Presentazione Short Rotation Forestry

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Presentazione Short Rotation Forestry
La Filiera da Arboricoltura da Legno a Ciclo Breve
(S.R.F.) per Biomasse Italia S.p.A.
Crotone 23/07/2008
Agenda
Biomasse Italia: Presente e Futuro
Il Progetto Short Rotation Forestry
ITABIA: Le Biomasse per
l’Energia e l’Ambiente
ALLASIA PLANT: Attività
relative alla S.R.F.
BIOMASSE ITALIA: La Proposta
Concreta
Fo.REM: il Software
Biomasse Italia
- Le Centrali
Centrale di Strongoli
Centrale di Crotone
Biomasse Italia
- In Alcune Parole
MISSIONE
Produzione di energia elettrica attraverso il recupero di
scarti vegetali ed altre fonti rinnovabili derivanti da
processi industriali ed agricoli eco-sostenibili, nel pieno
rispetto dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori
Modello di business fondato sull’integrazione dell’Azienda nel sistema economico
e sociale locale per sviluppare sinergie industriali e culturali a vantaggio di tutti i
portatori di interesse (azionisti, dipendenti e fornitori, territorio);
Orientata ad un sistema di approvvigionamento energetico sostenibile nel lungo
periodo;
Si colloca ai primi posti tra le imprese private presenti in Calabria nel settore
della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
Nata nel 1997;
Inizio produzione: 2001 a Crotone, 2003 a Strongoli (KR).
Biomasse Italia
- Compagine Sociale
api nòva energia è una società del Gruppo api, leader in Italia nel settore
petrolifero, la cui missione è guidare con unitarietà di indirizzi e continuità
la gestione e lo sviluppo del business elettrico e del gas del Gruppo. Da
alcuni anni api ha avviato un processo di differenziazione energetica
elaborando e realizzando, attraverso api nòva energia, importanti progetti
per la produzione di energia elettrica, in particolare da fonti rinnovabili
quali eolico, fotovoltaico e biomasse, nonché per lo sviluppo di impianti
innovativi nell'ambito della rigassificazione di gas naturali liquefatti [LNG] e
della produzione di biocarburanti.
Il gruppo Bioenergie SpA, con sede a Milano, attraverso le sue società
operative, è uno dei maggiori operatori Italiani nella produzione di energia
elettrica da biomasse. Oltre a partecipare alla Biomasse Italia SpA, il
gruppo è anche proprietario della San Marco Bioenergie SpA che gestisce
un impianto a biomasse della capacità di 20 MW elettrici situato a Bando
D’Argenta (FE). Bioenergie è a sua volta parte del gruppo statunitense
PSEG, storicamente la utility dello stato del New Jersey, e nel condurre la
propria attività ne condivide e promuove i valori di integrità, responsabilità
sociale e di salvaguardia dell’ambiente.
Biomasse Italia
- Numeri Principali
Struttura produttiva: due centrali elettriche localizzate presso le unità
locali di Crotone e Strongoli (KR);
60 MWe di potenza totale ne fanno una delle più grandi Aziende europee
nel settore della produzione di energia elettrica da sola combustione di
biomassa;
Produzione annuale di circa 500 GWh;
Circa 100 milioni di euro di fatturato annuo;
Circa 700.000 tonnellate di biomasse utilizzate;
Oltre 100 milioni di euro investiti in impianti oltre a decine di milioni di
euro impegnati in capitale circolante (macchinari ed attrezzature,
materiale a deposito).
Biomasse Italia
- Tecnologia di Strongoli
• Capacità produttiva di 40 MWe
• 320 GWh prodotti ogni anno
• Inizio produzione: 2003
• Tecnologia:
Due caldaie a letto fluido ri-circolato
(CFB)
Una sola turbina a vapore del tipo a
condensazione
collegata
ad
un
generatore da 40 MWe netti
Un condensatore raffreddato ad acqua
• Alimentazione: biomassa costituita da cippato di legno proveniente da manutenzione
boschiva e residui agro-alimentari provenienti dal mercato locale ed estero, sansa, PKS
• Consumi annui di biomassa: 450.000 Tonn
Biomasse Italia
- Tecnologia di Crotone
•
•
•
•
Capacità produttiva di 20 MWe
160 GWh prodotti ogni anno
Inizio produzione: 2001
Tecnologia:
Caldaia Volund: griglia
raffreddata ad acqua
Caldaia Standardkessel:
gradini raffreddata ad aria
vibrante
griglia
a
Turbina a vapore
Condensatore raffreddato ad aria
• Alimentazione: biomassa costituita da cippato di legno proveniente da manutenzione
boschiva e residui agro-alimentari provenienti dal mercato locale ed estero, sansa, PKS
• Consumi annui di biomassa: 250.000 Tons
Biomasse Italia
- Il Combustibile
Materie prime principali:
MERCATI DI APPROVVIGIONAMENTO
%
- biomassa legnosa sotto forma di cippato e tronchetti;
- sansa esausta;
- palm kernel shells (PKS);
- altre biomasse vergini di natura agro-forestale.
CIPPATO DI
LEGNO
Mercato Locale
75%
Mercato Estero
(usando il nodo portuale di Crotone)
25%
SANSA
Nuove materie prime della filiera locale biomasse provenienti:
- dalla manutenzione boschiva;
- dagli scarti di lavorazione in segheria;
- dalla potatura del verde pubblico;
- dalle ramaglie da attività agricole varie.
PKS
Biomasse Italia
- Risorse Umane
Personale
dipendente
• 92 persone a Strongoli (KR) e Crotone;
• Personale laureato - 23%; personale diplomato - 58%;
• L’Azienda ha sempre assicurato stabilità e continuità di
lavoro ai propri dipendenti, con un trend occupazionale in
costante crescita;
• Per la sua vocazione internazionale, l’Azienda fornisce
stimolanti opportunità professionali al personale con grande
potenziale di crescita.
Collaborazione
con l’Università
della Calabria
• Si prevede la presentazione delle opportunità formative a
tutti gli studenti interessati e l’organizzazione di visite
presso l’Azienda;
• Si prevede anche lo sviluppo di collaborazioni di ricerca con
diversi Dipartimenti universitari in funzione delle nostre
esigenze.
Biomasse Italia
- Ambiente
Biomasse Italia
- Progetto Formativo
• BlueLab è un percorso formativo che prevede momenti di istruzione teorica, di
addestramento pratico, di interazione con professionalità esterne, di libero
confronto interno, di verifica strutturata delle differenze tra competenze richieste e
capacità acquisite;
• L’Azienda investe costantemente nella formazione del personale, anche avvalendosi di
professionisti stranieri e specialisti;
• La formazione si concentra su competenze tecniche (norme di ambiente e sicurezza e
relativi quadri legislativi, analisi di processo e piani strutturali di miglioramento, risk
management, analisi economico – finanziarie, metodi di controllo qualità, etica e
responsabilità sociale, metodi di programmazione, discipline tecniche specialistiche,
manutenzione impiantistica) e su gestione aziendale (lavoro di squadra, creatività e
innovazione, gestire il cambiamento, comunicare in azienda, pensiero strategico, corsi
di lingue straniere).
Biomasse Italia
- Programmi di Sviluppo
Rafforzamento di
partnership
industriali con
primari operatori
locali nei servizi
esternalizzati
Il supporto dei
progetti di ricerca
& sviluppo nella
filiera agroenergetica
Il rafforzamento
delle
infrastrutture
logistiche
necessarie
I nostri progetti ed i relativi investimenti coinvolgono
La tecnologia
di produzione
Impianti e sistemi
di abbattimento e
controllo delle
emissioni in
atmosfera
Formazione
tecnologica del
personale di
centrale
Biomasse Italia
- Responsabilità Sociale
Integrazione con il territorio
• Integriamo il nostro business col territorio per poter favorire lo sviluppo a
livello locale e regionale;
• Privilegiamo la forza lavoro a livello locale, come occasione di
miglioramento del sistema industriale locale;
• Ci preoccupiamo della preparazione professionale dei giovani, sia nostri
dipendenti che potenziali futuri componenti della nostra squadra aziendale;
• Collaboriamo con le Università e le Scuole Professionali nella selezione
dei giovani più meritevoli in relazione alle opportunità professionali in
Azienda.
Biomasse Italia
- Responsabilità Sociale
Integrazione con il territorio
Contributo all’occupazione locale
• Diversi professionisti locali, nazionali ed internazionali collaborano costantemente con
l’Azienda in attività di altissimo profilo;
• L’Azienda ha assicurato posti di lavoro a personale qualificato proveniente da altre realtà
industriali locali in difficoltà;
• L’Azienda ha assunto personale giovane proveniente dalle scuole professionali;
• Occupazione indotta: alcune centinaia di posti di lavoro in imprese boschive (per circa 450.000
tonnellate di legname), personale portuale (per circa 300.000 tonnellate di biomassa
movimentata), cooperative di trasportatori, aziende di manutenzione (per la gestione operativa
dei due impianti), società di servizi vari.
Ricadute economiche sul territorio
• Alcune decine di Milioni di euro all’anno in forniture e servizi all’Azienda, da parte di imprese
locali;
• Stimolo allo sviluppo delle attività portuali e relative infrastrutture nei porti di Crotone;
• Stimolo agli investimenti dei fornitori.
Biomasse Italia
- Responsabilità Sociale
Integrazione con il territorio
Filiera agro-energetica
• Supporto alle sperimentazioni S.R.F. (Short Rotation Forestry) per la
produzione di piante ad alta velocità di crescita come combustibile per le
centrali elettriche a biomasse;
• Supporto alla riconversione agricola dei terreni attualmente non
produttivi, sulla base della politica energetica nazionale che incentiverà
sempre di più le filiere integrate locali.
Distretto energetico di Crotone
• Centro di eccellenza nella ricerca & sviluppo di nuovi combustibili;
• Ricerca & sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per la combustione di
materiali alternativi alle biomasse tradizionali.
Biomasse Italia
- I Progetti per Costruire la Cittadinanza d’Impresa
A. Macro progetto
Rapporto di sostenibilità
C. Progetto
Valutazione
4 Capitali
D. Progetto
Formazione
B. Macro progetto
Tavolo permanente
E. Progetto
Distretto
F. Progetto
Sensibilizz.
Energia /
Kyoto /
Ambiente
Rapporto
di Sostenibilità
Rapporto di Sostenibilità
- I Quattro Asset Territoriali
• Strumento
di
rendicontazione
e
comunicazione dell’impegno dell’azienda
nel suo ruolo di operatore industriale
ecosostenibile e socialmente responsabile;
Capitale Economico
Capitale
Umano
Capitale
Sociale
Capitale Naturale
• È strutturato su due livelli: uno relativo alla
rendicontazione d’impresa, l’altro relativo
alla valutazione del sistema territoriale;
• Queste quattro dimensioni sono chiamate
“capitali”: Capitale Economico, Capitale
Naturale, Capitale Umano e Capitale
Sociale.
Gli stakeholders cui primariamente si rivolge, individuati partendo dalla specificità del
settore industriale e dagli impatti esterni delle attività dell’azienda, sono le Risorse Umane,
il Territorio (includendo l’Ambiente), le Autorità ed i Fornitori
Short Rotation Forestry
- Approvvigionamenti in Biomasse Italia
Quantità 2005 - 2008
800.000
Percentuali 2005 - 2008
600.000
100%
400.000
80%
200.000
32%
58%
74%
76%
60%
40%
0
2005
2006
Mercato Locale
2007
2008
Approvvigionamenti
20%
0%
2005
2006
Mercato Estero
2007
2008
Mercato Locale
CRITICITÀ:
Impossibilità di reperire sul territorio locale i quantitativi di biomassa legnosa necessari a coprire
l’intero fabbisogno energetico di Biomasse Italia;
Ricorso al mercato internazionale per colmare il gap.
Short Rotation Forestry
- Sviluppo della Filiera Agro-Energetica
Nell’ambito di partnership strutturate sul territorio locale, Biomasse Italia è
intenzionata ad assumere un ruolo sempre più attivo partecipando in maniera
diretta ed esplicita alla filiera della produzione delle biomasse, promuovendo e
supportando:
• lo studio
• le prove
• l’avviamento
• il sostentamento
di soluzioni agro-industriali di filiera sostenibili nel tempo.
Sviluppare sul territorio calabrese un progetto di
arboricoltura da legno a ciclo breve di specie arboree a rapida crescita,
destinato ad offrire una significativa ed importante fonte di
approvvigionamento di biomassa energetica
Short Rotation Forestry
- Obiettivi
ITABIA
CROTONE
23 LUGLIO 2008
Le biomasse per l’energia e l’ambiente:
situazione attuale e potenzialità di sviluppo
Ing. Andrea Scarpini
ITABIA è un’Associazione indipendente e senza fini di
lucro fondata nel 1985 per promuovere attività di ricerca e
sviluppo ed assistere la nascita di iniziative territoriali nel
settore della bioenergia.
ITABIA
vanta
una
ventennale
esperienza
nella
ottimizzazione di metodologie e tecnologie bioenergetiche.
Possono diventare Soci di ITABIA persone fisiche, imprese,
associazioni di categoria, Università, Enti di ricerca,
cooperative, consorzi, etc., interessati alla valorizzazione delle
biomasse.
LE BIOMASSE PER L’ENERGIA E L’AMBIENTE
Le biomasse costituiscono una risorsa rinnovabile che può essere
valorizzata per l’attuazione del concetto di sviluppo sostenibile
tramite la produzione di biomateriali, di biofertilizzanti, di
bioenergia, ecc.
La “biomassa” deve essere, in termini di definizione logica e
giuridica, tenuta concettualmente separata dai rifiuti se si intende
seguire strettamente il principio della rinnovabilità della risorsa
oltre che della sostenibilità del suo sfruttamento.
Le ricadute possono essere positive a scala:
GLOBALE
Gas nocivi, fonti rinnovabili, biodiversità …
COMPRENSORIALE Suolo, acque, paesaggio, aree degradate …
AZIENDALE
Diversificazione, multifunzionalità, redditi ...
IL MERCATO DELLA BIOENERGIA
BIOMASSE ATTUALMENTE DISPONIBILI IN ITALIA
Biomasse
Residui colture erbacee
Residui colture arboree
Residui forestali
Residui industria del legno
Residui agroindustria
TOTALE
kt s.s./anno
6.500
1.600
6.600
5.900
1.400
22.000 equivalenti a circa 10 Mtep
Vengono considerate le biomasse effettivamente raccoglibili, escludendo quelle
eccessivamente disperse.
Le coltivazioni dedicate sono oggi limitate ad alcune migliaia di ettari di girasole e
colza per biodiesel e a poche centinaia di ettari di pioppi a rapida crescita (short
rotation forestry).
I programmi di settore stimano in circa 1 milione di ha la superficie
potenzialmente interessata a coltivazioni da energia.
LE NOVITÀ DELLA FINANZIARIA 2008
• Forti novità sull’incentivazione della produzione di energia
elettrica da biomassa agroforestale
• Modeste novità sulla defiscalizzazione dei biocarburanti
• Nessuna novità sull’incentivazione dell’energia termica e
dell’efficienza energetica dei processi di conversione.
RIVALUTAZIONE DEI CERTIFICATI VERDI
La novità PRINCIPALE riguarda la produzione di energia
elettrica a partire da biomasse agroforestali
La Finanziaria 2008 massimizza infatti gli incentivi per
la produzione di energia elettrica in impianti alimentati
da biomasse derivanti da prodotti agricoli, forestali e
zootecnici.
Tali biomasse devono essere prodotte ed ottenute:
1. nell’ambito di intese di filiera o contratti quadro
ai sensi degli articoli 9 e 10 del d.lgs. 27 maggio
2005, n. 102;
2. nell’ambito di filiere corte, ovverosia entro un
raggio di 70 chilometri dall’impianto che li
utilizza per produrre energia elettrica.
IMPIANTI DI POTENZA ELETTRICA SUPERIORE A 1 MW
Per gli impianti di potenza elettrica superiore a 1 MW (art.1,
comma 382-bis, l. 296/2006 come sostituito dal d.l.159/2007)
rilascio di certificati verdi per un periodo di 15 anni
TAGLIA E VALORE DEL CERTIFICATO VERDE
La taglia unitaria dei CV è pari 1 MWh.
Il meccanismo incentivante, applicabile a partire dal 2008, si
incentra sul rilascio di CV non più in misura corrispondente alla
produzione netta di energia elettrica, ma in numero pari al
prodotto della produzione di energia elettrica da biomasse
agroforestali moltiplicata per il coefficiente di 1,8.
Numero CV agricoli = produzione en. elettr. x 1,8
CONCLUSIONI
È urgente dare piena attuazione a quanto previsto dalle leggi
222/07 e 244/07 con l’immediata emanazione dei decreti
attuativi, già in ritardo rispetto alle scadenze previste, relativi a:
Decreto di ripartizione tra le Regioni dell’obiettivo nazionale di
energia primaria da fonti rinnovabili;
Decreto per l’Autorizzazione Unica Nazionale sui nuovi
impianti RES;
Decreto di transizione meccanismo dei CV pre e post
finanziaria;
Decreto per le Biomasse (definizione di filiera).
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Per ulteriori informazioni contattare
Via Acireale 19, 00181 ROMA
Tel 06 7021118 – fax 06 70304833
E-mail: [email protected]
Sito web: www.itabia.it
Short Rotation Forestry
- Definizione dell’Idea Progettuale
Sviluppo di piantagioni a rapido accrescimento per la produzione di
biomassa legnosa da destinare all’alimentazione degli Impianti di
Crotone e Strongoli
• Utilizzo di circa 7.000 ettari di terreno entro 7
anni partendo dal 2008
• Produzione su lotti di dimensione variabile,
comunque non inferiori a 5 ettari, con operatori
agricoli, associati, individuali o raggruppati in
consorzi
• Identificazione dei differenti “ruoli” da
interpretare lungo la filiera, in funzione delle
diverse e specifiche competenze necessarie
Short Rotation Forestry
- Identificazione dei Ruoli Industriali
Proprietario di Terreni:
assicura la disponibilità
del terreno in concessione
Produttore di Materiale Genetico:
fornisce il materiale vegetale (sementi e piantine)
Esecutore dei Lavori Agricoli:
Agricoli
esegue i lavori su specifica
Short Rotation Forestry
- Identificazione dei Ruoli Industriali
Detentore del Know How AgroAgro-Industriale:
indica la specifica di lavorazione
Ditta per Taglio Legno e Cippatura:
esegue il taglio e la eventuale cippatura con
macchinari specifici
Short Rotation Forestry
- Identificazione dei Ruoli Industriali
Ditta di Trasporto della Biomassa:
trasporto su camion in Centrale
Utilizzatore della Biomassa Prodotta
SEDE OPERATIVA
Loc. S. Isidoro, 97
12030 Cavallermaggiore CN
Tel 0172 381087 - Fax 0172 382206 - Email
[email protected]
ATTIVITÀ RELATIVE ALLA SHORT ROTATION FORESTRY
Enrico Allasia
Crotone 23 luglio 2008
L’ ALLASIA PLANT è un’azienda che si dedica da oltre cinquant’anni al
settore forestale.
È presente sul territorio nazionale con due sedi operative:
Cavallermaggiore (CN); dove si occupa del settore forestale e della
filiera legno-energia per il settore biomasse ligno-cellulosiche del
Nord e del Centro Italia.
Soveria Mannelli (CZ); dove si occupa del settore forestale e del
settore biomasse ligno-cellulosiche del Sud Italia.
A livello Europeo è presente con una sede commerciale in Francia e
Spagna.
SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ DELL’ALLASIA PLANT
L’Allasia Plant dopo 10 anni di attività nella filiera legno-energia oggi
rappresenta:
un punto di riferimento per gli operatori del settore;
una società stabilmente radicata nel mercato sia nazionale che
europeo;
un esempio
innovazione.
di
integrazione
tra
esperienza,
conoscenza,
delle condizioni politicoistituzionali e di mercato
VALUTAZIONI
ED ANALISI
dello sviluppo del settore delle
biomasse ligno-cellulosiche
dello sviluppo di coltivazioni di
specie arboree a rapido
accrescimento e a ciclo breve –
Short Rotation Forestry (SRF)
AZIONI
miglioramento del
know-how
miglioramento
delle tecniche
relative all’intera
filiera produttiva
programma di ricerca
e sviluppo
selezione clonale
(pioppo e salice) e
varietale (robinia ed
eucalipto)
meccanizzazione della
filiera attraverso
macchine innovative
creazione di
partenariati
ricerca
industria
OBIETTIVI RAGGIUNTI
miglioramento del know-how
1.500 ettari a ciclo breve e medio-breve realizzati in Italia e 1.000
realizzati in Francia
Strutturazione di vivai per la produzione di materiale vegetativo per la
SRF
Miglioramento della meccanizzazione della filiera con progettazione e
realizzazione di:
trapiantatrice a 3 file (brevetto Allasia Plant)
testata abbatti-cippatrice (brevetto Allasia Plant)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
programma di ricerca e sviluppo
realizzazione su tutto il territorio nazionale e in alcune aree europee
(Francia, Spagna ed Ungheria) di campi sperimentali per la selezione
clonale e varietale. I campi sperimentali ed i dati derivanti sono stati
realizzati sulla base di protocolli di ricerca internazionalmente accettati
ricerca su moderne tecniche di coltivazione e di stoccaggio del prodotto
OBIETTIVI RAGGIUNTI
creazione di partenariati
RICERCA - EUROPA
Research Institute for Nature and Forest (INBO – Belgio
-(programma indirizzato principalmente alla selezione di
pioppo) - Siglato accordo di esclusiva per l’Italia, Francia e
Germania per la fase di testing e commercializzazione dei
cloni di pioppo
Lantmannen Agroenergi e l’Università di Upsala
(Svezia) con programma indirizzato principalmente alla
selezione del salice
Bosques 2000 S.L.- Spagna (programma indirizzato
principalmente alla selezione di Eucalipto)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
creazione di partenariati
RICERCA - ITALIA
L’Istituto Sperimentale per la pioppicoltura di Casale
Monferrato (AL).
Scuola Superiore S. ANNA di Pisa
Università degli studi di Torino
Università FEDERICO II di Napoli
Università della BASILICATA di Potenza
ARSSA Calabria – IRRITEC – SIPLAST
OBIETTIVI RAGGIUNTI
creazione di partenariati - INDUSTRIA
collaborazione:
ERIDANIA-SADAM: realizzazione di impianti sperimentali collegati ad una
progetto industriale finalizzato alla riconversione di un bacino bieticolo-saccarifero
a colture legnose da biomassa
IRRITEC-SIPLAST - UNITO: convenzione quadro per la diffusione della subirrigazione nella SRF volta al risparmio
fornitura:
VEOLIA-DALKIA (Francia) progetto di realizzazione di 2.000 Ha di SRF su tutto il
territorio francese
SOLARIS s.r.l.: progetto legato alla realizzazione di 500 Ha di SRF nella Regione
Veneto per la costituzione di una centrale a biomasse ligno-cellulosiche
VALLE DEL SACCO: uso della SRF in aree riconvertite a produzioni no-food per
la bonifica da metalli pesanti (Regione Lazio)
SHORT ROTATION FORESTRY
Con il termine Short Rotation
Forestry (SRF) si intende la
coltivazione, per la produzione
di biomassa, di specie forestali
a rapido accrescimento (pioppi,
salici, robinia, ontano, eucalipto,
ecc.) che, impiantate con un
elevato grado di fittezza e
gestite con idonee tecniche
colturali, vengono raccolte con
cicli di taglio assai più frequenti
rispetto
alle
utilizzazioni
tradizionali di prodotto legnoso.
Come specificato la SRF si avvale di specie a
rapido accrescimento. Tra di esse le principali
sono:
Pioppo (Populus ssp.),
Salice (Salix ssp.),
Robinia (Robinia pseudoacacia),
Eucalipto (Eucaliptus ssp.).
Short Rotation Forestry
I MODELLI COLTURALI
Modello Europeo:
turno biennale/triennale;
densità elevata, da 6.000 a 8.000 talee per ettaro;
materiale d’impianto: talee di 20 cm;
coltivazione in successione di 4-5-6 turni (10-12 anni).
Short Rotation Forestry
I MODELLI COLTURALI
Modello Americano:
turno quinquennale;
bassa densità, da 1.100 a 1.600 pioppelle per ettaro;
materiale d’impianto: astoni di 1 anno;
coltivazione in successione di 2 turni quinquennali (10 anni).
Short Rotation Forestry
TECNICA COLTURALE: PREPARAZIONE DEL LETTO DI TRAPIANTO
Aratura eseguita come per i normali seminativi ed in funzione del
tipo di suolo;
Fresatura e/o discatura per un’ottima preparazione del letto di
trapianto;
La concimazione di fondo si può effettuare con fertilizzanti sia
organici che inorganici. Per quanto riguarda la fertilizzazione
organica è ammesso l’utilizzo di concime sotto forma solida, quale
letame o compost, e sotto forma liquida, come il liquame.
Short Rotation Forestry
TECNICA COLTURALE: IL TRAPIANTO DI TALEE O PIANTINE
Il trapianto delle talee, nel caso del pioppo e del salice, e delle piantine, per
quanto riguarda la Robinia e l’Eucalipto, avviene con macchine trapiantatrici.
Short Rotation Forestry
TECNICA COLTURALE: LA COLTIVAZIONE
Diserbo chimico: viene effettuato dopo l’impianto localizzato sulla fila per impedire
un’eccessiva competizione tra l’emergenza delle talee e le infestanti.
Diserbo meccanico: il contenimento delle erbe infestanti tra le file va effettuato con due
o tre passaggi all’anno in funzione dell’andamento climatico stagionale.
Short Rotation Forestry
TECNICA COLTURALE: LA COLTIVAZIONE
Concimazione: è consigliata una concimazione azotata in copertura (50-100
Kg/ha) nella primavera successiva al taglio per consentire un più rapido e
rigoglioso ricaccio di polloni.
Trattamenti fitosanitari: gli interventi fitosanitari dovranno essere effettuati
solo al superamento della soglia di danno delle singole avversità parassitarie a
livello locale.
Irrigazione: interventi di soccorso solo laddove necessari.
Short Rotation Forestry
TECNICA COLTURALE: RACCOLTA
La raccolta viene effettuata nel periodo di riposo vegetativo, da novembre a marzo,
in condizioni di terreno che possa sopportare il passaggio delle macchine.
Si utilizzano macchinari appositi che provvedono ad abbattere e a cippare in
un’unica operazione (abbatti-cippatrici).
La macchina sviluppata e brevettata da Allasia Plant può lavorare ricacci fino a 1012 cm di circonferenza ed è abbinabile ad ogni tipo di trincia.
Short Rotation Forestry
SRF MODELLO EUROPEO
Short Rotation Forestry
SRF MODELLO AMERICANO
Short Rotation Forestry
VALUTAZIONE DELL’ATTITUDINE DEI SUOLI ALLA SRF
Short Rotation Forestry
LE PRODUZIONI E ALTRI PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLA SRF
La produttività della SRF è, come visto in precedenza, strettamente
correlata all’attitudine del sito d’impianto e alla tecnica colturale.
Una certa variabilità è da rilevare in funzione dell’essenza utilizzata.
È ancora da rilevare che oltre il parametro produttivo occorre tenere in
debita considerazione il POTERE CALORIFICO DI BASE che è in stretta
dipendenza delle caratteristiche intrinseche della specie coltivata e della
percentuale di umidità del prodotto (cippato).
La Robinia pseudoacacia e l’Eucalipto hanno potere calorifico maggiore
rispetto al pioppo e al salice.
Short Rotation Forestry
LE PRODUZIONI EDA ALTRI PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLA SRF
Il grafico mostra le produzioni misurate di alcuni cloni di pioppo, varietà di
Robinia pseudoacacia e di Eucalipto camaldulensis. Le prove sono state
fatte con diversi sesti di impianto.
Peso Totale massa
verde in Kg
60,00
50,00
40,00
30,00
20,00
10,00
0,00
UMIDITA' %
Pi
o
Pi ppe
o l
P i p p e le G
o ll r
P i p p e l e V e .. .
o l
P i p p e e I 2 s t ..
o l
R o ppe le M 1.. .
l
u
R o biniale O r. ..
u
b
R o i n i a N a g .. .
Eu bini s es . ..
a t
R oc alip E n o.. .
b t e
E u i n i a o C r ..
c a E .. .
lip n e
to r.
.. . .
%
Parametri di base specie SRF
Cloni, specie, varietà
Produzione biomassa
tal quale Ton./Ha x
anno
Produzione biomassa
secca Ton./Ha x
anno
Short Rotation Forestry
LE PRODUZIONI ED ALTRI PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLA SRF
Esempio di analisi comparativa
sulle produzioni di diverse essenze
in ambienti differenti (Fonte Istituto
di Pioppicoltura di Casale M.to)
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
Short Rotation Forestry
- L’Offerta Concreta di Biomasse Italia
COSA
CERCHIAMO
TERRENI IN AFFITTO
COSA
OFFRIAMO
CONTRATTI IMMEDIATI
PER COGLIERE
INSIEME LE
OPPORTUNITÀ
REALI OPPORTUNITÀ
POTENZIALI RISCHI
Short Rotation Forestry
- Processo di Valutazione dei Terreni
COMPILAZIONE MODULO (VAL.TE.) ALLEGANDO UNA
VISURA CATASTALE DEL TERRENO
A CURA DEL
PROPRIETARIO
TERRIERO
Processo di Valutazione dei Terreni
PRE--VALUTAZIONE IN BASE AI DATI RIPORTATI SUL MODULO
PRE
VAL.TE. E SULLA VISURA
SOPRALLUOGO SUL FONDO E PRELIEVO CAMPIONE
TERRENO
VALUTAZIONE FINALE
SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO
A CURA DI
BIOMASSE ITALIA
A CURA DI
BIOMASSE ITALIA
A CURA DI
BIOMASSE ITALIA
Short Rotation Forestry
- Modulo VAL.TE.
Short Rotation Forestry
- Tipologia dei Terreni Target
TERRENI
MARGINALI
NON DESTINATI
A PRODUZIONI
ALIMENTARI
NON IRRIGUI
TARGET
Le culture a scopo energetico non devono
entrare in competizione con la filiera alimentare
Short Rotation Forestry
- Meccanismo di Formazione del Prezzo della Biomassa
• La
produzione di biomassa legnosa da S.R.F. non deve prevedere
costi di produzione superiori a quelli della equivalente biomassa
attualmente approvvigionata da Biomasse Italia sul mercato locale;
• Offrendo
la Legge Finanziaria 2008 un incentivo alla coltivazione in
“filiera corta”, tale incentivo deve essere distribuito tra il segmento
“agro-industriale” e quello “energetico” della filiera complessiva,
secondo un meccanismo di formazione del prezzo concordato tra i
protagonisti principali della Filiera Corta.
Fo.REM
software per la gestione della filiera corta legnosa
Fo.REM
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GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE
Per contatto con Biomasse Italia:
E-mail: [email protected]
Web: www.biomasseitalia.it