SISTEMA + DESIGN
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SISTEMA + DESIGN
SISTEMA + DESIGN Vetro in titanio Buderus Tecnologia ALU plus Design intelligente Efficienza energetica A+ Ottimizzazione di sistema Internet e Apps Confortevole Touchscreen Un fenomeno che lascia il segno Foto: Ventura/shutterstock.com 14 Vetro in titanio Care lettrici, cari lettori, In anticipo rispetto alla Swissbau 2016 siamo convinti di potervi sorprendere. E siamo nel giusto. Con la nostra nuova linea di caldaie, il loro design unico e le caratteristiche tecniche creeremo scalpore nel settore. Oggi tenete in mano la nuova rivista Buderus. Anch’essa si differenzia in maniera sostanziale dalle precedenti. Non è cambiato solo il confezionamento; anche il contenuto vi sorprenderà. Non ci focalizziamo sui prodotti e i loro vantaggi; al contrario in questa rivista desideriamo intrattenervi con reportage informativi emozionanti. Nessun saggio specialistico dunque, ma tuttavia tematiche molto vicine ai nostri generatori di calore. Gli articoli sono strettamente correlati alle caratteristiche specifiche della nostra linea di caldaie come per esempio il design intelligente, l’ottimizzazione di sistema, il confortevole touch screen o il vetro in titanio. Colleghiamo la termotecnica al corpo umano, alla scienza, ai fenomeni naturali o all’architettura. E intraprendiamo perfino un viaggio nello spazio. Vi auguro di divertirvi con questa speciale edizione della rivista Buderus. Claudio Balestrero, CEO Buderus Tecnica riscaldamento SA 2 32 Design intelligente Non solo estetica Impressum Autore: Bosch Thermotechnik GmbH Buderus Germania Sophienstrasse 30 – 32, D-35576 Wetzlar www.buderus.de Edizione Buderus Svizzera 2016 Buderus Heiztechnik AG Netzibodenstrasse 36, CH-4133 Pratteln www.buderus.ch, [email protected] Redazione: Melanie Lauterbach, Jörg Bonkowski, Wolfgang Diebel, Tilman Faust, Luc Geerinck, Thomas Pelizaeus, Communication Consultants (Stuttgart) Buderus – la rivista Indice Ottimizzazione di sistema Completamente staccata Foto: DenisNata/shutterstock.com 10 Confortevole touchscreen Toccato Foto: aeiddam0853578919/shutterstock.com Foto: Mikhail Bakunovich/shutterstock.com Foto: ullstein bild Rex Features/NASA 4 38 Tecnologia ALU plus 26 Internet e Apps Connesso in rete in modo ottimale Buderus – la rivista Foto: Heike Lyding Foto: ktsdesign/shutterstock.com Un materiale pulito 20 Efficienza energetica A+ Prestazioni migliorate 3 Co 4 Buderus – la rivista ompletamente staccata Foto: Naeblys/Shutterstock.com A 400 km di altezza orbita, con la stazione spaziale ISS, uno degli oggetti più affascinanti creato dall’uomo. Buderus – la rivista 5 cupazione di lungo periodo. Il successo del progetto comunitario internazionale, al quale hanno preso parte in totale 16 nazioni, si basa sulle conoscenze di ingegneri e astronauti esperti e su un concetto ponderato: una struttura modulare. La stazione spaziale internazionale ISS è assemblata con numerosi componenti singoli standardizzati: un vantaggio enorme. Il sistema perfetto Il fatto che l’ISS sia stata assemblata con più componenti singoli standardizzati, rappresenta un grosso vantaggio: per ampliare la stazione è sufficiente montare nuovi moduli, in Postazione di lavoro con vista: braccio esterno della ISS. 6 modo flessibile, unendoli tramite nodi di giunzione. Negli anni numerose singole missioni hanno portato il loro contributo ampliando la ISS fino agli odierni 109 metri finali di intelaiatura e ai quasi 30 metri di larghezza. La più grande stazione spaziale attua- le pesa più di 450 tonnellate. I singoli moduli sono stati trasportati sul luogo di destinazione uno dopo l’altro con razzi vettori e viaggi spaziali in orbita e poi agganciati alla stazione. Nei prossimi anni sono previste altre missioni con l’invio di ulteriori bloc- Foto: ullstein bild AP A ccadde negli anni ’80, quando la Neue Deutsche Welle (in tedesco „Nuova onda tedesca“), invase la nazione. Anche il cantante Peter Schilling cavalcò l’onda. La sua hit numero 1 echeggia ancora oggi dai nostri altoparlanti: completamente staccata dalla terra fluttua l’astronave – priva di gravità. Allo stesso modo si comporta la stazione spaziale internazionale realizzata alla fine degli anni ’90 (International Space Station): nonostante la forza di gravità essa rimane relativamente vicina al pianeta blu nell’orbita terrestre. Solo a pochi è concesso di accedere all’ISS. Finora sono stati a bordo di questo capolavoro della tecnica 216 uomini, che hanno visto ogni giorno 16 albe. Tra essi anche sette turisti con gli spiccioli necessari. Dal 1998 ad oggi si è continuato a costruire sull’immobile artificiale più grande nell’orbita terrestre; in novembre 2000 ha avuto luogo nella piattaforma la prima oc- Buderus – la rivista Buderus – la rivista Foto: ullstein bild Rex Features/NASA La parte più interessante è la cupola: con le sue 6 ampie finestre laterali e una finestra centrale di 80 centimetri la piattaforma panoramica installata nel 2010 offre agli astronauti una vista senza paragoni sulla madre terra e sullo spazio infinito dell’universo. Tra gli altri l’astronauta Chris Hadfield ha cantato qui la sua versione cover di Space Oddity di David Bowie. Fino ad oggi il video musicale è stato cliccato oltre 25 milioni di volte, ottenendo un successo planetario. Foto: ullstein bild Rex Features/NASA Shutterstock Stanze con vista Ulteriori ampliamenti: sulla ISS viene montato un nuovo modulo. Foto: ullstein bild Rex Features/NASA Shutterstock Il blocco iniziale era costituito dal modulo motore e di trasporto russo Sarja. Dopo numerose missioni Space Shuttle per portare sulla stazione i primi nodi di giunzione e l’equipaggiamento, è seguito il modulo di navigazione e abitazione Swesda. Nell’unità, che misura circa 13 x 4 metri, trovano posto molteplici cabine abitative, dispositivi di gestione e comando, sistemi di intrattenimento, arredi sanitari, la cucina e attrezzi per palestra. Numerosi ulteriori gruppi costruttivi come Destiny, il modulo laboratorio statunitense dell’ISS, le serrande dell’aria e i nodi di giunzione rendono la stazione spaziale un luogo dove l’equipaggio può lavorare e vivere. Molteplici vele solari, che si orientano in parte verso il sole grazie a giunti rotanti, assicurano l’energia sufficiente. Foto: ullstein bild AP chi costruttivi. 7 La stazione spaziale internazionale ISS è sempre visibile dalla terra ad occhio nudo: se si trova sullo zenit, brilla in modo circa 25 volte più luminoso rispetto a Sirio, la stella più luminosa. Per questo motivo, sorvolandola, appare ad occhio nudo come un punto che lascia la scia; gira attorno alla terra in circa 93 minuti. Tuttavia dopo circa 6 minuti scompare nuovamente dal campo visivo a causa della sua velocità orbitale di circa 28.000 km/h. Viceversa è possibile lanciare un’occhiata alla terra dall’ISS in Lifestream su www.esa.int grazie all’High Definition Earth Viewing System (HDEV) e alle numerose telecamere HD installate sulla stazione spaziale. Il maggiore Tom ne è rimasto affascinato. Originariamente l’ISS era stata progettata per funzionare per un periodo di 15 anni, quindi il suo tempo avrebbe dovuto essere già scaduto nel 2013. Tuttavia è stato previsto un nuovo progetto in base al quale la stazione spaziale terminerà il suo dovere nel 2028. Quindi la aspetta una fine ingloriosa: la ISS dovrà essere affondata nell’oceano. La struttura modulare offre la massima flessibilità. 8 Foto: ullstein bild Rex Features/NASA Visibile ad occhio nudo Ottimizzazione di sistema Con le nuove generazioni di impianti di riscaldamento Buderus esiste sempre la possibilità di potenziare il sistema: con componenti idraulici per ulteriori circuiti riscaldamento e con le energie rinnovabili. Centrale di riscaldamento compatta a condensazione a gas Logamax plus GB192iT: senza una grossa spesa ampliabile in un secondo momento a formare un sistema ibrido GBH; ottimizzazione di sistema per l’allacciamento di max. 2 circuiti riscaldamento sotto il rivestimento; integrazione di energie rinnovabili tramite una valvola miscelata ibrida di serie. Caldaia a condensazione a gas Logamax plus GB192i: ampliabile con un vaso d’espansione a membrana da 15 litri o un ulteriore modulo EMS plus; attacchi del riscaldamento, del gas e dei gas combusti compatibili con i precedenti modelli a partire prodotti dal 1995*. *vale per Logamax plus GB112/24, 29; GB142/15-30 ; GB162/15-45 www.buderus-zukunft.ch Buderus – la rivista Negli apparecchi della linea al titanio l’unità di servizio Logamatic RC300 è integrata in un listello. Buderus – la rivista 9 Quando misura circa 2,5 cm l’embrione inizia a sentire. Il senso del tatto è il primo e più elementare dei sensi, che si forma negli uomini. 10 Foto: DenisNata/shutterstock.com Toccato Buderus – la rivista C aldo, freddo, dolore, piacere: sulla nostra pelle hanno sede da 300 a 600 milioni di recettori, che ricevono costantemente stimoli tattili e li inviano al cervello sotto forma di impulsi elettrici. Essi sono il nostro contatto con il mondo esterno e il nostro principale “motore di sviluppo”. Il feto esplora il grembo materno con i calci e riceve in questo modo una sensazione diretta; i neonati e i bimbi piccoli “conoscono” il mondo con le mani e la bocca. Essi imparano come coordinare correttamente le loro mani, di quanta forza necessitano a seconda del tipo di oggetto, come muoversi in avanti e come adeguarsi all’ambiente circostante. Basi per lo sviluppo Il senso del tatto è il fondamento dello sviluppo motorio, emotivo, cognitivo e linguistico. Solo successivamente si formano i restanti quattro sensi. La vista per esempio acquista via via sempre più importanza, tuttavia non può sostituire il senso del tatto, perché solo quando afferriamo gli oggetti, essi diventano reali per noi. Ci accertiamo dell’esistenza di qualcosa, toccandola. Solo quando tastiamo una pesca rossa, capiamo se essa è effettivamente matura e succosa, come appare. Chi scala, verifica prima con il piede quale sarà il suo appoggio successivo. Accarezziamo ciò che amiamo Sentire e toccare esprime sicurezza e realtà, anche nelle relazioni umani. Una stretta di mano dice molto di più che mille parole: è energica o molle? L’abbraccio è timido e insicuro o forte? Il tocco dà informazioni agli uomini sul proprio antagonista, genera vicinanza ed è essenziale per il proprio benessere. Chi accarezza ed è accarezzato spesso, è più felice, rilassato ed equilibrato, perché i recettori del senso del tatto, intensamente attivi, stimolano il cervello e in aggiunta rafforzano il sistema immunitario. E non possiamo essere diversi. Noi afferriamo, ciò che troviamo bello e che amiamo: il volante o il sedile di un’automobile nuova, la stoffa della nostra giacca preferita, il nuovo divano, il tavolo in legno, la fotografia del nostro compagno o il nostro smartphone. Solo toccando e non solo guardando persone e oggetti, li possiamo “vivere”, sperimentare. Non per niente in molte esposizioni è appeso il cartello “Non toccare”. Istintivamente gli uomini vogliono “catturare” il proprio mondo, utilizzando il senso del tatto come navigatore. Confortevole touchscreen L’uso della nuova linea di caldaie Buderus è chiaro e lineare, quanto il loro design: auto esplicativo, intuitivo e agevole da adoperare tramite il display touchscreen con avvisi in testo chiaro. I clienti finali possono modificare le impostazioni base tramite l’elegante unità di servizio integrata nel rivestimento frontale. Per gli idraulici l’unità di servizio Logamatic RC300, con funzioni ampliate e una buona accessibilità, può essere installata nell’apparecchio. www.buderus-zukunft.ch Buderus – la rivista 11 Convinti da Buderus “Gli apparecchi sono troppo belli per il locale caldaia” Il design è molto ben riuscito, in verità troppo bello per installare gli apparecchi nel locale caldaia in cantina. Abbiamo già constatato in passato, che l’aspetto esteriore può essere determinante nell’acquisto. Quando ho visto per la prima volta i nuovi apparecchi, mi è subito saltato all’occhio il rivestimento frontale in vetro, che è veramente particolare. All’inizio ero un po’ scettico sulla robustezza, ma quando l’ho colpita con un pallone da calcio e non è successo nulla, mi sono convinto. Roland Hartmann “Il vetro in titanio mi ha sorpreso” Il nuovo design con il vetro in titanio mi ha sorpreso. Trovo il vetro molto robusto e accattivante. Le reazioni dei nostri clienti, a cui abbiamo mostrato la documentazione corrispondente, sono state positive. Il display touchscreen è conosciuto, perché usato nei telefoni cellulari e in altre apparecchiature elettroniche. Anche questa soluzione mi piace. E il pannello di servizio si adatta all’impressione di modernità dell’intero impianto. Per me, quale capo del servizio assistenza, l’accessibilità alla componentistica interna costituisce un importante criterio. Qui Buderus, nello sviluppo dell’apparecchio, ha tenuto in considerazione le richieste provenienti dall’esperienza e dalla pratica quotidiana. Siegfried Eigl 12 Buderus – la rivista “Per me la vendita di un impianto di riscaldamento passa attraverso le emozioni” Con un buon design posso risvegliare nei clienti più emozioni che non parlando di tecnologia. Le decisioni vengono prese di pancia. Per me installatore, un design intelligente significa un aspetto esteriore attraente; per i clienti significa facile da montare e da usare. In questo caso per esempio la fornitura della caldaia, dell’accumulatore e del rivestimento in imballi singoli, l’agevole pulizia dello scambiatore di calore dal davanti o la comoda conversione ad un altro tipo di gas. Konrad Raith “Il nuovo design è un eccellente argomento di vendita” La prima impressione è fantastica! Il design moderno e contemporaneo attira in particolar modo i clienti più giovani. Posso ben immaginare, che questo sia un eccellente argomento di vendita. Valuto positivamente la struttura modulare degli apparecchi. Qui si vede che Buderus ha guardato avanti con lungimiranza. Senza spese possono essere integrati ulteriori componenti, ampliando il sistema. Sotto il rivestimento tutto appare ben ordinato. Dettagli quali il recipiente di raccolta dell’acqua dello scambiatore di calore mostrano che Buderus ha collaborato strettamente con gli installatori termoidraulici nello sviluppo di questi prodotti. Michael Gut Buderus – la rivista 13 14 Buderus – la rivista Foto: Ventura/shutterstock.com La materia di cui sono fatti i sogni Trasparente, robusto e intelligente: il vetro imprime di sé l’architettura moderna ed è sempre più versatile. I l vetro è molto di più di un semplice materiale da costruzione. È un simbolo del nostro modo di vedere la vita. Noi preferiamo abitare in ambienti luminosi dotati di grandi superfici vetrate. Lavoriamo dietro facciate in vetro e acquistiamo sotto cupole di vetro. Visitiamo musei realizzati con spettacolari costruzioni in vetro e città i cui skyline sono caratterizzati da torri in vetro. Forse il vetro ci affascina perché è contraddittorio: è duro e al tempo stesso fragile, di fatto un liquido solido, un prodotto di fusione che raffredda senza cristallizzarsi e acquisisce uno stato solido. È fragile e tuttavia così robusto, che può portare grossi pesi. Grazie alla sua trasparenza crea un senso di unità tra noi e il mondo esterno, ma al tempo stesso ci protegge da esso. Il vetro gioca con la luce e i colori. Può lasciare passare la luce o rifletterla, dividerla in fasci di luce, deviarla o interromperla e scomporla nei colori dello spettro. Buderus – la rivista Effetto seduzione Nonostante il vetro faccia parte dei più vecchi materiali dell’umanità, il suo potenziale non è stato sfruttato appieno. Gli architetti amano progettare con il vetro e spingersi ai limiti delle sue potenzialità costruttive per esempio per attirare i visitatori. Una delle attrazioni principali di Berlino è la cupola in vetro del parlamento. La costruzione progettata da Norman Foster è stata inaugurata poco prima del nuovo millennio, quando il Parlamento tedesco si è trasferito a Berlino. La cupola alta 23 metri e larga 40 serve da una parte per illuminare, gli specchi all’interno della cupola deviano la luce solare nella sala plenaria posizionata 10 metri più in basso, e dall’altro è aperta al pubblico. Dalla terrazza sul tetto del parlamento i visitatori giungono ad una piattaforma panoramica attraverso due rampe a spirale. Lì si ha una vista insuperabile su Berlino ed è possibile guardare gli impiegati al lavoro. In questo modo la cupola in vetro con la sua leggerezza e trasparenza è diventata simbolo di democrazia. Un ruolo fondamentale Sulla famosa via dello shopping di Francoforte, il Zeil, la facciata del centro commerciale MyZeil progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas salta subito all’occhio. Si incurva verso l’interno assumendo la forma di un imbuto e si capisce che è un’apertura attraverso cui si vede il cielo, solo se la si guarda frontalmente. All’interno un altro imbuto in vetro attraversa l’edificio dall’alto verso il basso. Esso garantisce non solo il passaggio della luce solare, ma è anche un componente della struttura portante. L’acqua piovana che scorre nell’imbuto viene raccolta, pulita e riutilizzata. I visitatori possono raggiungere il tetto con la più lunga scala mobile della Germania, una costruzione in vetro e acciaio con vista sui grattacieli di Francoforte, e poi ridiscendere fino ai negozi. 15 Foto: Jchambers/shutterstock.com La costruzione in vetro del centro commerciale MyZeil a Francoforte sul Meno unisce estetica e funzionalità. Materiale da record Il vetro ha una funzione portante nel vero senso della parola. Un famoso esempio è lo skywalk, una piattaforma panoramica che si protende sopra il bordo del Grand Canyon. Chi ha il fegato di camminare sulle piastre in vetro del pavimento e si tiene al parapetto in vetro, si affida giustamente alla resistenza di questo materiale. Anche la Cina si impone con dei record, con il più lungo ponte sos- Lo skywalk sul Grand Canyon negli Stati Uniti d’America. 16 peso in vetro del mondo o la più alta copertura panoramica in vetro. Il vetro diventa intelligente Questo materiale è stato ulteriormente sviluppato non solo da un punto di vista statico. Esso ci protegge sempre meglio per esempio dal calore, dal sole e dai rumori. Il moderno triplo vetro isola bene tanto quanto un’opera muraria. Il principio sandwich: più vetri, fogli e rivesti- Foto: jorik/iStock.com Imprese come Apple esprimono la loro forza innovativa con il vetro: sulla 5a Avenue a New York il “Flagship Store” di Apple si presenta come un dado in vetro minimalista, che mostra ciò che oggi è realizzabile con questo materiale. Non solo l’involucro dell’edificio, ma anche la sua struttura portante è completamente in vetro. All’interno una scala completamente in vetro porta dal piano terra ad un livello inferiore. Buderus – la rivista “Walk of Faith” sul monte Tianmen, Cina. Buderus – la rivista La luce di ogni lastra è comandabile separatamente, così è possibile modificare i valori dei colori e della luminosità in un lampo. In questo modo di notte gli edifici diventano sculture luminose trasparenti. Alcune di queste forse non sono ancora state sognate. Bild: vichie81/shutterstock.com menti rendono il vetro un materiale high tech. Il vetro assume i compiti normalmente svolti dalle tapparelle, dalle centrali elettriche, dai monitor o dagli impianti di allarme. Sono già disponibili vetri che con la semplice pressione di un pulsante cambiano la loro traslucenza diventando opachi. Anche i colori entrano sempre più spesso in gioco, così per esempio led luminosi possono rischiarare intere facciate in vetrocamera. Foto: cozyta/shutterstock.com Il vetro contraddistingue lo skyline di moderne città come Hong Kong. Vetro in titanio Il rivestimento frontale dei nuovi sistemi di riscaldamento è realizzato in vetro in titanio Buderus ed è disponibile a scelta nei colori nero o bianco. Questa pregiata superficie non è pretenziosa, ma al tempo stesso salta all’occhio. È robusta, facile da pulire e anche dopo molti anni non perde la sua eleganza senza tempo. Il vetro in titanio di Buderus non mostra segni di usura, mantenendo inalterato il suo aspetto seducente. www.buderus-zukunft.ch 17 Grazie al suo design moderno la Logamax plus GB192i può essere installata anche nell’abitazione. 18 Buderus – la rivista Buderus – la rivista 19 Prestazioni migliorate Dal 2005 Urs Siegenthaler osserva le squadre avversarie per la Lega calcio tedesca. Le sue capacità analitiche e la ricca banca dati costituiscono una parte del successo della nazionale. 20 Buderus – la rivista P rima il calcio funzionava così: due squadre, 22 giocatori e alla fine vinceva il migliore. Oggi il “grande” calcio funziona in modo diverso. Il gioco viene determinato da una strategia elaborata, una dettagliata pianificazione, una tattica ponderata e una ricca indagine analitica sugli avversari. Niente viene lasciato al caso, ogni partita minuziosamente preparata. E alla fine si ottiene il titolo di “Campioni del mondo”, come nell’estate 2014. “Il successo è pianificabile.” Lo dice uno che ha una parte determinante nel successo della nazionale di calcio tedesca. Beh, non lui da solo, bensì il suo DFB Scouting-Team. Urs Siegenthaler ne è il fautore. Uno svizzero che possiede capacità analitiche straordinarie nel calcio. Il dono della lungimiranza. Di riconoscere cosa nasconde il futuro. “Il mio compito è quello di dire all’allenatore della nazionale cosa avverrà in capo a tre o cinque anni” afferma. Dal 2005 osservatore per il DFB Foto: Heike Lyding Urs Siegenthaler, lo stratega capo della Lega calcio tedesca, è il membro fisso della squadra di Joachim Löw. Ne è parte integrante come il team manager, il preparatore atletico e lo psicologo sportivo. Löw ha assunto l’ex giocatore svizzero ed allenatore come osservatore nel 2005, perché era convinto delle sue capacità e dell’importanza di questo compito. Nel corso degli anni Urs Siegenthaler ha costruito una ricca banca dati per la DFB con tutte le informazioni importanti sulle altre nazionali. I loro punti di forza e di debolezza. La loro tattica di gioco. Oggi lo staff degli allenatori può accedere ai dati relativi a quasi tutte le squadre del mondo e quindi aumentare le proprie prestazioni. Buderus – la rivista Avrebbe mai immaginato il capo analista, che la Germania avrebbe travolto in quel modo il Brasile, la squadra ospitante il campionato mondiale? “Il Brasile ha a tutti gli effetti i giocatori migliori e più dotati tecnicamente. Ma il calcio è cambiato, contano sempre più virtù come lo spirito di squadra, l’affidabilità, la serietà. Noi abbiamo creduto nei nostri punti di forza e nelle nostre qualità ed eravamo convinti di poter vincere anche la semifinale contro la squadra ospite, se avessimo sfruttato appieno il nostro potenziale” dice il capo scout di DFB. 21 Il 67enne confronta con piacere la sua attività per DFB con quella di un analista della libera economia. “Un buon analista riconosce anzitempo dove sono i bisogni e i desideri dei clienti. Quali risorse può utilizzare per soddisfare più velocemente queste richieste piuttosto che altre.” Questo modo di pensare non viene dal nulla. Urs Siegenthaler non ha successo “solo” come stratega di DFB, ma anche come imprenditore. Egli ha fondato la sua azienda per la commercializzazione di strumenti tecnici di regolazione, comando e misurazione in Svizzera quando era ancora un giovane giocatore dell’FC Basilea. Prima aveva studiato con successo architettura. “Ho bisogno di liberalità, di essere un libero pensatore. Ho un sesto senso nel percepire le cose. E qui forse contribuiscono i miei studi in architettura”, sottolinea. È proprio questo miscuglio di creatività e senso dell’ordine, che egli afferma essere alla base del suo lavoro per la nazionale. Per strada come un “agente segreto” mente, il calcio cambia. Per poter essere tra i primi, bisogna prevederne gli sviluppi. Si deve sapere cosa fanno gli altri. Dopo una sconfitta si deve ricercarne le cause e capire cosa è andato storto.” Se la Germania è e rimane il numero 1 a lungo “allora si può dire che anche il reparto Siegenthaler ha lavorato bene. Sono sempre un passo avanti”. Senza una solida pianificazione non c’è alcuna prestazione di eccellenza. “Se Lei pensa di essere imprendibile, allora è già tagliato fuori.” Sulla stessa lunghezza d’onda Ecco come il “reparto Siegenthaler” dà il suo contributo al successo della nazionale di calcio. Quanto è stato grande nella conquista del titolo del 2014? “Questo deve chiederlo a Joachim Löw“, afferma il capo scout. “A me non piace essere in primo piano.“ Per Siegenthaler il suo compito è accompagnare l’allenatore della nazionale. Perciò devono essere sulla stessa lunghezza d’onda, “sono sempre necessari un mittente e un ricevente, che Urs Siegenthaler presenta la sua attività per il DFB con il nomignolo di “agente segreto”. Al riguardo sorride compiaciuto, in effetti talvolta va a guardare le partite di calcio nei panni dell’“investigatore segreto”. In questo caso vengono buoni la sua cittadinanza svizzera e la sua licenza di allenatore svizzero. “Quando mi presento come cittadino svizzero, allora talvolta mi si apre una porta oppure l’altra..” E poi ci sono ancora i “grandi allenatori” a livello internazionale, che conoscono il 67enne. “Mi dicono, Urs, da me puoi avere tutto. Se ne sai qualcosa di calcio, vedi come lavoro. In caso contrario i miei documenti non ti servono!”. Perché Urs Siegenthaler conduce queste ricerche e analisi dispendiose? Un lavoro snervante, che si attira sempre nuove critiche, se le cose non funzionano, e richiede di viaggiare molto. In estate Siegenthaler ha seguito numerose partite di Coppa America, il campionato continentale di calcio del Sudamerica, la Gold Cup in America centrale e nel Nord America così come la Coppa caraibica. Viaggia quasi quotidianamente con l’aereo da un luogo all’altro. “Forse bisogna essere un po’ paranoici, un po’ suonati” (ride). “Ma il mondo gira sempre più veloce- 22 Buderus – la rivista si capiscano. Penso che Joachim Löw apprezzi il mio lavoro e prenda sul serio le mie affermazioni. Altrimenti sarei superfluo.” E così l’osservatore calcistico alimenta ulteriormente la banca dati di DFB con informazioni, che memorizza nel suo smartphone negli stadi. Blocco e matita appartengono al passato. Talvolta va allo stadio anche in veste personale, privata. L’ex professionista si gode anche queste occasioni, “in questi casi vado lì senza grosse aspettative, completamente impreparato. E Lei riderà, ma mi diverto pure.” Efficience énergétique A+ Bild: Gajus/shutterstock.com La moderna tecnica a condensazione, componenti ottimizzati a risparmio energetico, una gestione orientata al fabbisogno, il risparmio di energia elettrica nelle fasi di stand by: ecco cosa contraddistingue la nuova generazione di caldaie Buderus. Gli apparecchi possono essere ampliati senza grandi spese e diventare un sistema ibrido. Buderus – la rivista In combinazione con quattro collettori piani Buderus Logasol SKT 1.0 la soluzione ibrida Logamax plus GBH192iT con accumulatore inerziale integrato Logalux PNR400 raggiunge una classe di efficienza energetica molto elevata: in base alla direttiva europea per l’efficienza energetica nella produzione di acqua calda la classe A++ e nel riscaldamento degli ambienti la classe A+. www.buderus-zukunft.ch 23 La centrale di riscaldamento compatta a condensazione a gas Logamax plus GB192iT è ampliabile modularmente. 24 Buderus – la rivista Buderus – la rivista 25 Connesso in rete in modo ottimale Foto: ktsdesign/shutterstock.com Il cervello è la centrale di comando dell’organismo. In millesimi di secondo può raccogliere e elaborare informazioni nonché dare istruzioni sulle azioni da compiere. 26 Buderus – la rivista I l cervello umano fenomenale. In millesimi di secondo può raccogliere, elaborare e inviare informazioni. Da un punto di vista neurologico il cervello è una rete, i cui particolari non sono ancora stati scandagliati fino in fondo. Gli scienziati lavorano in modo intensivo per portare alla luce ulteriori segreti della centrale di comando umano, con l’obiettivo di capire ancor di più i legami all’interno dell’organismo. In effetti la comunicazione nel cervello umano è straordinariamente sofisticata. Qui ci sono circa 86 miliardi di cellule nervose (neuroni) unite tra loro in una complessa rete di più o meno 100 bilioni di sinapsi. Mediamente un neurone è quindi connesso in rete con altre 1000 cellule nervose. Come nelle reti sociali Gli scienziati hanno scoperto che la comunicazione nel cervello è confrontabile con quella delle reti sociali. Neuroni simili sono strettamente accoppiati uno all’altro e hanno un forte influsso sull’attività del loro partner; mentre le cellule nervose che si differenziano nel comportamento, hanno solo deboli contatti o nessun rapporto tra loro. Questo comportamento, per esempio, è ben conosciuto su Facebook, dove le persone hanno anche numerosi contatti, mentre al contrario la cerchia delle loro amicizie più strette è molto esigua. Ma la loro opinione ha un grande influsso sulle decisioni. Mediamente il cervello di un adulto pesa circa 1400 grammi. La ricerca dispone anche di altre cifre e fatti avBuderus – la rivista vincenti: nonostante la centrale operativa dell’uomo sia pari al 2 % dell’intero corpo umano, essa comanda tutte le funzioni corporali. In un giorno il pensiero consuma più o meno il 17 % dell’intero fabbisogno energetico. Ogni minuto viene pompato attraverso il cervello circa il 13 % del sangue presente nell’organismo. E questo organo lavora alla velocità del lampo: esso inoltra le informazioni alla velocità di 432 chilometri orari, così un uomo, con un riflesso, è in grado di afferrare un bicchiere che si rovescia. Particolarmente impressionante è la dimensione della rete dei nervi. Essa è lunga in totale 5,8 milioni di chilometri, che corrisponde all’incirca a 145 giri intorno all’orbita terrestre. Un esempio per il computer Per documentare le prestazioni del cervello, si fa spesso un parallelo con il computer. Si evidenzia come il cervello ha una struttura e un’architettura che fornisce agli sviluppatori di software pregiati servizi nel loro lavoro. Tempo fa la centrale operativa dell’uomo sopravanzava le macchine con circa 1013 operazioni analogiche matematiche al secondo. Col passare del tempo si è arrivati al supercomputer Tianhe2 che riesce ad eseguire per esempio 30,65 biliardi di operazioni con la virgola. Tuttavia il cervello necessita, in caso di massima prestazione, solo di 15-20 Watt per funzionare, in pratica solo una frazione di secondo delle macchine high tech. Esso raggiunge la sua elevata capacità di calcolo soprattutto grazie a numerosi collegamenti paralleli, quindi attraverso la connettività, e non mediante un’elevata 27 La circonvoluzione del cingolo Foto: CLIPAREA l Custom media/shutterstock.com I suoi campi specifici e non specifici sono connessi tra loro al massimo grado e gestiscono la motricità, i sensi e la psiche. Il talamo è la “torre della consapevolezza” ed è responsabile delle nostre decisioni consce. L’ippocampo Il cavalluccio marino è decisivo nell’immagazzinamento di nuovi contenuti mnemonici. Se manca, non si può imprimere nella mente alcuna nuova informazione. Il Nucleus accumbens È la sede del sistema di ricompense. Esso distribuisce ormoni della felicità dopo aver preso una decisione e per esempio quando rinunciamo ad una tavoletta di cioccolata. L’amigdala Senza di essa non possiamo sentire paura. Ma grazie ad essa riconosciamo anche se gli altri hanno paura. Quale componente del sistema limbico essa gioca un ruolo importante nell’elaborazione delle emozioni come per esempio l’avidità e l’orgoglio. 28 Il mesencefalo Nel mesencefalo si trova il produttore di importanti neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. Essi influenzano le nostre principali decisioni inconsce. Il lobo flocculo-nodulare La parte più vecchia del cervelletto. Nei piccoli vertebrati essa è il cervelletto. Esso regola l’equilibrio e coordina proprio i movimenti degli occhi nella lettura. Buderus – la rivista velocità nei singoli procedimenti di calcolo. Formazione e distruzione Il cervello si sviluppa durante tutta la vita. Le connessioni utilizzate raramente vengono distrutte, le sinapsi molto frequentate si rafforzano. Dalla 16° settimana di gravidanza le singole parti del cervello si uniscono; all’inizio della 26° le informazioni possono essere raccolte ed elaborate. Alla nascita questo organo pesa circa 300 grammi; nei primi cinque anni di vita il suo peso si quadruplica. Dal secondo anno di vita in poi il numero delle connessioni di entrambe gli emisferi del cervello sale velocemente, il bambino ha tante sinapsi quanto un adulto. Questo numero si raddoppia dal terzo anno di vita fino a che, a partire dal decimo anno di vita, il cervello inizia un processo di ottimizzazione: esso non riduce mai, o quasi mai, le connessioni utilizzate e rafforza spesso le sinapsi adoperate. Foto: max-sattana/shutterstock.com Già a 20 anni inizia il naturale processo di invecchiamento del cervello. La sua massa cala, poiché il corpo riduce il numero di neuroni nella sostanza grigia. Ma i cervelli più vecchi lavorano in modo olistico, coinvolgono gli emisferi destro e sinistro nella stessa misura, possono essere ben allenati. E attraverso un sapere assimilato sono quindi spesso superiori a centrali di comando più giovani. Buderus – la rivista Internet e Apps I nuovi sistemi di riscaldamento Buderus possono essere collegati a internet e possono essere gestiti da qualsiasi punto e monitorati con le App Buderus, specifici sistemi Smart Home o il Centro di controllo Connect di Buderus. Con l’aiuto dell’interfaccia internet di serie della Logamax plus GB192i e della Logamax plus GB192iT (fino a 25 kW) gli installatori termoidraulici possono comandare e controllare l’intero sistema di riscaldamento comodamente per strada utilizzando una trasmissione dati sicura. La App EasyControlPRO di Buderus e il Centro di controllo ConnectPRO di Buderus facilitano le operazioni di service. Con la App EasyControl i clienti finali possono gestire il loro sistema di riscaldamento agevolmente per strada, esaminare i dati e cambiare le impostazioni. Il Centro di controllo Connect offre per esempio la possibilità di adeguare il riscaldamento in modo estremamente confortevole alle esigenze. Inoltre ai clienti finali vengono forniti validi suggerimenti su come risparmiare energia con il proprio impianto di riscaldamento. www.buderus-zukunft.ch 29 Con la App EasyControl di Buderus i gestori degli impianti di riscaldamento possono comandare il loro sistema anche per strada. 30 Buderus – la rivista La centralina di controllo ConnectPRO di Buderus apre agli installatori termotecnici opportunità totalmente nuove nel settore dell’assistenza e del service. Buderus – la rivista 31 Non solo bella La forma segue la funzione – come affermava uno dei più importanti motti dei designer. Ma questo era una volta. Oggi i creativi innovativi combinano insieme estetica e funzione. I mercati sono saturi, i concorrenti numerosi. Le aziende di successo circoscrivono il loro prodotto differenziandolo da quello degli altri, per entusiasmare gli acquirenti con caratteristiche particolari. Allo scopo esistono molte opportunità di marketing, per esempio la migliore qualità, un servizio di assistenza tecnica eccellente o perfino un’organizzazione perfetta. In questo contesto un buon design non è appetibile: noi capiamo al primo sguardo, se un auto è in linea con i tempi o se per estetica è indietro anni luce rispetto alla concorrenza. Chi ama i propri prodotti e non trascura l’estetica, la forma e le linee, assicura performance speciali, secondo la propria esperienza, anche in tema tecnica e funzionalità. Quindi il design è una caratteristica qualitativa per tutto ciò che si nasconde sotto una bella confezione. Un esempio luminoso Si vede quotidianamente anche sulle nostre strade. Ogni autovettura ha una propria fisionomia. E come per gli uomini gli occhi, in altre parole i fanali, sono la loro caratteristica più appariscente. Di conseguenza si presta particolare attenzione alla forma di questi elementi. Talvolta gli “occhi” guardano in maniera veramente bonaria, altre volte appaiono curiosi, altre ancora sembra ci ringhino perfino addosso. Una particolare conformazione del cofano accentua questo effetto, ecco quindi che 32 la limousine assomiglia ad uno squalo in procinto di catturare la preda. Dietro questo styling spinto specifico di ogni marchio si cela un enorme contenuto tecnologico; alle volte visibile, per la maggior pare sperimentabile solo in azione. All’inizio la storia dei fanali nel settore automobilistico si fondava sul sopra citato principio “form follows function”. La forma dei primi fanali è stata mutuata dalla fisica: un bulbo in vetro e un catarifrangente irraggiavano in avanti la luce prodotta dai fili in tungsteno di una lampadina. Più grande era il bulbo, meglio poteva vedere il conducente. Per questo motivo le prime lampade elettriche per le autovetture erano dei veri mostri. Sorge una luce Con il crescente impiego della luce, si è ridotto l’uso Buderus – la rivista Buderus – la rivista 33 Foto: Mikhail Bakunovich/shutterstock.com cio della legge colpisce ancora: da quest’anno il fanale, e l’intera automobile, devono essere riciclabili almeno al 95 %. La concentrazione sullo sviluppo del fanale ha un motivo: l’uomo è dipendente da una buona vista. Tutte le nostre reazioni dipendono dalla vista. L’introduzione di led per le luci dei freni può salvare delle vite, poiché i led sviluppano la loro forza luminosa più velocemente delle lampadine ad incandescenza e quindi inviano prima il segnale di avvertimento. 24 ore di luce solare Nel prossimo futuro si nasconderanno dietro il vetro dei fanali ulteriori innovazioni. Sistemi all’avanguardia abbinano già oggi l’illuminazione con una camera ad infrarossi. L’immagine viene poi visualizzata su un monitor o, come Head-up-Display, direttamente sul lato interno del parabrezza, così di notte il guidatore è in grado di riconoscere la presenza di un pedone sul bordo stradale, nonostante non lo possa nemmeno vedere. Nelle automobili di classe superiore i sistemi anabbaglianti automatici sono già uno standard. Le prossime serie di modelli lavoreranno in più con zone di luce tridimensionali. Al posto di una lampada alogena o allo xeno entrano in gioco una molteplicità di led estremamente luminosi gestiti di volta in volta singolarmente, e che generano in ogni situazione di guida la luce ottimale. Questo funziona non solo davanti all’automobile, ma anche ai lati. Il sistema di navigazione dell’autovettura riconosce la cur- Foto: Jaggat Rashidi/shutterstock.com Foto: Mercedes Benz delle lampade fino a che non sono diventate così piccole da trovare posto all’interno della carrozzeria. Contemporaneamente, con il passare degli anni, si è passati dall’originaria semplice sorgente luminosa ad un sistema di illuminazione altamente complesso a struttura modulare. I moderni fanali delle automobili soddisfano oggi una molteplicità di prescrizioni, non sempre visibili a prima vista. Per esempio devono sopportare e deviare il calore prodotto da una lampada alogena (fino a 3000 °C), devono opporre solo una minima resistenza al vento in movimento, devono essere il più leggere possibile e, in caso di incidente, non devono lasciare dietro di sé alcun frammento di vetro o elemento della carrozzeria appuntito. Perfino dopo una lunga vita dell’autovettura il brac- 34 Buderus – la rivista va entrante già prima di girare il volante e la illumina completamente. Prima degli incroci si accendono in aggiunta le luci laterali che offrono una libera visuale in tutte le direzioni. Se possibile, in futuro si nasconderanno luci al laser dietro l’elegante carrozzeria delle autovetture, poiché i sistemi laser sono più luminosi rispetto ai già abbaglianti led, pesano meno e consumano il 30 % di energia in meno. Di conseguenza i costruttori di fanali si trovano per la prima volta di fronte ad un problema: poiché il sistema di luci è più luminoso del necessario, in linea di principio la luminosità deve essere ridotta. Un laser per autovetture ha un raggio di azione di 600 metri, il doppio di un faro abbagliante convenzionale. Deve quindi essere impiegato, solo se sulla strada non c’è nessun’altra autovettura. Design Intelligente Design in vista Questo sistema non è più grande di una scatola di sigarette, sorgente laser e catarifrangenti inclusi. La luce può essere convogliata tramite guida luce da una sorgente laser centralizzata ad ogni punto desiderato dell’autovettura e lì uscire attraverso un minuscolo riflettore. Ne consegue che è possibile dare vita a forme costruttive completamente nuove, per esempio un’auto senza fanali visibili. Ecco come, una volta in più, il design moderno capovolge i nostri usuali punti di vista. Il banale diventa bello, il bello diventa funzionale, molto rimane nascosto. Ma una cosa è visibile a colpo d’occhio: il design è un segno distintivo di qualità. L’intelligente design della nuova generazione di caldaie Buderus convince sia internamente sia esternamente. All’interno degli apparecchi tutti i componenti sono facilmente accessibili per un montaggio agevole e una manutenzione a costi ottimizzati. Il sistema ibrido Logamax plus GBH192iT PNR400 è stato premiato con il Plus X Award, il famoso premio per l’innovazione nella tecnologia, nello sport e nello stile di vita. I vantaggi per l’installatore: facile da manutenere e da riparare attacchi Foto: Nikivor Todorov/shutterstock.com rapida Buderus – la rivista elettrici ben visibili conversione ad un altro tipo di gas compatibilità degli attacchi (Logamax plus GB192i) con i modelli precedenti prodotti dal 1995* *vale per Logamax plus GB112/24, 29, GB142/15-30, GB162/15-45 www.buderus-zukunft.ch 35 Prodotti in titanio: fin da Montaggio della cella di calore Installazione della cella di calore nel vano bruciatore Test funzionale del generatore di calore Posa della basetta di cablaggio interna 36 Buderus – la rivista al principio di alta qualità Fissaggio della copertura del vano bruciatore Montaggio della copertura sul vetro in titanio Imballo di tutti i componenti per la spedizione Buderus – la rivista Foto: Markus Hintzen Montaggio dei componenti idraulici sull’accumulatore 37 38 Buderus – la rivista Una cosa pulita La natura ha spesso le idee migliori. E l’uomo sa come sfruttarle. Foto: aeiddam0853578919/shutterstock.com S Buderus – la rivista uperfici su cui scivolano perle d’acqua come per magia, gomme incollate al manto stradale anche nelle sterzate o il famoso vecchio velcro: in tutte queste scoperte la natura svolge un ruolo non indifferente, poiché la flora e la fauna spesso vengono imitate dagli uomini per semplificarsi un po’ la vita. In questo caso copiare è un approccio intelligente, in fondo molti principi si sono formati in milioni di anni di evoluzione e hanno assicurato la sopravvivenza di numerose specie. Già Leonardo da Vinci, geniale inventore e artista del XV-XVI secolo, osservava il volo degli uccelli per ricavare le conoscenze necessarie alla costruzione del suo apparecchio volante. Oggi può essere considerato un pioniere della bionica, anche se questo concetto è stato introdotto solo nel 1960. Nel frattempo si sono affermati corsi di studi in bionica che si occupano di come trasformare in soluzioni tecniche gli spunti provenienti dalla biologia. Come per magia Uno dei risultati più conosciuti, che ha fatto emergere questo modo di procedere, è l’effetto Loto o Lotus, riconducibile a Wilhelm Barthlott. Il botanico tedesco ha utilizzato 39 volano via quasi interamente già ad una pendenza ridotta, poiché grazie alla cuticola microstrutturata della pianta di loto ogni singola goccia ha una superficie di appoggio pari a solo lo 0,6 % circa. Un effetto collaterale utile: una goccia d’acqua porta via con sé non solo le particelle di sporco, bensì anche batteri, spore di funghi e alghe, che così non pos- Le foglie di loto offrono una scarsa superficie di contatto. 40 sono più danneggiare la pianta, garantendole un notevole vantaggio ai fini della sopravvivenza della specie. Wilhelm Barthlott è riuscito alla fine a convertire l’effetto Loto in un prin- Wilhelm Barthlott ha convertito l’effetto Loto in un principio tecnico. Il suo nanoprocesso brevettato è diventato un modello di successo. Foto: siriwat-wongchana/shutterstock.com un microscopio elettronico a scansione per indagare le superfici delle piante. All’inizio degli anni ’70 ha messo sotto la lente d’ingrandimento il nasturzio e le foglie di loto, per indagare la loro capacità “autopulente”, cioè la caratteristica di far scivolare via dalle foglie l’acqua sotto forma di perle. Nelle sue analisi scientifiche è giunto alla fine alla scoperta del loro segreto: microscopici cristalli di cera fanno sì che l’acqua e lo sporco abbiano la minor superficie di contatto possibile, inoltre le cere epicuticulari sopra di essi rafforzano ulteriormente l’effetto. I liquidi vengono trasformati in gocce sferiformi grazie alla tensione superficiale e sci- cipio tecnico. Il suo nanoprocesso brevettato è diventato un modello di successo e ha portato ad un cambio di paradigma nella tecnologia delle superfici. Il segreto: microscopici cristalli di cera sulle superfici. Buderus – la rivista È idoneo alle superfici esposte all’acqua o alla pioggia non sollecitate eccessivamente da un punto di vista meccanico, poiché ciò potrebbe danneggiare la nano struttura. Nel frattempo innumerevoli edifici vengono dipinti con colori antimacchia, i lavelli e le tapparelle rimangono puliti ed esistono abiti idrorepellenti. ra molto più a lungo rispetto ai vetri senza nanotecnologia. Con molta probabilità fuori nel verde o sotto l’acqua aspettano numerosi ulteriori segreti, che vale la pena sondare. Un motivo in più, per trattare con cura il creato. L’effetto Loto è stato sfruttato anche sulle autostrade tedesche. Così le telecamere per il rilevamento della velocità Toll-Collect sono dotate di un vetro di protezione con superficie high tech di questo tipo, che assicura una visione chia- Tecnologia ALU plus Buderus – la rivista Fiori di loto. Non solo belli da vedere. Foto: tonanakan/shutterstock.com Foto: Sebastian-Kaulitzki/shutterstock.com Lo scambiatore di calore in alluminio pressofuso si è affermato milioni di volte: il trattamento superficiale con tecnologia ALU plus specificamente sviluppato riduce la fissazione dello sporco e dei residui di combustione sullo scambiatore di calore. Quest’ultimo risulta facile da pulire per una rapida manutenzione, un servizio assistenza ottimizzato e a basso costo e una più lunga durata di vita. In più Buderus offre una garanzia di 10 anni sullo scambiatore di calore*. *Ulteriori informazioni e le condizioni di garanzia su www.buderus.ch www.buderus-zukunft.ch 41 Inizio della vendita: i prim Logamax plus GB192i Logamax plus GB192iT La caldaia murale a condensazione a gas è una soluzione termotecnica flessibile per le abitazioni uni- e bifamiliari. Tutti gli attacchi sono compatibili con i precedenti modelli Buderus Logamax plus GB112, GB142 e GB162 venduti in centinaia di migliaia di esemplari dal 1995. La centrale di riscaldamento compatta a condensazione a gas con accumulatore di acqua calda integrato unisce in uno spazio ristretto una tecnologia di sistema ampliabile modularmente e la compatibilità degli attacchi necessari per ogni locale di posa. È possibile ampliarla in un secondo momento senza spesa. Logamax plus GBH192iT La soluzione ibrida ad efficienza energetica combina la Logamax plus GB192iT con l’accumulatore inerziale PNR unendoli in un innovativo design. Con poca spesa in un secondo momento può essere collegato un generatore di calore ad energia rinnovabile, per esempio una stufa a caminetto ad acqua. 42 Buderus – la rivista mi apparecchi fornibili Logatherm GWPS192i La pompa di calore a gas ad acqua glicolata/acqua Logatherm GWPS192i convince con la sua classe di efficienza energetica A++ per il riscaldamento ambiente (secondo la direttiva europea per l’efficienza energetica). È facile da installare e può essere gestita agevolmente con il sistema di regolazione Logamatic EMS plus. Logapower BZH192iT Logapower BZH192iT è un’efficiente centrale energetica a celle di combustibile per la fornitura di calore ed energia elettrica. Con l’innovativa tecnologia a celle di combustibile SOFC raggiunge un rendimento elettrico di picco fino al 45 %, offrendo un’elevata indipendenza mediante la produzione di energia elettrica. La centrale di riscaldamento per il futuro a partire dal 2018. Buderus – la rivista 43 11/15 (8737802611) – Con riserva di modifiche tecniche. Centro regionale Lamone Centro Vedeggio 2 6814 Lamone Tel.: 091 605 59 41 Fax: 091 605 38 62 [email protected] www.buderus.ch Edizione speciale Buderus – la rivista