Scheda 4 - Analisi del film “Departures” di Yojiro Takita
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Scheda 4 - Analisi del film “Departures” di Yojiro Takita
LABORATORIO “LE NUOVE VIE DEL SACRO NEI FILM E NELLE CANZONI” Scheda 4 - Analisi del film “Departures” di Yojiro Takita Analisi di alcune scene Scena 1 – Il film apre con i fari di un’auto, che si fanno strada nella nebbia, micropararabola dello sviluppo del soggetto, mentre la mente del protagonista va alla sua infanzia. Oltre le partenze del titolo, il film contiene anche quelle della ricerca interiore, sulle onde dei ricordi, resa difficile dall’abbandono del padre. Due tanoestetisti all’opera preparano i cadaveri per la cremazione con estrema delicatezza e rispetto, aiutando i parenti ad accogliere l’evento e a riconciliarsi Scena 2 – Un’orchestra esegue una sinfonia di Beethoven, il clima è trionfale (Inno alla gioia), ma gli squarci di inquadratura sul pubblico, pian piano, rivelano il fiasco economico, confermato dal direttore, che la scioglie. Due scene al contrario: la sconfitta della morte, resa nobile dalla riconciliazione del padre con il figlio transessuale, la prima, e il trionfo musicale, che si stempera nel disastro economico dell’evento. Un ribaltamento di logica per affermare la chiave di lettura del messaggio: la leggiadrie della morte, cancello di una futura vita. Metafora del polpo: resta vivo quando dovrebbe essere morte e muore quando dovrebbe riprendere vita. Scena 5 – Il demo per gli addetti ai lavori dimostra il potenziale umoristico anche di un film che presenta un funerale dietro l’altro. Ancora un ribaltamento: sarà proprio questa scena a portare la crisi nella giovane coppia. Scena 9 – Partono diverse piccole sottoparabole: parabola del violoncello, che ritorna piccolo; parabola del salmone, che ritorna dove è nato; la parabola degli uccelli, che si alzano leggeri in volo; la parabola del sasso parlante. Scena 11 – Rimproverati aspramente per un ritardo irrisorio, i tanoestetisti restituiscono al marito la gioia di pensare alla bella moglie scomparsa. Scena 14 – La moglie, che il film ha sempre mostrato dolcissima, supportiva, disposta a rinunce per il bene comune cede al pregiudizio sul tipo di lavoro del marito. Razionalmente, ha pienamente ragione: la paura, che essa incute, deriva dalla non conoscenza, non familiarità (sorella morte). Scena 20 – Proprio l’assistere alla cerimonia, il constatare l’effetto di rappacificazione che essa dona, diventano l’elemento di svolta, di consapevolezza. La padrona del bagno si fa sacrificio di salvezza per gli altri, mentre l’addetto alla cremazione ci sintetizza il messaggio. Scena 23- Tutte le sottoparabole e la stessa parabola-film si chiudono, in particolare quella del sasso, che diventa elemento di amore fecondo nei confronti del bimbo in grembo alla madre. Rivelazione del volto del padre. Piano storico (della storia del film) Il lavoro delicato dei tanoestetisti, che avvicinano realtà in sofferenza, confrontandosi col momento della morte. La paura pregiudiziale della stessa. L’amore delicato di una coppia. Caratterizzazione personaggi: Tanoestetista – Segnato dall’assenza del padre, di cui ha dovuto assumere il ruolo, discrepanza tra la sensibilità musicale e la sua capacità tecnica di riproduzione, persona in ricerca di senso profondo della vita. Moglie – Dolcissima, presente, si affida ciecamente (quasi un atteggiamento di preghiera). Il suo reagire deriva da una paura pregiudiziale. Ma anche dall’avvertire un tradimento per fiducia cieca riposta Maestro tanoestetista – Attegiamento del Padre: ascolta, intuisce, dirotta il destino, vede l’errore e sa aspettare la correzione. Ottimo cuoco. Piano religioso (tutto ciò che c’è di trascendente) Presentarsi a Dio, come esseri fatti a sua immagine, nonostante la corruzione della carne e del peccato. Devozione verso i morti non come superstizione, ma come ammissione di piena dignità della vita. Poesia del bello, della musica, applicata ad una realtà, la morte, significativa della nostra esistenza. Mistero (spazio di congiunzione tra i due piani) La delicatezza liturgica della preparazione dei cadaveri alla cremazione. La dolcezza della coppia di sposi. La sapienza paziente del maestro tanoestetista. Il sacrificio della padrona dei bagni. La presenza attenta dell’addetto all’inceneritore. La paura della collega di lavoro. Il violoncello. I sassi parlanti . I salmoni. Gli uccelli.