L`edizione di gennaio 2013 - Banca dello Stato del Cantone Ticino

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L`edizione di gennaio 2013 - Banca dello Stato del Cantone Ticino
3
NEWS
NO. 1 - 2013
MAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO
www.bancastato.ch
SOMMARIO
La Banca
a portata
di mano
LA SITUAZIONE
La Banca, un grande cantiere
Un 2012 sostanzialmente stabile
Il 2013 sarà ancora
un anno difficile
L’ATTUALITÀ
Dal 2014 un nuovo
sistema informatico
PAG.
PAG.
PAG.
2
3
4-5
I PRODOTTI
I pagamenti si fanno
con smartphone e tablet
PAG.
6-7
I PRODOTTI
Pianificare il proprio futuro?
Prima lo si fa, meglio è!
PAG.
8
I SERVIZI
Il Private Banking
PAG.
9
LA FORMAZIONE
Il futuro ha un volto giovane
PAG.
10
L’INCONTRO
Ecocontrol, da 25 anni un team
interdisciplinare di successo
PAG.
11
L’AGENDA
Le manifestazioni 2013
News e curiosità
PAG.
12
la situazione
UN’ULTERIORE CONFERMA DEL NOSTRO MODELLO DI AFFARI:
SOLIDO, SANO E RIVOLTO AL FUTURO
PRESIDENTE DELLA DIREZIONE GENERALE
L’editoriale
n grande cantiere: è anche possibile vedere BancaStato così. Un grande
cantiere perché – come scoprirete nelle prossime pagine – l’Istituto non sta certo marciando sul
posto e, anzi, sta lavorando duro
per portare a termine un importante progetto informatico che
gli consentirà di affrontare le
sfide future con gli strumenti
giusti.
Accanto a questo progetto l’Istituto continua ogni giorno a migliorare e rendere ancora più
concorrenziali i suoi prodotti e i
suoi servizi bancari. È il caso, ad
esempio, di SelfNet Mobile, l’applicazione con la quale i vostri telefonini sono ormai diventati veri e propri sportelli bancari. Ma
BancaStato è pure un grande
cantiere perché ogni giorno costruisce il suo futuro investendo
sui giovani in formazione: saranno loro, domani, a raccogliere da
noi il testimone.
Proprio per fornirvi un’idea dei
lavori che fervono a Banca, abbiamo deciso di presentarvi questi argomenti, che costituiscono
alcuni importanti tasselli del variegato mondo dell’Istituto.
Sfogliando le pagine di questa rivista troverete anche la consueta
analisi della situazione economica, un interessante approfondimento sulle differenti soluzioni
previdenziali e l’abituale incontro con un’azienda che intrattiene un proficuo rapporto con
BancaStato, senza dimenticare
le riflessioni intorno ai cambiamenti in atto nel settore del
Private Banking.
Senza dubbio vi accorgerete che,
come in ogni grande cantiere,
siamo al lavoro per cercare di
soddisfare ancora meglio le
vostre esigenze.
Buona lettura!
U
2
ancora
Il 2013 sarà
un anno difficile
di BERNARDINO BULLA
La Banca,
un grande
cantiere
IL COMMENTO DI ROMANO BÄR, RESPONSABILE DELL’ANALISI FINANZIARIA
E DELLA GESTIONE PATRIMONIALE, SULLA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE
i sperava avvenisse l’anno
scorso, ma così non è stato: la tanto attesa ripresa
non ha fatto capolino e le speranze dell’economia svizzera,
ma anche mondiale, sono nuovamente rivolte al prossimo anno. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2013 ci si attende una lieve crescita, sino
all’1,5%. Ad ogni modo, gli
analisti stimano che non vi saranno inversioni di tendenza. Il
livello storicamente basso dei
tassi di interesse, dunque, dovrebbe permanere, prolungando i contenuti margini di guadagno che stanno accomunando tutti gli istituti finanziari.
Considerato il contesto in cui
BancaStato si trova ad operare,
possiamo ancora affermare
senza dubbio che i risultati ottenuti sono da considerare positivi. I crediti ipotecari, il risparmio e gli investimenti della
clientela hanno registrato una
crescita. Il 2012 è stato dunque
un anno stabile, che conferma
ulteriormente come il modello
S
“D
stabile
Un 2012
a conferma di una
gestione equilibrata
di affari di BancaStato sia solido, sano e rivolto a un futuro
sostenibile. Pure le altre voci di
conto economico hanno continuato a manifestare un andamento positivo. Questo anche
grazie alle puntuali misure di
ottimizzazione dei costi applicate lo scorso anno. Quanto ottenuto ci rincuora: testimonia
della grande fiducia che i ticinesi ripongono nella loro Banca. Specialmente in momenti
obbiamo attenderci ancora un primo
semestre 2013 difficile. Poi, forse, la situazione
congiunturale migliorerà. Ma
non si potrà parlare di ripresa
prima del 2014”. Sono queste le
previsioni di Romano Bär, responsabile dell’analisi finanziaria e della gestione patrimoniale per BancaStato, che si fondano sull’analisi
di quanto sta
avvenendo soprattutto sui
mercati americano ed europeo. L’abbiamo
incontrato per
esaminare queRomano Bär
sta delicata situazione congiunturale.
Iniziamo da quanto accade
negli Stati Uniti. Si ha l’impressione che la situazione
sia migliore rispetto a quella
dell’Europa. Come mai?
“Le condizioni economiche negli
Stati Uniti sono effettivamente
migliori rispetto a quelle degli altri paesi occidentali. Da due anni
la crescita media americana tocca il 2 per cento, che è comunque
considerato un tasso di almeno
un punto percentuale inferiore
alle reali potenzialità del Paese”.
Anche negli USA, però, il tasso di disoccupazione rimane
piuttosto alto: 7,9 per cento.
“È vero, questo dato è elevato,
ma permette comunque all’economia americana di rimanere
sul binario della crescita. Si calcola infatti che ogni mese negli
States si presentino sul mercato
del lavoro circa 150 mila persone alla ricerca di un primo impiego. Nell’ottobre 2012 l’offerta è stata di 170 mila nuovi posti.
Questo significa che era sufficiente per soddisfare le nuove richieste di impiego, ma non per
diminuire in modo significativo
il tasso di disoccupazione”.
E gli altri indicatori come si
sono comportati?
“I consumi nelle famiglie sono
aumentati, gli investimenti nelle
costruzioni pure, mentre sono
delicati come quello attuale si
rivela importante poter contare su un Istituto che offre non
solo prodotti e servizi di qualità, ma anche un elemento distintivo rispetto a tutti gli altri:
la garanzia dello Stato. E proprio allo Stato, e quindi alla
collettività, BancaStato destina
una fetta importante dell’utile
netto, producendo così un ulteriore effetto positivo sull’economia. BancaStato è in Ticino
da quasi un secolo proprio per
sostenere il Cantone, favorendone lo sviluppo economico e
consentendo ai ticinesi di investire i loro risparmi in maniera
sicura e redditizia.
Tutti i Rapporti di
esercizio e i Bilanci
Sociali e Ambientali
diminuiti gli investimenti nelle
aziende a causa di un calo delle
ordinazioni”.
Si può quindi affermare che
la politica economica espansionistica di Obama sia stata
vincente?
“Questi risultati sono stati ottenuti facendo perno soprattutto
su due leve: una politica mone-
LA SVIZZERA SOFFRE
MENO DI ALTRI STATI
E, SOPRATTUTTO GRAZIE
ALL’INNOVAZIONE,
SI STA PREPARANDO
PER LA RIPRESA.
MA NON POSSIAMO
DIMENTICARE
CHE LE SORTI DELLA
NOSTRA ECONOMIA
SONO LEGATE
A QUELLE DELL’EUROPA
E IN GENERALE
DELL’OCCIDENTE.
taria molto espansiva e strategie
fiscali vantaggiose. Tutto questo ha comportato però un ulteriore indebitamento dello Stato,
che prima o poi dovrà essere ridotto. I fautori di questa politica
di stampo keynesiano sostengono che le casse dello Stato andranno risistemate quando l’economia funzionerà di nuovo a
pieno regime. Staremo a vedere
se saranno in grado di farlo e se
ne avranno la volontà politica”.
Veniamo alle scelte economiche dell’Europa.
“Se la politica monetaria praticata negli Stati Uniti ha garantito una certa crescita, quella
messa in atto in Europa non ha
prodotto gli stessi risultati positivi. E questo nonostante le misure maggiormente accomodanti praticate dalla Banca centrale europea (BCE) dopo l’arrivo di Draghi”.
Questo significa che la BCE si
è allineata alla politica economica americana?
“Sì, ma con una profonda differenza. In Europa le nazioni in
crisi ricevono i finanziamenti
dalla Banca centrale a condizione di accettare un commissariamento sul controllo delle
proprie finanze, con una conseguente perdita dell’indipendenza nazionale”.
L’Europa, ispirata dai Paesi
del nord, non sta portando
avanti una politica economica
troppo restrittiva, che risulta
perdente rispetto a quella
espansionistica americana?
“Si tratta di due filosofie a confronto. Solo il tempo ci dirà quale delle due è più appropriata
per affrontare la crisi attuale.
Quella europea, ispirata soprattutto dalla Germania, considera
che quando uno Stato spende
più di quanto incassa è necessario risparmiare, perché se no si
finisce male”.
Come giudica la situazione
economica europea?
“Difficile. La maggior parte
dei Paesi sta affrontando una
recessione e nel migliore dei
casi le economie sono stagnanti. Persino la Germania sta
dando i primi segnali di crisi,
con una situazione che rasenta
la recessione a causa soprattutto di una diminuzione delle
esportazioni verso i Paesi più
in difficoltà. Ma a preoccuparmi maggiormente è la posizione della Spagna, con un tasso
di disoccupazione generale del
25 per cento e giovanile del 50
per cento”.
Possiamo considerare la Svizzera un’isola felice?
“Diciamo che stiamo meglio
degli altri e grazie all’innovazione ci stiamo preparando per
la ripresa, ma non dobbiamo
dimenticare che la nostra situazione economica è in ogni caso
legata alle sorti di quella europea e più in generale di quella
occidentale”.
Tenetevi aggiornati
sull’attualità
finanziaria!
3
l’attualità
Dal 2014 un nuovo
sistema
informatico
I
clienti, la Banca stessa e il Cantone: saranno loro a beneficiare del risultato finale
dell’importante progetto che BancaStato
ha inaugurato lo scorso autunno e che durerà
sino al 2014, quando l’Istituto adotterà un
nuovo sistema informatico. “Zenit” – questo
il nome del progetto – consentirà di ridurre i
costi, rendere più snelli ed efficienti i processi
di lavoro e, dunque, migliorare i margini di
guadagno. A tutto vantaggio dei proprietari
della Banca: cioè tutti i Ticinesi.
Abbiamo rivolto alcune domande in merito a
Bernardino Bulla, Presidente della Direzione generale, e a Renato Arrigoni, membro
della Direzione generale e responsabile del
progetto.
Bernardino Bulla, Presidente della Direzione generale
Al passo con i tempi
a Banca ha avviato un
progetto di “migrazione
della piattaforma informatica”. Cosa significa?
“Si tratta, semplicemente, di restare al passo coi tempi. Gli strumenti informatici fanno parte
della nostra vita quotidiana e non
si potrebbe più lavorare senza di
loro: è dunque fondamentalmente dotarsi di una struttura moderna. La precedente migrazione,
termine con il quale si indica appunto il passaggio da un sistema
informatico all’altro, risale al
2003, con l’adozione di una duplice piattaforma.
Oggi le due soluzioni non sono più conformi
al mercato e di
fatto avremmo
comunque dovuto sostituire
quella più obsoBernardino Bulla
leta che tuttavia, al momento della sua implementazione, era quanto di meglio il mercato offrisse. Abbiamo
quindi valutato le alternative,
scegliendo infine B-Source, società attiva in Ticino che offre
un prodotto all’avanguardia,
adeguato a una Banca delle nostre dimensioni”.
Perché l’esigenza di cambiare?
E perché proprio adesso? Non
è rischioso un investimento
del genere in un momento
L
4
economico così particolarmente delicato?
“Non vi è solo la necessità di disporre di strumenti informatici
moderni: esiste anche il bisogno
di gestire meglio i costi. La piattaforma scelta ha anche il grosso
vantaggio di comprimerli, consentendo processi di lavoro molto
più immediati e molto meno
complessi di quelli attuali. Ciò
permetterà di orientare in maniera differente, e più proficua, l’impiego delle risorse umane. Va detto che una migrazione è sempre
rischiosa: dal momento che la
nuova soluzione è attiva, quando
cioè avviene quello che tecnicamente si chiama ‘go live’, possono sempre emergere problemi.
Ad ogni modo prima di questo
momento vi sono test estremamente specifici proprio per mitigare tali aspetti. D’altra parte è altrettanto rischioso non agire e lasciare invecchiare le piattaforme
informatiche. Gli investimenti,
insomma, sono elevati, ma certamente necessari. Non credo poi
che il particolare momento economico rappresenti un fattore determinante in una scelta di investimento.
Quali sono i principali obiettivi strategici che si vogliono
raggiungere?
“B-Source Master consentirà di
ridurre i costi, di rendere i processi di lavoro più snelli ed efficienti,
garantendo vantaggi per i clienti,
per la Banca e per la proprietà. Per
il cliente, in quanto potrà godere
di un servizio più celere e completo; per la banca perché i suoi collaboratori potranno maggiormente concentrarsi sull’erogazione del servizio e sull'offerta di
nuovi prodotti innovativi ed infine, per la proprietà, ossia per il
Cantone, perché l’obiettivo finale
è quello di migliorare i margini di
guadagno, con ricadute positive
anche sugli utili distribuiti”.
Quando si concluderà il tutto?
“La migrazione vera e propria dovrebbe avvenire a inizio aprile
2014. Vi saranno poi diversi mesi
di consolidamento. E quindi entro fine 2014 la piattaforma nuova
dovrebbe essere “rodata””.
GLI STRUMENTI INFORMATICI
FANNO ORMAI PARTE
DELLA NOSTRA
VITA QUOTIDIANA
E NON SI POTREBBE PIÙ
LAVORARE SENZA DI ESSI.
RISULTA DUNQUE
DI FONDAMENTALE
IMPORTANZA DOTARSI
DI UNA STRUTTURA
MODERNA ED EFFICIENTE.
Direttor Bulla, lei ha preso in
mano le redini dell’Istituto a
gennaio 2012. Quale bilancio
traccia? Quali sono le sfide che
attendono l’Istituto?
“Il primo anno di attività è da ritenere positivo in termini di relazioni interne ed esterne. Dal punto
di vista dei risultati, considerato il
difficile momento per l’economia
e il settore bancario, considero
positivamente quanto ottenuto
da BancaStato. Evidentemente
c’è ancora molto da fare e sappiamo bene quali sono le esigenze
degli “azionisti” che, nel nostro
caso, si riuniscono in assemblea
generale 12 mesi all’anno. I nostri
progetti strategici permetteranno
alla Banca di continuare a essere
concorrenziale. Quando mi sono
insediato ho dichiarato che il mio
obiettivo era di fare in modo che i
ticinesi volessero bene alla loro
banca. Io credo che malgrado tutto stiamo andando nella buona
direzione. È difficile, al momento, immaginare le future sfide
per BancaStato. Siamo però sicuri di una cosa: continueremo, come da ormai quasi un secolo, ad
essere vicini al territorio e ai suoi
abitanti, proseguiremo la nostra
continua ricerca di prodotti attrattivi. La grande battaglia si
giocherà sui costi: in un mercato
limitato saranno quelli che consentiranno di garantire la redditività alla proprietà”.
Renato Arrigoni, membro della Direzione generale e responsabile del progetto Zenit
I vantaggi per la clientela
Q
uello iniziato in autunno è un cantiere enorme. Quali sono le tappe salienti di un progetto di
questa portata? Quali settori
della Banca sono coinvolti nel
processo?
“Effettivamente il progetto è
molto complesso e oneroso dal
punto di vista del numero di persone coinvolte e
del tempo che
queste dovranno dedicarvi. È
un enorme cantiere che coinvolge per forza
di cose ogni settore
della Banca
Renato Arrigoni
e tutte le collaboratrici e i collaboratori che vi
lavorano: questo perché i “lavori
in corso” non coinvolgono unicamente gli aspetti informatici,
ma anche i processi di lavoro, le
regole dell’Istituto e le strutture
stesse che reggono il funzionamento della Banca. Una volta
parametrizzata e realizzata l’architettura applicativa (vale a dire la piattaforma B-Source Master pronta a essere impiegata
da BancaStato, n.d.r.) avverrà la
migrazione dei dati e cominceranno i test per appurare eventuali anomalie e dunque intervenire per tempo. Ma non sarà
certo finita qua: parallelamente,
occorrerà adeguare il sistema di
controllo interno, le procedure
e l’organizzazione della Banca,
effettuando anche l’importante
attività di formazione che interesserà il nostro personale. Il sigillo finale arriverà con la fase di
consolidamento”.
Quale processo di analisi è stato compiuto per scegliere infine B-Source Master?
“Prima di tutto ci siamo chiesti
quali fossero gli strumenti a disposizione delle altre banche
svizzere simili a noi. L’analisi
comparativa ci ha successivamente portato a restringere il
campo su due sole soluzioni, vale a dire quelle nel frattempo
adottate da quasi tutti le banche
cantonali. È stato poi il turno di
un’analisi più specifica, particolareggiata, focalizzata sull’architettura delle piattaforme informatiche prese in conto. E infine
abbiamo optato per B-Source: la
firma dei contratti è avvenuta a
fine luglio dello scorso anno. La
scelta della soluzione informatica, basata sul sistema Avaloq, è
stata effettuata alla luce di sei criteri che per BancaStato sono
cruciali. Innanzitutto dovevamo
assicurarci di avvalerci di un sistema che possa fornici un potenziale di supporto alla strategia di business dell’Istituto. La
Banca ricercava poi una piattaforma che racchiudesse anche
un potenziale di razionalizzazione, garantendoci al contempo di
standardizzare. Nella scelta sono
stati presi in conto gli investimenti e i costi ricorrenti futuri, così
IL CLIENTE GODRÀ
DI NUMEROSI VANTAGGI:
MAGGIORE EFFICIENZA,
MIGLIORE CONSULENZA,
MA L’ASPETTO PIÙ
EVIDENTE RIGUARDERÀ
IL NUOVO SISTEMA
DI INTERNET BANKING,
CHE ARRICCHIRÀ
LA GIÀ VASTA OFFERTA
GARANTITA AI CLIENTI.
come la capacità di B-Source Master di evolvere. E naturalmente
ha certamente influito la bontà e
l’ottima reputazione dell’azienda
fornitrice. Grazie alla nuova soluzione informatica, dal 2015 ci
aspettiamo dunque minori costi,
processi di lavoro più snelli,
maggiore efficienza, ma anche
un supporto di qualità da parte
di B-Source nell’ambito di futuri
sviluppi”.
Dal punto di vista del cliente,
cosa cambierà?
“Il cliente godrà dei vantaggi in
maniera indiretta, beneficiando
della maggiore efficienza che vi
sarà in BancaStato e delle molteplici possibilità che saranno messe a disposizione del consulente
proprio da B-Source Master. Dal
punto di vista della “visibilità”
dei cambiamenti, è possibile che
vi saranno variazioni per quanto
riguarda la grafica di avvisi,
estratti conto e di deposito titoli.
Ma l’aspetto che salterà più all’occhio è sicuramente quello
del nuovo sistema di Internet
Banking di cui si doterà l’Istituto. Di tutto questo, naturalmente, il cliente sarà informato per
tempo e dettagliatamente”.
5
i prodotti
UN NUOVO MODERNISSIMO METODO PER EFFETTUARE I PAGAMENTI DA SMARTPHONE E TABLET
GRAFICAMENTE ACCATTIVANTI, SEMPLICI DA UTILIZZARE E GRATUITE
Le polizze
si mettano in posa!
e fino qualche anno fa avessimo chiesto ad esperti informatici se fosse stato possibile effettuare un pagamento
scattando solo una fotografia a
una polizza, avrebbero sicuramente risposto: “Sì, forse in un
film di fantascienza”. Ebbene,
per BancaStato questa possibilità
è ormai diventata realtà: SelfNet
Mobile, l’applicazione mobile
del programma di Internet
Banking, dallo scorso autunno
racchiude infatti anche questa
funzionalità. E non è l’unica novità, spiega Marco Meschiari,
responsabile per BancaStato della clientela retail e aziendale della regione di Locarno.
Ma andiamo con ordine e partiamo appunto dall’aspetto più rivoluzionario: basterà veramente
solo scattare una fotografia per
effettuare un pagamento? “Sì.
Una volta aperta, l’applicazione
trasformerà il proprio cellulare
(Apple o Android) in uno sportello bancario. Basterà posare davanti alla fotocamera una polizza PVR, meglio conosciuta
come ‘la polizza arancione’,
inquadrare il
numero di riferimento, attenMarco Meschiari
dere che sia
messo a fuoco e scattare la foto.
E il gioco è fatto: il cliente si ritroverà sullo schermo una polizza arancione virtuale, già compilata e in attesa dell’autorizzazione finale. Naturalmente, prosegue Meschiari, l’utilizzo della fotocamera è opzionale “ed è solo
una funzionalità aggiuntiva di
quel che è in definitiva il grande
salto di qualità effettuato con la
nuova versione di SelfNet Mobile,
cioè i pagamenti, che potranno
comunque essere registrati ed
eseguiti anche inserendo a mano
il codice IBAN o partendo da
modelli memorizzati in precedenza. Per il cliente si tratta di un
ulteriore servizio importante. Finora a sua disposizione vi erano
“solo” supporti tradizionali; lo
Una Banca unica,
tre diverse applicazioni
C
on il rinnovamento di
SelfNet Mobile, continua Meschiari, BancaStato ha cercato di aderire ancora di più alle abitudini tecnologiche dei ticinesi: “I cellulari
sono ormai onnipresenti e utilizzatissimi in svariati campi e
risultano così essere veri e propri strumenti che supportano a
360 gradi la nostra quotidianità. Questi apparecchi non sono
più impiegati semplicemente
per telefonare, ma pure per vedere filmati, acquistare online,
tenersi informati, e tante altre
cose, tra cui, appunto l’accesso
ai propri conti bancari e svolgere operazioni a loro legate”. La
presenza di BancaStato su questi moderni apparecchi non finisce però qui: “Complessivamente, contiamo su tre applicazioni. La prima è quella che
abbiamo appena descritto.
Poi vi sono “xcontomio” e
“Edicola BancaStato”. Quest’ultima è un vero e proprio
“chiosco” virtuale grazie al
quale poter scaricare ogni
stampato di BancaStato in un
pratico formato pdf“. In altre
parole, tutti i documenti sono
esposti su “scaffali” digitali tematici, su cui appaiono tutte le
edizioni di BancaStato News,
dei rapporti annuali e dei bilanci sociali e ambientali, ma
S
6
sportello fisico oppure il programma di Internet Banking per
computer. Quest’ultimo rappresentava indubbiamente già un
bel passo in avanti dal punto di
vista della comodità e del risparmio di tempo. Ora il comfort è
ancora aumentato proprio grazie alle funzionalità legate al cellulare” rileva Meschiari. Considerato che stiamo parlando di
transazioni finanziarie, come
la mettiamo in termini di sicurezza? “La nuova versione di
SelfNet Mobile non ha ceduto di
un passo per quanto riguarda la
sicurezza, mantenendo inalterata una forma di autentificazione basata su tre livelli e che prevede l’immissione del proprio
BASTA SCATTARE
UNA FOTOGRAFIA
PER EFFETTUARE
UN PAGAMENTO.
APRENDO QUINDI
L’APPLICAZIONE
IL VOSTRO
CELLULARE
SI TRASFORMA
IN UNO SPORTELLO
BANCARIO SICURO
E A 360 GRADI.
numero di contratto, della password e del numero di sicurezza
che appare sulla speciale tessera
inviata a chi fruisce di tale servizio. Gli standard riguardanti i
dati sensibili dei clienti, tengo a
ribadirlo, sono molto alti e garantiscono tranquillità”. Su quali altre novità può contare chi
utilizza SelfNet Mobile? “Parlando di pagamenti, dallo
schermo del proprio cellulare si
può ora dare il via libera per
quelli precedentemente immessi, ma non ancora autorizzati,
fino a 5 mila franchi. Di nuovo
vi è anche la mappa di tutte le
Succursali, Agenzie e bancomat. A rimanere invariata è la
possibilità di consultare non
solo il saldo dei propri conti, ma
anche i relativi movimenti, ottenendo inoltre informazioni sui
titoli in deposito. Analogamente, l’applicazione consente di
effettuare chiamate rapide a
lineaDIRETTA, il nostro centro servizi telefonico, e in caso
di domande tecniche, al Support Center”. Su quali apparecchi funziona la nuova versione di
SelfNet? “Finora SelfNet Mobile
era supportato unicamente da
dispositivi Apple. Come annunciato nei mesi scorsi, la nuova
versione è stata progettata anche
per i cellulari che si basano su sistemi Android. Possiamo dunque soddisfare la clientela a 360
gradi” rivela Meschiari.
anche tutti i fogli informativi e i
prospetti legati ai prodotti e ai
servizi della Banca. Edicola
BancaStato permette, quindi,
di sfogliare tutto l’Istituto con
un semplice dito. Vi è poi
“xcontomio”, applicazione alla
quale la Banca ha dedicato ampio spazio nel precedente numero di questa rivista (luglio
2012): è completamente rivolta
ai giovani ticinesi e propone loro un flusso continuo di notizie,
suggerimenti, sondaggi e concorsi i cui premi possono ammontare fino a mille franchi la
settimana. “Il successo è grande
ed è testimoniato dal migliaio di
ragazze e ragazzi iscritti al servizio e che dunque, quotidianamente, ricevono gli aggiornamenti”. Tutte le applicazioni,
sono accomunate dalla semplicità di utilizzo, dalla grafica accattivante e “naturalmente dal
fatto di essere completamente
gratuite” spiega Meschiari, che
conclude: “Provatele, non resterete delusi”.
Tutte le applicazioni
di BancaStato
Codici QR: ma cosa sono?
i avrete sicuramente intravisti, nelle pagine di
questa rivista. Sono in
bianco e nero, simili a francobolli. Tecnicamente si chiamano ‘Quick Response Code’(codici a risposta rapida),
più conosciuti con l’acronimo
‘QR’. Ma di che si tratta? Sostanzialmente, sono dei link
in forma grafica: fotografandoli con un cellulare, portano
dritti dritti a una specifica pagina Internet, quella scelta da
chi ha creato l’immagine. Ad
L
esempio, il codice che trovate
qui accanto vi indirizzerà alla
sezione del nostro portale dedicata alle ultime novità diffuse dall’Istituto. Per consentire
tutto ciò, occorre scaricare sul
proprio telefonino un’applicazione che permetta all’apparecchio di riconoscere questo
codice. Per farlo, è sufficiente
immettere su Apple Store, oppure su Google Play, le parole
chiave ‘codice QR’ e lanciare
la ricerca: troverete programmi gratuiti e con un impatto
limitato sulla memoria digitale del vostro telefonino. Per
BancaStato News si tratta di
una novità pensata per fornire
ai lettori ulteriori approfondimenti e restare al passo con le
nuove tecnologie. Dunque:
buona scansione!
7
i servizi
i prodotti
A COLLOQUIO CON UN ESPERTO DI SWISSCANTO PER QUESTIONI PREVIDENZIALI
revedere i casi futuri e
provvedervi opportunamente: è questa la definizione della parola ‘previdenza’
contenuta nel dizionario Garzanti. Parlando dell’attività
professionale, in merito ai casi
futuri non ci piove: volenti o
nolenti, ci attende la pensione.
Ma cosa si intende con opportunamente? E come assicurarsi
una pensione serena, al riparo
da sorprese finanziarie? Per rispondere a queste e ad altre
domande, ci siamo rivolti a
Reinhard Steiner, responsabile della distribuzione per il
mercato latino di Swisscanto,
società comune alle banche
cantonali con cui BancaStato
opera a braccetto anche nell’ambito delle soluzioni previdenziali.
“In Svizzera – spiega il responsabile – ci si basa sul noto concetto dei tre pilastri. Il primo,
chiamato genericamente AVS,
copre il fabbisogno minimo
esistenziale. Con il secondo, la
Cassa pensione, si garantisce il mantenimento di
uno standard
di vita quasi
simile a quello precedente il pensioReinhard Steiner
namento. Il
significato dell’avverbio opportunamente – osserva Steiner – viene però raggiunto solo con il terzo pilastro, che ha
lo scopo di colmare le lacune
tra quanto percepito durante
gli anni in cui si lavorava e
quanto sarà effettivamente a
disposizione per la pensione.
Questo ultimo tassello, dunque, si rivela molto importante e nonostante non sia obbligatorio noi lo consigliamo
caldamente”.
Anche in Ticino si sta verificando un cambiamento di
mentalità e se fino a qualche
anno fa il terzo pilastro era
prerogativa di chi aveva diversi anni di lavoro alle spalle,
ora anche i giovani si preoccupano di previdenza, anche
8
Istockphoto
Pianificare il proprio futuro?
Prima lo si fa e meglio è!
P
grazie al fatto che non è previsto un versamento minimo. E
per quanto riguarda l’aspetto
fiscale? “Quanto destinato al
conto Risparmio 3 è deducibile
(fino a un certo importo) dalle
PURE IN TICINO
SI STA VERIFICANDO
UN CAMBIAMENTO
DI MENTALITÀ
E ANCHE I GIOVANI
SI PREOCCUPANO
DI PREVIDENZA,
GRAZIE ANCHE AL FATTO
CHE NON È PREVISTO
UN VERSAMENTO
MINIMO.
tasse – spiega Steiner – e questo conto permette anche di effettuare un ammortamento indiretto sulla propria ipoteca.
Ma non è tutto: il capitale versato sul conto Risparmio 3 gode di un tasso di interesse superiore ai conti di risparmio classici ed è anche possibile utilizzarlo per investire in titoli con i
fondi di Swisscanto chiamati
LPP 3, esclusivamente pensati
per i capitali previdenziali”.
Come tutti gli altri fondi di
Swisscanto, che hanno collezionato premi internazionali
(veri e propri oscar del settore), anche questi ultimi sono
stati concepiti per rispondere
adeguatamente all’appetito
del cliente per il rischio. E proprio l’esigenza di una gestione
attiva del rischio – considerata
la delicata situazione dell’economia mondiale di questi ultimi anni – ha recentemente decretato la nascita dello Swisscanto LPP 3 Dynamic 0-50,
un fondo la cui quota azionaria, a seconda dell’evoluzione
dei mercati, varia dallo 0 al
50%. “Questa offerta – osserva ancora Steiner – è veramente di qualità. Dal punto di
vista previdenziale, vogliamo
fornire vantaggi concreti per
il cliente con grande attenzione e cura”. Questa volontà si
traduce anche nella messa a
disposizione di tre polizze assicurative semplici ed efficaci: la Swisscanto Safe Credito,
la Swisscanto Safe Risparmio
e la Swisscanto Safe Rischio.
A cosa servono? “In estrema sintesi – spiega
l’esperto – a coprire specifiche esigenze finanziarie in caso
di decesso o
di incapacità
lavorativa permanente dovuta a
infortunio o a malattia.
A specifica esigenza, appunto, corrisponde ognuna
delle tre polizze. La prima
completa un’ipoteca o un credito privato, garantendo il pagamento di interessi o il rimborso del credito. La seconda
fissa e garantisce il raggiungimento di un obiettivo previdenziale legato al conto Risparmio 3. La terza, infine,
garantisce una maggiore elasticità, essendo legata alla copertura assicurativa desiderata dal cliente. Credo che i
prodotti offerti da BancaStato
– conclude Steiner – possano
quindi rispondere molto bene alla domanda iniziale: ma
cosa si intende con opportunamente”?
I nostri prodotti
previdenziali
I
l settore del Private Banking
è in mutazione e anche la
piazza finanziaria ticinese si
sta adattando alle nuove regolamentazioni internazionali.
Luigi Campagna, direttore di
BancaStato Private Banking, ci
illustra come sta avvenendo
questo cambiamento, tracciando pure un bilancio dei risultati
ottenuti nel 2012.
Direttore, il 2012 per BancaStato
Private Banking è stato una buona annata?
“Decisamente sì, quello appena
trascorso si è rivelato un anno
molto positivo. Abbiamo raccolto quasi 400 milioni di franchi di nuovi patrimoni amministrati, registrando un importante afflusso di clientela proveniente da molte regioni del
mondo: dalla Svizzera, che per
noi rappresenta sempre un bacino molto importante, all’Europa dell’Est, passando per
l’Italia. Insomma, per il 2012
possiamo tracciare senz’altro
un bilancio molto positivo”.
Nella precedente edizione di
questa rivista scrivevamo che
il Private Banking si trovava
di fronte a un bivio. Nel frattempo, alcuni accordi fiscali
sono stati raggiunti. Quali
cambiamenti hanno generato
nel vostro lavoro?
“I testi siglati hanno mutato sostanzialmente l’offerta nel settore del Private Banking. Ora si
tratta di gestire in maniera molto più attiva
gli averi dichiarati, mentre assistiamo
a un sistematico mutamento
della struttura
della clientela.
In quest’ottica,
Luigi Campagna è cruciale una
profonda conoscenza della materia fiscale e la collaborazione
con partner esterni scelti ad
hoc, perché fare tutto in casa
non sarebbe possibile. Il nostro
scopo è fornire al cliente la migliore soluzione per le sue specifiche esigenze”.
BancaStato si è dunque adattata alla nuova situazione.
Questo è avvenuto anche per
gli altri istituti della piazza
finanziaria ticinese?
“Tutti hanno reagito. Purtroppo vi è da segnalare che alcuni
professionisti, fornendo una
consulenza molto approssimativa e improntata al corto termine, hanno proposto alla loro
clientela di spostare i capitali
verso paradisi fiscali che saranno tali ancora per poco. Un
LO AFFERMA LUIGI CAMPAGNA, RESPONSABILE DEL SETTORE
Allegria, ambizione
e competitività:
ecco il nostro
Private Banking
approccio che non condividiamo, in quanto desideriamo offrire soluzioni a lungo termine”.
Qual è la tipologia della vostra clientela?
“Si tratta per lo più di imprenditori che dispongono di capitali aziendali o privati da gestire. Siamo pertanto in contatto
con persone tutt’altro che
sprovvedute, che sanno quel
SONO CONVINTO
CHE EMERGERÀ CHI
SAPRÀ RIMBOCCARSI
LE MANICHE
E REINVENTARE
UN LAVORO CHE,
COSÌ COME LO
ABBIAMO CONOSCIUTO
FINORA, A BREVE
TERMINE SPARIRÀ
COMPLETAMENTE.
che vogliono, che cercano un
costruttivo scambio di idee,
per poi partecipare alle decisioni di investimento. Se pensiamo alla clientela di una
quindicina di anni fa, che portava in Ticino il denaro senza
preoccuparsi troppo di come
venisse investito, ebbene: oggi
non esiste più”.
Perché rivolgersi a BancaStato
e non a un altro istituto?
“Perché siamo una Banca cantonale e abbiamo una lunga tradizione in fatto di vicinanza
con la gente. Non siamo un Istituto che colloca a tutti i costi
prodotti bancari, che cerca subito di far firmare una mole di
ordini bancari per assicurarsi le
commissioni. Siamo anzi disposti a rinunciare a una parte del
guadagno immediato proprio
perché vogliamo costruire un
rapporto di lungo termine e
realizzare prodotti che calzino
a pennello alle esigenze del
cliente. Ciò che ci contraddistingue è la nostra prossimità
alla realtà nella quale operiamo
e la nostra umiltà”.
Siamo in un momento di profonda trasformazione. Cosa
ci riserverà il futuro?
“Grossi cambiamenti, ma anche grosse opportunità. Finora
il Private Banking ticinese ha
avuto vita facile. D’ora in poi
sono persuaso che potrà emergere solo chi sarà disposto a
rimboccarsi le maniche per
reinventare il proprio lavoro”.
Se dovesse riassumere BancaStato Private Banking in tre
parole, quali sceglierebbe?
“Allegria, competitività e ambizione”.
I prodotti e servizi
di BancaStato legati
al Private Banking
9
l’incontro
la formazione
Ti-Press/S.Golay
GLI APPRENDISTI DI BANCASTATO
INSIEME
INSIEMEAADARIO
DARIOCARAMANICA
CARAMINICA
RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE
Il futuro ha un volto giovane
C
ome affrontare con successo le sfide del futuro?
Tramite importanti progetti come Zenit (vedi pagine 4
e 5), o l’adozione di moderne
tecnologie, certo. Ma non bisogna scordare che il futuro sono
soprattutto i giovani. “Per questo BancaStato, che ne è ben cosciente, organizza ogni anno
programmi formativi”, spiega
Dario Caramanica, membro di
Direzione e responsabile delle
Risorse Umane dell’Istituto.
Ma quali opportunità professionali – chiediamo – offre ai giovani BancaStato? “Proponiamo
percorsi formativi per apprendisti di commercio, maturandi, diplomati della Scuola Cantonale
di Commercio e neolaureati. A
loro disposizione vi è complessivamente un ampio ventaglio di
opportunità. Gli apprendisti, ad
esempio, durante i tre anni di
formazione acquisiscono esperienza in molti dipartimenti dell’Istituto, costantemente affiancati da professionisti. Alla pratica abbinano poi la teoria con
due giorni la settimana di lezioni presso il Centro Professionale
Commerciale di Bellinzona, cui
vanno aggiunte le 30 giornate,
su tre anni, organizzate dal
Center for Young Professionals
in Banking al Centro di studi
bancari di Vezia. Un percorso
10
impegnativo, ma che può fungere da vero e proprio trampolino di lancio”. Già, perché
l’apprendistato può essere il
primo passo verso molte
soddisfazioni professionali.
“A BancaStato si premiano il
merito e gli sforzi di chi si impegna con costanza ottenendo ottimi risultati. Diverse persone
che hanno mosso i primi passi
con un apprendistato stanno ora
percorrendo una carriera specialistica”, rileva Caramanica. Questo anche grazie alla grande attenzione e disponibilità della
PREMIAMO IL MERITO
E GLI SFORZI
DI CHI SI IMPEGNA
CON COSTANZA
E OTTIENE RISULTATI.
DIVERSI GIOVANI
CHE HANNO INIZIATO
COME APPRENDISTI
STANNO ORA
PERCORRENDO
UNA CARRIERA
SPECIALISTICA.
Banca per la formazione continua. “Di norma proponiamo ai
nostri collaboratori percorsi formativi supplementari, come ad
esempio la SUPSI e la scuola
specialistica AKAD. Si tratta di
splendide opportunità di perfezionamento che sono apprezzate e si rivelano preziose per la
crescita professionale e personale. Riteniamo che chi lavora
in BancaStato debba poter
esprimere al meglio il proprio
talento: per questo dedichiamo
tanta cura allo sviluppo dei nostri giovani”.
Ha trent’anni, di cui quindici passati in BancaStato. Ha iniziato la sua carriera come
apprendista e ora è consulente alla clientela aziendale a Lugano. Si chiama Paola
Calignano: le abbiamo rivolto alcune domande.
Come mai la scelta dell’apprendistato? “Perché avvertivo l’esigenza di entrare subito
nel mondo del lavoro, e più specificamente nel settore bancario, coniugando la teoria
con la pratica. Ho sempre vestito i colori di BancaStato e questi quindici anni sono stati
molto ricchi. Ho potuto imparare una professione e perfezionarmi anche grazie alla disponibilità dell’Istituto”.
In che senso? “A 24 anni insegnavo già agli apprendisti di BancaStato e volevo continuare la mia formazione. Ho chiesto allora di iscrivermi alla SUPSI e ho subito ottenuto il consenso della
Banca, che mi ha concesso un giorno di permesso alla settimana per frequentare i corsi. Dopo quattro anni ho potuto stringere tra le mani il mio bachelor in Economia aziendale. È stata una grande soddisfazione e ha determinato il mio passaggio da assistente consulente a consulente vera e propria”.
E in futuro? “Ho sicuramente ancora molta strada da fare. Continuo a prestare attenzione alle offerte
formative e non escludo che un giorno tornerò sui banchi di scuola”.
Cosa consiglia a chi sta facendo i primi passi?
“Di impegnarsi tanto e non di dimenticare che in un settore in continuo mutamento è essenziale sapersi
tenere aggiornati. BancaStato è ben disposta ad aiutare chi dimostra buona volontà e interesse. Si tratta
di saper cogliere questa occasione”.
i sono laureati rispettivamente in scienze naturali all’Università di Losanna e in fisica al politecnico di
Zurigo. Stiamo parlando di
Gianfranco Giugni e Fabio
Breda. Giugni ha conseguito
un dottorato lavorando per
sette anni a una tesi interdisciplinare di successo in geobotanica e collaborando con le università di Losanna, Zurigo,
Neuchâtel e con il politecnico
di Losanna. Breda si è lauretao
invece con una tesi nell’ambito della fisica dell’atmosfera.
A quel punto potevano scegliere di optare per la carriera
universitaria, di insegnare in
un liceo, oppure inventarsi
qualche altra attività.
Hanno invece scelto di dedicarsi alla protezione dell’ambiente, anche a seguito dell’entrata in vigore nel 1988 di
un’ordinanza federale che imponeva esami di impatto ambientale in occasione della realizzazione di opere importanti: è quindi stata fondata la
Ecocontrol SA con sede a Locarno, che ha compiuto lo
scorso anno i 25 anni di attività. Inizialmente era nata come
costola dello studio di ingegneria Maggia SA di Locarno.
Sette anni più tardi però, Giugni e Breda acquisivano il pacchetto azionario e la Ecocontrol diventava indipendente.
L’azienda, come dicevamo,
era nata per rispondere alla
domanda di verifiche sull’impatto ambientale sorta in seguito all’entrata in vigore di
un’ordinanza federale.
Ma in quali casi si rende necessario uno studio del genere?
“Da anni, per esempio, stiamo
studiando le conseguenze sull’ambiente di Alptransit. Ma ci
siamo occupati pure di innumerevoli altri progetti quali
svincoli autostradali, aeroporti, discariche per rifiuti e per
materiali inerti, porti per natanti, impianti di innevamento; collaborando con i Comuni, il Cantone, la Confederazione, le Ferrovie Federali e
recentemente pure l’Ufficio
Federale delle strade”.
Conclusa la ricerca su un determinato progetto, cosa
succede?
“Succede che le autorità competenti, prima di concedere
l’autorizzazione a procedere
con i lavori, analizzano le conseguenze ambientali del progetto e le relative misure di
compensazione o mitigazione
evidenziate dal nostro studio”.
S
ECOCONTROL SA SPECIALIZZATA IN STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE,
INGEGNERIA FORESTALE E FISICA DELLA COSTRUZIONE
IL TEAM INTERDISCIPLINARE
DELLA ECOCONTROL
Ti-Press/C.Reguzzi
LA FORMAZIONE È UN TASSELLO IMPORTANTE PER BANCASTATO:
NE ABBIAMO PARLATO CON DARIO CARAMANICA, RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE
25 anni di successo
per un team
interdisciplinare
Uno studio di questo genere
implica un lavoro interdisciplinare e quindi la conoscenza di molti settori scientifici.
“Per creare una struttura vincente abbiamo costituito sin
dai primi anni un pool di accademici specializzati nelle varie
discipline: biologi, fisici, ingegneri forestali e ambientali,
esperti in energetica”.
Non vi occupate però solo di
impatto ambientale.
“Disponendo di una simile
struttura interdisciplinare è
possibile proporre a privati o
enti pubblici anche altre consulenze, soprattutto nel campo dell’ingegneria forestale e
della fisica ed energetica di costruzione”.
La maggioranza del pacchetto azionario della Ecocontrol
SA appartiene ai due fondatori, ma i collaboratori dell’azienda sono anche azionisti. Come mai?
“Sono del parere – ci confida il
direttore Giugni – che la ric-
chezza acquisita vada suddivisa tra coloro che la producono. Per questo ritengo importante dare la possibilità a tutti i
collaboratori di partecipare ai
risultati aziendali. Da una parte si tratta di una politica sociale, dall’altra garantisce una fedeltà dei colleghi e favorisce il
loro coinvolgimento. Sono infatti persuaso che la maggior
UN POOL
DI ACCADEMICI
SPECIALISTI IN VARIE
MATERIE SCIENTIFICHE
ELABORA PROGETTI E
PROPONE CONSULENZE.
OGNI COLLABORATORE
È COMPROPRIETARIO
DELL’AZIENDA;
UNA POLITICA
CHE HA PRODOTTO
OTTIMI RISULTATI.
ricchezza di una ditta sia costituita dal suo capitale umano e
questa filosofia aziendale si è
dimostrata finora vincente”.
Per essere vincenti è comunque necessario disporre anche di un partner bancario
all’altezza.
“Da 25 anni lavoriamo con
BancaStato e in un momento
particolare, anni fa, ci ha aiutato a uscire da una situazione
critica dandoci fiducia. Fiducia
ben riposta, perché quel credito è stato restituito nel giro di
un paio di mesi. I nostri consulenti dell’Istituto sono sempre
disponibili e dimostrano interesse per la nostra attività. Ne
è prova che si sono ricordati di
noi proponendoci questa intervista”.
Approfondimenti sul
mondo BancaStato
11
Siamo sponsor
Agenda
3.12.2012 - 27.4.2013
Com.x – Il festival della comicità
Teatro Sociale, Bellinzona
www.teatrosociale.ch/rassegna/comx
GENNAIO – MAGGIO
Jazz Cat Club
Teatro del Gatto, Ascona
www.jazzcatclub.ch
MARZO
Lugano Trophy
11.mo Memorial Albisetti
www.lugano-racewalking.com
PRIMAVERA
Museo in Erba, Bellinzona
www.museoinerba.com
4.5.2013
© JazzCatClub
Corsa in salita
Tesserete – Gola di Lago
www.uscatletica.ch
17.4.2013
Lugano Festival
Concerto di musica classica
www.luganofestival.ch
7 - 12.2.2013
del Team Ticino
www.teamticino.ch
delle due squadre ticinesi di Hockey:
HCAP e HCL e i rispettivi club giovanili
www.hcap.ch - www.hclugano.ch
dell’Associazione svizzera
dell’economia immobiliare (SVIT)
www.svit.ch/it/svit-ticino.html
dell’Istituto Oncologico
della Svizzera Italiana (IOSI)
www.eoc.ch
Ti-Press/G. Putzu
Ti-Press/F. Agosta
Rabadan
Il carnevale di Bellinzona
www.rabadan.ch
dell’Associazione Calcio Bellinzona (ACB)
www.acbellinzona.ch
10 - 12.3.2013
Gottardo Chef’s Cup Airolo
Rassegna culinaria e sportiva
MAGGIO
Beatles Days
www.patriziato.ch/beatles.html
News
Mi presento…
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Scoprite
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Alberto Pedrazzi
Roberto Danzi
Sei a BancaStato come: Responsabile
clientela aziendale regione di Lugano
Lavori a: Lugano
Abiti a: Pazzallo
Quanti anni hai: 41
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montagna e lettura
Libro, film e musica preferiti: I pilastri
della terra (Ken Follet), La vita è bella
(Roberto Benigni), Rondò Veneziano
La vacanza più bella: la prossima…
Il luogo dell’anima: Ortigas
Il sogno nel cassetto: già realizzato…
Andresti a cena con: Oriana Fallaci, in
un'altra vita
Il tuo motto: vivi la vita guardando avanti,
ma comprendila guardando indietro
Sei a BancaStato come: Responsabile
clientela individuale regione di Lugano
Lavori a: Lugano
Abiti a: Arbedo - Castione
Quanti anni hai: questo è l’anno dei 54
I tuoi hobby: musica, ‘fai da te’, lavorare
il legno, escursioni in famiglia, vari sport
Libro, film e canzone preferiti: I pilastri della
Terra (Ken Follet), L’ultimo samurai (Edward
Zwick), Echoes (Pink Floyd)
La vacanza più bella: il più bel ricordo va al
nord della Thailandia; il futuro in Australia
Il luogo dell’anima: negli occhi dei miei figli
Il sogno nel cassetto: il giro del mondo con
i miei figli a bordo di una chiatta
Andresti a cena con: Leonardo da Vinci
Il tuo motto: il tempo è ciò che abbiamo
di più prezioso, ma è ancor più prezioso il
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BancaStato News, portale
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