sicurezza in operazioni basilari per fronteggiare un
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SICUREZZA IN OPERAZIONI BASILARI PER FRONTEGGIARE UN INCENDIO DURANTE CONFLITTI AD ALTA E BASSA INTENSITA’ Adi Moncaz Direttore della Scuola Nazionale per gli Incendi ed il Soccorso [email protected] I Servizi Antincendio e di Soccorso in Israele, nell’ultimo decennio hanno dovuto fronteggiare un incremento degli atti di terrorismo che producono incidenti mortali di massa. L’attacco al territorio israeliano da parte dei missili iracheni durante la Guerra del Golfo ha posto il servizio israeliano Antincedio e del Soccorso di fronte alla necessità di essere in grado di condurre operazioni antincendio e di soccorso di larga portata, sotto la minaccia di una possibile esposizione a materiali altamente tossici. Lo scopo di questa presentazione è evidenziare gli aspetti operativi e di sicurezza nei comportamenti durante le operazioni di salvataggio nei Conflitti a Bassa ed Alta Intensità. SICUREZZA IN OPERAZIONI BASILARI PER FRONTEGGIARE UN INCENDIO DURANTE CONFLITTI A BASSA INTENSITA’ La reazione ad atti terroristici sta mettendo il Servizio Antincendio israeliano di fronte alla necessità di adattare le sue procedure operative e di suoi regolamenti di sicurezza ad un contesto di frequenti atti terroristici, che comprende attentati kamikaze, autobombe e dispositivi esplosivi, tutti progettati per provocare incidenti di massa tra la popolazione civile e i corpi speciali. Le attrezzature e le procedure di sicurezza in uso presso i servizi antincendio sono innanzi tutto progettate per proteggere i vigili del fuoco dall’esposizione ad alte temperature e alle sostanze tossiche presenti in emergenze dovute ad incendi e materiali tossici. Nessuno dei mezzi di protezione in uso può fornire protezione adeguata contro i rischi associati agli ordigni esplosivi. Altri enti che intervengono in occasione di emergenze di questo tipo, soprattutto la polizia e le unità EOD, utilizzano attrezzature progettate in modo da prevenire gravi menomazioni nel maneggiare ordigni esplosivi, eppure nessuno di tali enti possiede la capacità operativa e le conoscenze tecniche richieste per condurre operazioni di salvataggio e antincendio. La reazione a tali emergenze comporta, perciò, la necessità che i vigili del fuoco coordinino le loro operazioni con altri corpi speciali e, in particolare, con le unità EOD della polizia. Uno stretto coordinamento ed una stretta collaborazione con tali corpi ha la funzione di assicurare che le operazioni di spegnimento e di soccorso possano essere condotte in un ambiente sicuro e che le minacce alla sicurezza dei vigili (dovute principalmente ad ordigni secondari e ad esplosivi in combustione) non vengano sottovalutate. Il processo di sviluppo di procedure di collaborazione si associa, prima di tutto, alla reciproca comprensione delle regole previste dai corpi coinvolti nell’emergenza, delle aree di specializzazione, dagli obblighi alla sicurezza e dai mezzi e dagli equipaggiamenti adoperati. Sulla base di tali informazioni, i corpi coinvolti possono definire le proprie aree di responsabilità, i propri compiti e le procedure di collaborazione. Durante le esercitazioni vanno messe in pratica di frequente le precauzioni SOP e di sicurezza dei varii corpi, al fine di assicurare che le stesse possano essere efficacemente attuate in situazione di emergenza. IF 1 SICUREZZA IN OPERAZIONI BASILARI PER FRONTEGGIARE UN INCENDIO DURANTE CONFLITTI AD ALTA INTENSITA’ In tempo di guerra le operazioni basilari antincendio presentano una diversa prospettiva negli obblighi di sicurezza. Il fronte interno è stato attaccato in Israele durante la Guerra del Golfo del 1990 da un gran numero di missili Scud iracheni, che avevano come bersaglio aree densamente popolate. Il Servizio Antincendio che ha prodotto la reazione iniziale a quelle emergenze ha dovuto far fronte a gravi collassi strutturali degli edifici e un gran numero di persone intrappolate e di morti. Gli attacchi missilistici che comportano le armi di distruzione di massa creano un contesto di gran lunga più complesso per i servizi antincendio. Tali attacchi, oltre alla distruzione dovuta all’impatto della caduta della testata, possono provocare la contaminazione di aree anche estese con agenti chimici altamente tossici. In molti casi le postazioni antincendio possono trovarsi nella Zona Calda e ai vigili del fuoco può essere richiesto di indossare attrezzature protettive per periodi prolungati. La necessità di operare e di impiegare dispositivi all’interno della Zona Calda si presenta ai vigili assieme alla necessità di decontaminare i dispositivi e i mezzi utilizzati all’interno dell’area contaminata. Al fine di essere in grado di fronteggiare tali minacce, i servizi antincendio debbono sviluppare procedure di lavoro speciali ed usare attrezzature di sicurezza che li mettano in condizione di operare in sicurezza nelle aree contaminate e tornare alla tempestività ed alla prontezza nel minor tempo possibile Altro aspetto correlato al comportamento nelle operazioni di soccorso in tempo di guerra, riguarda il tipo e la finalità delle forze operanti nell’area dell’evento. Nelle emergenze che occorrono in tempo di guerra, le risorse di livello nazionale sono messe a disposizione con molta più prontezza. In tali circostanze, i vigili del fuoco possono essere assistiti dalle unità di soccorso e dai quartieri generali militari, che vengono mobilitati solo in tempo di guerra. La pratica di esercitazioni e addestramenti congiunti da parte dei corpi di emergenza civili e militari, dovrebbe, perciò, essere effettuata abitualmente in tempo di pace per assicurare la preparazione e la tempestività dei vigili del fuoco nelle emergenze sia in tempo di pace che durante una guerra. IF 2