Cattiva Maestra Televisione/1
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Cattiva Maestra Televisione/1
ilcorpodelledonne.net – formazione: nuovi occhi per la tv i 14 mag 2009 Cattiva Maestra Televisione/1 Chi è in grado di criticare la televisione, non guarda più la televisione, o la guarda distrattamente. Lo sapevamo e lo si evince dalle mail che arrivano al blog. Spesso invece chi guarda tanta tv non ha i mezzi per interpretarne i messaggi. Molti psicologi dell'infanzia consigliano di non lasciare mai i bambini da soli davanti allo schermo, ma di seguire con loro la visione. Stessa cosa vale a mio avviso per i ragazzi e anche per tutti quelli che subiscono la tv e non hanno maturato un senso critico. Che fare? Continuare a raccontarci le cose tra di noi? E' possibile condividere la nostra critica con chi guarda la tv e fornire loro gli strumenti necessari a una percezione corretta? I brani tv che seguono sono tratti da Domenica In Salute, trasmissione della domenica pomeriggio di RAI 1. Ve li proponiamo, perchè si prestano ad essere utilizzati per un percorso didattico . Vi chiederei di guardare prima i due brani e poi di continuare la lettura. Domenica In Salute - Rai1 - 19 aprile 2009 - parte 1 Domenica In Salute - Rai1 - 19 aprile 2009 - parte 2 La prima cosa che notiamo è la presenza di due adulti maturi che discutono intorno alle modificazioni del corpo di una ragazza molto giovane. Le figure solitamente “di riferimento” quindi gli adulti, utilizzano la ragazza come oggetto. Si evidenzia l'attrattiva del prodotto in vendita proposto: una protesi mammaria. Notiamo il medico che mostra una protesi manipolandola, mostrandola agli spettatori. Notiamo che si sta parlando di un'operazione chirurgica. Notare la dimensione surreale della situazione. Leggiamo il giuramento di Ippocrate. La donna adulta fa riferimento alla dimensione del seno della ragazza prima della operazione definendolo “ meno di una coppa di champagne”, dimensione non sufficiente ma che “comunque ti ha consentito di avere un fidanzato”. Notare come qui si stia passando il messaggio che un fisico non rispondente ai diktat del mercato, può compromettere la possibilità di stabilire una relazione d' amore. Si fa riferimento ad un “prima” e ad un “dopo”. Questa è una tecnica di marketing molto efficace, usata spesso in pubblicità. Non eticamente accettabile se l'oggetto in questione è un essere umano all'interno di una trasmissione il cui titolo fa riferimento alla salute. Qui la presentatrice guarda allusivamente e compiaciuta i seni della ragazza: si percepisce approvazione da parte della donna adulta per i risultati ottenuti. La donna adulta fa riferimento alla decisione della ragazza di operarsi al seno dicendo “ la tua è un'età in cui uno decide della propria vita”. La presentatrice chiede trionfante alla regia di fare una ripresa dell'alto dei seni operati. Qui il medico assicura che si tratta di chirurgia seria. Il pubblico applaude. Domandarsi cosa applaude: - la riuscita dell'operazione? - la professionalità del medico? - la protesi? Cattiva Maestra Televisione/2 E' possibile condividere la nostra critica con chi guarda la tv e fornire loro gli strumenti necessari a una percezione corretta? Io credo che sia possibile provarci. Molti di voi hanno scritto evidenziando come la televisione si stia avviando verso una parità di “maltrattamento”: sempre più spesso infatti la proposta del maschile è volgare ed umiliante e, così come avviene per le donne, non rappresentativa di un maschile che possa educare ed essere preso a modello. Il brano che segue è tratto da Scherzi a parte edizione 2009, trasmissione in prima serata di Canale 5. Ve lo proponiamo, perchè si presta ad essere utilizzato per un percorso didattico . Vi chiederei di guardare prima il brano e poi di continuare la lettura. Scherzi a parte - Canale5 - 19/02/09 Anche qui, come nell’ultimo video esaminato, la prima cosa che notiamo è la presenza di due adulti maturi che discutono intorno al corpo di una ragazza molto giovane. Le figure solitamente “di riferimento” quindi gli adulti, utilizzano la ragazza come oggetto. I due uomini hanno entrambi quasi 50 anni. Viene introdotto il tema dello sketch: sorprendentemente è l’Ecologia, tema serio che desta serie preoccupazioni. La ragazza introduce l’argomento e contemporaneamente si spoglia. La telecamera si sofferma sull’espressione di un altro maschio adulto: proviamo a dare un nome alla sua espressione. Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, la ragazza, nonostante la situazione, “regge” il copione: notiamo come riesca ad avere uno sguardo sempre ironico che le impedisce di cadere nel ridicolo. Notiamo l’inquadratura sul sedere della ragazza subito dopo che la medesima ha introdotto il tema del risparmio energetico. La ragazza finisce lo sketch e simula di volere uscire: uno dei due presentatori la trattiene: portiamo l’attenzione sul contrasto tra i due presentatori adulti vestiti e la ragazza giovane quasi nuda: stimoliamo una riflessione sul tipo di messaggio inviato. Qui notiamo: -i tre adulti vestiti -la giovane nuda -la comicità che riporta ai famosi discorsi da bar dei maschi giovani. Riflettiamo sull’età dei conduttori. Viene svelato il gioco: nessun tema, seppur importante, può reggere il confronto con il lato B della ragazza. Notiamo come la giovane, nonostante in mutande, regga bene la scena. Chiediamoci se così si può dire dei suoi colleghi maschi maturi. Ribadiamo che è assolutamente accettabile che un uomo maturo corteggi una giovane... Dipende da come... Cattiva Maestra Televisione/3: Vorresti tua figlia nuda sui calendari? E' possibile condividere la nostra critica con chi guarda la tv e fornire loro gli strumenti necessari a una percezione corretta? Ieri sera l’Associazione Arca 2000 ci ha invitato alla Casa della Cultura di Milano per presentare il nostro video IL CORPO DELLE DONNE. Il pubblico era attento e competente: quasi tutti i presenti dichiaravano però di non guardare mai la tv: grande stupore quindi di fronte alle immagini proposte. Questo a nostro avviso è “il problema”. Come abbiamo già discusso, pochi intellettuali che non guardano la tv non incidono sui dati di audience e quindi non muovono al cambiamento. La strada da seguire, paradossalmente, è guardare la tv insieme a chi la tv la guarda. Con i ragazzi, innanzitutto, nelle scuole. Con le proprie madri, zie, vicine e vicini. Guardare insieme la tv e offrire uno sguardo critico, un percorso didattico di comprensione che attivi una capacità critica. Nuovi occhi. Il brano che oggi vi proponiamo lo conoscete: è tratto da Italia allo Specchio, Rai2, del 12 dicembre 2008, e lo abbiamo già utilizzato ne IL CORPO DELLE DONNE. Lo portiamo nuovamente alla vostra attenzione sia perché è uno degli esempi più grotteschi che la tv offra, sia perché ci da la misura dello stato di assuefazione degli spettatori che non hanno più moti di stupore nemmeno di fronte all’inverosimile. Come sempre vi chiediamo di guardare prima il video e poi di seguire il percorso didattico. Italia allo Specchio - Rai 2 - 12/12/2009 L'annunciatrice è della tipologia “grechina” cioè ragazza decorazione, molto utilizzata in tv. A differenza della tipologia velina, che ha un immagine più provocante, la grechina non allude a scenari erotici, decora la scena con la sua presenza innocente e passiva. Qui viene introdotto un sondaggio con la metodologia e la forma a cui gli spettatori da casa sono abituati a vedere i risultati elettorali: la ragazza “grechina” legge il titolo del sondaggio mentre l’immagine di un tabellone appare in video: "Vorresti tua figlia nuda sui calendari?” Chiediamoci semplicemente perché un padre o una madre dovrebbero voler vedere nuda su di un calendario la loro figlia. C’è un piacere voyeuristico? Notiamo che la domanda non è : "Sareste d’accordo o contrari che vostra figlia apparisse nuda su un calendario”. La domanda così posta, con il verbo volere all’inizio, introduce un’ inquietante argomento che presuppone piacere e soddisfazione nel vedere il corpo della propria figlia nudo su un calendario.. Pensiamo al corto circuito che si provoca nell’impartire allo stesso individuo una educazione cattolica e la visione della trasmissione a c ui stiamo assistendo. La ragazza invita a telefonare per rispondere al sondaggio. Notiamo come la domanda grottesca sia inserita in un contesto di assoluta normalità a cui i telespettatori sono abituati. La ragazza non è allusiva, non è ironica, esegue il compito di leggere il copione. La ragazza legge le tre risposte possibili: Si, No, Lo ha già fatto. Chiedersi quante ragazze in Italia dovrebbero aver posato nude su un calendario per riuscire ad intercettarne le famiglie con una telefonata. Concludiamo considerando che questo è certo il programma più esilarante a cui abbiamo assistito. Se non fosse drammatico constatare che nessuno in trasmissione gioca la chiave ironica.