Laboratorio di Musica Classica da Camera strumentale. La Musica
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Laboratorio di Musica Classica da Camera strumentale. La Musica
Laboratorio di Musica Classica da Camera strumentale. La Musica Classica si distingue fondamentalmente in due branche: Musica Sinfonica e la Musica da Camera. Per Musica da Camera si intende l’insieme di composizioni dedicate a formazioni varie, che possono essere costituite da due, tre, o più strumenti, fino ad arrivare ad un massimo di quindici nel caso dell’Orchestra da Camera, che si contrappone appunto all’Orchestra Sinfonica, molto più nutrita. Sviluppatasi a partire dal XVII secolo, la Musica da Camera si distingueva dalla Musica Sacra proprio per il suo carattere profano, ed era destinata ad essere eseguita nei salotti, ambienti a cui si confaceva perfettamente anche il ridotto numero di esecutori in essa impegnati. Ma è con il “Classicismo Viennese”, nel XVIII secolo, che la Musica da camera raggiunge la sua massima espressione, quando autori quali F.J. Haydn, W.A. Mozart, e L.v. Beethoven, dedicano ad essa un’attenzione affatto inferiore a quella dedicata alla musica sinfonica. Nascono così le formazioni “da camera” per eccellenza : il Duo con pianoforte (violino e pianoforte, o violoncello e pianoforte), il Trio (violino, violoncello e pianoforte), il Quartetto d’Archi (2 violini,viola e violoncello). Da allora il repertorio dedicato a queste formazioni, e ad altre quali il Quartetto con pianoforte (violino,viola,violoncello e pianoforte), o il Quintetto d’archi (2 violini, 2 viole e violoncello), è divenuto un vero e proprio genere musicale, con il quale tutti i grandi compositori si sono misurati, dando vita a veri e propri capolavori, oltre che durante il Classicismo, anche nell’epoca romantica e nel Novecento. La grande prerogativa che la Musica da camera possiede rispetto alla musica sinfonica, è quella di essere eseguita in assenza di un direttore. Ciò comporta da un lato la piena libertà espressiva per i singoli esecutori, dall’altro la difficoltà di fondere insieme le varie parti in una sincronia perfetta, senza l’aiuto di riferimenti esterni. Proprio per quest’ultimo motivo essa rappresenta un elemento fondamentale nella formazione di ogni musicista. E’ soltanto grazie ad essa che è possibile acquisire e sviluppare al massimo la capacità di entrare in comunicazione con altri esecutori, e cioè di staccarsi dalla propria individualità strumentale e riuscire, mentre si suona, a rivolgere una costante attenzione a ciò che avviene intorno a sé, capacità preziosissima ed assolutamente indispensabile, per poter svolgere qualsiasi attività musicale. Ecco perché la pratica cameristica dovrebbe essere considerata con un occhio di riguardo durante l’intero arco di studi musicali, cominciando con semplicissimi brani per studenti alle prime armi, sino ad arrivare al vero e proprio repertorio da concerto. Il nostro corso di introduzione alla musica da camera nasce dall’esigenza di molti alunni dei Licei musicali e dei Conservatori di approfondire, acquisire ed affinare e il repertorio e la ricerca interpretativa attraverso il lavoro sul proprio strumento al di là dei programmi svolti in seno ai loro corsi di studi abituali. I percorsi formativi elaborati per gli allievi di musica da camera sono basati sui suoni e con i suoni. Una parte fondamentale è dedicata all’analisi dei principali problemi teorici legati all’educazione musicale, come la creatività, la definizione del territorio, la tipologia dell’ascolto e gli itinerari storici; mentre un’altra parte si articola su incontri-lezione dedicati ciascuno ai diversi modi di far musica d’insieme. Tale aspetto in genere contribuisce ad esempio a migliorare le capacità di attenzione, le capacità discriminatorie, i comportamenti creativi, innestandosi pienamente in seno al progetto formativo generale. Anche l’educazione attraverso i suoni deve essere approfondita: una ricerca della sonorità di uno strumento metterà meglio in evidenza il comportamento creativo-divergente del singolo allievo. Tutti i percorsi partono comunque dall’assunto conoscenza-elaborazione, passando attraverso le colonne portanti del processo di apprendimento: scoperta, ripetizione, variazione ed interpretazione. > Docenti ed esperti Prof.ssa Ketty Teriaca – pianoforte M° Elena Sciamarelli – violoncello M° Valentina Caiolo – violino 1