Roma Sud 4-2011
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FM 99.00 FM 97.100 www.eccolanotiziaquotidiana.it Cave, interrotta la SS155 per Fiuggi Anno 8 N°4 - Aut. n° 5 Tribunale di Tivoli - 25 marzo 2011 - Distribuzione gratuita - Tiratura 6.000 Copie QUINDICINALE DI: ATTUALITÀ SOMMARIO ATTUALITÀ - TERRITORIO pag. 2-3-4 GENAZZANO pag. 5 CAVE pag. 6 COLLEFERRO VALMONTONE pag. 7-8 LABICO - SERRONE pag. 9 BELLEGRA - PIGLIO pag. 10-11 PALIANO pag. 12 COMUNITÀ MONTANE pag. 13-14 TEMPO LIBERO - ANNUNCI pag. 15 Aperta a Serrone la sezione Primavera per bambini tra 24 e 36 mesi continua a pag. 9 - POLITICA - CULTURA E SOCIETÀ - SPORT - AMBIENTE Via Santa Maria, 38/40 00036 Palestrina (Rm) Tel. 069535787 Fax 069537203 www.ondalibera.it All’altezza del quartiere di San Bartolomeo la frana causata dalle forti piogge degli ultimi giorni. CAVE: Alberi letteralmente sradicati, alberi di almeno un metro di diametro, buttati giù dal peso dell’acqua, sulla Statale Prenestina all’altezza di San Bartolomeo, hanno costretto le autorità a chiudere la strada in entrambe i sensi di marcia. Mai vista prima una frana simile che ha letteralmente staccato gli alberi con tutti le radici, alberi che hanno fatto un volo di non meno di dieci metri prima di fermarsi al centro della strada tra Cave e Palestrina, VALMONTONE: Industriali, Manager il sindaco di Roma Gianni Alemanno, Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, Emma Marcecaglia e l’Unindustria Lazio al mega teatro del Rainbow MagicLand di Valmontone, hanno di fatto dato il via al nascente parco giochi che aprirà il 26 maggio. Una sorta di pre-apertura del Parco divertimenti, tra i più grandi d’Europa, nel quale mancano davvero pochi ritocchi per essere ultimato in tutto e per tutto. L’occasione è stata data però dalla prima assemblea della neonata Unindustria, Unione degli Industriali e delle Imprese delle province di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo, presieduta da Aurelio Il settimo continente è fatto da rifiuti di Massimiliano Lucci Pag. 4 GENAZZANO Genazzano, nuovi cittadini nel giorno del tricolore Pag. 5 Unindustria Lazio “inaugura” il Parco giochi di Valmontone continua a pag. 6 AMBIENTE Come si presenta la SS 155 oggi Regina che va a prendere il posto di Confindustria Lazio e che annovera tra il comi- tato di presidenza nomi illustri dell’economia laziale continua a pag. 8 LABICO Il parco giochi non basta per reggere la crisi nel territorio! Pag. 9 BELLEGRA l’Assessore Mattei “La situazione resta grave ma è sotto controllo” PALIANO Cda Unindustria al centro Aurelio Regina Pag. 10 Carol Wojtyla mai visto prima in foto. Interessante mostra nel chiostro dei Cappuccini Pag. 12 Roma Sud 2 MAFIE-LAZIO/ L.ROMANZI(PSI): ATTUALITÀ - TERRITORIO Non abbassare la guardia. Subito un consiglio straordinario. “I socialisti esprimono la piena solidarietà, accompagnata da sensi di profonda stima, agli uomini della DIA di Napoli, della prefettura di Frosinone e dei carabinieri di Frascati, che con intelligenza ed efficacia hanno inferto un duro colpo alla criminalità organizzata, sequestrando ingenti beni di affiliati alla Camorra oltre a mettere a segno una vasta operazione antiusura”ha dichiarato il capogruppo del PSI alla Regione Lazio Luciano Romanzi. “Operazione, che conferma, la vicinanza delle forze dell’ordine alle popolazioni ed ai territori del Lazio ma, nel contempo denuncia di quanto la nostra Regione sia a forte rischio d’infiltrazioni criminali. Il problema per la sua preoccupante natura e dimensione non consente il minimo abbassamento di guardia da parte delle istituzioni e di chi le governa. Proprio le istituzioni, come purtroppo registriamo in tante parte d’Italia, sono a più alto rischio di penetrazioni criminali. Nel Lazio e a Roma in particolare tutti devono fare uno sforzo per garantire una sana e corretta amministrazione, priva di ombre, forte antidoto per frenare ogni tentativo d’aggressione criminale. Una battaglia dove le forze dell’ordine non possono rimanere da sole. Ecco perché chiederò una convocazione specifica del consiglio regionale proprio per affrontare, senza infingimenti e tabù, il problema della criminalità nella nostra regione”ha concluso Romanzi. Luciano Romanzi 25 marzo 2011 Salute, Regione Lazio, 3.500 visite gratuite per campagna “mi state a cuore - 50… e oltre” Sono 3.464 le visite gratuite effettuate sui camper della Regione, nei mercati rionali di Roma e del Lazio, dall’avvio della campagna di promozione della Salute della Regione Lazio ‘Mi state a Cuore’, rivolta ai cittadini ‘over 50’, che ha già visto la presidente Renata Polverini visitare due volte nelle scorse settimane i camper a Rieti e al mercato di Roma Cinecittà Est. In particolare, dal 28 febbraio ad oggi, nei mer- cati rionali di Roma, Mercato Italia, Val Melaina, Centocelle, Cinecittà Est, Laurentino 38 e Ostia Lido Nord (dove l’iniziativa prosegue per tutta la giornata odierna) le prestazioni eseguite dai medici dell’Inmp San Gallicano e del San Camillo sono state complessivamente 2.166, principalmente visite dermatologiche, oculistiche, otorinolaringoiatriche e misurazioni della pressione arteriosa e della glicemia. “Questi numeri confermano che stiamo operando bene ed abbiamo intrapreso la strada giusta – ha affermato la presidente Polverini -. I cittadini stanno rispondendo positivamente all’iniziativa ‘Mi State a Cuore’ attraverso cui vogliamo portare la sanità più vicina a chi ne ha bisogno, favorendo un percorso di educazione alla cultura della prevenzione”. Sui camper in sosta nei mercati rionali della province del Lazio invece, oltre Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo anche Valmontone e Tivoli, le visite gratuite in queste prime tre settimane sono state 1.298, tra cui in particolare visite internistiche, dermatologiche e misurazioni della pressione arteriosa. Dopo la pausa domenicale, i camper torneranno a sostare lunedì a Rieti al mercato di piazza Mariano Vittori e a Roma fino al 23 marzo al Mercato Magliana, in via Fauglia (XV Municipio). Ai cittadini che effettueranno le visite sarà consegnato inoltre un vademecum ‘Mi state a cuore’, realizzato per l’occasione, con consigli utili per la salute degli over 50. 25 marzo 2011 ATTUALITÀ - TERRITORIO Finalmente un monumento nazionale ai caduti di russia Il 68º Anniversario di commemorazione della battaglia di Nikolajewka è stato ricordato a Roma, il 23 gennaio 2011, con la grande manifestazione che ormai da undici anni si svolge presso il Giardino Caduti sul Fronte Russo per iniziativa del “Comitato per Nikolajewka” coordinato dall’infaticabile alpino Silvano Leonardi. Quest’anno la cerimonia ha assunto un merito straordinario: il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inau- la sfilata aperta dai Carabinieri a cavallo e da un reparto storico dei Lancieri di Montebello. A seguire il Gonfalone del Comune di Roma, quindi, primo tra tutti, il labaro del Comitato per Nikolajewka, poi quello della Associazione Nastro Azzurro, dell’UNIRR, dei Bersaglieri, dell’Arma Aeronautica, dei Volontari di Guerra, dei Mutilati ed Invalidi di Guerra, dei Caduti senza Croce e dell’Associazione Nazionale Nella foto un particolare della manifestazione. A sinistra in primo piano il Cap. Pietro Patriarca ufficiale della Brigata Paracadutisti FOLGORE gurato il Monumento Nazionale ai Caduti di Russia concretizzatosi, finalmente, nell’area del Giardino all’uopo bonificata. Il Monumento ha qualcosa di eccezionale. Dedicato alle dieci divisioni combattenti è costituito da una colonna romana collocata su di un basamento che ospita venti formelle, una per ogni Regione d’Italia, a simboleggiare il sacrificio di una nazione intera perché alla Campagna di Russia hanno partecipato tutti, e tutti gli italiani devono essere così ricordati specie in occasione di quest’ anno a 150 anni dall’ Unità d’Italia. La cerimonia è iniziata con Alpini. Notevole è stata la presenza dei paracadutisti dell’ ANPDI provenienti da Velletri e da Genazzano. L’ Associazione Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa e la Guardia Forestale i hanno completato la coreografia della cerimonia animata, nell’ intensa partecipazione popolare, dalla Fanfara dei Bersaglieri arrivata “di corsa”. Hanno chiuso la sfilata undici bandiere tricolori a significare gli undici anni della costituzione del Giardino. Sulle note dell’Inno Nazionale c’è stata l’alzabandiera seguita da quelle dolorose del Silenzio, per dare inizio alla inaugurazione del Monumento che si è svolta al suono dell’Inno del Piave e sotto un intenso bombardamento di fuochi pirotecnici a ricordare gli spari e i rumori della guerra. L’addetto Militare presso l’Ambasciata Russa ha voluto, con due mazzi di fiori rendere omaggio ai nostri caduti e, con un sentito discorso di fratellanza fra i popoli testimoniare il sentimento che oggi unisce Russia ed Italia. Una presenza molto significativa. La Santa Messa, arricchita quest’anno dal Coro Malga Roma della Sezione ANA di Roma, è stata celebrata da mons. Giacomino Feminò che, come noto, ha collaborato con S. E. Arrigo Pintonello, capo dei Cappellani in Russia, per il pietoso recupero dei caduti e la loro sepoltura. Particolarmente toccante la lettura della preghiera del Disperso in Russia. Durante lo svolgimento della cerimonia sono stati ricordati Luca Sanna, l’ultimo alpino caduto in Afghanistan, il reduce Riccardo Riccardi ed il giornalista Augusto Giordano che sempre ha commentato le precedenti celebrazioni. Per l’occasione sono stati inviati dei doni: dieci preziose betulle, donate dal vivaio Horti di Veio, a ricordare le dieci divisioni che hanno combattuto nei boschi della Russia, una campana, fusa dalla Pontificia Fonderia di Agnone con l’ iscrizione “Caduti e Dispersi sul Fronte Russo,” che verrà collocata nel Giardino il 21 aprile 2011, Natale di Roma, e seicento croci di ghiaccio donate dal dott. Antonello Filippone e Figli. Con un “rancio al campo” allestito presso il vicino Convento delle sempre disponibili Suore Orsoline, si è conclusa anche quest’anno, tra abbracci, strette di mano, qualche lacrima e tanta commozione la manifestazione 2011 che verrà ricordata particolarmente per il Monumento Nazionale, finalmente realizzato, dove tutti i familiari dei Caduti e Dispersi in terra di Russia avranno un punto di riferimento per pregare e deporre un fiore! “Zaini a terra un tozzo de pan, un gavettin de vin…e… zaino in spalla al 2012!” Roma, 6 febbraio 2011 Marco Fabrizi Roma Sud 3 Nucleare si /nucleare no Il dopo Giappone apre “di nuovo” l’interrogativo Dopo le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki dell’ultimo conflitto mondiale, una devastante combinazione naturale terremoto/tsunami piega nuovamente le ginocchia al laborioso popolo giapponese. E come se non bastasse, gli effetti negativi di tale duplice sciagura rischiano di essere decuplicati in seguito alle precarie condizioni di sicurezza in cui versano alcune centrali nucleari nipponiche. Come spesso accade in queste circostanze,Chernobyl insegna, ritorna nuovamente alla ribalta della cronaca italiana e mondiale , lo scontro, sempre più cruento ed acceso, sul nucleare si /nucleare no. Si susseguono sui media trasmissioni fiume sull’argomento ed eserciti di esperti (o sedicenti tali) e politici di ambo le parti , si azzuffano in singolari tenzoni, adducendo e producendo prove inconfutabili della ragione delle loro posizioni, in nome di questa e di quella parte politica. Orbene, mi viene da urlare a questi signori che la sicurezza e la salute del genere umano ,non appartiene ad alcuno schieramento politico,non è né di destra né di sinistra ,non ha colori o confini e va difeso e preservato ad ogni costo. Meglio la bicicletta e la luce della candela che annientati dalle radiazioni. Essendomi laureato in Ingegneria Nucleare nel lontano 1983 ed avendo vissuto un’esperienza di oltre tre anni con un’azienda che tuttora si occupa di gestione di scorie radioattive, ritengo di poter esprimere a pieno titolo la mia assoluta convinzione che le centrali nucleari a fissione ,di vecchia e nuova generazione,non forniscono le necessarie garanzie di salvaguardia e sicurezza per la popolazione che un impianto della fattispecie deve assicurare ,in ogni tempo ed in ogni circostanza, naturale ed artificiale , prevedibile o eccezionale che sia. Gli effetti apocalittici causati da eventuali incidenti rilevanti (collassamento della barriera primaria, fusione del nocciolo,ecc.) che si possono verificare in tali impianti, da attribuire a malfunzionamenti accidentali e non , errore umano , vetustà e/o cattiva manutenzione e calamità naturali, in termini di vite umane e distruzione,non sono assolutamente bilanciati dai benefici economici risultanti dal risparmio di combustibile fossile. Per non parlare del problema della messa a dimora delle scorie radioattive ad alta e media attività,in un paese come l’Italia,in cui si hanno grandissime difficoltà per la sola localizzazione di discariche di rifiuti urbani. Una centrale nucleare a fissione viene costruita secondo rigidi protocolli progettuali e realizzativi e deve essere in grado di offrire elevatissimi standard di sicurezza e ,conservarsi integra , anche nel caso in cui si verifichi quello che in gergo viene definito il “massimo incidente incredibile” . Pertanto, tutta la progettazione, la realizzazione e la successiva conduzione dell’impianto sono pensate sulla base di tale assunto. Purtroppo, tali impianti presentano dei costi di r e a l i z z a z i o n e elevatissimi,che possono essere ammortizzati in circa 25/30 anni di attività di funzionamento ,e, tale transitorio si rivela troppo elevato (in tutto 40 anni e oltre ) per garantire che in tale spazio temporale non possano verificarsi eventi naturali e/o artificiali di proporzioni ben più vaste di quello previsto in sede progettazione ; basti pensare alle ultime e, sempre più frequenti e devastanti, calamità naturali degli ultimi anni. A tali considerazioni , si aggiunge la eventualità che ,la vita di numerose centrali o di singoli reattori ,benché obsoleti e fatiscenti, possa essere prolungata oltre ogni ragionevole supposizione, dalla classe politica di turno ,per meri calcoli economici , il caso giapponese insegna, aumentando oltre l’inverosimile,la probabilità di incidenti devastanti. Disseminare il territorio nazionale con tali centrali equivale a dormire con una bomba nel cassetto del comodino della camera da letto. Se nucleare dovrà essere, occorrerà investire nella ricerca di nuovi materiali e tecnologie da impiegare nella realizzazione di centrali a fusione, che non presentano minimamente i pericoli delle consorelle. Spero che tali poche righe aiutino i miei concittadini a meditare sull’argomento e mi auguro che i tragici avvenimenti di questi giorni siano di monito ed occasione di attenta riflessione per le scelte strategiche in materia di energia delle classi politiche che ci rappresentano . Ing.Fabio Baldaccini Roma Sud 4 CULTURA - ATTUALITÀ - GENAZZANO 25 marzo 2011 Il settimo continente è fatto da rifiuti Bertrand Rassel diceva: “quando capita a te ti accorgi che è vero”. Intendeva sicuramente porre l’attenzione sul modo da ignavi che questa società ha di relazionarsi. Nessuno di noi può dormire sonni tranquilli o pensare che da un’altra parte succede quello che a noi civiltà opulenta non ci toccherà mai, e nessuno può pensare di non fare, primo o poi, i conti con la natura. Charles Moore, nell’Oceano Pacifico, scopre nel 1997 quello che passerà alla storia come il Great Pacific Garbage patch o il Garbage mare. Per quanto riguarda “l’isola di plastica” nell’Oceano Atlantico le dimensioni sono all’incirca le stesse. Il danno ambientale è ingentissimo, le onde sminuzzano resti di bottiglie, buste di plastica, suole di scarpe, spazzolini da denti, siringhe e altri oggetti, molti di questi pezzi di plastica poi entrano in simbiosi con la flora e la fauna marina, e attraverso piccoli organismi una parte va a fondo. In questo ammasso la concentrazione di parti di plastica è di dieci a uno rispetto al plancton di cui Vortex, o Pacific Trash Vortex, un gigantesco ammasso di plastica galleggiante. Ora le “isole di plastica” sono diventate tre due nell’Oceano Pacifico ed una nell’Oceano Atlantico. Le proporzioni di questi ammassi in mare (vere e proprie “Isole di Plastica”) sono da epopea infernale. Parliamo con i dati alla mano per renderci conto del problema, le “isole di plastica” del Pacifico per ognuna raggiungono il peso di circa 100 milioni di tonnellate di rifiuti per un diametro di oltre 2500 chilometri e una profondità di almeno 30. È una macchia continuamente nutrita da Giappone, Cina, Messico, Stati Uniti e da tutte le navi di passaggio. È stato stimato che la gran parte di questi residui di plastica, circa l’80%, viene appunto dagli scarichi terrestri, da tutti i tipi di plastica di consumo non smaltiti in modo proprio. Il resto, la minoranza, è da attribuire alle navi ed alle imbarcazioni da diporto e da pesca. Gli scarichi terrestri includono poi i cascami dell’industria della plastica. Il Pacific Trash Vortex viene generato dal moto circolare delle correnti oceaniche che radunano queste enormi masse che persistono nel Pacifico formando così questa spaventosa discarica in si cibano oltre alle balene anche altre specie. E poiché questi non distinguono alla vista la diversità, finiscono con il cibarsene. La stima scientifica avviene in laboratorio da esperti scienziati che parlano di questa poltiglia chiamandola mimic food. Nel laboratorio della Fondazione Algalita vengono analizzati questi campioni di acqua mista a questa poltiglia di plastica in essa dispersa e i ricercatori con appositi strumenti separano la plastica dal plancton e dagli altri organismi con essa entrati in simbiosi ed è così che si può fare il rapporto con il plancton. In dieci anni questa è risultata in aumento rispetto al plancton del 60%. Residui di plastica si trovano nello stomaco dei pesci e può provocarne la morte per soffocamento per quanto riguarda i pezzi più grossi, mentre quelli più piccoli possono provocare blocchi intestinali con successiva morte. Le minuscole particelle possono anche incistarsi nella carne del pesce finendo così nella catena alimentare umana. Il disastro in atto è inarrestabile, l’intera catena alimentare è compromessa. Gli uccelli acquatici, tipo gli albatros, poi sono particolarmente attratti dai tappi di plastica delle bottiglie e spesso dopo averli inghiottiti vanno a morire a terra lasciando come unica traccia della loro esistenza il contenuto del loro stomaco, tappi di bottiglia ed altri pezzi di plastica. Il fotografo Chris Jordan ha documentato i pasti a base di zuppa plancton-plastica della fauna della zona, nel suo ultimo lavoro Midway, Message from the Gyre si può vedere realmente quello che sta accadendo. Secondo l’Unep, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite, ci sono 46mila pezzi di plastica galleggianti in ogni miglio quadrato di oceano. Questo perché ora la maggior parte dei rifiuti non è biodegradabile e il suo ostinato rifiuto a decomporsi è incrementato dalla pseudo cultura dell’ “usa e getta”. Prima che ognuno di noi prenda coscienza di questo passeranno diversi anni e il pianeta non ha tutto questo tempo, occorre fare in fretta, tutti noi siamo partecipi del cambiamento, ognuno con la propria coscienza deve contrastare questo sistema di cose che ci appare irreversibile, imponendoci la cultura del riuso degli oggetti, imporre la differenziazione dei rifiuti ai propri Comuni, pretende- re che la raccolta differenziata sia vera ed efficace, utilizzare il nostro buon senso affinché non ci sia più nessuno che possa abbassare lo sguardo di fronte allo stillicidio sulla natura. Un Mondo migliore è una cosa che si deve pretendere e non più lasciarla al caso incontrollato di uno sviluppo contro l’uomo, disumanizzante, in cui la convulsa e frenetica produzione impone il suo feticcio malforme che è l’usa e getta. Massimiliano Lucci 3/2011 Genazzano, frana a San Sebastiano schiaccia due macchine GENAZZANO: Tra le diverse micro frane che hanno colpito la città di Genazzano, vi è quella a località San Sebastiano che è una macro frana, e la terra venendo giù ha letteralmente schiacciato alcune macchine. Una di queste, purtroppo, deve essere portata all’ammasso, perché è praticamente irreparabile, mentre l’altra toccata di striscio si può recuperare. Però, siamo sicuri che più delle parole scritte è interessante vedere le immagini, che ci sono state fornite. GENAZZANO 25 marzo 2011 Genazzano, nuovi cittadini nel giorno del tricolore GENAZZANO: Nel giorno dei 150 anni dall’Unità d’Italia, giovedì 17 marzo 2011, il sindaco di Genazzano, Fabio Ascenzi, ha consegnato nell’aula consiliare a tre nuovi cittadini italiani, Elena Pavel, Valentyna Ievchenko e Agneza Roca, la costituzione repubblicana del 1948, la bandiera tricolore e una targa ricordo con una veduta in argento di una parte significativa del centro storico genazzanese. Un atto simbolico che l’amministrazione comunale ha voluto rendere più significativo nel giorno nel quale l’Italia celebra i suoi 150 anni di Unità nazionale, nonché un modo per sottolineare quella interculturalità che oramai caratterizza la moderna società italiana, sempre più arricchita dall’apporto di nuovi cittadini di diversa provenienza etnica e culturale. Un riconoscimento è andato anche ad un cittadino speciale, il primo nato del 2011, Gabriele Barletta, venuto alla luce nel giorno del Capodanno 2011, segno di una comunità cittadina che si rinnova e pone il suo sguardo al futuro. Il riconoscimento dei quattro nuovi cittadini da parte del sindaco, Fabio Ascenzi, è avvenuto di fronte all’intero Consiglio Comunale, riunito per l’occasione, ed a numerose persone venute per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, pur se il ricco programma approntato dal- l’amministrazione comunale si è dovuto per forza maggiore svolgere in forma essenziale, dato il maltempo che ha reso impossibile ogni manifestazione all’aperto. Le celebrazioni sono iniziate, mercoledì sera, con la proiezione su una parete laterale esterna della basilica-santuario della Madonna del Buon Consiglio lungo corso Cardinali Vannutelli del video documentario “Le Unità degli Italiani”, realizzato da Alberto Melloni e Fabio Nardelli con materiali reperiti nelle Teche Rai e negli archivi dell’Istituto Luce. Giovedì 17 marzo, quindi, la banda musicale comunale “Luigi Gardini” e la Schola Cantorum “Padre Antonio Belli” hanno eseguito l’Inno di Mameli sotto il porticato del Castello Colonna, dopodiché le autorità e le numerose persone presenti hanno raggiunto l’aula consiliare dove si è svolta la cerimonia per il riconoscimento dei nuovi cittadini italiani. Nel giorno dell’Unità d’Italia, per di più, è stato ufficialmente adottato il gonfalone che andrà a sostituire quello finora in uso e, da quel che si sa, risalente ai primi anni della costituzione in comune di Genazzano, ossia poco dopo il 1870. Il vessillo comunale formato da 13 triangolini azzurri e 13 neri, in ricordo della Disfida di Barletta, una delle prime affermazioni dell’italianità esaltata nel periodo risorgimentale, sostituì la colonna dei Colonna, “simbolo di baronia feudale”, come fu affermato nella delibera di adozione, circa 140 anni fa. Sarà, ora, collocato in una teca di vetro nell’aula consiliare. Roma Sud 5 “Musica al Castello”: rassegna di musica da camera per i 150 anni dell’Unità d’Italia GENAZZANO: Il Castello Colonna e la chiesa di Santa Croce ospiteranno dal 12 al 26 marzo la Rassegna di musica da camera organizzata dalla Banda Musicale Comunale “Luigi Gardini” con il patrocinio del Comune di Genazzano. L’iniziativa rientra nell’ampia attività concertistica e di educazione musicale sviluppata negli ultimi venti anni dalla Banda Musicale sulla base di un patrimonio cen- (Enrico Silvestri, Claudia Ramous e Brunella De Socio) che eseguiranno musiche di Bruch, Reger, Fuga e Stravinsky. Il secondo appuntamento, sabato 19 marzo, ore 18.30, ritorna (dopo il Concerto di Capodanno) nella chiesa di Santa Croce, a Porta Romana, luogo che tende sempre di più ad essere valorizzato nell’ambito della politica culturale dell’amministrazione comunale. Protagonisti il Duo - tenario condiviso da diverse generazioni. La musica costituisce un importante momento di crescita che ha accompagnato, come ci ricordano le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, tutte le grandi vicende storiche italiane ed europee. Ogni concerto sarà dedicato ad una particolare formazione strumentale e sarà preceduto da una breve introduzione nella quale saranno spiegate le caratteristiche principali dei brani scelti. Il primo appuntamento è per sabato 12 marzo, alle ore 18.30 presso la Sala Nera del Piano Nobile del Castello con il Trio clarinetto, viola e pianoforte Chitarra e Clarinetto (Igor Conti, Enrico Silvestri, con la voce recitante di Fabio Rosati). L’evento rientra particolarmente nelle giornate di celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Si ritornerà, infine, nella Sala Nera del Castello Colonna per il Recital di Pianoforte di Luigia De Seta che fin da giovanissima si è esibita in numerosi concerti e ha partecipato a concorsi internazionali classificandosi ai primi posti e ottenendo attestati di merito. Eseguirà musiche di Debussy, Schubert, Brahms e Chopin. Tutti i concerti sono ad ingresso libero. Roma Sud 6 CAVE Cave, interrotta la SS155 per Fiuggi inizia da pag. 1 All’altezza del quartiere di San Bartolomeo la frana causata dalle forti piogge degli ultimi giorni. cosa che ha rivoluzionato il traffico sulla SS155, costringendo tutti a passare all’interno di San Bartolomeo e Colle Palme, le due frazioni di Cave. Le pioggi insistenti della scorsa settimana, hanno costretto alla chiusura l’importante arteria, anche perché gli operatori che avevano piantato altri alberi per rafforzare la tenuta del terreno, non potevano prevedere una pioggia di tre giorni che ha creato veri e propi fiumi d’acqua. Danni come questo sono in parte provocati dall’uomo, che non lavorando più la terra da alle caso di riportare l’antica via ai sui più naturali usi, probabilmente gli antichi avevano molto più rispetto della natura e meglio ne conoscevano le pericolose reazioni. I danni adesso sono per tutti. Anche perché quelli provocati da questa enorme e gigantesca frana suddivisa in tre parti, non saranno risolti a breve, per cui c’è da temere che la strada resterà chiusa per molto tempo, con grave danno per i commercianti e i disagi per i pendolari e gli studenti. (G.Flavi) piogge la possibilità di infiltrasi nel fondo e smuovere il terreno che tende a franare. Se a queste pioggie aggiungiamo, che le banchine per l’acqua più della volte non esistono o se esistono, non sono transitabili, il quadro è completo. Però va sempre tutto a danno dell’uomo stesso, che ha provocato la natura, che certamente non si fa pregare molto, quando viene troppo spesso violentata, come in questo caso, ricoprendo la vecchia strada romana di collegamento, rimasta sotto di mezzo metro. Forse sarebbe il R.I.S. di Gionne Giacomo & C. sas Impianti: Elettrici - Termici - Idraulici - Tecnologici Pannelli Solari - Manutenzione Caldaie Via Pietro Nenni, 90 - 00030 Genazzano (Rm) Tel./Fax 06.95.79.258 - Cell. 339.33.62.534 - [email protected] 25 marzo 2011 Festeggiare i tuoi primi 150 anni rappresenta per noi un evento di straordinaria importanza. In questo lungo tratto di storia, di strada ne hai fatta molta, da quella lontana alba dove un pugno di camicie rosse partirono da Quarto consapevoli di scrivere una pagina importante per il nostro Paese. Di giorni gloriosi ne hai vissuti tanti intervallati da momenti bui e dolorosi. Hai sofferto dapprima di un ventennio di sopraffazione, di fame, dell'infamia delle leggi razziali, di guerra, di distruzione e di morte e gioito poi del riscatto della lotta partigiana che attraverso il sangue di migliaia di uomini e donne ti hanno restituito l'onore e la libertà. In un recente passato hai allevato degni figli, cultori della fedeltà alle istituzioni, dell' attaccamento ai valori fondanti che hanno saputo scrivere la Costituzione più bella del mondo. Hai partorito nobili figure che di quei valori hanno fatto la propria ragione di vita. Elencarli tutti sarebbe impossibile ma non si possono non menzionare tra tutti De Gasperi, Pertini, Moro e Berlinguer. Hai formato i custodi dei principi costituzionali, quei magistrati, quali Falcone, Borsellino, Chinnici, Livatino e tanti altri che hanno pagato con la vita il rispetto delle proprie convinzioni,delle leggi e delle regole. Ma hai anche, cara Italia, allevato nel tuo grembo gente senza scrupoli e senza principi. Gente che ha saccheggiato, rubato e sperperato il sudore e il sacrificio del tuo popolo. Oggi ti ritrovi, ad esempio, ad essere ostaggio di un ricco vecchio, che spende milioni di euro per i propri divertimenti notturni alla rincorsa patetica e vana dell' eterna giovinezza, mentre milioni di famiglie vivono sotto la soglia della povertà. Ricco vecchio che pretende di comprare tutto, compresa la dignità di uomini e donne. Oggi ti ritrovi a piangere l'assassinio di quattro bambini rom arsi vivi nella baracca di cartone dove vivevano, ma un attimo dopo a considerare gli stessi insieme agli immigrati come rifiuti tossici da cui bisogna liberarsi il più in fretta possibile. Oggi ti ritrovi ad esempio a rifiutare e cacciare persone che fuggono dalla fame, dalla miseria e dalla guerra dimenticando troppo in fretta che milioni di tuoi figli nel secolo scorso hanno vissuto la stessa sorte. Oggi ti ritrovi a contare ogni anno quasi 1000 persone che al mattino vanno a lavorare e che vengono privati della vita e del diritto di tornare a casa la sera ad abbracciare i propri cari in nome del profitto e dello sfruttamento. Oggi ti ritrovi ad aver smarrito il senso delle cose, dei principi che regolano la convivenza civile. Non puoi aver dimenticato che i valori fondamentali della vita sono altri. La vera ricchezza è possedere sani e solidi principi con cui affrontare la vita non il denaro con cui si pretende di comprare tutto. Ed allora, cara Italia, non resta che voltare pagina, non resta che alimentare una pacifica rivoluzione con cui ricominciare daccapo, con cui rimettere al centro dell'attenzione l'uomo, inteso come coagulo di intelligenza, di cultura, di rispetto e di tolleranza e non come coacervo di arroganza e interessi. Non resta che liberarsi di ladri, corruttori e corrotti e cricche varie. Se questo sarà possibile allora sì che potremo dire, un domani non troppo lontano e con il sorriso, buon giorno Italia, oggi è un bel giorno e ti vediamo più bella e più giusta e siamo felici di essere tuoi cittadini. Il Direttivo di Cave COLLEFERRO 25 marzo 2011 Colleferro, Sabato 2 Aprile ore 21.00 Teatro Vittorio Veneto In scena “Il povero Piero” COLLEFERRO: E’ possibile ridere della tristezza altrui? Quel grande umorista che è Achille Campanile sembra dire senza dubbio di sì. Non certo per una forma di cinismo bensì per quel pizzico di ironia e disincanto che tutti dovremmo avere di fronte ad ogni situazione, positiva o negativa do la base ed il punto di partenza di altri lavori teatrali dello stesso genere. Abbiamo scelto di calcare la mano sui luoghi comuni che nascono e prendono spunto dalla vita di tutti i giorni. La scenografia e alcuni costumi si rifanno a pittori come Magritte,Peynet , pittori intenti ad insinuare della vita. Basta osservare gli altri e scoprire quanto di vero o di falso ci sia nei loro sentimenti, nei loro modi di fare e nelle loro parole. Il testo teatrale del “Povero Piero” ruota attorno ad un’acuta osservazione dei vizi e delle ipocrisie quotidiane.conserva una struttura teatrale classica ma propone molti spunti di quella comicità “non-sense” di parola (in questo caso sempre ricercata ed intelligente) che è arrivata fino ai giorni nostri, costituen- dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso, pittura che non avvicina il reale per interpretarlo, né per ritrarlo, ma per mostrarne il Mistero indefinibile. Lo spettacolo è un esilarante “quadro” teatrale, che attraverso un grottesco gioco scenico, prende in giro la morte e tutto ciò che ne fa dolorosamente corona. Milco Paravani Per info: [email protected] facebook milco paravani Roma Sud Colleferro, c’è di tutto nella maxi inchiesta parlamentare sul Gaia 7 COLLEFERRO: Per Gaia sta tutto dentro un impianto fantasma: mazzette, soldi spariti nel nulla, sprechi, dissesti finanziari, danni all’ambiente. Intanto, «Le indagini relative a questo procedimento sono ormai concluse e la procura della Repubblica di Velletri sta valutando l’azione penale nei limiti ordinari». Comunque, è davvero esplosiva l’indagine che sta per concludersi, e cioè quella riguardante la nascita di una seconda discarica a Colleferro costata 30 milioni di euro ma che nessuno ha mai visto (qui il pezzo del Corriere della altre sette persone, tutti componenti dell’ex cda, ex manager ed ex revisori di Gaia. Il presunto danno erariale in questione equivale alla valanga di soldi arrivata dalla Cassa Depositi e Prestiti e dal ministero dell’Economia in gran parte spariti nel nulla. Anzi del fiume di danaro è «rimasta ignota l’effettiva destinazione», per usare le parole dell’atto di citazione. Altre cifre che condizionano l’attività di Gaia , riguardano i debiti – per un totale di 53 milioni di euro – che gli stessi comuni radunati nel consorzio hanno nei suoi confronti. Somme del tesoro e della stessa regione Lazio». Una previsione che si legge nella relazione sul Lazio approvata pochi giorni fa dalla Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella. Temine dell’inchiesta – durata due anni, ascoltando investigatori, pubblici amministratori e associazioni – deputati e senatori hanno anche avanzato pesanti dubbi sul funzionamento dell’impianto di Colleferro gestito da Gaia. Almeno sino al 2009, è capitato che i forni dell’inceneritore abbiano sovente funzionato in modo «inspie- Sera), nonostante sulla carta risulti già realizzata. A guardare i numeri che ruotano attorno al consorzio Gaia, quello che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti in 48 comuni dei Castelli e del frusinate, viene da chiedersi perché in tanti siano interessati al suo acquisto. Le ultime cifre vengono da una sentenza di febbraio della Corte dei Conti del Lazio che ha visto la condanna di Roberto Scaglione, ex amministratore della società a capitale pubblico e oggi in amministrazione straordinaria dopo la dichiarazione dello stato d’insolvenza nel 2007. Il manager (cinque anni fa ammanettato pure per lo scandalo laziale delle case Asl da cartolarizzare, una storia di decine di appartamenti alienati a prezzi irrisori) dovrà rimborsare le casse erariali per una somma di un milione di euro, l’ammontare di una serie di bustarelle intascate per aumentare il valore di forniture giunte dall’estero. In ogni caso quisquilie, rispetto alla richiesta di maxi risarcimento 212 milioni di euro indirizzata dalla procura contabile – in un altro procedimento – ancora a Scaglione e ad ingenti come quelle che devono restituire Velletri (7 milioni), Valmontone ( 5 milioni), Fiuggi (4,6), Frascati (4), Subiaco (3), Artena (1,5), Palestrina (2). Con i rimborsi congelati, a dicembre i circa 500 lavoratori della società si sono ritrovati senza stipendio e tredicesima, garantiti in extremis da un intervento della Regione che ha consentito il ritardato pagamento di un’ecotassa, dando così ossigeno alle casse del consorzio per qualche tempo ancora. Nel frattempo la governatrice Polverini e il sindaco Alemanno hanno suggerito, in tempi diversi, l’acquisto di Gaia, trovando – seppur con vari distinguo – incoraggiamenti bipartisan, dal Pd che per bocca del capogruppo regionale Esterino Montino, in sintonia con Filiberto Zaratti di Sel, pensa a una società pubblica con dentro Acea e Ama, al consigliere Pdl Donato Robilotta che ipotizza una «holding mista». Intanto i due bandi promossi dal ministero dello Sviluppo per vendere il consorzio sono andati deserti e il prossimo acquirente dovrà «accollarsi le pesanti passività accumulate negli anni nei confronti del Ministero gabile»: concepiti per raccogliere cdr (combustibile da rifiuti trattati) dai comuni dell’hinterland, spesso venivano «spenti» – addirittura un giorno su due – deviando il trasporto dell’immondizia in discarica e bruciando – è l’ipotesi dei parlamentari avvalorata da inchieste della magistratura – spazzatura non trattata, con pesanti effetti nocivi sull’atmosfera. Non bastasse, c’è il caso dei 30 milioni di euro concessi dalla Cassa Depositi e prestiti nel 2004, per la realizzazione di una seconda discarica a Colleferro. Un vero e proprio impianto fantasma. Lo si legge chiaramente nella relazione firmata dai relatori Candido De Angelis (senatore Fli) e Antonio Rugghia (deputato Pd). «Dalle carte, l’opera risulta completamente edificata nel 2005, invece a tutt’oggi è inesistente – è scritto nel dossier di 76 pagine indirizzato al presidente del Senato Renato Schifani – e non esiste neppure il progetto esecutivo, nonostante siano state giustificate spese per circa 30 milioni di euro, tramite esibizione di fatture». Come a dire: piove sul bagnato. Roma Sud 8 COLLEFERRO - VALMONTONE Colleferro, Casilina chiusa per tre giorni di fila. Treni bloccati. Danni ingenti. Salvate dai vigili del fuoco due persone COLLEFERRO: Un bagno, ripetuto due volte, d’acqua per i negozi di Via Casilina, dove le abbondanti piogge di della settimana scorsa hanno fatto straripare il fiume Sacco, che è entrato per almeno una cinquantina di centimetri dentro i vari negozi posti sulla strada. Per tre giorni la Statale casilina è stata chiusa. Ma cosa ancora più grave, è che con questa esondazione, non era mai accaduto prima, l’acqua è finita sui binari della stazione delle Ferrovie dello Stato, bloccando di fatto il traffico ferroviario con i viaggiatori che hanno dovuto, per scendere alla stazione di Colleferro, attende che i Vigili del fuoco, La Polizia Ferroviaria allestis- zi pubblici, hanno rafforzato e alzato gli argini, dove dovrebbero alloggiare Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Vigili Urbani e, addirittura il mese scorso è stata inaugurata anche la più grande farmacia comunale del Lazio circa 600mq. Per salvaguardare tali costruzioni hanno dovuto alzare il muro di protezione di tre metri, quindi è stato facile per l’acqua che è aumentata a dismisura invadere la stazione delle FS. Nella nottata alcuni passeggeri, che dovevano partire con l’ultimo treno delle 23,12 da Termini, sono partiti con mezzi su gomma all’una di notte sono arrivati a Colleferro alle 2 di notte, con l’autista del pullman, Unindustria Lazio “inaugura” il Parco giochi di Valmontone come Franco Bernabè (telecom), Alessandro Caltagirone (Vianini Industria), Flavio Cattaneo (Terna), Giampaolo Letta (Medusa Film), Mauro Moretti (Ferrovie dello stato), Rocco Sabelli (Alitalia), Maurizio Stirpe (Gruppo industriale Prima), Attilio Tranquilli (Focalia) e Giorgio Zappa (finmeccanica). Il Gran Teatro del Parco Rainbow MagicLand di Valmontone ha ospitato proprio questo primo appuntamento alla presenza del presidente nazionale di Confindustria, Emma Aurelio Regina sero in fretta una passerella e poi subire un calvario per arrivare a Valmontone prima ed a Colleferro. Quindi, danni ingentissimi alle attività produttive che si affacciano da sempre sul Sacco, ma questa volta l’acqua ha trovato una nuova strada perché dalla zona industriale dello Slim (davanti alla Sap), il fiume non aveva sbocchi e si è riversato sulla Casilina creando molte difficoltà alla viabilità. Ma veniamo a quanto accaduto nella giornata del giorno16 scorso nel pomeriggio, quando intorno alle ore 17 è scattato l’allarme e alle ore 19, si è dovuta chiudere la strada Casilina da Via della Pace in territorio di Valmontone, fino all’hotel La Noce, per oltre quattro chilometri, perché invasa dall’acqua. Il fatto più grave comunque è stato che i treni si sono fermati creando il panico. Le Ferrovie dello Stato, si sono riservate di denunciare il Comune di Colleferro, perché dall’altra parte per costruire una serie di servi- che non conosceva la zona, che ha trasportato tutti i viaggiatori fino a Colleferro, compresi quelli di Valmontone, che sono stati costretti a chiamare i parenti per farsi portare a casa. La mattina del 17 e del 18 marzo, tutti i commercianti erano intenti a lavare i pavimenti ed a cercare di salvare il salvabile. I vigili del Fuoco, però, sono dovuti intervenire per salvare due Suv ferme sotto il ponte di Via della Pace perché l’acqua era alta almeno 80 centimetri e non sono riusciti a passare. Immane ed incomiabile è stato il lavoro dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile del posto, sia all’interno della stazione, dove poi è arrivata tutta la giunta comunale con in testa il Sindaco Mario Cacciotti e su tutta la Casilina. Il Sindaco ha dichiarato che chiederà lavori di somma urgenza, al commissario della valle del Sacco Palma per cercare di alzare gli argini del Sacco 25 marzo 2011 Marcegaglia, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha portato i saluti degli attesi Berlusconi e Romani, i quali si sono rammaricati di non poter presenziare tale incontro tra gli “amici imprenditori”, per motivi istituzionali. Roma e il Lazio al centro di questo dibattito industriale, a pochi giorni dalla crisi in Giappone. Non hanno voluto mancare questo importante incontro il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la Regione con l’assessore ai Trasporti e Mobilità, Ascolto dell’inno d'Italia Francesco Lollobrigida, e con i colleghi Luca Malcotti e Zappalà, oltre che ai sindaci del territorio a sud di Roma (da noi visti quelli di Artena, Serrone, Colleferro, Palestrina e Cave), gli imprenditori da Roma a Frosinone, come pure i dirigenti di grandi industrie del territorio, come l’Ad di Avio. La location dunque quella messa a disposizione dall’Alfapark guidata da Giuseppe Taini, la società che ha investito su questo territorio per la realizzazione del Parco. 600 mila mq di cui 50 mila di superficie coperta per quello che diventerà il Parco divertimenti tra i più grandi d’Europa al pari di Disneyland Paris. Un investimento di privati pari 300 milioni di euro che nell’assemblea di ieri è stato plaudito dal tavolo dei relatori e del presidente di Unindustria Aurelio Regina. Un struttura che genererà 2000 posti di lavoro, 1300 all’interno del parco e 700 nell’indotto. Sorgeranno infatti 28 punti ristoro, di cui 5 ristoranti. Per fare questo l’Alfa Park ha stretto nel 2009 un accordo di partecipazione con Inizia da pag. 1 Rainbow, società italiana leader nel mercato internazionale dell’entertainment e del licensing, creatrice delle famose fatine Winx, presieduta da Igino Straffi. Nel Lazio, quindi, alle pochi chilometri da Roma nascerà il grande parco europeo. Sono previsti tre milioni di visitatori l’anno, per cui tutti pronti per ospitare i turisti. “Il territorio delle province di Roma e Frosinone deve operare una sterzata per poter essere pronto a questo grande appuntamento – ha spiegato appunto Regina -. Da Frosinone o meglio dalla Regione, il primo segnale è arrivato da Paliano, con la riapertura prossima della Selva che andrà insieme nei pacchetti dei tour operator per il Parco, ma servono posti letto, sono ancora troppo pochi rispetto alle richieste. Un segnale positivo è stato definito dalla Marcegaglia questa operazione imprenditoriale che nasce proprio dietro le nostre case, laddove c’erano campi coltivati. Oggi c’è un grande mondo di magia, questo il tema del parco con adiacente 5.500 posti auto. L'ex ministro Urbano, Luigi Abete e Gianni letta 25 marzo 2011 LABICO - SERRONE Roma Sud 9 Labico, Il parco giochi Aperta a Serrone la sezione non basta per reggere Primavera per bambini tra 24 e 36 mesi la crisi nel territorio! LABICO:Venerdì 18 marzo si è tenuto a Labico l'incontro organizzato dal Partito Democratico di Labico “Quale lavoro dopo la crisi?” a cui hanno partecipato amministratori ed esponenti del territorio prenestino e della Valle del Sacco. L'incontro si è aperto con l'introduzione del Benedetto Paris, consigliere labicano e membro della direzione provinciale del Pd. Paris ha incentrato il suo intervento sugli effetti sociali ed economici della crisi sul nostro territorio, con l'impoverimento della società e la grave perdita dei posti di lavoro anche nella nostra zona, citando le crisi di ALSTOM e VIDEOCOLOR, crisi rispetto la quale le uniche opportunità di uscita sono rappresentate dalla novità del Parco di Valmontone, alla quale però guarda con preoccupazione trattandosi per lo più di posti precari e a basso reddito. Proprio su questo Paris ha lanciato un appello a ripensare il welfare locale, servizi e criteri di accesso considerati sulle necessità e problematiche dei lavoratori precari e disoccupati che saranno nel territorio prenestino. L’On. Renzo Carella In particolare Paris si è soffermato sulla crisi dell'industria labicana ANTONELLI INDUSTRIE DOLCIARIE che ha avviato le procedure per la mobilità di 35 addetti sugli 81. Paris ha chiesto un impegno concreto di tutte le parti e dell'Amministrazione Comunale affinché si eviti la mobilità e si attivino procedure alternative in grado di tutelare i livelli occupazionali e di reddito degli addetti dell'Antonelli, denunciando l'assenza dell'Amminisatrzione davanti a questa crisi e ricordando la mozione consiliare presentata dal gruppo Cambiare e Vivere Labico. Oltre a Paris sono intervenuti amministratori e esponenti politici di Artena Palestrina e Colleferro, che hanno rimarcato l'esigenza di un intervento sulla crisi e di avviare meccanismi che facilitino la ripresa per le piccole e medie imprese, Fioralba Giordani della CGIL, che ha rimarcato l'esigenza di interventi da parte dei comuni anche sui servizi e sulle tasse e tariffe comunali e i tagli della Polverini nel pubblico impiego e negli Ospedali. Infine hanno chiuso l'incontro gli interventi di Silvia Carocci, dei Giovani Democratici provinciali, Marco Guglielmo, Vice Segretario del Pd Provincia di Roma e l'On. Renzo Carella, che ha denunciato l'illusione dei posti di lavoro al Parco Giochi di Valmontone, la loro precarietà e quindi la loro insufficienza come risposta nel territorio alla epsante crisi che stiamo vivendo. Inoltre Carella ha ricordato la carenza assoluta di infrastrutture di accesso al parco e i grandi dubbi sul tipo di selezione che verrà effettuata per le assunzioni, troppo spesso in questi giorni merce elettorale. L'incontro è stato chiuso dal senatore Achille Passoni che ha denunciato l'immobilismo del governo sui temi dell'occupazione e della politica industriale, sul rilancio dell'economia e sul sostegno ai nuovi disoccupati. SERRONE: E’ stata aperta oggi a Serrone, presso Palazzo Fuksas, la sezione Primavera. Rivolta ai bambini di età compresa tra i 24 mesi e i 36 mesi, ospita i piccoli che non sono ancora in età di Scuola dell’infanzia. Un servizio particolarmente richiesto dalle famiglie che viene attivato grazie alla fattiva collaborazione tra l’assessore alla pubblica istruzione, Natale Nucheli, e il Preside della scuola Tommaso Damizia. “E’ una cosa a cui tenevamo molto – spiegano il sindaco Proietto e l’assessore Nucheli – e abbiamo ottenuto dalla Regione Lazio i fondi per poter avviare fin da subito la prima sezione di Primavera auspicando, dal prossimo anno, di poterne avere un’altra. Da parte del Preside della scuola abbiamo trovato una collaborazione straordinaria che ci ha consentito di bruciare i tempi e poter offrire il servizio già da gennaio. Il Comune, da parte sua, ha messo a disposizione i locali ha reperito giochi e attrezzature per i bambini”. Nelle foto il taglio del nastro con il sindaco Proietto e l’assessore Nucheli Roma Sud 10 BELLEGRA - PIGLIO Bellegra, l’Assessore Mattei “La situazione resta grave ma è sotto controllo” Bellegra: Non avevamo mai visto, nella nostra lunga carriera giornalistica, un assessore Regionale recarsi nei posti colpiti dalle alluvioni. In questi giorni, invece, eccolo presente in questi luoghi dove la pioggia ha provocato danni ingentissimi sui Monti Prenestini, lasciando isolati paesi, frazioni e soprattutto facendo saltare anche l’acquedotto del Simbrivio, tanto che a Bellegra, come negli altri posti, ad oggi 19 Marzo, ancora non è tornata l’acqua ai rubinetti.Il danno del posto Giuliano Morasca e dal tecnico comunale Giampaolo Maglietta, i quali hanno consegnato a Mattei una cartina con tutte le frane segnate in rosso, anche perché per la frazioncina di Vado Canale, circa 300 abitanti che erano rimasti isolati, il Sindaco si è assunto la responsabilità di far aprire parzialmente la strada. A conclusione della visita l’assessore Mattei ci ha dato alcune spiegazioni: “E’ una situazione difficile d’affrontare perché ci Il tecnico Comunale Consegna le carte all’Ass.re Mattei più grave alle strutture, comunque, sembra essere quello del Comune di Gerano, dove il cimitero si è inclinato di brutto con le dovute preoccupazione dell’Assessore all’ambiente della Regione. Oltre che Bellegra Mattei ha visitato anche Gerano, Pisoniano, San Vito e Genazzano. Si è recato in visita paese per paese a vedere quanto accaduto per sincerarsi di persona dei danni, dopo le tambureggianti piogge dei giorni scorsi. A Bellegra è stato accolto dal sindaco Mario Sisto Ferrante, dall’assessore all’Ambiente sono stati moltissimi smottamenti, ci sono di conseguenza molte emergenze anche per la sicurezza dei cittadini, oltre che la viabilità che in questo territorio è stata minata alle radici, quindi dobbiamo fare interventi immediati. Ho visto i sindaci, tutti pronti e reattivi, ed anche il nostro personale della Protezione Civile, che ha accompagnato i nostri tecnici dell’ambiente che hanno fatto i primi rilievi e contiamo d’intervenire immediatamente nei prossimi giorni per cerca- re di mettere almeno in sicurezza le strade principali”. Quindi al momento ancora non ha un’idea di quanto poter stanziare per questa emergenza in tutto il Lazio? “Capire qual è la cifra ad oggi da stanziare è ancora prematuro; le valutazioni le stanno facendo la parte tecnica. Diciamo che certamente ci vorranno svariati milioni di euro, e almeno un paio saranno necessari solo per la sistemazione delle strade di questo territorio. E’ evidente che per fare una valutazione complessiva ci vorrà qualche giorno, comunque interverremo in ogni dove, soprattutto per la sicurezza dei cittadini. I tecnici della Protezione civile della Regione Lazio, l’area difesa del suolo della Direzione Ambiente e il Genio Civile dopo le prime verifiche sono intervenuti immediatamente, affrontando le situazioni più critiche, per la messa in sicurezza e il ripristino delle viabilità e delle strutture attraverso il loro consolidamento. A Bellegra circa 15 famiglie tuttora sono impossibilitate a raggiungere con i mezzi le proprie abitazioni. A Gerano si è verificata un’importante frana di diversi metri che ha invaso l’intera carreggiata, mentre a San Vito due abitazioni sono a rischio crollo, già sgomberate, per le quali dovremmo effettuare anche lì interventi di consolidamento. Da lunedì – conclude Mattei – avremo un quadro più completo e definito sul quale pianificare tutti gli interventi a sostengo dei comuni e delle province interessate”. Giancarlo Flavi 25 marzo 2011 Piglio, giornate Fai Sabato 26 e Domenica 27 tra i locali aperti anche la chiesa di San Rocco PIGLIO: Per la giornata Fai la chiesa di San Rocco resterà aperta Sabato 26 e Domenica27 Marzo 2011, dalle ore 10 alle ore 12, a disposizione dei fedeli per rendere omaggio all’Augusta Regina che per tanti secoli è stata venerata dal popolo Maria Assunta. Infatti in un documento si evince che “nel 1826 il Preposto della Collegiata Santa Maria Assunta in Piglio espone al Santo Padre che nella chiesa di San Rocco si venera una antichissima Immagine di Maria SS.ma detta della Valle, tenuta pigliese. Nella chiesetta di San Rocco, situata alle porte di Piglio, è stata scoperta il 28 Settembre 2002 la sacra effige della Madonna della Valle che per circa due secoli era stata celata agli occhi dei visitatori da uno strato di tinteggiatura a calce. Questo gioiello fa da paio con il polittico di scuola giottesca rinvenuto dal geom. Giorgio Alessandro Pacetti nel 1984 raffigurante la Madonna delle Rose in trono, attorniata dal Beato Andrea Conti, da San Giovanni Evangelista, da San Leonardo e da Sant’Antonio Abate che ugualmente si trova nella cappellina incorporata dalla suggestiva chiesetta. Con queste scoperte, la chiesa di San Rocco Madonna della Valle raggiunge una posizione di primaria importanza nel patrimonio artistico-culturale del Nord Ciociaria. Queste scoperte di Pacetti sono servite a far riscrivere la storia di Piglio negli ultimi secoli anche in base ai ritrovamenti cartacei rinvenuti da don Marcello Coretti nell’archivio Parrocchiale della Collegiata Santa in grandissima venerazione non solo dai pigliesi ma anche dai forestieri che in devote processioni vi si portavano nei sabati e ricevevano grazie dalla Augusta Regina”. Nello stesso esposto si legge ancora che “il Preposto, desiderando richiamare la devozione di far celebrare la Festa con il concorso del Popolo nella Domenica fra l’ottava della Natività di Maria SS.ma, aveva pregato il Santo Padre Leone XII di concedere la facoltà di poter conseguire l’indulgenza plenaria a chi partecipava alle celebrazioni”. La facoltà di fatto fu concessa per soli sette atti dal 1826 al 1833. A conferma di quanto scritto ed ottenuto dal Preposto, è confermato dalla CROCE cosiddetta “PATENTE” posta alla sinistra dell’ingresso della chiesa memtre alla parete opposta si intravede il dipinto di un’aquila che oltre ad essere lo stemma del Comune di Piglio è anche lo stemma delle famiglie Conti, Cajetani, Colonna, Borgia, Orsini e Antiochia questi ultimi feudatari di Piglio. BELLEGRA 25 marzo 2011 Bellegra, “turismo e occupazione Il parco divertimenti di Valmontone e le opportunita’ del progetto albergo diffuso” BELLEGRA: Giovedì 10 marzo, presso l’Aula Consiliare del Comune di Bellegra, è stato organizzato dalla locale Pro Loco un incontro-dibattito sul tema “TURISMO E OCCUPAZIONE: IL PARCO DIVERTIMENTI DI VALMONTONE E LE OPPORTUNITA’ DEL PROGETTO ALBERGO DIFFUSO”, che ha visto la partecipazione del dott. Gabriele Sancristofaro, Direttore Generale della società “Alfa Park” che gestisce il Parco Divertimenti in fase di apertura a Valmontone; della dott.ssa Silvia Tracchi, Direttrice Marketing della stessa società; della dott.ssa Ersilia Maffeo, Direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo; del Sindaco di Bellegra e Consigliere Provinciale, Mario Sisto Ferrante, e del Vicepresidente della Pro Loco di Bellegra, Flavio Cera. Durante il convegno, al quale ha partecipato un cospicuo numero di spettatori provenienti da tutto il territorio, sono stati esposti e analizzati i benefici che l’apertura del Parco Divertimenti “Magic Rainbows” prevista per il 26 maggio prossimo, può portare sul territorio della provincia di Roma e non solo, sia in termini di ricettività turistica che in incremento occupazionale. In particolare, il tema discusso è stato quello della individuazione di par- ticolari forme di ricettività di turisti che possano essere sviluppate nei territori dei piccoli paesi che si trovano nell’area interessata dalla imminente apertura del Parco a Tema di Valmontone. Una delle diverse proposte di accoglienza e pernottamento è quella dell’albergo diffuso, che consiste nella possibilità per il turista di soggiornare all’interno di un centro storico, in appartamenti privati trasformati in strutture alberghiere, dotati di servizi e confort al pari di un qualsiasi albergo tradizionale. Si tratta di vere e proprie strutture alberghiere dotate di stanze, hall ed ogni confort, sparpagliati qua e là per i vicoli dei centri storici, arricchite dal fascino storico ed artistico dei piccoli borghi. Un’opportunità, quindi, per rilanciare le vocazioni turistiche dei comuni di provincia, ma anche d’investimento per i proprietari di immobili che potrebbero rivelarsi nuovi albergatori. Il progetto di Albergo Diffuso a Bellegra che è emerso dal dibattito prevede innanzitutto una verifica della disponibilità di case, appartamenti, locali situati principalmente nel Centro Storico che i proprietari intendono adibire ad uso alberghiero, con una coordinazione tra costoro e la Pro Loco che fungerà da nucleo centrale dell’Albergo Diffuso, come “reception” e punto informazioni per coloro che vogliono soggiornare nel nostro paese. Il ruolo della Pro Loco sarà quindi quello di promuovere e pubblicizzare questa forma di ospitalità, accogliere le richieste di alloggio da parte di turisti e visitatori e smistare i vari “clienti” sui diversi alloggi facenti parte dell’Albergo Diffuso, garantendo loro tutti i servizi alberghieri, dal ristorante alla colazione eventualmente servita anche in camera; e quindi alloggio, vitto e servizi accessori. La prospettiva è quella di coinvolgere le attività produttive di Bellegra, con una diversificazione dei servizi da dare a chi vuole soggiornare nell’Albergo Diffuso. Per il servizio colazione saranno concordate modalità e procedure con i Bar del paese, cosi come per il pranzo e la cena degli ospiti si possono stabilire dei menù turistici con i ristoratori di Bellegra; allo stesso modo per quanto riguarda le pulizie degli alloggi e il lavaggio della biancheria, il servizio può essere garantito da cooperative o aziende specifiche già operanti sul territorio. In tal modo, il progetto di Albergo Diffuso si concretizza come un modello di ospitalità pratico ed originale ed al tempo stesso professionale. Inoltre coinvolgendo cittadini privati e attività commerciali di Bellegra può risultare un incentivo importante per l’economia locale, oltre a un modello di sviluppo turistico del territorio. Le difficoltà ed i vincoli per la trasformazione di appartamenti situati nei centri storici a “strutture” alberghiere non sono pochi, ed in attesa che la Regione Lazio emani normative più snelle ed elastiche, come ha riferito la direttrice dell’Agenzia Regionale del Turismo, Ersilia Maffeo, può essere utile iniziare a dare risposte immediate alle richieste di ricettività, utilizzando la forma del Bed & Breackfast. A tal proposito la Pro Loco di Bellegra ha intenzione di fornire assistenza a quanti intendono intraprendere questa possibilità che, con la prossima apertura del “Rainbow MagicLand” di Valmontone, può garantire accoglienza a tutti quei visitatori e turisti in cerca di luoghi dove pernottare con semplicità ed in economia. Roma Sud 11 Bellegra, apertura del sito geologico “le grotte dell’arco” BELLEGRA: La città di Bellegra possiede un patrimonio naturale di particolare importanza: Le Grotte dell’Arco, che si trovano nell’area di depressione carsica, denominata valle del Pantano dove, fino all’ inizio del 900’, esisteva un lago, prosciugato nel 1911 per utilizzazione agricola. Da questo piccolo bacino e da un suo emissario sotterraneo si è originato un fenomeno di carsismo naturale appunto “le Grotte dell’Arco”, lunghe quasi 1.000 m. Esse sono le uniche grotte che si trovano nella provincia di Roma e, per il loro sviluppo in lunghezza e per l’ampiezza di alcune sue grandi sale, rappresentano una delle più importanti manifestazioni carsiche ipogee presenti nella Regione Lazio. Sono denominate “Grotte dell’Arco” perché ad una trentina di metri più a valle della sua entrata, si trova un arco naturale di pietra. Lo sviluppo morfologico di questo “gioiello” che Bellegra possiede è caratterizzato da una galleria di 940 mt di lunghezza, percorsa per gran parte dal deflusso idrico di una sorgente carsica emergente nella parte terminale interna della cavità, alimentata internamente verso monte da un sistema carsico secondario di reti di condotte principali e di fessurazioni minori secondarie. Il tratto visitabile con una agevole passerella è lungo circa 350 metri, i tratti successivi sono visitabili con l’uso di attrezzatura idonea (elmetto, stivali, guanti), mentre il tratto terminale è consigliato solo a speleologi esperti. Le Grotte dell’Arco sono ricche di stalattiti, stalagmiti, inghiottitoi e camere per l’osservazione della fauna di grotta in particolare chirotteri, anfibi e ancora micro e mesofauna tipica di tale strutture. Nella Grotta inoltre è presente una colonia di pipistrelli che sono sotto protezione della Regione Lazio per la particolarità della specie. DOMENICA 10 APRILE 2011, la Pro Loco di Bellegra orga- nizzerà l’inaugurazione dell’apertura delle Grotte dell’Arco, con la presenza di esperti speleologi e di autorità regionali. Dalla mattina sarà possibile effettuare visite guidate all’interno delle Grotte e nell’area circostante, ricca di torrenti naturali e vegetazione incontaminata. La Pro Loco di Bellegra, con una convenzione stipulata con il Comune di Bellegra, è diventata l’ente gestore di questo importante sito, che intende valorizzare e promuovere in maniera seria e professionale a livello turistico. Sono stati già avviati rapporti di collaborazione con la società che gestisce il Parco Divertimenti di imminente apertura a Valmontone, per creare pacchetti turistici e sconti per l’ingresso al Parco a Tema e alle Grotte dell’Arco. E’ stata avviata una ristrutturazione e manutenzione di tutta l’area delle Grotte, con il ripristino della biglietteria e dei servizi igienici, la ripulitura e deforestazione, il potenziamento dell’illuminazione all’interno delle Grotte e l’installazione di cartelli e pannelli segnaletici. Sono inoltre in corso le attività di formazione per le guide turistiche che accompagneranno i visitatori durante l’apertura, che si prevede in maniera continuativa tutti i sabato e domenica da aprile ad ottobre. L’impegno e lo sforzo economico che la Pro Loco di Bellegra sta affrontando per rilanciare seriamente quel gioiello troppe volte dimenticato che sono le Grotte dell’Arco è importante e faticoso, ma il riscontro che si prevede, sia a livello turistico che per l’economia locale, può essere un fattore determinante per la crescita e lo sviluppo di Bellegra. Per tutte le informazioni sulle date e gli orari di apertura si possono trovare sul sito internet del comune di Bellegra: www.comune.bellegra.roma.it oppure contattando la Pro Loco: 3319715325 – 3333431144. CERCASI GIOVANI anche part-time seriamente motivati per gestire portafoglio pubblicitario siti web e comunicazione varia. Info: 06.95.81.258 - 335.53.26.888 Roma Sud 12 PALIANO 25 marzo 2011 Paliano, Carol Wojtyla mai visto prima in foto. Interessante mostra nel chiostro dei Cappuccini PALIANO: Interessante mostra fotografica su Carol Wojtyla è in esposizione al chiostro dei Cappuccini di Via San Francesco d’Assisi. Una mostra a carattere internazionale, che lascia con il fiato sospeso perché c’è veramente da vedere “ Non abbiate paura della giovinezza”!. Infatti, sono in mostra bellissime foto Paliano, corso della CRI per imparare l’uso del defibrillatore semiautomatico PALIANO: I ragazzi della Croce Rossa di Paliano e alcuni di Genazzano hanno partecipato, insieme a sei della Polizia Locale ad un corso per “Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero”, presso l’ex cinema Esperia. L’Avis del posto, invece, il giorno 20 dalle ore 8,30 alle ore 10,30 raccoglierà sangue presso la sede comunale della sezione “Ugo Fioramonti” ( vicino la scuola media). Tornando al corso, in totale sono stati ben 25, coloro che hanno partecipato, di cui tre i volontari dalla vicina sede di Genazzano. Direttore del Corso è stato il dott. Stefano Salvinelli referente Regionale C.R.I per il progetto DLSD. Quello fatto a Paliano è un progetto formativo per la rianimazione cardio polmonare e la defibrillazione precoce al fine di far acquisire ai partecipanti le conoscenze e le capacità operative relative alla rianimazione cardipolmonare mediante l’applicazione del Basic Life Support e della defribillazione precoce. Il Corso è stato voluto dal comitato locale della Croce Rossa Italiana presieduta da Giuseppe Piacentini. Alla fine del corso a tutti è stato consegnato un attestato di frequenza. Il corso si è concluso alle ore 18. del giovanissimo sacerdote in mezzo alle meraviglie della natura, mentre scala le montagne, passeggia, fa canoa o sci, foto scattate da amici e studenti durante le gite eseguite negli anni 1952-54… Un Wojtyla che non era mai stato visto. La mostra rimarrà aperta, fino al 10 Aprile, poi proseguirà a Chicago ed a New York. Più che le parole, però vi mostriamo una serie di immagini davvero molto accattivanti. Paliano,città in ginocchio per la pioggia Evacuazioni, provinciale per Anagni chiusa, frane, smottamenti e interventi dei Vigili del fuoco di Fiuggi PALIANO: La città di Paliano è praticamente messa in ginocchio a causa delle consistenti piogge che per tre giorni hanno provocato micro e macro smottamenti del terreno verificatisi su varie zone del territorio comunale. I Vigili del Fuoco per rilevare le frane, hanno dovuto far decollare l’elicottero da Ciampino, per individuare dall’alto le più pericolose, poi dopo aver sorvolato la città, si è deciso di intervenire. L’acqua, caduta ininterrottamente da martedì 14 scorso, ha causato numerosi disagi per risolvere i quali è stata attivata una unità di intervento che ha visto impegnato in prima persona il Vice Sindaco con delega ai Lavori Pubblici e Protezione Civile, Tommaso Cenciarelli, ed è composta dal personale del Comune e di ditte private incaricate dallo stesso, dagli agenti della Polizia Locale e dei Carabinieri della locale stazione con l’impiego anche di mezzi e personale dei Vigili del Fuoco. Dopo i numerosi episodi di frane e smottamenti che si sono registrati in diversi punti del vasto territorio comunale tra marte- dì e mercoledì, tanto da rendere necessaria persino l’evacuazione di due persone in località San Procolo e di due nuclei familiari a Piano dei Colli. La strada provinciale per Anagni via Mole è stata chiusa al traffico per oltre 12 ore il 17 scorso il perdurare delle precipitazioni ha provocato nuovi ed ingenti danni. Le situazioni più critiche a Le Capore dove la strada è franata ed è stata chiusa dalla Polizia Locale per questioni di sicurezza. Impossibile anche raggiungere la località Passa Lupo; in via Via Mola Casale 5 è rimasto in bilico un garage, frane però si sono verificate soprattutto nelle aree di campagna, ma anche a ridosso del centro storico, mentre a Fontana del Diavolo il livello della sede stradale si è abbassato di quasi 1 metro inghiottita per circa un centinaio di metri, da una lunga voragine. A Santa Rosa, una frana ha schiacciato una cinquecento rendendola un ammasso di rottami. “Si sta cercando di intervenire nelle situazioni di maggiore disagio – dichiara il Vice Sindaco Cenciarelli – eseguendo alla lettera il Piano comunale di Protezione Civile. Si sta dando priorità alle situazioni di emergenza, intanto abbiamo già provveduto ad inoltrare richiesta al Genio Civile per la frana a Le Capore”. Sugli accadimenti interviene anche l’Assessore all’Industria Remo Tarquilli: “Ringrazio il Consorzio di Bonifica Sud di Anagni che nei mesi scorsi ha preventivamente eseguito adeguate operazione di pulitura dei canali nelle aree industriali di Amasona evitando, in tal modo, eventuali inondazioni ed inconvenienti legati al mal- Via Mola Casale tempo all’interno dell’area. In Totale tra micro a macro frane ce ne sarebbero state una cinquantina . Questa volta il tempo ha fatto veramente danno. “A Paliano tante frane- afferma Domenico Alfieri della minoranzaUniti per Paliano- zona: Mole, Via Le Capore, Santa Rosa, evacuati nella sera di ieri alcuni cittadini del Piano dei Colli, frane in zona Abbaisi, San Procolo e Fontana del Diavolo. Mi viene da pensare: forse a Paliano c’è un problema ideologico? X COMUNITÀ MONTANA 25 marzo 2011 13 COMUNITÀ MONTANA DELL’ANIENE Roma Sud Loc. Madonna della Pace - P.zza 15 Martiri - Agosta (Rm) www.cmaniene.it - E-mail: [email protected] - Tel. 0774.82.92.01 - 0774.82.92.02 Il Comune di Saracinesco INFORMA Cari Cittadini, sono lieto di informarvi che attraverso Pae(si)saggi, progetto promosso dalla Provincia di Roma con l’obiettivo di sperimentare un modello integrato di qualità, a Saracinesco stiamo lavorando per creare le premesse per uno sviluppo turistico del nostro Paese che sia anche uno sviluppo socio-economico per i nostri cittadini: un turismo che si basi sulle nostre tradizioni, le nostre risorse naturali, la nostra cultura, il nostro centro storico, la promozione dei prodotti tipici, la valorizzazione e la ripresa di attività marginali. Il tema è quello dell’albergo diffuso, ossia una ricettività semplice, innovativa, “diffusa” nel Centro Storico, utilizzando le abi- tazioni già esistenti e che in gran parte dell’anno sono chiuse. In tal modo si recupererà il Centro Storico, anzi lo si valorizzerà, offrendo anche ai proprietari di tali case una opportunità di guadagno. Si tratta dunque di offrire al viaggiatore una forma di accoglienza che gli garantisca un’esperienza unica, basata sulla tipicità del luogo e della gente che lo abita. Inoltre, l’albergo diffuso è anche un modello di sviluppo turistico territoriale, e proprio per questo può essere utile considerarlo come un esempio, una modalità di sviluppo locale sostenibile in grado di avviare altre economie locali e capace di salvaguardare l’identità del luogo. Le risorse che caratterizzano Saracinesco bisogna valorizzarle attraverso l’impegno di chi non vuole cancellare la storia di un Paese, ma a partire da quello che c’è mettere in moto nuove opportunità. Per approfondire questo tema e ricevere tutte le informazioni, invito i cittadini interessati a rivolgersi presso il Comune di Saracinesca. Grazie a tutti. Cordialmente Il Sindaco Marco Orsola Veduta di Saracinesco CONSORZIO Enti Pubblici Gestione Associata Servizi Locali Via Prenestina Nuova, 291 - PALESTRINA Tel. 06/953.56.05 06/957.33.34 Roma Sud 14 IX COMUNITÀ MONTANA COMUNITÀ MONTANA 25 marzo 2011 DEI MONTI SABINI TIBURTINI CORNICOLANI PRENESTINI ENTE PUBBLICO LOCALE - ZONA IX - REGIONE LAZIO – PROVINCIA DI ROMA Via Acquaregna, 90 – 00019 Tivoli (Rm) - C.F. 86000680586 – C.C.P. 55302004 Tel. 0774 31.47.12-13 – Fax 0774 33.09.15 - E-mail:[email protected] - www.comunitamontanativoli.org Il Presidente della IX Comunità Montana del Lazio Luigino Testi informa che: Attualmente i servizi svolti dall’Ente per i propri comuni sono: Manutenzione della viabiltà rurale con la pala meccanica di sua proprietà. Manutenzione della pubblica illuminazione con il proprio cestello elevatore. Canile intercomunale. Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti delle aziende agricole. I lavori eseguti ultimamente sono: Realizzazione di un ponte sulla strada Monteflavio fontanili che permette il collegamento tra due Comuni della IX Comunità montana, con automezzi. Realizzazione della strada Poli-Castel San Pietro Romano che permetete il collegamento tra il Comune di Poli e il Comune di Castel San Pietro Romano. Sistemazione della strada Casape-Guadagnolo per il collegamento tra l’area prenestina bassa ( Poli-Casape e San Gregorio da Sassola) e l’area prenestina alta ( Capranica Rocca di Cave- Castel San Pietro Romano Realizzazione della sede dell’Ente in via Tiburtina, 2 a Tivoli (Rm Inoltre nel mese di Ottobre verranno consegnate agli agricoltori circa 10.000 piante di olivo “L’Ente montano nonostante le esigue risorse economiche è sempre impegnato a dare delle risposte serie e concrete agli abitanti del suo territorio, per questo motivo sono convinto che deve essere messo nelle condizioni di operare al meglio, di essere valorizzato e non abbandonato a se stesso. Se ad oggi molti comuni hanno avuto la possibilità di concretizzare importanti progetti è stato anche grazie alla Comunità montana, che ad oggi, considero l’unico vero consesso democratico dove i rappresentanti delle amministrazioni comunali (che appartengono alla C.M.), hanno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi per studiare insieme le ricette giuste per affrontare al meglio le problematiche che investono i loro Comuni”, queste le parole espresse dal Presidente della Comunità Montana Luigino Testi. Scrivo, quando leggerete forse sarà migliore…… Calamità Naturale San Vito Romano e territori La situazione è precipitata e precipita sempre più, difficile arrivare a San Vito Romano, sabato 19 sgomberate altre abitazioni. - scuole chiuse con Il presidente Zingaretti si fragile già iniziata è che è Ordinanza Sindacale fino è reso immediatamente l’unica strada affinché a tutto lunedì; conto della gravissima episodi simili non avven- Provinciale San Vito situazione in atto ed ha gano più, abbiamo bisogno Bellegra chiusa per frane assicurato interventi che le persone che hanno in più punti e abitazioni immediati e la richiesta perso le abitazioni vengaisolate; dello Stato di Calamità no aiutate. - Provinciale Empolitana Naturale. Siamo in attesa anche di chiusa all’interno di San Sabato in giornata è arri- una convocazione urgente Vito Romano per smotta- vato a San Vito Romano da parte del Prefetto mento grave; anche l’Ass.re Regionale Pecoraro vista la situazio- Provinciale San Vito all’Ambiente Mattei, ne grave anche per quanto Ponte Orsini chiusa per domenica 20 era da noi riguarda la sicurezza, così frane; TGR con il giornalista come fece i Prefetto - Sorgente del fiume Lazzaro Pappagallo. Mosca. Sacco devastata; Come Sindaco e come nel Il Presidente Zingaretti è - gravissimi danni alla 2008, stiamo rivivendo arrivato immediatamente viabilità rurale con isola- difficoltà immense e, come nel 2008, l’Ass.re mento di abitazioni; come nel 2008 è arrivato alla viabilità Marco - 12 famiglie evacuate uno sprazzo di luce quan- Vincenzi è sul territorio per danni strutturali alle do il Presidente Zingaretti dal 17 giorno della ricorloro abitazioni molti cit- è arrivato da noi, in mezzo renza dell’Unità d’Italia, tadini alloggiate prov- alle famiglie in difficoltà abbiamo lavorato di visoriamente in alberghi. che hanno perso la casa notte, così come nel 2008, - il depuratore comunale e….. la Provincia ha un grande esempio rischia di essere sommer- cominciato immediata- Istituzionale. Gli altri so da una grandissima mente il suo lavoro, altro comincino a fare la stessa frana. che togliere le cosa, per chi amministra La situazione è tornata Province….. . non esistono soste, esiste grave dopo il 2008 anche La presenza delle istitu- la dedizione al proprio se in punti diversi e con zioni è la speranza che ce compito. situazioni diverse. la possiamo fare. Amedeo Rossi Già presi i contatti con il Sono convinto che il sindaco di San Vito R. COTRAL, Regione e Presidente della Regione Provincia, per garantire ai Renata Polverini, dichiapendolari di arrivare al rerà immediatamente lo lavoro ed ai ragazzi di Stato di Calamità Naturale arrivare a scuola, si preve- e che anche il Governo dono disagi gravi per molti sarà presente, anche se a mesi. tutt’oggi martedì 22, non Immediati gli interventi abbiamo notizie in merito della Provincia, il e ciò mette in enorme Presidente Zingaretti è apprensione visto che arrivato sul posto venerdì anche i tecnici della 18 marzo nella mattina Difesa del Suolo si sono insieme all’ass.re Marco spaventati lunedì 21 Vincenzi che nei giorni pomeriggio quando hanno antecedenti ha vissuto con visto cosa era accaduto. i Sindaci le difficoltà in Abbiamo bisogno di sostediretta e di notte e gno e aiuti, occorre contiall’Ass.re alla Prot. Civile nuare in quell’opera di Ezio Palazzi con cui si è risanamento idrogeologico stati sempre in contatto. e di tutele di un territorio Da noi in esclusiva è in vendita il Pane del Canaccio Via Roma, 69 - Bellegra (Rm) Tel. 06.95.66.234 TEMPO LIBERO - ANNUNCI 25 marzo 2011 “Vuoi diventare più forte? mangia spinaci” IL PARERE LEGALE dell’Avv. Anna Lisa Leoni Uno studio scientifico svedese, conferma quello che generazioni di bambini hanno imparato guardando in TV cartoni animati di braccio di Ferro: mangiare spinaci fa diventare più forti, perché questa verdura potenzia l’azione dei muscoli. Gli esperti di Stoccolma, hanno studiato un gruppo di giovani atleti misurando la quantità di ossigeno consumata durante una seduta di allenamento. Quindi hanno somministrato loro per tre giorni una porzione da trecento grammi di spinaci e hanno, poi, misurato di nuovo l’ossigeno consumato. Hanno così scoperto che mangiare spinaci migliora il funzionamento dei muscoli: infatti gli atleti avevano avuto bisogno di meno ossigeno per allenarsi rispetto al solito, segno di una maggiore efficienza delle cellule muscolari. Questo – secondo gli esperti – accade perché gli spinaci sono ricchi di una sostanza, il nitrato, che migliora, il funzionamento dei mitocondri, ovvero, le “ CENTRALI ENERGETICHE”, della cellule. IL MERCATINO DI “ROMASUD” VENDESI Cellulare INQ1 marcato3 grigio metallizzato Facebook incorporato € 50,00 per info: 340.99.20.494 MUSICISTA PROFESSIONISTA impartisce lezioni di: Teoria, Clarinetto, Pianoforte, Preparazioni Esami Conservatorio Tel. 06.95.78.367 - Cell. 333/57.30.624. VENDESI Beverly 250 Nero km 13.000 ottimo stato Euro 2.500,00 Cell. 348.41.55.262 VENDESI Appartamento di 55mq composto da cucina, cameretta soggiorno, camera letto, bagno, ripostiglio, ampio balcone Ottime Rifiniture. Genazzano. 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Nato a Venezia nel 1480 e morto a Loreto nel 1556,è stato un pittore italiano. Fu tra i principali esponenti del Rinascimento veneziano del primo Cinquecento,sebbene la sua indole originale e anticonformista lo portò presto a una sorta emarginazione dal contesto lagunare,dominato da Tiziano. Si spostò quindi in città piuttosto periferiche come Bergamo e le Marche. La sua vicenda umana fu segnata da cocenti insuccessi e amare delusioni,in parte colmati dalla valutazione positiva della critica moderna,che fanno della sua figura un soggetto sofferto,introverso e di grande modernità. Viene spesso definito spirito romantico per l’estrema sensibilità e inquietudine caratteriale,nonché per la sua vita errabonda. Non si 15 Dove trovare Roma Sud IL PUNTO... di Emanuele Proietti Direttore Editoriale Isabella Vasco Roma Sud INCIDENTI STRADALI e LOCAZIONI D.: Recentemente sono rimasto coinvolto in un incidente stradale. Io sono rimasto illeso ma la mia autovettura ha riportato notevoli danni. Se non è stato firmato il modulo cid ma io ritengo di avere ragione, a chi devo inoltrare la richiesta di risarcimento? R.: Se l’incidente ha visto coinvolti solo due veicoli a motore, identificati ed assicurati per la responsabilità civile obbligatoria, la richiesta di risarcimento per i danni materiali riportati dalla sua autovettura va inoltrata, in virtù del procedimento di risarcimento diretto, direttamente alla sua Compagnia assicurativa, così come previsto dall’art. 149 del d.lvo 209/2005. Nella richiesta dovrà indicare il suo codice fiscale, i nomi degli assicurati, le targhe dei veicoli, la denominazione delle rispettive imprese assicurative, la descrizione delle circostanze e delle modalità del sinistro, il luogo, i giorni e le ore in cui il mezzo danneggiato è disponibile per la perizia diretta ad accertare l’entità dei danni, nonché l’eventuale intervento degli organi di polizia o la presenza di eventuali testimoni. La sua Impresa di assicurazione sarà tenuta a formularle un’offerta risarcitoria ovvero a comunicarle i motivi per cui non ritiene di fare un’offerta entro il termine di 60 giorni dalla ricezione della richiesta. Se le viene comunicata un’offerta, il pagamento dovrà essere effettuato nei successivi 15 giorni. D.: Vivo in un appartamento con regolare contratto di locazione e sono giorni che non posso utilizzare l’impianto di riscaldamento a seguito della rottura della caldaia, che, secondo il tecnico, deve essere sostituita. Le relative spese sono a mio carico? R.: No, le spese per la sostituzione della caldaia sono a carico del locatore-proprietario. L’art. 1575 del codice civile infatti prevede che il locatore deve mantenere l’immobile locato in stato da servire all’uso convenuto e il successivo art. 1576 specifica che, durante la locazione, il locatore deve eseguire tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore. Pur non sussistendo una chiara previsione di legge, la giurisprudenza, di legittimità e di merito, ritiene pacificamente che le riparazioni relative agli impianti interni alla struttura del fabbricato (termico, idrico, elettrico), come dunque è nel suo caso, siano riparazioni c.d. straordinarie le cui spese sono dunque a carico del proprietario dell’immobile, purché dipendano da caso fortuito o vetustà e non da un uso anormale della cosa addebitabile a colpa del conduttore. Arte & Cultura LORENZO LOTTO Di Letizia de Persio hanno notizie precise in merito agli anni della sua formazione, che, sulla base dello stile delle opere giovanili, si ritiene abbia avuto luogo a Venezia, probabilmente nella bottega dei Vivarini, anche se frequenti, nella sua opera, appaiono i rimandi alla pittura di Giovanni Bellini. E’ testimoniata la sua presenza a Treviso a partire dal 1503, dove probabilmente era attivo già da qualche anno; vi rimase comunque fino al 1506, e, anche in virtù dell'appoggio del vescovo locale, Bernardo de' Rossi, lavorò intensamente ed esplorò molte delle tematiche che diverranno tipiche del suo repertorio futuro, dal ritratto alla pala d'altare, dalle allegorie alle immagini devozionali. Nel 1506 la commissione di un polittico per la chiesa di San Domenico a Recanati lo indusse a trasferirsi nelle Marche. Due anni dopo, nel 1508, fu impegnato, a Roma, nella decorazione dei nuovi appartamenti papali in Vaticano, ma papa Giulio II non ne rimase soddisfatto: così, intorno al 1510, fece ritorno a Recanati. Nel 1513 gli venne affidata l'esecuzione di una grande pala per la chiesa di Santo Stefano in Bergamo (ora in San Bartolomeo), la prima di una significativa serie di opere realizzate nella stessa città, riusciti esempi della sua spiccata inclinazione per la ritrattistica e le tematiche religiose. Seguono anni di ulteriori spostamenti nell'Italia centrale, noti solo in parte e assai poco documentati. Molto più documentata la sua vita dei decenni successivi, poiché, a partire dal 1540, egli redasse il cosiddetto "Libro di spese diverse",fortunatamente pervenutoci,in cui diede conto degli eventi relativi alla sua professione e alla vita privata. Da esso si deducono i rapporti di amicizia,con il Serio e il Sansovino,di questo periodo, ma anche le difficoltà economiche e professionali e gli aspetti più piccoli della vita quotidiana. Nonostante le indubbie capacità artistiche, Lotto scontò duramente la sua posizione autonoma e indipendente nel panorama artistico del tempo: il successo economico non gli arrise:nel 1550,per guadagnare,fu costretto ad allestire una vendita all'asta di 46 dipinti,e negli ultimi anni della sua vita fu costretto a vendere i suoi oggetti e poi a entrare come oblato nella comunità religiosa della Santa Casa di Loreto. La mostra prenderà in considerazione tutta la vicenda pittorica ed esistenziale di Lorenzo Lotto,racchiusa entro il triangolo Treviso, Bergamo e alcune cittadine delle Marche,evidenziando ed esaltando la poetica di un artista che,nato nel Quattrocento,è riuscito,in modo del tutto originale e autonomo,a conciliare gli elementi tradizionali della grande pittura della sua epoca con elementi che già anticipano l'età barocca. INFORMAZIONI LORENZO LOTTO Scuderie del Quirinale Via 24 maggio dal 2 marzo al 12 giugno biglietto intero 10euro; dom.-gio. 10-20 ven.sab. 10-22:30 ARTENA EDICOLA Trulli Renato via G. Marconi EDICOLA FABIANI via G. Marconi, ALTIPIANI DI ARCINAZZO RISTORANTE-PIZZERIA “Il Caminetto” BELLEGRA BAR DELLO SPORT Via Roma, ABB. FOREVER YOUNG viale Ungheria, CENTRO ESTETICO IL BELLO DELLE DONNE Via Roma, ARTCOLOR Via Roma, BAR GREEN STORE Via Roma, SUPERMERCATO COMPRABENE C.da Le Sbarre, IL MONDO DELLA PIZZA Viale Ungheria, BAR BELVEDERE Viale Ungheria OREFICERIE BALDI Via Roma, BS DI BRUNO SCHINA Via S. Francesco OLEVANO ROMANO MIRAGE PROFUMERIA Via VI Giugno, 26/28 RISTORANTE L’OASI Viale Vittorio Veneto, 66/a VENUS PUB Via Roma, COSMOS ELETTRONICS Viale Vittorio Veneto AUTOSCUOLA GUGLIELMINI Viale Vittorio Veneto, CENTRO AUTO ROCCHI Via Maremmana Sup. Km 1.300, OLIBANUM VIAGGI Via A. Diaz,7. ROCCA S. 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