millebinari nr 12 per invio

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millebinari nr 12 per invio
Trasporto ferroviario in Lombardia
Periodico della FILT CGIL Lombardia
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
seicentoparole
SOMMARIO
LA POSSIBILITA’ DI UNA SVOLTA
Pag 2
Seicento parole
La possibilità di una svolta
Pag 3
Dai Delegati
Lettera aperta ai colleghi della biglietteria
di Milano centrale
Pag 4
Binari & Dintorni
Milano sempre meno accogliente, sempre
più involutiva
Pag 4
Approfondimento su..
Costa davvero troppo il lavoro in Italia?
Pag 5
SBB Cargo
Elezioni RSU SBB Cargo
Pag 6
Appalti Ferroviari
Quale futuro?
Pag 6
Millevoci
120 Sindacalisti Giovani Ferrovieri
Pag 7
Marcia a vista
La modulistica utilizzata per la ripresa
della marcia dei treni
Pag 8
A tu per tu
Intervista al D.G Gruppo FNM Giuseppe
Biesuz
Pag 11
Gruppo FNM
-Ferrovie Nord. Bolle di sapone
-La sicurezza ferroviaria, Dlgs 81/2008
-Elezione Enti. Ecco i numeri.
-Un viaggio suburbano: lo straordinario
caso d’integrazione alla milanese
-Newco: tutti ne parlano
Pag 16
Attività Ferroviarie
-Accordo programmatico per il rilancio
competitivo del Gruppo FS
-Equipaggio treno
-Manutenzione rotabili
-RFI. Nuovo modello organizzativo e
sviluppo dell’infrastruttura
-Cosa è il Fondo di sostegno al reddito?
Pag 21
Gocce
Pag 22
Rail Sound
Pag 23
La vignetta di B3
Pag 24
Noi e le stelle..Leone
Il 30 aprile scorso è stato siglato il protocollo d’intesa sul
nuovo CCNL della Mobilità poi sottoscritto il 14 maggio
alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, fra le sette Organizzazioni Sindacali che
avevano presentato la Piattaforma e le Associazioni
Datoriali - esclusa la FISE -.
La stesura del protocollo ha ribadito il quadro di
riferimento, lo scenario, i processi di cambiamento e la
necessità di certezza di risorse economiche e di regole
indispensabili per governare lo sviluppo qualitativo del
settore.
Inoltre nell’intesa è stato evidenziato il percorso lungo,
difficoltoso e controverso che ha caratterizzato il
confronto
nelle
riunioni
che
si
sono
tenute
precedentemente e che hanno testimoniato l’ineludibile
necessità di superare le numerose eterogeneità che
caratterizzano i contratti del Trasporto Pubblico Locale e
delle Attività Ferroviarie.
C’è l’impegno di attivare gli incontri in tre fasi, la prima
delle quali già iniziata il 15 di questo mese su quattro
temi di cui due – Mercato del Lavoro e Relazioni
Industriali – saranno già analiticamente esaminati in un
incontro già programmato entro il mese.
La seconda fase sarà attivata a seguire su due tavoli
distinti e con le delegazioni sindacali e datoriali firmatari
dei due contratti sulle altre materie, quelle più specifiche
e “storicamente” più identificabili come proprie dei due
contratti.
È palese sottolineare che il processo riorganizzativo della
FILT che ha portato ad avvicinare nella Federazione i
due settori e ad esprimere sia a livello Nazionale che
territoriale, un unico dirigente sindacale, che assuma
insieme la responsabilità politica dei due comparti,
testimonia la capacità di questa organizzazione sindacale
di anticipare processi di cambiamento per produrre
risposte più efficaci!
La terza fase dovrà infine produrre la sintesi del lavoro
compiuto sui due tavoli distinti dei due contratti, onde
poi arricchire i contenuti e le materie che si
aggiungeranno alle prime quattro nel contratto di
settore.
Infine il protocollo ha definito i trattamenti economici.
L’aumento retributivo convenuto a decorrere dallo
scorso mese di maggio, rappresenta il valore economico
calcolato avendo a riferimento il Tasso di inflazione reale
riferito all’anno 2008!
Questo importo (60€ medi mensili) è stato assunto
come base di calcolo per quantificare l’”una tantum” a
copertura dell’anno scorso e considerato, quindi, come
elemento “strutturale” e “consolidato”, per il periodo da
gennaio ad aprile 2009.
L’aspetto economico relativo all’anno in corso sarà
elemento di confronto della trattativa, affrontando il
tema della decorrenza e durata del contratto.
A tal riguardo i riflessi dell’accordo separato sulla riforma
della contrattazione potrebbero essere un ulteriore
ostacolo da superare, ma la firma, insieme di tutto il
sindacato confederale e i soggetti autonomi “storici” dei
due settori, è sicuramente un elemento positivo in una
fase di crisi di rapporti tra sindacati.
La scelta di disdire il Contratto delle Attività Ferroviarie e
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Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
la decisione di non siglare il protocollo ministeriale ha
posizionato la FISE (Associazione di Imprese di Servizi
Ferroviari) in un grave isolamento. Nell’intesa sono
ribaditi due aspetti fondamentali per il normale governo
degli appalti ferroviari:
1.
2.
le garanzie che in caso di cambio d’appalto tutti i
lavoratori occupati siano trasferiti nell’impresa
subentrante;
LETTERA APERTA AI COLLEGHI DELLA
BIGLIETTERIA DI MILANO CENTRALE
il mantenimento del CCNL delle Attività Ferroviarie
come riferimento normativo dei lavoratori degli
appalti.
La situazione in atto alla biglietteria di Milano Centrale è
caratterizzata da elementi di evidente difficoltà. Noi
come componenti della RSU abbiamo la piena
consapevolezza della non sostenibilità di alcune
situazioni. Del resto noi stessi condividiamo con tutti gli
altri la stessa condizione, lavorando al fianco dei colleghi
nell'ambito delle mansioni di vendita allo sportello.
È importante sottolineare come questi due obblighi siano
stati assunti, nel protocollo, come dichiarazione d’
impegno da parte del Gruppo FS, per di più, in un
documento siglato in una sede istituzionale come il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il minor numero di sportelli attivi rispetto a quelli
programmati, il notevole afflusso di viaggiatori con le
difficoltà e le conflittualità connesse, la fatica di
un'attività lavorativa gravosa, gli orari dei turni spesso di
difficile accesso e talvolta non conciliabili con una
normale vita di relazione interpersonale, le pressioni
aziendali sul processo produttivo sono elementi
fortemente condizionanti e stressanti.
Non aiuta il rafforzamento di un modello industriale del
settore dei servizi ferroviari l’indizione di gare con
un’accentuata polverizzazione dei lotti e la non chiara
definizione delle cosiddette attività accessorie.
È
preoccupante,
inoltre,
il
fatto
che
Confetra
(Associazione Datoriale di riferimento per le Imprese
Ferroviarie di Trasporto Merci) si sia defilata dal confronto
sul nuovo contratto e non abbia siglato il protocollo
d’intesa.
Gli sforzi intensi con i quali tutti noi abbiamo cercato di
adempiere al nostro compito con determinazione e
trasparenza in continuo rapporto dialettico e democratico
con tutte le istanze presentate dai lavoratori sono, lo
crediamo, sotto gli occhi di tutti. Non crediamo dicendo
questo, di assolverci dalle nostre responsabilità, così
come non ci appelliamo ai limiti parziali della capacità di
azione della RSU stessa condizionata da precisi vincoli
contrattuali in materia di relazioni Azienda-Sindacato, né
dallo scenario complessivo delle scelte aziendali in
relazione all'assetto nazionale delle attività di vendita
evidentemente orientate in un'ottica di riduzione del
servizio a livello nazionale che né noi ne le organizzazioni
sindacali regionali siamo in grado di contrastare.
L’accordo ha certamente aiutato a sbloccare la trattativa
con il Gruppo FS e a definirne un percorso importante per
il rilancio di quell’impresa.
A tal riguardo è indispensabile che siano ratificati i
contratti di servizio relativi al trasporto passeggeri
universale e a quello regionale.
Il protocollo può quindi rappresentare la vera possibilità
di una svolta per costruire regole nuove per il rilancio di
un settore strategico per lo sviluppo del paese.
Mariano Chierchia
Quello che noi vorremmo che fosse recepito da tutti è
che non è mai mancato da parte nostra l'impegno,
l'entusiasmo, la volontà di lottare e di perseguire dei
risultati.
Vorremmo poi che nessuno di voi, di noi si senta non
compreso nei propri problemi, nelle proprie difficoltà, che
possa considerare al di là di incomprensioni occasionali il
dialogo con noi, che condividiamo oltretutto la stessa
condizione e gli stessi problemi, un momento di
solidarietà e di condivisione. Alla stessa maniera
vorremmo che qualsiasi lavoratore si senta capito nelle
proprie difficoltà e possa contare sul nostro sostegno.
Questo naturalmente non può significare che verrà meno
il nostro impegno a continuare a porre con forza le
nostre rivendicazioni nonché a favorire una sempre
maggiore integrazione tra i lavoratori ed il sindacato.
Le RSU
Francesco Trezzani
Luigi Giovinazzo
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Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
APPROFONDIMENTO
SU….
Binari & Dintorni
COSTA DAVVERO TROPPO IL LAVORO IN ITALIA?
MILANO SEMPRE MENO ACCOGLIENTE, SEMPRE
PIU’ INVOLUTIVA
“Bisogna ridurre il costo del lavoro!” E’ questa
un’espressione che spesso ascoltiamo dai media. Ma
cos’è il costo del lavoro, davvero è necessario ridurlo in
Italia? Cerchiamo di capirlo assieme.
Non sono passati tantissimi anni, da quando Milano
rappresentava
per
molti
la
città
del
futuro,
dell’accoglienza, città di cultura e di scambio, nella quale
istituzioni, forze economiche e politiche svolgevano ruoli
che non perdevano di vista l’interesse generale.
Tra i costi che le imprese devono affrontare per la
produzione di beni e servizi, normalmente la voce più
rilevante è proprio il costo del lavoro. Agire su questa
variabile rappresenta dunque una prospettiva allettante
per chi deve vincere la sfida del mercato e massimizzare
i propri profitti. Ridurre il costo del lavoro vuol dire
fondamentalmente agire su una o più delle sue
componenti, rappresentate normalmente da:
Anni in cui politica attiva e impegno sociale vedevano
accomunarsi in un unico progetto giovani e meno
giovani, studenti e lavoratori impegnati nella costruzione
di un domani migliore.
Pari dignità e uguaglianza
sono, tutt’oggi, valori non
ancora realizzati ma, delle
attese
della
metropoli
milanese, è rimasto ben
poco:
un
processo
involutivo
ci
riporta
indietro di anni, la città
dello scambio e della
accoglienza sta mostrando
il suo volto peggiore.
Retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori;
Contributi sociali a carico dei datori di lavoro;
Contributi sociali a carico dei lavoratori;
Imposte sul reddito da lavoro dipendente.
Il livello delle retribuzioni in Italia è tristemente giunto
alla cronaca per essersi qualificato agli ultimi posti tra i
paesi dell’Unione Europea, tanto da scaturire più volte il
monito dello stesso Governatore della Banca d'Italia.
Salari bassi deprimono i consumi ed è proprio ciò che va
evitato, soprattutto in un momento di crisi come questo.
Agire su questa componente del costo non è dunque una
via praticabile. Quanto ai contributi sociali, questi vanno
a finanziare il nostro sistema previdenziale. Tenuto conto
del recente innalzamento dell'età pensionabile, del
passaggio al sistema contributivo e del valore dei
coefficienti di trasformazione, una riduzione della
contribuzione comporterebbe l'insostenibilità del sistema
e priverebbe i più giovani della pensione. Ne tanto meno
è praticabile un incremento della contribuzione a carico
dei lavoratori, poiché finirebbe semplicemente col ridurre
ulteriormente le retribuzioni nette, con gli effetti sopra
descritti. L’ultima componente del costo è costituita
dall’imposizione fiscale sul lavoro dipendente. In Italia il
gettito di queste imposte va a finanziare la produzione di
importanti servizi pubblici. Agire su questa fonte di
finanziamento è possibile solo se – a parità di tariffe – si
riescono a garantire quanto meno gli stessi standard
qualitativi e quantitativi di servizi come la sanità,
l'istruzione pubblica, i trasporti, ecc. Ciò sarebbe
possibile solo attraverso la ripresa di una seria lotta
all'evasione fiscale, che permetterebbe di pagare a tutti
un po’ meno pagando tutti il dovuto, ed eviterebbe quei
fenomeni di concorrenza sleale che mettono seriamente a
repentaglio le imprese virtuose.
Dall’infelice sparata denigratoria sulle carrozze riservate
agli stranieri, l’accesso al lavoro negato in ATM a un
ragazzo migrante con l’assurdo richiamo alla sicurezza,
mentre
nella stessa ATM
entrano e
lavorano
tranquillamente i fautori di ronde della simbologia
fascista, sino al divieto per i figli di immigrati irregolari di
poter frequentare i centri estivi.
Il Comune di Milano, già nell’anno appena trascorso,
tentò una operazione discriminatoria attraverso una
circolare per l’iscrizione alle scuole materne; altri sono
intervenuti a sentenziare l’illegittimità del provvedimento.
Ci riprova oggi il Comune di Milano nel tentativo di
dividere i figli di cittadini italiani e migranti regolari dai
figli di migranti che regolari non sono, con il risultato che
ragazzi e ragazze uniti nel percorso scolastico sono
drasticamente divisi nel percorso socio educativo estivo.
Il Comune sta cercando con ogni mezzo di mettere
“ordine” in ciò che ordine non può avere:
la dinamicità e l’autenticità dei rapporti che con estrema
naturalezza
figlie
e
figli
riescono
a
viversi,
fortunatamente lontani dalla tentazione di istinti giocati
sulla diffidenza e la paura.
COSTO MEDIO (€) PER ORA DI LAVORO NEI
PRINCIPALI PAESI EUROPEI
Diffidenza e paura cavalcata dal nostro governo nel
tentativo di renderle principi dominanti, collettivi e
comuni. Guardandosi indietro non è rimasto molto della
Milano passata ma, se si osservano i ragazzi di oggi, ci si
accorge dei tanti vivi differenti colori di un variopinto
futuro.
Nostro è il compito di vigilare e difendere
opponendoci con ogni iniziativa alla cultura razzista della
diffidenza e della differenza, per un domani che
continuiamo a volere migliore.
Portogallo
Grecia
Spagna
ITALIA
Gran Bretagna
Germ ania
Finlandia
Olanda
Francia
Belgio
Svezia
Danim arca
Sportello Immigrati
0
5
10
15
20
25
30
35
Nadia Ferracini
4
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
SBB Cargo
SALARI LORDI (€) NEI PRINCIPALI PAESI
EUROPEI
Vi comunichiamo, con
soddisfazione, i risultati
delle elezioni. Ci limitiamo
a registrare con piacere come il lavoro svolto con
costanza e impegno in questi anni, dai simpatizzanti e
delegati della Filt-Cgil, abbia ricevuto un grande
riconoscimento (57,3 % delle preferenze e 7 seggi su 12
conquistati) da parte dei lavoratori di ogni categoria ed
impianto.
Portogallo
Grecia
Spagna
ITALIA
Francia
Irlanda
Finlandia
Svezia
Belgio
Questo risultato è per noi lo stimolo ad un impegno
ancora maggiore,
ad un ancora
maggiore ricerca
dell' unitarietà di
tutti i lavoratori e
di tutte le sigle
sindacali.
Olanda
Gran Bretagna
Germ ania
Danim arca
0
10.000
20.000
Fonte:
Elaborazione
Eurispes
Fonte:Elaborazione Eurispes su dati OCSE
30.000
su
40.000
dati
50.000
Eurostat
I grafici qui sopra mostrano come il costo del lavoro in
Italia si attesti al di sotto della media europea. A
livello aggregato l’Unione presenta valori decisamente
più elevati di Stati come il Giappone e gli USA al netto
delle retribuzioni. Ciò si spiega con l'esistenza di un
modello sociale comune, che contraddistingue gli Stati
del vecchio continente rispetto al resto del mondo.
Ridurre ulteriormente il costo del lavoro in Italia
vorrebbe dire abbandonare il modello sociale europeo,
cioè sottrarre al settore pubblico gli schemi di
sicurezza sociale e la produzione di importanti servizi,
con l’effetto di perdere parte della nostra identità e
mettere a rischio lo stesso processo di integrazione. E’
altresì vero che il sistema economico italiano necessita
di un recupero di competitività. Ma la stessa non può
essere ricercata attraverso l’abbattimento del costo
del fattore produttivo lavoro. L’unica via vera è quella
di seguire il percorso indicato dall'Agenda di Lisbona,
cioè investire sull’innovazione e sulla formazione, così
da costruire un sistema economico basato sulla
conoscenza e capace di aggiunge davvero valore a
beni e servizi prodotti dalle nostre imprese. Tutto ciò
inoltre si tradurrebbe in un aumento della produttività,
che condurrebbe i salari italiani verso il recupero del
divario retributivo sinora vissuto. L’evidenza empirica
conferma pienamente quanto appena detto. E’ infatti
facile constatare come i Paesi Scandinavi – che per
primi hanno seguito questo modello di sviluppo –
vantino
altissimi
livelli
di
competitività
pur
accompagnata da alti costi del lavoro.
I 6 candidati
della lista FiltCgil
sono
pertanto tutti eletti:
1.
Bisanti Claudio
2.
Casati Tommaso
3.
Demontis Mauro Emiliano
4.
Puzzovio Giuseppe
5.
Roda’ Sebastiano Roberto
6.
Settimo Francesco
Si rendono noti i seguenti risultati, consegnati dai
presidenti dei seggi EST e OVEST riuniti:
aventi diritto
252
quorum 127
votanti
172
voti validi
171
schede Bianche
0
schede nulle
1
I voti sono così ripartiti per lista:
Gianni Marcovecchio
ELEZIONI RSU SBB CARGO ITALIA
CISL
42
ORSA
29
CGIL
98
FAST
2
Visitate il nostro sito
www.filt.lombardia.it
Le nostre RSA hanno sempre spinto verso le elezioni
delle RSU per le motivazioni più volte esposte e
dichiarate; questa esperienza ha rappresentato per tutti
la prima volta e siamo certi che le inefficienze e le
difficoltà incontrate verranno fatte tesoro per gli anni a
venire.
E il sito Filt nazionale
www.filtcgil.it
Aggiornati con informazioni
in tempo reale su accordi e
novità sindacali
L' alta affluenza al voto (67,7%), nonostante non pochi
casi di malattia e di difficoltà legate all' incompatibilità
dei turni con gli orari dei seggi, dimostra ancora una
volta il seguito che le iniziative sindacali hanno in
azienda, così come l' eterogeneità della partecipazione
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Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
tra impianti e categorie. Dati, questi, che non potranno
essere tralasciati dalla direzione: queste elezioni hanno
consegnato alle RSU una vera rappresentatività
democratica, larga e diffusa. Nei prossimi giorni, dopo
che ogni OO.SS. avrà organizzato le sue fila, gli eletti
nella lista della Filt-Cgil definiranno unitariamente alle
altre i primi passi da muovere: dall' insediamento,
passando per complesse vicende vertenziali che
riguardano gran parte del personale, fino alla trattativa
per il contratto di secondo livello. In particolare il
rinnovo del contratto aziendale sarà da subito un
importante banco di prova per valutare la tenuta dell'
unitarietà sindacale, i nuovi equilibri e la reale
corrispondenza tra la volontà espressa dal voto dei
lavoratori e la sua rappresentanza.
120 SINDACALISTI
GIOVANI FERROVIERI
Millevoci
E’ giunto alla conclusione,
il corso nazionale per
giovani sindacalisti Filt-CGIL, e nella fase dei saluti è
sembrato opportuno riportare uno degli interventi di un
nostro collega del gruppo Lombardia..
<<Buongiorno a tutti voi, cari colleghi, e colleghe sono
Tundis Ennio, o “Bomber9”, per gli amici. Ho 33 anni e
lavoro presso l’ OMC di Voghera come Operatore alla
manutenzione, dal 22 febbraio 1999. Ho partecipato a
questo progetto formativo nel “Gruppo Blu, Lombardia,
Piemonte
e Liguria”.Volevo fare un ringraziamento
speciale a tutte le persone della FILT-CGIL che hanno
voluto e sostenuto questo corso. Personalmente questo
corso mi ha dato e regalato molto. Mi ha dato
la
“CONSAPEVOLEZZA”
di poter tutelare i diritti di
lavoratori e lavoratrici sotto l’aspetto contrattuale e
negoziale, dandomi elementi utili per capire e analizzare
le situazioni.Mi ha dato la “CERTEZZA” che la FILT-CGIL
vuole investire molto su noi giovani, ripartendo dai nostri
territori e arrivando nel cuore dei nostri posti di lavoro!Mi
ha dato dei punti di “RIFERIMENTO IMPORTANTI”: i miei
compagni e compagne di viaggio del Gruppo Blu
Lombardia” e non solo. Tutti i relatori, animatori che in
questi 3 mesi sono intervenuti e hanno partecipato al
successo di questo corso. Mi ha regalato nuovamente la
curiosità di leggere, conoscere e sapere, e di non dare
mai nulla per scontato. Ed ora che la fase didattica è
conclusa volevo usare una piccola metafora calcistica
che i miei compagni del “Gruppo Blu Lombardia”
conoscono: insomma dal punto di vista calcistico, è come
se la Società (FILT-CGIL) con tutta la dirigenza e il
presidente, fossero scesi nel nostro spogliatoio, parlato a
lungo con i ragazzi, prima del fischio d’inizio, (noi 120
giovani sindacalisti), facendogli capire il significato e
l’importanza della partita che si andrà a giocare, con i
lavoratori. Ora bisognerà scendere in campo da subito
nel nostro territorio e dimostrare prima a noi stessi e poi
ai lavoratori che il Sindacato e pronto e preparato per
giocarsi questa partita alla pari con tutte le forme di
lavoro nuovo, che stanno inevitabilmente arrivando,
pronto a garantire sicurezza e stabilità del lavoro stesso.
Ed è solo in questo modo che potremmo far crescere la
consapevolezza che il sindacato è utile e conviene e
vincere questa benedetta partita oggi puntando alla
vittoria del campionato domani!! GRAZIE!>>
La trattativa in corso ci consegna partite molto
complesse che vanno dalla conquista di una normativa
sugli orari di lavoro finalmente adeguata alle
caratteristiche delle nostre mansioni, ad un necessario
adeguamento salariale alla luce dell' evoluzione dell'
azienda, ad una maggiore rappresentatività di tutte le
categorie nel contratto aziendale, alle complesse e
delicate richieste aziendali ( condotta ad agente solo
e condotta svizzera ) che metteranno sotto pressione
personale, delegati ed OO.SS. In questo quadro, la
piattaforma redatta nei mesi scorsi e consegnata all'
azienda diventa lo strumento concreto per compattare le
fila in vista del confronto con la controparte. Ci
auguriamo che le potenzialità insite nella nuova squadra
di delegati sindacali siano sfruttate appieno da subito
nell' interesse generale di tutti i lavoratori.
RSU SBB-Cargo Italia Filt-Cgil
QUALE FUTURO?
Appalti
Ferroviari
In questi giorni i
lavoratori
degli
appalti ferroviari vivono una situazione che hanno già
vissuto sette anni fa, con l’unica differenza che, questa
volta, TRENITALIA ha inserito nella gare di appalto una
clausola sociale che obbliga le aziende vincitrici
all’applicazione del contratto delle Attività Ferroviarie e il
mantenimento dell’occupazione per tutti. Il problema
nasce dal fatto che la maggioranza delle aziende che
fanno capo alla F.I.S.E. (Assofer) non hanno voluto
sottoscrivere il protocollo d’intesa ha le aziende del
trasporto e le OO.SS. Inoltre la FISE ha disdettato
l’accordo di Confluenza che vedeva l’applicazione del
CCNL Attività Ferroviarie.
Per la Lombardia hanno partecipato al corso:
La mobilitazione dei lavoratori è ormai necessaria per
ricordare alle aziende che gli stessi non sono merce di
scambio ma risorsa che permette loro di esistere.
I lavoratori degli appalti hanno la stessa dignità di tutti
gli altri dipendenti e non sono disposti a subire le
angherie di chi li vuole versare per i propri interessi.
A tal proposito le federazioni dei trasporti unitarie, con il
consenso di tutti i lavoratori degli appalti, dovranno
procedere a mettere in campo iniziative tese a
salvaguardare i diritti e tutele conquistati negli anni dal
settore servizi ferroviari.
Antonio Serra
6
BAROSSELLI EMANUELE
OPERATORE MANUTENZIONE DTR
OMV FARINI
CAPUANO ROBERTO
OPERATORE CIRCOLAZIONE PAX
MANOVRA M.CLE
CATTANEO MARCO
CIRACI’ LUIGI
MACCHINISTA DTR
MACCHINISTA DTR
ITR M.P.GARIBALDI
ITR BRESCIA
CUCCURULLO VALERIA
CAPOTRENO DTR
M.P.GARIBALDI
D’AMATA EMILIANO
MACCHINISTA DTR
ITR BERGAMO
FUMAROLA ANNA
NOCERA STEFANO
PIERO CRISTINA
RAIMONDO SALVATORE
RUGGIERO GUGLIELMO
MACCHISTA CARGO
CAPOTRENO DTR
CAPOTRENO DTR
MACCHINISTA PAX
OPERATORE MANUTENZIONE
ICC M.SMISTAMENTO
IDR M.P.GARIBALDI
IDR LECCO
ITP M.CENTRALE
OMC VOGHERA
TUNDIS ENNIO
OPERATORE MANUTENZIONE
OMC VOGHERA
MARCOVECCHIO GIANNI
RICCARDI GIOVANNI
VOTTA GIOVANNI
CAPOSTAZIONE RFI DCM
OPERATORE MANUTENZIONE RFI DCI
CAPOTRENO DTR
STAZIONE DI CODOGNO
IE CARNATE
IDR MANTOVA
TRIPODI SARA
SPECIALISTA TECN COMMERCIALE
BIGLIETTERIA M.CLE
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
anche questi moduli suddivisi prima in
M.40/DCO o M. 40/ PS ”Posto Satellite” e
che erano addirittura 9 sono stati ridotti a
2, con nuova denominazione TELEC
”telecomando” e con gli stessi criteri
enunciati sopra.
LA MODULISTICA UTILIZZATA PER
LA RIPRESA DELLA MARCIA DEI
TRENI (In caso d’anormalità agli
apparati di controllo/ gestione
della circolazione)
Inoltre, con disposizione emanata da RFI a
ottobre 2008, si è stabilito che il personale
di accompagnamento (Capotreno) ed il
personale
di
condotta(Macchinista)
quando
percorrono una linea in telecomando o una linea a
dirigenza locale devono essere in possesso dei relativi
moduli M.40 /TELEC o M. 40/D.L, che prima erano
collocati in prossimità del segnale in apposita
cassetta.
Come
noto,
i
segnali
permanentemente luminosi ubicati in
piena linea e nelle stazioni svolgono la funzione
principale di fornire da terra al macchinista le
indicazioni atte a regolare la marcia dei treni. In
breve, essi danno queste informazioni principali: via
libera senza riduzione di velocità massima, via libera
con riduzioni di velocità prefissate, via libera con
avviso di via impedita e, quindi, arresto.
Per agevolare, dal punto di vista operativo, le
incombenze del personale dei treni si è provveduto
ad implementare e a riunire nel “Fascicolo di moduli
di prescrizioni fisse ai treni” la modulistica necessaria
che è stata consegnato a tutto il personale
interessato.
I treni fermi ad un segnale disposto a via impedita
non possono riprendere la marcia se non
espressamente
autorizzati.
L’autorizzazione
a
superare un segnale luminoso disposto a via impedita
può essere impartita da dispositivi secondari che si
trovano applicati sugli stanti dei segnali stessi, come
le lettere luminose P, D, A accese a luce fissa o
lampeggiante oppure come i segnali d’avvio/
avanzamento accesi anch’essi a luce fissa o
lampeggiante.
Ogni fascicolo si compone di 5 moduli numerati
progressivamente, da compilare a decalco: in ordine
progressivo M. 40 TELEC 1 (BA), M. 40 TELEC 1
(BCA), M.40 DL (BA) e M.40 DL(Bm/Bca/Btel).
Nella copertina di testa di colore “Carta da zucchero”,
deve comparire il nome dell’impianto consegnatario,
il numero progressivo
dell’impianto e l’anno di
riferimento insieme al
nominativo
dell’agente
ricevente.
Questi dispositivi secondari informano il macchinista
che è in atto un
degrado dei sistemi di
sicurezza implementati
per regolare la marcia
dei treni e per questo
lo
stesso
può
riprendere
la
corsa
mediante
una
procedura standard che
impone
pesanti
limitazioni di velocità.
Per terminare questa
introduzione al tema
principale bisogna dire
che non tutti i segnali
luminosi sono dotati di
questi
dispositivi
secondari. Ecco, in caso
di segnale luminoso
c h e
r i m a n e
anormalmente a via
impedita per guasto o
altra anormalità in atto si attiva un terzo livello di
marcia degradata che consiste in un’autorizzazione al
movimento che viene consegnata o trasmessa
mediante una specifica modulistica.
In buona sostanza con
questa
iniziativa
vengono superati di fatto
tutte
quelle
difficoltà
operative
che
si
realizzavano
in
condizioni
meteo
avverse. Oppure.
In particolari quando
l’agente
doveva
scendere dal treno sulla
massicciata e recarsi alla
garitta, in vicinanza ai
segnali, per ritirare la
relativa modulistica e
compilarla (in contatto
telefonico con il DM/DCO che svolge sempre le
funzioni di trasmettitore) in condizioni precarie.
Adesso, a treno fermo, l’operatore può ricevere le
prescrizioni comodamente seduto sul banco di guida
del treno tramite CAB/RADIO o cellulare di servizio,
ovvero in un ambiente illuminato, comodo, al riparo
delle intemperie o come si dice adesso ergonomico.
I moduli di prescrizione ( M. 40/D.L. o M. 40/TELEC)
che sono utilizzati per notificare al Macchinista e al
Capotreno le condizioni di ripresa della marcia,
devono rispondere anch’essi a requisiti di uniformità e
omogeneità
per
scongiurare
la
più
remota
ripercussione negativa nei riguardi della sicurezza
d’esercizio.
Il fascicolo dei moduli, in dotazione al personale dei
treni, acquista la sua funzione primaria , quando le
prescrizioni di movimento debbono essere trasmesse
a distanza. Per esempio, nelle linee a dirigenza locale
sono comparsi in questi anni i segnali plurimi delle
grandi stazioni e tali segnali, in caso di guasto, si
possono trovare a distanza di alcuni chilometri dalla
postazione in cui si trova il DM oppure nelle linee in
telecomando i segnali che presentano il guasto si
possono trovare a centinaia di chilometri di distanza
dalla postazione dell’operatore centrale. Ecco alcuni
dei motivi che fanno assumere un ruolo primario alla
dotazione di questo fascicolo.
Per questo, in questi ultimi anni, sono andati a
regime diversi progetti di semplificazione della
modulistica utilizzata: i moduli M. 40 delle linee
gestite a Dirigenza Locale sono stati ridotti da 6 a 2 e
sono stati differenziati solo in base all’attrezzaggio
tecnologico della linea percorsa dal treno come del
resto è stato fatto per i moduli M. 40 delle linee/
impianti gestite in Telecomando da un posto Remoto
dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) o dal
Dirigente Posto Centrale per gli impianti satellite;
Andiamo, ora, ad
7
analizzare
a chi compete la
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
ricezione/compilazione della modulistica. Devo fare una
premessa: sulle linee in telecomando assume un ruolo
fondamentale per la sicurezza dell’esercizio la figura
dell’agente treno che è, in breve, il delegato del
movimentista. Per limitarci ai treni della Direzione
Regionale, diciamo subito che normalmente questa
funzione viene svolta dal Capotreno salvo il caso delle
linee a doppio binario munite di blocco automatico dove
tale funzione passa al macchinista ad eccezione di
servizio svolto ad Agente Unico o Solo. Rimane scontato
che in tutti i casi dove il Capotreno non è presente sul
treno come ad esempio i treni di materiale vuoto, ovvero
gli invii dei materiali senza servizio commerciale tale
funzione viene assorbita dal macchinista.
INTERVISTA AL D.G. GRUPPO FNM
GIUSEPPE BIESUZ
In questo numero ho avuto il piacere di intervistare un
Dirigente Aziendale di rilievo, si tratta di Giuseppe Biesuz
Direttore Generale del Gruppo Ferrovie Nord.
Le domande dell’intervista sono anche il frutto della
sintesi di un forum promosso dalla Filt con il lavoratori
FNM avente come oggetto:le 10 domanche che faresti al
tuo D.G Dott Biesuz?.
Chi è Giuseppe Biesuz? Ci racconti in brevi passaggi
la sua vita.
Per concludere questa breve disamina sui moduli
bisogna rimarcare il fatto che l’utilizzo degli stessi deve
avvenire con queste modalità:
•
Nelle linee in telecomando quando l’agente treno
è il macchinista, dopo la compilazione da parte
dello stesso, deve risultare il nome del DM/DCO
che ha notificato le prescrizioni e la firma del
macchinista stesso nel campo
“Agente
Ricevente” su entrambe le copie. Sulla “Copia per
il Capotreno” che rimane allegata al blocco, lo
spazio relativo al macchinista deve essere
barrato. Quando l’agente treno è il Capotreno,
dopo la compilazione del modulo da parte di tale
agente e la consegna della copia al Macchinista,
sulla”Copia per il Capotreno” che rimane allegata
al blocco, deve risultare il nome del DM/DCO che
ha notificato le prescrizioni, la firma del
Macchinista e la firma del Capotreno nel campo
“Agente Ricevente”.
•
Nelle linee a dirigenza locale la compilazione del
modulo è a cura del Capotreno che firma in
corrispondenza del campo “Agente Ricevente”
che ne consegnerà copia al Macchinista. Sulla
“Copia per il Capotreno” che rimane allegata al
blocco, deve comparire il nome dell’”Agente
Trasmittente” che ha notificato le prescrizioni, la
firma del Macchinista (sui treni senza Capotreno
questa firma non occorre) e la firma del
Capotreno nel campo “Agente Ricevente”.
•
<<Sono nato 46 anni fa in Svizzera. Sono figlio di
emigranti vengo dal Veneto. Mi sono laureato nel 1962 in
Economia e Commercio a Venezia. Ho cominciato la mia
carriera manageriale soprattutto in un contesto privato,
occupandomi di logistica per i primi anni, poi mi sono
occupato di grandi gruppi industriali come Bialetti
Industrie. Sono stato poi chiamato in occasione della
ristrutturazione e il rilancio di un grande Gruppo in crisi,
il Gruppo Finmek. Prima come Amministratore Delegato e
poi come incaricato dal Ministro Scajola per la direzione
generale in amministrazione straordinaria. Poi attraverso
alcune iniziative imprenditoriali personali sono arrivato
alla direzione generale del Gruppo FNM il 4 luglio 2008.
Sono sposato, ho 3 figli: 2 femmine e un maschio in età
adolescenziale tra i 14 e i 17 anni, che mi fanno
disperare..purtroppo sono un padre poco presente perché
è evidente che i miei impegni mi costringono a passare
diverso tempo in ufficio.>>
Mi racconti un po’ la sua giornata tipo
<<La mia giornata tipo inizia molto presto. Arrivo molto
presto in azienda e passo gran parte della mia giornata
nella gestione della squadra, del team che ho individuato
per la gestione di questo Gruppo. Credo molto nella
collegialità della gestione e nel principio della delega, di
conseguenza credo molto anche nei controlli che devono
essere fatti. Proprio per questo motivo sono molto
presente in azienda e nei processi.>>
Proprio in merito a quanto appena detto, come
crede debba essere un team vincente?
La “Copia per il Macchinista” compilata in
originale dovrà essere consegnata dal Macchinista
a fine servizio insieme ai restanti documenti del
treno, mentre la “ Copia per il Capotreno”,
compilata a decalco, resta allegata al blocchetto.
<<Per funzionare un Team deve avere delle
caratteristiche:, la prima è credere tutti in un progetto
senza riserve e la seconda ne è conseguenza della prima,
ovvero grande coesione del Team rispetto la
raggiungimento del risultato. Un Team vincente non ha
solo degli obiettivi ma anche
l’ interesse affinchè
vengano raggiunti, e per farlo è necessario farsi misurare
ogni giorno. Il team deve essere trasparente
interdisciplinare e, come dicevo prima, capace di
raggiungere i risultati. Il controllo e la misurazione di
ogni singolo manager sono gli unici strumenti che si
hanno per la verifica del raggiungimento degli obiettivi
prefissati. La parola manager, viene dall’inglese e vuol
dire “gestire”, il manager dunque è colui che si assume la
responsabilità e deve essere capace di portare questa
responsabilità fino in fondo. Uno dei concetti a me molto
cari è che il manager definisce il destino dell’azienda.
L’azienda, nel bene o nel male , non è mai condizionata
dalla propria forza lavoro ma è condizionata dal
comportamento di chi la dirige.>>
Alberto Furregoni
Ci presenti in breve il Gruppo FNM..
<<Il Gruppo FNM è una Holding industriale quotata in
borsa, la cui maggioranza assoluta è di Regione
Lombardia. Il core business è quello di migliorare il
8
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
trasporto dei viaggiatori, dei pendolari e studenti
nell’area Lombardia. Comprende una serie di società
che controlla e che non fanno parte del core business
ma lo integrano. Tra queste: società che si occupano di
energia, società che si occupano di mobilità sostenibile,
società che si occupano di trasporto su gomma (e che
quindi integrano a valle e a monte il trasporto
ferroviario) e società che si occupano di marketing e
comunicazione. Per dare qualche numero sul trasporto
persone, Le Nord trasportano circa 150 mila viaggiatori
al giorno, 53 milioni all’anno. La rete che gestiscono è
lunga 320 km di cui 213 nel ramo di Milano.
Disponiamo di 120 stazioni di cui 78 sul ramo Milano.
nostri concorrenti di Trenitalia che applicano quello delle
Attività Ferroviarie. Comunque si tratta di assunzioni a
tempo indeterminato.>>
Il Gruppo FNM si inserisce in un mercato come
quello lombardo, dove è presente un concorrente
partner come Trenitalia? Cosa può dire in merito a
questo vettore?
<<Beh, ognuno deve parlare di casa propria,e pensare
alle proprie criticità che già sono tante. L’unica cosa che
posso dire è che ho una grande stima dell’Ing Moretti e
dell’Ing Soprano.>>
Parliamo un po’ di sicurezza: quale è l’approccio
aziendale rispetto a questo tema, in particolare mi
riferisco alle aggressioni al personale?
L’offerta è di oltre 800 corse al giorno. Disponiamo di
130 convogli in comodato d’uso da Regione
Lombardia.>>
<<La sicurezza è un focus anche per noi, noi abbiamo
due obiettivi di fondo: da un lato garantire ai nostri
clienti la possibilità di utilizzare in maniera serena il
servizio pubblico, il secondo obiettivo, ma non di minor
importanza è quello di garantire una qualità del lavoro ai
nostri dipendenti in linea con quello che deve essere un
lavoro sicuro, in qualsiasi circostanza. Siamo, credo
anche gli unici, a porre un focus preciso su questo.
Abbiamo istituito un accordo con la
Polfer per la presenza di agenti a
bordo treno e nelle stazioni. Dalle
nostre rilevazioni,a differenza di
quanto si possa pensare la maggior
parte delle aggressioni avvengono
negli orari di morbida e le giornate
più critiche sono quelle del weekend
e del venerdì
sera. Abbiamo
intensificato i controlli in quei giorni e
in quegli orari. Le linee più critiche
sono la Saronno-Varese Di prossima
apertura sarà un presidio Polfer nella
stazione di Saronno. Sono state
installate circa 1000 telecamere per
le operazioni di sorveglianza con un
posto centrale di movimento a
Saronno controllato 24h su 24.
Può anticiparci qualcosa rispetto le prospettive di
sviluppo dell’Azienda?
<<Si certo, da un lato ci sono gli investimenti nel
rinnovamento parco-treni. Regione Lombardia ha
finanziato l’operazione investendo in più riprese 800
milioni di euro. Il rinnovamento interessa il servizio
regionale e suburbano attraverso 78 nuovi treni TSR, di
cui 2 finanziati direttamente dal
Gruppo FNM. Per il servizio
Malpensa Express verranno
introdotti 6 nuovi treni aeroportuali.
Per il servizio Brescia-Edolo
verranno introdotti 10 nuovi treni
diesel. Inoltre Ferrovie Nord sta
gestendo come stazione appaltante
la gara attualmente in corso per
l’acquisto di 11 treni per la linea
Milano-Molteno-Lecco. Questo piano
di rinnovamento generale del parco
rotabili porterà nel 2010 a
possedere una flotta di età inferiore
ai 10 anni in media.
Dall’altro lato è importante anche lo
sviluppo della produzione, il nostro
obiettivo è di aumentare il trasporto
passeggeri, aumentando i treni-km
verso il sud della regione: oggi arriviamo a Milano
Rogoredo ed entro la fine dell’anno arriveremo a Lodi e
Pavia.
Questo accordo con la Polizia
ferroviaria ha portato alla
realizzazione di un posto-presidio presso la stazione di
Varese inaugurato dal Ministro Maroni e dall’Assessore
regionale Cattaneo.
Dall’altro lato stiamo vagliando l’ipotesi di sviluppo sulla
media e lunga percorrenza
attraverso accordi
internazionali che ci porteranno da Dicembre in avanti a
gestire per conto di Deutsche Bank e OBB le linee dal
Brennero verso Milano. La nostra è solamente una
cooperating agreement che vede noi solo come
trazionisti ovvero fornitori di servizio in Italia. Un
servizio che è gestito interamente dai nostri partner
stranieri. Queste appena illustrate sono le due linee di
sviluppo che ci siamo posti.>>
Abbiamo poi ulteriormente implementato la nostra
capacità di controllo attraverso un contratto con una
società di polizia privata che nei giorni di venerdì, sabato
e domenica presidia le stazioni di Cadorna, Saronno,
Novara, Varese, Bovisa e Domodossola. Questi agenti
supportano il nostro personale viaggiante qualora si
verifichino situazioni di potenziale pericolo sui treni. E’
un’iniziativa che ha avuto dei risultati in termini di
diminuzione di aggressioni, ma anche in termini di
situazioni critiche, di controversie che grazie alla
dissuasione da parte di questi agenti tendono ad
affievolirsi. Non abbiamo voluto che questa polizia fosse
dotata di armi perché vogliamo arrivare a dissuadere le
persone a comportarsi male e a commettere atti
vandalici.
Perfetto, grazie. Quando si parla di sviluppo ed
investimenti si parla anche di forza lavoro. Sono
di questi giorni le selezioni in Ferrovie Nord. In
che ambito verranno inseriti questi nuovi
lavoratori?
<<Non c’è dubbio che la crisi abbia spinto un maggiore
utilizzo dei mezzi pubblici, e quindi abbia portato un
incremento della domanda e quindi della produzione di
mobilità. Le assunzioni di circa 300 persone, a regime,
di cui circa 40 macchinisti sono in parte dovute
all’aumento della produzione sia del traffico regionale
sia del servizio internazionale che andremo a erogare.
Questo porterà all’abbassamento dell’età media del
personale. Assumeremo secondo le regole del CCNL che
per noi è quello degli Autoferrotranvieri, a differenza de
Abbiamo investito nel triennio 2005/2008 6 milioni di
euro sulla sicurezza. E il grado di percezione della
sicurezza da parte del cliente è aumentato del 7% nel
secondo semestre 2008.>>
E i lavoratori? Hanno maturato una percezione dei
numerosi e lodevoli sforzi aziendali rispetto a
questo tema?
<<I lavoratori, devo dire, che si sentono molto protetti,
ma hanno soprattutto l’Azienda dietro, tanto che la
9
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
nostra decisione è stata quella di costituirci parte civile
in ogni processo che dovesse vedere coinvolto qualcuno
dei nostri uomini o che riguardi qualsiasi atto di
vandalismo.>>
Il servizio è particolarmente apprezzato, il 14 Dicembre
di quest’anno ci sarà il raddoppio a Castellanza che ci
consentirà di ridurre in maniera importante la
percorrenza sulla tratta Cadorna-Malpensa, fino a meno
di 30 minuti.
Quando si parla di sicurezza bisogna parlare
anche dei convogli. Capita spesso di prendere il
passante e devo dire che i convogli non sono
sempre in ottimo stato.
Il Nostro concorrente e amico Trenitalia, svilupperà, in
linea di principio la relazione Milano Centrale-Malpensa,
perché è giusto che l’Alta Velocità sia collegata
all’Aeroporto. E’ una relazione sulla quale non ci tiriamo
indietro, saremo interessati a gestirla anche noi che
abbiamo una maturata esperienza in questo ambito.>>
<<Nonostante gli ingenti investimenti nel parco rotabili
è un grosso problema il vandalismo sui treni. Dal un
lato c’è la necessità di presidiare di più: questi atti
avvengono in linea di principio ma non solo, nel
momento in cui il materiale viene portato in deposito.
Stiamo cercando quindi di monitorare i depositi anche
di notte attraverso un sistema di videocamere ad
infrarossi. Certo è anche che questi atti avvengono
anche
all’interno
del
convoglio.
E’
opportuno
intensificare i controlli anche se in questo caso è più un
problema di senso civico. Mi permetto di lanciare una
provocazione sul Vostro giornale: “vorrei che qualcuno
mi aiutasse a calcolare quanto vale in termini di Pil la
mancanza di senso civico in Italia!!”. Credo che una
delle cose che dovremo fare in futuro è di natura
didattica, di recupero del senso civico. Bisogna spiegare
che se si vuole un servizio adeguato, un treno che arrivi
in orario, ci deve essere senza dubbio dietro un’impresa
in grado di gestire il servizio ma ci deve essere dall’altra
parte un comportamento del viaggiatore adeguato, che
permetta di poter gestire il servizio al meglio.>>
Tra i vari interlocutori aziendali del Gruppo, come
considera il sindacato?
<<Guardi, io se non è cambiata negli ultimi giorni la
concezione, sono sempre stato considerato un amico del
sindacato. Ho un grande rispetto del sindacato e ritengo
che un sindacato forte all’interno dell’azienda sia
assolutamente indispensabile per la gestione delle
relazioni industriali. Stiamo da tempo studiando un
accordo sindacale, che speriamo essere in dirittura di
arrivo che consenta di aumentare la produttività del
lavoro e la sua elasticità. Perché noi dobbiamo tenere
conto che una delle più grandi sfide che abbiamo davanti
è quella di ridurre il costo del servizio offerto, in quanto
la finanza pubblica non può crescere all’infinito, il sistema
delle tariffe è bloccato, e quindi quando tutte queste
variabili sono bloccate si può lavorare solo sulla riduzione
del costo del lavoro senza andare ad inficiare sui diritti
acquisiti dei lavoratori. Bisogna dunque lavorare
sull’aumento della produttività.>>
Che percezione pensa abbiano i dipendenti della
propria Azienda e del Management? E i pendolarifruitori del servizio?
La mia è solo una domanda provocatoria..Ma con
questa richiesta di aumento della produttività,
riusciranno ad andare in vacanza i lavoratori nel
periodo estivo?
<<I
nostri
dipendenti
hanno
una
percezione
sostanzialmente sbagliata ed hanno bisogno-e qui non
ho paura di dirlo- di fare un cambiamento culturale a
360° rispetto a prima. Qui la ferrovia non è più il
movimento dei treni ma il movimento dei passeggeri. Il
Cliente è al centro di tutti gli interessi dell’azienda. Lo
scriva in grassetto, la prego: tutti i driver che devono
portare avanti le politiche del Gruppo devono essere
incentrati sulla soddisfazione del Cliente.
<<I nostri lavoratori sono sempre andati in vacanza
sereni, hanno ottenuto anche a livello aziendale il
preaccordo sul nuovo contratto della mobilità. In queste
settimane è stata liquidata la vacanza contrattuale e si
procederà agli aumenti. Noi consideriamo un patrimonio
i nostri lavoratori. Però vogliamo che capiscano che è
necessario l’aumento della produttività.>>
I pendolari hanno una percezione del servizio che inizia
a migliorare, capiscono quali sono gli sforzi che stiamo
facendo. Secondo l’analisi di customer satisfaction del
primo semestre 2009 la percezione della qualità del
servizio migliora. Naturalmente abbiamo ancora
bisogno di alcuni passaggi fondamentali che faremo
ponendo sempre al centro delle nostra politiche: il
Cliente.>>
E per ultimo..le chiedo cosa pensa del contratto
unico? Dal punto di vista aziendale crede possa
essere un’opportunità per limitare le controversie
con i lavoratori garantendo maggiori tutele o crede
che venga vissuto come un limite?
<<Il contratto unico è una strada che molti hanno
tentato di percorrere ma si sono fermati. Oggi se c’è un
valore vero è la specializzazione e la specificità
dell’attività che si svolge. Il TPL non è il trasporto della
medio lunga percorrenza e non è il trasporto delle merci,
è una cosa specifica che merita di avere un contratto
specifico per questo settore. Non dico che il contratto
giusto sia quello degli Autoferrotranvieri come non mi
permetto di dire che quello giusto sia quello delle attività
ferroviarie. Io sono convinto che serva un contratto per il
trasporto pubblico regionale.>>
La domanda di mobilità è legata molto al
territorio. E la Lombardia è una regione in
continuo sviluppo. E’ di recente l’apertura della
fermata ferroviaria Rho-fiera in prospettiva della
avvento di Expo 2015. Tale avvento porterà
sicuramente un incremento della domanda di
mobilità, anche nei servizi di collegamento con
Malpensa. Ci parli del Malpensa Express.
<<Noi oggi abbiamo recuperato il de-hubbing di Alitalia
su Malpensa. Nel trasporto da Cadorna a Malpensa
abbiamo recuperato la perdita del secondo semestre
2008 in termini di viaggiatori e anzi fino ad oggi
abbiamo registrato un 1,5% in più di trasporto rispetto
al 2008. Stiamo portando più passeggeri di quando
c’era Alitalia a Malpensa. E questo in armonia con i
piani che sta portando avanti, a mio avviso in maniera
molto puntuale, la SEA. Questi sono forse i mesi
migliori per noi, nei mesi estivi è risaputo che il traffico
aumenta. In ogni caso vorremmo arrivare alla fine
dell’anno con un buon risultato, in crescita rispetto agli
anni precedenti.
L’intervista si conclude qui, spento il registratore, saluto
il Dott. Biesuz e i collaboratori presenti. Lo ringrazio per
la disponibilità ad affrontare temi molto attuali e a cuore
ad una vasta platea di soggetti. Tornando a casa rifletto
su quanto sentito, il punto di vista di un Dirigente di un
grande gruppo come FNM, e traggo le mie personali
conclusioni: Il confronto e la libera circolazione delle idee
sono le fondamenta per il dialogo!! Alla prossima!!!
Sara Tripodi
10
Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009
Gruppo
FNM
Gruppo
FNM
LA SICUREZZA FERROVIARIA, DLGS 81/2008 E
FERROVIENORD BOLLE DI SAPONE
CERTIFICAZIONI VOLONTARIE DELL’AZIENDA
In questa azienda del gruppo continua il gioco dello
scaricabarile. Imperterrita si persegue la strada della
riduzione dei presenziamenti delle stazioni sia per i DM
che per gli impiegati di stazione. Uno strano balletto delle
cifre segnala un’ eccedenza di organico nei DM che mal si
concilia con il numero elevato delle sospensioni
(straordinario) del settore. La gestione dei turni palesa
inoltre una mancanza di regolamentazione diventata
insostenibile. La comunicazione dei turni sul disponibile
avviene sempre dopo le 10.00 del mattino e i turni
mutano all'ultimo minuto.
Nel corso dell’anno 2008 la struttura della FILT-CGIL, i
suoi dirigenti, il Coordinatore Interaziendale, i delegati e
gli RLS, hanno avuto modo, segnalando e denunciando le
inadempienze, di portare alla luce la vera tragica
condizione dell’organizzazione aziendale su tutto ciò che
concerne la sicurezza ferroviaria, l’antinfortunistica, la
security e più in generale la salute dei lavoratori e come
queste sono state gestite in ottica di organizzazione.
Sebbene possiamo evidenziare alcuni miglioramenti a
livello di interventi puntuali, la stessa cosa non possiamo
affermare in merito all’organizzazione. Prendiamo atto
che la direzione generale è stata sensibilizzata a tal
punto da essere indotta a creare una struttura
direzionale con il compito di poter meglio soddisfare gli
adempimenti normativi e le conseguenti applicazioni. Ciò
è significativo in quanto, tentando di trovare un diverso
modello di gestione delle tematiche, evidenzia quanto sia
stato “sterile” il modello scelto precedentemente e
quanta ragione avevamo nell’evidenziarlo. In questo
senso ci permettiamo di sottolineare che la nostra
attenzione al nuovo gruppo di lavoro in seno a questa
branca direzionale sarà costantemente monitorato e
talvolta anche stimolato alla cooperazione con i lavoratori
e le loro rappresentanze, soprattutto in ottica della
risoluzione dei problemi.
Nelle giornate "calde" di ferragosto e “natale” capita
spesso di assistere alla assegnazione di turni in
"coabitazione" giustificati dalla necessità di nascondere
eventuali disponibilità, questo per non stimolare richieste
di congedo (ferie). Un chiaro progetto di rilancio non è
stato avviato e la rassegnazione lascia il posto all’arte di
arrangiarsi, tanto prima o poi "adda passà a nuttata".
L'implementazione del sistema DCO avrebbe potuto
essere uno spunto per rivitalizzare un comparto, quello di
DM
e
degli
OLI
attraverso
una
rivalutazione
professionale, invece si è solo pensato alla riduzione del
costo del lavoro e alla compressione delle carriere,
contando di poter semplicemente sfruttare la forza
lavoro.
La vicenda degli OLI è la testimonianza vivente di un
fallimento progettuale ed organizzativo, un progetto nel
quale anche alcuni pezzi di azienda iniziano a non
credere più. La ristrutturazione tecnologica non ha
portato quel risultato che tutti avevano invocato: le
biglietterie si chiudono e non si svolgono ancora
considerazioni nè sulla ricaduta del carico di lavoro
aggiuntivo per il personale dei treni, nè in merito
all’assistenza alla clientela alle prese con emettitrici
automatiche ripetutamente guaste, nè sulla diminuzione
degli introiti della vendita dei recapiti di viaggio.
Probabilmente le biglietterie non sono poi cosi tanto
improduttive e si potrebbe scoprire non del tutto
economico chiudere lo sportello. I turni di lavoro tornano
ad essere quelli degli anni 60 (tornando ai tempi
dell'assuntore).
La CGIL vuole e deve poter partecipare alla costruzione
di un’azienda più sicura sotto tutti i profili; se anche
questo è il vero obiettivo dell’azienda, non avremo alcuna
difficoltà a percorrere insieme la stessa strada. Se invece
l’intento aziendale è quello di dare una lustrata alla sua
facciata, non ci sottrarremo al duro confronto ed alle
critiche.
Alessandro Donnarumma
Anche la gestione e la programmazione del Comando
personale non è immune da critiche. Vanno ricercate
delle regole a tutela e copertura dei lavoratori, questa è
una battaglia di civiltà del lavoro nel rispetto dei ruoli ed
anche a garanzia del servizio che intendiamo offrire ai
pendolari. L’invito che rivolgiamo ai nostri iscritti e a tutti
i lavoratori del settore è di avere una attenta e maggiore
considerazione del proprio ruolo in azienda.
Massimo Rossoni
11
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
per il sanitario nella misura dello 0,85% e del non
sanitario nella misura dello 0,50% al netto delle ritenute
di legge riscontrabile sul CUD personale.
Gruppo
FNM
ELEZIONI ENTI: ECCO I NUMERI!!
CRA
%
Prima di illustrare l’andamento delle elezioni degli Enti
del Gruppo FNM, è opportuno spiegare ai non addetti ai
lavori di che enti si parla:
CRAL - Circolo ricreativo aziendale
Il CRAL è un centro permanente di vita associativa per i
dipendenti, una opportunità di aggregazione, di
promozione ed organizzazione di attività culturali,
sociali, turistiche, sportive e ricreative, dei lavoratori.
Tutti i lavoratori attivi sono iscritti e non versano
nessuna quota, i pensionati ex dipendenti possono
aderire volontariamente versando
un contributo
tessera annuale di 30€.
Il Fondo Pensione è lo strumento tecnico individuato
dal
legislatore
per
realizzare
la
pensione
complementare, aggiuntiva rispetto a quella erogata
dagli enti pensionistici obbligatori (Inps). Il Fondo FNM
si è costituito prima del D.L. 124/93, infatti nasce per il
Ramo Milano nell’aprile del 1992, e per il Ramo di Iseo
nell’ottobre del 1992. Lo scopo del Nostro Fondo
Pensione è quello di garantire prestazioni pensionistiche
aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie erogate
dall’INPS. Le Fonti Istitutive del Fondo Pensione FNM
sono state FILT/CGIL – FIT/CISL – UILT/UIL e l’azienda
FNME. A seguire hanno aderito FAISA/CISAL e CoMU.
(ora OrSA Ferrovie). Tutti i lavoratori attivi ricevono un
contributo aziendale pari al 3% della retribuzione
normale (accordo sindacale), inoltre gli ulteriori
versamenti sono stabiliti da leggi, da accordi nazionali
e aziendali. I pensionati ex dipendenti possono
mantenere la posizione di iscritti al fondo, se hanno
maturato un anno di iscrizione e proseguire nei
versamenti con i relativi benefici.
CASSA
FILT/CGIL
24,49 %
29,13 %
INTEGRATIVA
31,13 %
FIT/CISL
37,07 %
33,29 %
33,86 %
UILT/UIL
22,77 %
20,42 %
20,72 %
FAISA/CISAL
8,16 %
7,74 %
7,63 %
OrSA MU
7,51 %
9,43 %
6,66 %
CRA
FONDO
CASSA
FILT/CGIL
7
PENSIONE
4
INTEGRATIVA
10
FIT/CISL*
11
5
11
UILT/UIL
7
3
7
FAISA/CISAL
3
1
2
OrSA MU
2
1
2
Delegati
Fondo Pensione gruppo FNM
FONDO
PENSIONE
I risultati delle votazioni per gli enti aziendali alle FNM
segna per il nostro sindacato un buon dato di tenuta e
consolidamento.
I Più VOTATI
CRA
FIT
Mariani
Valerio
Impiegato
Nord.
Ing.
FONDO
FILT
Guagnetti
Pierangelo
Macchinista
LeNORD
FIT
Partenzi
Carlo
Pensionato
esterno
PENSIONE
CASSA
INTEGRATIV
A
*La FIT/CISL elegge un Delegato nel Collegio del
Commercio (6 delegati eletti complessivamente). Collegio
dove CGIL, FAISA e OrSA MU non erano presenti.
Cassa Integrativa di Mutuo Soccorso
Alla Cassa Integrativa aumentiamo il consenso (il dato
delle elezioni del maggio 2006 era del 29,65%), al
Fondo Pensioni il nostro consenso resta stabile (il dato
delle elezioni del maggio 2006 era del 29,85%), solo al
Circolo Ricreativo Aziendale la FILT soffre un
arretramento (il dato delle elezioni del maggio 2006 era
del 30,13%).
La mutualità volontaria è una forma storica di
solidarietà, uno strumento di risposta ai bisogni sociali
che si esplica attraverso le Società di mutuo soccorso,
istituti di associazionismo economico no profit voluti
dai lavoratori a partire dalla seconda metà dell’800.
Nata per fornire un contributo al miglioramento della
vita
e
delle
condizioni
dei
lavoratori
delle
FERROVIENORD, nel corso dei suoi anni di vita la
mutualità volontaria ha mantenuto l'impostazione
solidaristica originaria. Più recentemente ha confermato
la validità della propria proposta svolgendo un ruolo
integrativo e sussidiario nella riorganizzazione del
welfare
sociosanitario.
E’
necessaria
l’iscrizione
volontaria. Possono essere iscritti tutti i lavoratori delle
società del gruppo FNM versando quote di contributo
proporzionali al proprio salario aziendale: 1% sulla
retribuzione netta. Tutto è regolato da leggi, da accordi
nazionali e aziendali. Le aziende che aderiscono
contribuiscono con una quota pari al 0,70% sul monte
salari. FNMA aderisce con una quota pari al 0,50% del
monte salari. I pensionati ex dipendenti possono
mantenere la posizione di iscritti alla Cassa, optando
I nostri candidati ottengono un risultato personale di
eccellente rispetto; Guagnetti Pierangelo macchinista di
LeNORD è il più votato di tutti i candidati delle cinque
liste come preferenze individuali nel Fondo Pensione, l’ex
segretario FILT/CGIL Giampaolo Lattuada (oggi in
produzione) viene eletto con un consenso di ampio
rispetto, l’ex segretario della Cassa Integrativa Emilio
Brunetti, oggi in pensione è eletto con un buon consenso.
Risultano elette lavoratrici e lavoratori di tutte le società
del
gruppo,
gran
parte
delle
qualifiche
sono
rappresentate.
Questo
di
fatto
consegna
la
rappresentatività totale alla platea FILT. L’analisi sul voto
al CRA meriterà una lunga riflessione ed un analisi in
casa nostra.
12
Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009
Di seguito riportiamo anche gli esiti delle attribuzioni
delle cariche nei rispettivi Enti:
FONDO PENSIONE
CASSA INTEGRATIVA DI MUTUO
SOCCORSO
Consiglio di
Periodo
Periodo
Amministrazione
Presidente di nomina
2006/2008
Stoppini
2009/2011
Stoppini
aziendale
Massimo
Vicepresidente Vicario di
Crippa
nomina assembleare
Alberto
Segretario di nomina
Vergottini
assembleare
Consigliere nomina
Pasquale
Tridapalli
assembleare
Consigliere nomina
Luigi
Peduto
assembleare
Consigliere nomina
Armando
Marengo
aziendale
Roberto
Collegio sindacale
Presidente Sindaco di
nomina assembleare
Sindaco effettivo di
nomina aziendale
Sindaco effettivo di
nomina assembleare
Sindaco supplente di
nomina assembleare
Sindaco supplente di
nomina aziendale
FNM
Stefano
FAISA
FNM
FAISA
Armando
Bellavita
FNM
Enrico
2006/2008
Fusetti
2009/2011
Crippa
Giovanni
UILT
Luigi
Peduto
Periodo
FIT
Alberto
FNM
Gottardi
OrSA
Giuseppe
Ferrovie
Giuseppe
Ferrovie
Elena
Mariani
Marco
Scolari
FILT
Consigliere nomina
aziendale
Marco
Sindaco effettivo di
nomina aziendale
FNM
FNM
CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE
Periodo
Amministrazione
2006/2008
Presidente di nomina
assembleare
Borelli
2009/2011
Borelli
Marco
Vicepresidente Vicario di
nomina assembleare
Vergottini
Vicepresidente di
nomina aziendale
Celentano
Marco
Pasquale
Vincenzo
UILT
Mariani
Valerio
La
Marchina
FILT
FNM
Mariani
Consigliere nomina
assembleare
Campion
OrSA
Loris
Petruccelli
Ferrovie
Consigliere nomina
assembleare
Consigliere nomina
aziendale
Consigliere nomina
aziendale
Collegio sindacale
Presidente Sindaco di
nomina aziendale
Sindaco effettivo di
nomina assembleare
Sindaco effettivo di
nomina assembleare
Sindaco supplente di
nomina assembleare
Sindaco supplente di
nomina assembleare
Ciro
Mazzetti
Paolo
Simeoni
Dino
FIT
Mariani
Valerio
Di Falco
FAISA
FNM
Rosaria
Scaletta
Silvia
Mazzetti
Paolo
Simeoni
FNM
Dino
Periodo
Periodo
2006/2008
2009/2011
Bellavita
Enrico
Anzani
Rosalba
Partenzi
Carlo
Ferrario
Maurizia
Mantegazza
Paolo
FNM
Piuri
FNM
Stoppini
Massimo
DiBiase
Caterina
Alessio
Girolamo
Bonafini
Federico
Bellavita
Enrico
Periodo
Periodo
2006/2008
Fusetti
2009/2011
Gianfranco
Ronchetti
Enzo
Sindaco effettivo di
nomina assembleare
Sindaco effettivo di
nomina assembleare
Quaranta
Sindaco supplente di
nomina assembleare
Margara
Fabio
Italo
FNM
FNM
consulente
consulente
FILT
FNM
UILT
FIT
FNM
FNM
Filippini
FNM
Cinotti
FNM
Michelone
Fabio
Beccari
Selvino
consulente
consulente
Fabio
consulente
Rizzi
Marco
Maria
Margara
Fabio
consulente
Rizzi
consulente
Marco
Maria
consulente
Elaborato dalla Filt-Cgil
UILT
FIT
FILT
FNM
Borelli
Marco
Segretario di nomina
assembleare
Valerio
FIT
Bonafini
Michelone
Sindaco supplente di
nomina assembleare
Periodo
Alessio
Mauro
FILT
Rita
Consiglio di
UILT
Caterina
Federico
FNM
FNM
Dibiase
Consigliere nomina
aziendale
Presidente Sindaco di
nomina aziendale
OrSA
Orsi
Felice
Girolamo
FIT
FILT
Mauro
Responsabile del Fondo
Consigliere di nomina
assembleare
Collegio sindacale
Gottardi
Maggioni
Segretario
FILT
Pasquale
Tridapalli
UILT
Periodo
2009/2011
Paggi
Vicepresidente
FIT
Vergottini
Periodo
Luca
Capellari
FNM
Cuch
FILT
Periodo
2006/2008
Paggi
Presidente
Massimo
FIT
Consiglio di
Amministrazione
FNM
UILT
FIT
FILT
FNM
UILT
FIT
OrSA
Ferrovie
FAISA
FNM
FNM
FNM
Anzani
Rosalba
Partenzi
Carlo
Ferrario
Maurizia
UILT
FIT
FILT
FNM
13
Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009
linee nuove di zecca, per far salire quei personaggi in
giacca e cravatta che si godono quell'economia prodotta
dai lavoratori che viaggiano sui carri bestiame. Non
sarebbe meglio spendere quei soldi nel miglioramento di
un servizio pessimo per i lavoratori, studenti e
pensionati?
Gruppo
FNM
UN VIAGGIO SUBURBANO: LO STRAORDINARIO
CASO D’ “INTEGRAZIONE” ALLA MILANESE
E’ ancora luminoso quando esco dal San Raffaele. La
meritata pensione ad Aprile e.. a Giugno viaggetto con la
moglie?? Ma va! Eccoli! Puntuali arrivano i consigli del
nuovo medico di famiglia: “in ogni caso, prima delle
vacanze, i controlli!!! Vada in un centro competente” mi
dice. E allora proviamo con l’”Hospedale lombardo” per
eccellenza. Lo sapevo che mi avrebbero messo in croce:
o domani la visita privata dallo specialista a 220 euro nel
suo studio o l’alternativa è per fine luglio col SSN.
Paolo Bianchi
Un viaggiatore occasionale
Gruppo
FNM
Mezzo leggero e metro. Eccomi alla stazione di Porta
Garibaldi. Scendi, sali, scendi, timbra, S6, S10, S1;
preso. L’effetto che provi d’estate sui mezzi è come
essere srotolato da una scatoletta di sardine rimasta al
sole ad una di tonno in surgelo. Per me non è 'sto gran
dramma perché tutto sommato prendo il treno raramente
e posso sopportare. Ma mi immagino quelli che prendono
tutti i giorni per andare al lavoro, quel treno, sicuramente
molto affollato e in ritardo. Mi ricordo quando facevo il
pendolare anche io, su una linea diversa. Queste erano le
condizioni. A Garbagnate trovo posto a sedere e dopo
due minuti scendo: stazione fantasma di Cesate! Ho
dimenticato a casa gli occhiali, ma è meglio mi
premunisca del biglietto per domani. Chiedo ad una
ragazza “Signorina, può aiutarmi con questa macchinetta
infernale?”, ma lei è lapidaria: “E’ da ieri sera che non
funziona, buonasera!” Biglietteria chiusa e macchinetta
guasta. Vado al bar vicino alla stazione e mi dicono che il
biglietto bisogna farlo sopra il treno. Va bene, ora sono
stanco. Lo farò domattina.
NEWCO:
TUTTI NE PARLANO
Il 7 febbraio la stampa, tramite il sole 24 ore racconta
per primo l’operazione della costituzione di una società di
trasporto ferroviario chiamata NewCo.
Secondo l’articolo che descrive il tutto con particolare
cura, tale operazione si dovrebbe realizzare tra
TRENITALIA e la società LeNORD sotto il patrocinio della
Regione Lombardia che controlla il pacchetto azionario di
FNM. Seguano poi diverse altre informazioni anche
attraverso comunicati stampa, chiariscono con “certezza”
che la firma al protocollo di nascita della newco si
sarebbe messa prima della fine di marzo. Il 24 febbraio
al Pirellone il presidente della Lombardia Roberto
Formigoni e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti
comunicavano la possibile nascita di una società per le
ferrovie regionali con l’unione di Trenitalia e Ferrovie
Nord.
L’operazione alimenta forti preoccupazioni fra i lavoratori.
Nei fatti manca il contratto di servizio (che è la minima
garanzia della stabilità occupazionale e della qualità
necessaria del trasporto). Proprio la mancata definizione
di un nuovo contratto di servizio, (TRENITALIA non riceve
un euro da oltre un anno), crea un notevole malcontento
tra i colleghi lavoratori del servizio Regionale di
TRENITALIA, si temono ricadute sulle condizioni di
lavoro. Il servizio offerto ai cittadini scade per colpe tutte
riconducibili alla politica del Pirellone e dei suoi
amministratori.
Uscire di casa a digiuno è una cosa che non ho mai
sopportato, pur essendo da anni donatore AVIS. Eppure
l’infermiera è stata chiara: “neanche uno spillo!”. Arrivo
in stazione e la macchinetta (stavolta ho anche gli
occhiali) è esattamente nelle stesse condizioni in cui ci
siamo lasciati, guasta. Il treno arriva tra 5 minuti e io
decido di portarmi al binario. Slalom tra la gente e vado
avanti. Il capotreno sarà sicuramente lì! Arriva il treno
ma non vedo il personale, anzi, si. E’ in fondo, ma la
porta si sta per chiudere. Salgo in fretta e niente posto a
sedere. E ad ogni fermata sempre più pendolari. A Bovisa
addirittura alcune persone non riescono a salire. E il
biglietto? Cerco di raggiungere il Capo Treno, che è
assalito dai pendolari che lo insultano, per i motivi più
disparati sulla situazione del treno “ è in ritardo, è pieno,
è sporco, è maleodorante, è caldo, è freddo e perché e
per come”. Sfido qualsiasi lavoratore “capotreno” ad
essere in grado di circolare in un’ arena piena di persone
che dire furibonde e dir poco, non capisco. In ogni caso
io ho già i soldi contati in mano, ma lui non riesce a
raggiungermi e io mi fermo. Porta Venezia, si scende,
finalmente. Salgo, a un certo punto, in mezzo ad un
mare di persone, adiacenti ai tornelli di uscita appaiono
tre uomini in divisa. Tiro fuori gli occhiali. Sono
controllori. Di LeNORD? No. Di ATM? No. Ma chi.. sono?
Sono di FS! “prego il suo biglietto, Signore” mi chiedono;
“non ce l’ho, mi dispiace!”, rispondo e “arrivo da Cesate,
la biglietteria era chiusa e la macchinetta non
funzionava!”, ho cercato di mettermi in regola ma era
praticamente impossibile. Il commento “il solito –
pronunciano tra loro –prego signore sono 51 euro!”.
Pago, ho preso un treno delle Ferrovienord che non mi ha
dato la possibilità di acquistare il biglietto, e pago 51
euro alle FS. Continuo a non capire. Avrò anche
sbagliato, ma non sarebbe il caso di riaprire le biglietterie
ed evitare di prendere in giro i cittadini. E invece no. Si
fanno le grandi opere. Magnifici treni, velocissimi, su
L’ipotesi di societarizzazione della struttura regionale
lombarda di Trenitalia, la costituzione di una nuova
società al 50% aumenta lo stato di incertezza e di
confusione. Il 20 marzo 2009 si sottoscrive un Verbale
tra Direzione Generale FNM e quattro Organizzazioni
Sindacali (FIT/CISL – UILT/UIL – OrSA MU – FAISA/
CISAL) che dava inizio sul piano di intesa politica a
questo processo societario. La FILT non sottoscrive
questo verbale, perché ritiene indispensabile recuperare
un confronto che ponga il lavoro al centro di questo
processo di sviluppo, per realizzare gli interventi
necessari ad elevare gli standard dei servizi offerti in un
contesto di corrette relazioni industriali.
Diventa evidente a tutti i lavoratori in quale contesto si
sta lavorando e trattando. Si teme una perdita di ruolo di
LeNORD senza aver prima acquisito una propria solidità
attraverso un partner solido. Le carenze operative del
materiale, le indecisioni dirigenziali, le scelte affrettate
complicano terribilmente la questione con gravi rischi
anche per le conquiste dei lavoratori del gruppo. Un’
azienda forte nelle sue strategie è garanzia per il lavoro e
per i lavoratori, viceversa una azienda in conflitto al
proprio interno si pone inevitabilmente in una situazione
di debolezza nella neo società. La costruzioni di buone
relazioni sindacali sono sinonimo di certezza del futuro e
di tutela del lavoro. Si palesa il rischio di diventare nostro
14
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
malgrado i competitori poveri dei cugini di TRENITALIA,
dando vita ad un moderno e pericoloso DUMPING
contrattuale.
Nel porgere l’ultimo saluto a Giacomo Zambonelli,
esempio e memoria per tutti i Ferrovieri, la Redazione
di Millebinari e la FILT Lombardia vuole ricordarlo con
alcune considerazioni tratte da un suo contributo al
convegno: La memoria e il futuro-incontro tra
generazioni.
Anche per tutto questo la Newco sembra fermarsi. La
fretta si spegne e da un pò di tempo sembra che tutto
ritorni ad essere lontano ed indefinito. E da qui si
ricomincerà di nuovo a discutere e a proporre. Intanto
l’accordo aziendale alle nord (previsto in funzione della
Newco) si ferma; c’è da giurare che anche qui prima o
poi si ricomincerà.
<<Parto dal 1943, allora non ero
ancora in ferrovia ma è da allora che
si è formata in me la coscienza
politico-sindacale; più politica che
sindacale, perché il sindacato allora
non esisteva, c’era solo il sindacato
fascista.
Enzo Lenzini
Dunque c’è stato lo sciopero del ’43. Io lavoravo in
una piccola officina, dalle parti di Porta Romana.
Eravamo una ventina di operai e a questo sciopero
nessuno aveva partecipato, neanche io. Era uno
sciopero contro il fascismo e la guerra e le richieste
comprendevano un aumento dei salari e dei generi
alimentari che, scarsissimi, venivano razionati (un etto
di pasta al giorno per esempio)… Io ero entrato in
ferrovia nel Dicembre del ’44. E’ stato un evento
casuale, perché in ferrovia non si entrava per
concorso; ero operaio specializzato, come tale mi
avevano segnalato e così fui assunto. In ferrovia ho
conosciuto due compagni socialisti, Padus e Tinelli,
erano due che facevano parte del comitato di
agitazione di Milano Porta Romana, perché in ogni
scalo, in ogni stazione esistevano questi comitati di
agitazione, in preparazione della lotta al fascismo. Con
loro fu concordato che, dopo lo sciopero, avremmo
chiuso gli scali. E così fu, infatti, i ferrovieri
scioperarono il 23 Aprile, poi ci fu la chiusura completa
degli impianti e delle stazioni. Il 25 Aprile ci fu lì
insurrezione. Poi, verso la fine di maggio, abbiamo
cominciato a raccogliere le iscrizioni alla CGIL, che era
il sindacato unitario
Cooperazione tra ÖBB e DB nel traffico
internazionale con l'Italia per il TRASPORTO
PASSEGGERI
Per assicurare il servizio internazionale a lungo percorso
tra Germania, Austria e Italia a partire dall’entrata in
vigore del nuovo orario 2009/2010, ÖBB e DB (ferrovie
austriache e tedesche) hanno previsto un nuovo
accordo tra le parti. In questo modo importanti aree del
nord Italia saranno raggiungibili dalla Germania e
Austria
direttamente
con
treni
di
qualità.
Inoltre con questa cooperazione si riorganizzano gli
orari in funzione della domanda di trasporto. DB e ÖBB
collaboreranno anche con LeNORD, società del gruppo
FNM, azienda leader nel servizio regionale (Regione
Lombardia) che dispone delle necessarie licenze per
l'esercizio in Italia.
Per assicurare competitività e qualità di questo nuovo
servizio, è stata costituita una Joint Venture Company
da DB e ÖBB per l'organizzazione e la gestione del
traffico passeggeri a lungo percorso sull'asse Brennero
München – Innsbruck – Bologna – Nord Italia (Verona –
Milano).
La costituzione di questa società è stata
autorizzata dal Consiglio di Sorveglianza della ÖBB
Holding AG con delibera del 3.3.2009. Sono state
avviate le selezioni (LeNORD) per assunzione di
personale (Macchinisti – Capi Treno – Manovratori –
Verificatori) destinato al servizio del Brennero.
Purtroppo nessuna decisione e/o informazione in merito
alla tipologia di accordo che si vuole applicare a questi
lavoratori del gruppo è stata tutt’oggi comunicata alle
organizzazioni sindacali.
Nel luglio del 1948 ci fu l’attentato a Togliatti.
Avvenne in un periodo di tensione, i salari erano
miseri e si aspettava la proclamazione di uno sciopero,
e quando la proclamazione arrivò, pensammo che
fosse per i motivi economici, invece poi abbiamo
saputo che la dichiarazione di sciopero era la risposta
per quell’attentato. Comunque ci fu lo sciopero dei
ferrovieri. Insieme ad altri, ci siamo diretti alla Motta,
c’era un presidio nella fabbrica, che era stata occupata
perché molti operai erano stati licenziati.
Quel giorno ci fu un’assemblea in Camera del Lavoro,
c’era Di Vittorio e anche Pastore della Cisl. Di Vittorio
insisteva perché rientrassimo al lavoro. Di Vittorio era
furioso, voleva che riprendessimo l’attività, che
interrompessimo quello sciopero. Da allora nel
sindacato cominciarono le discussioni interne e, dopo
questi avvenimenti, si verificò la scissione sindacale,
con divisioni e firme di accordi separati, in particolare
nel settore privato.
Davide Scaccianoce e Marco Negri
E poi, la federazione unitaria dei trasporti, quella che
ancora conosciamo. Ci si chiede ora, perché si
continua a fare sindacato dopo tanti anni. Dopo 45
anni, ci si trova in una condizione di vuoto anche
politico, (se stai a casa cosa fai, vai a fare la spesa con
tua moglie...) e comunque non si molla, ci si impegna
ancora nel sindacato, si continua a dare un contributo,
per quanto piccolo: un volantino, qualche iscritto lo si
fa sempre.
E così continuo, continuerò fino a quando ne avrò le
possibilità.>>
15
Anno 5 - n. 12 Giugno– 2009
Attività
ferroviarie
EQUIPAGGIO TRENO
L’accordo programmatico per il rilancio competitivo del
gruppo FS, siglato il 15 Maggio c.a. tra il gruppo FS e le
Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl
trasporti, Fast, ha definito la nuova disciplina
d’utilizzazione del personale di macchina e bordo
correlata all’introduzione del nuovo “Modulo d’Equipaggio
con un Solo Agente” alla guida dei treni.
ACCORDO PROGRAMMATICO PER IL RILANCIO
COMPETITIVO DEL GRUPPO F.S
Il 15 maggio è stata siglata l’intesa tra il Gruppo F.S e le
Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl
Trasporti, Fast.
Riguardo a quanto convenuto dalle parti ovvero a partire
dal cambio orario del 14 Giugno 2009, limitato alle sole
Divisioni Passeggeri di Trenitalia, saranno effettuati
servizi ad Agente Solo sulla base delle seguenti
condizioni operative:
Limitatamente alla sola parte relativa al “Fondo per il
perseguimento di politiche attive di sostegno del reddito
e dell’occupazione per il personale del Gruppo F.S”,
l’intesa è stata sottoscritta anche dall’Orsa.
servizi di trasporto passeggeri effettuati su linee
attrezzate con scmt/ertms con mezzi di trazione
attrezzati con scmt/etcs, dotati d’apparecchiatura
radiotelefonica gsm/gsm-r e comunicanti con la
parte rimorchiata, con esclusione della vetture pilota
Npbd 8238;
L’accordo prevede:
-Riassetto organizzativo RFI e Manutenzione
Infrastrutture;
servizi programmati nella fascia oraria 05.00-24.00.
-Manutenzione Rotabili
Fermiamoci un momento ad analizzare il percorso iniziato
nel 2002, che ha visto impegnate le parti in interminabili
discussioni, relative all’evoluzione della tecnologia a
bordo dei treni, alle modifiche legislative inerenti al
settore ferroviario, fino ad arrivare all’accordo (da molti
definito storico) del 15 Maggio, dove le OOSS firmatarie
hanno svolto un ruolo di gran
responsabilità,
promuovendo ai macchinisti una nuova organizzazione
del lavoro e strappando alla controparte le garanzie su
interventi, tesi a favorire lo sviluppo della sicurezza e
della prevenzione nelle imprese del gruppo e tra i
lavoratori, tema fino ad oggi spesso sottovalutato da
Trenitalia.
-Equipaggio treno
-Fondo
L’accordo, inoltre, delinea un’ulteriore fase di negoziato
nazionale e territoriale, su:
Divisione Cargo;
Assistenza e Vendita Trenitalia.
Per la Manutenzione Rotabile e la Manutenzione
Infrastruttura l’accordo prevede l’avvio di un
importante processo di
“reinternalizzazione di
attività”
Inoltre, per il solo anno 2009, in relazione ai volumi di
attività ed ai relativi accordi sottoscritti a livello locale,
sono previste circa 900 assunzioni.
Tutto ebbe inizio con la Nota Ministeriale n°410/vig3 del
2002, emessa dall’allora Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, recepita dalle successive Disposizioni RFI
35 e 36/2002 che previde l’adozione del dispositivo
vigilante sui mezzi di trazione. Contemporaneamente
Trenitalia ha cercato unilateralmente di modificare il
modulo di condotta dei treni, sventolando il dispositivo di
controllo della presenza e della vigilanza dell’agente
addetto alla condotta, quale strumento sufficiente a
garantire la sicurezza nel sistema ferroviario.
Nelle pagine successive troviamo un approfondimento sui
4 macrotemi, oggetto di discussione in questi giorni,
rispettivamente:
EQUIPAGGIO
MANUTENZIONE
Invece il tempo ha dato ragione alle Organizzazioni
Sindacali che alla tesi Aziendale, che hanno opposto
l’idea (risultata essere quella vincente) di dotare il
materiale rotabile, contestualmente all’attivazione della
Funzione Vigilante quella dei Sistemi di Protezione della
Marcia del Treno (Etcs, Scmt, Ssc). Al riguardo il 9/3/06,
la
Direttiva
Ministeriale
n°13/2006/DIV5,
dalla
ricognizione delle indicazioni impartite dal Ministero sulle
Tematiche concernente la Sicurezza della circolazione
ferroviaria e la definizione del quadro d’indirizzo, in
merito all’installazione sulla rete ferroviaria e sui rotabili
delle tecnologie per la protezione della marcia dei treni,
sancirà: “riguardo al dispositivo vigilante, fermo restando
quanto a suo tempo indicato con la nota ministeriale n
410/vig3, le Imprese Ferroviarie formuleranno proposte
tecniche ad Rfi finalizzate a superare le criticità
evidenziate dalle Asl in modo da garantire il corretto
utilizzo del dispositivo sui rotabili dove è già installato
detto dispositivo in concomitanza con l’istituzione dei
sottosistemi di bordo sui rotabili che attualmente ne sono
sprovvisti. In particolare le proposte di cui sopra
dovranno garantire la funzionalità dei sistemi già
installati nel rispetto delle norme in materia di salute e
sicurezza del lavoro, individuando soluzioni che
RFI
FONDO DI SOSTEGNO AL REDDITO
16
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
consentano il controllo della vigilanza del macchinista con
una frequenza corrispondente al parametro più restrittivo
previsto dalle Fiche UIC 641-O…….”
MANUTENZIONE ROTABILI
Il 2007 è un anno importante per lo Sviluppo delle
Ferrovie Comunitarie, con il Dlgs 162 del 10 Agosto
2007, recante l’attuazione delle direttive comunitarie
2004/49/CE e 2004/51/CE, sono attribuiti all’Agenzia
Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (vedi Dlgs
188/03) poteri relativi la sicurezza del trasporto
ferroviario. In seguito con la Convenzione del 21/05/08
stipulata tra Ministero dei Trasporti, Ansf e Gruppo FS,
saranno attribuiti all’Agenzia compiti relativi l’emanazione
di norme e standard di sicurezza della circolazione
ferroviaria; l’omologazione di materiale rotabile o di sue
parti, per gli aspetti connessi con la sicurezza della
circolazione; e il rilascio, rinnovo, modifica e revoca del
certificato di sicurezza alle imprese ferroviarie, ivi
comprese l’attività concernente, i sistemi di gestione di
sicurezza. Dalla ricognizione effettuata sulla normativa
nazionale
(descritta
in
precedenza)
e
da
quell’internazionale,
relativa
all’Interoperabilità
del
sistema ferroviario europeo, recepita dall’Italia con il Dlgs
163/2007, l’Ansf ha emanato la direttiva 1/2008 che
regolamenta il periodo transitorio per raggiungere
gradualmente entro Luglio 2009, la configurazione
prevista a regime per il Vigilante.
Di seguito vi illustreremo in maniera sintetica i contenuti
dell’accordo in merito alla Manutenzione Rotabili.
Obiettivo? Miglioramento della disponibilità’ all’esercizio
e dell’affidabilità’ del materiale rotabile ed INCREMENTO
degli attuali livelli di produzione e produttività del
settore.
1°)Sarà effettuata analisi per
lavorazioni affidate all’esterno!!
reinternalizzare
le
lLavvio di questo processo è previsto nell’arco 2009/2010
con un totale ore richieste ad addetto dell’impianto di
1500h rispetto alle vecchie 1450h previste attualmente;
queste saranno rapportate naturalmente al consuntivo
equivalente rilevato per ogni impianto, determinando la
qualità e la progressione delle integrazioni di risorse
risultanti.
Nello specifico, per OMC Voghera a fronte di 335.500 ore
assegnate al 15-05-2009 verranno internalizzate 23.800
ore!! Come?..Attraverso il progressivo trasferimento, a
PARTIRE dal 2009, delle attività di manutenzione
programmata
dalla
manutenzione
ciclica
alla
manutenzione corrente e progressivo spostamento delle
attività di manutenzione ciclica verso la manutenzione
dei componenti.
Durante i lavori per la stesura delle specifiche tecniche
d’interoperabilità STI, la soluzione auspicata dall’Ansf
prevede:
2°) Trenitalia chiede un’ incremento di produttività che
sarà motivo di altri incontri tra le parti! Rientrano in tale
contesto : razionalizzazione del ciclo degli acquisti e dei
magazzini oltre che razionalizzazione degli investimenti
necessari per il potenziamento e l’ammodernamento di
alcuni siti manutentivi. Quindi le parti hanno convenuto
l’adozione di parametri/obiettivo di produttività che sono
l’adeguamento degli organici attuali per renderli coerenti
con il fabbisogno manutentivo programmato per l’anno di
riferimento.
-la necessità di disporre di dispositivi atti al controllo
della
vigilanza
del
macchinista
nell’ambito
del
sottosistema di bordo dei rotabili, conformi agli standard
europei, che non comportino problematiche in materia di
sicurezza del lavoro;
-che la mancanza d’attività da parte del Pdc sia rilevata
in un tempo compreso tra 30-50 sec. (30-60, per l’alta
velocità), ed in assenza d’intervento del macchinista, il
sistema attiverà automaticamente la frenatura e
l’inibizione della trazione. Da ciò si evidenzia l’assenza
della richiesta della funzione di controllo continuativo
della presenza (norme diverse sono allo studio per l’alta
velocità).
La società dichiara di voler perseguire negozialmente, a
livello territoriale, i seguenti obiettivi:
-Nuove articolazioni di orario di lavoro per garantire la
presenza negli impianti delle “risorse”, necessarie a
svolgere le lavorazioni in coincidenza con la disponibilità
del materiale rotabile alla manutenzione, come detto, da
stabilire a livello territoriale e quindi per singolo
impianto.
-di attrezzare il materiale rotabile dei sistemi di
protezione della marcia del treno entro il 30 Giugno 2009
(data prorogata dalla direttiva 1/2009).
Dopo avere rivisitato l’evoluzione della normativa di
riferimento, soffermiamoci sull’applicazione operativa
dell’accordo del 15 Maggio.
-Rivedere le flessibilità in ingresso/uscita tenuto conto
delle specifiche dei singoli impianti e del fatto che il
processo di lavoro necessita della contemporanea
presenza di tutti i componenti delle squadre manutentive
La condizione che consente il solo agente addetto alla
condotta, in contemporanea della presenza sul treno
(non necessariamente in cabina di guida) di un agente in
possesso dell’abilitazione all’accompagnamento dei treni
(capotreno) è la seguente: “mezzi di trazione,
comunicanti con la parte rimorchiata, dotati di
apparecchiature radiotelefoniche per il collegamento
t e r r a - tr e no / b o r d o -b o r d o
ed
attrezzati
con
apparecchiatura (sottosistema di bordo) che attiva il
controllo della marcia del treno (scmt, etcs) in servizio ai
treni delle divisioni passeggeri, con freno continuo agente
su tutto il convoglio del treno e circolanti sulle linee
attrezzate
con
le
corrispondenti
o
compatibili
apparecchiature per il controllo della marcia del treno
(sottosistema di terra).
-Variare la durata dell’intervallo tra i due periodi di
prestazione giornaliera, in caso di applicazione di un
nuovo orario di lavoro spezzato.
-Procedere ad una maggiore efficienza delle risorse
aziendali e delle risorse disponibili, alla riduzione del
rapporto diretti/indiretti in ragione di un parametro
fissato,per 2009,pari a 80/20.
A livello nazionale per la prima volta si è sviluppato un
accordo in cui si parla di 642000 ore da reinternalizzare e
questa opportunità deve essere colta in pieno da noi
lavoratori del settore manutenzione senza farcela
scappare. A riguardo noi avremo a nostra disposizione
molte argomentazioni da portare in sede di confronto (si
ricorda che saranno a breve aperti tavoli di
contrattazione a livello territoriale, ed è li che noi
lavoratori giocheremo la nostra “partita”): le nostre ore
in esubero che non rientrano nelle ore inserite nel
sistema RSMS dove sono? Eppure anche quelle ore
dovrebbero concorrere al raggiungimento delle famose
Cosa accade in caso di guasto ad una delle sopreccitate
apparecchiature?
……..Questa è un’altra storia, che approfondiremo nella
prossima
uscita
del
nostro
mitico
periodico
d’informazione MilleBinari.
Luigi Ciracì
17
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
Manutenzione sarà una figura unica, tornando un po’ ai
principi delle Zone Unificate. Il fabbisogno organico sarà
definito in base alla Reperibilità, che a grandi linee vedrà
per ogni Zona Polifunzionale una composizione di
squadre minime composte da 3 operatori IS, 3 operatori
LAV, 4 operatori TE e 1 max 2 operatori per le Squadre
Compartimentali con un presenziamento sull’impianto
dal lunedì al venerdì, mentre per il sabato e la domenica
non si prevederà il presenziamento. Nei nodi la
reperibilità non sarà più necessaria in quanto si
prevederanno presenziamenti su turni a h24 e sul
discorso reperibilità si riproverà a rimettere in piedi
l’istituto della disponibilità, già fallito in passato. Per
quanto
riguarda
gli
spazi
manutentivi
diurni,
diminuiranno sempre più, con l’arrivo nel 2011 delle
nuove società di trasporto su ferro, che concorreranno
con Trenitalia, introducendo il tema del “lavoro notturno”
che porterà in discussione argomenti come il
riconoscimento del “Lavoratore Notturno” che il settore
ha sempre preteso visti i vari e sempre più incalzanti
interventi manutentivi ordinari notturni che svolge senza
riceverne un giusto riconoscimento (lavori usuranti).
1500 ore all’anno procapite richieste dall’azienda; un
miglioramento della gestione degli acquisti e dei materiali
di scorta dei nostri magazzini, dove si sa che si naviga in
cattive acque in più o meno tutti i siti.
Quindi il punto critico è decidere se si vuole il lavoro
dentro o fuori!!!
DOBBIAMO RIPARTIRE QUINDI DA QUESTE 64200 h DA
REINTERNALLIZZARE AVENDO IL CORAGGIO E LE IDEE
PER I NEGOZIATI TERRITORIALI CHE ANDREMO A
SVILUPPARE CON L’AZIENDA.
Ennio Tundis e Guglielmo Ruggiero
RFI: NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO
E SVILUPPO DELL’INFRASTRUTTURA
Per quando riguarda il Movimento oltre ai COER e dove
finiranno gli RTM non si hanno altre informazioni più
dettagliate, resta inteso la volontà dell’azienda di creare
quanti più D.C.O. possibili per concentrare sempre di più
il lavoro in grossi centri sotto i COER. Inoltre un altro
punto riguarda tutto il processo di riqualificazione del
personale
che
dal
movimento
sta
transitando
nell’Infrastruttura.
A seguito dell’Accordo Programmatico siglato il 15 Maggio
2009 tra il Gruppo FS e le Segreterie Nazionali, la FiltCGIL Nazionale ha organizzato tre seminari per
approfondire le problematiche sui tre settori interessati
“Bordo e Macchina”,” Manutenzione Rotabile” e
“Manutenzione Infrastruttura”.
Il 12 giugno ’09, si è tenuto il seminario tra i
rappresentanti della Filt Nazionale e vari rappresentanti
delle Filt Regionali che si occupano dei settori
Manutenzione Infrastruttura e Movimento di RFI.
Comunque c’è da dire che tutte le varie macro e micro
organizzazioni dei settori Infrastruttura e Movimento
sono e saranno frutto di discussione dei prossimi incontri
che seguiranno come indicato nell’accordo e tutto ciò
dovrà avere una contrattazione che non sarà così
semplice come sopra descritto.
E’ stato un seminario in cui le varie realtà regionali si
sono
confrontate
con
i
nazionali
a
seguito
dell’illustrazione dei probabili scenari che si potrebbero
presentare con la realizzazione dell’accordo e cosa
l’azienda ha lasciato trapelare sulla riorganizzazione dei
due settori. Come avrete ben capito dalla lettura
dell’accordo del 15 maggio, l’azienda punta a rilanciare il
settore della Manutenzione Infrastruttura puntando su
una forte internalizzazione delle lavorazioni puntando non
solo sugli investimenti necessari per l’acquisto di
macchine operatrici per il potenziamento dei “Cantieri
Meccanizzati” (nel 1996 fortemente voluti dalla Filt-Cgil).
Inoltre l’Accordo prevede l’inserimento di 350 nuovi
Operatori nel settore Manutenzione Infrastruttura a
livello nazionale il cui bando è già presente sul sito
aziendale (www.rfi.it alla voce “lavora con noi”).
Ma io credo che tutto ciò ci deve portare a riflettere che
la solita frase che circola tra Ferrovieri: “La ferrovia sta
cambiando”, muterà in:”La ferrovia è cambiata!”. Quindi
sta a noi sia come lavoratori, che come sindacato a
governare nel modo migliore questi grossi rinnovamenti
che spaventano sempre un po’ tutti ma che nel nostro
mondo abbiamo già affrontato.
Riccardi Giovanni
Vedremo una nuova riorganizzazione tra Movimento e
Infrastruttura che si fonderanno sotto la guida di
un’unica Direzione Territoriale di Produzione, le quali
saranno 15 in tutta Italia, Milano inclusa e saranno
ubicate nelle attuali sedi delle Direzioni Compartimentali
esistenti. Inoltre come è già avvenuto il 19/06/2009 in
Lombardia assisteremo al passaggio di TVM (Terminali
Viaggiatori e Merci) dal Movimento sotto le S.O.Terminali
e Servizi della DCI, e il passaggio degli RTM (Reparti
Territoriali Movimento) nelle varie Unità Territoriali che
diventeranno U.T.Polifunzionali. Inoltre saranno previsti
13 COER (Centri Operativi Esercizio Rete) che
sovrintenderanno alle attività di programmazione e
gestione della circolazione, con una visione autonoma a
quella compartimentale, nei quali confluiranno tutti i
Posti Pilota, i Reparti CEI dell’infrastruttura e i
Coordinatori Movimento che tutti insieme faranno
sinergia.
RFI tenderà a differenziare sempre di più ciò che è
mercato da quello che non lo è. Infatti sulle linee con una
circolazione con meno di 40 treni al giorno effettuerà una
manutenzione
su
guasto,
iniziando
anche
una
diversificazione tra trasporto regionale e AV/AC creando
delle Zone Polifunzionali in cui l’Operatore della
18
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
materie oggetto, formulando anche proposte
facilitare la possibilità di concludere un accordo.
COSA E’ IL FONDO DI SOSTEGNO AL
REDDITO????
Questa fase deve esaurirsi entro 30 giorni dalla richiesta
avanzata dall’azienda alla DPL.
Iniziamo a dire che NON è un fondo di solidarietà e
nemmeno esclusivamente un fondo di accompagnamento
alla pensione.
Eseguite tutte le fasi di confronto vi potrà essere un
accordo.
E’ un fondo in ottemperanza dei principi di legge, nasce
dalla necessità per imprese senza ammortizzatori sociali
di istituire dei fondi bilaterali.
Nel caso dell’accordo, l’azienda avrà 180 giorni per
attivare le azioni concordate.
Ma prima di parlare nello specifico delle prestazioni del
fondo è necessario fare un approfondimento riguardo ai
campi di applicazione e in particolare alla Legge 223/91.
Il fondo e la procedura di seguito indicata si apre nel
momento in cui il Gruppo Fs sia coinvolto in processi di
ristrutturazione, riconversione, cessazione di attività di
una o più unità produttive.
Riprendendo in parte la disposizione di legge
procedura per l’attivazione del fondo è la seguente:
Nel caso di non raggiungimento dell’accordo
l’azienda potrà attivare le azioni di gestione delle
eccedenze del personale per non più del 30% della
quantità dichiarata nel progetto aziendale riportato sulla
comunicazione con cui ha aperto la procedura.
la
In questo caso, l’azienda potrà utilizzare gli
strumenti
di
gestione
degli
esuberi,
ma
esclusivamente quelli su base volontaria. Questo
aspetto distingue la procedura della Legge 223/91 che in
caso di mancato accordo autorizza l'impresa a collocare
in mobilità gli impiegati, gli operai e i quadri eccedenti,
comunicando per iscritto a ciascuno di essi il recesso, nel
rispetto dei termini di preavviso.
Comunicazione
In presenza di problematiche occupazionali conseguenti a
circostanze di
-razionalizzazione e rinnovo tecnologico degli impianti;
-riduzione o trasformazione dell’attività o del lavoro
finalizzati a migliorare l’efficienza produttiva e la qualità
della produzione;
-cessazione di attività
Gestione delle eccedenze
l’azienda interessata invia alle Segreterie Regionali e alle
RSU una comunicazione scritta il cui contenuto evidenzia:
-i motivi che sono alla base del programma
ristrutturazione/riorganizzazione aziendale;
per
L’azienda, al termine della procedura sindacale, adotterà
per la gestione degli esuberi i seguenti strumenti.
di
Su base volontaria e prioritariamente:
-il numero, la collocazione aziendale e i profili/figure
professionali del personale eccedente, nonché del
personale abitualmente impiegato;
-utilizzo di tipologie contrattuali che consentano una
gestione flessibile del rapporto di lavoro
-mobilità professionale e/o geografica anche attraverso
riqualificazione professionale
-i tempi di attuazione del processo di riduzione del
personale con le conseguenti ricadute occupazionali.
-accompagnamento alla pensione del personale che
nell’arco di 48 mesi raggiunge i requisiti per ottenere
l’erogazione della pensione.
Confronto sindacale
1^ Fase
I soggetti sindacali che ricevono la comunicazione scritta
devono chiedere, per i scritto, entro 5 giorni lavorativi
dalla comunicazione, l’esame congiunto.
Qualora non si superino le problematiche occupazionali
con le sole azioni attivate sulla base di “adesione
volontaria” del personale, si adotteranno i seguenti
strumenti:
Tale confronto dovrà concludersi entro i successivi 45
giorni. Con il confronto sindacale si esamineranno le
cause che hanno determinato le eccedenze di personale e
le azioni per attenuare le ricadute sociali della crisi
aziendale.
a. riconversione/riqualificazione
interaziendale
professionale
anche
b. risoluzione del rapporto di lavoro del personale in
possesso dei requisiti per l’erogazione della pensione
obbligatoria
Questa fase si può chiudere con un accordo o con un
mancato accordo.
c. accompagnamento alla pensione del personale che
nell’arco di 48 mesi raggiunge i requisiti per ottenere
l’erogazione della pensione
2^ Fase
d. riduzioni di orario/part-time
In caso di mancato accordo l’azienda che ha aperto la
procedura darà comunicazione scritta sui motivi del
disaccordo alla DPL.
Criteri convenzionali di scelta
L’individuazione dei “lavoratori in esubero” avverrà con i
seguenti criteri di priorità:
La DPL convocherà le parti per un ulteriore esame delle
19
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
1. lavoratori già in possesso dei requisiti per poter fruire
dei trattamenti pensionistici obbligatori;
2. lavoratori che nell’arco di 48 mesi dalla data di
accesso al fondo raggiungono i requisiti per poter fruire
dei trattamenti pensionistici obbligatori (età e/o
contributi); per tali lavoratori la collocazione nel fondo e
l’ordine di priorità sarà determinato dalla maggiore
anzianità contributiva posseduta; a parità di condizioni ,
dalla maggiore prossimità del primo dei requisiti utili per
ottenere l’erogazione della prestazione pensionistica;
3. lavoratori con minor anzianità che possono essere
riqualificati con programmi di formazione;
4. lavoratori con maggiore anzianità che possono essere
coinvolti in programmi di riduzione d’orario/part-time.
LE PRESTAZIONI DEL FONDO
VIA ORDINARIA
VIA STRAORDINARIA
Finanziamento di programmi
formativi di riconversione e/o
riqualificazione professionale
finalizzati a superare situazioni
di eccedenza
1.
Erogazione di assegni
s t r a o r d i n a r i ,
d i
accompagnamento alla pensione
ai lavoratori eccedenti
Fonte Filt-Cgil Nazionale
L’accesso alle prestazioni ordinarie e straordinarie del
fondo è subordinato all’espletamento di procedure
contrattuali e di legge rispettando i contenuti previsti e
la successione temporale della procedura concordata
tra le parti sottoscrittrici dell’accordo sull’istituzione
del Fondo. L’accesso alle “prestazioni straordinarie”
presuppone la contestuale risoluzione del rapporto di
lavoro e la conseguente corresponsione del TFR.
Finanziamenti a favore di
lavoratori interessati da
riduzione di orario/part-time
finalizzati a superare situazioni
di eccedenza
A cura di Sara Tripodi
20
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
gocce
ASSEMBLEE TRAGHETTATORI-PATENTE C
Nelle date 4/6, 15/6, 22/6 E 30/6 si sono svolte delle assemblee con i traghettatoripatentati C e delle riunioni tecniche in cui si sono evidenziate le specificità di questo tipo di attività.
gocce
TRATTATIVA VENDITA
Per quanto riguarda la trattativa in corso sull’organizzazione del lavoro delle biglietterie
passeggeri, si è proceduto all’invio al Responsabile del personale una proposta unitaria di
adeguamento degli orari. Aspettiamo la convocazione da parte dell’Azienda.
gocce
VUOI ESSERE INFORMATO SULLE NOVITA’ SINDACALI IN CORSO?
La Segreteria sta provvedendo all’aggiornamento del database degli iscritti. Vuoi avere
informazioni sulle novità contrattuali, iniziative sindacali o il nostro giornalino in formato
pdf? invia a [email protected] i tuoi dati anagrafici, mail, profilo professionale e impianto di
LE FERROVIE NORD DANNO I NUMERI…
Società
Forza al 1 giugno 2009
FNM
192
FERROVIENORD
905
LeNORD
1270
NORDCARGO
194
FNMA Autoservizi
208
21
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
LEZIONI DALL’EUROPA
Un seggio in Europa l’ha conquistato il
Partito dei Pirati. In Svezia, il 7%
dell'intera popolazione ha pensato di dare
il proprio voto ad un partito che, sin dal
nome, è una vera e propria provocazione
ad un principio ritenuto universalmente accettato:
quello della proprietà intellettuale. Il loro programma si
basa sulla difesa della privacy in rete e della libera
circolazione delle informazioni, riforma della legge sul
copyright e l’abolizione dei brevetti. L’evento trainante
di tal fenomeno è stata la condanna agli ideatori del
sito Pirate Bay. Ciò costituisce solo la punta avanzata di
un fenomeno montante, una pentola a pressione pronta
ad esplodere. Se esploderà o meno dipende da come
nei prossimi mesi i vari paesi affronteranno queste
tematiche.
PAOLO NUTINI
Album : Sunny side up
Cantante italiano, no? Beh, non
proprio…di origini. Difatti è
scozzese. Ad alcuni può
sembrare ancora un nome
nuovo, eppure il ragazzo classe 1987 ha già venduto
oltre 3 milioni di dischi e a 3 anni dal suo primo disco
(con varie hit, tra cui “Last request” giusto per
rinfrescarsi la memoria), ecco pubblicare il secondo, col
suo suono vintage, misto tra rock, folk, soul e con
qualche piccola influenza reggae, magari per via dei
suoi ultimi viaggi nei Carabi. Il single di apertura è
“Candy”, che sembra una canzone sospesa, statica, con
la propensione al volo ma senza quello slancio giusto.
Sicuramente l’album è una crescita musicale rispetto al
precedente e vario. Buon ascolto!!!
EELS
Album : Hombre Lobo
Il settimo album di E, vocale che sta
per Mark Oliver Everett e del suo
gruppo contenitore Eels. Nella
silhouette del musicista in copertina:
un paio di occhiali scuri circondati da
peli. Costume che si manifesta
interamente nel buffo video del singolo
Fresh Blood, virato rosso, dove una
donna cammina sola per strada in
preda ai lunari ululati di questo
mefistofelico , ma in fondo innocuo ,
signor E. Quel ragazzo con la faccia da cane (“Dog
faced boy” – guardate la mascella di E.) adesso è
cresciuto ed è diventato un vero "Hombre lobo" (uomo
lupo o lupo mannaro, che dir si voglia): metafora che
usa per paragonare l'irrazionale trasformazione di
fronte alla luna piena con il desiderio scatenato
dall'amore per l'altro sesso.
PGR
Album : Ultime notizie di cronaca
Con quest’album si scioglie il
gruppo (che era nato da alcune
costole del C.S.I.). Boom economici
r is o r s e e ne r g e tic he / g ua i
finanziari / spot pubblicitari / hightech / bio-tech / ingegneria
genetica / bolle / fondi sovrani / nel
sol dell’Avvenire che avviene / nel sol dell’Avvenire che
è. Questo è l’inizio di Cronaca di guerra I, una delle 9
perle di questo ritorno di Canali, Ferretti, Maroccolo.
Parole disarmanti, colte, intense che diventano forme
d’arte ancora una volta, ahimè l’ultima. Un’ essenza
elettrica, una rock e l’altra punk-parlante. Tre mondi
che ancora una volta si fondono alla perfezione ma che
alla fine non riescono a convivere tra loro. Grazie di
questo ultimo regalo. Per Grazia Ricevuta!
Le dodici canzoni non potevano che aprirsi con gli
ululati di un uomo innamorato, ma non ricambiato, in
un rock blues che si articola tra urla e chitarre roventi.
AIRYS
"Lo sguardo che lanciavi a quel ragazzo, lo voglio
sentire su di me. Se fossi quel ragazzo, dentro di me,
non ti lascerei mai"
Album : Vivo Amo Esco
Se una cantante già affermata
decide di invertire il proprio nome
d’arte e di rimettersi in gioco,
passando dalla musica leggera a
quella minimal, ciò sarebbe certo
sufficiente per lodarne l’impegno.
Se l’esperimento poi risulta
riuscito è solo grasso che cola.
Parlo di Syria (Airys) che per questa estate si diletta a
proporci pezzi remixabilissimi e che di certo ci faranno
ballare in disco. Sorprendente!
"La brama è un'amica, un modo per stare vicini, mi
sembra quasi che lei sia qui e che lei sappia. Quando ho
detto che morirei per lei, non erano solo parole. Lo farei
veramente, rendendo così il mondo un posto migliore
per lei".
Queste sono solo dei frammenti di questo amore
struggente cantato magistralmente da E.
IMELDA MAY
Album : Love Tattoo
Se in Italia è ancora sconosciuta e
il suo album Love Tattoo sta per
uscire solo ora, in UK Imelda May
è già una star e il suo rockabilly ha
conquistato prima Londra per poi
farla diventare uno dei nuovi volti
più
amati
della
musica
anglosassone. La sirena di Dublino
è l´ultima degli artisti moderni con
un occhio al passato e uno nel presente. Sono nell’aria
le influenze degli stili pionieristici degli anni ’40 e ’50,
cool jazz, soul e R&B, al pari della Winehouse, ma
riesce a sfoderare una verve e voce invidiabili,
accompagnate anche da un pizzico di allegria.
NICCOLO’ FABI
Album : Solo un uomo
Il cantautore romano ha ormai compiuto 40 anni, ha
lasciato la Virgin per l’Universal, e gli è nato un figlio.
Tutto ciò sicuramente ha influenzato il suo nuovo
lavoro,contenente 10 inediti. Apripista è “Solo un
uomo”, presentato a Sanremo, ma scartato poiché
“troppo triste”. I brani appaiono immersi in
un’atmosfera poco omogenea e scostante. Bisogna
porsi con la mente svuotata per attingere alla linfa
vitale e passionale di questo album: è un disco per chi
ha ancora da sognare, o per chi ha sognato per qualche
22
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
tempo ed ora ha visto concretizzarsi quello che sperava
sotto gli occhi.
PROSSIMI EVENTI MUSICALI
Milano Jazzin’ Festival – dal 2 al 22 luglio all’ Arena
Civica Gianni Brera di Milano.
6
Tra i vari: Simple Minds (2 luglio), Buena Vista
Social Club (12 luglio) e Seal (16 luglio)
6
Festival Villa Arconati di Bollate – dal 22 giugno al
23 luglio.
Segnalo i seguenti artisti : Luci della Centrale
Elettrica (3 luglio), Ivano Fossati (13 luglio), Paolo
Benvegnù (14 luglio), Pino Daniele (17 luglio)
5
2
Tracy Chapman (14 luglio – Carlos Santana (15
luglio)
Classifica Singoli - GIUGNO
Autore
1
Poker Face
Lady Gaga
2
Indietro
Tiziano Ferro
3
Domani
Artisti uniti per l’Abruzzo
4
Parla con me
Eros Ramazzotti
5
Jai ho
Rahman/Pussycat Dolls
2
1
7
9
3
CONSIGLIO DEL MESE : “Hombro Lobo” degli EELS
Titolo
3
4
BRESCIA Summer Festival - Piazza della Loggia
N°
7
8
1
9
3
9
8
6
2
1
4
5
A cura di : RAIMONDO Salvatore Stefano
La vignetta di B3
23
Anno 5 - n. 12 – Giugno 2009
LEONE
( DAL 21 LUGLIO AL 21 AGOSTO )
Quando il sole transita nel segno del leone, la terra assapora la gloria delle messi,
il manifestarsi completo della natura. L’uomo sperimenta questa gloria come un
leone splendido che riempie l’universo di una vibrazione di calore, alla quale
nessuno può sottrarsi. Siamo nella pienezza dell’estate, nello splendore, nel
rigoglio realizzato.
La sensazione di esistere, cova nella natura del mese di agosto, come fuoco
interiore che le ceneri delle combustioni estive dovranno coprire.
E mentre la natura è al colmo delle ricchezze dell’uomo, essa medita già l’anno che
seguirà. Il fuoco del collerico leone è un fuoco maestoso, realizzativo. Il leone realizza, dà forma al fuoco
senza forma. E’ l’Io che si impone sulla realtà, domina, comanda e ha bisogno di essere continuamente
riconosciuto. L’uomo diventa re di se stesso. L’energia Leone invita ad essere, irradiare, a coltivare
pienamente il proprio valore. Sotto questo segno cade la festa cristiana dell’ “assunzione”, ossia il
superamento dell’aspetto terreno femminile e la trasformazione in gloria, in essere che viene assunto in cielo
vicino a Dio. Il pianeta dominante del leone è il sole e gli appartenenti a questo segno, come fa il sole, devono
illuminare, irradiare, riscaldare, dare, senza aspettarsi nulla in cambio.
Le persone “leone” in genere sono molto generose, solari, allegre, ottimiste. Possiedono una forte volontà,
amano il loro lavoro, mettendoci anima e passione in tutto ciò che fanno.
Sono infaticabili questi leone!!! Non sono mai stanchi…non riescono a stare fermi, ma devono sempre
muoversi, fare qualcosa. Le energie malgestite nel segno, portano purtroppo, a presunzione, ambizione
sfrenata e senza regole morali, ad egoismo e egocentrismo. Possiamo incontrare persone del leone rigide, con
forte desiderio di potere, vanitose, con continuo bisogno di ricerca di approvazione. Devono sempre essere al
centro dell’attenzione e le sentiremo ripetere spesso: IO
Questo atteggiamento è dovuto a una insicurezza profonda, evidente in tutti i segni di fuoco, ma in
particolare nel leone, in cui si accentua questa mancanza. Il leone deve superare l’io materiale ed evolvere
verso l’Io spirituale.
E’ un compito non facile per questo segno, perché gioisce nell’esaltarsi, gioisce della sua maestà, della sua
regalità, della sua signorilità… Rimanere solo semplice leone, da un punto di vista evolutivo e spirituale è
sprecare opportunità.
Il mito legato al segno, ci porta al personaggio di Parsifal, il cavaliere solitario che va alla ricerca del “santo
Graal”, la coppa che contenne il sangue del Cristo, versato dalla ferita del costato, procuratagli sulla croce.
Parsifal è un leone evoluto, che ha capito. Il mito ci narra che Parsifal trova la sacra coppa e guarisce la ferita
del re, che altrimenti non sarebbe mai guarita.
Simbolicamente il leone può guarire le ferite dell’anima degli esseri umani, se riesce a capirne il senso
spirituale. Appartengono a questo segno, molti capi, condottieri, dittatori, (es Napoleone Bonaparte, Fidel
Castro, Benito Mussolini).
Difficilmente il leone si sottomette, tenderà quindi a svolgere attività in proprio o di comando, dove nessuno
può imporgli nulla. In genere manifestano anche nel portamento, eleganza e signorilità, soprattutto le donne.
Spesso la donna appartenente al segno, tende ad ingrassare, a diventare possente anche nel corpo. Questo è
dovuto ad un forte meccanismo di difesa nei confronti del mondo, ad un bisogno di imporsi, ad un profondo
bisogno di “esserci” ed a una poca analisi interiore di se stessi.
Per aiutarsi può sempre tenere presente in se l’immagine del sole, rappresentante della forza divina, di quella
scintilla d’amore che esiste in tutti noi.
Allora le persone del leone, abbandonata la propria centralità, possono diventare dispensatrici di luce, di
gioia, di amore. Trasmettendo agli altri questi doni, si irradia amore intorno, sulla terra e nell’universo. Si
manifesta amore per tutto e allora tutti gli uomini ne sentiranno il calore, ne vedranno la luce.
Claudia Mineri
Mille Binari Filt – Periodico del trasporto ferroviario della Filt CGIL - Lombardia.
Supplemento al n. 63 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Mariano Chierchia, Sara Tripodi .
Hanno collaborato: Marco Bartocci, Paolo Bianchi, Luigi Ciracì, Alessandro Donnarumma, Alberto
Furregoni, Luigi Giovinazzo, Enzo Lenzini, Claudia Mineri, Marco Negri, Salvatore Raimondo, Giovanni
Riccardi, Massimo Rossoni, Davide Scaccianoce, Antonio Serra, Francesco Trezzani
Progetto Grafico: Maria Gragnaniello, Salvatore Raimondo, Sara Tripodi.
Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. - Fax 0266987098
e-mail: [email protected] - sito web: www.filt.lombardia.it
Numero chiuso il 25 Giugno 2009 – stampato in proprio.