All`assalto del “tutto fuori”
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All`assalto del “tutto fuori”
18 AZIENDE/TERRITORIO 9-22 agosto 2005 Esternalizzazioni sempre più avanzate per le aziende sanitarie in cerca di risparmi All’assalto del “tutto fuori” I rischi: risposte inadeguate e la perdita del filo diretto cliente-fornitore rie - con gli affari legali - che la Regione utsourcing è bello. Il “tutto fuoutsourcing o insourcing? Nel privato già da tra “cliente” interno e “fornitore”. Friuli sottrae alle aziende sanitarie per ri”, per le attività no-core, semqualche anno è in atto una revisione critica La terziarizzazione effettuata dal concentratoaffidarle a un «Centro Servizi Condivisi», bra essere per il medio periodo sull’affidamento esterno tout-court di attività re di domanda può indurre una ulteriore intermeconsorzio obbligatorio istituito con delibeuna comune strategia delle Regioni in maaziendali. Terziarizzare significa perdere progres- diazione tra domanda e offerta, determinando ra di Giunta n. 2932/2004. teria di razionalizzazione gestionale delle sivamente know-how diretto e quindi capacità di una risposta finale al bisogno inadeguata. Per conUna previsione fotocopia di attribuzioaziende sanitarie. controllo, oltre che determinare l’intromissione tro, il semplice affidamento di attività aziendali a ni è quella prevista per l’analogo consorIn principio fu l’esternalizzazione dei di terzi nella gestione aziendale. Un rischio da nuovi soggetti creati ad hoc può risolversi in una zio istituito dalla Regione Umbria. La Reservizi generali (pulizia, lavanderia, ristoraevitare nelle attività strategiche. riduttiva “moltiplicazione istituzionale” che non gione Veneto - si legge nel programma di zione ecc.) attuata massicciamente da parRispetto alle tendenze in atto in Sanità, già il coglie le opportunità di mercato. Il rischio del governo per l’VIII legislatura - in Sanità te delle aziende sanitarie negli anni ’90. Il primo passaggio, quello relativo alla concentrazio- carrozzone pubblico è dietro l’angolo. promuove economie di scala mediante “la” ufficiale all’outsourcing viene dalla ne dell’attività presso un ente terzo (anche se «implementazione di modelli di Area valinea guida del ministero della Sanità n. M.B. pubblico) porta alla perdita del rapporto diretto sta nel governo di alcune aree, quali le 2/96, “summa” operativa per il processo funzioni amministrative, l’amministraziodi aziendalizzazione del sistema. Le funne del personale e gli acquisti, nonché zioni strumentali e di supporto, essendo però, “proiettati”). Al momento, si regi- gi il modello avocativo viene tendenzial- l’outsourcing, ricorrendo a erogatori ester«per loro natura generiche in quanto comu- realizzati con i soldi della salute. La Finanziaria 2002 apre la possibilità stra una significativa ripresa dell’attività mente soppiantato dai primi due (più par- ni, per l’acquisizione di attività e di servini a più realtà organizzative, possono essere assicurate con maggiore efficienza e di outsourcing a tutta la pubblica ammini- negoziale della centrale acquisti, così co- tecipativi) e la dimensione ottimale del- zi, quando conviene». Metabolizzate le secondo livelli di qualità più elevati facen- strazione, con le condizioni che ciò risulti me previsto dalla legge n. 191/2004. Il l’aggregazione della domanda - cioè “in concentrazioni all’acquisto, sin dal 2003 do ricorso a organizzazioni professionali economicamente conveniente, sulla base che complica lo scenario, dato che l’attivi- equilibrio” tra massa critica, tutela della la Regione Emilia Romagna invitava le specializzate presenti sul mercato», recita di un’adeguata analisi di “make or buy”, e tà Consip si “sovrappone” a quella delle concorrenza e mantenimento in gioco del- aziende sanitarie - aggregate in macrola direttiva. Cosa esternalizzare? Di tutto e che l’affidamento avvenga con gara pub- Regioni e delle loro aggregazioni. Il pano- le Pmi, è considerata quella di macro-zo- aree territoriali - a valutare la fattibilità di più: gestione degli acquisti, del patrimo- blica. Esternalizzati quasi totalmente i ser- rama regionale si presenta variegato e non na infra-regionale (Area vasta). Tenendo dell’unificazione della gestione del trattanio immobiliare e tecnologico, dei sistemi vizi generali, gli anni 2000 sono sin qui sempre la concentrazione della domanda conto che, per dimensioni di domanda, mento economico del personale e delle informativi, del reclutamento del persona- caratterizzati in Sanità dalla concentrazio- coincide con la “esternalizzazione” della alcune Aree vaste superano intere regioni. procedure concorsuali. Pressati dalla necessità di far quadrare Il vero elemento di novità delle più le, delle biblioteche, fino alla gestione in ne della domanda e dall’outsourcing delle stessa a strutture terze. Nella formula delcomune tra più aziende di tutto il servizio attività di procurement. Un cantiere sem- la tradizionale unione di acquisto tra azien- recenti regolamentazioni regionali è dato i conti del bilancio sanitario mettendo in campo tutte le possibili pre aperto, che prevede de sanitarie (Piemonte, Lombardia, Emi- però dall’allargamento amministrativo e senza razionalizzazioni geanche un attore naziona- lia,Veneto, Bolzano), promosse o imposte del paniere delle esterescludere l’outsourcing stionali, i Governatori le (la Consip). Allo sta- dalle Regioni, vi è semplicemente un mec- nalizzazioni. Non più di servizi sanitari quali all’unisono riscoprono farmacie, laboratori etc. Linee guida anche to, dopo partenze “al canismo di delega per le procedure a una solo acquisti unificati Amministrazione la linea guida ministebuio”, navigazione “a di esse che funge da capofila. Diverso è il e, in prospettiva, logistiL’istruzione ministeriale del 1996, e la reinvista”, ripensamenti e caso delle formule consortili (Toscana, ca centralizzata. In at- in outsosrcing riale va oltre e si spinge per le tecniche terpretano in chiave locambiamenti di rotta, Umbria, Friuli) in cui il consorzio agisce tuazione di quanto prea suggerire alcune mocale. Con il denominadal Psr condizionati dagli umo- in nome e per conto delle aziende sanita- visto dalità tecniche di estertore comune di preveri “politici” del momen- rie associate. Tuttavia in questo caso si 2002-2004 in merito alnalizzazione, come la costituzione di società a partecipazione mi- to e del luogo, il magmatico quadro nazio- potrebbe parlare di terziarizzazione a me- la razionalizzazione e riorganizzazione dere, nel medio periodo, un drastico sta, ovvero di consorzi pubblico-privato o nale relativo alla concentrazione della do- tà, in quanto l’ente gestore non è indivi- complessiva di tutte le funzioni di suppor- “smagrimento” degli apparati amministrapubblico-pubblico. Addirittura si ipotizza manda vede il delinearsi di alcune tenden- duato in maniera concorrenziale sul mer- to tecnico-amministrativo delle aziende sa- tivi interni delle aziende sanitarie e più in cato, ma è diretta emanazione delle Regio- nitarie, la Regione Toscana ha istituito nel generale la dismissione della gestione diuna sorta di “management by out”, cioè la ze. Sullo sfondo, l’incerto quadro di riferi- ni o delle aziende sanitarie. L’ente gesto- 2005 gli «Enti per i servizi tecnico-ammi- retta delle attività no-core. Prossimamencreazione di cooperative di dipendenti per la gestione di servizi esternalizzati (copian- mento sulle competenze rispettive Stato- re, a sua volta, potrà terziarizzare attività a nistrativi di Area vasta» (Estav), quale te, le aziende sanitarie saranno “snelle” e evoluzione dei consorzi di natura privati- concentrate sul “core business”. Niente di do il modello “concorrenziale” inglese, Regioni in materia di regolazione del siste- esso conferite. Ancora diverso è il modello avocativo stica attivati nel 2002. Oltre alle competen- strano se, come già avviene negli Stati ma sanitario, fonte di un contenzioso orimposto da Margaret Tatcher). (Abruzzo, Lazio, Puglia), in cui la Regio- ze in materia di approvvigionamenti e Uniti, per avere informazioni sul cedoliIn poche righe Rosy Bindi sdogana per mai rituale. A livello centrale, si registra lo stop& ne negozia direttamente in nome e per logistica, nell’agenda degli Estav stanno no-paga i dipendenti non dovranno più le aziende sanitarie alcune delle già allora imperanti filosofie privatistiche di gestio- go dell’attività Consip, determinato dalla conto delle strutture sanitarie pubbliche. la gestione delle reti informative e delle rivolgersi all’ufficio del piano di sotto, ne. Anche se qualcuno storce il naso, vuoi preminenza attribuita a livello politico ora Regione che vai, modello che trovi. L’ulti- tecnologie informatiche, la gestione del bensì chiamare il call-center di riferimenper il potere clientelare o l’“orticello” per- al “consenso” delle Pmi penalizzate dalla mo modello - si fa per dire - è rappresenta- patrimonio, la formazione continua del to in India. duti, vuoi, più disinteressatamente, per il concentrazione della domanda, ora alle to dalle Regioni in stand-by, quelle che personale, il reclutamento del personale, Marco Boni rischio di nuovi “business” della politica superiori ragioni di bilancio (con risparmi, ancora stanno studiando l’argomento. Og- la contabilità stipendiale. Le stesse mate- O Nuova Provincia, cambia l’assetto territoriale delle Ausl O PUGLIA n dirittura di arrivo il nuovo assetto degli ambiti territoriali delle Ausl pugliesi. Il Consiglio regionale sta approvando il disegno di legge approvato dalla Giunta regionale che istituisce la Ausl della nuova provincia pugliese: la Bat (Barletta, Andria e Trani). Il numero complessivo rimane invariato a 12 (più due aziende ospedaliero-universitarie). In pratica il provvedimento prevede la soppressione I della attuale Ausl Ba/1 di An- flesso vengono rimodulati i dria che viene sostituita dalla territori delle Ausl vicine. In nuova Ausl della Bat che sarà particolare i Comuni di Palo composta, oltre che dai Co- del Colle (attuale Ba/3) e Bitonto (Ba/4) muni di Barpassano alla letta, Andria Ba/2. e Trani, da È stata, inquelli di Ca- Neo arrivata vece, momennosa, Minertaneamente vino, Spinaz- la Bat/1 congelata la zola (facenti questione del capo attualComune di mente alla Ba/1), Bisceglie (attuale Conversano (facente parte Ba/2), Margherita di Savoia, della Ausl del Sud barese S. Ferdinando di Puglia e Tri- Ba/5) che avrebbe dovuto pasnitapoli (attuale Fg/2). Di ri- sare alla Ba/4 di Bari. La ri- chiesta da parte della comunità locale è stata quella di rimanere nella Ba/5, cooptando in quest’ultima i vicini Comuni di Mola di Bari e Rutigliano ed eventualmente Noicattaro (attuale Ba/4) e garantire la presenza di un distretto socio-sanitario nello stesso Comune di Conversano. Si deciderà subito dopo che si saranno pronunciati i Consigli comunali interessati. La individuazione delle sedi delle Ausl Bat 1 e Ba/2 viene demandata alle Conferenze dei sindaci interessate, IN BREVE ▼ Liguria: tessera sanitaria al via ▼ Piemonte: sì a nuove assunzioni ▼ Piemonte/ 2: ok al Cup regionale ▼ Calabria: aboliti ticket su ricette Dal 1˚ settembre niente più ticPer abbattere le liste d’attesa Revocata dalla Giunta la Anche i cittadini liguri saranket sulle ricette e facoltà ai la Giunta piemontese ha appro“delibera di salvaguardia”, con no dotati della tessera sanitamedici di prescrivere più di un vato il progetto di un Cup su cui a maggio era stato imposto ria. Dal 2 agosto è infatti iniziafarmaco per ogni ricetta. Lo ha scala regionale con il quale il blocco delle assunzioni. Le ta la distribuzione a tutti gli deciso la Giunta calabrese. Per mettere in rete le agende di assunzioni a tempo indetermiassistiti della Regione muniti l’assessore Lo Moro il prossitutte le Asr così che il paziente nato potranno essere fatte nei di codice fiscale. Una campamo passo sarà il controllo delpossa scegliere dove curarsi. limiti dell’intesa Stato-Regiogna di comunicazione ad hoc, la spesa farmaceutica attraverSi partirà in autunno a Torino ni, quelle a tempo determinaun numero verde so due tavoli di concertazione attivando un Cup unico, con to, secondo quanto previsto (800-030-070) e un sito Interche riuniscano rappresentanti diverse modalità di prenotaziodalla legge Finanziaria. Limiti net (www.sistemats.it) aiutedei medici, dei farmacisti e dene, per poi estendere il progetanche su incarichi per studi e ranno ad avere tutte le informagli informatori scientifici. to a tutta la Regione. consulenze. zioni necessarie. entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge regionale. Scaduto tale termine sarà la Giunta regionale a provvedere in via sostitutiva. Infine con un regolamento regionale che sarà emanato entro 4 mesi dalla entrata in vigore della legge regionale, verranno dettati gli indirizzi per il trasferimento dei beni e del personale alla nuova Ausl Bat 1. Quest’ultima dovrà essere operativa giuridicamente dal primo gennaio 2006. Enzo Lorusso La Redazione de Il Sole-24 Ore Sanità sospende la protesta attuata attraverso l’astensione delle firme, dopo la mediazione proposta dal direttore Ferruccio de Bortoli nei confronti dell’azienda i cui effetti positivi si sono estesi automaticamente a tutti i comparti del gruppo. La Redazione ribadisce tuttavia la propria insoddisfazione per l’assenza di risposte e chiarimenti ufficiali agli ulteriori specifici problemi posti dai settimanali.