L`Assemblea è Partecipazione…
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L`Assemblea è Partecipazione…
“Con ogni vera amicizia rafforziamo le basi su cui poggia la pace in tutto il mondo” Gandhi Convocazione di Assemblea dei Soci Servas Servas in marcia! Carissime socie, carissimi soci, a nostra Assemblea è convocata per sabato 3 Novembre alle ore 15 presso l’aula conferenze di Villa Francescatti a Verona, in Salita Fontana del Ferro 15. L’Assemblea continuerà la mattina di domenica 4 Novembre, fino all’ora di pranzo. Ci saluteremo dopo aver eletto il nuovo Comitato Esecutivo che guiderà Servas Italia per i prossimi 3 anni. Proponiamo questa volta un’assemblea nel nord Italia, dove ci sono tantissime famiglie Servas, e quindi speriamo di vedervi numerosi. Il punto di incontro sarà l’Ostello sito in Villa Francescatti, uno splendido edificio cinquecentesco con parco, nel centro città. Lì si svolgerà l’Assemblea e i pasti; lì è inoltre possibile pernottare per chi vuole. Le festività di inizio Novembre offrono l’occasione – per chi riesce – di fermarsi qualche giorno a Verona, trascorrendo con amici Servas il periodo dal 1 al 4 Novembre. Avremo tempo di stare insieme con calma, e avremo la possibilità sia di visitare la bellissima città, sia di spendere una giornata in FORMAZIONE. Ci ritroveremo, come sempre, da più parti d’Italia per confrontarci sui temi cari a tutti noi: l’andamento dell’associazione a livello nazionale e internazionale, le iniziative di pace e nonviolenza, l’ospitalità e i viaggi. Ogni volta proviamo a spingerci oltre, per conoscere insieme realtà e culture interessanti. Siamo felici di proporre un programma che prevede una giornata intera di incontro-convegno con gli amici del Movimento Nonviolento di Verona, e della Fondazione Alex Langer di Bolzano. Dopo aver approfondito nelle assemblee passate le figure di Aldo Capitini e Danilo Dolci, conosceremo la figura di Alex Langer: grande pacifista, maestro di nonviolenza ed ecologista del ‘900 italiano. Sarà quindi una bellissima opportunità per approfondire i temi cui Servas aderisce profondamente: Pace, dialogo, accoglienza, nonviolenza, stili di vita, sviluppo sostenibile. A Verona durante l’Assemblea conosceremo meglio i candidati che guideranno Servas Italia nel triennio 2012-2015. Voteremo per rinnovare le cariche dei 7 membri che formeranno il Comitato Esecutivo, dei 3 Revisori dei conti, e dei 3 Garanti. Chi non può partecipare di persona all’Assemblea può delegare un partecipante (una sola delega a partecipante), oppure votare a distanza per posta. Nelle prossime pagine si trovano tutte le informazioni. Spero di vedervi numerosi all’Assemblea: il futuro di Servas dipende dalla conoscenza e dal coinvolgimento diretto nelle questioni che ci riguardano. Mando un caro saluto anche a nome del Comitato Esecutivo (Anna Cristina, Anna Maria, Francesca, Francesco, Giampaolo, Giuseppe, Lavinia): Vi aspettiamo a Verona! . In pace, Andrea Careddu Presidente di Servas Porte Aperte Anno XXVII - n.2 - Settembre 2012 L L ’Assemblea è una “maratona di convivialità” che ci permette di condividere le tante attività e novità circa la presenza dei Servas in Italia e nel mondo. La foto qui sotto raffigura un gruppo di amici Servas in cammino durante l’ultima Marcia della Pace Perugia-Assisi: l’evento è stato pubblicato sulla rivista di Servas International, mostrando una realtà fatta da migliaia di persone che…modestamente aspirano a un mondo migliore, più pacifico e interculturale. A Verona faremo il punto sul nostro presente e penseremo al futuro senza dimenticare la storia della nostra realtà, che quest’anno conta oltre 1500 famiglie ospitanti, e centinaia di viaggiatori. Leggiamo nelle prossime pagine le presentazioni dei candidati per le cariche associative: tutte molto ricche di esperienze Servas! Da poco si è conclusa in Polonia l’Assemblea Generale internazionale che ha visto la partecipazione di moltissimi rappresentanti dei Paesi Servas nel Mondo, e dove è stato eletto il nuovo Comitato Esecutivo. Si è lavorato moltissimo per portare un vento di novità in merito al futuro di Servas, che sarà online per quanto riguarda la ricerca degli Host: sarà uno strumento a disposizione dei soci in ogni angolo del mondo e piacerà anche a chi non usa il computer. A proposito di futuro: quest’estate sia all’estero che in Italia si sono svolte interessanti iniziative estive per i giovani: c’è positività, presenza e fermento tra le nuove leve Servas a livello mondiale. In Italia si è svolto anche quest’estate un campo estivo Servas e ascolteremo dell’esperienza dalla voce dei protagonisti. Sommario Arrivederci! . Convocazione dell’Assemblea Servas in Italia Pace e nonviolenza Giovani per la Pace Servas International e Servas nel mondo Viaggi Bacheca 1 2-23 24-25 26-27 28-29 30-31 32 Servas in Italia Il Programma dell’incontro a Verona Giovedì 1 Novembre 2012 Arrivo dei partecipanti a Verona. Presso l’Ostello di Villa Francescatti (salita Fontana del Ferro, 15) ci sarà il punto di accoglienza, gestito dal “Gruppo Assemblee” formato dai volontari presenti. Si prendono le prenotazioni per la cena e per i pranzi presso l’Ostello. NOTA PER I PRANZI E LE CENE IN OSTELLO: chi dorme in Ostello ha già i pasti inclusi; gli altri possono prenotare al mattino i pasti della giornata, al costo di 10 Euro a pasto. Nel pomeriggio: partendo dall’Ostello, andremo in visita guidata al Museo Africano che si trova a due passi dall’Ostello (in vicolo Pozzo, 1 -37129 Verona.) Il costo per la visita è di 3 Euro. Orari di apertura: dalle 14.00 alle 18.00. Il Museo Africano espone oggetti artistici dell’Africa tradizionale e intende trasmettere valori culturali ed esistenziali di natura universale, sottolineando l’importanza di guardare e ascoltare per imparare. Il Museo Africano è una finestra aperta verso altre culture, in una relazione priva di pregiudizi che offre uno stimolo a saper rispondere alle nuove realtà interculturali e interetniche che caratterizzano oggi la società italiana. Link del Museo Africano: http://www.here.it/museoafricano2/informazioni.asp http://www.here.it/museoafricano2/museo.asp?id=41 Cena in Ostello Sera: ci troviamo presso la bella sala polivalente dei Padri comboniani, a due passi dall’Ostello (Vicolo Pozzo, 1). Serata di cinema africano. A Verona si svolge ogni anno il festival del cinema africano, e la programmazione delle nostre serate (cinema/musica/festa) è in tema: i partecipanti potranno saperne di più sulle potenzialità di questo continente e delle sue culture. LINK http://it.wikipedia.org/wiki/Festival_di_cinema_africano_di_Verona Venerdì 2 Novembre Presso la sala dell’Ostello In primissima mattinata: allestimento di banchetti per presentazioni / esposizioni di materiale da parte di soci Servas. Mattina e pomeriggio: incontro cultural-formativo sulla figura di Alexander Langer, grande pacifista, maestro di nonviolenza ed ecologista del ‘900 italiano. L’evento è in collaborazione con la Fondazione Langer e il Movimento Nonviolento. Intervengono Edi Rabini, Mao Valpiana, Pasquale Pugliese. Informazioni logistiche La sede del ritrovo Sarà il centralissimo Ostello “Villa Francescatti” in salita Fontana del Ferro, 15. Si tratta di una splendida villa cinquecentesca inserita nel centro città e dotata di un parco di alberi secolari, circondata da un bel parco che consente agli ospiti momenti di riposo, serenità e pace. Sul sito http://www.ostelloverona.it si trovano maggiori informazioni. La struttura dell’Ostello purtroppo non è dotata di accesso facilitato per disabili motori; avremo uno staff di soci a disposizione per aiutare chi avesse bisogno. In generale, non esitate a far sapere al Gruppo Assemblee i vostri bisogni, scrivendo a [email protected] [2] Link utili: http://nonviolenti.org/cms/ http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_Nonviolento http://www.alexanderlanger.org/ Pranzo in Ostello. Sera: ci troviamo presso la bella sala polivalente dei Padri comboniani, a due passi dall’Ostello (Vicolo Pozzo, 1). Serata di cinema africano. A Verona si svolge ogni anno il festival del cinema africano, e la programmazione delle nostre serate (cinema/musica/festa) è in tema: i partecipanti potranno saperne di più sulle potenzialità di questo continente e delle sue culture. LINK http://it.wikipedia.org/wiki/Festival_di_cinema_africano_di_Verona Sabato 3 Novembre. Mattina: riunione per i coordinatori regionali e i membri del Comitato Esecutivo Per tutti gli altri: mattina libera! Stiamo cercando di organizzare dei tour a piedi, guidati da soci locali. Il quartire di San Giovanni in Valle, in cui si trova l’Ostello, è il punto di partenza per la visita ai monumenti romani e medioevali della città: l’Arena, la chiesa di S. Zeno, il castello scaligero con il museo annesso, la casa di Romeo e Giulietta. Pranzo in Ostello. Pomeriggio: ore 15:00 inizio dell’Assemblea -Saluti da parte del Comitato Esecutivo e relazione sulle attività. -Costituzione dei Seggi e presentazione dei candidati. Apertura delle votazioni -Resoconto dell’Assemblea Internazionale in Polonia. -Resoconto su incontro dei Giovani, a livello internazionale e nazionale. -Resoconto sui procedimenti di registrazione/riconoscimento di Servas a livello internazionale e nazionale -Varie ed eventuali, con priorità alle mozioni e argomenti giunti in forma scritta al Presidente e al Comitato Esecutivo entro il 20 Ottobre ([email protected]) Cena in Ostello. Sera: Festa! Con musica africana (dj) presso la sala dei Padri comboniani, a due passi dall’Ostello. Ingresso ad offerta libera. Domenica 4 Novembre Mattina: Riprende l’Assemblea. -Si riprendono i punti rimasti in sospeso dal giorno prima. -Chiusura delle votazioni e scrutinio. -Presentazione del nuovo Comitato Esecutivo, dichiarazioni, saluti, foto. Pranzo in Ostello, ... e ancora saluti! Come arrivare In treno: dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, prendere il bus n° 73 dal marciapiede “A”. La sera e nei giorni festivi l’autobus da prendere è il n° 91 dal marciapiede “D”. Scendere nel quartiere San Giovanni in Valle, a Piazza Isolo e proseguire a piedi per circa 300 metri. A piedi o in bici: dalla stazione sono circa 3 km. Per attraversare la città a piedi occorre un tempo di 40 minuti: corso di Porta Nuova, piazza Bra, via Stella, Ponte Nuovo, Piazza Isolo, San Giovanni in Valle. Se vieni a piedi o in bici seguendo il sentiero europeo E5 delle Alpi, trovi subito l’Ostello sulle pendici orientali del colle san Pietro, a fianco del Teatro Romano. Se arrivi in auto: segui le indicazioni per il centro, e per il Teatro Romano. All’altezza di Piazza Isolo trovi le indicazioni per l’Ostello della Gioventù. Link per la città di Verona: http://it.wikipedia.org/wiki/Verona http://www.tourism.verona.it/ Servas in Italia Vi aspettiamo numerosi T utti quelli che vengono all’Assemblea sono pregati di scrivere una mail a: [email protected] o di telefonare a Maria Pia Zanetti o a Tarcisio Zuccali che ringraziamo per l’organizzazione, insieme a Silvia Montevecchi. Qualora fossimo in tantissimi a partecipare, abbiamo l’opzione di utilizzare per l’Assemblea la capiente sala dei padri comboniani che si trova a due passi dall’Ostello. Si capisce che occorre sapere per tempo esattamente chi viene, per preparare al meglio l’accoglienza. Per mangiare: chi dorme fuori dall’Ostello potrà comunque pranzare e cenare presso l’Ostello al costo di 10 euro a pasto. Si potrà prenotare e pagare il pasto la mattina stessa sul posto. Si vorrebbero evitare i disguidi dell’ultimo minuto, per cui mangerà in Ostello solo chi avrà prenotato e pagato sin dal mattino. Per dormire: Verona offre una gamma di possibilità e i soci –che sono anche esperti viaggiatori e si sanno organizzare– non avranno difficoltà. Il consiglio ed auspicio è di concentrarsi tutti presso l’Ostello (che offre 300 posti letto!) in modo da essere vicini e puntuali per l’Assemblea che si svolge proprio lì. Chi desidera dormire all’Ostello è pregato di farlo tramite Servas entro il 10 Ottobre, compilando e spedendo a: [email protected] il modulo qui sotto (che si può scaricare anche dal sito). Occorre versare per intero la quota dovuta, a mezzo bonifico. L’Ostello mette a disposizione camere a 8 letti e pensione completa. Il costo è di 35 euro a notte, con il seguente “pacchetto”: • cena di Giovedì 1 Novembre + pernottamento + colazione e pranzo del Venerdì; • cena di Venerdì 2 Novembre + pernottamento + colazione e pranzo del Sabato; • cena di Sabato 3 Novembre + pernottamento + colazione e pranzo della Domenica. Le camere saranno divise per donne e per uomini. Vengono fornite le lenzuola, ma non gli asciugamani che dovrete quindi portarvi da casa. . MODULO PER DORMIRE IN OSTELLO, CON PENSIONE COMPLETA Occorre fare 3 cose: 1) versare per intero la quota dovuta, a mezzo bonifico, sul conto intestato a: Associazione Servas Porte Aperte, Banca Popolare Etica, filiale di Bari IBAN IT34 C05018 04000 0000 0013 1620 Causale: Iscrizione assemblea Verona socio “Cognome”. 2) Compilare per intero questo modulo, che si può anche scaricare dal sito http://www.servas.it/tiki-download_file.php?fileId=304 3) inviarlo il modulo in allegato via mail a: [email protected] Per motivi organizzativi, vengono considerate valide solo le iscrizioni con avvenuto bonifico. Grazie per la collaborazione! Il Gruppo Assemblee: Silvia, Maria Pia, Tarcisio [3] Servas in Italia Strada facendo… Due doveri da assolvere C ogliamo l’occasione per ricordare ancora due “compitini” che devono essere assolti ancora da parecchie persone in Servas Italia: 1) il pagamento della quota annuale; 2) la compilazione e spedizione del modulo per la privacy. Ci scusiamo per la ripetizione con coloro che hanno già assolto. Il pagamento della quota annuale: sono 20 euro per nucleo famigliare, per anno. Il pagamento va fatto nei primissimi mesi dell’anno. La situazione: se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, diciamo che a Settembre 2012 dal data base della contabilità risulta che le quote pagate sono pari al 51% dei nuclei famigliari (sì, avete letto bene). Un plauso alla regione Toscana, che spicca per la sua alta percentuale di quote saldate! Chi ha mancato il pagamento della quota 2012 (e magari anche 2011) deve regolarizzarsi quanto prima per continuare ad essere socio nel 2013. E per poter votare! Attenzione: non è previsto lo status di “socio a intermittenza” e vanno saldate le quote di tutti gli anni saltati. Se non sape- L’Assemblea è Partecipazione… Ad ogni assemblea si possono portare esperienze, idee e mozioni significative, e chi le porge riesce a dare un contributo ai cambiamenti agendo da protagonista. Il voto palese durante le discussioni è il modo per esprimere il nostro parere su ciò che ci sembra giusto o sbagliato. Partecipare alle Assemblee è innanzitutto un DIRITTO… partecipiamo perché ci fa piacere ritrovarci, e perché crediamo in quello che facciamo. Il voto è anche un DOVERE “civico”, di solidarietà partecipativa. Nessuna sanzione è prevista per chi non va a votare, ma votia- Votazioni! Ogni 3 anni votiamo per rinnovare le cariche dei membri che formeranno il Comitato Esecutivo, il collegio dei Revisori dei conti e quello dei Garanti di Servas Porte Aperte. E cco le principali regole per votare (segue dettagliato regolamento elettorale). Il voto per Servas Italia è uguale –ogni voto vale indipendentemente da chi l’ha dato–, libero, segreto. Ma a differenza di quanto avviene per le elezioni politiche, il voto può essere dato per delega. Dunque chi non può partecipare di persona all’Assemblea può delegare un socio partecipante (una sola delega a partecipante), oppure votare a distanza per posta. Ogni nucleo di Host o Day host paga una quota sociale all’anno, indipendentemente dal numero di persone che vivono sotto lo steso tetto, e può esprimere un voto. Nel caso in cui nello stesso nucleo ci fossero più adulti che volessero [4] te esattamente quali quote vi mancano, rivolgetevi al vostro Local Help, o al Coordinatore regionale. I soci possono accedere alla propria scheda nel data base attraverso il link www.servas.it/old cliccando su “Servas Page” per vedere la propria situazione dei propri versamenti anno per anno. La quota (o le quote) vanno versate sul conto corrente intestato a: Associazione Servas Porte Aperte, Banca Popolare Etica, filiale di Bari. IBAN IT34 C05018 04000 0000 0013 1620 Es. di Causale: saldo quota anno 2012 e 2013 della famiglia Pinco Pallo La privacy: il modulo con la liberatoria sulla privacy deve essere compilato da ogni persona maggiorenne che vuole compare in Lista. Il modulo va compilato “una tantum” (=non dovete ri-mandarlo ogni anno!) e spedito via posta con busta e francobollo al Presidente Andrea Careddu. La situazione: a Settembre 2012, sono pervenute le schede dei membri maggiorenni di 1500 nuclei famigliari (su 2000). Questi formano la Lista dei soci 2012, che è in formato elettronico ed è in continuo aggiornamento. La Lista 2012 è scaricabile dal sito -chi vuole può stamparsela- e per la prima volta viene data ai viaggiatori stranieri in formato elettronico. I nuovi sviluppi internazionali in Servas prevedono a breve l’immissione dei dati dei soci in un sistema informatico che metterà in rete tutte le famiglie Servas del mondo. I soci che non sono in regola con i punti 1) e 2) non saranno più tali. Grazie a tutti per la collaborazione. . mo perché l’Associazione siamo noi, e solo in questo modo possiamo proporre a livello nazionale e internazionale ciò che riteniamo migliore. . La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. GIORGIO GABER, LA LIBERTÀ (1972) votare, è possibile che lo facciano versando ciascuno (dopo il “capofamiglia”) la propria quota sociale annuale. Possono votare i soci viaggiatori con la Lettera di Viaggio valida. Le quote possono essere versate anche al momento della votazione a Verona. L’attuale Comitato Esecutivo (C.E.) ha stabilito che il prossimo Direttivo sarà composto da 7 persone. Si possono dare fino a 4 preferenze. Per i candidati del Collegio dei Revisori dei Conti e quello dei Garanti (ex Probiviri), si possono votare fino a 2 preferenze. Alcuni soci si candidano sia per l’Esecutivo che per uno dei Collegi: se volete potete votare due volte lo stesso nominativo, per ruoli diversi. . Servas in Italia Estratto del Regolamento Elettorale Ecco un estratto del Regolamento Elettorale: si trova in fondo alla Lista dei Soci insieme allo Statuto e al Regolamento della nostra Associazione. ELETTORATO ATTIVO Ha diritto di voto ogni socio (Porta Aperta o Day Host) in regola con il pagamento della quota sociale per l’anno in corso. I soci “viaggiatori” si intendono in regola con il pagamento della quota annuale, qualora possano esibire la lettera di viaggio valida al momento della votazione. Solo ai fini delle votazioni, e in deroga alla norma generale che prevede il pagamento di una quota unica per l’intero nucleo familiare, ad ogni singolo socio votante dovrà corrispondere una quota sociale versata. A tal fine il socio, se necessario, regolarizza la propria posizione versando la quota al Presidente del comitato elettorale, prima dell’espressione del voto o, nel caso utilizzi il voto per corrispondenza, al Coordinatore Regionale, prima dell’invio della lettera con il suo voto, come specificato nell’art.3.4.c. In mancanza di riscontro oggettivo della regolarità dell’iscrizione, il voto verrà ritenuto nullo. delega; l’esercizio della delega è subordinato all’accertamento della regolarità della posizione associativa del delegante; C. Per corrispondenza. In tal caso il socio che prevede di non partecipare all’Assemblea Elettiva invia per posta all’indirizzo del Presidente, la scheda elettorale che deve giungere una settimana prima dell’assemblea. La scheda da utilizzare deve essere quella ritagliata dal notiziario o stampata dal sito Servas.it o richiesta al coordinatore regionale. La scheda elettorale dovrà essere compilata e inserita in una busta bianca (anonima) e sigillata. La busta anonima va inserita in un’altra busta dove ci sarà la fotocopia di un documento di identità e, se necessario, una copia del documento comprovante la regolarità della posizione associativa. Le buste pervenute verranno consegnate al presidente della Commissione elettorale che verificherà regolarità della posizione associativa del socio e che la busta sia effettivamente anonima (senza alcun segno di identificazione): in tal caso la busta sarà aperta, al momento dello scrutinio. OPERAZIONE ELETTORALI Il Comitato Esecutivo, prima dell’inizio delle operazioni elettorali, nomina la Commissione Elettorale, che è costituita da almeno 3 membri (Presidente, Segretario e Scrutatori), scelti fra i soci non candidati. La nomina è sottoposta all’approvazione dell’Assemblea. Le operazioni di voto si svolgono senza intervalli e sono immediatamente seguite dallo spoglio delle schede e dalla proclamazione degli eletti. In caso di parità dei voti prevale il candidato più giovane. PREFERENZE e NULLITÀ Ogni scheda elettorale non può contenere, a pena di nullità, un numero di preferenze superiore a due terzi del numero di membri da eleggere, arrotondato, se del caso, per difetto. In particolare: a. per il Comitato Esecutivo, essendo 7 i nominativi da eleggere, il numero massimo di preferenze da esprimere è 4 b. per il Collegio dei Probiviri, essendo 3 i nominativi da eleggere, il numero delle preferenze massimo da esprimere è 2 c. per il Collegio dei Revisori dei Conti, su 3 nominativi da eleggere, il massimo numero delle preferenze da esprimere è 2 Il voto può essere espresso: A. direttamente, da parte dei soci presenti all’Assemblea, sull’apposita scheda fornita dalla Commissione Elettorale; B. per delega: ciascun socio con diritto di voto può essere titolare di una sola La scheda sarà considerata nulla ogniqualvolta sia illeggibile o riporti segni tali da permettere l’identificazione del socio che ha votato, analogamente la busta, contenente la scheda, sarà considerata irricevibile, quando riporti segni tali che possano essere considerati come identificativi del socio o risulti manomessa. % [5] Servas in Italia Candidature per il Comitato Esecutivo S i è data facoltà ai candidati di esprimere qui di seguito, nella loro descrizione, eventuali preferenze per dei ruoli all’interno del Comitato. Ma a differenza di quanto avviene per l’elezione del Comitato Esecutivo di Servas International, dove si votano separatamente i candidati per i 6 ruoli (Presidente, Vicepresidente, Segretario, Tesoriere, Coordinatore delle Liste, Segretario per la Pace), in Italia saranno i candidati eletti che decideranno, durante la loro prima riunione, i ruoli più consoni da intraprendere in base alle competenze disponibili tra loro. Ricordiamo che i ruoli ricoperti dai membri del Comitato Esecutivo italiano sono: Carolina Castagnola Sono nata a Milano ma da oltre 30 anni vivo a Firenze e dintorni. Ho da poco superato i 50 anni e possiedo una lunga e consolidata esperienza di lavoro in team in uffici commerciali dove la relazione e la comunicazione sono fondamentali. Ritengo di possedere una buona capacità organizzativa e gestionale, e capacità di comunicazione e relazione. Sono attiva e propositiva. Mi piace impegnarmi in attività sociali, per la pace, i diritti umani, l’amicizia e l’accoglienza fra i popoli. Sono stata socia di Amnesty International per molti anni, ho partecipato alla raccolta di firme e Francesco Castracane Vivo a Roma, ho 50 anni e di lavoro faccio l’educatore professionale: in questi ultimi anni mi sono occupato di dipendenze e di adolescenti, nel senso dell’organizzazione di corsi sulla salute. Inoltre svolgo anche il lavoro di formatore e di supervisore educativo, sopratutto per cooperative e associazioni. Ho fondato a Roma una bottega del commercio equo, e sono stato tra i fondatori di Banca Etica. Da circa 28 anni sono socio di Amnesty, all’interno del quale ho avuto vari incarichi. Sono un grande appassionato di cinema e di montagna. Dimenticavo: sono Vittoria Cocimano Vivo a Catania e ho insegnato alle scuole superiori “scienze naturali, chimica e geografia”. Queste materie di insegnamento sono diventate, insieme alle escursioni a piedi, in bici o con gli sci, la passione della mia vita. Servas mi accompagna – o forse è meglio dire che io mi accompagno a Servas – da quasi 25 anni. Ospitare Servas per me è stato sempre [6] Presidente, Vicepresidente, Tesoriere, Segretario, Responsabile per le liste estere, Coordinatore dei Coordinatori, Segretario per la Pace, Responsabile del Notiziario e del Sito, Responsabile per i Giovani. Secondo i nostri regolamenti, alcuni di questi ruoli potrebbero essere svolti da soci al di fuori dell’Esecutivo. (In Servas International ci sono i seguenti ruoli affidati a soci eletti, ma esterni al Comitato Esecutivo: Responsabile dei Giovani, Responsabile del Notiziario, Responsabile del Sito, Coordinatori d’Area.) Leggiamo nelle pagine seguenti le presentazioni dei candidati, in ordine alfabetico, per il Comitato Escutivo, per il Collegio dei Garanti e per il Collegio dei Revisori. Alcuni candidati si propongono sia per il Comitato Esecutivo, che per uno dei Collegi. In caso di elezione in due posizioni, avranno facoltà di decidere quale ruolo tenere. Il posto lasciato vacante sarà per il candidato successivo in graduatoria. collaborato nell’organizzazione di diversi eventi. Ho una conoscenza fluente dell’inglese, del francese e del tedesco, sia parlato che scritto. Ho un’ottima conoscenza dei sistemi informatici come Word, Excel e posta elettronica (Outlook, Lotus). Sono molto motivata a partecipare attivamente a Servas e per questo motivo desidero candidarmi. Pensando a un ruolo consono alle mie competenze in Servas Italia, penso al lavoro come responsabile delle liste estere, o come segretaria amministrativa. Mi piace anche l’idea di avere rapporti a livello internazionale perché trovo sia interessante ed utile avere una visione a largo raggio di Servas. Ritengo di avere le competenze necessarie per cooperare nel rafforzamento e crescita della nostra associazione. Saluti a tutti. Carolina Castagnola un falso grasso ;-) Sono socio dal 2005 e ho fatto parte della Redazione del Notiziario per diversi anni. Mi rendo ora disponibile a coprire qualsiasi incarico si dovesse rendere necessario all’interno del Comitato Esecutivo. Vorrei precisare che personalmente non ambisco ad occupare poltrone, e spero di poter svolgere in maniera adeguata il mio compito, sopratutto per motivi legati al tempo. Ho deciso di candidarmi dopo aver letto il sollecito del Presidente, in un momento in cui mancano candidature. Se ci fossero molti candidati, non avrò alcun problema a ritirare la mia candidatura. Se non dovessi essere eletto non ne farò un dramma: ormai ho un’età (47 anni), che mi consente di non vedere minacciato il mio ego in caso di mancata nomina. Un abbraccio. Francesco Castracane una gratificazione ed un arricchimento. Ho doti di buon senso e ho piacere a lavorare con gli altri e per gli altri. So ascoltare e riesco a entrare nei problemi degli altri. Mi riconosco doti di brava organizzatrice e riesco a fare quadrare sempre i conti. Sono stata coordinatrice della Sicilia per diversi anni fino a pochi mesi fa, e mi presento a queste elezioni pensando che il mio contributo possa essere utile. Saluti a tutti. Vittoria Cocimano Servas in Italia Franco Corsi Cari Amici, sono entrato a far parte della grande famiglia Servas nel 2003, condotto in questa avventura dal socio storico Daniele Passalacqua. Ho aderito con entusiasmo, con la precisa sensazione che questa organizzazione riuscisse a coniugare il valore della persona e dell’amicizia con valori sociali come la pace e l’avvicinamento dei popoli. Pur essendo trascorso del tempo, le stesse sensazioni di allora, pur con i distinguo dell’esperienza, non mi hanno mai abbandonato. Ho trovato amici ed ho cercato di offrire, per quello che potevo, amicizia e, agli ospiti Servas, quel senso di stare a casa propria che solo un lungo percorso di amicizia può dare. Pur avendoli conosciuti e visti entrare dalla porta di casa da pochi istanti. Sono Coordinatore Regionale della Liguria dal 2010 e quello che Lucia Ferrario Sette Salve a tutti, mi chiamo Lucia, sono nata a Milano nel 1935 e ho vissuto a Bergamo fin da bambina. Ho conosciuto Servas 15 anni fa con mio marito, e insieme abbiamo avuto esperienze meravigliose viaggiando ed ospitando amici di tutti i continenti. Non ho mai perso i contatti con coloro da cui siamo stati ospiti o che abbiamo ricevuto in casa, e al giorno d’oggi con internet è anche più facile rimanere connessi e mantenere le amicizie. Oggi per me Servas continua ad essere – anche dopo la scomparsa di mio marito Franco avvenuta tre anni fa – il mio modo naturale per essere legata al mondo, e sento di poter dare del tempo ad un’Associazione che ha così tanto arricchito la mia vita. Il mio ospite più lontano è venuto già tre volte dalla Nuova Zelanda; in passato ho pubblicato sul nostro notiziario resoconti di viaggi... indimenticabili per gli incontri, e tengo relazioni scritte di tutti i miei viaggi Servas. Lo “spirito Servas” mi è nato sin da bambina: Pace, fratellanza, rispetto della natura le ho assaporate con il contatto con la montagna, poi con gli scout, e con l’Atletica Leggera che mi ha portata a viaggiare persino oltrecortina negli anni ’50. In tutti i viaggi avevo interesse per il contesto sociale e finivo sempre per fare amicizie e scambi culturali che permangono tutt’ora. Ho già coperto ruoli in parecchie “vite associative” in campo sportivo, culturale e sociale: riassumendo tanti anni posso dirvi che ho cercato di sviluppare, continuando il lavoro svolto dai precedenti Coordinatori, è il senso di appartenenza ad un gruppo sociale, implementando le comunicazioni, il senso di responsabilità verso l’Associazione e cercando di rispondere tempestivamente alle loro richieste. Mi candido perché credo che, pur nel rispetto del lavoro di chi ci ha preceduto (che è stato tanto e molto spesso non compreso per complessità e qualità) sia necessario un rinnovamento per ritrovare quei valori originari e fondanti di cui spero di essere portatore insieme ai nuovi componenti che verranno eletti. Servas è una grande Associazione, di cui l’Italia è uno dei primi contributori in termini di numero di persone iscritte e che deve ritrovare la sua forte identità. Personalmente credo che il mio contributo possa svilupparsi nell’organizzazione e nella comunicazione. Vorrei ripagare in questi termini ciò che ho ricevuto da Servas in questi anni. Un abbraccio a tutti. Franco Corsi sono stata probivira, segretaria, presidente, tesoriera, organizzatrice turistica... tuttofare. Sono stata vicepresidente di Panathlon international, associazione di persone che amano lo sport e si battono per il Fair Play e la Fratellanza; presidente dei collezionisti dei Piatti del Buon ricordo, perché sono una buongustaia; per 20 anni degli Atleti Azzurri d’Italia e anni fa il Coni mi ha premiata con la Stella d’oro al merito sportivo per il mio lavoro a fianco dei ragazzi disabili, attività che continuo tutt’oggi come volontaria. Ogni cosa ha un ciclo, ma con Servas è diverso: sento il desiderio di mettermi a disposizione perché mi ha dato tanto, e anche perché mi sembra di capire che c’è tanto da fare, volendo. Mi candido sia per il comitato dei Garanti che nel comitato Esecutivo, sono a disposizione per dare una mano a risolvere le cose che non vanno, così come lavori amministrativi e di supporto: se si presenta un problema, fino a quando non l’ho risolto, non mi fermo! Non esistono PROBLEMI, esistono SOLUZIONI. Ritengo di essere brava a mettere ordine nelle cose, anche morali. Mi riconosco uno spiccato senso di tolleranza, ma anche di giustizia, e vorrei che almeno nella nostra associazione le regole fossero rispettate da tutti. Per finire vorrei dire che nella mia vita ho avuto 48 gatti (non tutti insieme, si intende!), ho fatto molto campeggio e da qualche anno trascorro nella casetta dei sogni in Liguria, parecchi mesi all’anno... sempre con passaggio di amici e Servas di tutte le nazionalità, si intende, senza dimenticare la famiglia e i nipotini che sto allevando, “alla vecchia”, nei valori che ritengo imprescindibili anche nella modernità globale. Saluti a tutti Lucia Ferrario Sette [7] Servas in Italia Giampaolo Fiordalisi Ciao Amici Servas sono Giampaolo Fiordalisi di Terni, Umbria. Sono Servas da oltre venti anni. Sono stato Local Help a Terni, poi coordinatore della mia regione ed attualmente sono nel Comitato Esecutivo come Segretario per la Pace. Mi ripropongo per una ri-elezione perché (a mio giudizio) il lavoro svolto dal C.E. in corso è stato complessivamente notevole e proficuo. Anche nel campo di mia competenza si è tracciato un solco che può facilitare il compito del nuovo Comitato il quale, auspico, si adoperi al meglio per seguirlo e ampliarlo. Il solco tracciato è consistito in: Paolo Gentile Sono nato a Roma nel ‘51 dove ho vissuto fino a quando non ho raggiunto il limite di sopportazione del traffico, del rumore e dello smog. L’agognato pensionamento (fortunato me!) mi ha quindi regalato la vita più sana e tranquilla di un paese vicino Roma, Canale Monterano, ricco di bellezze naturali e storia. Sono un ex Dirigente Fisico che ha lavorato in Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS): per circa 25 anni nell’Istituto Nazionale per la Cura dei Tumori “Regina Elena” e per circa 7 anni nell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Ho scelto la facoltà di Fisica e mi sono laureato nel lontano 1975 perché mi hanno sempre affascinato i fenomeni naturali e i misteri del funzionamento degli organismi viventi. Dopo un’utile esperienza di insegnamento ho fatto parte del mondo della ricerca in campo sanitario. Ho fatto significative esperienze di lavoro e di ricerca nel campo della Fisica Medica ed in particolare nei settori de: Metabolismo Cellulare e Terapia Sperimentale, Biomatematica e Modellistica Biologica, Radioprotezione degli operatori e del paziente, Garanzia di Qualità dei processi diagnostici e terapeutici, Radiobiologia, Elaborazione di Immagini di Interesse Biomedico, Informatica e Sistemi Esperti, Risonanza Magnetica Nucleare, Health Technology Assesment, rischi fisici negli ambienti di vita e di lavoro. Ho svolto attività didattica in ambito universitario in facoltà di medicina nel corso di laurea in scienze infermieristiche e nella scuola di specializzazione in Fisica Medica. Ivo Lisi Sono nato nel ’44, e risiedo ad Arezzo. Mi sono laureato in statistica e in lettere. Pensionato, sono stato dirigente del diritto allo studio universitario, specializzato nel settore dell’orientamento. In passato ho ricoperto la carica di assessore della provincia di Arezzo, e collaboratore della cattedra di sociologia dei processi culturali dell’Università di Siena, [8] - Massima cura affinché ogni assemblea nazionale fosse ricca di contenuti che dessero rilievo alle origini e allo spirito del Servas. Si è iniziato ad Assisi con Aldo Capitini, poi a Rende con l’esperienza agita dal sindaco di Riace, infine a Trapani con le toccanti testimonianze di militanza nonviolenta di Danilo Dolci. - Si sono allacciati ottimi rapporti con associazioni importanti quali: la Tavola per la Pace di Perugia, Libera, il Movimento Nonviolento di Verona, la Scuola di Pace di Reggio Emilia. - Si sono realizzati Campi estivi formativi, per giovani e non, quali quello di Parenti (Cosenza) e quello riuscitissimo di quest’estate a Cuneo. L’esperienza acquisita può essere preziosa per i nuovi che accederanno nel nuovo Comitato e che, come è successo a me, forse non hanno idea di quanto lavoro li aspetti. Ciao Servas, Giampaolo Fiordalisi L’attività svolta mi ha consentito di pubblicare numerosi articoli in ambito scientifico sia a livello nazionale che internazionale. Ho ricoperto numerosi incarichi direttivi a livello associativoscientifico nell’Associazione Italiana di Fisica Biomedica (AIFB), dove sono stato Segretario generale a Tesoriere; nell’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM) e nell’Associazione Italiana Fisica e Applicazioni (ANFeA). Sono stato membro del Consiglio Nazionale del Sindacato dei Dirigenti Sanitari e componente del Comitato dei Garanti della Regione Lazio. Sono attualmente membro del Collegio dei Probiviri dell’Associazione Italiana Nazionale di Fisica Medica (www.aifm.it) e Segretario dell’Associazione Culturale “Vivere in Salute” che si propone di offrire un contributo, in termini di informazione e formazione, al mantenimento dello stato di salute fisico, psichico e sociale di tutti. I miei interessi culturali e sociali abbracciano, tra gli altri, temi come: progresso scientifico e sociale al servizio della collettività, applicazioni della Fisica alla Medicina ed alla vita quotidiana, pace e non violenza, teatro, cinema, musica, giardinaggio, bricolage, scrittura, viaggi, escursionismo, gastronomia, artigianato. Sono socio Servas dal 2008. In Servas ho avuto occasione di incontrare persone diverse ma simili nello spirito, disponibili e solidali. Tutti uniti nel testimoniare che le “porte aperte” stimolano il confronto e costruiscono un futuro di pace e serenità. Frequentando i soci Servas italiani e stranieri, ho sentito l’esigenza di mettere a disposizione il mio tempo e le mie capacità al funzionamento dell’organizzazione candidandomi al Comitato Esecutivo. Con spirito di servizio ed entusiasmo. Paolo Gentile sede di Arezzo. Autore di studi, ricerche e pubblicazioni su temi etno-antropologici e sociologici. Collaboratore di associazioni di promozione sociale con esperienze nei settori della solidarietà e della cooperazione internazionale (ex Jugoslavia, Perù, Cuba), dell’immigrazione e della legalità democratica (campi di lavoro e carovane antimafie). Attivista nel movimento pacifista. Mi sono iscritto a Servas dal 2001. All’interno del Comitato Esecutivo, sceglierei il ruolo di Segretario per la Pace, o di Responsabile per i Giovani. Mi candido anche nel Comitato dei Garanti. Saluti a tutti. Ivo Lisi Servas in Italia Elisabetta Liva Carissime e carissimi, mi chiamo Elisabetta Liva, ho 47 anni e sono socia Servas da 15 anni. Da alcuni anni sono Local Help a Udine, città dove sono nata e dove vivo. Tre anni fa i coordinatori della mia regione (Alma e Vito, che ancora ringrazio per la disponibilità dimostratami) mi chiesero di propormi per il Collegio dei Revisori di Servas. Nello scorso triennio ho così avuto modo di affiancare Pino Ferrentino e Rita Mello Grand, che personalmente definisco 2 grandi “vecchi e saggi”: da parte mia ho messo a disposizione tutta la mia preparazione, attenzione e inflessibilità nella redazione della revisione di bilancio consuntivo e preventivo. Ho avuto modo di comprendere meglio le necessità indispensabi- Giuseppe Santoro Cara socia, caro socio Attualmente, con il ruolo di Segretario, faccio parte del Comitato Esecutivo della nostra Associazione. Sono socio dall’anno 2004 e dal 2009 sono anche Local Help della Puglia. Come professione, in qualità di ingegnere, mi occupo di consulenza aziendale e specificatamente di organizzazione aziendale. In sintesi il mio curriculum professionale si realizza in una prima fase di esperienze, di circa quindici anni, vissuta nell’ambito di grandi organizzazioni industriali con ruoli di responsabilità operativa e di autonomia, sempre crescenti. Ruoli che mi hanno consentito di operare e conoscere aree come la progettazione industriale, il coordinamento e la gestione di attività di cantieri, anche particolarmente complessi ed all’avanguardia come il sito di una centrale nucleare, e la gestione e la programmazione della produzione. In particolare poi, con un gruppo industriale di oltre quaranta aziende, mi sono sostanzialmente occupato di creazione di impresa, passando dalla fase di studio di Anna Maria Tentella Sono grata a Servas per tutto ciò che mi ha permesso di vivere da quando vi appartengo, dal 1986. Le persone che ho incontrato come Porta Aperta o come viaggiatrice, ed i soci conosciuti ai meeting hanno mantenuto vivo nel tempo il mio entusiasmo verso questa splendida associazione. Negli ultimi tre anni la mia esperienza si è ulteriormente arricchi- li all’interno del Comitato Esecutivo e mi propongo con lo stesso spirito e capacità, radice e espressione della gente della mia terra, il Friuli, nell’adempimento del ruolo necessario. Sono ragioniera, ho lavorato 17 anni in banca fino al 2002 quando ho scelto di occuparmi della conduzione di un grosso Residence sulle dolomiti. Dal 2006 faccio la mamma a tempo pieno di due magnifiche gemelle, Elena e Giulia. Sono da sempre impegnata nel mondo del volontariato e nello specifico: da oltre 15 anni ricopro la carica di consigliera della locale sezione dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana Assistenza Spastici) onlus che si occupa di disabilità; sono socia volontaria nel locale comitato dell’A.I.R.C.; sono socia fondatrice e consigliera di un’associazione onlus impegnata nel sostegno di problematiche genitoriali legate a prenatalità e prematurità neonatale collegata al Reparto di Neonatologia dell’Ospedale Pediatrico di Trieste; sono socia fondatrice e membro del gruppo di iniziative territoriali locale di Banca Etica. Cari saluti a tutte e a tutti. Elisabetta Liva fattibilità, del business plan, alla successiva realizzazione e sviluppo di diverse realtà aziendali, sia di tipo industriale che di servizi, operando come Controllo di Gestione e Responsabile di Progetto. I successivi quindici anni, della seconda fase, sono stati dedicati in parte ad un’esperienza diretta di tipo commerciale autonoma, con la creazione di una propria rete di vendita e poi, dal 1998, mi sono dedicato ad affiancare il mondo della piccola e media impresa nei più svariati settori. La formazione e le esperienze fatte hanno sviluppato una mia visione ed una conoscenza, ampia e profonda, dei sistemi d’impresa con la conseguente capacità incidere, in modo determinato ed efficace, nei processi di riorganizzazione e nella risoluzione delle diverse problematiche aziendali. In generale, nella vita, mi è sempre piaciuto molto viaggiare e, con l’hobby della curiosità, ho avuto modo di visitare e conoscere molti paesi del mondo. L’incontro con Servas, ha significato per me, amore a prima vista, confermato poi da belle e significative esperienze fatte nell’ospitare e nell’essere ospitato. Non mi è stato particolarmente difficile convincermi nel dare la disponibilità e propormi poi nel sostenere ruoli, alquanto impegnativi, nella vita nostra bella Associazione. Cordialmente, Giuseppe Santoro ta con la partecipazione alle attività del Comitato Esecutivo ed in particolare con i contatti avuti con numerosi soci nel mio ruolo di Responsabile delle liste straniere. Rinnovo quindi con piacere la mia disponibilità a far parte del Comitato Esecutivo con lo stesso incarico. Ho 59 anni. Sono insegnante di scuola elementare, psicologa (ma non esercito da tempo la professione), appassionata di viaggi, scambi culturali, arte, letteratura, cinema. Vivo a Fermo con la mia famiglia. Saluti a tutti. Anna Maria Tentella [9] Servas in Italia Candidature per il Collegio dei Garanti I l collegio dei Garanti (ex Probiviri) viene eletto nella stessa Assemblea e con le stesse modalità con cui viene rinnovato il Comitato Esecutivo. E’ formato da 3 soci e il numero di preferenze attribuibili è di due. Si sono potuti candidare i soci con almeno 5 anni di anzianità associativa. Il Collegio dei Garanti viene consultato dal Comitato Esecutivo in tutti i casi in cui vengono segnalate situazioni di comportamenti in contrasto con i principi istituzionali dell’associazione, da parte di un socio. Rita Mello Grand Sono socia Servas da quattordici anni e l’incontro con la nostra Associazione ha cambiato moltissimo la mia vita (non posso dire tutta, perché quando ho conosciuto Servas ero già abbastanza “matura”, benché nell’anima ero forse Servas da sempre), e posso assicurare che ha molto la mia terza età, permettendomi di marciare e di non “marcire” ;-). Marciare per incontrare moltissime persone Servas in Italia e in Orazio Leggiero Care amiche e cari amici Servas, mi chiamo Orazio Leggiero, pugliese di Monopoli, socio da circa sette anni e membro uscente del collegio dei Probiviri (ora chiamati Garanti). Sono un pacifista e nonviolento sin dai lontani anni Settanta quando nacque in Italia il movimento antinucleare, ispirato alla pratica nonviolenta di Gandhi. Ho sviluppato percorsi formativi nella comunicazione istituzionale, interpersonale e di gruppo, nella mediazione dei conflitti, nella gestione dei processi di partecipazione e di cittadinanza attiva e nella comunicazione nonviolenta ed empatica, quest’ultima grazie alla lodevole iniziativa del “Gruppo pace e nonviolenza” ispirato dal nostro Vito Fortezza già presidente di Servas. Sono tra i soci fondatori dell’associazione nazionale “MaschilePlurale”, che promuove anche gruppi di autocoscienza sul tema della violenza maschile sulle donne. A Bari faccio parte del gruppo di autocoscienza maschile “Uomini in gioco”. È in virtù di questo cammino esperienziale che accettai tre anni fa di candidarmi a componente del collegio dei Probiviri, superando alcune iniziali resistenze (sono un inguaribile libertario, e quindi un po’ restio alle cariche istituzionali). L’esperienza di questi tre Ivo Lisi Sono nato nel ’44, e risiedo ad Arezzo. Mi sono laureato in statistica e in lettere. Pensionato, sono stato dirigente del diritto allo studio universitario, specializzato nel settore dell’orientamento. In passato ho ricoperto la carica di assessore della provincia di Arezzo, e collaboratore della cattedra di [ 10 ] Lucia Ferrario Sette Nota della redazione: Lucia si candida come Garante e potete leggere la sua presentazione a pagina 7. tutta Europa, marciare concitatamente in casa per fare le pulizie e l’ordine, diciamo pasquali, sovente rimandati, ma piacevolissimi nell’imminenza dell’arrivo dei sempre graditi ospiti, italiani e stranieri. Lo faccio anche per i miei angioletti (figli e nipoti), ma i Servas solitamente esprimono il loro apprezzamento con maggiore entusiasmo ;-). Dopo la mia esperienza come Revisore dei conti, mi candido ora per il Collegio dei Garanti, perché stante gli incontri con tanti amici Servas, quasi tutti entusiasti dei loro ospiti e dell’ospitalità ricevuta, vorrei occuparmi seriamente dei rarissimi casi in cui appare, o sembra apparire, qualche elemento meno positivo. Con la massima imparzialità e nell’interesse di tutti i soci. Saluti a tutti, Rita Mello Grand anni di mandato mi ha confermato che questo organismo possiede grandi potenzialità, soprattutto se viene utilizzato come strumento preventivo nella regolazione e ricomposizione dei conflitti. In questa nuova luce, il collegio dei garanti non può essere considerato come un organismo che si attiva soltanto in presenza di un conflitto conclamato, ma è auspicabile che esso venga chiamato in causa ogni qual volta si manifesti un comportamento non proprio rispettoso dello spirito che ci accomuna. Nell’ultima assemblea nazionale di Bologna è stata approvata all’unanimità una modifica statutaria, proposta dal collegio dei garanti, che oltre a stabilire il cambio di denominazione - da “probiviri” a “garanti” - prevede il ricorso alla mediazione dei conflitti quando le condizioni lo consentano. La modifica statutaria prevede inoltre il principio della gradualità nella formulazione del parere nonché la completa autonomia decisionale dell’organo. È una grossa conquista che pone fine dopo anni ad una incongruenza che limitava non poco le prerogative del collegio. Credo nella maturità e nella sensibilità dei nostri soci, e pertanto penso che vi siano tutte le condizioni perché il collegio dei garanti possa continuare a svolgere il proprio ruolo nell’interesse della nostra preziosa associazione. Naturalmente sarei molto contento di continuare il lavoro avviato con entusiasmo tre anni fa, sebbene sia convinto che ciò sarà possibile a prescindere dalla mia riconferma, tenuto conto del valore dei soci che si sono candidati. Vi saluto fraternamente, sempre nel ricordo del nostro indimenticabile Bob Luitweiler. Orazio Leggiero sociologia dei processi culturali dell’Università di Siena, sede di Arezzo. Autore di studi, ricerche e pubblicazioni su temi etno-antropologici e sociologici. Collaboratore di associazioni di promozione sociale con esperienze nei settori della solidarietà e della cooperazione internazionale (ex Jugoslavia, Perù, Cuba), dell’immigrazione e della legalità democratica (campi di lavoro e carovane antimafie). Attivista nel movimento pacifista. Mi sono iscritto a Servas dal 2001. Mi candido nel Comitato dei Garanti oltre che per il Comitato Esecutivo. Saluti a tutti. Ivo Lisi Servas in Italia Leda Resta Pace a tutti voi! Sono socia di Servas Italia come Porta Aperta ininterrottamente dal 1991, quindi ho la bellezza di 21 anni di esperienza attraverso la nostra bellissima e unica organizzazione. Quante persone fantastiche ho incontrato per merito di Servas! Molte di loro sono diventate dei veri “vecchi” amici. E la cosa incredibile è che sono sparsi in tutti e cinque i Continenti!- escluso l’Antartico, ma non è detto che un giorno potremo avere un socio anche laggiù, potrebbe essere un ricercatore di una base scientifica, chissà... ;-)) Il mio primo viaggio con Servas è stato nel 1991 negli USA ospitata a NYC, Washington, Los Angeles, San Francisco. Ci sono ritornata nel 2004, e la cosa che non posso dimenticare è che a San Francisco, avendo ritrovato per caso la stessa famiglia che mi aveva ospitata 12 anni prima, che non avevo avvisato del mio arrivo, ebbene subito dopo il primo gioioso abbraccio di benvenuto, veramente felici di rivedermi, hanno voluto a tutti i costi consegnarmi le chiavi di casa, insistendo che la considerassi casa mia, anche durante la loro assenza per il lavoro. Ecco: è proprio questo il Vero Spirito di Servas: 1- essere curiosi di vedere cosa c’è dietro l’angolo e non aver paura di conoscere dei “perfetti sconosciuti”. 2- FIDARSI di loro. Tarcisio Zuccali Carissime e carissimi, mi presento: sono Tarcisio Zuccali, socio Servas Porta Aperta dal 2007. Risiedo a Zogno in Valle Brembana, provincia di Bergamo. Ho 62 anni, da quattro in pensione, e con me abita mio figlio Francesco di 25 anni. Amo viaggiare, ed è anche per questo che, avendo conosciuto Servas tramite amici ho deciso di farne parte. Sono stato ospite da nuovi amici Servas in vari Paesi (Europa, America, Australia ), sempre accolto con grande disponibilità e gentilezza; ho ospitato amici Servas italiani, ai quali devo un ringraziamento per avermi dato l’opportunità di ricambiare quel grande dono che è l’accoglienza. Sono fortemente convinto che l’antica tradizione dell’ospitalità allo straniero, al viandante o al pellegrino nei suoi vari aspetti dalla gratuità alla sacralità dell’ospite, alla conoscenza e alle relazioni che essa promuove, porta ad una maggiore comprensione dell’universo Umano e agisce positivamente per una convivenza pacifica, fraterna e solidale. Perché un ruolo come garante? 3- considerare l’Ospite come una specie di “dono del destino”, quasi “sacro”, come si racconta nelle antiche scritture, e un’occasione unica e irripetibile per un autentico scambio culturale e la costruzione di un rapporto umano positivo, costruttivo, aperto e leale. Da ambo le parti- di coloro che l’ospitalità la offrono e di quelli che hanno il privilegio di riceverla, ci deve essere la Volontà di andare oltre le apparenze, le divisioni politiche, partitiche e religiose, volare alto oltre i diversi e talvolta apparentemente incolmabili e inconciliabili usi, costumi e abitudini quotidiane, che diventeranno invece una vera ricchezza reciproca. Altri meravigliosi amici Servas li ho incontrati in Australia, in Zambia, in Argentina: dico sempre che dovrei scriverci un libro su questi Incontri, e forse proprio adesso che sono appena andata in pensione, sarà la volta buona che lo farò, con la collaborazione di tutti i miei vecchi e nuovi AMICI SERVAS. Da pochi anni sono nate dal nulla - sul web - alcune altre organizzazioni che sostengono di avere scopi simili a Servas. Una di queste -che aveva avuto largo seguito tra i più giovani per l’efficienza “informatica”, è stata lo scorso anno venduta dai suoi fondatori per parecchi milioni di dollari ad una società che utilizzerà così i profili degli utenti. Questo sgradevole fatto mi ha ulteriormente confermato la certezza che una cosa simile non passerà mai nemmeno nell’“anticamera del cervello” di Servas, che è nata piu’ di 60 anni fa e rimane e sempre resterà un’Organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato per la diffusione e la condivisione dei più nobili Principi e Valori della Pace a livello locale, nazionale e Internazionale. Saluti a tutti, Leda Resta La mia decisione è maturata dopo aver visto l’insufficienza di candidature iniziali; ciò nonostante è con spirito di servizio che mi metto a disposizione dell’Associazione, per dare un mio umile ma costruttivo contributo, per il buon funzionamento degli Organismi Direttivi di SERVAS Italia. La scelta del Collegio dei Garanti è conseguenza delle mie competenze rispetto al ruolo da ricoprire, non ho altre nascoste motivazioni, che mi spingono ad intraprendere questo nuovo eventuale impegno. I miei trascorsi nel Sindacato, prima come attivista, poi come delegato ed infine negli Organismi Direttivi Provinciali, la mia appartenenza al mondo dell’associazionismo spesso con ruoli organizzativi (presso la Tavola della Pace, Mani tese, UILDM, Mato Grosso, CAI) mi hanno permesso di conoscere molteplici sfaccettature e problematiche insite in aggregazioni di persone con fini diversi tra loro. Infine, condivido pienamente lo spirito Servas, improntato all’incontro attraverso l’accoglienza, per favorire la conoscenza, lo scambio, l’amicizia fra le persone, in nome della pace, non violenza e fratellanza. Attualmente faccio parte del neo gruppo Assemblee di Servas e partecipo attivamente agli incontri Nazionali e Regionali. I miei più cordiali saluti Tarcisio Zuccali [ 11 ] Servas in Italia Candidature per il Collegio dei Revisori dei conti I l collegio dei Revisori dei conti viene eletto nella stessa Assemblea e con le stesse modalità con cui viene rinnovato il Comitato Esecutivo. È formato da 3 soci e il numero di preferenze attribuibili è di due. Si sono potuti candidare i so- Elisabetta Liva Carissime e carissimi, mi chiamo Elisabetta Liva, ho 47 anni e sono socia Servas da 15 anni. Da alcuni anni sono Local Help a Udine, città dove sono nata e dove vivo. Tre anni fa i coordinatori della mia regione (Alma e Vito, che ancora ringrazio per la disponibilità dimostratami) mi chiesero di propormi per il Collegio dei Revisori di Servas. Nello scorso triennio ho così avuto modo di affiancare Pino Ferrentino e Rita Mello Grand, che personalmente definisco 2 grandi “vecchi e saggi”: da parte mia ho messo a disposizione tutta la mia preparazione, attenzione e inflessibilità nella redazione della revisione di bilancio consuntivo e preventivo. Mi ripropongo ora per continuare con lo stesso spirito e capacità, Pino Ferrentino Sollecitato da alcuni amici e, stante la scarsa (ahinoi) presenza di candidati, mi candido a membro del collegio dei revisori dei conti. Mi presento brevemente. Ho conosciuto Servas 33 anni fa tramite una rivista dell’area nonviolenta Satyagraha che all’epoca veniva edita a Torino, e mi sono iscritto dopo qualche anno insieme a Maria Grazia Viola. Fino al 1994 eravamo a Novara, e poi a Nocera Inferiore (SA). Da tre anni per impegni di lavoro (lavoro in una banca) vivo durante la settimana a Trento. In questi anni io e la mia famiglia non abbiamo viaggiato molto con Servas ma in compenso abbiamo ospitato tantissimo nelle diverse case. Sovente dico ho conosciuto tutto il mondo senza quasi muovermi dal divano di casa, grazie agli occhi, alle gambe, al cuore ed alla mente delle persone che grazie a Servas abbiamo incontrato e con le quali abbiamo condiviso, anche se XY Qui ci sarebbe dovuta essere la presentazione di altri candidati... Nei mesi scorsi è stato ripetuto (in Assemblea nazionale, sul sito, e tramite mail inviata ai soci) l’appello da parte del Presidente che spiegava ci con almeno 3 anni di anzianità associativa. Il Collegio dei Revisori dei conti verifica la regolarità della tenuta dei conti dell’Associazione; a tal scopo ha facoltà di chiedere ed ottenere in qualsiasi momento, autonomamente o su delega dell’Assemblea, informazioni circa l’Amministrazione economico-finanziaria dell’associazione; verifica il rendiconto consuntivo del quale dovrà stendere una relazione annuale all’Assemblea appositamente convocata. radice e espressione della gente della mia terra, il Friuli, nell’adempimento del ruolo assegnatomi. Sono ragioniera, ho lavorato 17 anni in banca fino al 2002 quando ho scelto di occuparmi della conduzione di un grosso Residence sulle dolomiti. Dal 2006 faccio la mamma a tempo pieno di due magnifiche gemelle, Elena e Giulia. Sono da sempre impegnata nel mondo del volontariato e nello specifico: da oltre 15 anni ricopro la carica di consigliera della locale sezione dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana Assistenza Spastici) onlus che si occupa di disabilità; sono socia volontaria nel locale comitato dell’A.I.R.C.; sono socia fondatrice e consigliera di un’associazione onlus impegnata nel sostegno di problematiche genitoriali legate a prenatalità e prematurità neonatale collegata al Reparto di Neonatologia dell’Ospedale Pediatrico di Trieste; sono socia fondatrice e membro del gruppo di iniziative territoriali locale di Banca Etica. Cari saluti a tutte e a tutti. Elisabetta Liva molte volte solo per poche ore, un frammento delle nostre vite. Quest’estate mia figlia Alice, che ha da poco compiuto 18 anni, è stata a Parigi ospite di famiglie Servas. E’ la sua prima esperienza con Servas da sola ed è, da come riferito, molto entusiasta degli incontri finora avuti. Per due trienni (Dal 2001 al 2006) sono stato membro del C.E. ricoprendo in entrambe le volte l’incarico di tesoriere e sono revisore dei conti uscente. Come ho scritto già 3 anni fa, preciso che poiché credo che la vitalità di un’associazione come la nostra sia data anche dal ricambio delle persone (le nomenklature, i padri ed i salvatori della patria sono da evitarsi nelle associazioni di volontari come Servas) mi candido affinché ci sia un numero congruo di candidati nei vari organi conscio che un insufficiente numero di candidati sia oltremodo negativo e deleterio per il corretto funzionamento del Servas. Vi prego pertanto nell’ipotesi del raggiungimento di un congruo numero di candidati per il collegio dei revisori dei conti di considerare nulla (e per quanto ovvio ad insindacabile Vostro giudizio) la mia candidatura. Un forte abbraccio a tutti. In pace. Pino Ferrentino ampiamente come e perché candidarsi, e si concludeva così: “Mi auguro ed auspico di vero cuore una partecipazione ed un coinvolgimento di tutte le socie e i soci di buona volontà che vogliano spendersi per la nostra associazione”... Ringraziamo le candidate e i candidati Abbiamo letto fin qui le descrizioni di dei candidati; ciascuno di loro possiede specifiche conoscenze a seconda del ruolo o dei ruoli per cui si propone e disponibilità a lavorare con gli altri e per gli altri. I membri uscenti dell’attuale Comitato Esecutivo e dei Collegi sono ovviamente disponibili ad effettuare il passaggio di consegne, affiancando all’inizio i nuovi membri. Un sentito ringraziamento ai candidati, e intanto in bocca al lupo per le elezioni! Chi di voi sarà impegnato per i prossimi 3 anni, vivrà un’esperienza umana ricca e unica. [ 12 ] Servas in Italia Assemblea di Trapani In questa pagina, alcune testimonianze di soci che hanno partecipato all’Assemblea di Trapani dell’autunno scorso. Segue, nelle prossime pagine, l’estratto del verbale. Una splendida occasione di Susanna Bernoldi, Imperia Si, occasione di conoscere una terra (e quindi naturalmente la sua gente) che è stupenda e forte e capace di lottare con un coraggio che i media non ci fanno conoscere! Occasione di conoscere la vita e le opere di Danilo Dolci, per- Giornate di arricchimento di Giampaolo Fiordalisi, Terni A lcune brevi riflessioni personali - tralascio di soffermarmi dettagliatamente sui notevoli contenuti dei quali ciascun partecipante ha potuto far tesoro durante i giorni dell’ultima Assemblea d’autunno, che sono stati merito di un’ottima, accurata organizzazione e dell’impegno degli amici Servas siciliani (grazie Vittoria e Alfredo!). Vorrei sottolineare l’intensità delle due giornate, così ricche di conoscenze da acquisire, e testimonianze da ascoltare a orecchie tese. Mi sono sentito come un contenitore che da vuoto o semivuoto si andava man mano riempiendo di sostan- che’ nessun libro avrebbe dato le emozioni provate ascoltando Lorenzo e vedendo le immagini di quei momenti di lotta nonviolenta! Occasione per conoscere i tanti soci SERVAS. Grazie! un grande abbraccio. Susanna za. Secondo me è stata una bella idea quella di indire la riunione in concomitanza con un “ponte”: questo ha invogliato molti ad esserci e ha consentito un prolungamento della permanenza per chi ha potuto. Io, disponendo di “ ferie abbondanti”, ho esteso la mia permanenza in Sicilia inserendo nel programma esperienze e condivisione con i soci Servas locali. E’ stato così che attraverso Maddalena e Franco, ipergentili, ho conosciuto Selinunte. I soci Nuccia e Lorenzo mi hanno offerto una piacevole serata insieme. Giovanna e Giuseppe, da sempre ospitalissimi, siccome si trovavano “fuori zona” (loro sono di Caltanissetta), anziché offrirmi la loro casa fissa mi hanno offerto la loro casa mobile: il loro camper! Ancora grazie, soci della Sicilia! Inutile dire che li sto tutti già aspettando in Umbria. ricordo incancellabile. A proposito della tonnara dell’isola di di Renato Cristina e Laura Tartara, Arona (NO) Favignana: non posso fare a meno di segnalare e di raccomandare la visita di questo grande complesso di “archeologia industriale” restaurato uando abbiamo saputo che l’assemblea d’audalla Soprintendenza di Trapani che ha trasfortunno della nostra associazione si sarebbe tenumato le strutture industriali in un bellissimo ta a Trapani, non posso nasconderlo: siamo stati premuseo, penso unico in tutto il si da un vero entusiasmo per questa possibilità di viAlla tonnara Mediterraneo. sitare la Sicilia, una regione dove ritorniamo sempre La visita ai luoghi di Danilo Dolci con grande piacere. è stato un’immersione nella storia Un entusiasmo che conservo ancora oggi nello scridel nostro paese, un toccare con vere queste note, tanta è stata la soddisfazione di quemano come un profeta della pace, sto soggiorno e che senza dubbio ho trasmesso ad della fratellanza, della giustizia sia amici e conoscenti nel raccontarlo. stato capace di realizzare iniziative Penso che talvolta sia rafforzata la convinzione che i e opere sociali ancora oggi patriviaggi all’estero, in paesi estranei alla nostra storia e monio delle comunità del Belice. cultura, sono i più appassionanti… mentre invece Abbiamo visto una Sicilia viva, magari non conosciamo le meraviglie della nostra piena di speranza e di valori testiItalia che sono la parte più vera del nostro paese, del Il folto gruppo Servas a Marsala moniata dagli amministratori locanostro essere italiani. li, amici della nostra Associazione, e come non ricordare il simpatiIn sintesi il soggiorno in Sicilia è stato co giornalista di tele Jato. Tutte le città che abbiamo visitato erano un complesso di emozioni e di sorprese ben tenute, ordinate, e così ricche di monumenti e di musei con innanzitutto nell’incontro con i siciliaspazi espositivi molto ben allestiti. ni, così aperti e calorosi, e nella visione Abbiamo avuto un’ottima impressione di Trapani non solo per la di luoghi meravigliosi e ricchi di storia magnifica posizione sul mare, ma sopratutto per il restauro delle vie del mondo mediterraneo. I nostri amici del centro storico con belle case e vivacizzato dalla presenza di molte SERVAS che hanno organizzato questo persone per strada e numerosi locali all’aperto che ne fanno una vera incontro e che poi ci hanno ospitato città del Mediterraneo. sono stati di una premura e di un’attenUna breve nota su Palermo, che definirei come una grande città, e zione veramente esemplare che non con questo aggettivo vorrei comprendere la nobiltà della sua storia, possiamo dimenticare. A tutti loro va il Nobuko Otsuka san al Tempio di Segesta che si tocca con mano nei suoi monumenti, splendidi e grandiosi, nostro più sentito ringraziamento. Ma dal Giappone con Luigi Uslenghi progettati per lasciare una testimonianza della civiltà che li ha geneanche nelle vie delle varie città visitate abbiamo avuto incontri occasionali con diverse persone veramente rati. I palermitani sono coscienti di questa eredità e penso che vivaaffabili, dalla battuta sagace e pronta che ci ha sorpreso piacevol- no con sofferenza lo scempio edilizio e la mancata valorizzazione di questo patrimonio storico (chiese, palazzi, piazze, monumenti). mente. Per non parlare poi delle testimonianze dei lavoratori delle tonnare, Penso che l’augurio più sincero ai palermitani e siciliani tutti sia una che ritengo abbiano lasciato in tutti noi che li abbiamo ascoltati con grande rinnovamento di tutta l’isola grazie all’affermarsi delle loro tanta attenzione e commozione nei racconti del loro lavoro, un potenzialità, come abbiamo visto in molte località e iniziative. Sicilia ospitale Q [ 13 ] Servas in Italia Resoconto dell’Assemblea di Trapani I n queste pagine, un estratto del verbale dell’Assemblea di Trapani dell’autunno scorso. I verbali completi si trovano sul sito www.servas.it nella sezione Verbali. - Lorenzo Barbera, a testimoniare come amico e compagno delle lotte vissute con Danilo Dolci. Lorenzo è stato oltre che testimone diretto, anche un attivo organizzatore delle lotte per la Valle del Belice e fondatore del CRESM (Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione ). Esperienze narrate nel suo libro: ”I ministri dal cielo”. Lorenzo, nella giornata di sabato, è stato la nostra guida al centro CRESM ed ai luoghi del Belice. 4. La lotta Antimafia. E’ intervenuta Gabriella Ebano che ha testimoniato il lavoro di ricerca, da lei condotto, dedicato alle donne in rapporto con la mafia, sia a donne con legami diretti con la mafia e sia a donne che con la mafia si sono scontrate o che ne hanno subito la violenza. Un toccante lavoro di interviste dirette. 5. Servas e Scoutismo. E’ intervenuto Giuseppe Di Lorenzo che ha vissuto e vive entrambe le esperienze e ne ha voluto delineare storia e i punti comuni delle due organizzazioni. Apertura dell' Assemblea. Foto di Antonio Calvagno L ’Assemblea è iniziata alle ore 9:30 di domenica 30 ottobre e si è conclusa alle ore 19,00; è stata presieduta da Andrea Careddu, Presidente dell’Associazione, e moderata da Silvia Montevecchi. Le ore della mattina sono state dedicate ai temi della pace e della storia dei movimenti locali, con particolare riferimento ai luoghi e all’opera di Danilo Dolci e alla storia agita nella Valle del Belice, Gabriella ha saputo trasmettere con testimonianze dirette di chi le emozioni uniche ha vissute e in parte organizzate. Argomenti particolarmente intensi e significativi che hanno completato e integrato la giornata precedente, che era stata dedicata alle visite ai paesi e ai luoghi in cui quelle esperienze sono state vissute. Il pomeriggio è stato dedicato a trattare argomenti specifici dell’Associazione. Argomenti affrontati: 1. Apertura e Saluto del Presidente ai soci presenti in assemblea. 2. Ricordo degli Amici Scomparsi. Sono intervenuti: -Anna Cristina Siragusa, a commemorare il ricordo di Luisa Corbetta; -Andrea Careddu a commemorare il ricordo di Tano Pappalardo; Vittoria Cocimano ha letto una poesia scritta dall’amico Tano, dolce e ironica e dal titolo evocativo: “Partita a scacchi con la morte”. 3. Il ricordo di Danilo Dolci e le lotte per la valle del Belice. Sono intervenuti: -Alfredo Rubino, a testimoniare come amico e compagno delle lotte vissute con Danilo Dolci. Alfredo inoltre ha saputo bene accompagnarci nella giornata di sabato nella visita dei luoghi vissuti e delle opere realizzate, in particolare la scuola e la diga, per volontà di Danilo e grazie all’impegno dei compagni che hanno sostenuto e condiviso con lui le idee. [ 14 ] 5.a Servas amicizia. La socia siciliana Giovanna Andolina è intervenuta, per testimoniare la forza della rete di amicizie Servas anche dall’estero, che in un momento della sua vita particolarmente difficile per la sua salute, le ha dato tanta forza e aiuto. 6. Adempimento Privacy, pagamento della quota 2012 e iscriSilvia Montevecchi - moderatrice zione nella Lista soci 2012. -Andrea Careddu, a ricordare l’obbligo di legge che compete a tutti i soci di inviare a lui, il modulo della privacy debitamente compilato e firmato da parte di tutti i soggetti maggiorenni presenti nella nostra Lista. In mancanza di tale documento non sarà più possibile inserire tale nome e i suoi dati nella Lista Soci. -Lavinia Cozzi a ricordare l’obbligo che ci corre di pagare entro l’anno per l’anno successivo, la quota di iscrizione all’associazione. Il socio inadempiente che entro la fine dell’anno non sarà in regola con i pagamenti dello stesso anno verrà automaticamente escluso dalla Lista dall’anno successivo. -Giuseppe Santoro, nella qualità di segretario dell’associazione dal maggio di quest’anno, informa che superati gli eventi passati, la prossima Lista sarà inviata ai Soci entro la primavera del 2012 (Ndr: successivamente il CE ha dovuto decidere di non inviare la Lista 2012, bensì di metterla a disposizione in formato elettronico. Questo comporta anche numerosi vantaggi, illustrati nel verbale dell’Assemblea successiva) 7. Relazione dei Revisori dei conti su analisi e revisione del Servas in Italia Bilancio 2010. E’ intervenuto Pino Ferrentino che ha relazionato in modo ampio ed esaustivo sul lavoro svolto dal Collegio dei Revisori dei Conti. Ha motivato le necessarie correzioni da apportare al bilancio 2010, già approvato nell’Assemblea di primavera di quest’anno, ed ha argomentato i diversi suggerimenti e le raccomandazioni, nella gestione delFrancesca Putzolu l’associazione, fatte da parte del Collegio dei Revisori. re i giovani e le rispettive famiglie e verificare il loro interesse alla proposta. Informa inoltre che sono stati sponsorizzati da parte di Servas Italia i due meeting internazionali di quest’anno dedicati ai giovani: in Uganda con un contributo economico di € 500, e in Danimarca con la partecipazione di Gaia Bigatti che relazionerà in un suo intervento. Relaziona infine sull’esperienza relativa alla partecipazione, insieme a Giampaolo Fiordalisi, al campo di lavoro per i giovani organizzato da Arci-Libera in Calabria. -Gaia Bigatti, giovane socia Servas, relaziona all’assemblea della sua partecipazione all’incontro internazionale, tenutosi in Danimarca, con altri giovani Servas, anche con la proiezione di un documento fotografico. 11. Iniziative per la pace. E’ intervenuto Giampaolo Fiordalisi, segretario per la pace, testimoniando anche lui dell’esperienza di partecipazione, con Francesca, al campo di lavoro Arci-Libera in Calabria ed il suscitato interesse a sviluppare con un attivo contributo diretto e partecipato da parte di Servas Italia a questo tipo di iniziative, molto formative e socialmente significative. 12. Varie ed eventuali – non ci sono state richieste o interventi. L’Assemblea si conclude in un clima di allegria e serenità con un partecipato canto popolare. Gaia Bigatti parla all’Assemblea 8. Correzioni al bilancio 2010 e approvazione del bilancio corretto. E’ intervenuta Lavinia Cozzi, tesoriera, a illustrare la causa della variazione e correzione al Bilancio già approvato dalla precedente Assemblea. L’Assemblea approva all’unanimità la correzione ed il Bilancio corretto (che comporta la riduzione della perdita da € 6.082,99 a € 5.581,99) Riunione dei Coordinatori Le assemblee nazionali sono occasione per convocare la riunione dei Coordinatori regionali, insieme al Comitato Esecutivo, Garanti e Revisori. E’ un importante momento di confronto che porta alla condivisione delle “buone pratiche”, verso le soluzioni per le tante questioni dell’Associazione. Mentre per l’Assemblea ordiAntonia, coordinatrice naria di Primavera è previsto il rimborso per le di Marche e Abruzzo spese di viaggio dei Coordinatori, così non è in quella d’autunno. Eppure erano tanti i coordinatori presenti, e li ringraziamo per tutto l’impegno che ci mettono…rinunciando peraltro al tempo libero in una splendida giornata di sole! Canto finale in allegria 9. Distant Vote – E’ intervenuta Anna Cristina Siragusa che ha relazionato in merito alla procedura del voto a distanza di Servas International. In particolare informa di una mozione che chiede di appoggiare la registrazione di S.I. come Organizzazione Non Governativa: la registrazione (in un Paese ancora da individuare, potrebbe essere il Canada che si è proposto) è indispensabile per avere a livello internazionale uno stato legale riconosciuto per propositi e struttura. Viene chiesto all’Assemblea italiana di esprimere il voto, indicativo per il CE: la mozione viene votata favorevolmente dalla maggioranza dei soci con 5 astenuti e nessun voto contrario. 10. Iniziative per i Giovani Servas – Sono intervenute: - Francesca Putzolu, membro del CE e responsabile giovani, ha informato l’assemblea di una sua indagine, dalla quale risultano presenti in Lista 390 giovani iscritti nelle rispettive famiglie che potrebbero “transitare” nella Lista Giovani già costituita nell’ambito della Lista Servas Italia. Per fare questo occorrerà sensibilizza- Atti dei convegni: trascrittori cercasi di Anna Cristina Siragusa, responsabile documentazione Esiste un archivio di file audio MP3 delle ultime Assemblee. Sarebbe bello trarre degli atti sull’opera di Danilo Dolci, non è vero? Ci sono in archivio anche preziosi audio dell’assemblea di Assisi, con testimonianze su Aldo Capitini. Occorrono: diverse ore di tempo a disposizione + computer con audio (meglio la cuffia) per ascoltare e trascrivere. C’è qualche volontario/a che può dare una mano? Il lavoro può essere fatto in èquipe, in un tempo da decidere insieme (meglio fatto piano che mai…) [ 15 ] Servas in Italia Resoconto dell’Assemblea di Ronzano (BO) n queste pagine, un estratto del verbale dell’Assemblea di primavera 2012. I verbali completi si trovano sul sito www.servas.it nella sezione Verbali. L’Assemblea, ospitata nell’Eremo di Ronzano sugli splendidi colli bolognesi, è iniziata sabato 28 aprile dalle ore 15 alle ore 19, ed è poi ripresa la domenica mattina alle ore 9 e si è conclusa alle ore 12:30. L’Assemblea, moderata da Silvia Montevecchi, ha avuto come presidente Andrea Careddu e come segretario Giuseppe Santoro. In un clima di piena e positiva collaborazione, tutti i punti dell’ordine del giorno sono stati ampiamente valutati e discussi e votati quando richiesto. I sori, si decide di rinviare l’approvazione del bilancio 2011 alla mattina successiva, così come pure la discussione e l’accettazione del preventivo 2012. 4. Modifica al Regolamento Servas Italia per l’uso delle liste in formato elettronico. Giuseppe Santoro, in qualità di segretario dell’Associazione, dopo avere relazionato sull’argomento e motivato la necessità, sottopone all’assemblea l’approvazione della modifica al Regolamento di Servas Italia al fine di consentire l’uso diretto, da parte del socio Servas, delle liste in formato elettronico di quei Paesi che ne danno il consenso. Si tratta dell’art. 8, -punto 8.4. La modifica del testo è stata approvata. 5. Modifica allo Statuto Servas Italia per la denominazione e la mansione dei Probiviri. Orazio Leggiero, a nome del Collegio dei Probiviri, propone all’assemblea di modificare lo Statuto di Servas Italia per la parte riguardante lo stesso 1. Apertura e Saluto del Presidente ai soci presenti in assemblea; è seguita l’au- Collegio dei Probiviri con due tipi di modifiche, una di carattere formale, che riguarda la denominazione, topresentazione di ognuno dei presenti. La l’altra di carattere più parola è poi stata data ai padri responsasostanziale, che riguarda la bili della struttura, che hanno dato brevi funzione. Dopo avere ampiacenni sulla storia dell’Eremo di Ronzano e mente motivato le ragioni, del suo Ordine, fondato, in origine, da un propone: gruppo di laici. A) Una modifica che chiede di cambiare la denominazio2. Presentazione e accettazione dei ne da: “Collegio dei probivipunti all’ordine del giorno – sono stati ri” a “Collegio dei garanti”, presentati i punti all’ordine del giorno e una forma verbale più adeaccettate le integrazioni richieste. rente allo spirito e alla funzione del Collegio. 3. Presentazione ed approvazione del B) Una modifica che chiede Bilancio 2011 –La tesoriera ha motivato le di cambiare il “tipo di parediverse cause che hanno portato ad inviare” espresso dal Collegio dei re il bilancio al Collegio dei Revisori solo probiviri: non più solo di pochi giorni prima dell’Assemblea. Una “tipo consultivo” ma che delle cause è il ritardo con cui le pervengoabbia anche carattere “vinno le rendicontazioni; alcune non ancora colante” per le decisioni che Riunione del Comitato Esecutivo con i coordinatori il CE dovrà eventualmente assumere. Entrambe le modifiche sono approvate dall’Assemblea. Sono seguiti diversi interventi che hanno evidenziato come il cambiamento della funzione del Collegio dei garanti implichi una loro maggiore responsabilità e che pertanto potrebbe essere opportuno innalzare le attuali condizioni di eleggibilità (lo Statuto prevede come condizione di eleggibilità, quello di essere: “soci Porta Aperta o Day Host da almeno tre anni”). Dopo ampia ed esaustiva discussione, l’Assemblea vota e conferma le attuali condizioni. La domenica mattina, in occasione della riapertura dell’assemblea viene letta la lettera del Movimento non Violento, dal titolo “Ripudiamo la Guerra”, con la proposta di inviarla al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anche a nome e con l’approvazione della nostra Assemblea Servas di Ronzano. L’Assemblea approva all’unanimità. (Ndr: il testo si trova a pagina 18). pervenute e sono quindi solo stimate. -Pino Ferrentino, a nome del Collegio dei Revisori, è intervenuto evidenziando la necessità (dei revisori) di avere un ragionevole tempo per poter valutare la congruità e la consistenza delle spese e delle entrate. Questo per evitare di approvarlo con riserva per poi dover approvare eventuali modifiche, allo stesso bilancio, nella successiva Assemblea. -Qualcuno propone di spostare in là (in Assemblea straordinaria) l’approvazione del Bilancio. Diversi altri soci propongono che venga presentato comunque all’Assemblea, per poi decidere se approvare, fare riserve o non approvare e rinviare. Su questa proposta si rileva il consenso generale. La tesoriera pertanto procede alla presentazione del bilancio e lo illustra in tutte le sue voci di spesa e di ricavo. - Rita Mello Grand, del Collegio dei revisori, rilevata la chiarezza e la congruenza dei conti esposti si rende disponibile alla revisione del bilancio nella serata, e a dare il proprio parere prima di proporlo all’approvazione dell’assemblea. Con l’accordo dell’unanimità dell’assemblea, vista la disponibilità di tutti i revi- [ 16 ] 6. Adempimento Privacy e Lista soci 2012 – Andrea Careddu fa il punto della situazione: risultano ricevuti quasi circa il 70% dei moduli di consenso al trattamento dei dati, è un risultato importante ma manca ancora una quota rilevante di soci. Giuseppe Santoro, in qualità di segretario dell’Associazione, evidenzia come questa significativa mancanza di moduli condizioni pesantemente la preparazione della Lista soci 2012, e informa l’assemblea delle conseguenti decisioni adottate dal Comitato Esecutivo per gestire e superare questa problematica. Si è ritenuto che non è né pensabile né opportuno mandare in stampa una Lista mancante di una quota importante di soci e la soluzione scelta per ovviare a questo problema è che, per l’anno 2012, la Lista sarà pubblicata solo in formato elettronico. Essa sarà continuamente aggiornata man mano che si ricevono i moduli. Il segretario Santoro inoltre evidenzia come il disagio di non avere la Lista stampata è compensato da altri tipi di vantaggi come la possibilità di poterla aggiornare continuamente e pertanto si avrà l’inserimento immediato dei nuovi soci che si iscrivono, e delle variazioni dei dati esistenti; il facile reinserimento in Lista dei soci temporaneamente esclusi (man mano che invieranno i loro moduli privacy). Inoltre, come effetto non trascurabile, si aggiunge il cospicuo risparmio del costo della stampa e della spedizione della Lista in Italia e nei paesi esteri. Servas in Italia CE sarà pari a 7. Il Presidente ha già inviato una lettera di invito a tutti i soci a presentare proprie candidature entro il 31 maggio prossimo. Il CE, alla luce dell’esperienza vissuta, raccomanda i coordinatori regionali ad impegnarsi nel ricercare e proporre candidati con doti di buon senso, con disponibilità e capacità di impegno e, naturalmente, ove possibile, con competenze di informatica, contabile o linguistica a seconda dei ruoli che si intende ricoprire. Il CE rivolge anche un particolare invito a proporre validi candidati di giovane età. Il CE infine, con molta chiarezza, chiede di sconsigliare candidature di soci con “caratteri” conflittuali e/o spigolosi proprio per evitare lacerazioni. Luigi Uslenghi, a questo proposito, chiede all’Assemblea la modifica dello Statuto e del Regolamento in modo da prevedere che le candidature siano supportate da appoggi o adesioni. L’Assemblea a maggioranza approva. Occorrerà pertanto predisporre il testo modificato da sottoporre alla prossima Assemblea. Matteo Pedani, in qualità di responsabile informatico dell’Associazione, in coordinamento con Giuseppe Santoro, segretario, ha predisposto una prima bozza della Lista in formato elettronico (pdf) che viene proiettata sullo schermo e presentata all’assemblea. E’ stato scelto un particolare formato compatto che permette di ridurre il numero di pagine della lista, cosi da agevolare eventuali soci che decidessero di stamparla tutta o parte di essa. Mario Burlando evidenzia comunque la necessità, per la Lista, di rispettare simboli, abbreviazioni e descrizioni compatibili con gli standard in uso a livello internazionale. 7. Sito di Servas Italia – Giuseppe Santoro ricorda all’assemblea che attualmente l’associazione dispone di due diversi indirizzi internet con funzionalità diverse. (Ndr: il sito www.servas.it/old contiene sia l’archivio delle notizie Servas fino al gennaio 2010, che il data base dei soci denominato “Servas Page”. I coordinatori e Local Help registrano qui i dati dei soci e le quote pagate. Se la quota viene pagata tramite bonifico, la tesoriera riporta le quote nelle schede dei soci. I soci possono avere accesso ai dati che li riguardano, per verificare. Il sito www.servas.it sviluppato successivamente è oggi la nostra “vetrina”: contiene informazioni generali che possono essere utili a chi vuole conoscere Servas, e contiene informazioni dedicate ai soli soci, come ad esempio la Lista 2012 aggiornata, e i verbali. La Lista 2012 viene ricavata dai dati presenti in Servas Page). Chi amministra i 2 siti (ossia il tecnico e il Gruppo Sito) deve tenere continuamente allineati i dati; inoltre alcuni soci incontrano difficoltà di vario genere. L’occasione di risparmio del costo della stampa della Lista costituisce la possibilità e l’opportunità di investire per realizzare un unico sito, completo di tutti i dati e di tutte le funzionalità, in modo da superare le tante difficoltà finora riscontrate. Nel rendiconto preventivo 2012 sono già stati previsti a questo scopo 2.000 Euro; il CE dovrà verificare e decidere se farsi carico da subito di questo impegno o, considerato che tra pochi mesi scade il suo mandato, trasferirlo al prossimo CE, in modo da garantire la continuità per lo sviluppo di questo progetto. 8. Candidature per elezioni Servas International nell’agosto 2012 in Polonia – In occasione dell’Assemblea di Servas International, che si terrà in Polonia dal 18 al 25 agosto, sono previste le elezioni per rinnovare le cariche del CE e dei vari Comitati a livello internazionale. Si invitano i soci italiani interessati e che dispongono dei requisiti richiesti, di far pervenire le loro candidature al CE entro il 31 di maggio prossimo in modo da poterle valutare e dare poi il proprio necessario supporto alla loro presentazione. Luigi Uslenghi, in carica già da due mandati nel comitato dei Garanti per S.I., non si ricandida più e pertanto se non ci saranno nostre candidature valide, l’Italia rischia -pur essendo il Paese con il maggior numero di soci iscritti- di non avere propri rappresentanti in S.I. 9. Candidature per le elezioni Servas Italia nell’autunno 2012 – Nella prossima assemblea di autunno è previsto invece il rinnovo delle cariche per Servas Italia. Il CE ha deliberato, come da statuto, che il numero dei componenti del prossimo 10. Presentazione dei campi estivi di lavoro e iniziative per i giovani e per la pace. Giampaolo Fiordalisi, segretario per la pace, informa l’assemblea che oltre alle tante consuete occasioni di incontro a livello nazionale quali Sentieri Insieme, Alpe Adria, etc. si affiancano anche iniziative regionali quali l’incontro in Umbria, presentato da Sergio Lombi, coordinatore della regione, mentre Anna Maria Garuti, local help di Ferrara, presenta l’incontro “due passi oltre il confine” tra la regione Veneto e L’Emilia Romagna e a settembre, organizza anche il giro in barca sul fiume Brenta con la visita alle ville venete. Giampaolo presenta inoltre le iniziative dedicate ai giovani dove quest’anno oltre all’incontro internazionale “Servas Youth” che si terrà in Polonia dal 5 al 12 agosto ci sarà anche il campo estivo Servas intitolato “Stare con la terra” organizzato da Francesca Putzolu, responsabile giovani, che si è tenuta in provincia di Cuneo dal 30 giugno al 7 luglio. 11. Costituzione di un Gruppo Assemblee. Silvia Montevecchi, considerata la complessità degli eventi connessi alla preparazione delle Assemblee nazionali della nostra Associazione, propone la costituzione di un gruppo di lavoro che affianchi il Comitato Esecutivo e si impegni nella organizzazione di tali eventi. Il consenso è unanime. (Ndr: il Gruppo Assemblee formatosi è costituito da Giampaolo Fiordalisi, Silvia Montevecchi, Maria Pia Zanetti e Tarcisio Zuccali). 12. Comunicazioni Varie - Rosa Sicilia, coordinatrice Calabria, informa i soci Servas della disponibilità per questa estate, di una casa per 8 o 10 persone nella città di Parenti, per la quale è richiesta la sola partecipazione alle spese di gestione. - Mario Arosio informa i soci della disponibilità in agosto di una casa a Trento, dove è richiesto l’impegno per gli adempimenti domestici. Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I CARE”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: “me ne importa, mi sta a cuore”. È il contrario esatto del motto fascista “me ne frego”. (Don Milani, da Lettera ai giudici) In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste. Quando invece vedranno che non sono giuste essi dovranno battersi perché siamo cambiate. La leva ufficiale per cambiare la legge è il voto. La Costituzione gli affianca anche la leva dello sciopero. Ma la leva vera di queste due leve del potere è influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti: E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede. (Da Lettera ai giudici) Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia. (Da Lettera a una professoressa) Da bestia si può diventare uomini e da uomini si può diventare santi: Ma da bestia a santi con un solo passo non si può diventare. (Da Esperienze pastorali) [ 17 ] Servas in Italia che chiude con la previsione di un risultato positivo pari a €4.440. Meri Ciuti interviene e chiede la modifica dell’importo di preventivo per il “Gruppo giovani” da €500, valore pari a quello di consuntivo, a €1.000. Il CE chiarisce che in presenza di progetti validi il valore di previsione potrà essere incrementato e conferma il preventivo. L’assemblea boccia la richiesta di modifica e conferma il preventivo presentato dal CE per tale voce. Infine l’assemblea, all’unanimità, approva il preventivo presentato. 13. Presentazione ed approvazione del Bilancio 2011. Tesoriera e Collegio dei revisori, completato il lavoro di revisione del bilancio, ne illustrano i risultati. (Ndr: sono riportati nel verbale completo). Queste variazioni hanno portato il risultato di bilancio in perdita pari a € 1.544. Pino Ferrentino, a nome del Collegio dei Revisori, conferma la correttezza del bilancio attentamente revisionato e illustra i criteri degli interventi effettuati. Conclude l’intervento con l’approvazione, da parte del Collegio dei Revisori, del Bilancio 2011. Il Bilancio 2011, sottoposto all’approvazione dell’assemblea è approvato all’unanimità. 14. Presentazione ed accettazione del rendiconto preventivo 2012 – La tesoriera Lavinia Cozzi presenta all’assemblea il preventivo 2012 L’Assemblea si conclude domenica alle 12:30 in un clima di soddisfazione per tutto il lavoro svolto e con ringraziamenti ed un lungo applauso per tutti. . Presidente, Segretario, Tesoriera- Andrea, Giuseppe, Lavinia 2 GIUGNO, RIPUDIAMO LA GUERRA Lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano L a pace è l’unico valore veramente rivoluzionario perché costringe a ripensare tutte le categorie del vecchio mondo che è stato costruito sulle macerie delle guerre. Essere costruttori di pace oggi significa obiettare al sistema di guerra e alle spese militari che la guerra rendono possibile. Noi vogliamo essere cittadini obbedienti alla Costituzione italiana, scritta subito dopo il flagello del secondo conflitto mondiale, e proprio per questo tesa al ripudio della guerra stessa. Lo dice l’articolo 11. E’ la stessa Costituzione che ci indica come la nostra Repubblica sia fondata sulla forza del lavoro. Lo dice l’articolo 1. In mezzo, tra l’articolo 1 e l’articolo 11, ci sono 10 articoli fondamentali della nostra carta costituzionale, su altrettanti valori fondanti: la giustizia, la libertà, la salute, l’educazione, ecc. Questo significa che i lavoratori devono costruire le condizioni per la dignità della vita di tutti coloro che vivono nel nostro paese, e che la guerra (e la sua preparazione) è l’unico vero disvalore da espellere per sempre dal contesto sociale e civile. Per tutto questo noi non comprendiamo perché la Festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno, venga celebrata con le parate militari, la sfilata delle armi, la mostra degli ordigni bellici. E’ una contraddizione divenuta ormai insopportabile. Questo è il ripudio della Costituzione, non della guerra. E’ il rovesciamento della verità. Il 2 giugno ad avere il diritto di sfilare sono le forze del lavoro, i sindacati, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile. Queste sono le forze vive della Repubblica; i militari hanno già la loro festa, il 4 novembre, che ricorda “l’inutile strage” della prima guerra mondiale, come [ 18 ] disse il papa Benedetto XV. A lei, Presidente della Repubblica chiediamo di abolire la parata militare del 2 giugno, anche per rispettare la necessità di risparmio economico (l’anno scorso costò quasi 10 milioni di euro): inviti i giovani disoccupati e i pensionati come rappresentanti del popolo italiano in sofferenza. E’ un vero e proprio scandalo che mentre si impongono pesanti sacrifici a tutti, il Parlamento ed il Governo abbiano confermato l’enorme spesa di oltre 10 miliardi di euro per l’acquisto dei cacciabombardieri F35. Il 2 giugno con le nostre associazioni vogliamo celebrare l’Italia che “ripudia la guerra”. Movimento Nonviolento e SERVAS Porte Aperte. I soci di Servas Porte Aperte chiedono inoltre che i milioni risparmiati per la non realizzazione delle parate militari del 2 giugno vengano destinati all’attuazione della legge n. 64 del 2001, che ha istituito il Servizio civile nazionale, per il quale il budget si è ridotto sempre più, anche con le ultime manovre finanziarie. Servas aderisce infatti pienamente ai principi fondanti di tale legge, sanciti dall’art. 1. Art.1- Principi e finalità: -Concorrere, in alternativa al servizio militare, alla difesa della Patria con mezzi e attività non militari; -Favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; -Promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed all’educazione alla pace fra i popoli; -Partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l’aspetto dell’agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; -Contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero. . Ronzano, Bologna, 29 Aprile 2012 Per Servas Porte Aperte, il Presidente Andrea Careddu Servas in Italia In ricordo di Luisa Corbetta R icordo Luisa come un vero esempio di persona piena di gioia di vivere. Viaggiatrice consapevole tra territori e culture, sapeva trasmettere nelle relazioni interpersonali l’impegno per quello che faceva. Questa attitudine non l’ha abbandonato nemmeno quando capì, prima di tutti noi, che questa volta la malattia avrebbe vinto: ha continuato a impegnarsi come prima, restando vicina alle sue passioni e agli affetti. Sin da ragazza ha profuso il suo impegno nel mondo dell’associazionismo anche internazionale (parlava perfettamente inglese) e con lo stesso spirito ma con la maturità dei suoi anni raccontava con naturalezza il suo bagaglio di esperienze. “Sono una Donna in nero”, mi disse una volta raccontandomi del movimento a sostegno delle donne palestinesi… La questione femminile la interessava molto, così come i diritti umani: si è molto impegnata per la Casa delle donne di Torino, ed è stata a lungo socia di Amnesty International. In ricordo di Tano Pappalardo Non da ultimo viene il suo impegno nelle cariche di Servas International dove si è spesa con impegno fino alla fine, senza lasciare niente in sospeso ma anzi lasciando un patrimonio di idee che è riuscita a condividere. Molti di coloro che erano presenti alle nostre assemblee nazionali ricorderanno i suoi contributi: Luisa sapeva trattare i temi dello “spirito Servas” mixando filosofia e praticità e si percepiva che nella vita agiva le riflessioni su ospitalità, intercultura, organizzazione, consapevolezza del vivere. Servas per lei era una cosa seria, una parte della sua vita, e allo stesso tempo aveva una grande vita fuori di Servas. Quando scriveva le e-mail, concludeva sempre con delle frasi simpatiche. Ne ricordo una in particolare: “The mind is like a parachute: it works when it’s open!”. E’ proprio vero, la mente è come un paracadute: funziona quando è aperta… E lei lo sapeva bene. (Anna Cristina Siragusa) Semi di Servas T ano, a poche settimane dalla sua morte, mi ha affidato un grave compito: scrivere qualcosa che lo ricordasse agli amici del Servas. Per lui il Servas era certamente importante, e forse anch’io lo ero come amica, se ha pensato proprio a me. Ma io non sono brava nella scrittura, e mi sento inadeguata verso di lui, che era anche un poeta! Quindi, non tenterò di fare una “commemorazione”, non proverò a concentrare in poche parole il segno che Tano ha lasciato in tante persone con le sue qualità di uomo colto e sensibile, di professionista competente e originale, di estroso artista. Voglio solo appuntare dei ricordi personali di Tano come amico. Insieme a lui e alla sua bella famiglia ho condiviso tanti momenti in cui l’esperienza del Servas è stata una parte importante; condividevamo il godere dei nostri ospiti e il piacere di far loro conoscere non solo i luoghi (l’Etna e i suoi dintorni) ma anche i profumi, i sapori, le atmosfere di questa parte della Sicilia che Tano amava tanto. Ho conosciuto Tano nelle lunghe chiacchierate attorno al camino della sua casa di Pedara, con sua moglie e i suoi figli, dove si parlava di tutto: politica, religione, arte, teatro, anche della sua malattia. Tano era generoso di idee e di entusiasmi, aveva la pacata ironia e la lungimiranza dell’uomo saggio, d’altri tempi, ma viveva con impeto e passione le cose belle, la conoscenza, i sentimenti umani. Ricordo l’immagine del drago fiammeggiante che lui disegnò e fece realizzare per il cancello d’ingresso della sua casa, e desidero salutare gli amici del Servas pensando alle sue poesie. Gli sarò sempre grata per avermi fatto accostare al suo mondo, in cui il patrimonio di ricordi, cultura e tradizioni di un’antica Sicilia, in parte scomparsa, si intrecciavano con la voglia e la capacità di progettare un mondo migliore. (Pina Catania) La pace è cultura, educazione, prevenzione, monitoraggio dei conflitti, intervento civile preventivo, comunicazione e traduzione dei linguaggi, ricerca degli interessi comuni (Enrico Peyretti) Sono convinta che non si possa migliorare qualcosa nel mondo esterno senza prima fatto la nostra parte dentro di noi. E’ l’unica lezione di questa guerra (Etty Hillesum) I sogni non sempre si realizzano. Ma non perché sono troppo grandi o impossibili. E’ perché noi smettiamo di crederci (Martin Luther King) Fermatevi. Avete fretta? Ragione in più per riprendervi. Avete da fare? fermatevi, altrimenti farete delle sciocchezze. Dovete occuparvi degli altri? Ragione in più per cominciare da voi stessi (Lanza Del Vasto) L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque (Martin Luther King) Ciò che la maggioranza degli uomini compiono per sé o al massimo per la propria famiglia, un servo della società lo compie per il bene comune (Gandhi) [ 19 ] Servas in Italia L’Italia sono anch’io All’inizio dell’anno Servas Porte Aperte - Toscana ha aderito alla campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO: una mobilitazione nazionale promossa da diverse associazioni che intende porre all’attenzione dell’opinione pubblica e, specialmente, della politica il problema dei diritti di cittadinanza degli stranieri residenti in Italia. La campagna ha avviato una raccolta di firme per due distinte leggi di iniziativa popolare: una, per assegnare la cittadinanza italiana a tutti i nati in Italia da famiglie stabilmente residenti, e un’altra per estendere il diritto di voto nelle elezioni amministrative agli stranieri regolarmente residenti nel nostro paese da più di cinque anni. Si ritiene che il tema dei diritti di cittadinanza non sia più rimandabile in una società come la nostra, attraversata da mutamenti così profondi e che può sperare in un futuro di pace solo se alla base della convivenza ci siano uguaglianza e giustizia. Di questo ha parlato nei mesi scorsi il Presidente Napolitano. Le firme raccolte sono state il doppio rispetto a quanto necessario, e a Marzo sono stati presentati alla Camera i testi delle due proposte di legge che sono ora nelle mani dei gruppi parlamentari che devono arrivare ad una mediazione non solo ideologica, ma che parta dai bisogni delle persone e guardi al futuro del nostro Paese. Segnaliamo il film-documentario 18 IUS SOLI www.18-ius-soli.com di un giovane regista bolognese di origini ghanesi che si chiama Fred Kuvornu. Il film tratta la storia di 18 ragazze e ragazzi nati e cresciuti in Italia ma con origini asiatiche, sudamericane, africane, e residenti in aeree geografiche diverse dell’Italia. Sono i figli di immigrati che studiano nel nostro Paese, parlano la nostra lingua e i nostri dialetti, e alcuni di loro non sono nemmeno mai stati nel paese d’origine. Per ottenere la Cittadinanza italiana al compimento del 18° anno di età devono sottoporsi ad un iter burocratico lungo e complesso che non sempre termina con esiti positivi, con conseguenti e inevitabili gravi problemi di inserimento sociale e d’identità. Il documentario intervista anche sociologi e politici italiani. . dove entrambi hanno avuto uno stand (www.immagimondo.it) (www.marcellocarucci.it) E’ intervenuta tra i relatori una socia Servas-globetrotter, che ci ha fatti viaggiare con la mente tracciando un parallelismo fra le di Antonio Calvagno – Presidente del Guzzi emozioni di viaggio tratte dai Club “Aquile dello Jonio” di Giarre (CT) diari di viaggio di Marcello, e i e socio Servas temi del viaggio, della conoscenza e della solidarietà nei grandi filosofi classici. fine febbraio 2012 si è tenuto a Giarre un Il viaggiatore moticiclista convegno-dibattito dal titolo “Viaggiare in Gregorio Nastasi, presidente del moto tra cultura, conoscenza e solidarietà”, con club “Guzzisti dell’Etna” ha sottotitolo “il motociclista come ambasciatore Soci Servas siciliani al convegno esposto le sue esperienze in di pace nel mondo” Che cosa potrebbe accomunare i soci Servas con quelli del motoclub moto sia in Italia che all’estero, e ha spiegato il suo rapporto con il Guzzi promotore dell’evento? Il filo conduttore dei relatori è stato il marchio Moto Guzzi, che lo ha sempre condotto alle mete prefissaviaggio verso mete sempre più lontane ed affascinanti, ma con par- te. Le difficoltà e le distanze si superano con la fiducia, l’organizzazione del tempo… e a quel punto si susseguoticolare attenzione all’elemento no panorami, emozioni, soddisfazioni…un fondamentale del vero viaggiatore: mix vincente di un viaggio in moto interessanil rispetto dei luoghi e delle cultute ed avvincente. re, unito alla capacità di relazioIl connubio creatosi in sala fra i viaggiatori in narsi con le persone che si inconmoto e gli amici dell’associazione Servas pretrano durante il viaggio. Non da senti nel pubblico è continuato la sera a cena, ultimo, l’elemento dell’aiuto umadove si sono intrecciati, nuovamente, i racconnitario portato da singole persone ti sulle esperienze di viaggio; ci si è ritrovati con propri mezzi, in autosuffinumerosi anche il giorno dopo nella sede cienza. dell’Associazione da cui siamo partiti per un I simpatici e avventurosi viaggiatori guzzisti Ottavio Patanè, guzzista e membro del direttivo del club, ha fatto ben risaltare le differenze e le bel giro dei dintorni, aiutati da una splendida giornata di sole. peculiarità etiche e culturali del motociclista viaggiatore, che nell’ Il Guzzi Club “Aquile dello Jonio Onlus” oltre a svolgere attività di approccio al viaggio è ben diverso dal “possessore di motocicletta”; tipo ricreativo, propone ai soci ed agli amici motociclisti varie attiVittoria Cocimano, coordinarice Servas della Sicilia, ha presentato vità culturali. Quasi tutte le nostre uscite sono mirate all’esploraziol’associazione a quanti ancora non la conoscevano e ha tracciato con ne ed alla conoscenza dei luoghi e delle testimonianze storiche del entusiasmo l’ identikit del viaggiatore a 360°, cioè colui che attra- nostro territorio, oltre che alle attività di gemellaggio con altri motoverso la conoscenza diretta dei luoghi e l’ospitalità riesce meglio di clubs. Dopo solo due anni di intensa attività, aver voluto organizzare quest’importante evento ci ha dato la possibilità di farci conoscealtri a comprendere l’essenza dei luoghi che visita. Marcello Carucci quando parte su due ruote da Roma per mete re ad un’utenza eterogenea ma accomunata alla passione del viaggio, distanti 15000 chilometri, non si dimentica mai di dedicare una e di far conoscere Servas attraverso le parole di persone che ben ne buona parte del bagaglio agli aiuti umanitari; ci ha affascinato con rappresentano lo spirito. Come quando un viaggiatore, tornando dal i racconti e le foto scattate durante i suoi viaggi in Africa o in Asia. suo ultimo viaggio non vede l’ora di ripartire, l’intero Guzzi Club Ci ha resi partecipi delle grandi emozioni che ha provato, fuori e “Aquile dello Jonio” è impaziente di riunirsi e programmare altre dentro di sé... Perché il viaggio è anche un contronto con se stessi, nuove attività. Per concludere, desidero rivolgere un sentito ringraziamento all’amnella paziente ricerca dell’equilibrio e del limite. Curiosamente, Servas e Marcello Carucci si erano già “incrociati” un ministrazione comunale di Giarre ed alla provincia di Catania, ed a paio di volte durante le passate edizioni di Immagimondo, fiera del tutti coloro che hanno collaborato e partecipato allo svolgimento viaggio sostenibile che si tiene a Lecco (Lombardia) ogni anno, e della manifestazione. . Ambasciatori di pace nel mondo, a piedi e in motocicletta A [ 20 ] Servas in Italia Science for Peace di Mario Arosio, Milano S cience for Peace è un progetto nato su iniziativa di Umberto Veronesi che si pone come obiettivo la ricerca di soluzioni scientifiche e concrete di pace. Gli obiettivi sono: la diffusione della cultura di pace e superamento di tensioni tra gli Stati, proponendo attività di sensibilizzazione e di divulgazione rivolte alla società civile e al mondo della scuola, e riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari a favore di maggiori investimenti alla ricerca e allo sviluppo chiedendo ai governi europei di trasferire parte delle risorse destinate al settore militare, alla ricerca e alle urgenze sociali. Ho seguito a Milano alcuni mesi fa (nevicava!) la conferenza mondiale di “Science for Peace”, momento di dibattito internazionale in cui si analizzano le cause all’origine di conflitti e le soluzioni che la scienza offre per la prevenzione e la risoluzione di queste. Leggendo il programma mi sono reso conto dell’importanza dell’evento, che prevedeva la partecipazione di premi Nobel ed una serie molto nutrita di professori e ricercatori da molte parti del mondo, e l’ho seguito con molto piacere, considerandolo un prezioso momento di formazione. In apertura, dopo i messaggi augurali pervenuti persino dal Dalai Lama, è intervenuto il prof. Veronesi dicendo che la scienza è strumento di pace. Occorre intervenire contro gli strumenti di morte: le guerre, le armi, la pena di morte. Si domanda sul ruolo delle forze armate europee, ora che abbiamo creato l’Unione Europea; dà valore alle donne dalle quali, per natura, verrà un grosso impulso per la pace. Shirin Ebadi, iraniana, premio Nobel per la Pace 2003, ha affermato che per la pace occorre la dignità delle persone che si raggiunge tramite la democrazia e la giustizia sociale. Ha inoltre affermato che è prematuro parlare di primavera araba perché nei paesi liberati dalla dittatura sta per prevalere il fondamentalismo religioso, e in Iran vi è il pericolo imminente della bomba atomica mentre la Corea del nord già ce l’ha. Kathleen Townsend, Vice presidente di Science for Peace, ha affermato che i conflitti civili sono più numerosi nei paesi con difficile accesso al cibo e all’acqua e che il cambiamento climatico colpirà di più i paesi che già ora hanno poca acqua. Gli strumenti per la crescita agricola sono la biotecnologia, le nanotecnologie e l’information technology. Accesso all’acqua e al cibo William Murray, dirigente della FAO, ha indicato grosse sfide per il futuro, come l’aumento della popolazione, il taglio delle foreste, l’urbanizzazione crescente (siamo ormai vicini al 50% della popolazione mondiale urbanizzata) ma ha suggerito rimedi: miglioramento delle varietà coltivate, migliori concimi, utilizzo delle bio- tecnologie, cibo con meno acqua, migliore utilizzo dell’acqua piovana, orticultura urbana o periurbana, ecc.. Il prof. Veronesi, a conclusione della mattinata, ha ricordato che ora siamo 7 miliardi di abitanti a cui bisogna aggiungere 3 miliardi di bovini, suini, ovini. Per ogni kg. di carne occorrono 15.000 litri di acqua!!! Perciò occorre diminuire il consumo di carne e aumentare la produzione agricola. Contributo della scienza alla soluzione pacifica dei conflitti Atta Uhr Rahman e Geetha Bali, presidenti dell’accademia delle scienze rispettivamente del Pakistan e dell’India, hanno indicato alcuni risultati delle ricerche scientifiche svolte nei loro paesi e ci hanno parlato soprattutto dell’investimento nell’istruzione dei giovani (Pakistan) e delle donne (India), Stanno iniziando scambi di collaborazione tra università pakistane e indiane. Scienze economiche per la pace Loan Esteban, prof. di analisi economica di Barcellona, ci ha parlato delle determinanti delle guerre civili. Di norma esistono diversi gruppi sociali con obiettivi opposti/molto divergenti ed i politici sono i mediatori. Ma i gruppi possono non accettare la mediazione politica. Sembra tramontata la tesi marxista del conflitto di classe come causa fondamentale delle guerre civili. Gli obiettivi “morali” sono prevalenti su quelli economici. La polarizzazione etnica è un fattore molto importante per la conflittualità. Tuttavia spesso i motivi economici sono mascherati da motivi etnici. Eliana La Ferrara, prof. Di economia politica in Bocconi ha indicato i fattori della domanda di guerre civili (divisioni, povertà, avidità) e quelli dell’offerta (disponibiliMessaggio da parte tà finanziarie, territorio di una socia Servas, sul Muro della Pace montano o boschivo). I conflitti paiono più probabili quando c’è una rapida riduzione del reddito nazionale, mentre la scarsità di precipitazioni e la variabilità dei prezzi possono essere fonte di conflitti. Elizabeth Paluck, prof. di psicologia sociale di Princeton USA ha spiegato come tutti noi facciamo parte di gruppi, e ci identifichiamo con essi in conflitto con altri, seguendo anche stereotipi. Spesso non solo i forti difendono i gruppi, ma anche i deboli/ quelli che traggono meno vantaggi. I media indicano che cosa fanno gli altri e possono essere molto utili per ridurre i conflitti. Nick Oatley, direttore di “institutional learning” in UK ha illustrato come poter veicolare per televisione e radio trasmissioni radiofoniche volte a svolgere attività di peacebuilding orientando le persone ai valori di democrazia, tolleranza e comprensione reciproca. Si sono toccati diversi altri temi…ci vorrebbero pagine per pubblicare tutti gli interventi. Per chi fosse interessato: sul loro sito si trovano i materiali di questa e di altre conferenze in tema. Segnalo la prossima conferenza internazionale che si terrà il 16 e 17 Novembre 2012 a Milano. Occorre registrarsi per poter partecipare. . h t t p : / / w w w. f o n d a z i o n e v e r o n e s i . i t / i - n o s t r i progetti/divulgazione/science-for-peace/la-conferenza [ 21 ] Servas in Italia La popolazione Servas in Italia Alcuni dati statistici L’Italia è il quarto paese dell’Unione Europea per dimensione demografica: abbiamo il 12% dei circa 500 milioni di abitanti dell’UE. Per quanto riguarda Servas, siamo il paese che ha più iscritti… e non parliamo di Europa, ma di mondo! Gli iscritti Servas nel mondo hanno avuto una forte contrazione negli ultimi anni, varie sono le ragioni e magari da indagare separatamente, mentre in Italia i numeri rimangono da anni piuttosto stabili. E’ vero, si nota una flessione del 20% nella Lista 2012 (dati di agosto) ma ricordiamo che essa cresce di settimana in settimana e ciò dipende dal conferimento dei moduli per la privacy. Dove sono distribuite le famiglie di soci nel nostro Paese? Oltre la metà si trova nel nord Italia (il 56%); a seguire troviamo il 25% nel centro Italia, l’11% in sud Italia e l’8% nelle isole. In totale sono 1910 (*) Le immagini qui sotto mettono a confronto la distribuzione della popolazione italiana, con la distribuzione della popolazione Servas. Italia Italia nord-occidentale: Liguria, Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta Italia nord-orientale: Emilia-Romagna; Friuli-Venezia Giulia; TrentinoAlto Adige, Veneto [ 22 ] Servas in Italia Italia centrale: Lazio, Marche, Toscana, Umbria Italia insulare: Sicilia, Sardegna Diventare Onlus? Yes, we can di Elisabetta Liva, Udine Revisora dei Conti di Servas Italia Durante l’Assemblea di Servas International in Polonia, è stato fatto il punto sul processo intrapreso dal precedente Comitato Esecutivo, in merito alla registrazione come Organizzazione Non Governativa. E’ quanto desidera l’Assemblea dei Paesi Membri, e le premesse e i motivi per farlo ci sono tutti. Resta ancora da stabilire dove poterlo fare nel mondo (il Canada è un’opzione). Per quanto riguarda i diversi Stati membri di Servas International, la situazione varia molto: alcuni sono registrati come ONG, altri come Associazione a vari livelli, a seconda delle norme e delle legislazioni nazionali. In Italia, la registrazione di Servas Porte Aperte è rimasta quella che si ritenne di fare decenni orsono, la migliore per allora. Oggi esistono forme diverse, certamente più consone, che però finora non sono state prese seriamente in considerazione, certamente presi da altre priorità. E se oggi Servas Porte Aperte diventasse un’Associazione Onlus No Profit? Quale migliore occasione di quella veronese, per iniziare a parlarne? Occorre una premessa, tanto per chiarirsi in merito alla fattibilità: allo stato attuale il nostro Statuto nell’oggetto sociale e nelle finalità ha tutte le caratteristiche richieste e previste dalla legge n.266/91, che norma e regolamenta le associazioni Onlus No Profit, fornendo indicazioni e distinguo rispetto alle associazioni “profit”. Ecco alcune indicazioni per l’iter da seguire, e beninteso non devono spaventare perché benché appaiano complicate, non solo sono la norma, ma soprattutto sono veramente fattibili se si vuole. Qualora il Comitato Esecutivo lo deliberasse, si potrebbe pensare di “rileggere e revisionare” quell’unico articolo dello statuto inerente l’oggetto sociale, con la volontà di ulteriormente evidenziare le finalità di volontariato culturale “no profit” di Servas Italia che si trovano doverosamente ben indicate e specificate sul sito della Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it/polsoc/volonta/ E’ chiaro che nel caso di revisione, diventa d’obbligo la susseguente delibera delle modifiche di quell’articolo e la sua approvazione all’assemblea dei soci. In seguito, occorrerebbe inoltrare l’istanza di richiesta di iscrizione alla Provincia di Novara (sede legale di Servas Italia), corredata da semplici documenti in possesso del CE (atto costitutivo, statuto, verbale di conferimento delle nomine del nuovo CE e degli organi collegiali, i bilanci consuntivo e preventivo approvati) che dopo le necessarie verifiche provvederà all’iscrizione dell’associazione nel registro provinciale delle associazioni di volontariato. Fatto! E poi… Si potrebbe fare di più, anzi si dovrebbe a mio avviso. Avviato il suddetto iter, sarebbe opportuno che venisse formulata anche istanza alla Prefettura di Novara per l’ottenimento della “personalità giuridica” dell’Associazione. Quest’ulteriore riconoscimento consentirebbe l’indipendenza “giuridica” e quindi legale dell’associazione e del suo patrimonio, da eventuali corresponsabilità personali dei soci ad essa aderenti. Altro passo da compiere successivamente all’ottenimento dell’accoglimento dell’iscrizione nel Registro delle associazioni di volontariato, è quello di presentazione dell’istanza all’Ufficio delle Entrate di Novara della richiesta di inserimento dell’associazione Servas Italia Onlus tra le associazioni beneficiarie delle agevolazioni fiscali del 5 per mille. L’iter temporale sarebbe di circa 6 mesi dalla presentazione delle diverse istanze al loro successivo accoglimento, al fine di ottenere agevolazioni fiscali, contributi provinciali e/o regionali e/o statali e/o da fondazioni, bancarie e non, finalizzati al sostegno di progetti di volontariato sociale rientranti negli scopi statutari, e non ultimo, ma sicuramente interessante, l’introito delle devoluzioni derivanti dal 5 per mille. Che dire? Cosa aspettiamo? Una cosa alla volta, tutto si può fare. Pensate che dopo aver percorso questi passi, in teoria Servas Porte Aperte onlus avrebbe persino le caratteristiche per diventare una ONG con tutte le caratteristiche previste dal Ministero per le Attività Economiche, organismo deputato al riconoscimento e verifica di tali organizzazioni, che operano anche a carattere internazionale. Resto a disposizione per ogni chiarimento. . Elisabetta [ 23 ] Servas Pace einnon Italia violenza Marcia della Pace Perugia-Assisi di Giampaolo Fiordalisi, Terni (Umbria), Segretari per la Pace Seppur stanchi, siamo arrivati ad Assisi trascinati dall’entusiasmo di esserci, e dall’allegria di essere insieme. L’iniziativa di quest’anno non si è solo distinta per quantità di partecipanti - si è parlato di un boom di presenze: 200.000 persone circa – ma anche da una promettente numerosissima presenza di giovani. Nei due giorni precedenti alla Marcia, si è tenuta un’iniziativa collaterale dal titolo “1000 giovani per la pace” e contro ogni aspettativa di giovani ne sono arrivati 3000, da tutta Italia. Si è svolto un proficuo lavoro di approfondimento di temi attualissimi attraverso numerosi laboratori, conferenze e incontri con i protagonisti della cosiddetta “primavera del Mediterraneo”. La rilevanza e attualità degli argomenti ha lasciato nei presenti una volontà di reazione e la speranza di poter costruire una società diversa: migliore. . S ervas Porte Aperte ha aderito, insieme ad altre numerosissime Associazioni ed Enti, alla Tavola per la Pace, comitato promotore della 50° Marcia. Dopo alcune settimane di “tam tam” e preparativi, al mattino del 25 Settembre 2011 un nutrito gruppo di soci Servas arrivati da tutta Italia si è riunito in un punto stabilito del percorso, ed ha iniziato a sfilare dietro lo striscione del Servas. Lungo il percorso, altri amici si sono aggiunti compensando quanti si sono persi tra la folla incessante. Era fin troppo facile “perdersi”, anzi potremmo dire “contaminarsi”, perché tante erano le realtà interessanti. Per i 50 anni del Movimento Nonviolento Francesca Putzolu, Quartu (CA), Responsabile per i Giovani e coordinatrice del Campo estivo di formazione primavera Servas Italia ha deciso di partecipare alle giornate d’inconLprimiatroscorsa e riflessione organizzate dal Movimento Nonviolento a Verona, per i suoi 50 anni. Dopo un tam tam sul sito e via mail, a Verona abbiamo formato un piccolo gruppo di soci Servas che hanno seguito l’iniziativa. La scelta di essere presenti è nata dal desiderio di voler consolidare la nostra appartenenza all’area più vasta delle associazioni che da anni s’impegnano affinché sia bandita dal pianeta la guerra come risoluzione dei conflitti, e tutto il sistema che la legittima. Noi di Servas, come viaggiatori consapevoli, siamo dentro questo impegno democratico e rappresentiamo le speranze, le idee, i “semi” che il nostro fondatore Bob Luitweiler ha profuso a piene mani con l’esempio della sua vita militante e coerente. Si pone inoltre la necessità non solo di un recupero delle radici che ci caratterizzano, ma di rendere più incisiva e chiara la nostra scelta nonviolenta. Il nostro viaggiare porta con sé un valore aggiunto di scambio, di confronto, di solidarietà e di comprensione. Siamo “una comunità significativa” ricca di potenzialità e opportunità, come scriveva Bob Luitweiler nel suo diario Seeds of Servas. Liberarsi dalla rassegnazione e riprendere il cammino insieme agli altri rende il Servas, come direbbero i creativi olistici, un organismo carico di energia cosmica, una rete di opinione mondiale. Il convegno “50 anni di nonviolenza in Italia” ha voluto fare il punto su quanto il Movimento Nonviolento ha fatto e prodotto. Il primo giorno la riflessione è stata condotta da tre intellettuali di alto livello: Goffredo Fofi, Gianni Sofri e Daniele Lugli che hanno approfondito il contesto culturale e politico nel quale è nato il MN, nonché l’influenza di Gandhi nel pensiero del fondatore Aldo Capitini. Abbiamo visto con grande interesse filmati del loro archivio storico, sulle prime Marce della pace Perugia - Assisi. Abbiamo ascoltato Daniele Taurino del gruppo giovani del MIR, che riprendendo il pensiero di Capitini ha ricordato come ogni essere che nasce rappresenta una possibilità per il futuro, e ha sviluppato il tema dell’impegno e della responsabilità del singolo nella costruzione di rapporti e relazioni nonviolente. Ha sottolineato la necessità del confronto e della solidarietà fra generazioni in un percorso di continuità d’impegni basato sul dialogo, empatia ed ascolto. [ 24 ] Sono proseguiti altri interventi di illustri esperti come Dogliotti e Manara, e si sono ascoltate le testimonianze dei referenti dei movimenti in rete: Rete italiana per il disarmo, Corpi civili di pace, Comitati Italiani per una cultura di pace, Servizio Civile internazionale etc. La serata è stata dedicata al reading-concerto “Mille papaveri rossi”, una carrellata sulla pace nella canzone italiana. La domenica il convegno è stato dedicato alle prossime scadenze e alle campagne per il disarmo e la riduzione spese militari Occorre da parte di tutti l’impegno ad aderire alla campagna volta ad ottenere non solo l’azzeramento del programma di acquisto degli inutili, dannosi e costosissimi aerei da caccia F-35, ma anche per la riduzione delle spese militari. Durante il convegno del MN, Servas ha potuto tenere un banchetto con materiale e opuscoli informativi e abbiamo potuto dialogare con diverse persone. Eravamo in diversi, e provenienti da tutta l’Italia: Alfredo è venuto appositamente dalla Sicilia, Il simbolo del Movimento Nonviolento io dalla Sardegna, Gaia dall’Umbria, Silvia da Bologna e molti altri dalle regioni più vicine. Era presente Roberto, coordinatore della Lombardia, ed è stato un piacere incontrare Ermanno, il neo coordinatore Servas del Veneto. C’erano anche Paola (Lecco) e Gaia (Terni), che sono presenti nella lista dei soci giovani, e si sono scambiate idee su possibili iniziative per coinvolgere i giovani Servas come i campi della legalità e di formazione alla nonviolenza. Dalla nostra assemblea di Trapani era, infatti, emersa l’idea e la necessità di creare condizioni e opportunità per i giovani. A Verona abbiamo incontrato alcuni referenti del Mir (Movimento Italiano della Riconciliazione) che organizza da anni questi campi, insieme a Libera e ad altre realtà con cui il Servas ha stabilito contatti per future iniziative. (Il nostro campo estivo di luglio è stato poi inserito tra le attività del Mir.) E’ stato anche un momento di conoscenza della nostra socia veronese Mariella Gelain che ci ha ospitato con calore ed affetto partecipando con noi alle giornate dell’incontro e facendoci scoprire la bellezza della città di Verona. E’ stato veramente bello condividere, per costruire insieme. . Pace Servas e nonviolenza in Italia Servas si presenta Sappiamo che queste pagine vengono lette anche da “simpatizzanti” di Servas, ecco allora qualche informazione sulle nostre origini e sul nostro presente. S ervas Porte Aperte è un’associazione culturale senza fini di lucro, aconfessionale e apartitica, legata ai temi della pace e della nonviolenza. Ha carattere nazionale e fa parte dell’associazione Servas International, federazione internazionale di gruppi nazionali attivi in più di 127 Paesi. Servas Porte Aperte, ispirandosi allo statuto di Servas International, si propone di contribuire alla diffusione della pace e della nonviolenza tramite una rete internazionale di ospitanti e viaggiatori. Gli obiettivi sono perseguiti attraverso i rapporti tra ospitante e viaggiatore, spesso appartenenti a diverse culture, esperienze e religioni. L’accoglienza gratuita fondata sulla fiducia, comprensione e tolleranza, permette anche una conoscenza più vera, più profonda e meno consumistica del luogo visitato. Al momento della fondazione dell’organizzazione, 62 anni fa, venne dato il nome “Peacebuilders” (“Costruttori di Pace”) che fu successivamente modificato in Servas, che in esperanto significa “servire”. Nello specifico, “servire la pace”, così come l’ha inteso Bob Luitweiler (1918-2008), americano del New Jersey, che sviluppò i valori sulla cui base Servas fu fondata nel 1949 come strumento di sostegno al movimento pacifista. Ispirato da Gandhi e dalla religione quacchera della sua famiglia, fu esempio di coerenza e solidarietà. Obiettore di coscienza e renitente alla leva nella seconda guerra mondiale, trascorse due anni in carcere per questo motivo; in quel periodo visse accanto ai reietti della società americana (molti erano obiettori, come lui) e questo fortificò la sua intenzione di voler continuare a “frequentare l’università della vita”. Lavorò come operaio, condividendo le enormi difficoltà del tempo e in seguito viaggiò molto in America, studiando e approfondendo la conoscenza dei posti soprattutto lavorando con i gruppi locali “significativi” che si impegnavano per i diritti umani e per una società più giusta. Nel 1948 lasciò l’America per viaggiare in Europa. Il suo scopo era quello di comprendere i conflitti che avevano diviso i popoli, e i motivi per cui tanti giovani avessero accettato di uccidersi gli uni con gli altri, disintegrandosi nella violenza. La sua formazione nei campi di lavoro dei quaccheri, ed il pensiero di Gandhi, confer- FAMIGLIE SERVAS NEL MONDO ecco i numeri: Algeria 1; Argentina 377; Armenia 8; Australia 559; Austria 141; Bangladesh 7; Barbados 1; Belarus 5; Belgium and Luxemburg 313; Benin 9; Bermuda 2; Bhutan 5; Bolivia 36; Botswana 20; Brazil 204; Britain-UK 524; Bulgaria 19; Burundi 1; Cambodia 1; Cameroon 20; Canada 734; Chile 23; China 23; Colombia 133; Congo Brazzaville (RC) 23; Congo Kinshasa (DRC) 1; Cook Islands 1; Costa Rica 113; Croatia 20; Cuba 11; Cyprus 1; Czech Republic 116; Denmark 254; Ecuador 33; Egypt 20; El Salvador 1; Estonia 18; Ethiopia 3; Finland 180; France 1613; French Guiana (France) 3; French Polynesia (France) 1; Georgia 13; Germany 1326; Ghana 22; Greece 19; Guadeloupe (France) 6; Guatemala 26; Honduras 23; Hong Kong 20; Hungary 144; Iceland 7; India 549; Indonesia 42; Iran 18; Ireland 95; Israel 237; Japan 281; Jordan 4; Kazakhstan mavano la fede nella possibilità che gli esseri umani, con la conoscenza reciproca e la condivisione di una vita basata sui valori della tolleranza e del rispetto, potessero ricucire e ricostruire profonde relazioni di pace e solidarietà. Per formare la prima lista di Servas egli cercò i pacifisti, i leaders della Resistenza mondiale contro la guerra, gli appartenenti ai servizi civili internazionali di pace, gli amici della Riconciliazione, i Beati costruttori di pace, i Quaccheri, i singoli individui e le famiglie aperte ad accogliere i viaggiatori che condividevano il valore della fede nelle potenzialità umana di ricucire, se pur faticosamente i rapporti e gli affetti lacerati. Il suo scopo divenne quello di dare ai giovani la possibilità di incontrarsi con accoglienza gratuita, di formare gruppi di lavoro praticando la democrazia, aiutandoli così a ritrovare il senso della vita. Oggi Servas conta oltre 13500 soci nel mondo, di cui circa 2000 nuclei famigliari in Italia. Per iscriversi è necessario incontrare di persona, per un paio di volte, un “local help”, o coordinatore regionale per un colloquio. Ci teniamo a dire che Servas NON è un modo per viaggiare a basso costo! Si chiede di partecipare per quanto possibile alla vita associativa. I soci ospitanti e i viaggiatori Servas avranno consapevolezza sui temi della pace: sono i portatori dello “spirito Servas” dell’accoglienza e del rispetto. I soci possono essere sia “Viaggiatori” che Porte Aperte” (offrono ospitalità e pernottamento) o “Day Host” (condividono le attività giornaliere ma non il pernottamento). L’ospitalità viene data di solito per 2 giorni, durante i quali si trascorre del tempo insieme conoscendo “da dentro” la cultura del luogo e naturalmente le persone che lo abitano. Alcune famiglie permettono scambi più lunghi. Vengono organizzati per i soci a livello internazionale, programmi di intercambio più lunghi. . 14; Kenya 13; Kosovo 1; Kyrgyzstan 17; Lebanon 1; Lesotho 1; Liberia 10; Liechtenstein 1; Lithuania 13; Luxemburg (see Belgium and Lux) 7; Madagascar 1; Malawi 45; Malaysia 31; Malta 3; Martinique (France) 2; Mauritius 8; Mexico 128; Moldova 1; Mongolia 1; Morocco 21; Mozambique 1; Myanmar 1; Nepal 33; Netherlands 215; New Caledonia (France) 1; New Zealand 337; Nicaragua 14; Nigeria 26; Norway 120; Pakistan 107; Panama 16; Paraguay 17; Peru 62; Philippines 8; Poland 355 ; Portugal 51; Reunion (France) 45; Romania 15; Russia 153; San Marino 1; Saudi Arabia 2; Senegal 2; Sierra Leone 12; Singapore 14; Slovakia 30; Slovenia 15; South Africa 53; South Korea 280; Spain 595; Sri Lanka 17; Suriname 21; Sweden 278; Switzerland 220; Syria 1; Taiwan 85; Tajikistan 1; Tanzania 6; Thailand 28; Togo 55; Trinidad & Tobago 1; Turkey 180; Uganda 27; Ukraine 12; United Arab Emirates-UAE 9; United States-USA 1589; Uruguay 64; Uzbekistan 8; Venezuela 51; Vietnam 6; Zambia 14; Zimbabwe 16. [ 25 ] Giovani per la pace Stare con la Terra, Campo Servas estivo Un’esperienza di semplicità volontaria di Francesca Putzolu, responsabile dei giovani e coordinatrice del campo A d agosto si è tenuto il campo “Stare con la terra”: un’esperienza di “semplicità volontaria” sul tema dell’ambiente e delle economie. L’intento del campo, promosso dal Servas all’interno del calendario dei campi MIR dal 31 giugno al 7 luglio si radica, come gli alberi dei bellissimi boschi della valle di Pesio, negli ideali che l’associazione abbraccia. Hanno partecipato 14 persone tra cui 2 ragazzi giovanissimi, 3 socie appena maggiorenni, 5 adulti e 4 persone “over 50-60-70” giovani di spirito. Ci sono stati 3 relatori e si sono condivisi gli spazi, il lavoro, le riflessioni. Siamo stati ospitati gratuitamente a Cà Rissulina, una cascina tra bosco e prati nelle valli limitrofe al Parco naturale della Valle del fiume Pesio, a Vigna (provincia di Cuneo, Piemonte). E’ stata fatta una piccola cassa comune per il vitto, e ciascuno si è pagato l’assicurazione (15 euro). Cà Rissulina fa parte anche dei Sentieri di Pace di Servas Italia: un luogo amico, un posto bellissimo, dove abbiamo avuto una calorosa accoglienza da parte di Donato Bergese. Il bilancio del campo Uomo saggio, concreto e sapiente, è stato il nostro compagno di vagabondaggi nei sentieri alla scoperta di erbe commestibili e di persone significative per la conservazione e cura delle risorse e della biodiversità del luogo. Ci ha mostrato alberi e frutti, ci ha raccontato della vita pastorale e contadina di un tempo e ci ha fatto conoscere cascine e famiglie che ancora là vivono e lavorano. La conoscenza dei luoghi faceva parte degli obbiettivi del campo. Il fondatore di Servas, Bob Luitweiler, scriveva nel suo diario Seeds of Servas che un viaggiatore consapevole conosce un luogo in modo profondo attraverso lo studio, il lavoro solidale e la cooperazione verso la famiglia o la comunità ospitante. E così è stato per noi. Di mattina, dopo colazione, ciascuno si dedicava a un suo turno di lavoro, deciso insieme: manteneva la casa, cucinava, puliva l’orto, raccoglieva la legna, accendeva la stufa, preparava la pentola solare. Il pomeriggio era dedicato allo studio e riflessione sull’origine del Servas. Abbiamo ascoltato e conversato con Luigi Uslenghi, socio storico di Servas Italia, che ci ha trasmesso il senso profondo delle nostre origini; e poi con Nanni Salio, presidente del Centro Studi Sereno Regis di Torino, che ci ha aiutato ad approfondire il concetto di semplicità volontaria. Inoltre Nanni ci ha trasmesso le sue conoscenze su temi in cui è esperto: il rapporto tra risorse, conflitti ed energie alternative. Siamo usciti più consapevoli in merito ad argomenti come la crisi sistemica, la decrescita, la violenza verso l’ambiente, le risorse energetiche rinnovabili. La giovane socia Gaia Bigatti ci ha introdotto alle tematiche dell’educazione aperta e libertaria, e Anna Cristina Siragusa ci ha raggiunti nel fine settimana per parlare dell’Ambiente visto dal punto di vista della PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Dopo tre giorni dall’inizio del Campo è stato fatto un primo bilan[ 26 ] cio “in progress” su due elementi fondamentali: la relazione, e l’organizzazione generale. A sua volta, la Relazione era stata suddivisa in: la Relazione tra le persone, e la relazione tra il singolo e il gruppo; mentre l’argomento dell’Organizzazione ha riguardato sia la gestione dei turni di lavoro sia gli obbiettivi del campo. Canzoni e relax Sono emersi aspetti e dinamiche di conflitti, e abitudini alla loro gestione in termini di: “Io vinco e tu perdi”. Si è discusso e lavorato per fare in modo che l’ascolto attivo, l’empatia ed il dialogo prendessero il posto della logica “del vincente e dello sconfitto”, per favorire la mediazione e la condivisione della soluzione, in cui ognuno cede qualcosa per trovare un punto d’incontro. Sono emersi aspetti di “ansia da cibo”, una sorta di paura che i prodotti a km zero non fossero adeguati alle esigenze alimentari del gruppo. Il percorso fatto insieme ci ha portati ben presto a vedere che le nostre abitudini e convinzioni sono spesso prodotte da condizionamenti mediatici che ci spingono a essere consumatori passivi e avere necessità indotte, non reali . Un altro aspetto molto rilevante su cui si è lavorato è stato quello relazionale. Si è partiti dalle difficoltà iniziali per arrivare a sviluppare, progressivamente, confidenza e maggior fiducia. Le regole condivise dell’ascolto e dell’empatia hanno generato maggior inclusione e coesione fra le persone. Il bilancio finale è stato positivo e i componenti più giovani hanno espresso il desiderio di voler partecipare in futuro ad altri campi, con tematiche anche differenti. Sicuramente tutti hanno convenuto sulla necessità di aprire queste esperienze anche ai nostri amici non iscritti, e a essere propositivi con tematiche sulla nonviolenza e l’ambiente. Speriamo che si possa progettarne sempre di più se si troveranno le persone disponibili ad impegnarsi per operare in questa direzione. Il gruppo ha accolto il dono dell’ospitalità gratuita di Donato Bergese: abbiamo abitato Cà Rissulina, secondo il senso ecoPomeriggio all'aperto, studio con Nanni Salio logico più profondo, sulla semplicità volontaria l’abbiamo “indossata”, come un abito di cui aver cura. Siamo venuti da diverse regioni dell’Italia non solo per apprezzare la dolcezza del bosco e del fiume, ma anche il Museo degli oggetti del lavoro e della vita dei nonni di Donato, che egli custodisce con cura: è un patrimonio per tutti noi, una memoria che ci appartiene. Non possiamo dimenticare la fatica di coloro che ci hanno preceduto e lasciato in eredità una storia su cui riflettere. Agli inizi del 1900, 25 milioni di donne, uomini, bambini emigrarono svuotando campagne e valli dalle energie più vitali. E chi scelse di restare non aveva certo una vita più facile. Non si può stare con la Terra senza empatia e conoscenza . E’ una sfida non facile quando il sistema gioca a spingerti nella indifferenza e nell’omologazione del consumismo. Ca Rissulina è una ricchezza per la comunità della Valle e per noi tutti. . GRAZIE Donato, a nome del Servas. Giovani per la pace Un’esperienza ricca di stimoli La testimonianza di una partecipante he dire? Tante emozioni, tante storie, tante scoperte e la volontà di mettersi in gioco. E’ stata un’esperienza ricca di stimoli, di riflessioni e studio sugli stili di vita, sulla semplicità volontaria , sul nostro essere Servas, che ci ha arricchito e permesso di conoscerci. Tutti noi ci siamo rivelati molto desiderosi di coniugare l’ospitalità con la condivisione dei valori originari della nostra Associazione. Abbiamo espresso la necessità di approfondire meglio i temi della nonviolenza attiva nella quotidianità in relazione ai consumi, all’ambiente nonché C Impariamo gli innesti nelle relazioni umane… Un bisogno di ritrovarsi e di aggregarsi per condividere in comunità un breve percorso. Il bosco e la bellezza del luogo con centinaia di lucciole che si accendevano nella notte, rendevano l’atmosfera quasi magica.... Siamo stati molto bene insieme ed a ciò ha sicuramente contribuito Donato, gioioso e ricco di saperi. Oltre al gruppo “stanziale”, composto tra l’altro da Gabriela che dalla Germania ha percorso oltre 1000 chilometri per stare con noi, e da Salvo che dalla Sicilia si è organizzato per venire in tenda, dato che si è iscritto tardi e i posti in casa erano terminati, sono venuti a trovarci amiche di Cuneo e amici di Torino. Abbiamo condiviso la storia di Servas, il concetto di risorse del pianeta, delle energie rinnovabili, della semplicità volontaria… E poi l’introduzione alla PNL e la conoscenza dell’esperienza di comunità che condividono progetti di vita in profondo legame con la natura e dell’istruzione libertaria, in antagonismo ad un sistema che orienta verso un pensiero consumista ed aggressivo verso gli esseri umani e l’ambiente. A fine campo durante il bilancio e le proposte è emerso il desiderio di rivederci, di continuare, di allargare il gruppo anche a persone che non appartengono a Servas, di procedere per temi diversificati. Inutile dire che quando ci siamo lasciati è scappata qualche lacrimuccia... . La pentola solare: che bella invenzione! D urante il Campo estivo, buona parte delle esigenze di cottura sono state soddisfatte usando il potere del sole. Mettendo una pentola nera piena d’acqua nel centro della parabola di specchi, siamo riusciti a far bollire facilmente la pasta, i ravioli e gli gnocchi fatti da noi; abbiamo colto la frutta dall’albero lì accanto e abbiamo cotto la marmellata a 400° senza usare legna né carbonella, anche quando il sole non era pieno. L’energia solare è alla portata di chiunque abbia un balcone o un giardino dove arriva il sole: lo specchio concentrerà sul “fuoco” una potenza intorno ai 2 kW. Pensate che per un normale fornello da cucina la potenza varia da meno di 1 kW fino a qualche kW a seconda del tipo. . L’ambiente come contesto nel quale ci evolviamo l Campo Servas mi ha dato modo di poter condurre una Iriflessione sull’Ambiente che, analizzato dal punto di vista della PNL (Programmazione Neuro Linguistica), rappresenta il contesto nel quale ci evolviamo. Applicando la teoria dei”7 livelli logici”, possiamo mettere in relazione l’ambiente con il comportamento agito, le nostre capacità, le convinzioni, i valori, l’identità, e infine la vision. L’ambiente, da questa prospetti- va, costituisce ciò che saremo (o vorremmo essere) nel futuro, e allo stesso tempo comprende anche il concetto di bene comune. Quanto al comportamento, le convinzioni, i valori… sono tutte “leve” su cui agire per provare a cambiare quantomeno il nostro mondo: funziona. Sono temi che si sono toccati in questo Campo Servas.Alcune persone presenti al Campo estivo hanno espresso il desiderio di volerne saperne di più, e riprenderemo il lavoro volontario con altre “pillole” di formazione. Avendo più tempo a disposizione si può passare dalla teoria alla condivisione delle esercitazioni, a ulteriori riflessioni… Per chi: per chi sente di voler approfondire, mettendosi in gioco. Quando: indicativamente, durante uno o due fine settimana, dopo metà Novembre 2012. Dove: in luogo ancora da decidere, tra Lombardia ed Emilia Romagna… Per quante persone: chi vuole aggiungersi fino a formare un piccolo gruppo, è benvenuto. . di Anna Cristina Siragusa, Milano [ 27 ] Servas International Sull’Assemblea Generale di Servas International di Anna Cristina Siragusa, Milano vicepresidente al 18 al 25 Agosto a Piaski, Polonia, si è tenuta l’Assemblea Generale degli stati membri di Servas International, evento a cadenza triennale. E’ stato organizzato alla perfezione dal team dei polacchi che hanno lavorato per mesi affinché tutti i partecipanti lavorassero e si esprimessero da protagonisti. Erano presenti i rappresentanti (delegates) di 54 Paesi con diritto di voto (su 80), e 57 osservatori (observers). Molti di questi ultimi avevano ruoli assegnati dagli organizzatori: mediatori, formatori, traduttori, verbalizzatori, organizzatori, candidati, fotografi, redattori per la newsletter quotidiana che al mattino puntuale compariva sui tavoli della colazione. Soci di tutto il mondo, persone capaci e fantastiche, che si sono spese affinché tutto funzionasse… e così è stato. Sono stata delegata per rappresentare l’Italia e oltre a me c’erano -con il ruolo di D ding” (la riformulazione) delle mozioni prima della loro presentazione e dibattito in Assemblea. Le 60 mozioni sono state divise per argomenti: 1) Vision/Futuro; 2) Finanze, Budget; 3) Pace, Comunicazione, Esperienze; 4) Ospitanti e Viaggiatori; 5) Amministrazione; 6) Servas On Line. Noi italiani abbiamo scelto di dividerci per poter coprire il più possibile tutti gli argomenti di lavoro, e portare in essi i contributi e punti di vista in rappresentanza della nostra realtà italiana. Il terzo giorno l’Assemblea ha votato le prime mozioni, che hanno riguardato l’inclusione o esclusione di diversi stati, dallo status di “Paese membro” (= con diritto di voto). Si è poi approvato il bilancio triennale preventivo e consuntivo. (Se vi interessa, lo potete chiedere ai coordinatori, a cui è stato mandato).. Il sistema di voto all’Assemblea Generale di Servas è come all’ONU: un Paese-membro = un voto… indipendentemente da quante persone si rappresentino. Si può immaginare come le volontà in merito ai vari argomenti potessero essere differenti, considerati i divari dal punto di vista sociale, economico e geo-politico dei 54 Paesi seduti al tavolo. Quando qualcuno alzava la paletta per intervenire, quello che colpiva era la preparazione, il sapere argomentare e non da ultimo il conoscere e usare le regole “politiche” della procedura. Il procedimento di voto è stato gestito a turno da soci moderatori veramente bravissimi e competenti: Alexandra Luis (Portogallo), Julie Dotsch (Canada) e Chris Jones (Canada): hanno permesso a ciascuno di esprimersi al meglio. Il livello di rispetto si è mantenuto sempre altissimo e tutto è fluito con grande armonia. Le ore seduti ai tavoli sono volate, dato il coinvolgimento, e la soddisfazione di tutti per aver portato avanti un gran lavoro sostanziale è stata la ricompensa. Nel pomeriggio del terzo giorno abbiamo assistito alle presentazioni dei candidati per il nuovo Comitato Esecutivo. Si è dedicato del tempo a Mr. Pramod Kumar apre l'Assemblea. Foto di Karol Accipiter, Slovacchia “observers”- Marneo Serenelli e Anna Maria Tentella dalle Marche, e Roberto conoscere i candidati, tramite domante rivolte dai presenti a tutti loro, come avviene Capezzuto dalla Puglia. Si è lavorato in modo fitto e armonioso insieme agli altri nei “faccia a faccia” elettorali, e poi si è votato ogni ruolo separatamente. Infiniti rindelegati, tutto il giorno e sovente anche dopo cena. La lingua di lavoro è stato l’ingle- graziamenti ai membri uscenti, e fiducia totale per i nuovi! se che doveva essere ben fluente, con termi- Il quarto giorno è stato libero, dedicato alla socializzazione e a una gita sui laghi ni tecnici legati alle della regione, patrimonio dell’Unesco. Purtroppo sia io che Anna Maria abbiamo procedure. avuto febbre e sintomi da raffreddamento L. Non avendo portato medicinali e senza farmacie nei paraggi, abbiamo rimediato un “cocktail” di rimedi farmacologici e oliMesi prima di partire stici mondiali che, devo dire, ha funzionato: anche perché era necessario “rientrare avevamo dato una in pista” a tempo di record. bella ripassata ai La sera, nuovamente, ci sono stati gruppi di lavoro, ripassi, confronti, presentazioni. copiosi materiali di Servas International Nel frattempo, entrati in tema di candidature, c’era fibrillazione e attesa per le elzio(verbali, etc.), e ci ni del giorno successivo. Il nostro Marneo aveva già posto la sua candidatura per il siamo concentrati in particolare sulla documentazione Conflict Resolution Committee, collegio riguardante le 60 mozioni all’ordine del giorno: ciascucon un ruolo veramente “chiave” per na di esse era ben argomentata. Molto importanti erano Servas International. Il suo curriculum e anche i report prodotti da alcuni Gruppi di Lavoro: alcule sue motivazioni al ruolo, pervenute ne mozioni richiedevano l’approvazione delle recommenmesi fa al Comitato Esecutivo italiano, non lasciavano dubbi: era un onore dations (strade migliori da seguire per l’attuazione) in appoggiare la sua candidatura. essi contenuti. I materiali erano e sono attualmente a Io fino a quel momento ero stata impedisposizione sul sito di Servas International. I materiali gnata nel lavoro di rappresentanza di erano e sono attualmente a disposizione sul sito di Servas Italia, motivo per cui ero stata Servas International. delegata. Ma da più parti mi stavano http://www.servas.org/siexco/index.php/General_Assembly_2012#SI_GA_2012_Mot arrivando sollecitazioni per contribuire in qualche modo ufficialmente per Servas International, e per chiarirmi le idee ho deciso di scambiare alcune parole con alcuions Descrivo qui di seguito in breve quanto avvenuto durante l’Assemblea, senza adden- ni delegati presenti. Alcuni di loro sono soci veramente “storici” e impegnati, e ho trarmi nei dettagli per ragioni di spazio, e anche perché siamo in attesa dei verbali iniziato a rendermi conto che potevo “osare” quando mi hanno molto incoraggiata. Consapevole che, anche al di là di Servas, la dimensione internazionale è l’ambienufficiali. te in cui riesco a vivere e lavorare bene, ho deciso dunque di porre la mia candidaIl primo giorno è stato dedicato ai workshop introduttivi sui valori fondanti del tura per il Development Committee dove i membri hanno una funzione che rispecServas; il secondo giorno si sono tenuti i gruppi di lavoro per approfondire il “wor- chia la mia formazione ed esperienza. [ 28 ] Servas International potrà svolgere un ruolo eletto per più di 6 anni all’interno di Servas International (evviva il ricambio!). Un’altra mozione portata avanti è che se un candidato eletto non riuscisse a svolgere il proprio ruolo per più di 3 mesi (causa assenza, impossibilità o incapacità) allora senza drammi occorrerà lasciare l’incarico. Entrambe le mozioni sono state approvate a larga maggioranza. Un tema è stato sovrano, durante tutte le giornate: mantenere i valori fondanti del Servas, e il futuro dell’organizzazione. Un nuovo sistema di gestione (chiamato Servas On Line) è finalmente alle porte, così come una nuova gestione del sito www.servas.org, che sarà rivisto nel look and feel e nei contenuti. Il risultaIl sesto e settimo giorno sono stati dedicati alle votazioni delle mozioni. Alcune apporteranno cambiamenti to sarà messo a disposizione dei Paesi che vorranno e miglioramenti, con effetto domino, anche su di noi... usarlo. Molto importante è anche la gestione della L’Italia non può e non deve rimanere “sfasata” da comunicazione attraverso i social media, che deve quanto Servas International cerca di portare avanti essere moderata ufficialmente e gestita dall’Esecutivo. parallelamente nei Paesi membri. Sono state apporta- L'Italian Team -Anna Cristina, Roberto, Anna Maria, Marneo Che altro dire… Il pensiero principale, “a caldo”, è il te modifiche allo Statuto di Servas International cambiando le mansioni del seguente: l’Italia DEVE coltivare un vivaio di persone (che siano già molto fluenti Coordinatore delle Liste, che saranno sempre meno di carta e sempre più online; ci in inglese) che possano seguire i lavori internazionali nelle varie sfaccettature, in sono grandi novità in vista per quanto riguarda la “sburocratizzazione” delle appoggio al Comitato Esecutivo nazionale. Questa è la chiave per far sì che Servas Lettere di Viaggio che avranno, diciamo entro un anno, il bollino elettronico (final- Italia sia al passo con quanto accade negli altri Paesi e ne condivida le “buone pramente!!!); la figura del Responsabile dei Giovani di S.I. -che è e rimane esterna al tiche” anche da protagonista. Comitato Esecutivo- viene sostituito da un Team di giovani che rappresenteranno Credo che l’Italia abbia fatto una figura onorevole in questa Assemblea, perché i diversi continenti. Tra 6 mesi con il voto a distanza si voteranno i candidati di eravamo desiderosi di conoscere e motivati. Abbiamo fatto del nostro meglio per questo Team. arrivare preparati, ed eravamo ben predisposti ad imparare sul posto tutto quelloL’Italia ha voluto appoggiare varie mozioni, tra cui una che stabilisce che non si che serviva per portare avanti il lavoro nell’interesse di tutti. Il quinto giorno la mattinata è stata dedicata alle votazioni delle mozioni. E’ arrivato poi il momento delle elezioni dei membri per i Comitati per i quali ci candidavamo io e Marneo. Di candidati ce n’erano parecchi e il pomeriggio è trascorso tra presentazioni e domande-e-risposte ai candidati. Infine… i voti dell’Assemblea in generale hanno appoggiato un ricambio non solo generazionale, e per i candidati italiani si profila un impegno internazionale per il prossimo triennio. What an experience! Terremo aggiornato il prossimo CE italiano. RISULTATI DELLE NOMINE PER ELEZIONE Executive Committee (SIEXCO) Comitato Esecutivo Presidente: Jonny Saganger (Svezia) Vicepresidente: Anne Greenhough (Inghilterra); Segretario Generale: Jaime Romero (Colombia Coordinatore delle Liste: Arnoud Phillipo (Olanda) Tesoriere: Mirek Wasiliewski (Polonia) Segretaria per la Pace: Danielle Serre (Francia) Conflict Resolution Committee Comitato di risoluzione dei conflitti -Julie Dotsch (Canada) -Claire Mateke (Zambia) -Marneo Serenelli (Italia) Development Committee Comitato per lo Sviluppo -Ewa Dzierzawska (Polonia) -Aneris Cao (Argentina) -Pablo Chufeni (Argentina) -Joel Kaloba (Zambia) -Anna Cristina Siragusa * (Italia) RISULTATI DELLE NOMINE PER ACCLAMAZIONE Audit Committee Collegio dei Revisori dei Conti -Emanuel Kakinda (Uganda) -Phylls Chinn (Stati Uniti) -LV Subramanian (India) Nomination Committee Comitato per le nomine -Norma Nicholson (Australia) -Jean Seymour (Britain) -Amir Levy (Israel) Job Descriptions & Statues Committee Comitato per le Descrizioni dei Ruoli & Statuti -Chris Jones (Canada) -Jack Huang (China) -Alvany Santiago (Brazil) Officers / Altri ruoli -Responsabile del Notiziario Internazionale: Terry Stone(Grecia) -Amministratore del voto a distanza: Chris Patterson (New Zealand) -Archivista: Robert Mitchell (USA) [ 29 ] Viaggi Un viaggio nella Romania Solidale di Chris e Marian Slater, Soci di Servas Britain – UK traduzione di Cristina di Fino, socia di Servas Ireland uongiorno, siamo Chris e Marian Slader, soci inglesi, e durante l’estate abbiamo voluto tornare in Romania, un Paese che avevamo visitato nel 1969. Avevamo tutti sentito le storie dell’orrore della Romania di Ceausescu e le sue conseguenze; noi avevamo sentito parlare in televisione di bambini rumeni che chiedevano l’elemosina per le strade di Londra. Sapevamo che la Romania ha aderito all’UE e che ora è facile da esplorare senza visti. Con Brian e Anne Heagney, un’altra coppia Servas di Londra che si è unita a noi, abbiamo deciso di vedere con i nostri occhi un Paese ancora lontano da noi, visitando una dozzina di soci Servas. Il nostro obiettivo era perciò quello di accrescere la nostra conoscenza del posto conoscendo la sua gente e realtà. Io e Marian abbiamo guidato il nostro camper fino a Bucarest, a 2000 chilometri da Calais, e qui abbiamo incontrato Brian e Anne. Simona Dragoi è la presidente di Servas Romania, che ci ha riservato un’accoglienza meravigliosa. Siamo andati con lei a Sinaia, una città termale sviluppatasi durante l’Impero AustroUngarico che all’epoca governava circa metà del Paese. In Transilvania c’è ancora una minoranza di lingua ungherese (circa il del 15% della popolazione). Abbiamo trovato un Paese in cui viaggiare è facile, si trova facilmente aiuto, molti parlano inglese e per il turista c’è poca burocrazia. I soci Servas erano desiderosi di incontrarci. Durante la permanenza da Maria B Toth, un’ospite Servas che fa parte della minoranza ungherese in Transilvania, ci ha parlato dell’ “Alleanza per la vita” di Padre Csaba Bojte, un monaco francescano che ha fondato quest’organizzazione per prendersi cura dei bambini bisognosi di tutte le religioni e le etnie della Transilvania. 2300 bambini sono accolti in 60 case e assistiti in case-famiglia, ognuna composta da circa 10 bambini e da un “genitore” che si occupa di loro. Padre Bojte ci è stato presentato a Baile Tusnad, in una delle case dove vivono i suoi bambini. Lì si prendono cura di 104 bambini tra i 3 e i 19 anni. Abbiamo trascorso l’intera giornata e abbiamo parlato con diversi volontari. Tutte le case hanno un’ala per i visitatori dove è possibile risiedere in occasioni di visite, o per fare volontariato. Coinvolti ed emozionati, siamo poi andati a vedere la sede dell’organizzazione a Deva, città a sud della Romania, e lì abbiamo incontrato la direttrice economica, Cecilia. Abbiamo visto bambini che paiono tutti felici e in buona salute. Ricambiano in modo evidente le attenzioni del personale, e l’amore e l’amicizia che ci sono tra di loro scalda il cuore. Vengono organizzate delle campagne di finanziamento in modo da trovare un euro il giorno per ogni bambino. Sia Tibor che Cecilia hanno mostrato grande interesse per lo spirito di Servas e si sono mossi per aderirvi. Pensiamo che saranno una grande risorsa per Servas Romania e che la loro organizzazione potrà essere un punto di riferimento per i viaggiatori. Perché non andare in Romania a vedere di persona? Sarete accolti e informati e, come è successo a noi, potrebbe capitarvi di venir voglia di aiutarli. Se volete vedere i dettagli di questa particolare organizzazione potete visitare il sito: www.magnificat.ro. E’ in ungherese, ma se vi si accede tramite Google può essere tradotto. C’è una sezione dedicata alla Fondazione San Francesco, con sottosezioni sulla sua storia, sull’affido familiare, sulle donazioni, ecc. Potete vedere immagini dei bambini di Baile Tusnad qui: https://picasaweb.google.com/105175868922491393927 Forse, goccia dopo goccia, tutti noi possiamo aiutare a riempire il mare. . Peaceful greetings, Anne, Brian, Chris e Marian di Krishna in un turbinio di colori, danze e piramidi umane; ci hanno insegnato di Erika e Mauro, Viaggiatori dalla Lomellina (PV) le usanze indiane, come mangiare con le mani n caloroso saluto a tutti da Mauro ed Erika, appena tornati da seduti per terra o le preun lungo e affascinante viaggio durato sette mesi. Sì, ce l’abbia- ghiere davanti all’altare di mo fatta, con un budget limitato, ma pieni di fiducia nel prossimo. famiglia e i riti di purificaIl socio Servas indiano Ajay e sua moglie Mesi passati tra India, Nepal, Thailandia, Malesia, Indonesia, zione ogni mattina. con Mauro ad Agra Filippine e Australia. Prima di cominciare quest’avventura, molti ci Abbiamo avuto un’occasione unica, con Dharmananda, a Delhi: dicevano che eravamo dei pazzi incoscienti. “Volete andare a casa di senza saperlo eravamo finiti in un centro di meditazione di cui lui era sconosciuti?” ci dicevano con tono preoccupato, “ma come fate a il Guru. E noi da ospiti privilegiati, abbiamo potuto condividere il fidarvi?”. E’ difficile spiegare a parenti e amici, il bellissimo mondo cibo, rigorosamente vegetariano, le lezioni di Yoga alle 6 del mattidi Servas e dell’ospitalità. In questa no e la meditazione serale. E come dimenticare Mr. società, che ci insegna ad essere diffiAjay ad Agra con i suoi racconti sui coloni inglesi e denti, può essere difficile immaginare le lotte per l’indipendenza; ci siamo sentiti molto un mondo fatto di Porte Aperte. fortunati ad avere sentito un racconto così vivido di Tuttavia vi possiamo dire che queste quei tempi lontani. Infine abbiamo fatto un grande stesse persone, al ritorno, erano consabalzo per ritrovare Servas a Sydney dove abbiamo pevoli che la cosa ha funzionato eccogoduto della compagnia e dell’ospitalità di Isla e del me! Hanno funzionato gli indirizzi e i suo gatto birichino! Lei, cerimoniere per funerali numeri telefonici, sulle nostre liste civili, ci ha stupito per la sua vitalità con il suo hobby Servas, in questa vecchia”scuola” fatta di ballare il rock & roll! Erika con la famiglia di Host a Mumbay Ravindra, Kalpana e Pink solo di carta. Non nascondiamo che Teniamoci stretto questo mondo Servas, condiviqualche piccola difficoltà c’è stata, ma fa parte dell’imprevedibilità del dendolo il più possibile! E’ così che gli ideali di questo magico mettersi in gioco. In alcuni casi abbiamo provato anche altri siti di gruppo possono continuare ad espandersi per tutto il pianeta. ospitalità, nati dopo Servas e con stile diverso, che per noi hanno sod- Partire, viaggiare e non fermarsi mai! Con ogni nuova amicizia disfatto la voglia di conoscere e condividere. costruiamo le basi per un mondo di pace, no? E mi raccomando, Grazie a Servas abbiamo conosciuto persone speciali, come sempre pronti ad aprire la porta di casa, dietro la quale si potrebbe Ravindra e Kalpana a Mumbai con cui abbiamo celebrato la nascita nascondere… un grande amico! . PARTIRE, VIAGGIARE E NON FERMARSI MAI… IL PIACERE DI CONDIVIDERE IL MONDO U [ 30 ] Viaggi In Florida, dove brilla il sole e l’amicizia dei Servas di Cristina Campofreddo, socia di Novara ra da tempo che mio marito David ed io desideravamo sperimentare di nuovo l’unicità di un “viaggio Servas” e finalmente abbiamo trovato un po’ di tempo e l’occasione giusta: abbiamo deciso che avremmo trascorso le vacanze di Natale al caldo della Florida. Abbiamo al tempo stesso deciso che nel nostro viaggio avrebbero avuto una parte importante il contatto con la natura e la conoscenza delle persone. Così, con tante settimane di anticipo rispetto alla data di partenza, abbiamo preso un buon numero di contatti con “porte aperte” interessate a incontrarci e ospitarci per qualche notte. Uno degli aspetti più belli dei viaggi con Servas è legato al fatto che cominciano sempre tanto tempo prima della partenza stessa, quando si studia l’itinerario sulla mappa e si contattano gli amici via mail, quando si ricevono le prime riposte e si assaporano i mondi che si potranno incontrare una volta arrivati sul posto. Lo stato della Florida è una meta molto richiesta per trascorrere le vacanze di Natale, anche e soprattutto dagli americani: è perfetto per far visita a eventuali parenti e per scappare dalle correnti gelide degli Stati del nord, con neve e temperature sotto lo zero. Gli inverni deliziosamente miti della Florida la rendono un paradiso; nel Sunshine State il sole è sempre alto, le giornate luminose - calde ma non troppo- libere dall’umidità dei mesi estivi, perfette per il relax, gli sport all’aria aperta, il golf, le passeggiate sulla spiaggia e per le meravigliose serate tranquille davanti ai tramonti più belli. Siamo arrivati a Miami, e il nostro desiderio era di risalire la costa est sino a Cape Canaveral e alla riserva di Merrit Island, fermandoci ad apprezzare le bellezze delle spiagge meno conosciute, selvatiche e quindi più tranquille. Non possiamo dimenticare la costa intorno a Cocoa Beach: la spiaggia deserta, il sole alto, le sfumature dell’azzurro del cielo che si sovrapponevano agli azzurri del mare, i cormorani e i pellicani che passavano in formazioni sopra le nostre teste a perlustrare il mare e la spiaggia. Abbiamo pernottato a Cocoa Beach nei giorni intorno a Natale presso una tranquilla guest house sulla spiaggia e gli amici Servas Cay e Nelson hanno insisti- E Viaggio invernale in Sardegna di Laurent Manderieux e Roberto Rizzo, soci di Milano l nostro viaggio in Sardegna è durato in totale una decina di giorni, a cavallo di capodanno 2012. Abbiamo preso il volo da Milano Linate a Cagliari, dove all’aeroporto è venuto a prenderci il socio Servas Gianfranco B. Abbiamo trascorso tre splendidi giorni con lui e sua madre nella loro casa di Pula, a una ventina di chilometri a Ovest di Cagliari, e abbiamo così avuto la possibilità di scoprire l’enorme varietà culturale e storica di questa parte della Regione. Gianfranco ci ha invitato molto gentilmente allo splendido cenone di Capodanno che aveva organizzato con i suoi amici dell’associazione di volontariato di cui fa parte, mentre nei giorni successivi abbiamo visitato la zona, in parte con lui e in parte da soli (Gianfranco in quei giorni doveva lavorare). Dopo la tappa di Pula, ci siamo diretti verso Nord e abbiamo incontrato i soci Servas Fabiola e Fabio che ci hanno invitato a pranzo nella loro casa di Norbello (Oristano), e abbiamo visitato il Nuraghe Losa e la bella Chiesa di Gilarza. Ci hanno poi accompagnato gentilmente in auto dalla famiglia Servas di Amalia e Giampaolo a Macomer, in provincia di Nuoro. Con loro abbiamo conosciuto tanti bei siti della Sardegna Settentrionale: la città di Nuoro, in particolare il Museo Etnografico Sardo e il Museo dedicato allo scultore sardo Francesco Ciusa con molte belle opere; la splendida città medievale di Bosa, sulla costa a una quarantina di chilometri a Sud di Alghero; il Parco di San Leonardo de Setes Fuentes. I to davvero tanto per averci ospiti per il pranzo natalizio insieme alla loro famiglia. E’ stata un’occasione indimenticabile e la loro ospitalità è stata unica! Le origini lontane della famiglia di Nelson sono siciliane, l’attaccamento alla terra dei suoi antenati è ancora forte e lui e sua moglie sono stati capaci di esprimerlo in maniera deliziosa preparando deliziosi dolci nella migliore tradizione siciliana. Siamo stati davvero grati alla loro famiglia di averci accolti in un periodo dell’anno notoriamente dedicato alla famiglia. Loro hanno saputo offrire una ospitalità calda, aperta e davvero simpatica. Prima di arrivare Cocoa Beach, sulla strada da Miami, siamo stati ospitati da Nancy, veterinaria specializzata in tartarughe marine, che ci ha accolto nella sua casa immersa nel verde, insieme ai suoi numePellicani a Cocoa Beach rosi animali: un cane, un gatto e … diverse simpatiche galline! Abbiamo proseguito il nostro viaggio verso la costa ovest della Florida e ci siamo fermati a casa di Bob a Fort Myers. La cittadina è deliziosa, abbiamo visitato la proprietà (ora museo) dove Edison e Ford trascorrevano lunghi periodi di vacanza insieme alle loro famiglie e ai loro amici. Abbiamo potuto apprezzarne l’interesse storico e culturale, godendo della quiete della bellezza di un giardino ricco di piante rare, e angoli dedicati al relax. Con Bob abbiamo condiviso piacevoli momenti, deliziose chiacchierate e risate serali, con un bicchiere di vino, davanti al tranquillo panorama del parco intorno alla sua abitazione, dove la presenza di un laghetto attira uccelli di ogni specie e tanti scoiattoli. Infine, prima di tornare a casa, Susanne e sua sua figlia Samantha ci hanno aperto la loro casa a Homestead. La loro simpatia, la cucina di Susanne, una cena al migliore ristorante italiano della zona, le indicazioni precise e accurate delle aree da visitare… tanti piacevoli ricordi in pochi giorni e il desiderio di poterci rivedere in Florida, o in Italia in un prossimo futuro. Ancora una volta Servas non ci ha deluso e ha tenuto vivo in noi l’orgoglio di farne parte e il desiderio di partire ancora e ancora, e di vedere altre parti di mondo attraverso gli occhi e le culture delle persone che lo abitano. Partiremo di nuovo con Servas: il desiderio di nuovi incontri è di nuovo motivo di curiosità e di gioia per me e per David. . Nel corso del nostro soggiorno a Macomer, abbiamo avuto anche il piacere di conoscere gli altri soci Servas della zona e di cenare insieme a loro in un ottimo ristorante tipico. Se vi capita di stare a Macomer, non perdete l’occasione di mangiare la pizza al pesto: Amalia e Giampaolo conoscono una pizzeria da sogno!!! Amalia e Giampaolo ci hanno poi accompagnato fino ad Alghero per farci percorrere la bella strada panoramica lungo la costa che parte da Bosa. Ad Alghero siamo stati ospiti di Caterina e di suo figlio Amalia e Laurent a Bosa Vittorio. Anch’essi sono stati molto accoglienti e ci hanno fatto conoscere le bellezze sia della città sia di luoghi vicini, come la bellissima cittadina di Castelsardo, arroccato sul mare e Porto Torres, un tempo a carattere unicamente industriale ma che negli ultimi anni si sta risvegliando anche dal punto di vista turistico. Alghero è stata la nostra ultima tappa in Sardegna con gli amici Vito e Caterina, gli ultimi soci Servas che ci hanno ospitato. Siamo così rientrati a Milano, con la sensazione di avere fatto un viaggio indimenticabile conoscendo persone vere in una terra tanto unica quanto ricca dal punto di vista umano e culturale. . [ 31 ] Bacheca VUOI FARE ESPERIENZA DI VOLONTARIATO IN MALAWI? Care socie, cari soci… a qualcuno andrebbe di venire a dare una mano al Malawi a crescere? Vuoi diventare un super- viaggiatore Servas e avere la possibilità di fermarti per una visita di due mesi da dedicare per metà al volontariato? Ecco il programma che abbiamo in serbo per te: durante le prime due settimane rimarrai a casa di nuovi Host; successivamente inizierai il lavoro volontario in una casa di accoglienza dove rimarrai per altre due settimane: darai una mano con i bambini abbandonati dalla nascita (età da 0 a 2 anni). Successivamente rimarrai altre 2 settimane a casa di un secondo Host, e sarai inserito in un programma di insegnamento - occorre cavarsela con l’inglese - a ragazzi fino a 18 anni. Al programma partecipano gli USA e la CNN) Infine, potrai concederti un viaggio di 2 settimane in giro le tra montagne e i parchi del Malawi, senza dimenticare che abbiamo un lago che è lungo 560 km! Se sei interessata/o, contatta Demelza Benbow, presidente di Servas Malawi [email protected] casa mia a Magliolo, un tranquillo paesino a 400 metri di altezza tra Finale Ligure (a 10 km) e le faggete del Passo del Melogno (a 10 km). La casa è indipendente, con piscina e terreno coltivabile. E’ pero’ indispensabile che abbiate una vostra auto in quanto i mezzi pubblici sono poco frequenti. Chi fosse interessato è pregato di contattarmi al telefono o via mail. I miei dati si trovano sulla Lista (sono la unica Alida R. di Milano). Potete chiedere il mio numero di cellulare alla responsabile del Notiziario. Offro ospitalità Servas Sono Alida di Milano, socia Servas da molti anni. Per caso tra voi socie e soci c’è qualcuna/o (o anche una coppia) che desidera condividere amichevolmente belle giornate al mare o in montagna? Mi contatti! Si puo’ trattare di qualche giorno o anche di periodi più lunghi durante l’anno. Io posso ospitare in Liguria a Spettacolo di burattini, per solidarietà Una proposta dalla Compagnia del Drago Rosso di Genova Nell’ultimo anno la Liguria si è trovata a fare i conti gli elementi atmosferici e Servas di fronte a questo disastro ha cercato di fare la sua parte, offrendo alloggio a chi l’aveva perso. Sono stati tanti i soci liguri che hanno aderito all’appello, e ringraziamo tutti per la disponibilità offerta e per la sensibilità dimostrata. Lo stesso è accaduto con l’iniziativa “Porte Aperte per chi ha subito il terremoto”: la generosità dei Servas non si è fatta attendere. Carlo Timossi, socio di Servas genovese e fondatore della Compagnia del Drago Rosso, a proposito di solidarietà, in seguito alle alluvioni ha scritto una proposta che –seppur datata di qualche mese- resta sempre interessante. Vi scrivo dopo l’alluvione della mia città, Genova. Io mi occupo di teatro di burattini da circa trent’anni, e ho pensato di attivare un fondo di solidarietà che funziona in questo modo: con il mio spettacolo di burattini posso spostarmi ovunque - scuole, comuni, pro loco… sia in liguria che altre parti d’Italia. Nei luoghi che potrebbero accogliere lo spettacolo, si potrebbe organizzare una serata, o pomeriggio o quando si vuole, per raccogliere dei fondi, richiedendo il costo di un biglietto o un’offerta libera ai partecipanti. Per questo volevo sapere se qualcuno di voi avesse la possibilità di aiutarmi ad organizzare o anche organizzare nella propria città o paese una manifestazione de questo genere. Se avete questa possibilità o comunque se vi interessa avere più informazioni, potete o scrivermi alla email [email protected] oppure telefonarmi, mi trovate in Lista. Saluti a tutti. Saluti e ringraziamenti Sono già trascorsi tre anni da quando ho indossato -del tutto inaspettatamente- i panni di Responsabile di questo Notiziario. Ho avuto modo di vedere molteplici aspetti della nostra Associazione e sono grata dell’esperienza. Ci ho creduto, e ho cercato di fare del mio meglio compatibilmente con gli altri impegni della vita e nei limiti delle mie capacità. Il Notiziario di Servas è scritto dai soci, per i soci. Tutto il nostro lavoro si basa sul volontariato e sulla piacevolezza di farlo. In tanti hanno collaborato, rendendo più più bello il risultato! Ringrazio tutti i membri della Redazione che hanno contribuito con spirito di collaborazione, e in particolare Cristina di Fino che dalla RESPONSABILITÀ verde Irlanda ha condiviso -come se fosse stata nella stanza accanto- tante idee sempre con atteggiamento propositivo e positivo. Ringrazio Luigi Uslenghi che è sempre stato disponibile e indispensabile, e Maria Gloria Borsa che mi ha fornito a suo tempo tutte le “dritte” necessarie: prendo esempio per fare lo stesso con chi mi succederà a breve! Vi saluto caramente, Anna Cristina P E R L’ A M B I E N T E Q uesto Notiziario reca il marchio di certificazione internazionale FSC. Cosa significa? Si tratta di una scelta di responsabilità per l’ambiente, su base volontaria: aderiamo ad una certificazione che controlla la filiera foresta-legno. Essa rintraccia e identifica tutti i passaggi che portano la cellulosa dalla foresta di origine -dove giace il tronco- fino al prodotto finito; si assicura perciò che questa carta proviene effettivamente da foreste certificate. SERVAS è una parola in esperanto che significa servizio; è un’associazione pacifista senza fini di lucro. Si occupa di costruire un ambiente di pace attraverso l'ospitalità e l’accoglienza e il servizio che consentono agli individui di condividere nella quotidianità le rispettive culture e idee. Per maggiori informazioni visita www.servas.it Quadrimestrale dell’Associazione Servas Porte Aperte - Anno XXVI - numero 2 Settembre 2012 Direttore responsabile Massimo Sechi - Proprietario: Luigi Uslenghi Responsabile dell'informazione: Anna Cristina Siragusa, Via Imperia, 24 - 20142 Milano - email: [email protected] "Stampato su carta certificata FSC dalla tipografia Poligrafica Srl, Via Friuli 29, 24044 Dalmine (BG) Grafica: GrafColor, Sassari - [email protected] - www.graf-color.it - Illustrazioni: Alfonso Russo Registrazione Tribunale di Milano n.452 del 21 settembre 1985 Per i soci: dati per il pagamento delle quote sociali (20 euro) A MEZZO R.I.D. (contattare la Tesoriera) SUL CONTO IN BANCA POPOLARE ETICA - Filiale di Bari, Via Ottavio Serena n° 30 - 70126 Bari) Intestare la somma ad Associazione Servas Porte Aperte, Via Ragazzi del ’99 n° 2 – 28100 Novara IBAN: IT34 C05018 04000 0000 0013 1620