5_Friburgo in Germania

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5_Friburgo in Germania
Q u a r t i e r e Va u b a n - F r e i b u r g i m B r e i s g a u , G e r m a n i a
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Friburgo in Brisgovia ha ormai, da circa venti anni, adottato politiche sostenibili di
sviluppo urbano in maniera efficace e diffusa.
Rientra in tali politiche la realizzazione del quartiere Vauban su un area già occupata da
un insediamento militare nei pressi del centro cittadino.
Dati urbanistici
• La superficie destinata all'edilizia residenziale è di 25
ha;
• il rapporto tra la superficie coperta e quella dell'area
complessiva è di 0,45;
•
Zona residenziale 19.0 ha = 45,8%
•
Zona mista 2,2 ha = 5,4%
•
Zona artigianale 3,2 ha = 7,6%
•
Zona pubblica 1,9 ha = 4,6%
•
Infrastruttura sociale 0.7 ha = 1,6%
•
Verde pubblico 5,7 ha = 13,6%
•
Strade, piste, parcheggi 8,9 ha =21,4%
Gli edifici hanno normalmente 3-4 piani, in alcuni luoghi
periferici anche 5-8.
Il quartiere Vauban ex insediamento militare nei pressi del centro
cittadino.
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Il processo di costruzione è stato diviso in tre fasi principali:
- la prima ha visto la realizzazione di 442 unità abitative e di tutte le aree verdi circostanti;
- la seconda fase, che è stata portata a termine tra il 1999 e l’inizio del 2000, ha visto la
costruzione di circa 645 unità abitative;
- la terza fase si è conclusa con la costruzione di 85 unità abitative.
Lo sviluppo del progetto include alcune regole essenziali sul disegno delle residenze, che
devono prediligere una struttura urbana compatta a discapito delle residenze uni e bifamiliari.
Il costo dell'intero investimento è di circa 500 milioni di euro.
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Gli obiettivi più strettamente di tipo energetico secondo cui sono stati costruiti gli edifici sono:
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la sostenibilità ambientale da perseguire progettando manufatti edilizi a basso consumo
energetico (tutte le abitazioni consumano meno di 55 kWh/m² anno tra cui le case passive con un
consumo inferiore ai 15 kWh/m² anno per il solo riscaldamento);
potenziare con saldo positivo il bilancio energetico delle case passive progettandole in modo che
in media producano più energia di quella che utilizzano (plus energy house);
riscaldare a emissioni nulle di CO2 con un sistema centralizzato di quartiere a cogenerazione
alimentato a pellet;
usare attivamente l’energia solare, su tutte le coperture sono installati collettori termici solari e
impianti fotovoltaici;
riutilizzare l’acqua piovana grazie ad un sistema di raccolta sotterraneo che la renda disponibile
per gli usi domestici, così come le acque grigie di scarico;
convogliare i rifiuti solidi domestici in uno stabilimento per la conversione in biogas.
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Una casa in condizioni "medie", oggi, consuma circa 150-200 kWh/mq
Le CASE PASSIVE (A+) permettono di raggiungere consumi inferiori ai 15 kWh/mq
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Un certo numero di case a schiera con orientamento nord sud, disposte in maniera da non
essere ombreggiate dagli edifici adiacenti, sono vere e proprie «case passive» con consumi
per il riscaldamento inferiori ai 15 KWh/mq l’anno.
Tutti gli edifici residenziali sono allacciati ad un impianto di riscaldamento urbano tranne le
case passive che sono alimentate da impianti indipendenti che utilizzano esclusivamente
energie rinnovabili.
Il Sonnenshiff (centro uffici)
Edificio per il terziario progettato
dell'architetto Rolf Disch, con
residenze passive realizzate sulla
copertura.
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Un tema che unisce l’attenzione agli aspetti energetici a quelli sociale è il sistema della
mobilità, orientato al concetto car-free living, caratterizzato da:
• divieto di parcheggio delle auto in strada: le famiglie hanno un garage di proprietà per la
propria auto o, come succede per il 40% dei residenti, solo per quella degli ospiti; la
strada e gli altri spazi pubblici riacquistano la valenza primaria di aree gioco per i bambini
e luogo di interazione sociale (park-free living);
• abbattimento del numero di auto per abitante: la media dell’intera Friburgo è di 430
auto ogni mille abitanti, mentre per Vauban la media scende a 150;
• incentivazione dell’uso del trasporto pubblico: chi sottoscrive un contratto per il carsharing ha diritto all’abbonamento gratuito per i mezzi pubblici;
• moderazione del traffico: nelle strade principali di quartiere il limite di velocità è di 30
km/h, ma nelle strade residenziali di accesso scende a 5 km/h;
• brevi tragitti: scuole e servizi sono collocati entro distanze raggiungibili a piedi o in
bicicletta.
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Aspetti sociali
Per assicurare una buona commistione sociale è stato messo a punto da parte dell’amministrazione un
modello denominato Blockprofil che considera nell’assegnazione in vendita delle case i seguenti
fattori:
-
stato civile
numero di figli
età - professione
precedente luogo di residenza
sede di lavoro
tipo di abitazione (basso consumo o passiva)
in proprietà o in locazione
necessità di sostegno finanziario
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Vige la raccolta differenziata orientata al riciclaggio dei rifiuti domestici
Raccolta indifferenziata
Raccolta differenziata e
riciclaggio
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Lo sfruttamento dell’energia solare è diffuso e integrato
nel costruito
Heliotrope di Ralph Disch
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Heliotrope di Ralph Disch
Come un girasole, di cui riprende il principio, la casa progettata dall’architetto tedesco
Ralph Disch produce energia seguendo il movimento apparente del sole. Grazie a questa
sua caratteristica Heliotrope (‘girasole’, vai alla galleria fotografica) arriva a produrre una
quantità di energia pulita pari a ben 5 volte il proprio fabbisogno energetico, senza
emettere un solo grammo di CO2.
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Heliotrope di Ralph Disch
La casa di Disch è montata su un grosso pilone di 14 metri, è composta da due pareti circolari che si
incontrano a formare un cilindro, la prima è rivestita da finestre super isolanti a triplo strato (valore U
0,5) la seconda da un rivestimento altamente isolante (valore U 0,12).
In questo modo, d’inverno la facciata di vetro ruoterà seguendo il sole consentendo di captare più luce
naturale possibile e mantenendo di conseguenza caldi gli ambienti, mentre d’estate avverrà il contrario
con una maggiore esposizione della parete isolante con il risultato di mantenere gli interni più freschi.
Fonte: http://www.creuzanews.com
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Heliotrope di Ralph Disch
Per ottimizzare il consumo e la produzione di energia nell’edificio sono state integrate tecnologie quali:
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scambiatori di calore aria-terra
una piccola unità di cogenerazione
un sistema di ventilazione con recupero di calore
riscaldamento radiante per il pavimento e il soffitto.
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Gli scambiatori di calore terra-aria posti nel terreno per fornire
preriscaldamento o preraffrescamento sono tipicamente tubi di
20 cm di diametro e 40 metri di lunghezza posti a 1,5 metri di
profondità, per sfruttare la temperatura quasi costante che sotto
il terreno si ha durante l'anno (a 2 metri è di circa 15°C in media),
per cui quest'ultimo risulta più freddo dell'aria esterna d'estate e,
al contrario, più caldo d'inverno.
Con il termine cogenerazione si intende la produzione combinata di
energia elettrica e di energia termica (calore) ottenute in appositi
impianti utilizzanti la stessa energia primaria.
Su tale principio si basa anche la trigenerazione, cioè la produzione
simultanea di energia termica, elettrica e frigorifera da un'unica
fonte energetica.
Fonte: http://www.creuzanews.com
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Heliotrope di Ralph Disch
Per ottimizzare il consumo e la produzione di energia nell’edificio sono state integrate tecnologie quali:
3. un sistema di ventilazione con recupero di calore
4. riscaldamento radiante per il pavimento e il soffitto.
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Un impianto di ventilazione meccanica (vmc) permette di controllare
il ricambio dell'aria nell'edificio, senza dover aprire le finestre ed
evitando inutili dispersioni di calore.
L'aria viziata prima di essere espulsa all'esterno, viene convogliata in
uno scambiatore di calore dove preriscalda o preraffresca l'aria pulita
prelevata dall'esterno.
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Il principio del riscaldamento radiante si basa sulla circolazione di
acqua calda a bassa temperatura (in genere tra i 30 e i 40 °C) in un
circuito chiuso, che si sviluppa su una superficie radiante molto
elevata posta a pavimento o a parete.
L'aria pulita di rinnovo viene introdotta attraverso i diffusori installati
in locali di soggiorno o camere da letto.
Il sistema di vmc assicura un continuo ricambio di aria, eliminando
cattivi odori e sostanze inquinanti, adeguando la ventilazione al
grado di occupazione dell'edificio.
Fonte: http://www.creuzanews.com
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Durante tutto l’anno può essere prodotta acqua calda per il riscaldamento grazie ai collettori solari
montati al posto delle ringhiere sui balconi di entrambe le facciate dell’edificio per una superficie
totale di 34,5 metri quadrati.
L’energia elettrica viene garantita da una vela solare (‘Sun Sail’) composta da 60 moduli in silicio
monocristallino Siemens M 110 L (totale di 6,6 kW) montata su un sistema a inseguimento solare che si
muove in maniera indipendente rispetto all’edificio sottostante ottimizzando la captazione dell’energia
solare grazie a un software che regola anche gli angoli di inclinazione.
Fonte: http://www.creuzanews.com
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Si sono creati più di 10.000 posti di lavoro in campo ambientale e un parco tecnologico
incentrato sull’industria biotech, nato dalla collaborazione tra aziende private,
università e autorità locali.
E’ stata inoltre creata una organizzazione per il turismo verde.
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La presenza del verde
Il quartiere Vauban ha un vantaggio rispetto ai
nuovi quartieri: la presenza di alberi già adulti.
70 tra platani, tigli, pioppi, aceri e noccioli (alberi
caducifoglie) che forniscono ombreggiamento e
regolazione dell’umidità nella stagione estiva .
Gli edifici sono separati da fasce verdi larghe 30
metri, alcune attrezzate per l’attività sportiva e il
gioco per i bimbi.
Platano
Tiglio
Nocciolo
Pioppo
Acero
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Strade e spazi pubblici
La strada centrale carrabile del Vauban è una
grande arteria alberata con percorsi pedonali e
ciclabili su entrambi i lati che separano la sede
stradale dagli edifici residenziali.
In questa arteria Il limite di velocità delle auto è di
30 km/h.
Le strade laterali sono pensate come corti urbane
dove non si può parcheggiare e il limite di velocità
è di 10 km/h
Le strade carrabili sono affiancate da un canale di
raccolta dell’acqua piovana e da una striscia verde
larga 1,5 metri
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Il Solargarage è un silo per auto da 220 posti costruito alle porte del Vauban per
impedire l’accesso delle auto alla car free zone.
L’elettricità è fornita da una serie di pannelli fotovoltaici posti in copertura.
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Vauban Forum
Il successo del Vauban è dovuto anche all’impegno del Vauban Forum che è un organizzazione no-profit
fondata nel 1994 per favorire la partecipazione degli abitanti al progetto.
Il forum è composto da circa 300 membri ed è coinvolto nella progettazione del nuovo quartiere. Si
propone di:
- Attuare una campagna pubblica di informazione sull’architettura ecologica
- Fornire consulenze pratiche sulle misure di risparmio energetico
- Fornire assistenza ai gruppi di proprietari-costruttori
- Promuovere l’uso di mezzi di trasporto alternativi alle auto private
Il forum è finanziato da sottoscrizioni, donazioni e denaro pubblico con il supporto del programma
europeo LIFE
A fine progetto il forum si trasformerà in associazione di residenti per rappresentarne gli interessi.
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Un modello di Smart City
Oggi, quando si parla di Smart City e si progettano le città del futuro, si tiene conto di
alcune delle regole e delle soluzioni progettuali e urbanistiche adottate nel progetto del
quartiere di Vauban già da 15 anni.
Fonte: http://smartinnovation.forumpa.it
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Il progetto del distretto di Vauban, ha ottenuto ampia risonanza nel mondo della pianificazione
sostenibile.
Oltre ai risultati indicati, ha ottenuto già all'epoca un risultato esemplare: più del 50% dei residenti non
possedeva un’autovettura di proprietà.
Gli obiettivi del Vauban district possono essere paragonati ad alcune delle azioni che vengono richieste
oggi alle città per diventare Smart, cioè:
•
riduzione di CO2
•
coinvolgimento della comunità
•
mobilità sostenibile
•
uso massiccio di energie rinnovabili.
fonte: http://smartinnovation.forumpa.it
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Ecco i risultati di questo progetto, davvero avveniristico per gli anni in cui è nato
Il distretto di Vauban è stato studiato e analizzato da un istituto di ricerca per l'ecologia applicata, ÖkoIstitut, in quanto "progetto di riconversione urbana in un distretto sostenibile".
Per analizzare il distretto è stato utilizzato un sistema integrato - GEMIS (Global Emission Model for
Integrated Systems) - che ha consentito di controllare l’intero ciclo di sostenibilità dal punto di vista
dell’efficienza delle infrastrutture, della sostenibilità degli edifici, dalla quantità di energia elettrica
erogata al sistema di riscaldamento, fino al consumo di acqua e alla gestione dei rifiuti.
Lo studio ha rilevato che:
 ogni anno c'è un risparmio energetico pari a 28Gj;
 c'è una riduzione delle tonnellate di CO2 prodotte pari a 2100t;
 c'è un risparmio delle risorse minerarie pari a 1600t.
Fonte: http://smartinnovation.forumpa.it