ENRICO LOMBARDI “BASSA MAREA”

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ENRICO LOMBARDI “BASSA MAREA”
ENRICO LOMBARDI
“BASSA MAREA” - personale
Galleria Nuovospazio Artecontemporanea
Piacenza – 15/12/2012 - 19/1/2013
INVITO
COMUNICATO STAMPA
Titolo della mostra: “BASSA MAREA” personale
artista: ENRICO LOMBARDI - www.lombardienrico.it
luogo: GALLERIA NUOVOSPAZIO ARTECONTEMPORANEA
Piacenza – Via Calzolai 24 – www.gallerianuovospazio.it
info: Loretta Molinari 347 4096538
Catalogo con testi di Ruggero Pierantoni e Matteo Zattoni
INAUGURAZIONE SABATO 15 DICEMBRE ORE 18
dal 15 dicembre 2012 al 19 gennaio 2013 (dall'1 al 6 gennaio 2013 la
Galleria rimarrà chiusa)
orari: lunedi/Sabato 10-12.30 e 16-19.30. Giovedì pomeriggio e domenica
su appuntamento.
Dopo la partecipazione, nel 2011, al Padiglione Italia della 54esima edizione della
Biennale di Venezia, nominato dal filosofo Carlo Sini ed aver allestito la personale
“La pazienza dell'ombra” -presentata dallo stesso Sini- in varie Gallerie italiane e
spazi istituzionali, l'artista presenta questa nuova personale, interamente inedita,
intitolata “Bassa marea”, alla Galleria Nuovospazio Artecontemporanea di Piacenza.
Nella mostra saranno esposte 10 opere di questo nuovo ciclo. Con questa mostra
l'artista compie un mutamento profondo nel proprio universo figurativo: pur restando
invariati i temi a lui cari, l'immagine, ancora più fortemente simbolica, si distende
sul piano orizzontale, modificando radicalmente la spazialità e l'atmosfera dei luoghi
dipinti. Tutta l'opera dell'artista, salvo alcune rare eccezioni, si era sempre svolta
all'insegna della verticalità, della chiusura, della protezione, dell'inviolabilità e
mistero dei luoghi raffigurati. L'apertura vertiginosa di un nuovo orizzonte, costellato
di piccole luci evocative, cambia totalmente il senso delle immagini e la loro
grammatica compositiva. Lombardi intende la dimensione della “bassa marea” come
una restituzione dei luoghi dopo il diluvio, luoghi da lui già dipinti in passato e
rimeditati alla luce dell'orizzontalità. Sono architetture solitarie e sperdute nella vuota
spazialità di un deserto d'acque, circondate di rocce che evocano la pittura
trecentesca: enigmatiche e segrete. La pittura di Lombardi si svolge da sempre
all'insegna del paradosso: le immagini sono quasi un pretesto per obbligare l'occhio
impigrito e stereotipato dell'uomo contemporaneo a ricostruirsi in una nuova
consapevolezza. Questi luoghi, in apparenza perfettamente funzionanti,sono,in realtà,
macchine paradossali che, ad uno sguardo attento, svelano l'inganno di un'immagine
in cui nulla funziona secondo le normali leggi della rappresentazione e della visione
(come ben analizzato ed esemplificato dai testi che, in Catalogo, accompagnano la
mostra). Nel Catalogo, in cui saranno pubblicate 20 opere, sarà presente un pregevole
saggio di Ruggero Pierantoni, psicologo e figura di spicco, di rilevanza
internazionale, degli studi di percezione acustica e visiva e un testo del giovane poeta
romagnolo Matteo Zattoni.
“Entrare fuori” 2012