Al via la terza edizione di Lingua Madre

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Al via la terza edizione di Lingua Madre
AL VIA LA TERZA EDIZIONE DI LINGUA MADRE
Comunicato n.20 - 11 maggio 2007
Giovedì 10 maggio alle ore 15 presso l’Arena Piemonte ha preso il via la terza
edizione di Lingua Madre. Il direttore della Fiera Ernesto Ferrero ha sottolineato
l’importanza del contributo della Regione Piemonte per la realizzazione del progetto: la
Presidente della Regione Mercedes Bresso ha manifestato vivo interesse per Lingua
Madre e per il suo impegno nella promozione di quelle forme di “meticciamento culturale”
che aprono i confini tra le lingue riuscendo a rispettare le diverse identità. Nel presentare
Lance Henson, scrittore bilingue cresciuto in Oklahoma, Mercedes Bresso ha
affermato: “Mi fa piacere inaugurare Lingua Madre con un poeta cheyenne nato a
Washington, con una lingua che è davvero la lingua madre dei poeti americani”. Henson
ha presentato le proprie poesie, in lingua inglese con versi in lingua cheyenne, dando vita
a un reading denso di liricità ed emozione.
Dopo la musicalità dei canti cheyenne, Lingua Madre si è spostata in India con Laila
Wadia. L’autrice, che ama definirsi “narrastorie”, ha parlato di Amiche per la pelle e
dell’immigrazione, sostenendo che nelle donne è racchiusa una forte tensione positiva
verso l’integrazione. Wadia propone inoltre la sua personale ricetta: la lingua e la poesia
come ponte gettato tra le culture e la speranza nel futuro, simboleggiato dai bambini nati
e cresciuti a cavallo tra due Paesi.
Con raffinatezza e sensualità, Monique Truong tratta ne Il libro del sale i temi del cibo e
dell’omosessualità “per esprimere la complessità del desiderio” grazie alla figura del
cuoco vietnamita Binh, a servizio a Parigi presso Gertrude Stein e Alice B. Toklas.
Barbara Lanati, che ha presentato l’autrice nata in Vietnam e naturalizzata statunitense,
ha evidenziato la qualità dell’indagine storico–filologica compiuta nel volume.
La presentazione di Rina Frank, scrittrice israeliana di origini rumene, è stata affidata a
Elena Loewenthal: “In ebraico “Lingua Madre” si dice “La mamma delle lingue”, per
indicare come, attraverso la lingua, Dio costruisca il mondo”. Loewenthal evidenzia come
la lingua sia una delle strutture portanti del romanzo Ogni casa ha bisogno del suo
balcone della Frank. Fortemente autobiografico, racconta i problemi politici, sociali e
culturali del suo Paese grazie alla storia di una bambina cresciuta in un quartiere molto
povero di Haifa, popolato da immigrati provenienti da molti Paesi diversi.
Un’Africa libera e dunque responsabile per le proprie scelte è invece quella ritratta da
Léonora Miano nel suo romanzo Notte dentro, premiato in Francia. Per rispondere alle
polemiche suscitate dalla scelta di trattare contenuti molto forti ed episodi legati a tabù
antichissimi, dichiara: “Parlo di un’Africa anche gloriosa, raccontando una storia di
fascismo ambientata in un contesto africano”.
La prima giornata di Lingua Madre si è conclusa con il concerto del trio argentino Flaco
Biondini Trio, che ha registrato il tutto esaurito.
Arena Piemonte, 10 maggio 2007
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