millebinari nr 12 per invio
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millebinari nr 12 per invio
Trasporto ferroviario in Lombardia Periodico della FILT CGIL Lombardia Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 seicentoparole SOMMARIO LA POSSIBILITA’ DI UNA SVOLTA Pag 2 Seicento parole La possibilità di una svolta Pag 3 Dai Delegati Lettera aperta ai colleghi della biglietteria di Milano centrale Pag 4 Binari & Dintorni Milano sempre meno accogliente, sempre più involutiva Pag 4 Approfondimento su.. Costa davvero troppo il lavoro in Italia? Pag 5 SBB Cargo Elezioni RSU SBB Cargo Pag 6 Appalti Ferroviari Quale futuro? Pag 6 Millevoci 120 Sindacalisti Giovani Ferrovieri Pag 7 Marcia a vista La modulistica utilizzata per la ripresa della marcia dei treni Pag 8 A tu per tu Intervista al D.G Gruppo FNM Giuseppe Biesuz Pag 11 Gruppo FNM -Ferrovie Nord. Bolle di sapone -La sicurezza ferroviaria, Dlgs 81/2008 -Elezione Enti. Ecco i numeri. -Un viaggio suburbano: lo straordinario caso d’integrazione alla milanese -Newco: tutti ne parlano Pag 16 Attività Ferroviarie -Accordo programmatico per il rilancio competitivo del Gruppo FS -Equipaggio treno -Manutenzione rotabili -RFI. Nuovo modello organizzativo e sviluppo dell’infrastruttura -Cosa è il Fondo di sostegno al reddito? Pag 21 Gocce Pag 22 Rail Sound Pag 23 La vignetta di B3 Pag 24 Noi e le stelle..Leone Il 30 aprile scorso è stato siglato il protocollo d’intesa sul nuovo CCNL della Mobilità poi sottoscritto il 14 maggio alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, fra le sette Organizzazioni Sindacali che avevano presentato la Piattaforma e le Associazioni Datoriali - esclusa la FISE -. La stesura del protocollo ha ribadito il quadro di riferimento, lo scenario, i processi di cambiamento e la necessità di certezza di risorse economiche e di regole indispensabili per governare lo sviluppo qualitativo del settore. Inoltre nell’intesa è stato evidenziato il percorso lungo, difficoltoso e controverso che ha caratterizzato il confronto nelle riunioni che si sono tenute precedentemente e che hanno testimoniato l’ineludibile necessità di superare le numerose eterogeneità che caratterizzano i contratti del Trasporto Pubblico Locale e delle Attività Ferroviarie. C’è l’impegno di attivare gli incontri in tre fasi, la prima delle quali già iniziata il 15 di questo mese su quattro temi di cui due – Mercato del Lavoro e Relazioni Industriali – saranno già analiticamente esaminati in un incontro già programmato entro il mese. La seconda fase sarà attivata a seguire su due tavoli distinti e con le delegazioni sindacali e datoriali firmatari dei due contratti sulle altre materie, quelle più specifiche e “storicamente” più identificabili come proprie dei due contratti. È palese sottolineare che il processo riorganizzativo della FILT che ha portato ad avvicinare nella Federazione i due settori e ad esprimere sia a livello Nazionale che territoriale, un unico dirigente sindacale, che assuma insieme la responsabilità politica dei due comparti, testimonia la capacità di questa organizzazione sindacale di anticipare processi di cambiamento per produrre risposte più efficaci! La terza fase dovrà infine produrre la sintesi del lavoro compiuto sui due tavoli distinti dei due contratti, onde poi arricchire i contenuti e le materie che si aggiungeranno alle prime quattro nel contratto di settore. Infine il protocollo ha definito i trattamenti economici. L’aumento retributivo convenuto a decorrere dallo scorso mese di maggio, rappresenta il valore economico calcolato avendo a riferimento il Tasso di inflazione reale riferito all’anno 2008! Questo importo (60€ medi mensili) è stato assunto come base di calcolo per quantificare l’”una tantum” a copertura dell’anno scorso e considerato, quindi, come elemento “strutturale” e “consolidato”, per il periodo da gennaio ad aprile 2009. L’aspetto economico relativo all’anno in corso sarà elemento di confronto della trattativa, affrontando il tema della decorrenza e durata del contratto. A tal riguardo i riflessi dell’accordo separato sulla riforma della contrattazione potrebbero essere un ulteriore ostacolo da superare, ma la firma, insieme di tutto il sindacato confederale e i soggetti autonomi “storici” dei due settori, è sicuramente un elemento positivo in una fase di crisi di rapporti tra sindacati. La scelta di disdire il Contratto delle Attività Ferroviarie e 2 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 la decisione di non siglare il protocollo ministeriale ha posizionato la FISE (Associazione di Imprese di Servizi Ferroviari) in un grave isolamento. Nell’intesa sono ribaditi due aspetti fondamentali per il normale governo degli appalti ferroviari: 1. 2. le garanzie che in caso di cambio d’appalto tutti i lavoratori occupati siano trasferiti nell’impresa subentrante; LETTERA APERTA AI COLLEGHI DELLA BIGLIETTERIA DI MILANO CENTRALE il mantenimento del CCNL delle Attività Ferroviarie come riferimento normativo dei lavoratori degli appalti. La situazione in atto alla biglietteria di Milano Centrale è caratterizzata da elementi di evidente difficoltà. Noi come componenti della RSU abbiamo la piena consapevolezza della non sostenibilità di alcune situazioni. Del resto noi stessi condividiamo con tutti gli altri la stessa condizione, lavorando al fianco dei colleghi nell'ambito delle mansioni di vendita allo sportello. È importante sottolineare come questi due obblighi siano stati assunti, nel protocollo, come dichiarazione d’ impegno da parte del Gruppo FS, per di più, in un documento siglato in una sede istituzionale come il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il minor numero di sportelli attivi rispetto a quelli programmati, il notevole afflusso di viaggiatori con le difficoltà e le conflittualità connesse, la fatica di un'attività lavorativa gravosa, gli orari dei turni spesso di difficile accesso e talvolta non conciliabili con una normale vita di relazione interpersonale, le pressioni aziendali sul processo produttivo sono elementi fortemente condizionanti e stressanti. Non aiuta il rafforzamento di un modello industriale del settore dei servizi ferroviari l’indizione di gare con un’accentuata polverizzazione dei lotti e la non chiara definizione delle cosiddette attività accessorie. È preoccupante, inoltre, il fatto che Confetra (Associazione Datoriale di riferimento per le Imprese Ferroviarie di Trasporto Merci) si sia defilata dal confronto sul nuovo contratto e non abbia siglato il protocollo d’intesa. Gli sforzi intensi con i quali tutti noi abbiamo cercato di adempiere al nostro compito con determinazione e trasparenza in continuo rapporto dialettico e democratico con tutte le istanze presentate dai lavoratori sono, lo crediamo, sotto gli occhi di tutti. Non crediamo dicendo questo, di assolverci dalle nostre responsabilità, così come non ci appelliamo ai limiti parziali della capacità di azione della RSU stessa condizionata da precisi vincoli contrattuali in materia di relazioni Azienda-Sindacato, né dallo scenario complessivo delle scelte aziendali in relazione all'assetto nazionale delle attività di vendita evidentemente orientate in un'ottica di riduzione del servizio a livello nazionale che né noi ne le organizzazioni sindacali regionali siamo in grado di contrastare. L’accordo ha certamente aiutato a sbloccare la trattativa con il Gruppo FS e a definirne un percorso importante per il rilancio di quell’impresa. A tal riguardo è indispensabile che siano ratificati i contratti di servizio relativi al trasporto passeggeri universale e a quello regionale. Il protocollo può quindi rappresentare la vera possibilità di una svolta per costruire regole nuove per il rilancio di un settore strategico per lo sviluppo del paese. Mariano Chierchia Quello che noi vorremmo che fosse recepito da tutti è che non è mai mancato da parte nostra l'impegno, l'entusiasmo, la volontà di lottare e di perseguire dei risultati. Vorremmo poi che nessuno di voi, di noi si senta non compreso nei propri problemi, nelle proprie difficoltà, che possa considerare al di là di incomprensioni occasionali il dialogo con noi, che condividiamo oltretutto la stessa condizione e gli stessi problemi, un momento di solidarietà e di condivisione. Alla stessa maniera vorremmo che qualsiasi lavoratore si senta capito nelle proprie difficoltà e possa contare sul nostro sostegno. Questo naturalmente non può significare che verrà meno il nostro impegno a continuare a porre con forza le nostre rivendicazioni nonché a favorire una sempre maggiore integrazione tra i lavoratori ed il sindacato. Le RSU Francesco Trezzani Luigi Giovinazzo 3 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 APPROFONDIMENTO SU…. Binari & Dintorni COSTA DAVVERO TROPPO IL LAVORO IN ITALIA? MILANO SEMPRE MENO ACCOGLIENTE, SEMPRE PIU’ INVOLUTIVA “Bisogna ridurre il costo del lavoro!” E’ questa un’espressione che spesso ascoltiamo dai media. Ma cos’è il costo del lavoro, davvero è necessario ridurlo in Italia? Cerchiamo di capirlo assieme. Non sono passati tantissimi anni, da quando Milano rappresentava per molti la città del futuro, dell’accoglienza, città di cultura e di scambio, nella quale istituzioni, forze economiche e politiche svolgevano ruoli che non perdevano di vista l’interesse generale. Tra i costi che le imprese devono affrontare per la produzione di beni e servizi, normalmente la voce più rilevante è proprio il costo del lavoro. Agire su questa variabile rappresenta dunque una prospettiva allettante per chi deve vincere la sfida del mercato e massimizzare i propri profitti. Ridurre il costo del lavoro vuol dire fondamentalmente agire su una o più delle sue componenti, rappresentate normalmente da: Anni in cui politica attiva e impegno sociale vedevano accomunarsi in un unico progetto giovani e meno giovani, studenti e lavoratori impegnati nella costruzione di un domani migliore. Pari dignità e uguaglianza sono, tutt’oggi, valori non ancora realizzati ma, delle attese della metropoli milanese, è rimasto ben poco: un processo involutivo ci riporta indietro di anni, la città dello scambio e della accoglienza sta mostrando il suo volto peggiore. Retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori; Contributi sociali a carico dei datori di lavoro; Contributi sociali a carico dei lavoratori; Imposte sul reddito da lavoro dipendente. Il livello delle retribuzioni in Italia è tristemente giunto alla cronaca per essersi qualificato agli ultimi posti tra i paesi dell’Unione Europea, tanto da scaturire più volte il monito dello stesso Governatore della Banca d'Italia. Salari bassi deprimono i consumi ed è proprio ciò che va evitato, soprattutto in un momento di crisi come questo. Agire su questa componente del costo non è dunque una via praticabile. Quanto ai contributi sociali, questi vanno a finanziare il nostro sistema previdenziale. Tenuto conto del recente innalzamento dell'età pensionabile, del passaggio al sistema contributivo e del valore dei coefficienti di trasformazione, una riduzione della contribuzione comporterebbe l'insostenibilità del sistema e priverebbe i più giovani della pensione. Ne tanto meno è praticabile un incremento della contribuzione a carico dei lavoratori, poiché finirebbe semplicemente col ridurre ulteriormente le retribuzioni nette, con gli effetti sopra descritti. L’ultima componente del costo è costituita dall’imposizione fiscale sul lavoro dipendente. In Italia il gettito di queste imposte va a finanziare la produzione di importanti servizi pubblici. Agire su questa fonte di finanziamento è possibile solo se – a parità di tariffe – si riescono a garantire quanto meno gli stessi standard qualitativi e quantitativi di servizi come la sanità, l'istruzione pubblica, i trasporti, ecc. Ciò sarebbe possibile solo attraverso la ripresa di una seria lotta all'evasione fiscale, che permetterebbe di pagare a tutti un po’ meno pagando tutti il dovuto, ed eviterebbe quei fenomeni di concorrenza sleale che mettono seriamente a repentaglio le imprese virtuose. Dall’infelice sparata denigratoria sulle carrozze riservate agli stranieri, l’accesso al lavoro negato in ATM a un ragazzo migrante con l’assurdo richiamo alla sicurezza, mentre nella stessa ATM entrano e lavorano tranquillamente i fautori di ronde della simbologia fascista, sino al divieto per i figli di immigrati irregolari di poter frequentare i centri estivi. Il Comune di Milano, già nell’anno appena trascorso, tentò una operazione discriminatoria attraverso una circolare per l’iscrizione alle scuole materne; altri sono intervenuti a sentenziare l’illegittimità del provvedimento. Ci riprova oggi il Comune di Milano nel tentativo di dividere i figli di cittadini italiani e migranti regolari dai figli di migranti che regolari non sono, con il risultato che ragazzi e ragazze uniti nel percorso scolastico sono drasticamente divisi nel percorso socio educativo estivo. Il Comune sta cercando con ogni mezzo di mettere “ordine” in ciò che ordine non può avere: la dinamicità e l’autenticità dei rapporti che con estrema naturalezza figlie e figli riescono a viversi, fortunatamente lontani dalla tentazione di istinti giocati sulla diffidenza e la paura. COSTO MEDIO (€) PER ORA DI LAVORO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI Diffidenza e paura cavalcata dal nostro governo nel tentativo di renderle principi dominanti, collettivi e comuni. Guardandosi indietro non è rimasto molto della Milano passata ma, se si osservano i ragazzi di oggi, ci si accorge dei tanti vivi differenti colori di un variopinto futuro. Nostro è il compito di vigilare e difendere opponendoci con ogni iniziativa alla cultura razzista della diffidenza e della differenza, per un domani che continuiamo a volere migliore. Portogallo Grecia Spagna ITALIA Gran Bretagna Germ ania Finlandia Olanda Francia Belgio Svezia Danim arca Sportello Immigrati 0 5 10 15 20 25 30 35 Nadia Ferracini 4 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 SBB Cargo SALARI LORDI (€) NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI Vi comunichiamo, con soddisfazione, i risultati delle elezioni. Ci limitiamo a registrare con piacere come il lavoro svolto con costanza e impegno in questi anni, dai simpatizzanti e delegati della Filt-Cgil, abbia ricevuto un grande riconoscimento (57,3 % delle preferenze e 7 seggi su 12 conquistati) da parte dei lavoratori di ogni categoria ed impianto. Portogallo Grecia Spagna ITALIA Francia Irlanda Finlandia Svezia Belgio Questo risultato è per noi lo stimolo ad un impegno ancora maggiore, ad un ancora maggiore ricerca dell' unitarietà di tutti i lavoratori e di tutte le sigle sindacali. Olanda Gran Bretagna Germ ania Danim arca 0 10.000 20.000 Fonte: Elaborazione Eurispes Fonte:Elaborazione Eurispes su dati OCSE 30.000 su 40.000 dati 50.000 Eurostat I grafici qui sopra mostrano come il costo del lavoro in Italia si attesti al di sotto della media europea. A livello aggregato l’Unione presenta valori decisamente più elevati di Stati come il Giappone e gli USA al netto delle retribuzioni. Ciò si spiega con l'esistenza di un modello sociale comune, che contraddistingue gli Stati del vecchio continente rispetto al resto del mondo. Ridurre ulteriormente il costo del lavoro in Italia vorrebbe dire abbandonare il modello sociale europeo, cioè sottrarre al settore pubblico gli schemi di sicurezza sociale e la produzione di importanti servizi, con l’effetto di perdere parte della nostra identità e mettere a rischio lo stesso processo di integrazione. E’ altresì vero che il sistema economico italiano necessita di un recupero di competitività. Ma la stessa non può essere ricercata attraverso l’abbattimento del costo del fattore produttivo lavoro. L’unica via vera è quella di seguire il percorso indicato dall'Agenda di Lisbona, cioè investire sull’innovazione e sulla formazione, così da costruire un sistema economico basato sulla conoscenza e capace di aggiunge davvero valore a beni e servizi prodotti dalle nostre imprese. Tutto ciò inoltre si tradurrebbe in un aumento della produttività, che condurrebbe i salari italiani verso il recupero del divario retributivo sinora vissuto. L’evidenza empirica conferma pienamente quanto appena detto. E’ infatti facile constatare come i Paesi Scandinavi – che per primi hanno seguito questo modello di sviluppo – vantino altissimi livelli di competitività pur accompagnata da alti costi del lavoro. I 6 candidati della lista FiltCgil sono pertanto tutti eletti: 1. Bisanti Claudio 2. Casati Tommaso 3. Demontis Mauro Emiliano 4. Puzzovio Giuseppe 5. Roda’ Sebastiano Roberto 6. Settimo Francesco Si rendono noti i seguenti risultati, consegnati dai presidenti dei seggi EST e OVEST riuniti: aventi diritto 252 quorum 127 votanti 172 voti validi 171 schede Bianche 0 schede nulle 1 I voti sono così ripartiti per lista: Gianni Marcovecchio ELEZIONI RSU SBB CARGO ITALIA CISL 42 ORSA 29 CGIL 98 FAST 2 Visitate il nostro sito www.filt.lombardia.it Le nostre RSA hanno sempre spinto verso le elezioni delle RSU per le motivazioni più volte esposte e dichiarate; questa esperienza ha rappresentato per tutti la prima volta e siamo certi che le inefficienze e le difficoltà incontrate verranno fatte tesoro per gli anni a venire. E il sito Filt nazionale www.filtcgil.it Aggiornati con informazioni in tempo reale su accordi e novità sindacali L' alta affluenza al voto (67,7%), nonostante non pochi casi di malattia e di difficoltà legate all' incompatibilità dei turni con gli orari dei seggi, dimostra ancora una volta il seguito che le iniziative sindacali hanno in azienda, così come l' eterogeneità della partecipazione 5 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 tra impianti e categorie. Dati, questi, che non potranno essere tralasciati dalla direzione: queste elezioni hanno consegnato alle RSU una vera rappresentatività democratica, larga e diffusa. Nei prossimi giorni, dopo che ogni OO.SS. avrà organizzato le sue fila, gli eletti nella lista della Filt-Cgil definiranno unitariamente alle altre i primi passi da muovere: dall' insediamento, passando per complesse vicende vertenziali che riguardano gran parte del personale, fino alla trattativa per il contratto di secondo livello. In particolare il rinnovo del contratto aziendale sarà da subito un importante banco di prova per valutare la tenuta dell' unitarietà sindacale, i nuovi equilibri e la reale corrispondenza tra la volontà espressa dal voto dei lavoratori e la sua rappresentanza. 120 SINDACALISTI GIOVANI FERROVIERI Millevoci E’ giunto alla conclusione, il corso nazionale per giovani sindacalisti Filt-CGIL, e nella fase dei saluti è sembrato opportuno riportare uno degli interventi di un nostro collega del gruppo Lombardia.. <<Buongiorno a tutti voi, cari colleghi, e colleghe sono Tundis Ennio, o “Bomber9”, per gli amici. Ho 33 anni e lavoro presso l’ OMC di Voghera come Operatore alla manutenzione, dal 22 febbraio 1999. Ho partecipato a questo progetto formativo nel “Gruppo Blu, Lombardia, Piemonte e Liguria”.Volevo fare un ringraziamento speciale a tutte le persone della FILT-CGIL che hanno voluto e sostenuto questo corso. Personalmente questo corso mi ha dato e regalato molto. Mi ha dato la “CONSAPEVOLEZZA” di poter tutelare i diritti di lavoratori e lavoratrici sotto l’aspetto contrattuale e negoziale, dandomi elementi utili per capire e analizzare le situazioni.Mi ha dato la “CERTEZZA” che la FILT-CGIL vuole investire molto su noi giovani, ripartendo dai nostri territori e arrivando nel cuore dei nostri posti di lavoro!Mi ha dato dei punti di “RIFERIMENTO IMPORTANTI”: i miei compagni e compagne di viaggio del Gruppo Blu Lombardia” e non solo. Tutti i relatori, animatori che in questi 3 mesi sono intervenuti e hanno partecipato al successo di questo corso. Mi ha regalato nuovamente la curiosità di leggere, conoscere e sapere, e di non dare mai nulla per scontato. Ed ora che la fase didattica è conclusa volevo usare una piccola metafora calcistica che i miei compagni del “Gruppo Blu Lombardia” conoscono: insomma dal punto di vista calcistico, è come se la Società (FILT-CGIL) con tutta la dirigenza e il presidente, fossero scesi nel nostro spogliatoio, parlato a lungo con i ragazzi, prima del fischio d’inizio, (noi 120 giovani sindacalisti), facendogli capire il significato e l’importanza della partita che si andrà a giocare, con i lavoratori. Ora bisognerà scendere in campo da subito nel nostro territorio e dimostrare prima a noi stessi e poi ai lavoratori che il Sindacato e pronto e preparato per giocarsi questa partita alla pari con tutte le forme di lavoro nuovo, che stanno inevitabilmente arrivando, pronto a garantire sicurezza e stabilità del lavoro stesso. Ed è solo in questo modo che potremmo far crescere la consapevolezza che il sindacato è utile e conviene e vincere questa benedetta partita oggi puntando alla vittoria del campionato domani!! GRAZIE!>> La trattativa in corso ci consegna partite molto complesse che vanno dalla conquista di una normativa sugli orari di lavoro finalmente adeguata alle caratteristiche delle nostre mansioni, ad un necessario adeguamento salariale alla luce dell' evoluzione dell' azienda, ad una maggiore rappresentatività di tutte le categorie nel contratto aziendale, alle complesse e delicate richieste aziendali ( condotta ad agente solo e condotta svizzera ) che metteranno sotto pressione personale, delegati ed OO.SS. In questo quadro, la piattaforma redatta nei mesi scorsi e consegnata all' azienda diventa lo strumento concreto per compattare le fila in vista del confronto con la controparte. Ci auguriamo che le potenzialità insite nella nuova squadra di delegati sindacali siano sfruttate appieno da subito nell' interesse generale di tutti i lavoratori. RSU SBB-Cargo Italia Filt-Cgil QUALE FUTURO? Appalti Ferroviari In questi giorni i lavoratori degli appalti ferroviari vivono una situazione che hanno già vissuto sette anni fa, con l’unica differenza che, questa volta, TRENITALIA ha inserito nella gare di appalto una clausola sociale che obbliga le aziende vincitrici all’applicazione del contratto delle Attività Ferroviarie e il mantenimento dell’occupazione per tutti. Il problema nasce dal fatto che la maggioranza delle aziende che fanno capo alla F.I.S.E. (Assofer) non hanno voluto sottoscrivere il protocollo d’intesa ha le aziende del trasporto e le OO.SS. Inoltre la FISE ha disdettato l’accordo di Confluenza che vedeva l’applicazione del CCNL Attività Ferroviarie. Per la Lombardia hanno partecipato al corso: La mobilitazione dei lavoratori è ormai necessaria per ricordare alle aziende che gli stessi non sono merce di scambio ma risorsa che permette loro di esistere. I lavoratori degli appalti hanno la stessa dignità di tutti gli altri dipendenti e non sono disposti a subire le angherie di chi li vuole versare per i propri interessi. A tal proposito le federazioni dei trasporti unitarie, con il consenso di tutti i lavoratori degli appalti, dovranno procedere a mettere in campo iniziative tese a salvaguardare i diritti e tutele conquistati negli anni dal settore servizi ferroviari. Antonio Serra 6 BAROSSELLI EMANUELE OPERATORE MANUTENZIONE DTR OMV FARINI CAPUANO ROBERTO OPERATORE CIRCOLAZIONE PAX MANOVRA M.CLE CATTANEO MARCO CIRACI’ LUIGI MACCHINISTA DTR MACCHINISTA DTR ITR M.P.GARIBALDI ITR BRESCIA CUCCURULLO VALERIA CAPOTRENO DTR M.P.GARIBALDI D’AMATA EMILIANO MACCHINISTA DTR ITR BERGAMO FUMAROLA ANNA NOCERA STEFANO PIERO CRISTINA RAIMONDO SALVATORE RUGGIERO GUGLIELMO MACCHISTA CARGO CAPOTRENO DTR CAPOTRENO DTR MACCHINISTA PAX OPERATORE MANUTENZIONE ICC M.SMISTAMENTO IDR M.P.GARIBALDI IDR LECCO ITP M.CENTRALE OMC VOGHERA TUNDIS ENNIO OPERATORE MANUTENZIONE OMC VOGHERA MARCOVECCHIO GIANNI RICCARDI GIOVANNI VOTTA GIOVANNI CAPOSTAZIONE RFI DCM OPERATORE MANUTENZIONE RFI DCI CAPOTRENO DTR STAZIONE DI CODOGNO IE CARNATE IDR MANTOVA TRIPODI SARA SPECIALISTA TECN COMMERCIALE BIGLIETTERIA M.CLE Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 anche questi moduli suddivisi prima in M.40/DCO o M. 40/ PS ”Posto Satellite” e che erano addirittura 9 sono stati ridotti a 2, con nuova denominazione TELEC ”telecomando” e con gli stessi criteri enunciati sopra. LA MODULISTICA UTILIZZATA PER LA RIPRESA DELLA MARCIA DEI TRENI (In caso d’anormalità agli apparati di controllo/ gestione della circolazione) Inoltre, con disposizione emanata da RFI a ottobre 2008, si è stabilito che il personale di accompagnamento (Capotreno) ed il personale di condotta(Macchinista) quando percorrono una linea in telecomando o una linea a dirigenza locale devono essere in possesso dei relativi moduli M.40 /TELEC o M. 40/D.L, che prima erano collocati in prossimità del segnale in apposita cassetta. Come noto, i segnali permanentemente luminosi ubicati in piena linea e nelle stazioni svolgono la funzione principale di fornire da terra al macchinista le indicazioni atte a regolare la marcia dei treni. In breve, essi danno queste informazioni principali: via libera senza riduzione di velocità massima, via libera con riduzioni di velocità prefissate, via libera con avviso di via impedita e, quindi, arresto. Per agevolare, dal punto di vista operativo, le incombenze del personale dei treni si è provveduto ad implementare e a riunire nel “Fascicolo di moduli di prescrizioni fisse ai treni” la modulistica necessaria che è stata consegnato a tutto il personale interessato. I treni fermi ad un segnale disposto a via impedita non possono riprendere la marcia se non espressamente autorizzati. L’autorizzazione a superare un segnale luminoso disposto a via impedita può essere impartita da dispositivi secondari che si trovano applicati sugli stanti dei segnali stessi, come le lettere luminose P, D, A accese a luce fissa o lampeggiante oppure come i segnali d’avvio/ avanzamento accesi anch’essi a luce fissa o lampeggiante. Ogni fascicolo si compone di 5 moduli numerati progressivamente, da compilare a decalco: in ordine progressivo M. 40 TELEC 1 (BA), M. 40 TELEC 1 (BCA), M.40 DL (BA) e M.40 DL(Bm/Bca/Btel). Nella copertina di testa di colore “Carta da zucchero”, deve comparire il nome dell’impianto consegnatario, il numero progressivo dell’impianto e l’anno di riferimento insieme al nominativo dell’agente ricevente. Questi dispositivi secondari informano il macchinista che è in atto un degrado dei sistemi di sicurezza implementati per regolare la marcia dei treni e per questo lo stesso può riprendere la corsa mediante una procedura standard che impone pesanti limitazioni di velocità. Per terminare questa introduzione al tema principale bisogna dire che non tutti i segnali luminosi sono dotati di questi dispositivi secondari. Ecco, in caso di segnale luminoso c h e r i m a n e anormalmente a via impedita per guasto o altra anormalità in atto si attiva un terzo livello di marcia degradata che consiste in un’autorizzazione al movimento che viene consegnata o trasmessa mediante una specifica modulistica. In buona sostanza con questa iniziativa vengono superati di fatto tutte quelle difficoltà operative che si realizzavano in condizioni meteo avverse. Oppure. In particolari quando l’agente doveva scendere dal treno sulla massicciata e recarsi alla garitta, in vicinanza ai segnali, per ritirare la relativa modulistica e compilarla (in contatto telefonico con il DM/DCO che svolge sempre le funzioni di trasmettitore) in condizioni precarie. Adesso, a treno fermo, l’operatore può ricevere le prescrizioni comodamente seduto sul banco di guida del treno tramite CAB/RADIO o cellulare di servizio, ovvero in un ambiente illuminato, comodo, al riparo delle intemperie o come si dice adesso ergonomico. I moduli di prescrizione ( M. 40/D.L. o M. 40/TELEC) che sono utilizzati per notificare al Macchinista e al Capotreno le condizioni di ripresa della marcia, devono rispondere anch’essi a requisiti di uniformità e omogeneità per scongiurare la più remota ripercussione negativa nei riguardi della sicurezza d’esercizio. Il fascicolo dei moduli, in dotazione al personale dei treni, acquista la sua funzione primaria , quando le prescrizioni di movimento debbono essere trasmesse a distanza. Per esempio, nelle linee a dirigenza locale sono comparsi in questi anni i segnali plurimi delle grandi stazioni e tali segnali, in caso di guasto, si possono trovare a distanza di alcuni chilometri dalla postazione in cui si trova il DM oppure nelle linee in telecomando i segnali che presentano il guasto si possono trovare a centinaia di chilometri di distanza dalla postazione dell’operatore centrale. Ecco alcuni dei motivi che fanno assumere un ruolo primario alla dotazione di questo fascicolo. Per questo, in questi ultimi anni, sono andati a regime diversi progetti di semplificazione della modulistica utilizzata: i moduli M. 40 delle linee gestite a Dirigenza Locale sono stati ridotti da 6 a 2 e sono stati differenziati solo in base all’attrezzaggio tecnologico della linea percorsa dal treno come del resto è stato fatto per i moduli M. 40 delle linee/ impianti gestite in Telecomando da un posto Remoto dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) o dal Dirigente Posto Centrale per gli impianti satellite; Andiamo, ora, ad 7 analizzare a chi compete la Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 ricezione/compilazione della modulistica. Devo fare una premessa: sulle linee in telecomando assume un ruolo fondamentale per la sicurezza dell’esercizio la figura dell’agente treno che è, in breve, il delegato del movimentista. Per limitarci ai treni della Direzione Regionale, diciamo subito che normalmente questa funzione viene svolta dal Capotreno salvo il caso delle linee a doppio binario munite di blocco automatico dove tale funzione passa al macchinista ad eccezione di servizio svolto ad Agente Unico o Solo. Rimane scontato che in tutti i casi dove il Capotreno non è presente sul treno come ad esempio i treni di materiale vuoto, ovvero gli invii dei materiali senza servizio commerciale tale funzione viene assorbita dal macchinista. INTERVISTA AL D.G. GRUPPO FNM GIUSEPPE BIESUZ In questo numero ho avuto il piacere di intervistare un Dirigente Aziendale di rilievo, si tratta di Giuseppe Biesuz Direttore Generale del Gruppo Ferrovie Nord. Le domande dell’intervista sono anche il frutto della sintesi di un forum promosso dalla Filt con il lavoratori FNM avente come oggetto:le 10 domanche che faresti al tuo D.G Dott Biesuz?. Chi è Giuseppe Biesuz? Ci racconti in brevi passaggi la sua vita. Per concludere questa breve disamina sui moduli bisogna rimarcare il fatto che l’utilizzo degli stessi deve avvenire con queste modalità: • Nelle linee in telecomando quando l’agente treno è il macchinista, dopo la compilazione da parte dello stesso, deve risultare il nome del DM/DCO che ha notificato le prescrizioni e la firma del macchinista stesso nel campo “Agente Ricevente” su entrambe le copie. Sulla “Copia per il Capotreno” che rimane allegata al blocco, lo spazio relativo al macchinista deve essere barrato. Quando l’agente treno è il Capotreno, dopo la compilazione del modulo da parte di tale agente e la consegna della copia al Macchinista, sulla”Copia per il Capotreno” che rimane allegata al blocco, deve risultare il nome del DM/DCO che ha notificato le prescrizioni, la firma del Macchinista e la firma del Capotreno nel campo “Agente Ricevente”. • Nelle linee a dirigenza locale la compilazione del modulo è a cura del Capotreno che firma in corrispondenza del campo “Agente Ricevente” che ne consegnerà copia al Macchinista. Sulla “Copia per il Capotreno” che rimane allegata al blocco, deve comparire il nome dell’”Agente Trasmittente” che ha notificato le prescrizioni, la firma del Macchinista (sui treni senza Capotreno questa firma non occorre) e la firma del Capotreno nel campo “Agente Ricevente”. • <<Sono nato 46 anni fa in Svizzera. Sono figlio di emigranti vengo dal Veneto. Mi sono laureato nel 1962 in Economia e Commercio a Venezia. Ho cominciato la mia carriera manageriale soprattutto in un contesto privato, occupandomi di logistica per i primi anni, poi mi sono occupato di grandi gruppi industriali come Bialetti Industrie. Sono stato poi chiamato in occasione della ristrutturazione e il rilancio di un grande Gruppo in crisi, il Gruppo Finmek. Prima come Amministratore Delegato e poi come incaricato dal Ministro Scajola per la direzione generale in amministrazione straordinaria. Poi attraverso alcune iniziative imprenditoriali personali sono arrivato alla direzione generale del Gruppo FNM il 4 luglio 2008. Sono sposato, ho 3 figli: 2 femmine e un maschio in età adolescenziale tra i 14 e i 17 anni, che mi fanno disperare..purtroppo sono un padre poco presente perché è evidente che i miei impegni mi costringono a passare diverso tempo in ufficio.>> Mi racconti un po’ la sua giornata tipo <<La mia giornata tipo inizia molto presto. Arrivo molto presto in azienda e passo gran parte della mia giornata nella gestione della squadra, del team che ho individuato per la gestione di questo Gruppo. Credo molto nella collegialità della gestione e nel principio della delega, di conseguenza credo molto anche nei controlli che devono essere fatti. Proprio per questo motivo sono molto presente in azienda e nei processi.>> Proprio in merito a quanto appena detto, come crede debba essere un team vincente? La “Copia per il Macchinista” compilata in originale dovrà essere consegnata dal Macchinista a fine servizio insieme ai restanti documenti del treno, mentre la “ Copia per il Capotreno”, compilata a decalco, resta allegata al blocchetto. <<Per funzionare un Team deve avere delle caratteristiche:, la prima è credere tutti in un progetto senza riserve e la seconda ne è conseguenza della prima, ovvero grande coesione del Team rispetto la raggiungimento del risultato. Un Team vincente non ha solo degli obiettivi ma anche l’ interesse affinchè vengano raggiunti, e per farlo è necessario farsi misurare ogni giorno. Il team deve essere trasparente interdisciplinare e, come dicevo prima, capace di raggiungere i risultati. Il controllo e la misurazione di ogni singolo manager sono gli unici strumenti che si hanno per la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati. La parola manager, viene dall’inglese e vuol dire “gestire”, il manager dunque è colui che si assume la responsabilità e deve essere capace di portare questa responsabilità fino in fondo. Uno dei concetti a me molto cari è che il manager definisce il destino dell’azienda. L’azienda, nel bene o nel male , non è mai condizionata dalla propria forza lavoro ma è condizionata dal comportamento di chi la dirige.>> Alberto Furregoni Ci presenti in breve il Gruppo FNM.. <<Il Gruppo FNM è una Holding industriale quotata in borsa, la cui maggioranza assoluta è di Regione Lombardia. Il core business è quello di migliorare il 8 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 trasporto dei viaggiatori, dei pendolari e studenti nell’area Lombardia. Comprende una serie di società che controlla e che non fanno parte del core business ma lo integrano. Tra queste: società che si occupano di energia, società che si occupano di mobilità sostenibile, società che si occupano di trasporto su gomma (e che quindi integrano a valle e a monte il trasporto ferroviario) e società che si occupano di marketing e comunicazione. Per dare qualche numero sul trasporto persone, Le Nord trasportano circa 150 mila viaggiatori al giorno, 53 milioni all’anno. La rete che gestiscono è lunga 320 km di cui 213 nel ramo di Milano. Disponiamo di 120 stazioni di cui 78 sul ramo Milano. nostri concorrenti di Trenitalia che applicano quello delle Attività Ferroviarie. Comunque si tratta di assunzioni a tempo indeterminato.>> Il Gruppo FNM si inserisce in un mercato come quello lombardo, dove è presente un concorrente partner come Trenitalia? Cosa può dire in merito a questo vettore? <<Beh, ognuno deve parlare di casa propria,e pensare alle proprie criticità che già sono tante. L’unica cosa che posso dire è che ho una grande stima dell’Ing Moretti e dell’Ing Soprano.>> Parliamo un po’ di sicurezza: quale è l’approccio aziendale rispetto a questo tema, in particolare mi riferisco alle aggressioni al personale? L’offerta è di oltre 800 corse al giorno. Disponiamo di 130 convogli in comodato d’uso da Regione Lombardia.>> <<La sicurezza è un focus anche per noi, noi abbiamo due obiettivi di fondo: da un lato garantire ai nostri clienti la possibilità di utilizzare in maniera serena il servizio pubblico, il secondo obiettivo, ma non di minor importanza è quello di garantire una qualità del lavoro ai nostri dipendenti in linea con quello che deve essere un lavoro sicuro, in qualsiasi circostanza. Siamo, credo anche gli unici, a porre un focus preciso su questo. Abbiamo istituito un accordo con la Polfer per la presenza di agenti a bordo treno e nelle stazioni. Dalle nostre rilevazioni,a differenza di quanto si possa pensare la maggior parte delle aggressioni avvengono negli orari di morbida e le giornate più critiche sono quelle del weekend e del venerdì sera. Abbiamo intensificato i controlli in quei giorni e in quegli orari. Le linee più critiche sono la Saronno-Varese Di prossima apertura sarà un presidio Polfer nella stazione di Saronno. Sono state installate circa 1000 telecamere per le operazioni di sorveglianza con un posto centrale di movimento a Saronno controllato 24h su 24. Può anticiparci qualcosa rispetto le prospettive di sviluppo dell’Azienda? <<Si certo, da un lato ci sono gli investimenti nel rinnovamento parco-treni. Regione Lombardia ha finanziato l’operazione investendo in più riprese 800 milioni di euro. Il rinnovamento interessa il servizio regionale e suburbano attraverso 78 nuovi treni TSR, di cui 2 finanziati direttamente dal Gruppo FNM. Per il servizio Malpensa Express verranno introdotti 6 nuovi treni aeroportuali. Per il servizio Brescia-Edolo verranno introdotti 10 nuovi treni diesel. Inoltre Ferrovie Nord sta gestendo come stazione appaltante la gara attualmente in corso per l’acquisto di 11 treni per la linea Milano-Molteno-Lecco. Questo piano di rinnovamento generale del parco rotabili porterà nel 2010 a possedere una flotta di età inferiore ai 10 anni in media. Dall’altro lato è importante anche lo sviluppo della produzione, il nostro obiettivo è di aumentare il trasporto passeggeri, aumentando i treni-km verso il sud della regione: oggi arriviamo a Milano Rogoredo ed entro la fine dell’anno arriveremo a Lodi e Pavia. Questo accordo con la Polizia ferroviaria ha portato alla realizzazione di un posto-presidio presso la stazione di Varese inaugurato dal Ministro Maroni e dall’Assessore regionale Cattaneo. Dall’altro lato stiamo vagliando l’ipotesi di sviluppo sulla media e lunga percorrenza attraverso accordi internazionali che ci porteranno da Dicembre in avanti a gestire per conto di Deutsche Bank e OBB le linee dal Brennero verso Milano. La nostra è solamente una cooperating agreement che vede noi solo come trazionisti ovvero fornitori di servizio in Italia. Un servizio che è gestito interamente dai nostri partner stranieri. Queste appena illustrate sono le due linee di sviluppo che ci siamo posti.>> Abbiamo poi ulteriormente implementato la nostra capacità di controllo attraverso un contratto con una società di polizia privata che nei giorni di venerdì, sabato e domenica presidia le stazioni di Cadorna, Saronno, Novara, Varese, Bovisa e Domodossola. Questi agenti supportano il nostro personale viaggiante qualora si verifichino situazioni di potenziale pericolo sui treni. E’ un’iniziativa che ha avuto dei risultati in termini di diminuzione di aggressioni, ma anche in termini di situazioni critiche, di controversie che grazie alla dissuasione da parte di questi agenti tendono ad affievolirsi. Non abbiamo voluto che questa polizia fosse dotata di armi perché vogliamo arrivare a dissuadere le persone a comportarsi male e a commettere atti vandalici. Perfetto, grazie. Quando si parla di sviluppo ed investimenti si parla anche di forza lavoro. Sono di questi giorni le selezioni in Ferrovie Nord. In che ambito verranno inseriti questi nuovi lavoratori? <<Non c’è dubbio che la crisi abbia spinto un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, e quindi abbia portato un incremento della domanda e quindi della produzione di mobilità. Le assunzioni di circa 300 persone, a regime, di cui circa 40 macchinisti sono in parte dovute all’aumento della produzione sia del traffico regionale sia del servizio internazionale che andremo a erogare. Questo porterà all’abbassamento dell’età media del personale. Assumeremo secondo le regole del CCNL che per noi è quello degli Autoferrotranvieri, a differenza de Abbiamo investito nel triennio 2005/2008 6 milioni di euro sulla sicurezza. E il grado di percezione della sicurezza da parte del cliente è aumentato del 7% nel secondo semestre 2008.>> E i lavoratori? Hanno maturato una percezione dei numerosi e lodevoli sforzi aziendali rispetto a questo tema? <<I lavoratori, devo dire, che si sentono molto protetti, ma hanno soprattutto l’Azienda dietro, tanto che la 9 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 nostra decisione è stata quella di costituirci parte civile in ogni processo che dovesse vedere coinvolto qualcuno dei nostri uomini o che riguardi qualsiasi atto di vandalismo.>> Il servizio è particolarmente apprezzato, il 14 Dicembre di quest’anno ci sarà il raddoppio a Castellanza che ci consentirà di ridurre in maniera importante la percorrenza sulla tratta Cadorna-Malpensa, fino a meno di 30 minuti. Quando si parla di sicurezza bisogna parlare anche dei convogli. Capita spesso di prendere il passante e devo dire che i convogli non sono sempre in ottimo stato. Il Nostro concorrente e amico Trenitalia, svilupperà, in linea di principio la relazione Milano Centrale-Malpensa, perché è giusto che l’Alta Velocità sia collegata all’Aeroporto. E’ una relazione sulla quale non ci tiriamo indietro, saremo interessati a gestirla anche noi che abbiamo una maturata esperienza in questo ambito.>> <<Nonostante gli ingenti investimenti nel parco rotabili è un grosso problema il vandalismo sui treni. Dal un lato c’è la necessità di presidiare di più: questi atti avvengono in linea di principio ma non solo, nel momento in cui il materiale viene portato in deposito. Stiamo cercando quindi di monitorare i depositi anche di notte attraverso un sistema di videocamere ad infrarossi. Certo è anche che questi atti avvengono anche all’interno del convoglio. E’ opportuno intensificare i controlli anche se in questo caso è più un problema di senso civico. Mi permetto di lanciare una provocazione sul Vostro giornale: “vorrei che qualcuno mi aiutasse a calcolare quanto vale in termini di Pil la mancanza di senso civico in Italia!!”. Credo che una delle cose che dovremo fare in futuro è di natura didattica, di recupero del senso civico. Bisogna spiegare che se si vuole un servizio adeguato, un treno che arrivi in orario, ci deve essere senza dubbio dietro un’impresa in grado di gestire il servizio ma ci deve essere dall’altra parte un comportamento del viaggiatore adeguato, che permetta di poter gestire il servizio al meglio.>> Tra i vari interlocutori aziendali del Gruppo, come considera il sindacato? <<Guardi, io se non è cambiata negli ultimi giorni la concezione, sono sempre stato considerato un amico del sindacato. Ho un grande rispetto del sindacato e ritengo che un sindacato forte all’interno dell’azienda sia assolutamente indispensabile per la gestione delle relazioni industriali. Stiamo da tempo studiando un accordo sindacale, che speriamo essere in dirittura di arrivo che consenta di aumentare la produttività del lavoro e la sua elasticità. Perché noi dobbiamo tenere conto che una delle più grandi sfide che abbiamo davanti è quella di ridurre il costo del servizio offerto, in quanto la finanza pubblica non può crescere all’infinito, il sistema delle tariffe è bloccato, e quindi quando tutte queste variabili sono bloccate si può lavorare solo sulla riduzione del costo del lavoro senza andare ad inficiare sui diritti acquisiti dei lavoratori. Bisogna dunque lavorare sull’aumento della produttività.>> Che percezione pensa abbiano i dipendenti della propria Azienda e del Management? E i pendolarifruitori del servizio? La mia è solo una domanda provocatoria..Ma con questa richiesta di aumento della produttività, riusciranno ad andare in vacanza i lavoratori nel periodo estivo? <<I nostri dipendenti hanno una percezione sostanzialmente sbagliata ed hanno bisogno-e qui non ho paura di dirlo- di fare un cambiamento culturale a 360° rispetto a prima. Qui la ferrovia non è più il movimento dei treni ma il movimento dei passeggeri. Il Cliente è al centro di tutti gli interessi dell’azienda. Lo scriva in grassetto, la prego: tutti i driver che devono portare avanti le politiche del Gruppo devono essere incentrati sulla soddisfazione del Cliente. <<I nostri lavoratori sono sempre andati in vacanza sereni, hanno ottenuto anche a livello aziendale il preaccordo sul nuovo contratto della mobilità. In queste settimane è stata liquidata la vacanza contrattuale e si procederà agli aumenti. Noi consideriamo un patrimonio i nostri lavoratori. Però vogliamo che capiscano che è necessario l’aumento della produttività.>> I pendolari hanno una percezione del servizio che inizia a migliorare, capiscono quali sono gli sforzi che stiamo facendo. Secondo l’analisi di customer satisfaction del primo semestre 2009 la percezione della qualità del servizio migliora. Naturalmente abbiamo ancora bisogno di alcuni passaggi fondamentali che faremo ponendo sempre al centro delle nostra politiche: il Cliente.>> E per ultimo..le chiedo cosa pensa del contratto unico? Dal punto di vista aziendale crede possa essere un’opportunità per limitare le controversie con i lavoratori garantendo maggiori tutele o crede che venga vissuto come un limite? <<Il contratto unico è una strada che molti hanno tentato di percorrere ma si sono fermati. Oggi se c’è un valore vero è la specializzazione e la specificità dell’attività che si svolge. Il TPL non è il trasporto della medio lunga percorrenza e non è il trasporto delle merci, è una cosa specifica che merita di avere un contratto specifico per questo settore. Non dico che il contratto giusto sia quello degli Autoferrotranvieri come non mi permetto di dire che quello giusto sia quello delle attività ferroviarie. Io sono convinto che serva un contratto per il trasporto pubblico regionale.>> La domanda di mobilità è legata molto al territorio. E la Lombardia è una regione in continuo sviluppo. E’ di recente l’apertura della fermata ferroviaria Rho-fiera in prospettiva della avvento di Expo 2015. Tale avvento porterà sicuramente un incremento della domanda di mobilità, anche nei servizi di collegamento con Malpensa. Ci parli del Malpensa Express. <<Noi oggi abbiamo recuperato il de-hubbing di Alitalia su Malpensa. Nel trasporto da Cadorna a Malpensa abbiamo recuperato la perdita del secondo semestre 2008 in termini di viaggiatori e anzi fino ad oggi abbiamo registrato un 1,5% in più di trasporto rispetto al 2008. Stiamo portando più passeggeri di quando c’era Alitalia a Malpensa. E questo in armonia con i piani che sta portando avanti, a mio avviso in maniera molto puntuale, la SEA. Questi sono forse i mesi migliori per noi, nei mesi estivi è risaputo che il traffico aumenta. In ogni caso vorremmo arrivare alla fine dell’anno con un buon risultato, in crescita rispetto agli anni precedenti. L’intervista si conclude qui, spento il registratore, saluto il Dott. Biesuz e i collaboratori presenti. Lo ringrazio per la disponibilità ad affrontare temi molto attuali e a cuore ad una vasta platea di soggetti. Tornando a casa rifletto su quanto sentito, il punto di vista di un Dirigente di un grande gruppo come FNM, e traggo le mie personali conclusioni: Il confronto e la libera circolazione delle idee sono le fondamenta per il dialogo!! Alla prossima!!! Sara Tripodi 10 Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009 Gruppo FNM Gruppo FNM LA SICUREZZA FERROVIARIA, DLGS 81/2008 E FERROVIENORD BOLLE DI SAPONE CERTIFICAZIONI VOLONTARIE DELL’AZIENDA In questa azienda del gruppo continua il gioco dello scaricabarile. Imperterrita si persegue la strada della riduzione dei presenziamenti delle stazioni sia per i DM che per gli impiegati di stazione. Uno strano balletto delle cifre segnala un’ eccedenza di organico nei DM che mal si concilia con il numero elevato delle sospensioni (straordinario) del settore. La gestione dei turni palesa inoltre una mancanza di regolamentazione diventata insostenibile. La comunicazione dei turni sul disponibile avviene sempre dopo le 10.00 del mattino e i turni mutano all'ultimo minuto. Nel corso dell’anno 2008 la struttura della FILT-CGIL, i suoi dirigenti, il Coordinatore Interaziendale, i delegati e gli RLS, hanno avuto modo, segnalando e denunciando le inadempienze, di portare alla luce la vera tragica condizione dell’organizzazione aziendale su tutto ciò che concerne la sicurezza ferroviaria, l’antinfortunistica, la security e più in generale la salute dei lavoratori e come queste sono state gestite in ottica di organizzazione. Sebbene possiamo evidenziare alcuni miglioramenti a livello di interventi puntuali, la stessa cosa non possiamo affermare in merito all’organizzazione. Prendiamo atto che la direzione generale è stata sensibilizzata a tal punto da essere indotta a creare una struttura direzionale con il compito di poter meglio soddisfare gli adempimenti normativi e le conseguenti applicazioni. Ciò è significativo in quanto, tentando di trovare un diverso modello di gestione delle tematiche, evidenzia quanto sia stato “sterile” il modello scelto precedentemente e quanta ragione avevamo nell’evidenziarlo. In questo senso ci permettiamo di sottolineare che la nostra attenzione al nuovo gruppo di lavoro in seno a questa branca direzionale sarà costantemente monitorato e talvolta anche stimolato alla cooperazione con i lavoratori e le loro rappresentanze, soprattutto in ottica della risoluzione dei problemi. Nelle giornate "calde" di ferragosto e “natale” capita spesso di assistere alla assegnazione di turni in "coabitazione" giustificati dalla necessità di nascondere eventuali disponibilità, questo per non stimolare richieste di congedo (ferie). Un chiaro progetto di rilancio non è stato avviato e la rassegnazione lascia il posto all’arte di arrangiarsi, tanto prima o poi "adda passà a nuttata". L'implementazione del sistema DCO avrebbe potuto essere uno spunto per rivitalizzare un comparto, quello di DM e degli OLI attraverso una rivalutazione professionale, invece si è solo pensato alla riduzione del costo del lavoro e alla compressione delle carriere, contando di poter semplicemente sfruttare la forza lavoro. La vicenda degli OLI è la testimonianza vivente di un fallimento progettuale ed organizzativo, un progetto nel quale anche alcuni pezzi di azienda iniziano a non credere più. La ristrutturazione tecnologica non ha portato quel risultato che tutti avevano invocato: le biglietterie si chiudono e non si svolgono ancora considerazioni nè sulla ricaduta del carico di lavoro aggiuntivo per il personale dei treni, nè in merito all’assistenza alla clientela alle prese con emettitrici automatiche ripetutamente guaste, nè sulla diminuzione degli introiti della vendita dei recapiti di viaggio. Probabilmente le biglietterie non sono poi cosi tanto improduttive e si potrebbe scoprire non del tutto economico chiudere lo sportello. I turni di lavoro tornano ad essere quelli degli anni 60 (tornando ai tempi dell'assuntore). La CGIL vuole e deve poter partecipare alla costruzione di un’azienda più sicura sotto tutti i profili; se anche questo è il vero obiettivo dell’azienda, non avremo alcuna difficoltà a percorrere insieme la stessa strada. Se invece l’intento aziendale è quello di dare una lustrata alla sua facciata, non ci sottrarremo al duro confronto ed alle critiche. Alessandro Donnarumma Anche la gestione e la programmazione del Comando personale non è immune da critiche. Vanno ricercate delle regole a tutela e copertura dei lavoratori, questa è una battaglia di civiltà del lavoro nel rispetto dei ruoli ed anche a garanzia del servizio che intendiamo offrire ai pendolari. L’invito che rivolgiamo ai nostri iscritti e a tutti i lavoratori del settore è di avere una attenta e maggiore considerazione del proprio ruolo in azienda. Massimo Rossoni 11 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 per il sanitario nella misura dello 0,85% e del non sanitario nella misura dello 0,50% al netto delle ritenute di legge riscontrabile sul CUD personale. Gruppo FNM ELEZIONI ENTI: ECCO I NUMERI!! CRA % Prima di illustrare l’andamento delle elezioni degli Enti del Gruppo FNM, è opportuno spiegare ai non addetti ai lavori di che enti si parla: CRAL - Circolo ricreativo aziendale Il CRAL è un centro permanente di vita associativa per i dipendenti, una opportunità di aggregazione, di promozione ed organizzazione di attività culturali, sociali, turistiche, sportive e ricreative, dei lavoratori. Tutti i lavoratori attivi sono iscritti e non versano nessuna quota, i pensionati ex dipendenti possono aderire volontariamente versando un contributo tessera annuale di 30€. Il Fondo Pensione è lo strumento tecnico individuato dal legislatore per realizzare la pensione complementare, aggiuntiva rispetto a quella erogata dagli enti pensionistici obbligatori (Inps). Il Fondo FNM si è costituito prima del D.L. 124/93, infatti nasce per il Ramo Milano nell’aprile del 1992, e per il Ramo di Iseo nell’ottobre del 1992. Lo scopo del Nostro Fondo Pensione è quello di garantire prestazioni pensionistiche aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie erogate dall’INPS. Le Fonti Istitutive del Fondo Pensione FNM sono state FILT/CGIL – FIT/CISL – UILT/UIL e l’azienda FNME. A seguire hanno aderito FAISA/CISAL e CoMU. (ora OrSA Ferrovie). Tutti i lavoratori attivi ricevono un contributo aziendale pari al 3% della retribuzione normale (accordo sindacale), inoltre gli ulteriori versamenti sono stabiliti da leggi, da accordi nazionali e aziendali. I pensionati ex dipendenti possono mantenere la posizione di iscritti al fondo, se hanno maturato un anno di iscrizione e proseguire nei versamenti con i relativi benefici. CASSA FILT/CGIL 24,49 % 29,13 % INTEGRATIVA 31,13 % FIT/CISL 37,07 % 33,29 % 33,86 % UILT/UIL 22,77 % 20,42 % 20,72 % FAISA/CISAL 8,16 % 7,74 % 7,63 % OrSA MU 7,51 % 9,43 % 6,66 % CRA FONDO CASSA FILT/CGIL 7 PENSIONE 4 INTEGRATIVA 10 FIT/CISL* 11 5 11 UILT/UIL 7 3 7 FAISA/CISAL 3 1 2 OrSA MU 2 1 2 Delegati Fondo Pensione gruppo FNM FONDO PENSIONE I risultati delle votazioni per gli enti aziendali alle FNM segna per il nostro sindacato un buon dato di tenuta e consolidamento. I Più VOTATI CRA FIT Mariani Valerio Impiegato Nord. Ing. FONDO FILT Guagnetti Pierangelo Macchinista LeNORD FIT Partenzi Carlo Pensionato esterno PENSIONE CASSA INTEGRATIV A *La FIT/CISL elegge un Delegato nel Collegio del Commercio (6 delegati eletti complessivamente). Collegio dove CGIL, FAISA e OrSA MU non erano presenti. Cassa Integrativa di Mutuo Soccorso Alla Cassa Integrativa aumentiamo il consenso (il dato delle elezioni del maggio 2006 era del 29,65%), al Fondo Pensioni il nostro consenso resta stabile (il dato delle elezioni del maggio 2006 era del 29,85%), solo al Circolo Ricreativo Aziendale la FILT soffre un arretramento (il dato delle elezioni del maggio 2006 era del 30,13%). La mutualità volontaria è una forma storica di solidarietà, uno strumento di risposta ai bisogni sociali che si esplica attraverso le Società di mutuo soccorso, istituti di associazionismo economico no profit voluti dai lavoratori a partire dalla seconda metà dell’800. Nata per fornire un contributo al miglioramento della vita e delle condizioni dei lavoratori delle FERROVIENORD, nel corso dei suoi anni di vita la mutualità volontaria ha mantenuto l'impostazione solidaristica originaria. Più recentemente ha confermato la validità della propria proposta svolgendo un ruolo integrativo e sussidiario nella riorganizzazione del welfare sociosanitario. E’ necessaria l’iscrizione volontaria. Possono essere iscritti tutti i lavoratori delle società del gruppo FNM versando quote di contributo proporzionali al proprio salario aziendale: 1% sulla retribuzione netta. Tutto è regolato da leggi, da accordi nazionali e aziendali. Le aziende che aderiscono contribuiscono con una quota pari al 0,70% sul monte salari. FNMA aderisce con una quota pari al 0,50% del monte salari. I pensionati ex dipendenti possono mantenere la posizione di iscritti alla Cassa, optando I nostri candidati ottengono un risultato personale di eccellente rispetto; Guagnetti Pierangelo macchinista di LeNORD è il più votato di tutti i candidati delle cinque liste come preferenze individuali nel Fondo Pensione, l’ex segretario FILT/CGIL Giampaolo Lattuada (oggi in produzione) viene eletto con un consenso di ampio rispetto, l’ex segretario della Cassa Integrativa Emilio Brunetti, oggi in pensione è eletto con un buon consenso. Risultano elette lavoratrici e lavoratori di tutte le società del gruppo, gran parte delle qualifiche sono rappresentate. Questo di fatto consegna la rappresentatività totale alla platea FILT. L’analisi sul voto al CRA meriterà una lunga riflessione ed un analisi in casa nostra. 12 Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009 Di seguito riportiamo anche gli esiti delle attribuzioni delle cariche nei rispettivi Enti: FONDO PENSIONE CASSA INTEGRATIVA DI MUTUO SOCCORSO Consiglio di Periodo Periodo Amministrazione Presidente di nomina 2006/2008 Stoppini 2009/2011 Stoppini aziendale Massimo Vicepresidente Vicario di Crippa nomina assembleare Alberto Segretario di nomina Vergottini assembleare Consigliere nomina Pasquale Tridapalli assembleare Consigliere nomina Luigi Peduto assembleare Consigliere nomina Armando Marengo aziendale Roberto Collegio sindacale Presidente Sindaco di nomina assembleare Sindaco effettivo di nomina aziendale Sindaco effettivo di nomina assembleare Sindaco supplente di nomina assembleare Sindaco supplente di nomina aziendale FNM Stefano FAISA FNM FAISA Armando Bellavita FNM Enrico 2006/2008 Fusetti 2009/2011 Crippa Giovanni UILT Luigi Peduto Periodo FIT Alberto FNM Gottardi OrSA Giuseppe Ferrovie Giuseppe Ferrovie Elena Mariani Marco Scolari FILT Consigliere nomina aziendale Marco Sindaco effettivo di nomina aziendale FNM FNM CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE Periodo Amministrazione 2006/2008 Presidente di nomina assembleare Borelli 2009/2011 Borelli Marco Vicepresidente Vicario di nomina assembleare Vergottini Vicepresidente di nomina aziendale Celentano Marco Pasquale Vincenzo UILT Mariani Valerio La Marchina FILT FNM Mariani Consigliere nomina assembleare Campion OrSA Loris Petruccelli Ferrovie Consigliere nomina assembleare Consigliere nomina aziendale Consigliere nomina aziendale Collegio sindacale Presidente Sindaco di nomina aziendale Sindaco effettivo di nomina assembleare Sindaco effettivo di nomina assembleare Sindaco supplente di nomina assembleare Sindaco supplente di nomina assembleare Ciro Mazzetti Paolo Simeoni Dino FIT Mariani Valerio Di Falco FAISA FNM Rosaria Scaletta Silvia Mazzetti Paolo Simeoni FNM Dino Periodo Periodo 2006/2008 2009/2011 Bellavita Enrico Anzani Rosalba Partenzi Carlo Ferrario Maurizia Mantegazza Paolo FNM Piuri FNM Stoppini Massimo DiBiase Caterina Alessio Girolamo Bonafini Federico Bellavita Enrico Periodo Periodo 2006/2008 Fusetti 2009/2011 Gianfranco Ronchetti Enzo Sindaco effettivo di nomina assembleare Sindaco effettivo di nomina assembleare Quaranta Sindaco supplente di nomina assembleare Margara Fabio Italo FNM FNM consulente consulente FILT FNM UILT FIT FNM FNM Filippini FNM Cinotti FNM Michelone Fabio Beccari Selvino consulente consulente Fabio consulente Rizzi Marco Maria Margara Fabio consulente Rizzi consulente Marco Maria consulente Elaborato dalla Filt-Cgil UILT FIT FILT FNM Borelli Marco Segretario di nomina assembleare Valerio FIT Bonafini Michelone Sindaco supplente di nomina assembleare Periodo Alessio Mauro FILT Rita Consiglio di UILT Caterina Federico FNM FNM Dibiase Consigliere nomina aziendale Presidente Sindaco di nomina aziendale OrSA Orsi Felice Girolamo FIT FILT Mauro Responsabile del Fondo Consigliere di nomina assembleare Collegio sindacale Gottardi Maggioni Segretario FILT Pasquale Tridapalli UILT Periodo 2009/2011 Paggi Vicepresidente FIT Vergottini Periodo Luca Capellari FNM Cuch FILT Periodo 2006/2008 Paggi Presidente Massimo FIT Consiglio di Amministrazione FNM UILT FIT FILT FNM UILT FIT OrSA Ferrovie FAISA FNM FNM FNM Anzani Rosalba Partenzi Carlo Ferrario Maurizia UILT FIT FILT FNM 13 Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009 linee nuove di zecca, per far salire quei personaggi in giacca e cravatta che si godono quell'economia prodotta dai lavoratori che viaggiano sui carri bestiame. Non sarebbe meglio spendere quei soldi nel miglioramento di un servizio pessimo per i lavoratori, studenti e pensionati? Gruppo FNM UN VIAGGIO SUBURBANO: LO STRAORDINARIO CASO D’ “INTEGRAZIONE” ALLA MILANESE E’ ancora luminoso quando esco dal San Raffaele. La meritata pensione ad Aprile e.. a Giugno viaggetto con la moglie?? Ma va! Eccoli! Puntuali arrivano i consigli del nuovo medico di famiglia: “in ogni caso, prima delle vacanze, i controlli!!! Vada in un centro competente” mi dice. E allora proviamo con l’”Hospedale lombardo” per eccellenza. Lo sapevo che mi avrebbero messo in croce: o domani la visita privata dallo specialista a 220 euro nel suo studio o l’alternativa è per fine luglio col SSN. Paolo Bianchi Un viaggiatore occasionale Gruppo FNM Mezzo leggero e metro. Eccomi alla stazione di Porta Garibaldi. Scendi, sali, scendi, timbra, S6, S10, S1; preso. L’effetto che provi d’estate sui mezzi è come essere srotolato da una scatoletta di sardine rimasta al sole ad una di tonno in surgelo. Per me non è 'sto gran dramma perché tutto sommato prendo il treno raramente e posso sopportare. Ma mi immagino quelli che prendono tutti i giorni per andare al lavoro, quel treno, sicuramente molto affollato e in ritardo. Mi ricordo quando facevo il pendolare anche io, su una linea diversa. Queste erano le condizioni. A Garbagnate trovo posto a sedere e dopo due minuti scendo: stazione fantasma di Cesate! Ho dimenticato a casa gli occhiali, ma è meglio mi premunisca del biglietto per domani. Chiedo ad una ragazza “Signorina, può aiutarmi con questa macchinetta infernale?”, ma lei è lapidaria: “E’ da ieri sera che non funziona, buonasera!” Biglietteria chiusa e macchinetta guasta. Vado al bar vicino alla stazione e mi dicono che il biglietto bisogna farlo sopra il treno. Va bene, ora sono stanco. Lo farò domattina. NEWCO: TUTTI NE PARLANO Il 7 febbraio la stampa, tramite il sole 24 ore racconta per primo l’operazione della costituzione di una società di trasporto ferroviario chiamata NewCo. Secondo l’articolo che descrive il tutto con particolare cura, tale operazione si dovrebbe realizzare tra TRENITALIA e la società LeNORD sotto il patrocinio della Regione Lombardia che controlla il pacchetto azionario di FNM. Seguano poi diverse altre informazioni anche attraverso comunicati stampa, chiariscono con “certezza” che la firma al protocollo di nascita della newco si sarebbe messa prima della fine di marzo. Il 24 febbraio al Pirellone il presidente della Lombardia Roberto Formigoni e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti comunicavano la possibile nascita di una società per le ferrovie regionali con l’unione di Trenitalia e Ferrovie Nord. L’operazione alimenta forti preoccupazioni fra i lavoratori. Nei fatti manca il contratto di servizio (che è la minima garanzia della stabilità occupazionale e della qualità necessaria del trasporto). Proprio la mancata definizione di un nuovo contratto di servizio, (TRENITALIA non riceve un euro da oltre un anno), crea un notevole malcontento tra i colleghi lavoratori del servizio Regionale di TRENITALIA, si temono ricadute sulle condizioni di lavoro. Il servizio offerto ai cittadini scade per colpe tutte riconducibili alla politica del Pirellone e dei suoi amministratori. Uscire di casa a digiuno è una cosa che non ho mai sopportato, pur essendo da anni donatore AVIS. Eppure l’infermiera è stata chiara: “neanche uno spillo!”. Arrivo in stazione e la macchinetta (stavolta ho anche gli occhiali) è esattamente nelle stesse condizioni in cui ci siamo lasciati, guasta. Il treno arriva tra 5 minuti e io decido di portarmi al binario. Slalom tra la gente e vado avanti. Il capotreno sarà sicuramente lì! Arriva il treno ma non vedo il personale, anzi, si. E’ in fondo, ma la porta si sta per chiudere. Salgo in fretta e niente posto a sedere. E ad ogni fermata sempre più pendolari. A Bovisa addirittura alcune persone non riescono a salire. E il biglietto? Cerco di raggiungere il Capo Treno, che è assalito dai pendolari che lo insultano, per i motivi più disparati sulla situazione del treno “ è in ritardo, è pieno, è sporco, è maleodorante, è caldo, è freddo e perché e per come”. Sfido qualsiasi lavoratore “capotreno” ad essere in grado di circolare in un’ arena piena di persone che dire furibonde e dir poco, non capisco. In ogni caso io ho già i soldi contati in mano, ma lui non riesce a raggiungermi e io mi fermo. Porta Venezia, si scende, finalmente. Salgo, a un certo punto, in mezzo ad un mare di persone, adiacenti ai tornelli di uscita appaiono tre uomini in divisa. Tiro fuori gli occhiali. Sono controllori. Di LeNORD? No. Di ATM? No. Ma chi.. sono? Sono di FS! “prego il suo biglietto, Signore” mi chiedono; “non ce l’ho, mi dispiace!”, rispondo e “arrivo da Cesate, la biglietteria era chiusa e la macchinetta non funzionava!”, ho cercato di mettermi in regola ma era praticamente impossibile. Il commento “il solito – pronunciano tra loro –prego signore sono 51 euro!”. Pago, ho preso un treno delle Ferrovienord che non mi ha dato la possibilità di acquistare il biglietto, e pago 51 euro alle FS. Continuo a non capire. Avrò anche sbagliato, ma non sarebbe il caso di riaprire le biglietterie ed evitare di prendere in giro i cittadini. E invece no. Si fanno le grandi opere. Magnifici treni, velocissimi, su L’ipotesi di societarizzazione della struttura regionale lombarda di Trenitalia, la costituzione di una nuova società al 50% aumenta lo stato di incertezza e di confusione. Il 20 marzo 2009 si sottoscrive un Verbale tra Direzione Generale FNM e quattro Organizzazioni Sindacali (FIT/CISL – UILT/UIL – OrSA MU – FAISA/ CISAL) che dava inizio sul piano di intesa politica a questo processo societario. La FILT non sottoscrive questo verbale, perché ritiene indispensabile recuperare un confronto che ponga il lavoro al centro di questo processo di sviluppo, per realizzare gli interventi necessari ad elevare gli standard dei servizi offerti in un contesto di corrette relazioni industriali. Diventa evidente a tutti i lavoratori in quale contesto si sta lavorando e trattando. Si teme una perdita di ruolo di LeNORD senza aver prima acquisito una propria solidità attraverso un partner solido. Le carenze operative del materiale, le indecisioni dirigenziali, le scelte affrettate complicano terribilmente la questione con gravi rischi anche per le conquiste dei lavoratori del gruppo. Un’ azienda forte nelle sue strategie è garanzia per il lavoro e per i lavoratori, viceversa una azienda in conflitto al proprio interno si pone inevitabilmente in una situazione di debolezza nella neo società. La costruzioni di buone relazioni sindacali sono sinonimo di certezza del futuro e di tutela del lavoro. Si palesa il rischio di diventare nostro 14 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 malgrado i competitori poveri dei cugini di TRENITALIA, dando vita ad un moderno e pericoloso DUMPING contrattuale. Nel porgere l’ultimo saluto a Giacomo Zambonelli, esempio e memoria per tutti i Ferrovieri, la Redazione di Millebinari e la FILT Lombardia vuole ricordarlo con alcune considerazioni tratte da un suo contributo al convegno: La memoria e il futuro-incontro tra generazioni. Anche per tutto questo la Newco sembra fermarsi. La fretta si spegne e da un pò di tempo sembra che tutto ritorni ad essere lontano ed indefinito. E da qui si ricomincerà di nuovo a discutere e a proporre. Intanto l’accordo aziendale alle nord (previsto in funzione della Newco) si ferma; c’è da giurare che anche qui prima o poi si ricomincerà. <<Parto dal 1943, allora non ero ancora in ferrovia ma è da allora che si è formata in me la coscienza politico-sindacale; più politica che sindacale, perché il sindacato allora non esisteva, c’era solo il sindacato fascista. Enzo Lenzini Dunque c’è stato lo sciopero del ’43. Io lavoravo in una piccola officina, dalle parti di Porta Romana. Eravamo una ventina di operai e a questo sciopero nessuno aveva partecipato, neanche io. Era uno sciopero contro il fascismo e la guerra e le richieste comprendevano un aumento dei salari e dei generi alimentari che, scarsissimi, venivano razionati (un etto di pasta al giorno per esempio)… Io ero entrato in ferrovia nel Dicembre del ’44. E’ stato un evento casuale, perché in ferrovia non si entrava per concorso; ero operaio specializzato, come tale mi avevano segnalato e così fui assunto. In ferrovia ho conosciuto due compagni socialisti, Padus e Tinelli, erano due che facevano parte del comitato di agitazione di Milano Porta Romana, perché in ogni scalo, in ogni stazione esistevano questi comitati di agitazione, in preparazione della lotta al fascismo. Con loro fu concordato che, dopo lo sciopero, avremmo chiuso gli scali. E così fu, infatti, i ferrovieri scioperarono il 23 Aprile, poi ci fu la chiusura completa degli impianti e delle stazioni. Il 25 Aprile ci fu lì insurrezione. Poi, verso la fine di maggio, abbiamo cominciato a raccogliere le iscrizioni alla CGIL, che era il sindacato unitario Cooperazione tra ÖBB e DB nel traffico internazionale con l'Italia per il TRASPORTO PASSEGGERI Per assicurare il servizio internazionale a lungo percorso tra Germania, Austria e Italia a partire dall’entrata in vigore del nuovo orario 2009/2010, ÖBB e DB (ferrovie austriache e tedesche) hanno previsto un nuovo accordo tra le parti. In questo modo importanti aree del nord Italia saranno raggiungibili dalla Germania e Austria direttamente con treni di qualità. Inoltre con questa cooperazione si riorganizzano gli orari in funzione della domanda di trasporto. DB e ÖBB collaboreranno anche con LeNORD, società del gruppo FNM, azienda leader nel servizio regionale (Regione Lombardia) che dispone delle necessarie licenze per l'esercizio in Italia. Per assicurare competitività e qualità di questo nuovo servizio, è stata costituita una Joint Venture Company da DB e ÖBB per l'organizzazione e la gestione del traffico passeggeri a lungo percorso sull'asse Brennero München – Innsbruck – Bologna – Nord Italia (Verona – Milano). La costituzione di questa società è stata autorizzata dal Consiglio di Sorveglianza della ÖBB Holding AG con delibera del 3.3.2009. Sono state avviate le selezioni (LeNORD) per assunzione di personale (Macchinisti – Capi Treno – Manovratori – Verificatori) destinato al servizio del Brennero. Purtroppo nessuna decisione e/o informazione in merito alla tipologia di accordo che si vuole applicare a questi lavoratori del gruppo è stata tutt’oggi comunicata alle organizzazioni sindacali. Nel luglio del 1948 ci fu l’attentato a Togliatti. Avvenne in un periodo di tensione, i salari erano miseri e si aspettava la proclamazione di uno sciopero, e quando la proclamazione arrivò, pensammo che fosse per i motivi economici, invece poi abbiamo saputo che la dichiarazione di sciopero era la risposta per quell’attentato. Comunque ci fu lo sciopero dei ferrovieri. Insieme ad altri, ci siamo diretti alla Motta, c’era un presidio nella fabbrica, che era stata occupata perché molti operai erano stati licenziati. Quel giorno ci fu un’assemblea in Camera del Lavoro, c’era Di Vittorio e anche Pastore della Cisl. Di Vittorio insisteva perché rientrassimo al lavoro. Di Vittorio era furioso, voleva che riprendessimo l’attività, che interrompessimo quello sciopero. Da allora nel sindacato cominciarono le discussioni interne e, dopo questi avvenimenti, si verificò la scissione sindacale, con divisioni e firme di accordi separati, in particolare nel settore privato. Davide Scaccianoce e Marco Negri E poi, la federazione unitaria dei trasporti, quella che ancora conosciamo. Ci si chiede ora, perché si continua a fare sindacato dopo tanti anni. Dopo 45 anni, ci si trova in una condizione di vuoto anche politico, (se stai a casa cosa fai, vai a fare la spesa con tua moglie...) e comunque non si molla, ci si impegna ancora nel sindacato, si continua a dare un contributo, per quanto piccolo: un volantino, qualche iscritto lo si fa sempre. E così continuo, continuerò fino a quando ne avrò le possibilità.>> 15 Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009 Attività ferroviarie EQUIPAGGIO TRENO L’accordo programmatico per il rilancio competitivo del gruppo FS, siglato il 15 Maggio c.a. tra il gruppo FS e le Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti, Fast, ha definito la nuova disciplina d’utilizzazione del personale di macchina e bordo correlata all’introduzione del nuovo “Modulo d’Equipaggio con un Solo Agente” alla guida dei treni. ACCORDO PROGRAMMATICO PER IL RILANCIO COMPETITIVO DEL GRUPPO F.S Il 15 maggio è stata siglata l’intesa tra il Gruppo F.S e le Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Fast. Riguardo a quanto convenuto dalle parti ovvero a partire dal cambio orario del 14 Giugno 2009, limitato alle sole Divisioni Passeggeri di Trenitalia, saranno effettuati servizi ad Agente Solo sulla base delle seguenti condizioni operative: Limitatamente alla sola parte relativa al “Fondo per il perseguimento di politiche attive di sostegno del reddito e dell’occupazione per il personale del Gruppo F.S”, l’intesa è stata sottoscritta anche dall’Orsa. servizi di trasporto passeggeri effettuati su linee attrezzate con scmt/ertms con mezzi di trazione attrezzati con scmt/etcs, dotati d’apparecchiatura radiotelefonica gsm/gsm-r e comunicanti con la parte rimorchiata, con esclusione della vetture pilota Npbd 8238; L’accordo prevede: -Riassetto organizzativo RFI e Manutenzione Infrastrutture; servizi programmati nella fascia oraria 05.00-24.00. -Manutenzione Rotabili Fermiamoci un momento ad analizzare il percorso iniziato nel 2002, che ha visto impegnate le parti in interminabili discussioni, relative all’evoluzione della tecnologia a bordo dei treni, alle modifiche legislative inerenti al settore ferroviario, fino ad arrivare all’accordo (da molti definito storico) del 15 Maggio, dove le OOSS firmatarie hanno svolto un ruolo di gran responsabilità, promuovendo ai macchinisti una nuova organizzazione del lavoro e strappando alla controparte le garanzie su interventi, tesi a favorire lo sviluppo della sicurezza e della prevenzione nelle imprese del gruppo e tra i lavoratori, tema fino ad oggi spesso sottovalutato da Trenitalia. -Equipaggio treno -Fondo L’accordo, inoltre, delinea un’ulteriore fase di negoziato nazionale e territoriale, su: Divisione Cargo; Assistenza e Vendita Trenitalia. Per la Manutenzione Rotabile e la Manutenzione Infrastruttura l’accordo prevede l’avvio di un importante processo di “reinternalizzazione di attività” Inoltre, per il solo anno 2009, in relazione ai volumi di attività ed ai relativi accordi sottoscritti a livello locale, sono previste circa 900 assunzioni. Tutto ebbe inizio con la Nota Ministeriale n°410/vig3 del 2002, emessa dall’allora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recepita dalle successive Disposizioni RFI 35 e 36/2002 che previde l’adozione del dispositivo vigilante sui mezzi di trazione. Contemporaneamente Trenitalia ha cercato unilateralmente di modificare il modulo di condotta dei treni, sventolando il dispositivo di controllo della presenza e della vigilanza dell’agente addetto alla condotta, quale strumento sufficiente a garantire la sicurezza nel sistema ferroviario. Nelle pagine successive troviamo un approfondimento sui 4 macrotemi, oggetto di discussione in questi giorni, rispettivamente: EQUIPAGGIO MANUTENZIONE Invece il tempo ha dato ragione alle Organizzazioni Sindacali che alla tesi Aziendale, che hanno opposto l’idea (risultata essere quella vincente) di dotare il materiale rotabile, contestualmente all’attivazione della Funzione Vigilante quella dei Sistemi di Protezione della Marcia del Treno (Etcs, Scmt, Ssc). Al riguardo il 9/3/06, la Direttiva Ministeriale n°13/2006/DIV5, dalla ricognizione delle indicazioni impartite dal Ministero sulle Tematiche concernente la Sicurezza della circolazione ferroviaria e la definizione del quadro d’indirizzo, in merito all’installazione sulla rete ferroviaria e sui rotabili delle tecnologie per la protezione della marcia dei treni, sancirà: “riguardo al dispositivo vigilante, fermo restando quanto a suo tempo indicato con la nota ministeriale n 410/vig3, le Imprese Ferroviarie formuleranno proposte tecniche ad Rfi finalizzate a superare le criticità evidenziate dalle Asl in modo da garantire il corretto utilizzo del dispositivo sui rotabili dove è già installato detto dispositivo in concomitanza con l’istituzione dei sottosistemi di bordo sui rotabili che attualmente ne sono sprovvisti. In particolare le proposte di cui sopra dovranno garantire la funzionalità dei sistemi già installati nel rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza del lavoro, individuando soluzioni che RFI FONDO DI SOSTEGNO AL REDDITO 16 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 consentano il controllo della vigilanza del macchinista con una frequenza corrispondente al parametro più restrittivo previsto dalle Fiche UIC 641-O…….” MANUTENZIONE ROTABILI Il 2007 è un anno importante per lo Sviluppo delle Ferrovie Comunitarie, con il Dlgs 162 del 10 Agosto 2007, recante l’attuazione delle direttive comunitarie 2004/49/CE e 2004/51/CE, sono attribuiti all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (vedi Dlgs 188/03) poteri relativi la sicurezza del trasporto ferroviario. In seguito con la Convenzione del 21/05/08 stipulata tra Ministero dei Trasporti, Ansf e Gruppo FS, saranno attribuiti all’Agenzia compiti relativi l’emanazione di norme e standard di sicurezza della circolazione ferroviaria; l’omologazione di materiale rotabile o di sue parti, per gli aspetti connessi con la sicurezza della circolazione; e il rilascio, rinnovo, modifica e revoca del certificato di sicurezza alle imprese ferroviarie, ivi comprese l’attività concernente, i sistemi di gestione di sicurezza. Dalla ricognizione effettuata sulla normativa nazionale (descritta in precedenza) e da quell’internazionale, relativa all’Interoperabilità del sistema ferroviario europeo, recepita dall’Italia con il Dlgs 163/2007, l’Ansf ha emanato la direttiva 1/2008 che regolamenta il periodo transitorio per raggiungere gradualmente entro Luglio 2009, la configurazione prevista a regime per il Vigilante. Di seguito vi illustreremo in maniera sintetica i contenuti dell’accordo in merito alla Manutenzione Rotabili. Obiettivo? Miglioramento della disponibilità’ all’esercizio e dell’affidabilità’ del materiale rotabile ed INCREMENTO degli attuali livelli di produzione e produttività del settore. 1°)Sarà effettuata analisi per lavorazioni affidate all’esterno!! reinternalizzare le lLavvio di questo processo è previsto nell’arco 2009/2010 con un totale ore richieste ad addetto dell’impianto di 1500h rispetto alle vecchie 1450h previste attualmente; queste saranno rapportate naturalmente al consuntivo equivalente rilevato per ogni impianto, determinando la qualità e la progressione delle integrazioni di risorse risultanti. Nello specifico, per OMC Voghera a fronte di 335.500 ore assegnate al 15-05-2009 verranno internalizzate 23.800 ore!! Come?..Attraverso il progressivo trasferimento, a PARTIRE dal 2009, delle attività di manutenzione programmata dalla manutenzione ciclica alla manutenzione corrente e progressivo spostamento delle attività di manutenzione ciclica verso la manutenzione dei componenti. Durante i lavori per la stesura delle specifiche tecniche d’interoperabilità STI, la soluzione auspicata dall’Ansf prevede: 2°) Trenitalia chiede un’ incremento di produttività che sarà motivo di altri incontri tra le parti! Rientrano in tale contesto : razionalizzazione del ciclo degli acquisti e dei magazzini oltre che razionalizzazione degli investimenti necessari per il potenziamento e l’ammodernamento di alcuni siti manutentivi. Quindi le parti hanno convenuto l’adozione di parametri/obiettivo di produttività che sono l’adeguamento degli organici attuali per renderli coerenti con il fabbisogno manutentivo programmato per l’anno di riferimento. -la necessità di disporre di dispositivi atti al controllo della vigilanza del macchinista nell’ambito del sottosistema di bordo dei rotabili, conformi agli standard europei, che non comportino problematiche in materia di sicurezza del lavoro; -che la mancanza d’attività da parte del Pdc sia rilevata in un tempo compreso tra 30-50 sec. (30-60, per l’alta velocità), ed in assenza d’intervento del macchinista, il sistema attiverà automaticamente la frenatura e l’inibizione della trazione. Da ciò si evidenzia l’assenza della richiesta della funzione di controllo continuativo della presenza (norme diverse sono allo studio per l’alta velocità). La società dichiara di voler perseguire negozialmente, a livello territoriale, i seguenti obiettivi: -Nuove articolazioni di orario di lavoro per garantire la presenza negli impianti delle “risorse”, necessarie a svolgere le lavorazioni in coincidenza con la disponibilità del materiale rotabile alla manutenzione, come detto, da stabilire a livello territoriale e quindi per singolo impianto. -di attrezzare il materiale rotabile dei sistemi di protezione della marcia del treno entro il 30 Giugno 2009 (data prorogata dalla direttiva 1/2009). Dopo avere rivisitato l’evoluzione della normativa di riferimento, soffermiamoci sull’applicazione operativa dell’accordo del 15 Maggio. -Rivedere le flessibilità in ingresso/uscita tenuto conto delle specifiche dei singoli impianti e del fatto che il processo di lavoro necessita della contemporanea presenza di tutti i componenti delle squadre manutentive La condizione che consente il solo agente addetto alla condotta, in contemporanea della presenza sul treno (non necessariamente in cabina di guida) di un agente in possesso dell’abilitazione all’accompagnamento dei treni (capotreno) è la seguente: “mezzi di trazione, comunicanti con la parte rimorchiata, dotati di apparecchiature radiotelefoniche per il collegamento t e r r a - tr e no / b o r d o -b o r d o ed attrezzati con apparecchiatura (sottosistema di bordo) che attiva il controllo della marcia del treno (scmt, etcs) in servizio ai treni delle divisioni passeggeri, con freno continuo agente su tutto il convoglio del treno e circolanti sulle linee attrezzate con le corrispondenti o compatibili apparecchiature per il controllo della marcia del treno (sottosistema di terra). -Variare la durata dell’intervallo tra i due periodi di prestazione giornaliera, in caso di applicazione di un nuovo orario di lavoro spezzato. -Procedere ad una maggiore efficienza delle risorse aziendali e delle risorse disponibili, alla riduzione del rapporto diretti/indiretti in ragione di un parametro fissato,per 2009,pari a 80/20. A livello nazionale per la prima volta si è sviluppato un accordo in cui si parla di 642000 ore da reinternalizzare e questa opportunità deve essere colta in pieno da noi lavoratori del settore manutenzione senza farcela scappare. A riguardo noi avremo a nostra disposizione molte argomentazioni da portare in sede di confronto (si ricorda che saranno a breve aperti tavoli di contrattazione a livello territoriale, ed è li che noi lavoratori giocheremo la nostra “partita”): le nostre ore in esubero che non rientrano nelle ore inserite nel sistema RSMS dove sono? Eppure anche quelle ore dovrebbero concorrere al raggiungimento delle famose Cosa accade in caso di guasto ad una delle sopreccitate apparecchiature? ……..Questa è un’altra storia, che approfondiremo nella prossima uscita del nostro mitico periodico d’informazione MilleBinari. Luigi Ciracì 17 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 Manutenzione sarà una figura unica, tornando un po’ ai principi delle Zone Unificate. Il fabbisogno organico sarà definito in base alla Reperibilità, che a grandi linee vedrà per ogni Zona Polifunzionale una composizione di squadre minime composte da 3 operatori IS, 3 operatori LAV, 4 operatori TE e 1 max 2 operatori per le Squadre Compartimentali con un presenziamento sull’impianto dal lunedì al venerdì, mentre per il sabato e la domenica non si prevederà il presenziamento. Nei nodi la reperibilità non sarà più necessaria in quanto si prevederanno presenziamenti su turni a h24 e sul discorso reperibilità si riproverà a rimettere in piedi l’istituto della disponibilità, già fallito in passato. Per quanto riguarda gli spazi manutentivi diurni, diminuiranno sempre più, con l’arrivo nel 2011 delle nuove società di trasporto su ferro, che concorreranno con Trenitalia, introducendo il tema del “lavoro notturno” che porterà in discussione argomenti come il riconoscimento del “Lavoratore Notturno” che il settore ha sempre preteso visti i vari e sempre più incalzanti interventi manutentivi ordinari notturni che svolge senza riceverne un giusto riconoscimento (lavori usuranti). 1500 ore all’anno procapite richieste dall’azienda; un miglioramento della gestione degli acquisti e dei materiali di scorta dei nostri magazzini, dove si sa che si naviga in cattive acque in più o meno tutti i siti. Quindi il punto critico è decidere se si vuole il lavoro dentro o fuori!!! DOBBIAMO RIPARTIRE QUINDI DA QUESTE 64200 h DA REINTERNALLIZZARE AVENDO IL CORAGGIO E LE IDEE PER I NEGOZIATI TERRITORIALI CHE ANDREMO A SVILUPPARE CON L’AZIENDA. Ennio Tundis e Guglielmo Ruggiero RFI: NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO E SVILUPPO DELL’INFRASTRUTTURA Per quando riguarda il Movimento oltre ai COER e dove finiranno gli RTM non si hanno altre informazioni più dettagliate, resta inteso la volontà dell’azienda di creare quanti più D.C.O. possibili per concentrare sempre di più il lavoro in grossi centri sotto i COER. Inoltre un altro punto riguarda tutto il processo di riqualificazione del personale che dal movimento sta transitando nell’Infrastruttura. A seguito dell’Accordo Programmatico siglato il 15 Maggio 2009 tra il Gruppo FS e le Segreterie Nazionali, la FiltCGIL Nazionale ha organizzato tre seminari per approfondire le problematiche sui tre settori interessati “Bordo e Macchina”,” Manutenzione Rotabile” e “Manutenzione Infrastruttura”. Il 12 giugno ’09, si è tenuto il seminario tra i rappresentanti della Filt Nazionale e vari rappresentanti delle Filt Regionali che si occupano dei settori Manutenzione Infrastruttura e Movimento di RFI. Comunque c’è da dire che tutte le varie macro e micro organizzazioni dei settori Infrastruttura e Movimento sono e saranno frutto di discussione dei prossimi incontri che seguiranno come indicato nell’accordo e tutto ciò dovrà avere una contrattazione che non sarà così semplice come sopra descritto. E’ stato un seminario in cui le varie realtà regionali si sono confrontate con i nazionali a seguito dell’illustrazione dei probabili scenari che si potrebbero presentare con la realizzazione dell’accordo e cosa l’azienda ha lasciato trapelare sulla riorganizzazione dei due settori. Come avrete ben capito dalla lettura dell’accordo del 15 maggio, l’azienda punta a rilanciare il settore della Manutenzione Infrastruttura puntando su una forte internalizzazione delle lavorazioni puntando non solo sugli investimenti necessari per l’acquisto di macchine operatrici per il potenziamento dei “Cantieri Meccanizzati” (nel 1996 fortemente voluti dalla Filt-Cgil). Inoltre l’Accordo prevede l’inserimento di 350 nuovi Operatori nel settore Manutenzione Infrastruttura a livello nazionale il cui bando è già presente sul sito aziendale (www.rfi.it alla voce “lavora con noi”). Ma io credo che tutto ciò ci deve portare a riflettere che la solita frase che circola tra Ferrovieri: “La ferrovia sta cambiando”, muterà in:”La ferrovia è cambiata!”. Quindi sta a noi sia come lavoratori, che come sindacato a governare nel modo migliore questi grossi rinnovamenti che spaventano sempre un po’ tutti ma che nel nostro mondo abbiamo già affrontato. Riccardi Giovanni Vedremo una nuova riorganizzazione tra Movimento e Infrastruttura che si fonderanno sotto la guida di un’unica Direzione Territoriale di Produzione, le quali saranno 15 in tutta Italia, Milano inclusa e saranno ubicate nelle attuali sedi delle Direzioni Compartimentali esistenti. Inoltre come è già avvenuto il 19/06/2009 in Lombardia assisteremo al passaggio di TVM (Terminali Viaggiatori e Merci) dal Movimento sotto le S.O.Terminali e Servizi della DCI, e il passaggio degli RTM (Reparti Territoriali Movimento) nelle varie Unità Territoriali che diventeranno U.T.Polifunzionali. Inoltre saranno previsti 13 COER (Centri Operativi Esercizio Rete) che sovrintenderanno alle attività di programmazione e gestione della circolazione, con una visione autonoma a quella compartimentale, nei quali confluiranno tutti i Posti Pilota, i Reparti CEI dell’infrastruttura e i Coordinatori Movimento che tutti insieme faranno sinergia. RFI tenderà a differenziare sempre di più ciò che è mercato da quello che non lo è. Infatti sulle linee con una circolazione con meno di 40 treni al giorno effettuerà una manutenzione su guasto, iniziando anche una diversificazione tra trasporto regionale e AV/AC creando delle Zone Polifunzionali in cui l’Operatore della 18 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 materie oggetto, formulando anche proposte facilitare la possibilità di concludere un accordo. COSA E’ IL FONDO DI SOSTEGNO AL REDDITO???? Questa fase deve esaurirsi entro 30 giorni dalla richiesta avanzata dall’azienda alla DPL. Iniziamo a dire che NON è un fondo di solidarietà e nemmeno esclusivamente un fondo di accompagnamento alla pensione. Eseguite tutte le fasi di confronto vi potrà essere un accordo. E’ un fondo in ottemperanza dei principi di legge, nasce dalla necessità per imprese senza ammortizzatori sociali di istituire dei fondi bilaterali. Nel caso dell’accordo, l’azienda avrà 180 giorni per attivare le azioni concordate. Ma prima di parlare nello specifico delle prestazioni del fondo è necessario fare un approfondimento riguardo ai campi di applicazione e in particolare alla Legge 223/91. Il fondo e la procedura di seguito indicata si apre nel momento in cui il Gruppo Fs sia coinvolto in processi di ristrutturazione, riconversione, cessazione di attività di una o più unità produttive. Riprendendo in parte la disposizione di legge procedura per l’attivazione del fondo è la seguente: Nel caso di non raggiungimento dell’accordo l’azienda potrà attivare le azioni di gestione delle eccedenze del personale per non più del 30% della quantità dichiarata nel progetto aziendale riportato sulla comunicazione con cui ha aperto la procedura. la In questo caso, l’azienda potrà utilizzare gli strumenti di gestione degli esuberi, ma esclusivamente quelli su base volontaria. Questo aspetto distingue la procedura della Legge 223/91 che in caso di mancato accordo autorizza l'impresa a collocare in mobilità gli impiegati, gli operai e i quadri eccedenti, comunicando per iscritto a ciascuno di essi il recesso, nel rispetto dei termini di preavviso. Comunicazione In presenza di problematiche occupazionali conseguenti a circostanze di -razionalizzazione e rinnovo tecnologico degli impianti; -riduzione o trasformazione dell’attività o del lavoro finalizzati a migliorare l’efficienza produttiva e la qualità della produzione; -cessazione di attività Gestione delle eccedenze l’azienda interessata invia alle Segreterie Regionali e alle RSU una comunicazione scritta il cui contenuto evidenzia: -i motivi che sono alla base del programma ristrutturazione/riorganizzazione aziendale; per L’azienda, al termine della procedura sindacale, adotterà per la gestione degli esuberi i seguenti strumenti. di Su base volontaria e prioritariamente: -il numero, la collocazione aziendale e i profili/figure professionali del personale eccedente, nonché del personale abitualmente impiegato; -utilizzo di tipologie contrattuali che consentano una gestione flessibile del rapporto di lavoro -mobilità professionale e/o geografica anche attraverso riqualificazione professionale -i tempi di attuazione del processo di riduzione del personale con le conseguenti ricadute occupazionali. -accompagnamento alla pensione del personale che nell’arco di 48 mesi raggiunge i requisiti per ottenere l’erogazione della pensione. Confronto sindacale 1^ Fase I soggetti sindacali che ricevono la comunicazione scritta devono chiedere, per i scritto, entro 5 giorni lavorativi dalla comunicazione, l’esame congiunto. Qualora non si superino le problematiche occupazionali con le sole azioni attivate sulla base di “adesione volontaria” del personale, si adotteranno i seguenti strumenti: Tale confronto dovrà concludersi entro i successivi 45 giorni. Con il confronto sindacale si esamineranno le cause che hanno determinato le eccedenze di personale e le azioni per attenuare le ricadute sociali della crisi aziendale. a. riconversione/riqualificazione interaziendale professionale anche b. risoluzione del rapporto di lavoro del personale in possesso dei requisiti per l’erogazione della pensione obbligatoria Questa fase si può chiudere con un accordo o con un mancato accordo. c. accompagnamento alla pensione del personale che nell’arco di 48 mesi raggiunge i requisiti per ottenere l’erogazione della pensione 2^ Fase d. riduzioni di orario/part-time In caso di mancato accordo l’azienda che ha aperto la procedura darà comunicazione scritta sui motivi del disaccordo alla DPL. Criteri convenzionali di scelta L’individuazione dei “lavoratori in esubero” avverrà con i seguenti criteri di priorità: La DPL convocherà le parti per un ulteriore esame delle 19 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 1. lavoratori già in possesso dei requisiti per poter fruire dei trattamenti pensionistici obbligatori; 2. lavoratori che nell’arco di 48 mesi dalla data di accesso al fondo raggiungono i requisiti per poter fruire dei trattamenti pensionistici obbligatori (età e/o contributi); per tali lavoratori la collocazione nel fondo e l’ordine di priorità sarà determinato dalla maggiore anzianità contributiva posseduta; a parità di condizioni , dalla maggiore prossimità del primo dei requisiti utili per ottenere l’erogazione della prestazione pensionistica; 3. lavoratori con minor anzianità che possono essere riqualificati con programmi di formazione; 4. lavoratori con maggiore anzianità che possono essere coinvolti in programmi di riduzione d’orario/part-time. LE PRESTAZIONI DEL FONDO VIA ORDINARIA VIA STRAORDINARIA Finanziamento di programmi formativi di riconversione e/o riqualificazione professionale finalizzati a superare situazioni di eccedenza 1. Erogazione di assegni s t r a o r d i n a r i , d i accompagnamento alla pensione ai lavoratori eccedenti Fonte Filt-Cgil Nazionale L’accesso alle prestazioni ordinarie e straordinarie del fondo è subordinato all’espletamento di procedure contrattuali e di legge rispettando i contenuti previsti e la successione temporale della procedura concordata tra le parti sottoscrittrici dell’accordo sull’istituzione del Fondo. L’accesso alle “prestazioni straordinarie” presuppone la contestuale risoluzione del rapporto di lavoro e la conseguente corresponsione del TFR. Finanziamenti a favore di lavoratori interessati da riduzione di orario/part-time finalizzati a superare situazioni di eccedenza A cura di Sara Tripodi 20 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 gocce ASSEMBLEE TRAGHETTATORI-PATENTE C Nelle date 4/6, 15/6, 22/6 E 30/6 si sono svolte delle assemblee con i traghettatoripatentati C e delle riunioni tecniche in cui si sono evidenziate le specificità di questo tipo di attività. gocce TRATTATIVA VENDITA Per quanto riguarda la trattativa in corso sull’organizzazione del lavoro delle biglietterie passeggeri, si è proceduto all’invio al Responsabile del personale una proposta unitaria di adeguamento degli orari. Aspettiamo la convocazione da parte dell’Azienda. gocce VUOI ESSERE INFORMATO SULLE NOVITA’ SINDACALI IN CORSO? La Segreteria sta provvedendo all’aggiornamento del database degli iscritti. Vuoi avere informazioni sulle novità contrattuali, iniziative sindacali o il nostro giornalino in formato pdf? invia a [email protected] i tuoi dati anagrafici, mail, profilo professionale e impianto di LE FERROVIE NORD DANNO I NUMERI… Società Forza al 1 giugno 2009 FNM 192 FERROVIENORD 905 LeNORD 1270 NORDCARGO 194 FNMA Autoservizi 208 21 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 LEZIONI DALL’EUROPA Un seggio in Europa l’ha conquistato il Partito dei Pirati. In Svezia, il 7% dell'intera popolazione ha pensato di dare il proprio voto ad un partito che, sin dal nome, è una vera e propria provocazione ad un principio ritenuto universalmente accettato: quello della proprietà intellettuale. Il loro programma si basa sulla difesa della privacy in rete e della libera circolazione delle informazioni, riforma della legge sul copyright e l’abolizione dei brevetti. L’evento trainante di tal fenomeno è stata la condanna agli ideatori del sito Pirate Bay. Ciò costituisce solo la punta avanzata di un fenomeno montante, una pentola a pressione pronta ad esplodere. Se esploderà o meno dipende da come nei prossimi mesi i vari paesi affronteranno queste tematiche. PAOLO NUTINI Album : Sunny side up Cantante italiano, no? Beh, non proprio…di origini. Difatti è scozzese. Ad alcuni può sembrare ancora un nome nuovo, eppure il ragazzo classe 1987 ha già venduto oltre 3 milioni di dischi e a 3 anni dal suo primo disco (con varie hit, tra cui “Last request” giusto per rinfrescarsi la memoria), ecco pubblicare il secondo, col suo suono vintage, misto tra rock, folk, soul e con qualche piccola influenza reggae, magari per via dei suoi ultimi viaggi nei Carabi. Il single di apertura è “Candy”, che sembra una canzone sospesa, statica, con la propensione al volo ma senza quello slancio giusto. Sicuramente l’album è una crescita musicale rispetto al precedente e vario. Buon ascolto!!! EELS Album : Hombre Lobo Il settimo album di E, vocale che sta per Mark Oliver Everett e del suo gruppo contenitore Eels. Nella silhouette del musicista in copertina: un paio di occhiali scuri circondati da peli. Costume che si manifesta interamente nel buffo video del singolo Fresh Blood, virato rosso, dove una donna cammina sola per strada in preda ai lunari ululati di questo mefistofelico , ma in fondo innocuo , signor E. Quel ragazzo con la faccia da cane (“Dog faced boy” – guardate la mascella di E.) adesso è cresciuto ed è diventato un vero "Hombre lobo" (uomo lupo o lupo mannaro, che dir si voglia): metafora che usa per paragonare l'irrazionale trasformazione di fronte alla luna piena con il desiderio scatenato dall'amore per l'altro sesso. PGR Album : Ultime notizie di cronaca Con quest’album si scioglie il gruppo (che era nato da alcune costole del C.S.I.). Boom economici r is o r s e e ne r g e tic he / g ua i finanziari / spot pubblicitari / hightech / bio-tech / ingegneria genetica / bolle / fondi sovrani / nel sol dell’Avvenire che avviene / nel sol dell’Avvenire che è. Questo è l’inizio di Cronaca di guerra I, una delle 9 perle di questo ritorno di Canali, Ferretti, Maroccolo. Parole disarmanti, colte, intense che diventano forme d’arte ancora una volta, ahimè l’ultima. Un’ essenza elettrica, una rock e l’altra punk-parlante. Tre mondi che ancora una volta si fondono alla perfezione ma che alla fine non riescono a convivere tra loro. Grazie di questo ultimo regalo. Per Grazia Ricevuta! Le dodici canzoni non potevano che aprirsi con gli ululati di un uomo innamorato, ma non ricambiato, in un rock blues che si articola tra urla e chitarre roventi. AIRYS "Lo sguardo che lanciavi a quel ragazzo, lo voglio sentire su di me. Se fossi quel ragazzo, dentro di me, non ti lascerei mai" Album : Vivo Amo Esco Se una cantante già affermata decide di invertire il proprio nome d’arte e di rimettersi in gioco, passando dalla musica leggera a quella minimal, ciò sarebbe certo sufficiente per lodarne l’impegno. Se l’esperimento poi risulta riuscito è solo grasso che cola. Parlo di Syria (Airys) che per questa estate si diletta a proporci pezzi remixabilissimi e che di certo ci faranno ballare in disco. Sorprendente! "La brama è un'amica, un modo per stare vicini, mi sembra quasi che lei sia qui e che lei sappia. Quando ho detto che morirei per lei, non erano solo parole. Lo farei veramente, rendendo così il mondo un posto migliore per lei". Queste sono solo dei frammenti di questo amore struggente cantato magistralmente da E. IMELDA MAY Album : Love Tattoo Se in Italia è ancora sconosciuta e il suo album Love Tattoo sta per uscire solo ora, in UK Imelda May è già una star e il suo rockabilly ha conquistato prima Londra per poi farla diventare uno dei nuovi volti più amati della musica anglosassone. La sirena di Dublino è l´ultima degli artisti moderni con un occhio al passato e uno nel presente. Sono nell’aria le influenze degli stili pionieristici degli anni ’40 e ’50, cool jazz, soul e R&B, al pari della Winehouse, ma riesce a sfoderare una verve e voce invidiabili, accompagnate anche da un pizzico di allegria. NICCOLO’ FABI Album : Solo un uomo Il cantautore romano ha ormai compiuto 40 anni, ha lasciato la Virgin per l’Universal, e gli è nato un figlio. Tutto ciò sicuramente ha influenzato il suo nuovo lavoro,contenente 10 inediti. Apripista è “Solo un uomo”, presentato a Sanremo, ma scartato poiché “troppo triste”. I brani appaiono immersi in un’atmosfera poco omogenea e scostante. Bisogna porsi con la mente svuotata per attingere alla linfa vitale e passionale di questo album: è un disco per chi ha ancora da sognare, o per chi ha sognato per qualche 22 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 tempo ed ora ha visto concretizzarsi quello che sperava sotto gli occhi. PROSSIMI EVENTI MUSICALI Milano Jazzin’ Festival – dal 2 al 22 luglio all’ Arena Civica Gianni Brera di Milano. 6 Tra i vari: Simple Minds (2 luglio), Buena Vista Social Club (12 luglio) e Seal (16 luglio) 6 Festival Villa Arconati di Bollate – dal 22 giugno al 23 luglio. Segnalo i seguenti artisti : Luci della Centrale Elettrica (3 luglio), Ivano Fossati (13 luglio), Paolo Benvegnù (14 luglio), Pino Daniele (17 luglio) 5 2 Tracy Chapman (14 luglio – Carlos Santana (15 luglio) Classifica Singoli - GIUGNO Autore 1 Poker Face Lady Gaga 2 Indietro Tiziano Ferro 3 Domani Artisti uniti per l’Abruzzo 4 Parla con me Eros Ramazzotti 5 Jai ho Rahman/Pussycat Dolls 2 1 7 9 3 CONSIGLIO DEL MESE : “Hombro Lobo” degli EELS Titolo 3 4 BRESCIA Summer Festival - Piazza della Loggia N° 7 8 1 9 3 9 8 6 2 1 4 5 A cura di : RAIMONDO Salvatore Stefano La vignetta di B3 23 Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009 LEONE ( DAL 21 LUGLIO AL 21 AGOSTO ) Quando il sole transita nel segno del leone, la terra assapora la gloria delle messi, il manifestarsi completo della natura. L’uomo sperimenta questa gloria come un leone splendido che riempie l’universo di una vibrazione di calore, alla quale nessuno può sottrarsi. Siamo nella pienezza dell’estate, nello splendore, nel rigoglio realizzato. La sensazione di esistere, cova nella natura del mese di agosto, come fuoco interiore che le ceneri delle combustioni estive dovranno coprire. E mentre la natura è al colmo delle ricchezze dell’uomo, essa medita già l’anno che seguirà. Il fuoco del collerico leone è un fuoco maestoso, realizzativo. Il leone realizza, dà forma al fuoco senza forma. E’ l’Io che si impone sulla realtà, domina, comanda e ha bisogno di essere continuamente riconosciuto. L’uomo diventa re di se stesso. L’energia Leone invita ad essere, irradiare, a coltivare pienamente il proprio valore. Sotto questo segno cade la festa cristiana dell’ “assunzione”, ossia il superamento dell’aspetto terreno femminile e la trasformazione in gloria, in essere che viene assunto in cielo vicino a Dio. Il pianeta dominante del leone è il sole e gli appartenenti a questo segno, come fa il sole, devono illuminare, irradiare, riscaldare, dare, senza aspettarsi nulla in cambio. Le persone “leone” in genere sono molto generose, solari, allegre, ottimiste. Possiedono una forte volontà, amano il loro lavoro, mettendoci anima e passione in tutto ciò che fanno. Sono infaticabili questi leone!!! Non sono mai stanchi…non riescono a stare fermi, ma devono sempre muoversi, fare qualcosa. Le energie malgestite nel segno, portano purtroppo, a presunzione, ambizione sfrenata e senza regole morali, ad egoismo e egocentrismo. Possiamo incontrare persone del leone rigide, con forte desiderio di potere, vanitose, con continuo bisogno di ricerca di approvazione. Devono sempre essere al centro dell’attenzione e le sentiremo ripetere spesso: IO Questo atteggiamento è dovuto a una insicurezza profonda, evidente in tutti i segni di fuoco, ma in particolare nel leone, in cui si accentua questa mancanza. Il leone deve superare l’io materiale ed evolvere verso l’Io spirituale. E’ un compito non facile per questo segno, perché gioisce nell’esaltarsi, gioisce della sua maestà, della sua regalità, della sua signorilità… Rimanere solo semplice leone, da un punto di vista evolutivo e spirituale è sprecare opportunità. Il mito legato al segno, ci porta al personaggio di Parsifal, il cavaliere solitario che va alla ricerca del “santo Graal”, la coppa che contenne il sangue del Cristo, versato dalla ferita del costato, procuratagli sulla croce. Parsifal è un leone evoluto, che ha capito. Il mito ci narra che Parsifal trova la sacra coppa e guarisce la ferita del re, che altrimenti non sarebbe mai guarita. Simbolicamente il leone può guarire le ferite dell’anima degli esseri umani, se riesce a capirne il senso spirituale. Appartengono a questo segno, molti capi, condottieri, dittatori, (es Napoleone Bonaparte, Fidel Castro, Benito Mussolini). Difficilmente il leone si sottomette, tenderà quindi a svolgere attività in proprio o di comando, dove nessuno può imporgli nulla. In genere manifestano anche nel portamento, eleganza e signorilità, soprattutto le donne. Spesso la donna appartenente al segno, tende ad ingrassare, a diventare possente anche nel corpo. Questo è dovuto ad un forte meccanismo di difesa nei confronti del mondo, ad un bisogno di imporsi, ad un profondo bisogno di “esserci” ed a una poca analisi interiore di se stessi. Per aiutarsi può sempre tenere presente in se l’immagine del sole, rappresentante della forza divina, di quella scintilla d’amore che esiste in tutti noi. Allora le persone del leone, abbandonata la propria centralità, possono diventare dispensatrici di luce, di gioia, di amore. Trasmettendo agli altri questi doni, si irradia amore intorno, sulla terra e nell’universo. Si manifesta amore per tutto e allora tutti gli uomini ne sentiranno il calore, ne vedranno la luce. Claudia Mineri Mille Binari Filt – Periodico del trasporto ferroviario della Filt CGIL - Lombardia. Supplemento al n. 63 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Mariano Chierchia, Sara Tripodi . Hanno collaborato: Marco Bartocci, Paolo Bianchi, Luigi Ciracì, Alessandro Donnarumma, Alberto Furregoni, Luigi Giovinazzo, Enzo Lenzini, Claudia Mineri, Marco Negri, Salvatore Raimondo, Giovanni Riccardi, Massimo Rossoni, Davide Scaccianoce, Antonio Serra, Francesco Trezzani Progetto Grafico: Maria Gragnaniello, Salvatore Raimondo, Sara Tripodi. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. - Fax 0266987098 e-mail: [email protected] - sito web: www.filt.lombardia.it Numero chiuso il 25 Giugno 2009 – stampato in proprio.