SRG SSR idée suisse: bilanio sull`utilità
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SRG SSR idée suisse: bilanio sull`utilità
IL SERVIZIO PUBBLICO DELLA SRG SSR IDÉE SUISSE Bilancio d’utilità INDICE INTRODUZIONE 1. PROGRAMMI RADIOTELEVISIVI PER TUTTI 4 6 2. PROGRAMMI DI QUALITÀ 22 3. UNO SPAZIO AUDIOVISIVO NAZIONALE 36 4. UNA RADIOTELEVISIONE INDIPENDENTE 48 5. LA SRG SSR INCARNA LA SOLIDARIETÀ 54 6. UNA COMPONENTE IMPORTANTE DELLA CULTURA SVIZZERA 60 7. I CONTI TORNANO PER TUTTI 72 8. UNA COLONNA PORTANTE DELL’INDUSTRIA SVIZZERA DEI MEDIA 82 9. UN DATORE DI LAVORO SU CUI CONTARE 92 10. RIASSUNTO 102 BIBLIOGRAFIA 109 4 INTRODUZIONE La SRG SSR idée suisse, una conquista della società elvetica Per la seconda volta, la SRG SSR idée suisse presenta un Bilancio sull’utilità del servizio pubblico, a riprova delle prestazioni che fornisce per la Svizzera, in aggiunta alla relazione finanziaria e al rapporto d’attività. Quella della SRG SSR è una missione sostenibile, intesa alla democrazia, all’identità, al pluralismo e all’economia del Paese. Un impegno reso possibile solo e soltanto grazie a un sistema audiovisivo sorretto dal pubblico, dal mondo politico, dall’economia e dalla cultura. In Svizzera la radio ha più di 80 anni, la televisione sta per festeggiare il suo Cinquantenario: anni di storia in cui la società svizzera è riuscita a forgiare un’offerta mediatica popolare, competitiva a livello internazionale e di matrice prettamente elvetica. Un’azienda mediatica tenuta al rispetto di un mandato pubblico e finanziata per oltre due terzi con i proventi del canone è tenuta a rendere debitamente conto delle proprie attività. La SRG SSR ottempera a questo dovere, sancito peraltro dalla legge e dal suo Statuto, pubblicando ogni anno il rapporto di gestione. Questo Bilancio rappresenta un passo ulteriore: è il tentativo di definire – in termini di valenza sociale ed economica – le proprie attività, documentandole con numerosi esempi e dati concreti. La prima edizione (2001) aveva suscitato dibattiti costruttivi dentro e fuori l’azienda. Oltre alla ricchezza di informazioni, piacque il tentativo di ricondurre «l’utilità» a un minimo de- Con il Bilancio d’utilità la SRG SSR desidera definire la valenza delle proprie attività, documentandole con esempi e dati concreti. nominatore, e c’è chi salutò la volontà della SRG SSR di interrogarsi sui risvolti sociali del suo lavoro. La concezione del volume si rifà a pubblicazioni passate – qualcuno ricorderà il Bilancio sociale e il Bilancio culturale – ma si prefigge peraltro una visione a tutto campo, ispirandosi alle promesse (promises) della BBC e ai rapporti stilati da enti radiotelevisivi stranieri sull’im- patto dei programmi. Il concetto di utilità è oggi largamente impiegato negli studi sul significato sociale di servizi come ad esempio i trasporti o le offerte della socialità. Per la seconda edizione del Bilancio d’utilità si è tenuto conto delle critiche rivolte al primo rapporto, rielaborandone in particolare i contenuti e la veste grafica. L’intento, però, di fornire al lettore una base di dialogo, è rimasto. Come nel 2001, si sono fatti strada altri interrogativi, sono stati aggiornati i dati e si è visto che altri aspetti aziendali meritano di essere approfonditi. Se dibattito ci sarà, è auspicabile che l’esito delle discussioni interne ed esterne sia analizzato in’ulteriore edizione. Molto succintamente, il Bilancio d’utilità è uno spaccato della meccanica di precisione che scandisce il funzionamento di un’azienda complessa come la SRG SSR. L’esistenza della Idée suisse dipende dal delicato equilibrio di tutta una serie di fattori: 5 1. Programmi radiotelevisivi per tutti La SRG SSR idée suisse garantisce a tutti l’accesso a un’offerta radiotelevisiva svizzera in tutto il Paese, con contenuti per maggioranze e minoranze. 2. Programmi di qualità La SRG SSR si prefigge un alto livello qualitativo e il rispetto di forti criteri deontologici, ne controlla il rispetto e si espone alla concorrenza internazionale. 3. Uno spazio audiovisivo nazionale La gamma di prodotti radio-tv della SRG SSR è seguita da ampie fasce della popolazione e si pone quale piattaforma comune di informazione e interscambio. 4. Una radiotelevisione indipendente La radiotelevisione della SRG SSR deve rispondere del proprio operato al pubblico, al mondo politico e all’economia. La SRG SSR non deve rendere conto a una sola istanza e garantisce l’indipendenza indispensabile per vivere in democrazia. 5. La SRG SSR incarna la solidarietà Le offerte mediatiche della SRG SSR hanno la loro ragion d’essere nella solidarietà tra le regioni linguistiche, tra minoranze e maggioranze e nella perequazione finanziaria. 6. Una componente importante della cultura svizzera La vita culturale in Svizzera non può che trarre vantaggi da un servizio pubblico forte. Le reti della SRG SSR informano, presentano, ma soprattutto producono cultura. 7. I conti tornano per tutti Grazie a proventi misti (canone e introiti commerciali), alla perequazione e a un’oculata pianificazione finanziaria – e relativi controlli – la SRG SSR si pone quale garante di un’offerta mediatica sostenibile, slegata dagli alti e bassi della congiuntura. 8. Una colonna portante dell’industria svizzera dei media La SRG SSR si (pre)occupa di offrire un servizio di base in tutte le regioni linguistiche, assicurando così la produzione, il sapere e la tecnologia in un comparto importante della società dell’informazione. 9. Un datore di lavoro su cui contare In tutta la Svizzera, la SRG SSR crea posti di lavoro per personale altamente qualificato. Si tratta di un contributo sostanziale allo sviluppo del mercato del lavoro svizzero, in un settore economico moderno e improntato al futuro. Ringraziamenti La seconda edizione del Bilancio d’utilità è stata resa possibile grazie al sostegno e alla fiducia di Armin Walpen, Direttore generale della SRG SSR idée suisse, grazie alla collaborazione e all’esperienza di Michael Schanne, studioso delle comunicazioni, a suo tempo già fortemente coinvolto nell’ideazione e nella stesura del Bilancio culturale e della prima edizione del Bilancio, grazie alle accurate ricerche di Christine Stalder e grazie a Katrin Hemmer che, per aver condotto e firmato una parte del progetto, dall’idea ha fatto nascere un prodotto. Ringraziamo il Servizio linguistico della SRG SSR che ha tradotto i testi in italiano e francese, ma anche Daniel Müller che ha curato la parte illustrativa e tutti i collaboratori dell’agenzia pubblicitaria Lang Gysi Knoll per la grafica elegante. Grazie infine a tutti coloro che, in azienda, hanno preparato e messo a disposizione dati e contenuti. Josefa Haas, responsabile della Comunicazione aziendale SRG SSR idée suisse 7 1. PROGRAMMI RADIOTELEVISIVI PER TUTTI La SRG SSR idée suisse garantisce la presenza di programmi radiotelevisivi in tutte le quattro regioni linguistiche della Svizzera. L’offerta comprende 7 reti televisive, 18 reti radiofoniche, siti web complementari e servizi Teletext. La varietà dei media e delle lingue è altrettanto ampia quanto quella dei contenuti: oltre ad offrire notiziari, servizi speciali e spazi d’approfondimento dedicati alla politica, alla cultura, alla società e allo sport, le reti trasmettono programmi d’intrattenimento quali telefilm, sitcom, radiodrammi, spettacoli, talk-show e musica. Programmi radiotelevisivi per tutte le regioni svizzere Prima fra tutti a diffondere programmi radiofonici in Svizzera (1931), la SRG SSR idée suisse è attualmente la maggiore azienda attiva nel settore dei media elettronici nel nostro Paese. L’offerta della SRG SSR si è gradualmente estesa ai programmi televisivi (1953), ai servizi Teletext (1984) e ai siti web (1990). Oltre ad integrare i nuovi media, la SRG SSR si è preoccupata di ampliare la sua gamma di prestazioni in termini di programmi e di lingue. Oggi è infatti l’unica emittente svizzera ad offrire programmi radiotelevisivi per tutte e quattro le regioni linguistiche del Paese. Le 7 reti televisive e le in quattro lingue (tedesco, francese, italiano e ro- Il plurilinguismo è un tratto tipico non solo della Svizzera, ma anche della SRG SSR idée suisse. mancio), orientati principalmente alle esigenze del Stando al censimento federale del 2000 il 90,5% della pubblico delle regioni linguistiche. L’offerta per gli popolazione parla una delle quattro lingue nazionali – Svizzeri che vivono all’estero (e per coloro che, dal- 64% il tedesco, 19% il francese, 7% l’italiano e 0,5% il l’estero, si interessano al nostro Paese) comprende romancio – il restante 9,5% parla un’altra lingua. Le reti due reti radiofoniche che trasmettono programmi in della SRG SSR (18 radiofoniche e 7 televisive) si rivolgono cinque lingue e alcuni spazi televisivi in inglese. ai 7 milioni di persone che compongono la popolazione Nella Svizzera tedesca, la SRG SSR propone ai circa svizzera. Parallelamente, due reti radiofoniche e diversi 4,6 milioni di abitanti cinque reti radiofoniche della programmi televisivi si rivolgono al pubblico svizzero che Schweizer Radio DRS (SR DRS) e due reti televisive della risiede all’estero. 18 reti radiofoniche si rivolgono ad una popolazione di circa 7,3 milioni di abitanti e diffondono programmi Schweizer Fernsehen DRS (SF DRS). Nella Svizzera romanda, circa 1,4 milioni di persone possono seguire i programmi delle quattro reti della Radio Suisse Romande (RSR) e delle due reti televisive della Télévision Suisse Romande (TSR). Per gli italofoni a sud e a nord delle Alpi, la Radio svizzera di lingua italiana (RSI) produce tre reti radiofoniche, mentre la Televisione svizzera di lingua italiana (TSI) offre loro due reti televisive. Ai circa 40 000 svizzero-romanci, la SRG SSR offre una rete radiofonica generalista (Radio Rumantsch, RR) e programmi televisivi regolari in romancio (Televisiun Rumantscha, TvR). Vanno inoltre menzionate le tre radio musicali nazionali destinate al pubblico svizzero nonché le due reti d’informazione radiofonica e i diversi programmi televisivi destinati al pubblico che risiede all’estero. 8 Costante potenziamento dell’offerta di media e di reti Il plurilinguismo dell’offerta SRG SSR vanta una lunga tradizione, così come la volontà e l’impegno dell’azienda a favore di un vero servizio pubblico. D’altro canto, però, la SRG SSR è un’azienda attiva nel settore dei media e, come tale, si è dovuta adeguare costantemente sia ai cambiamenti recenti, alle esigenze degli utenti e al mondo dell’audiovisivo, sia agli sviluppi in campo sociale, economico e politico. Il plurilinguismo dell’offerta SRG SSR vanta una lunga tradizione. Per questo motivo, negli ultimi decenni la gamma dei media e l’offerta della SRG SSR sono profondamente cambiate (in termini di numero di reti e ore di programmazione). Da emittente di tre reti radiofoniche per tutta la Svizzera, la SRG SSR è diventata un’azienda attiva nel settore audiovisivo che produce 24 ore su 24 programmi radiotelevisivi, servizi Teletext e Internet per ogni gusto ed esigenza. Evoluzione dell’offerta in ore di programmazione 120000 ore 110000 100000 Radio Televisione 90000 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 1950 1960 1970 1980 1990 2000 TV: 1953–1962: 300 ore/anno Sviluppo delle reti radio: da 3 a 18 Negli anni ‘30, la neofondata Società svizzera di radiodiffusione (SSR) offre tre reti radiofoniche: Radio Beromünster (attuale DRS1) per la Svizzera tedesca, Radio Sottens (attuale La Première) per la Svizzera francese e Radio Monte Ceneri (attuale Rete Uno) per la Svizzera italiana. Quando, nel 1938, gli elettori svizzeri riconoscono il romancio come quarta lingua nazionale, la SRG SSR comincia a trasmettere programmi radiofonici in romancio e nel 1992 Radio Rumantsch diventa una rete radiofonica autonoma. Dal 1956 la SRG SSR sviluppa le seconde reti radiofoniche – DRS2 per la Svizzera tedesca, Espace 2 per la Svizzera romanda e Rete Due per la Svizzera italiana – alle quali viene attri- 9 buita una vocazione culturale (1966). Poi, a partire dal 1982, amplia la sua offerta introducendo le terzi reti destinate al pubblico giovane: Couleur 3 (1982), DRS3 (1983) e Rete Tre (1988). Verso la metà degli anni ‘90, vengono lanciate altre due reti radiofoniche destinate ad un pubblico meno giovane: Option Musique (1994) nella Svizzera romanda e Musigwälle 531 (1996) nella Svizzera tedesca. Nella Svizzera tedesca esiste dal 1999 una quinta rete destinata ai giovani: Virus. A partire dal 1998, l’offerta radiofonica è completata dalle tre reti musicali Swiss Jazz, Swiss Pop e Swiss Classic. L’offerta di programmi radiofonici per il pubblico all’estero vanta una lunga tradizione. swissinfo/Radio Svizzera Internazionale (SRI) trasmette programmi in cinque lingue su due emittenti: SRI English e SRI International. Dal novembre 2002 è possibile consultare per telefono i notiziari delle radio SRG SSR e di swissinfo. Il nuovo servizio a pagamento, chiamato «Radio on Demand», permette di ascoltare le ultime notizie e altre informazioni nelle quattro lingue nazionali e in inglese. Componendo lo 0900 365 365, l’utente riceve le informazioni di DRS-News, RSR-Actu, RSI-News, Info-RR o swissinfo-news a seconda della regione in cui si trova. Aumento delle ore di programmazione radio Tra il 1995 e il 2001 la SRG SSR ha ampliato costantemente il volume di programmi radiofonici. Se nel 1995 le sue reti radiofoniche attestavano – a prescindere dalla regione linguistica di diffusione – 83 468 ore di programmazione, nel 2001 il volume dei programmi è aumentato a 120 620 ore. Questo marcato incremento (50% in sei anni!) è da attribuire sia all’introduzione di nuove reti, sia all’incremento del tempo d’antenna di quelle esistenti. Concretamente, la SRG SSR ha introdotto Musigwälle 321 e Virus, potenziato i radiogiornali della DRS1, esteso il volume dei programmi di Radio Rumantsch e aumentato progressivamente le ore di programmazione di La Première (RSR), Option Musique (RSR) e Rete Uno (RSI) fino ad ottenere una programmazione continua (24 ore su 24). Attualmente tutte le reti SRG SSR trasmettono 24 ore su 24. Di notte, SR DRS2 riprende i programmi di Swiss Classic, Radio Rumantsch quelli di SR DRS1, mentre RSR Option Musique quelli di RSR La Première. Le altre radio Dalla sua creazione, la SRG SSR ha ampliato l’offerta passando da 3 a 18 reti radio e da 2 a 7 reti televisive. hanno un programma notturno proprio. Le cifre non comprendono le ore di diffusione di swissinfo/SRI. Nel 2001, SRI English e SRI International hanno trasmesso programmi per un totale di 62 085 ore, mentre i tre programmi musicali di Swiss Satellite Radio hanno totalizzato 26 280 ore di diffusione. Tra il 1995 e il 1999, le ore di programmi propri sono aumentate leggermente (+10 %), stabilizzandosi a circa 28 000 all’anno. Il volume di programmi prodotti da terzi è invece aumentato del 41%, passando da 52 091 (1995) a 73 322 ore (2001). Le repliche di programmi radiofonici sono triplicate, passando da 6053 (1995) a 19 368 ore (2001). Nel 2001 le produzioni proprie rappresentavano il 23% dei programmi radiofonici diffusi, seguite da produzioni di terzi (61%) e repliche (16%). Dal 1995, la quota di produzioni di terzi nei programmi radiofonici della SRG SSR è rimasta costante, stabilizzandosi a quota 60%. La parte di produzioni proprie è diminuita (–7%), mentre la percentuale di repliche è raddoppiata. In quest’ultimo caso si tratta soprattutto di programmi che le reti radiofoniche di una regione linguistica si scambiano a vicenda (ad es. trasmissioni di DRS1 riprese dalla rete DRS3, trasmissioni dell’emittente La Première riprese da Espace 2). Solo così si è potuto garantire un’offerta continua di 10 programmi (24 ore su 24) e aumentare in modo marcato – 50% in 6 anni – il volume di programmi proposti. Produzioni proprie, produzioni di terzi e repliche nei programmi radiofonici della SRG SSR 120 000 14% 16% 13% 10% 100 000 80 000 7% 8% 8% 3% 63% 64% 63% 61% 63% 61% 30% 29% 28% 27% 26% 23% 23% 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 6 053 52 091 25 324 83 468 6 819 54 753 25 697 87 269 6 929 59 630 26 308 92 867 10 513 64 269 27 548 102 330 14 927 66 197 28 077 109 201 16 811 74 369 27 810 118 990 19 368 73 322 27 939 120 629 60 000 40 000 20 000 0 Repliche Produzioni di terzi Produzioni proprie Totale Le cifre non includono i programmi di swissinfo/SRI e SSatR Programmi televisivi su due canali Nel 1953, la SRG SSR inaugura ufficialmente il primo servizio televisivo sperimentale e nel 1958 lancia un servizio televisivo regolare con programmi in tedesco e francese diffusi da Zurigo e Ginevra. Nella Svizzera italiana, questi stessi programmi sono trasmessi con commenti in italiano. Il Ticino dovrà aspettare il 1961 per dotarsi di uno studio televisivo proprio. Dal 1963, con la messa in onda del primo programma televisivo in romancio, l’offerta televisiva della SRG SSR copre tutte le regioni linguistiche del Paese. Nel 1997, la SRG SSR lancia il secondo canale televisivo per la Svizzera tedesca, romanda, e italiana. Poi, nel 1999, la SF DRS lancia SF info – un canale che ritrasmette nella regione di Zurigo informazioni già diffuse da altre reti – in collaborazione con il consorzio privato «Presse TV»; dal 2001, il canale è esteso a tutta la Svizzera. Nel 1984 la SRG SSR abbina alle reti televisive un servizio Teletext, dapprima per la SF DRS, poi per la TSR (1985) e infine per la TSI (1986). Dal 1989 la redazione televisiva di swissinfo/SRI produce ogni mese, su incarico di Presenza Svizzera, il programma «Swiss World» con servizi speciali dedicati al nostro Paese. Adattata in cinque lingue, la trasmissione è ripresa da circa 80 emittenti televisive in tutto il mondo. Ogni settimana i servizi di «Swiss World» vanno in onda nel programma «World Report» della CNN. Le trasmissioni di swissinfo/SRI permettono alla SRG SSR di informare il pubblico svizzero all’estero e di adempiere una parte del mandato in materia di programmi. 11 Aumento del volume di programmi televisivi prodotti Tra il 1995 e il 2001, la SRG SSR ha aumentato del 50% la sua offerta di programmi televisivi. Nel 2001 le sette reti televisive hanno trasmesso circa 151 ore al giorno, ossia complessivamente 55 086 ore, rispetto alle 38 767 del 1995. Questo aumento marcato dipende non solo dal lancio delle seconde reti (SF2, TSR2, TSI2) e dall’introduzione del canale SF info, ma anche dall’evoluzione continua della TSR1. Questa rete ha infatti ampliato gradualmente le ore di programmazione, raggiungendo un tempo d’antenna di quasi 24 ore su 24 e diffonde sempre più i suoi programmi su TV5, la rete televisiva francofona che collabora strettamente con la TSR (la SRG SSR detiene una quota di partecipazione). L’aumento marcato delle ore di programmazione è riconducibile all’aumento delle produ- L’aumento marcato zioni proprie (prima messa in onda o repliche). delle ore di program- Le ore di produzione propria sono infatti passate da 6552 a 8358, facendo segnare un mazione è riconduci- aumento del 28%, le repliche sono aumentate addirittura del 337%, passando da 8572 a bile all’aumento delle 28 709 ore. Le produzioni di terzi, invece, hanno registrato un calo del 24% (da 23 643 a produzioni proprie 18 019 ore). (prima messa in onda Le produzioni proprie della SF1, TSR1 e TSI1 conferiscono alle reti televisive della SRG SSR o repliche). un taglio svizzero inconfondibile. I programmi informativi e d’intrattenimento di produzione propria – come «Tagesschau» e la serie «Lüthi und Blanc» della SF1, il programma d’informazione regionale «Le 19.00 des régions» e la sitcom «Les Pique-Merons» della TSR1, «Il Quotidiano cronaca» e il quiz «Sergio Colmes indaga» della TSI1 – distinguono in modo inconfondibile le prime reti della SRG SSR dalla concorrenza estera, soprattutto perché sono trasmesse in prima serata. Nel 2001, il 15% del volume dei programmi era costituito da produzioni proprie, il 33% da produzioni di terzi e il 52% da repliche. Dal 1995 al 2000, la quota di produzioni proprie è rimasta più o meno stabile a quota 17%, facendo poi segnare un calo nel 2001 (15%). Dal 1995, la parte di produzione di terzi è nettamente diminuita, passando dal 61% (1995) al 33% (2001). Produzioni proprie, produzioni di terzi e repliche nei programmi televisivi della SRG SSR 60 000 50 000 40 000 22% 22% 30% 39% 42% 42% 52% 61% 61% 50% 44% 41% 41% 33% 17% 17% 20% 17% 17% 17% 15% 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 8 572 23 643 6 552 38 767 8 950 25 205 6 868 41 023 13 380 22 446 9 138 44 964 18 349 20 820 8 302 47 471 19 969 19 204 8 276 47 449 20 179 19 681 7 849 47 709 28 709 18 019 8 358 55 086 30 000 20 000 10 000 0 Repliche Produzioni di terzi Produzioni proprie Totale • I dati non comprendono gli spot pubblicitari e le pagine di testo • Le produzioni su mandato e le coproduzioni rientrano nelle produzioni proprie 12 Per poter ampliare le ore di programmazione televisiva, la SRG SSR ha dovuto adottare un’oculata politica di programmazione. Il tempo d’antenna è aumentato soltanto grazie alle repliche (prevalentemente produzioni proprie, ma anche produzioni di terzi) soprattutto nelle ore notturne e nelle fasce orarie di minore audience. Nel definire il palinsesto televisivo, i responsabili dei programmi della SRG SSR hanno optato per una replica delle produzioni proprie. A prescindere dall’interesse finanziario, la replica permette ai telespettatori di vedere i programmi «mancati», per la SRG SSR significa ridurre i costi di produzione per ora di programmazione, aumentando nello stesso tempo la produttività. Sul fronte dei costi, le produ- Le produzioni proprie della SF1, zioni di terzi – serie e film acquistati – hanno un impatto reTSR1 e TSI1 conferiscono alle lativamente limitato sul budget. produzioni proprie come i reti televisive della SRG SSR un Lenotiziari e i dibattiti televisivi hanno un peso maggiore, setaglio svizzero inconfondibile. guite dai documentari e dai magazine di produzione propria, che implicano ricerche più approfondite e reportage più costosi. A generare i costi più importanti sono i programmi d’intrattenimento di produzione propria e i telefilm, le sitcom e le soap opera realizzati su commessa. Per sviluppare il volume di programmi, la SRG SSR ha dovuto combinare materiale di terzi (a prezzi contenuti) e prestigiose produzioni proprie (più onerose), proprio come avviene nel mondo della stampa scritta. Tra il 1995 e il 2001, la quota di repliche sul totale delle ore diffuse è aumentata costantemente, raggiungendo il 22% nel 1995 e 1996, il 30% nel 1997, il 39% nel 1998, il 42% nel 2000 e il 52% nel 2001. Sempre per quanto concerne le repliche, la quota di produzioni proprie rappresenta il doppio delle produzioni di terzi: nel 2001, infatti, il 36% delle repliche era costituito da produzioni proprie, mentre il 17% da produzioni di terzi. Considerato il totale dei programmi diffusi in prima visione o in replica, la metà dei programmi televisivi della SRG SSR è costituito da produzioni proprie, l’altra metà da produzioni di terzi. Il core business dell’Idée suisse • Presentare la realtà svizzera in tutte le sue sfaccettature e, di conseguenza, salvaguardare e promuovere uno spazio audiovisivo nazionale plurilingue; • incentivare la solidarietà tra le quattro aree linguistiche e culturali, nonché tra le fasce di pubblico maggioritarie e minoritarie; • promuovere la qualità editoriale ovvero l’attendibilità dei programmi. Estratto dalla Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 13 Un balzo nell’era di Internet Internet, colonna portante di swissinfo/SRI: nel 1999, swissinfo/SRI sviluppa il proprio portale multimediale www.swissinfo.org, che permette di accedere da tutto il mondo alle reti radiotelevisive della SRG SSR, alle notizie e agli approfondimenti sulla Svizzera e ad altri servizi. Dalla sua creazione, il portale multimediale è stato costantemente sviluppato: l’offerta linguistica è passata da 5 a 9 lingue (italiano, francese, tedesco, arabo, cinese, giapponese, inglese, portoghese, spagnolo), la gamma di programmi radiotelevisivi della SRG SSR diffusi su Internet è stata ampliata e il portale è ora accessibile non solo tramite Internet ma anche via cellulari (WPA) e palmari (PDA). Inoltre, è stato creato un sotto-sito interattivo www.swisspolitics.ch. Dal 2002 www.swissinfo.org sfoggia un nuovo look e propone un maggior numero di contributi redazionali propri, pagine speciali per gli svizzeri che vivono all’estero, un’ampia offerta multimediale e un servizio di posta elettronica gratuita. La Webfactory di swissinfo/SRI produce siti web per conto terzi. Per esempio, ha creato il sito www.svizzera-in-vista.ch su incarico di Presenza Svizzera e il sito delle Esposizioni nazionali svizzere dal 1883 (www.ideesuisse.ch) su incarico della SRG SSR. Internet: complemento ai programmi radiotelevisivi. Le aziende radiotelevisive delle regioni linguistiche hanno sviluppato siti web propri per completare la gamma di programmi. La strategia multimediale della SRG SSR: portale swissinfo/SRI e siti web basati sul principio del valore aggiunto «La SRG SSR punta ad uno sfruttamento complementare e pragmatico dello specifico potenziale offerto da Internet e da altri nuovi media/tecnologie per adempiere il suo mandato di prestazione con modalità moderne e customer oriented. Attualmente, ai programmi si affiancano le seguenti funzioni prioritarie: completare e arricchire i programmi televisivi (contenuti); agevolare il marketing e i servizi alla clientela; consentire un utilizzo complementare e individuale dei programmi, indipendentemente dall’ora e dal luogo. L’offerta online di swissinfo/SRI non è complementare, bensì fondamentale per adempiere il mandato di prestazione specifico alle platee di pubblico all’estero. Il portale d’informazione plurilingue di SRI consente di accedere ad una scelta ragionata di programmi delle altre unità aziendali radio-tv.» Estratto dalla Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 14 Le reti della SRG SSR offrono non solo Programmi radiofonici per tutte le età, per tutte le esigenze e per tutti i gusti notiziari, reportage e Il punto comune a tutte le reti radiofoniche della SRG SSR è l’assenza di pubblicità: questo spazi d’approfondi- è, fondamentalmente, l’aspetto che le distingue dalla maggior parte delle radio concorrenti mento su temi politici, svizzere ed estere. Tra le reti radiofoniche della SRG SSR vi sono differenze sostanziali, sia culturali, sociali per quanto riguarda il pubblico target, sia per quanto riguarda la programmazione. Nella e sportivi, ma anche Svizzera tedesca, romanda e italiana, le prime reti si rivolgono ad un largo pubblico, si con- programmi d’intratte- centrano sull’attualità, sui programmi destinati ai consumatori e sui programmi che offrono nimento e musica. consigli agli ascoltatori e privilegiano la musica leggera e i grandi successi. La vocazione delle A seconda della rete e seconde reti è culturale: predomina la musica classica e il jazz e i programmi parlati si foca- del pubblico target, lizzano sull’approfondimento dei temi d’attualità, per permettere al pubblico di inserire gli la programmazione si avvenimenti in un contesto più ampio. La programmazione è completata dalla ridiffusione focalizza piuttosto sul- di concerti e dai radiodrammi. Le terze reti prediligono la musica e si rivolgono ad un pub- l’informazione, sul- blico più giovane: l’animazione e l’informazione sono adattate al pubblico target. Nella l’intrattenimento o Svizzera tedesca e romanda, le quarte reti si orientano verso un pubblico meno giovane, sulla musica. L’offerta diffondono musica leggera tradizionale e riprendono i notiziari delle prime reti. Nella Svizzera di reti e di programmi tedesca esiste anche una quinta rete della SR DRS: destinata ai giovani, punta sull’interatti- è determinata dalle vità con il pubblico e sulla multimedialità e offre agli utenti programmi parlati e musica. diverse esigenze del pubblico e viene costantemente aggior- Offerta radiofonica 2001 della SRG SSR in funzione della tipologia di contenuto nata e adattata al Informazione 10% contesto mediatico specifico delle regioni Sport 1% linguistiche. Cultura 6% Intrattenimento, compagnia 11% Musica 72% • Informazione: attualità e approfondimenti, informazioni di servizio (bollettini meteo, ecc.) • Cultura: documentari e servizi esclusivi su temi culturali, letterari, religiosi, ecc., radiodrammi e programmi rivolti ad un pubblico target • Intrattenimento: programmi di svago e di compagnia • Musica: musica seria, musica leggera, altri tipi di musica, dediche I dati non comprendono le ore di programmazione radio di swissinfo/SRI e di SSatR. Radio Rumantsch propone programmi sulla e per la Svizzera romancia; la sua programmazione musicale spazia dalla musica popolare romancia alla musica tecno più attuale. Dalle 21:00, Radio Rumantch replica i programmi della SR DRS. Swiss Satellite Radio (SSatR) di swissinfo/SRI offre agli appassionati di musica di tutta la Svizzera tre reti musicali: un programma musicale all’insegna del jazz, del blues e del soul, arricchito da spazi culturali e dai notiziari di SR DRS1, un programma di musica classica con brevi inserti di parlato e un programma di sola musica con i grandi successi degli ultimi trent’anni. 15 Radio: quota di ore di programmazione in funzione della tipologia di contenuto ANNO Informazione Sport Cultura Intrattenimento, compagnia Musica 1995 10 150 1 228 6 180 10 226 55 684 1996 10 093 1 264 6 293 10 855 58 764 1997 10 261 1 279 6 538 11 237 63 552 1998 12 659 1 298 6 528 12 087 69 758 1999 11 149 1 388 6 241 12 619 77 804 2000 12 182 1 172 7 046 12 947 85 643 2001 12 294 1 129 7 477 13 589 86 140 Radio: quota delle singole tipologie di contenuto rispetto alle ore di programmazione complessive ANNO Informazione Sport Cultura Intrattenimento, compagnia Musica 1995 12% 2% 7% 12% 67% 1996 12% 1% 7% 12% 67% 1997 11% 1% 7% 12% 69% 1998 12% 1% 6% 12% 68% 1999 10% 1% 6% 12% 71% 2000 10% 1% 6% 11% 72% 2001 10% 1% 6% 11% 71% Agli svizzeri che vivono all’estero, swissinfo/SRI propone due reti radiofoniche: Swiss English che trasmette in inglese via satellite e Swiss International che trasmette in onde corte blocchi di programmi in italiano, tedesco, francese, inglese e arabo. Alla stregua di reti simili in Svizzera e all’estero, nei programmi radiofonici della SRG SSR predomina la musica. Nel 2001 rappresentava il 71% della programmazione complessiva delle emittenti, anche se la ripartizione tra i diversi generi musicali varia a seconda del- Dal 1995, la composi- l’emittente (ad es. 56% musica leggera e 15% di musica classica). Il 10% dell’offerta di zione del palinsesto programmi è costituita dall’informazione: notizie, attualità, approfondimenti e informazioni radiofonico della SRG di servizio come ad es. bollettini meteo. L’11% è invece costituito da programmi di svago SSR è praticamente e di compagnia, il 6% da programmi culturali quali documentari e servizi esclusivi su temi invariata; solo la parte culturali, letterari, religiosi, ecc., radiodrammi e programmi rivolti a un target specifico dedicata alla musica (bambini, lavoratori stranieri, malati, ecc.). Infine, il restante 1% dell’offerta di programmi è aumentata legger- è costituito da programmi sportivi. Dal 1995, la composizione del palinsesto radiofonico mente, passando dal della SRG SSR è praticamente invariata; solo la parte dedicata alla musica è aumentata 67% nel 1995 al 71% leggermente, passando dal 67% nel 1995 al 71% nel 2001. nel 2001. Televisione: prime e seconde reti, un canale di ritrasmissione e programmi per l’estero Forti di una ricca gamma di contenuti, le prime reti della Svizzera tedesca, romanda e italiana si rivolgono ad un largo pubblico. Le seconde reti puntano a gruppi target diversi in funzione dell’orario e propongono in primo luogo programmi per bambini, programmi culturali, telefilm e sport. In un altro capitolo illustreremo i diversi contenuti delle prime e delle seconde reti televisive. Al pubblico romancio sono destinati cinque programmi diffusi su SF1, TSR1 e TSI1: la finestra d’informazione «Telesguard», il programma d’approfondimento 16 «Cuntrasts», la trasmissione a sfondo politico «Controvers», il programma per bambini «Istorgia da buna notg» e la trasmissione «In pled sin via» che vuole essere un invito alla riflessione. Per fare in modo che siano capiti dal pubblico di lingua tedesca, i programmi in romancio sono sottotitolati in tedesco. Il canale SF info replica i programmi d’informazione di SF1 e del consorzio privato Presse TV. La SRG SSR non può trasmettere pubblicità né sponsorizzare i programmi di SF info, mentre ciò è consentito alla Presse TV AG, che può farlo nell’ambito delle trasmissioni proprie destinate a SF Info. I servizi televisivi in inglese prodotti da swissinfo/SRI per conto della CNN e di altre emittenti televisive estere informano sull’attualità ed evidenziano con reportage mirati le caratteristiche socio-politiche del nostro Paese. Nel 2001, ad esempio, il team televisivo di swissinfo ha proposto alcuni servizi sull’adesione della Svizzera all’ONU, sulla nuova compagnia aerea Swiss e sul record fatto segnare dal nostro Paese nel settore del riciclaggio del PET. I reportage sulla Svizzera sono quindi preponderanti rispetto alle cosiddette «hard news». Anche i temi folcloristici sollevano grande interesse, come ad esempio il servizio sulla «tecnica di lancio della pietra di Unspunnen», grazie al quale la redazione di swissinfo ha vinto un riconoscimento. Offerta televisiva della SRG SSR nel 2001 (secondo le tipologie di contenuto) Diversi 18% Informazione 29% Programmi per i giovani (bambini e ragazzi) 7% Sport 10% Cultura 10% Film, intrattenimento 26% • Informazione: attualità e approfondimenti, informazioni sulla politica, economia, società, consumi, ecc. • Cultura: cultura e istruzione (scienza, geografia, storia, arte), religione, musica, teatro • Intrattenimento: film, telefilm, show, quiz, programmi umoristici, ecc. • Sport: ritrasmissione di avvenimenti sportivi, programmi sportivi • Programmi per i giovani: programmi per i più piccoli, per i bambini in età scolastica e per gli adolescenti • Altri: informazioni sui programmi, offerta informativa, trailer La SRG SSR collabora strettamente con alcune emittenti televisive estere. In particolare, partecipa alla realizzazione dei programmi delle emittenti 3sat (rete comune di lingua tedesca della svizzera SF DRS, delle tedesche ARD e ZDF e dell’austriaca ORF), TV5 (rete internazionale di lingua francese, frutto della collaborazione della TSR con le francesi France 2 e France 3, la belga RTBF e la canadese CBC) e Arte (la rete culturale europea di lingua tedesca e francese). Fornisce inoltre servizi ad altre emittenti televisive come CNN, Eurosport, Euronews e RAI Sat. 17 Televisione: ore di programmazione secondo la tipologia di contenuto ANNO Informazione Cultura Film, intrattenimento Sport Programmi per i giovani (bambini e ragazzi) Diversi 1995 5 655 4 078 9 738 3 014 1 244 15 038 1996 6 220 4 366 9 638 4 384 1 365 15 050 1997 7 368 5 130 10 196 3 811 2 859 15 600 1998 9 711 5 831 11 388 5 379 4 806 12 807 1999 11 864 5 354 12 239 4 632 5 251 16 402 2000 12 570 5 663 13 288 5 247 3 925 18 239 2001 15 801 5 519 14 166 5 710 4 112 9 932 Televisione: quota delle singole tipologie di contenuto rispetto all’offerta globale ANNO Informazione Cultura Film, intrattenimento Sport Programmi per i giovani (bambini e ragazzi) Diversi 1995 15% 11% 25% 8% 3% 38% 1996 15% 11% 24% 11% 3% 37% 1997 16% 11% 23% 9% 6% 35% 1998 19% 12% 23% 11% 10% 26% 1999 21% 10% 22% 8% 9% 29% 2000 21% 10% 23% 9% 7% 31% 2001 29% 10% 26% 10% 7% 18% Nel 2001, l’offerta televisiva della SRG SSR era composta da: informazione (29%), film e Dal 1995, la quota dei intrattenimento (26%), cultura (10%), sport (10%), programmi per i giovani (7%) e altri programmi d’intratte- programmi (informazioni sui programmi, programmi di servizio e altri, 18%). Negli anni ‘80 nimento si è stabiliz- il panorama televisivo in Svizzera ha subìto sostanziali cambiamenti. Concretamente, si è re- zata al 25% circa, gistrato un forte aumento del numero di reti televisive accessibili a tutti i nuclei familiari do- mentre quella dei tati di televisore e in particolare del numero di reti private estere orientate all’intrattenimento. programmi informativi Per soddisfare le proprie esigenze, il pubblico dispone attualmente di un maggior numero è raddoppiata, pas- di reti televisive (anche tematiche). Nella Svizzera tedesca ogni nucleo familiare dotato di sando dal 15% nel 1995 televisore può captare in media 44 reti televisive (13 nel 1988), nella Svizzera francese 33 al 29% nel 2001. (9 nel 1988) e nella Svizzera italiana 36 (11 nel 1988). Dal canto suo, la SRG SSR ha esteso sia l’offerta di reti – aumentando nello stesso tempo il volume di programmi diffusi – sia l’offerta di programmi d’informazione e d’intrattenimento. Dal 1995, la quota dei programmi d’intrattenimento si è stabilizzata a quota 25% circa, mentre quella dei programmi informativi è raddoppiata, passando dal 15% nel 1995 al 29% nel 2001. Nel settore dell’intrattenimento, ad aumentare è stata soprattutto la categoria dei film e telefilm. Nel campo dell’informazione, la SRG SSR ha costantemente sviluppato i notiziari regionali e nazionali, considerato che sono soprattutto le informazioni dalla e sulla Svizzera a distinguere la SRG SSR dalla concorrenza estera. Le categorie «cultura» e «sport» sono rimaste stabili, mentre la quota dei programmi per i giovani è aumentata leggermente. 18 Offerta televisiva per gli audiolesi grazie al sottotitolaggio di Swiss TXT Ogni edizione prin- La sordità è un fenomeno che colpisce circa 6000 persone nella Svizzera tedesca, 4000 nella cipale del telegiornale Svizzera romanda e 300 nel Ticino. A queste persone si aggiungono coloro che hanno un sulle prime reti della handicap uditivo, pari al 10% circa della popolazione svizzera (700 000 persone). Per dar SRG SSR («Tages- modo a queste persone di fruire dell’offerta televisiva SRG SSR, la Swiss TXT – società schau» sulla SF1, affiliata alla SRG SSR – sottotitola regolarmente i programmi d’informazione e d’intrat- «Le 19:30» sulla TSR1 tenimento. Le trasmissioni sottotitolate sono utili non solo agli audiolesi, ma anche a coloro e il «Telegiornale» che non padroneggiano sufficientemente la lingua della trasmissione. sulla TSI1) è sottotito- Ogni edizione principale del telegiornale sulle prime reti della SRG SSR («Tagesschau» sulla lata in tedesco, SF1, «Le 19:30» sulla TSR1 e il «Telegiornale» sulla TSI1) è sottotitolata in tedesco, francese francese e italiano. e italiano. La SRG SSR sottotitola anche altri programmi d’informazione, produzioni proprie d’intrattenimento, film e avvenimenti sportivi importanti. I sottotitoli in tedesco del programma d’informazione romancio «Telesguard» sulla SF1 permettono ai germanofoni di seguire l’attualità destinata alla Svizzera romancia. Ore di programmi sottotitolati per lingua 2001 Tedesco (SF1, SF2) Francese (TSR1, TSR2) Italiano (TSI1, TSI2) 131 182 166 Sport, programmi d’informazione 63 14 7 Quiz, intrattenimento 41 25 22 376 267 189 Telegiornale Film, sitcom, film polizieschi Repliche Totale 2001 467 262 145 1078 750 529 4,5 ore di programmi 2 ore di programmi 1,5 ore di programmi sottotitolati al giorno sottotitolati al giorno sottotitolati al giorno Programmi sottotitolati con il Teletext sulle reti SF DRS, TSR e TSI RETI 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 SF DRS 679 758 773 860 910 970 1078 TSR 515 559 662 658 746 828 750 TSI Totale 182 203 270 318 481 492 529 1 376 1 520 1 705 1 836 2 137 2 290 2357 Fonte: Swiss TXT Nel 2001, sono state sottotitolate 2357 ore di programmi televisivi della SRG SSR, ossia Da alcuni anni, il il 4% del volume complessivo. I costi del sottotitolaggio sono stati coperti dalla SRG SSR volume di programmi e dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali. sottotitolati aumenta Da alcuni anni, il volume di programmi sottotitolati aumenta costantemente e ha fatto costantemente. segnare un incremento del 400% dal 1990 al 2001, passando da 581 a 2357 ore. 19 Un’offerta che seduce il pubblico Le reti radiofoniche della SRG SSR detengono la leadership nei mercati delle quattro regioni linguistiche. Le reti televisive tengono testa con successo alla concorrenza delle emittenti estere che diffondono programmi nella stessa lingua: in tutte le regioni linguistiche le reti della SRG SSR fanno segnare le maggiori quote di mercato. Radio: nove persone su dieci ascoltano la radio ogni giorno. A casa, in macchina, in ufficio o al bar, la radio si ascolta ovunque, per quasi due ore al giorno in media. Le emittenti radiofoniche della SRG SSR sono quelle ascoltate più frequentemente e più a lungo. Ecco perché la SRG SSR è leader in tutte le regioni linguistiche. A seconda della regione, la SRG SSR entra in concorrenza con le emittenti svizzere o estere. La SRG SSR predomina nettamente nella Svizzera italiana, dove detiene una quota di mercato dell’80% Le reti radiofoniche della SRG SSR detengono la leadership nei mercati delle quattro regioni linguistiche. e deve far fronte alla concorrenza agguerrita delle emittenti estere. Nella Svizzera tedesca la quota di mercato della SRG SSR è del 63% – le concorrenti della SRG SSR sono innanzitutto le radio private. Nella Svizzera romanda, dove i rapporti di concorrenza con l’estero sono forse più tesi rispetto alle altre due aree del paese, la quota di mercato della SRG SSR è del 59%. Le reti della SRG SSR si profilano saldamente anche sul mercato di lingua romancia e attestano una quota di mercato pari al 74%, posizione presa particolarmente di mira dalle emittenti private. Le reti televisive della SRG SSR sono in concorrenza con numerose emittenti estere che Le prime reti televisive trasmettono dai paesi limitrofi nella stessa lingua. Rispetto alle emittenti estere, la SRG SSR della SRG SSR deten- ha però il vantaggio di proporre informazioni sulla Svizzera, di affrontare i temi dal punto di gono la quota di mer- vista svizzero, di diffondere programmi nelle lingue nazionali, di rispecchiare le mentalità cato più alta in tutte le regionali, di essere vicina al pubblico e di trasmettere il patrimonio storico-culturale proprio regioni linguistiche. del nostro Paese. In altre parole, i programmi radiotelevisivi della SRG SSR si focalizzano su quella che si potrebbe definire «l’identità svizzera». Non sorprende, dunque, che il pubblico svizzero – di lingua tedesca, francese, italiana o romancia – sia fedele alle reti della SRG SSR, soprattutto quando si tratta di programmi informativi, magazine, sport e film. In compenso, però, tende a privilegiare la concorrenza estera per le soap opera, i talk-show e le serie televisive. In tutte le regioni linguistiche la quota di mercato delle reti televisive della SRG SSR è pari al 34%, mentre in prima serata (18:00–23:00) si attesta al 40% circa. Se si confrontano le singole reti della SRG SSR, le prime reti detengono la quota di mercato di gran lunga maggiore in tutte le regioni linguistiche. • Per ulteriori dettagli sul consumo radiotelevisivo in Svizzera consultare il sito www.serviziodiricerca.ch (rubrica «Downloads»). Gradimento del pubblico I criteri di gradimento sono il tasso di consumo e la qualità editoriale. La SRG SSR afferma la propria leadership di mercato quantitativa in tutte le regioni linguistiche e nei gruppi target serviti. Le reti radiotelevisive della SRG SSR definiscono obiettivi quantitativi e qualitativi tali da garantire un’attuazione concreta dei requisiti fondamentali posti al servizio pubblico, stabiliti dal Comitato direttivo della SRG SSR. Per valutare il successo, ciascuna unità aziendale istituisce un controlling dei programmi che valuti i criteri di successo quantitativi e qualitativi stabiliti. Estratto dalla Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 20 A contatto con il pubblico Il contatto della SRG SSR con il pubblico non è del tutto a senso unico, l’utenza può manifestarsi sia partecipando alla produzione di trasmissioni, sia passando al microfono. Gli esempi non mancano: gli animatori rispondono in diretta a preoccupazioni e domande degli ascoltatori, il pubblico può scegliere un programma musicale (dediche) o ancora partecipare a quiz e giochi radio-tv – che senza pubblico non avrebbero senso. Il pubblico della SRG SSR può partecipare ai programmi, ma anche dare una sbirciatina dietro le quinte. Gli studi televisivi di Zurigo, Ginevra e Comano organizzano visite di gruppo, mentre gli studi radiofonici, con le giornate delle porte aperte, fanno scoprire agli ascoltatori il fantastico mondo dell’etere. Ma la SRG SSR non si limita a questo, cerca attivamente il contatto sia fuori studio (con le unità mobili) sia partecipando a fiere, saloni e esposizioni. La SRG SSR, ad esempio, ha coperto l’Expo.02 per tutta la sua durata con uno studio televisivo sull’arteplage di Bienne, permettendo ai visitatori di seguire in diretta la produ- Il pubblico della SRG SSR può partecipare ai programmi, ma anche dare una sbirciatina dietro le quinte. zione e l’animazione del programma «Schweiz aktuell» della SF1. Le reti radio-tv della DRS hanno istituzionalizzato il contatto con il pubblico: nel 2001 hanno riorganizzato i centralini telefonici allo scopo di soddisfare in modo più veloce e professionale i desideri e le esigenze del pubblico. Dal lunedì al sabato, dalle 8:00 alle 20:00, il team di «RadioFon» risponde alle domande e raccoglie suggerimenti e reclami degli ascoltatori e dei telespettatori. Questo nuovo servizio piace: ogni settimana giungono circa 800 chiamate e circa 600 e-mail. Al Contact Center della DRS un team è a disposizione del pubblico dall’inizio dei programmi fino all’ultimo telegiornale. Tutti i contatti sono rilevati in una statistica che tiene conto anche dei contenuti delle chiamate e delle e-mail ricevute. Ciò permette alla SF DRS di ottenere informazioni preziose sui desideri e sulle preferenze del pubblico. I centralini telefonici e le redazioni radiotelevisive della SRG SSR sono a disposizione del pubblico anche nelle altre regioni della Svizzera. Per Espace 2, ad esempio, gli ascoltatori possono chiamare il numero 0800 856 122 per chiedere informazioni sui brani ascoltati. Durante il programma «3 heures pour la Suisse», sono giunte alla TSR 13 000 telefonate e più di 500 interessati si sono espressi nell’ambito di un forum. 23 2. PROGRAMMI DI QUALITÀ In quanto maggiore azienda svizzera attiva nel settore dei media elettronici, la SRG SSR è particolarmente esposta a giudizi e critiche. Inoltre, visto che fornisce un servizio pubblico, le sue prestazioni sono valutate in modo molto severo. Questo esame rigoroso è rivolto non solo alle reti, ma anche alle proposte dei vari programmi. Con la sua gamma di prodotti, la SRG SSR si espone quotidianamente al giudizio degli utenti radio-tv, allo sguardo critico del mondo politico, economico e audiovisivo e all’occhio severo di chi vigila sul rispetto delle leggi. I programmi radiotelevisivi sono il biglietto da visita della SRG SSR; la loro qualità è un fattore decisivo per la credibilità e la ragion d’essere dell’azienda. Questo è il motivo per cui la qualità dei servizi offerti è controllata da istanze sia interne che esterne. Verso la metà degli anni Novanta, quando si iniziò gradualmente a tematizzare la qualità dei media in dibattiti pubblici e indagini scientifiche, la SRG SSR svolse un ruolo di pioniere istituendo un controlling dei programmi. Che cos’è la qualità? Dalla metà degli anni Novanta, la qualità dei media è oggetto di discussioni sia per chi studia i mezzi di comunicazione, sia per chi lavora in questo ambito. E di fronte alla crescente commercializzazione del sistema audiovisivo, il dibattito si fa sempre più acceso. Fanno discutere in particolare la forma e i contenuti dei programmi radiotelevisivi, l’informazione della stampa scritta, le notizie delle agenzie e l’offerta su Internet. Oggi tutti sono unanimi nell’affermare che la qualità non è un valore assoluto, bensì una variabile che dipende dall’obiettivo perseguito con un determinato prodotto, dal pubblico target, dal medium e dal suo contesto, dall’interpretazione che gli addetti ai lavori danno del proprio ruolo e dalle disposizioni legali da rispettare. I criteri che i vari gruppi d’interesse applicano per determinare la qualità dei programmi sono molteplici: un presentatore valuta la propria trasmissione in base a principi deontologici e tecnico-professionali; la direttrice della radio giudica la stessa proposta guardando agli obiettivi della rete e dell’azienda. Un telespettatore sessantenne gradisce uno spazio d’intrattenimento soltanto se risponde al suo senso dell’umorismo, mentre un’ascoltatrice ventenne apprezza un programma d’informazione solo se soddisfa la sua curiosità. Un’assidua frequentatrice di concerti ascolta il programma musicale radiofonico in modo diverso da chi non è solito seguire esibizioni musicali dal vivo. Gli esponenti del ramo pubblicitario determinano la qualità dei programmi in base agli indici d’ascolto, i politici attivi in ambito educativo applicano un metro di valutazione pedagogico-didattico, la curatrice di una rubrica sui mass media paragona una deter- Non esistono metri di misura INEQUIVOCABILI per valutare la qualità, così come non esiste UNA SOLA categoria di pubblico. minata trasmissione con prodotti analoghi della concorrenza. Per il legislatore, invece, la qualità è data quando le sue disposizioni sono rispettate, mentre la scienza adotta un metro di misura normativo-teorico. Idealmente le varie istanze dovrebbero emettere un 24 giudizio unanime. Nella realtà le loro valutazioni di uno stesso prodotto sono spesso differenziate, proprio perché incentrate su criteri diversi. Si può pertanto affermare che non esistono metri di misura INEQUIVOCABILI per valutare la qualità, così come non esiste UNA SOLA categoria di pubblico. In considerazione delle diverse prospettive valutative, la SSR SRG ricorre quindi a più strumenti per controllare la qualità delle sue reti e delle sue trasmissioni. Controlli esterni Le basi giuridiche vigenti per le 18 stazioni radiofoniche e le 7 reti televisive della SRG SSR sono la legge sulla radiotelevisione e le relative ordinanze, la Concessione e gli statuti. Le istanze esterne che controllano l’operato della SRG SSR sono il legislatore, le autorità com- In considerazione delle diverse prospettive valutative, la SSR SRG ricorre a più strumenti per controllare la qualità delle sue trasmissioni. petenti, l’autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) e gli organi di mediazione. Siccome queste istanze intervengono soltanto nel caso in cui un ricorrente contesta la qualità della gamma di prodotti della SRG SSR, le reti radiotelevisive dispongono anche di altri organi di controllo esterno. Per strutturare il feedback del pubblico sono stati istituiti consiglii del pubblico, ma anche un Servizio di ricerca permanente. Peraltro anche gli ambienti scientifici e gli operatori radiotelevisivi concorrenti vagliano con occhio critico le offerte della SRG SSR. Si può pertanto concludere che i media della SRG SSR sono i più seguiti e i più controllati del Paese. Qualità a norma di legge L’operato della SRG L’operato della SRG SSR poggia su tutta una serie di basi giuridiche, alcune delle quali SSR poggia su tutta forniscono chiare direttive sulle modalità e sul controllo della qualità dei programmi. La una serie di basi giuri- «madre» di tutte le leggi è la Costituzione federale (Cost.), il cui articolo 93 stabilisce che diche, alcune delle la radio e la televisione devono contribuire all’istruzione e allo sviluppo culturale, alla libera quali forniscono chiare formazione delle opinioni e all’intrattenimento e considerare le particolarità del Paese direttive sulle modalità presentando gli avvenimenti in modo corretto e riflettendo adeguatamente la pluralità e sul controllo della qualità dei programmi. delle opinioni. La legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) rappresenta il quadro giuridico all’interno del quale si muovono i media elettronici in Svizzera: conferisce loro il mandato di programma ai sensi dell’articolo 93 della Costituzione e stabilisce che l’insieme dei programmi offerti nella zona destinataria non deve privilegiare partiti, interessi o ideologie. Nell’articolo 4 della LRTV sono definiti i principi applicabili all’informazione: i programmi devono presentare correttamente gli avvenimenti nella loro molteplicità e riflettere adeguatamente la pluralità delle opinioni. Le opinioni personali e i commenti devono essere identificabili come tali. A tenore dell’articolo 18, la pubblicità deve essere disgiunta dai programmi e come tale chiaramente riconoscibile. L’articolo 19 stabilisce che devono essere menzionati gli sponsor che sostengono finanziariamente una trasmissione e precisa che non possono essere sponsorizzate trasmissioni d’informazione né emissioni riguardanti l’esercizio di diritti politici. La Concessione SRG SSR ribadisce, all’articolo 3, il mandato di programma della LRTV. Dal 1992, la LRTV prevede l’istituzione di organi indipendenti cui ci si può rivolgere in caso di reclamo riguardante una trasmissione (articoli 57 a 67). Tutte le emittenti radiotelevisive svizzere sono tenute a istituire un organo di mediazione incaricato di esaminare tali reclami. Le emittenti nazionali devono designarne almeno uno in ogni regione linguistica. Gli organi di mediazione sono le prime istanze cui si rivolgono i telespettatori, i radioascoltatori e le persone lese da una trasmissione. Un reclamo va inoltrato per iscritto entro 20 giorni dalla 25 diffusione del programma all’organo di mediazione della radio o della televisione interessata. Questi esamina la vertenza e fa da mediatore tra il reclamante e l’emittente. Al più tardi 40 giorni dopo il deposito del reclamo, invia alle parti un rapporto scritto sui risultati delle sue indagini e sulle modalità di disbrigo. L’organo di mediazione, tuttavia, non ha poteri decisionali e non può impartire istruzioni. Contro la trasmissione contestata può essere interposto ricorso scritto all’autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) entro 30 giorni dal deposito del rapporto dell’organo di mediazione. Il ricorso deve essere firmato da almeno 20 persone, a meno che il ricorrente non provi di avere uno stretto legame con l’oggetto della trasmissione contestata. Anche le autorità sono legittimate a ricorrere. L’AIRR accerta se siano state violate disposizioni in materia di programmi contenute nelle pertinenti convenzioni internazionali, nella LRTV o nella Concessione. Se constata una violazione del diritto, l’autorità di ricorso informa l’emittente che prende i provvedimenti necessari per rimediarvi ed evitare che si ripeta in futuro. Le decisioni dell’autorità di ricorso possono essere impugnate con ricorso di diritto amministrativo al Tribunale federale. I membri dell’AIRR, che svolgono questa attività accessoriamente, sono designati dal Consiglio federale. Queste persone non sono legate all’emittente radiotelevisiva per motivi di lavoro e non possono essere membri delle autorità federali. Nelle sue attività, l’AIRR non è vincolata da alcuna istruzione dell’Assemblea federale, del Consiglio federale o dell’Amministrazione federale. • I testi originali delle basi legali della radiotelevisione in generale e della SRG SSR in particolare sono reperibili sul sito dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM): www.ufcom.ch (rubrica «Radio e televisione», capitolo «In generale»). Controlli esterni: organi di mediazione della SRG SSR e AIRR Dal 1991, la SRG SSR dispone di cinque organi di mediazione: uno per ogni rete radiotele- Tra il 1995 e il 2001, visiva delle quattro aree linguistiche e uno per Teletext. Uno sguardo retrospettivo sul primo presso l’AIRR sono decennio di attività permette di affermare che, essendo gli appuntamenti più seguiti della stati interposti 131 SRG SSR, i notiziari e i telegiornali sono quelli più frequentemente oggetto di reclami. Ogni ricorsi contro trasmis- anno i reclami riguardano molte più trasmissioni televisive che programmi radiofonici. I sioni della SRG SSR, ricorsi sono presentati in prevalenza da persone note alle emittenti radiotelevisive. Nel 2001, di cui il 15% è stato ac- 7 dei 20 reclami inoltrati contro la TSI emanavano dalla stessa persona. Gli autori di 24 dei colto e il 58% respinto, 141 reclami interposti lo stesso anno contro la DRS erano dei «fedelissimi». mentre nel 27% dei Nella maggior parte dei casi le trasmissioni della DRS sono state contestate perché casi l’istanza non «soggettive o politicamente tendenziose». Altri motivi sono stati la «diffamazione di una è entrata nel merito. persona, di un’associazione o di un’azienda», «obiezioni di carattere generale, problemi tecnici», «licenziosità, violazione dei principi etici», ma anche la «rappresentazione della violenza» o l’«offesa dei sentimenti religiosi». Qui di seguito riportiamo l’elenco dei reclami inoltrati nel 2001, stilato da Otto Schoch, presidente dell’organo di mediazione per la Radiotelevisione svizzera DRS. «Secondo un luogo comune molto diffuso, gli schermi imbrattati di sangue fanno aumentare gli indici di ascolto. Niente di più assurdo. Molte persone apprezzano film di guerra o di avventura e belle messe in scena. Però non amano le guerre. Più servizi di guerra presentiamo al telegiornale e più negativo sarà il giudizio. Se diffondiamo immagini di catastrofi, aumenta subito la posta dei telespettatori.» Heiner Hug, caporedattore del telegiornale SF DRS 26 Trasmissioni della SRG SSR oggetto di reclami nel 2001 presso gli organi di mediazione SF DRS 96 SR DRS 33 RSR 6 TSR 20 RSI 3 TSI 15 RR 0 TvR 0 Teletext (DS, SR, SI) 12 Totale 185 Il numero di ricorsi trasmessi dagli organi di mediazione della SRG SSR all’AIRR è rimasto costante nell’ultimo decennio (generalmente una ventina all’anno). All’AIRR pervengono più ricorsi contro la SRG SSR che contro emittenti commerciali. Questo dato di fatto è «normale» se si considera la pluralità e la diversità della gamma di prodotti della SRG SSR che, in quanto azienda di servizio pubblico, è inoltre particolarmente esposta alle critiche. Nel 2001 presso l’Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR) sono stati interposti 22 ricorsi contro trasmissioni di emittenti radiotelevisive svizzere, di cui 19 contro programmi delle reti SRG SSR: 17 contro trasmissioni televisive, 2 contro programmi radiofonici. La stragrande maggioranza dei reclami riguardava trasmissioni informative, diffuse comunque nell’ambito di rubriche molto diverse tra loro. L’AIRR ha respinto 13 ricorsi e AIRR 2001: accolti 3 ricorsi su 19. Tutti e 3 avevano per oggetto la stessa trasmissione. in tre casi non è entrata nel merito. Ha invece accolto tre ricorsi contro un documentario diffuso dalla SF DRS nell’ambito della rubrica DOK, dal titolo «Hanfland Schweiz» (La Sviz- zera paese della canapa). Secondo la decisione dell’AIRR, la redazione è venuta meno al dovere di diligenza giornalistica, poiché non ha menzionato aspetti importanti su questo discusso tema d’attualità politica. Inoltre il pubblico non ha avuto la possibilità di formarsi una propria opinione sulla revisione della legge sugli stupefacenti. Il documentario ha quindi infranto l’obbligo di presentare una trasmissione obiettiva ai sensi dell’articolo 4 LRTV. Tra il 1995 e il 2001, la percentuale dei ricorsi respinti, accolti o non trattati è rimasta pressoché invariata: gran parte dei ricorsi sono stati respinti, per alcuni l’istanza non è entrata nel merito, mentre quelli accolti si situano tra 0 e 5 all’anno. Nei sette anni tra il 1995 e il 2001 l’AIRR ha trattato 131 ricorsi contro trasmissioni della SRG SSR. Ben 19 ricorsi sono stati accolti, 76 sono stati respinti, mentre per 36 l’istanza non è entrata nel merito. 27 Trasmissioni della SRG SSR oggetto di un ricorso accolto dall’AIRR RETI 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 SF DRS 20 17 16 11 13 16 13 SR DRS 3 2 2 2 2 2 1 R+TV DRS 0 0 0 0 0 0 0 RSR 0 0 0 0 0 0 0 TSR 3 0 4 4 2 1 1 RSR+TSR 0 0 0 0 0 0 0 RSI 0 1 0 0 1 0 1 TSI 1 0 1 0 1 1 3 RR 0 0 0 0 0 0 0 TvR 0 0 0 0 0 0 0 Teletext – – – – 2 0 0 Totale 27 20 23 17 21 20 19 di cui accolti 4 0 2 4 5 3 1 Fonte: Rapporto annuale AIRR 2001 e www.ubi.admin.ch (27.11.2002) Le regole deontologiche del Consiglio svizzero della stampa Il Consiglio svizzero della stampa è un’organizzazione di milizia che vigila sulla qualità del giornalismo elvetico e si tiene a disposizione del pubblico e degli addetti ai lavori in quanto istanza di ricorso per tutte le questioni di deontologia nel settore dei media. Il Consiglio della stampa ha emanato una Dichiarazione dei diritti & doveri del giornalista, che funge da parametro di valutazione della qualità del giornalismo svizzero. Il Consiglio poggia su una fondazione costituita da tre associazioni di categoria (Federazione svizzera dei giornalisti FSG, Sindacato svizzero dei mass media SSM, Sindacato dei media Comedia). L’istanza, composta da 15 esponenti del giornalismo (di cui 4 della SRG SSR: 2 per la SR DRS, 1 per la TSR e 1 per la RSI) e da 6 rappresentanti del pubblico, è presieduta da Peter Studer, ex caporedattore di SF DRS. Il Consiglio della stampa esprime il proprio giudizio su prodotti della stampa e delle agenzie, ma anche su proposte radiofoniche e televisive o su contenuti Internet. Denuncia le infrazioni commesse dai professionisti dei media, redige prese di posizione ed emana direttive per l’assicurazione della qualità nel giornalismo. Il Consiglio della stampa non può però adottare sanzioni. Negli ultimi anni l’istanza è stata invitata sempre più spesso ad esprimersi. Dal 1992 ha Dal 1992 il Consiglio rilasciato ben 200 prese di posizione, di cui sei su servizi diffusi dalle reti della SRG SSR. svizzero della stampa I ricorsi presentati ogni anno sono una settantina. La stragrande maggioranza è rivolta ha rilasciato ben contro la stampa scritta, poiché gli utenti radio-tv insoddisfatti si indirizzano piuttosto agli 200 prese di posizione, organi di mediazione delle emittenti e all’AIRR. di cui sei su servizi Sono molti i professionisti dei media che non conoscono in dettaglio il codice deontologico diffusi dalle reti della del Consiglio della stampa. A loro avviso le norme e le direttive sono troppo generiche e SRG SSR. discoste dalla realtà. Inoltre sono poco vincolanti, visto che non comportano sanzioni. Oltre il 50% delle persone intervistate nell’ambito di un’inchiesta condotta in seno alla SRG SSR ritiene che la propria redazione rispetti la Dichiarazione dei diritti & doveri del giornalista. «Le emittenti che osservano più scrupolosamente le regole deontologiche sono quelle pubbliche», conclude lo specialista dei media Vinzenz Wyss (Wyss, Vinzenz 2002: 374). A swissinfo/SRI, la dichiarazione e le direttive del Consiglio della stampa sono vincolanti per tutti i giornalisti e costituiscono parte integrante dei Principi editoriali. 28 Feedback istituzionalizzato del pubblico: Consigli del pubblico, Commissioni dei programmi, Servizio di ricerca I Consigli del pubblico e le Commissioni dei programmi dell’organizzazione istituzionale SRG SSR fungono da tramite fra gli addetti ai lavori e il pubblico. Le quattro regioni linguistiche e swissinfo/SRI dispongono ciascuna del proprio Consiglio del pubblico, ai quali si aggiungono diverse Commissioni regionali dei programmi in Svizzera tedesca e in Svizzera romanda. I membri dei Consigli del pubblico e delle Commissioni dei programmi, che rappresentano varie fasce della popolazione, valutano le prestazioni della SRG SSR nell’ottica dei radioascoltatori e dei telespettatori. Per i responsabili dei programmi, essi costituiscono interlocutori di grande valore. Non essendo influenzati dalla deformazione professionale, infatti, essi evidenziano lacune di carattere tematico, contenutistico o formale. «Il Consiglio del pubblico è uno degli organi sensoriali che ci consentono di captare le reazioni del mondo esterno», afferma Walter Rüegg, direttore della SR DRS descrivendo il ruolo di questa istituzione. I Consigli del pubblico tengono informata la società sulle loro attività e comunicano le proprie considerazioni nelle pubblicazioni delle società regionali «LINK» per la Svizzera tedesca e «Médiatic» per la Svizzera romanda. Inoltre si rivolgono a fasce più ampie della popolazione con comunicati stampa che spesso vengono ripresi dai giornali. I Consigli del pubblico stilano infine rapporti annuali nei quali riportano le loro osservazioni, i loro giudizi e avanzano proposte di miglioramento. Le Commissioni dei programmi seguono prioritariamente le cronache regionali e cantonali, e comunicano le loro osservazioni al Consiglio del pubblico della rispettiva area linguistica. Solo chi conosce le aspettative del pubblico è in grado di rispondervi adeguatamente. Anche le indagini sul pubblico danno agli addetti ai lavori un riscontro sulle reazioni di chi segue i programmi. Bisogna infatti sapere che raramente una presentatrice conosce le persone che seguono le sue trasmissioni e che sono poche le occasioni in cui un redattore del notiziario incontra i propri ascoltatori. Eppure, solo chi conosce le aspettative del pubblico è in grado di rispondervi adeguatamente. Questo è il motivo per cui la SRG SSR dispone di un proprio Servizio di ricerca, incaricato di realizzare studi quantitativi sugli indici di consumo in ambito radiofonico e televisivo: i sistemi di rilevamento Telecontrol e Radiocontrol forniscono dati sul consumo radiotelevisivo e informazioni su chi segue i programmi, quando e per quanto tempo. Questi strumenti consentono di determinare le quote di mercato e i tassi di penetrazione delle reti della SRG SSR, ma anche di altre emittenti, e di definire l’esatto posizionamento della SRG SSR nel mercato radiotelevisivo. Indicano inoltre – e questo è un aspetto fondamentale per un’azienda di servizio pubblico come la SRG SSR – se le trasmissioni sono effettivamente seguite dal pubblico target e se la gamma di prodotti raggiunge tutte le fasce della popolazione. Altro punto focale dell’attività svolta dal Servizio di ricerca sono gli studi qualitativi sul giudizio e sulle aspettative dei radioascoltatori e dei telespettatori, basati su indagini o discussioni di gruppo con un campione rappresentativo della popolazione o del pubblico (target). Ogni radio e ogni televisione dispone inoltre di un consulente media che ha il compito di spiegare gli esiti delle ricerche ai dipendenti dell’azienda. I risultati dettagliati delle ricerche sul pubblico consentono alla SRG SSR di misurare il successo delle trasmissioni e fungono da base per la pianificazione dei programmi. I dati generali sul consumo audiovisivo sono pubblicati annualmente dal Servizio di ricerca e rivestono grande utilità soprattutto per il settore dei media e della pubblicità. 29 Studi realizzati dal Servizio di ricerca della SRG SSR dal 2000 al 2002 (selezione) • Rapporto annuale del Servizio di ricerca 2001; volume 1, dati generali. Servizio di ricerca 2002 • InterMedia 2001, Deutschschweiz, Suisse romande, Svizzera italiana, Servizio di ricerca/Publica Data SA 2002 (Publica Data SA è una società affiliata alla SRG SSR) • Indagine SRG SSR sulle radio private, luglio 2000 – giugno 2001. Publica Data SA 2002 • Die beliebtesten Sportarten am Fernsehen in der Schweiz. Servizio di ricerca 2002 • Die Internetnutzung in der Schweiz im Jahr 2001. Mit besonderer Berücksichtigung der SRG SSR-Sites. Servizio di ricerca 2002 • L’immagine della SRG SSR idée suisse e dei suoi programmi 2000 e 1996. Servizio di ricerca 2001 Le analisi vengono realizzate dal 1976 e sono ormai diventate una tradizione alla SRG SSR. Nell’ambito dell’indagine più recente, condotta nel 2001, sono stati interrogati un campione rappresentativo della popolazione di 2700 persone e 50 opinion leader del mondo della politica, dell’amministrazione, dell’economia, della cultura e dei media. I risultati hanno confermato l’importanza attribuita alla SRG SSR e al suo servizio pubblico. L’indagine presso gli opinion leader ha inoltre evidenziato che oggi la SRG SSR gode di maggior prestigio rispetto al 1996. La realizzazione di programmi informativi è ritenuta un compito molto importante della SRG SSR. Come negli studi precedenti, la SRG SSR eccelle in questo ambito, sia alla radio che sul piccolo schermo. Meno positivi invece i risultati conseguiti per gli spazi di intrattenimento nel confronto con la concorrenza a vocazione commerciale. Le prestazioni delle stazioni radiofoniche della SRG SSR, invece, sono in vetta alle classifiche in tutte le regioni. • Die Resonanz von SRI und swissinfo bei Auslandschweizern. Eine weltweite Befragung zum Informationsverhalten von Schweizerinnen und Schweizern im Ausland. Servizio di ricerca 2002 • Video in der Schweiz 1999. Servizio di ricerca 2000 • Die Publikumsresonanz der SRG SSR-Programme zu den National- und Ständeratswahlen 1999. Servizio di ricerca 2000 • I media e l’identità elvetica. Il contributo delle reti radiotelevisive alla coesione socioculturale in Svizzera. Servizio di ricerca 2000 • Maggiori informazioni sul Servizio di ricerca della SRG SSR all’indirizzo www.serviziodiricerca.ch La SRG SSR al vaglio di indagini scientifiche La SRG SSR, le sue reti e le sue trasmissioni, i suoi dipendenti e ben altri aspetti sono regolarmente oggetto di indagini da parte di specialisti in scienze della comunicazione e altri ambiti scientifici. In un ampio studio realizzato di recente è stata analizzata la gestione della qualità nelle radio e nelle televisioni delle reti commerciali, ma anche della SRG SSR, della stampa scritta e delle agenzie. Vinzenz Wyss ha esaminato il controllo della qualità in diverse redazioni, basandosi sui principi del Total Quality Management: «Il Total Quality Management è un metodo di gestione aziendale basato sul pieno coinvolgimento del personale, che pone la qualità al centro del proprio agire e che, grazie al miglioramento della soddisfazione dei clienti, punta a un successo commerciale sostenibile e all’apporto di benefici per gli addetti ai lavori e per la società in generale.» (Definizione DIN ISO 8402, citata in Wyss, Vinzenz 2000: 23) Dopo aver condotto due inchieste su scala nazionale nelle redazioni di diverse categorie di media, Vinzenz Wyss giunge a una valutazione se non altro positiva per la SRG SSR: «Il bilancio relativo all’applicazione delle regole e delle risorse a garanzia della qualità nelle 30 redazioni svizzere è quanto meno deludente (...) L’impressione è che, pur essendo disponibili, gli strumenti necessari a tal fine non sono considerati parte integrante di un sistema per l’assicurazione della qualità. (...) Questo apprezzamento succinto non vale in ugual misura per le varie redazioni. Nelle reti radiotelevisive pubbliche, ad esempio, e in particolar modo nelle stazioni radiofoniche pubbliche, l’impegno profuso per applicare i principi del TQM è di gran lunga maggiore.» (Wyss, Vinzenz 2000: 296f.) Un altro esempio di come la ricerca scientifica possa fornire informazioni sulla qualità delle trasmissioni e dei servizi è lo studio curato da Bettina Nyffeler sulle cronache radiotelevisive diffuse in occasione delle elezioni federali del 1999. La specialista dei mass media è giunta alla conclusione che nelle cronache televisive della SRG SSR le candidate hanno potuto esprimersi in maniera nettamente inferiore alla media. Sulle varie emittenti oggetto dell’inchiesta, partiti e uomini/donne erano presenti con modalità differenziate. Le varie reti radio-tv hanno inoltre posto accenti diversi per quanto riguarda le tematiche della campagna elettorale. Alla radio, invece, le candidate sono state molto più rappresentate. Nella prefazione di questa indagine, il direttore della SRG SSR Armin Walpen dichiara: «Il presente studio è un importante strumento di controllo della qualità che ci ha permesso di individuare diversi punti deboli e, fortunatamente, anche dei miglioramenti. Dedicheremo la necessaria attenzione a questi risultati. Gli esempi positivi ci mostrano come possiamo reagire per colmare le lacune e migliorare la qualità dei programmi.» Lo studio sulle cronache radiotelevisive sarà ripetuto dopo le elezioni federali del 2003. Feedback del pubblico e di altri media Per i giornalisti Quasi ogni quotidiano o settimanale dedica ampio spazio ai media. Ed è evidente che per svizzeri che si occu- i giornalisti svizzeri che si occupano di mass media è d’obbligo seguire attentamente pano di mass media l’operato della SRG SSR. Ogni nuova trasmissione televisiva è fonte di commenti, qualsiasi è d’obbligo seguire modifica di programma è analizzata con spirito critico, ogni cambiamento ai vertici della attentamente l’operato SRG SSR e ogni voce di corridoio fanno discutere. Le critiche mosse ai media possono senz’al- della SRG SSR. tro fungere da strumento per l’assicurazione della qualità, come è già stato dimostrato in varie occasioni. Non va però data troppa importanza alle critiche espresse dai media su altri media. Nel suo studio sulla gestione della qualità nelle redazioni svizzere, Vinzenz Wyss giunge alla seguente conclusione: «Per quanto riguarda i giornalisti che si occupano di mass media e il loro ruolo per l’assicurazione qualità, il bilancio dell’inchiesta è sconfortante (...) Per molte persone interrogate l’handicap fondamentale di questa forma di giornalismo è che chi la pratica non è sempre imparziale nei suoi giudizi.» (Wyss, Vinzenz 2002: 372) I curatori delle rubriche sui mass media non sono gli unici a riferire sull’operato della SRG SSR. Numerosi radioascoltatori e telespettatori esprimono la propria opinione per telefono, tramite lettera o via e-mail. La SRG SSR raccoglie tutte le reazioni del pubblico, risponde alle domande e trasmette suggerimenti e critiche alle redazioni interessate. È però importante rilevare che i riscontri del pubblico non sono rappresentativi dell’opinione pubblica, poiché non tutti gli utenti radio-tv possono o vogliono rendere note le proprie reazioni. Controlli interni La strategia della SRG SSR prevede che ciascuna unità aziendale istituisca un controlling dei programmi che valuti i criteri di successo quantitativi e qualitativi stabiliti. A tal fine le unità Le unità aziendali radio-tv della SRG SSR aziendali radio-tv della SRG SSR applicano svariati metodi di controllo interno e verificano la qualità a più livelli. applicano svariati La qualità delle trasmissioni è direttamente legata alle persone che le realizzano. La SRG SSR metodi di controllo ricorre pertanto a strumenti ad hoc destinati al sostegno e l’incoraggiamento degli addetti interno. ai lavori: colloqui di valutazione e accordi sugli obiettivi, possibilità di formazione e aggior- 31 namento professionale. Nell’ambito dell’indagine condotta in diverse redazioni svizzere, Vinzenz Wyss ha osservato che la SRG SSR e le agenzie stampa sono le uniche a effettuare colloqui di valutazione per la maggior parte delle giornaliste e dei giornalisti. Il 95% delle persone intervistate nelle redazioni radio-tv della SRG SSR hanno dichiarato di essere invitate regolarmente a colloqui di valutazione. «È degno di nota il fatto che la maggior parte dei giornalisti delle emittenti radiotelevisive pubbliche concorda obiettivi con i propri superiori. Nelle radio pubbliche, in particolare, un giornalista su due concorda sempre obiettivi con il proprio superiore, mentre uno su tre lo fa spesso.» (Wyss, Vinzenz 2002: 325) Anche la formazione e l’aggiornamento professionale fanno parte delle misure volte ad assicurare la qualità. Il mestiere di giornalista, infatti, non presuppone soltanto una buona dose di talento, ma richiede anche competenze tecniche (conoscenza e consapevolezza critica del funzionamento dei media), competenze comunicative (conoscenza delle modalità da seguire per soddisfare le aspettative del pubblico target in materia d’informazione e intrattenimento) e competenze specifiche (conoscenze in un determinato ambito, ad esempio economia, politica o società). «La formazione è Controlling dei programmi garante di qualità. Ma non «La SRG SSR intende adempiere il suo mandato di servizio pubblico con è gratuita. Di conseguenza successo, offrendo alle platee di pubblico reti facilmente accessibili e di non si può parlare di qualità alto livello qualitativo, sia contenutistico che formale (...). Le unità azien- se non sono disponibili in- dali (UA) definiscono gli obiettivi quantitativi e qualitativi tali da ga- frastrutture e risorse finan- rantire un’attuazione concreta dei requisiti fondamentali posti al servi- ziarie adeguate», asserisce zio pubblico, stabiliti dal Comitato direttivo SRG SSR. Per valutare il Sylvia Egli von Matt, respon- successo, ciascuna UA istituisce un controlling dei programmi che va- sabile luti i criteri di successo quantitativi e qualitativi stabiliti.» del Medienausbil- dungszentrum di Lucerna Estratto dalla Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 (Egli von Matt, Sylvia 2000: 35). Da parte sua, Vinzenz Wyss dichiara: «Dall’inchiesta condotta su un campione rappresentativo di giornalisti emerge che l’idea di una formazione specifica non è data per scontata in Svizzera.» Se la maggior parte dei professionisti dei media approva il principio di un’offerta di formazione e aggiornamento professionale, spesso non può beneficiarne poiché le risorse sono insufficienti. Diversamente da quanto riscontrato negli altri media, l’offerta di formazione e aggiornamento professionale è giudicata particolarmente importante alla SRG SSR. I collaboratori di quest’ultima possono usufruire in più ampia misura delle proposte di formazione e aggiornamento professionale rispetto ai dipendenti delle altre emittenti, dichiara Wyss nel suo studio (Wyss, Vinzenz, 2002: 376). Fin verso gli anni Novanta, le trasmissioni della Schweizer Fernsehen DRS (SF DRS) sono state discusse internamente a tutti i livelli. Sono stati applicati e sviluppati i criteri del giornalismo professionale. Non vi era però chiarezza sulle modalità e sulle procedure di realizzazione di un’analisi oggettiva. Il 1988 segnò una svolta: la SF DRS, sotto la guida del direttore Peter Schellenberg, definì la missione di ogni singola trasmissione, creando così i presupposti per un controllo attendibile del successo conseguito. Dal 1993, SF DRS dispone di un modello che le consente di valutare la qualità delle sue trasmissioni. In un secondo tempo il sistema, che era basato essenzialmente su criteri quantitativi, è stato corredato di aspetti qualitativi. Oggi consta di quattro parametri: 1) costo al minuto di una trasmissione; 2) valutazione interna della qualità tecnica di una trasmissione (effettuata dai responsabili, da uffici interni e dagli organi istituzionali); 3) consumo da parte del pubblico (in base alle quote di mercato); 4) valutazione dei telespettatori (in base a ricerche qualitative sul pubblico). Oggi i singoli capi dipartimento devono osservare, per ogni trasmissione, una scheda 32 nella quale sono definiti il contenuto, la durata, la data di diffusione, il budget, la quota di mercato prevista, ma anche gli obiettivi qualitativi da raggiungere. Dato che le analisi qualitative in base al nuovo modello sono appena iniziate, i primi risultati non erano ancora disponibili quando il presente rapporto è andato in stampa. La strategia della Schweizer Radio DRS (SR DRS) si riassume nell’affermazione «Più qualità per indici d’ascolto più alti: ci adoperiamo per il mantenimento dell’elevato standard qualitativo dei nostri programmi. La novità non sta tanto nell’affermazione in sé, quanto nella coerenza con cui perseguiamo questo obiettivo». È quanto ha dichiarato il direttore Walter Rüegg in occasione della conferenza stampa annuale 2002 di SR DRS. La qualità è garantita a più livelli presso la radio svizzera DRS. In questo contesto è importante rilevare che tutti i monitoraggi sono basati sulla strategia editoriale dell’emittente radiofonica: «Attualità – prossimità – multimedialità»! Per quanto possibile, ogni contributo è ascoltato da almeno una persona (redattore, produttore) prima di essere mandato in onda, eccezion fatta per le cronache in diretta. Ogni redazione dispone di un team interno che vaglia con spirito critico i servizi diffusi. Le trasmissioni e i contributi sono inoltre esaminati dai responsabili della giornata che trasmettono quotidianamente un feedback scritto al Dipartimento Informazioni. Quattro volte al mese, poi, esce la Newsletter della redazione centrale (CR-News) con analisi dettagliate sui contenuti editoriali della settimana appena trascorsa e un confronto tra l’informazione offerta da SR DRS e i notiziari proposti in generale. I vertici delle direzioni dei programmi effettuano infine regolari analisi di campioni di trasmissioni andate in onda sulle diverse reti, analisi che sono in seguito discusse con i responsabili interessati. I risultati di questo monitoraggio sono resi accessibili ai dipendenti per mezzo di una Newsletter pubblicata dalla direzione dei programmi. Nell’autunno del 2002, SR DRS ha pubblicato un manuale sul giornalismo radiofonico destinato ai suoi dipendenti, ma anche a un pubblico più ampio: Färber, Marco/Selg, Caspar (2002) Informationsjournalismus bei Schweizer Radio DRS, Bern. Färber è caporedattore della SR DRS, mentre Selg vanta una pluriennale esperienza di giornalista per l’estero e presentatore del programma «Echo der Zeit». In questa pubblicazione, i due autori esaminano «Non vogliamo parlare soltanto di qualità e deontologia, ma abbiamo anche una chiara visione di ciò che implicano questi due concetti.» le regole e i parametri definiti dalla redazione centrale nei feedback quotidiani sulle trasmissioni e nelle «CR-News». Qual è il loro messaggio? «Non vogliamo parlare soltanto di qualità e deontologia, ma abbiamo anche una chiara visione di ciò che implicano questi due concetti. Disponiamo inoltre di regole che ci consentono di raggiungere mete ambiziose dando prova di professionalità. Per noi queste regole sono vincolanti e costituiscono un metro di valutazione, anche se siamo consapevoli di non avere ancora raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati.» La Télévision Suisse Romande (TSR) ha adottato un sistema basato sulle cosiddette fiches d’émissions, pubblicate due volte all’anno, nelle quali sono definiti parametri sia quantitativi che qualitativi. Tra questi ultimi vi sono la qualità dei contenuti (originalità, valore informativo, utilità, valore culturale), la qualità della realizzazione (scenografia, impostazione grafica, presentazione) e l’impatto della trasmissione (notorietà, reazioni nei media, reazioni sul sito Internet della trasmissione, premi conseguiti). Questi criteri qualitativi sono valutati dai 33 responsabili delle reti e delle trasmissioni. Per conoscere il giudizio e il grado di soddisfazione del pubblico, la TSR commissiona inoltre vari studi e inchieste. Fanno parte dei criteri quantitativi i risultati del sistema di rilevamento Telecontrol. Inoltre, ogni nuova trasmissione viene presentata a un pubblico di prova prima di essere mandata in onda per la prima volta. Le reazioni di questo gruppo rappresentativo del target consentono di determinare quali aspetti della trasmissione devono essere modificati o migliorati. Per la TSR costituisce pure un criterio qualitativo la domanda di sponsorizzazioni e inserzioni I criteri per misurare pubblicitarie. Dal 2002, i responsabili della Divisione sponsoring e pubblicità della TSR infor- la qualità sono mano regolarmente sulle offerte di sponsorizzazione e sulle domande di inserzioni, nonché al tempo stesso quan- sugli spazi pubblicitari venduti. titativi e qualitativi. Alla Radio Suisse Romande (RSR) esistono due forme di controllo interno: quello attuato dagli addetti ai lavori a livello di rete e una valutazione qualitativa effettuata tenendo conto degli obiettivi aziendali. Per ogni rete è stato istituito un gruppo di collaboratori che ogni 2 a 3 settimane ascolta una scelta di trasmissioni e risponde alle seguenti domande: è stato adempiuto correttamente il mandato della trasmissione? Cosa si potrebbe modificare o migliorare? Il sunto di queste riflessioni viene in seguito comunicato ai produttori, ai presentatori e ai responsabili musicali della trasmissione in questione. Il Dipartimento Informazione vanta inoltre una lunga tradizione in materia di debriefing. Quattro volte al mese, i responsabili dell’informazione passano in rassegna i principali avvenimenti della settimana appena trascorsa, soffermandosi sugli aspetti positivi e su quelli da migliorare. La valutazione qualitativa viene effettuata nell’ambito di 12 riunioni all’anno durante le quali si controlla se la RSR rispetta il suo mandato. Le singole rubriche o categorie di trasmissioni sono analizzate in base a un preciso elenco di criteri che «SR DRS vuole essere la radio di riferimento in Svizzera tedesca e mira a comprende parametri quan- distinguersi per la sua qualità editoriale. Grazie a contenuti di massima tificabili, quali i costi e il con- attualità e attendibilità, nonché di grande interesse, la radio punta ad essere la sumo della trasmissione, ma numero uno sul mercato. anche parametri qualitativi Le aspettative e le esigenze del pubblico sono al centro delle nostre preoccupa- come l’adempimento del zioni. Vogliamo offrire agli ascoltatori una gamma completa di servizi, dagli spazi mandato, la notorietà e informativi e d’intrattenimento agli approfondimenti scientifici e socioculturali, l’impostazione del prodotto. ai programmi di servizio. L’analisi qualitativa viene effettuata da una commissione permanente della RSR, composta dalla direttrice dei programmi, dal capo del- In quanto radio nazionale desideriamo contribuire alla formazione dell’opinione politica, allo scambio culturale e alla comprensione tra le quattro regioni linguistiche e le varie fasce della popolazione. SR DRS vuole essere una radio con la quale tutti possono identificarsi.» l’informazione, dal capo del marketing, dal responsabile della trasmissione in esame e da un rappresentante dell’azienda designato dal direttore della RSR. Prima di ogni seduta viene preparato un documento contenente i principali aspetti discussi, un’enumerazione dei punti deboli e un elenco delle misure previste per porvi rimedio. Principi editoriali di SR DRS 34 Alla Televisione svizzera di lingua italiana (TSI), i vari aspetti qualitativi sono valutati nell’ambito di un’analisi globale sull’attrattiva e sulla competitività delle reti. Per determinare l’esatto posizionamento sul mercato degli spazi più importanti, si controlla regolarmente se sono conformi al mandato della TSI. Il gruppo di lavoro permanente «Presidio di fascia» analizza sistematicamente i programmi e i palinsesti in base a criteri qualitativi. Alcune trasmissioni sono valutate da specialisti europei che esaminano vari aspetti quali l’adempimento del mandato, il titolo, lo studio, la regia, la presentazione, gli ospiti, ecc. La Radio svizzera di lingua italiana (RSI) fa analizzare una volta all’anno i contenuti di alcune trasmissioni. Studenti dell’Università della Svizzera italiana esaminano i programmi in base a criteri quali la scelta del tema e la sua esposizione, il ritmo della trasmissione e altri aspetti. I loro riscontri sono in seguito trasmessi ai responsabili di rete. Nel 2001, per esempio, è stato passato al vaglio «Modem», il magazine di attualità di Rete Uno. Alla Televisiun Rumantscha (TvR), il responsabile di programma controlla tutte le trasmissioni, prima della loro messa in onda, con il redattore responsabile. Ad ogni riunione del lunedì si procede a una «Critica en rodel» durante la quale una redattrice o un redattore passa in rassegna tutte le trasmissioni della settimana appena trascorsa in base a una serie di criteri prestabiliti, ponendo così le basi per una discussione. Nel limite del possibile, il responsabile di programma di Radio Rumantsch (RR) ascolta le trasmissioni di lunga durata prima della loro diffusione. Le varie redazioni vagliano regolarmente con occhio critico i programmi trasmessi. Nel settore dell’informazione viene effettuata, dopo ogni notiziario di mezzogiorno, una valutazione degli appuntamenti informativi delle ultime 24 ore. Nella primavera del 2002, quattro collaboratori hanno seguito 12 programmi diurni della RR. Il loro rapporto è stato inviato a tutti gli utenti e-mail della radio. Questa analisi ha suscitato un acceso dibattito sulla qualità, sfociato nella realizzazione, in autunno, di una seconda analisi più dettagliata. Dal mese di gennaio 2002 esce settimanalmente «Resuns», una newsletter che ricalca il modello delle «CR-News SR DRS», nella quale il caporedattore approfondisce temi d’attualità inerenti alla qualità. Due persone sono inoltre incaricate di comunicare al direttore della RTR le loro impressioni come ascoltatori della RR e telespettatori della TvR. Queste reazioni vengono in seguito discusse con i responsabili interessati. Anche a livello di direzione si discute di qualità e della sua rilevanza per la RTR. Quest’ultima è affiliata al «Verein Qualität im Journalismus» e promuove la partecipazione a concorsi nell’ambito dei quali vengono assegnati premi giornalistici. Il controllo della qualità è stato un tema di primo piano nelle discussioni sulla strategia aziendale. A swissinfo/Radio Svizzera Internazionale (SRI), la parola scritta fa la parte del leone. «Verba volant, scripta manent». Lo stesso si può dire degli errori nella stampa scritta e su Internet, che non sono effimeri come quelli commessi via etere. Già solo questo è un motivo sufficiente per attribuire grande importanza alla qualità. Ci vorrebbe Riconoscere i propri errori e quindi un sistema di correzione anacorreggerli subito è fondamentale logo a quello applicato nella stampa scritta per assicurare la qualità sul per un’immagine positiva ed è piano linguistico. Tuttavia, far correggere una sessantina di articoli al un segno di qualità. giorno in nove lingue diverse da correttori qualificati è un obiettivo che supera di gran lunga le possibilità dell’emittente. Quindi ogni articolo, dopo essere stato stampato e riletto da una seconda persona, deve essere approvato dal produttore. Ciò non è sempre possibile nelle redazioni con un effettivo ridotto 35 (giapponese, cinese, portoghese). In ogni caso, quando si assumono nuovi collaboratori, si attribuisce molta importanza alle loro competenze linguistiche. Il nuovo orientamento strategico di swissinfo/SRI nell’ambito di Internet è stato accompagnato da programmi di riqualificazione tesi a raggiungere il livello qualitativo richiesto. La dichiarazione e le direttive del Consiglio della stampa sono vincolanti per tutti i giornalisti di swissinfo/SRI e costituiscono parte integrante della linea editoriale ratificata dalla direzione aziendale nella primavera del 2002. Seguiranno nuove direttive esaustive per la produzione. Ulteriori strumenti volti a garantire la qualità sono il debriefing per i progetti di ampia portata, le CR-News del caporedattore, il monitoraggio esterno delle pagine Internet. Inoltre swissinfo/SRI inaugurerà prossimamente un box di errata corrige come è d’uso nei maggiori quotidiani. Riconoscere i propri errori e correggerli subito è fondamentale per un’immagine positiva ed è un segno di qualità. «I giornalisti di swissinfo/SRI devono pubblicare soltanto informazioni, documenti, immagini e file audio di cui conoscono la fonte. Non possono omettere alcun elemento importante dell’informazione, travisare fatti e dichiarazioni o falsare documenti, immagini, sequenze video, materiale audio. Devono citare espressamente come tali le notizie o i montaggi audio/video non confermati e menzionare le fonti di tali informazioni. I giornalisti di swissinfo/SRI devono firmare gli articoli con il proprio nome scritto per esteso. Sono vietati gli pseudonimi.» Tratto dai Principi editoriali di swissinfo/SRI 37 3. UNO SPAZIO AUDIOVISIVO NAZIONALE Sono due le caratteristiche fondamentali della Svizzera: diversità e federalismo da un lato e unità nazionale per volontà di popolo dall’altro. La SRG SSR ha fatto proprio questo binomio riflettendolo nella molteplicità dei programmi e nell’unità dell’assetto societario, proponendo programmi radiofonici e televisivi equivalenti nelle quattro lingue nazionali. Quello della SRG SSR è quindi un contributo fondamentale alla Willensnation e alla coabitazione pacifica. Incrociandosi – indirettamente – nello spazio audiovisivo nazionale, le trasmissioni d’informazione creano una base culturale comune alla maggior parte dei cittadini. L’accesso alle stesse informazioni da parte dei telespettatori e dei radioascoltatori in tutta la Svizzera – presupposto fondamentale del sentire, decidere e agire comuni – è una delle missioni della SRG SSR. «Il core business dell’Idée suisse è presentare la realtà svizzera in tutte le sue sfaccettature e, di conseguenza, salvaguardare e promuovere uno spazio audiovisivo nazionale plurilingue.» Fonte: Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 L’informazione della SRG SSR in situazioni di crisi e catastrofi è la più richiesta L’esigenza di riunirsi in uno spazio unico – almeno in senso figurato – per discutere di problematiche comuni è avvertita non solo dai singoli individui, ma anche da intere comunità. Per quest’ultime, in particolare per uno Stato federalista e montagnoso come la Svizzera, un’area di comunicazione siffatta è di vitale importanza. Un’esigenza tanto più sentita quando singole località o intere regioni vengono devastate da catastrofi naturali. In questi momenti gli svizzeri ricorrono alla televisione o alla radio e alle trasmissioni della SRG SSR per tenersi aggiornati. Lo si è visto per le inondazioni a Briga nel settembre ‘93, le frane a Gondo nell’ottobre 2000 e a Schlans nel novembre 2002. Quest’ultime, anzi, hanno totalmente isolato alcune valli grigionesi per vari giorni e l’unico mezzo d’informazione per gli abitanti era Radio Rumantsch (RR). RR ha trasmesso numerose edizioni straordinarie e, per chi non parla il romancio, ha mandato in onda ogni ora il giornale regionale grigionese di SR DRS1. In seguito i quotidiani regionali hanno pubblicato numerose lettere di persone che ringraziavano «quelli della radio» per il servizio fornito da RR. Grazie alla regolare diffusione di notiziari e spazi La maggior parte della popolazione apprezza un’informazione esauriente e seria come quella della SRG SSR. Ciò fa dell’azienda la fonte d’informazioni preferita dagli svizzeri. d’informazione, le reti radio-tv della SRG SSR offrono un supporto fondamentale a chi desidera mantenersi costantemente informato. Soprattutto in situazioni di crisi o di catastrofi 38 la maggior parte della popolazione apprezza un’informazione esauriente, oggettiva e seria come quella della SRG SSR. Ciò fa dell’azienda la fonte d’informazioni preferita dagli svizzeri. Oltre alle catastrofi naturali, indici d’ascolto altrettanto elevati si rilevano in occasione di avvenimenti di portata internazionale, ad esempio l’elezione del presidente degli USA nel novembre 2000 o gli attentati di New York e Washington dell’11 settembre 2001. Rispetto alle televisioni e alle radio commerciali svizzere e straniere, nei notiziari della SRG SSR tali eventi vengono presentati sotto un’altra ottica, rivestiti di una maggiore autorevolezza politica. Ciò è confermato dai risultati dello studio «(Service) Public Eye on Political Communication» del settore di ricerca dell’Università di Zurigo sull’opinione pubblica e la collettività. Nell’ambito di questo progetto, pubblicato nel 2002, sono state confrontate le trasmissioni di attualità mandate in onda nel corso del 2000 da alcune emittenti radiofoniche e televisive della Svizzera tedesca. Lo studio si è focalizzato sui programmi ritenuti più rappresentativi di SR DRS e SF DRS e quelli delle reti commerciali Tele24 e TV3. È risultato che quest’ultime tendono a proporre principalmente eventi in grado di suscitare forti emozioni. «L’interesse prevalente per eventi come il disastro aereo di Niederhasli, l’incidente di Kaprun in Austria, il processo Bilkei, Il core business dell’Idée suisse... le accuse di incesto nei con- • è presentare la realtà svizzera in tutte le sue sfaccettature. fronti del bimbo svizzero Così viene definita la strategia della SRG SSR per il quinquennio 2001–2006, alla quale l’azienda si attiene scrupolosamente soprattutto per il settore delle informazioni. I notiziari delle emittenti radio-tv della SRG SSR sono i più seguiti, lo dimostrano le impennate degli indici di ascolto. In prima serata i programmi informativi della SRG SSR detengono la quota di mercato più alta. Raoul Wüthrich negli USA, la morte del pugile svizzero Andy Hug e la trasmissione Big Brother dimostrano che i reportage offerti nei principali spazi informativi delle private sono incentrati su tematiche attinenti alla sfera umana ed emozionale» (Fög-Studie 2002: 7). L’informazione offerta da SR DRS e SF DRS è invece più improntata sull’evoluzione politica delle istituzioni. Ciò non significa che gli scandali politici, le esternazioni personali, i conflitti e le controversie vengano sottaciuti, ma prima se ne verifica la loro veridicità per poi presentarli in secondo piano. 39 L’informazione come «kit» sociale Per la SRG SSR, l’esigenza di offrire uno spazio audiovisivo comune a tutti i cittadini non si limita alle situazioni di emergenza, ma si estende alla vita di tutti i giorni. La struttura stessa dei programmi dimostra l’importanza di questo spazio, nel quale le trasmissioni d’informazione costituiscono il fulcro delle reti. Alla SF DRS, ad esempio, lo spazio informativo di prima serata si estende dalle 19.00 alle 20.00 e introduce i telespettatori al programma serale che si conclude con l’ultima edizione del TG. «10 vor 10» (alle 21.50 su SF1) e «Sport aktuell» (alle 22.20 su SF2) costituiscono il naturale complemento informativo ai tele/radiogiornali. I notiziari della SRG SSR creano quindi un appuntamento fisso nel corso della giornata dei telespettatori e dei radioascoltatori: al mattino e a mezzogiorno con il giornale radio e la sera con il Telegiornale/Tagesschau/Téléjournal. Quest’ultimo rappresenta la piazza informativa per eccellenza, dove si riuniscono ogni giorno – idealmente – migliaia di persone. Nella Svizzera tedesca il «Tagesschau» delle 19.30 è seguito in media da 1 milione di telespettatori (66% Svizzera tedesca). Nella Svizzera francese il pubblico del «Téléjournal» delle 19.30 conta in media 311 000 abitanti (60%), mentre nella Svizzera italiana sono 65 000 i telespettatori del notiziario delle 20.00 (56%). «Telesguard», il notiziario romancio delle 18.45 su SF1, sottotitolato in te- I principali notiziari radio-tv della SRG SSR attirano ogni giorno il maggior numero di persone, in percentuale e in valori assoluti. desco, raggiunge in media 173 000 telespettatori ad ogni edizione. Insomma, i principali notiziari radio-tv della SRG SSR attirano ogni giorno il maggior numero di persone, in percentuale e in valori assoluti. L’informazione firmata SRG SSR funge quindi da «kit sociale», mostrando al pubblico gli avvenimenti in Svizzera e nel mondo filtrati dall’occhio elvetico. In tal modo, i cittadini hanno una percezione collettiva del paese e, grazie a una tematizzazione costante degli argomenti più importanti, la SRG SSR offre loro un valido supporto per orientarsi in un mondo in costante evoluzione. «Et la radio créa la Suisse romande» Per l’ottantesimo anniversario della RSR Jacques Donzel ha scritto un libro in cui spiega come la RSR è riuscita a rappresentare in un unico programma radiofonico i sogni e le peculiarità degli abitanti da Ginevra a Porrentruy, da Sion a La Chaux-de-Fonds, da Friborgo a Losanna, il tutto guadagnandosi la simpatia di un pubblico sempre più vasto. «Les différences régionales trouvent à travers les émissions itinérantes, les forums et les informations qui transitent par l’émetteur de Sottens une expression qui forge peu à peu l’identité francophone du pays. Les gens d’ici se rassemblent autour du ‘poste’ pour constater qu’ils se ressemblent.» Donzel, Jacques (2002): Et la radio créa la Suisse romande. Losanna 40 Percentuali di penetrazione di SR DRS1 nell’arco della giornata (2001, lunedì a venerdì) 15 Popolazione dai 15 anni in su in % 10 5 0 00:00 01:00 02:00 03:00 04:00 05:00 06:00 07:00 08:00 09:00 10:00 11:00 12:00 13:00 14:00 15:00 16:00 17:00 18:00 19:00 20:00 21:00 22:00 23:00 Grazie alla precisione del nuovo metodo di rilevamento Radiocontrol si è constatata un’importante verità: ad ogni notiziario o trasmissione d’informazione mandata in onda da SR DRS (zone grigie del grafico) la curva di consumo registra picchi di gradimento piuttosto elevati. Il «Rendez-vous am Mittag» delle 12.30, ad esempio, è seguito dal 12% degli svizzero-tedeschi, cioè da ben mezzo milione di persone. Fonte: RADIOCONTROL (22843 portatori di orologi/112492 giornate di rilevamento) Programmi d’informazione sulle reti tv della SRG SSR idée suisse (2001) RETE Trasmissione Orario Tot. media telespettatori Quota di mercato SF1 Meteo 19.50 1 069 000 64% SF1 Tagesschau 19.30 1 039 000 66% SF1 Schweiz aktuell 19.00 614 000 51% SF1 10 vor 10 21.50 623 000 41% TSR1 Météo régionale 18.55 85 000 25% TSR1 Le 19.00 des régions 19.00 158 000 39% TSR1 Le 19.30 19.30 311 000 59% TSR1 Météo 19.50 274 000 50% TSR2 Le 23.15/Le 22.30 23.00 38 000 17% TSI 1 Il Quotidiano Cronaca 19.00 46 000 50% TSI 1 Il Quotidiano Dossier 19.30 48 000 44% TSI 1 Telegiornale sera 20.00 65 000 56% TSI 1 Telegiornale notte 23.20 9 000 16% TSI 1 Meteo 20.30 58 000 49% 41 La politica in primo piano I temi politici rivestono una notevole importanza nelle trasmissioni d’informazione della SRG SSR, intanto perché sono onnipresenti nella vita quotidiana e poi perché hanno un influsso preponderante sulla convivenza dei cittadini. A fare la parte del leone nei notiziari della SRG SSR sono soprattutto gli eventi politici nazionali. Dopotutto, fornire un’informazione accurata sulle votazioni federali e promuovere la «formazione dell’opinione» sono compiti fondamentali demandati alla SRG SSR – e le redazioni sanno dare il giusto risalto a tutte le voci in campo. La radio, la televisione e il Teletext hanno istituito spazi supplementari per dare ampio risalto ai risultati delle elezioni e delle votazioni popolari, con tanto di reazioni e prese di posizione. swissinfo/SRI ha creato un sito web, www.swisspolitics.ch, dedicato esclusivamente alla politica in Svizzera. Anche la cronaca dal Parlamento rappresenta un appuntamento fisso nei palinsesti della SRG SSR (ad es. con collegamenti in diretta o servizi speciali per le elezioni del Parlamento e del Consiglio federale, commentati da opinionisti di grande esperienza). Per i deputati è un’occasione di presentarsi all’elettorato. Nel 1987–1989, anzi, vennero trasmessi in diretta (in via sperimentale) perfino i dibattiti parlamentari. Tuttavia, la commissione presieduta da Helmut Hubacher (SP/BS) la giudicò una forma televisiva inadeguata, considerato lo stile dei dibattiti e il plurilinguismo che caratterizza il Parlamento svizzero. Oggi, dunque, le sessioni parlamentari continuano ad essere presentate nel corso di normali spazi d’informazione. Dallo studio dell’Università di Zurigo citato in precedenza risulta che l’informazione dei media SRG SSR svolge un ruolo trainante sui notiziari degli altri media. La SRG SSR e le redazioni dei suoi notiziari pongono in primo piano gli avvenimenti politici dell’anno. I temi principali presentati nelle varie trasmissioni preparano il terreno su cui s’incentra il dibattito prima giornalistico e poi pubblico. Temps Présent di TSR: la qualità che dura nel tempo Il 28 febbraio 2002 alle 20.05 è andata in onda su TSR1 la 1500° puntata di Temps Présent. Nata nel lontano 1969, alla fine di un decennio di dubbi e interrogativi, la trasmissione si prefiggeva – e si prefigge tuttora – di cercare delle risposte scandagliando la realtà elvetica. Oggi in redazione lavorano una trentina di persone e il loro contributo ha ottenuto svariati riconoscimenti internazionali. Con 220 000 telespettatori in media e una quota di mercato del 38%, Temps Présent continua ad esercitare una notevole attrazione sui romandi, pur trattandosi di una trasmissione scevra da qualsiasi richiamo effimero o modaiolo. Ogni puntata affronta in modo esauriente uno o due argomenti, prodotti in maniera artigianale e con un taglio estremamente accurato. Quanto ai costi – da 1250 a 2000 CHF al minuto – una società di radiotelevisione deve poterseli permettere. In questo la SRG SSR ha creato un modello che continua a fare scuola. Temps Présent dimostra la ferma volontà dell’azienda di promuovere negli anni una trasmissione di qualità nel campo dell’informazione politica e sociale. 42 La SRG SSR e le Per capire cosa significhi coprire un’importante questione politica basti citare l’ingresso della redazioni dei suoi Svizzera nelle Nazioni Unite, votato dai cittadini il 3 marzo scorso. Secondo il Consiglio notiziari pongono in del pubblico della DRS, i reportage trasmessi da SR/SF DRS alla vigilia di questa importante primo piano gli e delicata votazione hanno contribuito notevolmente alla «formazione dell’opinione». avvenimenti politici «Ai radioascoltatori sono state offerte informazioni, cronache e commenti in quantità e di dell’anno. I temi qualità. Oltre all’equilibrio tra i pro e i contro, i moderatori hanno saputo mantenersi equi- principali presentati distanti, senza mai parteggiare per l’una o l’altra parte.» Per quanto riguarda la televisione nelle varie trasmis- invece, «pur constatando, in generale, un notevole riserbo», per il Consiglio del pubblico sioni preparano il DRS «i contributi si sono rivelati obiettivi e corretti, nel rispetto dei principi di fairplay e terreno su cui s’in- neutralità». Nel complesso SR DRS e SF DRS hanno svolto pienamente il loro compito di centra il dibattito formazione dell’opinione pubblica (Comunicato stampa del Consiglio del pubblico DRS prima giornalistico dell’8 marzo 2002). Il 10 settembre 2002 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha e poi pubblico. accolto la Svizzera come membro a pieno titolo. Un evento storico per il nostro paese a cui le televisioni della SRG SSR hanno dedicato un’intera serata. SF2 e TSR2 hanno mandato in onda documentari sulla missione svizzera in Corea («Il était une fois les Nations Unies»). È seguita poi, a reti unificate, la diretta della cerimonia di ammissione, guardata dai telespettatori di tutte le regioni linguistiche (almeno 402 000 persone; la diretta via satellite ha raggiunto una quota di mercato di quasi il 20%, con percentuali superiori o inferiori a seconda della regione linguistica). Questo evento storico si è tradotto, su www.swissinfo.org (sito di swissinfo/SRI), rubrica «Speciali», in una serie di articoli e file audio che ripercorrono il lento avvicinamento della Svizzera alle Nazioni Unite. Sono riportate anche le esperienze e le date storiche di altri Stati membri neutrali e molti siti di approfondimento. Oltre all’informazione pura, le reti della SRG SSR fungono da piattaforma politica, dove rappresentanti dei partiti hanno la possibilità di presentarsi agli elettori e difendere le proprie argomentazioni in un dibattito con i rispettivi avversari. Si pensi a trasmissioni come «Arena» su SF DRS, «Droit de cité» su TSR o «Falò» su TSI, ma anche all’organizzazione di comizi nei villaggi o nelle città alla vigilia di elezioni e votazioni. Tali eventi, spesso organizzati in stretta collaborazione con la stampa locale, offrono ai telespettatori la possibilità di seguire la campagna politica dal vivo. Coesione e diversità: il compito dell’integrazione La Svizzera comprende numerose comunità culturali e linguistiche, quindi lo «spazio audiovisivo nazionale» va costruito con i singoli contributi provenienti dalle varie regioni, a cura dei corrispondenti locali – esattamente come un mosaico, le cui tessere sono situate tra Ginevra e Scuol, Lugano e Basilea. Per i 77 corrispondenti «nazionali» e per i 69 corrispondenti dall’estero, oltre a «rappresentare la realtà svizzera in tutte le sue sfaccettature», vale la stessa regola: confrontarci e renderci consapevoli di ciò che ci divide dallo «straniero», ma anche di ciò che ci unisce. Le differenze e le peculiarità linguistiche e culturali del Paese si riflettono anche negli uffici regionali e nei programmi, ad esempio nei notiziari regionali di SR DRS, ma anche della TSI, che per mandato si rivolge a tutti gli italofoni in Svizzera e non solo a chi vive a sud del San Gottardo. Lo spazio audiovisivo nazionale si crea quando, grazie alle informazioni che rimbalzano da una parte all’altra della Svizzera, gli abitanti di ciascuna delle quattro regioni linguistiche scoprono le peculiarità, gli interessi e le problematiche che coinvolgono i loro vicini, rendendoli così «più vicini». Ecco perché ogni unità aziendale radiofonica e televisiva invia i propri corrispondenti nelle altre regioni: per informare il pubblico su ciò che accade oltre Gottardo o di là dalla Sarine. Questi giornalisti conoscono i gusti e le aspettative del proprio pubblico, quindi sanno raccontare con obiettività, se necessario anche con un pizzico di ironia, cosa muove «ticinesi», «romands» o «Dütschschwyzer». 43 Il forte impegno della SRG SSR a fornire un’informazione oggettiva (sulla base dell’unità Lo spazio audiovisivo nazionale per volontà di popolo) è giudicato positivamente dagli svizzeri, secondo i quali nazionale si crea l’azienda risponde in pieno al mandato d’integrazione conferito dalla concessione. Da una quando, grazie alle serie di sondaggi rappresentativi a livello nazionale è risultato che i quattro quinti della informazioni che popolazione di tutti i cantoni considera i programmi televisivi della SRG SSR la principale rimbalzano da una fonte d’informazione sulle altre regioni linguistiche. L’importanza della Società cresce parte all’altra della ancor più se si considera che al secondo posto si piazzano le radio della SRG SSR. Le Svizzera, gli abitanti di trasmissioni della SRG SSR promuovono nei cittadini il senso di appartenenza alla Svizzera ciascuna delle quattro e si aggiudicano, nella classifica del gradimento degli intervistati, il secondo posto dopo la regioni linguistiche scuola. Esercito, Consiglio federale e Parlamento seguono con notevole distacco. Tra le grandi scoprono le peculiarità, aziende del paese, la SRG SSR continua a essere una delle poche – probabilmente la più gli interessi e le pro- importante – nelle quali si identificano gli svizzeri. blematiche che coinvol- Tuttavia, lo spazio di comunicazione nazionale non è soltanto informazione, ma anche e gono i loro vicini, soprattutto voglia di festeggiare e celebrare insieme, esigenza che la SRG SSR soddisfa in rendendoli così «più pieno. I suoi programmi concedono infatti a livello nazionale ampia visibilità a eventi gene- vicini». Corrispondenti dall’interno e dall’estero della SRG SSR Unità aziendale Svizzera Ubicazione Estero Ubicazione SF DRS 24 Argovia/Soletta (2), Berna/Friborgo (2), Grigioni (1), Palazzo Federale (6), Svizzera centrale (2), Svizzera nordoccidentale (2), Svizzera orientale (2), Svizzera romanda (3), Ticino (1), Vallese (1), Zurigo/Sciaffusa (2) 9 Francia/Parigi (1), Germania/Berlino (1), Italia/Roma (1), Medio Oriente/Tel Aviv (1), Regno Unito/Londra (1), Russia/Mosca (1), Turchia/Grecia/ Iran/Iraq (1), EU/Bruxelles (1), USA /Washington(1) SR DRS 6* Briga (1), Friborgo (1), Losanna (2), Lugano (1), Tribunale federale (1) 16 Amsterdam (1), Atene (1), Belgrado (1), Berlino (1), Bruxelles/Parigi (1), Buenos Aires/Santiago del Cile (1), Dublino (1), Italia (1), Limassol/Medio Oriente (1), Mosca (1), Nairobi (1), Pechino (1), Praga (1), San Francisco (1), ONU GE (1), Washington (1) TSR 8 Berna (4), Lugano (1), Zurigo (3) 10 Berlino (1), Bruxelles (1), Egitto (1), Giappone (1), Israele (1), Londra (1), Parigi (1), Sudafrica (1), Turchia (1), Washington (1) RSR 9 Berna (4), Ticino (1), Zurigo (4) 14 Atene/Balcani (1), Bangkok (1), Berlino (1), Bruxelles (1), Gerusalemme (1), Londra (1), Madrid (1), Milano (1), Mosca (1), New York (1), Parigi (1), Seul (1), Tokio (1), Washington (1) TSI 12 Berna (3), Coira (1), Ginevra (4), Zurigo (4) 3 Milano (1), Roma (1), Washington (1) RSI 7 Berna (3), Coira (1), Losanna (1), Zurigo (2) 16 Berlino (1), Bruxelles (1), Buenos Aires (1), Gerusalemme (2), Johannesburg (1), Il Cairo (1), Londra (1), Madrid (1), Milano (1), Mosca (1), Nuova Deli (1), Parigi (1), Roma (1), Sydney (1), Washington (1) swissinfo/SRI 4 Ginevra/Svizzera romanda (3), Zurigo (1) 2 Bruxelles (1), ONU GE (1) RTR 6 Berna (1), Disentis/Mustér (1), Ilanz/ Glion(1), Samedan (1), Savognin (1), Scuol (1) * SR DRS possiede inoltre studi regionali in Argovia, Lucerna e San Gallo. Nel 2002 la redazione di Coira è diventata il giornale radio regionale dei Grigioni. 44 I quattro quinti della razionali come «Expo.02» (2002) oppure alla «Fête des Vignerons» (1999), alla Festa fede- popolazione di tutti rale di lotta svizzera, all’«Escalade» di Ginevra, a manifestazioni annuali come la «Maratona i cantoni considera Engadinese sci di fondo», alle feste autunnali e primaverili in tutte le regioni, ma anche a i programmi televisivi fiere come il «Comptoir Suisse» di Losanna o il Salone dell’automobile di Ginevra, ai Carnevali della SRG SSR di Basilea, Lucerna e Lugano, a grandi eventi culturali come il «Salone del libro» di Ginevra la principale fonte o il Festival cinematografico di Locarno. Naturalmente anche i notiziari dei programmi ra- d’informazione diofonici e televisivi offrono ampio spazio ai festival rock e folk del Lago Lemano, di San sulle altre regioni Gallo, al Festival jazz di Montreux e, ultima, ma non per questo meno importante, alla de- linguistiche. bordante e multietnica «Streetparade» di Zurigo. Istituzioni che promuovono il senso di appartenenza alla Svizzera Svizzera tedesca Svizzera romanda Svizzera italiana Scuole 73% Scuole 72% Scuole 76% Reti SRG SSR 72% Reti SRG SSR 66% Reti SRG SSR 73% Mass media in generale 68% Mass media in generale 65% Mass media in generale 71% Esercito 57% Grandi aziende CH 64% Esercito 54% Grandi aziende CH 54% Governo / Parlamento 64% Governo / Parlamento 51% Governo / Parlamento 52% Esercito 47% Grandi aziende CH 46% Partiti 39% Partiti 33% Partiti 35% Quale delle istituzioni menzionate promuove maggiormente nella popolazione il senso di appartenenza alla Svizzera? Risposte «Sì, molto» e «Sì, abbastanza». (Steinmann et al. 2000: 130) La struttura della SRG SSR riflette la Svizzera federalista La vocazione della SRG SSR a creare uno spazio audiovisivo nazionale si riflette anche nella sua struttura organizzativa: il principio della Willensnation si ritrova in una sorta di «federazione» di unità aziendali regionali riunite sotto il tetto di una holding. La volontà popolare di promuovere la convivenza e la tolleranza reciproca si riflette nell’unione delle unità aziendali in un Comitato direttivo, presieduto dal Direttore generale della SRG SSR. Le visite dei direttori nelle altre regioni linguistiche e unità aziendali contribuiscono a mettere in pratica il concetto di Idée suisse nella vita professionale quotidiana. Nelle conferenze specialistiche nazionali si collabora alla ricerca di soluzioni; grazie a questo scambio e alle esperienze personali (talvolta marcanti) che ne scaturiscono si crea una sensibilizzazione nei confronti delle esigenze delle altre regioni linguistiche. Anche la struttura societaria dell’azienda è di tipo federalista. La SRG SSR è infatti un’unione di associazioni alla quale può aderire chiunque. In tal modo l’azienda rappresenta tutte le realtà sociali che compongono la Svizzera: uomini e donne, giovani e anziani, cittadini e campagnoli, svizzeri e stranieri, latini e germanici, cattolici e protestanti, progressisti e conservatori. Le frontiere dello spazio audiovisivo nazionale L’immagine spesso edulcorata di una Svizzera ben integrata si presta a diverse letture. Anche perché il concetto di integrazione è complesso e pluridimensionale e abbraccia molteplici aspetti tra cui la sfera culturale, sociale e politica. Per integrazione culturale si intende tradizionalmente il rapporto di tensione tra le comunità linguistiche. Si ha integrazione sociale invece quando a tutte le persone all’interno di una società vengono offerte le stesse opportunità nonostante tali individui non presentino gli stessi presupposti. Per adempiere al «mandato d’integrazione», la SRG SSR deve quindi rappresentare i reali rapporti di 45 forza che si intrecciano all’interno della società svizzera compresi i conflitti, le tensioni e le tendenze disgregative: l’integrazione è intesa come un traguardo da raggiungere e non come una realtà data. La prova che diverse visioni culturali possono causare dissensi è ben visibile nell’ambito dei progetti interregionali della SRG SSR: non tutti hanno successo. I programmi interregionali della SRG SSR rappresentano un contributo a favore della comprensione tra le comunità culturali e linguistiche della Svizzera. Questi programmi sono stati introdotti nel 1997 con la denominazione di «idée suisse». Nel 1998 si sono incentrati soprattutto sulle commemorazioni, in particolare sui 150 anni della nascita della Confederazione. Da quando, nel marzo 1999, la SSR ha preso il nome di «SRG SSR idée suisse», tali progetti vengono definiti «programmi interregionali». Si tratta comunque sempre di produzioni svizzere, per la maggior parte molto I programmi interregionali della SRG SSR rappresentano un contributo a favore della comprensione tra le comunità culturali e linguistiche della Svizzera. costose. «Lüthi & Blanc»: quando l’obiettivo d’integrazione è (troppo) elevato Tra i programmi interregionali, il più ambizioso è certamente la serie televisiva «Lüthi & Blanc». Il sogno di produrre una «soap svizzera» veniva periodicamente tirato fuori dal cassetto, ma i progetti non vedevano mai la luce, principalmente per la mancanza di mezzi finanziari, ma anche a causa di mentalità diverse, pregiudizi reciproci e la presenza di una componente troppo umana tra Ginevra, Lugano e Zurigo. La differenza tra culture era quindi uno scoglio molto difficile da superare. Tuttavia, durante il periodo di lancio della «Idée suisse» la direzione dell’azienda ha approvato un progetto di telenovela nazionale. «Lüthi & Blanc» è andata in onda per la prima volta nell’ottobre 1999 e viene trasmessa ogni domenica alle 20.00 su SF1. Nell’estate 2002 è stata trasmessa la 100° puntata mentre la quinta serie è in produzione e verrà trasmessa nell’autunno del 2003. Le singole puntate, prodotte Conoscere meglio le altre regioni linguistiche grazie alla SRG SSR Nonostante la gran varietà di lingue, contenuti, rappresentazioni e tipologie, il pubblico della radio e della televisione ha capito l’idea di fondo dei programmi interregionali. Interrogati al riguardo, telespettatori e radioascoltatori hanno affermato di ricordarsi delle singole trasmissioni, ma non del concetto un po’ astratto di «Idée suisse». La metà degli intervistati ha comunque ammesso, ora, di conoscere «un po’ meglio» le altre regioni linguistiche svizzere e giudicato «buone» le trasmissioni (Steinmann et al. 2000: 197). da SF DRS e doppiate in francese e italiano, vengono trasmesse a orari diversi su TSR e TSI. Al centro della storia c’è una dinastia di cioccolatieri i cui membri vivono sparsi in ogni angolo del paese: nel Giura c’è il padre fondatore che gestisce la vecchia fabbrica di cioccolata, a Zurigo vivono la figlia con l’ambizioso marito, ansiosi di rilevare l’attività paterna, e in Ticino c’è la madre, innamorata del gestore di un grotto. Attraverso lo svolgimento della trama e la caratterizzazione dei vari personaggi viene tematizzata la convivenza tra le diverse culture (linguistiche) in Svizzera. Con «Lüthi & Blanc» la SRG SSR intendeva fornire un forte contributo allo sviluppo di una cultura televisiva vicina alla popolazione e al rafforzamento dell’identità svizzera. Scopo preciso del mandato del programma è infatti l’incoraggiamento alla comprensione reciproca, alla coesione e allo scambio tra le varie regioni, culture e comunità linguistiche del paese. 46 La serie avrebbe dovuto adempiere a queste richieste attraverso lo sviluppo di tematiche generali tratte dall’attualità nazionale, ma anche vicine alla cultura linguistica regionale e con l’intervento di personaggi plurilingue. Con 700 000 spettatori a puntata e una quota di mercato del 30%, nella Svizzera tedesca «Lüthi & Blanc» sta riscuotendo un grande successo. Non si può dire altrettanto per la Svizzera romanda e italiana, dove quasi nessuno si interessa alle gioie e disperazioni della dinastia del cioccolato. Le aspettative di sortire un effetto d’integrazione riposte in questo programma interregionale sono state quindi disattese. A questa conclusione giunge uno studio dell’Università di Friborgo. Segno che ciò che piace agli svizzero-tedeschi non piace nelle altre regioni del paese. Le autrici dello studio giungono alla Promuovere la comprensione reciproca «Nei suoi programmi la SSR promuove la comprensione reciproca, la coesione e gli scambi tra le regioni del Paese, le sue comunità linguistiche e culturali.» conclusione che i motivi di tale scarso interesse non sono da ricercare nella soap opera in sé, ma semplicemente nel fatto che le aspettative d’integrazione erano troppo elevate. Il mandato d’integrazione della radio e della televisione in Svizzera va quindi considerato come un cantiere sempre aperto. L’integrazione è un esperimento sociale che va proseguito. È un compito sociale permanente che non può Fonte: Concessione SSR essere gestito semplicemente mediante delega. Ecco perché la SRG SSR insiste nel progetto: i programmi interregionali vanno intesi come uno spazio dedicato alla comprensione reciproca e saranno proseguiti. Ad esempio con le rassegne stampa nei programmi radiofonici della SRG SSR, dove si presentano i principali quotidiani di tutte le regioni linguistiche. Obiettivo di queste rassegne stampa è offrire agli ascoltatori una panoramica sui punti di vista delle varie regioni linguistiche e mostrare come gli stessi temi nazionali e internazionali vengono rappresentati e commentati nelle varie parti della Svizzera, ma anche quali sono gli argomenti che interessano a ogni singola regione. Consumo di radio e televisione al di là delle frontiere linguistiche Le frontiere dei media coincidono con le frontiere linguistiche, è quanto afferma una delle regole della ricerca sul consumo dei media. Effettivamente, il consumo dei media è legato alla lingua materna e non oltrepassa quasi mai le frontiere linguistiche: una piccolissima minoranza di svizzero-tedeschi legge i quotidiani della Svizzera romanda, una minima parte di ticinesi ascolta SR DRS e pochissimi spettatori della Svizzera romanda guardano SF DRS o la TSI. A seguire i mass media in lingua straniera sono sempre e soltanto minoranze con un elevato grado di istruzione. Tuttavia, nonostante il cospicuo investimento in termini tecnologici e finanziari, la SRG SSR si adopera affinché i programmi radiofonici e televisivi regionali siano trasmessi in tutte le regioni linguistiche, per lo meno via cavo o satellite. A seconda della trasmissione i programmi della SRG SSR raggiungono percentuali di penetrazione tra l’1 e il 16%: spettatori o ascoltatori che seguono i programmi delle altre regioni linguistiche per un breve arco di tempo, ma presumibilmente in modo molto mirato. In questo caso lo scopo d’integrazione non viene raggiunto sul piano della quantità di ascolti, ma su quello della qualità: si ha integrazione quando qualcuno guarda o ascolta una trasmissione che in teoria «appartiene» ad un’altra regione linguistica. Il parametro per giudicare se un’integrazione è riuscita o meno non è quindi il successo di mercato, ma la semplice constatazione dell’esistenza e quindi del relativo consumo di programmi nelle altre lingue. In questo caso, argomentare esclusivamente in base alle regole di economia aziendale o di economia dei media non è corretto. In primo piano ci sono piuttosto considerazioni di natura politica, sociale, culturale o – appunto – di politica d’integrazione. 47 La SRG SSR mette in pratica tale principio nel contesto di direttive tecniche e di politica Il parametro per dei media in continuo cambiamento. In base agli accordi internazionali, nei prossimi anni giudicare se un’inte- in tutta Europa la diffusione via etere («terrestre») dei programmi televisivi dovrà essere grazione è riuscita effettuata non più in forma analogica, ma digitale (DVB-T, Digital Video Broadcasting o meno non è il Terrestrial). Per preparare il terreno a questo cambiamento, all’inizio del 2002 la SRG SSR successo di mercato, ha dovuto interrompere la trasmissione via etere della prima rete nelle altre lingue. Ciò ha ma la semplice sollevato incomprensioni presso il pubblico e critiche nei mass media. Tuttavia, già nel constatazione del- gennaio 2003 l’azienda ha potuto installare sulle frequenze liberate un canale DVB-T con l’esistenza e quindi quattro reti TV, attivo in un primo tempo in Engadina, ripristinando così la trasmissione del relativo consumo terrestre. Sul satellite Hotbird 3 di Eutelsat sono peraltro presenti già oggi tutte le reti di programmi nelle radio-tv della SRG SSR. altre lingue. Consumo di radio e televisione al di là delle frontiere linguistiche Penetrazione quotidiana (2001, lu–do) Quota di mercato (2001, lu–do) Deutschschweiz TSR1 5.0% 0.30% RSR La Première 1.7% 0.40% TSI 1 5.0% 0.30% RSI Rete Uno 2.0% 0.30% SF1 11.0% 1.90% SR DRS1 7.4% 2.90% TSI 1 10.0% 0.50% RSI Rete Uno 1.8% 0.50% 16.0% 1.30% Suisse romande Svizzera italiana SF1 SR DRS1 12.3% 8.50% TSR1 14.0% 0.90% RSR La Première 2.9% 0.80% Esempio: nel corso di una giornata, una media del 5% della popolazione svizzero-tedesca guarda TSR1 (penetrazione giornaliera). In media, dunque, la TSR1 si aggiudica (quota di mercato) lo 0.3% del consumo tv quotidiano nella Svizzera tedesca. Fonte: Rapporto di gestione 2002 del Servizio di ricerca SRG SSR 49 4. UNA RADIOTELEVISIONE INDIPENDENTE In Svizzera non esiste una «radiotelevisione di Stato». In una democrazia è indispensabile che i media siano totalmente autonomi, e la giurisprudenza svizzera va proprio in questa direzione. La Costituzione federale tutela l’indipendenza del sistema radiotelevisivo mentre la Legge federale sulla radiotelevisione invoca un’organizzazione in grado di garantire la propria autonomia. Ad assicurare ulteriormente l’indipendenza economica della SRG SSR interviene il suo modello economico. Fondato sul finanziamento misto (proventi del canone e introiti pubblicitari), esso consente di offrire un servizio pubblico indipendente da qualsiasi congiuntura. Proprio l’indipendenza della SRG SSR è il presupposto della sua attendibilità, come dimostrano i sondaggi di opinione dai quali scaturisce che l’azienda gode della massima fiducia e attendibilità presso la popolazione svizzera. In Svizzera fare radiotelevisione non è una prerogativa dello Stato né tantomeno del libero mercato. Come negli altri paesi, i media elettronici sono vincolati da norme giuridiche più severe ristretto alla stampa scritta. Ciò è dovuto da un lato alla scarsità di frequenze radio-tv, dall’altro all’influsso che la radio e la televisione esercitano sul pubblico. «Uno dei motivi per cui si è fatta una netta distinzione tra la stampa e i mezzi di comunicazione audiovisivi è innanzitutto l’impor- «L’indipendenza della radio e della televisione non- tanza dei media elettronici, riconosciuta anche dalla giuri- ché l’autonomia nella concezione dei programmi sprudenza, per la cultura di una società e per la libera for- sono garantite.» mazione delle opinioni individuali in seno a una democrazia. Fonte: Costituzione federale della Confederazione Svizzera 1999, articolo 93 Grazie alla sua ampia diffusione e alla sua immediatezza, la televisione esercita un maggiore influsso sul pubblico rispetto ad altri mezzi di comunicazione. Non vanno inoltre dimenticate le differenze di fruizione riscontrabili nella fascia di popolazione più giovane: agli occhi dei bambini e dei ragazzi la televisione assume un valore ben superiore a quello della «La SSR adotta un’organizzazione che le garan- stampa.» È quanto scrive il Consiglio federale nel Messaggio tisca autonomia e indipendenza.» concernente la revisione totale della LRTV, richiamandosi tra Fonte: Legge federale sulla radiotelevisione 1991, articolo 29 l’altro ad una decisione del Tribunale federale del 20. 8.1997 (Messaggio del Consiglio federale, pag. 45). Costituzione e LRTV assicurano e promuovono l’indipendenza della SRG SSR L’emittenza è regolamentata dalla Costituzione federale, dalla Legge e dall’Ordinanza sulla radiotelevisione e infine dalle concessioni dei gestori del settore audiovisivo. L’articolo 93 della Costituzione federale afferma inequivocabilmente che: «L’indipendenza della radio e della televisione nonché l’autonomia nella concezione dei programmi sono garantite» e assicura così una libertà e una varietà di opinioni ottimale nell’ambito dei media elettronici. La Legge federale sulla radiotelevisione regolamenta l’emittenza di programmi in generale, 50 In base alla sottopone le emittenti all’obbligo di una concessione e stabilisce il finanziamento e la dif- Costituzione e alla fusione dei programmi. Riguardo alla SRG SSR la Legge invoca l’adozione di un’organizza- Legge la SRG SSR zione che le garantisca autonomia e indipendenza, una gestione efficace, la rappresentanza è tenuta a restare del pubblico nell’organizzazione e una direzione e una coordinazione nazionali. Il Consiglio autonoma e federale stabilisce quali membri degli organi direttivi della SRG SSR sono di sua nomina o indipendente. ratifica (LRTV, articolo 29). In base alla Costituzione e alla Legge la SRG SSR è tenuta a restare autonoma e indipendente. All’interno del quadro giuridico e democratico che regolamenta il sistema radiotelevisivo, i vari gestori dispongono della massima libertà di organizzazione dei programmi. L’unico caso in cui lo Stato può intervenire in tutti i programmi audiovisivi è sancito dall’Ordinanza sulla radiotelevisione. Gli interventi riguardano in particolare i «Comunicati ufficiali d’allarme» e i «Comunicati urgenti di poli- A dispetto di chi sostiene il contrario: la SRG SSR non è una radiotelevisione di Stato. zia» (ORTV, artt. 18 e 19). Inoltre, alla stregua di ogni altro organismo fondato su basi giuridiche, la SRG SSR è tenuta a gestire in buona e debita forma la propria documentazione ufficiale e a farla revisionare dagli enti di controllo com- petenti. Gli organi di mediazione e i consigli del pubblico offrono la possibilità di inoltrare reclami contro l’informazione fornita nei programmi della SRG SSR (v. capitolo 2). «Sono soprattutto le democrazie dirette ad avere bisogno di infrastrutture che non obbediscano esclusivamente a leggi di mercato ma che consentano anche a minoranze o a gruppi d’opinione di accedere ai canali della comunicazione di massa, indipendentemente dalla loro attrattiva economica.» Messaggio concernente la revisione totale della legge federale sulla radiotelevisione, dicembre 2002, pag. 5 Ampia indipendenza economica grazie al finanziamento misto Il principale garante dell’indipendenza economica della SRG SSR è il suo modello di finanziamento misto basato sui proventi del canone e sugli introiti pubblicitari, che rende il servizio pubblico invulnerabile alle congiunture economiche. Tale modello svolge una funzione di equilibrio molto importante nell’ambito dell’assetto dei media elettronici in Svizzera, proprio come prevede il progetto della nuova legge sulla radiotelevisione. Nel testo di legge in preparazione sono infatti previsti due fronti: da un lato la SRG SSR, che gode del privilegio delle tasse di ricezione, ma di un margine commerciale limitato, dall’altro lato le emittenti commerciali, dotate di ampie possibilità pubblicitarie, ma di un’aliquota dei canoni più modesta. Se dal punto di vista delle entrate la SRG SSR è più legata ai proventi del canone, le emittenti commerciali dipendono maggiormente dagli introiti pubblicitari. Con ciò si evita uno sbilanciamento dell’intero sistema radiotelevisivo a favore degli interessi commerciali, ponendo le basi per un’informazione indipendente. L’autonomia strutturale è uno dei presupposti principali affinché il sistema mediatico possa svolgere la sua funzione sociale. Le entrate globali della SRG SSR (2001) sono composte per il 71% dalle tasse di ricezione, per il 22% dai ricavi commerciali (pubblicità e sponsorizzazioni) e per il 7% da altri introiti. Alla SRG SSR è destinata l’aliquota più elevata pagata da ogni famiglia svizzera per le tasse 51 Introiti della SRG SSR 2000 e 2001 2000 Tasse di ricezione Introiti pubblicitari Altri introiti, diminuzioni dei proventi Totale 2001 1 060,8 mio. CHF 70% 1 059,5 mio. CHF 71% 370,9 mio. CHF 24% 332,4 mio. CHF 22% 88,0 mio. CHF 6% 99,4 mio. CHF 7% 1 519,7 mio. CHF 100% 1 491,3 mio. CHF 100% di ricezione radio e/o tv . È questa la modalità tipica di finanziamento del servizio pubblico. Le tasse sono l’espressione del principio democratico dell’uguaglianza ma anche della volontà popolare di finanziare e regolamentare in comune le esigenze (fondamentali) della società. Il modello di finanziamento misto della SRG SSR rappresenta un solido fondamento per l’azienda in quanto garantisce un flusso di entrate stabile e costante. Così, anche nei periodi economici meno floridi, la SRG SSR può astenersi dall’intraprendere brusche inversioni di marcia. E grazie a un’ampia indipendenza della SRG SSR dall’andamento del mercato – in particolare dalle commesse pubblicitarie – la popolazione svizzera potrà sempre contare sull’offerta radiofonica e televisiva nazionale. Il modello di finanziamento della SRG SSR garantisce alla Svizzera una fornitura costante di programmi radiofonici e televisivi. Ma garantisce anche che l’evoluzione tecnica, organizzativa e dei contenuti della SRG SSR sia vicina alle esigenze della società. Infatti, se nel tempo l’azienda non dovesse soddisfare suffi- cientemente le aspettative sociali, vedrebbe ben presto diminuire i suoi introiti (pub- Il modello di finanziamento della SRG SSR garantisce alla Svizzera una fornitura costante di programmi radiofonici e televisivi. blicità e canone). Nessuno, infatti, è disposto a finanziare un servizio pubblico che non tiene conto delle numerose e molteplici aspettative della popolazione svizzera: né chi fa pubblicità né chi paga il canone. «Se negli ultimi anni la SRG SSR è riuscita a riorganizzarsi per stare al passo con le nuove esigenze, lo deve all’ampia autonomia di cui gode.» Jean-Bernard Münch, Presidente della SRG SSR 52 «Una politica dei media che per obiettivo si prefigge una presenza forte dell’audiovisivo svizzero ha il dovere di puntare a una base finanziaria solida. Al servizio pubblico bisogna dare gli strumenti per esistere, indipendentemente dagli alti e bassi della congiuntura. I programmi che rispondono ad ambizioni culturali e federaliste non debbono né possono dipendere da quegli scenari che il mondo politico ha improntato al «bello stabile». Le tasse di ricezione rappresentano un fondamento irrinunciabile per il servizio pubblico, mentre gli introiti pubblicitari lo rafforzano (ricavi supplementari) e lo mantengono agile (concorrenza). Ancora una volta, dunque, si riconfermano i vantaggi del finanziamento misto: grazie alle tasse di ricezione il pubblico paga un prezzo ragionevole e in cambio riceve servizi concreti. I proventi del canone sono le fondamenta finanziarie del servizio pubblico. Gli abbonati «investono» nel servizio pubblico, così facendo generano proventi commerciali, che rafforzano il servizio pubblico, incrementano il grado di autofinanziamento e l’orientamento al mercato. Il finanziamento misto garantisce l’indipendenza della SRG SSR dallo Stato. Le reti sono innanzitutto al servizio del pubblico. Le sovvenzioni dirette non farebbero che aumentare la dipendenza dall’aria politica che si respira in Parlamento. Grazie alle reti televisive della SRG SSR, l’economia dispone di piattaforme pubblicitarie di alto livello qualitativo in ciascuna regione linguistica. L’obiettivo della politica dei media perseguita dal Consiglio federale è di rendere concorrenziali le offerte svizzere nel contesto internazionale, un obiettivo che oggi la SRG SSR soddisfa in ogni area linguistica in quanto vi detiene le quote di mercato più alte. Una produzione a questi livelli presuppone un’azienda sufficientemente potente per affermarsi in questo mercato. In Svizzera può riuscirci soltanto un’azienda di servizio pubblico a finanziamento misto. Per garantirne la concorrenzialità anche in futuro, le prospettive finanziarie debbono assicurare una crescita costante. In caso di ristagno o diminuzione dei ricavi, la posizione dell’azienda ne risentirebbe notevolmente sui mercati internazionali.» Armin Walpen, Direttore generale della SRG SSR L’indipendenza della SRG SSR è il presupposto per la sua attendibilità L’indipendenza dei media dallo Stato e dall’economia è la conditio sine qua non per fruire di un’informazione e di un’offerta editoriale al riparo da qualsiasi strumentalizzazione politica, finanziaria o di altra natura. L’indipendenza consente di soddisfare le esigenze della società e, di conseguenza, dei singoli cittadini. Questi ultimi devono avere la certezza che l’informazione e la concezione dei programmi avvengono in base a criteri socialmente Dai sondaggi riconosciuti (ad esempio il rispetto della dignità umana e della sfera privata, la scelta e la rappresentativi con- rappresentazione equilibrata di tematiche socialmente rilevanti, il trattamento sicuro e dotti periodicamente accurato delle informazioni, la verifica delle fonti, la netta distinzione tra parte editoriale risulta chiaramente e commerciale, tra pubblicità e programma). che la popolazione L’indipendenza dallo Stato e la certezza di non dover dipendere esclusivamente dalle svizzera ha fiducia leggi dell’economia sono i presupposti per l’attendibilità della SRG SSR. Attendibilità e affi- nelle prestazioni dabilità sono il capitale dell’azienda. Dai sondaggi rappresentativi condotti periodicamente giornalistiche della risulta chiaramente che la popolazione svizzera ha fiducia nelle prestazioni giornalistiche SRG SSR. della SRG SSR. Secondo i risultati degli «Studi sull’immagine» della SRG SSR, gli svizzeri giudicano l’azienda e i suoi programmi in continuo miglioramento e li considerano «piuttosto svizzeri», «piuttosto indipendenti» e «piuttosto affidabili». Anche se caute, le risposte sono comunque positive e dimostrano che attendibilità e affidabilità sono per gli svizzeri valori da non assegnare alla leggera. Dal tono delle risposte appare chiaro che la SRG SSR gode di attendibilità e affidabilità, ma – altresì – che potrebbe perdere facilmente queste qualità. Per la SRG SSR, quindi, il costante impegno per garantire un’informazione e una concezione dei programmi indipendente rappresenta un esame da superare ogni giorno. 53 Tra i principali sondaggi rappresentativi condotti per verificare l’attendibilità e l’indipendenza dei media svizzeri figura lo studio «Kommunikation» della UNIVOX. Dall’indagine, condotta nel 1988, 1990, 1993, 1996 e 1998, esce un quadro affidabile delle trasformazioni avvenute nel panorama audiovisivo svizzero e del giudizio della popolazione. A quale media si sentono più legati gli svizzeri? Nelle indagini precedenti, le risposte riflettevano chiaramente la concorrenza tra le reti radiofoniche commerciali e quelle della SRG SSR. Tuttavia, le inchieste più recenti dimostrano che il legame degli svizzeri con le reti SRG SSR si sta nuovamente rafforzando. Molto significativo è che gli intervistati riconoscano un’importante funzione informativa sia nei programmi televisivi che in quelli radiofonici dell’azienda. La La funzione d’informa- funzione d’informazione dei programmi televisivi della SRG SSR viene giudicata addirittura zione dei programmi più importante di quella degli altri media svizzeri: «Sui sette mezzi di comunicazione elen- televisivi della SRG SSR cati [quotidiani, TV SRG SSR, TV straniere, Radio SRG SSR, radio locali, libri, riviste, Internet] viene giudicata addi- la televisione SRG SSR svolge in modo più efficace la funzione d’informazione, prima an- rittura più importante cora dei quotidiani» (Studio UNIVOX 1998: 6). Naturalmente nelle risposte pesano anche di quella degli altri orientamenti di carattere generazionale: rispetto alle generazioni più giovani, le persone media svizzeri. oltre i 40 anni tengono in maggior considerazione i programmi radiofonici e televisivi della SRG SSR. I giovani, pur seguendo i programmi della SRG SSR, utilizzano maggiormente le TV straniere e le radio private svizzere. In generale, per gli svizzeri i media nazionali godono di un’elevata attendibilità e indipendenza, mentre c’è più scetticismo quanto allo loro emancipazione dalla politica e dall’economia» (Studio UNIVOX 1998: 10). Posta questa fiducia di base, le radio SRG SSR si aggiudicano giudizi migliori alla voce attendibilità e ancora più marcati in fatto di autonomia. Sono, insomma, un valore sicuro nel panorama radiofonico svizzero. Se, con l’arrivo delle radio private, la fiducia nei media svizzeri era generalmente calata, negli ultimi tempi l’attendibilità e l’indipendenza sono nuovamente in crescita, specie se si tratta delle reti radiotv della SRG SSR. Nel complesso, lo studio UNIVOX conferma che la popolazione elvetica dimostra di conoscere e apprezzare (nuovamente) l’offerta della SRG SSR. Frutto di una volontà collettiva «I programmi di servizio pubblico non vivono di introiti pubblicitari, ma soprattutto di canone. Sono, cioè, il frutto di una volontà collettiva, politica, di esprimere un certo numero di cose comuni alla collettività in cui si inseriscono.» Gilles Marchand, direttore TSR 55 5. LA SRG SSR INCARNA LA SOLIDARIETÀ Un aspetto fondamentale delle prestazioni di servizio pubblico offerte dalla SRG SSR è la solidarietà mostrata non solo dalle maggioranze alle minoranze, ma anche da quest’ultime nei confronti delle maggioranze. Lo si deve al forte senso di solidarietà riscontrato a tutti i livelli e in tutti i settori dell’azienda. Questa solidarietà si manifesta non solo nel modello di finanziamento, nella scelta dei programmi o nei confronti del pubblico, ma anche in seno all’organizzazione istituzionale e professionale dell’azienda. In tal modo la SRG SSR facilita la comprensione, nonostante le tensioni esistenti, tra le diverse aree linguistiche e culturali, tra le regioni e le subregioni, tra le fasce di pubblico maggioritarie e minoritarie. Per legge, ogni utente che usufruisce in Svizzera delle emittenti radiofoniche e delle reti televisive, deve pagare i canoni radiotelevisivi. L’importo dei canoni è stabilito dal Consiglio federale: da gennaio 2003 la tassa mensile di ricezione radiofonica ammonta a Fr. 14.10, quella per i programmi televisivi a Fr. 23.45 (IVA inclusa). La maggior parte di questi canoni radio- Il core business dell’Idée suisse è di incentivare la solidarietà televisivi è destinata alla SRG SSR. Tutti gli abbo- tra le quattro aree linguistiche e culturali, nonché tra le fasce nati hanno pertanto il diritto di ricevere, dalla SRG di pubblico maggioritarie e minoritarie. SSR, servizi che rispecchino le loro esigenze. I pro- Tratto da: Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 grammi rivolti alle maggioranze hanno, nell’ottica del servizio pubblico della SRG SSR, la stessa importanza dei programmi destinati alle minoranze, senza dimenticare che i gruppi di maggioranza e minoranza vengono di continuo rimescolati tra di loro. Solo se alle maggioranze viene offerto un controvalore proporzionale al contributo finanziario da loro corrisposto, esse saranno disposte a soddisfare, con le tasse da loro versate, anche le richieste delle minoranze. Un modello che prevede tasse solo a carico delle maggioranze sarebbe politicamente irrealistico; gravare di queste tasse solo le minoranze finirebbe per indebolire, a lungo termine, il senso di solidarietà delle maggioranze. Programmi in tutte le lingue nazionali grazie alla perequazione finanziaria Se la SRG SSR dovesse ignorare tutte le considerazioni relative alla politica governativa, so- Attraverso la perequa- ciale e culturale, facendo propri, in tutti i comparti, soltanto i criteri d’economia aziendale zione finanziaria e mediale, la sua programmazione finirebbe per orientarsi esclusivamente ai mercati princi- tra le aree linguistiche pali. Grazie al principio di base dell’Idée suisse, vale a dire l’attuazione di una politica d’in- la SRG SSR è in grado tegrazione e di tutela dei valori, la SRG SSR confeziona programmi radiotelevisivi di pari qua- di offrire ai cittadini lità per tutte e quattro le regioni linguistiche. È qui che si concretizza l’impegno della SRG della Svizzera tedesca, SSR a favore del servizio pubblico. L’utilità pubblica discende dal sistema adottato dalla SRG romanda, italiana SSR, la cosiddetta «perequazione finanziaria elvetica». In sostanza, i proventi della SRG SSR, e romancia una pro- derivanti dai canoni e dagli introiti commerciali, confluiscono in un’unica cassa nazionale. grammazione equi- Questi mezzi finanziari vengono suddivisi tra le unità aziendali regionali in base a una pre- valente e competitiva cisa chiave di riparto. Attraverso questa perequazione finanziaria tra le aree linguistiche la nelle rispettive lingue SRG SSR è in grado di offrire ai cittadini della Svizzera tedesca, romanda italiana e roman- nazionali. cia una programmazione equivalente e competitiva nelle rispettive lingue nazionali. 56 La perequazione finan- Per garantire una parità quantitativa e qualitativa con i programmi confezionati nella Svizzera ziaria rappresenta il tedesca, le unità aziendali della Radio Suisse Romande, della Télévision Suisse Romande, formidabile contributo della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana e della Radio e Televisiun Rumantscha sociale e politico della ricevono mezzi proporzionalmente maggiori. La Svizzera tedesca, infatti, assicura il 70% SRG SSR alla pacifica circa dei proventi, ma ottiene soltanto il 40% delle risorse finanziarie. In altre parole, convivenza tra le i contribuenti svizzero-tedeschi finanziano, tramite il sistema della sovvenzione incrociata, comunità linguistiche le reti generaliste della Svizzera italiana e romanda, nonché una serie di trasmissioni per la e culturali. minoranza romancia. Analizzando attentamente l’offerta della SRG SSR nelle varie regioni, si osserva che non sono solo le maggioranze a rivelarsi solidali nei confronti delle minoranze. Sia i romandi che i ticinesi pagano lo stesso importo, pur ricevendo meno risorse in termini assoluti. I budget delle aree linguistiche differiscono. Questa differenziazione è tuttavia un requisito fondamentale per garantire ad esempio che nella Svizzera tedesca si possa difendere la posizione di mercato e raccogliere entrate a sufficienza. Questo complesso sistema solidale consente alla SRG SSR di essere presente in quattro regioni linguistiche e di competere come valida concorrente in tre aree lin- «Un’emittente commerciale non sarebbe in grado di rispondere alle aspettative guistiche internazionali. di un pubblico ristretto, cui interessa ‘Era.Ora’ o ‘Micromega’ il giovedì in Pur godendo di una forte seconda serata, e al quale di tanto in tanto piace guardare un film ‘difficile’. accettazione da parte della Nessuno cioè, sul mercato, sarebbe disposto a produrre per un segmento così popolazione svizzera, la pe- limitato. Questi programmi vengono finanziati dal grande pubblico, quello che requazione finanziaria SRG guarda la partita Svizzera–Italia oppure uno spazio come ‘Cosa bolle in pentola’. SSR è continuamente og- Ma per far sì che il grande pubblico continui ad essere disposto a pagare per getto di aspre critiche – c’è, le esigenze di quello piccolo, bisogna anche soddisfare le sue. Dopotutto, anche anzi, chi la rimette in discus- l’altruismo e i valori sociopolitici hanno dei limiti. Che cosa succederebbe, se la sione. Sostanzialmente tutte maggioranza non fosse più disposta ad essere solidale con le minoranze?» le parti coinvolte vorrebbero Armin Walpen, Direttore generale della SRG SSR di più, e talvolta si discute se l’una o l’altra regione non riceva troppo. Secondo uno studio dell’Ufficio federale delle comunicazioni, i quattro quinti dei cittadini di tutte le aree linguistiche ritengono che la perequazione finanziaria sia un sistema «buono». Solo una minoranza del 5% nella Svizzera italiana, dell’8% nella Svizzera romanda e dell’11% nella Svizzera tedesca si dice chiaramente contraria ad «un’offerta equivalente di programmi radiotelevisivi nelle diverse lingue nazionali» e al core business della Idée suisse (Steinmann 2000: 162s). Programmi per minoranze e maggioranze I varietà, la diffusione di un avvenimento sportivo o il telegiornale attirano un pubblico molto vasto; un programma di filosofia o tematico, invece, sarà seguito da fasce ristrette della popolazione. Entrambe le tipologie di programmi rientrano negli obiettivi del servizio pubblico, vale a dire dell’azienda, e sarebbero impensabili senza un atto di solidarietà. Gli addetti ai programmi debbono soddisfare le molteplici aspettative del pubblico, i prodotti offerti devono riscuotere successo tra i diversi gruppi target, rimanendo al contempo competitivi sui mercati. Benché non gli si dia il giusto risalto, è ormai un dato di fatto che i popolari talk-show o i varietà del sabato sera contribuiscano indirettamente a finanziare programmi come «Literaturclub», «Faxculture» o «Eldorado». Sulle reti radiotelevisive della SRG SSR si sperimenta quotidianamente il divario tra scelta e dovere, nell’intento di optare per soluzioni che rispecchino le aspettative più svariate, e spesso contraddittorie, del pubblico. La missione della SRG SSR è chiaramente espressa nelle basi giuridiche dell’azienda: la SRG SSR deve «coprire» i principali settori della società, curando nello stesso tempo l’informa- 57 zione e l’intrattenimento. Spetta alla SRG SSR, e solo a lei, deciderne l’attuazione pratica. L’elaborazione dei palinsesti, la concezione delle singole trasmissioni e la strutturazione dei vari pezzi avvengono in nome dell’indipendenza editoriale e della deontologia professionale. Si tratta di presupposti fondamentali per giustificare il servizio pubblico dell’azienda, che può così ricoprire il proprio ruolo nella società. Peter Schellenberg, direttore della SF DRS, descrive con schiettezza che cosa significhi confezionare programmi televisivi: «Mi adopero affinché in questo negozio di verdure non vi siano solamente pomodori e fagioli, ma anche ananas e kiwi» (Der Bund, 23.2.2002). Esempi di trasmissioni che, nelle diverse aree linguistiche, attirano un pubblico ristretto Rete Trasmissione (Prima) messa in onda Breve descrizione Media del numero di ascoltatori e telespettatori 2001 (Radio: portata, TV: rating) SR DRS2 Jazz aktuell martedì 20–21 «Jazz aktuell» presenta i CD-novità di tutti i comparti del jazz. Ritrae – il più delle volte con interviste – personaggi del jazz di fama nazionale o internazionale. Presenta di solito una nuova incisione tratta dal repertorio jazz della DRS2 e offre un aggiornamento sui festival musicali. La parte musicale ricopre circa il 70%. 30 000 ascoltatori RSR Espace 2 Musique aujourd’hui domenica 22.30–2.00 Nel programma «Musique aujourd’hui» vengono suonati e 1000–1500 ascoltatori commentati brani musicali e concerti di orchestre nazionali o internazionali. Vengono interpellati anche i compositori. Il pubblico ha modo di conoscere le diverse correnti e opere musicali contemporanee; riceve inoltre informazioni sulle manifestazioni musicali in programma. Parte dedicata alla musica: 60–90%. SF1 Sternstunden domenica 10–13 Nella trasmissione «Sternstunde» si organizzano dibattiti moderati 50 000 telespettatori su argomenti legati alla religione, alla filosofia e all’arte. RSI Rete Due Ridotto dell’opera sabato 13.30–14.30 Trasmissione in diretta per gli amanti della lirica, durante la quale vengono presentati 2 cantanti ed ospiti. Informazioni sulle opere liriche in cartellone; vengono riproposte interpretazioni storiche. 5000 ascoltatori RR Artg musical sabato 10–11 Programma d’intrattenimento che si occupa della produzione musicale romancia; musica e musicisti sono l’argomento centrale. Parte musicale 70–80% (da quella popolare a quella classica, concerti inclusi). 7400 ascoltatori TSR1 Faxculture domenica 22.40–23.45 Programma settimanale con informazioni aggiornate sulle diverse discipline artistiche (cinema, teatro, musica, letteratura, architettura) e sulle arti del vivere (gastronomia, moda, società). 25 000 telespettatori TSI1 Eldorado domenica 21.20–22.40 «Eldorado» segue le tracce della tradizione documentaristica della TSI, raccontando storie che dovrebbero aiutare i telespettatori a capire meglio la vita di tutti i giorni. 20 000 telespettatori TvR (SF1) Cuntrasts domenica 17.00–17.25 Trasmissione in 3 formati: spazio dedicato alla cultura, alla natura, ai trend e a temi sociali; documentari storici, sociali e culturali; dibattiti politici su temi d’attualità. In lingua romancia, con sottotitoli in tedesco. 48 000 telespettatori (Svizzera romancia e tedesca) «Per quanto concerne l’offerta generale della SSR, la combinazione di trasmissioni popolari (come ad es. cronache sportive o lungometraggi) e di servizi per la collettività fonda un’«identità giornalistica» di grande valore politico per il nostro Paese e le sue regioni linguistiche. Le trasmissioni destinate al grande pubblico servono inoltre a mantenere la fedeltà del pubblico all’insieme del programma e possono fungere da trampolino di lancio verso un più ampio ascolto per le trasmissioni di nicchia.» Messaggio concernente la revisione totale della legge federale sulla radiotelevisione, dicembre 2002, pag. 34 58 Le aree linguistiche della Svizzera: dati per numero di abitanti, abbonati, entrate, assegnazione delle risorse e ore di programmazione sulle reti radio-tv della SRG SSR, 2001 Svizzera tedesca (compresa Svizzera romancia) Popolazione Svizzera romanda Svizzera italiana 4 600 000 1 400 000 500 000 Percentuale popolazione 74,9% 20,9% 4,2% Percentuale entrate SRG SSR 71,0% 24,9% 4,1% Percentuale mezzi assegnati 45,4% 32,4% 22,2% • Radio 1 990 000 625 000 101000 • Televisione 1 907 000 621 000 107 000 • Radio 50 455 (compresa RR) 43 800 26 370 • Televisione 19 202 (compresa TvR) 22 802 13082 Totale abbonati Totale ore di programmazione Il principio della solidarietà nell’organizzazione istituzionale e in seno all’azienda La SRG SSR ha una struttura aziendale complessa e una struttura societaria molto ramificata. Beat Durrer, Segretario generale della SRG SSR, definisce la SRG SSR «La grande Disponibilità a fornire insieme il servizio pubblico nazionale, a prescindere da confini linguistici. complication» e la paragona all’intricata meccanica degli orologi svizzeri: «La struttura federalista ricalca quella del nostro paese. La direzione, nazionale, lascia spazio alle differenze regionali, un sistema che consente di favorire le minoranze e di sensibilizzare il pubblico alle particolarità regionali.» La SRG SSR è composta dall’organizzazione istituzionale e dall’organizzazione pro- fessionale. Al di là dell’aspetto finanziario, solidarietà significa anche disponibilità a fornire insieme il servizio pubblico nazionale, a prescindere da confini linguistici. L’organizzazione istituzionale della SRG SSR è affidata alle società e cooperative che la rappresentano nelle singole regioni linguistiche. Essa comprende quattro società regionali a loro volta suddivise, nella Svizzera tedesca e in quella romanda, in società membro. Tutti possono diventare membri della Radio- und Fernsehgesellschaft der deutschen und rätoromanischen Schweiz (RDRS), della Société de radio-télévision suisse romande (RTSR), della Società cooperativa per la radiotelevisione nella Svizzera italiana (CORSI) e della Cuminanza rumantscha radio e televisiun (CRR). In questi organi regionali e locali si tengono discussioni e negoziati fondamentali ai fini stessi della concreta organizzazione del servizio pubblico nazionale. Nel Comitato del Consiglio centrale, paragonabile a un CdA, le decisioni vengono prese congiuntamente dai rappresentanti di tutte le regioni linguistiche. Lo stesso vale per l’organizzazione professionale della SRG SSR. La SRG SSR è un’azienda di servizio pubblico gestita secondo i principi del diritto delle società anonime. È organizzata come una holding nazionale con strutture regionali. A livello nazionale la direzione è affidata ai direttori delle unità aziendali regionali e al Direttore generale, che stabiliscono le linee guida per la gestione delle attività d’interesse nazionale. La collaborazione nazionale 59 si sviluppa anche in occasione delle conferenze tecniche interregionali, durante le quali, oltre a mettere a punto progetti e strategie comuni, vengono evidenziate analogie e differenze tra le varie regioni, per cercare di risolvere i conflitti. Esempi di trasmissioni che, nelle diverse aree linguistiche, attirano un vasto pubblico (trasmissioni per il grande pubblico) Rete Trasmissione (Prima) messa in onda Breve descrizione Media del numero di ascoltatori e telespettatori 2001 (Radio: portata, TV: rating) SR DRS1, DRS2, MW 531 Rendez-vous am Mittag lunedì–venerdì 12.30 –13.20 La trasmissione di mezzogiorno della SR DRS comprende tre parti: • attualità: titoli, notizie, servizio • approfondimento: 5–7 contributi d’approfondimento su temi d’attualità • intervista del giorno: intervista con un ospite o dibattito su un tema d’attualità 973 000 ascoltatori RSR La Première La soupe est pleine domenica 10.30 –12.30 Programma satirico incentrato su temi d’attualità o sull’ospite/sugli ospiti; sono previsti stacchi musicali di musicisti svizzeri, pubblico in studio. Musica del 15% circa. 234 000 ascoltatori RSI Rete Uno Millevoci-Tipi lunedì 11.05–11.50 In diretta, tratta temi di ogni genere, non necessariamente legati all’attualità. 45 minuti con tre stacchi musicali di 3 minuti ciascuno. 2 o 3 ospiti; spazio per le telefonate del pubblico. 67 000 ascoltatori RR Profil sabato 9 –10 Trasmissione incentrata su un ospite. Sottofondo musicale soft (brani musicali portati dall’ospite stesso). 8000 ascoltatori SF1, SF2, SF info Tagesschau Hauptausgabe lunedì–domenica Si tratta del classico telegiornale con notizie nazionali 19.30 –19.50 e internazionali. su SF1+2 repliche su SF info a partire dalle 20.00 TSR1 Le 19:30 lunedì–domenica 19.30–20.00 Telegiornale. Trasmissione in studio condotta da un unico 310 000 telespettatori presentatore, sempre con invitati e/o giornalisti-commentatori da casa. Interviste. TSI1 Falò giovedì 20.40–22.10 Programma settimanale d’attualità e approfondimento 37 000 telespettatori su argomenti di cronaca, con reportage e con la partecipazione in studio di un protagonista. Interviste e filmati più lunghi, secondo la formula del «Current affair». TvR (SF1) Telesguard lunedì–venerdì 18.45–18.52 su SF1 Trasmissione della Televisiun Rumantscha: programma d’attualità condotto in lingua romancia e sottotitolato in tedesco che tratta argomenti di politica, economia, cultura e sport. SF1: 1 milione di telespettatori SF2: 24 000 telespettatori 173 000 telespettatori (Svizzera tedesca e Svizzera romancia) 61 6. UNA COMPONENTE IMPORTANTE DELLA CULTURA SVIZZERA In Svizzera, la radio e la televisione devono adempiere un compito culturale, come prevedono chiaramente le disposizioni legali in merito. La SRG SSR svolge il proprio compito concedendo quotidianamente, grazie ai propri programmi, un ampio spazio all’arte e alla cultura di tutti i giorni. Ma la SRG SSR non si limita a mostrare la cultura, bensì la promuove e la produce. Nell’ambito del Pacte de l’audiovisuel la SRG SSR contribuisce alla produzione cinematografica svizzera con circa 17 milioni di franchi annui, sostenendo grandi manifestazioni culturali come l’Expo.02, presentandosi come partner mediatico di svariate istituzioni culturali, rispettando il quadrilinguismo svizzero nei programmi radiofonici e televisivi, permettendo lo sviluppo di forme di cultura proprie e popolari nel corso di numerosi programmi. In veste di custode della cultura, la SRG SSR sostiene l’associazione Memoriav e contribuisce a tutelare nel tempo il patrimonio culturale della Svizzera con pubblicazioni e siti web. I dibattiti sul mandato culturale della radiotelevisione pubblica sono caratterizzati da definizioni diverse del termine «cultura», utilizzate in maniera differente. Definizioni elitarie e quotidiane dei termini «arte» e «cultura» si mescolano. C’è chi concepisce la cultura come vita in continua trasformazione, altri si concentrano sulla tradizione consolidata del vero, del bello e del buono come patrimonio culturale. Uno vede la cultura nell’uso che ne fanno molti, l’altro la concepisce come attività creativa di pochi. Nell’uno l’élite erge attorno a sé barriere, nell’altro cultura è ciò che piace alla maggioranza. Se ne ricavano almeno tre conclusioni: la definizione di «cultura» deve essere tollerante, la delimitazione non deve condurre È necessario che la società trovi un consenso su cosa debba essere considerato «cultura», proprio nei programmi radiofonici e televisivi. all’esclusione. In ambito culturale ogni pubblico può ritrovarsi improvvisamente in minoranza. La cultura può esprimersi anche nello stupore su quello che è possibile al di là di ciò cui si è abituati. La cultura cambia con il passare del tempo e segue le trasformazioni della società. È necessario che la società trovi un consenso su cosa debba essere considerato «cul- La SRG SSR soddisfa tura», proprio nei programmi radiofonici e televisivi. Per raggiungere questo obiettivo è il proprio mandato necessario formulare valori diversi. Anche per questo la SRG SSR cerca il dialogo non solo creando spazi culturali con gli operatori artistici e culturali, ma pure con il pubblico. nei programmi radio- Di fronte alle molteplici definizioni di «cultura», non stupisce che i programmi con conte- fonici e televisivi. nuto culturale della SRG SSR vengano valutati in maniera controversa. Gli accesi dibattiti sul Ma la SRG SSR assume mandato culturale della DRS3 o sulla «âme rebelle de Couleur 3» forniscono esempi d’at- anche i ruoli di pro- tualità. Non importa in che modo vengano valutate le prestazioni della SRG SSR nei settori duttrice, promotrice e della musica, della musica teatrale, della danza, del teatro, della letteratura, del dramma conservatrice della radiofonico, dell’architettura, della pittura, della scultura, del mimo, della cinematografia o cultura. 62 del dramma televisivo: il giudizio deve tener conto anche dell’evoluzione generale di un paesaggio radiofonico e televisivo in continuo cambiamento. È la legge del 1991 sulla radio e la televisione che affida alla SRG SSR il mandato di promuovere e diffondere la cultura: la radio e la televisione debbono «promuovere la creazione artistica svizzera e stimolare la partecipazione degli ascoltatori e dei telespettatori alla vita culturale», «incentivare le produzioni audiovisive svizzere, segnatamente il cinema», e «considerare per quanto possibile le produzioni europee» (articolo 3 LRTV). La legge impone alla SRG SSR un contributo allo sviluppo culturale «rivolgendo la massima attenzione alla produzione svizzera» e tenendo conto della produzione audiovisiva svizzera (articolo 26 LRTV). La SRG SSR soddisfa questo mandato culturale fornendo informazioni sulla cultura e facendola oggetto di dibattiti. La SRG SSR realizza il contributo culturale in una forma più specifica attraverso la sua funzione di produttrice, promotrice e conservatrice della cultura. La SRG SSR discute sulla cultura La SRG SSR contribuisce alla cultura svizzera informando su una vasta gamma di manifestazioni culturali e producendo programmi equivalenti per tutte le regioni linguistiche. In questo modo permette l’accesso generalizzato ad opere culturali e dunque la partecipazione Dal profilo quantitativo e qualitativo, l’offerta culturale della SRG SSR non ha nulla da invidiare a quella di un’emittente straniera di servizio pubblico. attiva alla vita culturale. Sulle reti della SRG SSR la percentuale di spazi informativi sulla cultura è notevole: per i programmi televisivi, film e drammi televisivi inclusi, si tratta di più di una trasmissione su quattro. Nel 2001 la percentuale più bassa di «cultura, scienza, religione» ammontava al 10% (vedi anche il capitolo 1). Quella dell’ARD ammonta al 7% circa, quella della ZDF al 10%. Dunque, nel confronto internazionale con altre emittenti di servizio pubblico, le prestazioni culturali della SRG SSR sono di tutto rispetto. Negli ultimi decenni, l’indice di ascolto di queste trasmissioni sulle reti della SRG SSR è aumentato. Nel complesso, l’offerta della SRG SSR risulta essere allo stesso livello di quella straniera, tanto dal punto di vista quantitativo, quanto da quello qualitativo. Queste proposte superano, quantitativamente e qualitativamente, quelle delle emittenti private. Questa piattaforma non si limita a presentare le opere culturali, siano esse elitarie o quotidiane, ad un vasto pubblico, bensì offre a numerosi artisti svizzeri l’opportunità di lavorare per le reti della SRG SSR, nonché una fonte di reddito supplementare. La funzione di piattaforma pervade tutti gli ambiti della cultura e non è possibile delimitarla nettamente dalle mansioni parziali del mandato culturale, cioè la promozione, la produzione e la conservazione della cultura. Un esempio particolarmente evidente di questi intrecci tra contributi e provvedimenti culturali è rappresentato dalla cinematografia svizzera. La SRG SSR promuove la cultura Oggi la SRG SSR è una componente indispensabile del settore cinematografico svizzero e contribuisce in maniera determinante alla creazione e alla conservazione di posti di lavoro e redditi per professionisti indipendenti nell’ambito audiovisivo. Le attività della SRG SSR concernenti la produzione, l’acquisto e la diffusione di film rivestono un’importanza notevole per gli operatori svizzeri del settore. Lo conferma un ampio studio sul settore cinematografico svizzero e sulla promozione cinematografica (Rütter/Vouets, 2000). In Svizzera, i lungometraggi ed i documentari di lunga durata sono soprattutto televisivi e occupano una 63 parte notevole dei programmi televisivi SRG SSR (vedi capitolo 1). La SRG SSR, con il suo im- La SRG SSR è una com- pegno, stimola progetti e avvia sviluppi. Senza la SRG SSR, un cinema svizzero degno di que- ponente indispensabile sto nome sarebbe impensabile. del settore cinemato- Un aspetto importante della promozione è il ruolo della SRG SSR quale partner mediatico grafico svizzero. di singoli festival. I più famosi a livello internazionale, ed anche i più visitati, sono il Festival internazionale di Locarno e le Giornate cinematografiche di Soletta. La SRG SSR contribuisce notevolmente alla loro realizzazione. I contributi materiali e finanziari al festival del film documentario «Visions du Réel» di Nyon, a «Cinéma Tout Ecran» di Ginevra o ai festival di Soletta e Locarno sono significativi. Le prestazioni finanziarie, da sole, prevedono circa 530 000 franchi all’anno, compreso il Premio del Cinema Svizzero. Sono soprattutto le trasmissioni radiofoniche e tele- Mi ritorna in mente: l’archivio per i film amatoriali della TSI visive della SRG SSR ad Nel 1995 la TSI ha dato il via a «Mi ritorna in mente». Questo archivio unico nel assumersi il compito di dif- suo genere, concepito per i film amatoriali svizzeri, contiene pellicole che rac- fondere le informazioni sui chiudono il quotidiano elvetico, battesimi, nozze, celebrazioni, catastrofi, tra- festival locali e su quanto slochi e processioni; immagini da tutta la Svizzera che sarebbero andate perse avviene nel settore cine- per sempre. La maggior parte degli avvenimenti racconta un’epoca in cui non matografico svizzero. I pro- esisteva ancora la televisione e in cui il cinegiornale svizzero si concentrava solo grammi sugli eventi importanti per il Paese. «Delikatessen», «ch.filmszene» o «Eclettica» presentano regolarmente la produzione cinematografica svizzera, oltre alle produzioni di alto valore internazionali. I resoconti sui film in onda sulla SRG SSR mostrano al pubblico svizzero anche documentari eccezionali. Ad esempio, la TSR ha trasmesso il documentario sulla storia del cinema americano che Martin Scorsese realizzò nel 1995 per il British Film Institute. E nel palinsesto della SF DRS, la tarda serata del mercoledì e la domenica sera sono riservate al film svizzero. Per la cinematografia svizzera, i fondi pubblici, quelli della SRG SSR ed i contributi di emittenti straniere, concessi nel quadro di coproduzioni transfrontaliere, rappresentano le fonti di introito più importanti. La SRG SSR si occupa anche della produzione e della distribuzione, oltre a contribuire in maniera decisiva al valore lordo ed al tasso occupazionale di tutto il settore cinematografico. In questo modo la SRG SSR assume un ruolo importante nel complesso, ma in particolare nelle attività private di promozione del film svizzero. Oggi il Pacte de l’audiovisuel rappresenta l’impegno della SRG SSR per la promozione della produzione audiovisiva indipendente. Si tratta di un accordo tra la SRG SSR e sei partner del settore cinematografico: l’Associazione svizzera produttori di film, l’Associazione svizzera di realizzatrici e realizzatori di film, il Schweizer Trickfilmgruppe (Groupement Suisse du Film d’Animation), l’Association Romande du Cinéma (ARC) ed il Schweizer Film und Videoproduzenten (SFVP) (Producteurs Suisses Film et Vidéo). Precursore del Pacte de l’audiovisuel è stato l’accordo quadro sul film e sulla televisione nel 1983–1996 in base al quale la SRG SSR è riuscita ad appoggiare nel periodo dal 1983 al 1992 la produzione cinematografica svizzera con ben 42 milioni di franchi. Il Pacte de l’audiovisuel è un accordo generale concepito per sostenere la produzione cinematografica di operatori indipendenti e professionisti e per promuovere progetti televisivi. Nell’ambito del primo Pacte de l’audiovisuel (1997–1999) la SRG SSR ha versato 9,3 milioni di franchi all’anno. Con il secondo Pacte de l’audiovisuel (2000–2002) il budget è stato portato a 16,5 milioni di franchi, rendendo i contributi annui della SRG SSR almeno equivalenti a quelli della Confederazione (nel 2000: 13,2 milioni; dal 2001: 17 milioni). La somma complessiva versata nel periodo di vita del secondo Pacte ammonta dunque a 49,5 milioni di franchi. Nonostante la difficile situazione finanziaria, la SRG SSR ha rinnovato il Pacte de l’audiovisuel per il periodo 2003–2005. Ogni anno, 16,8 milioni di franchi 64 saranno versati alla produzione cinematografica svizzera. L’aumento di 300 000 franchi è destinato al film d’animazione. Il capitolo 5 offre un quadro più approfondito sul Pacte de l’audiovisuel. L’impegno del servizio pubblico a favore di una cultura cinematografica propria non può essere trascurato. Significativo si rivela anche che «la promozione cinematografica svizzera garantisce nel complesso più di 250 Nell’ambito del «Pacte de l’audiovisuel» la SRG SSR prevede di finanziare la produzione cinematografica svizzera con 16,8 milioni di franchi all’anno nel periodo dal 2003 al 2005. posti di lavoro nel settore e 50 in altri ambiti». «Considerata l’elevata quota di incentivi nel finanziamento della produzione, è lecito ritenere che l’efficacia della promozione sia ancora maggiore. Spesso, infatti, la realizzazione di un progetto dipende dal contributo della promozione. Il pericolo che senza la necessaria promozione la produzione cinematografica indipendente in Svizzera subisca un crollo sensibile e che venga praticamente impedita la continuità nella produzione, è reale. In quest’ottica, l’importanza economica e dunque anche culturale e sociopolitica della promozione cinematografica deve essere giudicata significativa» (Rütter/ Vouets, 2002: 15). La SRG SSR promuove anche la produzione letteraria in Svizzera: Lettere dalla Svizzera è una proposta nata nell’ambito dei programmi interregionali avviati nel 1997 con il titolo di «SRG SSR idée suisse». Per questa produzione comune a tutte le unità aziendali televisive della SRG SSR vennero costituite due rassegne, ciascuna delle quali ha presentato 22 ritratti di autori svizzeri. Registi televisivi di chiara fama come Villi Hermann, Marianne Pletscher e Marcel Schüpbach hanno delineato la vita e le opere di personalità della letteratura provenienti dalle quattro regioni linguistiche, come ad esempio Adolf Muschg ed Erika Pedretti, Anne Cuneo e Maurice Chappaz o Giovanni Orelli e Fabio Pusterla, per nominarne solo alcuni. «Lettere dalla Svizzera» è stato trasmesso su tutte le reti televisive della SRG SSR e su 3sat: il pubblico svizzero lo ha seguito con molto interesse. Nella Svizzera tedesca, ad esempio, l’indice di ascolto della serie ha registrato in media 100 000 spettatori. I ritratti hanno suscitato un vivo interesse alla Fiera del libro di Francoforte nel 1998, nell’ambito della presentazione della Svizzera, mentre durante le Giornate cinematografiche di Soletta sono stati oggetto di una presentazione propria. «Lettere dalla Svizzera« è stato presentato anche in occasione di manifestazioni particolari del «Centre Culturel Suisse» di Parigi e del «Centro Culturale Svizzero» di Milano. Non bisogna dimenticare che anche in ambito letterario la funzione della SRG SSR quale vettore di informazioni assume un ruolo essenziale nella trasmissione di soggetti culturali. Il fatto che siano in grado di stimolare ed ispirare (fino a trasformarsi in moneta sonante) è dimostrato dalle vetrine delle librerie di lingua tedesca dopo trasmissioni come «Literaturclub» (SF DRS) o «Siesta-Bücherclub» (SR DRS). Anche la musica svizzera occupa una parte non indifferente nei programmi musicali della SR DRS, a dipendenza delle fasce orarie e dei pezzi scelti. Lo stesso dicasi per i programmi musicali della RSR, della RSI e della RR. La percentuale è particolarmente alta nella programmazione di Radio Rumantsch. Sulle reti radiofoniche della SRG SSR, insomma, la musica svizzera ha un posto di gran lunga superiore a quello che gli riservano i negozi di musica. Nelle «terze reti» radiofoniche, la musica straniera è più elevata, ma vengono trasmessi anche numerosi concerti di musicisti svizzeri. La percentuale della cosiddetta «musica seria» – classica e jazz – sulle radio della SRG SSR raggiunge circa il 15% (12 629 ore di programmazione su 86 140). Numerose produzioni, 65 proprie o in collaborazione con organizzatori svizzeri, contribuiscono a questo risultato. Confrontando le statistiche dei programmi lungo i decenni, si delinea un cambiamento radicale dei contenuti e dei programmi radiofonici. Mentre nel 1970 la musica classica e la musica leggera raggiungevano assieme il 54% del volume complessivo dei programmi radiofonici della SRG SSR, nel 2001 la quota era del 72%. Nella classifica dei generi musicali, la quota di musica classica è diminuita dal 26% al 15%, mentre quella della musica leggera è aumentata dal 28% al 56%. Questa nuova posizione della musica leggera nella programmazione radiofonica ha comportato anche una riduzione del parlato, in particolare nel settore culturale, dal 20% nel 1970 al 16% nel 2001 La TSR tiene alta la tradizione del film d’autore («drammatica», «cultura», Negli anni Sessanta, quando la promozione federale era ancora più restrittiva, «formazione», «programmi la TSR, in qualità di coproduttrice, fornì al cinema svizzero impulsi decisivi cul- per target»). minati nello sviluppo di un tipo di Nouvelle Vague svizzera. La profonda colla- Questi cambiamenti indi- borazione tra la TSR e gli autori del «Groupe des cinq», Alain Tanner, Claude cano una trasformazione Goretta, Michel Soutter, Jean-Louis Roy, Jean-Jacques Lagrange e Yves Yersin fondamentale dell’offerta inaugurò una tradizione del film d’autore nella Svizzera occidentale, divenuta radiofonica; uno sviluppo famosa oltre frontiera. In veste di maggior produttrice o coproduttrice nella accentuato ed accelerato regione, la TSR garantisce ancor oggi l’esistenza della produzione cinemato- dall’arrivo delle radio com- grafica locale. pubblico merciali in Svizzera, frutto di una decisione politica. Ma è forse possibile quantificare – in percentuali – le prestazioni a favore della produzione musicale svizzera? Ciò che contraddistingue le radio della SRG SSR sono trasmissioni musicali proprie, informazioni e dibattiti sull’attualità della creazione musicale e sui concerti in Svizzera, ritrasmissione di concerti, produzione di eventi musicali e festival, sostegno alle attività più svariate e acquisto di opere e diritti. Le radio della SRG SSR offrono agli artisti svizzeri un palcoscenico sul quale dispiegare il proprio talento. Non solo la radio, anche la televisione dedica alla musica una parte notevole delle sue tra- Le reti radiofoniche smissioni. I critici possono stupirsi del fatto che la parte dedicata alla musica nei programmi SRG SSR trasmettono televisivi della SRG SSR sia rimasta pressoché invariata, nonostante un’evoluzione dinamica e parlano di musica dei programmi musicali. L’offerta musicale della SRG SSR in televisione mostra buoni svizzera. Le produzioni risultati anche se confrontata con quella dell’ARD e della ZDF, e non solo dal punto di vista svizzere non vanno quantitativo. La redazione «Musik und Tanz» della SF DRS, già premiata a più riprese, ha ri- in onda solo nel pro- cevuto nel 2000 il Prix Italia per «Passengers» (categoria «Performing Arts»), per la regia di gramma in corso, Markus Fischer. Negli anni 2000 e 2001 la stessa redazione ha inoltre presentato 14 nuove ma anche in svariate produzioni. Si tratta di produzioni proprie della SF DRS, di coproduzioni all’interno della SRG trasmissioni musicali. SSR, di coproduzioni della SF DRS con Arte, 3sat ed altri emittenti straniere, e di incarichi Vengono presentate per coproduzioni e produzioni con produttori indipendenti svizzeri. La maggior parte degli le novità, si trasmettono spettacoli «Musik-Raum-Bewegung» viene trasmessa in «Klanghotel» su SF1, la domenica concerti, si intervistano sera. musicisti e compositori. L’opera di Heinz Holliger «Schneewittchen», tratta da un testo di Robert Walser, è stata registrata all’Opernhaus di Zurigo e diffusa a un vasto pubblico in «Klanghotel» e sulla rete 3sat. Da non dimenticare gli incarichi per musica da camera affidati a Sylvie Courvoisier, Franco Ambrosetti, Pierre Favre e Mathias Rüegg per il programma «Schweizer Komponisten an der Jahrtausendwende» (compositori svizzeri a cavallo tra due secoli). Ad esso sono legate (onerose) trasmissioni televisive, produzioni radiofoniche di e per DRS2, Espace 2 e Rete Due, nonché tournée in numerose città e in tutte le regioni della Svizzera. E ogni anno la TSR trasmette uno spettacolo d’opera dal Grand Théâtre di Ginevra. Un altro esempio eloquente dell’impegno musicale della SRG SSR è il «Tour de Suisse musical». Per analogia a «Lettere dalla Svizzera» e «Architectour de Suisse», otto compositori svizzeri illustrano la propria produzione musicale, dall’improvvisazione spontanea alla composizione elettronica, al pezzo classico. Un altro aspetto interessante è rappresentato dagli 66 stimoli che suscitano questi programmi. La trasmissione «Die neue Klassik-CD» (DRS2), attraverso la presentazione di nuovi CD (accuratamente scelti e commentati), introduce alla musica classica disegnando Le reti radio-tv della SRG SSR danno ampio spazio all’informazione sulla vita culturale in Svizzera. un ampio arco dal Medioevo all’epoca contemporanea. Gli ascoltatori possono scaricare dettagli sui CD da un apposito sito web, stamparli o inviarli a terzi. Dai commenti di appassionati di musica, la conduzione è oggettiva, critica e facilmente comprensibile per i non addetti ai lavori. Come si è visto per il «Literaturclub», anche qui «l’indotto» di questo programma è davanti agli occhi di tutti nei negozi specializzati. Esempi di spazi dedicati alla musica svizzera sulle reti radiofoniche della SRG SSR DRS1 Rock’n’Roll e Edelweiss (10 puntate all’anno)/Singen im Advent/DRS-Advents-Singer DRS2 CH-Musik DRS3 CH-Special (2 ore settimanali)/Swiss Top/10–15 concerti di musica svizzera (live o registrati) Virus CH-Fenster in den Charts (progetto) La Première Kiosque à musique Rete Uno Domenica popolare/Acquarelli popolari/Caffè Suisse/Concerto bandistico della domenica/Grand Boulevard Rete Due Concerto bandistico/Le voci in coro/OSI/Il jazz nella Svizzera italiana & Album del jazz di famiglia/Prima fila Rete Tre Bandz On Air Radio Rumantsch Artg musical/Musica populara da qua e da là/Musica tipisada: populara, schlager popular, brass, chors Radio Swiss Jazz Jazz, Soul & Blues Made in Switzerland Percentuali di musica svizzera sul totale di musica trasmessa SR DRS RSR RSI RR Tempo d’antenna in % Brani in % Tempo d’an- Brani tenna in % in % Tempo d’antenna in % Brani in % Tempo d’an- Brani tenna in % in % 1° rete 23 24 9 10 5 5 26 22 2° rete (6–24h) 27 8 20 21 12 10 – – 3° rete 7 10 4 4 3 3 – – 4° rete (SR DRS)/(RSR) 37 39 9 7 – – – – Virus (SR DRS) 11 12 – – – – – – Totale 19 19 9 8 6 5 26 22 Statistica da lunedì 27 maggio a domenica 2 giugno 2002 Criteri perché un pezzo musicale sia ritenuto svizzero: (almeno un) interprete/autore/compositore di un brano/composizione è svizzero o ritenuto tale per la carriera svolta o per chiara fama. Nel caso di opere per orchestre, l’orchestra è di origine svizzera o è condotta da un cittadino svizzero, oppure cittadini svizzeri partecipano come solisti ad un’opera orchestrale. Non conta, invece, la cittadinanza dell’editore o del marchio con il quale il pezzo è stato commercializzato o registrato. 67 Il rapporto tra la SRG SSR e le «sue» orchestre viene spesso criticato. L’ampia offerta musicale in Svizzera, la presenza di numerose orchestre svizzere, le diverse preferenze del pubblico, motivi finanziari e cambiamenti di trend nella pianificazione La serata culturale su SF1 radiofonica internazionale fanno sì La serata domenicale su SF1 è dedicata alla cultura. Dopo «B.magazin» e che la SRG SSR si assume solo in «C’est la vie» vanno in onda «Klanghotel» e «Sternstunde». «Klanghotel» parte le spese delle orchestre. La comprende ormai anche la danza e le «performing arts». Le sei puntate SRG SSR lavora in base a contratti del documentario «Jahrhundert des Theaters» saranno seguite nel 2003 e con un budget di 6,2 milioni di da ritratti di «personaggi» della cultura svizzera, da Maria Becker al franchi all’anno. Nella Svizzera Schauspielhaus di Zurigo. Il commento di Thomas Beck, responsabile della italiana assume il 50% dei costi redazione Musica/danza/teatro della SF DRS: «Al ‘Klanghotel’, i dubbi su dell’OSI (Orchestra della Svizzera cosa sia da considerare arte seria o leggera, cosa sia intrattenimento, edi- italiana). La DRS2 versa il 50% dei ficazione o passione, vengono depositati al guardaroba. Sono già molti diritti di trasmissione per circa 25 gli ospiti che, nel lasciare l’hotel, hanno scambiato, distratti, la giacca di concerti trasmessi da varie orche- jeans con la pelliccia.» stre della Svizzera di lingua tedesca. Nella Svizzera romanda la SRG SSR eroga 2 545 000 franchi all’anno a titolo di diritti di trasmissione, produzioni in studio, provini e solisti per l’Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra e l’Orchestre de Chambre di Losanna. I concerti di queste orchestre sono trasmessi in diretta da Espace 2. Nel contratto stipulato dalla Radio Suisse Romande con le orchestre sono compresi i diritti di trasmissione per la televisione. Spiccano, infine, tra le attività culturali della SRG SSR, i progetti nell’ambito dei supporti audio: la SRG SSR partecipa alla produzione/ coproduzione di circa 200 compact disc all’anno. Così sono nate le antologie sulla musica corale svizzera, sulla musica folcloristica e sul jazz. La RTSI produce la serie «Symphonia». Anche questi sono esempi dell’attività musicale della SRG SSR – indipendentemente da considerazioni di stampo commerciale e aziendale. Offerta di spazi culturali e informativi sulle reti tv della SRG SSR e consumo 2001 Spazi culturali (in % della programmazione complessiva) Consumo di spazi culturali (in % del consumo tv globale) Spazi informativi (in % della programmazione complessiva) Consumo di spazi informativi (in % del consumo tv globale) SF1 17% 10% 27% 43% SF2 12% 7% 8% 9% TSR1 5% 4% 32% 35% TSR2 16% 9% 15% 8% TSI1 11% 7% 19% 39% TSI2 9% 6% 16% 7% Le cifre si riferiscono al consumo del programma registrato in ciascuna regione linguistica (valori per 24h). • Spazi culturali: cultura, istruzione, religione, musica, teatro • Spazi informativi: attualità, informazioni Fonte: Telecontrol, Servizio di ricerca della SRG SSR 68 Versamenti della SRG SSR alle società di gestione per diritti d’autore e diritti affini (milioni di franchi) 1990 2000 2001 17.8 26.0 26 ProLitteris 2.7 2.1 2.3 SSA (Société Suisse des Auteurs) 3.7 5.2 5.0 Swissperform (fondata nel 1993) – 4.0 4.0 24.2 37.3 37.3 SUISA Totale Fonte: Servizio di ricerca SRG SSR La SRG SSR è la princi- Uno strumento altrettanto importante per la promozione della cultura svizzera e della pale utente di opere «piazza Svizzera», intesa come luogo di produzione, sono i contributi versati dalla SRG SSR artistiche in Svizzera. alle società di gestione dei diritti d’autore e dei cosiddetti diritti affini, vale a dire i diritti di coloro che creano o interpretano un’opera artistica. La SRG SSR è il principale utente di opere e rappresentazioni artistiche in Svizzera. Nel 2001 i contributi alle società di gestione sono stati di circa 37 milioni di franchi. A questi contributi si aggiungono i compensi versati ad altri operatori (es. editori e produttori cinematografici). Gli stanziamenti della SRG SSR, che rappresentano un quinto del fatturato totale delle società di gestione in Svizzera, sono stati via via aumentati negli ultimi anni, in particolare dopo la revisione della legislazione sui diritti d’autore (1993). La SRG SSR collabora strettamente con una serie di istituti culturali. In questo ambito sono attive anche singole unità aziendali e le società regionali. Tra i partner di questa attività culturale figurano istituti universitari svizzeri, ad esempio istituti di scienza dei mass media e della comunicazione, musei (es. il Museo della comunicazione di Berna o il Museo svizzero dei trasporti di Lucerna), organizzazioni governative e non governative, associazioni di categoria (media, cultura, creazione intellettuale e arte). Vengono anche organizzati concorsi artistici e mediatici nazionali e internazionali che contribuiscono all’immagine culturale della Svizzera. Tra gli esempi il Concours Géza Anda, il Concours Clara Haskil, il Concours international d’exécution musicale CIEM, il Concours international de composition musicale o il Prix de Lausanne (danza). Lo stesso vale per il Lucerne Festival, il Festival Tibor Varga, il Menuhin-Festival di Gstaad e il Jazz Festival di Montreux e Berna. La SRG SSR produce cultura Ma non bisogna dimenticare che la SRG SSR, oltre a svolgere il suo ruolo centrale di promotrice della cultura, produce essa stessa cultura. Le sue trasmissioni radiofoniche e televisive rappresentano spesso forme autonome di cultura popolare. I drammi radiofonici, quelli televisivi, le situation-comedy («sit-com»), gli intrecci di fatti e finzioni delle «soap opera» o i telefilm sarebbero impensabili al di fuori dei media elettronici. Per i programmi televisivi della SRG SSR è stata prodotta una vasta gamma di opere, e la produzione continua. Nella Svizzera tedesca, ad esempio, le sit-com «Fascht e Familie», «Mannezimmer», «Fertig luschtig» e «Bürgerbüro» campeggiano dal 1994 nella programmazione del venerdì sera su SF1. Gli episodi delle soap opera della SF DRS raccontano storie di vita vissuta, della realtà quotidiana in ospedali per bambini, in una compagnia aerea, alla scuola reclute, in una clinica veterinaria o un circo (Knie), concentrandosi sulle persone, sulle loro esperienze e sui loro destini – ma con un approccio etico-deontologico tipico dei programmi di servizio pubblico, senza «voyeurismo». È chiaro che tutti gli interessati sapevano di essere filmati ed erano consenzienti; in questo modo non si travisa la vita, senza peraltro adombrarla. Le soap opera 69 piacciono al pubblico, quella sul circo è stata trasmessa tra maggio e giugno in sei puntate, Spesso, le trasmissioni la quota di mercato ha raggiunto il 40%, alcuni episodi quasi il 50%. radiofoniche e quelle «Turno di notte» invece, la soap opera della TSI, mostra la vita di una pattuglia di notte a televisive sviluppano Lugano. «Cronaca locale» è stata una prima serie, che ha suscitato l’interesse e l’apprezza- forme culturali proprie. mento del mondo cinematografico e televisivo svizzero. Un episodio di questa serie, per esempio, è stato messo in scena da Fulvio Bernasconi e Silvio Soldini, che il pubblico dell’Expo.02 conosce rispettivamente per «Swiss Love» e «Pane e tulipani». Altri progetti attuali della TSI sono le serie «L’Avvocato» e «Tre donne sole ma non troppo». Questi esempi mostrano che le produzioni proprie delle unità aziendali televisive della SRG SSR sono vere opportunità per autori, registi, attori, cameraman e artigiani indipendenti, pur non essendo possibile assicurare una continuità a questi lavori. Le produzioni proprie costituiscono inoltre degli esperimenti con le peculiarità locali – con il dialetto, per esempio, nella Svizzera italiana e tedesca. Tra le sit-com della TSR c’è «Carnotzet», molto apprezzata dal pubblico; meno successo ha avuto «La petite famille», basata su un format canadese. La prima sit-com veramente amata è stata «Bigoudi» (50 puntate). Con «Les pique-meurons», «Paul et Virginie» e «La chronique» si cerca tra l’altro di capire «Alla SSR incombe non soltanto la diffusione di opere culturali ma pure la produzione di cultura (radioteatro, serie televisive di propria produzione), il supporto ad attività culturali svizzere indipendenti mediante mandati e, nei limiti del possibile, una presenza nei programmi.» Messaggio concernente la revisione totale della legge federale sulla radiotelevisione, dicembre 2002, pag. 119 quale sia il momento migliore (venerdì sera) per trasmettere queste produzioni proprie e con quali risvolti (quota di mercato del 30%). In futuro si punterà soprattutto a «formati corti», episodi di sette, al massimo nove minuti, che verranno poi assemblati. I progetti in preparazione sono «Au bonheur des truffes» e «Pastasciutta». Con «Pastasciutta» si vogliono rappresentare i problemi, i sogni e i desideri degli immigrati italiani con il passare delle generazioni, in un quotidiano colorito e teatrale. Ma anche nella Svizzera romanda la vita quotidiana è al centro dell’attenzione: «Agli autori chiediamo progetti imperniati sulla realtà della nostra regione, che ci facciano sentire a nostro agio, con personaggi familiari in grado di apportare quella nota singolare propria alla finzione romanda», afferma Philipp Berthet, responsabile del reparto fiction presso la TSR. Ma proprio i serial, le sit-com e i telefilm mostrano i limiti di una produzione incentrata su una comunità di piccole dimensioni e con una cultura peculiare. Se le particolarità locali e gli elvetismi regionali costituiscono l’elemento principale, molto presto le coproduzioni con emittenti televisive estere o le vendite all’estero si rivelano impossibili. In questi casi la produzione è di stampo artigianale, anziché di massa e a basso costo. Le spese di trasmissione al minuto sono elevate, fattore che limita di per sé il numero di episodi che possono essere prodotti. Tuttavia, è difficile vendere sul mercato internazionale una serie con meno di 24 episodi. Anche la durata degli episodi è caratterizzata da particolarità nazionali e culturali, rendendo difficile la commercializzazione all’estero delle serie prodotte in Svizzera. Tra le produzioni proprie della SRG SSR annoveriamo anche i grandi reportage televisivi. Il 9 e il 10 settembre 1999 è stata realizzata una trasmissione di elevato standard tecnico che ha conosciuto un’eco mondiale: la scalata della parete nord dell’Eiger. La trasmissione è durata circa 18 ore, escluse le riprese notturne del bivacco. Ha riscontrato un successo immenso raggiungendo quote di mercato del 70%: circa due milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito l’avvenimento via Internet. Ma non si tratta sempre di imprese eccezionali di alpinismo: ci sono altri argomenti in grado di fornire materiale per trasmissioni di 12 o più ore. Venerdì 11 ottobre 2002 è stato prodotto il reportage «Ein Tag bei den SBB» in occasione del centenario delle Ferrovie svizzere. Produzioni in grande stile come queste rappresentavano e rappresentano tuttora l’occasione di misurarsi con i limiti della tecnica. In questo caso si è trattato della ripresa diretta dal treno in corsa nella galleria del San Gottardo. Anche se singoli elementi di questa produzione consistono in pezzi televisivi più 70 o meno abituali (conduzione, interviste, resoconti sul luogo, ecc.), nel complesso si tratta di opere artistiche televisive. Il pubblico può gettare uno sguardo su settori poco noti, ma non per questo meno interessanti della vita pubblica, come gli ospedali, la polizia o un aeroI grandi reportage in porto. Il giorno della trasmissione spesso gli spettatori non si staccano più dal televisore, un diretta della SRG SSR comportamento che si traduce in elevati indici di ascolto e giudizi molto favorevoli. Tuttavia, sono creazioni proprie il giorno delle riprese i preparativi, anche tecnici, l’impegno del personale, i mezzi impiegati che hanno riscontrato sono enormi. La SRG SSR può permettersi una trasmissione tv di questa portata solo una ampio successo. volta all’anno. La SRG SSR conserva la cultura Un ultimo, importante aspetto del contributo della SRG SSR nel paesaggio culturale svizzero è la tutela della memoria collettiva. Le trasmissioni radiofoniche e televisive rappresentano altrettante testimonianze della loro epoca. Segno dei tempi, rispecchiano la cronaca del presente e passato. Rispecchiano i cambiamenti di usi e costumi, le gonne che si accorciano e i capelli che si allungano, mode e tendenze. I programmi radio-tv spesso fungono da base di riferimento comuni: nella Lo spettacolo di inaugurazione dell’Expo.02 maggior parte dei casi non Un’opera d’arte, unica nel suo genere, che ha saputo creare un connubio tra viviamo noi stessi gli avveni- teatro e televisione, ma che non avrebbe potuto essere realizzata senza l’infra- menti, sono i mass media a struttura tecnica della TSR, è lo spettacolo d’inaugurazione dall’Expo.02 di raccontarceli. Il fatto che la martedì 14 maggio 2002. Solo la televisione poteva dar forma all’ubiquità. Ha SRG SSR, nelle varie sedi creato unità di luogo, momento e dramma, o meglio, unità nello spettacolo sul della radio e della televisione palcoscenico. Solo così è stato reso l’intreccio delle diverse trame nei racconti. (a Basilea, Berna, Zurigo, La regia si è mossa contemporaneamente su cinque centrali. Tre battelli, un eli- Losanna, Ginevra e Lugano), cottero, 40 cineprese e quasi 300 collaboratori in azione. alimenti degli archivi che raccolgono queste testimo- nianze, riveste un’importanza da non sottovalutare per la conservazione della memoria collettiva della società svizzera. Gli archivi contengono dischi, anche di gommalacca, nastri, tra cui quelli magnetici, film, video, foto e diapositive. Numerose riprese sonore hanno un inestimabile valore storico, molte anzi sono copie uniche che documentano specificità svizzere. Inoltre le biblioteche, gli archivi e le documentazioni della SRG SSR conservano centinaia di migliaia di foto e stralci di articoli di stampa e di libri. Queste collezioni documentano importanti sviluppi nella società svizzera. Uno dei compiti della SRG SSR è appunto documentare, fissare, archiviare i grandi avvenimenti in Svizzera e stimolare così la memoria collettiva con immagini e registrazioni sonore. In questo quadro bisogna inserire la collaborazione attiva della SRG SSR con l’associazione Memoriav. Fondata il 1° dicembre 1995, questa associazione è subentrata al gruppo di lavoro «Patrimoine audiovisuel» istituito nel 1990 dall’Ufficio federale della cultura. A Memoriav fa capo una rete di competenze e istituti cui collaborano i vari archivi impegnati nella conservazione e nella trasmissione del patrimonio culturale audiovisivo svizzero. La SRG SSR, insieme all’Archivio federale, alla Biblioteca nazionale, alla Cineteca svizzera (Losanna), alla Fonoteca nazionale (Lugano), all’Istituto svizzero per la conservazione della fotografia (Neuchâtel) ed all’Ufficio federale della comunicazioni, fa parte dei membri fondatori di Memoriav. Molti dei documenti storici di grande valore, sia su nastro sia su pellicola, rischiano di essere irrimediabilmente avariati dal passar del tempo. Di fronte agli sviluppi tecnologici contemporanei, è necessario trovare il modo di continuare ad ascoltare e proiettare questi documenti storici, cioè di continuare ad utilizzarli. È iniziata una corsa contro il tempo, nella quale la SRG SSR fornisce una serie di lavori, anche preliminari, e mette a disposizione infrastrutture per più di mezzo milione di franchi. Le prestazioni della SRG SSR a favore di Memoriav 71 ammontano dal 1998 a 1 milione di franchi all’anno. Insieme alla Confederazione, anche Le trasmissioni radio- la SRG SSR contribuisce in maniera sostanziale al budget di Memoriav. Nei cinque anni dalla foniche e televisive sua fondazione sono stati avviati 36 progetti per un totale di 15 milioni di franchi, tra cui la rappresentano altret- conservazione, conclusasi con successo, dei cinegiornali dal 1940 al 1975 e del Telegiornale tante testimonianze dal 1953 al 1990. 80 000 contributi del Telegiornale sono stati registrati su supporti mo- della loro epoca. derni e catalogati. Allo stesso modo è stato possibile registrare negli archivi delle radio SRG SSR circa un quarto delle 100 000 trasmissioni in diretta dal 1932 al 1957. La SRG SSR ha contribuito e continua a contribuire anche alla conservazione della memoria culturale, ed in genere alla storia, del Paese grazie alle ricerche sulla storia della radio e della televisione in Svizzera. Sostiene con circa 1 milione di franchi il progetto articolato su più anni «Storia della SSR». Un parte di questi mezzi è destinata a una pubblicazione, ma sono previste anche altre attività, quali il rinnovamento degli archivi della SRG SSR e ricerche storiche. La SRG SSR concede agli scienziati l’uso incondizionato degli archivi e garantisce loro l’autonomia nel lavoro scientifico. Nella prima fase del progetto è stato illustrato, nonché valutato criticamente, lo sviluppo dai primi passi della radio in Svizzera negli anni Venti fino all’introduzione ufficiale della televisione nel 1958. I risultati di questa rielaborazione storica sono stati raccolti in un libro (uscito nel 2000, Baden): Radio und Fernsehen in der Schweiz. Geschichte der Schweizerischen Rundspruchgesellschaft SRG bis 1958/La radio et la télévision en Suisse. Histoire de la Société suisse de radiodiffusion SSR jusqu’en 1958, a cura di Markus T. Drack. La pubblicazione è stata premiata e la Direzione generale della SRG SSR ha deciso di proseguire questo progetto di successo, focalizzandosi ora sulla storia della SRG SSR tra l’introduzione ufficiale della televisione nel 1958 e la nascita delle prime radio commerciali negli anni Ottanta. Per analogia al primo volume, storici di varie regioni linguistiche collaboreranno in maniera interdisciplinare e non vincolante. La conclusione del progetto è prevista nel 2006 con la pubblicazione di un secondo libro. Cenni storici in Internet Al sito www.radiotv2000.ch la SRG SSR presenta «Spuren im Äther»: resoconti radiofonici, televisivi e cinegiornale negli ultimi 100 anni. Su www.sfdrs.ch la rubrica «SF DRS Chronik» presenta un’ampia documentazione con immagini, registrazioni e testi sulla storia della televisione nella Svizzera tedesca. Il sito www.ideesuisse.ch offre immagini, suoni e testi sulle esposizioni nazionali in Svizzera dal 1883. www.imagine-a-site.ch ha seguito passo per passo la costruzione, la vita e smantellamento delle arteplage di Expo.02. Su www.atelierzerodeux.ch possono essere rivisti i film dell’esposizione «Swiss Love» di Expo.02. www.memoriav.ch è il sito dell’associazione per la salvaguardia della memoria audiovisiva svizzera. 73 7. I CONTI TORNANO PER TUTTI Senza canone, niente programmi. Con questo slogan, alla fine del 2002 la Billag, società incaricata della riscossione del canone radiotelevisivo, ha condotto in collaborazione con la SRG SSR una campagna informativa sull’importanza del canone. Senza canone, ma anche senza introiti pubblicitari e senza una ripartizione solidale dei proventi complessivi, non vi sarebbero reti radio-tv in tutta la Svizzera. Le finanze della SRG SSR sono un sistema finemente calibrato di cui tutti – in ultima analisi – beneficiano. Per il controllo dei costi, la SRG SSR ricorre a diversi strumenti di controlling, nonché a organi interni ed esterni, quindi non ha da temere il confronto con altre offerte mediatiche svizzere ed estere. Offre molto servizio per una somma di denaro relativamente esigua. La maggioranza della popolazione elvetica, infatti, è favorevole al modello di finanziamento dei programmi radiotelevisivi basato sul canone. Una politica dei media che per obiettivo si prefigge una presenza forte dell’audiovisivo svizzero è altresì in dovere di puntare a una base finanziaria solida. Al servizio pubblico bisogna dare gli strumenti per esistere, indipendentemente dagli alti e bassi della congiuntura. I programmi che rispondono ad ambizioni culturali e federaliste non debbono né possono dipendere da quegli scenari che il mondo politico ha improntato al «bello stabile». I presupposti di solidità finanziaria ci sono già. Il finanziamento misto, infatti, assicura una base sicura: le tasse di ricezione rappresentano un fondamento irrinunciabile per il servizio pubblico, mentre gli introiti pubblicitari lo rafforzano (ricavi supplementari) e lo mantengono agile (concorrenza). Ancora una volta ecco i vantaggi del finanzia- «Non esistono barriere culturali tra la Svizzera romanda e la Francia, mento misto: grazie alle tasse di pertanto, è molto difficile fare televisione per un milione e mezzo di per- ricezione il pubblico paga un prezzo sone, a fronte di emittenti dotate di risorse finanziarie 10, 20 o 100 volte ragionevole e in cambio riceve ser- superiori alle nostre. È vero che la TSR è paragonata alle concorrenti vizi concreti; i proventi del canone francesi, ma tra queste, TF1 è la più grande emittente televisiva europea sono le fondamenta finanziarie in assoluto, e in Francia detiene una quota di mercato del 30%.» del servizio pubblico; gli abbonati Raymond Vouillamoz, direttore dei programmi della Télévision Suisse Romande (TSR) «investono» nel servizio pubblico Fr. 1.23 (IVA compresa), generando altri proventi commerciali, che a loro volta rafforzano il servizio pubblico, incrementano il grado di autofinanziamento e l’orientamento al mercato; il finanziamento misto garantisce l’indipendenza della SRG SSR dallo Stato. Le reti sono innanzitutto al servizio del pubblico. Le sovvenzioni dirette, invece, non farebbero che aumentare la dipendenza dall’aria politica che si respira in Parlamento; grazie alle reti televisive della SRG SSR, l’economia dispone di piattaforme pubblicitarie di alto livello qualitativo in ciascuna regione linguistica; il settore dei media è sorretto da un solido pilastro. Il cliente paga per un servizio ben preciso, anche nel caso del servizio pubblico. Gli abbonati esigono una programmazione che risponda alle loro aspettative. Ciò è vero per giovani e anziani, per coloro che vivono in montagna o nelle città, ma soprattutto vale per i romanci, i romandi, i ticinesi e gli svizzero-tedeschi. Per questo motivo la SRG SSR deve proporre una vasta offerta, in grado di soddisfare in ugual misura le esigenze delle maggioranze e delle minoranze. 74 Competitiva grazie a un’intensa concorrenza L’obiettivo della politica dei media del Consiglio federale consiste nell’assicurare la competitività delle offerte svizzere nel contesto internazionale. La SRG SSR soddisfa oggi questo obiettivo in tutte le regioni linguistiche, registrando ovunque le quote di mercato più elevate. Presso il pubblico, riscuotono successo le produzioni realizzate in proprio, di qualità uguale alle offerte straniere. Ma competere su questi mercati presuppone che l’azienda sia sufficientemente solida. In Svizzera, a livello nazionale può riuscirvi soltanto un’azienda di «servizio pubblico» a finanziamento misto. Per conservare anche in futuro la sua competitività, la SRG SSR deve avere prospettive finanziarie di crescita continua. Un ristagno o addirittura una regressione degli introiti indebolirebbero molto l’azienda sui mercati internazionali. Mezzi finanziari delle reti tv SRG SSR a confronto con la concorrenza, 2000 (in milioni di franchi) 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 SF DRS RTL ZDF TSR TF1 France 2 M6 TSI R.T.I. RAI Fonte: Osservatorio europeo dell’audiovisivo, Strasburgo/UER-EBU Informations and Statistic Network Grazie alla SRG SSR, azienda di servizio pubblico, la piazza audiovisiva svizzera poggia su basi solide. Il suo know-how, i suoi contenuti, la sua infrastruttura, l’attenzione verso il pubblico e la sua piattaforma pubblicitaria sono altrettante condizioni fondamentali per essere competitivi in Svizzera. Insieme alle emittenti commerciali, la SRG SSR contribuisce alla pluralità del panorama audiovisivo elvetico. Prezzi degli abbonamenti nel 2003 in franchi (IVA compesa) 1 anno di ricezione radiofonica in Svizzera 169.00 1 anno di ricezione televisiva in Svizzera 281.40 Abbonamento annuale NZZ 387.00 Abbonamento annuale Le Temps 365.00 Abbonamento annuale La Regione Ticino 270.00 75 Molto servizio per relativamente poco denaro Alla voce costi, la SRG SSR non teme il confronto con altre offerte mediatiche svizzere e straniere. Pagando il canone radio-tv, ogni famiglia beneficia di una vasta offerta a fronte di un buon rapporto qualità/prezzo. Oggi un’economia domestica paga 1.23 franchi (IVA compresa) per poter scegliere a casa propria da un ampio ventaglio di sette reti televisive, 18 stazioni radiofoniche e siti Internet firmati SRG SSR. I programmi radiotelevisivi della SRG SSR sono esposti a una notevole concorrenza. Dagli anni Ottanta a oggi si sono aggiunte molteplici nuove offerte, svizzere e straniere. Chi è allacciato al cavo può ricevere 50 emittenti televisive e 40 radiofoniche, mentre un impianto satellitare permette di captare centinaia di canali radio-tv. La SRG SSR ha reagito a questa situazione operando accurati adeguamenti. Ha sviluppato i suoi prodotti utilizzando risorse relativamente limitate. E i risultati sono di tutto rispetto: nonostante l’intensa concorrenza, la SRG SSR è ancora la principale emittente radiotelevisiva in tutte le regioni della Svizzera. Dal 1993, il canone radiofonico è aumentato da 153.60 agli attuali 169.00 franchi (+15.40). Ciò corrisponde a un incremento nominale del 10%. Al netto dell’inflazione, l’aumento risulta tuttavia pari soltanto all’1,6% (canone radiofonico del 2003 calcolato sull’indice nazionale dei prezzi al consumo 1993). Il 1° gennaio 2003 vi è stato un adeguamento del 4,19%, che però compensa soltanto la diminuzione dei proventi dovuta all’esenzione dal canone decisa dal Consiglio federale (per considerazioni di politica sociale) e non costituisce un’entrata supplementare effettiva rispetto al 2000. Nel caso della televisione, il canone è aumentato nello stesso periodo da 243.60 a 281.40 franchi (+37.80), pari a un adeguamento nominale del 15,5% e reale del 6,7%. L’adeguamento al 1° gennaio 2003 ammonta al 4,07% e costituisce a sua volta una semplice compensazione di minori entrate. Adeguamenti dei canoni radiotelevisivi in Svizzera dal 1995 (IVA compresa) Data di adeguamento Radio Canone in fr. Adeguamento Televisione Canone in fr. Adeguamento 1995 1.01 160.80 4.7 % 248.40 2% 2000 1.01 (*) 162.20 0.7 % 270.40 8.7 % 2003 1.01 169.00 4.2 % 281.40 4.1 % (*) compreso l’aumento dell’IVA dal 2,3% al 2,4% nel 2001 Negli ultimi dieci anni, il Consiglio federale ha innalzato per due volte i canoni radiotelevisivi. L’adeguamento del 1995, pari al 4,7% per la radio e al 2,0% per la televisione, è andato a vantaggio soprattutto delle PTT. In quell’occasione, la percentuale di spettanza della SRG SSR è stata adeguata – dell’1,9% – soltanto per la televisione. Nel 1999, l’IVA è aumentata dal 2,0% al 2,3%, ma non i canoni, riducendo così dello 0,3% la percentuale SRG SSR. Il 1° gennaio 2000 vi è stato un ulteriore ritocco dello 0,75% per la radio e dell’8,70% per la televisione. A titolo di confronto, nel periodo 1993–2001 i prezzi degli abbonamenti ai quotidiani pubblicati sei giorni la settimana sono aumentati del 35,6%, quelli per le riviste del 21,8%. Dal 1993, le entrate totali della SRG SSR sono progredite di 431 milioni di franchi, passando così da 1060 a 1491 milioni di franchi, con un incremento del 40,7%. Di tale aumento, circa la metà è tuttavia ascrivibile al trasferimento della quota di distribuzione dei canoni radiotelevisivi dalle PTT alla SRG SSR, avvenuto nel 1998. Al netto del rincaro, l’evoluzione delle entrate si attesta al 30,7%. 76 Tasse di ricezione radiotelevisive, nominali e reali (ricezione privata, IVA compresa, in fr./anno) 440 430 Radio+TV nominale Radio+TV reale 420 410 400 390 380 370 360 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Proventi della SRG SSR 1993 a 2001, nominali e reali (canone e proventi commerciali; in base all’IPC del maggio 1993 = 100) 1600 Totale proventi nominali Totale proventi reali 1400 1200 1000 800 600 1993–1997 senza quota di distribuzione/dal 1998 con quota di distribuzione 400 200 0 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 Tutte le fonti di proventi evidenziano tassi di crescita positivi, anche se gli introiti commerciali hanno registrato incrementi tendenzialmente più marcati rispetto ai canoni radiotelevisivi. I tassi di crescita dei canoni, pari rispettivamente al 39,1% per la televisione e al 31,9% per la radio, comprendono una percentuale del 19% circa per l’acquisizione della quota di distribuzione delle PTT nel 1998. A queste entrate aggiuntive si contrappongono costi aggiuntivi per la diffusione dei programmi. Questo cambiamento non comporta oneri aggiuntivi per gli utenti né un aumento delle risorse finanziarie disponibili per la realizzazione dei programmi. 77 Proventi d’esercizio SRG SSR 1993 a 2001, in milioni di franchi ANNO Tasse di ricezione TV Tasse di ricezione Radio Proventi pubblicitari TV Sponsorizzazioni 1993 477 300 210 16 1994 484 308 252 1995 499 309 1996 505 1997 508 Contributi Confederazione/ PTT Altri proventi Totale proventi nominali Totale proventi reali 15 42 1 060 1 060 22 17 57 1 140 1 130 262 22 17 53 1 162 1 132 310 253 29 19 55 1 170 1 130 311 239 26 17 59 1 161 1 116 Cambiamento di sistema dal 1998: la SRG SSR rileva dalle PTT i costi e la responsabilità per la distribuzione 1998 610 398 239 29 27 76 1 379 1 324 1999 604 393 273 35 21 83 1 409 1 343 2000 663 398 304 35 21 99 1 520 1 427 2001 664 396 267 38 29 98 1 491 1 386 Proventi e offerte tv della SRG SSR a confronto Paese Organizzazione Proventi TV 2000 in mio € Reti televisive nazionali regionali internazionali Germania ARD 4 062 1 Regno Unito BBC 3 693 3 4 3 Italia RAI 2 416 3 10 1 Germania ZDF 1 579 1 5 Francia France 3 1 082 1 Francia France 2 1 021 1 Austria ORF 848 2 Spagna TVE 752 2 Svizzera SRG SSR 694 6 Paesi Bassi NOS 580 3 Svezia SVT 431 2 Finlandia YLE 317 2 Danimarca TV2 219 1 Irlanda RTE 208 3 Belgio V VRT 205 2 Portogallo RTP 205 2 2 5 Belgio F RTBF 199 2 Finlandia MTV3 179 1 Norvegia TV2 169 1 Regno Unito S4C 145 1 Islanda RUV 22 1 8 tematiche 15 5 1 1 17 7 4 1 1 1 1 8 • Reti regionali: ad eccezione di ARD le indicazioni corrispondono a finestre di programma regionali • ARD, ZDF: due delle reti tematiche (canale per bambini, Phoenix) appartengono a ARD e ZDF (50% ciascuna) • BBC: le reti internazionali nonché il 50% delle catene reti sono di proprietà di BBC Worldwide Fonte: Osservatorio europeo dell’audiovisivo, rapporto annuale 2002, vol. 1 «Economy of the European audiovisual industry» 2 78 Alla voce costi, la SRG SSR non teme il confronto con altre offerte mediatiche svizzere e straniere. In sintesi, l’entità delle tasse di ricezione dipende in misura decisiva dai seguenti fattori, di cui occorre tenere conto anche nei confronti internazionali: • l’offerta di programmi dal profilo quantitativo (numero di reti, ore di trasmissione) e qualitativo (formato dei programmi, prime televisive realizzate in proprio); • il numero di abitanti e la necessità di decentrare la produzione in funzione delle diverse comunità linguistiche; • le possibilità di finanziamento attraverso i proventi commerciali, tenuto conto delle restrizioni pubblicitarie nonché delle dimensioni e della struttura delle comunità linguistiche; • i contributi diretti/sussidi statali che si aggiungono al gettito delle tasse di ricezione, nonché l’accesso ad altre fonti fiscali (p.es. le autoradio); • il livello nazionale degli stipendi e l’inflazione, che incidono in particolare sugli oneri di personale e sulle spese di distribuzione terrestri. Alla luce di tutto ciò, la SRG SSR idée suisse non teme nessun confronto tra il proprio canone con quello di altre emittenti europee di servizio pubblico. Se, a titolo di paragone, si considera la ricchezza della gamma di programmi, nessun paese di dimensioni analoghe è in grado di offrire altrettanto. Insomma, con risorse relativamente limitate il sistema audiovisivo svizzero produce una rosa di proposte davvero notevole. Numero di reti TV generaliste Popolazione Milioni di abitanti pro rete TV generalista Francia 5 (francese) 59 mio. 12 Germania 9 (tedesco) 82 mio. 9 Italia 5 (italiano) 58 mio. 12 Svizzera 6 (tedesco, francese, italiano) 7 mio. 1 Finanze sotto controllo Il management della SRG SSR è confrontato a molteplici esigenze, a fronte di un quadro finanziario ristretto. Per molte persone, servizio pubblico significa che la SRG SSR è tenuta a soddisfare tutte le richieste. Tuttavia, anche l’incremento dei proventi conosce dei limiti: gli aumenti del canone devono essere motivati concretamente e sono verificati da Mister Prezzi prima della decisione del Consiglio federale. Già oggi i margini di manovra sugli Per garantire il controllo dei costi, la SRG SSR ricorre a diversi strumenti di controlling nonché a organi interni ed esterni. introiti commerciali sono limitati per legge e esposti alle oscillazioni della congiuntura. In periodi difficili, la SRG SSR non può attingere a una «garanzia federale» per la copertura dei deficit. Un compito fondamentale della Direzione generale consiste pertanto nel tenere sotto controllo i costi e se – come negli ultimi anni – le entrate risultano inferiori al previsto, reagire immediatamente con adeguati provvedimenti di razionalizzazione. Controlli interni all’azienda: la SRG SSR dispone di un vastissimo strumentario di controlling e di tutta una serie di organi deputati al controllo finanziario. Si tratta del Comitato del Consiglio centrale e dei Comitati dei Consigli regionali che svolgono le loro attività di controllo analogamente a consigli d’amministrazione nelle società anonime. La Revisione interna effettua regolarmente degli audit su incarico del Comitato del Consiglio centrale. I principali strumenti di controllo interno sono: 79 • un budget finanziario estremamente dettagliato; • una pianificazione finanziaria quinquennale; • un reporting finanziario + conto previsionale, aggiornato ogni 2 mesi; • il programma di controlling; • il controlling T+I (tecnica e informatica); • il controlling HR (risorse umane); • le partecipazioni al controlling; • il controlling dei valori chiave (andamento dei principali parametri sull’arco degli anni); • l’analisi ad hoc a cura dell’audit interno (soprattutto analisi di benchmarking); • il conto economico annuale stilato nel rispetto delle raccomandazioni in materia di tenuta dei conti (FER/RPC); • un reporting dettagliato sul cash management. Controllo aziendale da parte di terzi: il mandato di prestazione e il finanziamento La SRG SSR si consi- attraverso il canone obbliga anche le istanze politiche a esercitare un attento controllo sulle dera un’azienda finanze della SRG SSR. L’articolo 29 dell’attuale Legge federale sulla radiotelevisione esige diretta secondo criteri inoltre una gestione efficace della SRG SSR. L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) aziendali e senza verifica i conti, il budget e il piano finanziario ed emette raccomandazioni all’attenzione finalità di lucro che del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni deriva i propri obiettivi (DATEC). In singoli casi, anche il Controllo federale delle finanze verifica determinati settori. commerciali dalle La SRG SSR dispone inoltre, come qualsiasi altra azienda, di un ufficio di revisione esterno esigenze dei clienti, e verifica regolarmente, anche con l’aiuto di terzi, se gli strumenti finanziari soddisfano dalla legge e dal suo i requisiti di modernità. La società di revisione Ernst & Young ha emesso recentemente un mandato. giudizio eccellente al riguardo. Quote di mercato televisive in prima serata (18.00 – 23.00), 2001 100% 49.4 60.3 58.4 0.1 1.4 39.6 40.2 90% 80% 70% 60% 8.5 50% 40% 30% 42.1 20% 10% 0% Svizzera tedesca Totale estero Totale privati CH Fonte: Servizio di ricerca SRG SSR, Telecontrol Totale SRG SSR Svizzera romanda Svizzera italiana 80 La popolazione svizzera è fondamentalmente d’accordo con le tasse di ricezione Ma i conti devono tornare soprattutto per coloro che pagano il canone radiotelevisivo e seguono i programmi. L’elemento fondamentale per il servizio pubblico è costituito da un elevato grado di consenso tra la popolazione. Stando a diverse indagini, la maggior parte degli svizzeri è favorevole a una radiotelevisione finanziata dal canone, ne sfrutta intensamente le offerte ed è disposta a pagare il canone per non essere confrontata con un eccesso di pubblicità. Tre quarti della popolazione svizzera approvano il modello di finanziamento dei programmi radio-tv basato sul canone. Più della metà degli intervistati è inoltre del parere che l’entità del canone sia adeguata. Le loro conoscenze sull’esatto importo del canone e sulle relative basi sono tuttavia limitate. Solo pochi intervistati hanno saputo dire l’importo esatto, chi lo stabilisce e come/perché (Steinmann/Zaugg 2001: 17). Gli esiti del sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione svizzera possono essere così riassunti: il finanziamento basato sui canoni della SRG SSR gode di un consenso di fondo. Viceversa, non risulta particolarmente gradito un finanziamento dei programmi maggiormente basato sui proventi commerciali (pubblicità e sponsorizzazione). Il canone permette infatti l’autonomia nella realizzazione dei programmi e il finanziamento trasversale alla Svizzera romanda, italiana e romancia. Atteggiamento della popolazione svizzera nei confronti del canone e del finanziamento dei programmi Le seguenti affermazioni sono valide per la SRG SSR DS SR SI Le tasse di ricezione garantiscono un programma più serio di quello che sarebbe realizzato se fosse finanziato unicamente con le entrate pubblicitarie. 1.17 1.93 1.93 La SRG SSR dovrebbe sostenere anche in futuro la cinematografia svizzera, l’orchestra sinfonica, ecc. 1.61 1.63 1.72 Le interruzioni pubblicitarie disturbano. 1.63 1.94 1.84 Anche in futuro la Svizzera tedesca deve continuare a sostenere finanziariamente la radio e la televisione nella Svizzera romanda e italiana. 1.68 1.80 1.33 In rapporto alle sue risorse finanziarie, la SRG SSR realizza programmi validi. 1.73 1.69 1.70 Per la radiotelevisione svizzera, disporre di minori risorse per realizzare programmi rispetto alle emittenti straniere costituisce un fattore negativo. 1.73 1.67 1.58 La Direzione generale a Berna costa troppo. 1.74 1.51 1.72 Il canone garantisce un’informazione autonoma. 1.81 2.00 2.09 La Radio svizzera deve rinunciare alla pubblicità anche in futuro, anche se ciò implica un aumento del canone. 1.99 2.26 2.10 La pubblicità e la sponsorizzazione rendono la televisione svizzera troppo commerciale. 1.96 2.27 2.43 Visto che ricevono il canone, gli addetti ai programmi non devono tener conto delle esigenze del pubblico. 2.22 2.36 2.32 Meglio più pubblicità e un canone più basso. 2.56 2.36 2.52 I dati indicati rappresentano valori medi. Il valore 1 corrisponde a un consenso assoluto, il valore 2 a un consenso parziale, mentre il valore 3 indica un completo dissenso («non sono affatto d’accordo»). Fonte: Steinmann/Zaugg (2001): 23 83 8. UNA COLONNA PORTANTE DELL’INDUSTRIA SVIZZERA DEI MEDIA L’industria dei mass media è una vera e propria colonna portante delle economie nazionali moderne. In Svizzera la SRG SSR è la principale azienda del settore audiovisivo e in assoluto la seconda azienda di mass media in termini di grandezza. Le attività che svolge, gli stipendi e gli incarichi che affida sono fonte di guadagno in tutti i settori e su tutto il territorio svizzero. Esiste un legame strettissimo, ad esempio, tra la diffusione televisiva di eventi sportivi di grande risonanza e gli effetti benefici sull’economia del paese. L’industria cinematografica svizzera si sviluppa grazie alle produzioni della SRG SSR e anche l’industria pubblicitaria ne trae notevoli vantaggi. Le reti radio-televisive SRG SSR sono un’importante piattaforma per sponsor e pubblicitari. Grazie all’impiego e allo sviluppo di soluzioni tecniche d’avanguardia, la SRG SSR dà un forte impulso al livello tecnologico e innovativo della piazza economica Svizzera. Le attività, gli stipendi, gli incarichi e le prestazioni della SRG SSR incidono notevolmente su tutti i comparti dell’economia elvetica. Nelle varie sedi dislocate su tutto il territorio svizzero, la SRG SSR usufruisce in abbondanza di servizi pubblici e privati, consuma acqua, energia elettrica e termica, servizi di telecomunicazione ecc. e investe nelle proprie infrastrutture o ne costruisce di nuove. Spesso gli spazi che utilizza sono presi in affitto. Le unità aziendali e le società affiliate alla SRG SSR si servono di infrastrutture tecniche che necessitano regolarmente di nuove apparecchiature al passo coi tempi, esattamente come le attrezzature degli studi radio-televisivi. Il costante processo di ammodernamento riguarda ovviamente anche le tecnologie della comunicazione e dell’informatica. I giornalisti e i collaboratori della SRG SSR viaggiano ogni giorno con le FFS, usufruiscono dei ristoranti del luogo (per esempio in occasione dei grandi avvenimenti d’interesse pubblico) e pernottano negli alberghi. Nelle proprie sedi, poi, la SRG SSR ha bisogno di una pluralità di materiali, prodotti e servizi, dalla carta per ufficio ai detersivi, dai servizi di vigilanza alle imprese di pulizia. Un contributo sostanziale che la SRG SSR dà all’economia nazionale si concretizza negli incarichi affidati, in seno alle reti radiotelevisive, ad autori, a società di produzione svizzere, nell’ambito di coproduzioni e attraverso l’acquisto dei diritti d’autore. I grandi avvenimenti sportivi, le leghe nazionali, ecc. sarebbero costrette ad un forte ridimensionamento senza i finanziamenti erogati ogni anno dalla SRG SSR. Non da ultimo va ricordato che la SRG SSR contribuisce in maniera determinante all’esistenza di un’agenzia d’informazione nazionale: è uno dei maggiori clienti dell’Agenzia Telegrafica Svizzera. L’indotto che la SRG SSR genera nell’intera economia del paese è visibile in tutte le zone dove essa opera, non solamente nei principali centri economici o nei grossi agglomerati, ma anche nelle regioni periferiche. Una delle maggiori aziende audiovisive in Svizzera Per determinare la grandezza di un’azienda audiovisiva si possono impiegare diversi criteri. Va stabilito però se si debbano prendere in considerazione soltanto le attività relative alla Svizzera o anche quelle svolte all’estero e se tra queste aziende rientrino anche le agenzie pubblicitarie o esclusivamente le società di produzione che operano nel settore audiovisivo. Indipendentemente dai criteri scelti, la SRG SSR si piazza ai primissimi posti. Se effettuiamo il confronto sulla base del numero dei collaboratori, la SRG SSR si aggiudica il primo posto 84 in Svizzera, seguita dalla Ringier SA di Zurigo. Se analizziamo invece il fatturato, la SRG SSR si piazza al secondo posto nella classifica svizzera, preceduta solo dalla PubliGroupe SA di Losanna. Occorre a tal proposito sottolineare che le attività della SRG SSR sono tutte nazionali, vale a dire svizzere. Le principali aziende audiovisive in Svizzera nel 2001 Fatturato in milioni di franchi Collaboratori PubliGroupe SA, Losanna 2 612 3 674 SRG SSR idée suisse 1 491 6 306 Ringier AG, Zurigo 1 063 6 063 756 1 982 Tamedia, Zurigo Groupe Edipresse, Losanna 715 3 000 AG für die Neue Zürcher Zeitung, Zurigo 513 2 078 Basler Mediengruppe, Basilea 512 k. A. Affichage Holding SA, Ginevra 320 684 Espace Media Groupe, Berna 260 1 070 AZ Medien Gruppe, Aarau 201 647 Südostschweiz, Coira 139 837 LZ Medien Holding, Lucerna 135 379 Goldbach Media, Küsnacht 115 300 Clear Channel Holding AG (Plakanda), Cham 104 238 93 444 Vogt-Schild/Habegger Medien AG, Soletta Fonte: Media Trend Journal 6, giugno 2002: 12–17 La SRG SSR sostiene il settore cinematografico svizzero La SRG SSR è la colonna portante del settore cinematografico svizzero. Le sue attività della collegate alla produzione, all’acquisto e alla trasmissione dei film sono essenziali per la cinematografia elvetica. È quanto emerso da uno studio condotto nell’ambito del settore cinematografico e della promozione dei film in Svizzera (Rütter/Vouets 2000). La SRG SSR intraprende nuovi progetti o contribuisce alla loro realizzazione. Senza il suo impegno, la cinematografia svizzera non avrebbe mai potuto ambire alle dimensioni che ha raggiunto. L’industria cinematografica svizzera si sviluppa grazie alle produzioni e alle coproduzioni della SRG SSR. La diffusione di un film svizzero sulle reti televisive della SRG SSR è la via migliore attraverso cui i produttori cinematografici svizzeri possono giungere al pubblico elvetico. L’industria cinematografica svizzera si sviluppa grazie alle produzioni e alle coproduzioni della SRG SSR. Solo in pochissimi casi la realizzazione di un film avviene senza la partecipazione della SRG SSR. Le principali fonti d’introito dell’industria cinematografica elvetica sono, infatti, i fondi pubblici e i contributi di svariate emittenti TV, prima tra tutte, in termini di mezzi, la SRG SSR. «L’UFC [Ufficio federale della cultura] ha un ruolo preponderante quanto allo stanziamento di finanziamenti per la produzione di film. Anche i cantoni, i comuni e la stessa SRG SSR idée suisse forniscono ingenti capitali al settore» (Rütter/Vouets 2000: 58). La SRG SSR «contribuisce in maniera significativa alla 85 creazione di valore aggiunto lordo e di occupazione nell’industria del cinema» (ibidem: 18). È l’unica istituzione in grado di garantire, con una certa continuità, incarichi e posti di lavoro. Secondo lo studio precedentemente menzio- La legge sulla radiotelevisione (LRTV) del 1991 stabilisce che la radiotelevisione nato, nel 1998 la SRG SSR deve «promuovere la creazione artistica svizzera», «incentivare le produzioni ha generato quasi un quinto audiovisive svizzere, segnatamente il cinema» e «considerare per quanto dei posti di lavoro, un buon possibile le produzioni europee». Alla SRG SSR la legge chiede esplicitamente quinto della produzione e un di fornire un contributo allo sviluppo culturale del pubblico, «rivolgendo la quarto circa della creazione massima attenzione alla produzione svizzera» e «di dare spazio alla produzione di valore aggiunto lordo nel audiovisiva svizzera» (articoli 3 e 26 LRTV). ramo cinematografico in Svizzera (ibidem: 114). Per l’esperto di filmologia Vinzenz Hediger dell’Università di Zurigo, la SRG SSR è «l’unica istituzione che dispone di strutture industriali grazie alle quali è in grado di produrre 12 film e sitcom all’anno, l’unica quindi che può offrire posti di lavoro sicuri. È un’ottima cosa» (Facts, n. 3, 18 gennaio 2001: 115). Senza la SRG SSR una produzione cinematografica svizzera di tutto rispetto sarebbe impensabile. In Svizzera si tengono ogni anno 15 festival cinematografici. I due più conosciuti a livello internazionale e più grandi in termini di visitatori sono il «Filmfestival internazionale di Locarno» e «Le Giornate cinematografiche di Soletta». La SRG SSR, in qualità di partner, partecipa in maniera decisiva all’organizzazione di questi festival cinematografici, stanziando ingenti prestazioni finanziarie e in natura destinate al Festival del film documentario «Visions du Réel» di Nyon, al «Festival de cinéma et télévision», al «Cinéma Tout Ecran» di Ginevra, ai festival di Soletta e Locarno (si veda anche il capitolo 6). Finanziamenti stanziati dalla SRG SSR a favore della produzione cinematografica svizzera nel 2001 Contributi della SRG SSR in CHF, numero di film finanziati Svizzera tedesca Svizzera romanda Svizzera italiana Svizzera romancia Sviluppo di progetti 117 000 (7) 56 000 (7) 53 000 (4) – Film d’animazione per il cinema 400 000 (1) – – – 75 000 (7) 89 000 (8) 120 000 (5) – 1 305 000 (14) 785 000 (9) – – Cortometraggi per il cinema Film documentari per il cinema Fiction per il cinema 1 260 000 (5) 1 383 000 (6) 800 000 (4) – Film d’animazione per la TV – – – – Cortometraggi per la TV – – 21 500 (3) – 1 045 000 (14) 925 000 (8) 394 000 (5) 205 000 (2) 5 058 000 (4) 3 102 000 (4) 700 000 (3) 9 260 000 (52) 6 340 000 (42) 23 567 000 (24) Film documentari per la TV Fiction per la TV Totale Fonte: Pacte de l’audiovisuel 2001 205 000 (2) 86 La SRG SSR è una figura chiave nell’industria pubblicitaria svizzera La presenza della SRG Le reti televisive della SRG SSR sono l’unica piattaforma di rilievo per l’economia SSR rende gli avveni- svizzera attraverso la quale rivolgersi a target di pubblico al di fuori del contesto pretta- menti sportivi e cultu- mente locale. Armin Walpen, Direttore generale della SRG SSR, ha ribadito a più riprese rali particolarmente che ulteriori restrizioni in seno alla SRG SSR rischierebbero di danneggiare seriamente attraenti per sponsor l’economia (pubblicitaria) in Svizzera. Della stessa opinione si dice il responsabile e committenti pubblici- dell’Associazione svizzera dei committenti pubblicitari SWA/ASA, Jürg Siegrist. Egli chiede tari. In taluni casi addirittura che vengano «finalmente aboliti (...) vecchi retaggi come il divieto di pubblicità questo è l’unico modo nell’ambito dei programmi radiofonici nazionali» (Marketing & Kommunikation, n. 11, no- per poter finanziare e realizzare certi eventi. vembre 2002: 61). Principale azienda di commercializzazione dei media elettronici in Svizzera, publisuisse è una società affiliata alla SRG SSR che vende in esclusiva spazi pubblicitari televisivi e sponsorizzazione radiofonica, con una strategia vincente per valorizzare i messaggi della sua clientela; publisuisse è un ottimo partner commerciale nel panorama economico elvetico, gestisce centralmente le prenotazioni di tempo d’antenna (spot o sponsoring) su tutte le reti SRG SSR, in un mix di soluzioni crossmediali e di campagne di comunicazione su larga scala (combinazione di sponsoring radio-tv con spot pubblicitari, Teletext e internet). In altre parole, publisuisse aiuta le aziende a sfruttare i vantaggi di ciascun mezzo audiovisivo della Chiunque intenda lanciare una campagna pubblicitaria nazionale non può fare a meno delle reti SRG SSR. SRG SSR. L’approccio crossmedia, per esempio, è stato impiegato in febbraio 2002 durante le Olimpiadi invernali di Salt Lake City. Non solo le agenzie pubblicitarie, ma tante aziende elvetiche hanno raccolto i frutti dell’attenta programmazione radiotv della SRG SSR, della chiara strutturazione delle trasmissioni e della precisione dei dati sulla tipologia e sull’entità del pubblico target. La maggior parte degli spot pubblicitari sono abbinati a determinati spazi televisivi, mentre gli sponsor sono disposti a finanziare una tipologia ben precisa di trasmissioni. Chiunque intenda lanciare una campagna pubblicitaria nazionale non può fare a meno delle reti SRG SSR, le uniche a raggiungere la stragrande maggioranza della popolazione svizzera e a fare da cassa di risonanza nazionale. In altre parole, la dimensione nazionale si ottiene solo sulle reti televisive della SRG SSR, mentre per i committenti pubblicitari locali, le piattaforme migliori sono senz’altro le radio locali. Gli spot pubblicitari rispecchiano sempre lo spirito del tempo e illustrano – con uno sguardo al passato – i cambiamenti avvenuti nella società. Sul sito di publisuisse (www.publisuisse.ch), società affiliata alla SRG SSR, tutti gli appassionati di questo «genere televisivo» troveranno sotto Publispot una banca dati contenente circa 30 000 spot degli ultimi dieci anni. Ad esempio, digitando «Stop Aids» nella rubrica «Freie Suche»/«Recherche libre», si può rivedere lo spot del 1996: Roberto Baggio che sbaglia il rigore nella finale dei Mondiali del 1994. 87 Spese per gli spot televisivi nella Svizzera tedesca, 2001 Finestre pubblicitarie RTL (1+2) 14% SF DRS 47% Sat.1 8% ProSieben 10% TV3 11% Tele24 (fino a nov. 2001) 4% Altre private 3% TV locali 3% Nel 2001 sono stati spesi 547 milioni di franchi per la pubblicità televisiva nella Svizzera tedesca, di cui il 47% per la SF DRS (256 milioni di franchi) e il 53% per i numerosissimi altri concorrenti nazionali o stranieri (291 milioni di franchi). La quota dei concorrenti svizzeri (TV3, Tele24 e altre emittenti locali e private) è stata del 21% (113 milioni di franchi). Fonte: Rapporto di gestione publisuisse 2001: 7 Spese pubblicitarie lorde in Svizzera pro mass media, in milioni di franchi 2000 mio. CHF 2000 in % 2000 Index 2001 mio. CHF 2001 in % 2001 Index 2002 mio. CHF 2002 in % 2002 Index 1 763.8 44.1 100 1 630 42.2 92 1 569.6 417 89 Periodici ad elevata tiratura 702.1 17.6 100 698.8 18.1 100 695.6 18.5 99 Riviste specializzate 252.4 6.3 10 232.1 6.0 92 214.3 5.7 85 Televisione 694.8 16.2 100 685.1 17.7 105 693 17.0 98 Radio 135.0 3.4 100 130.5 3.4 97 140.9 3.7 104 Cinema 38.6 1.0 100 39 1.0 101 36.7 1.0 95 Teletext 22.2 0.6 100 18.3 0.5 82 18.4 0.5 83 Manifesti 404.4 10.1 100 412.5 10.7 102 432.1 11.5 107 Internet 30.6 0.8 100 18.6 0.5 61 16.4 0.4 54 Totale 3 999.0 100.1 100 3 865.0 100.1 97 3 763.1 100.0 94 Quotidiani Fonte: valori calcolati e arrotondati in base ai dati pubblicati sulla NZZ, 29.1.2003, pag. 21 Il mercato pubblicitario in Svizzera continua ad essere dominato dalla stampa. Come si può vedere nella tabella, dei 3763.1 milioni di franchi spesi nel 2002, 1569.6 milioni hanno interessato i giornali quotidiani e 2479.5 milioni sono stati assegnati all’intero comparto della stampa (quotidiani, periodici ad elevata tiratura, riviste specializzate). Il 66% della spesa pubblicitaria è confluita pertanto nel canale «stampa». Benché la spesa per la televisione ammonti a ben 693 milioni di franchi, questo importo rappresenta solamente il 18% delle uscite complessive. 88 Nel ramo pubblicitario- Il mercato pubblicitario svizzero si allontana da quella che è la tendenza rilevata su altri editorale, la televisione mercati esteri. In Svizzera la percentuale della spesa pubblicitaria destinata alla televisione assume – anche in è nettamente inferiore rispetto a quella registrata in Germania (23%), in Austria (25%), Svizzera – un ruolo in Francia (30%), in Gran Bretagna (32%) per non parlare dell’Italia (52%) (Ringier sempre più importante. Werbefibel 2003). Ricordiamo inoltre il principio sancito dalla Costituzione federale: «Devono essere considerati la situazione e i compiti di altri mezzi di comunicazione sociale, soprattutto della stampa» (articolo 93 Cost.). La «fortezza della democrazia» non deve pertanto essere danneggiata da ridistribuzioni di fondi sul mercato pubblicitario. È questa, a prescindere chiaramente dalle dimensioni, la principale differenza rispetto ai grossi mercati pubblicitari in Europa. Non si possono poi ignorare alcuni cambiamenti strutturali di base. Se analizziamo l’evoluzione del mercato pubblicitario elvetico, vi sono tre considerazioni da fare. Primo: nel corso degli anni i finanziamenti pubblicitari sono stati caratterizzati da marcate oscillazioni legate all’andamento congiunturale; non sono mancati autentici crolli. Più recentemente, la dinamica di sviluppo del mercato pubblicitario è stata relegata in secondo piano per favorire la dinamica di sviluppo del prodotto interno lordo (PIL). Secondo: i finanziamenti pubblicitari vengono sempre più sottratti ai mezzi di comunicazione «classici», in quanto si preferiscono le operazioni pubblicitarie dirette. Terzo ed ultimo punto: nel ramo pubblicitario-editorale, la televisione assume – anche in Svizzera – un ruolo sempre più importante. Dall’analisi dell’andamento dei risultati indicizzati del mercato pubblicitario svizzero tra il 2000 e il 2002, la spesa è calata significativamente per la stampa, rimanendo invece – in un contesto economico invariato – stabile in televisione (cfr. tabella, colonna «indicizzato»). Questa tendenza emerge soprattutto in un’ottica di lungo periodo (a partire dal 1985). La SRG SSR rafforza il livello tecnologico e innovativo della piazza svizzera Nel 2001, in Svizzera, il sistema di rilevamento «Radiocontrol» ha superato la prova decisiva, aggiudicandosi così il primato mondiale. Questo sistema per la misurazione elettronica del consumo radiofonico ha già preso piede nel nostro paese. Quasi tutte le emittenti radiofoniche elvetiche verificano/correggono i loro contenuti/formati musicali in base ai dati rilevati dal Radiocontrol. Il sistema, ideato dal Servizio di ricerca della SRG SSR, è stato realizzato in collaborazione con istituti universitari, scuole universitarie professionali e diverse società in Svizzera. Il Radiocontrol è stato insignito del premio «Technologiestandort Schweiz» e del «Prix Innovateur» della SRG SSR. La messa a punto del Radiocontrol mette in luce la competitività tecnologica della Svizzera e le competenze pratiche delle università e scuole universitarie del paese. Come il sistema di Telecontrol per la misurazione del consumo televisivo, anche il Radiocontrol è un prodotto esclusivamente svizzero, il cui progetto è stato promosso dalla SRG SSR. L’hardware e il software sono stati sviluppati e prodotti da piccole e medie aziende del nostro paese. DVB-T: potenzialità e rischi delle nuove tecnologie La SRG SSR ha deciso di aderire al progetto DVB-T della politica europea dei mezzi di comunicazione. DVB-T significa Digital Video Broadcasting, la T sta per terrestre (terrestrial), a indicare la ricezione digitale del segnale tv, da captare con un’antenna tradizionale o da interni. In conformità ai trattati internazionali, nei prossimi anni la diffusione via etere dei programmi televisivi dovrà abbandonare l’analogico e convertirsi al digitale. Molti paesi europei stanno sperimentando il sistema DVB-T o lo hanno già introdotto. In Gran Bretagna, Svezia e nell’area di Berlino il DVB-T è già una realtà. In Svizzera è la SRG SSR che si occupa di effettuare tutti gli sperimenti per l’introduzione del DVB-T: il Consiglio federale, 89 inoltre, ha chiesto di accelerarne i tempi. Nel mese di dicembre 2001 la SRG SSR ha reso operativo un network sperimentale in Bassa Engadina. All’inizio del 2003 questo network è stato allargato anche all’Alta Engadina in occasione dei Campionati del mondo di sci alpino di St. Moritz. Nell’Alto Vallese è in funzione, dall’ottobre del 2001, una rete privata di trasmettitori DVB-T. Nel 2003 verranno avviati in Ticino i lavori per il passaggio ad un sistema digitale di trasmissione via etere dei programmi televisivi. Decisivi per la messa in opera a medio termine del DVB-T saranno non solo i risultati delle conferenze radiofoniche dell’Unione internazionale per le Telecomunicazioni (ITU) che si terranno nel 2004 e nel 2006, ma anche un’offerta interessante di programmi e il numero degli utenti. Come qualsiasi novità tecnologica, il DVB-T presenta vantaggi e svantaggi. Soprattutto nella fase transitoria, dalla diffusione analogica «Limitare le nostre prestazioni di servizio pubblico a quella digitale, il pubblico, le emittenti e il mondo politico a determinate tecniche legate alla tradizione del sono confrontati a entrambe le facce della medaglia. I van- passato vorrebbe dire fare un salto ‘back to the taggi del DVB-T saranno palesi con la sua introduzione com- future’, atteggiamento destinato al fallimento», pleta. Ad esempio, il DVB-T consente di guardare programmi ammonisce Walpen. tv con una buona qualità e a basso costo anche sui televisori Armin Walpen, Direttore generale della SRG SSR portatili. «Portatile» significa poter captare ovunque una rete senza dover allestire impianti complessi, con una piccola antenna «ad asta». Già oggi, sul mercato internazionale, si trovano «zapping box» (decoder posti tra l’antenna e il televisore) a prezzi interessanti. Viceversa, uno degli svantaggi del DVB-T sta nella scarsa rosa di programmi trasmessi nella prima fase. Anche in futuro, comunque, il DVB-T offrirà un numero inferiore di proposte rispetto al cavo e al satellite. Uno degli aspetti a favore del DVB-T è che la ricezione delle reti televisive sarà possibile anche su apparecchi portatili e con buoni risultati qualitativi. Dal profilo mediatico-politico è importante rammentare che, in Svizzera, l’90% circa dei telespettatori guarda i programmi via cavo o via satellite. Il DVB-T, dunque, non rappresenta che un vettore complementare, ma a lungo termine garantirà una copertura televisiva completa e capillare di tutto il territorio, indipendente dai satelliti e dagli operatori commerciali via cavo. Il DVB-T, inoltre, permette di sfruttare al meglio le frequenze per la radiodiffusione e i servizi aggiuntivi. I progressi tecnologici della SRG SSR godono di una buona fama a livello internazionale, soprattutto nel campo della trasmissione di eventi sportivi. Armin Walpen, Direttore generale della SRG SSR, ha ricordato che la SRG SSR è sempre stata una pioniera nel settore tecnologico: «Limitare le nostre prestazioni di servizio pubblico alle tecniche tradizionali vorrebbe dire fare un salto ‘back to the future’, atteggiamento destinato al fallimento», ammonisce Walpen. Risvolti economici positivi della cronaca sportiva Uno studio sull’importanza economica dei grandi avvenimenti sportivi in Svizzera («Volks- La cronaca televisiva wirtschaftliche Bedeutung von Sportgrossanlässen in der Schweiz») ne prende in esame sette della SRG SSR ha tenutisi tra dicembre 2000 e febbraio 2002. Promosso dall’Ufficio federale dello sport, un ruolo chiave quanto è stato realizzato da istituti di ricerca pubblici e privati. Riteniamo utile riassumere qui di alla presentazione seguito i risultati relativi ai due più grandi, e quindi più seguiti: la Coppa del mondo di sci non solo dell’evento svoltasi a St. Moritz nel 2000 e la Gara internazionale del Lauberhorn a Wengen nel 2002. sportivo in sé, In entrambi i casi si è riscontrato che la regione che organizza un avvenimento sportivo ma anche della regione di grande richiamo ha l’occasione, attraverso i mass media, di trasmettere una buona e del paesaggio circo- immagine di sé al pubblico nazionale ed internazionale. Su questo concordano tutti: stante. organizzatori, spettatori e la popolazione locale. Entrambi gli studi corroborano l’idea che la cronaca televisiva, in particolar modo quella curata dalla SRG SSR, ha un ruolo chiave quanto alla presentazione non solo dell’evento sportivo in sé, ma anche della regione e 90 del paesaggio circostante (Rütter/Stettler et al. 2002, Fallstudie Ski-Weltcup St. Moritz 2000, Fallstudie Lauberhornrennen 2002). I due studi dimostrano che esiste un legame molto stretto tra la qualità della cronaca televisiva e i risvolti economici di un avvenimento sportivo di spicco. La presenza e le prestazioni della televisione influiscono in maniera positiva sul fatturato, sulla creazione di valore aggiunto e sul mercato del lavoro dell’intera regione in cui ha luogo l’evento sportivo. Dove arriva la televisione, è certo che seguono anche gli altri mezzi di comunicazione. La pubblicità che ruota intorno alla regione in questione si spinge quindi ben oltre la semplice cronaca sportiva. Nella parte dedicata agli introiti pubblicitari generati dalla telecronaca sportiva vengono citate cifre milionarie. Analizzando invece la visibilità di cartelloni/striscioni e paesaggi durante le dirette televisive, si è calcolato che la pubblicità gratuita della regione durante le innumerevoli inquadrature ha un valore e un impatto impagabili. In occasione della Gara internazionale del Lauberhorn, l’enorme dispiegamento di mezzi tecnici e le novità tecnologiche della SRG SSR hanno La presenza e le prestazioni della televisione influiscono in maniera positiva sul fatturato, sulla creazione di valore aggiunto e sul mercato del lavoro dell’intera regione in cui ha luogo l’evento sportivo. destato notevole interesse, attirando moltissime aziende mediatiche e audiovisive estere. L’intera telecronaca televisiva in diretta è stata trasmessa nei principali mercati europei e oltremare, conquistando nuovi ospiti per l’edizione 2003. Riferendosi ai Campionati del mondo di sci alpino a St. Moritz nel febbraio 2003, Hanspeter Danuser, Direttore dell’ente turistico di St. Moritz, ha sottolineato l’importanza delle inquadrature: «Questi campionati del mondo devono essere l’occasione per confermare e avvalorare il fatto che siamo i leader mondiali nel settore delle vacanze invernali (...) È chiaro che dobbiamo sfruttare (...) il canale della comunicazione internazionale per pubblicizzare la nostra carta vincente: gli sport alpini in una magnifico paesaggio sempre innevato» («Persönlich», dicembre 2002: 17). Le immagini dei campionati del mondo di sci a St. Moritz hanno fatto il giro del mondo e sono state curate dalla SRG SSR. In qualità di Host Broadcaster è stata incaricata di produrre il segnale televisivo internazionale e la frequenza radiofonica internazionale, nonché di coordinare le esigenze di tutte le emittenti radio-televisive svizzere e straniere. Il suo compito è stato quello di garantire una buona diffusione dei segnali in tutto il mondo, con immagini e suoni di qualità. Solo per questo progetto la SRG SSR ha investito 9,5 milioni di franchi. La cronaca dell’evento sportivo ha impegnato 170 collaboratori provenienti da tutte le unità aziendali; 30 telecamere piazzate in più di 60 postazioni hanno immortalato la discesa degli sciatori, riprendendo al contempo la località di St. Moritz in tutta la sua bellezza. Considerando che il 70% dei turisti che frequentano St. Moritz sono stranieri, non si poteva sperare in una campagna pubblicitaria migliore. 93 9. UN DATORE DI LAVORO SU CUI CONTARE Alla fine del 2001, la SRG SSR idée suisse dava lavoro a 6306 collaboratori e collaboratrici altamente qualificati, in un settore economico moderno e improntato al futuro. Con la creazione di 243 nuovi posti di lavoro nel 2001, la SRG SSR ha fornito e fornisce un contributo sostanziale allo sviluppo del mercato del lavoro svizzero. La maggior parte del personale dell’azienda lavora alla confezione dei programmi o nei comparti Produzione e Tecnica e solo una piccola parte è impiegata nel settore amministrativo. Collaboratori qualificati, una politica attiva in materia di formazione e aggiornamento professionale, stipendi equi, prestazioni sociali al di sopra della media (di categoria) e buone condizioni di lavoro sono alcuni dei tratti caratteristici dell’azienda SRG SSR. Al contempo, rappresentano importanti requisiti che permettono alla SRG SSR di produrre e fornire programmi radiotelevisivi di qualità e di adempiere il mandato di servizio pubblico. Risorse umane e relazioni con le parti sociali • La SRG SSR è un datore di lavoro sociale, responsabile e moderno che si impegna in favore di uno sviluppo pragmatico delle relazioni con le parti sociali. • La SRG SSR considera i quadri quali esponenti della responsabilità aziendale, nonché rappresentanti del datore di lavoro dentro e fuori l’azienda, e promuove il loro sviluppo in tal senso. • Per la SRG SSR, le conoscenze e la motivazione delle collaboratrici e dei collaboratori sono altrettanti vantaggi decisivi per la sua concorrenzialità. • Le collaboratrici e i collaboratori vengono incoraggiati da uno stile direttivo orientato al rendimento e da uno sviluppo personale mirato. • In conformità al modello della Management Holding, le unità aziendali sono libere, nei limiti delle condizioni quadro nazionali, di sviluppare e attuare le rispettive strategie delle risorse umane. Estratto dalla Strategia globale della SRG SSR idée suisse 2001–2006 Un organico di 6306 persone La SRG SSR dà lavoro a 6306 collaboratori e collaboratrici1. Nel 2001 sono stati assunti La SRG SSR impiega 808 nuovi collaboratori, mentre 565 hanno lasciato l’azienda (pensionati esclusi). La circa un quarto SRG SSR impiega circa un quarto di tutti i giornalisti e redattori del paese ed è di gran di tutti i giornalisti e lunga il datore di lavoro più importante del settore radiotelevisivo, come sostiene anche redattori del paese Mirko Marr, specialista di mass media, basandosi su un sondaggio condotto in Svizzera ed è di gran lunga il (Marr, Mirko et al. 2001: 61). datore di lavoro più A seconda della funzione e del grado d’occupazione, i collaboratori della SRG SSR sono vin- importante del settore colati da contratti di diverso tipo: il 72% del personale è assoggettato al contratto collet- radiotelevisivo. tivo di lavoro (CCL), il 12% ha un grado d’occupazione inferiore al 30% ed è vincolato da un contratto per cachettista, l’8% ha sottoscritto un contratto di «comédien» e l’1% un contratto d’apprendistato. Il 7% del personale occupa una funzione dirigenziale ed esercita – secondo la definizione della SRG SSR – competenze decisionali di ampia portata. 94 Collaboratori e collaboratrici della SRG SSR per unità aziendale e organizzativa 1 000 800 600 400 200 0 Donne Uomini Totale Totale DG MSC BUS 2 654 3 652 6 306 30 37 67 115 178 293 2 5 7 swissinfo/SRI 96 124 220 SF DRS SR DRS RTR TSR RSR RTSI 554 564 1 118 399 510 909 53 62 115 642 926 1 568 365 496 861 398 750 1 148 Fonte: statistica risorse umane (RU) SRG SSR del 31.12.2001, SRG SSR (casa madre) DG: Direzione generale; MSC: Media Services; BUS: Business Unit Sport TSR e RSR: inclusi i collaboratori vincolati da un contratto di «comédien» Collaboratori e collaboratrici della SRG SSR per tipologia di contratto 4 000 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 0 Donne Uomini Totale Totale Quadro 2 654 3 652 6 306 85 338 423 CCL (occupazione Cachettista (occupa- Apprendisti superiore al 30%) zione inferiore al 30%) 1 958 2 638 4 596 397 346 743 15 20 35 «Comédiens» 199 310 509 Stato: 31.12.2001, SRG SSR (casa madre) «Comédiens»: persone vincolate da un contratto di «comédien» concluso con la TSR e la RSR Gli uomini rappresentano il 58% del personale della SRG SSR, le donne il 42%. Se si considerano le singole tipologie di contratto di lavoro, si osservano differenze marcate: nel caso del CCL e del contratto d’apprendistato, la percentuale di donne è pari al 43%, nel caso del contratto di cachettista la percentuale di donne si aggira attorno al 53%, mentre tra i «comédien» la percentuale di donne raggiunge il 20%. 1 I dati che figurano in questo capitolo valgono solo per la casa madre della SRG SSR (senza le società compartecipate) e si riferiscono al numero di dipendenti rilevato il 31.12. 2001. I dati non includono gli impiegati vincolati da contratti d’opera. 95 Il quadro è assai diversificato anche sul fronte del part-time, che interessa il 43% dei collaboratori in CCL (grado d’occupazione dal 30 al 99%), di cui il 59% sono donne e il 31% uomini. Quasi tutti i quadri lavorano a tempo pieno. Nelle posizioni dirigenziali solo il 13% delle donne e il 2% degli uomini lavorano a tempo parziale. I dati relativi all’anzianità di servizio rivelano che, in media, i collaboratori della SRG SSR (quadri esclusi) lavorano per l’azienda da 9 anni (gli uomini da 11 e le donne da 8), mentre i membri della direzione da 16 anni, anche se in quest’ultimo caso vi sono differenze marcate. L’età media è di 43 anni circa. Il personale SRG SSR proviene da 45 paesi: la maggioranza sono cittadini svizzeri, ma vi sono anche cittadini dei paesi limitrofi (Francia e Italia) o più lontani come la Gran Bretagna, la Spagna e il Belgio. Questa pluralità trova riscontro nel plurilinguismo che contraddistingue l’azienda: il 47% degli impiegati è di lingua tedesca (svizzero-tedesca), il 34% francese, il 16% italiana e l’1,4% romancia. Oltre alle 4 lingue nazionali, alla SRG SSR si parlano altre 15 lingue, come l’arabo, il polacco e l’ungherese. Rispetto alla ripartizione linguistica della popolazione svizzera (64% tedesco, 19% francese, 7% italiano, 0,5% romancio e 9,5% altre lingue), il tedesco (svizzero-tedesco) risulta sottorappresentato, le altre lingue sovrarappresentate. Assunzioni e partenze di collaboratori e collaboratrici SRG SSR nel 2001 300 250 200 150 100 50 0 Totale DG MSC BUS swissinfo/SRI Totale assunzioni 808 Totale partenze 565 Differenza 243 8 4 4 48 35 13 1 1 0 47 30 17 SF DRS 273 203 70 SR DRS RTR TSR RSR RTSI 136 91 45 14 7 7 165 97 68 79 61 18 37 36 1 Stato: 31.12.2001, SRG SSR (casa madre) Esclusi i pensionamenti e i collaboratori vincolati da un contratto di «comédien» e da un contratto per cachettista 96 Stipendi equi Secondo uno studio del quotidiano zurighese «Handelszeitung», condotto ogni anno in collaborazione con l’azienda Rütter+Partner concert group, il settore dei media fa registrare i costi di personale più alti per numero di dipendenti. Secondo i dati 2001, pubblicati nell’edizione del 25.9.2002, i costi del personale, incluse le prestazioni sociali, ammontano a 123 000 franchi pro capite. I costi di personale superiori alla media rispecchiano le ele- I costi di personale superiori alla media rispecchiano le elevate qualifiche dei dipendenti e il ruolo che viene riconosciuto loro nelle aziende del settore. vate qualifiche dei dipendenti e il ruolo che viene riconosciuto loro nelle aziende del settore. La vera «risorsa» di quest’ultime, infatti, è costituita dal know-how e dalla creatività dei dipendenti. Ogni «produzione propria» e ogni programma sono unici e recano l’impronta individuale di tutti coloro che hanno partecipato alla sua confezione. La produzione radiotelevisiva è complessa ed esige la collaborazione di diverse categorie professionali: creativi, tecnici e personale amministrativo. Ogni giorno, redattori, cameraman, tecnici del suono, animatori, visagisti e molti altri lavorano sotto pressione e a stretto contatto, a orari irregolari e talvolta, a seconda della rete, 24 ore su 24. Nel 2001 la SRG SSR ha erogato circa 593 milioni di franchi tra stipendi, indennità e prestazioni sociali, in media circa 130 000 franchi per un tempo pieno (stipendio lordo). Se si considerano i rimborsi spese, gli oneri di personale corrispondono al 41% dei costi d’esercizio complessivi, ovvero alla stessa somma spesa per i programmi e per la loro produzione (44% dei costi d’esercizio). A fine 2002, la SRG SSR e l’SSM (Sindacato svizzero dei mass media, partner sociale della SRG SSR) hanno portato a termine le trattative salariali 2003 per il personale assoggettato al CCL. Dopo una serie di negoziati costruttivi, tesi a riconfermare la SRG SSR quale datore di lavoro sociale e equo, è stato convenuto un aumento della massa salariale dello 0,6% in generale e dell’1,6% per provvedimenti salariali individuali adottati dalle singole unità aziendali, per aumenti salariali individuali, nonché per ricompensare prestazioni straordinarie e superiori alla media. Inoltre, a tutti i collaboratori è stato versato un contributo unico di 300 franchi a titolo di contributo ai premi della cassa malati. È stato possibile ottenere questo risultato positivo – se si considera l’intero settore – per diversi motivi interni alla SRG SSR, non da ultimo grazie a misure di risparmio adottate tempestivamente. Costi del personale nel 2001 Per un organico di 6306 collaboratori (= 4583 posti a tempo pieno) Totale SRG SSR Costi per ogni posto a tempo pieno Stipendio 470 643 000 102 693 Indennità 27 346 000 5 967 Prestazioni sociali 95 429 000 20 822 593 418 000 129 482 Totale 97 In Svizzera, il tema degli stipendi dei dirigenti è diventato d’attualità dopo che alcuni Sul fronte della retri- top manager hanno negoziato e ottenuto indennità estremamente generose quando buzione dei manager, ancora l’economia era in una fase di rilancio. Ora che il clima congiunturale è meno roseo, la SRG SSR non deve devono rispondere a domande delicate, ad esempio in che misura i loro stipendi siano giu- temere il confronto stificati, se giudicano il loro trattamento salariale in linea con le prestazioni che forniscono con le altre imprese o se è proporzionato alle responsabilità che si assumono. Sul fronte della retribuzione dei svizzere. manager, la SRG SSR non deve temere il confronto con le altre imprese svizzere. Se comparati con altre società commerciali, altre aziende del servizio pubblico o con il settore pubblico, gli stipendi che la SRG SSR versa ai suoi top manager sono assai modesti, come dimostrano le cifre fornite e pubblicate dall’azienda. La SRG SSR attua già da tempo e di propria iniziativa ciò che dovrebbe essere imposto per legge: si attiene infatti agli standard informativi della Corporate Governance allo scopo di permettere il raffronto con altre aziende e, in futuro, il raffronto diacronico. Retribuzione dei top manager della SRG SSR 2001, in CHF Fissa Variabile Totale in media Procapite Presidente del Consiglio centrale (1) 74 000 0 74 000 74 000 Membri del Consiglio centrale (8) 134 00 0 134 000 16 750 384 000 50 000 434 000 424 000 1 729 000 278 000 2 007 000 286 700 Direttore generale, in veste di presidente del comitato direttivo (1) Membri del comitato direttivo (7) La situazione è ben diversa sul fronte della retribuzione dei giornalisti e dei redattori. Rispetto ai colleghi attivi negli altri media, i giornalisti e i redattori della SRG SSR sono pagati bene: quasi tre quarti di essi guadagnano più di 6000 franchi mensili. «Alla SRG SSR, i giornalisti insoddisfatti del loro stipendio sono piuttosto un’eccezione», scrive Mirko Marr al termine del sondaggio condotto in diverse redazioni svizzere (Marr, Mirko et al. 2001: 69, 112). Anche l’inchiesta ancora più recente condotta da Vinzenz Wyss in diverse redazioni giunge alla stessa conclusione: tra i collaboratori della SRG SSR intervistati, il 95% dei collaboratori delle reti radiofoniche e l’89% dei collaboratori delle reti televisive considera il proprio stipendio «adeguato». Inoltre, i collaboratori della SRG SSR si dicono soddisfatti – più della media – dell’infrastruttura tecnica in dotazione (Wyss, Vinzenz 2002: 332f). Cassa pensioni SRG SSR La SRG SSR si impegna non solo per la retribuzione dei propri collaboratori, ma anche per la loro previdenza professionale. Per questo motivo ha creato di recente la sua cassa pensioni, concretizzando l’esito della votazione generale condotta tra il personale (aprile 2002). Ovviamente, ciò causerà alla SRG SSR un aumento dei costi, giustificati tuttavia – a detta della direzione – dai vantaggi per gli assicurati. Spetta ora al Consiglio di fondazione, composto pariteticamente da rappresentanti del datore di lavoro e dei dipendenti, creare e strutturare il sistema previdenziale aziendale, che potrà essere adeguato direttamente alle esigenze dei collaboratori. La cassa pensioni della SRG SSR offre i seguenti vantaggi: possibilità di riscattare anni assicurativi fino al 20° anno d’età, calcolo della rendita in funzione degli anni assicurativi, pensionamento anticipato già dal 58° anno d’età, possibilità di liquidare interamente la rendita di vecchiaia sotto forma di capitale e prestazioni minime garantite vincolate allo stipendio in caso di invalidità/morte del coniuge o partner. Il passaggio degli assicurati dalla Cassa pensioni della Confederazione (CPC) alla Cassa pensioni della SRG SSR è avvenuto lo scorso 1º gennaio 2003. 98 Nel settore radiotelevisivo la SRG SSR è l’unica azienda ad aver adottato un CCL Il ruolo della SRG SSR come parte contraente del CCL è definito nella strategia 2001–2006: «La SRG SSR è un datore di lavoro sociale, responsabile e moderno, che si impegna in favore di uno sviluppo pragmatico delle relazioni con le parti sociali.» Il suo partner contrattuale è il Sindacato svizzero dei mass media (SSM), che rappresenta gli interessi degli impiegati del settore dei media elettronici. Nel preambolo del CCL, entrato in vigore nel 2001, la SRG SSR riconosce i seguenti principi: • «La SRG SSR rispetta il principio dell’uguaglianza; garantisce al suo personale l’uguaglianza dei diritti senza distinzione di sesso, origine, lingua, appartenenza politica, sindacale o religiosa. • La SRG SSR si impegna a realizzare pari opportunità tra uomini e donne a tutti i livelli e si preoccupa di essere d’esempio; mira a consentire alle donne l’accesso a tutte le professioni e livelli gerarchici dell’azienda. In tal modo verrà incrementata la percentuale di donne a ogni livello e in ogni funzione in cui sono sottorappresentate. • La SRG SSR fa sì che ciascuno, a prescindere dal tasso d’occupazione, possa realizzarsi secondo le proprie competenze ed esperienze professionali e lavorare in maniera creativa e produttiva; accetta il lavoro a tempo parziale di ambo i sessi e in tutti i livelli gerarchici, posta la compatibilità con gli obiettivi dell’azienda e di programma. • La SRG SSR riconosce la funzione costruttiva del suo partner contrattuale SSM. Le parti contraenti promuovono le loro relazioni reciproche. • Le parti contraenti si impegnano affinché la SRG SSR possa assolvere pienamente il suo mandato di servizio pubblico. La SRG SSR impone alle produzioni su mandato gli stessi requisiti di qualità richiesti per le sue produzioni.» Il CCL della SRG SSR può essere consultato sul sito www.srgssrideesuisse.ch (rubrica «Basi legali», «Contratti»). Un impegno costante a favore della formazione e dell’aggiornamento professionale La SRG SSR considera La SRG SSR considera che le conoscenze e la motivazione delle collaboratrici e dei colla- che le conoscenze boratori siano vantaggi decisivi per garantire la propria competitività. Le collaboratrici e e la motivazione delle i collaboratori vengono incoraggiati da uno stile dirigenziale orientato al rendimento e dallo collaboratrici e dei sviluppo personale mirato. Questi due principi figurano nella strategia della SRG SSR e sono collaboratori siano precisati all’articolo 12 del CCL: «La SRG SSR provvede alla formazione e all’aggiornamento vantaggi decisivi per professionale continui e si assume tutti i costi che ne derivano.» Nel 2001 l’azienda ha speso garantire la propria 2,4 milioni di franchi per la formazione esterna dei propri collaboratori e collaboratrici (escluse competitività. le spese e le assenze). I numerosi corsi di formazione e d’aggiornamento interni hanno un peso sostanzialmente più rilevante. Con questi corsi la SRG SSR si propone di formare i giornalisti assunti da poco, familiarizzandoli alle specificità della radio e della televisione. In particolare, gli addetti ai programmi frequentano corsi di diritto e deontologia dei media, gli animatori e animatrici perfezionano la dizione, i redattori migliorano le loro conoscenze nel settore dell’inchiesta e del reportage, i cameraman migliorano le tecniche di ripresa, i superiori frequentano corsi di gestione del personale, gli informatici si formano a nuovi software e così via. A titolo d’esempio, per la sola SF DRS i costi di formazione interna ammontano a circa 1,3 milioni di franchi. Parallelamente, la SRG SSR versa ogni anno altri 950 000 franchi in due fondi destinati alla formazione dei collaboratori e amministrati da una commissione composta da 4 membri (2 rappresentanti della SRG SSR e 2 del SSM): 800 000 franchi vanno al Fondo di creatività e 150 000 franchi al Fondo d’incoraggiamento. Il Fondo di creatività è a disposizione di tutti i collaboratori che partecipano alla produzione di programmi e che potrebbero, a tale titolo, 99 beneficiare dei diritti d’autore. Ogni cinque anni possono attingere al fondo per partecipare a corsi, workshop, soggiorni linguistici, programmi di volontariato o viaggi di studio quale perfezionamento individuale volto a promuovere la qualità dei programmi in senso ampio. L’importo massimo per ogni domanda ammonta a 10 000 franchi, in casi motivati anche di più. Il Fondo d’incoraggiamento è destinato principalmente ai collaboratori che non possono ricorrere alle prestazioni del Fondo di creatività, ossia che non sono né autori né interpreti. Il fondo promuove da un lato progetti creativi e originali nel settore della gestione del personale e dei programmi, in genere realizzati in collaborazione tra diversi collaboratori. Dall’altro, è a disposizione per misure individuali che servono allo sviluppo personale. Nel 2001 sono state inoltrate 83 domande di contributo al Fondo di creatività e 23 al Fondo d’incoraggiamento: tutte sono state accolte. I contributi sono stati impiegati ad esempio per girare un documentario, per collaborare ad un progetto di aiuto allo sviluppo, per uno studio universitario, per un workshop di teatro, per un corso di informatica o per scrivere un libro. La maggior parte delle unità aziendali formano apprendisti e permettono ai giovani di muovere i loro primi passi nella vita professionale. Sostanzialmente, la SRG SSR offre posti di formazione nei settori dove può garantire l’accompagnamento e il sostegno ottimale dei giovani e dove sussistono i presupposti tecnici, infrastrutturali e di personale: si tratta soprattutto del settore amministrativo, informatico e tecnico. Nel settore giornalistico la SRG SSR offre corsi pratici di formazione e stage. Nel 2001 la SRG SSR ha formato 35 apprendisti, nel 2002 33, di cui 10 nell’unità Media Services, 21 alla SF DRS, SR DRS e TSR (7 ciascuna) e 2 alla RSR. Dal 2003 anche swissinfo avrà un La SRG SSR contribuisce non solo alla formazione dei suoi collaboratori e delle sue collaboratrici ma anche alla formazione degli operatori dell’intero settore audiovisivo nazionale. posto d’apprendistato. In futuro la RTR prevede di formare apprendisti soprattutto nel settore commerciale e informatico; nella sua nuova struttura, la RTR ha infatti già previsto i relativi posti. La SRG SSR contribuisce non solo alla formazione dei suoi collaboratori e delle sue collaboratrici ma anche alla formazione degli operatori dell’intero settore audiovisivo nazionale. Sostiene infatti il centro di formazione audiovisiva di Lucerna (MAZ, Medienausbildungszentrum) con lo stanziamento di un contributo annuo di 200 000 franchi. Numerosi collaboratori della SRG SSR trasmettono il loro know-how e le loro conoscenze nei corsi organizzati dal MAZ, che tiene tra l’altro corsi in comune con i servizi di formazione della SF DRS e della SR DRS. In Svizzera, la SF DRS è il centro di competenza per introdurre i giornalisti all’arte del «fare televisione». Ne è la prova il fatto che il MAZ, la Scuola universitaria professionale di Winterthur, la Scuola di giornalismo Ringier e l’Università di San Gallo inviano i loro studenti ai corsi organizzati dalla SF DRS. Nella Svizzera romanda la SRG SSR ha contribuito a fondare nel 1990 la «Fondation des médias romands pour la formation des journalistes (FMR)», che sostiene il Centre Romand de Formation des Journalistes (CRFJ). Per ulteriori informazioni sul centro di Lucerna e il CRFJ consultare i siti www.maz.ch e www.crfj.ch. 100 Pari opportunità alla SRG SSR: definiti gli obiettivi – lanciati i primi progetti pilota Nel CCL della SRG SSR il tema delle pari opportunità è menzionato esplicitamente a più riprese: nel preambolo (già menzionato), all’articolo 4 sull’attribuzione dei posti («A parità di qualifiche, verrà privilegiato il sesso sottorappresentato nel settore, nella professione o nel livello gerarchico interessato») e all’articolo 19 sulle pari opportunità («Ciascuna UA è tenuta a negoziare con l’SSM provvedimenti per incentivare le pari opportunità. Tra questi rientra la creazione di condizioni quadro tali da conciliare obblighi professionali e incombenze familiari»). Nel 2002 l’Unione sindacale svizzera (USS) ha commissionato uno studio per analizzare i diversi contratti collettivi di lavoro dal punto di vista delle pari opportunità. L’analisi ha rilevato che dal 1998 è stato fatto qualche passo avanti e che la questione delle pari opportunità è «decisamente radicata» nel CCL della SRG SSR, della Posta e delle FFS (cfr. Fankhauser, Lilian 2002: 41). Effettivamente, il CCL della SRG SSR contiene nuove disposizioni in tal senso. Innanzitutto, viene incrementata la percentuale di donne a ogni livello e in ogni funzione Controlling delle pari opportunità: l’esempio dell’azienda pilota Schweizer Radio DRS in cui sono sottorappresen- Entro il 2005, la SR DRS intende mantenere – e in alcuni casi aumentare – la si applica ai rapporti di lavoro quota di donne con funzioni dirigenziali; in particolare vuole mantenere l’at- alla SRG SSR pari ad almeno tuale quota del 25% per il livello quadri 2, passare dal 23 al 30% per il livello il 30% di un tempo pieno quadri 3 e aumentare dal 25% al 35% la quota di donne nel livello quadri 4. (prima solo ai collaboratori tate, in secondo luogo il CCL impiegati al 50%), in terzo I punti forti delle attività svolte finora sono: luogo viene privilegiato – a • formulazioni non sessiste nei resoconti e nei rapporti parità di qualifiche – il sesso • sensibilizzazione dei giornalisti nell’ambito della formazione sottorappresentato nel settore, nella professione o nel e dell’aggiornamento professionale livello gerarchico interes• contributi finanziari integrativi per la custodia dei figli (per conciliare obblighi professionali e incombenze familiari) • possibilità d’impiego a tempo parziale e job-sharing anche per le funzioni dirigenziali sato, infine il contratto prevede un congedo pagato di 5 giorni al padre per la nascita di un figlio. www.gleichstellungs-controlling.org/pilote/drs.html Il CCL della SRG SSR prevede già da tempo disposizioni progressiste nel campo del congedo maternità, dell’assegno per i figli e del congedo parentale. La SRG SSR concede infatti 16 settimane di congedo maternità, versa assegni mensili pari a 213 franchi per figlio (fino al 16 ° anno d’età, poi 244 franchi fino al 18 ° anno d’età), concede alla madre o al padre, a richiesta, un congedo non pagato fino a 12 mesi alla nascita di un figlio, oltre a pagare nel frattempo i contributi d’assicurazione dovuti dal datore di lavoro alla Cassa pensioni: un’offerta considerata «estremamente favorevole» (ibid.: 21). Nel CCL 2001 viene dato rilievo all’obbligo per ogni unità aziendale di negoziare con l’SSM provvedimenti volti ad incentivare le pari opportunità, tra cui rientra la creazione di condizioni quadro tali da conciliare obblighi professionali e incombenze familiari. Perché questo sviluppo positivo? Per prima cosa, in veste di datore di lavoro del servizio pubblico, la SRG SSR deve attenersi più delle altre aziende commerciali agli obiettivi della legge sulle pari opportunità, visto e considerato il suo ruolo di azienda modello. In secondo luogo, nei negoziati per il varo del nuovo CCL, l’SSM aveva L’azienda del servizio dichiarato prioritaria la questione delle pari opportunità. Dal canto suo, comunque, la SRG pubblico SRG SSR SSR era già sensibilizzata alla questione: basti pensare che la sua delegazione negoziale – funge da modello. così come quella dell’SSM – era composta per la metà da donne. 101 Il primo passo verso le pari opportunità è stata la formulazione degli obiettivi. Si tratta ora Controlling delle pari di adottare misure concrete e di verificarle. Per questo motivo, Schweizer Radio DRS, swiss- opportunità: un pro- info/SRI e Media Services collaborano al progetto dei sindacati SSP e SSM «Controlling getto a cui collaborano delle pari opportunità» finanziato dalla Confederazione. L’obiettivo del progetto è di inte- Schweizer Radio DRS, grare le pari opportunità nei processi di pianificazione e di decisione delle imprese. La base swissinfo/SRI e MSC. sono obiettivi specifici (MbO, management by objectives) e statistiche specifiche di genere. La direzione aziendale approva obiettivi strategici per garantire le pari opportunità. Nell’ambito dei normali processi MbO vengono poi convenuti con i dirigenti obiettivi annuali. La responsabilità della realizzazione degli obiettivi spetta quindi ai dirigenti e non ad un responsabile delle pari opportunità o al servizio del personale. I risultati vengono valutati nel quadro dei colloqui di valutazione annuali, che possono influire ad esempio sulle componenti variabili individuali di prestazione. La valutazione si basa su parametri chiaramente definiti. Il progetto «controlling delle pari opportunità» prevede 3 tappe: la prima si è concentrata sull’elaborazione degli strumenti (2001/2002), la seconda è dedicata al loro collaudo (2002/2003 circa) e la terza si svolgerà all’insegna del trasferimento delle esperienze, che verranno integrate in un manuale (2004 circa). Per ulteriori dettagli consultare il sito www.gleichstellungs-controlling.org. Gli asili nido sono un contributo concreto inteso a permettere alle madri di esercitare un’attività professionale. Solo la RTSI ha un asilo nido proprio. Dal mese di settembre 2001 offre 12 posti per bambini fino a 3 anni. Le famiglie pagano un contributo, la RTSI copre il deficit. RSR, swissinfo/SRI e Media Services (un’unità organizzativa della SRG SSR) hanno «acquistato» o prenotato negli asili nido della regione alcuni posti per i figli dei collaboratori, a prezzi agevolati. La SF DRS sostiene la creazione di un’associazione che ha aperto un asilo nido destinato ai bambini dei collaboratori della SF DRS, del tpc e di altre ditte nelle vicinanze. Attualmente, la SF DRS finanzia l’asilo nido con un contributo modesto. Nel periodo preso in esame, la TSR era in trattative con il Canton Ginevra. Dal canto suo, la SR DRS versa, a determinate condizioni, un contributo finanziario integrativo per la custodia dei figli. Totale collaboratori Donne SRG SSR 6 306 42% Swisscom 17 600 37% FSS 23 100 10% La Posta 51 400 48% 3 938 000 44% Popolazione attiva in Svizzera Fonti: statistica RU SRG SSR/Fankhauser, Lilian 2002:8/Ufficio federale di statistica 2002:7 (SAKE 2001) 103 10. RIASSUNTO 1. Programmi radiotelevisivi per tutti La SRG SSR idée suisse è garante dell’esistenza di reti radiotelevisive in tutte le quattro regioni linguistiche della Svizzera. L’offerta comprende 7 reti televisive, 18 reti radiofoniche, siti web complementari e servizi Teletext. La varietà dei media e delle lingue è altrettanto ampia quanto quella dei contenuti: oltre ad offrire notiziari, servizi speciali e spazi d’approfondimento dedicati alla politica, alla cultura, alla società e allo sport, il pubblico dispone di programmi d’intrattenimento, telefilm, sitcom, radiodrammi, spettacoli, talk-show e musica. A seconda della tipologia di rete/pubblico l’orientamento è più mirato all’informazione o all’intrattenimento. Le reti della SRG SSR, infine, sono di matrice prettamente svizzera. 2. Programmi di qualità In quanto maggiore azienda svizzera attiva nel settore dei media elettronici, la SRG SSR è particolarmente esposta. Trattandosi, inoltre, di un servizio pubblico, le sue prestazioni sono valutate in modo molto severo. Con la sua gamma di prodotti, la SRG SSR si espone quotidianamente al giudizio degli utenti radio-tv, allo sguardo critico del mondo politico, economico e audiovisivo e all’occhio severo di chi vigila sul rispetto delle leggi. La qualità della gamma di programmi radio-tv è un fattore decisivo per la credibilità e la ragion d’essere dell’azienda. Per questo motivo la qualità dell’offerta è controllata da istanze interne ed esterne. Verso la metà degli anni Novanta la SRG SSR svolse un ruolo di pioniere istituendo un controlling dei programmi. 3. Uno spazio audiovisivo nazionale Molteplicità (dei programmi) e unità organizzativa (assetto societario): la SRG SSR ha fatto proprio questo binomio fondamentale della Svizzera, proponendo programmi radiofonici e televisivi equivalenti nelle quattro lingue nazionali. Quello della SRG SSR è quindi un contributo fondamentale alla Willensnation e alla coabitazione pacifica. Le trasmissioni d’informazione si incrociano – indirettamente – nello spazio audiovisivo nazionale, creando una base culturale comune alla maggior parte dei cittadini. Far accedere alle stesse informazioni telespettatori e radioascoltatori di tutta la Svizzera (presupposto fondamentale del sentire, decidere e agire comuni) è una delle missioni della SRG SSR. 4. Una radiotelevisione indipendente In Svizzera non esiste una «radiotelevisione di Stato». In una democrazia è indispensabile che i media siano totalmente autonomi. La Costituzione federale tutela l’indipendenza del sistema radiotelevisivo mentre la Legge federale sulla radiotelevisione chiede alla SRG SSR di garantire la propria autonomia attraverso un’organizzazione adeguata. Ad assicurare ulteriormente l’indipendenza economica della SRG SSR interviene il suo modello economico. Fondato sul finanziamento misto (proventi del canone e introiti pubblicitari), esso consente di offrire un servizio pubblico indipendente da umori congiunturali. Come dimostrano i sondaggi di opinione, l’azienda gode della massima fiducia e attendibilità presso la popolazione svizzera. 5. La SRG SSR incarna la solidarietà Un aspetto fondamentale delle prestazioni di servizio pubblico offerte dalla SRG SSR è la solidarietà tra maggioranze e minoranze. Ciò si manifesta non solo nel modello di finanziamento, nella scelta dei programmi o nelle relazioni con il pubblico, ma anche in seno all’organizzazione istituzionale e professionale dell’azienda. Così facendo, la SRG SSR facilita 104 la comprensione, nonostante le tensioni esistenti, tra le diverse aree linguistiche e culturali, tra le regioni e le subregioni, tra le fasce di pubblico maggioritarie e minoritarie. 6. Una componente importante della cultura svizzera La SRG SSR svolge la propria missione culturale in quanto, ogni giorno, concede ampio spazio all’arte e alla cultura di tutti i giorni nei suoi programmi. Ma la SRG SSR non si limita a mostrare la cultura, bensì la promuove e la produce; contribuisce alla creazione culturale dal profilo finanziario e organizzativo, in particolare alla produzione cinematografica svizzera. Sostiene grandi manifestazioni culturali come l’Expo.02, ed è al tempo stesso partner di svariate istituzioni culturali. Le sue reti radiofoniche e televisive rispecchiano il quadrilinguismo svizzero e svariate trasmissioni hanno sviluppato forme di cultura proprie e popolari. In veste di custode della cultura, la SRG SSR contribuisce a tutelare il patrimonio culturale della Svizzera. 7. I conti tornano per tutti Senza canone, niente programmi. Senza programmi, niente introiti pubblicitari e senza una ripartizione solidale dei proventi complessivi, non potrebbero esservi reti radio-tv in tutta la Svizzera. Le finanze della SRG SSR sono un sistema finemente calibrato di cui tutti – in ultima analisi – beneficiano. Per il controllo dei costi, la SRG SSR ricorre a diversi strumenti di controlling, nonché a organi interni ed esterni. Di conseguenza, non teme il confronto con altre offerte mediatiche svizzere ed estere. Offre molto servizio per una somma di denaro relativamente esigua. La maggioranza della popolazione elvetica è favorevole al modello di finanziamento della radiotelevisione, poggiante sul canone. 8. Una colonna portante dell’industria svizzera dei media L’industria dei mass media è colonna portante delle economie nazionali moderne. Le attività, la massa salariale, gli appalti e le prestazioni della SRG SSR incidono notevolmente su tutti i comparti dell’economia elvetica e su tutto il territorio svizzero. Esiste un legame strettissimo, ad esempio, tra la diffusione televisiva di eventi sportivi di grande risonanza e il conseguente indotto sull’economia del paese. L’industria cinematografica svizzera si sviluppa grazie alle produzioni della SRG SSR e anche il settore pubblicitario ne trae notevoli vantaggi. Le reti radio-televisive SRG SSR sono un’importante piattaforma per sponsor e pubblicitari. Grazie all’impiego e allo sviluppo di soluzioni tecniche d’avanguardia, la SRG SSR dà un forte impulso allo stato dell’arte tecnologico e all’innovazione della piazza economica Svizzera. 9. Un datore di lavoro su cui contare A fine 2001, la SRG SSR idée suisse dava lavoro a 6306 collaboratori e collaboratrici altamente qualificati, in un settore economico moderno e improntato al futuro. Si tratta di un contributo sostanziale allo sviluppo del mercato del lavoro svizzero. La maggior parte del personale lavora alla confezione dei programmi o nei comparti Produzione e Tecnica; solo una piccola parte è impiegata nel settore amministrativo. Collaboratori qualificati, una politica attiva in materia di formazione e aggiornamento professionale, stipendi equi, prestazioni sociali al di sopra della media di categoria e buone condizioni di lavoro sono alcuni dei tratti caratteristici dell’azienda SRG SSR. Sono questi gli importanti requisiti che permettono alla SRG SSR di proporre programmi radiotelevisivi di qualità. rete generalista orientata alla musica con programmazione speciale nelle ore serali rete musicale con repliche di alcuni programmi della DRS1 antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale DRS2 DRS3 Musigwälle 531 antenna (OC), cavo, satellite, internet e digitale dialetto svizzero tedesco e tedesco dialetto svizzero tedesco e tedesco tedesco dialetto svizzero tedesco e tedesco Lingua(e) scelta di programmi informativi della DRS1 informazioni musicali quota di parlato: 16% quota di musica: 84% attualità, approfondimenti, temi e servizi che interessano un pubblico giovanile quota di parlato: 82% quota di musica: 18% cultura, società, approfondimenti, radiodrammi, features quota di parlato: 29% quota di musica: 71% attualità e approfondimenti (focalizzati sulla Svizzera e soprattutto sulla Svizzera tedesca), programmi di servizio, tendenze, intrattenimento quota di parlato: 58% quota di musica: 42% Contenuti canzoni, oldies, musica popolare e musica leggera, jazz, colonne sonore, musical, opere, operette e musica classica «leggera» musica pop (di giorno); dalle 20.00: programmazione speciale musica seria: classica, jazz, concerti e programma musicale con brevi commenti musica leggera e pop degli ultimi 50 anni, con chiara predilezione per i successi degli anni ‘60 e ‘70 Musica 1 Sei volte al giorno nella programmazione della SR DRS1 interviene uno splitting per trasmettere i radiogiornali regionali di Berna, Friborgo e Alto Vallese (RGB), Zurigo e Sciaffusa (RFZ), dei due semicantoni di Basilea (RFB), Argovia e Soletta (RAS), della Svizzera orientale (ORG) e della Svizzera centrale (ZRG). rete generalista a vocazione culturale rete generalista orientata al parlato, rete ammiraglia per l’informazione antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale DRS11 Formato Ricezione Rete Reti di lingua tedesca Panoramica delle reti radiotelevisive e dei siti web della SRG SSR idée suisse 50 anni e oltre 25 a 45 anni pubblico interessato ai temi socioculturali 45 anni e oltre Pubblico target 410 000 917 000 620 000 1993 000 Numero medio giornaliero di telespettatori/ascoltatori nel 2001 3% 11% 5% 41% Quota di mercato (24h, lu–do) www.mw531.ch www.drs3.ch www.drs2.ch www.drs1.ch Siti web 105 antenna, cavo e satellite (segnale codificato) rete d’informazione cavo e satellite (segnale codificato) continua della SF DRS e della PTV AG SF 2 SF info antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale La Première Espace 2 Couleur 3 Reti di lingua francese antenna, cavo e satellite (segnale codificato) SF 1 rete musicale per target giovani rete musicale e culturale rete generalista, informazioni, intrattenimento, servizio rete complementare della SF DRS, channel sharing con la società PTV AG rete principale della SF DRS radio interattiva e multimediale con musica e informazioni per il segmento di pubblico più giovane cavo, satellite, internet e digitale Virus Formato Ricezione Rete Reti di lingua tedesca francese francese francese dialetto svizzero tedesco, tedesco e romancio dialetto svizzero tedesco e tedesco dialetto svizzero tedesco, tedesco e romancio dialetto svizzero tedesco Lingua(e) programmazione musicale ben identificabile e accessibile; un parlato a cura dei giovani per i giovani; informazioni specifiche riflessione, analisi e approfondimento; appuntamenti classici, parlati e d’attualità radiogiornali, flash e magazine d'informazione; intrattenimento, rubriche di società e spazi d’umorismo replica dei programmi d’informazione della SF DRS e della PTV AG sport, film, programmi per la gioventù, programmi didattici per le scuole attualità e approfondimenti su temi che riguardano la politica, l’economia e la cultura, programmi d’intrattenimento, serie televisive e sport spazi d’approfondimento basati sull’attualità, programma d’approfondimento «Sensor», speciali musica «Sounds!», «Bounce» e «Shake» quota di parlato: 20% quota di musica: 80% Contenuti pop-rock durante la giornata; la sera e al week-end tutte le tendenze specializzate musica classica; trasmissione in diretta dalle sale concertistiche in Svizzera e Europa; ma anche musiche tradizionali, jazz, etno, creazioni contemporanee programmazione musicale per un largo pubblico, 50% di canzoni francesi, 60% degli ultimi 5 anni; rubrica d’attualità musicale pop e trend music; dalle 22.00 programmazione speciale con musica alternativa, hiphop e dance Musica giovani esigenti (15 a 35 anni) radioascoltatori della RSR, consumatori di cultura, curiosi tutti i radioascoltatori della Svizzera romanda popolazione della Svizzera tedesca popolazione della Svizzera tedesca popolazione della Svizzera tedesca 15 a 25 anni Pubblico target 136 000 131 000 578 000 1000 33 000 129 000 28 000 Numero medio giornaliero di telespettatori/ascoltatori nel 2001 5% 4% 36% 0.2% 6% 27% 0.1% Quota di mercato (24h, lu–do) www.couleur3.ch www.rsr.ch www.rsr.ch www.sfdrs.ch www.sfdrs.ch www.sfdrs.ch www.virus.ch Siti web 106 antenna, canale complemencavo e satellite tare della TSR (segnale codificato) TSR2 informazione e approfondimento dell’attualità, fiction di qualità, offerta culturale, intrattenimento sport nazionale e internazionale, programmi per bambini, telefilm, repliche italiano rete per i giovani, programmazione prevalentemente musicale antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale antenna, cavo canale TSI principale, italiano e satellite con programmazione (segnale codificato) generalista antenna, cavo canale TSI complee satellite mentare, con pro(segnale codificato) grammazione mirata Rete Tre TSI 1 TSI 2 italiano argomenti che interessano i giovani, intrattenimento quota di parlato: 20% quota di musica: 80% rete generalista a italiano vocazione culturale e d’approfondimento antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale Rete Due cultura, spazi d’approfondimento, radiodrammi quota di parlato: 30% quota di musica: 70% rete generalista, rete ammiraglia per l’informazione attualità e approfondimenti, programmi di servizio, tendenze, intrattenimento quota di parlato: 30% quota di musica: 70% rete per gruppi target specifici con programmi sportivi, culturali e per la gioventù rete generalista destinata ad un largo pubblico musiche di successo, informazioni, giochi antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale italiano francese francese francese Rete Uno Reti di lingua italiana antenna, canale principale cavo e satellite della TSR (segnale codificato) rete musicale (popolare, francofona) TSR1 Option Musique antenna (OM), cavo, satellite, internet e digitale, FM 90.8 a Ginevra – – pop, rock, musica italiana, trend music (ultimi 5 anni) musica seria: classica, jazz, concerti e programmi musicali con brevi commenti musica leggera e pop degli ultimi 50 anni con chiara predilezione per la musica italiana – – repertorio francofono al 70%, una scelta maggiore: «la chanson comme vous l’entendez» italofoni residenti in Svizzera e nelle regioni limitrofe del Norditalia italofoni residenti in Svizzera e nelle regioni limitrofe del Norditalia 15 a 35 anni pubblico interessato alla cultura e agli approfondimenti 35 anni e oltre popolazione della Svizzera romanda popolazione della Svizzera romanda radioascoltatori della Svizzera romanda, appassionati della «chanson française» 95 000 184 000 51 000 31 000 150 000 528 000 984 000 223 000 5% 26% 9% 8% 52% 5% 26% 8% www.rtsi.ch www.rtsi.ch www.rtsi.ch www.rtsi.ch www.rtsi.ch www.tsr.ch www.tsr.ch www.rsr.ch 107 antenna (OUC), cavo, satellite, internet e digitale antenna, cavo e satellite (segnale codificato) Radio Rumantsch Televisiun Rumantscha (repliche di programmi della DRS: tedesco e svizzero tedesco) romancio Lingua(e) siti web della Radio et Télévision Suisse Romande: www.tsr.ch, www.rsr.ch sito web della Radio e Televisiun Rumantscha: www.rtr.ch www.swisspolitics.org – la piattaforma politica di www.swissinfo.org www.svizzera-in-vista.ch – la finestra interattiva sulla Svizzera Francese Romancio In 4 lingue In 7 lingue attualità e approfondimenti sulla e per la Svizzera romancia e i Grigioni quota di parlato: 30% quota di musica: 70% attualità e approfondimenti sulla e per la «Svizra rumantscha» Contenuti sito web della SRG SSR idée suisse: www.srgssrideesuisse.ch 5 programmi su SF 1: romancio «Telesguard» (finestra d’informazione in onda dal lunedì al venerdì), «Cuntrasts» (magazine domenicale), «Controvers» (programma di politica in onda quattro volte all’anno), «Istorgia da buna notg» (storie della buonanotte, in onda la domenica), «In pled sin via» (programma di riflessioni cristiane, in onda quattro volte all’anno) 00.00–06.00 replica dei programmi della DRS1 21.00–24.00 replica dei programmi della DRS3 18.15–21.00 programma per i giovani 06.00–18.15 programma generalista Formato In 4 lingue Siti Web Ricezione Rete Reti e programmi di lingua romancia – In 5 lingue In 9 lingue Italiano Tedesco 18.15–21.00 rock, tecno, hiphop 06.00–18.15 pop, rock, musica popolare (romancia), musica classica Musica In pled sin via: 450 000 telespettatori Istorgia da buna notg: 62 000 telespettatori Cuntrasts: 48 000 telespettatori Telesguard: 173 000 telespettatori 28 000 ascoltatori al giorno (fonte: Radiocontrol) Numero medio di telespettatori/ascoltatori nel 2001 la quota di mercato di TvR nei programmi della SF1 non può essere rilevata separatamente per la Svizzera romancia, poiché la base di rilevamento è troppo ristretta 14% della popolazione che capisce il romancio nella regione dei Grigioni e Sargans Quota di mercato (24h, lu–do) www.ideesuisse.ch – Esposizione nazionale svizzera www.swissinfo.org – Switzerland’s news and information platform sito web della Radio e Televisione svizzera di lingua italiana: www.rtsi.ch siti web della Radio und Fernsehen DRS: www.sfdrs.ch, www.srdrs.ch popolazione svizzera che capisce il romancio; grazie ai sottotitoli di TxT tutte le persone interessate ai temi che toccano la Svizzera romancia popolazione svizzera che capisce il romancio Pubblico target www.rtr.ch www.rtr.ch Siti web 108 109 Bibliografia Blum, Roger (2000): Der Beitrag des Presserates zur Qualitätssicherung im Journalismus. 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