Roma Sud 4-2011

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Roma Sud 4-2011
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Cave, interrotta la
SS155 per Fiuggi
Anno 8 N°4 - Aut. n° 5 Tribunale di Tivoli - 25 marzo 2011 - Distribuzione gratuita - Tiratura 6.000 Copie
QUINDICINALE DI: ATTUALITÀ
SOMMARIO
ATTUALITÀ - TERRITORIO
pag. 2-3-4
GENAZZANO
pag. 5
CAVE
pag. 6
COLLEFERRO
VALMONTONE
pag. 7-8
LABICO - SERRONE
pag. 9
BELLEGRA - PIGLIO
pag. 10-11
PALIANO
pag. 12
COMUNITÀ MONTANE
pag. 13-14
TEMPO LIBERO - ANNUNCI
pag. 15
Aperta a Serrone la
sezione Primavera
per bambini
tra 24 e 36 mesi
continua a pag. 9
- POLITICA - CULTURA E SOCIETÀ - SPORT - AMBIENTE
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All’altezza del quartiere di San Bartolomeo la frana
causata dalle forti piogge degli ultimi giorni.
CAVE: Alberi letteralmente sradicati, alberi di
almeno un metro di diametro, buttati giù dal peso
dell’acqua, sulla Statale
Prenestina all’altezza di
San Bartolomeo, hanno
costretto le autorità a
chiudere la strada in
entrambe i sensi di marcia.
Mai vista prima una frana
simile che ha letteralmente staccato gli alberi con
tutti le radici, alberi che
hanno fatto un volo di non
meno di dieci metri prima
di fermarsi al centro della
strada
tra
Cave
e
Palestrina,
VALMONTONE: Industriali,
Manager il sindaco di Roma
Gianni Alemanno, Il sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Gianni Letta,
Emma Marcecaglia
e
l’Unindustria Lazio
al
mega teatro del Rainbow
MagicLand di Valmontone,
hanno di fatto dato il via al
nascente parco giochi che
aprirà il 26 maggio. Una
sorta di pre-apertura del
Parco divertimenti, tra i
più grandi d’Europa, nel
quale mancano davvero
pochi ritocchi per essere
ultimato in tutto e per
tutto. L’occasione è stata
data però dalla prima
assemblea della neonata
Unindustria, Unione degli
Industriali e delle Imprese
delle province di Roma,
Frosinone, Rieti e Viterbo,
presieduta
da
Aurelio
Il settimo continente
è fatto da rifiuti
di Massimiliano Lucci
Pag. 4
GENAZZANO
Genazzano,
nuovi cittadini
nel giorno del
tricolore
Pag. 5
Unindustria Lazio “inaugura”
il Parco giochi di Valmontone
continua a pag. 6
AMBIENTE
Come si presenta la SS 155 oggi
Regina che va a prendere il
posto di Confindustria Lazio
e che annovera tra il comi-
tato di presidenza nomi
illustri dell’economia laziale
continua a pag. 8
LABICO
Il parco giochi non
basta per reggere la
crisi nel territorio!
Pag. 9
BELLEGRA
l’Assessore Mattei
“La situazione
resta grave
ma è sotto
controllo”
PALIANO
Cda Unindustria al centro Aurelio Regina
Pag. 10
Carol Wojtyla mai
visto prima in foto.
Interessante mostra
nel chiostro dei
Cappuccini
Pag. 12
Roma Sud
2
MAFIE-LAZIO/ L.ROMANZI(PSI):
ATTUALITÀ - TERRITORIO
Non abbassare la guardia.
Subito un consiglio
straordinario.
“I socialisti esprimono la
piena solidarietà, accompagnata da sensi di profonda stima, agli uomini della
DIA di Napoli, della prefettura di Frosinone e dei
carabinieri di Frascati, che
con intelligenza ed efficacia hanno inferto un duro
colpo alla criminalità organizzata,
sequestrando
ingenti beni di affiliati alla
Camorra oltre a mettere a
segno una vasta operazione
antiusura”ha dichiarato il
capogruppo del PSI alla
Regione Lazio Luciano
Romanzi.
“Operazione, che conferma, la vicinanza delle
forze dell’ordine alle
popolazioni ed ai territori
del Lazio ma, nel contempo denuncia di quanto la
nostra Regione sia a forte
rischio d’infiltrazioni criminali. Il problema per la
sua preoccupante natura
e dimensione non consente il minimo abbassamento di guardia da parte
delle istituzioni e di chi le
governa. Proprio le istituzioni, come purtroppo
registriamo in tante parte
d’Italia, sono a più alto
rischio di penetrazioni criminali. Nel Lazio e a
Roma in particolare tutti
devono fare uno sforzo per
garantire una sana e corretta
amministrazione,
priva di ombre, forte antidoto per frenare ogni tentativo d’aggressione criminale. Una battaglia dove le
forze dell’ordine non possono rimanere da sole.
Ecco perché chiederò una
convocazione specifica del
consiglio regionale proprio
per affrontare, senza infingimenti e tabù, il problema
della criminalità nella
nostra regione”ha concluso
Romanzi.
Luciano Romanzi
25 marzo 2011
Salute, Regione Lazio, 3.500
visite gratuite per campagna
“mi state a cuore - 50… e oltre”
Sono 3.464 le visite gratuite effettuate sui camper
della Regione, nei mercati
rionali di Roma e del Lazio,
dall’avvio della campagna
di promozione della Salute
della Regione Lazio ‘Mi
state a Cuore’, rivolta ai
cittadini ‘over 50’, che ha
già visto la presidente
Renata Polverini visitare
due volte nelle scorse settimane i camper a Rieti e al
mercato di Roma Cinecittà
Est. In particolare, dal 28
febbraio ad oggi, nei mer-
cati rionali di Roma,
Mercato Italia, Val Melaina,
Centocelle, Cinecittà Est,
Laurentino 38 e Ostia Lido
Nord (dove l’iniziativa prosegue per tutta la giornata
odierna) le prestazioni eseguite dai medici dell’Inmp
San Gallicano e del San
Camillo sono state complessivamente 2.166, principalmente visite dermatologiche, oculistiche, otorinolaringoiatriche e misurazioni della pressione arteriosa e della glicemia.
“Questi numeri confermano
che stiamo operando bene
ed abbiamo intrapreso la
strada giusta – ha affermato
la presidente Polverini -. I
cittadini stanno rispondendo positivamente all’iniziativa ‘Mi State a Cuore’
attraverso cui vogliamo
portare la sanità più vicina
a chi ne ha bisogno, favorendo un percorso di educazione alla cultura della prevenzione”. Sui camper in
sosta nei mercati rionali
della province del Lazio
invece,
oltre
Latina,
Frosinone, Rieti, Viterbo
anche Valmontone e Tivoli,
le visite gratuite in queste
prime tre settimane sono
state 1.298, tra cui in particolare visite internistiche,
dermatologiche e misurazioni della pressione arteriosa.
Dopo la pausa
domenicale, i camper torneranno a sostare lunedì a
Rieti al mercato di piazza
Mariano Vittori e a Roma
fino al 23 marzo al Mercato
Magliana, in via Fauglia (XV
Municipio). Ai cittadini che
effettueranno le visite sarà
consegnato inoltre un vademecum ‘Mi state a cuore’,
realizzato per l’occasione,
con consigli utili per la
salute degli over 50.
25 marzo 2011
ATTUALITÀ - TERRITORIO
Finalmente un
monumento nazionale
ai caduti di russia
Il 68º Anniversario di commemorazione della battaglia di Nikolajewka è stato
ricordato a Roma, il 23 gennaio 2011, con la grande
manifestazione che ormai
da undici anni si svolge
presso il Giardino Caduti
sul Fronte Russo per iniziativa del “Comitato per
Nikolajewka” coordinato
dall’infaticabile
alpino
Silvano
Leonardi.
Quest’anno la cerimonia ha
assunto un merito straordinario: il Sindaco di Roma,
Gianni Alemanno, ha inau-
la sfilata aperta dai
Carabinieri a cavallo e da
un reparto storico dei
Lancieri di Montebello. A
seguire il Gonfalone del
Comune di Roma, quindi,
primo tra tutti, il labaro del
Comitato per Nikolajewka,
poi
quello
della
Associazione
Nastro
Azzurro, dell’UNIRR, dei
Bersaglieri,
dell’Arma
Aeronautica, dei Volontari
di Guerra, dei Mutilati ed
Invalidi di Guerra, dei
Caduti senza Croce e
dell’Associazione Nazionale
Nella foto un particolare della manifestazione. A sinistra in primo piano
il Cap. Pietro Patriarca ufficiale della Brigata Paracadutisti FOLGORE
gurato
il
Monumento
Nazionale ai Caduti di
Russia
concretizzatosi,
finalmente, nell’area del
Giardino all’uopo bonificata.
Il Monumento ha qualcosa
di eccezionale. Dedicato
alle dieci divisioni combattenti è costituito da una
colonna romana collocata
su di un basamento che
ospita venti formelle, una
per ogni Regione d’Italia, a
simboleggiare il sacrificio
di una nazione intera perché alla Campagna di
Russia hanno partecipato
tutti, e tutti gli italiani
devono essere così ricordati specie in occasione di
quest’ anno a 150 anni dall’
Unità d’Italia.
La cerimonia è iniziata con
Alpini. Notevole è stata la
presenza dei paracadutisti
dell’ ANPDI provenienti da
Velletri e da Genazzano. L’
Associazione Carabinieri, la
Guardia di Finanza, i Vigili
del Fuoco, la Croce Rossa e
la Guardia Forestale i
hanno completato la coreografia della cerimonia animata, nell’ intensa partecipazione popolare, dalla
Fanfara dei Bersaglieri arrivata “di corsa”. Hanno
chiuso la sfilata undici bandiere tricolori a significare
gli undici anni della costituzione del Giardino.
Sulle
note
dell’Inno
Nazionale c’è stata l’alzabandiera seguita da quelle
dolorose del Silenzio, per
dare inizio alla inaugurazione del Monumento che si è
svolta al suono dell’Inno
del Piave e sotto un intenso
bombardamento di fuochi
pirotecnici a ricordare gli
spari e i rumori della guerra.
L’addetto Militare presso
l’Ambasciata Russa ha voluto, con due mazzi di fiori
rendere omaggio ai nostri
caduti e, con un sentito
discorso di fratellanza fra i
popoli testimoniare il sentimento che oggi unisce
Russia ed Italia. Una presenza molto significativa.
La Santa Messa, arricchita
quest’anno dal Coro Malga
Roma della Sezione ANA di
Roma, è stata celebrata da
mons. Giacomino Feminò
che, come noto, ha collaborato con S. E. Arrigo
Pintonello,
capo
dei
Cappellani in Russia, per il
pietoso recupero dei caduti
e la loro sepoltura.
Particolarmente toccante
la lettura della preghiera
del Disperso in Russia.
Durante lo svolgimento
della cerimonia sono stati
ricordati Luca Sanna, l’ultimo alpino caduto in
Afghanistan, il reduce
Riccardo Riccardi ed il giornalista Augusto Giordano
che sempre ha commentato
le precedenti celebrazioni.
Per l’occasione sono stati
inviati dei doni: dieci preziose betulle, donate dal
vivaio Horti di Veio, a ricordare le dieci divisioni che
hanno combattuto nei
boschi della Russia, una
campana,
fusa
dalla
Pontificia Fonderia di
Agnone con l’ iscrizione
“Caduti e Dispersi sul
Fronte Russo,” che verrà
collocata nel Giardino il 21
aprile 2011, Natale di
Roma, e seicento croci di
ghiaccio donate dal dott.
Antonello Filippone e Figli.
Con un “rancio al campo”
allestito presso il vicino
Convento delle sempre
disponibili Suore Orsoline,
si è conclusa anche quest’anno, tra abbracci,
strette di mano, qualche
lacrima e tanta commozione la manifestazione 2011
che verrà ricordata particolarmente
per
il
Monumento
Nazionale,
finalmente
realizzato,
dove tutti i familiari dei
Caduti e Dispersi in terra
di Russia avranno un punto
di riferimento per pregare
e deporre un fiore!
“Zaini a terra un tozzo de
pan, un gavettin de
vin…e… zaino in spalla al
2012!”
Roma,
6 febbraio 2011
Marco Fabrizi
Roma Sud
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Nucleare si /nucleare no
Il dopo Giappone apre
“di nuovo” l’interrogativo
Dopo le bombe atomiche di
Hiroshima e Nagasaki dell’ultimo conflitto mondiale, una devastante combinazione naturale terremoto/tsunami piega nuovamente le ginocchia al laborioso popolo giapponese.
E come se non bastasse, gli
effetti negativi di tale
duplice sciagura rischiano
di essere decuplicati in
seguito alle precarie condizioni di sicurezza in cui versano
alcune
centrali
nucleari nipponiche.
Come spesso accade in queste circostanze,Chernobyl
insegna, ritorna nuovamente alla ribalta della cronaca
italiana e mondiale , lo
scontro, sempre più cruento ed acceso, sul nucleare
si /nucleare no.
Si susseguono sui media
trasmissioni fiume sull’argomento
ed eserciti di
esperti (o sedicenti tali) e
politici di ambo le parti , si
azzuffano in singolari tenzoni, adducendo e producendo prove inconfutabili
della ragione delle loro
posizioni, in nome di questa e di quella parte politica.
Orbene, mi viene da urlare
a questi signori che la sicurezza e la salute del genere
umano ,non appartiene ad
alcuno schieramento politico,non è né di destra né di
sinistra ,non ha colori o
confini e va difeso e preservato ad ogni costo.
Meglio la bicicletta e la
luce della
candela che
annientati dalle radiazioni.
Essendomi laureato in
Ingegneria Nucleare nel
lontano 1983 ed avendo vissuto un’esperienza di oltre
tre anni con un’azienda che
tuttora si occupa di gestione di scorie radioattive,
ritengo di poter esprimere
a pieno titolo la mia assoluta convinzione che le centrali nucleari a fissione ,di
vecchia e nuova generazione,non forniscono le necessarie garanzie di salvaguardia e sicurezza per la popolazione che un impianto
della fattispecie deve assicurare ,in ogni tempo ed in
ogni circostanza, naturale
ed artificiale ,
prevedibile o eccezionale
che sia.
Gli effetti apocalittici causati da eventuali incidenti rilevanti (collassamento
della barriera primaria,
fusione del nocciolo,ecc.)
che si possono verificare in
tali impianti, da attribuire
a malfunzionamenti accidentali e non ,
errore
umano , vetustà e/o cattiva manutenzione e calamità naturali, in termini di
vite
umane
e
distruzione,non sono assolutamente bilanciati dai
benefici economici risultanti dal risparmio di combustibile fossile.
Per non parlare del problema della messa a dimora
delle scorie radioattive ad
alta e media attività,in un
paese come l’Italia,in cui si
hanno grandissime difficoltà per la sola localizzazione
di discariche di rifiuti urbani.
Una centrale nucleare a fissione viene
costruita
secondo rigidi protocolli
progettuali e realizzativi e
deve essere in grado di
offrire elevatissimi standard di sicurezza e ,conservarsi integra , anche nel
caso in cui si verifichi quello che in gergo viene definito il “massimo incidente
incredibile” .
Pertanto, tutta la progettazione, la realizzazione e la
successiva conduzione dell’impianto sono pensate
sulla base di tale assunto.
Purtroppo, tali impianti
presentano
dei costi di
r e a l i z z a z i o n e
elevatissimi,che possono
essere ammortizzati in
circa 25/30 anni di attività
di funzionamento ,e, tale
transitorio si rivela troppo
elevato (in tutto 40 anni e
oltre ) per garantire che in
tale spazio temporale non
possano verificarsi eventi
naturali e/o artificiali di
proporzioni ben più vaste
di quello previsto in sede
progettazione ; basti pensare alle ultime e, sempre
più frequenti e devastanti,
calamità
naturali degli
ultimi anni.
A tali considerazioni , si
aggiunge la eventualità che
,la vita di numerose centrali o di singoli reattori ,benché obsoleti e fatiscenti,
possa essere prolungata
oltre ogni ragionevole supposizione, dalla classe politica di turno ,per meri calcoli economici , il caso
giapponese
insegna,
aumentando oltre l’inverosimile,la probabilità di incidenti devastanti.
Disseminare il territorio
nazionale con tali centrali
equivale a dormire con una
bomba nel cassetto del
comodino della camera da
letto.
Se nucleare dovrà essere,
occorrerà investire nella
ricerca di nuovi materiali e
tecnologie da impiegare
nella realizzazione di centrali a fusione, che non presentano minimamente i
pericoli delle consorelle.
Spero che tali poche righe
aiutino i miei concittadini
a meditare sull’argomento
e mi auguro che i tragici
avvenimenti di questi giorni
siano di monito ed occasione di attenta riflessione
per le scelte strategiche in
materia di energia delle
classi politiche che ci rappresentano .
Ing.Fabio Baldaccini
Roma Sud
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CULTURA - ATTUALITÀ - GENAZZANO
25 marzo 2011
Il settimo continente è fatto da rifiuti
Bertrand Rassel diceva:
“quando capita a te ti
accorgi che è vero”.
Intendeva
sicuramente
porre l’attenzione sul modo
da ignavi che questa società ha di relazionarsi.
Nessuno di noi può dormire
sonni tranquilli o pensare
che da un’altra parte succede quello che a noi civiltà opulenta non ci toccherà
mai, e nessuno può pensare
di non fare, primo o poi, i
conti con la natura.
Charles Moore, nell’Oceano
Pacifico, scopre nel 1997
quello che passerà alla storia come il Great Pacific
Garbage patch o il Garbage
mare.
Per quanto riguarda “l’isola
di plastica” nell’Oceano
Atlantico le dimensioni
sono all’incirca le stesse.
Il danno ambientale è
ingentissimo, le onde sminuzzano resti di bottiglie,
buste di plastica, suole di
scarpe, spazzolini da denti,
siringhe e altri oggetti,
molti di questi pezzi di plastica poi entrano in simbiosi con la flora e la fauna
marina, e attraverso piccoli
organismi una parte va a
fondo. In questo ammasso
la concentrazione di parti
di plastica è di dieci a uno
rispetto al plancton di cui
Vortex, o Pacific Trash
Vortex, un gigantesco
ammasso di plastica galleggiante.
Ora le “isole di plastica”
sono diventate tre due
nell’Oceano Pacifico ed una
nell’Oceano
Atlantico.
Le proporzioni di questi
ammassi in mare (vere e
proprie “Isole di Plastica”)
sono da epopea infernale.
Parliamo con i dati alla
mano per renderci conto
del problema, le “isole di
plastica” del Pacifico per
ognuna raggiungono il peso
di circa 100 milioni di tonnellate di rifiuti per un diametro di oltre 2500 chilometri e una profondità di
almeno 30.
È una macchia continuamente nutrita da Giappone,
Cina, Messico, Stati Uniti e
da tutte le navi di passaggio. È stato stimato che la
gran parte di questi residui
di plastica, circa l’80%,
viene appunto dagli scarichi
terrestri, da tutti i tipi di
plastica di consumo non
smaltiti in modo proprio. Il
resto, la minoranza, è da
attribuire alle navi ed alle
imbarcazioni da diporto e
da pesca. Gli scarichi terrestri includono poi i cascami
dell’industria della plastica.
Il Pacific Trash Vortex viene
generato dal moto circolare
delle correnti oceaniche
che radunano queste enormi masse che persistono nel
Pacifico formando così questa spaventosa discarica in
si cibano oltre alle balene
anche altre specie. E poiché questi non distinguono
alla vista la diversità, finiscono con il cibarsene. La
stima scientifica avviene in
laboratorio da esperti
scienziati che parlano di
questa poltiglia chiamandola mimic food. Nel laboratorio della Fondazione
Algalita vengono analizzati
questi campioni di acqua
mista a questa poltiglia di
plastica in essa dispersa e i
ricercatori con appositi
strumenti separano la plastica dal plancton e dagli
altri organismi con essa
entrati in simbiosi ed è così
che si può fare il rapporto
con il plancton. In dieci
anni questa è risultata in
aumento rispetto al plancton del 60%. Residui di plastica si trovano nello stomaco dei pesci e può provocarne la morte per soffocamento per quanto riguarda
i pezzi più grossi, mentre
quelli più piccoli possono
provocare blocchi intestinali con successiva morte.
Le minuscole particelle
possono anche incistarsi
nella carne del pesce finendo così nella catena alimentare umana. Il disastro
in atto è inarrestabile, l’intera catena alimentare è
compromessa. Gli uccelli
acquatici, tipo gli albatros,
poi sono particolarmente
attratti dai tappi di plastica
delle bottiglie e spesso
dopo averli inghiottiti
vanno a morire a terra
lasciando come unica traccia della loro esistenza il
contenuto del loro stomaco, tappi di bottiglia ed
altri pezzi di plastica. Il
fotografo Chris Jordan ha
documentato i pasti a base
di zuppa plancton-plastica
della fauna della zona, nel
suo ultimo lavoro Midway,
Message from the Gyre si
può vedere realmente quello che sta accadendo.
Secondo
l’Unep,
il
Programma
Ambientale
delle Nazioni Unite, ci sono
46mila pezzi di plastica galleggianti in ogni miglio quadrato di oceano. Questo
perché ora la maggior parte
dei rifiuti non è biodegradabile e il suo ostinato
rifiuto a decomporsi è
incrementato dalla pseudo
cultura dell’ “usa e getta”.
Prima che ognuno di noi
prenda coscienza di questo
passeranno diversi anni e il
pianeta non ha tutto questo
tempo, occorre fare in fretta, tutti noi siamo partecipi
del cambiamento, ognuno
con la propria coscienza
deve contrastare questo
sistema di cose che ci appare irreversibile, imponendoci la cultura del riuso
degli oggetti, imporre la
differenziazione dei rifiuti
ai propri Comuni, pretende-
re che la raccolta differenziata sia vera ed efficace,
utilizzare il nostro buon
senso affinché non ci sia più
nessuno che possa abbassare lo sguardo di fronte allo
stillicidio sulla natura.
Un Mondo migliore è una
cosa che si deve pretendere
e non più lasciarla al caso
incontrollato di uno sviluppo contro l’uomo, disumanizzante, in cui la convulsa
e frenetica produzione
impone il suo feticcio malforme che è l’usa e getta.
Massimiliano Lucci 3/2011
Genazzano, frana a San Sebastiano
schiaccia due macchine
GENAZZANO:
Tra
le
diverse micro frane che
hanno colpito la città di
Genazzano, vi è quella a
località San Sebastiano
che è una macro frana, e
la terra venendo giù ha
letteralmente schiacciato alcune macchine.
Una di queste, purtroppo, deve essere portata
all’ammasso, perché è
praticamente irreparabile, mentre l’altra toccata
di striscio si può recuperare. Però, siamo sicuri
che più delle parole
scritte è interessante
vedere le immagini, che
ci sono state fornite.
GENAZZANO
25 marzo 2011
Genazzano, nuovi cittadini
nel giorno del tricolore
GENAZZANO: Nel giorno
dei 150 anni dall’Unità
d’Italia, giovedì 17 marzo
2011,
il
sindaco
di
Genazzano, Fabio Ascenzi,
ha consegnato nell’aula
consiliare a tre nuovi cittadini italiani, Elena Pavel,
Valentyna Ievchenko e
Agneza Roca, la costituzione repubblicana del 1948,
la bandiera tricolore e una
targa ricordo con una
veduta in argento di una
parte significativa del centro storico genazzanese.
Un atto simbolico che
l’amministrazione comunale ha voluto rendere più
significativo nel giorno nel
quale l’Italia celebra i suoi
150 anni di Unità nazionale, nonché un modo per
sottolineare quella interculturalità che oramai
caratterizza la moderna
società italiana, sempre
più arricchita dall’apporto
di nuovi cittadini di diversa
provenienza etnica e culturale. Un riconoscimento
è andato anche ad un cittadino speciale, il primo
nato del 2011, Gabriele
Barletta, venuto alla luce
nel giorno del Capodanno
2011, segno di una comunità cittadina che si rinnova
e pone il suo sguardo al
futuro. Il riconoscimento
dei quattro nuovi cittadini
da parte del sindaco, Fabio
Ascenzi, è avvenuto di
fronte all’intero Consiglio
Comunale, riunito per l’occasione, ed a numerose
persone venute per festeggiare i 150 anni dell’Unità
d’Italia, pur se il ricco programma approntato dal-
l’amministrazione comunale si è dovuto per forza
maggiore svolgere in forma
essenziale, dato il maltempo che ha reso impossibile
ogni
manifestazione
all’aperto. Le celebrazioni
sono iniziate, mercoledì
sera, con la proiezione su
una parete laterale esterna della basilica-santuario
della Madonna del Buon
Consiglio
lungo
corso
Cardinali Vannutelli del
video documentario “Le
Unità degli Italiani”, realizzato da Alberto Melloni
e Fabio Nardelli con materiali reperiti nelle Teche
Rai
e
negli
archivi
dell’Istituto Luce. Giovedì
17 marzo, quindi, la banda
musicale comunale “Luigi
Gardini” e la Schola
Cantorum “Padre Antonio
Belli” hanno eseguito
l’Inno di Mameli sotto il
porticato del Castello
Colonna, dopodiché le
autorità e le numerose
persone presenti hanno
raggiunto l’aula consiliare dove si è svolta la
cerimonia per il riconoscimento dei nuovi cittadini italiani. Nel giorno dell’Unità d’Italia,
per di più, è stato ufficialmente adottato il
gonfalone che andrà a
sostituire quello finora
in uso e, da quel che si
sa, risalente ai primi
anni della costituzione
in
comune
di
Genazzano, ossia poco
dopo il 1870. Il vessillo
comunale formato da 13
triangolini azzurri e 13
neri, in ricordo della
Disfida di Barletta, una
delle prime affermazioni dell’italianità esaltata nel periodo risorgimentale, sostituì la
colonna dei Colonna,
“simbolo di baronia feudale”, come fu affermato nella delibera di adozione, circa 140 anni fa.
Sarà, ora, collocato in
una teca di vetro nell’aula consiliare.
Roma Sud
5
“Musica al Castello”:
rassegna di musica da
camera per i 150 anni
dell’Unità d’Italia
GENAZZANO: Il Castello
Colonna e la chiesa di
Santa Croce ospiteranno
dal 12 al 26 marzo la
Rassegna di musica da
camera organizzata dalla
Banda Musicale Comunale
“Luigi Gardini” con il
patrocinio del Comune di
Genazzano.
L’iniziativa
rientra nell’ampia attività
concertistica e di educazione musicale sviluppata
negli ultimi venti anni
dalla Banda Musicale sulla
base di un patrimonio cen-
(Enrico Silvestri, Claudia
Ramous e Brunella De
Socio) che eseguiranno
musiche di Bruch, Reger,
Fuga e Stravinsky. Il secondo appuntamento, sabato
19 marzo, ore 18.30, ritorna (dopo il Concerto di
Capodanno) nella chiesa di
Santa Croce, a Porta
Romana, luogo che tende
sempre di più ad essere
valorizzato
nell’ambito
della politica culturale dell’amministrazione comunale. Protagonisti il Duo -
tenario condiviso da diverse generazioni. La musica
costituisce un importante
momento di crescita che ha
accompagnato, come ci
ricordano le celebrazioni
per i 150 anni dell’Unità
d’Italia, tutte le grandi
vicende storiche italiane
ed europee. Ogni concerto
sarà dedicato ad una particolare formazione strumentale e sarà preceduto
da una breve introduzione
nella quale saranno spiegate le caratteristiche principali dei brani scelti. Il
primo appuntamento è
per sabato 12 marzo, alle
ore 18.30 presso la Sala
Nera del Piano Nobile del
Castello con il Trio clarinetto, viola e pianoforte
Chitarra e Clarinetto (Igor
Conti, Enrico Silvestri, con
la voce recitante di Fabio
Rosati). L’evento rientra
particolarmente nelle giornate di celebrazione dei
150 anni dell’Unità d’Italia.
Si ritornerà, infine, nella
Sala Nera del Castello
Colonna per il Recital di
Pianoforte di Luigia De Seta
che fin da giovanissima si è
esibita in numerosi concerti e ha partecipato a concorsi internazionali classificandosi ai primi posti e
ottenendo attestati di
merito. Eseguirà musiche
di Debussy, Schubert,
Brahms e Chopin. Tutti i
concerti sono ad ingresso
libero.
Roma Sud
6
CAVE
Cave, interrotta
la SS155 per Fiuggi
inizia da pag. 1
All’altezza del quartiere di San Bartolomeo la frana
causata dalle forti piogge degli ultimi giorni.
cosa che ha rivoluzionato il
traffico
sulla
SS155,
costringendo tutti a passare all’interno di San
Bartolomeo e Colle Palme,
le due frazioni di Cave. Le
pioggi insistenti della scorsa
settimana,
hanno
costretto alla chiusura
l’importante
arteria,
anche perché gli operatori
che avevano piantato altri
alberi per rafforzare la
tenuta del terreno, non
potevano prevedere una
pioggia di tre giorni che ha
creato veri e propi fiumi
d’acqua. Danni come questo sono in parte provocati
dall’uomo, che non lavorando più la terra da alle
caso di riportare l’antica
via ai sui più naturali usi,
probabilmente gli antichi
avevano molto più rispetto
della natura e meglio ne
conoscevano le pericolose
reazioni. I danni adesso
sono per tutti. Anche perché quelli provocati da
questa enorme e gigantesca
frana suddivisa in tre parti,
non saranno risolti a breve,
per cui c’è da temere che
la strada resterà chiusa per
molto tempo, con grave
danno per i commercianti e
i disagi per i pendolari e gli
studenti.
(G.Flavi)
piogge la possibilità di infiltrasi nel fondo e smuovere
il terreno che tende a franare. Se a queste pioggie
aggiungiamo, che le banchine per l’acqua più della
volte non esistono o se esistono, non sono transitabili, il quadro è completo.
Però va sempre tutto a
danno dell’uomo stesso,
che ha provocato la natura,
che certamente non si fa
pregare molto, quando
viene troppo spesso violentata, come in questo caso,
ricoprendo la vecchia strada romana di collegamento, rimasta sotto di mezzo
metro. Forse sarebbe il
R.I.S.
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25 marzo 2011
Festeggiare i tuoi primi
150 anni rappresenta
per noi un evento di
straordinaria importanza.
In questo lungo tratto di
storia, di strada ne hai
fatta molta, da quella
lontana alba dove un
pugno di camicie rosse
partirono da Quarto
consapevoli di scrivere
una pagina importante
per il nostro Paese.
Di giorni gloriosi ne hai
vissuti tanti intervallati
da momenti bui e dolorosi.
Hai sofferto dapprima di
un ventennio di sopraffazione, di fame, dell'infamia delle leggi razziali, di guerra, di distruzione e di morte e gioito
poi del riscatto della
lotta partigiana che
attraverso il sangue di
migliaia di uomini e
donne ti hanno restituito l'onore e la libertà.
In un recente passato
hai allevato degni figli,
cultori della fedeltà alle
istituzioni, dell' attaccamento ai valori fondanti
che hanno saputo scrivere la Costituzione più
bella del mondo.
Hai partorito nobili figure che di quei valori
hanno fatto la propria
ragione di vita.
Elencarli tutti sarebbe
impossibile ma non si
possono non menzionare
tra tutti De Gasperi,
Pertini,
Moro
e
Berlinguer.
Hai formato i custodi dei
principi costituzionali,
quei magistrati, quali
Falcone, Borsellino,
Chinnici, Livatino e
tanti altri che hanno
pagato con la vita il
rispetto delle proprie
convinzioni,delle leggi e
delle regole.
Ma hai anche, cara
Italia, allevato nel tuo
grembo gente senza
scrupoli e senza principi.
Gente che ha saccheggiato, rubato e sperperato il sudore e il sacrificio del tuo popolo.
Oggi ti ritrovi, ad esempio, ad essere ostaggio
di un ricco vecchio, che
spende milioni di euro
per i propri divertimenti
notturni alla rincorsa
patetica e vana dell'
eterna giovinezza, mentre milioni di famiglie
vivono sotto la soglia
della povertà.
Ricco vecchio che pretende
di
comprare
tutto, compresa la
dignità di uomini e
donne.
Oggi ti ritrovi a piangere
l'assassinio di quattro
bambini rom arsi vivi
nella baracca di cartone
dove vivevano, ma un
attimo dopo a considerare gli stessi insieme
agli immigrati come
rifiuti tossici da cui bisogna liberarsi il più in
fretta possibile.
Oggi ti ritrovi ad esempio a rifiutare e cacciare
persone che fuggono
dalla fame, dalla miseria e dalla guerra
dimenticando troppo in
fretta che milioni di tuoi
figli nel secolo scorso
hanno vissuto la stessa
sorte.
Oggi ti ritrovi a contare
ogni anno quasi 1000
persone che al mattino
vanno a lavorare e che
vengono privati della
vita e del diritto di tornare a casa la sera ad
abbracciare i propri cari
in nome del profitto e
dello sfruttamento.
Oggi ti ritrovi ad aver
smarrito il senso delle
cose, dei principi che
regolano la convivenza
civile.
Non puoi aver dimenticato che i valori fondamentali della vita sono
altri.
La vera ricchezza è possedere sani e solidi principi con cui affrontare la
vita non il denaro con
cui si pretende di comprare tutto.
Ed allora, cara Italia,
non resta che voltare
pagina, non resta che
alimentare una pacifica
rivoluzione con cui ricominciare daccapo, con
cui rimettere al centro
dell'attenzione l'uomo,
inteso come coagulo di
intelligenza, di cultura,
di rispetto e di tolleranza e non come coacervo
di arroganza e interessi.
Non resta che liberarsi
di ladri, corruttori e corrotti e cricche varie.
Se questo sarà possibile
allora sì che potremo
dire, un domani non
troppo lontano e con il
sorriso, buon giorno
Italia, oggi è un bel giorno e ti vediamo più bella
e più giusta e siamo felici di essere tuoi cittadini.
Il Direttivo di Cave
COLLEFERRO
25 marzo 2011
Colleferro, Sabato 2 Aprile ore 21.00
Teatro Vittorio Veneto
In scena
“Il povero Piero”
COLLEFERRO: E’ possibile
ridere della tristezza
altrui? Quel grande umorista
che
è
Achille
Campanile sembra dire
senza dubbio di sì. Non
certo per una forma di
cinismo bensì per quel pizzico di ironia e disincanto
che tutti dovremmo avere
di fronte ad ogni situazione, positiva o negativa
do la base ed il punto di
partenza di altri lavori teatrali dello stesso genere.
Abbiamo scelto di calcare
la mano sui luoghi comuni
che nascono e prendono
spunto dalla vita di tutti i
giorni.
La scenografia e alcuni
costumi si rifanno a pittori
come Magritte,Peynet ,
pittori intenti ad insinuare
della
vita.
Basta osservare gli altri e
scoprire quanto di vero o
di falso ci sia nei loro sentimenti, nei loro modi di
fare e nelle loro parole.
Il testo teatrale del
“Povero Piero” ruota
attorno ad un’acuta osservazione dei vizi e delle
ipocrisie quotidiane.conserva una struttura teatrale classica ma propone
molti spunti di quella
comicità “non-sense” di
parola (in questo caso
sempre ricercata ed intelligente) che è arrivata fino
ai giorni nostri, costituen-
dubbi sul reale attraverso
la rappresentazione del
reale stesso, pittura che
non avvicina il reale per
interpretarlo,
né
per
ritrarlo, ma per mostrarne
il Mistero indefinibile.
Lo spettacolo è un esilarante “quadro” teatrale,
che attraverso un grottesco gioco scenico, prende
in giro la morte e tutto ciò
che ne fa dolorosamente
corona.
Milco Paravani
Per info:
[email protected]
facebook
milco paravani
Roma Sud
Colleferro, c’è di tutto
nella maxi inchiesta
parlamentare sul Gaia
7
COLLEFERRO: Per Gaia sta
tutto dentro un impianto
fantasma: mazzette, soldi
spariti nel nulla, sprechi,
dissesti finanziari, danni
all’ambiente. Intanto, «Le
indagini relative a questo
procedimento sono ormai
concluse e la procura della
Repubblica di Velletri sta
valutando l’azione penale
nei limiti ordinari».
Comunque, è
davvero
esplosiva l’indagine che sta
per concludersi, e cioè
quella riguardante la nascita di una seconda discarica
a Colleferro costata 30
milioni di euro ma che nessuno ha mai visto (qui il
pezzo del Corriere della
altre sette persone, tutti
componenti dell’ex cda, ex
manager ed ex revisori di
Gaia. Il presunto danno
erariale in questione equivale alla valanga di soldi
arrivata
dalla
Cassa
Depositi e Prestiti e dal
ministero dell’Economia in
gran parte spariti nel nulla.
Anzi del fiume di danaro è
«rimasta ignota l’effettiva
destinazione», per usare le
parole dell’atto di citazione. Altre cifre che condizionano l’attività di Gaia ,
riguardano i debiti – per un
totale di 53 milioni di euro
– che gli stessi comuni radunati nel consorzio hanno
nei suoi confronti. Somme
del tesoro e della stessa
regione Lazio». Una previsione che si legge nella
relazione sul Lazio approvata pochi giorni fa dalla
Commissione parlamentare
sul ciclo dei rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella.
Temine dell’inchiesta –
durata due anni, ascoltando investigatori, pubblici
amministratori e associazioni – deputati e senatori
hanno anche avanzato
pesanti dubbi sul funzionamento dell’impianto di
Colleferro gestito da Gaia.
Almeno sino al 2009, è
capitato che i forni dell’inceneritore abbiano sovente
funzionato in modo «inspie-
Sera), nonostante sulla
carta risulti già realizzata.
A guardare i numeri che
ruotano attorno al consorzio Gaia, quello che si
occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti in 48
comuni dei Castelli e del
frusinate, viene da chiedersi perché in tanti siano
interessati al suo acquisto.
Le ultime cifre vengono da
una sentenza di febbraio
della Corte dei Conti del
Lazio che ha visto la condanna
di
Roberto
Scaglione, ex amministratore della società a capitale pubblico e oggi in amministrazione straordinaria
dopo la dichiarazione dello
stato d’insolvenza nel
2007. Il manager (cinque
anni fa ammanettato pure
per lo scandalo laziale delle
case Asl da cartolarizzare,
una storia di decine di
appartamenti alienati a
prezzi irrisori) dovrà rimborsare le casse erariali per
una somma di un milione di
euro, l’ammontare di una
serie di bustarelle intascate
per aumentare il valore di
forniture giunte dall’estero. In ogni caso quisquilie,
rispetto alla richiesta di
maxi risarcimento 212
milioni di euro indirizzata
dalla procura contabile – in
un altro procedimento –
ancora a Scaglione e ad
ingenti come quelle che
devono restituire Velletri (7
milioni), Valmontone ( 5
milioni),
Fiuggi
(4,6),
Frascati (4), Subiaco (3),
Artena (1,5), Palestrina (2).
Con i rimborsi congelati, a
dicembre i circa 500 lavoratori della società si sono
ritrovati senza stipendio e
tredicesima, garantiti in
extremis da un intervento
della Regione che ha consentito il ritardato pagamento di un’ecotassa,
dando così ossigeno alle
casse del consorzio per
qualche tempo ancora.
Nel frattempo la governatrice Polverini e il sindaco
Alemanno hanno suggerito,
in tempi diversi, l’acquisto
di Gaia, trovando – seppur
con vari distinguo – incoraggiamenti bipartisan, dal Pd
che per bocca del capogruppo regionale Esterino
Montino, in sintonia con
Filiberto Zaratti di Sel,
pensa a una società pubblica con dentro Acea e Ama,
al consigliere Pdl Donato
Robilotta che ipotizza una
«holding mista». Intanto i
due bandi promossi dal
ministero dello Sviluppo
per vendere il consorzio
sono andati deserti e il
prossimo acquirente dovrà
«accollarsi le pesanti passività accumulate negli anni
nei confronti del Ministero
gabile»: concepiti per raccogliere cdr (combustibile
da rifiuti trattati) dai
comuni
dell’hinterland,
spesso venivano «spenti» –
addirittura un giorno su due
– deviando il trasporto dell’immondizia in discarica e
bruciando – è l’ipotesi dei
parlamentari avvalorata da
inchieste della magistratura – spazzatura non trattata, con pesanti effetti nocivi sull’atmosfera.
Non
bastasse, c’è il caso dei 30
milioni di euro concessi
dalla Cassa Depositi e prestiti nel 2004, per la realizzazione di una seconda
discarica a Colleferro. Un
vero e proprio impianto
fantasma. Lo si legge chiaramente nella relazione firmata dai relatori Candido
De Angelis (senatore Fli) e
Antonio Rugghia (deputato
Pd). «Dalle carte, l’opera
risulta completamente edificata nel 2005, invece a
tutt’oggi è inesistente – è
scritto nel dossier di 76
pagine indirizzato al presidente del Senato Renato
Schifani – e non esiste neppure il progetto esecutivo,
nonostante siano state giustificate spese per circa 30
milioni di euro, tramite esibizione di fatture». Come a
dire: piove sul bagnato.
Roma Sud
8
COLLEFERRO - VALMONTONE
Colleferro, Casilina chiusa
per tre giorni di fila.
Treni bloccati.
Danni ingenti. Salvate dai
vigili del fuoco due persone
COLLEFERRO: Un bagno,
ripetuto due volte, d’acqua per i negozi di Via
Casilina, dove le abbondanti piogge di della settimana scorsa hanno fatto straripare il fiume Sacco, che è
entrato per almeno una
cinquantina di centimetri
dentro i vari negozi posti
sulla strada. Per tre giorni
la Statale casilina è stata
chiusa. Ma cosa ancora più
grave, è che con questa
esondazione, non era mai
accaduto prima, l’acqua è
finita sui binari della stazione delle Ferrovie dello
Stato, bloccando di fatto il
traffico ferroviario con i
viaggiatori che hanno dovuto, per scendere alla stazione di Colleferro, attende
che i Vigili del fuoco, La
Polizia Ferroviaria allestis-
zi pubblici, hanno rafforzato e alzato gli argini,
dove dovrebbero alloggiare
Guardia di Finanza, Vigili
del Fuoco e Vigili Urbani e,
addirittura il mese scorso
è stata inaugurata anche
la più grande farmacia
comunale del Lazio circa
600mq. Per salvaguardare
tali costruzioni
hanno
dovuto alzare il muro di
protezione di tre metri,
quindi è stato facile per
l’acqua che è aumentata a
dismisura invadere la stazione delle FS. Nella nottata alcuni passeggeri, che
dovevano partire con l’ultimo treno delle 23,12 da
Termini, sono partiti con
mezzi su gomma all’una di
notte sono arrivati a
Colleferro alle 2 di notte,
con l’autista del pullman,
Unindustria Lazio “inaugura”
il Parco giochi di Valmontone
come Franco Bernabè (telecom),
Alessandro
Caltagirone
(Vianini
Industria), Flavio Cattaneo
(Terna), Giampaolo Letta
(Medusa
Film),
Mauro
Moretti (Ferrovie dello
stato),
Rocco
Sabelli
(Alitalia), Maurizio Stirpe
(Gruppo industriale Prima),
Attilio Tranquilli (Focalia) e
Giorgio Zappa (finmeccanica). Il Gran Teatro del
Parco Rainbow MagicLand
di Valmontone ha ospitato
proprio
questo
primo
appuntamento alla presenza del presidente nazionale
di Confindustria, Emma
Aurelio Regina
sero in fretta una passerella e poi subire un calvario
per arrivare a Valmontone
prima ed
a Colleferro.
Quindi, danni ingentissimi
alle attività produttive che
si affacciano da sempre sul
Sacco, ma questa volta
l’acqua ha trovato una
nuova strada perché dalla
zona industriale dello Slim
(davanti alla Sap), il fiume
non aveva sbocchi e si è
riversato sulla Casilina creando molte difficoltà alla
viabilità. Ma veniamo a
quanto accaduto nella giornata del giorno16 scorso
nel pomeriggio, quando
intorno alle ore 17 è scattato l’allarme e alle ore 19, si
è dovuta chiudere la strada
Casilina da Via della Pace in
territorio di Valmontone,
fino all’hotel La Noce, per
oltre quattro chilometri,
perché invasa dall’acqua. Il
fatto più grave comunque è
stato che i treni si sono fermati creando il panico. Le
Ferrovie dello Stato, si sono
riservate di denunciare il
Comune di Colleferro, perché dall’altra parte per
costruire una serie di servi-
che non conosceva la zona,
che ha trasportato tutti i
viaggiatori
fino
a
Colleferro, compresi quelli
di Valmontone, che sono
stati costretti a chiamare i
parenti per farsi portare a
casa. La mattina del 17 e
del 18 marzo, tutti i commercianti erano intenti a
lavare i pavimenti ed a cercare di salvare il salvabile.
I vigili del Fuoco, però,
sono dovuti intervenire per
salvare due Suv ferme sotto
il ponte di Via della Pace
perché l’acqua era alta
almeno 80 centimetri e non
sono riusciti a passare.
Immane ed incomiabile è
stato il lavoro dei Vigili del
Fuoco e della Protezione
Civile del posto, sia all’interno della stazione, dove
poi è arrivata tutta la giunta comunale con in testa il
Sindaco Mario Cacciotti e
su tutta la Casilina. Il
Sindaco ha dichiarato che
chiederà lavori di somma
urgenza, al commissario
della valle del Sacco Palma
per cercare di alzare gli
argini del Sacco
25 marzo 2011
Marcegaglia, del sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Gianni Letta che
ha portato i saluti degli
attesi Berlusconi e Romani,
i quali si sono rammaricati
di non poter presenziare
tale incontro tra gli “amici
imprenditori”, per motivi
istituzionali. Roma e il
Lazio al centro di questo
dibattito industriale, a
pochi giorni dalla crisi in
Giappone. Non hanno voluto mancare questo importante incontro il presidente
della Provincia di Roma,
Nicola Zingaretti, il sindaco
di Roma, Gianni Alemanno,
la Regione con l’assessore
ai Trasporti e Mobilità,
Ascolto dell’inno d'Italia
Francesco Lollobrigida, e
con i colleghi Luca Malcotti
e Zappalà, oltre che ai sindaci del territorio a sud di
Roma (da noi visti quelli di
Artena,
Serrone,
Colleferro, Palestrina e
Cave), gli imprenditori da
Roma a Frosinone, come
pure i dirigenti di grandi
industrie del territorio,
come l’Ad di Avio. La location dunque quella messa a
disposizione dall’Alfapark
guidata da Giuseppe Taini,
la società che ha investito
su questo territorio per la
realizzazione del Parco.
600 mila mq di cui 50 mila
di superficie coperta per
quello che diventerà il
Parco divertimenti tra i più
grandi d’Europa al pari di
Disneyland Paris. Un investimento di privati pari 300
milioni di euro che nell’assemblea di ieri è stato plaudito dal tavolo dei relatori
e
del
presidente
di
Unindustria Aurelio Regina.
Un struttura che genererà
2000 posti di lavoro, 1300
all’interno del parco e 700
nell’indotto. Sorgeranno
infatti 28 punti ristoro, di
cui 5 ristoranti. Per fare
questo l’Alfa Park ha stretto nel 2009 un accordo di
partecipazione
con
Inizia da pag. 1
Rainbow, società italiana
leader nel mercato internazionale dell’entertainment
e del licensing, creatrice
delle famose fatine Winx,
presieduta da Igino Straffi.
Nel Lazio, quindi, alle pochi
chilometri da Roma nascerà
il grande parco europeo.
Sono previsti tre milioni di
visitatori l’anno, per cui
tutti pronti per ospitare i
turisti. “Il territorio delle
province
di
Roma
e
Frosinone deve operare una
sterzata per poter essere
pronto a questo grande
appuntamento – ha spiegato appunto Regina -. Da
Frosinone o meglio dalla
Regione, il primo segnale è
arrivato da Paliano, con la
riapertura prossima della
Selva che andrà insieme nei
pacchetti dei tour operator
per il Parco, ma servono
posti letto, sono ancora
troppo pochi rispetto alle
richieste. Un segnale positivo è stato definito dalla
Marcegaglia questa operazione imprenditoriale che
nasce proprio dietro le
nostre case, laddove c’erano campi coltivati. Oggi c’è
un grande mondo di magia,
questo il tema del parco
con adiacente 5.500 posti
auto.
L'ex ministro Urbano, Luigi Abete e Gianni letta
25 marzo 2011
LABICO - SERRONE
Roma Sud
9
Labico, Il parco giochi Aperta a Serrone la sezione
non basta per reggere
Primavera per bambini
tra 24 e 36 mesi
la crisi nel territorio!
LABICO:Venerdì 18 marzo si è
tenuto a Labico l'incontro organizzato dal Partito Democratico
di Labico “Quale lavoro dopo la
crisi?” a cui hanno partecipato
amministratori ed esponenti del
territorio prenestino e della Valle
del Sacco.
L'incontro si è aperto con l'introduzione del Benedetto Paris,
consigliere labicano e membro
della direzione provinciale del
Pd. Paris ha incentrato il suo
intervento sugli effetti sociali ed
economici della crisi sul nostro
territorio, con l'impoverimento
della società e la grave perdita
dei posti di lavoro anche nella
nostra zona, citando le crisi di
ALSTOM e VIDEOCOLOR, crisi
rispetto la quale le uniche opportunità di uscita sono rappresentate dalla novità del Parco di
Valmontone, alla quale però
guarda con preoccupazione trattandosi per lo più di posti precari
e a basso reddito. Proprio su questo Paris ha lanciato un appello a
ripensare il welfare locale, servizi e criteri di accesso considerati
sulle necessità e problematiche
dei lavoratori precari e disoccupati che saranno nel territorio
prenestino.
L’On. Renzo Carella
In particolare Paris si è soffermato sulla crisi dell'industria labicana ANTONELLI INDUSTRIE DOLCIARIE che ha avviato le procedure per la mobilità di 35 addetti
sugli 81. Paris ha chiesto un
impegno concreto di tutte le
parti e dell'Amministrazione
Comunale affinché si eviti la
mobilità e si attivino procedure
alternative in grado di tutelare i
livelli occupazionali e di reddito
degli addetti dell'Antonelli,
denunciando
l'assenza
dell'Amminisatrzione davanti a
questa crisi e ricordando la
mozione consiliare presentata
dal gruppo Cambiare e Vivere
Labico.
Oltre a Paris sono intervenuti
amministratori e esponenti politici di Artena Palestrina e
Colleferro, che hanno rimarcato
l'esigenza di un intervento sulla
crisi e di avviare meccanismi che
facilitino la ripresa per le piccole
e medie imprese, Fioralba
Giordani della CGIL, che ha
rimarcato l'esigenza di interventi
da parte dei comuni anche sui
servizi e sulle tasse e tariffe
comunali e i tagli della Polverini
nel pubblico impiego e negli
Ospedali.
Infine hanno chiuso l'incontro gli
interventi di Silvia Carocci, dei
Giovani Democratici provinciali,
Marco
Guglielmo,
Vice
Segretario del Pd Provincia di
Roma e l'On. Renzo Carella, che
ha denunciato l'illusione dei
posti di lavoro al Parco Giochi di
Valmontone, la loro precarietà
e quindi la loro insufficienza
come risposta nel territorio alla
epsante crisi che stiamo vivendo. Inoltre Carella ha ricordato
la carenza assoluta di infrastrutture di accesso al parco e i grandi dubbi sul tipo di selezione
che verrà effettuata per le
assunzioni, troppo spesso in
questi giorni merce elettorale.
L'incontro è stato chiuso dal
senatore Achille Passoni che ha
denunciato l'immobilismo del
governo sui temi dell'occupazione e della politica industriale,
sul rilancio dell'economia e sul
sostegno ai nuovi disoccupati.
SERRONE: E’ stata aperta oggi a
Serrone, presso Palazzo Fuksas, la
sezione Primavera. Rivolta ai bambini di età compresa tra i 24 mesi e i
36 mesi, ospita i piccoli che non
sono ancora in età di Scuola dell’infanzia. Un servizio particolarmente
richiesto dalle famiglie che viene
attivato grazie alla fattiva collaborazione tra l’assessore alla pubblica
istruzione, Natale Nucheli, e il
Preside della scuola Tommaso
Damizia.
“E’ una cosa a cui tenevamo molto –
spiegano il sindaco Proietto e l’assessore Nucheli – e abbiamo ottenuto dalla Regione Lazio i fondi per
poter avviare fin da subito la prima
sezione di Primavera auspicando,
dal prossimo anno, di poterne avere
un’altra. Da parte del Preside della
scuola abbiamo trovato una collaborazione straordinaria che ci ha consentito di bruciare i tempi e poter
offrire il servizio già da gennaio. Il
Comune, da parte sua, ha messo a
disposizione i locali ha reperito giochi e attrezzature per i bambini”.
Nelle foto il taglio del nastro con il sindaco Proietto e l’assessore Nucheli
Roma Sud
10
BELLEGRA - PIGLIO
Bellegra, l’Assessore Mattei
“La situazione resta grave
ma è sotto controllo”
Bellegra: Non avevamo mai
visto, nella nostra lunga
carriera giornalistica, un
assessore Regionale recarsi
nei posti colpiti dalle alluvioni. In questi giorni, invece, eccolo presente in questi luoghi dove la pioggia ha
provocato danni ingentissimi sui Monti Prenestini,
lasciando isolati paesi, frazioni e soprattutto facendo
saltare anche l’acquedotto
del Simbrivio, tanto che a
Bellegra, come negli altri
posti, ad oggi 19 Marzo,
ancora non è tornata l’acqua ai rubinetti.Il danno
del posto Giuliano Morasca
e dal tecnico comunale
Giampaolo Maglietta, i
quali hanno consegnato a
Mattei una cartina con
tutte le frane segnate in
rosso, anche perché per la
frazioncina di Vado Canale,
circa 300 abitanti che
erano rimasti isolati, il
Sindaco si è assunto la
responsabilità di far aprire
parzialmente la strada. A
conclusione della visita
l’assessore Mattei ci ha
dato alcune spiegazioni:
“E’ una situazione difficile d’affrontare perché ci
Il tecnico Comunale Consegna le carte all’Ass.re Mattei
più grave alle strutture,
comunque, sembra essere
quello del Comune di
Gerano, dove il cimitero si
è inclinato di brutto con le
dovute
preoccupazione
dell’Assessore all’ambiente
della Regione. Oltre che
Bellegra Mattei ha visitato
anche Gerano, Pisoniano,
San Vito e Genazzano. Si è
recato in visita paese per
paese a vedere quanto
accaduto per sincerarsi di
persona dei danni, dopo le
tambureggianti piogge dei
giorni scorsi. A Bellegra è
stato accolto dal sindaco
Mario Sisto Ferrante, dall’assessore all’Ambiente
sono stati moltissimi
smottamenti, ci sono di
conseguenza molte emergenze anche per la sicurezza dei cittadini, oltre
che la viabilità che in
questo territorio è stata
minata alle radici, quindi
dobbiamo fare interventi
immediati. Ho visto i sindaci, tutti pronti e reattivi, ed anche il nostro personale della Protezione
Civile, che ha accompagnato i nostri tecnici dell’ambiente che hanno
fatto i primi rilievi e contiamo
d’intervenire
immediatamente
nei
prossimi giorni per cerca-
re di mettere almeno in
sicurezza le strade principali”. Quindi al momento
ancora non ha un’idea di
quanto poter stanziare per
questa emergenza in tutto
il Lazio? “Capire qual è la
cifra ad oggi da stanziare
è ancora prematuro; le
valutazioni le stanno
facendo la parte tecnica.
Diciamo che certamente
ci vorranno svariati milioni di euro, e almeno un
paio saranno necessari
solo per la sistemazione
delle strade di questo
territorio. E’ evidente che
per fare una valutazione
complessiva ci vorrà qualche giorno, comunque
interverremo in ogni
dove, soprattutto per la
sicurezza dei cittadini. I
tecnici della Protezione
civile della Regione Lazio,
l’area difesa del suolo
della Direzione Ambiente
e il Genio Civile dopo le
prime verifiche sono
intervenuti immediatamente, affrontando le
situazioni più critiche,
per la messa in sicurezza
e il ripristino delle viabilità e delle strutture
attraverso il loro consolidamento. A Bellegra circa
15 famiglie tuttora sono
impossibilitate a raggiungere con i mezzi le proprie abitazioni. A Gerano
si è verificata un’importante frana di diversi
metri che ha invaso l’intera carreggiata, mentre a
San Vito due abitazioni
sono a rischio crollo, già
sgomberate, per le quali
dovremmo
effettuare
anche lì interventi di consolidamento. Da lunedì –
conclude Mattei – avremo
un quadro più completo e
definito sul quale pianificare tutti gli interventi a
sostengo dei comuni e
delle province interessate”.
Giancarlo Flavi
25 marzo 2011
Piglio, giornate Fai
Sabato 26 e Domenica 27
tra i locali aperti
anche la chiesa di San Rocco
PIGLIO: Per la giornata
Fai la chiesa di San Rocco
resterà aperta Sabato 26
e Domenica27 Marzo
2011, dalle ore 10 alle ore
12, a disposizione dei
fedeli per rendere omaggio all’Augusta Regina che
per tanti secoli è stata
venerata
dal
popolo
Maria Assunta. Infatti in
un documento si evince
che “nel 1826 il Preposto
della Collegiata Santa
Maria Assunta in Piglio
espone al Santo Padre che
nella chiesa di San Rocco
si venera una antichissima
Immagine di Maria SS.ma
detta della Valle, tenuta
pigliese.
Nella chiesetta di San
Rocco, situata alle porte
di Piglio, è stata scoperta
il 28 Settembre 2002 la
sacra
effige
della
Madonna della Valle che
per circa due secoli era
stata celata agli occhi dei
visitatori da uno strato di
tinteggiatura a calce.
Questo gioiello fa da paio
con il polittico di scuola
giottesca rinvenuto dal
geom. Giorgio Alessandro
Pacetti nel 1984 raffigurante la Madonna delle
Rose in trono, attorniata
dal Beato Andrea Conti,
da
San
Giovanni
Evangelista,
da
San
Leonardo
e
da
Sant’Antonio Abate che
ugualmente si trova nella
cappellina
incorporata
dalla suggestiva chiesetta. Con queste scoperte,
la chiesa di San Rocco
Madonna della Valle raggiunge una posizione di
primaria importanza nel
patrimonio artistico-culturale del Nord Ciociaria.
Queste scoperte
di
Pacetti sono servite a far
riscrivere la storia di
Piglio negli ultimi secoli
anche in base ai ritrovamenti cartacei rinvenuti
da don Marcello Coretti
nell’archivio Parrocchiale
della Collegiata Santa
in grandissima venerazione non solo dai pigliesi ma
anche dai forestieri che in
devote processioni vi si
portavano nei sabati e
ricevevano grazie dalla
Augusta Regina”. Nello
stesso esposto si legge
ancora che “il Preposto,
desiderando richiamare la
devozione di far celebrare
la Festa con il concorso
del
Popolo
nella
Domenica fra l’ottava
della Natività di Maria
SS.ma, aveva pregato il
Santo Padre Leone XII di
concedere la facoltà di
poter conseguire l’indulgenza plenaria a chi partecipava alle celebrazioni”. La facoltà di fatto fu
concessa per soli sette
atti dal 1826 al 1833. A
conferma di quanto scritto ed ottenuto dal
Preposto, è confermato
dalla CROCE cosiddetta
“PATENTE” posta alla
sinistra dell’ingresso della
chiesa memtre alla parete opposta si intravede il
dipinto di un’aquila che
oltre ad essere lo stemma
del Comune di Piglio è
anche lo stemma delle
famiglie Conti, Cajetani,
Colonna, Borgia, Orsini e
Antiochia questi ultimi
feudatari di Piglio.
BELLEGRA
25 marzo 2011
Bellegra, “turismo
e occupazione
Il parco divertimenti di Valmontone
e le opportunita’ del progetto albergo diffuso”
BELLEGRA: Giovedì 10
marzo,
presso
l’Aula
Consiliare del Comune di
Bellegra, è stato organizzato dalla locale Pro Loco un
incontro-dibattito sul tema
“TURISMO E OCCUPAZIONE:
IL PARCO DIVERTIMENTI DI
VALMONTONE E LE OPPORTUNITA’ DEL PROGETTO
ALBERGO DIFFUSO”, che ha
visto la partecipazione del
dott.
Gabriele
Sancristofaro,
Direttore
Generale della società
“Alfa Park” che gestisce il
Parco Divertimenti in fase
di apertura a Valmontone;
della
dott.ssa
Silvia
Tracchi,
Direttrice
Marketing della stessa
società; della dott.ssa
Ersilia Maffeo, Direttore
dell’Agenzia Regionale del
Turismo; del Sindaco di
Bellegra e Consigliere
Provinciale, Mario Sisto
Ferrante,
e
del
Vicepresidente della Pro
Loco di Bellegra, Flavio
Cera.
Durante il convegno, al
quale ha partecipato un
cospicuo numero di spettatori provenienti da tutto il
territorio, sono stati esposti e analizzati i benefici
che l’apertura del Parco
Divertimenti
“Magic
Rainbows” prevista per il
26 maggio prossimo, può
portare sul territorio della
provincia di Roma e non
solo, sia in termini di ricettività turistica che in incremento occupazionale.
In particolare, il tema
discusso è stato quello
della individuazione di par-
ticolari forme di ricettività
di turisti che possano essere sviluppate nei territori
dei piccoli paesi che si trovano nell’area interessata
dalla imminente apertura
del Parco a Tema di
Valmontone.
Una delle diverse proposte
di accoglienza e pernottamento è quella dell’albergo
diffuso, che consiste nella
possibilità per il turista di
soggiornare all’interno di
un centro storico, in appartamenti privati trasformati
in strutture alberghiere,
dotati di servizi e confort al
pari di un qualsiasi albergo
tradizionale. Si tratta di
vere e proprie strutture
alberghiere dotate di stanze, hall ed ogni confort,
sparpagliati qua e là per i
vicoli dei centri storici,
arricchite dal fascino storico ed artistico dei piccoli
borghi.
Un’opportunità,
quindi, per rilanciare le
vocazioni turistiche dei
comuni di provincia, ma
anche d’investimento per i
proprietari di immobili che
potrebbero rivelarsi nuovi
albergatori.
Il progetto di Albergo
Diffuso a Bellegra che è
emerso dal dibattito prevede innanzitutto una verifica
della disponibilità di case,
appartamenti, locali situati
principalmente nel Centro
Storico che i proprietari
intendono adibire ad uso
alberghiero, con una coordinazione tra costoro e la
Pro Loco che fungerà da
nucleo
centrale
dell’Albergo Diffuso, come
“reception” e punto informazioni per coloro che
vogliono soggiornare nel
nostro paese. Il ruolo della
Pro Loco sarà quindi quello
di promuovere e pubblicizzare questa forma di ospitalità, accogliere le richieste di alloggio da parte di
turisti e visitatori e smistare i vari “clienti” sui diversi alloggi facenti parte
dell’Albergo Diffuso, garantendo loro tutti i servizi
alberghieri, dal ristorante
alla colazione eventualmente servita anche in
camera; e quindi alloggio,
vitto e servizi accessori. La
prospettiva è quella di
coinvolgere le attività produttive di Bellegra, con una
diversificazione dei servizi
da dare a chi vuole soggiornare nell’Albergo Diffuso.
Per il servizio colazione
saranno concordate modalità e procedure con i Bar
del paese, cosi come per il
pranzo e la cena degli ospiti si possono stabilire dei
menù turistici con i ristoratori di Bellegra; allo stesso
modo per quanto riguarda
le pulizie degli alloggi e il
lavaggio della biancheria, il
servizio può essere garantito da cooperative o aziende
specifiche già operanti sul
territorio.
In tal modo, il progetto di
Albergo Diffuso si concretizza come un modello di
ospitalità pratico ed originale ed al tempo stesso
professionale. Inoltre coinvolgendo cittadini privati e
attività commerciali di
Bellegra può risultare un
incentivo importante per
l’economia locale, oltre a
un modello di sviluppo turistico del territorio.
Le difficoltà ed i vincoli per
la trasformazione di appartamenti situati nei centri
storici a “strutture” alberghiere non sono pochi, ed
in attesa che la Regione
Lazio emani normative più
snelle ed elastiche, come
ha riferito la direttrice
dell’Agenzia Regionale del
Turismo, Ersilia Maffeo,
può essere utile iniziare a
dare risposte immediate
alle richieste di ricettività,
utilizzando la forma del
Bed & Breackfast. A tal proposito la Pro Loco di
Bellegra ha intenzione di
fornire assistenza a quanti
intendono intraprendere
questa possibilità che, con
la prossima apertura del
“Rainbow MagicLand” di
Valmontone, può garantire
accoglienza a tutti quei
visitatori e turisti in cerca
di luoghi dove pernottare
con semplicità ed in economia.
Roma Sud
11
Bellegra, apertura
del sito geologico
“le grotte dell’arco”
BELLEGRA: La città di
Bellegra possiede un patrimonio naturale di particolare importanza: Le Grotte
dell’Arco, che si trovano
nell’area di depressione
carsica, denominata valle
del Pantano dove, fino all’
inizio del 900’, esisteva un
lago, prosciugato nel 1911
per utilizzazione agricola.
Da questo piccolo bacino e
da un suo emissario sotterraneo si è originato un fenomeno di carsismo naturale
appunto
“le
Grotte
dell’Arco”, lunghe quasi
1.000 m.
Esse sono le uniche grotte
che si trovano nella provincia di Roma e, per il loro
sviluppo in lunghezza e per
l’ampiezza di alcune sue
grandi sale, rappresentano
una delle più importanti
manifestazioni carsiche ipogee presenti nella Regione
Lazio.
Sono denominate “Grotte
dell’Arco” perché ad una
trentina di metri più a valle
della sua entrata, si trova
un arco naturale di pietra.
Lo sviluppo morfologico di
questo
“gioiello”
che
Bellegra possiede è caratterizzato da una galleria di
940 mt di lunghezza, percorsa per gran parte dal
deflusso idrico di una sorgente carsica emergente
nella parte terminale interna della cavità, alimentata
internamente verso monte
da un sistema carsico secondario di reti di condotte
principali e di fessurazioni
minori secondarie.
Il tratto visitabile con una
agevole passerella è lungo
circa 350 metri, i tratti successivi sono visitabili con
l’uso di attrezzatura idonea
(elmetto, stivali, guanti),
mentre il tratto terminale
è consigliato solo a speleologi esperti.
Le Grotte dell’Arco sono ricche di stalattiti, stalagmiti,
inghiottitoi e camere per
l’osservazione della fauna
di grotta in particolare chirotteri, anfibi e ancora
micro e mesofauna tipica di
tale strutture. Nella Grotta
inoltre è presente una colonia di pipistrelli che sono
sotto protezione della
Regione Lazio per la particolarità della specie.
DOMENICA 10 APRILE 2011,
la Pro Loco di Bellegra orga-
nizzerà l’inaugurazione dell’apertura delle Grotte
dell’Arco, con la presenza
di esperti speleologi e di
autorità regionali.
Dalla mattina sarà possibile
effettuare visite guidate
all’interno delle Grotte e
nell’area circostante, ricca
di torrenti naturali e vegetazione incontaminata.
La Pro Loco di Bellegra, con
una convenzione stipulata
con il Comune di Bellegra, è
diventata l’ente gestore di
questo importante sito, che
intende valorizzare e promuovere in maniera seria e
professionale a livello turistico.
Sono stati già avviati rapporti di collaborazione con
la società che gestisce il
Parco Divertimenti di imminente
apertura
a
Valmontone, per creare
pacchetti turistici e sconti
per l’ingresso al Parco a
Tema
e
alle
Grotte
dell’Arco.
E’ stata avviata una ristrutturazione e manutenzione
di tutta l’area delle Grotte,
con il ripristino della
biglietteria e dei servizi
igienici, la ripulitura e deforestazione, il potenziamento dell’illuminazione all’interno delle Grotte e l’installazione di cartelli e pannelli
segnaletici.
Sono inoltre in corso le attività di formazione per le
guide turistiche che accompagneranno i visitatori
durante l’apertura, che si
prevede in maniera continuativa tutti i sabato e
domenica da aprile ad ottobre.
L’impegno e lo sforzo economico che la Pro Loco di
Bellegra sta affrontando per
rilanciare seriamente quel
gioiello troppe volte dimenticato che sono le Grotte
dell’Arco è importante e
faticoso, ma il riscontro che
si prevede, sia a livello turistico che per l’economia
locale, può essere un fattore determinante per la crescita e lo sviluppo di
Bellegra.
Per tutte le informazioni
sulle date e gli orari di apertura si possono trovare sul
sito internet del comune di
Bellegra: www.comune.bellegra.roma.it oppure contattando la Pro Loco:
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Roma Sud
12
PALIANO
25 marzo 2011
Paliano, Carol Wojtyla mai visto prima in foto.
Interessante mostra nel chiostro dei Cappuccini
PALIANO:
Interessante
mostra fotografica su Carol
Wojtyla è in esposizione al
chiostro dei Cappuccini di
Via San Francesco d’Assisi.
Una mostra a carattere
internazionale, che lascia
con il fiato sospeso perché
c’è veramente da vedere “
Non abbiate paura della
giovinezza”!. Infatti, sono
in mostra bellissime foto
Paliano, corso
della CRI
per imparare
l’uso del
defibrillatore
semiautomatico
PALIANO: I ragazzi della
Croce Rossa di Paliano e
alcuni di Genazzano hanno
partecipato, insieme a sei
della Polizia Locale ad un
corso per “Utilizzo dei
defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero”, presso l’ex cinema
Esperia. L’Avis del posto,
invece, il giorno 20 dalle
ore 8,30 alle ore 10,30 raccoglierà sangue presso la
sede comunale della sezione
“Ugo Fioramonti” ( vicino la
scuola media). Tornando al
corso, in totale sono stati
ben 25, coloro che hanno
partecipato, di cui tre i
volontari dalla vicina sede
di Genazzano. Direttore del
Corso è stato il dott. Stefano
Salvinelli
referente
Regionale C.R.I per il progetto DLSD. Quello fatto a
Paliano è un progetto formativo per la rianimazione cardio polmonare e la defibrillazione precoce al fine di far
acquisire ai partecipanti le
conoscenze e le capacità
operative relative alla rianimazione
cardipolmonare
mediante l’applicazione del
Basic Life Support e della
defribillazione precoce. Il
Corso è stato voluto dal
comitato locale della Croce
Rossa Italiana presieduta da
Giuseppe Piacentini. Alla
fine del corso a tutti è stato
consegnato un attestato di
frequenza. Il corso si è concluso alle ore 18.
del giovanissimo sacerdote
in mezzo alle meraviglie
della natura, mentre scala
le montagne, passeggia, fa
canoa o sci, foto scattate
da amici e studenti durante
le gite eseguite negli anni
1952-54… Un Wojtyla che
non era mai stato visto. La
mostra rimarrà aperta, fino
al 10 Aprile, poi proseguirà
a Chicago ed a New York.
Più che le parole, però vi
mostriamo una serie di
immagini davvero molto
accattivanti.
Paliano,città in ginocchio per la pioggia
Evacuazioni, provinciale per Anagni chiusa, frane,
smottamenti e interventi dei Vigili del fuoco di Fiuggi
PALIANO: La città di
Paliano è
praticamente
messa in ginocchio a causa
delle consistenti piogge che
per tre giorni hanno provocato micro e macro smottamenti del terreno verificatisi su varie zone del territorio comunale. I Vigili
del Fuoco per rilevare le
frane, hanno dovuto far
decollare l’elicottero da
Ciampino, per individuare
dall’alto le più pericolose,
poi dopo aver sorvolato la
città, si è deciso di intervenire. L’acqua, caduta ininterrottamente da martedì
14 scorso, ha causato
numerosi disagi per risolvere i quali è stata attivata
una unità di intervento che
ha visto
impegnato in
prima persona il Vice
Sindaco con delega ai
Lavori
Pubblici
e
Protezione
Civile,
Tommaso Cenciarelli, ed è
composta dal personale del
Comune e di ditte private
incaricate dallo stesso,
dagli agenti della Polizia
Locale e dei Carabinieri
della locale stazione con
l’impiego anche di mezzi e
personale dei Vigili del
Fuoco. Dopo i numerosi episodi di frane e smottamenti
che si sono registrati in
diversi punti del vasto territorio comunale tra marte-
dì e mercoledì, tanto da
rendere necessaria persino
l’evacuazione di due persone in località San Procolo e
di due nuclei familiari a
Piano dei Colli. La strada
provinciale per Anagni via
Mole è stata chiusa al traffico per oltre 12 ore il 17
scorso il perdurare delle
precipitazioni ha provocato
nuovi ed ingenti danni. Le
situazioni più critiche a Le
Capore dove la strada è franata ed è stata chiusa dalla
Polizia Locale per questioni
di sicurezza. Impossibile
anche raggiungere la località Passa Lupo; in via Via
Mola Casale 5 è rimasto in
bilico un garage, frane
però si sono verificate
soprattutto nelle aree di
campagna, ma anche a
ridosso del centro storico,
mentre a Fontana del
Diavolo il livello della sede
stradale si è abbassato di
quasi 1 metro inghiottita
per circa un centinaio di
metri, da una lunga voragine. A Santa Rosa, una frana
ha schiacciato una cinquecento
rendendola
un
ammasso di rottami. “Si sta
cercando di intervenire
nelle situazioni di maggiore
disagio – dichiara il Vice
Sindaco Cenciarelli – eseguendo alla lettera il Piano
comunale di Protezione
Civile. Si sta dando priorità
alle situazioni di emergenza, intanto abbiamo già
provveduto ad inoltrare
richiesta al Genio Civile per
la frana a Le Capore”.
Sugli accadimenti interviene
anche
l’Assessore
all’Industria
Remo
Tarquilli: “Ringrazio il
Consorzio di Bonifica Sud di
Anagni che nei mesi scorsi
ha preventivamente eseguito adeguate operazione di
pulitura dei canali nelle
aree industriali di Amasona
evitando, in tal modo,
eventuali inondazioni ed
inconvenienti legati al mal-
Via Mola Casale
tempo all’interno dell’area. In Totale tra micro a
macro frane ce ne sarebbero state una cinquantina .
Questa volta il tempo ha
fatto veramente danno. “A
Paliano tante frane- afferma Domenico Alfieri della
minoranzaUniti per
Paliano- zona: Mole, Via
Le Capore, Santa Rosa, evacuati nella sera di ieri alcuni cittadini del Piano dei
Colli, frane in zona Abbaisi,
San Procolo e Fontana del
Diavolo. Mi viene da pensare: forse a Paliano c’è un
problema ideologico?
X COMUNITÀ MONTANA
25 marzo 2011
13
COMUNITÀ MONTANA DELL’ANIENE
Roma Sud
Loc. Madonna della Pace - P.zza 15 Martiri - Agosta (Rm)
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Il Comune di Saracinesco INFORMA
Cari Cittadini,
sono lieto di informarvi che
attraverso
Pae(si)saggi,
progetto promosso dalla
Provincia di Roma con
l’obiettivo di sperimentare
un modello integrato di
qualità, a Saracinesco stiamo lavorando per creare le
premesse per uno sviluppo
turistico del nostro Paese
che sia anche uno sviluppo
socio-economico per i
nostri cittadini: un turismo
che si basi sulle nostre tradizioni, le nostre risorse
naturali, la nostra cultura,
il nostro centro storico, la
promozione dei prodotti
tipici, la valorizzazione e la
ripresa di attività marginali.
Il tema è quello dell’albergo diffuso, ossia una ricettività semplice, innovativa,
“diffusa”
nel
Centro
Storico, utilizzando le abi-
tazioni già esistenti e che
in gran parte dell’anno
sono chiuse.
In tal modo si recupererà il
Centro Storico, anzi lo si
valorizzerà, offrendo anche
ai proprietari di tali case
una opportunità di guadagno.
Si tratta dunque di offrire
al viaggiatore una forma di
accoglienza che gli garantisca un’esperienza unica,
basata sulla tipicità del
luogo e della gente che lo
abita.
Inoltre, l’albergo diffuso è
anche un modello di sviluppo turistico territoriale, e
proprio per questo può
essere utile considerarlo
come un esempio, una
modalità di sviluppo locale
sostenibile in grado di
avviare altre economie
locali e capace di salvaguardare l’identità del
luogo.
Le risorse che caratterizzano Saracinesco bisogna
valorizzarle
attraverso
l’impegno di chi non vuole
cancellare la storia di un
Paese, ma a partire da
quello che c’è mettere in
moto nuove opportunità.
Per approfondire questo
tema e ricevere tutte le
informazioni, invito i cittadini interessati a rivolgersi
presso il Comune di
Saracinesca.
Grazie a tutti.
Cordialmente
Il Sindaco Marco Orsola
Veduta di Saracinesco
CONSORZIO
Enti
Pubblici
Gestione Associata Servizi Locali
Via Prenestina Nuova, 291 - PALESTRINA
Tel. 06/953.56.05 06/957.33.34
Roma Sud
14
IX COMUNITÀ MONTANA
COMUNITÀ MONTANA
25 marzo 2011
DEI MONTI SABINI TIBURTINI CORNICOLANI PRENESTINI
ENTE PUBBLICO LOCALE - ZONA IX - REGIONE LAZIO – PROVINCIA DI ROMA
Via Acquaregna, 90 – 00019 Tivoli (Rm) - C.F. 86000680586 – C.C.P. 55302004
Tel. 0774 31.47.12-13 – Fax 0774 33.09.15 - E-mail:[email protected] - www.comunitamontanativoli.org
Il Presidente della IX
Comunità Montana del Lazio
Luigino Testi informa che:
Attualmente i servizi svolti
dall’Ente per i propri comuni
sono:
Manutenzione della viabiltà
rurale con la pala meccanica
di sua proprietà.
Manutenzione della pubblica
illuminazione con il proprio
cestello elevatore.
Canile intercomunale.
Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti delle aziende agricole.
I lavori eseguti ultimamente
sono:
Realizzazione di un ponte
sulla strada Monteflavio fontanili che permette il collegamento tra due Comuni della
IX Comunità montana, con
automezzi.
Realizzazione della strada
Poli-Castel San Pietro Romano
che permetete il collegamento tra il Comune di Poli e il
Comune di Castel San Pietro
Romano.
Sistemazione della strada
Casape-Guadagnolo per il collegamento tra l’area prenestina bassa ( Poli-Casape e San
Gregorio da Sassola) e l’area
prenestina alta ( Capranica
Rocca di Cave- Castel San
Pietro Romano
Realizzazione della sede
dell’Ente in via Tiburtina, 2 a
Tivoli (Rm
Inoltre nel mese di Ottobre
verranno consegnate agli agricoltori circa 10.000 piante di
olivo
“L’Ente montano nonostante
le esigue risorse economiche
è sempre impegnato a dare
delle risposte serie e concrete agli abitanti del suo territorio, per questo motivo sono
convinto che deve essere
messo nelle condizioni di operare al meglio, di essere valorizzato e non abbandonato a
se stesso.
Se ad oggi molti comuni
hanno avuto la possibilità di
concretizzare importanti progetti è stato anche grazie alla
Comunità montana, che ad
oggi, considero l’unico vero
consesso democratico dove i
rappresentanti delle amministrazioni comunali
(che
appartengono alla C.M.),
hanno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi per studiare insieme le ricette giuste per affrontare al meglio
le problematiche che investono i loro Comuni”, queste le
parole
espresse
dal
Presidente della Comunità
Montana Luigino Testi.
Scrivo, quando
leggerete forse sarà migliore……
Calamità Naturale San Vito Romano e territori
La situazione è precipitata e precipita sempre più, difficile arrivare a San Vito
Romano, sabato 19 sgomberate altre abitazioni.
- scuole chiuse con Il presidente Zingaretti si fragile già iniziata è che è
Ordinanza Sindacale fino è reso immediatamente l’unica strada affinché
a tutto lunedì;
conto della gravissima episodi simili non avven- Provinciale San Vito situazione in atto ed ha gano più, abbiamo bisogno
Bellegra chiusa per frane assicurato
interventi che le persone che hanno
in più punti e abitazioni immediati e la richiesta perso le abitazioni vengaisolate;
dello Stato di Calamità no aiutate.
- Provinciale Empolitana Naturale.
Siamo in attesa anche di
chiusa all’interno di San Sabato in giornata è arri- una convocazione urgente
Vito Romano per smotta- vato a San Vito Romano da parte del Prefetto
mento grave;
anche l’Ass.re Regionale Pecoraro vista la situazio- Provinciale San Vito all’Ambiente
Mattei, ne grave anche per quanto
Ponte Orsini chiusa per domenica 20 era da noi riguarda la sicurezza, così
frane;
TGR con il giornalista come fece i Prefetto
- Sorgente del fiume Lazzaro Pappagallo.
Mosca.
Sacco devastata;
Come Sindaco e come nel Il Presidente Zingaretti è
- gravissimi danni alla 2008, stiamo rivivendo arrivato immediatamente
viabilità rurale con isola- difficoltà immense e, come nel 2008, l’Ass.re
mento di abitazioni;
come nel 2008 è arrivato alla
viabilità
Marco
- 12 famiglie evacuate uno sprazzo di luce quan- Vincenzi è sul territorio
per danni strutturali alle do il Presidente Zingaretti dal 17 giorno della ricorloro abitazioni molti cit- è arrivato da noi, in mezzo renza dell’Unità d’Italia,
tadini alloggiate
prov- alle famiglie in difficoltà abbiamo
lavorato
di
visoriamente in alberghi. che hanno perso la casa notte, così come nel 2008,
- il depuratore comunale e….. la Provincia ha un
grande
esempio
rischia di essere sommer- cominciato immediata- Istituzionale. Gli altri
so da una grandissima mente il suo lavoro, altro comincino a fare la stessa
frana.
che
togliere
le cosa, per chi amministra
La situazione è tornata Province….. .
non esistono soste, esiste
grave dopo il 2008 anche La presenza delle istitu- la dedizione al proprio
se in punti diversi e con zioni è la speranza che ce compito.
situazioni diverse.
la possiamo fare.
Amedeo Rossi
Già presi i contatti con il Sono convinto che il
sindaco di San Vito R.
COTRAL,
Regione
e Presidente della Regione
Provincia, per garantire ai Renata Polverini, dichiapendolari di arrivare al rerà immediatamente lo
lavoro ed ai ragazzi di Stato di Calamità Naturale
arrivare a scuola, si preve- e che anche il Governo
dono disagi gravi per molti sarà presente, anche se a
mesi.
tutt’oggi martedì 22, non
Immediati gli interventi abbiamo notizie in merito
della
Provincia,
il e ciò mette in enorme
Presidente Zingaretti è apprensione visto che
arrivato sul posto venerdì anche i tecnici della
18 marzo nella mattina Difesa del Suolo si sono
insieme all’ass.re Marco spaventati
lunedì
21
Vincenzi che nei giorni pomeriggio quando hanno
antecedenti ha vissuto con visto cosa era accaduto.
i Sindaci le difficoltà in Abbiamo bisogno di sostediretta e di notte e gno e aiuti, occorre contiall’Ass.re alla Prot. Civile nuare in quell’opera di
Ezio Palazzi con cui si è risanamento idrogeologico
stati sempre in contatto.
e di tutele di un territorio
Da noi in
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il Pane del
Canaccio
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TEMPO LIBERO - ANNUNCI
25 marzo 2011
“Vuoi diventare più forte?
mangia spinaci”
IL PARERE LEGALE
dell’Avv. Anna Lisa Leoni
Uno studio scientifico svedese, conferma quello che generazioni di bambini hanno imparato guardando in TV
cartoni animati di braccio di Ferro:
mangiare spinaci fa diventare più
forti, perché questa verdura potenzia l’azione dei muscoli. Gli esperti di Stoccolma,
hanno studiato un gruppo di giovani atleti misurando la
quantità di ossigeno consumata durante una seduta di
allenamento. Quindi hanno somministrato loro per tre
giorni una porzione da trecento grammi di spinaci e
hanno, poi, misurato di nuovo l’ossigeno consumato.
Hanno così scoperto che mangiare spinaci migliora il
funzionamento dei muscoli: infatti gli atleti avevano
avuto bisogno di meno ossigeno per allenarsi rispetto al
solito, segno di una maggiore efficienza delle cellule
muscolari. Questo – secondo gli esperti – accade perché
gli spinaci sono ricchi di una sostanza, il nitrato, che
migliora, il funzionamento dei mitocondri, ovvero, le “
CENTRALI ENERGETICHE”, della cellule.
IL MERCATINO DI “ROMASUD”
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ROMA Sud
PERIODICO DI: AMBIENTE
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- SPORT 2003 Redazione: Viale Pio XII, 98 - Cave
Tel.06.95.81.258 Fax 06.95.00.03.17 - E-mail: [email protected]
CULTURA E SOCIETÀ POLITICA
FONDATO NEL
Direttore responsabile
Giancarlo Flavi
Collaboratori:
Emanuele Proietti, Claudio Celletti, Vasco Massimiliano, Alessandro
Bangrazi, Marco Foschi, Dario Ronzani, Eleonora Minna, Enrica Milana,
Letizia de Persio
Associazione Culturale ”Lupo Alberto” San Vito,
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non vengono restituiti.
Nato a Venezia nel 1480
e morto a Loreto nel
1556,è stato un pittore
italiano. Fu tra i principali
esponenti
del
Rinascimento veneziano
del
primo
Cinquecento,sebbene la
sua indole originale e
anticonformista
lo
portò presto a una sorta
emarginazione dal contesto lagunare,dominato da Tiziano. Si spostò
quindi in città piuttosto
periferiche
come
Bergamo e le Marche.
La sua vicenda umana
fu segnata da cocenti
insuccessi e amare
delusioni,in parte colmati dalla valutazione
positiva della critica
moderna,che
fanno
della sua figura un soggetto sofferto,introverso e di grande modernità. Viene spesso definito spirito romantico per
l’estrema sensibilità e
inquietudine caratteriale,nonché per la sua
vita errabonda. Non si
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Dove trovare Roma Sud
IL PUNTO... di Emanuele Proietti
Direttore Editoriale
Isabella Vasco
Roma Sud
INCIDENTI STRADALI
e
LOCAZIONI
D.: Recentemente sono rimasto coinvolto in un incidente stradale. Io sono rimasto illeso ma la mia autovettura ha riportato notevoli danni. Se non è stato
firmato il modulo cid ma io ritengo di avere ragione,
a chi devo inoltrare la richiesta di risarcimento?
R.: Se l’incidente ha visto coinvolti solo due veicoli a
motore, identificati ed assicurati per la responsabilità
civile obbligatoria, la richiesta di risarcimento per i
danni materiali riportati dalla sua autovettura va inoltrata, in virtù del procedimento di risarcimento diretto,
direttamente alla sua Compagnia assicurativa, così come
previsto dall’art. 149 del d.lvo 209/2005. Nella richiesta
dovrà indicare il suo codice fiscale, i nomi degli assicurati, le targhe dei veicoli, la denominazione delle rispettive imprese assicurative, la descrizione delle circostanze e delle modalità del sinistro, il luogo, i giorni e le ore
in cui il mezzo danneggiato è disponibile per la perizia
diretta ad accertare l’entità dei danni, nonché l’eventuale intervento degli organi di polizia o la presenza di
eventuali testimoni. La sua Impresa di assicurazione sarà
tenuta a formularle un’offerta risarcitoria ovvero a
comunicarle i motivi per cui non ritiene di fare un’offerta entro il termine di 60 giorni dalla ricezione della
richiesta. Se le viene comunicata un’offerta, il pagamento dovrà essere effettuato nei successivi 15 giorni.
D.: Vivo in un appartamento con regolare contratto
di locazione e sono giorni che non posso utilizzare
l’impianto di riscaldamento a seguito della rottura
della caldaia, che, secondo il tecnico, deve essere
sostituita. Le relative spese sono a mio carico?
R.: No, le spese per la sostituzione della caldaia sono a
carico del locatore-proprietario. L’art. 1575 del codice
civile infatti prevede che il locatore deve mantenere
l’immobile locato in stato da servire all’uso convenuto e
il successivo art. 1576 specifica che, durante la locazione, il locatore deve eseguire tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che
sono a carico del conduttore. Pur non sussistendo una
chiara previsione di legge, la giurisprudenza, di legittimità e di merito, ritiene pacificamente che le riparazioni relative agli impianti interni alla struttura del fabbricato (termico, idrico, elettrico), come dunque è nel suo
caso, siano riparazioni c.d. straordinarie le cui spese
sono dunque a carico del proprietario dell’immobile,
purché dipendano da caso fortuito o vetustà e non da un
uso anormale della cosa addebitabile a colpa del conduttore.
Arte & Cultura
LORENZO LOTTO Di Letizia de Persio
hanno notizie precise in
merito agli anni della
sua formazione, che,
sulla base dello stile
delle opere giovanili, si
ritiene abbia avuto
luogo a Venezia, probabilmente nella bottega
dei Vivarini, anche se
frequenti, nella sua
opera,
appaiono
i
rimandi alla pittura di
Giovanni Bellini. E’
testimoniata la sua presenza a Treviso a partire dal 1503, dove probabilmente era attivo
già da qualche anno; vi
rimase comunque fino
al 1506, e, anche in
virtù dell'appoggio del
vescovo
locale,
Bernardo de' Rossi,
lavorò intensamente ed
esplorò molte delle
tematiche che diverranno tipiche del suo
repertorio futuro, dal
ritratto alla pala d'altare, dalle allegorie alle
immagini devozionali.
Nel 1506 la commissione di un polittico per la
chiesa di San Domenico
a Recanati lo indusse a
trasferirsi nelle Marche.
Due anni dopo, nel
1508, fu impegnato, a
Roma, nella decorazione dei nuovi appartamenti
papali
in
Vaticano, ma papa
Giulio II non ne rimase
soddisfatto: così, intorno al 1510, fece ritorno
a Recanati. Nel 1513 gli
venne affidata l'esecuzione di una grande
pala per la chiesa di
Santo
Stefano
in
Bergamo (ora in San
Bartolomeo), la prima
di una significativa serie
di opere realizzate
nella stessa città, riusciti esempi della sua
spiccata inclinazione
per la ritrattistica e le
tematiche
religiose.
Seguono anni di ulteriori spostamenti nell'Italia
centrale, noti solo in
parte e assai poco documentati. Molto più
documentata la sua vita
dei decenni successivi,
poiché, a partire dal
1540, egli redasse il
cosiddetto "Libro di
spese diverse",fortunatamente pervenutoci,in
cui diede conto degli
eventi relativi alla sua
professione e alla vita
privata. Da esso si
deducono i rapporti di
amicizia,con il Serio e il
Sansovino,di
questo
periodo, ma anche le
difficoltà economiche e
professionali
e
gli
aspetti più piccoli della
vita
quotidiana.
Nonostante le indubbie
capacità
artistiche,
Lotto scontò duramente
la sua posizione autonoma e indipendente nel
panorama artistico del
tempo: il successo economico
non
gli
arrise:nel 1550,per guadagnare,fu costretto ad
allestire una vendita
all'asta di 46 dipinti,e
negli ultimi anni della
sua vita fu costretto a
vendere i suoi oggetti e
poi a entrare come
oblato nella comunità
religiosa della Santa
Casa di Loreto. La
mostra prenderà in considerazione tutta la
vicenda pittorica ed esistenziale di Lorenzo
Lotto,racchiusa entro il
triangolo
Treviso,
Bergamo e alcune cittadine delle Marche,evidenziando ed esaltando
la poetica di un artista
che,nato
nel
Quattrocento,è riuscito,in modo del tutto
originale e autonomo,a
conciliare gli elementi
tradizionali della grande pittura della sua
epoca con elementi che
già anticipano l'età
barocca.
INFORMAZIONI
LORENZO LOTTO
Scuderie del Quirinale
Via 24 maggio
dal 2 marzo
al 12 giugno
biglietto intero
10euro;
dom.-gio. 10-20 ven.sab. 10-22:30
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