Le Telecomunicazioni introduzione del DRM+ nelle bande FM
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Le Telecomunicazioni introduzione del DRM+ nelle bande FM
La Comunicazione NR&N Pier Vincenzo Giudici vice chairman RAG (Radiocommunication Advisory Group) ITU Alfredo Magenta member RRB (radio regulation Board) ITU Le Telecomunicazioni introduzione del DRM+ nelle bande FM Telecommunications introduction of DRM+ in FM band Sommario L’articolo, fa seguito all’altro pubblicato recentemente [La Comunicazione NR&N 2012] con il titolo “Le Telecomunicazioni e le trasmissioni in Onde Medie con il DRM”. Nell’introduzione si ribadisce la necessità del passaggio ai sistemi digitali in tutte le bande usate dalla radiodiffusione.Vengono quindi analizzati brevemente i sistemi DRM e si procede all’analisi dei benefici che il DRM+ offre. Nelle Conclusioni si riassumono i risultati dell’analisi. Tutto l’articolo è orientato verso una Società Globale dell’Informazione. (GIS - Global Information Society). Abstract The article is follows by another recently published [La Comunicazione NR&N 2012] with the title “The Telecommunications and medium wave broadcasts with DRM.” In the introduction reiterates the necessity of transferring to digital systems in all bands used by the broadcaster. Are then analyzed briefly DRM systems and analyzes the benefits that DRM + offers. In the Conclusions summarizing the results of the analysis. The whole article is geared towards a Global Information Society. (GIS - Global Information Society). 1. Introduzione Una panoramica sulla Numerizzazione dei Servizi di Radiocomunicazione ci consente di evidenziare una serie di tappe che sono state seguite nello sviluppo tecnologico dei sistemi di radiodiffusione, che comprende sia lo sviluppo di nuovi Standard, sia la produzione di Apparati in grado di utilizzarli. Le prime numerizzazioni furono realizzate negli studi e nelle regie per migliorare la qualità dei programmi audio e video, con le cosiddette isole digitali di produzione. Da tutto questo processo è rimasta ancora fuori la numerizzazione della trasmissione dei programmi radiofonici di terra in alcune bande. Occorre ora che sia fatto l’ultimo passo della digitalizzazione delle trasmissioni audio oggi in Modulazione di Ampiezza ed in Modulazione di Frequenza per armonizzare i sistemi di trasmissione e ricezione. La numerizzazione dei collegamenti per la distribuzione dei segnali ai centri La Comunicazione NR&N 71 17 P.V. Giudici - A. Magenta trasmittenti era stata attuata da tempo. Il passo successivo è consistito nella numerizzazione delle trasmissioni televisive per e da satellite e, recentemente, delle trasmissioni dei programmi televisivi di terra. Questa nuova situazione richiederà una radicale revisione dell’occupazione delle frequenze, una ridefinizione dei SERVIZI, e forse una nuova pianificazione delle frequenze che, almeno per la parte trasmissiva, non avrà più le distinzioni attuali, essendo costituita da una serie di bit trasmessi con gli stessi sistemi, ma con modalità e scopi diversi. Sarà compito dei sistemi, usati per il confezionamento dei programmi, e delle apparecchiature riceventi, di tipo intelligente, scegliere il programma richiesto e presentarlo al fruitore nella forma desiderata. Per consentire una Convergenza tecnologica occorrerà colmare il “digital dividend” consentendo lo sviluppo dei sistemi di accesso mobile a larga banda (UMTS, LTE e la futura quinta generazione di telefonia mobile 5G). 2. I sistemi DRM I sistemi DRM per la radiodiffusione sono stati progettati dai radiodiffusori per i radiodiffusori, ma con l’assistenza e la partecipazione attiva delle industrie dei trasmettitori e dei ricevitori e di alcuni organismi interessati allo sviluppo delle telecomunicazioni come, ad esempio, vari enti responsabili della regolamentazione. I sistemi DRM sono stati specificamente progettati come sistemi di alta qualità digitale in grado di rimpiazzare i sistemi attuali di radiodiffusione analogica nelle bande AM ed FM/VHF e come tali operare nelle stesse attribuzioni di spettro impiegate attualmente per la radiodiffusione analogica. Gli standards DRM, descrivono un numero di modi differenti di operare, che possono essere raggruppati in due: - il modo ‘DRM (30)’ che è progettato per essere utilizzato nelle bande di radiodiffusione in AM sotto i 30 MHz, come descritto nel precente articolo.del.-. [inserire la data del precedente articolo]; - il modo ‘DRM+’ che utilizza lo spettro sopra i 30MHz nella Banda VHF, centrato però sulla banda II di radiodiffusione attuale in FM. I sistemi DRM sono stati standardizzati dall’ITU (InternationalTelecommunication Union, il massimo organo dell’ONU per le Telecomunicazioni) e dall’ETSI (European Telecommunication Standardization Institute, il massimo organo di standardizzazione governativo dell’Europa per le Telecomunicazioni). Per il DRM+ vedi le Raccomandazioni ITU-R BS 1114, ITU-R BS 1660, ITU-R BS 1894 ed il Rapporto ITU-R BS 2280. 72 La Comunicazione NR&N Le Telecomunicazioni - Introduzione del DRM + nelle bande FM Telecommunications - Introduction of DRM+ in FM band 3. Vantaggi e svantaggi del sistema DRM+ Il sistema DRM+, che opera nelle bande sopra i 30 MHz, gode dei seguenti vantaggi: - è progettato per coesistere anche con le emissioni analogiche attualmente in uso; - è configurato per usare molto meno spettro di quello usato per le trasmissioni stereo analogiche in FM, aumentandone: robustezza (resistenza agli errori), qualità, prestazioni, servizi; - è dotato di codifiche-compressioni tipo MPEG4, incluse nello standard, e di un‘ampia varietà di bit-rates, che consentono di trattare programmi, di parlato, di musica (mono o stereo), di dati, ecc., aumentandone la robustezza; - è in grado di operare con reti sincronizzate e non, in frequenza, multiple o singole (MFN/SFN); - consente la riduzione della potenza di trasmissione a parità di area di servizio; - facilita la riutilizzazione degli apparati usati per le trasmissioni analogiche; - non richiede interventi sulle antenne trasmittenti e riceventi; - è un sistema aperto e non proprietario; - nella banda 87.5-108 MHz, con un raster di 100 KHz possono allocarsi oltre 200 canali (per esempio audio – video) od oltre 800 canali da 25 KHz per audio e dati (vedi Report ITU-R BS 2208). Tali vantaggi sono stati valutati grazie a trasmissioni sperimentali effettuate da diversi radiodiffusori, es. Radio Vaticana (RV), Tele Diffusion de France (TDF) ed altri. Misure congiunte Italia (I) – Vaticano (CVA), hanno evidenziato che la 103,8 MHz (a CVA da GE-84), con 10 KW su Roma, ha il servizio analogico distrutto da un interferente a 0,1 MHz: riducendo di 13 dB la potenza della 103,8 MHz e passandola a DRM+ si ha un buon servizio su Roma, fermo restando le caratteristiche dell’interferente analogico. Tra gli svantaggi, dobbiamo annoverare un problema tecnico - economico rilevante, legato all’attuale assenza sul mercato, di ricevitori a basso costo in grado di effettuare la ricezione del sistema DRM+. Tale svantaggio potrebbe essere facilmente ridotto con eventuali interventi politico-economici come fatti per altri sistemi digitali. E’ necessario inoltre approfondire la sperimentazione sull’auto - fading, o ‘Fading Plat’, creato dalle riflessioni elettromagnetiche dei segnali ricevuti dall’antenna dei mezzi mobili che si spostano ad alta velocità, la cui influenza dipende dal grado di “Robustezza” del segnale DRM+ emesso. Anche questi due problemi troverebbero una positiva soluzione grazie alla decisione di completare la digitalizzazione del servizio di radiodiffusione terrestre: La Comunicazione NR&N 73 37 P.V. Giudici - A. Magenta si aprirebbe un nuovo vasto mercato e, di conseguenza, si spingerebbero le industrie ad investire in nuove tecnologie con riduzione dei costi grazie all’ampiezza di tale mercato. Si sta diffondendo la ricezione di programmi di radiodiffusione con l’uso della parte ricevente dei telefonini cellulari: questa ricezione diviene “capillare su larghissime aree geografiche” (micro diffusione su macro aree). Durante la ricezione dei programmi Radio il cellulare non emette radiofrequenza, non sottrae un canale telefonico al traffico: é senza costi. Quando arriva una telefonata il cellulare emette un segnale verso l’utente, che può passare dalla ricezione “programmi Radio” alla “telefonata”. L’ascolto con gli auricolari non disturba i circostanti, è ecologico. Conclusioni L’analisi dei vantaggi e svantaggi del DRM+ appena descritti, ci porta ad approfondire i diversi punti dandone una spiegazione più orientata a considerazioni di tipo economico, sociale.normativo (pianificazione). La coesistenza delle emissioni è resa possibile grazie alla quantificazione, in ambito internazionale, dei parametri che assicurano la mutua compatibilità analogico / digitale, per cui il changeover da analogico a digitale può essere programmato su un periodo di tempo tale da permettere di spegnere le trasmissioni analogiche, in maniera oculata, che tenga conto delle costrizioni economiche e tecniche degli operatori ed utenti. La coesistenza consente inoltre di semplificare la problematica legata alla pianificazione delle nuove emissioni: producendo una cospicua riduzione del ‘‘digital dividend’’ consentirebbe alle Amministrazioni di disporre di maggior spettro da assegnare o da riusare nella maniera più consona alle esigenze nazionali. L’ammontare del minor spettro necessario è calcolabile, per esempio, in base al Rapporto ITU-R BS.2208, dove si indica che in una larghezza di banda di 100 KHz possono esser trasmessi quattro programmi stereo full-audio digitali (oppure un canale video con qualità proporzionata alle modeste dimensioni del ricevitore). Per quanto attiene all’area di servizio, occorre notare che se si usa per la trasmissione digitale con il DRM+ la stessa potenza delle trasmissioni analogiche, in condizioni orografiche ideali, l’area di servizio può aumentare in maniera considerevole. La relativamente facile modifica dei trasmettitori lineari da analogici a digitali, ha una rilevanza economica modesta per quanto attiene alle spese da sostenere da parte degli attuali radiodiffusori che operano nella banda FM. Infatti i trasmettitori lineari non richiedono che piccole modifiche, relativamente poco costose, rispetto al costo dell’apparato, e nessuna modifica alle antenne trasmittenti e riceventi. I trasmettitori non lineari possono essere linearizzati accettando una riduzione di potenza emessa. Il fatto che i sistemi DRM sono sistemi aperti e non proprietari, riduce ulteriormente i costi di investimento e cresce la libertà di accesso al canale/ programma. Non è trascurabile neanche il fatto che tale sistema consente, agli attuali radiodiffusori, di continuare a disporre di un canale già assegnato loro, che 74 La Comunicazione NR&N Le Telecomunicazioni - Introduzione del DRM + nelle bande FM Telecommunications - Introduction of DRM+ in FM band non richiede accordi con nessun altro ente o gruppo, tranne l’autorizzazione degli enti designati alla concessione dei diritti, come è avvenuto per i canali analogici FM. L’analisi fatta finora fa subito nascere la domanda ovvia: a chi conviene trasmettere in digitale nella banda FM? La risposta più ovvia è: alle Amministrazioni interessate a risolvere il problema dell’affollamento degli utilizzatori della banda, alla riduzione delle interferenze ed al grande vantaggio di facilitare un servizio Nazionale poco costoso, molto vantaggioso ed affidabile: cioè ai Cittadini ed al loro STATO. Il servizio è importante per tutti gli utenti e specialmente adatto per i cittadini che non hanno grande dimestichezza con le tecnologie da computer, ma che sono in grado di gestire “per esempio” un cellulare. La riduzione della potenza irradiata, facendo lo stesso servizio con apparati digitali, porta alla riduzione della spesa di energia elettrica, dei disturbi, e dell’inquinamento elettromagnetico, e consente di avere un maggior rispetto per i cittadini e per l’ecologia ambientale. Infine, a causa delle caratteristiche insite nei sistemi digitali, il servizio per gli utenti diventa “Ottimo” includendo quello per gli automobilisti in SFN ed utilissimo anche per la ricezione con i cellulari. Si ha il roaming broadcasting. La Convergenza dei diversi servizi, che la tecnologia digitale consente, e la fattibilità di un singolo ricevitore intelligente che copra tutte le bande della radiodiffusione e tutti i sistemi, ad un prezzo accettabile, può dare l’impulso ad un nuovo modo di concepire le Telecomunicazioni. Un alto numero di ricevitori venduti può ridurne drasticamente il costo, incrementando le facilities e le possibilità degli utenti ed aprendo le porte al Sistema Mobile Universale delle Telecomunicazioni (UMTS) integrato con tutti gli altri servizi, che potrebbe creare una nuova generazione di sistemi ed una nuova generazione di servizi. In tutte le transizioni vi sono un gran numero di attori, ma il passato ha mostrato che l’attore principale è l’utente. La sua decisione è in ogni caso orientata dalla forza del mercato, guidato dalle Amministrazioni e dalle Industrie sostenute dai Radiodiffusori, che possono promuovere l’opinione di cambiare i vecchi sistemi analogici e comprare le nuove apparecchiature digitali. Ciò che è veramente importante ed urgente è il coordinamento tra i diversi attori. Infatti, se gli utilizzatori sono pronti a comprare i nuovi apparati e le industrie hanno prodotto le apparecchiature, è veramente importante avere un programma dell’uso delle frequenze, preparato dalle Amministrazioni, e contemporaneamente un sufficiente numero di programmi irradiati con contenuti interessanti per attirare l’attenzione degli utenti e promuovere il cambiamento. Questi sviluppi ed azioni coordinate condizionerebbero il periodo di transizione e guiderebbero la scelta dei consumatori con una competizione avanzata. E’ molto importante avere “un Ricevitore poco costoso ed una Convergenza tecnologica”. La Comunicazione NR&N 75 57 P.V. Giudici - A. Magenta Quando il ponte del “digital dividend” sarà completato ed i milioni di ricevitori saranno totalmente sostituiti, allora la reale convergenza tra i servizi sarà completa. Questa sarà la base per il vero sviluppo del “UMTS”, di conseguenza avremmo a disposizione la possibilità di inviare e ricevere informazioni in ogni punto della Terra, a qualsiasi ora, fermi o in movimento, in qualsiasi lingua, mantenendo la protezione ecologica del consumatore e delle informazioni da lui trasferite, e disponendo del controllo remoto del dispositivo d’utente che fornisce il servizio d’informazione. Tutto questo pone le basi per una Società Globale dell’Informazione (GIS Global Information Society). 76 La Comunicazione NR&N