Quel “tesoro” di cimeli regalato a Lello Ferrieri

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Quel “tesoro” di cimeli regalato a Lello Ferrieri
lunedì 22 ottobre 2012
MODA
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NOTTE&GIORNO
IL NOTO STILISTA NAPOLETANO HA PRESENTATO NEL SUO ATELIER LA NUOVA COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO
Il sexy candore di Alessio Visone
di Laura Caico
n mito intramontabile. La nuova collezione autunno-inverno
2012/2013 di Alessio Visone, “Kissing Marilyn”, presentata nel corso
di due affollatissime giornate nelle
sale dell’atelier partenopeo in via dei
Mille, volutamente dedicata - già nel
titolo - all’icona di stile e famosa attrice degli anni ’50 Marilyn Monroe,
musa di stilisti e registi, ha colpito
piacevolmente il vasto parterre di
amiche e clienti (accolte dal couturier affiancato dalla cugina Brunella
e dalle valenti responsabili dell’Ufficio stampa Luciana Manfredonia e
Valeria Ragno), ansiose di aggiudicarsi qualche capo glamour per l’after height, le occasioni cocktail, la
sera elegante, settori in cui Visone noto anche per le deliziose spose è particolarmente versato: tra le prime ad accomodarsi nei confortevoli salottini e a gustare l’aperitivo di
gala eventi, Ada Maddaloni, Federica Ruffo, Ada Baldi, Teresa Carriero con le figlie Silvana e Antonella e la nuora Sandra, Elisa Rubinacci, Adele Scutiero, Mina Consonni,
Elvira Soria, Giovanna Martano, Annie Papa, Roberta Buccino Grimaldi,
Rosetta Galli con la figlia Giorgia,
Cristina Improta, Giovanna Farina,
Paola Jesu, Loredana Lauro, Fabiana Prefetto, Anna Calcara, Elvira
Brandi, Maria Teresa Ferrari, Bianca
D’angelo, Maria Grazia Biggiero, Alina Pastore, Isa Contaldi Iodice.
U
Alessio Visone (foto Salvio Parisi)
Mentre si leggono dei fogli, contraddistinti dall’impronta di baci rosso fuoco (a cui si deve il titolo “Kissing Marilyn” del defilè) e recanti
frasi celebri della rimpianta attrice
che ne illustrano efficacemente la
personalità come “non posso farmi
condizionare dalle regole… io vivo
le mie emozioni… C’è solo un vero
piacere… quello di vivere” sulla moquette ovattata del civettuolo atelier
iniziano a sfilare flash modaioli, immagini catturate nei film della Monroe e rimasti indelebili nell’immaginario collettivo, come gli abiti aderenti sul busto, senza maniche e con
gonna plissettata che richiamano
immediatamente la scena cult di
“Quando la moglie è in vacanza” in
cui Marilyn cerca di contrastare il
soffio caldo proveniente da una grata
della metropolitana,
trattenendo giù con
le mani la ruota di
seta bianca, gonfiata dall’improvvisa
folata di vento.
Un altro “colpo d’occhio” fashion - fra i
più noti della cinematografia anni ’50
- è rappresentato
dall’abito con una
sola spallina, di taglio sofisticato, che
la Monroe indossava in “Come sposare un milionario”,
capo di alta moda adatto anche alle
donne “curvy”, che Visone interpreta in tante versioni: una delle tante
altre scene che hanno reso famosa la
Monroe è poi sicuramente quella de
“Gli uomini preferiscono le bionde”
in cui la bionda star hollywoodiana
intona “Diamonds are a girl’s best
friend” (che le clienti riascoltano dal
vivo grazie alla calda voce di voce
di Arianna Cretella, chanteuse napoletana) indossando un abito lungo
in raso di seta rosa, senza spalline e
stretto in vita da una cintura raffinata, con lunghi guanti in tinta che
Alessio traduce in favolose mises,
sempre corredate dai fascinosi
guanti e da lussuosi renard declinati nelle intriganti tonalità petrolio,
rosa confetto, bluette, viola, azzurro, bianco ghiaccio. Applausi a sce-
DA OGGI NEL CAPOLUOGO SCALIGERO UNA SETTIMANA RICCA DI INIZIATIVE
na aperta per
gli abiti - scultura impreziositi da bordature di cristalli, jais e pietre
dure, per il tono ingenuo
ma sexy di diversi mini abiti in stile baby
doll - la cui caratteristica
principale è la
leggerezza e il
taglio corto
“genoux au
vent” - realizzati in chiffon, seta e
pizzo chantilly dalle tenui sfumature cielo, pesca, malva, lilla, avorio,
albicocca, nocciola,
che tengono fede al significato
del nome
(letteralmente
“piccola
bambola”), donando a
chi li indossa
l’aria innocente di una bambola o di
una bimba, esaltata dal taglio scampanato, dalle caste bretelline o dal-
L’INCONTRO
le maniche a
palloncino,
dai ricami e
dalle ruches
svolazzanti:
per il giorno
arrivano, invece, in passerella intriganti e fascinosi pantaloni a sigaretta
accompagnati da bluse in
seta a fantasie geometriche e floreali
stile “bon ton” o da twin set di sottilissimo cachemire, molto giovani
e dal piglio dinamico. Grande profusione di tinte accese, dal rosso fuoco al senape, dall’aragosta all’azzurro
intenso, dal verde
smeraldo al giallo sole per ampi giacconi
bouclè, cappotti reversibili, eleganti e
soffici soprabiti abbinati a shopping in lana rigata; una collezione molto glamour
e seducente come
l’immortale diva che
l’ha ispirata e che
l’estro straordinario
di Alessio Visone ha
riproposto con l’abituale tocco chic.
Tra le tante clienti e amiche del no-
to couturier, Loredana Nardiello, Valeria Ricciardi, Antonella Tuccillo,
Olimpia Ciardiello,
Fiorenza De Stefano,
Carletta Mazzeo, Patrizia Di Mare, Valeria Parrella, Fiorella
Mazio, Silvana Capuano, Serena Azzolini, Ludovica Barbareschi, Teresa Caporale, Francesca
Gomez, Luisa Barbuto, Benedetta Lopez, Maria Lucia
Serracca Guerriero,
Daniela Del Giudice,
Olimpia Angrisani,
Luisa Grillo, Iole Di Meo, Maria Rubino, Cristina Capuano.
IL LIBRO DI ANTONIO DEL MONACO
Fair Play, Campania protagonista “Il colore dell’inferno” fa tappa
al congresso europeo di Verona
tra i detenuti di Poggioreale
D
a oggi Verona diviene la
capitale del Fair Play. Ad
aprire i lavori del XVIII
congresso europeo del Fair Play,
sarà il film “Il sole dentro” che
ha ottenuto il secondo premio al
Giffoni Film Festival 2012 e che,
patrocinato dal ministero per
l’Università e la Ricerca, verrà
proiettato agli alunni delle
scuole, questo proprio per
evidenziare la trama di un
regista che con il suo film ha
voluto far vivere due storie
diverse ma comuni, vissute a
distanza di dieci anni l’una
dall’altra che s’intersecano e si
fondono, toccando la sensibilità
dei giovani. Il nuovo film di
Paolo Bianchini, in memoria di
Yaguine e Fodè, dà vita alla
vicenda di Thabo, tredicenne,
che cerca di tornare nel suo
villaggio natio, N’Dola,
accompagnato dall’amico Rocco,
quattordicenne di Catania. Due
adolescenti del Sud, due Sud del
mondo diversi eppure similari
che si attirano e respingono
come le onde del mare che
unisce e divide inesorabilmente.
Saranno presenti il regista Paolo
LA STORIA
Bianchini, la
produttrice Paola
Rotta, personalità
dello sport e dello
spettacolo, e don
Antonio Mazzi che
presenterà il
progetto dei nuovi
Centri Giovanili.
L’importanza della
manifestazione
campana che ha
dato vita alla vittoria di questo
film scelto per il ricco calendario
di eventi in programma al
congresso europeo del Fair Play
che al Palazzo della Gran
Guardia animeranno fino al
giorno 28 i lavori, dimostra
anche l’importanza che il
presidente del Comitato
Nazionale Italiano Fair Play,
Ruggero Alcanterini, pone nello
sviluppo delle azioni da lui
dirette in tutta Italia con
particolare attenzione al Sud e
alla Campania.
Sono quaranta i paesi
provenienti da tutta Europa che
parteciperanno al congresso
della cittadina veneta che con la
“Settimana del Fair Play”
U
svilupperanno una serie di
iniziative che coinvolgeranno la
cittadinanza, il mondo della
scuola e le istituzioni. Sede
prioritaria dell’evento per quanto
riguarda i lavori congressuali ed
altre iniziative sarà il Palazzo
della Gran Guardia, ma tutta la
città verrà coinvolta
nell’importante azione del Fair
Play. Durante la settimana
porteranno il loro contributo
alcuni campioni dello sport. Nel
loggiato della Gran Guardia ed in
piazza Bra saranno allestiti spazi
e stand visitabili dai cittadini.
Dulcis i fundo sabato l’incontro
dell’assemblea generale Efpm
eleggerà il nuovo presidente.
gdg
na nuova presentazione del libro “Il colore dell'inferno” edito
da Guida, verrà fatta, con la partecipazione dell’autore colonnello Antonio del Monaco, oggi alle ore 10,30
nella Casa Circondariale di Poggioreale. All’incontro parteciperanno
inoltre Teresa Abate, direttore della
Casa Circondariale, Tommaso Contestabile, Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria della Campania, ed a seguire il loro saluto, interverranno, moderati dalla
giornalista Matilde Andolfo, don Luigi Merola, fondatore dell’associazione “’A voce d’ ‘e creature” don Roberto Comune, scrittore e teologo,
l’avvocato penalista Enrico Tuccillo.
Chiuderà i lavori Antonio del Monaco. La particolare location che ha voluto ospitare un così importante momento di incontro, è molto significativa perchè la speranza di ogni
persona deve e può essere il recupero alla società civile anche e soprattutto per chi in un momento di
sbandamento della propria esistenza terrena ha commesso un errore
per cui viene detenuto nelle carceri.
L’importanza di fare comprendere
l’errore commesso e suscitare in una
Don Luigi Merola
persona la volontà di recupero, così
come intendono fare con questo gesto i protagonisti della giornata di
oggi alnel carcere di Poggioreale, è
senza dubbio la forma più democratica per creare un mondo migliore,
quel mondo privo di ingiustizie e ricco di legalità. Quel mondo che forse
non tanti di noi, ma almeno i nostri
figli, potranno godere. Un mondo appunto che leggendo e riscoprendo i
dramma di quelle storie vere descritte dall’autore de “Il colore dell’inferno”, potrà essere diverso nel-
l’interesse di tutti, con una tranquilla vita dedicata ai tanti valori che
questa società sta perdendo del tutto ed in molti casi ha già persi, ma
che con tanta buona volontà di tante persone oneste, che in verità numericamente vediamo sempre più
crescere, potrà nei tempi che ci auguriamo brevi essere cambiata. Gli
incassi delle vendite del libro come
sempre verranno devoluti alla fondazione “’A voce d’ ‘e creature” creata appunto da don Luigi Merola.
Giuseppe De Girolamo
I CIMELI DI UNA LUNGA VITA PROFESSIONALE ESPOSTI IN UNA VETRINA DEL “VERO CAFFÉ DEL PROFESSORE”
Quel “tesoro” di cimeli regalato a Lello Ferrieri
di Mimmo Sica
ue settimane fa - racconta Lello Ferrieri - mentre
ero immerso nelle mie riflessioni,
è entrato nel mio bar di piazza Trieste e Trento, “Il vero caffé del professore”, un signore distinto il quale mi ha chiesto se poteva farmi
una donazione. Vedendomi perplesso e meravigliato si é presentato. “Mi chiamo Alfonso Di Girolamo, ho fatto il maître d’hotel e il
barman per 50 anni e sto per andare in pensione. Ho deciso di regalare ad un bar di tono, di prestigio e di antiche tradizioni, tutto il
materiale che ho accumulato nel
corso dei miei anni di lavoro, a partire dal primo shaker che ho usato
«D
Lello Ferrieri
agli inizi della mia attività. Professore, sarebbe per me una grande
soddisfazione se lei esponesse nel
suo locale questi oggetti per un
certo periodo di tempo menzionando che sono stati una mia donazione”. A queste parole mi sono
sentito onorato perché non capita
tutti i giorni che una persona che
ha lavorato per mezzo secolo mi
scelga per donarmi tutti i suoi
“pensieri”. Sì, perché 50 anni di miscelazioni sicuramente sono piene di pensieri allegri e tristi, di momenti di gioia e di dolore, di illusioni e di delusioni. Da quel giorno “Il vero bar del professore” ospita in una sua vetrina il “piccolo museo”, testimonianze del lavoro di
Alfonso Di Girolamo. Fedele alla
mia promessa, ma anche orgoglioso di essere il custode di quel
prezioso tesoro, non perdo l’occasione per mostrare ai clienti il primo shaker piuttosto che il cucchiaio da sommelier, la mignonette di cognac piuttosto che la bottiglia di Barolo pregiato, e così via».
Mentre parlava, di tanto in tanto il
professore volgeva gli occhi verso
un foglio che stringeva in una mano. Ad un tratto lo ha aperto e ha
cominciato a leggere “Verso le comete del firmamento, insieme a soli splendenti, vi è una stella che
brillerá sempre, attorniata da astri
nascenti. Il gusto semplice e creativo lascia il palato felicemente
conquistato dalla professionalità.
Adesso che il professore è di ruo-
lo, fedele al proprio impegno, Fiducioso nel proprio servizio, è l’armonia delle proprie capacità. Dovunque si può trovare un bar, ed
anche un grande bar. La differenza è il savoir faire. Per la gentilezza dei suoi dipendenti, rimani sempre nel ricordo del turista. Ora che
mi sono innamorato di te, fuggiró
da altre facili avventure, E resteró
fedele alla tua saggezza. Solo con
i tuoi accorgimenti, soltanto con la
tua delicatezza, Orienterò il mio palato, rimasto per anni senza sapore, e ringrazierò il caffè del professore”. Sono le parole in versi con le
quali quel singolare personaggio
ha reso omaggio a Ferrieri, alla sua
professionalità e alla sua cortesia.
Ma il professore è un poeta e ha
capito che quel componimento è
un acrostico e ha letto nelle prime
lettere di ogni verso il plauso di Alfonso Di Girolamo: “viva il càffè del
professore”. Sorridendo, ha rivolto
lo sguardo dove prima c’era Alfonso ed è ritornato ai suoi pensieri
di prima, all’amica Antonietta
Wurzburgher ,e le fa dire al marito
che non c’è più “Eri presente in
tutti i miei momenti, accompagnavi la mia vita, come io accompagnavo la tua. Insieme eravamo
un giardino fiorito, coltivavamo i
nostri fiori, in un sogno infinito. Poi
tutto si è spento. Cosa mi rimane
di questo giardino, solo foglie che
si perdono nel vento della vita”.
Anche questo accade al “Vero caffè del Professore”.