Il mondo contadino e la luna - Istituto Comprensivo di Grotte di Castro

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Il mondo contadino e la luna - Istituto Comprensivo di Grotte di Castro
Il mondo contadino e la luna
Nell’antichità si prestava grande interesse al cielo: contadini, pastori e
specialmente naviganti, avevano interesse nel conoscere e leggere i
fenomeni celesti e le condizioni del tempo.
Il popolo ha imparato a creare, inventare proverbi che danno consigli su
argomenti celesti.
Questi proverbi hanno origine in tempi lontani, quando la vita era scandita
dal ritmo delle stagioni. L’osservazione del cielo, che non si basava su
notizie scientifiche, era molto praticata.
Si privilegiava osservare la luna e le sue fasi per capire quando era meglio
svolgere le varie attività agricole.
Le fasi lunari erano legate a proverbi e potevano essere messe in relazione
con la pratica:
la luna di gennaio è la luna del vino;
luna di febbraio potar si deve;
quando scema la luna, non seminar cosa alcuna;
luna di febbraio madre di vendemmia;
non travasare mai il vino con la luna nuova;
alla luna marzolina cresce l’insalatina.
Altri proverbi sulla luna sono stati ispirati al cattivo tempo:
tempo cattivo se la luna nuova le corna scure;
segno di pioggia se appare pallida;
tempo ventoso se si presenta rossa;
tempo buono se la luna è chiara e ben definita.
Ancora, possiamo trovare proverbi ispirati al continuo mutare della luna:
gobba a levante luna calante, gobba a ponente luna crescente;
beni di fortuna mutano come la luna;
avere le lune.
Altri proverbi legati alla luna:
A settembre pioggia e luna de le funghe so’ la fortuna.
Nato sotto una bona/cattiva luna.
Co’ ste lume de luna!
Siamo in aprile ma è ancora la luna di marzo.
Non c’è sabato santo al mondo che la luna non sia al tondo.
Avere la testa nel mondo della luna.
Vedere la luna nel pozzo.
Cerchio vicino acqua lontana e nebbia al mattino, cerchio lontano acqua
vicina.