Mal … aria di montagna
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Mal … aria di montagna Pedavena, 03 febbraio 2006 1 Mal … aria di montagna L’inquinamento atmosferico è dovuto ad un’alterazione della qualità dell’aria da parte di varie sostanze che si possono presentare sotto forma di gas, goccioline e particelle. L’aria può essere inquinata sia in città che in campagna 2 Mal … aria di montagna L’ INQUINAMENTO ESTIVO Consiste nella presenza di elevate concentrazioni di ozono a livello del terreno; questo gas si crea quando gli inquinanti prodotti dai motori e dalle industrie interagiscono con i raggi solari che li attraversano. I livelli di ozono aumentano quando l’aria è ferma, il sole splende e la temperatura è calda. 3 Mal … aria di montagna L’INQUINAMENTO INVERNALE Consiste nella presenza di elevate concentrazioni di vari inquinanti nell’atmosfera (polveri, ossidi d’azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, benzene). E’ particolarmente rilevante negli agglomerati urbani Questo accumulo è legato prevalentemente alla persistenza di condizioni di anticiclone nell’area padana con assenza di vento e scarso rimescolamento dell’aria 4 Inquinante Caratteristiche Distribuzione spaziale e ambientale CO Monossido carbonio Composto inodore incolore insapore 70% da mezzi di trasporto 3% da emissioni industriali 25% da emissioni civili Distribuzione variabile nel tempo e spesso con differenze notevoli a breve distanza dalle fonti di emissione NO2 Biossido azoto Composto color rosso bruno di odore pungente 80% da mezzi di trasporto x% da emissioni industriali e civili Distribuzione spaziale in relazione al traffico SO2 Biossido zolfo Gas irritante di odore pungente incolore da combustibili fossili (carbone,olio combustibile gasolio) in impianti termici industriali, traffico veicolare diesel, impianti civili Distribuzione spaziale in relazione alle sorgenti, specie se impianti industriali 5 Inquinante Caratteristiche Distribuzione spaziale e ambientale PM10 Particolato Goccioline liquide e particelle solide volatili da polveri naturali, da emissioni incombuste, da impianti termici e motori diesel Distribuzione spaziale omogenea sul territorio nel raggio di 5-6 Km dalla stazione di rilevamento O3 Ozono Gas ossidante e irritante, di odore pungente di color blue Variabilità elevata con picchi diurni. Distribuzione spaziale omogenea sul territorio nel raggio di 20-30 Km dalla sorgente di rilevamento Anche….idrocarburi policiclici aromatici (IPA), cadmio(Cd), piombo(Pb), Ossidi di azoto(NOX), benzene……etc……. 6 LE POLVERI (PTS ) Cosa sono e quali caratteristiche dimensionali e chimiche rendono le polveri atmosferiche pericolose per la salute umana Quali sono le principali sorgenti di emissione delle polveri nell’atmosfera Come agiscono sull’organismo umano 7 Mal … aria di montagna La distribuzione dimensionale del particolato sospeso comprende la frazione più grossolana (coarse) la frazione delle polveri fini (fine) la frazione delle polveri ultrafini (ultrafine) 8 Definizione Dimensioni Provenienza Polveri grossolane PM (da + 100 µ a > 10 µ ) di origine naturale – suolo Azione meccanica automezzi Polveri fini (da 10 µ a > 1 µ) processi di combustione (veicoli – industrie – produzione di energia elettrica etc) e da processi meccanici Polveri ultrafini (da 1µ a - di 0,005 µ)* veicoli a motore *** di tutte le polveri (PTS) quelle da 2,5 a 0,005 sono il 60% 9 Dimensioni Penetrabilità da + 100 µ a > 2,5 µ ) Inalabili: dal naso……alla laringe Polveri fini (da 2,5 µ a > 1 µ) Respirabili dalla trachea ai bronchioli di 1°livello Polveri ultrafini (da 1µ a – di 0,005µ) Assorbibili dai bronchioli di 2°livello agli alveoli Definizione Polveri grossolane PM 10 ( 10 Mal … aria di montagna Le polveri grossolane sono le meno pericolose Le polveri fini hanno origine dai processi di combustione (veicoli – industrie produzione di energia elettrica etc) anche dovute a trasformazione di SOX e NOX. (trascurabili quelle prodotte da fonti a Metano) Le polveri ultrafini sono le particelle più numerose …………..in area urbana 10 4 -10 6 x cm 3 in area rurale 10 2 -10 3 x cm3 Penetrano anche in ambienti chiusi e sono facilmente trasportabili Provengono specialmente da veicoli a motore specialmente diesel Dopo poco tempo tendono ad aggregarsi tra loro e con altri composti presenti nell’aria 11 Mal … aria di montagna MA………… Tutte le particelle di Polvere trasportano una serie di altri composti chimici dispersi nell’ambiente (CO – NO2 - SO2 – O3 – benzopirene, metalli vari etc……….) PERTANTO Le PM sono particelle identificate e utilizzate come indicatori sia per la verifica della qualità dell’aria che nell’ambito della previsione degli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico. 12 Mal … aria di montagna Sono ormai numerosi gli studi scientifici che dimostrano effetti nocivi sulla salute da inquinanti atmosferici. 13 1) MISA 1 e 2 - anni 1990 2002 Si è osservata una relazione statisticamente significativo tra concentrazione di ciascuno degli inquinanti atmosferici (SO 2 - NO 2 - CO - PM 10 - O3 ) e mortalità giornaliera totale per cause respiratori e cardiovascolari. Per un incremento della concentrazione degli inquinanti di 10 µg/m3 (oppure 1 mg/ m3 x CO) si hanno aumenti percentuali degli effetti tra 1 e 5 %. Tale effetto è maggiore per le cause respiratorie. 14 1) MISA 1 e 2 - anni 1990 2002 È stato evidenziato che gli effetti dell’inquinamento sono più pronunciati in estate che in inverno (sia dovuti a O3 che a PM) Gli effetti delle polveri sono più contenute d’inverno, d’estate le polveri hanno più sostanze tossiche, si vive di più all’aperto e aumentano le temperature 15 1) MISA 1 e 2 - anni 1990 2002 La concentrazione degli inquinanti considerati sono in discesa, ma a ciò non corrisponde una diminuzione degli effetti nocivi (o breve termine), ciò fa riflettere sul possibile ricircolo della composizione frazionaria delle polveri con aumenti in atto delle ultrafini che dipendono dal crescente ruolo del traffico veicolare in specie Diesel. 16 2) Studio Europeo APHEIS che ha coinvolto molte città europee e per l’Italia ROMA Le polveri fini e ultrafini (PNC) l’SO 2 - l’NO 2 il CO le PM 10 -l’O3 hanno una evidente associazione con gli eventi coronarici fatali e non (specie PNC e CO) Vi è una associazione robusta tra inquinamento atmosferico e mortalità / ricoveri in ospedale per cause respiratorie e cardiovascolari CO = dai gas di scarico auto in specie 17 2) Studio Europeo APHEIS che ha coinvolto molte città europee e per l’Italia ROMA Il Sistema Respiratorio è la sede primaria del danno, ma anche l’apparato cardiovascolare in specie sui meccanismi che regolano il ritmo cardiaco e la viscosità plasmatica. Studi sui pazienti hanno dimostrato aumento delle aritmie nei giorni ad alto inquinamento da (SO 2 NO 2 - CO - PM 2,5) 18 2) Studio Europeo APHEIS che ha coinvolto molte città europee e per l’Italia ROMA In conclusione, sulla base degli studi epidemiologici internazionali, e sulla base dei risultati dell’indagine fatta a Roma, si può concludere che è attribuibile, oggi, una quota di mortalità e morbosità acuta per malattie ischemiche del miocardio 19 3) STUDIO svolto a Trieste nell’anno 2002 Risultano attribuibili a concentrazioni di PM breve termine 10 > 20 µ /m tali effetti a 1,8% di decessi per cause naturali 2,2 % dei decessi per cause cardiovascolari 2,5 % dei decessi per cause respiratorie 1,5 % dei ricoveri per cause cardiovascolari 1,6% dei ricoveri per cause respiratorie Rischi bassi per il singolo, ma vista l’ubiquitarietà è di grande peso per la collettività. 20 4) STUDIO FINLANDESE conclude:… A lungo termine gli studi dimostrano una riduzione della speranza di vita tra 0,6 anni per i luoghi a basso inquinamento 1,1 anni per quelli ad alto inquinamento 21 5) STUDIO CANADESE Conclude … dimostrando un rischio sanitario di mortalità giornaliera di 0,67% per ogni aumento di 10 µ /m3 di particolato sospeso totale. 22 Mal … aria di montagna Ci sono ancora molti lavori e studi da fare, per capire quanto rischio hanno in più i soggetti diabetici, asmatici, con BPCO, cardiopatici etc) ma le evidenze attualmente disponibili sono sufficienti affinché siano adottati interventi riduttivi e migliorativi sulle principali fonti di emissione 23 Mal … aria di montagna Rispetto ad indagini simili fatte in altri paesi, in Italia, sembra ci siano rischi più elevati, spiegabili con fattori climatici (maggiore esposizione della popolazione) tipo di emissioni (molti diesel). 24 Mal … aria di montagna L’inquinamento atmosferico è implicato anche nei tumori polmonari anche se gli studi hanno bisogno di molti approfondimenti per valutarne il peso 25 TUMORI DEL POLMONE Fumo ATTIVO. 80% PASSIVO 2/3% PM10 X% Inq. Atmosferici RADOM 10/15% DIESEL X% ALTRI COMPOSTI….. esposizioni professionali 1% 26 CONCLUSIONI 1 Gli effetti sanitari delle PM sono proporzionali alla concentrazione delle stesse nell’aria. Non è stato trovato “livello di soglia”, cioè valori al di sotto del quale non si rilevano danni alla salute. Non è possibile, al momento indicare la soglia sotto la quale si possa affermare con una certa sicurezza che non esistano effetti sanitari, è quindi auspicabile che si affermi la tendenza a un abbassamento generalizzato della soglia di attenzione e allarme indicate dagli standard normali sulla qualità dell’aria. 27 CONCLUSIONI 2 Negli ultimi anni, non sembra vi sia stato miglioramento dell’aria in termini di PM 10, un in quanto ad un miglioramento delle combustioni e delle emissioni con adozione di marmitte catalitiche (impianti riscaldamento a gas e maggiore manutenzione delle caldaie) ha fatto riscontro un notevole aumento dei volumi di traffico veicolare 28 CONCLUSIONI 3 Consistente è la differenza tra città, dell’effetto del PM10 legato alla temperatura, per mortalità e ricoveri. Questa variazione di effetto tende ad aumentare maggiormente alla variazione della temepratura, nel mese invernale 29 CONCLUSIONI 4 Nonostante l’impatto positivo sulle emissioni da traffico dovute a miglioramenti tecnologici è necessario un approccio più globale inteso a ridurre la miscela di inquinanti prodotti da veicoli a motore, piuttosto di ridurre i singoli inquinanti. In tal senso la misura di prevenzione da adottare consiste nella riduzione del numero di autoveicoli circolanti e non nel miglioramento tecnologico, che porta ad una diminuzione di qualche inquinante, ma non della composizione complessiva. 30 CONCLUSIONI 5 Gli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico,per quanto in termini di rischio individuale non costituiscano una priorità sanitaria in termini di rischio individuale per decessi e ricoveri a breve termine, le conoscenze disponibili e le ipotesi plausibili sulla base degli studi nazionali e internazionali stanno ad indicare che lo stesso è un problema rilevante per la collettività cui è doveroso intervenire. 31 Mal … aria di montagna Servono misure generali in tutto il territorio e in certe situazioni particolari a maggior rischio. 32 33