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Sommario L’impegno di Nestlé per la gestione delle risorse idriche 2 La voce di un esperto sulla sfida globale della gestione delle risorse idriche 4 La gestione dell’acqua nei processi produttivi 6 La gestione dell’acqua per i consumatori 14 La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità 22 Sviluppi futuri nella gestione dell’acqua 30 Sintesi Migliorare l’efficienza idrica 7 Nestlé, la gestione dell’acqua e i processi produttivi 9 Il trattamento delle acque reflue 11 L’approvvigionamento delle acque per imbottigliamento 12 Offerta di una bevanda sana 15 La voce di un esperto sulle bevande e sulla salute dell’uomo 17 Fornire le prove scientifiche 18 Preparare le generazioni future alle questioni legate alle risorse idriche 20 La nostra risposta alle emergenze umanitarie 21 Influire su una migliore gestione delle risorse idriche in agricoltura 23 La voce di un esperto su agricoltura e risorse idriche 25 Migliorare l’accesso all’acqua potabile nelle aree rurali 26 Coinvolgimento degli stakeholder 28 L’aumento di interesse per le condizioni idriche locali 31 Il graduale aumento degli impegni in agricoltura 32 Nestlé, la gestione dell’acqua e l’agricoltura 35 36 1 L’impegno di Nestlé per la gestione delle risorse idriche Quella che segue è un’intervista condotta dal Prof. Ismail Serageldin*, Presidente fondatore della Global Water Partnership, Primo Governatore del World Water Council e Presidente della World Commission for Water in the 21st Century, a Peter BrabeckLetmathe, Presidente e CEO di Nestlé 2 I. Serageldin: Come mai Nestlé si preoccupa dei problemi legati alle risorse idriche? P. Brabeck-Letmathe: L’acqua è una risorsa essenziale per tutte le forme di vita. Con l’aumento della popolazione mondiale anche il consumo è aumentato; ciò determina conseguenze sulle condizioni climatiche e sulla disponibilità idrica e in alcune aree questo problema si fa sentire in modo drammatico. L’ingegno umano può mitigare tale situazione, ma una cattiva gestione delle risorse idriche non può che aggravarla. Nestlé sta investendo in questo ambito in quanto la disponibilità idrica, da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo, influisce sulle attività aziendali in diversi modi. Prima di tutto, i nostri fornitori di materie prime agricole dipendono dall’acqua e poi noi, come industria, abbiamo bisogno di acqua per le nostre attività produttive. È quindi per noi vitale limitarne il consumo e lo spreco. Inoltre vendiamo e forniamo acqua minerale pura in bottiglia a milioni di consumatori e questo significa sia garantire l’accesso ad acqua potabile sicura nei periodi in cui si verificano delle calamità, sia investire a favore di comunità selezionate. Infine i nostri consumatori hanno bisogno di acqua pulita e garantita anche per la preparazione di molti dei nostri prodotti. Se Nestlé vuole soddisfare le crescenti necessità dei suoi consumatori, deve impegnarsi a fare la sua parte per la tutela delle risorse naturali. Alcuni dei nostri stabilimenti si trovano in regioni dove c’è scarsità d’acqua e in altre zone i consumatori preferiscono l’acqua in bottiglia proprio perché le fonti d’acqua pubbliche sono inadeguate o a rischio. È vero che, ad oggi, tale realtà coinvolge una piccola parte delle nostre attività, ma sono tutte situazioni che devono essere limitate, se non addirittura invertite. IS: Che cosa può fare Nestlé per contribuire al miglioramento dello stato attuale della gestione delle risorse idriche? PB-L: Nestlé non può risolvere tutti i problemi legati alle risorse idriche ma può essere d’aiuto nel gestirle correttamente, in maniera sia diretta che indiretta. Sin dal 1929, Nestlé ha iniziato a investire (indipendentemente dalle infrastrutture pubbliche dell’epoca) in impianti propri per il trattamento delle acque reflue a livello dei singoli stabilimenti. Il nostro obiettivo rimane quello di migliorare costantemente la nostra efficienza idrica e di ridurre gli sprechi. Grazie a nuove tecnologie, siamo in grado di migliorare i nostri livelli di efficienza, così da ridurre, ad esempio, le emissioni di gas serra o i rifiuti derivati da materiali di imballaggio. I dati contenuti in questo Report dimostrano la nostra serietà quanto a risultati e ricerca su come migliorare ulteriormente la gestione delle risorse idriche. Abbiamo dimostrato un miglioramento costante in questi ultimi quattro anni, da quando cioè abbiamo pubblicato il nostro ultimo Report, Nestlé and Water – Sustainability, Protection, Stewardship, che spiega la nostra politica su questo tema. Inoltre, possiamo anche aiutare altre realtà a migliorare la gestione del fabbisogno idrico che condividiamo con loro. L’agricoltura, ad esempio, utilizza la maggior parte delle risorse di acqua dolce a livello mondiale ed è quindi un settore in cui concentrare gli investimenti. Nei rapporti diretti con i nostri fornitori di prodotti agricoli, possiamo aiutarli a comprendere come le loro tecniche agricole abbiano un impatto sulle risorse idriche. Inoltre, al fine di influenzare le pratiche adottate in agricoltura su una scala più ampia, offriamo la nostra esperienza e le best practice provenienti da altre regioni, o altri Paesi, in materia di gestione delle acque reflue e degli effluenti, di irrigazione e di tecnologie post-raccolto. Come membri fondatori della Sustainable Agriculture Iniziative (SAI) Platform disponiamo di numerosi canali per diffondere le nostre conoscenze, in collaborazione con altre istituzioni che si occupano di produzioni diverse da quelle del latte o del caffè. Incoraggiamo una maggiore consapevolezza delle problematiche relative alle risorse idriche e delle corrette modalità di utilizzo dell’acqua, rivolgendoci in particolare ai consumatori e ai ragazzi; partecipiamo inoltre al dibattito, sia a livello locale che globale, sulla amministrazione delle risorse idriche, affinché si diffondano buone prassi nella gestione dell’acqua. Sosteniamo le comunità locali nel loro impegno e partecipiamo al dibattito sull’impatto che una determinazione di prezzi adeguati potrebbe avere, per esempio, sull’utilizzo dell’acqua. IS: In che modo Nestlé può essere d’aiuto nelle aree in cui le risorse idriche sono più scarse? PB-L: Sebbene i dati globali indichino un considerevole risparmio idrico a livello mondiale, possono esserci notevoli differenze a livello locale. Nestlé Waters traccia i livelli di efficienza nei suoi stabilimenti e a livello delle sorgenti per concentrare gli investimenti in Alcuni alunni della Escuela Primaria Netzahualcoyotl di Toluca, in Messico, intrattengono Peter Brabeck-Letmathe recitando la parte di molecole d’acqua nell’Incredibile viaggio del ciclo idrologico. Il progetto internazionale denominato WET, in Messico, coinvolge i partecipanti in attività come La somma delle parti, in cui, tramite giochi di ruolo, gli studenti vengono aiutati a imparare come prevenire l’inquinamento delle acque fluviali. Sono stati più di 280.000 in totale gli studenti che hanno beneficiato delle 10.000 Guide alle risorse idriche, con il supporto di 9600 insegnanti che hanno partecipato a 390 workshop Nessuno dei nostri partner può fare tutto da solo, ma insieme possiamo esercitare un’influenza, cambiare le cose, tutelare e preservare l’acqua, risorsa vitale per le generazioni future Peter Brabeck-Letmathe, Presidente e CEO di Nestlé *Ismail Serageldin è l’attuale direttore della Bibliotheca Alexandrina, la nuova Biblioteca di Alessandria d’Egitto modo mirato, affinché determinino il migliore impatto possibile. Questo impegno è condiviso dagli agronomi Nestlé, presenti in diverse comunità locali, dal Pakistan alla Cina, al Messico, per monitorare la situazione dell’acqua e diffondere nuove tecnologie e best practice laddove possono essere più efficaci, cioè all’interno della supply chain aziendale. Per raggiungere le comunità che necessitano di acqua potabile, concentriamo il nostro contributo sull’educazione dei consumatori, su progetti che riguardano l’accesso all’acqua nelle zone rurali o l’assistenza in caso di calamità. Naturalmente non bisogna dimenticare l’impatto a livello globale dei sussidi all’agricoltura, in quanto anch’essi esercitano un’influenza sulle condizioni idriche a livello locale. IS: Nel vostro ultimo rapporto sull’America Latina facevate riferimento alla creazione di Valore Condiviso. Qual è la proposta in termini di valori condivisi dei vostri investimenti idrici? PB-L: Nestlé può essere d’aiuto nell’implementazione di attività sostenibili per la produzione di prodotti alimentari. Come? Stiamo imparando a operare con il minor dispendio idrico possibile e con l’emissione della minore quantità possibile di acque reflue. Ammesso che i prezzi dell’acqua siano stabiliti in modo adeguato, Nestlé ne trae vantaggio anche perché in questo modo può ridurre i propri costi per l’acqua. Lavorando con i produttori agricoli locali e con i nostri fornitori diretti, stiamo migliorando il nostro fabbisogno di materie prime di qualità e eco-compatibili, anche in condizioni di stress idrico che potrebbero determinare un impatto negativo a breve termine sulla nostra supply chain. Per Nestlé il concetto di Valore Condiviso si manifesta con maggior forza nell’offrire prodotti per un’alimentazione sana e ciò costituisce per noi anche un’opportunità di innovazione. Nestlé Waters è impegnata nella creazione di modalità operative più rispettose verso l’ambiente per offrire acqua e bevande in bottiglia ai consumatori. Ogni nostro partner coinvolto in questa catena di valori che conduce all’offerta di alimenti e bevande sicuri e di qualità, ha una responsabilità specifica in base al proprio ruolo. Nessuno dei nostri partner può fare tutto da solo, ma insieme possiamo esercitare un’influenza, cambiare le cose, tutelare e preservare l’acqua, risorsa vitale per le generazioni future. 3 La voce di un esperto sulla sfida globale della gestione delle risorse idriche Ismail Serageldin, Direttore della Bibliotheca Alexandrina L’acqua dolce è una risorsa preziosa. Solamente il 2,5% di tutta l’acqua del mondo non è salata e, di questo 2,5%, i due terzi sono intrappolati nelle calotte polari e nei ghiacciai. Altri due terzi vengono poi “sprecati” nell’acqua che evapora direttamente o che passa attraverso le piante. Di quello che rimane, circa il 20% si trova in aree troppo remote perché l’uomo possa accedervi e il 75% si ha nei momenti e nei luoghi sbagliati, sotto forma di piogge torrenziali e alluvioni. Di fatto arriviamo a utilizzare meno dello 0,1% dell’acqua presente sul pianeta. L’agricoltura ne richiede la parte maggiore: circa i due terzi a livello mondiale, e oltre l’80% in molti paesi in via di sviluppo. Una piccola parte è utilizzata dagli acquedotti cittadini, per uso domestico e industriale. L’acqua è anche molto utile per eliminare l’inquinamento prodotto dall’uomo, ma in questo processo essa stessa rimane inquinata. La World Water Commission ha affermato una serie di principi atti a invertire la tendenza alla evidente cattiva gestione e allo spreco di risorse idriche. Tra i vari principi, i cosiddetti “Dublin Principles” riconoscono il valore economico dell’acqua e osservano le regole del “paga chi inquina” e del “paga chi utilizza” e la necessità che gli organi governativi si assumano le loro responsabilità. Il punto è se queste buone prescrizioni basteranno a soddisfare le crescenti necessità di consumo indotte dalla crescita demografica e dall’aumento del benessere economico. Supponiamo di assistere a una crescita di altri 3 miliardi di persone sul nostro pianeta, per lo più nei Paesi in via di sviluppo. Si noti che attualmente occorre in media 1 litro d’acqua per produrre 1 caloria sotto forma di cibo. L’essere umano medio necessita quindi di circa 2700 litri d’acqua al giorno sotto forma di alimenti. Occorrono dalle 2000 alle 5000 tonnellate d’acqua per produrre una tonnellata di riso e circa 1200 tonnellate d’acqua per produrre una tonnellata di frumento. Supponiamo inoltre che il contributo idrico necessario per la produzione globale di generi alimentari sia del 40% e che tutte le reti irrigue possano raggiungere un’efficienza d’uso del 70% a livello di bacino idrico, il che costituirebbe un obiettivo notevole se veramente dovesse accadere. Se anche fosse così, occorrerebbe comunque un ulteriore 17% di acqua irrigua per far fronte alla domanda di produzione di generi alimentari. Alterare uno qualsiasi di questi presupposti significherebbe un aumento di almeno il 50% delle previsioni sul fabbisogno idrico. In ogni caso, è molto probabile che l’irrigazione non disporrà di volumi maggiori di acqua: nei paesi in via di sviluppo le popolazioni urbane saranno triplicate nei prossimi 30 anni, la produzione industriale aumenterà e l’inquinamento non diminuirà. Convenzione Globale delle Nazioni Unite L’acqua è vita. Ogni essere umano, oggi e in futuro, dovrebbe avere accesso ad acqua da poter bere in tutta sicurezza, a misure igienico-sanitarie adeguate, a cibo ed energia sufficienti, a costi ragionevoli. 4 Nestlé sostiene attivamente i dieci principi della Convenzione Globale delle Nazioni Unite riguardanti i diritti umani, il lavoro, l’ambiente e la corruzione. Tutti questi principi sono parte integrante delle relative sezioni dell’ultima edizione dei Principi Aziendali Nestlé. Il presente Report illustra in particolar modo i progressi fatti da Nestlé riguardo ai principi che fanno riferimento alla tutela dell’ambiente. Alcuni esempi di come Nestlé “sostiene un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali” (Principio 7) si possono trovare in vari punti di questo Report, con esempi particolarmente importanti e corredati da dati statistici riportati nel risvolto di copertina, oltre che nella sezione intitolata “La gestione dell’acqua nei processi produttivi” nelle pagine da 6 a 13. Nestlé “intraprende diverse iniziative per promuovere una maggiore responsabilità ambientale” (Principio 8), e le prove di questa affermazione, anche in questo caso, si possono trovare in vari punti del presente Report; un esempio degno di nota di questo principio è il nostro sostegno al Progetto WET (“Preparare le generazioni future alle questioni legate alle risorse idriche”, pagine 20 e 21). Inoltre Nestlé “promuove lo sviluppo e la diffusione di tecnologie rispettose dell’ambiente” (Principio 9), altro impegno testimoniato in tutto il Report. Tra gli esempi più importanti segnaliamo la creazione del nostro nuovo impianto per il trattamento dell’acqua in Ghana (pagina 11) e gli esempi di diffusione di pratiche agricole basate sull’efficienza idrica (pagine 32-34). Best practice introdotte da Nestlé e dalla Rainforest Alliance, una ONG che si occupa di agricoltura sostenibile e che si impegna a minimizzare l’impatto ambientale della coltivazione del caffè in Costa Rica, offrendo allo stesso tempo opportunità economiche e sociali alle comunità locali Per affrontare questa sfida potrebbero rivelarsi utili sei aree di intervento: ● Popolazione e ambiente: rallentare l’incremento demografico e comprendere meglio i mutamenti climatici. ● Aumentare gli approvvigionamenti di acqua dolce utilizzabile: rintracciare nuove fonti d’acqua sotterranee, sviluppare le tecnologie per la desalinizzazione, trattenere l’acqua piovana e il deflusso superficiale. ● Ridurre l’inquinamento e incrementare il riutilizzo dell’acqua: dalle lavorazioni industriali, dal deflusso delle acque impiegate in agricoltura o dalle acque di scolo non trattate, o persino avvalendosi della tecnologia basata su proteine di organismi unicellulari chiamata SCP (Single Cell Protein) per la purificazione delle acque e per il loro riutilizzo. ● Ridurre il consumo idrico: riuscire a ottenere una maggiore efficienza produttiva (“crop per drop”) tramite nuove tecnologie agronomiche per l’irrigazione e attraverso biotecnologie che permettano di trasformare il metabolismo delle piante per renderle più resistenti ai climi aridi, minimizzando l’utilizzo d’acqua e riducendo il consumo idrico per uso civile. ● Armonizzare il fabbisogno con la disponibilità: nuove politiche per la distribuzione geografica delle popolazioni, per l’utilizzo dei terreni coltivabili e per l’urbanizzazione, e nuove idee per il trasporto dell’acqua. ● Mercati, scambi e istituzioni: misurare la resa agricola in base alle tonnellate per unità d’acqua oltre che per unità di superficie; promuovere i mercati idrici efficienti per quanto riguarda la ripartizione dell’acqua tra utilizzi concorrenziali, rafforzare le azioni comunitarie (soprattutto per le popolazioni povere e per le donne) nella gestione delle risorse idriche. I problemi generali sono chiari, altrettanto chiara è la direzione che dobbiamo seguire; così come il fatto che la portata dell’impegno necessario per affrontare questi problemi richieda soluzioni che vadano ben oltre l’applicazione delle idee convenzionali diffuse attualmente. Dovremo essere audaci nelle nostre idee, innovativi nelle nostre iniziative e determinati nella nostra ricerca del nuovo, così come oggi insistiamo sulla applicazione delle best practice attuali. E allora, dobbiamo avere il coraggio di sognare, di pensare al futuro in modo diverso. Dopo tutto, se non fosse stato per qualche sognatore, oggi l’uomo vivrebbe ancora nelle caverne. Il testo completo di questo articolo è consultabile all’indirizzo www.nestle.com/water/01. 5 La gestione dell’acqua nei processi produttivi Nestlé fa leva su aree di controllo diretto per la gestione dei suoi processi produttivi Migliorare l’efficienza idrica Da molti anni un approccio sistematico alla conservazione dell’acqua sta portando a sensibili miglioramenti in termini di efficienza idrica negli stabilimenti Nestlé. Dal 2002 l’azienda (senza tenere conto di Nestlé Waters) ha ridotto del 27% l’utilizzo di acqua per kilogrammo di prodotto. Nestlé Waters ha ottenuto una riduzione del 30%, vale a dire che ha ridotto la quantità di acqua aggiuntiva impiegata per produrre 1 litro di acqua in bottiglia da 1,22 a 0,86 litri. Tale quantità è quella strettamente necessaria per mantenere i livelli di sicurezza e di qualità necessari in questa fase della produzione. I miglioramenti nell’efficienza idrica implementati dal 2002 hanno permesso a Nestlé (senza tenere conto di Nestlé Waters) di risparmiare nel 2006 l’equivalente di 47 miliardi di litri d’acqua, e a Nestlé Waters di risparmiarne 8 miliardi di litri. Queste cifre si riferiscono alle risorse idriche che Nestlé non ha avuto bisogno di utilizzare grazie al miglioramento dell’efficienza idrica nei suoi processi produttivi. Litri d’acqua utilizzati per la produzione di 1kg di prodotto, 2002-2006* 9 9.41 9.24 8.44 7.32 6 6.85 3 0 2002 2003 2004 * Nestlé (esclusa Nestlé Waters) Fonte: Nestlé 2005 2006 Nestlé utilizza l’acqua in modo efficiente per la trasformazione delle materie prime in prodotti finiti Nel 2006 Nestlé ha venduto 17 miliardi di kilogrammi di prodotti alimentari e 22 miliardi di litri d’acqua, utilizzando mediamente 4,05 litri d’acqua per kilogrammo per la loro produzione. In altre parole, Nestlé ha consumato meno dello 0,004% delle acque dolci utilizzate su scala mondiale. Occorrono invece dai 100 ai 15.000 litri d’acqua per produrre ogni kilogrammo di materie prime agricole, come ad esempio caffè, canna da zucchero o granturco, dalle quali vengono ottenuti questi prodotti. Litri di acqua aggiuntiva utilizzati per produrre 1 litro di acqua in bottiglia, 2002-2006* Acqua in bottiglia Pagina a fianco: L’ingegnere civile di Nestlé Ghana Joseph Ayippey (a destra) discute di best practice per il trattamento delle acque reflue con i suoi colleghi dell’impianto di Agbara (Nigeria). Joseph farà uso di queste conoscenze per la costruzione del nuovo impianto per il trattamento delle acque reflue di Nestlé Ghana, nella città di Tema. In alto: L’acqua estratta dal latte fresco nel processo di produzione di latte in polvere viene riutilizzata in aggiunta all’acqua impiegata nelle caldaie e nelle torri di raffreddamento, oltre che per le pulizie generali. Il programma applicato a Shuangcheng, in Cina, ha ridotto l’utilizzo totale di acqua del 23% nel 2005 Nel 2002 il World Summit on Sustainable Development (WSSD, Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile) ha ufficialmente inserito l’esigenza di “efficienza idrica” nel suo Piano di attuazione. Il WSSD fa riferimento sia all’efficienza d’uso dell’acqua, sia all’efficienza con cui essa viene prodotta e distribuita. I risultati raggiunti da Nestlé riflettono gli obiettivi previsti dal WSSD, e ogni anno Nestlé ne stabilisce di interni per tutti i suoi stabilimenti al fine di migliorarli e svilupparli ulteriormente. Gli indicatori di performance ambientale aggiornati sono consultabili sul sito internet aziendale di Nestlé: www.environment.nestle.com 2 1.22 1.16 Acqua aggiuntiva 1.09 0.98 0.86 1 0 2002 2003 2004 2005 2006 * Nestlé Waters Fonte: Nestlé 7 La gestione dell’acqua nei processi produttivi In breve I progressi registrati dal 2001 da Nestlé quanto a efficienza idrica hanno permesso all’azienda di risparmiare una quantità d’acqua superiore a quella utilizzata in un anno dai 367.000 abitanti di Zurigo Livelli di utilizzo idrico negli stabilimenti Nestlé, 2006 America Centrale e Meridionale 15% Asia 16% Africa 3% Oceania 1% Europa 47% America Settentrionale 18% Fonte: Nestlé La Global Water Survey (Indagine Globale sulle Risorse Idriche) del 2004 Un sistema di gestione integrale La base su cui poggiano tutte le attività di gestione delle risorse idriche è il Nestlé Water Policy – Water Resource Guidelines for Sustainable Management (Politica Idrica Nestlé – Linee Guida sulle Risorse Idriche per una Gestione Sostenibile), che funge da riferimento e parametro per tutti i dirigenti. Queste linee guida si traducono in azioni concrete a livello dei singoli stabilimenti per mezzo del Nestlé Environmental Management System (NEMS, Sistema di Gestione Ambientale Nestlé), che definisce e controlla gli stretti criteri di conformità per tutti gli stabilimenti dell’azienda. Nestlé ha definito diversi requisiti interni da applicare a tutte le attività produttive in tutto il mondo, anche nei casi in cui le leggi locali in materia siano meno rigide. Il NEMS è perfettamente in linea 8 In alto: Il responsabile di produzione Dave Sommer è orgoglioso dell’area di gestione delle acque piovane dell’impianto Nestlé Waters di Madison (USA), che ha ottenuto la certificazione LEED (Leadership in Energy Environmental Design). A destra: Un’altra delle caratteristiche che hanno assicurato all’impianto di Madison la certificazione USA Green Building Council è l’impiego della luce naturale che illumina lo stabilimento passando attraverso i lucernari nell’area di produzione con lo standard ISO 14001 per la gestione ambientale. Alla fine del 2006 circa il 10% degli stabilimenti Nestlé ha ottenuto da revisori esterni la certificazione per questo standard riconosciuto a livello internazionale. Questo programma di certificazione è attualmente in fase di ampliamento e l’obiettivo di Nestlé è che entro il 2010 tutti i suoi stabilimenti siano in possesso della certificazione ISO 14001. La versione completa della nostra politica è consultabile all’indirizzo www.nestle.com/water/02 La gestione delle risorse idriche è una delle priorità ambientali di Nestlé. Nel corso del 2004, Nestlé ha riveduto gli impegni portati avanti nei suoi stabilimenti per tutelare le risorse idriche. Questa operazione ha rivelato che ogni anno vengono spesi circa 30 milioni di franchi svizzeri solamente per la costruzione e l’ampliamento di impianti per il trattamento delle acque reflue nei suoi stabilimenti. L’indagine ha anche individuato alcune lacune rispetto agli standard interni di conformità che sono stati affrontati da piani d’azione a livello dei singoli stabilimenti, insieme ai rapporti redatti dai dirigenti degli impianti sui livelli di stress idrico locali. Nestlé, la gestione dell’acqua e i processi produttivi Di Claus Conzelmann, Vicepresidente Sicurezza, Salute e Ambiente di Nestlé In alto a destra: Il funzionario responsabile per le questioni ecologiche Xu DeGui mostra ai produttori di latte l’impianto per il trattamento delle acque reflue dello stabilimento di Shuangcheng. Tutti i giorni lavorativi, circa 30 allevatori locali apprendono nuove tecniche di allevamento presso la fattoria sperimentale annessa allo stabilimento Diversi decenni prima che la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità divenissero temi di ampio interesse, Nestlé già si concentrava sulla gestione responsabile delle risorse idriche. Nei suoi processi produttivi, Nestlé utilizza l’acqua in maniera del tutto simile a come fanno i consumatori in cucina; per esempio, per lavare le materie prime, cuocere, spremere, raffreddare e infine pulire le apparecchiature. Il trattamento dell’acqua così utilizzata prima del suo ritorno all’ambiente naturale è da molti decenni parte integrante delle procedure industriali degli stabilimenti Nestlé. Già nel 1929, la società Vittel finanziava la costruzione di un impianto pubblico per il trattamento delle acque reflue a Vittel (Francia); nel 1932 Maggi fu la prima azienda in Svizzera a costruire un moderno impianto Siamo determinati a essere all’altezza delle aspettative associate al nostro ruolo di leader nel settore alimentare e delle bevande e continueremo a fare progressi Claus Conzelmann, Vicepresidente Sicurezza, Salute e Ambiente di Nestlé per il trattamento biologico delle acque reflue. Questo approccio è stato adottato ogni volta che Nestlé ha costruito un nuovo stabilimento in qualsiasi parte del mondo, spesso molto prima che entrassero in vigore leggi locali specifiche. Il risultato è che i nostri impianti per il trattamento delle acque reflue sono spesso considerati delle strutture modello dalle autorità locali e vengono visitati da migliaia di specialisti. Tra gli esempi più recenti, si possono citare i nostri stabilimenti in Marocco, in Iran e in Colombia. Mentre la carenza di risorse idriche si conferma un problema di primo piano in molte parti del mondo, in questi ultimi anni abbiamo ampliato il nostro impegno nella riduzione delle quantità di acqua necessaria per i nostri processi produttivi. Il volume complessivo di acqua utilizzata dagli stabilimenti Nestlé è sceso da 218 miliardi di litri del 1998 (l’anno per noi di riferimento) a 155 miliardi nel 2006 e questo nonostante un aumento significativo della quantità di prodotti immessi sul mercato. Il risparmio idrico è particolarmente importante nelle aree ad alto stress idrico come, per esempio, nel nostro stabilimento Nescafé nei dintorni di Bangkok. Qui sono stati compiuti tutti gli sforzi possibili per minimizzare l’utilizzo di acqua e massimizzare il riciclaggio dei flussi idrici tramite l’impiego delle tecnologie più evolute. In questo capitolo presentiamo, per la prima volta, non solo il nostro utilizzo complessivo di risorse idriche, ma anche i risultati conseguiti dai nostri 481 stabilimenti rispetto all’obiettivo aziendale che mira a un risparmio annuo del 3% per tonnellata di prodotto. Esiste ancora un certo potenziale per l’ulteriore miglioramento dell’efficienza idrica nei nostri processi produttivi e noi siamo determinati a essere all’altezza delle aspettative associate al nostro ruolo di leader nel settore alimentare e continueremo a fare progressi in tutte le aree su cui abbiamo delle responsabilità dirette. 9 La gestione dell’acqua nei processi produttivi In breve I progressi di Nestlé nell’efficienza dei trattamenti delle acque reflue dal 2002 ad oggi hanno consentito all’azienda di risparmiare una quantità d’acqua pari a 14.000 piscine olimpiche Stabilimenti ad alte prestazioni: nel 2006 oltre 200 stabilimenti Nestlé sono riusciti a ridurre il loro consumo idrico di almeno il 3% rispetto all’anno precedente Uno sforzo costante verso il miglioramento I miglioramenti nell’efficienza idrica degli stabilimenti Nestlé sono, anno dopo anno, il risultato di obiettivi di risparmio idrico stabiliti per tutti gli stabilimenti e del supporto offerto ai dirigenti degli stabilimenti affinché riescano a raggiungerli. La carta geografica riportata in alto dimostra l’attenzione rivolta, fin nei minimi dettagli, ai miglioramenti a livello di ogni singolo stabilimento. I funzionari e gli ingegneri ambientali di Nestlé hanno un ruolo fondamentale 10 nel miglioramento costante nella gestione delle risorse idriche e per questo incontrano regolarmente i dirigenti della azienda per aumentare la consapevolezza dell’importanza di tale risorsa, per discutere opportunità di miglioramento delle prestazioni o per cercare i motivi del mancato raggiungimento degli obiettivi. L’impegno di Nestlé è quello di diventare l’utente di risorse idriche più efficiente nell’industria alimentare. Ulteriori informazioni sui procedimenti interni di valutazione dell’efficienza idrica Nestlé all’indirizzo www.nestle.com/water/03 A destra: Essendo situato in una regione in cui l’approvvigionamento idrico è molto limitato, lo stabilimento di Chachoengsao, in Thailandia, ha elaborato misure sofisticate per minimizzare l’utilizzo idrico e massimizzare il riciclaggio dell’acqua Il trattamento delle acque reflue Il primo obiettivo di Nestlé è quello di minimizzare la quantità di acque reflue emesse. Tra il 2002 e il 2006 Nestlé ha ridotto del 37% la quantità di acque reflue generate per produrre un kilogrammo di prodotti alimentari o bevande. In secondo luogo, Nestlé compie degli sforzi eccezionali per depurare le acque reflue prima che queste vengano restituite all’ambiente in uno stato ecologicamente compatibile. Dal 1932, anno della costruzione del suo primo impianto per il trattamento delle acque reflue, Nestlé ha acquisito competenze molto specifiche nel trattamento delle acque reflue generate dalla produzione di prodotti alimentari. Per prima cosa, si tratta di evitare che le acque vengano inquinate durante i processi di produzione: ad oggi, Nestlé gestisce 160 impianti per il trattamento delle acque reflue e questo avviene o perché il trattamento interno all’azienda è più efficiente, oppure perché, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, le infrastrutture pubbliche non esistono o non sono conformi ai severi standard aziendali di Nestlé. Impianti per il trattamento delle acque reflue di recente costruzione Il Ghana, la Nigeria e il Marocco sono tra i Paesi a più elevato stress idrico al mondo. Gli investimenti da parte delle aziende in infrastrutture efficienti rappresentano un aiuto per colmare le lacune tecniche e finanziarie lasciate dalle amministrazioni locali, oltre a tutelare gli abitanti del luogo dagli effetti collaterali causati dalla inefficienza delle infrastrutture. Lo stabilimento Nestlé nel sud del Ghana è situato a Tema, una città costruita negli anni Sessanta come porto artificiale, diventato, poi, il più importante porto marittimo del Paese e un importante centro Litri di acque reflue generate per la produzione di 1 kg di prodotto, 2002-2006* 5 4.89 4 4.36 4.26 3.38 3 3.09 2 1 0 2002 2003 2004 2005 2006 * Totale Nestlé Fonte: Nestlé L’impianto per il trattamento delle acque utilizzato per depurare le acque reflue presso l’impianto Nestlé di Agbara (Nigeria) ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali per l’ambiente Stiamo mettendo in pratica le best practice ispirate da Agbara nel nostro progetto per il nuovo impianto di Tema Joseph Ayippey, Ingegnere Civile Nestlé Ghana industriale. Lo stabilimento Nestlé si trova in una zona industriale dotata di un impianto per il trattamento delle acque reflue. Da un controllo aziendale è risultato che questo impianto per il trattamento delle acque reflue era inadeguato, e quindi nell’ottobre del 2005 è stato avviato un programma di monitoraggio per definire i parametri per la creazione di un impianto costruito su misura. Gli ingegneri Nestlé che stanno attualmente seguendo i primi passi dell’impianto recentemente costruito nello stabilimento Nestlé di Agbara, in Nigeria, lavoreranno per tutto il 2007 presso lo stabilimento di Tema. Il lavoro svolto in Nigeria ha fruttato a Nestlé il premio quale industria più attiva in campo ambientale, conferito dal governatore della regione. Lo stabilimento Nestlé di El-Jadida, in Marocco, è un altro esempio del ruolo di primo piano svolto da Nestlé nel settore degli impianti per il trattamento delle acque reflue. Quello di El-Jadida è uno stabilimento indicato dalle autorità come esempio da seguire per il trattamento delle acque reflue per altre aziende e attività industriali. Ulteriori informazioni su questo argomento sono disponibili online in “Driving down waste water volumes”, all’indirizzo www.nestle.com/water/04 11 La gestione dell’acqua nei processi produttivi L’approvvigionamento delle acque per imbottigliamento Il supporto del laboratorio centrale PTC di Vittel La quantità d’acqua utilizzata nel 2006 da Nestlé Waters è stata pari a 40 miliardi di litri, una cifra che secondo le stime equivale allo 0,0009% del prelievo di acqua dolce totale a livello mondiale. La metà di questo volume costituisce acqua pura in bottiglia di alta qualità per consumo umano, prodotta in 105 stabilimenti Nestlé Waters e venduta in oltre 130 Paesi. L’altra metà è costituita prevalentemente da acqua utilizzata per processi produttivi e per le pulizie. Ulteriori informazioni su questo argomento sono disponibili online in “Quality control from source to table” all’ indirizzo” all’indirizzo www.nestle.com/water/05 La qualità comincia da risorse idriche sane Oltre a un’attenzione costante nell’ottimizzazione dei consumi d’acqua, lo stato delle risorse idriche è di particolare importanza per un’azienda che si occupa della produzione di acque in bottiglia. All’interno di Nestlé Waters esiste un apposito Dipartimento per le Risorse Idriche che ha il compito di individuare e selezionare tali risorse, monitorare continuamente le sorgenti, installare e occuparsi della manutenzione dei macchinari e dei materiali necessari per tutelarle e monitorarle. Quest’ultimo compito comporta le verifiche idrogeologiche sul sito, il controllo frequente della qualità dell’acqua alla fonte e controlli regolari delle condizioni ambientali e di parametri come il livello delle acque nei pozzi di trivellazione per la produzione, la portata della sorgente e i dati sulle precipitazioni atmosferiche. Ogni volta che si sfrutta o si acquisisce una nuova risorsa idrica, viene eseguito un processo di caratterizzazione e omologazione molto rigoroso. Il primo passo consiste nell’analizzare e monitorare 12 Inaugurato nel 2004 a Vittel (Francia) il Product Technology Centre (PTC) di Nestlé Waters rappresenta la somma delle competenze di tutte le componenti dell’azienda nel campo delle acque in bottiglia. Un team di ricercatori specializzati in vari settori (nutrizionisti, idrologi, biochimici, microbiologi, esperti in chimica del PET, etc.) ha il compito di fornire delle risposte rapide e competenti alle richieste provenienti dalle varie aziende in tutto il mondo. Una parte del lavoro del PTC consiste nell’effettuare regolarmente controlli, inoltre, il team lavora con altri centri simili in diverse parti del mondo. In alto: L’idrogeologo Cédric Egger, del Corporate Water Resources Group in Francia, lavora come responsabile delle risorse idriche per la Zona Europa, dove verifica la sostenibilità degli approvvigionamenti idrici in termini quantitativi e qualitativi. A destra: Le aziende Nestlé in ogni parte del mondo ricevono il supporto del laboratorio centrale del Product Technology Centre per le risorse idriche di Vittel (Francia) che, oltre a fornire assistenza tecnica, svolge attività di ricerca e sviluppo Dialogo e verifiche sulle procedure operative le proprietà chimiche, microbiologiche e idrologiche dell’acqua alla fonte per accertarsi che le sue qualità rientrino negli standard locali, internazionali e in quelli interni di Nestlé. Lo scopo di questa omologazione generale é: ● Accertare la sostenibilità di una nuova risorsa idrica da destinare alla produzione di acqua in bottiglia; ● Stabilire i limiti di sfruttamento; ● Verificare la conformità agli standard locali e a quelli interni di Nestlé Waters; ● Raccogliere dati rappresentativi e affidabili per la definizione dei trattamenti a cui sottoporre l’acqua Ulteriori informazioni sul premio per l’ambiente ricevuto da Nestlé nelle Filippine sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/06 Nonostante la grande attenzione rivolta alle questioni di gestione sostenibile delle risorse idriche, talvolta Nestlé viene chiamata in causa dalle comunità locali in relazione alle sue attività. Queste richieste di informazioni sono sistematicamente seguite da indagini e, nei casi in cui rimangano dei dubbi, vengono eseguite delle revisioni da parte di esterni. Informazioni aggiornate su questo argomento sono consultabili sul sito internet Nestlé. Possono fornire informazioni utili anche i seguenti articoli sulla gestione dell’acqua nei processi produttivi, consultabili online: “Working with farmers to ensure quality water”, all’indirizzo www. nestle.com/water/07; “Leadership in Energy and Environmental Design”, all’indirizzo www.nestle. com/water/08; “Nature Conservancy”, all’indirizzo www.nestle.com/water/09 In breve Più del 90% del volume delle acque prodotte da Nestlé Waters viene venduto nei paesi di produzione Il confezionamento e il trasporto delle acque in bottiglia Da diversi anni Nestlé sviluppa materiali di imballaggio più leggeri ottimizzando il rapporto tra superficie e contenuto. La quantità di materiali di imballaggio per ogni prodotto Nestlé Waters è stata ridotta del 26% tra il 2002 e il 2006, con un risparmio equivalente a 354 mila tonnellate di materiali di imballaggio nel 2006 rispetto al 2002. Questo impegno ha portato al risparmio di energia e di altri costi nelle fasi di produzione e di trasporto, oltre che a una riduzione delle quantità di rifiuti solidi prodotti. Ogni qual volta se ne presenti la possibilità, Nestlé Waters collabora con altre aziende e con le autorità locali affinché le bottiglie vengano recuperate e riciclate dopo l’uso e sta seguendo alcuni promettenti sviluppi relativi a nuove soluzioni per il confezionamento, come quella del PET riciclato. Ulteriori informazioni sull’argomento sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/10 Gli ingegneri e i ricercatori si avvalgono della grafica computerizzata per studiare nuove soluzioni per la creazione di confezioni più leggere per le acque in bottiglia Grammi di materiali di imballaggio utilizzati per ogni litro di acqua in bottiglia, 2002-2006* 60 62.7 50 52.6 51.1 48.8 40 46.3 30 Il trasporto 20 Bere acqua in tutti i momenti della giornata, come raccomandato per una salute e un’alimentazione migliore, sta diventando un’abitudine e, di conseguenza, i consumatori si aspettano sempre più di trovare i prodotti Nestlé Waters in luoghi facilmente accessibili, in qualunque momento della giornata. Nestlé Waters intende portare le sue acque ai consumatori con modalità che minimizzino i tempi di trasporto, poiché il trasporto dalla sorgente e dallo stabilimento fino ai centri di distribuzione e ai consumatori rappresenta un costo rilevante per l’azienda. Nestlé Waters si preoccupa dei problemi ecologici 10 0 2002 2003 2004 * Nestlé Waters – dati 2006 stimati Fonte: Nestlé 2005 2006 creati dai trasporti e, ove ciò sia compatibile con gli aspetti economici, fa di tutto per scegliere le alternative più rispettose dell’ambiente. La quantità di trasporti su lunghe distanze è limitata grazie al fatto che la maggior parte delle attività di Nestlé Waters viene condotta a livello locale: più del 90% del volume di produzione di Nestlé Waters viene venduto nei paesi di produzione. La maggior parte dei trasporti intercontinentali di marchi rinomati come S.Pellegrino e Perrier viene effettuata tramite container trasportati via mare, l’alternativa di trasporto che ha il minor impatto ambientale in assoluto. Ulteriori informazioni online sull’argomento sono disponibili all’indirizzo www.nestle.com/water/11 13 La gestione dell’acqua per i consumatori Nestlé offre le sue acque in bottiglia come bevande salutari e sicure per i consumatori Offerta di una bevanda salutare Sono oltre 30.000 i dipendenti di Nestlé Waters che in 105 stabilimenti distribuiti in 37 diversi Paesi si occupano della creazione di prodotti che soddisfino una grande varietà di esigenze e desideri delle persone, per uno stile di vita sano e dinamico. Dei nostri 72 marchi, 5 sono internazionali, mentre gli altri 67 sono marchi di produzione locale. I mercati più importanti per l’azienda sono ancora rappresentati dall’Europa e dall’America del Nord, che generano oltre il 90% del valore di vendita. Con una quota di mercato dal valore globale del 18%, Nestlé Waters è leader nel settore delle acque in bottiglia negli Stati Uniti e in Canada, oltre che in diversi Paesi europei. L’acqua sostiene molte importanti funzioni biologiche che sono alla base di tutte le forme di vita sul nostro pianeta. Per l’essere umano è un elemento vitale che fa parte di ogni singola cellula del nostro organismo. Funge inoltre da vettore per tutta una serie di sostanze nutritive, come ad esempio i minerali. Senza l’acqua, la “chimica della vita” sarebbe impossibile. L’uomo può sopravvivere per molti giorni o addirittura per alcune settimane senza cibo, ma anche solo una leggera disidratazione riduce le funzioni del corpo e della mente, e la mancanza d’acqua può mettere a rischio la vita nel giro di pochi giorni. È per questo che, per rendere il consumo di acqua il più facile e piacevole possibile, la strategia aziendale verso i consumatori di Nestlé Waters è quella di soddisfare una vasta gamma di esigenze e gusti diversi. I marchi di acque in bottiglia di Nestlé Waters (sia frizzanti che naturali) sostengono la salute, la praticità e la coerenza quanto a gusto e qualità e contribuiscono tutti i giorni a fornire un’adeguata Pagina a fianco: Le bottiglie da 5 galloni (18,90 litri) di Pure Life Nestlé vendute a Shanghai sono adatte alle esigenze di casa e ufficio. In alto: Incoraggiare i bambini a bere acqua rappresenta un contributo per mantenere un buono stato di salute a lungo termine ed è un fattore fondamentale per il controllo del peso. Questi bambini, in Florida, si divertono con l’innovativo prodotto Aquapod di Nestlé Waters North America idratazione in forme accessibili e pratiche per aiutare le persone a mantenere un buono stato di salute. Inoltre, anche le funzioni mentali sono sensibili ai livelli di idratazione: in situazioni che richiedono concentrazione e attenzione, bisogna essere particolarmente attenti all’importanza di mantenere un’idratazione adeguata. Tali proprietà essenziali dell’acqua si riflettono nelle strategie di comunicazione globali di Nestlé ai consumatori e agli addetti ai lavori in campo sanitario. Alcuni dei prodotti di Nestlé Waters sono inoltre fonte di importanti minerali come il calcio e il magnesio, che sono elementi essenziali per la salute e il benessere dell’uomo, e che attraverso l’acqua vengono assorbiti dall’organismo in maniera ottimale. Per creare consapevolezza sull’importanza del ruolo che hanno questi minerali, forniamo informazioni che mettono in risalto le esigenze specifiche per l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e le diete dimagranti, ma anche per le esigenze particolari dei consumatori che fanno parte di una società sempre più anziana. A conferma della propria credibilità e per assicurare un’alta qualità delle informazioni fornite, Nestlé si impegna in sforzi congiunti con esperti scientifici di chiara fama, al fine di migliorare la nostra comprensione dei molteplici ruoli che l’acqua ha sulla salute dell’uomo. 15 La gestione dell’acqua per i consumatori Incoraggiare i bambini a bere acqua: Aquapod Grazie all’introduzione di Aquapod, Nestlé Waters North America ha creato modalità di consumo alternative nel mercato delle bevande per i bambini. Le bottigliette di Aquapod da 32,5 cl contengono, in una simpatica forma tondeggiante che piace ai bambini, acqua di sorgente. Secondo la dottoressa Jennifer Trachtenberg, pediatra e scrittrice, “Oggi troppi bambini soddisfano il loro bisogno di idratazione tramite bevande cariche di zuccheri e calorie. Visto il continuo aumento del tasso di dell’obesità infantile, che si è più che triplicato negli ultimi 30 anni nei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, è importante aiutarli a fare scelte migliori in termini di apporto calorico e di esercizio fisico” Ulteriori informazioni su questa storia sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/12 L’offerta di bevande alternative a basso contenuto calorico L’incremento a livello mondiale del tasso di obesità, che si determina quando l’apporto energetico supera il dispendio di energia per lunghi periodi, è considerato un problema di primaria importanza per la salute pubblica. L’energia in eccesso acquisita tramite l’alimentazione, proveniente da varie fonti (grassi, carboidrati/zuccheri, proteine e alcol), viene immagazzinata nell’organismo prevalentemente come grasso, contribuendo quindi 16 3 2 1 In alto: Le confezioni di Nestlé Pure Life vendute in Arabia Saudita presentano il sistema di etichette Nutritonal Compass®, che informa sui benefici legati all’idratazione dell’acqua. Attualmente in fase di diffusione in tutto il mondo, la Nutritional Compass® contiene delle tabelle nutrizionali ricche di indicazioni (1), informazioni fondamentali su alimentazione, salute e benessere specifiche del prodotto (2) e dettagli su come contattare il produttore (3). A destra: Le bottigliette “blom” di Pure Life, prodotte nello stabilimento Nestlé di Agbara, vengono vendute per strada nel centro di Lagos, in Nigeria ad aumentare il peso corporeo. In particolare, l’assunzione di zuccheri, in aggiunta alle abitudini alimentari “normali”, sotto forma di spuntini fuori-pasto e bevande ad alto contenuto calorico, è considerata una delle cause principali dell’incremento del tasso di obesità. L’acqua, consumata all’interno di una dieta equilibrata, è la bevanda migliore per i consumatori che cercano uno stile di vita sano. Tuttavia, a tutti piace variare il consumo di cibi e bevande, nella ricerca di gusti ed esperienze nuovi e diversi. Per rispondere a queste esigenze, Nestlé Waters cerca di includere nel suo portafoglio globale alcuni marchi che soddisfino le esigenze dei consumatori in fatto di gusto e piacere, oltre che di un supporto funzionale e nutritivo, e allo stesso tempo riduce il contenuto calorico a quantità minime. Per chi cerca più gusto, le acque aromatiche a basso contenuto calorico sono delle alternative attraenti e più sane rispetto alle bevande dolcificate ad alto contenuto calorico. Il contenuto di zuccheri si sta riducendo in tutti i prodotti offerti da Nestlé Waters, il che riflette un buon compromesso tra gusto e contenuto calorico. Per fare in modo che le informazioni nutrizionali siano più facilmente disponibili, e per consentire ai consumatori di effettuare acquisti e scelte sulla loro salute in maniera più consapevole, Nestlé Waters sta iniziando a utilizzare un nuovo sistema di etichette per le confezioni dei suoi prodotti chiamato Nutritional Compass®. Questa “bussola” fornisce in modo migliore informazioni ai consumatori sulla composizione dei prodotti e alcuni consigli per un’alimentazione più sana. Tale iniziativa è integrata da comunicazioni a consumatori, insegnanti, operatori sanitari e mass media riguardo i legami esistenti tra idratazione, nutrimento, salute e benessere generale. La voce di un esperto sulle bevande e sulla salute dell’uomo Autore: Prof. Barry Popkin, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia Nutrizionale presso la Scuola di Salute Pubblica della University of North Carolina. Dirige anche il Centro Interdisciplinare per l’Obesità della stessa università. Come docente di scienze dell’alimentazione con un dottorato in economia, il professore ha una visione innovativa sui fattori che influiscono su alimentazione, esercizio fisico e obesità Acqua e salute L’acqua è la scelta migliore a nostra disposizione per la maggior parte dei nostri bisogni in fatto di bibite. Anche il consumo di altre bevande, come il latte a basso contenuto di grassi, presenta importanti benefici per la salute, ma è l’acqua la bevanda preferibile. L’acqua è in grado di ridurre l’apporto calorico complessivo della dieta in generale e quello che fa è essenzialmente sostituire le calorie in eccesso assunte con altri liquidi. Una dieta sempre più ricca di zuccheri e calorie in tutto il mondo, principalmente a causa di bevande dolcificate Mondialmente, negli ultimi 25 anni i comportamenti alimentari si sono modificati. Un cambiamento fondamentale è stato l’aumento del consumo di dolcificanti calorici, soprattutto nelle bevande e in particolare in quelle gassate. Ad esempio, negli Stati Uniti, nel corso degli ultimi 40 anni, l’apporto energetico medio dovuto alle bevande è aumentato di 226 calorie al giorno, 152 delle quali dovute a quelle dolcificate e con un alto contenuto calorico. Un cambiamento simile si è registrato in Paesi tra di loro anche molto diversi come il Messico, l’Australia, la Gran Bretagna e in molti altri angoli del mondo. Storia dei cambiamenti nell’apporto calorico delle bevande Le bevande, per le loro proprietà, saziano molto poco. Da decine di studi sulle sensazioni di appetito (per esempio la fame, la sazietà, i consumi potenziali) risulta che se una persona beve acqua, latte, bevande analcoliche o altre bevande zuccherate, oppure alcoliche, non c’è praticamente nessuna riduzione nella quantità di cibo consumato. Le bevande con contenuti calorici più elevati hanno oggi progressivamente preso il posto dell’acqua, che è stata per 200.000 anni la fonte principale di idratazione per gli uomini, e questo ha contribuito all’aumento dell’apporto calorico complessivo. La commissione ha stilato una classifica delle bevande più adatte alle persone dai 6 anni di età in su: l’acqua è risultata quella più raccomandabile. Una percentuale tra il 20 e il 100% del fabbisogno individuale di liquidi può provenire dall’acqua. L’acqua è essenziale per il metabolismo, per le normali funzioni fisiologiche, e può essere utile nell’apporto di Le verifiche del Beverage minerali essenziali come il calcio, Guidance Panel il magnesio e il fluoro. Tra gli Un comitato chiamato Beverage effetti della disidratazione acuta Guidance Panel (Commissione per l’Orientamento alle Bevande)* istituito ci sono difficoltà di percezione, problemi di termoregolazione, sbalzi negli Stati Uniti ha sistematicamente d’umore, riduzione delle funzioni passato in rassegna la letteratura cardiovascolari e riduzione della su bevande e salute per proporre capacità di svolgere sforzi fisici. un orientamento alla comunità Recenti studi* dimostrano che scientifica e ai consumatori. l’aumento del consumo di acqua rispetto ad altre bevande è collegabile a una riduzione dell’apporto energetico, che porta a riduzioni significative di peso e di grasso corporeo. Ulteriori informazioni sul Beverage Guidance Panel e sulle statistiche storiche sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/13. Consultate inoltre le raccomandazioni su altri tipi di bevande all’indirizzo www.nestle.com/water/14 L’acqua è in grado di ridurre l’apporto calorico complessivo della dieta in generale e quello che fa è essenzialmente sostituire le calorie in eccesso assunte con altri liquidi Barry Popkin, University of North Carolina * Sotto la direzione di Barry Popkin 17 La gestione dell’acqua per i consumatori Fornire le prove scientifiche Come azienda leader nel mercato delle acque in bottiglia, Nestlé Waters è attivamente impegnata nella ricerca sulle acque e sull’idratazione, nella raccolta di dati scientifici da ogni parte del mondo. Tramite studi pubblicati su riviste scientifiche, presentazioni in congressi internazionali e informazioni sui suoi prodotti rivolte sia ai consumatori che agli operatori sanitari, Nestlé Waters contribuisce costantemente a mettere in evidenza e a promuovere le informazioni sull’importanza dell’acqua per mantenersi in salute. I programmi scientifici della nostra azienda riguardano un gran numero di settori, tra i quali gli aspetti del consumo d’acqua legati alla salute e all’alimentazione, gli effetti dei minerali e altri aspetti legati all’acqua, alla sua analisi, ai materiali di imballaggio e all’ambiente. I programmi di ricerca di Nestlé Waters sono il risultato di una stretta collaborazione tra il responsabile per lo sviluppo alimentare, il Product Technology Centre on Water di Vittel, in Francia, il Nestlé Research Center di Losanna, in Svizzera, e ricercatori indipendenti apprezzati per la loro competenza nelle principali aree di interesse. Apporto calorico quotidiano proveniente da bevande, popolazione adulta degli USA, 1965-2002 Caffè e tè non dolcificati Succhi di frutta Latte a basso contenuto di grassi Latte intero Alcol Bevande gassate/bevande a base di frutta Altre bevande ad alto contenuto calorico 400 cal. 300 In alto: La scelta dell’acqua come bevanda favorisce un’alimentazione e uno stile di vita più sani: riduce le calorie in eccesso dovute alle bevande dolcificate, considerate una delle cause principali dei problemi di sovrappeso e dell’obesità 200 100 0 1965 Nestlé Waters contribuisce costantemente a mettere in evidenza e a promuovere le informazioni sull’importanza di una buona idratazione per mantenersi in salute Florence Constant, Responsabile per lo Sviluppo Alimentare di Nestlé Waters 18 1977 1989 2002 Fonte: K. Duffey e B. M. Popkin (2007), “Shifts in patterns and consumption of beverages between 1965 and 2002”, Chapel Hill, North Carolina Conferenze internazionali su acqua e salute Per mantenere un contatto ravvicinato e stimolare una feconda collaborazione tra i ricercatori di Nestlé Waters e la comunità scientifica, tra il 1998 e il 2004 l’azienda ha organizzato tre conferenze internazionali sull’idratazione e ha sponsorizzato una conferenza su idratazione e salute nell’aprile del 2006. Ulteriori informazioni sulla partecipazione di Nestlé a queste conferenze all’indirizzo www.nestle.com/water/15 Ricerche su acqua e obesità L’obesità è un problema di salute pubblica grave e molto diffuso. Occorrono nuove strategie che contribuiscano a stimolare la collettività ad evitare un’eccessiva assunzione di calorie. Nestlé ha incaricato il professor Barry Popkin di studiare il ruolo dell’acqua come scelta alimentare sana per perdere peso in modo sistematico. Un primo studio ha applicato analisi statistiche innovative al database statunitense NHANES III (National Health and Nutrition Examination Survey III, 1988-1994), per comprendere la correlazione esistente tra Pilar Rodriguez controlla l’equilibrio alcalino (pH) dell’acqua di fonte per accertarne la qualità presso lo stabilimento di Herrera del Duque in Spagna il consumo di acqua e la perdita di peso. I risultati hanno dimostrato che le persone che consumano quantità maggiori di acqua hanno un’alimentazione più sana: consumano meno calorie, meno bevande analcoliche e meno snack, dolci o salati. Tuttavia, i dati dimostravano anche che c’era ancora molto da capire per chiarire il potenziale diretto e specifico dell’acqua in un’alimentazione sana per tutti i consumatori. In un secondo studio sono stati analizzati i dati relativi a 4755 persone che seguivano diverse diete dimagranti per un periodo di un anno. I dati hanno rivelato che le diete che prevedevano quantità relativamente più elevate di acqua, invece che di bevande caloriche, risultavano positivamente associate alla perdita di peso. Le conclusioni della ricerca indicano che la promozione di un maggiore consumo d’acqua può essere un’alternativa efficace per l’abbassamento del consumo di bevande ad alto contenuto calorico e può contribuire a evitare un’eccessiva assunzione di calorie, che è la causa principale dell’obesità. Ulteriori dettagli sui due studi, pubblicati su riviste scientifiche, sono consultabili online all’indirizzo www.nestle.com/water/16 19 La gestione dell’acqua per i consumatori Preparare le generazioni future alle questioni legate alle risorse idriche Water Education for Teachers (WET) è il nome di un’organizzazione e casa editrice senza scopo di lucro che fornisce strumenti educativi per facilitare e promuovere la consapevolezza, il riconoscimento, la conoscenza e la gestione responsabile delle risorse idriche. Avviati nel 1984 negli Stati Uniti e sponsorizzati per la prima volta da Nestlé Waters nel 1992, i workshop e i programmi del Progetto WET hanno formato oltre 400.000 insegnanti, raggiungendo diversi milioni di bambini in oltre 20 Paesi. L’importanza di questo progetto è stata riconosciuta nel corso del quarto World Water Forum tenutosi in Messico nel marzo del 2006, tanto che l’organizzazione è stata invitata a dirigere le attività educative del Forum, insieme con l’Istituto Messicano per le Tecnologie Idriche. I lavori della Sessione Speciale su Educazione alle Risorse Idriche per Bambini e Giovani hanno rilevato che “è attraverso l’educazione che si possono modificare certe abitudini e promuovere una maggiore consapevolezza delle risorse idriche. In questo modo è possibile creare una gestione responsabile a lungo termine”. Nel corso del Forum, il Progetto WET ha anche avviato Un ulteriore beneficio è stato il coinvolgimento del personale Nestlé Waters e il suo impegno nel portare l’educazione alle risorse idriche ai bambini all’interno delle loro comunità Dennis Nelson, Presidente e CEO della Project WET International Foundation 20 Sedi dei workshop e dei programmi del Project WET Ucraina Francia Ungheria Italia Libano Emirati Arabi Uniti Canada USA Messico Giamaica Repubblica Dominicana Costa Rica Argentina Figi Samoa Americane Togo Nigeria Camerun Uganda Sudafrica A Kaleke, in India, i bambini imparano i benefici dell’acqua potabile e dell’igiene. Queste lezioni sono parte integrante di un programma che comprende anche la costruzione di un nuovo pozzo. Questo pozzo, che è in funzione dal 2006, è una fonte d’acqua potabile sicura per gli oltre 250 bambini che frequentano la scuola locale Vietnam Filippine Corea del Sud Giappone Palau Isole Marianne Settentrionali La nostra risposta alle emergenze umanitarie L’uomo può sopravvivere senza cibo per diverse settimane, ma se non ha accesso all’acqua, la disidratazione conduce alla morte nel giro di pochi giorni. La competenza più importante di Nestlé nel servire i suoi clienti è quella di portare acqua potabile sicura in modo rapido ed efficiente. Di conseguenza, l’aiuto in casi di calamità naturali tramite donazioni di acqua è un campo nel quale Nestlé è in grado di contribuire concretamente, determinando un positivo impatto sociale. L’uragano Katrina negli USA il Children’s Water Education Fund (Fondo per l’Educazione all’Acqua rivolta ai Bambini), per sostenere la sua nuova iniziativa globale chiamata Action Education per i bambini. Grazie al suo approccio interdisciplinare e alle oltre 300 attività pratiche, il Progetto WET è una risorsa molto apprezzata dal quasi mezzo milione di insegnanti che vi hanno partecipato fino ad oggi. “Con il sostegno di Nestlé Waters siamo in grado di aumentare la flessibilità del programma e di estendere i nostri sforzi per raggiungere nuove comunità in tutto il mondo”, ha dichiarato Dennis Nelson, presidente e CEO della Project WET International Foundation. “La partnership ha prodotto molti successi, portando l’educazione alle risorse idriche nei villaggi rurali del Messico e delle Filippine, avviando nuovi programmi in Libano e negli Emirati Arabi Uniti, e portando lezioni interattive nelle scuole del Vietnam. Un ulteriore beneficio è stato il coinvolgimento del personale Nestlé Waters e il suo impegno nel portare l’educazione alle risorse idriche ai bambini all’interno delle loro comunità”. Co-fondata e sponsorizzata da Nestlé, la riserva naturalistica Crystal Springs Preserve (in Florida) accoglie gli studenti (dall’asilo al post-laurea) per dare loro l’opportunità di conoscere da vicino la sorgente, la flora e la fauna che la abitano Nell’agosto del 2005 l’uragano Katrina ha causato ingenti danni alla costa centro-settentrionale del Golfo del Messico. Per contribuire a contrastare tale catastrofe umanitaria, Nestlé ha fornito più di un milione e mezzo di bottiglie d’acqua a diverse organizzazioni di soccorso. I dettagli su altre situazioni in cui Nestlé ha dato il suo contributo in aree colpite da disastri sono consultabili online. Ulteriori dettagli su questa iniziativa sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/17; “Sri Lanka tsunami relief aid” all’indirizzo www.nestle.com/water/18; “UNHCR partnership” all’indirizzo www.nestle.com/water/19 uragani 2006-2007, AmeriCares e Nestlé Waters hanno creato una riserva costituita da 1 milione di bottiglie d’acqua per una rapida distribuzione in caso di disastri naturali. Ulteriori dettagli su questa iniziativa sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/20 Il terremoto in Pakistan Nell’ottobre del 2005 un terremoto ha colpito il Pakistan causando la morte di oltre 70.000 persone e lasciandone più di 3 milioni senza tetto. Nestlé Pakistan ha immediatamente istituito il Fondo Volontario di Aiuto Nestlé per l’Emergenza al quale potevano contribuire tutti i dipendenti, i fornitori, i distributori e gli appaltatori di Nestlé. Nestlé Pakistan ha inoltre fornito 80 camion di cibo e acqua come sostegno all’operato delle organizzazioni di soccorso locali e internazionali. Ulteriori dettagli su questa iniziativa sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/21 Intervento per l’emergenza nella costa nordamericana del Golfo del Messico in collaborazione con AmeriCares Quasi un anno dopo che gli uragani Katrina e Rita hanno devastato la costa del Golfo del Messico, al sopraggiungere della fase più impegnativa della stagione degli 21 La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità Nestlé incoraggia gli agricoltori a promuovere una buona gestione dell’acqua in agricoltura Influire su una migliore gestione delle risorse idriche in agricoltura La qualità è l’elemento fondamentale in tutte le attività di Nestlé. Ed è questa fama di qualità che sostiene la fiducia e la sicurezza dei consumatori nei confronti del Gruppo. Per garantire questa sicurezza, Nestlé dipende dall’approvvigionamento a lungo termine di materie prime agricole sicure e di alta qualità. La sempre maggiore carenza di risorse idriche in molte regioni del mondo mette in pericolo questi approvvigionamenti e potrebbe anche generare problemi da un punto di vista sociale ed economico per i produttori e per le comunità. Per prevenire attivamente tali rischi, Nestlé sta rivolgendo l’attenzione dei suoi agronomi ai problemi idrici. Sustainable Agriculture Initiative Nestlé (SAIN) Nel 2002 è stata avviata la Sustainable Agriculture Initiative Nestlé (Iniziativa Nestlé per l’Agriturismo Sostenibile) per l’ottimizzazione della supply chain “dal punto di produzione allo stabilimento”. I suoi obiettivi sono quelli di migliorare l’efficienza, la gestione dei rischi e di promuovere un’agricoltura sostenibile. Per fornire un quadro più sistematico ai molti progetti relativi alle risorse idriche attualmente in corso all’interno della supply chain globale Nestlé, nel 2006 l’azienda ha deciso di inserire il problema idrico tra le aree di intervento centrali dell’iniziativa SAIN per rafforzare le proprie competenze nella gestione delle filiere alimentari in ambienti dove le risorse idriche sono carenti. Dal momento che il problema idrico è sempre più correlato alla qualità e alla sicurezza degli approvvigionamenti, per aiutare il sostentamento dei produttori e delle loro comunità, questa particolare attenzione del SAIN può offrire un contributo importante alla società e a Nestlé. È per questo che da decenni gli agronomi Nestlé lavorano a stretto Pagina a fianco: A Yazman, in Pakistan, Sadia Nawab trasporta dell’acqua da uno dei 250 pozzi costruiti da Nestlé nel deserto. Sopra: DaDong Cao e Yaru Liang lavorano come produttori di latte per Nestlé sin dall’apertura dello stabilimento di Shuangcheng. Gli agronomi nella fattoria modello Nestlé hanno introdotto l’uso domestico dei biogas ricavati dagli effluenti prodotti dai capi di allevamento, che non inquinano le fonti d’acqua locali. Gli impianti di biogas forniscono inoltre a DaDong e Yaru energia pulita e a basso costo per cucinare contatto con i produttori agricoli di tutto il mondo per offrire loro assistenza tecnica e know-how, per favorire l’apprendimento e trasferire le best practice per la coltivazione delle materie prime agricole. Ci sono molti esempi che documentano gli aspetti positivi di pratiche di corretta gestione delle risorse idriche nei settori della produzione del latte e del caffè, le due materie prime fondamentali per Nestlé. Ulteriori informazioni sulla collaborazione con le imprese del settore nell’ambito della Sustainable Agriculture Initiative Nestlé (SAIN) sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/22 La gestione degli effluenti agricoli nella zona di produzione del latte di Shaungcheng (Cina) Per gestire l’impatto ambientale causato dall’espansione della produzione del latte per lo stabilimento Nestlé di Shuangcheng, l’Univeristà di Berna ha eseguito una valutazione di sostenibilità che ha messo in evidenza l’importanza di un adeguato stoccaggio del concime per prevenire possibili contaminazioni delle falde freatiche. Poiché i normali sistemi per lo stoccaggio necessitano di ingenti investimenti che non garantiscono ritorni finanziari immediatamente tangibili, gli allevatori hanno scarsi incentivi a costruire strutture adeguate. A sostegno di un’iniziativa delle autorità locali, Nestlé ha individuato una possibile soluzione in digestori di biogas a basso costo e di dimensioni adeguate. In collaborazione con le amministrazioni locali, gli agronomi Nestlé hanno addestrato gli allevatori a una corretta gestione e raccolta dello stallatico e li hanno assistiti nell’installazione di oltre 1500 piccoli impianti per la produzione di biogas. Questi generatori di biogas non solo contribuiscono a prevenire l’inquinamento dell’acqua, ma creano anche energia per utilizzi di base come la cottura e il riscaldamento per gli allevatori. Attualmente si stanno collaudando unità ancora più grandi, che sarebbero in grado di fornire ulteriore energia elettrica per un gran numero di usi per la comunità e per le famiglie. 23 La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità In breve La nuova tecnologia adoperata da Nestlé per il lavaggio del caffè sta riducendo del 96% il consumo idrico in Etiopia La condivisione delle best practice in Sudafrica Il Sudafrica riceve poco più della metà della media annua mondiale di precipitazioni atmosferiche e per questo è classificato come Paese semiarido. Nel 1998 è stata introdotta una legge nazionale sulle risorse idriche, che ha come obiettivo la tutela, l’ottimizzazione dei consumi, lo sviluppo, la conservazione, la gestione e il controllo delle risorse idriche in Sudafrica. I Servizi per l’agricoltura Nestlé contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di questa legge in vari modi. Per esempio, lavorando con i produttori di latte, Nestlé ha attuato il progetto Work for Water, in base al quale il proprio staff collabora con gli agricoltori e con i grandi produttori di latte per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche a tutti i livelli. Il progetto è patrocinato dal Ministero delle Risorse Idriche e Forestali. Nestlé promuove l’irrigazione nelle ore serali e notturne per una maggiore efficienza, l’introduzione di sistemi computerizzati per l’irrigazione e raccomanda pascoli che richiedano quantità inferiori di risorse idriche nelle aree dove queste sono carenti. Gli agricoltori ricevono consigli su come risparmiare acqua nella fase di aratura grazie all’impiego di attrezzi specifici per la conservazione dell’umidità del terreno. Nestlé collabora inoltre con gli agricoltori per migliorare l’efficienza e la sicurezza nella rimozione degli effluenti dai capannoni per la raccolta del latte, come prerequisito di conformità alle normative igieniche nazionali e alle politiche sulla gestione della qualità di Nestlé per i produttori agricoli. Ulteriori informazioni sull’argomento sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/23 24 Risparmio idrico nei processi di lavorazione post-raccolto del caffè in Etiopia L’esperto colombiano di coltivazioni di caffè Gerardo Jara Pascuas compie una dimostrazione sulla nuova tecnologia per il risparmio idrico nella lavorazione del caffè sviluppata in America Latina e oggi impiegata anche a Kochere Woreda, in Etiopia Risparmio idrico attraverso il miglioramento dei sistemi di irrigazione per le piantagioni di caffè in Vietnam Nestlé partecipa al progetto di partnership pubblico-privato per la promozione della produzione sostenibile di caffè Robusta a Daklak, che addestra i coltivatori a tecniche di irrigazione efficienti attraverso la determinazione dei tempi e la calibrazione delle dosi di irrigazione per pianta. Intorno ai fusti delle piante di caffè vengono creati dei piccoli bacini, che rendono possibile una migliore applicazione dell’acqua direttamente alle radici della pianta. I coltivatori sono inoltre stimolati a utilizzare dei cronometri per una determinazione ottimale dei tempi nelle varie fasi di irrigazione. In base alle esperienze raccolte fino ad oggi, si stima che in questo modo si possano raggiungere livelli di risparmio idrico di oltre il 60%. Ulteriori dettagli sulle conclusioni preliminari, pubblicate sulle principali riviste scientifiche di scienze agrarie, sono consultabili online all’indirizzo www.nestle.com/water/24 L’Etiopia è uno dei paesi più poveri del mondo, ma anche il luogo in cui per la prima volta è stata coltivata la pianta del caffè. I coltivatori di caffè etiopi sono perlopiù piccoli proprietari che vivono di agricoltura di sussistenza e il caffè è una delle poche coltivazioni destinate alla vendita grazie alle quali possono garantirsi dei guadagni. Nestlé ha promosso e finanziato l’installazione e l’avviamento di un impianto per la lavorazione del caffè rispettosa dell’ambiente a Kochere Woreda. In una prima fase, il 50% dei raccolti del 2004-2005 lavorati in questo stabilimento sono stati trattati nel nuovo impianto. Invece di utilizzare l’acqua del fiume, il progetto prevedeva la trivellazione di un pozzo. Questa nuova tecnologia permette di impiegare solamente 6 litri d’acqua per kilogrammo di caffè verde, consentendo così un risparmio di circa 26 milioni di litri d’acqua per raccolto e una riduzione dell’utilizzo idrico del 96%. Inoltre, tutta la polpa e le mucillagini scaricate dal mulino per la macinatura umida vengono trattate separatamente con carbonato di calcio e ritornano alle piantagioni di caffè come concime organico. Insieme al filtraggio delle restanti acque di lavorazione, questo ha permesso di ridurre l’inquinamento dell’acqua del 99% rispetto alla tecnologia utilizzata precedentemente. L’energia risparmiata grazie alle nuove procedure ha avuto come effetto secondario una riduzione dei costi energetici del 96%, generando un risparmio di oltre 17.000 dollari per raccolto. Un altro esempio di lavorazione del caffè che consente di risparmiare risorse idriche in Messico è disponibile online in “Improving post-harvesting water use in coffee production”, all’indirizzo www.nestle.com/water/25 La voce di un esperto su agricoltura e risorse idriche Autore: Prof. Stefan Tangermann, Direttore per l’Alimentazione, l’Agricoltura e la Pesca dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) In alto a destra: Una parte del progetto di sostenibilità SAI introdotto da Nestlé nella riserva della biosfera di Bosawas, in Nicaragua, si concentra su miglioramenti quali le vasche per il trattamento dell’acqua. Il primo passo consiste semplicemente nell’informare i coltivatori di non inquinare l’acqua L’agricoltura è l’attività che utilizza la maggior parte delle risorse idriche nei Paesi dell’OCSE. In seguito all’estensione delle aree coltivate e all’eccessivo utilizzo di risorse idriche, già scarse, l’agricoltura rappresenta un problema sempre più preoccupante ed è una delle maggiori fonti di inquinamento dell’acqua, pur essendo ormai parte necessaria degli ecosistemi. I sussidi e i contributi alla produzione agricola, soprattutto legati all’acqua, continuano a determinare effetti negativi a causa di un loro utilizzo scorretto da parte degli agricoltori, aggravando ulteriormente l’abuso e l’inquinamento dell’acqua. Il consumo idrico e l’impatto dell’agricoltura su tali risorse implicano complicati compromessi tra la domanda economica, sociale e ambientale. La sfida più grande è quella di fare in modo che le risorse L’agricoltura, come attività che da sola consuma la maggior parte delle risorse idriche, deve esercitare un ruolo importante per far sì che questa risorsa venga impiegata in modo adeguato Stefan Tangermann Direttore per l’Alimentazione, l’Agricoltura e la Pesca dell’OCSE idriche impiegate in agricoltura siano distribuite nel miglior modo possibile tra le varie domande in competizione tra loro, per produrre in modo efficiente prodotti alimentari e fibre tessili, ridurre al minimo l’inquinamento e sostenere gli ecosistemi, venendo incontro allo stesso tempo alle aspirazioni sociali sotto forma di diversi accordi sui diritti di proprietà. Dal momento che ai problemi idrici vengono associate priorità sempre più alte, si assiste a politiche e azioni che cominciano a contribuire a una gestione sostenibile delle risorse idriche per l’agricoltura nei Paesi dell’OCSE. Per affrontare questi problemi, si sta facendo ricorso a una combinazione di comportamenti volontari e regolamentari basati sul mercato, che prevedono interventi mirati ad una migliore determinazione dei prezzi e di concessioni commerciali. Sempre più preoccupante è l’impatto dei mutamenti climatici sull’agricoltura e più importante il ruolo delle politiche per facilitarne gli adattamenti. Le risorse idriche, soprattutto quelle non inquinate, si stanno facendo rare e l’acqua potrebbe diventare in futuro la risorsa naturale più difficile da reperire. L’agricoltura, come attività che da sola consuma la maggior parte delle risorse idriche, deve esercitare un ruolo importante per far sì che questa risorsa venga impiegata in modo adeguato. Poiché gran parte di quello che accade in agricoltura è determinato dalle attività governative, queste devono fare in modo che le loro politiche non forniscano ai coltivatori incentivi sbagliati e che vengano create istituzioni rivolte a questi ultimi, per contribuire adeguatamente alla salvaguardia dell’acqua, risorsa sempre più preziosa. Il testo completo dell’articolo di Stefan Tangermann è consultabile online all’indirizzo www.nestle.com/water/26 25 La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità Migliorare l’accesso all’acqua potabile nelle aree rurali Nestlé è impegnata in molti progetti che contribuiscono a superare le barriere che si trovano di fronte molte comunità per poter accedere a risorse idriche pulite e sicure. Le relazioni esistenti tra Nestlé e le comunità sono spesso relazioni di feconda simbiosi. Nestlé non solo fornisce servizi alle comunità, ma allo stesso tempo impara da queste coinvolgendo i loro leader. Ad esempio, un autorevole opinion leader in India illustra come alcune soluzioni pratiche tradizionali possano aiutare a superare gli insuccessi nell’amministrazione dell’acqua: “Nelle scuole dei villaggi più remoti, in molte parti del mondo, le acque freatiche sono spesso molto ferrose, o hanno alti contenuti di fluoruri o sali minerali”, spiega Bunker Roy, fondatore del Barefoot College in India, “Nestlé ha la possibilità di imparare dalla saggezza degli anziani che vivono nei villaggi e iniziare a promuovere la raccolta di acqua piovana dai tetti su larga scala. L’acqua piovana presenta costi inferiori per la raccolta e poi la raccolta e la distribuzione possono essere controllate, gestite e amministrate dalle comunità rurali”. Il progetto per l’acqua potabile in India Nel 1999, intorno al suo stabilimento nello stato del Punjab, Nestlé India ha avviato un progetto per la creazione di impianti per l’acqua potabile nelle scuole dei villaggi, per rendere maggiormente consapevoli le comunità sui problemi idrici e coinvolgerle nel miglioramento della situazione. Dopo avere individuato le scuole appartenenti a comunità rurali che sono in grado di assumersi la comproprietà, Nestlé India investe nella trivellazione di pozzi e nella costruzione di serbatoi per l’immagazzinamento di acqua pulita, consentendo così un accesso regolare all’acqua potabile ai ragazzi 26 Una pompa d’acqua per la comunità fornita da Nestlé e dalla Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa nel villaggio di Rimbaue, in Mozambico che frequentano le scuole. Il progetto prevede anche una componente educativa che consiste nell’insegnare agli studenti l’importanza dell’acqua potabile, la necessità di una corretta conservazione e la correlazione tra acqua potabile, igiene, salute e benessere. Ad oggi, sono stati portati a termine 71 impianti, che raggiungono 25.000 bambini delle scuole locali. Nel giugno del 2005, lo stabilimento di Nestlé India nel Punjab ha ricevuto dal governo locale il Premio per l’Eccellenza Ambientale, come riconoscimento per il suo impegno, tra le varie attività, nella costruzione di tali impianti. Sukhminder Singh, un coltivatore di Bhoondri, nello stato del Punjab, afferma: “Adesso i nostri bambini possono tornare a casa e spiegare a noi come utilizzare l’acqua nel migliore dei modi, come per esempio usare un bicchiere d’acqua, invece di lasciare scorrere l’acqua dal rubinetto quando ci si lava i denti: questo porterà a una gestione migliore dell’acqua nella comunità del villaggio”. L’Iniziativa Globale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per le Risorse Idriche e le Misure Igienico-Sanitarie Nel 2002 Nestlé ha avuto l’onore di diventare membro fondatore della nuova Africa Health Initiative della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale. Nell’arco di quattro anni, Nestlé ha destinato 3,4 milioni di franchi svizzeri per vari programmi per la prevenzione della diffusione del virus HIV/AIDS in Africa. Nel 2006 in questo progetto di collaborazione è stato aggiunto il nuovo tema delle risorse idriche e delle misure igienico-sanitarie. In qualità di prima organizzazione del settore privato ad essere invitata dalla Federazione, insieme all’Unione Europea, a sostenere l’iniziativa globale della Croce Rossa per le Risorse Idriche e le Misure Igienico-Sanitarie, Nestlé sta dedicando la parte più consistente del suo sostegno nell’arco di tre anni ad attività che vogliono far fronte agli enormi problemi che minacciano la vita delle popolazioni africane e che derivano della mancanza cronica di risorse idriche e misure igienico-sanitarie. In breve In India sono stati portati a termine 71 impianti per l’acqua potabile, utilizzati da circa 25.000 bambini delle scuole locali Il primo passo, in stretta collaborazione con la Croce Rossa del Mozambico e con la Federazione Internazionale, è stato per Nestlé quello di avviare una nuova iniziativa per l’assistenza alle comunità più vulnerabili nella parte settentrionale del Mozambico per il miglioramento dell’accesso ad acque sicure e a misure igienico-sanitarie. Il programma assisterà le comunità che vivono nelle zone rurali più remote per fornire acqua sicura e migliorare le condizioni igienicosanitarie, offrire l’addestramento necessario per il funzionamento e la manutenzione degli impianti, e incoraggiare dei cambiamenti nei comportamenti igienici. L’impatto di questa iniziativa ridurrà anche i tempi necessari per il trasporto di acqua sicura su lunghe distanze, lasciando così maggior tempo da dedicare all’agricoltura e ad altre attività produttive, permettendo ai bambini, e in particolare alle bambine, di prolungare la loro formazione scolastica, e riducendo l’impatto della carenza di risorse idriche e di misure igienico-sanitarie tra le persone colpite dell’epidemia del virus HIV/AIDS. “Questo nuovo progetto di collaborazione tra Nestlé e la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa Internazionale rappresenta un’altra pietra miliare nelle relazioni di lunga data esistenti tra le due organizzazioni”, ha dichiarato Peter Brabeck-Letmathe, presidente e CEO di Nestlé. “Sono felice che la più grande azienda produttrice di acque in bottiglia al mondo stia contribuendo attraverso conoscenze e risorse che porteranno dei benefici alle popolazioni africane per mezzo dei programmi della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa”. La storia in versione integrale è disponibile online all’indirizzo www.nestle.com/water/27 EcoLink e LEAP In cima alla pagina: Sono più di 5000 le donne pakistane che apprendono nuove tecniche per l’allevamento del bestiame (dei capi di allevamento). Il programma comprende anche elementi di gestione delle risorse idriche. In alto: In altre parti del Pakistan, Nestlé offre il suo aiuto per l’accesso alle acque dolci in favore delle famiglie per mezzo di pozzi, come questo costruito a Yazman Nelle aree rurali del Sudafrica, una parte cospicua della popolazione non ha accesso agli acquedotti. Il pesante compito quotidiano di raggiungere lontane fonti d’acqua e trasportare l’acqua per lunghi tratti grava sulle spalle delle donne che vivono nelle aree rurali. EcoLink e LEAP, finanziati congiuntamente da Nestlé e da diverse organizzazioni sudafricane raccolte intorno alle comunità locali, sono due progetti che hanno conseguito grandi progressi nel trovare soluzioni semplici ma efficaci a questo problema. EcoLink (un’organizzazione non governativa che ha la sua base nella regione di Mpumalanga Lowveld e che Nestlé ha contribuito a istituire nel 1985) e il progetto LEAP si occupano di cercare dei modi per raccogliere le limitate risorse idriche e migliorare la gestione dell’acqua e degli scarti di lavorazione per contribuire a superare i problemi legati alle patologie trasmesse attraverso l’acqua. Sono state individuate diverse soluzioni relativamente semplici e a basso costo per coinvolgere la comunità, insegnare alcune competenze di base, creare posti di lavoro e fornire grandi miglioramenti per l’approvvigionamento idrico. Tra queste soluzioni c’è l’installazione di cisterne per la raccolta delle acque piovane e la salvaguardia delle sorgenti naturali sotterranee. Il progetto è accompagnato dal programma Earthcare, che si occupa di insegnare agli abitanti dei villaggi le tecniche di coltivazione degli ortaggi, ricorrendo al metodo della coltivazione in trincea. Sono oltre 150.000 gli abitanti dei villaggi a cui è stato insegnato questo metodo di coltivazione per autoconsumo con un approvvigionamento affidabile di acqua sicura e che hanno beneficiato enormemente dell’operato di EcoLink attraverso la creazione di nuove opportunità di guadagno. Ulteriori informazioni su questa iniziativa sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/28 Nuove opportunità per le donne in Pakistan Nel settembre del 2006 lo United Nations Development Programme (UNDP, Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), in collaborazione con Nestlé Pakistan ed Engro Foods, ha sottoscritto un programma comune per l’emancipazione di 5000 donne del posto attraverso una campagna informativa sullo sviluppo delle tecniche di allevamento, sulla formazione e il credito nelle province rurali del Pakistan. Questo programma va a integrare alcuni programmi già in corso avviati da Nestlé nelle comunità rurali all’interno dei suoi centri di produzione del latte con lo scopo di contribuire alla costruzione di pozzi artesiani e pompe manuali per garantire l’accesso all’acqua. Il nuovo progetto comprende un programma di formazione per portare le donne a conoscenza dei miglioramenti nelle pratiche di gestione delle acque nelle aziende che producono latte, oltre ad argomenti legati alle risorse idriche, la salute e l’igiene. Ulteriori informazioni online su Nestlé in Pakistan e l’accesso alle risorse idriche per le popolazioni rurali all’indirizzo www.nestle.com/water/29 27 La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità Coinvolgimento degli stakeholder ● Promozione di migliori tecnologie, tecniche e strategie sull’utilizzo dell’acqua; ● Partecipazione a strategie multistakeholder di gestione delle risorse idriche all’interno di bacini idrografici o regioni specifiche; ● Partecipazione a un dialogo più ampio (nazionale e internazionale) sulle politiche idriche e sulla gestione dell’acqua. Ulteriori informazioni su questa iniziativa sono disponibili online: “Nestlé engages with the WEF Water Initiative directly through Peter Brabeck-Letmathe”, all’indirizzo www.nestle.com/water/30 Nestlé ha promosso attivamente il dialogo sul tema del miglioramento dell’accesso all’acqua potabile e sui pericoli rappresentati dalla carenza idrica per il futuro. Qui di seguito sono riportate alcune delle principali iniziative intraprese. Il WEF Open Forum: il dibattito sui diritti umani e sull’economia idrica Nel gennaio del 2006, su proposta di Nestlé, il World Economic Forum (WEF) ha ospitato un Open Forum a Davos, in Svizzera, per discutere un tema di primaria importanza nell’agenda globale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: “Risorse idriche: proprietà o diritto dell’uomo?” Nel corso di una discussione vivace e sfaccettata, che riflette l’enorme complessità dei problemi in campo, Peter Brabeck-Letmathe ha confrontato le idee dell’azienda con quelle di esperti in problemi idrici provenienti dal settore pubblico, da quello privato e da diverse ONG. I partecipanti hanno discusso di problemi che vanno dalla comprensione delle cause della carenza idrica e della mancanza di accesso all’acqua per milioni di persone, agli aspetti economici relativi alle risorse idriche, come la determinazione dei prezzi e il ruolo dell’agricoltura. Peter BrabeckLetmathe ha riconosciuto le responsabilità e l’impegno di Nestlé per migliorare costantemente la sua efficienza idrica, ha dichiarato che la sfida globale a tali risorse richiede che siano stabilite delle priorità per affrontare la mancanza di efficienza del consumo idrico in agricoltura e ha infine posto la seguente domanda: “Coloro a cui viene riconosciuto il diritto all’acqua sono all’altezza delle responsabilità legate a tale risorsa?” 28 Progetto per il coinvolgimento degli stakeholder nel 2006 Un pozzo creato da Nestlé a Kaleke, in India, nei pressi dello stabilimento dell’azienda a Moga, fornisce acqua sicura e pulita ai bambini delle scuole locali e alle loro famiglie Nancy Birdsall, Presidente del Center for Global Development degli Stati Uniti, ha sottolineato l’importanza dei ruoli degli Stati e dei processi di amministrazione dell’acqua nel creare politiche per la corretta gestione delle risorse idriche. Se non si stabiliscono i giusti incentivi economici, non ci si può aspettare che le imprese private facciano gli investimenti necessari per il miglioramento delle reti. Nancy Birdsall ha affermato che “l’acqua deve necessariamente avere un prezzo. Senza prezzi, i ricchi ne disporranno gratuitamente e i poveri la pagheranno cara”. L’iniziativa sulle risorse idriche del World Economic Forum L’iniziativa sulle risorse idriche del World Economic Forum contribuisce a coinvolgere gli stakeholder del settore privato, di quello pubblico e delle ONG, per concorrere agli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio riguardanti le risorse idriche e lo fa coinvolgendo i suoi membri nelle seguenti attività: Non è possibile comprendere un tema tanto complesso come quello dell’acqua considerando un solo punto di vista. Nestlé ha incaricato AccountAbility di individuare, chiarire e sintetizzare le opinioni dei principali stakeholder circa i problemi legati all’acqua. Sono stati intervistati diversi esperti sul tema provenienti da un gruppo eterogeneo di organizzazioni appartenenti ai settori civile, pubblico e privato di diversi Paesi, per comprendere le loro opinioni sui seguenti temi: ● Opinioni generali, e in particolare su Nestlé, sulla attuale gestione delle risorse idriche. ● Che cosa deve essere fatto e il ruolo di Nestlé in relazione alla gestione dell’acqua. ● Significato del Water Report di Nestlé. Gli scambi di idee con gli stakeholder hanno portato a tre principali conclusioni sulle aspettative associate alle attività di Nestlé in merito ai problemi legati alle risorse idriche, e cioè: ● È necessario prendere in considerazione tutti gli aspetti del problema. Le preoccupazioni degli stakeholder vanno al di là degli impatti diretti delle attività produttive. La maggior parte degli stakeholder consultati ritiene che Nestlé rispetti elevati standard di efficienza e responsabilità nei propri stabilimenti. Quindi, anche se nel Report viene trattata solo la questione della produzione, c’è anche una certa attenzione a monte e a valle della catena di valore. ● Essere un leader visibile. Nestlé deve assumere un ruolo di leadership stimolando una gestione sostenibile dell’acqua al di là della sfera delle sue attività produttive e attraverso la facilitazione di innovazioni per affrontare le sfide più impegnative. “Leadership” significa che Nestlé deve puntare a risultati positivi in campo ambientale, sociale e economico. ● Gli stakeholder vogliono impegnarsi. La maggior parte degli stakeholder è decisamente disponibile a impegnarsi con Nestlé, considera questo Report come un primo passo verso un impegno crescente e vede tali sforzi come una base per degli approfondimenti congiunti, seguiti da azioni, per soluzioni più complete. L’impegno nel corso del quarto World Water Forum in Messico, marzo 2006 Città del Messico è stata la sede del quarto World Water Forum (WWF), a cui hanno preso parte oltre 10.000 partecipanti, organizzato dal World Water Council in collaborazione con il Governo messicano. Il WWF ha fornito l’occasione a Nestlé di impegnarsi con un gran numero di stakeholder sui problemi legati alle risorse idriche, tramite uno spazio di discussione aperto a tutti e attraverso la partecipazione a presentazioni, tavoli di confronto e dibattiti informali. Per Nestlé In alto: Produttori di latte, funzionari di autorità governative locali e ONG incontrano gli agronomi Nestlé nei pressi di Harrismith, in Sudafrica, per discutere di gestione delle risorse idriche e di altri temi. Il workshop rientra nel programma per l’agricoltura di Nestlé denominato South Africa’s Black Economic Empowerment, che fornisce una fonte di reddito a oltre 140 produttori di latte, oltre ad assistenza per le infrastrutture e accesso ai mercati locali. A destra: Nestlé ha messo in rilievo la sfida globale delle risorse idriche, favorendo un dialogo con gli stakeholder nel corso del quarto World Water Forum, svoltosi in Messico Le multinazionali hanno molto da lavorare per informare maggiormente le persone su quello che fanno, per mostrare che ci sono delle competenze e delle esperienze che possono essere di un certo interesse per gli altri si trattato di una gradita occasione per concentrarsi sull’importanza delle risorse idriche come sfida globale e per riconsiderare i punti di forza e i punti di debolezza dell’azienda nelle tematiche legate alle acque. Carlo Donati, vicepresidente esecutivo di Nestlé e presidente e CEO di Nestlé Waters, ha così riassunto alcune importanti lezioni tratte dall’evento: “La maggior parte delle persone ha un’opinione personale, positiva o negativa, sul ruolo delle grandi imprese private nel problema dell’acqua. Tuttavia, ritengo che molte persone non siano a conoscenza degli aspetti meno visibili per cui l’acqua è importante per una multinazionale, del fatto che si tratti di una questione importante per tutte le aziende, non solo per quelle produttrici di acque in bottiglia o che si occupano della distribuzione delle acque. Inoltre, molti interlocutori non riconoscono al mondo degli affari una voce credibile sull’argomento. Le multinazionali hanno molto da lavorare per informare maggiormente le persone su quello che fanno, per mostrare che ci sono delle competenze e delle esperienze che possono essere di un certo interesse per gli altri. Nel campo della gestione delle risorse idriche tutti devono giocare il proprio ruolo”. Ulteriori informazioni su questo argomento sono disponibili online all’indirizzo www.nestle.com/water/31 Carlo Donati, Vicepresidente esecutivo di Nestlé e Presidente e CEO di Nestlé Waters 29 Sviluppi futuri nella gestione dell’acqua Nestlé offre la propria esperienza nell’ambito dell’ampio dibattito sulla gestione delle risorse idriche L’aumento di interesse per le condizioni idriche locali Un miglioramento costante nella gestione dell’acqua Le attività produttive a livello globale di Nestlé continueranno a perseguire un miglioramento dei livelli di consumo dell’acqua, riducendo l’utilizzo idrico e riducendo ulteriormente l’impatto delle nostre attività su questa preziosa risorsa. Anche se sono stati compiuti dei progressi importanti, non siamo soddisfatti della situazione attuale. La maggior parte degli stabilimenti Nestlé si trova in regioni non soggette a stress idrico. Tuttavia, 49 dei 481 stabilimenti Nestlé si trovano in 13 Paesi tra i 45 a maggiore stress idrico a livello mondiale, come rilevato dal Water Poverty Index, l’Indice di Povertà Idrica del World Water Council.* Per questo si è proceduto a una valutazione delle rispettive prestazioni degli stabilimenti situati in queste aree ed è emerso che è possibile raggiungere un’efficienza ancora più elevata nell’utilizzo idrico. Questi stabilimenti ricevono un’attenzione particolare, con l’obiettivo di assistere i dirigenti locali affinché comprendano in modo più approfondito le sfide, per sollecitare una verifica dello stress idrico locale che conduca alla creazione di nuovi progetti per il risparmio idrico e assicurare che i dirigenti locali siano informati e coinvolti nelle attività territoriali collegate a tali risorse. Sedi degli stabilimenti Nestlé nei paesi a maggiore stress idrico* Tunisia Marocco Arabia Saudita Cina Vietnam India Senegal Guinea Costa d’Avorio Ghana Nigeria Kenya Sudafrica * Collocati nel 30° percentile inferiore del Water Poverty Index Pagina a fianco: nelle serre del Centro R&S Nestlé a Tours (Francia), i ricercatori stanno sviluppando piante di caffè e di cacao per eventuali test che ne verifichino la potenziale resistenza alla siccità. A destra: David Bonilla, Responsabile delle Risorse Idriche Nazionali e dell’Ambiente, è il dirigente che si occupa degli affari legali nello stabilimento di Herrera del Duque, in Spagna così una serie di parametri locali per comprendere e monitorare meglio i rischi specifici che potenziali problemi idrici potrebbero determinare sulle proprie attività produttive e sulle comunità locali. L’indice consentirà la valutazione di una gamma più ampia di indicatori, utile al momento di prendere delle decisioni sulle priorità e le strategie future. Sviluppo di un indice interno di stress idrico Per migliorare ulteriormente la capacità di gestione delle risorse idriche tra i dirigenti locali, Nestlé Waters sta sviluppando un proprio indice di stress idrico che combini il Water Poverty Index a livello nazionale con un indice locale nelle zone in cui si trovano gli stabilimenti Nestlé Waters. L’azienda verificherà * Il Water Poverty Index (WPI), sviluppato dal Centre For Ecology and Hydrology (CEH) di Wallingford (Gran Bretagna), e il World Water Council (WWC) classificano 147 paesi in base alle loro caratteristiche e prestazioni in cinque aree di potenziale stress idrico: risorse, accesso, capacità, utilizzo e ambiente. Ognuna di queste componenti dell’indice è composta a sua volta da diversi sottoindici, il che fornisce un tale dettaglio da consentirci di individuare le cause locali e le aree di intervento sullo stress idrico. 31 Sviluppi futuri nella gestione dell’acqua Il graduale aumento degli impegni in agricoltura Nestlé sta lavorando a fianco degli agricoltori che fanno parte della sua supply chain per il miglioramento della gestione delle risorse idriche. Da una valutazione delle attuali competenze di Nestlé in materia di risorse idriche sono state individuate diverse aree in cui ulteriori impegni potrebbero contribuire al miglioramento della gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità collegate. Il programma di formazione e valutazione Nestlé ● Rafforzamento delle capacità Sarà avviato un programma per creare consapevolezza tra gli agronomi Nestlé sul tema “utilizzo idrico sostenibile in agricoltura”. Una parte dei dirigenti provenienti dalla sede Nestlé e dai vari mercati seguirà dei corsi di formazione sulla gestione delle risorse idriche intorno alla supply chain aziendale. Questo gruppo di “esperti in risorse idriche per l’agricoltura” formerà a propria volta altri agronomi Nestlé e sosterrà le iniziative collegate alle risorse idriche all’interno dei rispettivi mercati. Saranno stabiliti dei contatti con i relativi istituti di ricerca, con le ONG e con vari consulenti al fine di sfruttare le loro competenze per la formazione del personale Nestlé, per la creazione di consapevolezza tra gli stakeholder e per offrire consigli nei vari mercati su problemi e progetti specifici. ● Studi sul campo Uno dei primi passi degli agronomi Nestlé sarà quello di valutare lo stato dell’utilizzo idrico all’interno della supply chain aziendale da diverse prospettive, tra le quali i livelli locali di “povertà”, il consumo idrico, i sistemi di irrigazione, la produzione di acque reflue, i metodi postraccolto, la gestione delle sorgenti e altro ancora. Questa valutazione consentirà un migliore monitoraggio 32 Agronomi Nestlé a Talwandi Rai (India) addestrano gli agricoltori a gestire le risorse idriche nei loro allevamenti, che forniscono latte fresco allo stabilimento Nestlé di Moga degli impatti delle attività aziendali e l’individuazione dei settori prioritari per la creazione di progetti e per la ripartizione delle risorse. Creazione di un repertorio di pratiche avanzate sulle risorse idriche I diversi settori di Nestlé che acquistano le materie prime agricole dai produttori locali si sono impegnati in varie iniziative per il miglioramento della gestione delle risorse idriche. Queste iniziative hanno una grande importanza e si sono dimostrate vincenti. Tuttavia, fino ad oggi si è avuto uno scambio troppo limitato di informazioni tra i vari mercati. Per riunire le conoscenze già disponibili in alcuni mercati e per renderle disponibili a tutte le componenti dell’azienda, il dipartimento agricoltura Nestlé seguirà a passi graduali il seguente approccio: ● Raccogliere informazioni sulle iniziative in corso, di Nestlé e di altre aziende, sulle loro esperienze e sulle pratiche più avanzate e gli indicatori elaborati. ● Riassumere e riordinare le informazioni in un repertorio di pratiche avanzate sulle risorse idriche che sia accessibile a tutto il personale Nestlé interessato. ● Diffondere il know-how attraverso esempi ricavati da casi reali, corsi di formazione e workshop. ● Inserire il più possibile pratiche avanzate nei Manuali di Garanzia di Qualità Agricola Nestlé utilizzati nei diversi mercati. ● Sostenere un’iniziativa sulle risorse idriche e l’agricoltura all’interno della piattaforma della Sustainable Agriculture Initiative (SAI) per migliorare l’efficienza idrica su scala molto più ampia e creare parità di condizioni di concorrenza per tutte le aziende. Le pratiche e gli indicatori sulla gestione dell’acqua vengono costantemente aggiornati in base alle esperienze dei diversi mercati. In breve Dopo l’uragano Katrina, lo tsunami e il terremoto in Pakistan, Nestlé Waters ha fornito quasi due milioni di litri di acqua in bottiglia fresca e sicura alle popolazioni che si trovavano in gravi difficoltà Dalla scienza al campo: una nuova attenzione rivolta a qualità, rendimento ed efficienza idrica Come molte altre coltivazioni tropicali, quelle del caffè e del cacao sono considerate “coltivazioni orfane” da un punto di vista di ricerca e sviluppo. Dal momento che i ricavi si ottengono in base al prodotto e non a quello che viene piantato e, poiché si tratta di specie perenni, attualmente gli investimenti per l’innovazione delle piantagioni sono molto scarsi. Le piante del caffè e del cacao venivano tradizionalmente selezionate da pochi enti pubblici per ottimizzarne i rendimenti, ma non le caratteristiche relative all’utilizzo idrico. Molte varietà risentono di periodi anche brevi di siccità e ciò minaccia non solo l’approvvigionamento di materie prime in generale, ma anche la sopravvivenza di migliaia di coltivatori. Nel peggiore dei casi, le piante più deboli potrebbero non sopravvivere a periodi prolungati di siccità (o produrre raccolti molto scarsi per uno o due anni prima di ristabilirsi) e molti coltivatori non potrebbero permettersi gli investimenti in termini di tempo e denaro necessari per sostituire le piante (o per sopravvivere senza raccolti in attesa del recupero). Uno dei primi passi degli agronomi Nestlé sarà quello di valutare lo stato dell’utilizzo idrico all’interno della supply chain aziendale Nei laboratori e nelle serre del settore R&S di Tours, gli esperti botanici stanno sviluppando nuove varietà di piante e nuovi strumenti di propagazione per piante ad alto rendimento e alta qualità che possano inoltre essere rese meno vulnerabili, in modo da garantire una migliore sopravvivenza e recupero in condizioni di siccità Il settore R&S di Nestlé si avvale di una serie di competenze uniche per determinare un nuovo slancio nell’innovazione delle materie prime del caffè e del cacao. Le sue competenze avanzate in biologia molecolare e vegetale, oltre che in tecniche di propagazione, gli consentono di ridurre rapidamente l’intervallo di tempo “dalla scienza al campo”, come già accaduto in altre aree di interesse aziendale. Sono due le nuove iniziative del settore R&S di Nestlé che mirano a superare la mancanza di innovazione nella coltivazione di caffè e cacao: ● L’impiego delle colture convenzionali per individuare le piante di caffè che necessitano di una quantità inferiore d’acqua per ottenere prodotti ad alto rendimento e di alta qualità. ● Un ulteriore sviluppo e condivisione delle capacità di propagazione per aiutare gli agricoltori a coltivare piante di cacao che meglio si adattino ad ambienti poveri d’acqua rispetto alle piante tradizionali ottenute tramite radicamento delle talee o innesto. Ulteriori informazioni su queste iniziative sono disponibili online: “Cocoa propagation project” all’indirizzo www.nestle.com/water/32; “Coffee project” all’indirizzo www.nestle.com/water/33 Hans Jöhr, Responsabile Aziendale per l’Agricoltura di Nestlé 33 Sviluppi futuri nella gestione dell’acqua Il programma di tutela di sorgenti, pozzi e falde freatiche Le sorgenti e i pozzi freatici rappresentano una risorsa idrica preziosa per l’utilizzo da parte dell’uomo, degli animali e delle coltivazioni. Molte tenute agricole e comunità rurali dispongono di sorgenti proprie, ma in molti Paesi queste sorgenti non sono adeguatamente protette da possibili contaminazioni. Negli ambienti agricoli le fonti di contaminazione possono essere rappresentate dagli animali d’allevamento, da quelli selvatici, dalle coltivazioni, dalle attività forestali, dai sistemi settici e dalle attività dell’uomo (come, ad esempio, l’installazione di serbatoi per combustibili, fertilizzanti o pesticidi) situate vicino agli sbocchi delle sorgenti, chiamati “occhio”. Alcune sorgenti sono soggette al rischio di esaurimento se i loro bacini imbriferi non sono adeguatamente protetti. La Sustainable Agriculture Initiative di Nestlé aggiungerà un nuovo modulo relativo alla salvaguardia delle fonti di approvvigionamento idrico, delle falde freatiche e dei pozzi, a livello delle singole aziende agricole e delle comunità. Questa iniziativa per la tutela delle sorgenti fornirà diverse strutture protettive che sono facilmente realizzabili una volta individuate le sorgenti, come ad esempio vasche per le acque sorgive, strutture per la protezione delle sorgenti di filtrazione, pozzi orizzontali o recinzioni. Ma le misure tecniche per la tutela delle sorgenti non bastano da sole ad assicurare una protezione efficace di queste importanti risorse idriche. La tutela delle sorgenti sarà, quindi, accompagnata da programmi educativi rivolti ai coltivatori, agli alunni delle scuole e agli abitanti dei villaggi, su come prevenire la contaminazione, proteggere i bacini imbriferi e sviluppare programmi di imboschimento, al fine di evitare l’esaurimento delle sorgenti. 34 La prevenzione degli incendi contribuisce a preservare la portata idrica delle sorgenti evitando l’erosione del suolo. Dal 1998 il Sustainable Maintenance Plan (Piano per la Manutenzione Sostenibile) di Nestlé attuato nei dintorni della sorgente di Santa Maria ha incrementato la copertura forestale con una sopravvivenza del 75% di quattro nuove specie di pini, ha ripristinato 60 ettari di foresta naturale e addestrato le squadre dei vigili del fuoco locali Stimolare il dibattito sulla gestione dell’acqua Come già osservato alle pagine 28-29, Nestlé ha promosso in vari modi un dialogo con gli stakeholder sui problemi idrici. Per il 2007, Nestlé intende organizzare e patrocinare una serie di forum pubblici per discutere di soluzioni al problema dell’acqua potabile, in particolar modo nell’ambito dell’amministrazione dell’acqua, che è considerato un fattore critico per la soluzione dei problemi idrici. Nestlé, la gestione dell’acqua e l’agricoltura Di Hans Jöhr, Responsabile Aziendale per l’Agricoltura di Nestlé La cooperazione di Nestlé con i produttori si basa su un’esperienza di lunga data nell’approvvigionamento di materie prime agricole. Nei casi in cui ce ne sia bisogno, l’azienda assiste i coltivatori nella produzione di tali materie prime tramite pratiche sostenibili che comprendono, tra l’altro, metodi di produzione sicuri per l’ambiente volti alla gestione responsabile e alla tutela delle risorse idriche. Attualmente Nestlé presta assistenza a circa 400.000 coltivatori, affinché possano migliorare le proprie entrate. Dal momento che Nestlé utilizza grosse quantità di materie prime agricole, e che l’agricoltura è uno dei settori che fanno maggiore uso di risorse idriche, nel 2006 l’azienda ha deciso di rivalutare i propri programmi di collaborazione In alto a destra: I servizi sul campo rivolti all’agricoltura nella maggior parte dei paesi in cui Nestlé acquista le sue materie prime – soprattutto latte, caffè e cacao – sviluppano tra i produttori locali la consapevolezza sull’utilizzo dell’acqua e sulla loro tutela L’orientamento principale dei prossimi programmi di approvvigionamento di Nestlé si concentrerà su aree nelle quali abbiamo dei rapporti stretti con i produttori e con i primi trasformatori, oltre che nelle regioni dove c’è carenza idrica con i produttori, per rispondere meglio al crescente fabbisogno idrico e gestirne la carenza. Come base per i futuri programmi di approvvigionamento e per nuovi approfondimenti su tali risorse, si sta ricorrendo alle attuali attività rivolte all’agricoltura e alle risorse idriche come parte integrante delle nostre iniziative per un’agricoltura sostenibile. L’orientamento principale dei prossimi programmi di approvvigionamento di Nestlé si concentrerà su aree nelle quali abbiamo dei rapporti stretti con i produttori e con i primi trasformatori, oltre che nelle regioni dove c’è carenza idrica. L’azienda contribuirà a migliorare i consumi e la tutela dell’acqua per mezzo delle sue strutture dedicate alla ricerca e allo sviluppo e con i suoi servizi sul campo per l’agricoltura. Migliori conoscenze contribuiranno a definire programmi per la formazione di agronomi sul campo, per meglio diffondere le buone prassi sull’utilizzo idrico, per fare un uso migliore delle risorse disponibili e per proteggerle in modo adeguato a beneficio dei coltivatori e delle comunità rurali. È anche vero, però, che i programmi sulle risorse idriche necessitano di sforzi globali e le singole aziende non possono che determinare un impatto limitato. Tuttavia, Nestlé, attraverso i suoi servizi sul campo, può fare la sua parte nei programmi avviati dalle organizzazioni governative e intergovernative per la ricerca di soluzioni attraverso progetti di collaborazione tra pubblico e privato nelle aree rurali. Hans Jöhr, Responsabile Aziendale per l’Agricoltura di Nestlé 35 Sintesi Pagina a fianco: L’immagazzinamento delle acque in vasche consente allo stabilimento di Chachoengsao in Thailandia di funzionare per diversi mesi senza dover ricorrere a fonti d’acqua esterne 36 Come si è visto in questo rapporto, la disponibilità di risorse idriche per l’ambiente e per l’uso umano è minacciata dalla crescita demografica, dal dissesto del ciclo idrologico naturale, dall’inquinamento provocato dalle attività dell’uomo e infine dall’aumento della domanda di alimenti e stili di vita che comportano un utilizzo intensivo di tali risorse. Le situazioni di stress idrico e carenza d’acqua costituiscono un problema in un numero sempre più grande di bacini in varie parti del mondo, dove le attuali politiche, l’amministrazione dell’acqua e i comportamenti individuali sono inadeguati a salvaguardare questa risorsa e garantirne una fornitura di base per l’utilizzo da parte dell’uomo. Gli esperti e gli stakeholder hanno aiutato Nestlé a comprendere il problema e hanno contribuito alla realizzazione di questo Report, spiegando i fattori all’origine dell’attuale situazione e indicando soluzioni per migliorare la gestione dell’acqua. I loro suggerimenti e il coinvolgimento del personale Nestlé hanno aiutato l’azienda a migliorare ulteriormente la sua comprensione dei potenziali ruoli e impegni da assumere sul problema idrico, e nello specifico Nestlé si impegnerà per: ● Far leva su aree di controllo diretto per la gestione dei suoi processi produttivi. Nestlé continuerà a migliorare l’efficienza della sua gestione delle risorse idriche, proseguendo sulla strada dei progressi ottenuti e farà di tutto per raggiungere degli standard più elevati possibili nell’estrazione, nell’utilizzo e nello smaltimento delle acque. ● Incoraggiare gli agricoltori a promuovere una buona gestione dell’acqua in agricoltura. Al di là delle sue attività aziendali principali, Nestlé estenderà i suoi impegni per la condivisione di pratiche per una corretta gestione delle risorse idriche in agricoltura, soprattutto all’interno della supply chain aziendale, dove ciò può avere un impatto più significativo. In alcuni casi questi investimenti contribuiranno anche a fornire acqua potabile alle comunità rurali. ● Offrire la propria esperienza nell’ambito dell’ampio dibattito sulla gestione delle risorse idriche. Nestlé si impegnerà con una vasta gamma di stakeholder a migliorare lo stato della gestione delle risorse idriche in tutto il mondo. L’attenzione sarà puntata principalmente su progetti per il miglioramento della gestione dell’acqua a livello locale, collaborando con altre organizzazioni per stabilire migliori standard per la gestione delle risorse idriche, portando avanti gli impegni in corso per l’educazione alla conservazione dell’acqua e partecipando al dibattito sugli impatti delle politiche agricole anche sulle risorse idriche. Sebbene siano già stati fatti molti progressi, noi cercheremo sempre di migliorare ulteriormente, sia per quanto concerne le nostre attività produttive, sia contribuendo a rendere possibili degli sviluppi nella gestione dell’acqua e negli approcci alle tematiche legate all’acqua in senso più ampio. Gli impegni di Nestlé sulle risorse idriche, presentati nel corso del World Water Forum svoltosi in Messico nel marzo del 2006, riassumono l’impegno generale dell’azienda verso i problemi idrici: ssicurare che le nostre attività rispettino le risorse idriche locali. ollaborare per la continua riduzione delle quantità di acqua utilizzata per chilo di alimenti e di bevande prodotti. ualificare l’acqua scaricata nell’ambiente. nire Nestlé ed i fornitori di prodotti agricoli nella promozione della conservazione dell’acqua tra gli agricoltori. prirci agli altri per collaborare alla conservazione e all’accesso alle risorse idriche, concentrandoci in particolar modo sulle donne e sui bambini.