L`edizione di gennaio 2013 - Banca dello Stato del Cantone Ticino
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L`edizione di gennaio 2013 - Banca dello Stato del Cantone Ticino
3 NEWS NO. 1 - 2013 MAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO www.bancastato.ch SOMMARIO La Banca a portata di mano LA SITUAZIONE La Banca, un grande cantiere Un 2012 sostanzialmente stabile Il 2013 sarà ancora un anno difficile L’ATTUALITÀ Dal 2014 un nuovo sistema informatico PAG. PAG. PAG. 2 3 4-5 I PRODOTTI I pagamenti si fanno con smartphone e tablet PAG. 6-7 I PRODOTTI Pianificare il proprio futuro? Prima lo si fa, meglio è! PAG. 8 I SERVIZI Il Private Banking PAG. 9 LA FORMAZIONE Il futuro ha un volto giovane PAG. 10 L’INCONTRO Ecocontrol, da 25 anni un team interdisciplinare di successo PAG. 11 L’AGENDA Le manifestazioni 2013 News e curiosità PAG. 12 la situazione UN’ULTERIORE CONFERMA DEL NOSTRO MODELLO DI AFFARI: SOLIDO, SANO E RIVOLTO AL FUTURO PRESIDENTE DELLA DIREZIONE GENERALE L’editoriale n grande cantiere: è anche possibile vedere BancaStato così. Un grande cantiere perché – come scoprirete nelle prossime pagine – l’Istituto non sta certo marciando sul posto e, anzi, sta lavorando duro per portare a termine un importante progetto informatico che gli consentirà di affrontare le sfide future con gli strumenti giusti. Accanto a questo progetto l’Istituto continua ogni giorno a migliorare e rendere ancora più concorrenziali i suoi prodotti e i suoi servizi bancari. È il caso, ad esempio, di SelfNet Mobile, l’applicazione con la quale i vostri telefonini sono ormai diventati veri e propri sportelli bancari. Ma BancaStato è pure un grande cantiere perché ogni giorno costruisce il suo futuro investendo sui giovani in formazione: saranno loro, domani, a raccogliere da noi il testimone. Proprio per fornirvi un’idea dei lavori che fervono a Banca, abbiamo deciso di presentarvi questi argomenti, che costituiscono alcuni importanti tasselli del variegato mondo dell’Istituto. Sfogliando le pagine di questa rivista troverete anche la consueta analisi della situazione economica, un interessante approfondimento sulle differenti soluzioni previdenziali e l’abituale incontro con un’azienda che intrattiene un proficuo rapporto con BancaStato, senza dimenticare le riflessioni intorno ai cambiamenti in atto nel settore del Private Banking. Senza dubbio vi accorgerete che, come in ogni grande cantiere, siamo al lavoro per cercare di soddisfare ancora meglio le vostre esigenze. Buona lettura! U 2 ancora Il 2013 sarà un anno difficile di BERNARDINO BULLA La Banca, un grande cantiere IL COMMENTO DI ROMANO BÄR, RESPONSABILE DELL’ANALISI FINANZIARIA E DELLA GESTIONE PATRIMONIALE, SULLA SITUAZIONE ECONOMICA ATTUALE i sperava avvenisse l’anno scorso, ma così non è stato: la tanto attesa ripresa non ha fatto capolino e le speranze dell’economia svizzera, ma anche mondiale, sono nuovamente rivolte al prossimo anno. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2013 ci si attende una lieve crescita, sino all’1,5%. Ad ogni modo, gli analisti stimano che non vi saranno inversioni di tendenza. Il livello storicamente basso dei tassi di interesse, dunque, dovrebbe permanere, prolungando i contenuti margini di guadagno che stanno accomunando tutti gli istituti finanziari. Considerato il contesto in cui BancaStato si trova ad operare, possiamo ancora affermare senza dubbio che i risultati ottenuti sono da considerare positivi. I crediti ipotecari, il risparmio e gli investimenti della clientela hanno registrato una crescita. Il 2012 è stato dunque un anno stabile, che conferma ulteriormente come il modello S “D stabile Un 2012 a conferma di una gestione equilibrata di affari di BancaStato sia solido, sano e rivolto a un futuro sostenibile. Pure le altre voci di conto economico hanno continuato a manifestare un andamento positivo. Questo anche grazie alle puntuali misure di ottimizzazione dei costi applicate lo scorso anno. Quanto ottenuto ci rincuora: testimonia della grande fiducia che i ticinesi ripongono nella loro Banca. Specialmente in momenti obbiamo attenderci ancora un primo semestre 2013 difficile. Poi, forse, la situazione congiunturale migliorerà. Ma non si potrà parlare di ripresa prima del 2014”. Sono queste le previsioni di Romano Bär, responsabile dell’analisi finanziaria e della gestione patrimoniale per BancaStato, che si fondano sull’analisi di quanto sta avvenendo soprattutto sui mercati americano ed europeo. L’abbiamo incontrato per esaminare queRomano Bär sta delicata situazione congiunturale. Iniziamo da quanto accade negli Stati Uniti. Si ha l’impressione che la situazione sia migliore rispetto a quella dell’Europa. Come mai? “Le condizioni economiche negli Stati Uniti sono effettivamente migliori rispetto a quelle degli altri paesi occidentali. Da due anni la crescita media americana tocca il 2 per cento, che è comunque considerato un tasso di almeno un punto percentuale inferiore alle reali potenzialità del Paese”. Anche negli USA, però, il tasso di disoccupazione rimane piuttosto alto: 7,9 per cento. “È vero, questo dato è elevato, ma permette comunque all’economia americana di rimanere sul binario della crescita. Si calcola infatti che ogni mese negli States si presentino sul mercato del lavoro circa 150 mila persone alla ricerca di un primo impiego. Nell’ottobre 2012 l’offerta è stata di 170 mila nuovi posti. Questo significa che era sufficiente per soddisfare le nuove richieste di impiego, ma non per diminuire in modo significativo il tasso di disoccupazione”. E gli altri indicatori come si sono comportati? “I consumi nelle famiglie sono aumentati, gli investimenti nelle costruzioni pure, mentre sono delicati come quello attuale si rivela importante poter contare su un Istituto che offre non solo prodotti e servizi di qualità, ma anche un elemento distintivo rispetto a tutti gli altri: la garanzia dello Stato. E proprio allo Stato, e quindi alla collettività, BancaStato destina una fetta importante dell’utile netto, producendo così un ulteriore effetto positivo sull’economia. BancaStato è in Ticino da quasi un secolo proprio per sostenere il Cantone, favorendone lo sviluppo economico e consentendo ai ticinesi di investire i loro risparmi in maniera sicura e redditizia. Tutti i Rapporti di esercizio e i Bilanci Sociali e Ambientali diminuiti gli investimenti nelle aziende a causa di un calo delle ordinazioni”. Si può quindi affermare che la politica economica espansionistica di Obama sia stata vincente? “Questi risultati sono stati ottenuti facendo perno soprattutto su due leve: una politica mone- LA SVIZZERA SOFFRE MENO DI ALTRI STATI E, SOPRATTUTTO GRAZIE ALL’INNOVAZIONE, SI STA PREPARANDO PER LA RIPRESA. MA NON POSSIAMO DIMENTICARE CHE LE SORTI DELLA NOSTRA ECONOMIA SONO LEGATE A QUELLE DELL’EUROPA E IN GENERALE DELL’OCCIDENTE. taria molto espansiva e strategie fiscali vantaggiose. Tutto questo ha comportato però un ulteriore indebitamento dello Stato, che prima o poi dovrà essere ridotto. I fautori di questa politica di stampo keynesiano sostengono che le casse dello Stato andranno risistemate quando l’economia funzionerà di nuovo a pieno regime. Staremo a vedere se saranno in grado di farlo e se ne avranno la volontà politica”. Veniamo alle scelte economiche dell’Europa. “Se la politica monetaria praticata negli Stati Uniti ha garantito una certa crescita, quella messa in atto in Europa non ha prodotto gli stessi risultati positivi. E questo nonostante le misure maggiormente accomodanti praticate dalla Banca centrale europea (BCE) dopo l’arrivo di Draghi”. Questo significa che la BCE si è allineata alla politica economica americana? “Sì, ma con una profonda differenza. In Europa le nazioni in crisi ricevono i finanziamenti dalla Banca centrale a condizione di accettare un commissariamento sul controllo delle proprie finanze, con una conseguente perdita dell’indipendenza nazionale”. L’Europa, ispirata dai Paesi del nord, non sta portando avanti una politica economica troppo restrittiva, che risulta perdente rispetto a quella espansionistica americana? “Si tratta di due filosofie a confronto. Solo il tempo ci dirà quale delle due è più appropriata per affrontare la crisi attuale. Quella europea, ispirata soprattutto dalla Germania, considera che quando uno Stato spende più di quanto incassa è necessario risparmiare, perché se no si finisce male”. Come giudica la situazione economica europea? “Difficile. La maggior parte dei Paesi sta affrontando una recessione e nel migliore dei casi le economie sono stagnanti. Persino la Germania sta dando i primi segnali di crisi, con una situazione che rasenta la recessione a causa soprattutto di una diminuzione delle esportazioni verso i Paesi più in difficoltà. Ma a preoccuparmi maggiormente è la posizione della Spagna, con un tasso di disoccupazione generale del 25 per cento e giovanile del 50 per cento”. Possiamo considerare la Svizzera un’isola felice? “Diciamo che stiamo meglio degli altri e grazie all’innovazione ci stiamo preparando per la ripresa, ma non dobbiamo dimenticare che la nostra situazione economica è in ogni caso legata alle sorti di quella europea e più in generale di quella occidentale”. Tenetevi aggiornati sull’attualità finanziaria! 3 l’attualità Dal 2014 un nuovo sistema informatico I clienti, la Banca stessa e il Cantone: saranno loro a beneficiare del risultato finale dell’importante progetto che BancaStato ha inaugurato lo scorso autunno e che durerà sino al 2014, quando l’Istituto adotterà un nuovo sistema informatico. “Zenit” – questo il nome del progetto – consentirà di ridurre i costi, rendere più snelli ed efficienti i processi di lavoro e, dunque, migliorare i margini di guadagno. A tutto vantaggio dei proprietari della Banca: cioè tutti i Ticinesi. Abbiamo rivolto alcune domande in merito a Bernardino Bulla, Presidente della Direzione generale, e a Renato Arrigoni, membro della Direzione generale e responsabile del progetto. Bernardino Bulla, Presidente della Direzione generale Al passo con i tempi a Banca ha avviato un progetto di “migrazione della piattaforma informatica”. Cosa significa? “Si tratta, semplicemente, di restare al passo coi tempi. Gli strumenti informatici fanno parte della nostra vita quotidiana e non si potrebbe più lavorare senza di loro: è dunque fondamentalmente dotarsi di una struttura moderna. La precedente migrazione, termine con il quale si indica appunto il passaggio da un sistema informatico all’altro, risale al 2003, con l’adozione di una duplice piattaforma. Oggi le due soluzioni non sono più conformi al mercato e di fatto avremmo comunque dovuto sostituire quella più obsoBernardino Bulla leta che tuttavia, al momento della sua implementazione, era quanto di meglio il mercato offrisse. Abbiamo quindi valutato le alternative, scegliendo infine B-Source, società attiva in Ticino che offre un prodotto all’avanguardia, adeguato a una Banca delle nostre dimensioni”. Perché l’esigenza di cambiare? E perché proprio adesso? Non è rischioso un investimento del genere in un momento L 4 economico così particolarmente delicato? “Non vi è solo la necessità di disporre di strumenti informatici moderni: esiste anche il bisogno di gestire meglio i costi. La piattaforma scelta ha anche il grosso vantaggio di comprimerli, consentendo processi di lavoro molto più immediati e molto meno complessi di quelli attuali. Ciò permetterà di orientare in maniera differente, e più proficua, l’impiego delle risorse umane. Va detto che una migrazione è sempre rischiosa: dal momento che la nuova soluzione è attiva, quando cioè avviene quello che tecnicamente si chiama ‘go live’, possono sempre emergere problemi. Ad ogni modo prima di questo momento vi sono test estremamente specifici proprio per mitigare tali aspetti. D’altra parte è altrettanto rischioso non agire e lasciare invecchiare le piattaforme informatiche. Gli investimenti, insomma, sono elevati, ma certamente necessari. Non credo poi che il particolare momento economico rappresenti un fattore determinante in una scelta di investimento. Quali sono i principali obiettivi strategici che si vogliono raggiungere? “B-Source Master consentirà di ridurre i costi, di rendere i processi di lavoro più snelli ed efficienti, garantendo vantaggi per i clienti, per la Banca e per la proprietà. Per il cliente, in quanto potrà godere di un servizio più celere e completo; per la banca perché i suoi collaboratori potranno maggiormente concentrarsi sull’erogazione del servizio e sull'offerta di nuovi prodotti innovativi ed infine, per la proprietà, ossia per il Cantone, perché l’obiettivo finale è quello di migliorare i margini di guadagno, con ricadute positive anche sugli utili distribuiti”. Quando si concluderà il tutto? “La migrazione vera e propria dovrebbe avvenire a inizio aprile 2014. Vi saranno poi diversi mesi di consolidamento. E quindi entro fine 2014 la piattaforma nuova dovrebbe essere “rodata””. GLI STRUMENTI INFORMATICI FANNO ORMAI PARTE DELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA E NON SI POTREBBE PIÙ LAVORARE SENZA DI ESSI. RISULTA DUNQUE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA DOTARSI DI UNA STRUTTURA MODERNA ED EFFICIENTE. Direttor Bulla, lei ha preso in mano le redini dell’Istituto a gennaio 2012. Quale bilancio traccia? Quali sono le sfide che attendono l’Istituto? “Il primo anno di attività è da ritenere positivo in termini di relazioni interne ed esterne. Dal punto di vista dei risultati, considerato il difficile momento per l’economia e il settore bancario, considero positivamente quanto ottenuto da BancaStato. Evidentemente c’è ancora molto da fare e sappiamo bene quali sono le esigenze degli “azionisti” che, nel nostro caso, si riuniscono in assemblea generale 12 mesi all’anno. I nostri progetti strategici permetteranno alla Banca di continuare a essere concorrenziale. Quando mi sono insediato ho dichiarato che il mio obiettivo era di fare in modo che i ticinesi volessero bene alla loro banca. Io credo che malgrado tutto stiamo andando nella buona direzione. È difficile, al momento, immaginare le future sfide per BancaStato. Siamo però sicuri di una cosa: continueremo, come da ormai quasi un secolo, ad essere vicini al territorio e ai suoi abitanti, proseguiremo la nostra continua ricerca di prodotti attrattivi. La grande battaglia si giocherà sui costi: in un mercato limitato saranno quelli che consentiranno di garantire la redditività alla proprietà”. Renato Arrigoni, membro della Direzione generale e responsabile del progetto Zenit I vantaggi per la clientela Q uello iniziato in autunno è un cantiere enorme. Quali sono le tappe salienti di un progetto di questa portata? Quali settori della Banca sono coinvolti nel processo? “Effettivamente il progetto è molto complesso e oneroso dal punto di vista del numero di persone coinvolte e del tempo che queste dovranno dedicarvi. È un enorme cantiere che coinvolge per forza di cose ogni settore della Banca Renato Arrigoni e tutte le collaboratrici e i collaboratori che vi lavorano: questo perché i “lavori in corso” non coinvolgono unicamente gli aspetti informatici, ma anche i processi di lavoro, le regole dell’Istituto e le strutture stesse che reggono il funzionamento della Banca. Una volta parametrizzata e realizzata l’architettura applicativa (vale a dire la piattaforma B-Source Master pronta a essere impiegata da BancaStato, n.d.r.) avverrà la migrazione dei dati e cominceranno i test per appurare eventuali anomalie e dunque intervenire per tempo. Ma non sarà certo finita qua: parallelamente, occorrerà adeguare il sistema di controllo interno, le procedure e l’organizzazione della Banca, effettuando anche l’importante attività di formazione che interesserà il nostro personale. Il sigillo finale arriverà con la fase di consolidamento”. Quale processo di analisi è stato compiuto per scegliere infine B-Source Master? “Prima di tutto ci siamo chiesti quali fossero gli strumenti a disposizione delle altre banche svizzere simili a noi. L’analisi comparativa ci ha successivamente portato a restringere il campo su due sole soluzioni, vale a dire quelle nel frattempo adottate da quasi tutti le banche cantonali. È stato poi il turno di un’analisi più specifica, particolareggiata, focalizzata sull’architettura delle piattaforme informatiche prese in conto. E infine abbiamo optato per B-Source: la firma dei contratti è avvenuta a fine luglio dello scorso anno. La scelta della soluzione informatica, basata sul sistema Avaloq, è stata effettuata alla luce di sei criteri che per BancaStato sono cruciali. Innanzitutto dovevamo assicurarci di avvalerci di un sistema che possa fornici un potenziale di supporto alla strategia di business dell’Istituto. La Banca ricercava poi una piattaforma che racchiudesse anche un potenziale di razionalizzazione, garantendoci al contempo di standardizzare. Nella scelta sono stati presi in conto gli investimenti e i costi ricorrenti futuri, così IL CLIENTE GODRÀ DI NUMEROSI VANTAGGI: MAGGIORE EFFICIENZA, MIGLIORE CONSULENZA, MA L’ASPETTO PIÙ EVIDENTE RIGUARDERÀ IL NUOVO SISTEMA DI INTERNET BANKING, CHE ARRICCHIRÀ LA GIÀ VASTA OFFERTA GARANTITA AI CLIENTI. come la capacità di B-Source Master di evolvere. E naturalmente ha certamente influito la bontà e l’ottima reputazione dell’azienda fornitrice. Grazie alla nuova soluzione informatica, dal 2015 ci aspettiamo dunque minori costi, processi di lavoro più snelli, maggiore efficienza, ma anche un supporto di qualità da parte di B-Source nell’ambito di futuri sviluppi”. Dal punto di vista del cliente, cosa cambierà? “Il cliente godrà dei vantaggi in maniera indiretta, beneficiando della maggiore efficienza che vi sarà in BancaStato e delle molteplici possibilità che saranno messe a disposizione del consulente proprio da B-Source Master. Dal punto di vista della “visibilità” dei cambiamenti, è possibile che vi saranno variazioni per quanto riguarda la grafica di avvisi, estratti conto e di deposito titoli. Ma l’aspetto che salterà più all’occhio è sicuramente quello del nuovo sistema di Internet Banking di cui si doterà l’Istituto. Di tutto questo, naturalmente, il cliente sarà informato per tempo e dettagliatamente”. 5 i prodotti UN NUOVO MODERNISSIMO METODO PER EFFETTUARE I PAGAMENTI DA SMARTPHONE E TABLET GRAFICAMENTE ACCATTIVANTI, SEMPLICI DA UTILIZZARE E GRATUITE Le polizze si mettano in posa! e fino qualche anno fa avessimo chiesto ad esperti informatici se fosse stato possibile effettuare un pagamento scattando solo una fotografia a una polizza, avrebbero sicuramente risposto: “Sì, forse in un film di fantascienza”. Ebbene, per BancaStato questa possibilità è ormai diventata realtà: SelfNet Mobile, l’applicazione mobile del programma di Internet Banking, dallo scorso autunno racchiude infatti anche questa funzionalità. E non è l’unica novità, spiega Marco Meschiari, responsabile per BancaStato della clientela retail e aziendale della regione di Locarno. Ma andiamo con ordine e partiamo appunto dall’aspetto più rivoluzionario: basterà veramente solo scattare una fotografia per effettuare un pagamento? “Sì. Una volta aperta, l’applicazione trasformerà il proprio cellulare (Apple o Android) in uno sportello bancario. Basterà posare davanti alla fotocamera una polizza PVR, meglio conosciuta come ‘la polizza arancione’, inquadrare il numero di riferimento, attenMarco Meschiari dere che sia messo a fuoco e scattare la foto. E il gioco è fatto: il cliente si ritroverà sullo schermo una polizza arancione virtuale, già compilata e in attesa dell’autorizzazione finale. Naturalmente, prosegue Meschiari, l’utilizzo della fotocamera è opzionale “ed è solo una funzionalità aggiuntiva di quel che è in definitiva il grande salto di qualità effettuato con la nuova versione di SelfNet Mobile, cioè i pagamenti, che potranno comunque essere registrati ed eseguiti anche inserendo a mano il codice IBAN o partendo da modelli memorizzati in precedenza. Per il cliente si tratta di un ulteriore servizio importante. Finora a sua disposizione vi erano “solo” supporti tradizionali; lo Una Banca unica, tre diverse applicazioni C on il rinnovamento di SelfNet Mobile, continua Meschiari, BancaStato ha cercato di aderire ancora di più alle abitudini tecnologiche dei ticinesi: “I cellulari sono ormai onnipresenti e utilizzatissimi in svariati campi e risultano così essere veri e propri strumenti che supportano a 360 gradi la nostra quotidianità. Questi apparecchi non sono più impiegati semplicemente per telefonare, ma pure per vedere filmati, acquistare online, tenersi informati, e tante altre cose, tra cui, appunto l’accesso ai propri conti bancari e svolgere operazioni a loro legate”. La presenza di BancaStato su questi moderni apparecchi non finisce però qui: “Complessivamente, contiamo su tre applicazioni. La prima è quella che abbiamo appena descritto. Poi vi sono “xcontomio” e “Edicola BancaStato”. Quest’ultima è un vero e proprio “chiosco” virtuale grazie al quale poter scaricare ogni stampato di BancaStato in un pratico formato pdf“. In altre parole, tutti i documenti sono esposti su “scaffali” digitali tematici, su cui appaiono tutte le edizioni di BancaStato News, dei rapporti annuali e dei bilanci sociali e ambientali, ma S 6 sportello fisico oppure il programma di Internet Banking per computer. Quest’ultimo rappresentava indubbiamente già un bel passo in avanti dal punto di vista della comodità e del risparmio di tempo. Ora il comfort è ancora aumentato proprio grazie alle funzionalità legate al cellulare” rileva Meschiari. Considerato che stiamo parlando di transazioni finanziarie, come la mettiamo in termini di sicurezza? “La nuova versione di SelfNet Mobile non ha ceduto di un passo per quanto riguarda la sicurezza, mantenendo inalterata una forma di autentificazione basata su tre livelli e che prevede l’immissione del proprio BASTA SCATTARE UNA FOTOGRAFIA PER EFFETTUARE UN PAGAMENTO. APRENDO QUINDI L’APPLICAZIONE IL VOSTRO CELLULARE SI TRASFORMA IN UNO SPORTELLO BANCARIO SICURO E A 360 GRADI. numero di contratto, della password e del numero di sicurezza che appare sulla speciale tessera inviata a chi fruisce di tale servizio. Gli standard riguardanti i dati sensibili dei clienti, tengo a ribadirlo, sono molto alti e garantiscono tranquillità”. Su quali altre novità può contare chi utilizza SelfNet Mobile? “Parlando di pagamenti, dallo schermo del proprio cellulare si può ora dare il via libera per quelli precedentemente immessi, ma non ancora autorizzati, fino a 5 mila franchi. Di nuovo vi è anche la mappa di tutte le Succursali, Agenzie e bancomat. A rimanere invariata è la possibilità di consultare non solo il saldo dei propri conti, ma anche i relativi movimenti, ottenendo inoltre informazioni sui titoli in deposito. Analogamente, l’applicazione consente di effettuare chiamate rapide a lineaDIRETTA, il nostro centro servizi telefonico, e in caso di domande tecniche, al Support Center”. Su quali apparecchi funziona la nuova versione di SelfNet? “Finora SelfNet Mobile era supportato unicamente da dispositivi Apple. Come annunciato nei mesi scorsi, la nuova versione è stata progettata anche per i cellulari che si basano su sistemi Android. Possiamo dunque soddisfare la clientela a 360 gradi” rivela Meschiari. anche tutti i fogli informativi e i prospetti legati ai prodotti e ai servizi della Banca. Edicola BancaStato permette, quindi, di sfogliare tutto l’Istituto con un semplice dito. Vi è poi “xcontomio”, applicazione alla quale la Banca ha dedicato ampio spazio nel precedente numero di questa rivista (luglio 2012): è completamente rivolta ai giovani ticinesi e propone loro un flusso continuo di notizie, suggerimenti, sondaggi e concorsi i cui premi possono ammontare fino a mille franchi la settimana. “Il successo è grande ed è testimoniato dal migliaio di ragazze e ragazzi iscritti al servizio e che dunque, quotidianamente, ricevono gli aggiornamenti”. Tutte le applicazioni, sono accomunate dalla semplicità di utilizzo, dalla grafica accattivante e “naturalmente dal fatto di essere completamente gratuite” spiega Meschiari, che conclude: “Provatele, non resterete delusi”. Tutte le applicazioni di BancaStato Codici QR: ma cosa sono? i avrete sicuramente intravisti, nelle pagine di questa rivista. Sono in bianco e nero, simili a francobolli. Tecnicamente si chiamano ‘Quick Response Code’(codici a risposta rapida), più conosciuti con l’acronimo ‘QR’. Ma di che si tratta? Sostanzialmente, sono dei link in forma grafica: fotografandoli con un cellulare, portano dritti dritti a una specifica pagina Internet, quella scelta da chi ha creato l’immagine. Ad L esempio, il codice che trovate qui accanto vi indirizzerà alla sezione del nostro portale dedicata alle ultime novità diffuse dall’Istituto. Per consentire tutto ciò, occorre scaricare sul proprio telefonino un’applicazione che permetta all’apparecchio di riconoscere questo codice. Per farlo, è sufficiente immettere su Apple Store, oppure su Google Play, le parole chiave ‘codice QR’ e lanciare la ricerca: troverete programmi gratuiti e con un impatto limitato sulla memoria digitale del vostro telefonino. Per BancaStato News si tratta di una novità pensata per fornire ai lettori ulteriori approfondimenti e restare al passo con le nuove tecnologie. Dunque: buona scansione! 7 i servizi i prodotti A COLLOQUIO CON UN ESPERTO DI SWISSCANTO PER QUESTIONI PREVIDENZIALI revedere i casi futuri e provvedervi opportunamente: è questa la definizione della parola ‘previdenza’ contenuta nel dizionario Garzanti. Parlando dell’attività professionale, in merito ai casi futuri non ci piove: volenti o nolenti, ci attende la pensione. Ma cosa si intende con opportunamente? E come assicurarsi una pensione serena, al riparo da sorprese finanziarie? Per rispondere a queste e ad altre domande, ci siamo rivolti a Reinhard Steiner, responsabile della distribuzione per il mercato latino di Swisscanto, società comune alle banche cantonali con cui BancaStato opera a braccetto anche nell’ambito delle soluzioni previdenziali. “In Svizzera – spiega il responsabile – ci si basa sul noto concetto dei tre pilastri. Il primo, chiamato genericamente AVS, copre il fabbisogno minimo esistenziale. Con il secondo, la Cassa pensione, si garantisce il mantenimento di uno standard di vita quasi simile a quello precedente il pensioReinhard Steiner namento. Il significato dell’avverbio opportunamente – osserva Steiner – viene però raggiunto solo con il terzo pilastro, che ha lo scopo di colmare le lacune tra quanto percepito durante gli anni in cui si lavorava e quanto sarà effettivamente a disposizione per la pensione. Questo ultimo tassello, dunque, si rivela molto importante e nonostante non sia obbligatorio noi lo consigliamo caldamente”. Anche in Ticino si sta verificando un cambiamento di mentalità e se fino a qualche anno fa il terzo pilastro era prerogativa di chi aveva diversi anni di lavoro alle spalle, ora anche i giovani si preoccupano di previdenza, anche 8 Istockphoto Pianificare il proprio futuro? Prima lo si fa e meglio è! P grazie al fatto che non è previsto un versamento minimo. E per quanto riguarda l’aspetto fiscale? “Quanto destinato al conto Risparmio 3 è deducibile (fino a un certo importo) dalle PURE IN TICINO SI STA VERIFICANDO UN CAMBIAMENTO DI MENTALITÀ E ANCHE I GIOVANI SI PREOCCUPANO DI PREVIDENZA, GRAZIE ANCHE AL FATTO CHE NON È PREVISTO UN VERSAMENTO MINIMO. tasse – spiega Steiner – e questo conto permette anche di effettuare un ammortamento indiretto sulla propria ipoteca. Ma non è tutto: il capitale versato sul conto Risparmio 3 gode di un tasso di interesse superiore ai conti di risparmio classici ed è anche possibile utilizzarlo per investire in titoli con i fondi di Swisscanto chiamati LPP 3, esclusivamente pensati per i capitali previdenziali”. Come tutti gli altri fondi di Swisscanto, che hanno collezionato premi internazionali (veri e propri oscar del settore), anche questi ultimi sono stati concepiti per rispondere adeguatamente all’appetito del cliente per il rischio. E proprio l’esigenza di una gestione attiva del rischio – considerata la delicata situazione dell’economia mondiale di questi ultimi anni – ha recentemente decretato la nascita dello Swisscanto LPP 3 Dynamic 0-50, un fondo la cui quota azionaria, a seconda dell’evoluzione dei mercati, varia dallo 0 al 50%. “Questa offerta – osserva ancora Steiner – è veramente di qualità. Dal punto di vista previdenziale, vogliamo fornire vantaggi concreti per il cliente con grande attenzione e cura”. Questa volontà si traduce anche nella messa a disposizione di tre polizze assicurative semplici ed efficaci: la Swisscanto Safe Credito, la Swisscanto Safe Risparmio e la Swisscanto Safe Rischio. A cosa servono? “In estrema sintesi – spiega l’esperto – a coprire specifiche esigenze finanziarie in caso di decesso o di incapacità lavorativa permanente dovuta a infortunio o a malattia. A specifica esigenza, appunto, corrisponde ognuna delle tre polizze. La prima completa un’ipoteca o un credito privato, garantendo il pagamento di interessi o il rimborso del credito. La seconda fissa e garantisce il raggiungimento di un obiettivo previdenziale legato al conto Risparmio 3. La terza, infine, garantisce una maggiore elasticità, essendo legata alla copertura assicurativa desiderata dal cliente. Credo che i prodotti offerti da BancaStato – conclude Steiner – possano quindi rispondere molto bene alla domanda iniziale: ma cosa si intende con opportunamente”? I nostri prodotti previdenziali I l settore del Private Banking è in mutazione e anche la piazza finanziaria ticinese si sta adattando alle nuove regolamentazioni internazionali. Luigi Campagna, direttore di BancaStato Private Banking, ci illustra come sta avvenendo questo cambiamento, tracciando pure un bilancio dei risultati ottenuti nel 2012. Direttore, il 2012 per BancaStato Private Banking è stato una buona annata? “Decisamente sì, quello appena trascorso si è rivelato un anno molto positivo. Abbiamo raccolto quasi 400 milioni di franchi di nuovi patrimoni amministrati, registrando un importante afflusso di clientela proveniente da molte regioni del mondo: dalla Svizzera, che per noi rappresenta sempre un bacino molto importante, all’Europa dell’Est, passando per l’Italia. Insomma, per il 2012 possiamo tracciare senz’altro un bilancio molto positivo”. Nella precedente edizione di questa rivista scrivevamo che il Private Banking si trovava di fronte a un bivio. Nel frattempo, alcuni accordi fiscali sono stati raggiunti. Quali cambiamenti hanno generato nel vostro lavoro? “I testi siglati hanno mutato sostanzialmente l’offerta nel settore del Private Banking. Ora si tratta di gestire in maniera molto più attiva gli averi dichiarati, mentre assistiamo a un sistematico mutamento della struttura della clientela. In quest’ottica, Luigi Campagna è cruciale una profonda conoscenza della materia fiscale e la collaborazione con partner esterni scelti ad hoc, perché fare tutto in casa non sarebbe possibile. Il nostro scopo è fornire al cliente la migliore soluzione per le sue specifiche esigenze”. BancaStato si è dunque adattata alla nuova situazione. Questo è avvenuto anche per gli altri istituti della piazza finanziaria ticinese? “Tutti hanno reagito. Purtroppo vi è da segnalare che alcuni professionisti, fornendo una consulenza molto approssimativa e improntata al corto termine, hanno proposto alla loro clientela di spostare i capitali verso paradisi fiscali che saranno tali ancora per poco. Un LO AFFERMA LUIGI CAMPAGNA, RESPONSABILE DEL SETTORE Allegria, ambizione e competitività: ecco il nostro Private Banking approccio che non condividiamo, in quanto desideriamo offrire soluzioni a lungo termine”. Qual è la tipologia della vostra clientela? “Si tratta per lo più di imprenditori che dispongono di capitali aziendali o privati da gestire. Siamo pertanto in contatto con persone tutt’altro che sprovvedute, che sanno quel SONO CONVINTO CHE EMERGERÀ CHI SAPRÀ RIMBOCCARSI LE MANICHE E REINVENTARE UN LAVORO CHE, COSÌ COME LO ABBIAMO CONOSCIUTO FINORA, A BREVE TERMINE SPARIRÀ COMPLETAMENTE. che vogliono, che cercano un costruttivo scambio di idee, per poi partecipare alle decisioni di investimento. Se pensiamo alla clientela di una quindicina di anni fa, che portava in Ticino il denaro senza preoccuparsi troppo di come venisse investito, ebbene: oggi non esiste più”. Perché rivolgersi a BancaStato e non a un altro istituto? “Perché siamo una Banca cantonale e abbiamo una lunga tradizione in fatto di vicinanza con la gente. Non siamo un Istituto che colloca a tutti i costi prodotti bancari, che cerca subito di far firmare una mole di ordini bancari per assicurarsi le commissioni. Siamo anzi disposti a rinunciare a una parte del guadagno immediato proprio perché vogliamo costruire un rapporto di lungo termine e realizzare prodotti che calzino a pennello alle esigenze del cliente. Ciò che ci contraddistingue è la nostra prossimità alla realtà nella quale operiamo e la nostra umiltà”. Siamo in un momento di profonda trasformazione. Cosa ci riserverà il futuro? “Grossi cambiamenti, ma anche grosse opportunità. Finora il Private Banking ticinese ha avuto vita facile. D’ora in poi sono persuaso che potrà emergere solo chi sarà disposto a rimboccarsi le maniche per reinventare il proprio lavoro”. Se dovesse riassumere BancaStato Private Banking in tre parole, quali sceglierebbe? “Allegria, competitività e ambizione”. I prodotti e servizi di BancaStato legati al Private Banking 9 l’incontro la formazione Ti-Press/S.Golay GLI APPRENDISTI DI BANCASTATO INSIEME INSIEMEAADARIO DARIOCARAMANICA CARAMINICA RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE Il futuro ha un volto giovane C ome affrontare con successo le sfide del futuro? Tramite importanti progetti come Zenit (vedi pagine 4 e 5), o l’adozione di moderne tecnologie, certo. Ma non bisogna scordare che il futuro sono soprattutto i giovani. “Per questo BancaStato, che ne è ben cosciente, organizza ogni anno programmi formativi”, spiega Dario Caramanica, membro di Direzione e responsabile delle Risorse Umane dell’Istituto. Ma quali opportunità professionali – chiediamo – offre ai giovani BancaStato? “Proponiamo percorsi formativi per apprendisti di commercio, maturandi, diplomati della Scuola Cantonale di Commercio e neolaureati. A loro disposizione vi è complessivamente un ampio ventaglio di opportunità. Gli apprendisti, ad esempio, durante i tre anni di formazione acquisiscono esperienza in molti dipartimenti dell’Istituto, costantemente affiancati da professionisti. Alla pratica abbinano poi la teoria con due giorni la settimana di lezioni presso il Centro Professionale Commerciale di Bellinzona, cui vanno aggiunte le 30 giornate, su tre anni, organizzate dal Center for Young Professionals in Banking al Centro di studi bancari di Vezia. Un percorso 10 impegnativo, ma che può fungere da vero e proprio trampolino di lancio”. Già, perché l’apprendistato può essere il primo passo verso molte soddisfazioni professionali. “A BancaStato si premiano il merito e gli sforzi di chi si impegna con costanza ottenendo ottimi risultati. Diverse persone che hanno mosso i primi passi con un apprendistato stanno ora percorrendo una carriera specialistica”, rileva Caramanica. Questo anche grazie alla grande attenzione e disponibilità della PREMIAMO IL MERITO E GLI SFORZI DI CHI SI IMPEGNA CON COSTANZA E OTTIENE RISULTATI. DIVERSI GIOVANI CHE HANNO INIZIATO COME APPRENDISTI STANNO ORA PERCORRENDO UNA CARRIERA SPECIALISTICA. Banca per la formazione continua. “Di norma proponiamo ai nostri collaboratori percorsi formativi supplementari, come ad esempio la SUPSI e la scuola specialistica AKAD. Si tratta di splendide opportunità di perfezionamento che sono apprezzate e si rivelano preziose per la crescita professionale e personale. Riteniamo che chi lavora in BancaStato debba poter esprimere al meglio il proprio talento: per questo dedichiamo tanta cura allo sviluppo dei nostri giovani”. Ha trent’anni, di cui quindici passati in BancaStato. Ha iniziato la sua carriera come apprendista e ora è consulente alla clientela aziendale a Lugano. Si chiama Paola Calignano: le abbiamo rivolto alcune domande. Come mai la scelta dell’apprendistato? “Perché avvertivo l’esigenza di entrare subito nel mondo del lavoro, e più specificamente nel settore bancario, coniugando la teoria con la pratica. Ho sempre vestito i colori di BancaStato e questi quindici anni sono stati molto ricchi. Ho potuto imparare una professione e perfezionarmi anche grazie alla disponibilità dell’Istituto”. In che senso? “A 24 anni insegnavo già agli apprendisti di BancaStato e volevo continuare la mia formazione. Ho chiesto allora di iscrivermi alla SUPSI e ho subito ottenuto il consenso della Banca, che mi ha concesso un giorno di permesso alla settimana per frequentare i corsi. Dopo quattro anni ho potuto stringere tra le mani il mio bachelor in Economia aziendale. È stata una grande soddisfazione e ha determinato il mio passaggio da assistente consulente a consulente vera e propria”. E in futuro? “Ho sicuramente ancora molta strada da fare. Continuo a prestare attenzione alle offerte formative e non escludo che un giorno tornerò sui banchi di scuola”. Cosa consiglia a chi sta facendo i primi passi? “Di impegnarsi tanto e non di dimenticare che in un settore in continuo mutamento è essenziale sapersi tenere aggiornati. BancaStato è ben disposta ad aiutare chi dimostra buona volontà e interesse. Si tratta di saper cogliere questa occasione”. i sono laureati rispettivamente in scienze naturali all’Università di Losanna e in fisica al politecnico di Zurigo. Stiamo parlando di Gianfranco Giugni e Fabio Breda. Giugni ha conseguito un dottorato lavorando per sette anni a una tesi interdisciplinare di successo in geobotanica e collaborando con le università di Losanna, Zurigo, Neuchâtel e con il politecnico di Losanna. Breda si è lauretao invece con una tesi nell’ambito della fisica dell’atmosfera. A quel punto potevano scegliere di optare per la carriera universitaria, di insegnare in un liceo, oppure inventarsi qualche altra attività. Hanno invece scelto di dedicarsi alla protezione dell’ambiente, anche a seguito dell’entrata in vigore nel 1988 di un’ordinanza federale che imponeva esami di impatto ambientale in occasione della realizzazione di opere importanti: è quindi stata fondata la Ecocontrol SA con sede a Locarno, che ha compiuto lo scorso anno i 25 anni di attività. Inizialmente era nata come costola dello studio di ingegneria Maggia SA di Locarno. Sette anni più tardi però, Giugni e Breda acquisivano il pacchetto azionario e la Ecocontrol diventava indipendente. L’azienda, come dicevamo, era nata per rispondere alla domanda di verifiche sull’impatto ambientale sorta in seguito all’entrata in vigore di un’ordinanza federale. Ma in quali casi si rende necessario uno studio del genere? “Da anni, per esempio, stiamo studiando le conseguenze sull’ambiente di Alptransit. Ma ci siamo occupati pure di innumerevoli altri progetti quali svincoli autostradali, aeroporti, discariche per rifiuti e per materiali inerti, porti per natanti, impianti di innevamento; collaborando con i Comuni, il Cantone, la Confederazione, le Ferrovie Federali e recentemente pure l’Ufficio Federale delle strade”. Conclusa la ricerca su un determinato progetto, cosa succede? “Succede che le autorità competenti, prima di concedere l’autorizzazione a procedere con i lavori, analizzano le conseguenze ambientali del progetto e le relative misure di compensazione o mitigazione evidenziate dal nostro studio”. S ECOCONTROL SA SPECIALIZZATA IN STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE, INGEGNERIA FORESTALE E FISICA DELLA COSTRUZIONE IL TEAM INTERDISCIPLINARE DELLA ECOCONTROL Ti-Press/C.Reguzzi LA FORMAZIONE È UN TASSELLO IMPORTANTE PER BANCASTATO: NE ABBIAMO PARLATO CON DARIO CARAMANICA, RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE 25 anni di successo per un team interdisciplinare Uno studio di questo genere implica un lavoro interdisciplinare e quindi la conoscenza di molti settori scientifici. “Per creare una struttura vincente abbiamo costituito sin dai primi anni un pool di accademici specializzati nelle varie discipline: biologi, fisici, ingegneri forestali e ambientali, esperti in energetica”. Non vi occupate però solo di impatto ambientale. “Disponendo di una simile struttura interdisciplinare è possibile proporre a privati o enti pubblici anche altre consulenze, soprattutto nel campo dell’ingegneria forestale e della fisica ed energetica di costruzione”. La maggioranza del pacchetto azionario della Ecocontrol SA appartiene ai due fondatori, ma i collaboratori dell’azienda sono anche azionisti. Come mai? “Sono del parere – ci confida il direttore Giugni – che la ric- chezza acquisita vada suddivisa tra coloro che la producono. Per questo ritengo importante dare la possibilità a tutti i collaboratori di partecipare ai risultati aziendali. Da una parte si tratta di una politica sociale, dall’altra garantisce una fedeltà dei colleghi e favorisce il loro coinvolgimento. Sono infatti persuaso che la maggior UN POOL DI ACCADEMICI SPECIALISTI IN VARIE MATERIE SCIENTIFICHE ELABORA PROGETTI E PROPONE CONSULENZE. OGNI COLLABORATORE È COMPROPRIETARIO DELL’AZIENDA; UNA POLITICA CHE HA PRODOTTO OTTIMI RISULTATI. ricchezza di una ditta sia costituita dal suo capitale umano e questa filosofia aziendale si è dimostrata finora vincente”. Per essere vincenti è comunque necessario disporre anche di un partner bancario all’altezza. “Da 25 anni lavoriamo con BancaStato e in un momento particolare, anni fa, ci ha aiutato a uscire da una situazione critica dandoci fiducia. Fiducia ben riposta, perché quel credito è stato restituito nel giro di un paio di mesi. I nostri consulenti dell’Istituto sono sempre disponibili e dimostrano interesse per la nostra attività. Ne è prova che si sono ricordati di noi proponendoci questa intervista”. Approfondimenti sul mondo BancaStato 11 Siamo sponsor Agenda 3.12.2012 - 27.4.2013 Com.x – Il festival della comicità Teatro Sociale, Bellinzona www.teatrosociale.ch/rassegna/comx GENNAIO – MAGGIO Jazz Cat Club Teatro del Gatto, Ascona www.jazzcatclub.ch MARZO Lugano Trophy 11.mo Memorial Albisetti www.lugano-racewalking.com PRIMAVERA Museo in Erba, Bellinzona www.museoinerba.com 4.5.2013 © JazzCatClub Corsa in salita Tesserete – Gola di Lago www.uscatletica.ch 17.4.2013 Lugano Festival Concerto di musica classica www.luganofestival.ch 7 - 12.2.2013 del Team Ticino www.teamticino.ch delle due squadre ticinesi di Hockey: HCAP e HCL e i rispettivi club giovanili www.hcap.ch - www.hclugano.ch dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) www.svit.ch/it/svit-ticino.html dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI) www.eoc.ch Ti-Press/G. Putzu Ti-Press/F. Agosta Rabadan Il carnevale di Bellinzona www.rabadan.ch dell’Associazione Calcio Bellinzona (ACB) www.acbellinzona.ch 10 - 12.3.2013 Gottardo Chef’s Cup Airolo Rassegna culinaria e sportiva MAGGIO Beatles Days www.patriziato.ch/beatles.html News Mi presento… Mi presento… Scoprite la newsletter! Alberto Pedrazzi Roberto Danzi Sei a BancaStato come: Responsabile clientela aziendale regione di Lugano Lavori a: Lugano Abiti a: Pazzallo Quanti anni hai: 41 I tuoi hobby: calcio, podismo, fotografia, montagna e lettura Libro, film e musica preferiti: I pilastri della terra (Ken Follet), La vita è bella (Roberto Benigni), Rondò Veneziano La vacanza più bella: la prossima… Il luogo dell’anima: Ortigas Il sogno nel cassetto: già realizzato… Andresti a cena con: Oriana Fallaci, in un'altra vita Il tuo motto: vivi la vita guardando avanti, ma comprendila guardando indietro Sei a BancaStato come: Responsabile clientela individuale regione di Lugano Lavori a: Lugano Abiti a: Arbedo - Castione Quanti anni hai: questo è l’anno dei 54 I tuoi hobby: musica, ‘fai da te’, lavorare il legno, escursioni in famiglia, vari sport Libro, film e canzone preferiti: I pilastri della Terra (Ken Follet), L’ultimo samurai (Edward Zwick), Echoes (Pink Floyd) La vacanza più bella: il più bel ricordo va al nord della Thailandia; il futuro in Australia Il luogo dell’anima: negli occhi dei miei figli Il sogno nel cassetto: il giro del mondo con i miei figli a bordo di una chiatta Andresti a cena con: Leonardo da Vinci Il tuo motto: il tempo è ciò che abbiamo di più prezioso, ma è ancor più prezioso il modo in cui lo utilizziamo. BancaStato News, portale Internet, applicazioni per cellulari, ma non solo: per migliorare il contatto con i Ticinesi, l’Istituto ha introdotto un nuovo canale comunicativo. Dallo scorso autunno infatti le novità, le opinioni dei nostri esperti e le informazioni sui prodotti viaggiano anche tramite newsletter. Iscriversi è totalmente gratuito ed è molto semplice: basta riempire il formulario che si trova all’indirizzo internet: www.bancastato.ch/newsletter Buona lettura! 2013 2013 AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI