RELAZIONE FINALE CLASSE III C a.s. 2010

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RELAZIONE FINALE CLASSE III C a.s. 2010
RELAZIONE FINALE CLASSE III C a.s. 2010-2011
ITALIANO-STORIA
Prof.Anselmi Cinzia
Presentazione della classe
La classe è complessivamente partecipe e attiva durante le lezioni, ma il suo livello medio di
apprendimento, dato anche il minimo impegno evidenziato nella rielaborazione personale è ai limiti
della sufficienza. Si distinguono al suo interno alcuni alunni più motivati e sostenuti dal desiderio di
un profitto migliore.
Preparazione conseguita
La programmazione prevista all’inizio dell’anno scolastico è stata svolta quasi completamente. La
preparazione media raggiunta presenta i limiti già descritti nella voce precedente.
Situazione di insegnamento-apprendimento
Il clima all’interno della classe ha visto fasi alterne: nel corso dell’anno si sono avvicendati periodi
di collaborazione tra alunni e con l’insegnante, a momenti di tensione, soprattutto tra compagni di
classe, che hanno finito per penalizzare anche la didattica.
Metodo
Lezioni frontali, lezioni dialogate, lezioni interattive, lezioni itineranti.
Strumenti
Libri di testo, letture consigliate, CD-ROM, lavagna, dizionario, atlante storico e geografico.
Modello valutativo
Le prove di verifica effettuate sono state le seguenti: verifiche scritte secondo la tipologia del tema
argomentativo e dell’analisi del testo; verifiche orali.
Valutazione
Valutazione in decimi secondo i seguenti criteri: fino a 4 punti, conoscenza dei contenuti
disciplinari; fino a 3 punti, capacità espositiva e formale; 1/2 punti, uso di un linguaggio
appropriato;1/2 punti, capacità di rielaborazione personale e/o progresso manifestato.
L’insegnante
Siena, 6 giugno, 2011
PROGRAMMA SVOLTO
ITALIANO - STORIA
CLASSE 3C, sez. Ceramica
a.s. 2010/ 2011
Insegnante: Prof. Cinzia Anselmi
ITALIANO
• La vita e l’opera di Francesco Petrarca. Cenni all’Epistolario. Dal De vita
solitaria, lettura di Libertà interiore e colloquio con i classici. Dal Canzoniere,
lettura e commento di Voi ch’ascoltate.., Solo e pensoso.., Benedetto sia ‘l
giorno.., Erano i capei d’oro.., Pace non trovo.., La vita fugge…, O
cameretta… .
• L’Umanesimo e il Rinascimento: significato dei termini, periodizzazione,
contesto storico e culturale. Significato di ‘mecenatismo’: l’esempio di
Lorenzo il Magnifico.
• Due esempi di poeti umanisti: Lorenzo de’ Medici e Angelo Poliziano. Dai
Canti carnascialeschi, lettura e commento del Trionfo di Bacco e Arianna;
dalle Stanze per la giostra, lettura e commento di Iulo e Simonetta. Confronto
tra il testo poetico di Poliziano e l’opera pittorica La Primavera di Sandro
Botticelli.
• Il poema epico cavalleresco: un genere letterario antico rivisitato e rinnovato in
età rinascimentale.
• Ludovico Ariosto: la vita, l’opera, la poetica. Dall’Orlando Furioso, lettura,
parafrasi e commento di: Il proemio (I), La fuga di Angelica (I), La pazzia di
Orlando (XXIII), Astolfo sulla luna (XXXIV).
• Niccolò Machiavelli: la vita, l’opera, il pensiero politico. Dall’Epistolario,
lettura e commento della Lettera a Francesco Vettori. Dal Principe, lettura e
commento dei capitoli I, VII, XV, XVIII. Cenni alla Mandragola: struttura e
trama.
• Il sistema dei generi letterari nella prima metà del Cinquecento. I diversi temi e
ideali della trattatistica: cenni alle opere di P. Bembo (Prose della volgar
lingua; Gli Asolani), B. Castiglione (Il Cortegiano), G. Della Casa (Il
Galateo).
• La lirica petrarchista: l’esempio di Michelangelo Buonarroti. Dalle Rime,
lettura e parafrasi di Non ha l’ottimo artista alcun concetto.
• Lettura e analisi di testi di narrativa: H. De Balzac, Père Goriot; Dai Sijie,
Balzac e la piccola sarta cinese; N.Ammaniti, Io non ho paura; D,Grossman,
Qualcuno con cui correre. Consigliato: S.Vassalli, La Chimera.
Tipologie di scrittura sulle quali sono state effettuate esercitazioni e verifiche: tema di
carattere generale, analisi del testo.
STORIA
• Ripasso di temi legati all’Occidente altomedievale: la periodizzazione del
Medioevo; significato di Sacro Romano Impero, Impero Carolingio, Società
feudale.
• Economia e società nel Basso Medioevo. Il risveglio dell’Europa. La rinascita
cittadina (J.Le Goff, Il tempo del mercante, p. 75). L’esplodere di una crisi
latente: recessione economica, tensioni sociali, la peste nera (C.Ginzburg, Gli
ebrei spargitori di peste, p.79). I processi di ristrutturazione economica: la
ristrutturazione agraria, la ripresa degli scambi e delle attività commerciali. I
mutamenti sociali: imprenditori, artigiani, operai, corporazioni, commerci
europei e Lega anseatica, dominio signorile nell’Europa orientale.
• L’esperienza comunale in Europa e i suoi sviluppi in Italia. Alle origini del
Comune. La specificità dei Comuni in Italia: lo scontro dei Comuni con
l’Impero, il governo comunale, dai Consoli al Podestà, il Comune di popolo.
Dal Comune alla Signoria: il governo dei Signori, dalla Signoria al Principato,
Mercenarismo ed eserciti di mestiere (F.Sacchetti, dal Trecentonovelle:
Mercenari inglesi in Italia, p. 241). Cenni agli Stati regionali del Centro e del
Nord: il caso di Firenze in particolare. Cenni al Mezzogiorno e allo Stato della
Chiesa. L’assestamento degli Stati italiani e la Pace di Lodi. L’Italia, centro di
irradiamento culturale: mecenatismo, Umanesimo, filologia, nuove forme di
comunicazione culturale. (Poggio Bracciolini, da una lettera a Guarino
Veronese: La ‘liberazione di Quintiliano’, p.256; Giannozzo Manetti, dalla
Vita di Niccolò V: Elogio di un papa bibliofilo, p. 257).
• Nuovi mondi e nuovi spazi economici. Esplorazioni e scoperte: dalla pax
mongolica alla spedizione di Colombo e alla prima circumnavigazione della
terra (Dalle Lettere di Cristoforo Colombo, I tesori del nuovo mondo, p. 286).
Portoghesi e Spagnoli nei Nuovi Mondi. Gli indigeni di fronte ai
conquistadores. Le conseguenze della conquista. (Bartolomé de Las Casas,
dalla Brevissima relazione della distruzione delle Indie: Gli orrori della
conquista, p.295; da una carta di concessione del governatore del Cile,
L’Encomienda, p. 299; dai Saggi di Michel de Montaigne, Selvaggi sono gli
americani o gli europei?, p. 304; J.Osterhammel-N.P.Petersson, I presupposti
della moderna economia globale, p. 317 ).
• Il consolidamento degli stati nazionali e l’impero di Carlo V. Caratteri dello
Stato moderno: burocrazia, diplomazia, esercito, finanze. L’impero di Carlo
d’Asburgo. Le guerre d’Italia. Il declino politico dell’Italia: la pace di CateauCambrésis e l’egemonia spagnola in Italia. La storia di Siena dal 1526 al 1555,
ricostruita attraverso l’opera di F.Landi, Gli ultimi anni della Repubblica di
Siena, Siena, Cantagalli, 2004.
• I fermenti religiosi nell’Europa del Cinquecento. La spinta alla riforma della
Chiesa. La svolta luterana: il diverso ruolo attribuito alla Chiesa, le indulgenze,
le tesi di Lutero, la reazione di Roma. La diffusione della riforma luterana:
cenni alla riforma radicale di Thomas Muntzer e alla rivolta dei contadini, lo
scontro fra luterani e cattolici in Germania e la pace di Augusta. Cenni al
pensiero di Giovanni Calvino, la situazione in Francia, la nascita della Chiesa
anglicana. La Chiesa romana verso una riforma: la Compagnia di Gesù, il
Concilio di Trento. (dal Discorso intorno alle immagini sacre e profane di
Gabriele Paleotti, La funzione didascalica della pittura, p. 437; J.Delumeau, da
La paura in Occidente: Gli ebrei nella tempesta della Riforma, p. 444).
NOTA: gli argomenti sopra elencati sono stati affrontati facendo riferimento ai
manuali in uso. Nel programma di Storia le parti tra parentesi rimandano alle letture
di Fonti e Documenti presenti nel manuale.
• Paolo di Sacco, Le basi della letteratura, Edizioni Scolastiche Bruno
Mondadori, vol. 1
• Manzoni, Occhipinti, Cereda, Innocenti, Leggere la storia, Einaudi Scuola,
vol.1
L’insegnante: Cinzia Anselmi
Gli alunni:
Siena, 25 maggio, 2011
Siena, 25 maggio 2011
RELAZIONE FINALE CLASSE IIIC A. S 2010 2011
STORIA DELL’ARTE
Prof:Fabbri Maria Simona
Presentazione della classe
Il gruppo è composto da 18 alunni sez di ceramica . Un nutrito numero di alunni
possiede limitate capacità cognitive,questa carenza e una applicazione incostante
hanno permesso solo la realizzazione di obiettivi minimi. Un piccolo gruppo di
studenti ha capacità intellettive maggiori che purtroppo solo saltuariamente
accompagna con uno studio costante. Si segnalano all’interno della classe solo pochi
elementi che si distinguono per capacità e studio metodico. Alcuni alunni sono da
segnalare per le ripetute assenze
Preparazione conseguita
Durante questo anno scolastico è stato necessario apportare delle variazioni alla
programmazione iniziale abbassando il livello generale di obiettivi richiesti. La
preparazione nella maggior parte dei casi è minima ed il livello raggiunto appena
sufficiente. Alcuni alunni hanno conseguito risultati più apprezzabili ed hanno
acquisito la capacità di creare collegamenti con le altre discipline
Situazione di insegnamento apprendimento
Durante le ore di storia dell’Arte il clima è apparso sereno,buono e fiducioso il
rapporto del gruppo con l’insegnante.
Per adeguare la programmazione alle capacità generali della classe è stato necessario
accompagnare la lettura collettiva del testo con schede di lettura dell’opera d’Arte ed
altri tradizionali metodi in uso
Metodo
1)Lezione frontale
2)Lezione interattiva
3)Lavori di gruppo con il metodo del roole playng
-Strumenti
1)libro di testo (moduli di Arte Electa)
2)maestri del colore
3)CD-ROM Cricco di Teodoro
Modello valutativo
Le prove di verifica proposte sono state le seguenti
Verifiche
1)interrogazioni orali
2)prove di verifica scritte TIPOLOGIA B(domande a risposta chiusa e domande a
risposta aperta)
Valutazione
- - Valutazione i decimi secondo i seguenti criteri:
1)fino a 4 punti conoscenza dei contenuti disciplinari
2)fino a 3 punti capacità espositiva e formale
3)fino a 2 punti uso del linguaggio tecnico specifico della disciplina
1)fino ad un punto capacità di rielaborazione personale
PROGRAMMI DI STORIA DELL’ARTE
2011
PROF:FABBRI MARIA SIMONA
CLASSE IIIC
A.S 2010-
IL QUATTROCENTO
Il Brunelleschi
Lorenzo Ghiberti
Jacopo della quercia
Donatello
Masaccio
Luca della Robbia
Leon Battista Alberti
Paolo uccello
Piero della Francesca
Sandro Botticelli
L’architettura e l’urbanistica:Pienza
Antonello da Messina
Andrea Mantegna
Giovanni Bellini
Il Cinquecento : Bramante
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE: FRATI LUCIA
MATERIA: MATEMATICA E FISICA
CLASSE 3^ C
1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.:
La classe non ha lavorato in modo adeguato. Rispetto ai risultati del precedente anno
scolastico e alle difficoltà rilevate sarebbe stato necessario da parte della maggioranza degli
alunni un maggiore impegno e volontà per cercare di colmare le lacune pregresse. La
mancanza di lavoro sia in classe che a casa ha esasperato la situazione ed ha reso arduo
l’intervento didattico-educativo. Sono risultate evidenti le difficoltà nel lavorare in modo
autonomo.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione di inizio anno per
un piccolo numero di studenti. Il gruppo di alunni che non li ha raggiunti non si è impegnato
nello studio, ha lavorato poco a casa e non ha partecipato allo sportello didattico settimanale
che ha avuto luogo ogni mercoledì dalle 14:00 alle 16:00 a partire dal mese di novembre e
per l’intero anno scolastico.
3.PROGRAMMA SVOLTO:
vedi programma svolto allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
nessuno
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI:
Le spiegazioni sono state prevalentemente di tipo tradizionale con esercizi dimostrativi ed
esercitazioni di carattere formativo, individuali e di gruppo, di applicazione dei contenuti
studiati, con eventuale recupero degli argomenti meno chiari e successiva verifica
individuale complessiva. Sicuramente la metodologia più proficua è stata la lezione
partecipata con continui riferimenti alla realtà attraverso dei veri e propri “problemi reali”
come suggerito dalle indicazioni nazionali.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
I criteri di valutazione e le modalità di verifica sono stati quelli già presentati nella
programmazione, che all’inizio dell’anno sono stati esaurientemente illustrati e spiegati ai
ragazzi; inoltre per ogni verifica è stata anticipatamente decisa la data e esplicitato il
contenuto; inoltre la consegna è avvenuta tempestivamente con valutazione oggettiva.
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Classe III
a.s. 2010/2011
1° MODULO – LE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO (RIPASSO)
U.D. 1 – Le equazioni lineari
1. Le identità
2. Le equazioni
3. Le equazioni equivalenti
4. I principi di equivalenza delle equazioni
5. Le equazioni numeriche intere
6. Le equazioni numeriche fratte
7. Le equazioni letterali intere
2° MODULO –LA RETTA E I SISTEMI LINEARI
U.D. 2 – La retta e il piano cartesiano
1. L’ascissa di un punto su una retta
2. Le coordinate di un punto su un piano
3. I segmenti nel piano cartesiano
4. L’equazione di una retta passante per l’origine
5. Il coefficiente angolare
6. L’equazione di una retta generica
7. Il coefficiente angolare
U.D.3 – I sistemi lineari
1. I sistemi di due equazioni in due incognite
2. Il metodo di sostituzione
3. I sistemi determinati, impossibili, indeterminati (interpretazione grafica)
4. Il metodo del confronto
5. Il metodo di Cramer
6. I sistemi di tre equazioni in tre incognite
3° MODULO – I RADICALI E LE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
U.D. 4 – I numeri reali e i radicali
1. Dai numeri razionali ai numeri reali
2. I radicali aritmetici
3. La proprietà invariantiva dei radicali
4. La moltiplicazione e la divisione tra radicali
5. La potenza e la radice di un radicale
6. L’addizione e la sottrazione dei radicali
7. Le espressioni irrazionali
8. La razionalizzazione del denominatore di una frazione
9. I radicali algebrici
PROGRAMMA SVOLTO DI FISICA Classe III
a.s. 2010/2011
UD1: L’equilibrio dei solidi
• Il punto materiale e il corpo rigido
• L’equilibrio del punto materiale
• L’equilibrio su un piano inclinato
• L’effetto di più forze su un corpo rigido
• Il momento delle forze
• L’equilibrio di un corpo rigido
• Le leve e il piano inclinato
• Il baricentro
UD2: L’equilibrio dei fluidi
• Solidi,liquidi e gas
• La pressione
• La pressione nei liquidi
• La pressione della forza-peso nei liquidi
• La spinta di Archimede
• La pressione atmosferica
• La misura della pressione atmosferica
UD3: La velocità
• Il punto materiale
• I sistemi di riferimento
• Il moto rettilineo
• La velocità media
• Calcolo della distanza e del tempo
• Il grafico spazio-tempo
• Il moto rettilineo uniforme
• Calcolo della posizione e del tempo nel moto uniforme
UD4: L’accelerazione
• Il moto vario su una retta
• La velocità istantanea
• L’accelerazione media
• Il grafico velocità-tempo
• Il moto uniformemente accelerato
• Il moto uniformemente accelerato con partenza da fermo
• Il calcolo del tempo
• Il moto uniformemente accelerato con velocità iniziale
• L’accelerazione istantanea
UD5: I moti nel piano
• Vettore posizione e vettore spostamento
• Il vettore velocità
• Il moto circolare uniforme
• L’accelerazione nel moto circolare uniforme
• Il moto armonico
• La composizione dei moti
U.D. 5 – Le equazioni di secondo grado
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Che cosa sono le equazioni di secondo grado
La risoluzione di un’equazione incompleta di secondo grado
La risoluzione di un’equazione completa di secondo grado
Le relazioni tra le radici e i coefficienti di un’equazione di secondo grado
La regola di Cartesio
La scomposizione di un trinomio di secondo grado
RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011
Classe 3^C
DOCENTE: Anna Taddeo
DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica
1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.
Questo anno scolastico è stato devastato da dinamiche interne al gruppo che hanno contribuito ad
ampliare il divario tra i pochi ragazzi che si sono costantemente impegnati e coloro i quali hanno
mostratato totale disinteresse per lo studio della disciplina ed in particolare per la chimica. E’
mancato il lavoro a casa , in classe l’atteggiamento di un congruo numero di alunni è stato fonte di
disturbo per i pochi che volevano lavorare rendendo faticoso e poco soddisfacente l’intervento
didattico-educativo.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI
Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno per un piccolo
numero di studenti. Alcuni alunni hanno mostrato maggiori difficoltà dovute alla mancanza di rielaborazione dei
contenuti, lavoro che necessita di tempi di applicazione più lunghi e che doveva essere svolto a casa. Nonostante gli
scarsi risultati lo sportello didattico pomeridiano di durata annuale è stato ignorato e questo non ha contribuito in modo
positivo alla formulazione del giudizio finale. Si sono svolti gli incontri di Educazione alla Salute promossi in
collaborazione con la Asl 7 di Siena ai quali gli studenti hanno partecipato con interesse.
3. PROGRAMMA SVOLTO
Vedi allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI
Nessuno
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI
Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:
• lezione partecipata
•
•
•
•
•
•
problem solving
lezione frontale
correzione collettiva di esercizi assegnati
stesura di semplici schede di laboratorio
lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere
sportello didattico pomeridiano di durata annuale
METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA
MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI:
tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione
partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili:
possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper svolgere semplici
calcoli)
argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti teorici per
i quali è richiesta una certa capacità di astrazione)
applicazione e partecipazione al lavoro in classe
rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la disciplina.
La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di
apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte difficoltà
potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò l’uso di internet e di
DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
I criteri di valutazione e le modalità di verifica ,sono allegati alla programmazione annuale.
La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato:
lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico
esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta
comunicazione tempestiva della valutazione
correzione in classe della verifica
stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte
comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari
7. SUGGERIMENTI
Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per
l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua
ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.
PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI
Classe 3° sez. A/B/C
Prof. Anna Taddeo
a.s. 2010/2011
CHIMICA
MODULO E “ LA NOMENCLATURA E LE REAZIONI CHIMICHE”
UD 1 La nomenclatura dei composti
UD 2 Le reazioni chimiche
BIOLOGIA
MODULO D “LA RIPRODUZIONE E L’EREDITARIETA’”
UD 1 Le basi della riproduzione: la mitosi e la meiosi
UD 2 La riproduzione umana
MODULO B” L’ASSUNZIONE E LA TRASFORMAZIONE DI ENERGIA”
U.D.2 La nutrizione e la digestione
UD 3 La respirazione
UD 4 Il trasporto di sostanze nel corpo
Elementi di educazione alla salute
Malattie a trasmissione sessuale, uso e abuso di sostanze (alcool, fumo di tabacco, stupefacenti ) ,
fattori di rischio per le malattie dell’apparato cardiovascolare e respiratorio, educazione alimentare
Siena, 27 Maggio 2011
L’ insegnante
Prof.ssa Anna Taddeo
Gli studenti
A. S. 2010-2011
ISTITUTO STATALE D’ARTE
Relazione Finale dell' INSEGNANTE :NEVA PINI
MATERIA: Tecnologia delle arti applicate CLASSE:3°C SEZ.Ceramica
SITUAZIONE DELLA CLASSE e livello di preparazione finale
La classe si è mostrata interessata alla disciplina ma molto eterogenea nel metodo di studio e
nelle capacità. Ha conseguito una preparazione finale mediamente sufficiente .
Durante l’ora di tecnologia è stata sempre presente l’insegnante di sostegno.
SCANSIONE DEL PROGRAMMA
• Essiccamento e cottura di un manufatto ceramico.
• Forni ceramici.
• I rivestimenti:ingobbi,rivestimenti vetrosi (smalti e cristalline). Rivestimenti a crudo e
rivestimenti frittati.
• Preparazione di una fritta.
• I colori ceramici (CSC, CSM)
• La decorazione
• La paper clay
• Il raku.
METODOLOGIA
Al fine di elaborare un'adeguata programmazione, e quindi di favorire un efficace sviluppo della
didattica, all'inizio dell'anno scolastico sono state verificate le preconoscenze disciplinari per
intervenire nel recupero di eventuali prerequisiti mancanti o rimossi.
Gli argomenti della disciplina sono stati trattati per unità didattiche per verificare gradualmente il
livello di preparazione degli alunni e per effettuare eventuali interventi di recupero in itinere.
La lezione frontale è stata, in appoggio ed in concorso alla pratica di laboratorio, il principale
metodo didattico.
Gli alunni sono stati sollecitati ad analizzare le problematiche proposte, prima in modo intuitivo e
successivamente a passare ad una rigorosa formalizzazione, favorendo, quando possibile,
riferimenti alle esperienze ed alle fenomenologie della pratica di laboratorio.
STRUMENTI DIDATTICI
Libro di testo, strumenti e materiali dei laboratori specifici, eventuale materiale audiovisivo.
MODALITÀ DI VERIFICA DELLE PROVE
Le verifiche ,distinte in formative (verifiche orali) svolte in itinere durante il processo di
insegnamento-apprendimento ed in sommative con fine valutativo, effettuate al termine di ciascuna
unità didattica con test strutturati e verifiche orali.
La valutazione ha seguito i seguenti criteri:
- Uso di linguaggio tecnologico corretto ed adeguato;
- risposte appropriate a quanto richiesto;
- capacità di correlazione e riferimento tra gli argomenti trattati;
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
La valutazione finale terrà conto:
- del differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo;
- del livello delle nuove conoscenze acquisite;
- del livello delle nuove competenze acquisite;
- dell'assiduità alle lezioni;
- dell'impegno mostrato nello studio;
- della partecipazione al dialogo educativo;
- della capacità di orientamento complessivo nella disciplina.
RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE
∗ Progetto “Scienza e Arte"
Lavoro interdisciplinare tra l’insegnante di chimica e i docenti delle sezioni che ha come fine
quello di far prendere sempre più coscienza agli alunni dell’importanza della correlazione
tra le conoscenze scientifiche e l’arte. Gli studenti sono stati guidati ad esaminare
dettagliatamente le caratteristiche chimico- fisiche dei materiali nonché le tecniche
utilizzate per la realizzazione degli oggetti artistici prodotti nel laboratorio ed ad elaborare
una scheda tecnica a corredo di ciascun oggetto prodotto.
Il progetto è stato integrato dalle seguenti esperienze e visite didattiche:
Durante la giornata dell’arte:realizzazione di oggetti ceramici o scultorei con
l’approfondimento di alcune tecniche in riduzione quali il raku e il raku nudo.
Visita didattica a Faenza (tre giorni) con la partecipazione ad un corso sulla Paper Clay tenuto
dal professor Cimatti e visita alla città di Ravenna.
INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEGNO
Gli interventi di recupero e sostegno verranno effettuati in itinere.
Siena 08/10/2010
FIRMA
Neva Pini
A. S. 2010-2011
ISTITUTO STATALE D’ARTE
PROGRAMMA dell' INSEGNANTE :NEVA PINI
MATERIA: Tecnologia
delle arti applicate
CLASSE:3°C SEZ.Ceramica
• Essiccamento e cottura di un manufatto ceramico.
• Forni ceramici.
• I rivestimenti:ingobbi,rivestimenti vetrosi (smalti e cristalline).
Rivestimenti a crudo e rivestimenti frittati.
•
•
•
•
•
Preparazione di una fritta.
I colori ceramici (CSC, CSM)
La decorazione
La paper clay
Il raku.
Alunni
L’insegnante
Neva Pini
ISTITUTO :Istituto d'Arte
a. sc. 2010-2011
Docente: Montenovo Giorgio
Disciplina: Disegno Geometrico Classe IIIC
RELAZIONE FINALE dell’AZIONE
DIDATTICA
1. RIFERIMENTI TEORICI del docente per l’azione dell’insegnamento/apprendimento:
I questa classe contraddistinta dalla totale disomogeneità degli allievi ho ritenuto necessario riferirmi alle teorie
pedagogiche ambientali e quindi ho tenuto in considerazione le riflessioni di don Lorenzo Milani: “' importante
conoscere i ragazzi e l'ambiente da cui arrivano, ed agire eguagliando e compensando le opportunità, sì che
nessuno sia posto in situazioni di disuguaglianza, e poiché “è ingiusto far parti uguali tra disuguali” (don
Milani) occorre dar di più, in sede educativa, proprio a chi ha avuto meno nella situazione di nascita. Tali
attenzioni dovranno essere tenute in considerazione anche nella prossima annualità. Il grande numero di ragazzi
con difficoltà che è stato concentrato in questa classe provoca delle grandi difficoltà.
2. PLURALITA’ BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si sono proposte:
a)direzione: assolutamente necessaria la direzione del docente visto che non vi è unità di capacità e di
intenti da parte degli allievi.
b)tutor: necessaria azione di tutoraggio che per alcuni allievi deve essere attivata anche nelle situazioni
più semplici
c)autonomia: difficile da realizzare, prima dell'autonomia scolastica, questi allievi vanno aiutati a
trovare una autonomia personale.
d)alternanza dei ruoli comunicativi: ancora da stimolare per farla crescere: anche provando con situazioni e
temi semplici da gestire
4.2. Interessato/a ad accordi fra colleghi per cercare una impostazione comune? SI
4.3. Quale sarebbe la sua personale proposta?
Visionare i lavori fatti in altre discipline e collaborare con gli altri docenti per capire quali possono essere i
punti di forza di ragazzi che svolgono la programmazione differenziata
3. LA RELAZIONE UMANA CON GLI STUDENTI.
3.1. Principi ispiratori della sua modalità di relazione
Data la natura degli allievi, molti dei saperi trasmessi sono passati attraverso la via dell'affetto e della fiducia
piuttosto che attraverso la sola ragione
3.2. Accordi fra colleghi del c. di classe per una impostazione condivisa
Date le difficoltà diffuse nella classe il coordinamento con il sostegno è stato un elemento di lavoro
essenziale.
5. PLURALITA’ BILANCIATA delle 4 tipologie classiche delle AZIONI INTELLETTUALI richieste agli
studenti
5.1. Risultati ottenuti e ipotesi future
a) azione dichiarativa: aspetti positivi, negativi e ipotesi future
Come ipotesi futura indico l'obiettivo di potenziare questo aspetto nel quale la classe, ormai da anni, risulta carente.
b) azione procedurale: aspetti positivi, negativi e ipotesi future
E' quella che più si addice a questo gruppo ma si raccomanda di ottenere l'autonomia di tutti gli allievi (altrimenti essi si
abituano all'azione passiva)
c)azione di problem solving: aspetti positivi, negativi e ipotesi future
Interessa soltanto un allievo che, nonostante sul piano personale debba lottare contro delle difficoltà che fisicamente gli
rendono difficile seguire lo svolgimento della lezione,persevera fino alla comprensione della nuova via con interesse e
piacere.
d)azione di scoperta e/o creazione artistica: aspetti positivi, negativi e ipotesi future
Visto il taglio artistico, l'idea di creazione si addice alla classe soprattutto per la possibilità di proporre un lavoro con
diversi livelli di difficoltà e di risultato
5.2.Interessato/a ad accordi fra colleghi per cercare una impostazione comune? SI
5.3.Quale sarebbe la sua personale proposta?
Poter fare delle riunioni con un ordine del giorno non derogabile in cui discutere di questi argomenti in questi termini.
6. PRINCIPI GUIDA costitutivi del processo di insegnamento/apprendimento.
Rispetto a
a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del “nuovo elemento di conoscenza”
Sempre ma con l'attenzione a non alienare questo gruppo complessivamente debole: ricorrendo molto alla pratica e
poco a ciò che rimanda all'astrazione
b) motivazione da dissonanza, nel <prospettare l’opportunità di passare al nuovo>
Mai, invece di incuriosire creerebbe confusione
c) direzione coerente, nel presentare le tappe dell’unità di apprendimento
Sistema doverosamente proponibile, per ora senza controindicazioni
d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad <altro nuovo non collegato>
Sistema sempre rispettato, per ora senza controindicazioni
e) ricorsività di complessità crescente, nell’arricchire di elementi il nucleo concettuale originario
No per i motivi chiariti in precedenza
f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari
Non si è fatta, la classe ha presentato grossi problemi di affiatamento che, per essere superati, hanno richiesto tutte le
energie, in questo anno ere difficile proporla
g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri linguaggi
Per la presentazione degli argomenti si sono tentati diversi esperimenti, ma anche in questo caso, vista la condizione
della classe, non si sono avuti risultati positrivi.
6.1. A quali di essi ha fatto più spesso e in modo sistematico riferimento?
Oltre all'immagine disegnata si è fatto riferimento al testo scritto,al linguaggio pittorico proponendo
immagini, all' uso del computer per mostrare la tridimensionalità, all'uso di un plexiglas e di un laser, all'uso
della tridimensionalità nella quale, normalmente ci muoviamo descrivendo con fisicità e movimenti le regole
geometriche.
6.2. E con quali risultati?
Il concetto teorico, a volte, è risultato più vicino alla sensibilità pratica degli allievi
Gli allievi non sono riusciti a sperimentare un altro modo per studiare la disciplina
6.3. Pensa di ampliare per il futuro gli elementi della sua proposta metodologica?
Ricorrere a realtà fisiche anche esterne alla scuola tipo: edifici o natura, piegatura di elementi di carta, a
rappresentare piani o solidi o rette
6.5. Sarebbe interessato/a ad accordi fra colleghi per cercare una impostazione comune?
Si
6.6. Quale sarebbe la sua personale proposta?
Colleghi di altre discipline potrebbero spiegare il disegno geometrico con il loro linguaggio
7. CONTENUTI DISCIPLINARI.
7.1 Resoconto del programma svolto, firmato dagli studenti rappresentanti di classe e prospetto dei voti dei singoli.
7.2. Indichi alcune motivazioni alla base delle sue scelte-selezioni:
a) per gli ambiti esclusivamente disciplinari: data la natura della classe, gli obiettivi minimi sono stati la guida e
la misura del programma per cui gli approfondimenti non sono stati somministrati mentre tutti gli sforzi si sono
dovuti concentrare sulle azioni di recupero.
7.3. Sarebbe interessato/a a momenti di interdisciplinarità con i suoi colleghi del consiglio di classe ?
Si
7.4. Sarebbe interessato/a a momenti di omogeneità con i suoi colleghi del medesimo ambito disciplinare?
SI
8. CRITERI GUIDA utilizzati nel processo valutativo
8.1.) tipologia di verifica : scritto grafica
8.2.) trasparenza della valutazione assegnata nelle verifiche scritto grafiche :comunicazione anticipata di
argomenti, tempi e metro di valutazione; restituzione del compito alla lezione successiva con commento per ogni
singolo studente e valutazione condivisa con lo studente, al voto è stato sempre associato il significato di indicatore
di conoscenza e di indicatore di recupero
8.3.) tempistica della comunicazione dei risultati delle prove scritte-test ecc: comunicazione alla lezione successiva
8.5. E’ interessato/a a un percorso di aggiornamento sulla valutazione? Si
8.6. Di tipo disciplinare o anche educativo-didattico generale? anche educativo-didattico
8.7. Pensa che i futuri dipartimenti disciplinari debbano affrontare la questione valutazione? Si ma prima è
necessario che tutti abbiano una formazione comune da cui far partire il dialogo.
9. CONTRIBUTO DI IDEE AL MIGLIORAMENTO DELLA NOSTRA SCUOLA.
9.1.Indichi, in ordine di priorità, le tre criticità più gravi della nostra Istituzione.
_____________________________________________________________________________________
9.2.Indichi, in ordine di priorità, le tre criticità più gravi della suo Istituto.
PROGRAMMA SVOLTO:
U.D.1 INTRODUZIONE ALLA PROSPETTIVA ATTRAVERSO L’ASIMILAZIONE DEL SIGNIFICATO TRIDIMENSIONALE
DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI DELLA PROSPETTIVA:
h)
DIFFERENZA TRA PROIEZIONE CONICA E PROIEZIONE CILINDRICA, RAGGI VISUALI, FIGURA PROSPETTICA,
FIGURA OBIETTIVA;
i)
GEOMETRALE, QUADRO;
j)
PUNTO DI VISTA, PUNTO PRINCIPALE, PUNTO DI STAZIONE, DISTANZA DELL’OSSERVATORE DAL QUADRO E
SUA ALTEZZA;
k)
FONDAMENTALE E ORIZZONTE;
l)
FUGA DI UNA RETTA E SUA TRACCIA;
m) CERCHIO DI DISTANZA.
ESERCITAZIONI GRAFICHE: ESEMPI ALLA LAVAGNA PER DESCRIVERE I CASI REALI SVOLTI DAL DOCENTE E DAGLI
STUDENTI.
U.D.2 RAPPRESENTAZIONE DI ELEMENTI SEMPLICI POSTI SUL GEOMETRALE: RETTE, PUNTI, E FIGURE PIANE:
ESECUZIONI ATTRAVERSO IL METODO DELLA PROSPETTIVA CENTRALE:
•
CON RETTE INCLINATE A 90° E 45° RISPETTO AL QUADRO,
•
CON RETTE PASSANTI PER IL PUNTO DI STAZIONE,
ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI FIGURE PIANE ELEMENTARI.
U.D.3 RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI IN PROSPETTIVA CON IL METODO DELLA PROSPETTIVA CENTRALE:
1) MISURAZIONE DELLE ALTEZZE IN PROSPETTIVA;
2) RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI IN PROSPETTIVA CENTRALE CON RETTE INCLINATE A 90° E 45° RISPETTO AL
QUADRO,
•
RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI CON RETTE PASSANTI PER IL PUNTO DI STAZIONE,
ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI SOLIDI ELEMENTARI DISPOSTI CON SPIGOLI PERPENDICOLARI E
PARALLELI AL QUADRO.
U.D.4 RAPPRESENTAZIONE DI SOLIDI IN PROSPETTIVA CON IL METODO DELLA PROSPETTIVA ACCIDENTALE:SOLIDI
DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE:
•
TRACCIA E FUGA DI UNA RETTA IN POSIZIONE GENERICA,
ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI SOLIDI ELEMENTARI DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE.
U.D.5 PROSPETTIVA CON IL METODO DEI PUNTI DI MISURA:
ESERCITAZIONI: TAVOLE CON DISEGNI DI SOLIDI E COMPOSIZIONI DI SOLIDI DISPOSTI IN POSIZIONI GENERICHE.
U.D.6 MOMENTO DI POTENZIAMENTO E RECUPER: ESERCITAZIONI SVOLTE CON SOGGETTI DI USO QUOTIDIANO
TIPO GIOCATTOLI SU CUI E' STATO ESEGUITO UN RILIEVO PER POI ESEGUIRNE UNA PROSPETTIVA IN UNA
AMBIENTAZIONE REALISTICA.
ESERCITAZIONI: TAVOLE COME DESCRITTO SOPRA
U.D.7 OMBRE IN PROSPETTIVA:
1.
P
OSIZIONE DELLA LUCE E SUA RAPPRESENTAZIONE IN PROSPETTIVA: S, S';
2.
D
ETERMINAZIONE DELLE OMBRE SUL GEOMETRALE;
ESERCITAZIONI:
1.
TA
VOLE IN CUI SI DETERMINANO LE OMBRE DI SOLIDI ELEMENTARI CON LUCE DI FRONTE ALL'OSSERVATORE
2.
TA
VOLE IN CUI SI DETERMINANO LE OMBRE DI SOLIDI ELEMENTARI CON LUCE ALLE SPALLE
DELL'OSSERVATORE.
U.D.8 ESERCITAZIONI PER L'ESAME: DOPO ALCUNE PROVE SI E' INDIVIDUATA LA TIPOLOGIA DI VERIFICA PIU'
CONGENIALE AL GRUPPO CLASSE.
ESERCITAZIONI:
1DETERMINAZIONE DI OMBRE SU GRUPPI DI SOLIDI SIMULANDO LE DIFFICOLTA' E I PROBLEMI DEL COMPITO
PREVISTO PER L'ESAME.
FIRMA
DATA 19/10/2010
Giorgio Montenovo
A.S.
2010/2011
sezione 3ª C decorazione ceramica
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Luano Pinzi
MATERIA Disegno dal vero
0. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi
osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al punto di partenza:
La classe, composta da 18 alunni, è risultata molto problematica, non tanto sul piano della disciplina
quanto sui rapporti reciproci all’interno della classe stessa.
Le
capacità operative sono fortemente differenziate, vi é un gruppo che si accontenta di un mero
risultato scolastico, negli altri elementi si può parlare di autoformazione e autoaggiornamento, in
pochi casi condotta con lodevole assiduità e proprietà.
Nella classe vi è un nutrito gruppo di alunni con sostegno e rappresentano la parte più attiva e
interessata alla materia, hanno lavorato con impegno e dedizione riportando buoni progressi nel loro
percorso.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
a) raggiunti:
• Potenziamento della metodologia operativa attraverso la conoscenza e l’utilizzazione di varie tecniche
operative.
•
•
•
•
Sviluppo di una maggiore autonomia operativa.
Utilizzare in modo corretto le tecniche impiegate.
Uso corretto degli strumenti adoperati.
Rispetto degli ausili a disposizione.
3.PROGRAMMA SVOLTO (eventualmente in allegato):
•
Organizzazione di oggetti nello spazio, esercizi di impaginazione.
•
Organizzazione di oggetti nello spazio (foglio) e valorizzazione dei segni della matita e di
tecniche varie (matite colorate, inchiostri,carboncini, matite grasse, ecc.).
•
Sperimentazione libera con l’uso di superfici diverse e vari materiali.
•
Elaborazione di nature morte con sperimentazione personale.
•
L’ambiente prospettico.
•
Elaborazioni personali, composizione e segno.
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
Visita di istruzione alla mostra di illustrazione “le immagini della fantasia”.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
•
•
•
Lezione di tipo direttivo attraverso l’assegnazione di esercizi da eseguirsi secondo precise direttive di
carattere teorico-pratico.
Lezione di tipo autonomo attraverso attività individuali per promuovere la capacità di risolvere in
modo autonomo problemi di tempi e modi di esecuzione degli elaborati.
Testi di consultazione, fotocopie.
6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Le verifiche sono state effettuate sugli elaborati realizzati in classe e a casa compreso il recupero, ed hanno
tenuto conto:
•
Del livello di partenza.
•
Autonomia operativa.
•
Correttezza esecutiva.
•
Rispetto e ottimizzazione dei tempi esecutivi.
•
Dei risultati delle verifiche.
•
Del livello di partenza.
•
Impegno, partecipazione ed interesse.
•
Presenza alle lezioni.
•
Grado di conoscenze specifiche acquisite.
•
Puntualità nel rispetto delle scadenze.
7. SUGGERIMENTI
Programma svolto anno scolastico 2010/11
Docente prof. Luano Pinzi
Classe 3ªC
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE:
Gli studenti generalmente hanno acquisito i contenuti e le conoscenze in maniera corretta,
alcuni anche in autonomia. Permangono per alcuni alunni incertezze dovute
all’applicazione incostante, alcuni lavorano in maniera appropriata e autonoma a tutti i
livelli. Complessivamente la classe ha raggiunto un discreto livello .
COMPETENZE:
Le abilità sia di applicazione che elaborazione, la valutazione e la flessibilità nell’affrontare
i temi dati sono differenziate; vari studenti riescono a padroneggiare i metodi e gli
strumenti di lavoro, ed alcuni hanno ottenuto questi risultati da un livello di partenza
molto basso.
CAPACITA’:
Le capacità sono fortemente differenziate all’interno della classe, vi é un gruppo che si
accontenta di un mero risultato scolastico, negli altri elementi si può parlare di
autoformazione e autoaggiornamento, in pochi casi condotta con lodevole assiduità e
proprietà.
Contenuti:
UD1- segno e linea
UD2- forma
UD3- spazio
UD4- luce e ombra
UD5- volume
UD6-Superficie
1°Quadrimestre: UD3- Organizzazione di oggetti nello spazio, esercizi di impaginazione.
UD1/3-Organizzazione di oggetti nello spazio (foglio) e valorizzazione dei
segni della matita e di tecniche varie (matite colorate, inchiostri,carboncini,
matite grasse, ecc.).
UD1/UD4/UD5 Sperimentazione libera con l’uso di superfici diverse e vari
materiali.
2°quadrimestre: UD1/2-Elaborazione di nature morte in stile futurista.
UD1/2 - Elaborazione di nature morte con sperimentazione personale.
UD3/4/5 - L’ambiente prospettico.
UD1/UD4/UD5 - Elaborazioni personali, composizione e segno.
Obiettivi: a) Perfezionare la capacità di organizzare compositivamente uno spazio.
b) Valorizzazione del segno o del chiaro-scuro.
c) Uso corretto degli strumenti.
d) Corretta manutenzione degli strumenti di lavoro.
Verifiche- Le verifiche sono state effettuate durante le fasi operative di ogni lavoro.
Valutazione- La valutazione ha tenuto conto:
- Dei risultati delle verifiche.
- Del livello di partenza.
- Impegno, partecipazione ed interesse.
- Presenza alle lezioni.
- Puntualità nel rispetto delle scadenze.
L’insenante
Luano Pinzi
Relazione Finale Individuale
Classe 3C
Materia: Discipline Plastiche
Prof. Emanuela Fucecchi
Anno scolastico 2010/2011
Presentazione della classe
La classe è composta da18 studenti tutti della sezione di Ceramica. Nel secondo quadrimestre
una alunna ha interrotto il percorso scolastico. All'interno della classe sono presenti due studenti
con gli obiettivi minimi, una con portfolio e tre con programmazione differenziata affiancati da
insegnante di sostegno.La classe ha raggiunto un ottimo livello nella capacità di vedere,
osservare e comprendere la struttura dei vari linguaggi plastico/visivi, gli studenti hanno
acquisito una buona autonomia esecutiva nelle varie tecniche affrontate, senso critico e
precisione nella realizzazione degli elaborati.
Preparazione conseguita
Se pur in maniera differenziata, la classe ha dimostrato di avere appreso un uso appropriato degli
strumenti e delle tecniche per la realizzazione degli elaborati.
Alcuni studenti hanno lavorato con costanza e motivazione per tutto l'anno scolastico ottenendo
un risultato tecnico positivo sullo sviluppo di un personale linguaggio.
Le situazioni di insegnamento apprendimento
N. 4 ore settimanali.
All'interno della classe si sono affiancate lezioni frontali ed individuali volte a valorizzare le
esperienze e gli interessi dei componenti della classe. Ogni singola U.D. è stata affrontata con
una lezione/discussione sul lavoro. Gli studenti si sono avvalsi dei testi di consultazione, riviste,
cataloghi d'arte, fotocopie, audiovisivi, visite a musei e a mostre, utilizzo di pagine web,
strumenti tradizionali per il disegno,per la pittura e per il modellato in creta disponibili all'interno
della scuola e della classe..
Il modello valutativo
Realizzazione di elaborati derivati dalla progettazione. Le verifiche sono state effettuate sul
percorso ideativo, metodologico, operativo affrontato dall’allievo in classe e a casa per la
realizzazione del proprio elaborato.
Considerata la particolare tipologia del lavoro, le verifiche sono state effettuate in itinere durante le varie fasi operative
e al termine di ogni lavoro.
Inoltre per la valutazione finale si terrà conto:
n) del livello di partenza
o) dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse
p) della presenza alle lezioni e della puntualità nel rispetto delle consegne
q) del grado di conoscenze specifiche acquisite
r) delle capacità di elaborazione e rielaborazione
s) dei fattori extrascolastici che possono avere influenzato lo studente
t) rispetto dell'aula
Gli obiettivi minimi sono raggiunti quando:
• nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune
• non si rilevano errori nell'uso degli strumenti tecnici
• l'elaborato risponde generalmente al tema proposto
• il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato
• non si rilevano gravi errori nell'esecuzione che è sufficientemente adeguata
Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento e/o conoscenze
(terminologia, regole teoriche, simbologia)
assenti o molto lacunose
1-4
lacunose o superficiali
5
minime
6
complete ed approfondite
7
complete, applicate, coordinate, personali 8-10
Comprensione
(principi, regole e procedimenti)
comprende in modo approssimativo
coglie informazioni essenziali
coglie aspetti essenziali ma non approfondisce
coglie aspetti principali ed approfondisce
coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni
1-4
5
6
7
8-10
Applicazione
(regole, composizione, precisione esecutiva, resa grafica, capacità creative e di rappresentazione)
Gravemente insufficiente:
1-4
presenta capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazione molto carenti;
imprecisione esecutiva o esecuzione tecnica scorretta non corrispondente alle esercitazioni
assegnate.
Insufficiente o mediocre:
5
presenta carenti capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazioni; imprecisione
esecutiva; esecuzione tecnica poco corretta; non completa corrispondenza alle esercitazioni
assegnate.
Sufficiente:
6
presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso, curato nella impostazione; nella
elaborazione creativa e nella rappresentazione solo se guidato.
Discreto:
7
corretto, preciso , curato in ogni suo aspetto, discrete capacità creative di elaborazione ed
esecuzione.
Buono:
8
corretto, preciso, curato nella composizione ed esecuzione, adeguata ed autonoma elaborazione
creativa, adeguata resa grafica e manuale.
Ottimo:
9-10
corretto in ogni sua parte, preciso, completo nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari,
notevoli capacità creative e autonome.
Uso degli strumenti
Completamente inadeguato
1-4
Uso non appropriato
5
Uso corretto se guidato
6
Uso corretto ed autonomo
7
Uso corretto autonomo e versatile
8-10
Programma disciplinare svolto
La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le
seguenti tecniche:
Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta
Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi utensili
ritenuti idonei (assemblaggio con altri tipi di materiali).
Modellato a bassorilievo/altorilievo.
Cottura ceramica.
Smaltatura con colori reagenti.
Patinature dei lavori con terre colorate, mordente e cera etc.
Colori acrilici e laccatura delle basi in legno per rifinire i vari elaborati
L’insegnante
(Prof. Emanuela Fucecchi)
Siena 27.05.2011
PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011
DISCIPLINE PLASTICHE
PROF.ESSA EMANUELA FUCECCHI
CLASSE 3/C
Ceramica
La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le
seguenti tecniche:
• Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta
• Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi
utensili ritenuti idonei (assemblaggio con altri tipi di materiali).
• Modellato a bassorilievo/altorilievo.
• Cottura ceramica.
• Smaltatura con colori reagenti.
• Patinature dei lavori con terre colorate, mordente e cera etc.
• Colori acrilici e laccatura delle basi in legno per rifinire i vari elaborati
•
UNITA’ DIDATTICHE SVOLTE NEL 1° e 2° QUADRIMESTRE
U.D.1 - “Animale totemico” studio grafico, modellato all'interno di un piatto sempre in
creta,cottura e smaltatura con colori reagenti.
U.D.2 -“Omaggio ad un artista del '900”. Studio grafico, modellato in creta, cottura e smaltatura
con colori reagenti.
U.D.3 - “I quattro elementi”” studio grafico e modellato in creta su coppo/tegola, cottura e
smaltatura con colori reagenti.
U.D.4 -“Un quaderno per KONGUA”. Elaborato plastico, cottura a biscotto e smaltatura con
colori reagenti. Laccatura basi di legno per presentazione lavori.
.U.D.5- “Il fondo marino” studio grafico per modellato in creta.
•
Gli studenti
L’insegnante
(Emanuela Fucecchi)
Siena 27.05.2011