[smontaggio]ed elaborazione fa mas jin peng

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[smontaggio]ed elaborazione fa mas jin peng
[SMONTAGGIO]ED ELABORAZIONE FA MAS JIN PENG
Rieccomi dopo la mia breve esperienza all’estero con una replica di un fucile a me molto caro : il
fa-mas g1
Si tratta della replica fatta dalla jing peng, la scatola comprende l’asg, una batteria da 8,4x1600
large, caricabatterie e un caricatore da 68 colpi,più un carica pallini rapido.
La raffica non è molto sostenuta, la classica di un originale cinese, e il rumore è forte e poderoso,
sembra di avere in mano un trattore…
La prima cosa che balza all’occhio sono le plastiche molto plasticose (ma non scricchiolanti) e il
bipiede poco stabile. Ha il copricanna in metallo e buona parte del corpo anch’essa in metallo con
un grip in metallo vuoto molto resistente e ben fisso
Impugnandolo risulta ben equilibrato, abbastanza intuitivo, purtroppo le tacche di mira assieme al
maniglione “ballano” notevolmente, problema che si risolve aggiungendo un ris superiore e
stringendo meglio un paio di viti.
La regolazione dell’hop up è esterna e si giunge tramite asportazione di quello che nella realtà è lo
sportellino per deviare a dx o a sx i bossoli nella fase di espulsione.
Alcune immagini:
Iniziamo smontando il calciolo posteriore
Poi svitiamo le 2 viti che troviamo sui fianchi, una da una parte e l’altra dalla parte opposta
In questo modo possiamo togliere la struttura che funge da guanciale. Poi svitiamo le due viti che
tengono bloccate il selettore “off-full-semi” ( il famas ha la possibilità di spegnere il fucile oltre alla
sicura posta di fronte al grilletto)
Stacchiamo il paramano frontale inferiore come per inserire la batteria, e svitiamo le viti che tengono
ancorata alla canna la parte superiore, quella del maniglione.
A questo punto il copri canna si sfilerà lasciando in evidenza solo la canna. Quindi svitiamo la vite nella
parte posteriore del maniglione
Fatto questo sfiliamo dall’alto il maniglione e svitiamo la vite “A”. l’asta di armamento “B” riusciremo a
sfilarla solo quando apriremo i 2 gusci in metallo
L’impugnatura possiede un piccolo sportello che si può aprire… io non ci son riuscito e ho dovuto smontarlo
, estraendo il perno con un cacciavite
Poi svitate la vite che trovate dentro
Fatto questo vi ritroverete con il gb chiuso tra 2 gusci in metallo, svitate le 4 viti che vedete e aprite a metà
Indicata in rosso da una freccia c’è un giunto che serve a collegare l’asta del grilletto all’asta dei contatti, mi
raccomando, non perdetelo!
Vi troverete ora con un hop up tipo g3 con una rotellina strana per alzarlo e abbassarlo. È in metallo, è
abbastanza bello e fissato con 2 viti all’altra metà di guscio che non avete ancora svitato.
Tiratelo via, e nell’aprirlo avrete l’amara sorpresa
Se volete sostituire la canna con buona probabilità bisogna rifare gli spacchi su di essa per inserire il fermo ,
e per il gommino bisogna tagliarlo appena al di sopra della metà ,altrimenti risulta essere troppo lungo!
Il gb possiede una strana forma
Ho evidenziato il tasto per sbloccare la molla nel caso in cui rimanga in tensione
A differenza di quello della T.M. qui abbiamo un motore dalla forma “normale” che si può sostituire (previo
accorciamento del pignone visto che è più corto degli altri) con uno speed. Di base monta un torque, al
quale ho tolto 6 spire per ogni avvolgimento.
Apriamo
Il grasso sembra olio per le patatine bruciato, gli ingranaggi sono ingranaggi normali, solo l’anti reversal è
anomalo, tra l’altro fatto in ferro molto dolce, talmente dolce che dopo 3 raffiche di prova era già
smangiato…. Ho dovuto farmene uno artigianale (perdonatemi ma non ho fatto la foto… dimenticanza) ma
ho apportato queste modifiche
Qui possiamo notare il pignone molto corto e l’anti reversal
Il reggi molla è fatto appositamente per questo gb, a
incastro
Passiamo alle modifiche:
con un trapano a colonna ho allargato i fori delle boccole da 6 a 7 mm, non vi è stato bisogno di creare i
tipici svasi per le boccole, visto che non c’erano nemmeno sull’originale. Ho sgrassato e lucidato il tutto, ho
montato boccole 7 mm cuscinettate della classic army, ingranaggi elicoidali silenziati speed della sistema,
anticipatore della kings arm, un reggi molla con cuscinetto di recupero proveniente da altro non ben
definito fucile (mi pare l85 della army)
Motore torque con – 7 avvolgimenti, modifica all’hop up per permettergli una maggiore escursione ( le
parti in rosso sono quelle che ho eliminato)
Sostituzione del cilindro (originale pieno, visto che ha una canna lunghissima) con un cilindro di recupero
forato a ¼ e accorciamento della canna di 9 cm, pistone originale alleggerito fino con penultimo dente
eliminato e terzultimo dente leggermente ribassato, spesso rato e ingrassato come Dio comanda ϑ
Sostituzione dell’impianto elettrico con l’aggiunta di un mosfet della EPOWER….
Questa soluzione l’ho dovuta adottare in quanto non son riuscito a costruire un mosfet AB ( tra l’altro non
capisco perché visto che ne ho costruiti già 6 di quei cosini lì e nessuno mi ha mai dato problemi!) questo
aggeggio consente anche di fare la raffica controllata al posto del colpo singolo, dipende se lasciate un
contatto ponticellato o meno, e la raffica varia dalla tensione della batteria… a mio avviso comunque tutto
ciò non giustifica una spesa di 50 € quando con 5€ ci si costruisce un AB perfettamente funzionante….
Come batteria ho adottato una lipo 11,1 x 1600ma da 15c.
Ho aggiunto una slitta, che ovviamente ho modificato, in modo da usare anche le classiche tacche di mira.
Al posto di fissarla con la vite centrale messa nel piano verticale ho preferito eliminare tutto il blocco
filettato presente e fare 4 fori laterali filettati, in modo da non disturbare la linea del fucile (la vita di
fissaggio precedente sarebbe sporta praticamente di 2 cm dietro la leva di armamento…) questa slitta ha
irrigidito la struttura.
Poi con del nastro antiscivolo ( quello da mettere sugli scalini per non scivolare d’inverno per intenderci) ho
sagomato delle guancette da mettere sull’impugnatura per aumentarne il grip ( trucchetto imparato dai
tiratori di tiro dinamico )
Appena mi arriva dalle filippine il cronografo misuro raffica e potenza (anche se devo dire che oggi,
andando in un negozio alla ricerca dei caricatori maggiorati, l’ho provato e la gente si è girata tutta
chiedendomi: ma da chi l’hai fatto modificare?.... piccole soddisfazioni..)
Un’altra cosa
Con questo modello non è possibile effettuare le modifiche per adattare i caricatori STANAG, poiché si
dovrebbe eliminare un pezzo di g.b.
Per ora ho trovato i caricatori della cybergun che son compatibili, appena mi arrivano quelli della T.M. vi
saprò dire
I bipiedi non li ho rimontai perché troppo instabili, ora cerco per vie ufficiali e non di reperire un bipede
originale del famas e vedo di adattarlo alla replica
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Re: [SMONTAGGIO]ED ELABORAZIONE FA MAS JIN PENG
di PSP il 05/06/2009, 15:00
Leggendo alcuni post in giro per la rete ho trovato gente che per usare i caricatori STANAG
modifica il famas, tagliando parte del guscio esterno e poi facendo spacchi nel caricatore.
Siccome con la replica jin peng non si può modificare il fucile perché come si vede dalle foto nella
recensione si dovrebbe eliminare una parte gel g.b. mi son dedicato allo studio e all’elaborazione
dei caricatori.
Vediamo subito che negli STANAG manca lo spacco frontale
Sempre negli stanag abbiamo un prolungamento del caricature nella parte posteriore che non
troviamo in quello del famas
Dunque bisogna eliminare un pezzo di prolungamento e fare un semplice spacco…
Proviamoci
Facciamo un taglio alla distanza di 15 mm dalla parte superiore (plastica compresa)
Smontiamo il caricatore e tagliamo quella parte in eccesso
Limiamo e appiatiamo le sbavature
Nella parte frontale segnamo una quota di 26, 5 mm sempre partendo al di sopra della plastica.
Questa sarà la quota dove il blocco del caricatore andrà ad incastrarsi
Con un trapano foriamo in modo da stare con il bordo del foro leggermente al di sopra della linea
appena segnata
Dopo di chè andiamo a limare e pareggiare il tutto con una lima piatta fine per metallo
Ecco due risultati
Prima di rimontare il tutto ricordiamoci di tagliare il pezzettino di plastica (segnato in verde)
Risultato? In 10 minuti avete i caricatori per il famas che vanno bene ancora per i vostri colt, senza
aver “distrutto “il famas nel tentativo di adattare il tutto