Verona ltre - Ipertesto Edizioni

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Verona ltre - Ipertesto Edizioni
Verona ltre
giugno 2013
Copia gratuita
Anno 2
numero 06
ph: Stefano Signorini
2012 Arena di Verona_Foto Ennevi
Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona.
Mensile di ATTUALITÀ, SOCIETÀ e CULTURA
Ago Vetri
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CREAZIONI D’INTERNI MODULON
2
giugno 2013
VeronaOltre
sommario
INTERVISTA
Marco Masini
5
ARTE&FOTOGRAFIA
Subsahriana 1
Ulderico Marotto
René Burri
Federico Ferrarini
6
8
8
9
MUSICA
Baustelle
Toto - 35th Anniversary
Daft Punk
Beady eye
10
11
11
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SPORT
BentornAto Hellas
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VIAGGIARE . . . FOTOGRAFARE
Burano 14
SPETTACOLO
Arena di Verona
Estate Teatrale Veronese
17
18
trovate i nostri espositori presso:
Bar S. Caterina, via Marconi 17/b - Edicola I.P. Group, piazza Vittorio Veneto - Bar San Nicolò, piazza San Nicolò 10 - Multisala Rivoli, piazza Brà - Balottari Elettronica, piazza dei Caduti (Golosine)
- Associazione Arte Anima, via Fiumicello 86 - Atmosfera Fumetto, via Unità d’Italia 134 (San Michele Extra) - Creazioni d’interni
Modulon, via Strà 8, Caldiero (VR) - Panificio San Zeno, piazza Pozza
25, (VR) - Libreria Gulliver, via Stella 16B, (VR) - MIRKOBERTO,
palazzo Lanfranchini, via Cantore 13, (VR) - La Copisteria, Lungadige
Porta Vittoria 19,Verona - L’angolo di San Valentino, Piazzale Vittorio
Veneto 100, Bussolengo (VR).
CINEMA
Viaggio nel cinema di Nella Banfi
Uscite sala
Home video
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Ipertesto Edizioni
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ENOTURISMO
Libano
26
CONTATTA LA REDAZIONE:
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MODA&DESIGN
Street Style
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PER INFO COMMERCIALI:
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EVENTI
Festival Sound Vito
La sagra dei fumetti
Eventi di Giugno
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PERIODICO MENSILE DI ATTUALITÀ, SOCIETÀ & CULTURA
ANNO 02 NUMERO 06 GIUGNO 2013
anche online su www.iperedizioni.it
Numero iscrizione Tribunale di Verona 1951 del 23/05/2012 Iscriz. ROC 23192
DIRETTORE RESPONSABILE:
Francesco Fontana - [email protected]
STAMPA: Toffanin - Padova
PROGETTO GRAFICO: Elena Rodella
SOCIETÀ EDITRICE: Ipertesto Edizioni - Verona
PROPRIETÀ DELLA TESTATA:
Francesco Fontana - Giovanni Avesani
HANNO COLLABORATO:
Valentina Bazzani - M.B. - Anna Chiara Bozza - Giulia Comelli - Daiana Donati - Michele Fontana - Elena Gaio - Alessandra Galiotto
- Giovanni B. - Gianfranco Iovino - Andrea Lillini - MIRKOBERTO Ilaria Piacenza - Giulia Rinaldi - Oriana Rodella - Miriam Romano
VeronaOltre, la rivista culturale distribuita gratuitamente nelle attività
commerciali e nei punti di incontro della città.
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date, programmi, degli eventi riportati nel giornale. L’editore si dichiara disponibile nel regolare eventuali spettanze di cui non fosse stato possibile reperire la fonte.
Foto Arena in copertina: 2012 Arena diVerona_Foto Ennevi. Per gentile concessione della Fondazione Arena diVerona.
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Libri
IL MANUALE PRATICO
DEL BENESSERE
SECONDA EDIZIONE PER IL LIBRO DEL PROFESSORE PAOLO G. ZUCCONI
RIVEDUTO E CORRETTO, IL VOLUME CAMBIA VESTE GRAFICA E FORMATO
P
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a cuore la diffusione, con piena competenza
e appassionante convinzione,
di una mirabile
summa di regole basilari, igienico-sanitarie,
riguardanti
il
reale “star bene”.
Questo prezioso
volume contempla sette lustri di esperienza professionale, ed è stato scritto al fine di essere d’ausilio a migliorare la
vita a chi ha bisogno di aiuto, per mantenere il proprio stato di benessere psicofisico. Si tratta quindi di
un’opera tesa alla prevenzione sanitaria individuale.
Il lettore vi trova, sulla base collaudata della psicologia popolare preventiva, intesa olisticamente, una
esposizione rigorosamente scientifica, presentata in
stile sorprendentemente divulgativo, comprensibile
a chiunque. Quarantaquattro sono i capitoli dell’opera racchiudenti anche specifiche risposte a quesiti e
dubbi originati, talvolta, da disinformazione.
Ognuno di noi è sempre interessato al proprio benessere, personale ed interpersonale: nei primi cinque
capitoli può scoprire i modi di far fronte, in maniera
ottimale, ad eventi stressanti, come apprendere ad
analizzare lo stile di vita, quale punto di partenza
per valutare il proprio stato di salute e migliorarlo, da subito, tramite l’originale iconografia denominata da Zucconi “l’Ottagono del benessere”:
avviene un coinvolgimento, interattivo, passo dopo
passo, con una originale procedura autodiagnostica
e autovalutativa di self help, utile per mantenere il
livello di benessere più a lungo possibile.
4
La Guida offre soluzioni concrete di “star
bene”, mediante modificazioni graduali dei fattori, che concorrono allo stile di vita: alimentazione,
attività fisica e sessualità, importanti in una scelta di
vita longeva e appagante. Inoltre vengono evidenziati fattori naturali e anche azioni salutiste a costo
zero - Aria, Acqua, Sole, Luna e Luce - che,
qualora utilizzati e dosati secondo determinate prescrizioni, contribuiscono all’elevazione della qualità
della vita quotidiana. Star bene fisicamente significa
anche equilibrio interiore.
Parte integrante del volume sono:
• «L’Ottagono del Benessere»
• 41 Questionari a risposta multipla
• 13 test del Benessere
L’Autore:
Specialista in Psicoterapia comportamentale e
psicoterapia cognitiva, vive ed opera a Udine con
studio professionale anche a Milano. Esercita,
privatamente, come libero professionista. Si occupa di consulenze, di diagnosi e cura delle psicopatologie e dei disturbi sessuali e neuropsicologici dell’adulto. Redige perizie psicologico-legali
in ambito civile e penale come consulente tecnico
del giudice, perito giurato del Tribunale di Udine e arbitro iscritto alla Camera arbitrale della
CCIAA di Udine. Nel 2007 ha ottenuto dal World
Council for Psychotherapy (Organizzazione non
governativa delle Nazioni Unite) il prestigioso
World Certificate for Psychotherapy (WCPC) attestante una formazione professionale in linea
con gli standard internazionali, clinici ed etici della psicoterapia. È stato nominato nel 2007
“Man of the Year” dall’American Biographical
Institute e nel 2011 la sua nomina come “Uomo
dell’Anno” viene confermata dall’International
Biographical Center.
giugno 2013
intervista
marco masini
C
ome mai questo esperimento di solo piano e
voce?
Per gioco, ma anche esigenza
personale di creare un po’ più di intimità
e capire cosa può trasmettere la mia voce
accompagnata solo da un piano ad un
pubblico abituato ad ascoltare da me altre
sonorità.
Dalle tue origini canore con Disperato del 1990 all’ultimo inedito
Io ti volevo; com’è cambiata la musica, Marco? È solo una questione
del digitale che ha sostituito il vinile o cos’altro sta realmente cambiando nel fare musica, e cosa si
aspettano i ragazzi di oggi da un
cantante?
I giovani si aspettano di ascoltare la musica che preferiscono. La sanno scegliere e
la fanno propria a seconda delle esigenze
e delle necessità che li porta a preferire
un genere rispetto ad un altro.
da seguire, da cui ci si aspetta sempre qualcosa di ribelle, o un uomo
che ha la fortuna di esprimere il
suo pensiero e trovare tante persone ad ascoltarlo, condividerlo, farlo proprio o criticarlo?
Io canto le mie canzoni e la gente è libera
di ascoltarmi, seguirmi o criticarmi. Non
mi sento un modello da seguire, ma solo
un musicista che canta le sue canzoni.
Stasera sei di scena a Verona. Il tuo
pensiero su questa città così ricca
di arte e d’amore?
Sono qui per la curiosità di viverla, non
avendola mai conosciuta fino in fondo.
Questo desiderio di apprezzarla di più,
stasera mi porta a esibirmi in un teatro
pieno di amici che vogliono sentirmi cantare con la sola voce ed un piano a farci
compagnia.
Gianfranco Iovino
Lo scorso
17 maggio
Marco Masini
si è esibito al
Teatro Nuovo
di Verona,
proponendo
la sua musica
in unaveste
più intima,
senza il
bisogno di
gridare a
squarciagola
la sua voglia
di cantare,
trasformando
le sue melodie
in uno
spettacolo
suggestivo e
avvolgente.
Le donne e la musica, li hai definiti
2 elementi indispensabili e bellissimi che appartengono al mondo,
entrambi femminili. Ma allora il
peggio del mondo sta negli uomini,
secondo te?
No, c’è anche la guerra che è femminile, per esempio e, soprattutto, non tutte
le donne sono davvero buone e belle da
complimentare e osannare.
La tua storia con piano e voce è la
storia di migliaia di ragazzi che
sono cresciuti con la tua musica.
Oggi ti senti un’icona, un modello
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ARTE&FOTOGRAFIA
subsahariana 1:
arte africana a verona
galleria la persia - dal 10 maggio al 30 giugno 2013
I
n molti hanno parlato d’arte, Baudelaire l’ha definita
“magia suggestiva”, Carducci
“emanazione morale della civiltà”, Balzac “natura concentrata”,
Emerson “amante gelosa”. Tutti loro probabilmente pensavano
a Leonardo, all’Impressionismo,
ai Preraffaelliti, noi, invece, vogliamo raccontarvi un’arte meno
conosciuta, ma non per questo
di minor impatto: quella africana contemporanea, soggetto della mostra “Subsahariana 1”, che,
dopo l’inaugurazione dello scorso
10 maggio, rimarrà aperta fino al
30 giugno a Verona, presso la Galleria La Persia.
Quest’esposizione, organizzata
dall’Associazione MCA Art Promotion, in collaborazione con la
Fondazione Sarenco, che da ormai
trent’anni si occupa di far conoscere l’arte di questo continente,
vuole iniziare una ricognizione
degli artisti più significativi nati
ed attualmente residenti in Africa.
In mostra un continente grande e
variegato, come ci ricorda Enrico
Mascelloni, storico dell’arte ed
ideatore, insieme ad Achille Bonito Oliva, della Biennale di Malin-
di. “Non mi stancherò di ripetere
che nell’arte africana contemporanea non ci sono comuni denominatori linguistici e nemmeno
tematici” afferma lo studioso. Ad
arricchire la mostra saranno le
opere di stimati artisti premiati
proprio dalla Biennale di Malindi: le sculture di John Goba, i rilievi di Margaret Majo ed i dipinti
di Mikidadi Bush e di Maurus M.
Malikita aiuteranno i visitatori ad
entrare in contatto con un mondo
affascinante e misterioso, sconosciuto ai più.
Ilaria Piacenza
Mostra aperta dal 10 maggio al 30 giugno 2013
Orari di apertura: da lunedì al sabato, ore 10.00 - 12.00; 16.00 - 19.00
Tel. 045-8001223 348-8282080 328-2491216
Galleria La Persia, Corso Cavour 2, Palazzo Carlotti,Verona
MAURUS M. MALIKITA
Maurus Malikita
6
Maurus Malikita
È nato nel 1964 in Tanzania, dove
vive e lavora. La sua pittura tratta
essenzialmente due temi: la politica ed il sociale, concedendo grande spazio al problema della sanità.
Negli ospedali di Malikita accade
di tutto, la vita che vi si svolge
non è diversa da quella dei mercati di frutta disseminati per la città,
dove l’energia degli uomini che lo
popolano pulsa, in ogni caso, con
necessaria ironia, ignara ed indifferente al demone della morte,
sempre in agguato.
giugno 2013
MIKIDADI BUSH
È nato in Tanzania nel 1957, dove
vive e lavora. Nei suoi lavori l’artista tratta temi antichi ed eterni
come l’ignoto, il magico, il sotterraneo, il tribale con la stessa
modalità con cui i grandi artisti
occidentali del XX secolo hanno
trattato la bellezza, il dolore, la
morte e il desiderio di eternità.
Una pittura plastica che si riconcilia con i grandi temi della vita.
Mikidadi Bush
Mikidadi Bush
JOHN GOBA
È nato in Sierra Leone nel 1944,
dove ora vive e lavora. Di origine Mende, all’età di trent’anni si
avvicina all’arte e al simbolismo
spirituale e religioso delle maschere, che mescola ad un’energia unica, presa in prestito da altri
contesti. In questa specie di campo minato il conflittuale rapporto tra l’uomo e la divinità sembra
trovare una pace ideale che altrove non è possibile.
John Goba
John Goba
Margaret Majo
È nata in Zimbabwe, dove, insieme ad una sua amica, dopo aver
realizzato un importante numero
di disegni, inizia a dipingere tappi di bottiglie di soda che vengono incollati su tavolette di legno
a formare un mondo fantastico
che va dalla decorazione pura e
semplice alla sublimazione del
mondo rurale dello Zimbabwe.
Margaret Majo
giugno 2013
Margaret Majo
7
ARTE&FOTOGRAFIA
ULDERICO MAROTTO:
“LA VERONA DI IERI”
L’Adige a Ponte Pietra
U
na mostra di grande fascino,
imperdibile per gli amanti di
Verona e delle sue bellezze,
quella allestita presso lo Spazio espositivo Loggia Barbaro di Verona.
“La Verona di Ieri” è il nome dell’esposizione dedicata alle opere del celebre pittore veronese Ulderico Marotto. L’artista, nato a San Michele Extra nel 1890, è
stato interprete di grande successo lungo
tutto il Novecento, riuscendo a dipingere
la sua Verona con grande poesia e intensità, attraverso pennellate che raccontano
epoche e quartieri oggi mutati. La “sua”
Verona è quella delle piazze, dei sugge-
RENé BURRI
Retrospettiva
I
Uomini sopra un tetto
San Paolo, Brasile, 1960
© René Burri / Magnum Photos
8
naugurata lo scorso 18 maggio e
aperta al pubblico fino al prossimo
22 settembre, la retrospettiva dedicata a René Burri presso il Centro
Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona è un appuntamento con la
grande fotografia documentaria del Novecento. Saranno esposti circa 200 scatti
realizzati dal celebre fotografo svizzero,
legati alla storia e ai personaggi influenti del secolo scorso. Nella fotografia di
René Burri c’è tutto il vissuto di un grande giornalista e fotoreporter: dai reportages di guerra, come quelli in Corea e
Vietnam, a quelli che ritraggono grandi
artisti al lavoro, celebre quello dedicato
a Picasso, agli scatti diventati icona, come
stivi scorci e di un’epoca che ora sembra
tanto lontana ma che è capace di regalare sempre tante emozioni. Saranno circa una cinquantina le opere esposte, in
prevalenza acquerelli tra cui: L’Edicola di
ponte Navi (1959), L’Adige a ponte pietra
(1954), Molini alla dogana, In Piazza Erbe
a Verona (anni 50).
Mostra aperta dall’8 al 18 giugno 2013
Società Belle Arti di Verona,
Spazio espositivo Loggia Barbaro
Torre del Capitanio,
Cortile del Tribunale, Verona
la famosa fotografia di Che Guevara con il
sigaro tra le labbra.
Quello di René Burri è uno sguardo inscindibilmente legato alla curiosità e alla
ricerca dei momenti più significativi, al
racconto delle vite vissute. Nonostante
nella sua attività sul campo abbia incontrato gli orrori della guerra, il fotoreporter nei suoi scatti esclude immagini
troppo crude e drammatiche, ricercando invece una prospettiva che suggerisca
maggiore speranza e umanità.
La mostra è prodotta dall’agenzia
Magnum Photos e curata da
Hans-Michael Koetzle.
18 maggio – 22 settembre 2013
Da martedì a domenica ore 10.00 – 19.00
Info: Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri,
Cortile del Tribunale, Verona
tel. 045 8007490 – 8013732 – 8000574
www.comune.verona.it
giugno 2013
ARTE&FOTOGRAFIA
sullo sfondo: Twister, mosaico su tela
180 x 225 cm, anno 2013
federico ferrarini
una vita dipinta
Federico Ferrarini è un artista veronese trentaseienne, che nel corso degli anni ha spiccato il volo nel meraviglioso
e complesso mondo dell’Arte contemporanea. Ha un’anima che si meraviglia per tutto ciò che lo circonda, vive
cavalcando le sue emozioni e riesce a coniugare la sua essenza rappresentando nobili concetti, con abilità e maestria.
P
arlaci un po’ di te. . .
Disegno fin da quando ero piccolo, la matita poi è diventata colore e i miei disegni
con il tempo si sono legati allo studio della mente, divenendo figure psico-evocative, simboli,
archetipi. Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti
sotto Concetto Pozzati e svolto diversi altri studi
artistici girando l’Italia tra Venezia e Bologna. Devo
dire però che il 99% del mio lavoro si realizza a livello empirico, sperimentando, leggendo, disegnando, dipingendo.
L’Arte, questa misteriosa sconosciuta che ti
ha rapito facendoti suo. Cosa rappresenta
per te? L’Arte tanto ti dà, tanto ti toglie. Ci vuole
coraggio per entrare in una dimensione che si potrebbe raffigurare come una porta per entrare in un
mondo che ti assorbe totalmente, divenendo la tua
esistenza. Io la chiamo la “Vita dipinta”.
Il Sole è l’opera che raffiguri in diversi modi.
Cosa rappresenta questa creazione?
Diviene l’opera che più rappresenta il mio percorso
personale e introspettivo. È la creazione più oggettiva e meditativa che raffiguro perché è avvolta da
una sorta di spiritualità. Lo chiamo anche “Stargate”,
perché è un passaggio verso le stelle, i nuclei, le cellule, il cosmo e di conseguenza la conoscenza di se
stessi. È divisa in piccoli monoliti e ogni segno diviene una ricerca di equilibri, che esplodono nella forza
evocativa del Sole.
C’è qualcuno o qualcosa a cui ti ispiri da
sempre?
Le persone, le emozioni, l’Amore, la ricerca della
Verità, il bisogno di creare personalmente tutto ciò
che è già stato creato. Si parte dalle piccole cose fino
ad arrivare alla psicologia, alla sociologia e alla filosofia, che divengono fonti d’ispirazione per creare
qualcosa. Mi definisco un tecnico dell’anima, la razionalità diviene un mezzo per plasmare e raffigurare le emozioni.
giugno 2013
Nell’attuale società come sta vivendo l’Arte?
L’Italia sta vivendo una crisi di idee in qualsiasi campo. Noto che ci sono nuove torri che si sono erette,
ma tante che sono crollate. Ci sono strutture obese
ed elefantiache che non demordono e non lasciano
lo spazio ai giovani artisti, al contempo esistono dei
bravissimi artigiani che si definiscono artisti. E tra
l’artista e l’artigiano vi è un universo di personaggi
che vogliono darsi tono, ricalcando figure bohémien,
politicizzate e già viste.
Chi è l’artista per te?
Colui che ha il coraggio di essere se stesso, di rischiare, rendendo fruibile e rappresentabile il confine tra il reale e l’immaginario. È un individuo che ha
la forza di essere se stesso e di stare in equilibrio tra
il tangibile e l’onirico, tra la pazzia e il mistero.
Cosa rappresenta il colore?
Ho un rapporto carnale, viscerale con il colore. Mi
sovrasta perché ha in sé una forza intrinseca collegata con la luce, l’energia. Non c’è in assoluto un
colore che prediligo, perché ogni tonalità è legata a
un momento, a un’emozione, a una persona. Al momento sento particolarmente mio il rosso, perché è
il colore della Vita, dell’Amore.
Essere artisti oggi quindi non è semplice.
Come coniugare la dimensione onirica a
quella reale?
L’intellettualizzare la libertà, donandola, talvolta si
scontra con la necessità di vivere di regole, orari,
tempi. Il tutto sta nel trovare il giusto equilibrio.
Sogni e progetti futuri?
Da una parte sto lavorando per l’America, la Russia
e il Marocco, dall’altra continuo la mia sfida in Italia.
Il momento più bello della tua vita?
Non esiste una scala di bellezza assoluta. Ogni volta che riesco a sentire e a fruire la vita, a percepire
emozioni, ogni momento in cui sorrido o riesco a
donare un sorriso è meraviglioso.
Valentina Bazzani
9
Musica
BAUSTELLE
FANTASMA
TOUR 2013
Teatro Romano, Verona
Sabato 8 giugno 2013, ore 21.00
È
fissato per l’8 giugno,
al Teatro Romano,
l’appuntamento
con
il gruppo toscano dei
Baustelle, che a 3 anni dal loro “I
mistici dell’Occidente”, tornano
in tour con un album di inediti,
frutto di una preparazione imponente di raccolta e ricerca musicale, per una produzione di assoluto valore, che si preannuncia
un capitolo fondamentale della
maturità artistica di questo trittico di grande genialità al loro 6°
impegno discografico. L’approccio musicale, fin dal primo ascolto del loro “Fantasma” - un concept album sul tempo - evidenzia
lo stile compositivo di sempre,
raffinato ed estremamente colto,
che permette al gruppo di parlare dei sentimenti della vita in
modo molto schietto e sincero,
al punto da farci amare fin da subito le loro liriche, che sembrano scritte prendendo spunto dal
nostro vivere quotidiano.
Ci sono voluti 3 anni di lavoro a
Montepulciano, luogo di origine
dell’intera band, per concepire
l’album della maturità, includendo un’orchestra di sessanta
elementi della Film Harmony di
Wroclaw di Breslavia in Polo-
10
nia, oltre che avvalersi del talento di uno dei migliori musicisti
con formazione classica come
Enrico Gabrielli, che prosegue
quanto iniziato a sperimentare
con i Calibro35: una collaborazione filologica sulle musiche
da film. “Fantasma” è un vero e
proprio percorso cinematografico in note, che rapisce i sensi
e trasporta il pensiero lontano,
grazie ai suoi 13 brani, arricchiti
da 6 ulteriori tracce strumentali,
come contrappunto narrativo ai
singoli percorsi d’ascolto, dando respiro e densità ai testi e alle
tematiche affrontate. L’anima
dei Baustelle, Francesco Bianconi, con questo nuovo album ci
regala un’ulteriore e definitiva
prova della sua abilità compositiva, sapendo trascinare l’ascoltatore al centro esatto di vere e
proprie scene cinematografiche,
in perfetto stile horror anni ’70,
che trova la sua conferma nella
copertina del disco, con l’omaggio fotografico regalato a Nicoletta Elmi dei film di Dario Argento. I “fantasmi” incrociati nei
percorsi musicali dei Baustelle
sono quelli della nostra epoca,
veri e propri spettri nei quali
ci imbattiamo in maniera im-
prevedibile e spontanea, anche
se i veri fantasmi, come lo stesso Bianconi sostiene, siamo noi
stessi, attraverso la produzione di continue paure per i tanti
istanti impressi nella memoria
che ci permettono di scandagliare il passato e affrontare con sospetto le nostre stesse solitudini
dall’interno del proprio abisso
interiore, tra le cose perdute e
quelle inevitabilmente fossilizzate per ragione o paura di tornare ad avere terrore di riviverle
ancora. Con un simile antipasto
di emozioni e fascino, diventa
davvero imperdibile la tappa veronese del FANTASMA TOUR
2013 dei Baustelle, che come già
accaduto in tanti altri teatri italiani, lascerà sicuramente senza
fiato per l’emozione che scatena ogni singola nota lanciata nel
cielo della magica ed unica atmosfera che solo il Teatro Romano riesce a regalare.
Gianfranco Iovino
Per informazioni:
www.eventiverona.it
[email protected]
giugno 2013
Musica
Toto - 35th Anniversary
Concerto a Padova per la band statunitense
M
ilano, Roma e Padova sono le tre
fortunate città italiane che ospiteranno una delle più rappresentative
band statunitensi di sempre, capaci di segnare mode e gusti musicali degli anni ’80:
stiamo parlando dei TOTO. Il gruppo, membro
della Hall of Fame, celebra i suoi 35 anni di carriera portando in scena un tour mondiale che vedrà
la partecipazione, oltre agli storici Steve Lukather,
David Paich e Steve Porcaro, anche del batterista
Simon Phillips, del vocalist Joseph Williams e del
bassista Nathan East, per ripercorre una carriera
di strepitosi successi, che annovera 17 album e oltre 35 milioni di copie vendute in tutto il mondo,
senza dimenticare i numerosi successi collezionati con singoli definiti “Hit della musica mondiale”,
quali Africa, Hold the line, Rosanna e I’ll Be over you.
Non c’è bisogno di ulteriori consigli per invitarvi ad assistere ad un concerto-evento, prodotto da
6 eccelsi musicisti, che sono stati capaci, con il loro
album “TOTO IV” di aggiudicarsi ben 6 Grammy
Awards, evento musicale di incredibile successo collezionato con un solo unico album. L’appuntamento
con la leggenda è fissato per sabato 22 giugno 2013
alle ore 21.30 presso il Gran Teatro Geox di Padova.
Gianfranco Iovino
www.zedlive.com / [email protected]
daft punk
D
opo otto anni di latitanza interrotti solo
dalla colonna sonora di Tron Legacy il
silenzio è stato rotto da Random Access
Memories, nuovo ed attesissimo lavoro
in studio dei Daft Punk. I robot francesi, al secolo
Thomas Bangalter e Guy Manuel de Homen-Christo, non si sono fatti mancare nulla collaborando con
alcuni dei nomi di punta appartenenti a diversi universi musicali, da MTV alla musica sperimentale degli Animal Collective, infatti due dei featuring vedono appunto coinvolti Panda Bear e Pharrell Williams.
Le prime reazioni della critica oscillano, a causa della virata stilistica compiuta dalla band, tra il deluso e
l’entusiasta, chi si aspettava infatti un disco di cassa
dritta in quattro quarti e linee di synth ammiccanti
alle facili melodie da discoteca all’aperto resterà deluso o quantomeno spiazzato. Forti della convinzione che la musica del futuro provenga dal passato, i
Daft Punk, dopo le atmosfere da rave di lusso di Homework, gli esperimenti ultra-kitsch di Discovery
e le chitarrone campionate di Human After All, con
RAM ridefiniscono le coordinate stilistiche della
coda lunga del french-touch, tuffandosi in un futuro retrò che recupera la funky disco a cavalcioni tra
giugno 2013
i Seventies e gli anni Ottanta. Le influenze spaziano
infatti tra l’Herbie Hancock di Future Shock e George Clinton passando per gli Chic e ricongiungendosi
infine a Dimitri From Paris, altro produttore francese che su certi suoni ed immaginari c’ha costruito
una carriera.
Random Access Memories non è solo the shape of
music to come (volendo citare, storpiandoli, i Refused), quanto una serie di immagini dal fascino vintage: una corsa in auto sotto le palme lussureggianti
della Lost Angeles dipinta nell’omonimo brano di
Moroder, una giacca di paillettes che potreste trovare nell’armadio di Nino Frassica piuttosto che la
Ferrari Testarossa di Kavinsky o quella di Ezio Greggio in Yuppies. I due robot ci danno la conferma
d’essere le uniche popstar sopravvissute allo showbiz, dove il termine popstar è da intendere come
“band incline al successo di pubblico e abile nell’inserirsi in contesti, quali ad esempio gli spot televisivi, che non appartengono al loro background musical-culturale”.
Senza tanti giri di parole, per il sottoscritto Random
Access Memories è il disco del 2013.
Giovanni B.
11
musica
beady eye
S
il 10 Giugno il nuovo disco (tra nostalgia e voci di reunion)
ono passati ormai quasi 4
anni da quell’agosto che
decretò la fine degli Oasis. Dopo lo scioglimento Noel ha formato un gruppo
inedito chiamato Noel Gallagher’s
High Flying Birds; Liam invece ha
continuato con la stessa formazione cambiando il nome in Beady
Eye e intitolando il disco d’esordio Different Gear, Still Speeding
ovvero “stesso congegno, ancora a
velocità elevata”. Un modo esplicito per dire “siamo ancora qui,
senza Noel, e andiamo sempre
più forte”. Noel stesso per gli Oasis rappresentava talento, il deux
ex machina. Come si perde questo elemento la musica ne risente profondamente. Questo è ciò
che è successo ai Beady Eye e che
sembra continuare ad accadere
(anche se con risultati molto più
soddisfacenti).
Il prossimo 10 giugno, infatti, è
in uscita il loro secondo disco dal
titolo BE. Al momento di stesura
dell’articolo sono due le canzoni dell’album pubblicate in rete.
Flick of the finger è una ballata in
salsa glam accompagnata da trombe e una progressione vagamente
12
ipnotica. Orecchiabile e alquanto
trascinante, il pezzo non è certamente un capolavoro ma riesce
comunque a farsi piacere. Sorprende invece il singolo Second bite
of the apple, vera e propria novità
di BE. Il brano si evolve attraverso un cantato irregolare condito
da marcati riff di fiati e vari rumori reverberati a fare da contorno al pezzo. Una piccola gemma.
Sembra che i Beady Eye provino a
“cambiare” stile: ancora strizzando l’occhio ai Beatles, ma almeno
tentano di rifarsi anche a gruppi
più come i Kinks, i Jam e molti altri. Funzionerà? Lo stesso Liam ha
mostrato qualche dubbio su BE e
come sarà accolto. In un’intervista
ha recentemente affermato che
se il disco si rivelerà un fallimento potrebbe “fregarsene” di riprovarci ancora e mollare tutto. Un
segno che forse i bei tempi sono
definitivamente passati?
Sono stato un grande ammiratore
degli Oasis e ho ascoltato i Beady
Eye (così come Noel) cercando di
essere il più imparziale possibile
nei giudizi. Dopo ripetuti ascolti
però Liam e compagni escono dal
confronto con le ossa rotte. Ho
apprezzato Noel Gallagher’s High
Flying Birds così tanto al punto di
vederlo anche dal vivo mentre per
i Beady Eye non ne ho mai sentito la necessità. Si va a vedere i
fratelli Gallagher per rivedere (in
parte) gli Oasis. Mentre con Noel
questo accade (grazie all’esecuzione di alcuni pezzi memorabili degli Oasis) con i Beady Eye no, in
quanto dedicano la loro scarsa ora
di show interamente alla nuova
produzione. Riusciremo mai a rivedere i fratelli Gallagher insieme
su un palco? Noel nel 2011 rivelò
“il ventennale di Morning Glory
sta per incombere e potremmo
forse tornare”. Una dichiarazione
d’intenti per quello che si rivelerebbe un evento straordinario.
Lo stesso Liam due mesi più tardi
rispose “se possiamo mettere da
parte i nostri attriti possiamo portare il disco in tour e suonarlo per
intero nel suo ventesimo anniversario”. Parole che (nonostante siano state smentite) suonano come
una sfida per il futuro. Parole, appunto, ma in quanto a fatti, con
gli Oasis, non si può mai essere
tranquilli.
Andrea Lillini
giugno 2013
sport
bentornato hellas!
L
’Hellas ce l’ha fatta.
Dopo un campionato
combattuto in testa alla
classifica con Sassuolo e Livorno, la squadra di mister
Mandorlini si è guadagnata la seconda posizione in classifica, ottenendo la promozione diretta in
serie A. Una vera e propria liberazione per i tifosi dell’Hellas, che
di voglia di A ne avevano davvero
tanta. I festeggiamenti sono iniziati al termine della partita e proseguiti per tutta la notte in città,
con la sfilata della squadra sul pullman scoperto. Tornano alla mente le immagini della recente festa
per la promozione in B, dopo la
partita di Salerno, ma anche quelle della palpitante salvezza ottenuta nello spareggio di Reggio Calabria nel 2001, con il gol di Michele Cossato nel finale; ma, forse, la
vittoria di quest’anno, con i suoi
11 anni di campionati sofferti alle
giugno 2013
spalle, tra serie B e Lega Pro, è
ancora più gratificante.
Un vero e proprio vortice quello
che aveva inghiottito l’Hellas, a
partire da quel campionato 20012002 quando la squadra gialloblu,
imbottita di campioni del calibro
di Mutu, Camoranesi e Gilardino, retrocedeva in B sul campo di
Piacenza. Poi qualche vacillante
campionato in serie cadetta, tra
vicissitudini societarie varie e con
il tifosissimo, prima che Presidente, Conte Piero Arvedi impegnato
a salvare l’Hellas dal tracollo, fino
alla sconfitta nello spareggio di
La Spezia e la conseguente retrocessione nel fango della Lega Pro,
con addirittura il rischio di scendere in Seconda Divisione, scampato solo grazie a un gol al 90° sul
campo della Pro Patria. A sostenere l’Hellas in questi anni difficili
un pubblico, come sempre, appassionato e numerosissimo anche in
Lega Pro, in casa e in trasferta, a
dimostrare un attaccamento che
non ha eguali. Proprio la tifoseria dell’Hellas meritava un po’
di soddisfazione. Con l’arrivo di
Giovanni Martinelli alla presidenza si comincia ad intravedere la
luce. Nel campionato di Lega Pro
2010-2011, dopo un brutto inizio
con Giannini, alla guida dell’Hellas subentra Andrea Mandorlini, e
inizia un’escalation che in 3 campionati porta i gialloblu dalla Lega
Pro alla serie A, con il supporto
nell’ultima stagione del neo presidente Maurizio Setti, capace di allestire con il ds Sean Sogliano una
squadra vincente.
E allora avanti con i festeggiamenti, con l’estate di mercato a fare
da passerella al rientro dell’Hellas nel palcoscenico che merita, la
SERIE A.
Michele Fontana
13
VIAGGIARE . . . FOTOGRAFARE
BURANO
UNA COMPOSIZIONE COLORATA sulla laguna veneta SULLA LAGUNA VENETA
S
orto come Venezia su isole,
il centro abitato di Burano
è diviso in sestieri, come il
capoluogo veneto.
Per la composizione di una fotografia Burano offre spunti generosi. È il luogo ideale per la “ripetizione” degli elementi che avviene,
ad esempio, in un filare di alberi,
nelle colonne di una chiesa, nella
fila delle barche, come nella foto
a lato. In Burano troverete un posto davvero incredibile, dall’atmosfera quasi magica. È molto nota
per gli splendidi colori che caratterizzano tutte le sue case che oggi sono diventati la caratteristica
principale dell’isola, ma che la
“leggenda” dice essere legati a una
questione di praticità, poiché nelle giornate invernali questi luoghi
sono spesso avvolti da una fitta
nebbia per cui i pescatori stanchi
al loro rientro hanno facilità nel
riconoscere la propria casa.
Domina l’isola lo storto campanile della chiesa di San Martino,
la cui caratteristica ha iniziato a
manifestarsi per il cedimento del
terreno su cui sorge, già in fase di
costruzione. Oggi è considerato
il simbolo dell’isola e “soggetto”
della foto che le ripetizioni portano a guardare.
La ripetizione delle sue casette colorate, abbellite da vasi di fiori, ci
lascia affascinati da subito, tutto si
riflette nelle acque verdi dei canali che attraversano quest’isola.
Cominciamo ad attraversarla: calle
dopo calle, ognuna ci riserva una
sorpresa diversa. In alcune, una
miriade di panni appesi, di buca-
14
giugno 2013
VIAGGI
to che profuma di pulito e di fresco, in un’altra anziane merlettaie
all’opera, sedute su sgangherate
seggiole, ricamano fantastici merletti con il loro tombolo, ridendo e
“ciacolando” alzano, ogni tanto, sospirando lo sguardo al cielo, come
per distaccare la mente dalle proprie mani, che come automi continuano abilmente la loro opera.
Come dicevo, per guidare lo sguardo dell’osservatore in una foto può
essere molto utile sfruttare le cosiddette “linee guida”, ossia quelle
linee che possono essere natural-
mente presenti nella scena inquadrata: un filare di alberi, il canale
ecc.. Collocandole in prossimità
degli angoli conducono al centro
di interesse e co-municano il senso dello spazio, del movimento,
dell’eleganza. Infatti lo sguardo è
subito pronto a seguire una linea.
Per arricchire la nostra immagine
possiamo inserire il soggetto dentro una cornice. Si possono usare
delle quinte naturali (alberi, rami,
ponti) per dare più importanza al
soggetto o per dare più profondità
all’immagine.
AUTOFFICINA
Burano ci lascia senza fiato. Se siete appassionati di fotografia qui
troverete scorci meravigliosi tra
le case e perfette geometrie. L’acqua dei canali, dagli statici riflessi
e ponti utili per ogni genere di fotografia, è proprio come nell’immagine sopra: una meraviglia per
gli occhi. Un incanto. Emozionati
e coscienti di aver goduto del meglio di questo meraviglioso posto,
a sera torniamo a casa.
Elena Gaio
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giugno 2013
15
16
giugno 2013
spettacolo
arena di verona
100 anni di lirica da festeggiare
D
al 14 giugno all’8 settembre,
quest’anno gli appuntamenti
sono tanti e le occasioni da
festeggiare davvero molte:
l’anniversario del centenario del Festival e i duecento anni dalla nascita di due
grandi compositori: Giuseppe Verdi e
Richard Wagner.
Il 14 giugno alle ore 21.15 si inizia
con Aida, opera da sempre simbolo
dell’Arena, e si prosegue poi con Nabucco, La Traviata, Il Trovatore, Messa da
Requiem, Rigoletto e Roméo et Juliette. A
completare il programma, già fitto di
appuntamenti, ci saranno tre serate speciali, tre Gala: il primo, che si terrà il
17 luglio, è il Gala Verdi, una serata pensata per omaggiare il famoso compositore, che vedrà protagonisti tre grandi
direttori d’orchestra: Andrea Battistoni,
Riccardo Frizza e Giuliano Carella. Il
secondo Gala, il Gala Domingo-Harding,
il 15 agosto, sarà una serata dedicata
sì a Giuseppe Verdi, ma anche a Richard Wagner. Daniel Harding, direttore
d’orchestra, dirigerà Plácido Domingo,
che quest’anno, tra gli altri ruoli, ricopre
Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona
Aida-FotoEnnevi-188
giugno 2013
anche quello di Direttore Artistico Onorario. Ma i grandi protagonisti non finiscono qui! Alla serata parteciperanno
anche Evelyn Herlitzius, Violeta Urmana,
Susanna Branchini, Francesco Meli e Vitalij Kowaljow: i più grandi interpreti di
Wagner e Verdi. Il Gala Domingo-Operalia, ovvero l’ultimo dei tre Gala, si terrà
il 20 agosto, direttore d’orchestra sarà
Daniel Oren che dirigerà Plácido Domingo e i vincitori delle ultime edizioni
del concorso Operalia. A concludere il
Festival l’8 settembre sarà sempre Aida,
che non verrà rappresentata nella nuova
produzione, bensì attraverso una rievocazione dell’edizione del 1913, prevista anche nelle date del 10, 17, 24, 29 agosto e
1, 3 settembre.
Gli spettacoli di giugno e luglio iniziano
alle ore 21.15, mentre quelli di agosto e
settembre alle ore 21, fanno eccezione
Messa da Requiem, il 13 luglio, il Gala Domingo-Harding, il 15 agosto, e il Gala Domingo-Operalia il 20 agosto, che avranno,
invece, come orario di inizio le 22.00.
“Ecco, questo
è il teatro
che io cerco.
Qui si potrebbero fare
delle rappresentazioni
uniche al
mondo”.
Con queste
parole il tenore
Giovanni Zenatello diedevita,
cento anni fa,
a quella che
è diventata la
manifestazione
lirica più
conosciuta
al mondo: la
Stagione lirica
areniana.
Giulia Rinaldi
Info: I biglietti per gli
spettacoli si possono
acquistare sia online,
nel sito www.geticket.it,
sia presso rivenditori
autorizzati.
Sul sito ufficiale
dell’Arena di Verona
(www.arena.it)
nell’apposita sezione
“Punti vendita
autorizzati” è possibile
conoscere per ogni
regione e per ogni
paese tutti i rivenditori
legalmente riconosciuti
dalla Fondazione.
17
spettacolo
e s t at e t e at r a l e
G
randi protagonisti della prosa, della danza e
della musica per la 65°
edizione dell’Estate
Teatrale Veronese, in scena dal 13
giugno al 24 agosto 2013.
diane riprese dalle stesse opere.
Si inizia ufficialmente il Festival
con Il mercante di Venezia, in
prima nazionale dal 3 al 6 luglio.
Lo spettacolo vede protagonisti
Silvio Orlando e la PSK (Popular Shakespeare Kompany) guidaProsa e Danza al Teatro ti dalla regia di Valerio Binasco,
Romano
il quale ha intenzione di mettere
Per il 65° Festival Shakespeariano, in scena “uno spettacolo di qualianteprima il 13 giugno con Verdi, tà destinato non alle nicchie, ma
nostro Shakespeare - Viaggio in al pubblico più ampio”. Si prosemusica e parole, uno spettacolo gue con un’altra prima nazionale:
in data unica, nel quale gli atto- Molto rumore per nulla, in scena
ri Luca Zingaretti e Maria Paiato dal 10 al 13 luglio, con la regia di
reciteranno alcuni celebri brani Giancarlo Sepe e protagonisti gli
tratti dalle opere del dramma- attori Francesca Inaudi e Daniele
turgo inglese, accompagnati dai Liotti. Poi, dal 17 al 20 luglio, la
cantanti Maria José Siri (sopra- prima nazionale di Riccardo III,
no), Walter Fraccaro (tenore) e con Massimo Ranieri, regista e atMarco Vatrogna (baritono), che tore protagonista, e con le musiche
eseguiranno alcune “arie” ver- originali composte da Ennio Mor-
18
ricone. Chiuderà il Festival Shakespeariano la compagnia inglese
dei Propeller, protagonista di The
Taming Of The Shrew (la famosa
Bisbetica domata), opera recitata in
lingua originale e sopratitolata in
italiano, in scena dal 25 al 27 luglio, con la regia di Edward Hall.
Senza avere il tempo per annoiarsi, il 23 luglio inizierà la stagione
del balletto, con il Gala con i primi ballerini del Royal Ballet di
Londra, che offriranno al pubblico veronese uno spettacolo pensato in esclusiva per l’Italia. Si prosegue con Alchemy, lo spettacolo
del gruppo Momix: i celebri ballerini-illusionisti, sul palcoscenico
del Teatro Romano dal 30 luglio
all’11 agosto. Diretti dal coreografo statunitense Moses Pendlethon,
i Momix daranno vita ad uno spet-
giugno 2013
spettacolo
veronese 2013
tacolo surreale e suggestivo, legato ai segreti dei quattro elementi
primordiali: terra, aria, acqua e
fuoco.
Il 15-16 agosto, invece, sarà protagonista il balletto dell’Arena di
Verona, con Cercando Verdi, un
insieme di coreografie di Renato
Zanella eseguite su musiche del
compositore parmense. La stagione della danza si concluderà con la
prima nazionale di Cenerentola,
in scena dal 22 al 24 agosto, con la
coreografia di Thierry Malandain,
eseguita dal Malandain Ballet Biarritz, e con le musiche del compositore russo Sergei Prokofiev.
Verona Jazz 2013
Quattro serate, quattro grandi appuntamenti con esponenti italiani
della scena jazzistica internazionale per Verona Jazz, la rassegna organizzata dal Comune di Verona in
collaborazione con Eventi, che si
svolgerà al Teatro Romano dal 22
al 25 giugno. L’apertura è riservata
a Stefano Bollani che, la sera del
22 giugno sarà sul palco accompagnato da Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria, a completare il suo Danish
Trio. La band suona assieme da
dieci anni e ha nel repertorio brani
originali e grandi classici del jazz.
Poi, il 23 giugno, toccherà al grande trombettista Enrico Rava, che
presenterà il suo progetto We Want
Michael, un tributo a Michael Jackson che ha già ottenuto successo
discografico con l’album “On the
Dance Floor”, pubblicato lo scorso anno. Nella band di Enrico Rava
anche il tastierista Fran Bazzani e il
batterista Zeno De Rossi. A prece-
giugno 2013
dere il concerto l’esibizione di uno
strepitoso duo composto dal trombonista Gianluca Petrella e dal
pianista Giovanni Guidi.
La sera del 24 giugno l’appuntamento è con il celebre chitarrista
Franco Cerri e la cantante Simona Molinari, per un percorso musicale che unisce la canzone
d’autore al jazz.
Grande chiusura della rassegna
il 25 giugno con Mario Biondi, per una serata che rientra nel
programma di presentazione del
nuovo disco del cantante intitolato “Sun”, presentato lo scorso 10
maggio alla Royal Albert Hall di
Londra.
Rumors Festival - Illazioni vocali
Un nuovo Festival dedicato alla
“poetica del suono vocale” con tre
serate musicali in programma dal
19 al 21 giugno al Teatro Romano.
L’esordio è con la band d’avanguardia Teatro degli Orrori, preceduti nello spettacolo da un reading
con gli attori Emanuele Salce
ed Elisabetta Fadini. Poi, il 20
giugno, toccherà al trio composto
da Paolo Fresu, Dhafer Yousset
ed Eivind Aarset, per chiudere la
sera successiva con la cantante tedesca Ute Lemper, che sarà protagonista di uno spettacolo inedito
per l’Italia nel quale si esibirà in
un’interpretazione in chiave musicale delle poesie d’amore di Pablo
Neruda.
Corte Mercato Vecchio
Dal 2 al 27 luglio nella suggestiva Corte Mercato Vecchio in programma otto interessanti spetta-
coli: quattro di danza e quattro di
prosa. Tutte prime nazionali per
un cartellone di prosa che vede
protagoniste alcune compagnie
professionali veronesi. Si inizia
con Il piccolo principe (2 e 3
luglio) messo in scena dalla Fondazione Aida, con la regia di Rita
Riboni. Sempre Fondazione Aida,
con CSS Udine, presenterà L’acqua e il mistero di Maripura (4
e 5 luglio) con la regia di Nicoletta
Vicentini. Poi appuntamento con
Improvisation - parte prima
(dal 16 al 19 luglio) proposto da
Punto in Movimento, con la regia
affidata a Roberto Totola. A concludere gli appuntamenti di prosa
Il Teatro Scientifico - Teatro/Laboratorio presenta La commedia
dell’arte (dal 23 al 26 luglio), con
la regia di Jana Balkan e Isabella
Caserta.
Per la danza invece Fantasia (6
luglio), con la Compagnia Mvula
Sungani; poi appuntamento con
la prima nazionale di Pinocchiata
(12 e 13 luglio), con la Compagnia
Ersiliadanza e la coreografia di
Laura Corradi. Poi Animalie (20
luglio) con la Compagnia Sosta
Palmizi, coreografia Giorgio Rossi
e testi di David Riondino. A chiudere la rassegna Giulietta e Romeo l’amore continua, presentato dalla RBR Dance Company,
sulle coreografie di Cristina Ledri
e Cristiano Fagioli.
Info: www.estateteatraleveronese.it
[email protected]
tel. 0458077201
19
cinema
viaggio nel cinema
di Nella Banfi
Da Palombella Rossa a Indian Summer
Nata in Francia da genitori italiani, Marinella Banfi, è
stata produttrice cinematografica di livello internazionale fino al 2003, con un curriculum ricco di produzioni di
successo e collaborazioni con grandi registi. Premiata numerose volte a Cannes, Venezia e presso altri prestigiosi festival, Marinella Banfi oggi ci presenta “Indian summer”, il
suo nuovo film documentario autobiografico, che abbiamo
avuto il piacere di vedere in anteprima, e, ripercorrendo
con noi alcune tappe della sua carriera, ci parla di cinema
di ieri, di oggi e di domani, con un progetto personale legato alla città di Verona.
C
ome nasce l’idea di Indian Summer
e cosa racconta il film?
Nel 2003 ho interrotto la produzione cinematografica perché ho scoperto di avere un cancro. Non volevo affidarmi alla medicina tradizionale e, quando sono andata in India per un viaggio, ho scoperto la medicina Ayurveda, un metodo di
cura che ha oltre 6000 anni di storia. Dopo la guarigione sono tornata dal dottor Thomas Tursz, il mio
oncologo di Parigi, che, un po’ stupito, mi ha chiesto,
quasi come provocazione, di spiegargli qualcosa in più
sul metodo che avevano utilizzato per guarirmi. Io gli
ho risposto: “Sì, ma solo se ne facciamo un film”.
Un fotogramma di Indian Summer
20
Nel film, attraverso la presentazione del metodo Ayurveda, emerge con grande forza la
diversità tra due culture, in particolare tra il
modo di concepire la malattia da parte del
filosofo monk Ritodgata e del medico francese...
La cultura che sta alla base della medicina Ayurveda è quella di una prospettiva globale, di certo meno
logica rispetto alla nostra tradizionale, ma che esprime un abbraccio alla vita. Quando sono arrivata in
India mi hanno detto: “Lasciamo da parte la malattia, dov’è il problema?”. Per loro la guarigione nasce
dall’anima, curano la persona, non la malattia. È un
modo diverso di vedere la vita.
Facendo un passo indietro, il suo esordio
come produttrice è legato a un grande regista italiano che è Nanni Moretti. Com’è iniziata e proseguita la collaborazione?
Ero distributrice a Parigi, quando Moretti ha avuto
un problema con il suo produttore dell’epoca, che
rifiutò di mandare La Messa è finita agli Oscar. E allora io gli ho suggerito “Fai come Truffaut, Godard
e Rohmer, fonda la tua casa di produzione”. E da lì
sono nate la Sacher Film e la Banfilm. Ho iniziato la
collaborazione con Nanni proprio con Palombella rossa, nel 1989, vincendo anche il Premio Filmcritica al
Festival di Venezia, e abbiamo proseguito a collaborare fino a fine anni Novanta. Io gestivo la diffusione
dei film all’estero, ma anche i festival: siamo andati a Cannes varie volte, con Il Portaborse, Caro diario
e La seconda volta. C’è sempre stato un ottimo rapporto tra noi, in lui apprezzo in particolare il lavoro
sull’autobiografia. È facile dire che è un egocentrico,
in realtà io dico che ci vuole tanto coraggio per mettersi in gioco e farsi vedere così come si è, perché
poi, alla fine, nel cinema parli solo di te.
Parlando di Italia e di estero, vista anche
la sua esperienza di vita e professionale in
giugno 2013
Francia, cosa pensa della situazione italiana
nella produzione cinematografica?
A livello di produzione la situazione in Italia è catastrofica. La Francia resta comunque un’eccezione culturale, perché ha un rapporto con i suoi talenti che è
diverso, anche da tutto il resto dell’Europa; protegge
i propri artisti e ci sono delle leggi incentive che, anche in un momento di crisi, ti permettono di produrre film. Qui in Italia a parte Moretti, i fratelli Avati
e Martone c’è poco a livello di offerta di qualità. La
commedia poi è malata di volgarità, di certo lontana da quella all’italiana degli anni Cinquanta, che era
pulitissima. Il problema oggi è in buona parte legato
all’incapacità di scrivere sceneggiature valide.
Mancano le belle storie quindi?
François Truffaut diceva: “Un film è una storia, una
storia e una storia…” e aveva ragione. Non esiste un
buon film con una cattiva sceneggiatura, ma esistono
tanti cattivi film con buone sceneggiature. Io sono tre
anni che cerco di fare scrivere una buona sceneggiatura, tratta dal libro di Matteo Mercante Piazzato di
scena, che parla delle comparse dell’Arena, ma non
sono ancora riuscita ad averla. Sia nel cinema che nella fiction televisiva italiana ci sono sceneggiature debolissime. Scola, Fellini, Monicelli, Comencini e Rosi,
solo per citarne alcuni, avevano delle sceneggiature
strepitose: è un problema generazionale, la catastrofe
ha vent’anni più o meno. Potrei parlare di un mancato
passaggio di testimone, dovuto all’arroganza di molti
registi e all’incompetenza dei produttori.
Ultimo film italiano che le è piaciuto?
Cesare deve morire, il film dei Taviani premiato nel
2012 a Berlino.
A livello di produzione, quale film le ha dato
maggior soddisfazione?
Notti Selvagge, del 1992, è stato un successo inter-
nazionale. È il primo film in assoluto sull’Aids, nel
quale abbiamo raccontato la vera storia di un ragazzo
sieropositivo, regista e attore protagonista del film,
che fa outing nell’86 in televisione, in un periodo
che se dicevi che eri sieropositivo non ti davano neppure la mano. Con Notti Selvagge siamo stati premiati
con il Premio Speciale della Giuria al Festival di Torino.
Quali registi reputa ancora oggi interessanti? Chi ha qualcosa da dire nel panorama internazionale?
Un regista che mi piace molto è il vecchio Clint
Eastwood, ogni volta mi stupisce. Gran Torino è una
pura meraviglia. Lui non fa un film sul razzismo,
usa invece il razzismo per realizzare una storia che
è straordinaria. Parliamo poi di Spielberg, The Horse è un vero capolavoro. Pedro Almodovar e Woody
Allen, invece, sembrano aver perso la vena. Allen poi
sembra un vecchio signore angosciato che gira per
noia, fare film è terapeutico per lui, non per gli spettatori.
Progetti per il futuro?
Arena Mon Amour, il progetto legato alle comparse
dell’Arena al quale accennavo prima. Non abbiamo
ancora un copione, ma spero arrivi presto. Sarà una
storia interessante, un modo di vedere la lirica da
un’altra prospettiva, da dietro le quinte.
Dove e quando verrà trasmesso Indian Summer?
L’appuntamento è per il 6 giugno, alle ore 22.35 su
“Arte”, il canale 492 di Sky. Indian Summer andrà anche sulla televisione francese e tedesca e non escludo, in futuro, anche un’uscita sala.
Marinella Banfi con il filosofo monk Ritodgata.
Immagine tratta dal backstage Indian Summer
giugno 2013
Francesco Fontana
21
cinema
uscite sala
il punto su giugno
O
ltre a Una notte da
Leoni 3, del quale
avevamo già parlato lo scorso mese, è
arrivato in sala a fine maggio anche
Only God Forgives, film che rivede
assieme l’accoppiata regista-attore
composta da Nicolas Winding Refn
e Ryan Gosling, che aveva ottenuto grande successo con Drive nel
2011. Il nuovo film è un Thriller,
con protagonista lo stesso Gosling
che interpreta Julian, il gestore di
un Thai Box Club a Bangkok, copertura per i suoi traffici di droga.
A seguito della morte del fratello
va a caccia di vendetta, sostenuto
dalla madre, anch’essa dedita alla
criminalità.
•D
opo Tom Cruise, tornato sulla
terra disabitata in Oblivion, questa volta al centro dello scenario
post-apocalittico c’è Will Smith,
protagonista di After Earth - Dopo
la fine del Mondo. Nel film di M.
Night Shyamalan, Smith interpreta il generale Cypher Raige che
con il figlio Kitai (Jaden Smith),
a causa di un guasto alla navicella
spaziale, è costretto ad un atterraggio di fortuna sulla Terra, ormai disabitata e pericolosa.
22
• Un Thriller carico di suspence è Blood, nuovo film di Nick
Murphy. La pellicola racconta
la vicenda di due poliziotti che,
nel corso delle indagini per un
brutale omicidio, uccidono l’uomo che ritengono responsabile
di un crimine. Scoperta poi l’innocenza della vittima e catturato
il vero colpevole si ritrovano a
dover indagare sul reato da loro
stessi commesso.
• Amore carne, del regista Pippo
Delbono, è una pellicola strettamente legata al contesto sociale,
costituita da frammenti di reale
che si uniscono in un suggestivo
quadro composito.
• Per il genere Horror da segnalare The Bay, con la regia di Barry
Levinson, Stoker, film di di Park
Chan-wook che vede nel cast
anche Nicole Kidman, e Hates –
House at the end of the Street,
di Mark Tonderai.
• Due pellicole anche per la commedia francese, Quando meno te
lo aspetti, film di Agnes Jaoui che
tratta il tema dell’imprevedibilità del destino e Dream team,
commedia legata al mondo del
calcio, del regista Olivier Dahan.
• Anche Il fondamentalista riluttante, film della regista indiana Mira
Nair che aveva aperto la scorsa
edizione del Festival del Cinema
di Venezia, sarà in sala a giugno.
Il film è un Thriller politico con
protagonista un giovane professore pachistano che, durante le
manifestazione degli studenti
fondamentalisti islamici a Lahore
(Pakistan), racconta ad un giornalista di come la sua vita e carriera professionale in America
siano state compromesse a causa
dei pregiudizi a seguito dell’11
settembre 2001.
Francesco Fontana
• Per il genere fantascientifico
nuova avventura per il capitrano Kirk a bordo dell’Enterprise
con Into Darkness – Star Trek, con
la regia di J.J. Abrams.
giugno 2013
cinema
home video
Per gli amanti dei film, ecco uno
spazio in cui vi segnaliamo i titoli imperdibili!
RED
LIGHTS
Regia di Rodrigo Cortès
Con Robert De Niro,
Sigourney Weaver, Cillian
Murphi e Joely Richardson.
M
argaret e Tom sono
due fisici, ricercatori di fenomeni paranormali, il
loro obiettivo è sventare il palcoscenico e le menzogne dei
così detti sensitivi, di quegli approfittatori che usano le paure
e le speranze del loro pubblico
per raggiungere fama e popolarità. La sfida più grande è il
sensitivo non vedente Simon
Silver (Robert De Niro), che
dopo trent’anni di ritiro dalle
giugno 2013
scene annuncia il suo ritorno.
Il film è piacevole ed oltre
all’intensità delle interpretazioni e dei protagonisti ci sa coinvolgere con il suo interrogativo
centrale: C’è qualcosa oltre la
materia? Ci ritroviamo spettatori della storia che, per tutta
la sua durata, ci lascia nel limbo dell’incertezza, lo stesso in
cui viviamo la nostra esistenza.
Come nel reale, così anche nella pellicola, ci troviamo in una
zona d’ombra dai confini incerti, combattuti tra il credere e il
non accettare nulla che non sia
dettato dal ragionamento scientifico e razionale. Quello che
pare trasparire alla fine è che
essere irrimediabilmente scettici in nulla si distingue dall’essere creduloni, perché non si
consente alla vita di fornirci la
prova contraria. Così sarebbe
sufficiente una sola smentita,
quell’unica famosa e agognata
mosca bianca, quel solo miracolo che pur realizzandosi in uno
di noi e non in tutti basti per
l’umanità intera, perché sarebbe
monito della trascendenza che
infondo si cela in ogni uomo,
fonte dell’immortalità dell’essere e creazione di un Demiurgo
benevolo, non soltanto ordinatore del cosmo, ma Padre di tutte le cose.
Alessandra Galiotto
noleggio
6 giugno:
Gangster squad (Dvd/Blu-Ray);
Ghost movie (Dvd); Studio illegale
(Dvd)
7 giugno:
Die hard- un buon giorno per morire
(Dvd/Blu-Ray)
19 giugno:
Broken city (Dvd/Blu-Ray)
26 giugno:
Il grande e potente Oz (Dvd/BluRay)
vendita
4 giugno:
The Master (Dvd/Blu-Ray)
5 giugno:
Si può fare l’amore vestiti? (Dvd);The
big bang (Dvd/Blu-Ray); La regola
del silenzio (Dvd/Blu-Ray); Flight
(Dvd/Blu-Ray); Rec 3-La genesi
(Dvd/Blu-Ray); Il sospetto (Dvd)
The resident evil collection (Dvd)
7 giugno:
Die hard- un buon giorno per morire ( Dvd/Blu-Ray); Die hard- legacy
collection (Dvd/Blu-Ray)
19 giugno:
Cercasi amore per la fine del mondo (Dvd/Blu-Ray); Gangster squad
(Dvd/Blu-Ray)
Ghost movie (Dvd/Blu-Ray); Studio
illegale (Dvd); Broken city (Dvd/
Blu-Ray); Zero dark thirty (Dvd/
Blu-Ray); Zambezia (Dvd/3D BluRay)
20 giugno:
Fury- the samaritan (Dvd/Blu-Ray);
Mai stati uniti (Dvd/Blu-Ray); Qualcosa nell’aria (Dvd).
25 giugno:
La scoperta dell’alba (Dvd); Just like
a woman (Dvd)
26 giugno:
Il grande e potente Oz (Dvd/BluRay/3D Blu-Ray)
23
Ipertesto Edizioni
Letizia Sabatini
Incontri con
Giovedì 13 giugno - ore 20,30
Trattoria Antica Amelia
cena e Prima presentazione
assoluta del nuovo libro
cena + libro autografato euro 30,00
prenotazioni allo 045.8005526
inoltre:
Seminario di Studio sul Tarot
VENERDI’ 14 GIUGNO 2013 dalle ore 20.30 alle ore 23
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Ingresso al seminario gratuito
24
giugno 2013
Ipertesto Edizioni
I MISTERI
DELL’ORO DI MARSIGLIA
la chiave d’oro del tarot
la fine dei cavalieri templari
Un romanzo intimo e, ad un
tempo, storico,
un omaggio a
un’opera d’arte sconosciuta,
il Tarot di Marsiglia. Un racconto esoterico
che, seguendo il
moto della Ruota, ricomincia
nell’ultima pagina e che mette
a disposizione
di chi lo legge i
segreti e le verità, quasi sempre
stravolti dai piccoli o grandi imbroglioni che pullulano nell’oscurità dell’ignoranza, contenuti in un
mazzo di carte. Attraverso la storia della della protagonista in cerca della Luce, il lettore viene trasportato nel mondo astratto e quasi fatato degli archetipi universali predicati da Jung, personaggi senza
tempo, disegnati da un oscuro pittore di Marsiglia
nel XVIII secolo, i quali si trasformano in attori e
prendono vita per mescolarsi alle vicende umane
di coloro che circondano Iris. Letizia Sabatini in
questo stupendo libro, svela e rivela quello che il
Tarot di Marsiglia ha da raccontare sui Cavalieri Templari.
L’autrice:
Nata a Viareggio. Trascorre a Firenze l’adolescenza;
alla fine del Liceo ritorna a Milano dove frequenta
la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere presso
l’Università Bocconi. Scopre una predilezione verso
il Medio Evo, la ricerca linguistica e la glottologia.
Inizia lo studio di percorsi esoterici e filosofia mistica. Laureata in Inglese medievale, svolge la professione di insegnante prima in provincia di Milano
e poi sul Lago di Garda. Insieme al marito coltiva
l’hobby dell’allevamento di Bovari delle Fiandre.
Nel 1994 si trasferisce in Spagna. Ritirata dalla
professione, è a Málaga dove può dedicarsi ai suoi
interessi più profondi: lo scrivere, le conferenze,
il volontariato con malati terminali, la pet therapy
con anziani alzheimeriani e dove lo studio delle sue
materie preferite ha uno sviluppo più ampio, principalmente per quanto riguarda la mistica ebraica. Ha
al suo attivo cinque libri oltre ad articoli di carattere
cinofilo e un lavoro di Etologia canina.
Sona (VR) - Via Trentino, 1 - c. c.le LA GRANDE MELA - Tel. 045.6081971
giugno 2013
25
enoturismo
il libano:
un insospettabile fuoriclasse della produzione vinicola internazionale
Al George V di Parigi Prima giornata europea del Vino Libanese in Francia
I
l 14 Maggio scorso si è svolta presso il prestigioso Hotel George V di Parigi, situato nell’VIII
arrondissement, a due passi dagli Champs Eysées, la prima giornata europea del Vino Libanese in Francia. L’evento, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, e la partecipazione del Presidente della Repubblica del Libano Michel Seiman,
oltre che dell’Organizzazione Internazionale della
Vite e del Vino con sede a Parigi, il cui direttore
generale è l’italiano Federico Castellucci, ha visto
la presenza di 29 produttori (dei circa 40 che costituiscono la totalità), provenienti da zone differenti:
come la regione Nord di Batroun (verso Tripoli),
quella della Bekaa (sulla strada che collega Beirut a
Damasco) e il sud, verso Tiro. Si è trattato di un appuntamento di grande importanza, che ha coinciso
con l’entrata del Libano nell’OIV, indice di ricerca
di miglioramento e adeguamento agli standard mondiali previsti su scala internazionale. In Libano, ad
esempio, non ci sono ancora denominazioni, ma è
uno degli obiettivi per tutelare le produzioni qualitative nei prossimi anni. L’Hotel George V era gremito giornalisti francesi ed internazionali che, per la
prima volta, potevano accedere ad un nettare di bacco mai assaggiato prima.
È interessante, a questo punto, presentare il contesto geografico e sociale, ripercorrendo anche la storia
26
del Libano, per capire l’importanza di questo Paese
nel panorama vitivinicolo. Piccolo Stato dell’Asia
Minore che si affaccia sul Mediterraneo, tra la Siria e
lo Stato di Israele, proprio di fronte all’isola di Cipro, è un Paese dove convivono pacificamente, o quasi, moltissime confessioni religiose differenti e che,
nonostante i ripetuti conflitti e aggressioni subite
nel corso anche degli ultimi decenni, non ha mai
smesso di catalizzare energia positiva. Nonostante le
dimensioni modeste il Libano gode di una notevole
varietà geografica e climatica, anche se storicamente
sono due le regioni particolarmente votate alla produzione vitivinicola: da un lato la regione nord sulla
catena del Monte Libano, che si affaccia sul mare, e
dall’altro la regione della Bekaa, che si trova tra il
Monte Libano e la catena dell’Anti-Libano, al confine con la Siria.
Attraverso i miei viaggi e le mie ricerche mi sono
persuasa che quando si parla di Libano l’associazione
di idee raramente giunge sino alla gastronomia e al
vino. La storia della vigna e del vino in Libano (e nel
bacino del Mediterraneo) è invece ricca e talmente
da intrecciarsi con la storia dell’umanità. Parrebbe
infatti che la vigna vi trovi radici da millenni, forse
precedenti al 3000 a.C. Noé, la cui tomba si narra
sia stata trovata nella moschea di Kerak, all’uscita
dalla cittadina di Zahle, nella valle della Bekaa, si
giugno 2013
sarebbe fermato sul Monte Sannine, in Libano, per
piantarvi una vigna. Vero o no, ciò che sappiamo è
che i primi grappoli furono raccolti dai Fenici, ed
è in questo angolo di mondo che i Romani costruirono il loro tempio dedicato al Dio Bacco, nel nord
della valle della Bekaa. Poi, durante il medioevo, i
mercanti veneziani aiutarono a diffondere e vendere i vini libanesi nel bacino del Mediterraneo e non
solo. Furono in seguito i Francesi a favorire la produzione del vino libanese, contribuendo alla sua espansione in tutto il mondo, ma anche i Gesuiti insediati nella valle della Bekaa che, spinti da necessità
spirituali e liturgiche, diedero vigore alla produzione
vinicola.
Giungendo ai tempi recenti, dagli anni 90, dopo i 15
anni di guerra, il Libano si è impegnato a ricostruire
la sua viticoltura, e se negli anni ’60 contava solo 3
produttori, oggi ce ne sono circa quaranta che coltivano 2000 ettari di vigneti e producono 8 milioni di
bottiglie.
È strano e bello pensare ad un Paese come il Libano
associandolo ad un prodotto conviviale e carico di
significato sociale come il vino. Numerose sono anche le iniziative enoturistiche nel Paese, dove è possibile visitare siti di interesse archeologico mondiale,
come il tempio di Balbeek o di Niha, alternando poi
visite a cantine e vigneti. Il vino libanese lo possiamo
trovare in bianco, rosé e rosso, costituito da assemblaggi di vitigni internazionali come la Syrah, il Cabernet Sauvignon, la Grenache, il Petit Verdot o altri
nel caso dei rossi, Chardonnay, Sauvignon e Muscat
nei bianchi. I vini Rossi sono perfetti per la gastronomia libanese, speziata e saporita, ma possono ab-
binarsi benissimo con un piatto a base di carne bianca o rossa, i bianchi sono piuttosto fruttati, ideali
per l’aperitivo o un pasto leggero.
Se vi capitasse di recarvi in Libano non potete mancare di visitare: Château Ksara, cantina appartenente
in origine all’ordine dei Gesuiti e ora leader incontestato del mercato, Chateau Kefraya, altro leader
che produce vini dalla personalità poliedrica, e dispone di un ristorante a buffet con specialità internazionali, e quest’anno c’è anche Ixsir, di cui uno
degli azionari è Carlos Ghosn, amministratore delegato di Renault, senza dimenticarsi di Domaine des
Tourelles, fondato da un francese inviato in Libano
durante il mandato ma poi rilevato da una famiglia
libanese che produce dell’ottimo vino e dell’ottimo
Arak, la bevanda nazionale.
Se vi capitasse di recarvi in Libano non dimenticate
di mangiare la manouche, una delle più semplici ma
anche più saporite specialità del Paese!
M.B.
novità 2013
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STREET STYLE
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quando la moda si ispira alla strada
“La moda
passa,
lo stile
resta”
Coco Chanel
berlinstreetstyle.de
28
L
etteralmente “stile di strada”,
lo Street Style si può semplicemente descrivere come un
modo di fare moda, basato
sull’ispirazione che viene dalla gente
comune. Come per molti movimenti di base culturale, questo tipo di stile
è difficile da definire: nel campo della
moda indica la tendenza a vestirsi secondo le regole dettate da un contesto
urbano, una moda alternativa inventata
dai giovani, piuttosto che dai designer
di moda, che, nella vita di tutti i giorni, decidono di osare e di affidarsi totalmente al proprio gusto personale, al
proprio stile e al proprio carattere, in
modo da riuscire a differenziarsi sempre
dagli altri e mostrare, attraverso quello che scelgono di indossare, loro stessi
e quello che ogni giorno vogliono o si
sentono di essere. Si tratta di quei giovani che, girovagando per le grandi città
del mondo, incontrano culture e stili diversi, si imbattono in modi di vivere del
tutto nuovi e vengono a conoscenza delle svariate abitudini nel vestire e nell’accostare tessuti e colori.
Lo Street Style, che spesso coincide con
l’Urban Style, nasce con la cultura skater,
sbocciata nell’America degli anni ’80 e
volta a divulgare un certo stile di comportamento, oltre che un tipico look
anticonformista; il loro motto: “Vivere la strada liberamente”. Se il Giappone è stato il primo ad assimilare questa
moda e farla propria attraverso uno stile
principalmente finalizzato a mostrare la
propria personalità e l’amore per il Japanimation e il Manga, New York e Los
Angeles restano tuttavia le città simbolo
(da non sottovalutare l’apporto fornito
dalla massiccia presenza di aspiranti artisti
sul territorio) di una moda che esprime
la personalità di ognuno in modo trendy e
cool.
Tra le varie tendenze vi sono:
IPPY: jeans, t-shirt, capelli lunghi, fiori
•H
e immagini psichedeliche, pantaloni tutti
colorati.
• TEDDY BOY: blazer scuri, gilet in broccato, blue jeans a sigaretta usurati, scarpe
di cuoio.
• P UNK: vestiti strappati, spille da balia,
piercing, acconciatura Mohican, slogan
provocatori sulle t-shirt.
• S KINHEAD: capelli rasati, jeans, polo,
giubbotti Harrington, Dr. Martens.
• F ITNESS CHIC: interpretazione glamour
di vestire fitness, non solo in ambienti
sportivi.
•M
ODA GOTICA: abbigliamento nero,
cappotti lunghi, stivaloni, trucco scuro ed
eccessivo.
•M
ODA HIP HOP: jeans Levis 501, scarpe Nike, magliette e pantaloni larghi.
•M
ODA METAL: capelli lunghi, t-shirt di
gruppi musicali, borchie, anfibi.
È limitato però relegare lo Street Style nei
ristretti confini dell’abbigliamento e delle varie sue tendenze, perché oggi più che
mai rappresenta una vera e propria corrente di pensiero, un mezzo per evadere dalla monotonia e dal grigiore dell’ambiente
cittadino, dallo stress quotidiano. Se da una
parte le grandi marche multinazionali e gli
stilisti delle maggiori griffes sono in competizione fra loro per catturare la nostra
attenzione e il nostro potere d’acquisto,
dall’altra parte emerge ormai, da mezzo
secolo ad oggi, una regola costante: “Mol-
giugno 2013
moda&design
to spesso i vestiti più eccitanti
vengono dalla gente più povera”
(Christian Lacroix). Le grandi
mode e le tendenze capaci di dettare gli stili di vita e i comportamenti di consumo, nascono tra
la gente comune, che le crea, le
adotta e le convalida nel tempo (la
strada appunto degli Hipsters, dei
Rockers, degli Hippies, dei Punks…
ecc).
Forse è finita l’era della Moda
(quella “ufficiale” con la M maiuscola), quella dove era il grande stilista, il designer, a tracciare
quelle che lui considerava nuove
tendenze e su cui progettava una
nuova collezione; oggi le tendenze
sfilano per strada e i modelli sono
ragazzi e ragazze qualunque.
Proprio in quest’ottica, una decina di anni fa, tra le pagine dell’inserto domenicale, il New York Times, per primo, utilizzò immagini
di semplici passanti come icone
contemporanee, ed oggi, su internet, una serie infinita di siti e blog
raccolgono immagini di gente comune o Stars acclamate fotografate per strada, dando così l’opportunità di conoscere lo Street Style
di ogni angolo del mondo a chiun-
que, stilisti compresi, per trovare
idee di moda tutte nuove legate al
look suggerito dalla gente comune.
La differenza fondamentale infine
sta nel fatto che lo Street Style crea
le basi, la Moda “ufficiale” prende
in prestito e modifica l’idea e se,
mentre lo Street Style nasce quasi
inconsciamente, senza un vero e
ragionato processo creativo dietro, la moda osserva, ragiona,
comprende e propone.
Una volta ho letto dalla firma di
qualcuno: “Lo Street Style capita”,
ecco, è una bellissima definizione, questo tipo di stile “capita”,
la Moda no. Coco Chanel diceva:
“In order to be irreplaceable, one must
always be different” (Per essere insostituibili, bisogna essere sempre
diversi) e questa frase ben rappresenta una delle chiavi di interpretazione di questo stile: andare
contro il conformismo della moda
e differenziarsi sempre dagli altri.
Domani, quindi, alzandovi non
mettete la prima cosa che vi capita, ma anzi pensate a quanto ci
può essere dietro ad una semplice
scelta d’abito.
Daiana Donati
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giugno 2013
29
moda&design
hair look estate 2013
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Capelli Liberi
dagli arnesi
del mestiere!
Chiome che
ricordino il
naturale, da
modellare
solo con
mani e
prodotti per
lo styling.
Questo
sarà il vero
Trend per il
vostro look
d’estate...
rotagonista
dell’estate sarà
il mosso naturale! Come
già anticipato da tutte le
passerelle il vero mood
dovrà essere un po’ “riccio ma liscio” che prenda la forma di “onde del
mare” leggere e casuali. Forme lunghe
e sinuose, che con un colpo di spazzola
prendano volume... molto volume... al
limite del crespo. Non dimentichiamo
le amanti del capello corto, per le quali
l’ispirazione si sposta ad un look pin-up
rock, carré molto corti con rasature estreme e biondi assurdi.
Il colore sarà un infuso d’immaginazione
e divertimento... Le più audaci oseranno
con tonalità strong di arancioni e rossi
con fantastici degradé dalle medio lunghezze alle punte. E poi abbiamo biondi di
ogni tipo, arricchiti da piccole ciocche o
da sfumature dai colori pastello.
State pensando alla sera? Il must sarà raccogliere i capelli con super code di cavallo, allungate da postici, o appoggiati su
una spalla con trecce semplici al limite
del “fai da te”.
Una stagione divertente, che corre
verso una sola direzione... QUELLA
DELL’IMMAGINAZIONE.
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giugno 2013
eventi
festival sound vito 2013
la leggenda del punk-rock targato uk sbarca in italia
C
ome ogni anno l’inizio della
stagione estiva a Legnago è
scandito da uno degli eventi più importanti della bassa: Il Sound Vito. I ragazzi che si fanno
carico ogni anno dell’organizzazione
questa volta si sono proprio superati, facendo arrivare i Buzzcocks: la leggenda
del punk rock targato UK, in Italia per
un’unica ed imperdibile performance
live. Formatisi a Manchester negli anni
Settanta, i Buzzcocks hanno scolpito il
loro nome nella storia della musica, lasciando una preziosa eredità da cui molti
artisti contemporanei continuano tuttora ad attingere.
Nato grazie alla volontà di un gruppo di
amici di creare un evento estivo gratuito a base di musica rock e divertimento,
Sound Vito nel corso delle varie edizioni ha riscosso un successo esponenziale,
ospitando numerosi artisti di fama nazionale e internazionale e confermandosi fra
i più importanti appuntamenti estivi del
panorama musicale del nord-est.
Quest’anno, oltre ai Buzzcocks, il 7 e l’8
giugno si esibiranno sette band, pronte a
far scatenare la folla con la propria musica. Ad aprire la serata di sabato 8 giugno,
nella quale si esibiranno i Buzzcocks, saranno i Diplomatics di Vicenza, mentre
nel second stage si esibiranno due gruppi veronesi, i Punk in Progress e gli Headway. Venerdì 7 giugno, invece, saranno di scena nel main stage i Carry-All di
Udine e gli Antares di Rimini, mentre nel
second stage suoneranno i veronesi Nold
e Safe Crash.
Sound Vito ripropone anche quest’anno
la stessa formula collaudata e apprezzata
che ha caratterizzato le edizioni precedenti: oltre alla live music, saranno presenti un mercatino per l’esposizione e la
vendita di prodotti artigianali, alcune realtà giovanili locali e alcune associazioni
culturali che supportano l’evento, per arricchire e condividere questa esperienza
unica.
Sabato 8
Giugno i
Buzzcocks si
esibiranno
nel famoso
Festival
della Bassa
Veronese
Anna Chiara Bozza
CORSI INTENSIVI ESTIVI
giugno 2013
31
eventi
la sagra dei fumetti
Castello Scaligero di Villafranca, Verona - 15 e 16 giugno 2013
I
l 15 e il 16 giugno sbarca a Villafranca La sagra dei fumetti, un evento irrinunciabile per
tutti gli appassionati di comics, games e cartoni
animati. Dopo i grandi successi di fiere come
Lucca Comics and Games (180.000 visitatori in
quattro giorni a novembre 2012), anche Verona ha
deciso di guardare con interesse a questo pubblico
sempre più vasto e dinamico, proponendo al castello scaligero due giorni densi di incontri con fumettisti e doppiatori, di eventi live, di giochi di ruolo e
di cosplayer.
La manifestazione è organizzata in tre aree: nello “Spazio Autori” saranno presenti, tra gli altri,
disegnatori come Alessandro Vitti, Denis Medri,
Giancarlo Alessandrini e Claudio Chiaverotti (sceneggiatore di Dylan Dog), che dialogheranno con il
pubblico e racconteranno le proprie esperienze artistiche; nello “Spazio Games” è offerta a chiunque
la possibilità di iscriversi a tornei di diversi giochi
(tra cui Magic e Dixit), per mettere alla prova le
proprie abilità.
La mattinata di sabato e il pomeriggio della domenica, nello “Spazio Incontri”, sono dedicati al doppiatore professionista Ivo De Palma (che ha prestato la
propria voce in cartoni animati come Kiss me Licia,
Ken il guerriero e Slam Dunk) il quale terrà anche un
workshop di doppiaggio. Sempre nello “Spazio Incontri” sabato alle 14 interverranno Omar Fantini e
i Poveri di sodio in un incontro rivolto alla comicità
32
e ai mitici anni ‘80, seguiti alle 15 dai Fratelli Los
Angelis e Alberto Baldisserotto, che parleranno invece di Bud Spencer & Terence Hill.
Da vedere la mostra “HAPPY JESUS - Smile, be
Happy!” all’interno della Chiesetta del Castello: saranno esposte le tavole originali di Happy Jesus, oltre
ad una selezione di studi, bozze di animazione e una
serie di illustrazioni, alcune anche inedite.
Non mancherà il cosplay: la moda di travestirsi, anche solo per un giorno, da personaggio dei manga
giapponesi, da supereroe o da beniamino del proprio videogioco preferito sta dilagando. La sfilata
dei cosplayer veronesi sarà presentata da Giorgia
Vecchini (famosa cosplayer vincitrice di premi internazionali) domenica pomeriggio, dalle 16.30.
Domenica sera si chiude in bellezza: sul palco ci saranno Cristina d’Avena e i Gem Boy, che proporranno le sigle dei cartoni animati più famosi degli
anni Ottanta e Novanta. Un’ottima occasione per
tuffarci con nostalgia nelle canzoni della nostra infanzia, per far divertire giovani e meno giovani e per
canticchiare un po’. Perché, ammettiamolo, chi di
noi non conosce Mila e Shiro o Denver?
Giulia Comelli
giugno 2013
eventi
eventi di giugno
EVENT!
TEATRO ROMANO - ore 21.00
1 giugno - Max Gazzè
6 giugno - Uto Ughi
8 giugno - Baustelle
22 giugno - Stefano Bollani & Danish
Trio ECM
23 giugno - Enrico Rava plays Michael
Jackson
24 giugno - Simona Molinari e Franco
Cerri
25 giugno - Mario Biondi
CASTELLO DI VILLAFRANCA - ore
21.00
18 giugno - Ian Anderson
Info: www.eventiverona.it / info@
eventiverona.it Tel. 045.8039156
ZED!
GRAN TEATRO GEOX - Padova
1 giugno - Joe Satriani, ore 20.00
6 giugno - Dead Can Dance, ore 21.00
15 giugno - Slayer, ore 21.00
22 giugno - TOTO – 35th Anniversary,
ore 21.30
26 giugno - Korn, ore 20.00
PALAFABRIS - Padova
28 giugno - Zucchero, ore 21.30
HYDROGEN FESTIVAL - Piazzola
sul Brenta
29 giugno – Chiara Galiazzo, ore 21.45
Info: www.zedlive.com / info@
zedlive.com Call Center: 049.8644888
Arena di Verona - ore 21.00
25 giugno 2013 - Paul McCartney: “Out
There Tour” Info e contatti:
www.dalessandroegalli.com
giugno 2013
sito ufficiale dell’artista - www.
paulmccartney.com
OPERAFORTE, di IPPOGRIFO
PRODUZIONI
La nuova cittadella delle arti e della
cultura a Verona.
Il progetto ha come obiettivo la
riqualificazione culturale del Forte Santa
Caterina, in Via del Pestrino (Quartiere
Roma), Verona. La casa di produzione
teatrale e cinematografica Ippogrifo
Produzioni presenta, a partire del 21
giugno, una rassega culturale quotidiana,
che porterà nei weekend fino al 20 luglio
a Verona nomi tra i più alti del panorama
teatrale italiano. In programma anche una
rassegna cinematografica in collaborazione
con il Verona Film Festival: cinema d’essay,
cinema muto accompagnato da orchestra
dal vivo, e i migliori titoli delle stagioni
appena trascorse. Una giornata ogni
settimana sarà dedicata alla musica dal vivo.
Il calendario completo on line su
www.operaforte.net
e
www.
ippogrifoproduzioni.com
Info: IPPOGRIFO PRODUZIONI,
Tel. 045.547132 - 349.3855245
[email protected]
POVERO TEATRO…!
Rassegna con attori professionisti
29 maggio: ROSSO PROFONDO di Luigi
Lunari, con Roberto Vandelli
Chiostro Tomba di Giulietta, Via del
Pontiere 35, Verona
2 giugno: ROSSO PROFONDO di Luigi
Lunari, con Roberto Vandelli
Parco di Villa Novare Bertani, Località
33
eventi
Men on a RooŌop, Sao Paolo, Brasil, 1960. © René Burri / Magnum Photos
Novare, Via Magellano Arbizzano di
Negrar
13 giugno: IL CIELO LASSÙ, di Emigranti
Slawomir Mrozec
Con Guido Ruzzenenti e Massimo Totola,
Parco di Villa Spinosa, Località Jago, Via
Colle Masua, Negrar.
26 giugno: VERONA – MILAN 5-3 di
Diego Alverà, con Andrea Manincor
Parco di Villa Spinosa, Località Jago, Via
Colle Masua, Negrar.
9 luglio: SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO,
di F. Dostoevskij, con Francesco Laruffa
Terrazza sull’Adige, Circolo Ufficiali,
Corso Castelvecchio
Inizio spettacoli: ore 21.15, si terranno
anche in corso di pioggia
Organizzazione:
Associazione
Culturale Quinta Parete
Direzione artistica: Federico Martinelli
Prenotazioni
e
info:
www.
poveroteatro.it – 349.6171250
René
Burri
Retrospeƫva
34
Rassegna “Trevenzuolo a Teatro”
Arena Verde, Trevenzuolo
1 giugno - Il feudatario, con la
Compagnia Teatrale La Barcaccia.
7 giugno - Le avventure di
Gianburrasca, con la Compagnia Teatrale
Zero.it.
14 giugno - El Tano e la Cesira en
television, con la Compagnia teatrale I
Gotturni.
21 giugno - Crispino, con la Compagnia
teatrale La Pajeta
Tutti gli spettacoli saranno ad ingresso
gratuito ed inizieranno alle ore 21.00.
Info:
www.comune.trevenzuolo.
vr.it
/
Aggiornamenti
sul
programma nella Pagina facebook
di Arena Verde.
Centro
Internazionale
di
Fotografia Scavi Scaligeri di Verona
Cortile del Tribunale - Verona
René Burri - RETROSPETTIVA
18 maggio - 22 settembre 2013
Info: tel. 045 8007490 - 8013732 8000574
SUBSAHARIANA 1 - Capolavori
dell’Arte Africana Contemporanea
10 maggio - 30 giugno 2013 - Galleria La
Persia, Corso Cavour 2, Verona
Info: Tel. O45-8001223 348-8282080
328-2491216
/
lapersialanza@
hotmail.it - [email protected]
Ulderico Marotto - LaVerona di Ieri
8 - 18 giugno 2013 - Società Belle Arti di
Verona - Spazio espositivo Loggia Barbaro
Torre del Capitanio, Cortile del Tribunale
Verona
Appuntamento in Feltrinelli
Giovedì 6 giugno alle ore 18.30 presso la
Libreria Feltrinelli di via 4 Spade a Verona,
presentazione del libro di Alessia Bottone
Amore ai tempi dello stage. Manuale di
sopravvivenza per coppie di precari. Relatori
dell’incontro Francesco Fontana e Oriana
Rodella di VeronaOltre; durante la
presentazione interverrà anche Emiliano
Galati, segretario provinciale e regionale
di Felsa CISL.
Museo Civico di Storia Naturale
Lungadige Porta Vittoria 9 – Verona
From Earth to the Moon (Mostra
aperta fino al 30 giugno)
Mostra fotografica a cura del Gruppo
Pleiadi al Museo di Storia Naturale che
presenta una collezione di immagini
provenienti dagli archivi delle agenzie
giugno 2013
eventi
spaziali NASA ed ESA e da fotografi
astrofili. La mostra suddivisa in quattro
sezioni: La Luna, Giochi Lunari, La
corsa alla luna, Le lune attorno a
noi.
UncontainableArt - Visioni digitali
di Matthew Watkins (Mostra aperta
fino al 30 giugno)
Interessante mostra dedicata a Matthew
Watkins e alla sua arte. L’artista, servendosi
di iPhone o di iPad, dipinge in modo
manuale paesaggi, animali, scene noir,
sconfinando anche nel disegno di comics.
Attraverso semplici tocchi l’artista crea
splendide rappresentazioni di ciò che i
suoi occhi percepiscono in un’esperienza a
cavallo tra manualità, fantasia e tecnologia
che cattura, sbalordisce ed emoziona.
Info: Museo Civico di Storia
Naturale tel. 045.8079400
email: [email protected]
Galleria Studio la Città
Lungadige Galtarossa, 21 - Verona
SOME VIEWS OF AFRICA
Dal 25.05 al 31.08.2013, Mostra a
cura di Gabi Scardi
Mostra dedicata ad artisti originari di
diversi paesi del continente africano: Sud
Africa, Camerun, Ghana, Ruanda. Il lavoro
degli artisti individuati esprime l’attuale
posizione
geo-culturale
dell’Africa
rispetto al contesto globale e racconta
paesi segnati da tensioni sociali irrisolte e
da una pesante eredità postcoloniale, ma
percorsi da sogni, da desideri, da grandi
energie del cambiamento. Tutt’altro che
univoca, tutt’altro che pacificata, la mostra
si offre come un insieme di punti vista di
artisti particolarmente sensibili al loro
luogo di origine e al loro contesto di vita.
Sono presenti in mostra le opere di Philip
giugno 2013
Kwame Apagya, Pieter Hugo, Lawrence
Lemaoana, Laura Nsengiyumva e Mikhael
Subotzky.
Nuova Mostra Personale di JACOB
HASHIMOTO
Dal 25.05 al 31.08.2013
La nuova mostra personale di Jacob
Hashimoto che inaugura sabato 25 maggio
presso gli spazi di Studio la Città di Verona
ha l’aria, e non solo, di essere un capitolo
nuovo nel modo di raccontare ed esporre
le opere dell’artista americano. I materiali
sono quelli che lo accompagnano da
sempre: carta, bambù, dacron, pigmenti,
acrilici e matita. Opere a parete, opere
sospese, disegni preparatori e i recentissimi
working drawings. Il discorso questa volta
si sviluppa però secondo una modalità più
intima e privata. Il racconto dei lavori
(opere recenti e non) sembra voler essere
un dialogo diretto e personale con ogni
singolo spettatore.
Info: Tel. 045.597549 - www.
studiolacitta.it
/
info@
studiolacitta.it
Omaggio ad Anna Magnani
Sala Farinati - Biblioteca Civica, Via
Cappello 43, Verona
In attesa dell’inizio della rassegna estiva,
appuntamento in Sala Farinati con un
piccolo ciclo di proiezioni (4 film + 1
documentario) per rendere omaggio ad
Anna Magnani nel 40^ anniversario della
sua morte. I film saranno preceduti da una
breve introduzione di Moreno Fabbrica.
Le proiezioni, ad ingresso libero, si
terranno in Sala Farinati ogni giovedì alle
ore 15,00 a partire dal 30 maggio e fino al
27 giugno.
Info e contatti: Per informazioni più
dettagliate sulla programmazione
contattare il Centro Audiovisivi:
Tel +39 045 8079732 -servizio.
[email protected]
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