Chi sono i demoni? - Centro Apostolico Bethshalom

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Chi sono i demoni? - Centro Apostolico Bethshalom
Studio Biblico di
Jonathan Mancini
Demonologia
Jonathan Mancini
SATANA E I DEMONI
Chi sono i demoni?
Satana è il capo di questa schiera gerarchica?
Qual è la loro attività?
Qual è il nostro rapporto con essi?
Abbiamo autorità contro queste potenze?
Le armi: la vera conoscenza di Cristo e del
Vangelo;
- Anticipazione: Behemoth e Leviatano;
- Chi sono Phthonos, i Satiri e il Kraken dei
Leviatani?
-
Lo scopo di questo studio biblico è quello di mettere in luce su
una branca che ormai nella maggior parte delle chiese, per
paura, non si predica e insegna più ai credenti; ovvero la
demonologia. Personalmente penso che per combattere il
nostro nemico abbiamo bisogno di conoscerlo alla perfezione.
Satana, l’avversario, è a capo di un regno di tenebre
esattamente come Dio è a capo di regno di luce (cfr. Cl1:13),
e uno dei nostri compiti, come figli di luce (Gv12:36;Ef5:8;
1Ts5:5) , è quello di “denunciare le opere infruttuose delle
tenebre” (Ef5:11), e di combattere contro il mondo spirituale
(cfr. Ef6:12-17). In questo studio biblico, inoltre, vi parlerò di
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tre spiriti che lo Spirito Santo ha mostrato prima a me tramite
una visione e tramite la sua parola, ovvero un dominatore di
questo mondo: il “Satiro” o “demone-capra”, uno spirito di
montagna; poi del principato: “Phthonon”, lo spirito d’invidia e
contesa, uno dei più antichi angeli ribelli, e il principato
“kraken dei leviatani”, il mostro marino, affinchè questi
vengano smascherati e detronizzati nel nome di Gesù, da
ognuno di voi che legge, tramite la battaglia spirituale, in ogni
area dove padroneggia la loro influenza, riconoscendo che
abbiamo autorità nel suo Santo nome. In questo studio, come
di consueto, mi atterrò pienamente e unicamente alla parola
di Dio, la mia sola fonte d’ispirazione (Tt2:1).
L’ORIGINE DEI DEMONI
Chi sono i demoni?
“Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il
giorno del gran giudizio, gli angeli che non conservarono la
loro dignità e abandonarono la loro dimora.” (Gd6)
“Se infatti Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato,
ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi
custoditi per il giudizio.” (1P2:4)
In sintesi i demoni (demòni o dèmoni), sono delle creature di
Dio, un tempo angeli buoni al suo servizio, che si ribellarono al
Creatore e ora agiscono in favore del male sulla terra, sotto
l’autorità di Satana.
Essendo angeli ribelli, anch’essi sono esseri spirituali
(2Re23:24), e hanno bisogno di un corpo fisico da possedere
per vivere e operare (Mt12:43-45; Lu11:24-26).
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Rivelazione delle catene eterne
Tornando al versetto di Giuda 6 possiamo leggere che Dio ha
custodito nelle tenebre e in “catene eterne” (gr.desmois
aidiois), che significa letteralmente “obbligazioni eterne”, i
demoni.
Cosa sono queste catene eterne? Le catene eterne sono una
sorta di “effetto frenante” che Dio ha dato a questi demoni
fino al giorno che saranno completamente distrutti (1Co15:24;
Ap20:9-10). Adesso i demoni non hanno la stessa potenza
degli angeli di Dio, ma sono più deboli in ogni cosa: non hanno
un corpo tutto loro, mentre gli angeli si (cfr.Eb13:2), hanno
bisogno di riposarsi in luoghi aridi dopo la battaglia spirituale
(se vengono solo sgridati e legati), prima di tornare alla carica
su un altro corpo da possedere, mentre gli angeli vivono
continuamente alla presenza di Dio lodandolo (Mt4:6;
2Re21:5), e infine i demoni devono sottomettersi all’autorità
che c’è nel nome di Gesù (Gm4:7), quando un credente nato
di nuovo comanda loro di andare nell’abisso (Lu8:26-33;
10:17; Gm2:19), mentre nessun satanista può permettersi di
sgridare, legare e scacciare un angelo di Dio, nel nome di
Satana (Gv14:30) .
Tutto questo è l’effetto delle catene eterne di Dio che lega i
demoni. Quindi abbiamo capito che i demoni sono tenuti in
catene eterne, questo vuol dire che essi hanno poteri limitati e
che sono limitati proprio dallo stesso Dio. Un esempio
possiamo trovarlo nel libro di Giobbe in cui leggiamo
chiaramente che Satana potè fare solo ciò che Dio gli diede il
permesso di fare e nulla di più.
“Il SIGNORE disse a Satana: Ebbene, tutto quello che
possiede è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla
sua persona.” (Gb1:12)
“Il SIGNORE disse a Satana: Ebbene, egli è in tuo potere;
soltanto rispetta la sua vita.” (Gb2:6)
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Etimologia del nome “demòne”
Nella Bibbia troviamo molte volte riportato il nome “demòne”,
ma questo può avere molti significati se scaviamo a fondo
nella Scrittura.
“E in nome tuo scacciato demòni…” (Mt7:22).
“Nel nome mio scacceranno i demòni…” (Mc16:17)
In questi versetti viene usato per in N.T. il (gr. daimonia), che
secondo l’interlineare Strong’s significa letteralmente “un
demone che viene scacciato” (nel nome di Gesù)”,
(cfr.Mc3:15; 6:13; 9:38; Lu9:1; 9:49; 13:32).
“E i demòni lo pregavano dicendo…” (Mt8:31)
“Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei
demòni…” (1Co10:21).
Qui invece la versione interlineare Strong’s e la versione Vine,
usano per il N.T. il (gr. daimones, daimoniois), per indicare
“colui che viene dal diavolo”, oppure “piccoli diavoli”, in virtù
della loro appartenenza a Satana.
Stesso significato traslitterato in (ebr. laš·šê·ḏîm), viene usato
nell’A.T.
“Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio…” (De32:17).
I Satiri o demoni-capra
In un solo caso nella Bibbia la parola demòni è usata per
indicare un entità spirituale particolare, leggiamo.
“Geroboamo aveva costituito dei sacedoti per gli alti luoghi,
per i demòni e per i vitelli che aveva fatti” (2Cr11:15).
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Il sostantivo usato in questi versi per indicare i demòni è (ebr.
wəlaś.śə‘î·rîm), che significa “Satiri”.
Quindi i demoni che si trovavano negli alti luoghi eretti da
Geroboamo, erano dei Satiri, dei dominatori. Essi si
nascondevano (e si nascondono tutt’oggi), dietro gli idoli negli
alti luoghi nelle zone montuose e boscose.
“Essi non offriranno più i loro sacrifici agl’idoli a forma di
capri (laś·śə·‘î·rîm), che sono soliti adorare prostituendosi…”
(Le17:7).
satiro o demone-capra (laś•śə•‘î•rîm ), (cfr.Le17:7)
I Satiri o Fauni (appartenenti alla mitologia greco-romana),
erano creature umane barbute con orecchi, corna, coda e
zampe caprine o equine. Vengono rappresentati come esseri
lascivi, spesso dediti al vino che danzano con le muse e
suonano l’aulos (strumento a fiato). Essi erano compagni di
Pan e Dioniso, che abitavano le montagne. Erano
categorizzate come delle divinità minori. I Satiri, secondo la
mitologia, sono la personificazione della fertilità e della forza
vitale. Dietro queste creature si nascondono dei “dominatori”
di questo mondo di tenebre (gr. kosmokratoras), ovvero delle
entità demoniache spirituali e territoriali che controllano
determinate zone (Ef6:12), come in questo caso gli alti luoghi,
i monti, i boschi e i paesi di montagna (situati in alto)
inducendo ,tramite il suono dell’aulòs, il popolo a
“prostituirsi” attraverso liturgie e tradizioni. Questi Satiri si
nascondevano dietro statue costruite in legno o in metallo
fuso (ebr. massèka), essi venivano adorati dagli Israeliti
contaminati.
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L’ultima parola usata nel N.T. per indicare un demòne è (gr.
pneumatika), che letteralmente significa “essere spirituale”.
Questo termine serve ad indicare un demòne mettendo in
risalto la sua essenza che è totalmente spirituale (spiriti).
“ Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito
immondo…” (Mc9:25).
“Or nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di
demonio impuro, il quale gridò a gran voce…” (Lu4:33)
Cfr. (Lu8:29; 9:39; 9:42; 11:24; At19:15-16; ecc).
Una scala gerarchica demoniaca
Nel giorno della ribellione, Dio scaraventò Lucifero sulla terra
(precisamente nel secondo cielo, identificato come aria; cfr.
2Co12.2; Ef2:2), ed egli portò con se anche un terzo degli
angeli che popolavano invece il terzo cielo (il paradiso, dove
risiede il trono di Dio, 2Co12:2). Questi angeli che ora sono
ribelli, capitanati dallo stesso Satana, hanno creato una
gerarchia che lavora in modo preciso e organizzato contro
Dio e i suoi figli. Quest’esercito, proprio come quello di Dio, è
chiamato “esercito del cielo”, inteso come esercito malvagio
del secondo cielo.
“Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell’esercito
del cielo…” (At742).
Cfr. (2Re21:3-5; 23:5; 2Cr33:3; Gr8:2; 19:13; ecc).
Questa scala gerarchica di angeli ribelli è formata da:
Pincipati (gr. archas, archài), da (gr.archè), “principio”.
(Cl2:15; Ef6:12).
Potenze (gr. dynàmeis), (Ef1:21; 1Co15:24).
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Altezze (gr. hypsoma), e Profondità (gr. bathos),(Ro8:39).
Dominatori di questo mondo (gr. kosmokratoras).
Demoni (gr. daimonia, daimomes,), spiriti maligni (gr.
paneumàtikas).
SATANA, IL CAPO DEI DEMONI
Il nome “Satana” (ebr. Satan), appartiene al principe dei
demoni. Un tempo era Lucifero (LXX Heosphoros), “portatore
di luce”, il cherubino splendente (Ez28:14), prima della
ribellione a Dio avvenuta presumibilmente, secondo i miei
studi, tra (Ge1:1 e 3:15). In tutta la Scrittura egli appare come
“l’avversario del Signore”; anche nel N.T. viene adottato il
nome riprendendolo dall’A.T. (gr. Satanas), questo è infatto il
significato del suo nome, ovvero “avversario”.
“I figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore e
Satana venne anch’egli in mezzo a loro…” (Gb1:6)
(Cfr.Za3:1; Mt4:10; Lu1018).
I nomi di Satana
“diavolo” (Mt4:1; 13:39; 25:41; Ap12:9; 20:2; ecc).
“serpente” o “serpente antico”, in relazione alla sua
manifestazione nel giardino dell’Eden e alla sua astuzia
(Ge3:1, 14; 2Co11:3; Ap12:9; 20:2).
“Baal-Zebub”, dio di Ecron, città della Filistia, quella più
settentrionale (2Re1:2-3; 6, 16).
“Belzebù” (gr.Beelzeboul), dio delle mosche, principe dei
demòni, chiamato anche “padrone” dal popolo, al tempo di
Gesù (Mt10:25; 12:24, 27; Lu11:15).
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“Principe di questo mondo”, in relazione al suo potere sul
mondo (gr.kosmos), sulla mondanità, ovvero su tutti coloro
che non sono figli di Dio (Gv1:12). (Gv12:31; 14:30; 16:11).
“Principe della potenza dell’aria”, in virtù del fatto che Satana
ora vive nell’aria e ha potenza su di essa (secondo cielo)
(Ef2:2).
“il maligno”, (Mt13:19; 1Gv2:13).
“il ladro”, che vuole privare di tutte le benedizioni di Dio
(Gv10:10).
“L’uomo forte”, (Mt19:29; Mc3:27; Lu11:21).
“Gran dragone”, (Ap12:9).
“Astro mattutino”, “figlio dell’aurora”, chiamato così da Isaia,
in allusione alla sua ribellione a Dio, (Is14:12-15).
“Re di Tiro”, chiamato così da Ezechiele anche qui alludendo
alla sua ribellione a Dio, (Ez28:13-18).
“Padre della menzogna”, (Gv8:44).
“L’accusatore dei nostri fratelli”, (Ap12:10).
“Leone ruggente”, (1P5:8).
“Astro mattutino, figlio dell’aurora”, (Is14:13-14).
L’ATTIVITA’ PRINCIPALE DI SATANA
Satana ha il potere di leggere nella nostra mente
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La maggior parte degli studiosi, insegnanti e commentatori
biblici oggi, sono d’accordo sul fatto che Satana non possa
leggere nella nostra mente; ma con una giusta rivelazione che
è data dallo Spirito Santo, ho potuto invece affermare il
contrario: una delle “macchinazioni del diavolo”, è proprio
quella di poter leggere e operare nella nostra mente.
La chiesa di Corinto era una delle chiese spiritualmente più
confuse, disordinate e indisciplinate tra quelle fondate
dall’apostolo Paolo. Al suo interno c’era adulterio,
fornicazione, idolatria, stregoneria, mogli insubordinate e
ribelli, ma tra tutte queste pratiche quella che colpì più di tutti
l’apostolo fu la mancanza di perdono gli uni verso gli altri
(principio biblico che Gesù stesso insegnò ai suoi primi
discepoli cfr.Mt6:14-15). Infatti nella parola di Dio è scritto:
“A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch’io; perché
anch’io quello che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa,
l’ho fatto per amor vostro, davanti a Cristo, affinchè non
siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue
macchinazioni “ (2Co2:10-11).
Paolo dimostrò molto amore verso i suoi figli spirituali con
questa dichiarazione. Ma cosa permise tutto questo
scompiglio all’interno di quella chiesa apostolica? La risposta
è semplicissima: i santi di Corinto avevano lasciato spazio
libero a Satana, e non avendo schermato la loro mente,
secondo l’insegnamento di Paolo, furono da lui raggirati.
Satana era stato in grado di leggere i loro pensieri perversi
all’interno della loro mente e agì di conseguenza operando
per mezzo di una potestà (gr. exòusia) (cfr.Ef6:12), un entità
spirituale malvagia che controllava Corinto (esattamente in
AcroCorinto, la parte più alta della città), ovvero la dèa
Venere o Afrodìte che induceva i santi di quella chiesa a
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“Corintare” (termine dispregiativo usato molto in quel tempo),
ovvero peccare in questo modo così assiduo.
Paolo espresse chiaramente che Satana poteva operare
macchinazioni contro quei figli di Dio perché egli conosceva i
loro pensieri più intimi e poteva scrutarli (anche se poi così
tanto intimi non erano, cfr. 1Co5), l’unica arma che avevano, e
che anche noi abbiamo tutt’oggi a disposizione, oltre alla
preghiera, è la santificazione (trasformazione e maturazione
spirituale) che avviene tramite il rinnovamento della nostra
mente.
“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati
mediante il rinnovamento della vostra mente…” (Ro12:2).
Tornando ai versetti di (2C02:11), la parola “macchinazioni”, è
tradotta con il (gr. noēmata), che letteralmente significa
“schemi nella mente, dispositivi nella mente, pensieri nella
mente”, derivato del nome (gr. noē), “mente”. Stesso nome
greco che possiamo trovare in specifici versetti (2Co3:14; 4:4;
11:3; Fl4:7), tutti versetti in cui si parla dell’azione efficace di
Satana nelle menti delle persone. Quindi è chiaro che una
delle maggiori attività di Satana è quella di leggere nella
mente e operare schemi d’attacco distruttivi al loro interno. Il
rinnovamento continuo della nostra mente, con l’aiuto dello
Spirito Santo, sarà un potente antidoto contro queste
“macchinazioni” diaboliche.
I DEMONI HANNO ANCORA LIBERTA’ D’AZIONE?
Ammaliate dalla falsa teoria del “naturalismo”, che ammette
sia reale solo tutto ciò che si può toccare o sentire, alcune
persone (inclusi insegnanti di molte chiese), negano che i
demoni possano esistere al giorno d’oggi. Queste persone
credono che i demoni (così come gli angeli), siano
semplicemente delle leggende che appartengono alla storia
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antica contemporanea della Bibbia. Tutto questo
naturalmente è frutto della cecità delle persone riguardo alla
vera natura della realtà demoniaca. Tuttavia come figli di Dio,
dobbiamo prendere in seria considerazione un intensa attività
di queste entità nella società e nel mondo, oggi. La nostra
mancanza di percepire proprio questa attività con i nostri
cinque sensi (immanente), ci rivela semplicemente le nostre
carenze nella comprensione del mondo spirituale delle
tenebre, non l’inesistenza dei demoni, perché vedere e
percepire il mondo spirituale (come anch’io e molti di voi
fanno), è un qualcosa che va oltre l’immanente (cinque sensi
spirituali). L’attività demoniaca è la stessa che è riportata nel
Nuovo Testamento, anzi, forse molto più intensa visto che il
tempo a loro disposizione sta per giungere al termine e verrà
il tempo in cui Gesù Cristo:
“Avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni
potenza. Poiché bisogna ch’egli regni finchè abbia messo tutti
i suoi nemici sotto i suoi piedi.” (1Co15:24-25)
UN FIGLIO DI DIO PUO’ ESSERE POSSEDUTO DAI DEMONI?
Il termine “possessione demoniaca” è un espressione infelice
che ha trovato posto in alcune traduzioni della Bibbia. Il
Nuovo Testamento ci parla di persone “che hanno un
demonio” (Mt11:18; Lu7:33; 8.27; Gv7:20; 8:48-49, 52; 10:20).
La parola “posseduto”, in (gr.daimonizomai), indica
letteralmente “avere un demonio, possedere un demonio,
tormentato da un demonio” oppure “sotto l’influenza dei
demoni”, e si trova più di dieci volte nel N.T., sempre nei
Vangeli (Mt4:24; 8:16, 28, 33; 9.32; 12:22; 15:22; Mr1:32; 5:1516, 18; Lu8:36; Gv10:21). Questo termine indica un influenza
totale e un controllo demoniaco molto potente, questi versetti
infatti, ci parlano della totale trasformazione dell’oggetto di
cui si parla.
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Regno di luce: santificazione (trasformazione positiva);
Regno delle tenebre: possessione (trasformazione negativa).
Alla luce di questo schema dottrinale, la risposta alla
domanda: può un credente essere “posseduto” da un
demone? La mia risposta secondo la Scrittura è no. Con il
termine posseduto dai demoni, intendiamo che la volontà
dell’essere umano è completamente dominata dal maligno,
che la persona non è più in grado di poter scegliere se
ubbidire o meno a Dio, ed è impossibile questo per un
credente, perché dal momento che abbiamo accettato Gesù
Cristo come Signore e Salvatore nella nostra vita (At16:31), lo
Spirito Santo dimora in noi e si deposita nella nostra parte più
intima: lo spirito (1Ts5:23); non apparteniamo più a noi stessi
(1Co6:19), ed è Lui adesso (il Consolatore), che ha il controllo
sulla nostra vita. Ora apparteniamo a Cristo, non siamo più
sotto il potere di Satana perché è scritto:
“Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati
nel regno del suo amato Figlio.” (Cl1:13);
Egli stesso, in quel momento, ci ha dichiarato:
“Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per
nome; tu sei mio!” (Is43:1).
D’altra parte però, ci potrà essere un intensità notevole di
attacchi spirituali da parte del mondo delle tenebre, che
giungono dall’esterno, e che ostacolano la vita del credente.
Questi tipi di attacchi vengono chiamati “oppressioni
spirituali”. Gli attacchi possono essere diversi, con maggiore
o minore intensità.
“So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi
attendono catene e tribolazioni (oppressioni NKJV)”
(At20:23).
Dobbiamo riconoscere che ci possono essere diversi gradi di
attacco demoniaco sulle persone (anche credenti), l’unico
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rimedio è quello di vivere una totale vita in ubbidienza e
santità e di sgridare, legare e scacciare il demone in
questione, nell’abisso, nel nome glorioso di Gesù Cristo.
GESU’ CI HA DONATO L’AUTORITA’ DI COMBATTERE I
DEMONI NEL SUO NOME POTENTE
Quando Gesù inviò i suoi discepoli davanti a lui per predicare
il regno di Dio, egli:
“Diede loro l’autorità su tutti i demòni e il potere di guarire le
malattie.” (Lu9:1).
Dopo che i settanta avevano anch’essi predicato il regno di
Dio in tutti i villaggi e le città, tornarono vincitori, esclamando:
“Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome.”
(Lu10:17).
Gesù ci ha dato il potere di camminare su tutta la potenza del
nemico (cfr.Lu10:19). Quando l’evangelista Filippo scese a
Samaria, durante la persecuzione, per prdicare il Cristo “gli
spiriti immondi uscivano da molti che ne avevano” (At8:2), e
l’apostolo Paolo usò autorutà nel nome di Gesù per scacciare
uno spirito di divinazione, uno spirito pitone, che possedeva
una ragazza che prediceva il fututo (cfr.At16:16-18).
Paolo era consapevole dell’autorità spirituale che aveva nel
nome di Gesù, sia negli incontri faccia a faccia con i demoni,
sia nella sua vita apostolica. Egli nelle sue lettere parlò molto
sulla dottrina della battaglia spirituale, ovvero del “conflitto”
tra i figli di Dio e le forze spirituali della malvagità.
“in realtà, sebbene viviamo nella carne; non combattiamo
secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono
carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le
fortezze…” (2Co10:3-4);
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“Il nostro combattimento infatti non è contro carne e
sangue…”(Ef6:12).
Giacomo insegna a tutti i suoi lettori di resistere al diavolo
tramite la sottomissione a Dio (principio basilare del regno di
Dio), (cfr.Gm4:7). Allo stesso modo anche Pietro esorta i
lettori dell’Asia Minore, dicendo che la fermezza nella fede è
un’arma potente contro Satana, il leone ruggente che è
pronto a divorare (cfr.1P5:8-9).
E’ solo per mezzo della croce di Cristo che noi abbiamo la
vittoria sul mondo delle tenebre, Egli vinse in quel momento
“spogliando Principati e Potestà e facendone un pubblico
spettacolo” (cfr.Cl2:15); la sconfitta e il giudizio definitivo di
Satana avvennero quando Gesù si rivestì di carne e sangue
“per distruggere, con il suo sacrificio, colui che aveva il
potere sulla morte, cioè il diavolo” (cfr.Eb2:14). Quindi
abbiamo la consapevolezza che Satana odia la croce di
Cristo, perché lì fu sconfitto definitivamente. Grazie alla morte
di Gesù sulla croce, i nostri peccati sono completamente
perdonati, egli è divenuto maledizione per noi, ha preso le
nostre colpe e così facendo siamo passati dalla morte alla
vita, e giustificati per la sola fede in Cristo, non siamo più
sotto la schiavitù della legge, ma siamo diventati “eredi di Dio
e coeredi di Cristo” (cfr.Ro8:17). Satana non ha più alcuna
autorità su di noi.
Solo nel nome di Gesù Cristo noi possiamo intraprendere una
battaglia spirituale e sgridare, legare, scacciare o
detronizzare demoni, non esistono altri mezzi o altre formule
infatti leggiamo nella parola di Dio:
“Or alcuni esorcisti itineranti giudei tentarono anch’essi
d’invocare il nome del Signore Gesù su quelli che avevano
degli spiriti maligni…” (At19:13)
Vorrei per prima cosa precisare che l’arte o il ministero
dell’esorcismo, è un invenzione diabolica. Gli esorcisti
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(gr.exorkiston), “cacciatori”, di quel tempo erano delle
persone che scacciavano, o “tentavano” di scacciare i
demòni mediante pratiche e formule magiche, e sappiamo che
il Principato demoniaco che controlla la magia e la
stregoneria è “Pharmakheya”, da cui proviene il termine
(gr.pharmakos), “stregoneria”, che a sua volta si usa della
divininazione (spirito Pitone), per compiere queste arti oscure
(At16:16; Ga5:20). Il vero esorcismo quindi non è nient’altro
che una parte dell’adempimento del grande mandato di Gesù,
ovvero quello di “scacciare demoni nel nome mio” (Mc16:17).
Come disse anche Gesù, Satana non può scacciare Satana,
altrimenti il suo regno sarebbe diviso. Allora qual è lo scopo di
questo pseudoesorcismo? Una cosa molto importante che
prima dobbiamo capire è che quella della battaglia spirituale
è una dottrina molto seria e importante e non va presa alla
leggera. Non tutti possono scacciare demoni nel nome di
Gesù, ma solo chi è nato di nuovo e possiede autorità nel
nome del Re dei re può farlo. Lo scopo di Satana quindi, è di
usare l’esorcismo in modo subdolo per fare in modo che il
demone possa tornare in seguito, nel corpo di quella persona
coinvolta, con sette spiriti peggiori di lui e facendo in modo
che la condizione di quell’uomo diventi peggiore (leggete
Mt13:43-45). Così facendo egli sta guadagnando territorio sui
figli di Dio. Perché ricordiamo che anche se Satana riuscisse
a scacciare un demonio tramite la divinazione (ebr.quesem),
“falsa arte divina”, questo prodigio sarebbe “temporaneo” e
non “definitivo”, e quindi permetterebbe al demonio di tornare
alla carica ancora più potente e agguerrito.
Miracolo di Cristo: vero e definitivo;
miracolo di Satana: falso e temporaneo.
A volte, io penso spesso, sarà anche utile citare le Scritture
nel processo della battaglia spirituale per ordinare ad un
determinato spirito di andarsene. Paolo ci parla di un
componente dell’armatura di Dio chiamato “spada dello
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Spirito”, che è la parola di Dio (Ef6:7), e lo stesso Gesù,
quando fu tentato da Satana nel deserto, citò ripetutamente le
Scritture in risposta alle tentazioni sataniche (Mt4:1-11). Egli
stesso era la parola di Dio (Gv1:1). Delle scritture appropriate
potranno includere delle dichiarazioni precise e dettagliate
del trionfo di Gesù su Satana (Mt12:28-29; Lu10:17-19;
2Co10:3-4; Cl2:15; Eb2:14; 1Gv4:4; 5:18), ma anche dei passi
che parlano direttamente alla particolare tentazione o
difficoltà che stiamo attraversando.
LA “CONOSCENZA DI CRISTO” DEVE TRIONFARE SULLE
OPERE DEL MALIGNO
Che cos’è la conoscenza o vera gnosi di Cristo? (vedi il mio
studio sulla dottrina della mente di Cristo).
“A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo
Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti,
chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito
dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se
non lo Spirito di Dio.” (1Co2:10-11).
La conoscenza (gr.gnosis), indica sia un insegnamento
morale relativo a Gesù (fede, amore); ossia la rivelazione
Cristocentrica da parte dello Spirito Santo di cui Paolo attesta
la legittimità nei versi appena citati. Paolo stesso afferma di
possedere la vera gnosi in quanto nessuno può conoscere Dio
se non lo Spirito Santo che noi abbiamo ricevuto per mezzo di
Cristo Gesù. Così facendo quindi, il credente riceve a sua
volta la “mente di Cristo” (dottrina biblica), ovvero una
conoscenza rivelata di chi Cristo sia davvero e di quello che
ha fatto per noi (Mt16:16-18), questa conoscenza porterà allo
sviluppo dei frutti dello Spirito (Ga5:23), e fungerà, nella vita
credente, da “assicurazione della salvezza” contro il mondo
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delle tenebre, trionfando su di esso spezzando ogni legame
d’ignoranza.
Il Vangelo del regno vince sul maligno
Quando Gesù venne predicando il Vangelo del regno in
Galilea, “i demoni uscivano da molti” (Lu4:41). Quando Filippo
scese in Samaria a predicarci il Vangelo “gli spiriti immondi
uscivano da molti indemoniati” (At8:7). Gesù ordinò a Paolo di
predicare il Vangelo tra i gentili:
“Liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alla quale io ti
mando per aprire i loro occhi, affinchè si convertano dalle
tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio…” (At26.17-18).
Paolo disse che non portò la conoscenza di Cristo tramite
discorsi persuasivi e ragionamenti umani, ma attraverso la
dimostrazione della potenza di Dio (cfr.1Co2:4-5). Se
crediamo veramente alla testimonianza scritturale e rivelata
dell’esistenza e dell’attività dei demoni, se crediamo
veramente che il nome di Gesù può distruggere le opere del
diavolo (1Gv3:8), possiamo confermare che oggi, mentre
Cristo viene proclamato ai non credenti e anche quando si
prega per i credenti che invece sono stati ignari di questa
dimensione di combattimento spirituale fino ad ora, ci sia un
verio e proprio trionfo sulle potenze del nemico che
contribuirà all’avanzamento dell’opera di Dio e
nell’espansione del suo regno. Hallelujah e gloria a Dio per la
sua meravigliosa opera che avanza giorno per giorno.
SPIRITI PERICOLOSI
Prima di entrare nello specifico, decrivendo questo spirito
marino, il Kraken, vorrei fare una piccola precisazione su due
grandi distinzioni di entità spirituali riportate nella Bibbia.
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Il Behemoth e il Leviathan
rappresentazione del “Behemoth” lo
spirito anfibio. Tratto dal videogioco “Final Fantasy X”.
Delle numerose entità citate nella parola di Dio, il libro di
Giobbe ne prsenta due in particolare. Per i secoli i maggiori
biblisti e insegnanti della parola si sono sforzati di
comprendere di quali creature si trattasse davvero.
Il “Behemoth”, dalle (ebr.behemah), che letteralmente
significa “fiera, bestiame, grande bestia, belva potente”, il re
di tutti gli animali della “terra ferma.”
“I tuoi cadaveri saranno pasto di tutti gli uccelli del cielo e
delle bestie della terra, (Behemoth), che nessuno scaccerà”
(De28:26).
“Manderò contro di loro le zanne delle belve… (Behemoth)”
(De32:24; Is18:6).
In questi passi della Bibbia la parola “Behemoth”, viene
tradotta con “bestia della terra”.
Molte versioni della Bibbia però riportano questa parola
tradotta, nell’A.T., con “Elefante”, e altri con “rinoceronte”
(NAS, INT); mentre la traduzione più accurata (Nuova
Riveduta 2006), è quella di “ippopotamo” (arnphibius), il cui
habitat sembra essere il fiume Nilo o altri fiumi dell’Africa.
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rappresentazione del
“Leviathan”, serpente marino, tratta dal videogioco “Final Fantasy XIV Anthology”.
Il termine Leviatano (ebr.lyvyathan), significa letteralmente
“avvolto a spirale, contorto) ed è un entità spirituale, un
principato marino di enormi dimensioni.
“La viaggiano le navi e là nuota il leviatano che hai creato
perché vi si diverta” (Sal104:26).
Egli è il principato che controlla l’orgoglio, ed è lo spiritoserpente marino più potente della scala gerarchica
demoniaca, ha una posizione di rilievo tra di essi perché
prende ordini direttamente da Satana. Egli si manifesta
tramite l’orgoglio, l’ostinazione e la durezza di cuore (frutti
della disubbidienza) ed è possibile detronizzarlo tramite un
intensa battaglia spirituale e una vita basata sulla
santificazione e l’ubbidienza.
Il Kraken dei Leviatani
Tre rappresentazioni del “Kraken dei Leviatani”, il principato-scudo del Leviatan.
Egli può prendere sembianze di piovra gigante, mezzo uomo, mezzo polipo, e
calamaro gigante. (la terza immagine rende bene l’idea di “scudo del Leviathan”).
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“Poi Dio disse: Producano le acque in abbondanza esseri
viventi…Dio creò i grandi animali acquatici… (Ge1:20-21).
In questi due versetti vengono usati i sostantivi (ebr. šereṣ
hammāyim), che significa “creature striscianti nate delle
acque”, mentre nel (v.21), il sostantivo usato è (ebr.
hattannînim haggəḏōlîm), che significa “grandi creature delle
acque, grandi serpenti antichi delle acque”.
Tra questi possenti animali acquatici possiamo trovare anche
il kraken.
Chi è il Kraken? (Etimologia, descrizione e funzione)
“Sono io forse il mare o un mostro marino (tannim) che tu
ponga intorno a me una guardia?” (Gb7:12).
Il Kraken è un mostro marino (cefalopode), che fa parte della
famiglia dei Leviatani, perché avvolto a spirale, e che agisce
anch’egli attraverso l’orgoglio. Egli era una minaccia per i
marinai, compresi quelli che navigavano nei mari d’Europa. Il
Kraken era il “terrore dei mari” (2Co11:25).
È un mostro marino leggendario, dalle dimensioni giganti (60
metri, quasi 200 piedi), rappresentato come una piovra
gigante o un calamaro gigante dotato di una grande testa e
una serie di tentacoli avvolti su se stessi, che, una volta
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allungati, potevano avvolgere interamente una nave. È una
creatura ostile che odia, per natura, tutti gli uomini che
solcano i mari. Tipicamente, il Kraken riposa, sul fondo del
mare (lì dov’è la dimora di Satana, Ez28:2; Ap2:13) e, una
volta risvegliato dal Leviathan, porta distruzione in superficie.
È stato Dio a posizionarlo lì nel giorno della ribellione
(Sal107:24; 88:6).
Il nome “kraken” significa letteralmente “albero controrto, a
spirale”, a cui il mostro assomiglia quando si muove nelle
acque agitando i suoi tentacoli. Infatti Plinio il Vecchio, nel
suo libro “Naturalis Historia” cita un “albero” che cresce
sott’acqua nell’oceano di Cadice, in Spagna.
Egli è un principato marino che controlla e manipola i punti
deboli delle persone. Come il serpente marino prende ordini
direttamente dal Gran Dragone (Satana); il Kraken prende
ordini direttamente dal “Leviathan”, e funge da spirito scudo
per preservarlo dagli attacchi spirituali (Gb41.8). Il Kraken fa
in modo che il Leviathan non sia mai direttamente colpito. Lui
è il Leviathan sono della stessa natura spirituale e
rappresentano entrambi l’orgoglio e l’ostinatezza (perciò è
chiamato dei Leviatani). Chi cade trappola dei tentacoli
distruttori di questo principato marino non sarà pian piano più
in grado di schermare i suoi punti deboli e cercherà, tramite
l’orgolio, quindi, di allontanarsi da Dio e cercare la gloria tutta
per se. Il modo per riuscire a detronizzare questo principato
demoniaco è quello di combatterlo attraverso un intensa e
ardua battaglia spirituale, accompagnata dal digiuno e
dall’ubbidienza totale a Dio e alle autorità stabilite (Mt17:21;
Ro13:1-2).
Adesso che abbiamo smascherato e abbiamo capito la vera
identità di questo principato marino e come combatterlo,
passiamo alla descrizione di un altro spirito potente. Lo
spirito d’invidia e contesa: Phthonos.
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Chi è Phthonos? (Etimologia, descrizione e funzione)
rappresentazione del
principato Phthonos, lo spirito d’invidia e contesa. Foto 1:Divina Commedia,
Inferno. Foto 2: Phthonos e Leviathan; l’invidia e l’orgoglio lavorano insieme.
Che cos’è l’invidia?
Cos'è precisamente l'invidia? Il Dizionario Garzanti da questa
definizione: "Sentimento di cruccio astioso per la felicità, la
fortuna, il benessere altrui". L’invidia è una delle più forti
cause d’infelicità, perché la persona invidiosa, oltre a volere
l’infelicità degli altri, rende infelice anche se stessa, e ciò
perché, invece di trovare piacere in ciò che ha, soffre per
quello che gli altri hanno. Anche la Bibbia ha la sua definizione
specifica per invidia:
“Infatti dove c’è invidia e contesa, c’è disordine e ogni cattiva
azione” (Gm3:16).
La parola di Dio ci dice chiaramente che l’invidia è causa di
disordine e di cattive azioni (caratteristiche di Satana). Essa è
sicuramente uno dei moventi che caratterizza tutti coloro che
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vivono senza timore di Dio (Ro1:29), essa è un opera della
carne (Ga5:26), è la carie delle ossa, una malattia infettiva
(Pr14:30), l’invidia indurisce il cuore non permettendoci di
ricevere (Gm4:2), è nociva per l’uomo (Gb5:2). Nessuno può
resistere all’invidia se gli diamo spazio (Pr27:4), l’assenza di
pazienza nella nostra vita alimenta l’invidia (Ge30:1), l’invidia
è di questo mondo e vive in esso (Tt3:3), genera contese nelle
chiese (Fl1:15). Ma la cosa più importante da capire è che
esiste un entità spirituale, maligna, dietro tutto questo che
controlla e manovra l’invidia. Essa è un principato demoniaco
che prende ordini direttamente da Satana in persona. Anche
la mia città, San Salvo, è controllata da questo spirito.
Etimologia del nome dello spirito
“Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e
rivalità…” (Fl1:15).
Il sostantivo usato in questi versi, è il (gr.phthonos), che
letteralmente significa “invidia”. Quindi è chiaro che questo
principato prende il suo nome proprio dall’invidia stessa.
In questi versetti, Paolo stava dicendo alla chiesa di Filippi,
che c’erano tra di loro, alcuni che predicavano Cristo “mossi
e accecati dall’invidia”, ovvero da Phthonos. Anche questa è
un’astuta macchinazione di Satana per dirottare l’adorazione
verso sè stesso.
Questo principato è uno dei più potenti in circolazione, allo
stesso livello del Leviathan, perché sono proprio l’invidia e
l’orgoglio che hanno decretato, con la volontà permissiva di
Dio, la ribellione e la caduta di Lucifero. Essi sono collegati e
camminano insieme (1Tm6:4).
"Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al
di,sopra delle stelle di Dio; io mi siederò sul monte
dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò
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sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo" (Is14:1314).
Caduta di Lucifero=invidia seguita dall’orgoglio.
Sembianze e macchinazione principale dello spirito
Questo spirito ha le sembianze di una vecchia donna che
viene consumata per l’eternità dall’invidia, dall’odio e dal
rancore. Quest’entità porta, attorcigliato al suo braccio, un
serpente che rappresenta la divinazione, la magia e la
stregoneria, (spirito Pitone At16:16), che usa spesso per
adescare le sue vittime in modo subdolo. Una volta che
Phthonos ha cominciato a lavorare la vittima, tramite l’invidia,
sarà il Leviathan che, attraverso l’orgoglio, finirà il lavoro
cominciato e ,prendendo il controllo, allontananerà il
credente definitivamente da Dio e dal suo regno. I due
principati lavorano insieme e architettano in modo ordinato
questi piani di distruzione tramite invidia e orgoglio, lasciando
operare fisicamente, infine, le fasce gerarchiche demoniache
inferiori (demoni, spiriti malvagi).
Questo peccato arrivò sulla terra precisamente quando Caino
cominciò ad “invidiare” suo fratello Abele, arrivando persino
ad ucciderlo. Conosciamo tutti bene la storia descritta in
(Ge4:1-8), ma se leggiamo attentamente al (v.6-7), possiamo
notare che Dio mise in guardia Caino:
“Il Signore disse a Caino: Perché sei irritato? E pechè hai il
volto abbattuto? Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se
agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi
desideri sono rivolti verso di te; ma tu dominalo!” (Ge4:6-7).
Il Signore stava avvisando Caino che Phthonos, il principato,
era alle porte, ed era pronto ad attaccarlo in modo più
potente tramite l’invidia. Egli poteva sconfiggerlo tramite
l’ubbidienza a Dio. Caino non lo fece e uccise quindi suo
fratello. L’invidia si mutò in ira (Mt27:18), e l’ira in odio, il
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quale portò all’omicidio crudele. Caino disubbidì a Dio e
lasciò spazio al sentimento d’invidia. La cosa più interessante
è che il nome Caino (ebr.Quayin), proviene dalla radice
(quanah), “acquistare”, a sua volta molto vicina alla radice
(quanà), “invidiare”. Ma oltre alla vicinanza delle due radici,
possiamo vedere anche una connessione spirituale. Caino
invidiò così tanto Abele, invidiò il favore di Dio che non aveva
ottenuto e che voleva “acquistare”. Caino era manovrato dallo
spirito d’invidia, (cfr.At8:9-11; 18-24); anche Simone il mago
era manovrato da Phthonos attraverso la divinazione che lo
portò ad invidiare gli apostoli Pietro e Giovanni.
Phthonos, lo spirito d’invidia in relazione alla parola di Dio
In questo paragrafo sono riuscito a riportare tutte le maggiori
macchinazioni diaboliche di Phthonos in relazione alle
Scritture, ovvero tutte le volte in cui questo spirito si “mosse a
invidia” contro i figli di Dio. Vediamole insieme:
L’invidia è proibita da Dio nella Scrittura (Pr3:31-32), egli
rimproverò l’invidia anche nei dieci comandamenti (Es20:17).
Un'altra strategia del principato Phthonos, è quella di far
cadere i figli del regno nella trappola dell’ ”invidia verso
l’empio”, costringendoli quindi, ad invidiare coloro che non
credono. Tutti sappiamo che Dio usa la sua infinita
benevolenza per benedire anche gli empi, affinchè essi, se
predestinati e ordinati a vita eterna, si convertano (dottrina
della comune grazia di Dio), ma questo non deve essere
motivo d’invidia e di contesa da parte nostra, ma altresì
motivo di intercessione per gli empi (principio biblico). Perché
anche noi, quand’eravamo nelle tenebre prosperavamo e
qualcuno pregava per la nostra conversione. Così facendo
potremo combattere e detronizzare Phthonos, nel nome di
Gesù Cristo. La nostra arma è volere il bene degli altri, empi e
non, benedire e non maledire.
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Demonologia
“Non adirarti a causa dei malvagi; non aver invidia di quelli
che agiscono perversamente” (Sal37:1).
“Poiché invidiavo i prepotenti, vedendo la prosperità dei
malvagi” (Sal73:3).
L’esempio più grande di invidia verso il prossimo, oltre a
quello di Caino con Abele, lo troviamo anche Saul, che invidiò
i successi di Davide (1Sa18:6-8), e la sua invidia divenne infine
odio, che portò Saul a voler uccidere Davide.
“Saul aveva in animo di far cadere Davide nelle mani dei
Filistei” (1Sa18:25).
“Saul confidò…che voleva uccidere Davide” (1Sa19:1).
“Allora Saul cercò di inchiodare Davide al muro con la
lancia…” (1Sa19:10).
Ecco come Phthons riuscì ad infiltrarsi in modo subdolo.
Attraverso le emozioni (animo) di Saul, che lasciò spazio al
principato di lavorare la sua mente e la sua invidia divenne
odio omicida.
L’invidia è solita colpire tutti i figli di Dio. Infatti nella Bibbia
troviamo ancora:
L’invidia di Labano verso Giacobbe (Ge31:2); dei Filistei
verso Isacco (Ge26:13-14), di Core, Datan e Abiraim verso
Mosè (Nu16:1-3). I fratelli di Giuseppe lo invidiarono e lo
vendettero come schiavo, dopo aver meditato di ucciderlo
(Ge37:11; 18-20; 26-28; At7:8), l’invidia di Samballat contro
Neemia (Ne2:10), l’invidia di Phthonos nei principi di Babilonia
e nei satrapi contro Daniele (Da6:3-4)
I farisei invidiarono così tanto Gesù che lo diedero in mano ai
Romani perché lo condannassero a morte (Mc15:10). I farisei
erano accecati da questo principato, ma la cosa più bella è
che lo stesso Dio si usò di Phthonos per la redenzione
dell’umanità. Infatti leggiamo:
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“Ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico
spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce”
(Cl2:15).
Il primo martire della fede, Stefano, fu vittima dei Giudei che
erano posseduti e manovrati dall’invidia, essi si turarono le
orecchie, alzarono grida contro di lui e pieni di rabbia nel loro
cuore, lo lapidarono (At7:54, 57-59).
Anche l’apostolo Paolo si ritrovò spesso a combattere,
proprio come gesù, contro questo spirito che lo perseguitò
durante tutti i suoi viaggi, mentre predicava il Vangelo della
grazia di Dio. Phthonos era solito “muovere fisicamente a
invidia” e “riempire d’invidia” i Giudei ribelli che inseguivano
Paolo ovunque con il mandato satanico di ucciderlo:
“Ma i Giudei, vedendo la folla, furono pieni di invidia e,
bestemmiando, contraddicevano le cose dette da Paolo”
(At13:45).
“Ma i Giudei, mossi da invidia…” (At17:5-8).
L’ARMA PIU’ POTENTE CONTRO L’INVIDIA
L’arma più potente che abbiamo a disposizione per
distruggere l’invidia, detronizzando quindi questo principato
demoniaco, oltre alla battaglia spirituale e al digiuno, è
L’AMORE. L’amore è il fondamento su cui si basano e si
radicano tutti gli insegnamenti di Gesù (Gv13:34; 1P1.22).
L’amore è Gesù stesso, in allusione ai versi di 1Corinzi 13 in
cui è scritto:
“L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore
non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo
sconveniente, non cerca il , non addebita interesse, non
s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia,
ma gioisce con la verità…” (1Co12.1-8).
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CHE LA GRAZIA E LA POTENZA DI DIO SIA SU TUTTI VOI
CHE ASSORBITE E METTETE IN PRATICA I SUOI
INSEGNAMENTI.
LIBRO CONSIGLIATO
Per un approfondimento e un approcio più ampio con la
demonologia e l’escatologia, vi consiglio di leggere il libro
“SPIRITI MARINI & LA FINE DEI TEMPI”, un saggio di
demonologia biblica, frutto di rivelazioni dello Spirito Santo.
Questo libro non è solo un saggio di demonologia ed
escatologia biblica (branca della teologia spesso trascurata
nel corpo di Cristo), ma è anche un manuale sul
combattimento spirituale di queste entità.
Libro a cura del pastore Enrico Delle Donne, nonché mio
padre spirituale (1Co4:15; 1Tm1:2; 2Tm1:2; Tt1:4; Fm10), alla
quale appartiene il mio DNA spirituale. Ringrazio Dio per
avermelo donato, affinchè io diventi un maturo soldato di
Cristo, e dedico a lui questo studio biblico con tutto il mio
cuore. È possibile acquistare questo libro in tutte le librerie
cristiane e su Eternity books.
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