press release

Transcript

press release
CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE
SUL COMMERCIO E LO SVILUPPO
(UNCTAD)
TRADUZIONE NON UFFICIALE
COMUNICATO STAMPA
EMBARGO
I contenuti del Rapporto e del presente comunicato non
devono essere citati né sintetizzati dalla stampa, la
radio, la televisione o i mezzi di comunicazione
elettronici prima del
18 Settembre 2001 alle 17:00 ora di Greenwich
(13:00 New York, 19:00 Ginevra, 22:30 Nuova Delhi,
19 Settembre ore 02.00 Tokyo)
TAD/INF/PR28
18 settembre 2001
CALO DEI FLUSSI DI IDE VERSO L’AMERICA LATINA
NEL 2000
Dopo essere triplicati nella seconda metà degli anni 90, l’anno scorso i flussi degli
investimenti diretti esteri (IDE)1 in America Latina e nei Caraibi sono diminuiti del 22%,
assestandosi a 86 miliardi di dollari. Tuttavia tale flessione non indica un’inversione di
tendenza, secondo quanto affermato dal Rapporto sugli investimenti nel mondo 2001
(World Investment Report 2001)2, pubblicato oggi dalla Conferenza delle Nazioni Unite
per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD). Rappresenta invece una correzione rispetto
al 1999, quando gli afflussi in questa regione furono influenzati da alcune grandi
acquisizioni di società estere.
Per la prima volta in assoluto due aziende latinoamericane, la venezuelana Petróleos
de Venezuela e la messicana Cemex, figurano tra le prime 100 società transnazionali
(STN)3 del mondo, secondo quanto rilevato dal Rapporto dell’UNCTAD.
Ciononostante, la quota di investimenti esteri totali delle STN latinoamericane presenti
nella classifica delle prime 50 STN dei paesi in via di sviluppo è diminuita: solo 11
delle prime 50 STN hanno la loro sede centrale nella regione4 (cfr. TAD/INF/PR29).
Secondo il Rapporto, l’attuale volume di IDE in America Latina e nei Caraibi
rappresenta un volume “impensabile solo dieci anni fa”. Tuttavia le prospettive globali
per gli investimenti, nonché la distribuzione per industria, variano notevolmente da un
paese e da una regione all’altra.
…/…
TAD/INF/PR28
Pagina 2
I flussi verso il Sud America provengono soprattutto dal settore dei servizi e delle
risorse naturali. L’anno scorso il Brasile è rimasto il primo paese destinatario di IDE
della regione, con flussi pari a 34 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali confluiti
nel terziario (cfr. figura 1). Il ritmo delle privatizzazioni è alquanto rallentato pur
rimanendo importante ed ha rappresentato il 22% dei flussi globali, in calo dal 28% del
1999. La più grande operazione di privatizzazioni è stata la vendita, per 3,6 miliardi di
dollari, della partecipazione di controllo della banca Banespa alla spagnola BSCH.
Il Messico, con 13 miliardi di dollari, è stato il secondo paese destinatario, con un
aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Il Rapporto suggerisce che il Messico sta
attraversando una rapida fase di transnazionalizzazione, probabilmente in seguito
all’apertura della sua economia (grazie tra l’altro all’ingresso nel NAFTA, l’Accordo di
libero scambio dei paesi del Nord America). Il settore manifatturiero continua ad
assorbire la metà dei flussi, ma la quota dei servizi finanziari è balzata al 31% dei flussi
totali, da una media del 10% nel quinquennio precedente. Tale risultato è dovuto ad
alcune acquisizioni effettuate da banche spagnole, provocate (anche se con un certo
ritardo) dall’abolizione delle ultime restrizioni alla proprietà straniera da parte delle
banche nel 1999. La BSCH ha acquistato la Serfin per 1,6 miliardi di dollari; la sua
rivale BBVA si è fusa con il Bancomer in cui ha versato capitali per 1,9 miliardi di
dollari. La tendenza è proseguita nel 2001, nel mese di maggio, con l’acquisizione
della Banamex da parte della Citicorp per 12,5 miliardi di dollari, la più grande
operazione di fusioni e acquisizioni (F&A) della storia messicana.
L’Argentina ed il Cile hanno registrato cali significativi dei loro flussi di IDE in entrata,
in parte perché nel 1999 vi erano state tre grosse fusioni e acquisizioni di società
estere in questi paesi (l’acquisto della YPF da parte della Repsol in Argentina e
quello della Endesa e dell’Enersis in Cile da parte di Endesa España). I flussi degli
investimenti in alcuni paesi andini, come la Colombia e il Perù, sono stati inferiori agli
anni precedenti e riflettono la loro recente instabilità politica ed economica, mentre i
flussi verso il Venezuela sono aumentati, a causa di acquisizioni importanti nel
settore dei servizi. Tali cambiamenti si riflettono anche nei flussi degli IDE rispetto
alla dimensione degli investimenti interni ai paesi.
Nel 2000 le F&A sono rimaste importanti ed hanno interessato soprattutto il terziario.
Fra le transazioni principali vi sono state la "Operación Verónica", con la quale
Telefónica de España ha aumentato la propria partecipazione nelle affiliate in
Argentina, Brasile e Perù a quasi il 100%, e le acquisizioni in Messico e Brasile da
parte delle banche spagnole. Nel settore dell’elettricità, sono state fatte grosse
acquisizioni da parte della AES Corporation (Stati Uniti) in Brasile, Cile e Venezuela,
per un ammontare di 3,6 miliardi di dollari.
Il Cile è stato il primo investitore estero, con flussi in uscita (quasi 5 miliardi di dollari)
che hanno superato quelli in entrata. Tuttavia, una parte consistente degli
investimenti all’estero è stata effettuata da affiliate estere, come la Enersis (l’azienda
elettrica di proprietà del gruppo spagnolo Endesa) e l’Entel (l’ex monopolio della
telefonia pubblica ora controllato da Telecom Italia). Il più grosso investimento
individuale all’estero di un’azienda latino-americana è stata l’acquisizione della
Southdown negli Stati Uniti da parte della messicana Cemex, per 2,8 miliardi di
dollari, che ha fatto diventare la Cemex la terza industria del cemento mondiale.
…/…
TAD/INF/PR28
Pagina 3
Fig. 1. America Latina e Caraibi:
flussi degli IDE, prime 20 economie, 1999 e 2000a
(in miliardi di dollari)
34
31
13
12
11
24
Brasile
Messico
Argentina
Bermuda
Isole Cayman
Venezuela
Cile
9
Isole Vergini
Repubblica Domenicana
2000
Antille olandesi
1999
Ecuador
Bolivia
Trinidad e Tobago
Giamaica
Peru
Costa Rica
Panama
Honduras
Colombia
Nicaragua
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Fonte: UNCTAD, World Investment Report 2001.
a
Classificate in base alla dimensione degli afflussi di IDE del 2000.
…/…
TAD/INF/PR28
Pagina 4
Questo comunicato stampa, insieme alle informazioni sul lancio del World Investment Report 2001
(compresi gli estratti del Rapporto), sono anche disponibili su Internet al seguente indirizzo:
http://www.unctad.org
Per ulteriori informazioni, contattare Karl P. Sauvant, Direttore, Divisione Investimenti, Tecnologia e
Sviluppo aziendale, tel: +41 22 907 5707, fax: +41 22 907 0498, e-mail: [email protected]; o
Alessandra Vellucci, responsabile dell’informazione, tel: +41 22 907 4641/5828, fax: +41 22 907 0043,
e-mail: [email protected]
1
Viene definito "Investimento estero diretto" un investimento che comporta il controllo di gestione di un
ente domiciliato in un’economia da parte di un’impresa residente in un’altra economia. L’IDE comprende
una relazione a lungo termine che riflette l’interesse duraturo di un investitore in un ente straniero.
2
Il World Investment Report 2001: Promoting Linkages (Numero di vendita E.01.II.D.12, ISBN 92-1112523-5) può essere ottenuto al prezzo di US$ 49, e al prezzo speciale di US$ 19 nei paesi in via di
sviluppo e nelle economie in transizione, richiedendolo all’indirizzo: United Nations Publications, Sales
Section, Palais des Nations, CH-1211 Geneva 10, Switzerland, fax: +41 22 917 0027, e-mail:
[email protected], Internet: http://www.un.org/publications; oppure a United Nations Publications, Two UN
Plaza, Room DC2-853, Dept. PRES, New York, N.Y. 10017, USA; tel: +1 212 963 83 02 o +1 800 253
96 46, fax: +1 212 963 34 89, e-mail: [email protected].
3
Le "società transnazionali" comprendono le società madri e le loro affiliate estere: si definisce società
madre una società che controlla gli attivi di un altro ente o di altri enti in un paese o in paesi diversi dal
proprio, di solito attraverso il possesso di una quota del capitale. Una quota del pacchetto azionario di
almeno il 10% viene normalmente considerata il limite minimo per il controllo degli attivi in tale contesto.
4
In termini di attività estere, 1999: Petróleos de Venezuela (Venezuela), Cemex (Messico), Petroleo
Brasileiro SA (Brasile), Companhia Vale Do Rio Doce (Brasile), Gener SA (Cile), Metalurgica Gerdau
SA (Brasile), Pérez Companc SA (Argentina), Savia SA de CV (Messico), Gruma SA de CV (Messico),
Compañía de Petróleos de Chile (Cile), Companhia Cervejaria Brahma (Brasile).
…/…