SE NON C`È IL DEPURATORE UN TAGLIO ALLA BOLLETTA

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SE NON C`È IL DEPURATORE UN TAGLIO ALLA BOLLETTA
LA CORTE COSTITUZIONALE E L’ACQUA
SE NON C’È IL DEPURATORE
UN TAGLIO ALLA BOLLETTA
di GIUSEPPE ALTAMORE
Una nota di giustizia in un Paese che spesso considera i propri cittadini
ancora sudditi. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 335 del 10 ottobre,
ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme in materia di tariffe
per la depurazione idrica. Che cosa significa? Vuol dire che, se non c’è il
depuratore, la relativa tariffa, inclusa nella bolletta dell’acqua, non si deve
pagare. Un’ovvietà? Finora non è stato così. La Legge 36 del 1994 (legge Galli)
ha riformato il settore dei servizi idrici fissando alcuni principi inderogabili,
come l’assorbimento di tutti i costi nella bolletta e l’obbligo di chiudere il ciclo
idrico integrato con la depurazione, che non sempre è stata realizzata, ma che
una cattiva interpretazione della legge ha imposto agli utenti di pagare.
La sentenza ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale” delle norme che
disponevano il pagamento del servizio depurazione e fognature anche a quei
consumatori che, non essendo allacciati alla rete fognaria, non usufruiscono del
pubblico servizio e quindi della depurazione dei reflui. E’ stata dichiarata, infatti,
l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36
(Disposizioni in materia di risorse idriche), nella parte in cui prevede che la
quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel
caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o
questi siano temporaneamente inattivi». Sempre la stessa sentenza
ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 155, comma 1, primo
periodo, del Decreto legislativo 3 aprile 2006,
n.152 (Norme in materia ambientale), nella
parte in cui prevede che la quota di tariffa per il
servizio di depurazione è dovuta dagli utenti
«anche nel caso in cui manchino impianti di
depurazione o questi siano temporaneamente
inattivi». Ora si apre la battaglia dei rimborsi.
All’interno
RISPARMIO
La crisi si supera
con i soldi al sicuro
2
Investire “con l’etica”:
c’è anche in banca
4
ASSISTENZA
Che cosa si deve fare
per l’aiuto a domicilio 6
ACQUISTI
La spesa intelligente
si fa negli scaffali
8
ELETTRICITÀ
Gli apparecchi spenti
possono consumare 10
IMMOBILI
Questioni di casa
11
TECNOLOGIE
Il Gps facilita la vita
(e viola la privacy)
12
HOBBY
Uniti dalla maglia
I giochi da tavolo
14
16
NATALE
Attenti alle luci
Il regalo “buono”
Un’idea hi-tech
18
20
22
A CURA DI 2C EDIZIONI
NOTES
1
DICEMBRE 2008
I NOSTRI SOLDI/ 1
Per difendersi dalla crisi. Mappa del risparmio sicuro
L’ATTUALE GRAVE SITUAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALE
a qualche mese è esploso il
panico fra i risparmiatori, alimentato dal tracollo dei mercati
finanziari, non solo della Borsa
ma anche delle obbligazioni. Una
crisi che ha messo in discussione tante certezze: la banca, i titoli di Stato, le obbligazioni, tutto è guardato oggi con
diffidenza, paura, preoccupazione. Addirittura
si è temuta una corsa ai
depositi bancari (la forma
più “tranquilla” per il risparmio), cosa che per
fortuna non si è verificata. Ma un’occasione di grave crisi deve essere vissuta
come un modo per rivedere
certe regole finanziarie con il
tempo magari dimenticate.
Vediamo, dunque, di dare
indicazioni precise sui rischi
effettivi degli investimenti,
D
anche alla luce dei provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare la crisi.
CON IL CONTO CORRENTE
DOPPIAMENTE TRANQUILLI
I conti e i libretti presso le banche sono oggi più che sicuri, perché assistiti da una duplice garanzia. Da una parte, c’è il Fondo
interbancario, formato da tutte
le banche che operano in Italia
(non solo italiane, ma anche quelle straniere aderenti) che garantisce il rimborso dei soldi sui conti
fino all’importo massimo di
103.291,38 euro (i vecchi 200 milioni). Importo elevato (è il più alto in Europa) che s’intende procapite: quindi un conto cointestato a due persone (marito e moglie
o a genitore e figlio) è coperto fino a oltre 206mila euro. Generalmente pochi hanno cifre così ele-
TUTTE LE OFFERTE E LE RELATIVE GARANZIE
TIPO
GARANZIA
MODALITÀ
DEPOSITI BANCARI
SI
Fondo Interbancario (fino a 103.291,38 euro pro capite)
con scadenza illimitata nel tempo, più garanzia sussidiaria
dello Stato (senza limiti d’importo) per 3 anni
DEPOSITI POSTALI
SI
Cassa depositi e prestiti senza limite d’importo o di tempo
TITOLI DI STATO
SI
Nessun limite
OBBLIGAZIONI BANCARIE
SI
Garanzia dello Stato per 5 anni
PRONTI CONTRO TERMINE
NO
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
NO
FONDI COMUNI
NO
AZIONI
NO
2
DICEMBRE 2008
NOTES
vate in forma liquida; ma chi, volendo avere tutti i soldi “a portata
d’assegno”, disponesse di cifre superiori, può aprire più conti in banche diverse, beneficiando così della copertura tante volte quanti conti possiede. In caso d’insolvenza,
il Fondo versa subito 20mila euro (consentendo così di disporre
di una cifra necessaria per la vita
normale) e il saldo entro pochi
mesi, una volta terminate le procedure d’accertamento. In più, il
Governo ha deliberato che tutti i tipi di depositi saranno coperti da garanzia statale sussidiaria
(quindi, conti correnti, libretti di
risparmio, certificati di deposito e
persino assegni circolari) rispetto a quella del Fondo, per un periodo di 36 mesi (cioè fino all’ottobre 2011), concessa senza limiti
d’importo.
DEPOSITI POSTALI,
SENZA LIMITI D’IMPORTO
I depositi presso la Posta (conti correnti, libretti, certificati) sono
da sempre garantiti dallo Stato attraverso la Cassa depositi e prestiti (controllata al 70% dal Tesoro).
Garanzia assoluta senza limiti
d’importo.
TITOLI DI STATO ITALIANI,
ANCORA I PIÙ CERTI
I titoli emessi dallo Stato (Bot,
Btp, Cct, Buoni del Tesoro indicizzati, Ctz) sono garantiti e rappresentano, nel settore dell’investimento a medio-lungo termine, la
forma in assoluto più sicura.
HA SCATENATO LO SCONCERTO. NON BISOGNA CEDERE AL PANICO
OBBLIGAZIONI BANCARIE,
NESSUN PROBLEMA PER 5 ANNI
Lo Stato ha ampliato la propria
garanzia a tutti i titoli emessi dalle banche fino al 2009, che beneficeranno di questa copertura per
un periodo massimo di 5 anni (fino al 2014). La misura è volta a
limitare la “fuga” dai bond bancari che oggi rappresentano
un’importante fonte di raccolta
del denaro presso i risparmiatori.
CON I PRONTI LA GARANZIA
È INDIRETTA E NON ASSOLUTA
I pronti contro termine sono
operazioni che consistono nell’acquisto per contanti di titoli, spesso obbligazionari, rivenduti alla
banca che s’impegna a ricomprarli dopo un certo periodo a un prezzo prefissato; la differenza tra i
due prezzi rappresenta il rendimento dell’operazione. Il rischio,
però, dipende dai titoli: se sono titoli di Stato, in ogni caso il
cliente otterrà il risultato (o la restituzione dei soldi o dei titoli se
la banca non potesse far fronte
all’impegno). Se invece sono titoli di un’altra banca (specie se dello stesso gruppo) il rischio può
essere alto: l’insolvenza di chi
emette le obbligazioni si rifletterebbe su chi s’impegna a ricomprarli. È vero che lo Stato copre le
obbligazioni bancarie, ma solo
alla scadenza, quindi per alcuni
anni il cliente rischierebbe di trovarsi con titoli di poco valore non
riacquistati dalla sua banca. Le
operazioni non sono garantite.
QUALCHE CONSIGLIO PRATICO
Esaminato il panorama complessivo delle
garanzie, va detto che la crisi può essere
utile per rivedere il proprio portafoglio
complessivo e adeguarlo alla situazione e
alle proprie esigenze. Per esempio, si
possono liquidare le obbligazioni bancarie
di durata superiore a 5 anni (dal 2014 non
sarebbero più garantite) e quelle di tipo
“subordinato” (rimborsabili solo dopo
tutte le altre, quindi a garanzia attenuata).
Meglio anche disfarsi delle obbligazioni
complesse, costruite sui derivati (quei
contratti che hanno scatenato il putiferio
sui mercati) con regolamenti poco chiari.
Si può fare a meno dei pronti contro
termine, optando per titoli di breve durata
(2-3 anni). Si possono liquidare le
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE,
NESSUNA COPERTURA STATALE
Le obbligazioni emesse da società sono rimborsate se l’emittente fa fronte all’impegno. Non
hanno alcuna copertura statale e quindi, in caso d’insolvenza, espongono il risparmiatore
a perdite parziali o totali.
I FONDI COMUNI,
UTILI PER DIVERSIFICARE
Permettono un’ampia diversificazione, ma non sono assistiti da
garanzia, quindi il rischio dipende
dalla loro natura: sono relativamente sicuri quelli “monetari” (investono in titoli obbligazionari a
breve scadenza) e gli “obbligazio-
obbligazioni di società rischiose (quelle
con rating inferiore ad A). Per i fondi
occorre valutare caso per caso: quelli
monetari sono “tranquilli”, ma occorre
esaminare il loro portafoglio (alcuni
purtroppo vi hanno inserito titoli Lehman);
inoltre rendono poco perché le
commissioni si portano via quasi la metà
del rendimento, stesso discorso per quelli
obbligazionari. Quelli azionari andrebbero
conservati perché le perdite sono alte e la
vendita le consoliderebbe; tenendoli,
invece, si può puntare a un recupero.
Perché solo l’investimento azionario
può perdere il 50% in un anno, ma solo
l'investimento azionario può ricuperare
il 50% in un anno.
nari statali area euro” (investono
in titoli di Stati europei e in euro),
sono un po’ più rischiosi gli “obbligazionari in valuta”, ancora di più
gli obbligazionari “corporate” (investono in titoli di società) e “Paesi emergenti” (investono in Paesi
a forte rischio economico). In cima, per rischio, i vari tipi di fondi azionari.
103mila euro
È il massimo
rimborso pro capite
che i correntisti
possono ottenere
dal Fondo
interbancario
AZIONI, RISCHIOSE
PER DEFINIZIONE
Le azioni non assicurano alcuna certezza di rimborso, non hanno una scadenza e il loro prezzo
in Borsa può oscillare. Non sono
assistite da alcuna garanzia.
Gianluigi De Marchi
NOTES
3
DICEMBRE 2008
I NOSTRI SOLDI/ 2
Meglio investire “con l’etica” anche le banche ce l’hanno
”
L’attendibilità
di un istituto
dipende anche
dall’attività delle
aziende finanziate
”
orse in molti se lo sono scordato osservando impotenti la
crisi finanziaria cominciata nell’estate 2007 e assistendo al progressivo crollo mondiale delle
Borse iniziato a fine settembre.
Eppure gli istituti di credito – che
oggi devono affrontare una perdita di fiducia diffusa – sono nati
per favorire la crescita della cosiddetta “economia reale”.
Le banche sono un elemento
fondamentale nello sviluppo di
un Paese: concedendo prestiti
possono permettere di realizzare
progetti importanti, sono in grado di risollevare un’area geografica nel mezzo di una crisi economica. Possono essere anche uno strumento di riscatto sociale per qualcuno, nel momento in cui decidono di sostenere un’idea che ha bisogno di capitali per poter essere
realizzata e, più in generale, possono rappresentare un volano di
ripresa o di sviluppo.
F
Quindi, volenti o nolenti, non si
può fare a meno delle banche e
mettere i soldi sotto il materasso
non può essere un’opzione da
prendere seriamente in considerazione, tanto più che in questo modo non si farebbero né gli interessi del singolo, né della collettività.
Allora, che fare? Come scegliere in
quale istituto mettere i risparmi?
Cosa è necessario sapere per richiedere un prestito, un mutuo, e dove investire il denaro? Come si fa
a sapere come saranno utilizzati i
soldi depositati ed evitare che vadano a finanziare una guerra o un
progetto dannoso per il nostro pianeta? Sono alcuni dei quesiti a cui
cerca di rispondere il “Manuale
del risparmiatore etico e solidale.
Un’altra finanza per investire e risparmiare i propri soldi nel rispetto delle persone e dell’ambiente”.
Scritto da Marco Gallicani, 172
pagine, edito da Altreconomia, è
in vendita nelle botteghe del commercio equo e solidale e nelle librerie a 3 euro.
A CHI DARE FIDUCIA
Trasparenza e partecipazione sono i primi criteri a cui
prestare attenzione al momento della scelta di un istituto di
credito. Per valutare questi aspetti, un primo modo può essere quello di verificare l’adesione al consorzio “Patti chiari”, un progetto
dell’Associazione bancaria italiana (per maggiori informazioni si
vedano sul web, www.abi.it e
www.pattichiari.it) portato avanti
proprio per aiutare a capire meglio i prodotti finanziari e sceglie-
PUÒ FARE A MENO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO. MA NON DI TUTTI
re quelli più adatti alle proprie esigenze. Un altro aspetto che Gallicani propone di prendere in considerazione per valutare la banca a
cui affidarsi, è quello della partecipazione o meno dell’istituto al
finanziamento di aziende implicate nella produzione o commercializzazione di armi (la legge di riferimento è la 185/90).
Infine, è possibile raccogliere
informazioni su eventuali multe ricevute dall’Antitrust per aver
ostacolato il decreto Bersani sulla portabilità dei mutui, quello
che prevede la possibilità di trasferire senza costi il finanziamento ottenuto da una banca a
un’altra.
Mettendo insieme questi e altri elementi, dunque, è possibile scegliere un istituto in modo responsabile, più consapevoli di come saranno utilizzati i
soldi depositati (alcuni esempi
sono riportati nel box sotto).
IL MANUALE DA’ LE PAGELLE: LE POSTE SONO LE PEGGIORI
Il Manuale del
risparmiatore etico e
solidale, scritto da Marco
Gallicani, dà un voto
a undici istituti di credito
di rilevanza nazionale o
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DICEMBRE 2008
NOTES
almeno macroregionale.
Nella maggior parte dei
casi sono stati considerati
gruppi di banche attivi nel
sostegno al territorio in cui
operano, che si sono distinti
per aver cercato di
recuperare la fiducia dei
risparmiatori.
Oltre al voto, sono riportate
informazioni riguardanti
l’assetto proprietario, le
buone pratiche da imitare e
i limiti che sono ancora da
superare.
Sono annotati anche
eventuali finanziamenti
all’industria d’armi,
l’iscrizione al progetto Patti
Chiari, il rispetto del
decreto sulla portabilità dei
mutui, la presenza del
bilancio sociale, politiche
di responsabilità socioambientale e altro ancora.
Secondo questi criteri, sono
promosse a pieni voti (5 su
5) Banca popolare etica e
la Federazione delle banche
di credito cooperativo.
Seguono Banca popolare
dell’Emilia Romagna, Unione
delle banche italiane,
Eticredito-Banca etica adriatica
(4 su 5), Banca delle Marche,
Banca popolare di Puglia e
Basilicata (3), Monte dei Paschi,
Credito valtellinese e Banca
prossima (2). La maglia “nera”
va a Poste italiane, con 1 su 5.
IL GIUSTO PRESTITO
Il Manuale del risparmiatore
etico e solidale consiglia poi qualche aspetto a cui badare quando
si è alla ricerca di un prestito. Al primo posto c’è il tasso d’interesse,
cioè il prezzo del denaro concesso: per capire quanto effettivamente si dovrà pagare è importante
non fermarsi al Tan (tasso annuo
effettivo), ma andare a vedere il
Taeg (tasso annuo effettivo globale) che rappresenta in modo più
completo il costo del prestito.
Inoltre è fondamentale verificare se
le condizioni applicate sono fisse
o variabili nel tempo (in questo
caso, l’importo della rata potrebbe aumentare o diminuire sensibilmente in futuro).
Per valutare il comportamento
di una banca quando si ha bisogno di denaro, è bene verificare
anche che le offerte usino un linguaggio comprensibile e forse è
bene diffidare di condizioni troppo favorevoli: in qualche caso si
tratta di una comunicazione che
gioca sulla differenza tra tasso netto e lordo per far “abboccare” il
potenziale cliente. E per giudicare la strategia di comunicazione
dell’istituto è bene considerare
l’atteggiamento degli impiegati di
banca, visto il loro ruolo di primo
piano nel rapporto con il cliente.
Gallicani prende in esame considerazioni di natura non solo economica. «La finanza etica – spiega – aggiunge la cosiddetta valutazione socio-ambientale, che analizza l’impatto positivo che il pro-
getto può produrre sul territorio».
E per commentare le politiche di
credito delle banche, è utile analizzare anche il “social banking”,
cioè i servizi che assicurano l’accessibilità al sistema, come avere
sportelli in periferia o un’offerta
minima a prezzi calmierati.
Vanno poi valutati con una
certa attenzione strumenti come
quelli di prestito personale, credito al consumo in generale e
carte revolving: la loro diffusione è cresciuta molto, ma non bisogna dimenticare che si tratta pur
sempre di debiti, in alcuni casi
commercializzati a prezzi più cari delle condizioni che si potrebbero spuntare in banca. Il Manuale
fa anche considerazioni sulla
realtà del microcredito e presenta un elenco di progetti presenti
in Italia.
Infine, dà qualche coordinata
per decidere dove investire i propri soldi, tenendo in considerazione i concetti di finanza etica, che
non è beneficenza, bensì considera il credito come “un diritto umano”, non è speculativa e fa attenzione a tutto il percorso fatto dal denaro. Il testo si chiude con un
elenco di realtà di finanza etica,
tra cui molte Mag (mutue auto gestione), a cui ci si può rifare per
investire secondo questi criteri e
con qualche accenno alle ultime
novità del settore (dalla finanza
peer to peer a Kiva.org, che mette in collegamento diretto finanziatore e creditore).
Marco Bortolato
”
NONOSTANTE LE POLEMICHE DI QUESTI GIORNI L’ECONOMIA REALE NON
Per capire quanto
verrà a costare un
prestito vanno
considerati sia
il Tan che il Taeg
”
NOTES
5
DICEMBRE 2008
ASSISTENZA
MANTENERE LE PERSONE CHE HANNO BISOGNO NEL LORO AMBITO
FAMILIARE È UN DIRITTO SANCITO PERSINO DALLA COSTITUZIONE
assistenza domiciliare
consiste in un servizio
erogato direttamente nelle case in
giorni e ore prestabiliti, che può
prevedere prestazioni mediche,
riabilitative o semplicemente assistenziali, a favore di soggetti
anziani, disabili o comunque
non autosufficienti.
Obiettivo dell’assistenza è soddisfare i bisogni di questi soggetti, garantendo una buona qualità della vita, contrastandone
l’emarginazione e favorendo, per
quanto possibile, la loro permanenza nel proprio ambiente familiare e sociale.
L’
Over 65
È la categoria
di persone
non autosufficienti
a cui si rivolgono
in via prioritaria
i vari tipi di cure
domiciliari
6
DICEMBRE 2008
NOTES
RIVOLGERSI AI COMUNI
Ogni Comune, pertanto, in base ai principi di cui agli articoli
2 e 32 della Costituzione, nonché
alle norme del “Testo Unico degli Enti Locali” (Tuel), garantisce l’assistenza domiciliare attraverso regolamenti che definiscono le modalità di erogazione del servizio nell’ambito territoriale di riferimento.
Ancora, l’articolo 126
del Tuel riconosce che
“Gli Enti Locali nell’ambito delle rispettive competenze provvedono alla
gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni
e attività rivolte a realizzare fini
sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali”.
Pertanto, il Comune ha il dovere di attivare, attraverso centri di assistenza sociale, per il
tramite di Associazioni di volontariato o Asl, forme di assistenza domiciliare che, sebbene non consistano in un’alternativa al ricovero ospedaliero, costituiscano un sistema imprescindibile per tutte quelle persone
che, specie in età avanzata, necessitano di interventi di sostegno esterno per lo svolgimento
delle attività della vita quotidiana. Benché la disciplina di erogazione del servizio dipenda dal
Regolamento adottato da ciascun
Comune, esistono criteri validi
per tutti.
I PRINCIPI DA SEGUIRE
Finalità. Sostenere, mediante interventi diretti, persone o nuclei familiari che, in presenza di particolari disagi o perché non autosufficienti, non siano in grado,
anche temporaneamente, di garantire il soddisfacimento delle esigenze personali e domestiche
proprie o dei propri familiari. Il
tutto con lo scopo primario di
salvaguardare l’autonomia della persona, la permanenza nel
proprio nucleo familiare e nella
casa abituale e, allo stesso tempo, eliminare qualunque situazione di emarginazione, dipendenza o isolamento.
Destinatari. Persone sole o parte
di un nucleo familiare che non
siano autosufficienti o che abbiano difficoltà a svolgere atti
della vita quotidiana; persone
con difficoltà a mantenere
rapporti con il mondo che li
circonda o a rischio di
emarginazione. In particolare, l’assistenza domiciliare in via prioritaria deve intervenire per
ultrasessantacinquenni non
autosufficienti.
Prestazioni. Sono previsti
numerosi servizi a seconda del tipo di esigenza da
soddisfare. In linea generale, sono sempre com-
sistenza Sociale di zona, che si interesserà di fissare un appuntamento presso il domicilio del richiedente per verificare l’esistenza dei presupposti necessari
per usufruire del
servizio ed
eventuali
priorità.
Alla visita domiciliare seguirà poi
una relazione scritta dell’assistente sociale, il parere della
Giunta Comunale e il successivo
eventuale provvedimento del Responsabile del Servizio, nel cui
testo andranno indicati alcuni
aspetti rilevanti: i tipi di prestazione da effettuare, le ore destinate all’utente, nonché l’eventuale concorso nelle spese che
lo stesso dovrà sostenere.
Quanto alle modalità di erogazione del servizio di assistenza domiciliare, esso può essere
fornito in forma diretta oppure
in forma indiretta.
Forma diretta. Quando è il Comune che garantisce l’uso di
personale qualificato dipendente o convenzionato con enti o
cooperative sociali;
Forma indiretta. Il Comune mette a disposizione fondi per l’assunzione diretta da parte dell’interessato di collaboratrici familiari magari già di fiducia.
Contribuzione al costo. Viene accordato secondo i criteri di cui al
Dlgs 109/1998 e al Dlgs 130/
2000. In particolare, l’articolo 2
del Dlgs 109, prevede che “La
valutazione della situazione economica del richiedente va determinata con riferimento al nucleo
familiare composto dal richiedente medesimo, dai soggetti
con i quali convive e da quelli
considerati a suo carico ai fini
Irpef”, aggiungendo al successivo articolo 3 che “Gli enti erogatori, ai quali compete la fissazione dei requisiti per fruire di
ciascuna prestazione, possono
prevedere, ai sensi dell’articolo
59, comma 52, della legge 27
dicembre 1997, n. 449, accanto all’indicatore della
situazione economica, modalità integrative di valutazione, con particolare riguardo al concorso delle componenti patrimoniali mobiliari e
immobiliari”.
Pertanto, ogni Comune, individuerà specifiche tabelle che
indichino, in proporzione al
reddito mensile di ciascun nucleo
familiare, il tipo di contributo
che l’utente dovrà versare, ferma restando l’esenzione dal pagamento per i nuclei familiari
con reddito inferiore a 12mila
euro, nonché per i casi più problematici ove vi sia espressa ed
estesa motivazione da parte dei
servizi sociali.
Cessazione. Il servizio può cessare nel caso l’utente ne faccia
richiesta scritta, in caso di suo decesso o di perdita dei requisiti
di ammissione del servizio.
Inoltre, stante l’obbligo per ciascun operatore assistenziale di
conservare in una cartella tutti i
dati dell’utente e le notizie sul relativo stato e di informarne periodicamente l’assistente sociale, ben può il servizio cessare
quando si scorga mancanza assoluta di collaborazione da parte dell’utente stesso e, dunque,
vi fosse una valutazione negativa da parte dell’assistente sociale.
Le ipotesi di cessazione del
servizio verranno disposte con
provvedimento motivato del Responsabile del Servizio.
Laura Genovese
”
Un aiuto pubblico a domicilio:
che deve fare chi ne ha diritto
prese le seguenti prestazioni:
assistenza domestica. Consiste nella cura dell’abitazione intesa come cura delle condizioni
igieniche della casa, riordino del
letto, spese quotidiane, commissioni varie, fornitura di pasti o
anche lavaggio e stiratura della
biancheria;
assistenza alla persona. Consiste nell’aver cura della persona
fisica attraverso l’igiene del corpo, lavatura e pettinatura dei capelli, vestizione, controllo di
eventuali terapie mediche da seguire; l’assistenza alla persona
può prevedere anche l’accompagnamento, per quanto possibile,
a visite mediche o l’aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, per
esempio presso uffici pubblici.
Chiaro, dunque, è lo scopo del
servizio in questione: adoperarsi in ogni modo possibile affinché l’utente superi lo stato di disagio in cui versa, per il fatto di
dover gravare su altri componenti della famiglia, anche per lo
svolgimento delle più semplici
e banali attività della vita di tutti i giorni, o per il fatto di non
poterle svolgere, trovandosi in
situazioni di solitudine oppure
di isolamento.
Per accedere. Si dovrà compilare una domanda da indirizzare all’Ufficio Servizi Sociali del
Comune, indicando i tipi di intervento richiesti e allegando la
documentazione necessaria alla
verifica dell’effettiva necessità
del servizio (per esempio, allegando stato di famiglia o dichiarazione dei redditi o certificazione medica).
Oltre alla richiesta del diretto
interessato, può esservi la segnalazione da parte di privati, di Enti o di Associazioni di volontariato; in ogni caso, la domanda
verrà recapitata al Centro di As
Lo scopo è aiutare
a superare lo stato
di disagio, sgravando
anche i familiari
da attività onerose
”
NOTES
7
DICEMBRE 2008
SUPERMERCATI
La spesa intelligente si fa scegliendo negli scaffali
NEI PUNTI VENDITA DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE OGGI SI TROVA
”
Le catene della Gdo
hanno cambiato
i comportamenti
d’acquisto
degli italiani
”
a grande distribuzione organizzata ha appena festeggiato il suo cinquantunesimo anno di attività. Correva il 27 novembre del
1957, a Milano, in viale Regina Giovanna, quando venne
inaugurato il primo supermarket. Allora vendeva quasi
esclusivamente generi alimentari, oggi invece, nonostante la critica di aver danneggiato i piccoli
esercenti, si è allargata a quasi tutte le categorie merceologiche e
dopo le liberalizzazioni del “pacchetto Bersani” del 2006 è possibile comprarvi anche farmaci da
banco, acquistare carburanti o diventare titolari di schede telefoniche con il marchio delle catene
distributive. È bene perciò im-
A CACCIA DI PROMOZIONI
L
parare a orientarsi fra tutte
queste opportunità per cercare di risparmiare il più possibile, visto che una recente inchiesta di Altroconsumo ha dimostrato come, nelle grandi città, essere
abili nell’“arte” di fare acquisti
può far spendere a una famiglia di
quattro persone anche 2mila euro
annui in meno.
Se non si vuole rinunciare ai prodotti di marca, allora è bene andare “a caccia”
di promozioni, ormai pubblicizzate anche sui giornali, con volantini o nei corner
dei punti vendita. Offrono
sconti percentuali, si appoggiano alla raccolta di punti fedeltà o si avvalgono della
formula di aumentare la quantità di
prodotto acquistato con il 3x2 o
addirittura il 4x2 (ma in questi ultimi casi l’acquirente deve porsi
la domanda se la quantità è commisurata ai propri consumi, per
evitare sprechi). Porre attenzione
a queste opportunità consente un
risparmio medio del 18% sul costo del prodotto di marca.
DI TUTTO, MA PER ABBATTERE I COSTI BISOGNA SAPERSI ORIENTARE
LA SCELTA DEI “PRIVATE LABEL”
Ormai tutte le catene della Gdo
hanno sugli scaffali prodotti che
vendono con il proprio marchio
(chiamati anche private label) e
che si caratterizzano per un prezzo in media più basso di circa il
40% rispetto ai diretti concorrenti. Questo risparmio non va a
scapito della qualità perché
quasi sempre i produttori sono
gli stessi (cioè le grandi società), mentre la convenienza viene
ottenuta attraverso il taglio dei costi degli investimenti pubblicitari
che un’impresa deve sostenere per
far conoscere il proprio prodotto.
La catena di distribuzione, inoltre, non deve pagare la “tassa di
ingresso” che spesso viene richiesta alle aziende per esporre in vi-
sta sugli scaffali le proprie merci.
I “MENO CARI”
Consentono di risparmiare circa la metà del costo a prezzo pieno di un bene di marca. Sono segnalati ormai in quasi tutti i supermercati, anche se spesso sono collocati negli scaffali più
bassi e quindi più difficili da vedersi. Si tratta dei prezzi più bassi per la categoria merceologica.
Anche in questo caso non sempre a risentire del basso costo è
la qualità, perché si tratta di frequente di sottomarche che i produttori utilizzano nei momenti di sovrapproduzione o di scarsa domanda per svuotare i magazzini,
riconoscendo così ai distributori
forti sconti.
DAI FARMACI AL PIENO DI BENZINA: LA NUOVA CONCORRENZA
Sono tre le novità principali
nei supermercati: i farmaci da
banco (senza obbligo di
prescrizione); i carburanti,
(anche se i punti vendita
dotati di pompe sono ancora
pochi) e la telefonia mobile,
con Coop che si appoggia alla
rete Tim, Conad e Carrefour
che si appoggiano a quella
Vodafone, e Auchan che
utilizza la rete Wind. Sono tutti
diventati operatori telefonici
“virtuali”, insieme con
PosteMobile.
8
DICEMBRE 2008
NOTES
I FARMACI DA BANCO
Da quando Coop ha aperto la
strada alla vendita di farmaci
senza obbligo di ricetta, i
“banchi” dedicati nei
supermercati a questi
medicinali sono diventati più
di 230. Rispetto al totale delle
vendite nell’intero comparto
la percentuale della grande
distribuzione è appena intorno
al 3-4%. I risparmi per i
clienti, però, possono essere
notevoli, calcolabili in media
al 20%. A giugno sugli scaffali
della Coop è comparso anche
il primo farmaco a marchio
proprio (a base di acido
acetilsalicilico) che costa
circa la metà dei prodotti
equivalenti venduti in
farmacia.
LA TELEFONIA MOBILE
Conad Insim, A-Mobile di
Auchan, Uno Mobile del
gruppo Carrefour e CoopVoce sono con PosteMobile i
primi operatori telefonici
virtuali nel campo della
telefonia cellulare in Italia.
Non dispongono cioè di
strutture proprie, ma si
appoggiano a quelle dei
maggiori operatori: Tim,
Vodafone e Wind. Grazie alle
promozioni collegate alla
spesa presso i loro punti
vendita, possono garantire un
risparmio sul traffico intorno
al 10 per cento.
Gli esperti del settore, però,
reputano questi risultati
insoddisfacenti rispetto alle
aspettative iniziali in fatto di
concorrenza e in effetti il
successo non è stato clamoroso:
gli utlizzatori di queste schede
Sim sono poche centinaia di
migliaia.
I CARBURANTI
Ci sono pompe all’interno dei
supermercati da Carrefour
a Torino, Leclerc-Conad
e Carrefour a Firenze, o in
Lombardia presso alcuni punti
vendita Auchan. Permettono
risparmi sul prezzo della
benzina e del diesel
che si aggirano tra gli 8 e
i 9 centesimi al litro.
Questi impianti sono destinati a
diffondersi grazie all’accordo
sull’apertura della rete siglato
dal Governo Prodi con Eni,
Kuwait, Shell, Tamoil e Total
all’inizio di quest’anno e che
dovrebbe favorire una
concorrenza più efficace anche
perchè è contemporaneamente
prevista la crescita delle
cosiddette “pompe bianche”,
cioé di distributori indipendenti
dalle grandi compagnie.
COMPRARE “ALLA SPINA”
I distributori di prodotti alla
spina si stanno facendo largo soprattutto nel settore dei detersivi, pasta, riso, cereali, legumi e
caffè. I contenitori sono di proprietà della clientela e si possono
acquistare la prima volta e poi riutilizzare. Il risparmio garantito è
di circa il 30% per i detersivi, abbattendo i costi dei contenitori, riducendo il loro impatto ambientale e facendo risparmiare anche
il costo dell’acqua in cui vengono diluiti nei flaconi normali, senza contare la possibilità di acquistare la quantità desiderata evitando così gli sprechi.
50% circa
A tanto si può
spingere la
riduzione dei costi
ricercando i prezzi
più bassi, detti
“primi” prezzi
TUTTO A 20 EURO
L’ultima novità è la spesa
scontata ed è un’iniziativa di
Esselunga, la catena che, secondo Altroconsumo, è la piùcompetitiva sul fronte dei prezzi. Esselunga offre una “borsa della spesa”
a 20 euro: pasta, olio, latte fresco,
pane, yogurt, detersivo e altri generi di prima necessità.
ATTENTI AI PREZZI A CHILO E LITRO
Fino a qualche anno fa era quasi naturale, visto che molti prodotti oggi confezionati erano acquistati al reparto forno, salumi ecc.
Ma oggi è ancora più necessario
calcolare quanto ciò che si acquista costa per quantità omogenee,
visto che confrontare i prezzi delle singole confezioni può sicuramente trarre in inganno.
Marco De Ciuceis
NOTES
9
DICEMBRE 2008
Questioni di casa
ELETTRICITÀ
Per “tagliare la bolletta” non basta
soltanto spegnere gli apparecchi
OCCORRE PRESTARE UN PO’ PIÙ DI ATTENZIONE NELLE ABITUDINI QUOTIDIANE
MOLTE NOSTRE CONSUETUDINI COMPORTANO UNO SPRECO ENERGETICO
70-80%
È il peso di forno,
frigorifero, lavatrice,
lavastoviglie nei
costi per l’elettricità
di una famiglia
È
possibile dare un “taglio alla bolletta”? Certamente.
Senza stravolgere il proprio stile di
vita si può risparmiare e al contempo aiutare l’ambiente.
ELETTRODOMESTICI,
BADARE ALL’ACQUISTO
Il funzionamento dei grandi
elettrodomestici (frigo, forno,
ecc.) e, se pur in seconda battuta,
degli apparecchi informatici e audio-video rappresenta la principale causa dei costi della bolletta
elettrica di una famiglia (circa il
70-80%). In genere, il primato va
all’illuminazione, seguita da frigorifero, lavatrice, lavastoviglie e
dai grandi schermi sopra i 32 pollici. Tuttavia, prestando un po’ di
attenzione al momento dell’acquisto, si possono ridurre le spese per
il futuro. In primo luogo si deve
verificare sulla targhetta la potenza in Watt e il consumo in kWh.
Quasi tutti gli elettrodomestici in
vendita in Europa devono ripor-
10
DICEMBRE 2008
NOTES
tare l’etichetta energetica che informa sui consumi e sulle prestazioni del prodotto in base a una
scala decrescente dalla lettera “G”
alla “A”: vale a dire, le apparecchiature delle ultime classi (per
esempio la “G”) saranno quelle a
maggior consumo energetico e
dalle prestazioni inferiori. Di recente sono state introdotte altre
classificazioni: A+ e A++ per frigoriferi e freezer e A+ per lavatrici e lavastoviglie, che indicano
un’ulteriore riduzione nei consumi
e una qualità eccellente.
TELEFONI & C.
Un’altra ricerca di AF Digitale ha
fatto emergere che il telefono e altri apparecchi, anche se spenti,
“mangiano” energia. Per esempio, il cordless in ricarica consuma 4 watt all’ora, per una spesa
annua di 6 euro; il videoregistratore in stand-by si alimenta a 3 watt
all’ora per un totale di 5 euro l’anno; il cellulare messo in ricarica
richiede 5 watt all’ora, circa un
euro ogni mille ore. Insomma
tutti gli elettrodomestici consumano anche da spenti, basta
che la spina sia inserita.
IL COMPUTER
SI ALIMENTA SEMPRE
MEGLIO USARE LA “CIABATTA”
I pc fissi “bruciano” energia anche quando sono spenti. È quanto ha rivelato l’indagine realizzata dal mensile AF Digitale (come
è stato riportato sul sito del Sole
24 Ore, www.ilsole24ore. com). I
tecnici della rivista, misurando
l’energia assorbita da una quindicina di computer, hanno riscontrato che gli apparecchi consumano
anche quando non sono in funzione. Il risultato è che in media i pc
consumano da spenti circa tre
watt all’ora, con un costo per
l’utente che è pari a 4,2 euro annui. Se invece il pc è in stand-by,
il consumo aggiuntivo sarà di 2-3
watt: accettabile, visto che il computer si può riaccendere
in una manciata di
secondi.
Una soluzione semplice però
esiste. È sufficiente comprare
quella che tecnicamente viene indicata come “multipresa con interruttore” e che nel linguaggio
corrente è comunemente chiamata “ciabatta”. L’interruttore, di solito luminoso, dà la possibilità di
scollegare dalla rete elettrica tutto ciò che è collegato alla multipresa, quando gli apparecchi non
sono utilizzati.
In questo modo si evita lo spreco provocato dai troppi alimentatori esterni presenti in casa (si pensi a quelli per i telefonini, la stampante del pc, il computer portatile,
la macchina fotografica digitale, ecc.).
Chiara Conti
a cura di SILVIO REZZONICO
LE SPESE CONDOMINIALI VANNO SEMPRE PAGATE
el rendiconto consuntivo di fine
Ndi condominio,
stagione, inviatomi dall’amministratore
tutti gli importi di spesa
sono aumentati per manutenzione esterna
con posa pertiche, portone, cremagliera e
anche sgombro neve non dovuto, così si
arriva a circa il doppio del dovuto normale.
L’amministratore ha avuto finora 14
gestioni del nostro condominio e in tutto
questo tempo non ha mai presentato il
rendiconto uscite delle spese affrontate,
né le fatture, né le ricevute relative.
Inoltre, ho rilevato irregolarità durante le
assemblee di condomino. Ho deciso di non
pagare la rata con scadenza 30/09/07. Il
15/05/2008 è arrivata l’intimazione di
pagamento. Posso rifiutare di pagare,
considerato che all’assemblea è stato
approvato tutto fuori norma?
G.S., Como
Le sconsigliamo vivamente di non
pagare le spese condominiali, cosa che
del resto non penalizza l’amministratore,
ma gli altri condomini. Il decreto
ingiuntivo da parte del giudice è
praticamente certo e lei sarà comunque
costretto a versare quanto previsto,
maggiorato degli interessi e delle spese
legali, pena il pignoramento dei suoi
beni. Il giudice non terrà minimamente
conto delle sue obiezioni all’operato
dell’amministratore, per quanto fondate,
perché in nessun caso il condomino
può sospendere il versamento delle
spese in base a un contenzioso con
l’amministratore o il condominio stesso.
I modi ritenuti leciti dalla legge per
“ribellarsi” all’operato del professionista
sono altri. Nel suo caso il ricorso
all’articolo 1129 del codice civile
(revoca da parte dell’autorità giudiziaria
su ricorso di ciascun condomino) non è
consigliabile, perché l’amministratore ha
comunque reso il conto della sua
gestione e perché i “fondati sospetti di
gravi irregolarità“ previsti, sono dalla
giurisprudenza in sostanza equiparati
alla prova che ha ricevuto tangenti o si è
intascato dei soldi, non che ha agito
come ci dice. Le irregolarità nella
convocazione dell’assemblea e il voto
con maggioranze insufficienti sono
annullabili con impugnazione in
giudizio, entro 30 giorni da quando se
ne è venuti a conoscenza. Il voto
favorevole del rendiconto (il bilancio),
che includa un incremento dell’onorario,
implica un’accettazione dell’aumento
stesso. L’amministratore è tenuto a
mostrare in ogni momento, a richiesta
(meglio se scritta) di un condomino, le
pezze giustificative delle spese e
dovrebbe portarle con sé in assemblea.
Nel caso in cui rifiuti alla richiesta scritta
si può costringerlo, ma occorre
ricorrere in giudizio. Se il suo operato
causa dei danni ai condomini, si può
giustificarli e chiederne il risarcimento.
In ogni momento, comunque,
l’assemblea con maggioranza dei
presenti e dei millesimi può revocargli
l’incarico, anche senza motivazione e
anche prima del termine dell’incarico.
L’assemblea può essere convocata in
via straordinaria, qualora ne sia fatta
richiesta da almeno due condomini, che
rappresentino un sesto dei millesimi
dell’edificio. Decorsi inutilmente dieci
giorni dalla richiesta, i detti condomini
possono provvedere direttamente alla
convocazione.
VOI DOMANDATE GLI ESPERTI RISPONDONO
Club3 fornisce ai lettori anche un servizio
Gli esperti di Club3 rispondono a ogni
di consulenza da parte dei suoi esperti. Le
domande e le risposte di interesse generale
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Cap
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Telefono
Per informazioni su questo servizio si può telefonare
ogni mercoledì – dalle 14 alle 15 – al numero 02.36.53.83.08.
NOTES
11
DICEMBRE 2008
SICUREZZA
La tecnologia Gps facilita la vita ma può violare la privacy
OGGI, GRAZIE AD ALCUNI DISPOSITIVI, VERIFICARE A DISTANZA
”
Per un utilizzo
corretto e legittimo
è necessario
ricevere il consenso
degli interessati
”
oter chiedere aiuto ovunque,
controllare gli spostamenti di
genitori anziani o figli adolescenti, riuscire a orientarsi anche in
mezzo al bosco. Sono numerose
le applicazioni della tecnologia
Gps che rendono la vita più tranquilla, anche se a discapito della
privacy. Per un uso legittimo, ovvero con il consenso degli interessati, i nuovi apparecchi sono
un valido aiuto per le famiglie.
Piccoli dispositivi consentono di
individuare la posizione di chi
si è smarrito o recepiscono segnali che indicano la strada giusta da seguire. Lo stesso sistema
utilizzato dai navigatori satellitari per le auto viene applicato a cellulari e palmari perché siano utilizzabili da chiunque.
P
I PICCOLI CERCAPERSONE
Si chiama “Mambo” il cellulare prodotto dall’azienda tedesca
Falcom che riunisce le funzioni
di telefono e ricevitore Gps. È
COME IDENTIFICARE UNA FOTO
Quante volte al ritorno da un viaggio non
ci si ricorda dove si è scattata quella foto?
Da oggi non è più un problema perché la
tecnologia Gps permette di individuare
sulla carta geografica dove si trova quello
che abbiamo immortalato. Esistono sistemi
applicabili alle macchine fotografiche e
capaci di memorizzare il luogo dove si è
fatto uno scatto e poi collocarlo su una
mappa tipo Google map. Esistono diversi
apparecchi di questo tipo, come “Sony
Cs1ka” e “Atp Photo Finder”. Il sistema
della Sony permette di scaricare le foto su
un computer che, tramite un software, legge
anche i dati scaricati dall’apparecchio Gps.
Attraverso un altro programma sincronizza
12
DICEMBRE 2008
NOTES
le foto sul
localizzatore
geografico. Il posizionamento in realtà non
è perfetto e in presenza di ostacoli, come
edifici molto alti, il margine di errore può
essere anche di qualche decina di metri.
Con “Atp Photo Finder”, invece, è
necessario mantenere l’apparecchio acceso
durante tutto il percorso e assicurarsi che si
riceva il segnale Gps. Dopo aver scattato
le foto si inserisce la memory card nel
Photo Finder, i dati vengono elaborati
e aggiunti a tutte le foto in memoria.
Perché il sistema funzioni deve essere ben
sincronizzato con il datario e l’ora della
macchina fotografica.
uno strumento molto utile per la
sicurezza personale perché dotato di un bottone d’emergenza che,
se premuto, trasmette la posizione esatta in cui ci si trova inviando un sms, una e-mail o inoltrando una telefonata a un numero
memorizzato. Tutto ciò è possibile grazie a un ricevitore Gsm
triband e a un chip (SirfStar III) a
20 canali. Ne esiste anche una
versione più potente, chiamata
“Mambo 2”, che ha anche funzione di navigatore e permette di
trovare la strada giusta se ci si è
smarriti.
Il sistema Gps si può integrare anche nei palmari, negli
smartphone e nei ricevitori che
possono essere applicati anche
ai normali cellulari trasformandoli in navigatori. Ma se questi
ricevitori sembrano troppo ingombranti, ne esistono anche di
dimensioni più piccole. È il caso
di “Freedom Mini Gps”, un sistema dalla dimensione di un portachiavi (39x33x20 millimetri) e
molto leggero (30 grammi). Applicato a un notebook, a un telefonino o a un palmare compatibile
può mandare e ricevere segnali
ovunque. Grazie a un chip il segnale arriva attraverso il bluetooth
senza fili, senza avere così bisogno
di installare un software: la qualità del segnale è ottima anche tra
i palazzi in città o tra alte costruzioni. Si può portare in tasca e si
ricarica a casa o in auto, grazie a
un adattatore.
Per chi viaggia di frequente in
GLI SPOSTAMENTI DI ANZIANI E DI MINORI NON È PIÙ UN PROBLEMA
auto esiste un sistema analogo,
chiamato “Navman B20”, che si
inserisce nell’accendisigari. Per
quanto riguarda il funzionamento, una volta acceso, questo strumento permette di ottenere una
ricezione Gps veloce e un rilevamento della posizione molto preciso su un qualsiasi portatile o
cellulare. Oltre a poterlo usare
come navigatore il sistema è in
grado di inviare le informazioni
così da poter essere rintracciabili da chi si vuole.
CONTROLLO ECCESSIVO?
È stato studiato su misura per andare incontro alle esigenze delle
famiglie: si chiama “UbiSafe”,
un servizio creato dall’azienda di
Treviso UbiEst, specializzata soprattutto in servizi di localizzazione per le aziende. I nuovi strumenti sono adatti invece anche ai
privati e utilizzano non solo i tradizionali strumenti basati sui Gis
(Sistemi informativi geografici),
ma anche nuovi software che
hanno buone performance anche
quando le connessioni hanno capacità limitata. “UbiSafe” permette di localizzare con precisione i propri familiari: basta che il
nonno o un bambino indossi un
piccolo dispositivo portatile chiamato “UbiSafe box”, un localizzatore Gps di appena 70 grammi. Il dispositivo può essere “interrogato” per capire dove si trova la persona, collegandosi a
un’area Web dedicata oppure installando sul cellulare il software
UniSafe, che trasforma il telefonino in una “centrale di controllo”. Per chi non ha un cellulare
compatibile è disponibile il servizio “UbiSafe sms”: basta un
messaggio al centro servizi con
il nome della persona che si cerca per ricevere un messaggino
con l’ultima posizione nota. Le
applicazioni rispondono a tutte
le preoccupazioni di un genitore, a volte anche a quelle eccessive. Per esempio, è possibile verificare la velocità del figlio al
volante ed essere avvisati tramite sms se supera i limiti di
velocità precedentemente impostati. Non solo: attraverso la funzione “geo-fencing” si può impostare un’autonomia di movimento prestabilita e se la persona
si allontana dal percorso previsto
scatta un messaggio di avvertimento. Una funzione particolarmente utile nel caso di bambini
lasciati a giocare da soli in un parco o nel cortile, ma anche per malati di Alzheimer o persone anziane che hanno bisogno di assistenza. Rintracciare chi si è allontanato troppo non è difficile: attraverso il telefonino si possono vedere posizione e spostamenti. Inoltre,
attraverso un semplice pulsante,
si può attivare la funzionalità “trovami” che invia la posizione esatta ai cellulari collegati e un messaggio di emergenza: un’opzione utile soprattutto per gli anziani, per i
figli in giro tardi la sera o per chi
si trova in zone isolate.
Eleonora Della Ratta
LE SOLUZIONI
PER STARE TRANQUILLI
ANCHE IN CASA
Senza dover ricorrere
alla tecnologia Gps e ad
apparecchi di ultima tecnologia,
per chi vuol sentirsi sicuro
almeno in casa esistono i classici
sistemi del teleallarme e del
telesoccorso.
Attraverso gli apparecchi
brevettati Beghelli è possibile
usufruire del servizio di
assistenza gratuito dedicato agli
anziani che vivono da soli.
Le associazioni di volontariato
presenti sul territorio, sempre
autorizzate, sono in collegamento
con le abitazioni di chi ha
installato una centrale e, se scatta
l’allarme, intervengono nel giro di
pochi minuti. Chiedere aiuto è
semplice perché basta premere un
bottone del piccolo apparecchio.
Inoltre è possibile avere il
medesimo servizio collegando la
centralina a quattro numeri
telefonici prescelti: attraverso un
radiocomando si può attivare a
distanza un combinatore
telefonico che invia la richiesta di
soccorso precedentemente
registrata alle persone collegate.
Un sistema molto più limitato
rispetto ai moderni cercapersone,
ma che garantisce senz’altro
sicurezza e privacy.
NOTES
13
DICEMBRE 2008
HOBBY
La passione per i ferri, un rifugio dallo stress
”
Molti gruppi
comunicano in rete
e si incontrano
per scambiarsi
materiali e consigli
”
UN PO’ IN TUTT’ITALIA, NEGOZI E VOLONTARI ORGANIZZANO
ono le vetrine dei negozi a
dirlo: la tendenza di questa
stagione è caratterizzata dalla
maglia, con abbigliamento e accessori lavorati ai ferri. Regalare
dei gomitoli di lana a Natale è
quindi più che mai appropriato, soprattutto da quando la
passione per il knitting (dall’inglese “to knit”, lavorare a
maglia) ha unito due generazioni, nonne e nipoti.
Negli ultimi anni è stato un
proliferare di punti di ritrovo,
corsi, riviste e blog: in rete è possibile trovare gruppi di appassionati – magari di una stessa città –
che si scambiano consigli, informazioni sui negozi più forniti,
schemi e modelli a cui ispirarsi.
Alla fine di una giornata piena di
impegni e stress molte donne decidono di dedicare qualche ora a
questo hobby tanto antico quanto rilassante, che ha unito anziane signore e attrici, come Sarah
Jessica Parker o Julia Roberts.
Una passione che sembra coinvolgere anche sempre più uomini: in Francia uno su tre si diletta a sferruzzare, mentre da noi
resta ancora una mania quasi tutta al femminile. Gomitoli e ferri
sono diventati i protagonisti anche
sugli scaffali delle librerie e, presto, arriveranno anche al cinema.
S
COME E DOVE IMPARARE
È il ritorno agli anni 70, quando fare la maglia era considerato
non solo un passatempo, ma anche il modo migliore per farsi
14
DICEMBRE 2008
NOTES
confezionare da mamme e nonne mantelle e maglioncini di gran
moda. Insieme all’uncinetto erano i ferri i mezzi con cui si esprimeva la creatività di molte donne, per lo più casalinghe e non
giovanissime. Poi, come sempre,
la moda passa e per trent’anni i
ferri sono stati riposti in soffitta.
Tradizione inglese per eccellenza, è di nuovo dal mondo anglosassone che il knitting torna in
auge: grazie ai nomi di Hollywood, a Internet e a una nuova concezione del fare la maglia, lo sferruzzare è l’ultima tendenza delle donne in carriera, di giovani
impegnati e non più solo di vecchie signore. Una sorta di filosofia lega i numerosi caffè che mettono a disposizione, gratuitamente, i propri locali per chi vuole ritrovarsi a fare dritti e rovesci davanti a una buona e prelibata
cioccolata calda.
Sono soprattutto le grandi città,
come Roma e Milano, ad abbracciare questa nuova mania: la maglia viene considerata un rifugio
dallo stress e un modo per
socializzare. Un mondo aperto a chi già ha una certa dimestichezza con gli attrezzi del mestiere, ma anche a chi vuole cominciare a imparare.
A Milano si organizzano
corsi alla Triennale Bovisa,
ma anche nei circoli ricreativi (al circolo La Scighera,
quartiere Bovisa) e nei negozi specializzati nel settore dei
filati. Gli insegnanti sono veri
maestri dello stile della lana, come
Giuliano e Giusy Marelli, che tengono lezioni al temporary shop di
Saeco. Marelli è il designer più
conosciuto e apprezzato nel mondo italiano del tricot a mano: lavora nel campo della maglieria da
oltre trent’anni e da oltre 25 collabora con la Filatura Grignasco e
Grignasco Knits, in provincia di
Novara, oltre a essere stato consulente di Pitti Immagine filati e
professore di fashion design al Politecnico di Milano.
CORSI PER INSEGNARE LA MAGLIA AD “ALUNNI” DI OGNI ETÀ
A Roma sono soprattutto i negozi a offrire i locali come ritrovo per gli appassionati, da “Pippicalzelunghe”, dove le lezioni costano dai 25 ai 65 euro (materiale
compreso), a “Tuba”, una libreria
in zona Vigneto dedicata alle donne, dove si può trovare anche un
bar per gustare thé e pasticcini
mentre si sferruzza.
La fantasia non si ferma a punti e disegni: a Verona chi vuole
imparare a lavorare a maglia può
frequentare i corsi organizzati nella casa di Giulietta; mentre a Novara è lo stesso stabilimento del
Gruppo Grignasco a offrire lezioni di tricotage. La maglia più del
ricamo è adatta a chi cerca un passatempo rilassante: «Non ci vuole molto per imparare, bastano un
paio di lezioni per prendere confidenza con i punti base», spiega
Veruska Sabucco, referente dei
corsi organizzati in Bovisa a
Milano, «dopo poco tempo
si è già in grado di produrre i
IL KIT PER LAVORARE
A chi non può fare a meno di fare la
maglia anche fuori casa è dedicato il kit di
sopravvivenza Knit Mate (costa circa 20
euro) con l’indispensabile per portare
avanti i propri lavori. Ma gli accessori per
sferruzzare sono davvero molti e non è
facile orientarsi. Cominciamo dai ferri:
possono essere dritti o circolari, semplici o
a due punte, in ferro o bamboo e di
primi lavori e riparare agli errori
è molto più facile rispetto al ricamo o all’uncinetto».
La rinata passione per i ferri
deve molto a Internet dove, da
un Paese all’altro, molte donne si
AL CINEMA E IN LIBRERIA
Il knitting è qualcosa di più di un
hobby, sta iniziando a diventare
protagonista di libri e film. A fare
della maglia la trama del suo
primo libro, entrato in pochi mesi
nelle classifiche, è stata
l'americana Kate Jacobs con
“Le amiche del venerdì sera”
(edizioni Piemme, euro 18,50).
Racconta la storia di un gruppo di
donne, clienti che ogni settimana
si attardano in un negozio di
filati nel cuore di Manhattan:
“Walker & Figlia”, gestito da
Georgia Walker, diventa un
punto di ritrovo per le
appassionate del tricot che
decidono di darsi appuntamento
fisso per scambiarsi gomitoli e
consigli. Dal libro Julia Roberts
ha deciso di trarre un film che
uscirà nel 2009. Intanto Kate
Jacobs, che si era fatta
conoscere già attraverso il suo
blog, ha appena finito il
secondo volume dedicato al
tricot: “Knit two” è uscito il 25
novembre nelle librerie
americane e tra poco arriverà
anche in Italia.
grandezza diversa in base al lavoro. Per
gli schemi più difficili è necessario avere a
portata di mano un contagiri, il fermaferro
o fermapunti (per fare le trecce) e il
guidafili, se si gioca su più colori. Per
riparare agli errori sono utili gli aghi da
uncinetto che servono a riprendere le
maglie perse; mentre per cucire esistono
aghi appositi, circolari o dritti.
scambiano consigli, schemi di
lavoro e organizzano incontri
nella loro città: in particolare,
www.knitonthenet.com raccoglie
gli eventi che si svolgono all’estero; mentre per l’Italia è
possibile consultare www.doknit-youself.com. Scambi di consigli ma anche di materiali su
ferriegomitoli.blogspot.com, blog
nato da un’idea di Alessia, una
ragazza romana di 34 anni: vengono raccolti annunci di chi vuole vendere o scambiare i gomitoli non utilizzati, ma anche altro
materiale. La maggior parte degli schemi proposti in Rete sono però in inglese: vengono infatti ripresi da riviste anglosassoni
anche molto prestigiose come
Vogue Knit.
Non è comunque difficile trovare, sempre on line, il significato delle istruzioni che bastano a portare avanti il lavoro: chi
è più esperto, inoltre, è facilitato dai simboli degli schemi.
Eleonora Della Ratta
47 portali
È il numero totale
dei blog e dei siti
Internet italiani che
offrono istruzioni
e schede per chi
apprezza il tricot
NOTES
15
DICEMBRE 2008
TEMPO LIBERO
Il ritorno dei giochi da tavolo
per serate con familiari e amici
È RISCOPPIATA UNA MODA: I CLASSICI SONO STATI “RESTAURATI”
E GRANDE SUCCESSO HANNO QUELLI ISPIRATI AI PROGRAMMI TV
”
Oggi per molti di
questi passatempi
esistono più
versioni e anche
ambientazioni
”
ono la gioia di adulti e bambini e in occasione delle festività sono anche un modo diverso
per stare con amici e familiari.
Fortuna, abilità e strategia:
è il mondo dei giochi da tavolo,
dalla classica tombola al Trivial
Pursuit. Non solo carte quindi per
giocare in compagnia, ma giochi di
società dove la storia, la cultura e
perfino i quiz televisivi diventano
protagonisti. Un’idea regalo per il
Natale 2008.
S
zinari”. Dopo 70 anni di vita il
prodotto della Editrice Giochi ha aggiunto alle banconote anche le carte di credito e ha creato una Banca elettronica attraverso cui vendere o acquistare (costo dai 20 ai
28 euro). Nuova veste anche per
altri classici natalizi come il
Mercante in Fiera – cambiano
i personaggi e si aggiungono le
fiches – e la tombola. Sul sito
www.editricegiochi.it se ne trova
una versione speciale dedicata ai
cartoni animati Warner (la tombola cartoon viene proposta a 18 euro). Sempre di Editrice Giochi c’è
il Risiko!, gioco di tattica e fortuna in vendita a 29,80 euro.
L’obiettivo è di conquistare il
mondo, lanciando i dadi e spostando i piccoli carri armati su un
planisfero. Gli appassionati in Ita-
I “SEMPRE VERDI”
Ci sono giochi che di anno in
anno tornano di moda, magari dopo un restyling. È il caso del Monopoli che, dopo l’introduzione
degli euro, aggiunge nuove opportunità per gli improvvisati “palaz-
lia sono migliaia. Vengono proposte anche altre versioni: come
FutuRisiko! con scenario fantascientifico (38,50 euro) e
S.P.Q.Risiko! ambientato all’epoca dei romani (costa 30, 80
euro).
Un gioco da tavolo tradizionale che richiede destrezza e
pazienza è lo Shangai chiamato anche Mikado. Ci sono 31 bastoncini colorati lunghi 17 cm
circa che si lasciano cadere da
una posizione verticale a forma
di ventaglio. Il giocatore deve toglierli dal gruppo uno per uno
cercando di non muovere gli altri.
Se fa muovere anche solo un altro bastoncino sbaglia e passa il turno. È in vendita a partire da pochi
euro in diversi tipi di confezioni.
Altro gioco noto è Trivial Pursuit prodotto dalla Hasbro, con
ben otto versioni in commercio, da
quella totalmente interattiva a una
speciale edizione per giocare
donne contro uomini. I giocatori
misurano la loro abilità nel rispondere a domande di cultura
generale e i temi sono: geografia, spettacolo, storia, arte e letteratura, natura e scienza, hobby
e sport. I costi delle varie edizioni vanno dai 15 euro in su.
16
DICEMBRE 2008
NOTES
individuare le coppie giuste da
abbinare sono stati sostituiti
con penne più grandi,
elettroniche, e affiancati a un
kit di figure magnetiche per
imparare a scrivere e
disegnare. Nuova versione
anche per l’“Allegro
chirurgo” degli anni ’70: la
Hasbro lo ha riproposto con
un paziente eccellente come
Homer Simpson. Il gioco,
ribattezzato “Operation
Simpson”, funziona come il
tradizionale ma invece di un
bip in caso di errore Homer
lancerà urla come “Doh!” o
“This is no good”. Restyling
anche per il Gioco dell’Oca,
uno dei più antichi passatempi
Sfide con carri armati
giocattolo o con piccoli
calciatori incastrati su
stecche di metallo o con re,
regine, cavalli e torri. Sono i
tornei dei giochi da tavolo.
Per partecipare alle gare
ufficiali di calcio balilla ci
si può iscrivere alla
Federazione italiana (costo
10 euro, gratis per le
donne). Informazioni su
www.ficb.it, email
[email protected]. Molto attive
anche le sedi locali della
Ficb: ad esempio, per il
Piemonte, si trovano
informazioni chiamando il
334.11.42.119 e/o scrivendo
DAI PROGRAMMI TV
La trasmissione di Rai Uno “Affari tuoi” è finita in scatola con un
kit che permette di giocare ai
“pacchi” tra le mure di casa. Si
può scegliere il numero della nostra scatola e schiacciare dei pulsanti numerati per aprire le altre. Un
display elettronico fornisce tutte
a [email protected] o su
www.ficbtorino.com.
Le guerre del Risiko si
giocano nei club di tutta
Italia, segnalati sul sito
www.risiko.it. Per esempio
a Venezia-Mestre c’è
Il Grifone che si trova in
Calle Due Portoni 10,
www.grifone.info.
Tra i giochi più tradizionali
non mancano i tornei di
scacchi, segnalati su
http://tornei.italiascacchi.
com. Ad esempio, dal 2 al 6
gennaio 2009, a Bagnara
Calabra, in provincia di
Reggio Calabria, si terrà il
2° Festival scacchistico
internazionale della “Costa
Viola”. La quota di
iscrizione è di 40 euro, per
gli over 60 è di 20, con un
montepremi di 5.500 euro.
Info al 329.88.76.840. Altre
news su www.federscacchi.it,
la Federazione nazionale, e
www.accademiascacchistica.
it, un’associazione di
Bologna. Per chi preferisce
la dama, www.fid.it, la
Federazione italiana dama
segnala tutte le iniziative
e si può telefonare per
saperne di più allo 06.
36.85.70.29. Il contributo
per partecipare alle gare
parte da 10 euro circa.
le informazioni sul valore dei premi (costo 25 euro). Altri giochi
copiati dalla Tv sono, per esempio, “Chi vuol essere milionario”,
“La ruota della fortuna” e “I soliti ignoti”, dove lo scopo come sul
piccolo schermo è scoprire le
identità nascoste dei personaggi.
Sergio Demarchi
40 euro
È l’importo più alto
che si spende per
una scatola-gioco
IL WEB SVELA TUTTI I SEGRETI
SONO SEMPRE GLI STESSI, MA PIACCIONO AI BAMBINI
Tornano dopo generazioni
i giochi che piacciono ai
bambini, ma in versione
moderna. Basta pensare al
“Sapientino” della
Clementoni che dal 1967 è
uno dei regali “classici” per i
bambini. Oltre alla versione
cartacea, ne esiste una Web e
gli “spinotti” che servivano a
COME E DOVE PARTECIPARE A TORNEI
conosciuti: la fortuna è
sempre affidata ai dadi ma le
nuove illustrazioni e le ochette
di legno rispolverano la
versione classica. Per i più
piccoli sono numerosi i giochi
che si rifanno ai film appena
usciti al cinema, come Wall-e
o Kung Fu Panda. L’ultima
novità è il Gran Microfono di
High School Musical: in
concomitanza con il nuovo film,
che uscirà a Natale, arriva il
gioco che si ispira al
tradizionale gioco della
bottiglia: i giocatori saranno
sottoposti non più ai “dire, fare,
baciare, lettera e testamento”,
ma a sfide di abilità o sincerità
su temi tratti dal film.
Non c’è gioco che non trovi spazio sulla
rete. Su Wikipedia, all’indirizzo:
www.wikipedia.org/wiki/Scarabeo_(gioco)
si scopre che il gioco fatto di parole è una
variante dell’internazionale Scrabble. Se
preferiamo il Risiko, sul sito www.risiko.it,
troviamo uno spazio per imparare a giocare
con tre clic, basta avere vicino la scatola del
gioco e poi seguire le istruzioni passo dopo
passo. Se appassionano il Cluedo e i giochi
di investigazione, si può visitare
www.indagiocare.com, il Web definito uno
spazio di “ludologia forense”. Troviamo
anche i trucchi per giocare a Cluedo su
www.indagiocare.com/gioco/cluedo/come_g
iocare.html, il gioco che consiste nello
scoprire chi ha commesso un delitto in base
agli indizi. Se Monopoli resta sempre il
proprio gioco preferito, si può andare su
www.wikipedia.org/wiki/Monopoli_(gioco).
NOTES
17
DICEMBRE 2008
NATALE/ 1
Le luci accendono le feste, ma non tutte sono in regola
GLI ADDOBBI LUMINOSI FANNO PARTE DELL’ATMOSFERA NATALIZIA
atmosfera di Natale non sarebbe la stessa senza gli addobbi luminosi e le lucine che
da sempre richiamano il clima
festoso e il calore del periodo
dell’Avvento. Catene luminose
che per tradizione ornano alberi, presepi, interni ed esterni
delle case di migliaia di famiglie. E oggi sul mercato se ne
trovano di tutti i tipi: fisse e intermittenti, sonore, a forma di
stella, fiore, campana, candela, di
tutti i colori e con i decori più fantasiosi. Tuttavia, la forma, il colore e l’eventuale buon prezzo non
devono tranne in inganno ed essere gli unici parametri da seguire nell’acquisto di una decorazione. Le catene luminose, infatti, sono oggetti solo in apparenza innocui e semplici, che però nascondono al loro interno, se pur piccolo, un impianto elettrico e quindi la prima cosa da valutare è che
siano effettivamente sicure.
L’
”
Le lampadine sono
disponibili da
interno ed esterno,
a luci fisse o
intermittenti
”
PICCOLE MA PERICOLOSE
A ciò va aggiunto che negli ultimi anni si è registrato un vero e
proprio boom di prodotti contraf-
LA NORMATIVA A CUI APPELLARSI
Anche in questa materia è intervenuta la
legislazione comunitaria e principalmente i
riferimenti sono due:
la direttiva Bassa tensione, la 2006/95 C E,
e la nuova direttiva sulla Compatibilità
elettromagnetica, la 2004/108 C E.
18
DICEMBRE 2008
NOTES
fatti, di scarsa qualità e costruiti
senza tener conto delle norme di sicurezza vigenti nell’Unione europea, che provengono per lo più
dalla Cina. Di conseguenza sono
aumentati i casi di incendi, folgorazioni e cortocircuiti. Pertanto,
al fine di garantire la propria sicurezza e quella dei familiari è
fondamentale imparare a riconoscere i prodotti sicuri. Quali allora gli
aspetti da tenere presenti?
«In primo luogo, per avere la
certezza di scegliere addobbi
luminosi sicuri, sulla confezione devono essere riportate le
istruzioni in lingua italiana, in
modo da capire bene come e dove
la catena vada utilizzata. In caso
contrario il prodotto va considerato potenzialmente pericoloso»,
spiega Roberto Cavenaghi, tecnico dell’Istituto italiano del marchio di qualità (IMQ). L’uso a cui
la catena è destinata è determinan-
te, in quanto, se è nata per gli interni ma per errore viene collocata all’esterno e a causa dell’umidità si bagna, c’è il rischio di un
cortocircuito; stesso discorso
se viene utilizzata a contatto
con superfici altamente infiammabili, come le carte e il muschio dei presepi o la resina degli abeti. Quelle specifiche per
gli esterni sono facilmente riconoscibili perché hanno il cavo
in gomma e sulla targhetta riportano l’indicazione “per uso esterno” oltre alla marcatura IP23 o
IP44.
In secondo luogo, ma non meno
importante, è bene evitare prodotti di dubbia provenienza, acquistati ai mercatini da rivenditori non qualificati.
«Meglio rivolgersi a negozi di
fiducia o a supermercati della
grande distribuzione e preferire
prodotti dotati di marchio di sicurezza, come il marchio IMQ che garantisce che il prodotto è in regola con le norme Ue di sicurezza e
che è stato sottoposto a tutte le
prove necessarie a verificarne l’affidabilità», aggiunge Cavenaghi,
«I prodotti sicuri, oltre alle istruzioni in italiano e alle indicazioni in
evidenza se il prodotto è destinato a uso interno o esterno, riportano sull’etichetta il nome dell’azienda produttrice e la loro provenienza». Tuttavia anche la marcatura europea – C E – non è più
fonte di garanzia assoluta: «Purtroppo in Cina si è riusciti a falsificare questo marchio anche se in
PERÒ CI SONO DEI RISCHI: INCENDI, FOLGORAZIONI E CORTOCIRCUITI
quello contraffatto, che sta per
“China Export”, le lettere sono
molto più ravvicinate rispetto a
quello doc. In ogni caso meglio
verificare che venga abbinata
anche la sigla di un organismo
di certificazione volontario come IMQ, Gs o Tüv», consiglia
Roberto Tascini della Segreteria
nazionale dell’associazione dei
consumatori Adoc. Del resto, per
avere un’idea delle dimensioni del
fenomeno, basti pensare che da
Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane viene rinnovata la segnalazione di numerosi casi di catene luminose e componenti elettriche sequestrate perché pericolose e contraffatte.
Ma quali sono le prove che le
lucine luminose devono superare
per essere affidabili?
Per quanto riguarda IMQ, sono
circa 200 le prove cui le catene luminose sono sottoposte per escludere il rischio di scosse elettriche
e d’incendio. «La protezione contro le scosse elettriche viene verificata con prove di isolamento e
di tensione applicata (3.750 V per
1 minuto) fra le varie parti acces-
sibili e le parti sotto tensione»,
conclude il tecnico IMQ, «mentre la non pericolosità dal punto
di vista degli incendi viene provata verificando che la temperatura raggiunta dalle varie parti
componenti non superi determinati valori e che i materiali impiegati siano tali da non propagare la
fiamma e siano autoestinguenti».
Inoltre, per evitare gli incendi, le catene devono essere munite di un
dispositivo che, in caso di non
funzionamento di una o più lampadine, interrompa il passaggio
della corrente, spegnendo la catena.
Chiara Conti
200 prove
Sono quelle a cui
l’IMQ sottopone
le catene di luci
per renderle
più sicure ed evitare
incidenti
IL VADEMECUM PER GLI ACQUISTI
Preferire innanzitutto
prodotti con marchio di
sicurezza, certificati da
organismi come IMQ
Meglio acquistare da
rivenditori autorizzati
(elettricisti) e nella grande
distribuzione
Diffidare dei prezzi troppo
convenienti, che di solito
contraddistinguono prodotti
di bassa qualità e pericolosi
Sulla confezione le
istruzioni per l’uso devono
essere esclusivamente o
anche in italiano
e indicare bene in evidenza
come e dove la catena
luminosa va utilizzata
Esistono due tipi di
catene: da interno e da
esterno. Pertanto le prime
non vanno collocate in
giardino dove a contatto
con umidità e pioggia
possono dare luogo a
cortocircuiti e incendi. Le
catene ordinarie devono
riportare l’avvertenza “solo
per uso interno”
Prima di acquistare è
bene controllare che la
confezione sia integra,
in quanto i cavetti con
isolamento leggero si
possono deteriorare
La confezione deve
riportare l’indicazione
dell’importatore e
del produttore
Sulla confezione deve
esserci la marcatura C E
Se le lucine sono rimaste
a lungo ritirate in una
scatola, verificate lo stato
di spina, filo e lampadine
Predisponete una presa
per ogni spina e se non è
possibile utilizzate di
preferenza prese multiple
(le cosiddette “ciabatte”).
Nei modelli nei quali è
prevista la sostituzione delle
lampadine bruciate
difettose, ricordate
che vanno sostituite
esclusivamente con luci
dello stesso tipo e di pari
tensione. Nel caso in cui
non fossero a disposizione
luci di ricambio, la catena
luminosa dovrà essere
buttata via
Sostituite le lampadine
solo dopo aver staccato la
spina della catena luminosa
dalla presa
Vietato collegare la catena
alla presa quando
si trova ancora
nell’imballaggio, il rischio
è quello di un
surriscaldamento
Evitate di lasciare
incustoditi, quando uscite di
casa, l’albero e il presepe
illuminati e non lasciateli
accesi durante la notte
Nel caso si utilizzino
alberi veri (non sintetici),
non nascondete le prese
multiple mettendole a
contatto con la terra,
evitando così dispersione
NOTES
19
DICEMBRE 2008
NATALE/ 2
Quando manca l’idea regalo
ci si può affidare al “buono”
EVITARE DI DONARE DOPPIONI E OGGETTI POCO GRADITI? SI PUÒ,
CON UNA CARTA PREPAGATA: DAI LIBRI AI VIAGGI, FINO ALLA SPESA
i sta avvicinando il Natale e puntualmente tutti i buoni propositi dell’anno precedente (come segnarsi quel
che viene in mente, se non comprarlo subito) ancora una volta non
sono stati rispettati. Così, adesso,
la fantasia vacilla e aumenta la frenesia. Uno scoglio da superare sono i gusti personali e, poi, fa capolino il problema di restare al
passo con i tempi: è uscito l’ultimo
libro del suo autore preferito, ma
non lo avrà già comprato? Oppure, è in arrivo il videogioco dell’anno, ma non uscirà prima di
febbraio... Per risolvere tutti questi problemi, l’idea migliore è il
buono regalo: una scheda prepagata (del valore desiderato), con la
quale la persona che la riceve può
comprare o utilizzare ciò che desidera e quando vuole. Sono diversi gli ambiti tra cui si può spaziare, dal cinema al teatro, dai libri
alla musica, dal benessere alla spesa e così via. Gli unici limiti sono il luogo e il lasso di tempo,
che può essere di 6 mesi, un anno o anche più dall’acquisto
della tessera.
Il buono regalo permette, quindi, massima personalizzazione, ma
anche massima flessibilità. Ecco
qualche spunto fra tante offerte.
S
”
Ci sono pochi
limiti: il luogo
dove si può
utilizzare e
la scadenza
”
20
DICEMBRE 2008
NOTES
UNA SCHEDA
PER OGNI DESIDERIO
Gradita agli appassionati di cinema è sicuramente la Cinecard, una
tessera prepagata che permette di
scegliere film e orari. Può essere
acquistata e quindi poi utilizzata,
per esempio, in tutte le sale Medusa Cinema, che si trovano sul
territorio nazionale. Questa Cinecard si divide in due categorie,
Gold (da 27,50 a 30 euro, con un
risparmio fino al 20%), valida tutti i giorni compreso il weekend, e
Silver (da 20 a 25 euro, con un risparmio fino al 40%), con una validità dal lunedì al venerdì: entrambe sono utilizzabili per una
durata di 6 mesi nel cinema che
le emette e permettono l’acquisto
di due biglietti al giorno (www.
medusacinema.it).
Anche il Bicocca Village di Milano (www.bicoccavillage.it), al
cui interno si trovano un centro
commerciale, bar e ristoranti, propone la carta Cine Card Maxi: con
questa tessera prepagata si ha ac-
LA CARD D’AUTORE
Le Giftcard Coin sono carte
regalo disegnate da alcuni
artisti per Coin in tiratura
limitata. Da acquistare alle
casse e da caricare con un
importo da 10 a mille euro
(più 1 euro di attivazione),
possono essere poi utilizzate
per diversi acquisti fino a
esaurimento credito e fino a
6 mesi. Per conoscere saldo,
data di scadenza e
controllare gli ultimi 5
acquisti ci si può rivolgere
alle casse.
Dall’abbigliamento alla
profumeria, dagli accessori
agli oggetti per la casa, la
carta diventa un regalo
speciale proprio perché
permette massima libertà
di scelta a chi la riceve. È
possibile anche acquistarla
online dal sito www.coin.it
(sezione giftcard), o dal sito
www.carteregalo.it (tagli
disponibili da 25, 50, 100,
150, 300 e 500 euro), dove si
trovano anche le carte regalo
Chicco (da 25, 50, 100, 250
e 500 euro), Trony (da 25,
50, 75, 100, 200, 300 euro) e
librerie Giunti al Punto (da
15, 30, 50 euro).
cesso a 10 ingressi nei giorni e
orari desiderati, pagando solo 5,50
euro a film (invece che 7,90 euro), entro 6 mesi dall’emissione.
Anche per la musica esistono
offerte dello stesso tipo. Per esempio, è possibile regalare la Auditorium Gift Card, dell’Auditorium
Parco della Musica di Roma
(www.auditorium.com). Al costo
di 50 euro permette di assistere a
tutti gli spettacoli di musica in
programma a Roma. Questa carta
è valida per un anno, a partire dall’acquisto.
Ci sono poi i libri e i cd, due dei
regali più gettonati, poiché assolvono due funzioni diverse: da un
lato, quella di piccolo presente;
dall’altro, quella di dono più che azzeccato, se si conoscono bene i
gusti della persona che lo riceve.
Capita spesso, però, che si conosca la passione per musica e
lettura del ricevente, ma che
non si sappia che cosa già ha in
casa e che cosa, invece, desidererebbe avere. In questo caso, tornerà sicuramente utile avvalersi
del Buono Regalo della Feltrinelli o di RicordiMediaStores: del
valore che si preferisce, questo
buono ha durata di un anno dall’emissione, è da acquistare direttamente alle casse e può essere
utilizzato in diversi momenti e in
tutti i punti vendita Feltrinelli Librerie, Feltrinelli Libri e Musica,
Feltrinelli International, Feltrinelli Village, Feltrinelli Express e i
RicordiMediaStores (in tutto 99
punti vendita, www.lafeltrinelli.it).
È sempre più dura star dietro alle novità tecnologiche. È facile intuire che a un nipote o al figlio di
amici possano piacere videogiochi, telefonini, macchine fotografiche, lettori mp3 e simili. È difficile, però, conoscere i desideri
particolari o le necessità più ur-
genti. Per ovviare a questo problema Media World ha pensato alla carta EasyGift. Con un taglio
da 50, 100 o 200 euro, la tessera può essere personalizzata con
una dedica sul retro della bustina e utilizzata in tutti i punti
vendita Media World in Italia,
per acquisti telefonici (800.
88.22.88) o via Internet (www.
mediaworld.it). L’importo può essere speso anche in diversi momenti e, qualora non bastasse, può
essere integrato con gli altri metodi di pagamento. Da attivare
presso le casse, EasyGift ha una
validità di 2 anni.
«Il mondo è un libro e quelli
che non viaggiano ne leggono solo una pagina». Sono parole attribuite a Sant’Agostino, che nascondono una grande verità e anche un desiderio comune alla
maggior parte delle persone: la
voglia di conoscere posti nuovi.
Proprio per questo, regalando un
viaggio, il più delle volte si va sul
sicuro. Ma non sempre è possibile conoscere mete già viste e desideri. E, soprattutto, è difficile riuscire a sapere quando chi riceverà
il dono potrà partire. Ma anche in
questo caso il problema può essere risolto con l’aiuto
dei buoni regalo.
Per esempio, con
l’acquisto dei Christmas Gift Vouchers di Ryanair. Questi tagliandi, del valore di 25 o 50 euro, acquistabili
e utilizzabili su www. ryanair
.com, devono essere sfruttati entro 6 mesi (186 giorni) dalla data di rilascio. I voucher sono nominali, possono essere utilizzati,
quindi, solo dalla persona a cui
vengono regalati e possono essere accumulati (fino a un massimo
di quattro) per l’acquisto di un vo-
PER FARE DI TUTTO, DI PIÙ
Le Carte Regalo in
vendita da Carrefour
sono buoni tematici,
dal cinema allo sport,
dal benessere ai viaggi.
Si possono acquistare
negli ipermercati
aderenti all’offerta,
scegliendole dagli
appositi espositori e
pagandole, poi, alla
cassa. L’attivazione
avviene presso il box
informazioni del negozio
in cui è stata acquistata
(dove è necessario
presentare la carta e lo
scontrino). Dalla tessera
per scaricare suonerie
(5 euro) a un giro in
idrovolante sul Lago di
Como (299 euro), dalla
vacanza termale ai
Bagni di Bormio (61
euro) a una gita
all’Acquario di Genova
(43 euro), dal corso di
cucina (49,90 euro) fino
a un weekend in
agriturismo (179 euro),
Tante idee per tanti
importi disponibili.
lo a scelta. Qualora il viaggio costasse più del valore dei tagliandi,
la differenza può essere pagata tramite carta di credito. Quando il
voucher viene acquistato è necessario fornire i propri dati e quelli
della persona che lo riceverà e se
si desidera si può aggiungere anche
una dedica. Un altro regalo sicuramente gradito e davvero utile può essere, poi, un carta prepagata per fare la spesa. Esselunga propone dei buoni jolly
da 10, 25, 50, 100 euro o
anche personalizzabili con l’importo
scelto da chi li
acquista. Questi buoni spesa,
da sottoscrivere nei negozi o da ordinare al numero di telefono
02.92.79.02.04, possono essere poi
utilizzati, anche parzialmente, fino a esaurimento credito o fino alla scadenza indicata sulla carta, in
tutti i punti vendita Esselunga e sul
sito www.esselungaacasa.it.
Eugenia Gallesio
25,50 euro
È questo il valore
dei tagliandi messi
in vendita da alcune
compagnie aeree
low cost
NOTES
21
DICEMBRE 2008
NATALE/ 3
Tre fasce d’età e per tutti la tecnologia sotto l’albero
ANCHE TRALASCIANDO GLI APPARECCHI PIÙ COSTOSI SI POSSONO
SCEGLIERE OGGETTI MOLTO UTILI CHE NON FANNO SPENDERE TROPPO
Adulti
1. Wall-e Dal film
,
ecco il simpatico robottino che
vive nuove avventure in un
videogame Thq (
)
per tutte le piattaforme di gioco:
per Pc (29,90 €), console Ds
Ps2 e Psp (39,90 €), Wii
(49,90 €), Ps3 e Xbox 360
(59,90 €).
22
DICEMBRE 2008
NOTES
(
,
e
) per l’eroe rosa.
A soli 9,99 €, i bambini potranno partecipare sul Pc
alle divertenti missioni della Pantera Rosa.
3. Hello Kitty Big City Dreams Un nuovo videogame per
console Nintendo Ds (39,99 €) con le avventure
della gattina più famosa del mondo. Al lancio del
gioco è legato un concorso che premierà i clienti dei
negozi di abbigliamento Bimbus.
4. Bella Sara Disponibile per Pc (29,99 €) e Ds
(39,99 €), Bella Sara è un videogioco che condurrà
le vostre bambine in un mondo interattivo di cavalli
fantastici, trasformandole nelle
protagoniste di storie magiche e
incantate, che possono proseguire
anche in Rete, sul sito ufficiale
.
5. Let’s Play - Il mio negozio Per i
bambini e le bambine dai 6 ai 12 anni,
questo simpatico videogioco li
trasformerà in negozianti virtuali.
I piccoli fioristi, panettieri o fruttivendoli vivranno
la magia di gestire un negozio dalla A alla Z,
attraverso i comandi della console Nintendo Ds,
a un costo di 39,99.
6. Mind Your Language Da Atari (
)
un simpatico gioco su Nintendo Ds (34,99 €) per
esercitarsi con le lingue straniere (inglese, francese,
tedesco, spagnolo e giapponese) attraverso
divertenti esercizi che stimolano l’intelletto.
1. Gorillapod Go-Go!
i Pod Shuffle Da Apple, il
minuscolo lettore di musica
digitale iPod Shuffle, che si
aggancia con una clip e si porta
ovunque. Due memorie, da 1 o 2
GB (costano rispettivamente
45 e 65 €), e una gamma
di cinque vivaci colori.
Giovani
Bambini
2. La Pantera Rosa Tre nuovi titoli da
Un kit
completamente
snodabile –
disponibile in vari
colori a un
prezzo di 21 € –
che consente di
posizionare
qualsiasi dispositivo
portatile: un punto di appoggio molto utile,
soprattutto quando viene impiegato come
treppiede per foto/videocamere digitali.
È distribuito da Mafer (
).
2. Media Xporter È un hard-disk portatile
di Iomega che offre 160 GB di spazio per
le console di gioco Xbox 360 e Playstation3,
sfruttabili attraverso la presa Usb.
Il prezzo è di 99 €.
3. Protocol AV L’ultima
novità di Gear4
(
)
1. Auricolari bluetooth Jabra Semplicità
3. Verbatim Colour edition HD In cinque
di utilizzo e design per i nuovi auricolari Jabra.
Il BT 2010 costa 24,99 euro.
2. Zelig Digital photo player Cornice digitale
Hamlet per visualizzare foto su uno schermo
Lcd da 7”, con il sottofondo musicale
preferito. Ha una memoria
da 128 MB (espandibile).
Costa 119 euro.
colori diversi, un hard-disk portatile e leggero
da 2,5” con 320 MB di capacità: 99 €.
4. Fotocamera EasyShare Kodak C913 A un costo
davvero conveniente (99€), la fotocamera
digitale Kodak da 9 Megapixel, dotata
di zoom 3x.
5. Gigaframe Q8
Da Toshiba un’altra
è una
per tutti i modelli
di iPod, che permette di visualizzare i file
video memorizzati direttamente sulla Tv
e di ascoltare la musica del lettore portatile
sullo stereo di casa, mentre l’iPod si ricarica.
4. Logitech Pure-Fi Express plus A un prezzo di
79,99 €, il nuovo sistema audio di Logitech
(
) trasmette la musica
dell'iPod (o dell’iPhone) uniformemente in
ogni direzione, fino a una distanza di 10 metri
ed è regolabile comodamente attraverso
il telecomando in dotazione.
5. Jet Flash Trascend V95 4 GB di
capacità per questa memoria
flash Usb dal design di classe,
impreziosito con un cristallo
Swarovsky. 19 euro.
cornice digitale da 8”, con risoluzione
800x600 pixel, due altoparlanti integrati
e una memoria integrata da 128 MB.
Prezzo: 149 €.
6. Seecode Vossor Phone Book Il kit vivavoce
Bluetooth si aggancia allo specchietto
retrovisore e offre display, altoparlante,
microfono, rubrica e comandi integrati
ad altezza viso: 149 euro. NOTES
23
DICEMBRE 2008
Regali per tutti con Club3
QUEST’ANNO L’ABBONAMENTO NON SARÀ
UN DONO SOLO PER CHI LO RICEVE, MA ANCHE
PER CHI LO FA. E SI RISPARMIA IL 20 PER CENTO
S
ì, avete capito bene:
voi regalate un
abbonamento che
accompagnerà per tutto
l’anno la persona a cui
l’avete destinato e noi
regaleremo a voi un set da
viaggio comprendente una
valigia, un borsone, una
pochette e una sveglia.
Ma non basta: il prezzo
di 12 numeri sarà di 24 euro,
invece che di 31,20, quindi
scontato del 20%.
Non approfittarne sarebbe
un vero peccato.
Se siete nostri lettori,
siamo certi che sia superfluo dire
altro per convincervi, perché ci
conoscete: avete già verificato la
nostra affidabilità, la serietà con
cui trattiamo gli argomenti, la
varietà con cui confezioniamo
questo giornale per cercare di
andare incontro alle esigenze
di tutti.
Se
invece siete con noi
da poco, o se è la prima volta
che prendete in mano una
copia di Club3, pensate alla
vostra edicola e al
tipo di giornali che
vi trovate: seri o
pettegoli, eleganti o
trash, leggeri o
impegnati, nessuno
si preoccupa di
dedicarlo proprio a
voi, alla vostra età,
alle vostre necessità, ai
vostri problemi, alle
vostre curiosità, alle vostre
nostalgie.
Club3
24
DICEMBRE 2008
è l’unico mensile in
Italia pensato appositamente
per la fascia d’età over 50.
Un’età ricchissima, perché
c’è già tanta vita dietro le
spalle, ma ancora tanta davanti;
NOTES
un’età dove gli interessi si
moltiplicano, perché, per esempio,
badare alla propria salute diventa
più importante, come anche alle
proprie tasche; un’età in cui la
voglia di conoscere diventa più
critica, quella di viaggiare più
esigente, quella di mantenersi in
forma più urgente.
Un’età in cui la famiglia cambia
forma, si allarga, si moltiplica e
con essa arrivano nuove gioie, ma
anche nuovi problemi. E nella
quale, però, anche i ricordi e la
memoria cominciano ad avere
delle pretese importanti, che non
debbono andare deluse.
Se volete dunque
regalarvi tutto questo
e regalarlo ad amici e persone
care, è il momento giusto:
poca la spesa, grande
la soddisfazione.
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