Casal Velino Velia
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Casal Velino Velia
Territorio Casal Velino Casal Velino rimanda al legame con Velia fin dalla sua denominazione. Non solo in questa, recente, ma in quella più antica di Casalicchio, che ha mantenuto fino al 1894. Il termine deriva dal latino "casalis litus", casale del porto. Il nucleo originario del paese sorse nell'odierna Marina intorno all'anno Mille. I primi abitanti furono i monaci basiliani. Dopo il Mille la popolazione fu costretta a trasferirsi sulla collina, a causa della malaria e delle incursioni saracene, raccogliendosi intorno al Convento dei Carmelitani. Tra i beni architettonici più rilevanti vi è la Chiesetta di San Matteo, la Chiesa dell'Assunta e la Chiesa della Madonna delle Grazie; interessante anche il Museo "Casa Contadina". L'habitat è unico: si trovano ulivi, corbezzoli, mirti, lecci, pini, fichi e anche una varietà di ginestra (la genista cilentina) che fiorisce solo nel sud del Cilento. Tra le più importanti feste religiose si ricordano: S.Biagio, S.Antonio, Madonna dell'Assunta con cadenza settennale, il Palio di S.Matteo con "gara dei gozzi" ad agosto e la festa di S.Matteo; oltre all'evento eno-gastronomico in ottobre "tra mare e campagna", con degustazione di prodotti tipici a base di pesce, vini, olii e formaggi. Velia 1/4 Territorio Velia per sulla romani), una iniziativa grande costa ègrazie ilall'odierna Ciro, nome occidentale eimportanza trovarono di posero latino un innalzarono Marina gruppo le dell'antica rifugio fondamenta dell'Asia di di mentre l'Acropoli Ascea. focesi suoltreché città Minore, un nell'insenatura della Qui che, promontorio greca e ilall'intraprendenza in fraternizzarono fuggendo loro Tempio negli quanto dinuova Elea, scambi scavarono situato dedicato dalla era sorta patria. commerciali cinta madrepatria con tra intorno alla Sul la d'assedio due il popolo foce dea punto porti al di 540 Athena situata due pacifico quel più destinati dal a.alto fiumi, re tempo. (Minerva persiano del degli ad vicino promontorio acquisire Enotri per i C. 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Guaimario, delle alla Paestum Paestum e' probabilmente il centro archeologico piu' importante del meridione d'Italia, i suoi templi dorici vengono subito dopo il "Theseion" di Atene. Il piu' grande dei templi e' quello chiamato di Nettuno, costruito nel 450 a.C., che costituisce il piu' perfetto esempio di architettura dorica templare. Si innalza su uno stilobate di tre gradini, era dedicato invece alla dea della maternita' e della fecondita' Hera Argiva; ha un porticato su colonne sui cui capitelli grava l'architrave. Il tetto a doppio spiovente presenta dei magnifici frontoni triangolari che il tempo ha risparmiato: davanti vi sono i resti di due altari che dovevano servire per i sacrifici. Vi e' poi il Tempio Italico che si presume costruito nell'80 a.C., dedicato a Giove, Giunone e Minerva. Fu eretto su un podio sopraelevato con una larga gradinata prospiciente, anch'essa con un altare davanti; vi erano in origine se colonne sulla fronte e otto nei lati lunghi. Il terzo tempio, quello detto di 2/4 Territorio Cerere, sorge lungo la via chiamata Sacra ed era dedicato invece ad Athena. Costruito nel VI secolo a.C. con un portico di 34 colonne scanalate, le cui forme ricordano quelle della Basilica, allineata con il tempio di Nettuno; anch'essa e' un tempio e deve considerarsi il piu' antico, in quanto presumibilmente costruito nella meta' del VI secolo a.C. Dedicato alla dea Hera, e' cinto da un portico con 50 colonne doriche originarie e ha davanti un grande altare che serviva per i sacrifici ed un pozzo sacrificale. Agropoli Poco dopo i maestosi templi dorici di Paestum si incontra Agropoli, cittadina dal bellissimo lungomare. Il borgo vecchio, oggi di aspetto seicentesco, risale probabilmente al Panorama VI secolo a.C., quando arrivarono qui i trezeni, profughi da Sibari. Come tanti altri centri costieri, anche Agropoli ha subito, nel corso dei secoli, dominazioni bizantine, longobarde e saracene. Il castello nacque come proprieta' del vescovo di Capaccio e divenne in seguito proprieta' dei Sanfelice, il cui stemma e' ancora visibile sulla porta di ingresso al borgo. Percorrendo le stradine della citta' vecchia si possono ammirare le splendide ville dei Maineti e dei Di Sergio, e l'antica chiesetta di S.Maria di Costantinopoli. Tradizionale ad Agropoli e' la lavorazione della ceramica, si possono trovare vasi, anfore e brocche di svariate forme. Museo vivente della Dieta Mediterranea "Ancel Keys" 3/4 Territorio ilIlAncel suggestivo vivente borgo della marino Dieta di Mediterranea (SA) ospita, "Ancel presso Keys". ilha Palazzo Vinciprova, Comune studi edi diraccoglie ricerche Pollica, uno dei sugli ha più condotto aspetti grandi salutistici scienziati con tenacia, del '900, dieta corso nella di splendida circa 40da anni, Pioppi, nel seconda aiKeys, concetto saperi armonia, patria di sacralità del Magna bellezza, dietologo del Grecia, piacere. cibo, americano al adpensiero uno è stile stata eleatico di vita il mediterranea. 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