
30
18
Reggio C.
Roma
Torino
Trento
Trieste
Udine
Venezia
Verona
18
16
20
19
14
14
20
12
15
13
22
28
25
26
28
29
24
26
26
28
l
l
l
l
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l
l
l
l
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l
l
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l
l
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l
l
l
l
l
l
l
Levanto
Loano
Moneglia
Monterosso
Noli
Ospedaletti
Pietra Ligure
Pieve Ligure
Portofino
Portovenere
Rapallo
Recco
Riomaggiore
Riva Ligure
Sanremo
Sarzana
Savona
S. Bartolomeo m.
Sestri Levante
S. Lorenzo m.
S. Margherita L.
Sori
Spotorno
S. Stefano M.
Taggia
Vado Ligure
Vallecrosia
Varazze
Ventimiglia
Vernazza
Zoagli
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
FONTE ARPAL
13 27
11 27
6 26
9 27
5 27
14 27
9 27
9 24
8 24
9 27
7 28
13 29
19/07
piena
26/07
calante
in Europa
LEGENDA: l tutte le spiagge ok;
l divieto di balneazione in alcune spiagge;
l tutte le spiagge chiuse
Alassio
Albenga
Albisola Sup.
Albissola Marina
Ameglia
Andora
Arenzano
Bergeggi
Bogliasco
Bonassola
Bordighera
Borghetto S. S.
Borgio Verezzi
Camogli
Camporosso
Celle Ligure
Ceriale
Cervo
Chiavari
Cipressa
Cogoleto
Costarainera
Deiva Marina
Diano Marina
Finale Ligure
Framura
Genova
Imperia
La Spezia
Laigueglia
Lavagna
Lerici
26
25
25
27
28
27
28
27
29
26
25
26
Previsione e dati sulla Liguria
a cura di Regione Liguria/Arpal
CFMI-PC www.meteoliguria.it
Mare pulito
in Italia
Oggi
21:04
tramonta
5:56
sorge
IL SOLE
Varese
Ligure
Cairo M.
Savona
Genova
Savona
La Spezia
Imperia
La Spezia
Busalla
Genova
TEMPERATURE
aumento
0°
in calo fino a localmente mosso
nel pomeriggio in aumento
Lavagna
mattino
Savona
Mare:
deboli settentrionali al mattino
sudoccidentali dal pomeriggio
TEMPERATURA
del mare
La Spezia
pomeriggio
Imperia
min. 19
max. 28
PROTEZIONE CIVILE : nessuna segnalazione
ALL'INTERNO
Pieve Teco
Triora
Calizzano
Cairo M.
Sassello
Cadibona
Busalla
Torriglia
S. Stefano A.
Varese Lig.
Padivarma
Sarzana
Lavagna
min. 18
max. 30
Savona
min. 21
max. 31
SULLA COSTA
Ventimiglia
20
Imperia
20
Sanremo
20
Alassio
23
Savona
20
Cogoleto
18
Genova
19
Chiavari
19
Levanto
18
Riomaggiore 20
P. Venere
18
Spezia
17
1000
1015
1015
1010
1010
1020
1020
Amburgo
Amsterdam
Atene
Barcellona
Belfast
Belgrado
Berlino
Bonn
Bruxelles
Bucarest
9
15
22
21
10
14
9
10
13
20
21
24
35
24
18
21
23
24
24
38
Budapest
15 16
Copenaghen 14 20
Dublino
10 20
Francoforte 7 23
Ginevra
11 23
Helsinki
14 23
Istanbul
16 38
Lione
9 25
Lisbona
20 32
Londra
15 24
Madrid
Monaco
Oslo
Parigi
Praga
Sofia
Stoccolma
Varsavia
Vienna
Zagabria
17 35
21 24
12 21
10 23
8 20
14 29
12 20
11 23
12 18
13 15
16/07/2016
56
87
65
7
14
77
89
48
26
8
83
BARI
CAGLIARI
FIRENZE
GENOVA
MILANO
NAPOLI
PALERMO
ROMA
TORINO
VENEZIA
NAZIONALE
89
2
73
52
2
15
81
79
40
14
14
47
51
85
4
88
67
73
31
79
49
47
56
2
7
8
9
13
14
15
26
40
48
52
53
56
65
73
77
79
81
87
89
75
37
67
MONTEPREMI del concorso
Prossimo Jackpot
Punti 5+1:
Punti 5:
-€
-€
46.078,17 €
Punti 5 stella:
Punti 4 stella:
Punti 3 stella:
-€
36.852,00€
3.023,00 €
Punti 6:
26
5.485.495,80 €
113.424.934,23 €
Punti 4:
Punti 3:
Punti 2:
Punti 2 stella:
Punti 1 stella:
Punti 0 stella:
368,52 €
30,23 €
6,08 €
100,00 €
10,00 €
5,00 €
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Ac c e r t a
10
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ampa -
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IL SECOLO XIX