PassiamoVillenueve les Maguelone,Fabregues e prima

Transcript

PassiamoVillenueve les Maguelone,Fabregues e prima
Questo tour è il proseguimento del viaggio in Camargue.
PassiamoVillenueve les Maguelone,Fabregues e prima
diPezenas prendiamo l’autostrada gratuita (A75-poi continuiamo
con le statali), arriviamo a Beziers dove costeggiamo per un breve
tratto il capolavoro di Pierre Paul Riquet (esattore di gabelle di
Bezier); il Canal du Midi (canale artificiale lungo circa 250km, che si
trova tra le città di Tolosa e Sète, costruito sotto il regno di Luigi XIV, il mitico
re Sole, patrimonio dell’UNESCO).
parcheggio delle
Chiuse di
Fonsérannes
N43.33148 E3.20121
Ci fermiamo a pranzare nel
(Possibile
pernottamento presso
il piccolo parcheggio
delle chiuse), dove il
canale è gestito
affinché le barche
possano superare il
dislivello.
Arriviamo giusto
in tempo per vederne alcune che transitano tra una chiusa e
l’altra aspettando che il livello si abbassi.
Qui inizia il nostro giro nei Paesi Catari; cittadine, castelli e
cattedrali in cui si sono svolti eventi e temi legati alle Crociate e
al genocidio dei Catari. (L’eresia di derivazione orientale qui fece il suo
esordio. Innocenzo III cercò inizialmente di contrastare l’eresia catara, ma
nel 1208 preoccupato della situazione indisse “la Crociata contro gli
Albigesi”. Una crociata che tinse di sangue il sud della Francia,
cancellando una lingua: la lingua d’Oc. In 20000 furono passati a “fil di
spada”. Famosa è la frase attribuita al legato pontificio o capo dei crociati
Arnaud Amaury in risposta a chi chiedeva come si potessero distinguersi i
cristiani dagli eretici, fu risposto: “uccideteli tutti, ci penserà Dio a
distinguere i suoi”).
Attraversiamo il
Minervois, splendida
regione di vigne e di
erbe dai profumi
mediterranei, per
chilometri e chilometri
viaggiamo tra vigneti,
campagna e pale
eoliche sulle alture, a
Trèbes, sulle rive del
Canal du Midi vediamo molte barche da diporto che si fermano
nel porto della cittadina. Giungiamo finalmente nel capoluogo
dipartimentale, centro della fede Catara e teatro delle feroci
persecuzioni contro i suoi seguaci da parte di Simon di Monfort:
Carcassonne (La 'Merveille du Midi' così è chiamata in Linguadoca). Ci
dirigiamo subito alla AA N43.20561 E2.3742 (annesso al parcheggio
bus a pagamento prima ora gratuita, fino a 6h €5, poi €1/h, dalle 20 alle 8
gratis, (dalle 20 la barra resta aperta) C/S gratis, a circa 400mt dalla
porta principale della città vecchia: bus navetta gratuito.) tutti gli altri
parcheggi sono interdetti ai camper).
La cité, posta su una collinetta, rispetto alla città bassa, alla
destra del corso del fiume Aude, da oltre duemila anni domina
la valle dell’omonimo fiume scenograficamente (tanto da renderla
anche set ideale per molti film ambientati nel medioevo, come il 'Robin
Hood principe dei ladri' con Kevin Costner-patrimonio UNESCO nel 1997). E’
una delle più spettacolari città monumentali, le sue mura (XIIXIV sec.), intervallate da torri dall’aspetto fiabesco, ci accolgono
magicamente per un autentico flash-back in un Medioevo
intatto. Fatto il giro delle mura, entriamo nel borgo medievale
dalla port Narbonnaise che, sopra l’arcata, ha la statua della
Santa Caterina. (copia perché l’originale è conservata nel castello). In
esso troviamo
racchiuse una
manciate di case
antiche, botteghe
artigiane, stradine
di pietra e atmosfere
segrete di dame e
cavalieri.
Percorriamo rue
Cros-Mayerevielle
che ci conduce
direttamente al
Castello, poi alla Cattedrale Saint Nazaire, (le cui pietre furono
benedette dal Papa Urbano II° nel 1096. In essa troviamo le spoglie di
Simone di Montfort, figura centrale della crociata conto i catari, morto mentre
cercava di riprendere Tolosa).
Lasciamo il paese, ogni tanto costeggiamo il canale e la N6113 ci
porta dritti dritti a Castelnaudary, attraversiamo paesi
dimenticati dal
tempo, tutt’attorno,
una costellazione di
castelli medievali che
rievocano la storia
dei catari. Il
paesaggio diventa
rapidamente tipico
montano, anche se
siamo appena in
collina. Prati verdi si
alternano a fazzoletti
di terra marroni, mi sembra la nostra Toscana. La lunga
marcia ci porta prima nel dipartimento del Haute Garonne,
dove ci fermiamo per il pranzo ad Autorive parcheggio per
camper N43.35180 E1.47624 (adiacenze camping con possibilità di C/S).
Poi entriamo nella regione dei Mini-Pirenei, attraversiamo il
dipartimento Ariège ed entriamo in quello dell’Hautes-Pyrénées.
Lasciamo momentaneamente i Catari per passare (dalla parte
opposta) la Pasqua nella città della preghiera: Lourdes. Sosta
gratis N43.09865 W0.04080 (in boulevard du Lapacca-park del
cimitero de Langelle, 10m a piedi dalla basilica), in paese ci sono molte
possibilità di sosta AA Park Arrouza N43.08836 W0.05268 (di fianco al
parcheggio bus recintato e custodito a pagamento con vicino anche
camping), più fuori al super Leclerc N43.11158 W0.03893 (a circa 3km-in
fondo, a destra, hanno fatto un'area per Camper-sosta gratuito, avevo letto
che c’era anche C/S, ma noi non l’abbiamo trovato), o ancora in pieno
centro camping de la Poste (a pochi minuti dal santuario, si tratta di un
cortile in erba all'interno di una casa, provvisto di attacchi corrente,
servizi, doccia calda- non verificato) o ancora seguendo le indicazioni per
la Grotta, nelle vicinanze ci sono un paio di campeggi: il Camping de la
Foret e Camping Do Loup (dietro al santuario).
La via che porta al santuario è una giungla di negozi colmi di
oggetti più o meno sacri, gente che affolla i marciapiedi, alcuni
che attraversano le strade all’improvviso per andare da un
negozio all’altro…che caos!!! C’immergiamo nella folla di turisti e
pellegrini, tra bancarelle e negozi, alla ricerca delle emozioni e
sensazioni di cui
abbiamo tanto
sentito
parlare…ma le
sensazioni sono
tutt’altro che
mistiche e
sacre!!! Giunti al
sito vero e
proprio però,
l’atmosfera
cambia. Nella
basilica ci sentiamo trasportati in una dimensione diversa,
spiritualità e sofferenza sono tangibili…e qui mi fermo…ognuno
proverà e sentirà sensazioni personali. (Il complesso del santuario è
composto da basiliche, cappelle, piscine, bruciatori e il "parco" della Grotta,
il tutto recintato con diversi varchi di accesso). Proseguiamo con la
cripta (è la prima costruzione ultimata nel 1866, alla prima messa era
presente anche Bernadette), tutto intorno è un viavai di visitatori
di tutte le etnie, suore, gruppi di pellegrini e carrozzelle
portatrici di malati. Ci facciamo “rapire” completamente dal
luogo, dopo aver preso la candela ci dirigiamo verso la grotta
delle apparizioni che, dopo una lunga fila, riusciamo a visitare
toccando con mano quella roccia di colore scuro e levigatissima
che fu teatro, nel 1858, delle apparizioni di Nostra Signora alla
pastorella Bernadette Soubirous, il passo successivo è alle
strutture ove poter
accendere le candele.
Sono migliaia le
candele accese!!!
Passiamo davanti
alle piscine, un
serpente umano
lunghissimo fa la fila
per poter
immergersi,
naturalmente noi
rinunciamo e ci
dirigiamo all’immensa cappella sotterranea Pio X capace di
contenere 27000 persone. Infine, ritorniamo sulla via per
acquistare le varie madonnine e, pronti per un’altra fila, le
riempiamo con l’acqua benedetta da portare a casa a parenti e
amici. Questa giornata è stata un’esperienza davvero unica,
emozionante… ci rimarrà indelebile nella nostra memoria per
molto tempo! Un’esperienza che consiglio a chiunque,
indipendentemente dalle proprie credenze o ideologie.
Oltre che i luoghi dell'apparizione andiamo anche a visitare la
casa paterna di Bernadette (€2), dove ammiriamo gli ambienti
originari e gli arredi dell’epoca in cui ha vissuto da piccola coi
genitori, prima della visione. Rinunciamo al castello perché
comincia a piovere.
Lasciamo Lourdes ripercorrendo la strada a ritroso, dopo una 30
di km a Bonnemazon sulla D938 c’imbattiamo nell’Abbaye
cistercense Notre-Dame de l'Escaladadieu N43.10978 E0.25669,
breve visita e continuiamo la marcia. Entriamo nel
dipartimento dell’Haute Garonne per fermarci a St Martory, un
paesino fuori dal tempo ma con parcheggio per camper (C/S e
bagni tutto gratis) N43.14191 E1.92860 in riva al fiume.
Il tour continua nel dipartimento dell’Arige; nel Parco Naturale
Regionale dei Pirenei, tappa le Grotte du Mas d’Azil N43.06684
E1.35516. E’ un
grande, tunnel
lungo 500mt
scavato dal fiume
Arize attraverso
una parete del
massiccio
Plantaurelin, una
parte dei Pirenei
Ariege. L'ingresso
che segna l'inizio
della grotta è composto da un ampio foro alto 51mt e largo 48,
una strada principale, la D119 attraversa la parte centrale della
grotta e noi la percorriamo con il camper… emozionante!!! (Ci
sono anche grotte secondarie che si possono visitare a piedi e percorrere i
sentieri che conducono fuori dal tunnel principale-erano occupati in varie
epoche preistoriche e storiche durante un periodo di 20000 anni, e gli
oggetti trovati hanno
dato il nome della
grotta a una cultura
preistorica, la
all'Aziliano-ingresso a
pagamento).
Finalmente ancora
nei Pays Catar,
come dice il cartello
che incontriamo, ci
fermiamo a Foix
N42.96263 E1.61019 (park del cimitero). Per visitare lo Chateaux
(castello X sec.) chiamato “inespugnabile” perché non cedette mai
agli assalti. La cittadina che sorge ai piedi del castello è il
capoluogo del più piccolo dipartimento francese.
Ho letto che nei dintorni di Lavelanet, a Balestra c’è una grotta
magica, colma di acqua, chiamata fontana di Fontestorbes
N42.89286 E1.92701,
(una fonte che proviene
da una grotta che ha la
particolarità
dell’intermittenza della
portata d’acqua), il
navigatore mi da 37
km, se po’ fa, una
trentina di minuti e
siamo li davanti.
Più che fontana è
un fiume sotterraneo che sfocia in superficie …che delusione!
Nulla di che, forse, dico forse, nei momenti di intermittenza e di
sera illuminata varrà la pena…mah…
Ora è la volta della “Cité medieval” di Mirepoix, situata nel
cuore delle terre catare. Parcheggiamo lungo una strada a due
passi dal centro
medievale. Ci
accoglie una bella
piazza porticata
circondata da case
a graticcio
costruite su
gallerie di legno.
L’antica casa dei
consoli ha una
facciata ornata di
sculture di legno tipiche del medioevo e accanto alla piazza
sorge la gotica cattedrale St.Maurice. Durante la visita ci
accompagna un piacevole sottofondo di musica jazz dato che
oggi è di scena una festa nel paese.
Continuando sempre sulla D119 “la strada dei Pays Catar” che ci
porta ancora in Linguadoca, tra viali alberati di platani, distese
di prati verdissimi con mucche al pascolo e terreni vitati
arriviamo ancora a Carcassonne per la serata.
Oggi la meta è Narbonne, ma prima di arrivarci, a sud-ovest
lungo la strada D613 facciamo una leggera deviazione a destra
su un tratto campestre per non farci mancare la visita alla
stupenda Abbazia di Fontfroide N43.13031 E2.89914, ove
avvenne l’uccisione del legato pontificio che dette inizio alla
crociata del 12 luglio 1209. Luogo veramente affascinante. Una
vera perla! In questo vallone sperduto delle Corbieres, fondata
nel 1093 dai monaci benedettini (divenne in seguito cistercense)
ampliò i propri domini nel XIIIsec. (possedeva ben 25 granai, nel
centro dell'eresia catara, costituì un punto di riferimento per l'ortodossia
cattolica). L’abbazia è un esempio intatto di opulenta Cistercense,
in Italia rarissima da trovare; qui sarà di scena il tema degli
ordini monastici
medievali e
Bernardo di
Chiaravalle. La
visita guidata è
veramente
interessante,
oltre al cortile
d’onore, l’edificio
dei conversi e la
chiesa abbaziale
con le sue stupende vetrate (datate 1913 ma eseguite con l’ausilio di un
trattato del XII secolo che ne descriveva il modello), troviamo la
cappella dei defunti dedicata a San Bernardo, il chiostro, la
galleria sud, la sala capitolare, il dormitorio dei monaci ed alla
fine il delizioso roseto con circa 2500 piante. (ingresso €10 con foglio
x spiegazione in italiano-visita guidata solo in francese ogni ora-a
pagamento).
Ora più nulla ci separa da Narbonne, altro paese cataro.
Sostiamo in rue Mazzini per un paio d’ore. (chi si ferma di più AA
N43.18018 E3.02295 in Avenue de la mer completamente automatizzata.
Bisogna avere la carta di credito, dopo aver ritirato l’apposito scontrino
d’ingresso ad una macchinetta automatica che richiede la nazionalità e la targa
della vettura-Navetta gratuita per il centro mostrare lo scontrino d’ingresso
al guidatore. Se si arriva più tardi alzare la sbarra, entrare e regolare il tutto
l'indomani mattina).
Attraversiamo il Canale della Robine mediante il Ponte dei
Commercianti (Patrimonio Mondiale dell'UNESCO-nell'Antichità, era il
prolungamento della Via Domitia e comprendeva 7 arcate), che unisce il
quartiere Bourg e il quartiere Cité, arriviamo al mercato
alimentare coperto in stile liberty poi proseguiamo per il centro
dove troviamo
maestosamente
eretto nel cuore
della città, il
Palazzo degli
Arcivescovi
comprende vari
cortili interni,
l'edificio dei
Sinodi, le sale dei
Consoli e dei
Sinodi, il Mastio Gilles-Aycelin, nonché il museo archeologico e
quello di Arte e di Storia. Insieme alla Cathédrale Saint-Just-etSaint-Pasteur gioiello in stile gotico radiante le cui volte del coro
raggiungono 41mt di altezza, (costruito tra il 1272 ed il 1332, il più alto
del sud della Francia) e il suo deambulatorio tappezzato di arazzi,
costituisce il secondo complesso arciepiscopale di Francia dopo
Avignone, è collegata al Palazzo grazie al suo chiostro. Nella
piazza vi è una
testimonianza della
cittadina antica di
21 secoli (Narbonne fu
la prima colonia
fondata in Gallia dai
romani circa 120 anni
prima di Cristo) e la
Via Domitia (che
collegava l’Italia alla
Spagna-piccolo tratto
scoperto nel 1997; restaurato e attrezzato) delimita chiaramente la
piazza del Comune, centro nevralgico di Narbonne. Comincia a
piovere, ritorniamo al camper e decidiamo di andare sulla
costa. Passiamo da Gruissan plage
(AA N43°6’15.79 E3°5’58.52 in Quai de
la Tramonte vicino alla gendarmeria marittima porto, sosta a pagamento, servizi
gratis fuori stagione. Solo Sosta N43.10598 E3.10099)
proseguiamo fino
alle Saline di St.Martin; montagne di sale ricoprono il terreno,
nel frattempo ha smesso di piovere e facciamo una sosta sulla
spiaggia di Valras plage N43.24225 E3.28187. Parecchi camper
sono in sosta di fronte al mare nonostante il divieto, quindi ci
fermiamo e facciamo una passeggiata lungo la bella spiaggia.
Riprendiamo la marcia costeggiando ancora una volta un
tratto del Canal Du Midi, passiamo Le Cap d'Agde (possibilità di
sosta AA N43.28622 E3.51743, €10), superiamo
Marseillan plage e
costeggiando l’Etang de Thau decidiamo di fermarci nella AA
adiacente la spiaggia Les Trois Digues N43.36660 E03.61581 (sosta
gratis-C/S colonnina a pagamento-molto affollata su asfalto accanto alla
strada costiera tra Marseillan plage e Sete-alla mattina passa un
furgoncino a vendere pane e frutta).
Qui ci fermiamo per la notte.
Stamattina uno splendido sole ci saluta e noi contraccambiamo
facendo una
lunga
passeggiata sulla
spiaggia, il mare
è timidamente
mosso,
all’orizzonte il
“golfe du lion” e
la spiaggia è
quasi deserta.
Nel tornare
invece percorriamo la pista ciclabile/pedonale. (Oggi ho fatto la
mia buona azione; salvataggio di lumache! Ogni esserino che stava
attraversando la stradina, lo prelevavo e lo deponevo sulla riva opposta, la
pista è a puà dalle tantissime lumache schiacciate). Nel pomeriggio
andiamo in spiaggia a goderci un po’ di sole e di relax. Nel
tardo pomeriggio riprendiamo la marcia, superiamo il traffico
di Sete a passo di lumaca (N112), costeggiamo l’Etang de Pierre
Blanche (D612) e rientriamo nel dipartimento delle Bouches du
Rhòne.
Il tour segue nel diario “In lungo e in largo per le Camargue”.
BY