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“Il Fanciullo e il Folklore” 2° CIRCOLO DIDATTICO STATALE “Don Saverio Valerio” Gruppo Folkloristico d’Istituto Via Sandro Pertini, 2 70024 GRAVINA IN PUGLIA (BA) Segreteria ℡ 080-326-4291 Direzione ℡ 080-326-4145 E-mail istituz.: [email protected] Sito web: www.secondocdgravina.gov.it 2° CIRCOLO DIDATTICO STATALE “Don Saverio Valerio” Via Sandro Pertini, 2 70024 GRAVINA IN PUGLIA (BA) Segreteria: 080-326-4291 Direzione e fax: 080-326-4145 E-mail istituz.: [email protected] Sito web: www.secondocdgravina.gov.it Un tempo la mia vita era facile. La terra mi dava fiori frutta nella abbondanza. O dissodo un terreno secco e duro. La vanga urta in pietre, in sterpaglia. devo scavar profondo, venire chi cerca un tesoro. Umberto Saba (1883-1957) Il folklore è una risorsa importante, culturale ed anche economica di ogni popolo, è il vissuto di paese, un sapere indispensabile per scoprire chi siamo e per conoscere le proprie radici nella vita, nei riti, nella letteratura e nelle tradizioni. Il folklore racchiude quei caratteri di tradizione e territorialità che ha trasformato nei secoli, riti e usanze della vita popolare in quelle che oggi possiamo definire importanti risorse culturali ed economiche. La storia del proprio paese insieme ai costumi, ai canti e ai balli folkloristici sono una disciplina che ogni alunno deve studiare per unire la propria identità alle origini della sua stirpe. Prof.ssa Rosa De Leo - Dirigente Scolastico Si ringraziano per la collaborazione: • • • • • L’esperta in balli e folklore gravinese - sig.ra Maria Cornacchia Il Gruppo folkloristico “La Cola Cola” di Gravina in Puglia I Genitori partecipanti al Laboratorio Sartoriale d’Istituto Tutti i Genitori sostenitori del Gruppo folkloristico d’Istituto “Il Fanciullo e il Folklore” Il Personale scolastico del 2° Circolo Didattico “Don Saverio Valerio” “Il Fanciullo e il Folklore” Gruppo Folkloristico d’Istituto 2° CIRCOLO DIDATTICO STATALE “Don Saverio Valerio” Infatti, nel tipico ‘matrimonio gravinese’ , il corteo nuziale con gli sposi in testa, dopo l’uscita dalla chiesa, si avviava verso casa per festeggiare le nozze con i canti e con i balli. Via Sandro Pertini, 2 70024 GRAVINA IN PUGLIA (BA) Le danze si aprivano con la “Mazurka” che tra l’altro offriva alle dame la possibilità di liberarsi del “Pannarule” per danzare più agevolmente. Segreteria ℡ 080-326-4291 Direzione ℡ 080-326-4145 E-mail istituz.: [email protected] Sito web: www.secondocdgravina.gov.it I Costumi tipici rievocati dal Gruppo Folkloristico Le fanciulle indossano un vestito di broccato ornato di pizzi e coralli dell’800 gravinese. Il vestito è composto da un giacchettino attillato e da una gonna ampia con grembiule in seta colorato. Completano il costume, un copri spalle “u Pannarule” formato da un rettangolo di seta colorato con fodera di varia fantasia, imbottito e trapunto a mano. Seguivano tre canti rievocativi: ♦ “Mamme ca u zjte jè” , che raccontava il giorno della presentazio- ♦ “La mamme ca la volse maretèe” , che ricordava la volontà della ne ufficiale del futuro sposo in casa della ragazza; madre che voleva maritarla ad un vecchio ricco settantenne e la ragazza che rifiutava scegliendo il suo coetaneo; ♦ U vindecjdde” , in cui si diceva che il corredo ed ogni preparativo per lo sposalizio era ultimato. Subito dopo si riprendeva a danzare con “u Schott” , un tipico minuetto di derivazione spagnola. Seguiva la caratteristica e famosa “Quadriglia gravinese”, un ballo ricco di figurazioni geometriche che evidenziava ancor più la figura di un personaggio, “u Cumpore” (il compare di fede), primo responsabile ed animatore della festa nuziale che guidava la cerimonia a suo piacimento, disponendo di ogni cosa e persino dei musici che provvedeva lui stesso a pagare. Il Gruppo Folkloristico Il Gruppo Folkloristico stabile del 2° Circolo Didattico “Don Saverio Valerio” di Gravina in Puglia, formato da 20 coppie di alunni, nasce durante l’a.s. 2013-2014, dopo varie esperienze affini, all’interno del Progetto extracurriculare “Il Fanciullo e il Folklore” presentato dalla sig.ra Maria Cornacchia (esperta del Gruppo Folkloristico “La Cola Cola” di Gravina in Puglia) e adottato dagli Organi Collegiali di Istituto. Il Progetto riveste un ruolo importante nel panorama delle offerte formative ad elevato impatto artistico e culturale che, attraversando varie materie curriculari, in primis, storia, italiano, musica, educazione fisica, riporta alla ribalta della conoscenza del fanciullo il Folklore Gravinese (canti popolari, balli, usi e costumi del passato). Le attività progettuali favoriscono il recupero alla memoria e alla pratica di alcuni documenti d’identità territoriale. Nello specifico, la danza popolare e la rappresentazione del fidanzamento e del matrimonio tipico tra il fine ‘800 e gli inizi del ‘900 gravinese, con i costumi dell’epoca, faranno rivivere un momento storico in un carosello gioioso di condivisione, tra musica, ironia e partecipazione attiva dei fanciulli. Del resto, la relazione costante tra le componenti del ballo (armonia-musica-danza), lo stare insieme e il potenziamentocoordinamento dei movimenti del corpo, favoriscono la crescita individuale, la comunicazione e la socializzazione tra pari. Gli abiti e gli accessori del Gruppo Folkloristico del 2° Circolo Didattico “Don Saverio Valerio” , di proprietà della scuola, grazie alla collaborazione gratuita dei genitori del laboratorio sartoriale, sono una riproduzione fedele degli abiti originali del tipico ‘matrimonio gravinese’ , frutto di una ricerca e ricostruzione storica effettuata dal Gruppo Caratteristica unica nel suo genere è l’acconciatura delle fanciulle con il tipico “u Tuppe” . L’acconciatura è costituita da un raccoglimento di capelli sulla nuca Seguivano due canti “u Prime Amore”, canto a dispetto, che ricordava il primo amore e “u Mestdasce” in cui scherzosamente si evidenziavano tutte le qualità degli sposi. Si continuava a ballare con “u Danze Postolk” , ballo che alternava ritmi binari a quelli ternari. Seguiva “la Polka” , ballo dai grandi movimenti con forti cadenze ritmiche. Infine “la tarantedde” era il ballo di chiusura della festa nuziale che veniva eseguita in vari modi con il canto. Subito dopo, l’arrivo del fornaio, che portava le vettovaglie. Infine il compare rivolgeva un brindisi augurali agli sposi e agli intervenuti, concedendo poi agli invitati la facoltà di ballare liberamente ed esprimere gli auguri di una felicissima vita coniugale alla giovane coppia. Alla conclusione della cerimonia si danzava “la Tarantella del coltello”, un ballo che veniva eseguito dai “Guappi” , personaggi che ricorrevano a questo espediente per mettersi in mostra. contornati in lungo da un nastrino di varia fantasia multicolore “la Ziaredde” . Essi sono tenuti ben fermi alla nuca da una spadina tipica del ‘700 “u Spatein” realizzata in oro e argento bulinato. Completano l’abbigliamento femminile le tradizionali scarpette a forma di stivaletti, confezionate con la stessa stoffa del vestito o del “pannarule” . Gli uomini vestono un abito nero. La giacca con accollatura alta, i pantaloni alla “zuava” o lunghi tubolari a vita alta, sono fermati da una fascia in tessuto o all’uncinetto di colore prevalentemente rosso con frangia. Cravatta svolazzante in rasone rosso o fazzoletto in seta su camicia bianca di percalle con abbottonatura alta sul pettino o gilet. Il cappello nero di feltro molle deformabile con sottogola, i calzettoni bianchi e le scarpe nere completano il vestito maschile.