Cavalli e buon cibo, la formula vincente del nuovo

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Cavalli e buon cibo, la formula vincente del nuovo
VII
GIOVEDÌ 22 LUGLIO 2010
il Cittadino
Sezione
O
gni cavallo ha il suo remoli­
no, un ciuffo di peli ritorti e
schiacciati che lo distingue
dagli altri esemplari, a spi­
rale, a forma di spiga o di “esse”. È
il suo tratto distintivo, la sua parti­
colarità: due cavalli potranno avere
la stesso mantello, le stesse chiazze
bianche sul muso, gli stessi genito­
ri, ma non avranno mai gli stessi re­
molini. Allo stesso modo, di maneg­
gi in giro ce ne sono tanti (il Lodi­
giano e le sue campagne si prestano
molto bene a ospitare questo tipo di
strutture), ma nessuno è come il Re­
molino, il nuovo centro ippico inau­
gurato lo scorso 18 giugno a Ca’ de
Vagni, frazione di Casaletto Cereda­
no. «Abbiamo scelto di dare questo
nome al nostro club perché ci sen­
tiamo diversi dagli altri, unici»
spiegano Caterina e Giuseppe Trin­
tinaglia, due fratelli milanesi ­ inge­
gnere l’una, agronomo l’altro ­ ani­
mati da una tenace passione per il
mondo equestre, maturata sin da
quando erano bambini e trascorre­
vano le giornate
all’allevamento
di mamma o as­
sieme al nonno,
ex ufficiale di ca­
valleria. «Vor­
remmo che il Re­
molino diventas­
se un luogo dove
respirare la stes­
sa atmosfera in
cui siamo cre­
sciuti: non un
semplice maneg­
gio in cui tutti
possono venire
per una passeg­
giata a cavallo,
ma un club
esclusivo, ispira­
to a una filosofia
ben precisa, mol­
to attenta ai
bambini e all’in­
se gnamento».
Equitazione non come semplice at­
tività sportiva ma nel segno di una
cultura che coniuga il rispetto per
gli animali con uno stile di vita fat­
to di amicizie nate sul paddock, di
amore per le cose belle, per il buon
cibo e l’aria aperta. Un mondo che
si riassume nello stile con cui i fra­
telli Trintinaglia hanno ristruttu­
rato lo stabile di Ca’ de Vagni, uti­
lizzato anche in passato come cen­
tro ippico (era la sede del Pioppo) e
trasformato oggi in un elegante ri­
storante arredato con mobili di ini­
zio ‘900, dove i soci e gli ospiti posso­
no gustare piatti di cucina lodigia­
na e piemontese. E poi, naturalmen­
te, ci sono le stalle, suddivise in una
trentina di box ventilati per altret­
tanti cavalli, ognuno con la propria
dieta e accessori per la toelettatura.
Alcuni esemplari appartengono a
privati (ci sono purosangue inglesi,
argentini, italiani, arabi, irlandesi),
altri vengono utilizzati per le lezio­
ni, come Gialeto, 28 anni, mite mae­
stro per la scuola dei bambini. La
A CA’ DE VAGNI UN CENTRO IPPICO CON RISTORANTE
Cavalli e buon cibo,
la formula vincente
del nuovo Remolino
direzione didattica spetta invece a
Frauke Gheilof, nome di spicco del­
la Fise (è responsabile nazionale
del dipartimento volteggio) e com­
missario tecnico della squadra ita­
liana agli Special Olympics, la com­
petizione internazionale destinata
ai diversamente abili che si è svolta
a Shanghai nel 2008. Sarà lei ad in­
segnare ai futuri allievi del Ramoli­
no l’abc dell’equitazione (nel centro
si applicano le regole della monta
inglese), portandoli d’estate sul
campo da lavoro ombreggiato da al­
tissimi pioppi, e d’inverno sotto la
tettoia del maneggio coperto, presto
affiancato da una cavallerizza in le­
gno. In un lato del cortile, vicino al
giardino del ristorante, c’è il recin­
to di Galileo, l’asinello eletto a ma­
scotte del maneggio: «È lui che fir­
ma tutte le comunicazioni ufficiali
e risponde alle mail» dicono al cen­
tro, e infatti, chi volesse ulteriori
informazioni, dovrà rivolgersi a ga­
[email protected].
Silvia Canevara
I tavoli del ristorante, elegantemente
arredato con mobili di inizio ‘900,
completano la struttura di Casaletto
Ceredano e si aggiungono alle stalle
e allo spazio per cavalcare nel verde.
Il tutto per creare un ambiente
esclusivo in cui un’attenzione
speciale è dedicata all'insegnamento
Dopo una bella
cavalcata
una ghiotta
proposta
gastronomica