Filosofia della natura - Circolo San Tommaso d`Aquino

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Filosofia della natura - Circolo San Tommaso d`Aquino
Filosofia della
natura
Prof. Lorella Congiunti
DI COSA PARLIAMO, QUANDO PARLIAMO DI NATURA?
Elementi di filosofia della natura alla scuola di san Tommaso.
Tante volte usiamo il sostantivo “natura”, l’aggettivo “naturale” e l’avverbio “naturalmente” nei
nostri discorsi quotidiani. Cosa vogliamo dire usando questi termini? A quale realtà ci riferiamo?
E la realtà “naturale” si può conoscere veramente? E come? Forse solo gli “scienziati” conoscono la
natura? La filosofia insegna a fare le domande e a cercare la via delle risposte, sempre aperta al
dialogo con le scienze fisiche e con le altre discipline.
1) Naturalmente, è naturale! Cosa vuol dire “natura”?
La parola natura e i suoi derivati fanno riferimento a qualcosa di comune, ma di cosa si tratta?
Riflettendo possiamo distinguere due usi principali del termine: “natura” indica l’insieme delle cose
naturali (res naturales), come quando diciamo “la natura ha le sue leggi”, “mi piace la natura”, e
“natura” indica anche una essenza posseduta dalla nascita (essentia) come quando diciamo “il cane è
fedele per natura”, “la fotosintesi è un processo naturale per le piante”. Questi due significati sono
distinti ma collegati: la natura è l’insieme delle cose che hanno una natura. Possiamo parlare con
maggiore chiarezza anche di questioni quali leggi di natura e leggi naturali?
2) Solido come la roccia. Cosa sono i corpi?
Nella realtà fisica incontriamo i corpi, i quali hanno una identità e delle proprietà, una stabilità e una
costante disposizione al cambiamento, sono individuali e appartengono a una specie. La classica
coppia di concetti filosofici “forma attuale” e “materia potenziale” consente di affrontare queste
peculiarità dei corpi naturali. Può offrire anche un contributo alla riflessione su questioni scientifiche
contemporanee apparentemente assai lontane quali per esempio antimateria e materia oscura,
evoluzioni delle specie, irreversibilità?
3) Il fumo e l’arrosto. Cosa sono le sostanze e i loro odori?
In ogni realtà è possibile distinguere tra ciò che le appartiene e ciò che è: per esempio il suono della
mia voce ed io stessa, l’odore dell’arrosto e l’arrosto stesso, la posizione del calciatore e il calciatore
stesso, l’intelligenza di Einstein ed Einstein … Possiamo parlare di questa distinzione nei termini di
“sostanza” e dei suoi “accidenti” ovvero qualità, proprietà e relazioni. Questo linguaggio in che
modo interagisce e spiega il linguaggio delle scienze che parlano, per esempio, di “sostanze
chimiche” e “proprietà fisiche”?
4) Vivo o morto. Cosa sono gli organismi?
Nell’universo fisico, tra la molteplicità di sostanze, si distinguono in modo speciale i viventi. Tutti i
viventi compiono alcune operazioni fondamentali, in sé complicatissime, come la crescita e la
riproduzione. Alcuni viventi sentono, alcuni addirittura pensano. Cosa distingue intimamente i
viventi dai non viventi? Cosa distingue i vari tipi di viventi? Ha ancora senso parlare di “anima”
come “forma sostanziale”? Come affrontare questioni quali la malattia, la nascita, la morte, come
rispondere a sfide etiche quali l’eutanasia o comportamentali quali l’essere vegetariano?
5) Tutto passa … Cosa è il divenire?
Finché siamo qui viviamo nel divenire: non siamo in grado di fermarlo, ma possiamo rifletterci e
descriverlo. Quando c’è divenire c’è sempre qualcuno che cambia dall’essere prima in un modo
all’essere poi in un altro modo. Tutto questo si radica nella unione della materia e della forma.
Quanto radicali possono essere questi cambiamenti? Cambiare colore di capelli in cosa si distingue
dal cambiare idea? E morire che tipo di cambiamento è?
6) Who, what, when, where, why … Cosa vuol dire cercare le cause?
La domanda che tutti facciamo fin da bambini quando vogliamo capire qualcosa è: “perché”? Anche
di fronte ai fenomeni naturali ci domandiamo: perché? Sembra una domanda semplice, ma quando
tentiamo di rispondere comprendiamo che si articola in tante direzioni. Come quando l’investigatore
indaga su un reato: cerca il criminale, la modalità di esecuzione, il movente, il corpo del reato. E in
natura quali cause agiscono? Sono conoscibili? La causalità si oppone alla casualità?