Gennaio

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Gennaio
So bene che questo eserctzto è impegnativo. Imparare a pregare e a
comprendere la Parola di Dio chiede pazienza e perseveranza, interpretare le
sfide di questo tempo e conoscere le sofferenze de li' uomo domanda maturità e
responsabilità.
Non potete sostenere tutto questo da soli. E, infatti, Gesù non ha chiamato un
singolo apostolo, ma un gruppo: "Ne costituì Dodici" (Marco 3, 14 e 16).
L' evangelista Marco lo ripete due volte in poche righe. Sapeva bene Gesù che
uno da solo non avrebbe potuto sostenere la grandezza di quel compito.
da: DIONIGI TETTAMANZI, Li chiamò a sé perché stessero con lui.
(Omelia alla Redditi o Sy mboli 2009)
N e costituì dodici ...
In preghiera ...
dalla nostra vocazione
p er ogni vocazione
Gennaio 2012
Ora siamo invitate alla riflessione personale e, quindi, a condividere, per
arricchirci ree iprocamente ...
'
.
Preghiera (fatta da una solista)
Ti rendiamo grazie, Signore, perché ci hai chiamato a seguirti tenendo lo
sguardo sempre fisso su di te.
Tu ci guardi con infinito amore e altro non ci chiedi di amare.
Tu ci chiedi di andare oltre la misura stabilita, decidendo ogni giorno nel cuore
il santo viaggio che ci porta ad abbracciare la tua croce, la Chiesa e l' umanità
intera.
Fa di noi dei discepoli fedeli , ardenti di quell'autentico amore che ci rende
dimentichi di noi stessi e tuoi appassionati seguaci, perseveranti nell 'ora della
prova, umili servi dei nostri fratelli , testimoniando con la vita che lasciarsi
afferrare da te è la più bella, affascinante avventura, l ' unica veramente degna di
(Annamaria Cànopi)
essere vissuta.
INTRODUZIONE
Nell 'essere uniti a Cristo, nel partecipare alla sua vocazione-missione di salvezza,
si sperimenta la bellezza e la fecondità di ogni risposta al! 'Amore divino.
Anche noi desideriamo porci in ascolto della voce del Signore affinché, plasmate
dalla sua grazia, e formate dal suo esempio, diveniamo "vere apostole ", testimoni
del suo amore a tutti gli uomini, in particolare ai giovani.
Padre nostro
Preghiamo: O Signore, tu ci hai chiamati con amore eterno, fa ' che conosciamo
il mistero della nostra vocazione, il senso del nostro cammino, il termine della
nostra ricerca. Fa' che ci sentiamo da te veramente amati, e per questo
nominati, chiamati, inviati. Ottienici di riconoscere in te il senso ed il
significato del cammino della nostra esistenza, delle vicende liete e tristi, banali
o eccezionali per le quali camminiamo. Concedici di comprendere come tutta la
nostra vicenda ha la sua radice, fonte e sorgente in Te. Amen
Mi metto alla presenza di Dio:
• facendo un segno di croce
• per lo spazio di un minuto mi pongo sotto lo sguardo del Padre
• per alcuni istanti mi guardo come lui mi guarda
• chiedo a Lui, nel nome di Gesù, di donarmi il suo Spirito d' Amore.
Canto: Dove due o tre... (o un canto allo Spirito)
IN ASCOLTO DELLA PAROLA
Dal vangelo secondo Marco
3, 13-19
Gesù salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne
costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a
predicare con il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al
quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni
fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e
Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo,
Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
Gesù non è quasi mai solo; è sempre accompagnato dai suoi apostoli.
Ciò che conta non è mai il loro agire, bensì lo stare con lui, ascoltarlo e insieme
discutere le difficoltà che sentono nello stare con lui. Solo così, a poco a poco, si
formeranno. E il modo di vivere di Gesù che deve diventare "esperienza di vita".
E questo avviene anche in noi quando riviviamo il Vangelo e meditando/o lo
traduciamo in un colloquio vivo con Gesù e ci sentiamo in comunione con lui.
Solo così, come avvenne fra Gesù e i discepoli, possiamo toccare con mano i
successi e gli insuccessi di una vita apostolica e imparare a superare ogni
difficoltà e a stare, malgrado ogni ostacolo o sofferenza, con Gesù e a
immedesimarci nel suo modo di vivere.
Risonanza biblica
Rit.: Bonum est confidere in Domino
Bonum sperare in Domino (oppure Ubi caritas et amor ... )
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la
buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne ...
Le 8,1-2
Rit.
Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello
spezzare il pane e nelle preghiere. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni
cosa in comune. At 2,42.44
Rit.
Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e
familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti,
avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. Ef2,19
Rit.
Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà,
dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di
conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Ef 4,1-3
Rit.
Breve pausa
ALLE NOSTRE FONTI
Dagli scritti di Elisabetta Vendramini
Oh grazia che è quella a noi data! Fra mille, voi scelte per Gesù! Da una
eternità destinate ad operare nella sua vigna, come gli apostoli! Deh! siamo
noi tutte, come loro, povere di spirito e di beni!
Istr. 2,4
Il Signore ci elesse come gli apostoli per il bene del nostro piccolo mondo di
queste dateci figlie.
E 649
La messe in cui Dio ci pose è veramente apostolica. Delle figlie che ci inviò
non poche paragonare possiamo ai compagni di Gesù, eletti per
fondamentali pietre della sua chiesa. Conosce ben egli di quali soggetti
abbisogniamo per il disimpegno delle nostre obbligazioni e nell'inviarci le
rozze, le goffe e le povere, credi tu che a suo tempo non le voglia quali
abbisognano essere per il bene delle povere inferme nelle quali è nascosto.
E324
Per riflettere ... (da leggere con pause che aiutino l 'interiorizzazione)
Dallo sguardo sulla folla Gesù passa a quello sul gruppo dei Dodici.
Ha scelto lui, tra i di~cepoli che lo seguivano, quelli che ha voluto, quelli che
portava nel cuore. E una scelta dettata dalla cura e dal bene più che
dall'efficienza e dalla strategia. L'evangelista sottolinea anche lo scopo di
quella elezione: "Perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il
potere di scacciare i demoni" (Marco 3, 14). Non sono due dinamiche
contrapposte e neppure in alternativa. Scandiscono, invece, il ritmo di una
vocazione equilibrata ed autentica.
Penso ai movimenti del cuore. Il ritmo cardiaco è cadenzato da sistole e
diastole. Quando il cuore si stringe il sangue viene spinto fuori e raggiunge
tutte le estremità del nostro corpo irrorandole. Quando il cuore si allarga il
sangue vi rientra.
Passiamo dall'immagine alla realtà: chi si stringe attorno a Gesù diventa capace
di raggiungere i fratelli e chi raggiunge i fratelli diventa capace di portare al
cuore di Gesù l'umanità intera. Il nostro cuore non si deve indurire. Il battito
non deve rallentare. Occorre mantenere un ritmo fluido e regolare. Più ci
alleniamo al tempo della sistole e della diastole più diventeremo capaci di
vivere la pienezza della nostra vocazione.
Più ci stringiamo attorno a Cristo e più sapremo arrivare anche ai fratelli più
lontani e più poveri.