trovandomi in ambienti silenziosi, ho imparato a emettere io stesso

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trovandomi in ambienti silenziosi, ho imparato a emettere io stesso
Nato nel 1961 a Pontedera (Pisa), oltre a essere uno
dei montatori del suono più corteggiati dal cinema
italiano, Mirco Mencacci ha fondato l'etichetta
discografica Samworld, specializzata soprattutto
nel jazz. Ha lavorato in molti film, tra cui Le fate
ignoranti (Ferzan Ozpetek), La meglio gioventù (Marco
Tullio Giordana), Notte prima degli esami (Fausto
Brizzi). Foto di Giacomo Bernasconi de Luca
apprezzati sound designer del cinema
internazionale: è a lui che registi come
Ferzan Ozpetek o Marco Tullio Giordana si affidano per progettare il sonoro
dei loro film. E fu a Mencacci che Antonioni chiese, per il suo ultimo lavoro,
di riprodurre il “suono del silenzio” che
circonda il Mose di Michelangelo, nella trovandomi in ambienti silenziosi, ho
basilica di San Pietro in Vincoli (Roma). imparato a emettere io stesso dei suoni particolari, per riuscire a conoscerli:
Crede che avrebbe fatto questo lavoro, se in questo modo, per esempio, posso sapere a quale distanza da me si trovi una
non avesse perso la vista?
Me lo sono domandato tante vol- bottiglia su un tavolo.
te. Da bambino volevo fare lo psicologo: ero affascinato da quelle persone
A proposito di silenzio: Antonioni le chieche, in qualche modo, percepivo cose di catturarne il suono nella basilica di
me “diverse”. All’istituto per ciechi in
San Pietro in Vincoli. Lei però ha più volte
cui studiavo, ero capace di rimanere ad
affermato che quel suono, in realtà, non
ascoltare per intere giornate i racconti
esiste.
degli altri bambini. Ma la mia passione
Per ricostruirlo, infatti, ci vollero 64
per il suono si era già manifestata all’e- piste audio: c’era il riverbero dei passi
tà di tre anni: un amico aveva un re- sulla navata, lo scricchiolio del legno,
gistratore “Geloso”, uno dei primi sul le rondini all’esterno. Si trattava di una
mercato, ed ero ipnotizzato dalle vo- sensazione, in realtà: perché il silenzio,
ci e dai rumori registrati; tanto che al- nel nostro mondo, è quasi impossibila fine riuscii a convincere mio padre a le da trovare. Siamo invasi dall’inquicomprarmene uno. Credo che la cecità namento acustico: pochi lo sanno, ma
abbia accentuato questo mio interesse, ogni anno, soltanto in Europa, muoioperché mi ha costretto a fare molto più no più di 100mila persone per questo. E
affidamento sull’udito per poter vivere altri 25 milioni hanno problemi sociali
normalmente.
e sanitari molto gravi.
terreno e diverse università che stanno
collaborando con noi: il parco coprirà
80mila metri quadri, divisi tra 45 percorsi sonori, un centro di ricerca e diversi laboratori.
Che tipo di attività si svolgeranno all’interno?
Studieremo le modalità con cui gli
uomini interagiscono col suono, soprattutto dal punto di vista emozionale
e psicologico. Anche i visitatori daranno il loro inconsapevole contributo: all’interno dei percorsi, che saranno
di tipo ludico, e alcuni dei quali si svolgeranno al buio, studieremo la loro reazione emotiva a eventi sonori anche
molto intensi.
Lei è famoso per aver visitato i luoghi più
improbabili per catturarne l’audio. Quali
le sono rimasti più impressi?
La cima dello Stromboli, probabilmente: il vulcano è uno degli ambienti
sonori più maestosi che si possano immaginare. C’è questo continuo fluire di
gas e sensazioni; è una forza mostruosa ma quasi materna, in qualche modo.
E poi anche una camera iperbarica in
fondo al mare, per i sommozzatori che
lavoravano nelle piattaforme petrolifere: sotto pressione, le loro voci diventaÈ per questo che ha immaginato il Parco vano sempre più sottili.
Dicono che, ascoltandone la voce, lei riesca a determinare la stazza e perfino il
del suono?
Quanti file sonori crede di aver accumulaSì, per cercare di studiare il procarattere di chi le sta davanti. E che posto in archivio?
sa addirittura indovinare la forma e le di- blema, visto che non è mai esistito un
Troppi per tenerne il conto. A Lucmensioni di ambienti e oggetti, dal modo centro di ricerca multidisciplinare in
materia: noi ne realizzeremo uno che ca, per registrare i suoni attorno al lain cui riflettono il suono...
Si chiama eco-localizzazione: è la
stessa tecnica che usano i pipistrelli
per volare senza andare a sbattere. Inizialmente l’ho usata in maniera inconsapevole: quando entravo in un nuovo
ambiente, dal modo in cui le varie frequenze sonore vi si diffondevano, riuscivo a ricostruirlo acusticamente,
muovendomi al suo interno. Col tempo,
servirà ad accelerare e a interconnettere le nuove scoperte. Per anni abbiamo
cercato di farlo in Toscana: avevamo
individuato il posto e ottenuto il patrocinio della Regione, ma la burocrazia
italiana ci si è messa di mezzo e, dopo
aver perso anni, abbiamo scelto a malincuore di trasferire tutto in Inghilterra. Lì abbiamo già un costruttore, un
SuperAbile INAIL
15 Giugno 2016
go di Puccini (per il film Puccini e la
fanciulla, di Paolo Benvenuti), servirono centinaia di ore di riprese per ottenere appena qualche minuto d’audio.
Il problema è che non butto mai nulla, ma quasi mai scelgo di riutilizzare
materiali di vecchi film: sono convinto
che ogni lavoro meriti d’essere sviluppato da zero.