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Sommario
L’impegno di Nestlé per la gestione delle risorse idriche
2
La voce di un esperto sulla sfida globale della gestione delle risorse idriche
4
La gestione dell’acqua
nei processi produttivi
6
La gestione dell’acqua
per i consumatori
14
La gestione dell’acqua
in agricoltura
e nelle comunità
22
Sviluppi futuri
nella gestione
dell’acqua
30
Sintesi
Migliorare l’efficienza idrica
7
Nestlé, la gestione dell’acqua e i processi produttivi
9
Il trattamento delle acque reflue
11
L’approvvigionamento delle acque per imbottigliamento
12
Offerta di una bevanda sana
15
La voce di un esperto sulle bevande e sulla salute dell’uomo
17
Fornire le prove scientifiche
18
Preparare le generazioni future
alle questioni legate alle risorse idriche
20
La nostra risposta alle emergenze umanitarie
21
Influire su una migliore gestione
delle risorse idriche in agricoltura
23
La voce di un esperto su agricoltura e risorse idriche
25
Migliorare l’accesso all’acqua potabile nelle aree rurali
26
Coinvolgimento degli stakeholder
28
L’aumento di interesse per le condizioni idriche locali
31
Il graduale aumento degli impegni in agricoltura
32
Nestlé, la gestione dell’acqua e l’agricoltura
35
36
1
L’impegno
di Nestlé per la
gestione delle
risorse idriche
Quella che segue è un’intervista
condotta dal Prof. Ismail
Serageldin*, Presidente
fondatore della Global Water
Partnership, Primo Governatore
del World Water Council
e Presidente della World
Commission for Water in the
21st Century, a Peter BrabeckLetmathe, Presidente e CEO
di Nestlé
2
I. Serageldin: Come mai Nestlé si preoccupa
dei problemi legati alle risorse idriche?
P. Brabeck-Letmathe: L’acqua è una risorsa
essenziale per tutte le forme di vita.
Con l’aumento della popolazione mondiale
anche il consumo è aumentato; ciò determina
conseguenze sulle condizioni climatiche
e sulla disponibilità idrica e in alcune aree
questo problema si fa sentire in modo
drammatico. L’ingegno umano può mitigare
tale situazione, ma una cattiva gestione delle
risorse idriche non può che aggravarla.
Nestlé sta investendo in questo ambito
in quanto la disponibilità idrica, da un punto
di vista sia quantitativo che qualitativo,
influisce sulle attività aziendali in diversi modi.
Prima di tutto, i nostri fornitori di materie
prime agricole dipendono dall’acqua e poi noi,
come industria, abbiamo bisogno di acqua
per le nostre attività produttive. È quindi per
noi vitale limitarne il consumo e lo spreco.
Inoltre vendiamo e forniamo acqua
minerale pura in bottiglia a milioni di
consumatori e questo significa sia garantire
l’accesso ad acqua potabile sicura nei periodi
in cui si verificano delle calamità, sia investire
a favore di comunità selezionate.
Infine i nostri consumatori hanno bisogno
di acqua pulita e garantita anche per la
preparazione di molti dei nostri prodotti.
Se Nestlé vuole soddisfare le crescenti
necessità dei suoi consumatori, deve
impegnarsi a fare la sua parte per la tutela
delle risorse naturali. Alcuni dei nostri
stabilimenti si trovano in regioni dove c’è
scarsità d’acqua e in altre zone i consumatori
preferiscono l’acqua in bottiglia proprio
perché le fonti d’acqua pubbliche sono
inadeguate o a rischio. È vero che, ad oggi,
tale realtà coinvolge una piccola parte delle
nostre attività, ma sono tutte situazioni che
devono essere limitate, se non addirittura
invertite.
IS: Che cosa può fare Nestlé per contribuire
al miglioramento dello stato attuale della
gestione delle risorse idriche?
PB-L: Nestlé non può risolvere tutti i problemi
legati alle risorse idriche ma può essere
d’aiuto nel gestirle correttamente, in maniera
sia diretta che indiretta. Sin dal 1929, Nestlé
ha iniziato a investire (indipendentemente
dalle infrastrutture pubbliche dell’epoca)
in impianti propri per il trattamento delle
acque reflue a livello dei singoli stabilimenti.
Il nostro obiettivo rimane quello di migliorare
costantemente la nostra efficienza idrica e di
ridurre gli sprechi. Grazie a nuove tecnologie,
siamo in grado di migliorare i nostri livelli
di efficienza, così da ridurre, ad esempio,
le emissioni di gas serra o i rifiuti derivati
da materiali di imballaggio. I dati contenuti
in questo Report dimostrano la nostra serietà
quanto a risultati e ricerca su come migliorare
ulteriormente la gestione delle risorse idriche.
Abbiamo dimostrato un miglioramento
costante in questi ultimi quattro anni,
da quando cioè abbiamo pubblicato
il nostro ultimo Report, Nestlé and Water
– Sustainability, Protection, Stewardship,
che spiega la nostra politica su questo tema.
Inoltre, possiamo anche aiutare altre realtà
a migliorare la gestione del fabbisogno idrico
che condividiamo con loro. L’agricoltura,
ad esempio, utilizza la maggior parte delle
risorse di acqua dolce a livello mondiale ed
è quindi un settore in cui concentrare gli
investimenti. Nei rapporti diretti con i nostri
fornitori di prodotti agricoli, possiamo aiutarli
a comprendere come le loro tecniche agricole
abbiano un impatto sulle risorse idriche.
Inoltre, al fine di influenzare le pratiche
adottate in agricoltura su una scala più
ampia, offriamo la nostra esperienza e le best
practice provenienti da altre regioni, o altri
Paesi, in materia di gestione delle acque reflue
e degli effluenti, di irrigazione e di tecnologie
post-raccolto. Come membri fondatori
della Sustainable Agriculture Iniziative (SAI)
Platform disponiamo di numerosi canali
per diffondere le nostre conoscenze, in
collaborazione con altre istituzioni che si
occupano di produzioni diverse da quelle del
latte o del caffè. Incoraggiamo una maggiore
consapevolezza delle problematiche relative
alle risorse idriche e delle corrette modalità di
utilizzo dell’acqua, rivolgendoci in particolare
ai consumatori e ai ragazzi; partecipiamo
inoltre al dibattito, sia a livello locale che
globale, sulla amministrazione delle risorse
idriche, affinché si diffondano buone prassi
nella gestione dell’acqua. Sosteniamo
le comunità locali nel loro impegno e
partecipiamo al dibattito sull’impatto che una
determinazione di prezzi adeguati potrebbe
avere, per esempio, sull’utilizzo dell’acqua.
IS: In che modo Nestlé può essere d’aiuto
nelle aree in cui le risorse idriche sono più
scarse?
PB-L: Sebbene i dati globali indichino un
considerevole risparmio idrico a livello
mondiale, possono esserci notevoli differenze
a livello locale. Nestlé Waters traccia i livelli di
efficienza nei suoi stabilimenti e a livello delle
sorgenti per concentrare gli investimenti in
Alcuni alunni della
Escuela Primaria
Netzahualcoyotl di
Toluca, in Messico,
intrattengono Peter
Brabeck-Letmathe
recitando la parte
di molecole d’acqua
nell’Incredibile viaggio
del ciclo idrologico.
Il progetto internazionale
denominato WET,
in Messico, coinvolge
i partecipanti in attività
come La somma delle
parti, in cui, tramite
giochi di ruolo, gli
studenti vengono
aiutati a imparare
come prevenire
l’inquinamento delle
acque fluviali. Sono
stati più di 280.000
in totale gli studenti
che hanno beneficiato
delle 10.000 Guide alle
risorse idriche, con
il supporto di 9600
insegnanti che hanno
partecipato a 390
workshop
Nessuno dei nostri partner può
fare tutto da solo, ma insieme
possiamo esercitare un’influenza,
cambiare le cose, tutelare e
preservare l’acqua, risorsa vitale
per le generazioni future
Peter Brabeck-Letmathe,
Presidente e CEO di Nestlé
*Ismail Serageldin è l’attuale direttore della
Bibliotheca Alexandrina, la nuova Biblioteca
di Alessandria d’Egitto
modo mirato, affinché determinino
il migliore impatto possibile. Questo impegno
è condiviso dagli agronomi Nestlé, presenti
in diverse comunità locali, dal Pakistan alla
Cina, al Messico, per monitorare la situazione
dell’acqua e diffondere nuove tecnologie
e best practice laddove possono essere più
efficaci, cioè all’interno della supply chain
aziendale. Per raggiungere le comunità che
necessitano di acqua potabile, concentriamo
il nostro contributo sull’educazione
dei consumatori, su progetti che riguardano
l’accesso all’acqua nelle zone rurali o
l’assistenza in caso di calamità. Naturalmente
non bisogna dimenticare l’impatto a livello
globale dei sussidi all’agricoltura, in quanto
anch’essi esercitano un’influenza sulle
condizioni idriche a livello locale.
IS: Nel vostro ultimo rapporto sull’America
Latina facevate riferimento alla creazione
di Valore Condiviso. Qual è la proposta
in termini di valori condivisi dei vostri
investimenti idrici?
PB-L: Nestlé può essere d’aiuto
nell’implementazione di attività sostenibili per
la produzione di prodotti alimentari. Come?
Stiamo imparando a operare con il minor
dispendio idrico possibile e con l’emissione
della minore quantità possibile di acque
reflue. Ammesso che i prezzi dell’acqua siano
stabiliti in modo adeguato, Nestlé ne trae
vantaggio anche perché in questo modo può
ridurre i propri costi per l’acqua. Lavorando
con i produttori agricoli locali e con i nostri
fornitori diretti, stiamo migliorando il nostro
fabbisogno di materie prime di qualità
e eco-compatibili, anche in condizioni di
stress idrico che potrebbero determinare un
impatto negativo a breve termine sulla nostra
supply chain. Per Nestlé il concetto di Valore
Condiviso si manifesta con maggior forza
nell’offrire prodotti per un’alimentazione sana
e ciò costituisce per noi anche un’opportunità
di innovazione. Nestlé Waters è impegnata
nella creazione di modalità operative più
rispettose verso l’ambiente per offrire acqua
e bevande in bottiglia ai consumatori.
Ogni nostro partner coinvolto in questa
catena di valori che conduce all’offerta di
alimenti e bevande sicuri e di qualità, ha una
responsabilità specifica in base al proprio
ruolo. Nessuno dei nostri partner può fare
tutto da solo, ma insieme possiamo esercitare
un’influenza, cambiare le cose, tutelare
e preservare l’acqua, risorsa vitale per
le generazioni future.
3
La voce di un
esperto sulla
sfida globale della
gestione delle
risorse idriche
Ismail Serageldin, Direttore
della Bibliotheca Alexandrina
L’acqua dolce è una risorsa preziosa.
Solamente il 2,5% di tutta l’acqua del
mondo non è salata e, di questo 2,5%,
i due terzi sono intrappolati nelle calotte
polari e nei ghiacciai. Altri due terzi vengono
poi “sprecati” nell’acqua che evapora
direttamente o che passa attraverso le
piante. Di quello che rimane, circa il 20% si
trova in aree troppo remote perché l’uomo
possa accedervi e il 75% si ha nei momenti
e nei luoghi sbagliati, sotto forma di piogge
torrenziali e alluvioni. Di fatto arriviamo
a utilizzare meno dello 0,1% dell’acqua
presente sul pianeta.
L’agricoltura ne richiede la parte maggiore:
circa i due terzi a livello mondiale, e oltre l’80%
in molti paesi in via di sviluppo. Una piccola
parte è utilizzata dagli acquedotti cittadini,
per uso domestico e industriale. L’acqua è
anche molto utile per eliminare l’inquinamento
prodotto dall’uomo, ma in questo processo essa
stessa rimane inquinata.
La World Water Commission ha affermato
una serie di principi atti a invertire la tendenza
alla evidente cattiva gestione e allo spreco
di risorse idriche. Tra i vari principi, i cosiddetti
“Dublin Principles” riconoscono il valore
economico dell’acqua e osservano le regole
del “paga chi inquina” e del “paga chi utilizza”
e la necessità che gli organi governativi
si assumano le loro responsabilità.
Il punto è se queste buone prescrizioni
basteranno a soddisfare le crescenti necessità
di consumo indotte dalla crescita demografica
e dall’aumento del benessere economico.
Supponiamo di assistere a una crescita di
altri 3 miliardi di persone sul nostro pianeta,
per lo più nei Paesi in via di sviluppo. Si noti
che attualmente occorre in media 1 litro
d’acqua per produrre 1 caloria sotto forma
di cibo. L’essere umano medio necessita quindi
di circa 2700 litri d’acqua al giorno sotto forma
di alimenti. Occorrono dalle 2000 alle 5000
tonnellate d’acqua per produrre una tonnellata
di riso e circa 1200 tonnellate d’acqua per
produrre una tonnellata di frumento.
Supponiamo inoltre che il contributo
idrico necessario per la produzione globale
di generi alimentari sia del 40% e che tutte le
reti irrigue possano raggiungere un’efficienza
d’uso del 70% a livello di bacino idrico, il
che costituirebbe un obiettivo notevole se
veramente dovesse accadere. Se anche fosse
così, occorrerebbe comunque un ulteriore 17%
di acqua irrigua per far fronte alla domanda
di produzione di generi alimentari. Alterare uno
qualsiasi di questi presupposti significherebbe
un aumento di almeno il 50% delle previsioni
sul fabbisogno idrico. In ogni caso, è molto
probabile che l’irrigazione non disporrà
di volumi maggiori di acqua: nei paesi in via di
sviluppo le popolazioni urbane saranno triplicate
nei prossimi 30 anni, la produzione industriale
aumenterà e l’inquinamento non diminuirà.
Convenzione Globale delle Nazioni Unite
L’acqua è vita. Ogni essere
umano, oggi e in futuro, dovrebbe
avere accesso ad acqua da poter
bere in tutta sicurezza, a misure
igienico-sanitarie adeguate,
a cibo ed energia sufficienti,
a costi ragionevoli.
4
Nestlé sostiene attivamente i dieci principi
della Convenzione Globale delle Nazioni Unite
riguardanti i diritti umani, il lavoro, l’ambiente
e la corruzione. Tutti questi principi sono parte
integrante delle relative sezioni dell’ultima
edizione dei Principi Aziendali Nestlé.
Il presente Report illustra in particolar
modo i progressi fatti da Nestlé riguardo
ai principi che fanno riferimento alla tutela
dell’ambiente. Alcuni esempi di come Nestlé
“sostiene un approccio preventivo nei
confronti delle sfide ambientali” (Principio
7) si possono trovare in vari punti di questo
Report, con esempi particolarmente
importanti e corredati da dati statistici riportati
nel risvolto di copertina, oltre che nella
sezione intitolata “La gestione dell’acqua nei
processi produttivi” nelle pagine da 6 a 13.
Nestlé “intraprende diverse iniziative per
promuovere una maggiore responsabilità
ambientale” (Principio 8), e le prove di
questa affermazione, anche in questo caso,
si possono trovare in vari punti del presente
Report; un esempio degno di nota di questo
principio è il nostro sostegno al Progetto
WET (“Preparare le generazioni future alle
questioni legate alle risorse idriche”, pagine
20 e 21). Inoltre Nestlé “promuove lo sviluppo
e la diffusione di tecnologie rispettose
dell’ambiente” (Principio 9), altro impegno
testimoniato in tutto il Report. Tra gli esempi
più importanti segnaliamo la creazione del
nostro nuovo impianto per il trattamento
dell’acqua in Ghana (pagina 11) e gli esempi
di diffusione di pratiche agricole basate
sull’efficienza idrica (pagine 32-34).
Best practice introdotte
da Nestlé e dalla
Rainforest Alliance,
una ONG che si
occupa di agricoltura
sostenibile e che si
impegna a minimizzare
l’impatto ambientale
della coltivazione del
caffè in Costa Rica,
offrendo allo stesso
tempo opportunità
economiche e sociali
alle comunità locali
Per affrontare questa sfida potrebbero
rivelarsi utili sei aree di intervento:
● Popolazione e ambiente: rallentare l’incremento
demografico e comprendere meglio i mutamenti
climatici.
● Aumentare gli approvvigionamenti di acqua
dolce utilizzabile: rintracciare nuove fonti d’acqua
sotterranee, sviluppare le tecnologie per la
desalinizzazione, trattenere l’acqua piovana e il
deflusso superficiale.
● Ridurre l’inquinamento e incrementare
il riutilizzo dell’acqua: dalle lavorazioni industriali,
dal deflusso delle acque impiegate in agricoltura
o dalle acque di scolo non trattate, o persino
avvalendosi della tecnologia basata su proteine
di organismi unicellulari chiamata SCP (Single
Cell Protein) per la purificazione delle acque
e per il loro riutilizzo.
● Ridurre il consumo idrico: riuscire a ottenere
una maggiore efficienza produttiva (“crop per
drop”) tramite nuove tecnologie agronomiche
per l’irrigazione e attraverso biotecnologie che
permettano di trasformare il metabolismo delle
piante per renderle più resistenti ai climi aridi,
minimizzando l’utilizzo d’acqua e riducendo
il consumo idrico per uso civile.
● Armonizzare il fabbisogno con la disponibilità:
nuove politiche per la distribuzione geografica
delle popolazioni, per l’utilizzo dei terreni
coltivabili e per l’urbanizzazione, e nuove idee
per il trasporto dell’acqua.
● Mercati, scambi e istituzioni: misurare la resa
agricola in base alle tonnellate per unità d’acqua
oltre che per unità di superficie; promuovere
i mercati idrici efficienti per quanto riguarda
la ripartizione dell’acqua tra utilizzi
concorrenziali, rafforzare le azioni comunitarie
(soprattutto per le popolazioni povere e per le
donne) nella gestione delle risorse idriche.
I problemi generali sono chiari, altrettanto
chiara è la direzione che dobbiamo seguire;
così come il fatto che la portata dell’impegno
necessario per affrontare questi problemi
richieda soluzioni che vadano ben oltre
l’applicazione delle idee convenzionali diffuse
attualmente. Dovremo essere audaci nelle
nostre idee, innovativi nelle nostre iniziative
e determinati nella nostra ricerca del nuovo, così
come oggi insistiamo sulla applicazione delle
best practice attuali. E allora, dobbiamo avere
il coraggio di sognare, di pensare al futuro
in modo diverso. Dopo tutto, se non fosse stato
per qualche sognatore, oggi l’uomo vivrebbe
ancora nelle caverne.
Il testo completo di questo articolo
è consultabile all’indirizzo
www.nestle.com/water/01.
5
La gestione dell’acqua
nei processi produttivi
Nestlé fa leva su aree di controllo diretto
per la gestione dei suoi processi produttivi
Migliorare l’efficienza idrica
Da molti anni un approccio
sistematico alla conservazione
dell’acqua sta portando a sensibili
miglioramenti in termini di efficienza
idrica negli stabilimenti Nestlé. Dal
2002 l’azienda (senza tenere conto
di Nestlé Waters) ha ridotto del 27%
l’utilizzo di acqua per kilogrammo
di prodotto. Nestlé Waters ha
ottenuto una riduzione del 30%,
vale a dire che ha ridotto la quantità
di acqua aggiuntiva impiegata per
produrre 1 litro di acqua in bottiglia
da 1,22 a 0,86 litri. Tale quantità è
quella strettamente necessaria per
mantenere i livelli di sicurezza
e di qualità necessari in questa fase
della produzione.
I miglioramenti nell’efficienza
idrica implementati dal 2002
hanno permesso a Nestlé (senza
tenere conto di Nestlé Waters) di
risparmiare nel 2006 l’equivalente
di 47 miliardi di litri d’acqua,
e a Nestlé Waters di risparmiarne
8 miliardi di litri. Queste cifre
si riferiscono alle risorse idriche
che Nestlé non ha avuto bisogno
di utilizzare grazie al miglioramento
dell’efficienza idrica nei suoi processi
produttivi.
Litri d’acqua utilizzati per la produzione
di 1kg di prodotto, 2002-2006*
9
9.41
9.24
8.44
7.32
6
6.85
3
0
2002
2003
2004
* Nestlé (esclusa Nestlé Waters)
Fonte: Nestlé
2005
2006
Nestlé utilizza l’acqua
in modo efficiente per
la trasformazione delle
materie prime in prodotti
finiti
Nel 2006 Nestlé ha venduto
17 miliardi di kilogrammi di prodotti
alimentari e 22 miliardi di litri
d’acqua, utilizzando mediamente
4,05 litri d’acqua per kilogrammo
per la loro produzione. In altre parole,
Nestlé ha consumato meno dello
0,004% delle acque dolci utilizzate
su scala mondiale. Occorrono
invece dai 100 ai 15.000 litri d’acqua
per produrre ogni kilogrammo
di materie prime agricole, come ad
esempio caffè, canna da zucchero
o granturco, dalle quali vengono
ottenuti questi prodotti.
Litri di acqua aggiuntiva utilizzati
per produrre 1 litro di acqua
in bottiglia, 2002-2006*
Acqua in bottiglia
Pagina a fianco:
L’ingegnere civile
di Nestlé Ghana Joseph
Ayippey (a destra)
discute di best practice
per il trattamento delle
acque reflue con i suoi
colleghi dell’impianto
di Agbara (Nigeria).
Joseph farà uso di
queste conoscenze
per la costruzione
del nuovo impianto
per il trattamento delle
acque reflue di Nestlé
Ghana, nella città
di Tema.
In alto: L’acqua estratta
dal latte fresco nel
processo di produzione
di latte in polvere viene
riutilizzata in aggiunta
all’acqua impiegata
nelle caldaie e nelle
torri di raffreddamento,
oltre che per le pulizie
generali.
Il programma applicato
a Shuangcheng,
in Cina, ha ridotto
l’utilizzo totale di acqua
del 23% nel 2005
Nel 2002 il World Summit on
Sustainable Development (WSSD,
Vertice Mondiale per lo Sviluppo
Sostenibile) ha ufficialmente inserito
l’esigenza di “efficienza idrica”
nel suo Piano di attuazione. Il WSSD
fa riferimento sia all’efficienza d’uso
dell’acqua, sia all’efficienza con cui
essa viene prodotta e distribuita.
I risultati raggiunti da Nestlé
riflettono gli obiettivi previsti
dal WSSD, e ogni anno Nestlé
ne stabilisce di interni per tutti i suoi
stabilimenti al fine di migliorarli
e svilupparli ulteriormente.
Gli indicatori di performance
ambientale aggiornati
sono consultabili sul sito
internet aziendale di Nestlé:
www.environment.nestle.com
2 1.22
1.16
Acqua aggiuntiva
1.09
0.98
0.86
1
0
2002
2003
2004
2005
2006
* Nestlé Waters
Fonte: Nestlé
7
La gestione dell’acqua nei processi produttivi
In breve I progressi registrati dal 2001 da Nestlé quanto a efficienza
idrica hanno permesso all’azienda di risparmiare una quantità d’acqua
superiore a quella utilizzata in un anno dai 367.000 abitanti di Zurigo
Livelli di utilizzo idrico
negli stabilimenti Nestlé, 2006
America
Centrale e
Meridionale
15%
Asia
16%
Africa
3%
Oceania
1%
Europa
47%
America Settentrionale
18%
Fonte: Nestlé
La Global Water Survey
(Indagine Globale sulle
Risorse Idriche) del 2004
Un sistema di gestione
integrale
La base su cui poggiano tutte
le attività di gestione delle risorse
idriche è il Nestlé Water Policy
– Water Resource Guidelines for
Sustainable Management (Politica
Idrica Nestlé – Linee Guida sulle
Risorse Idriche per una Gestione
Sostenibile), che funge da
riferimento e parametro per tutti
i dirigenti. Queste linee guida
si traducono in azioni concrete
a livello dei singoli stabilimenti
per mezzo del Nestlé Environmental
Management System (NEMS,
Sistema di Gestione Ambientale
Nestlé), che definisce e controlla
gli stretti criteri di conformità
per tutti gli stabilimenti dell’azienda.
Nestlé ha definito diversi requisiti
interni da applicare a tutte le attività
produttive in tutto il mondo, anche
nei casi in cui le leggi locali
in materia siano meno rigide.
Il NEMS è perfettamente in linea
8
In alto: Il responsabile
di produzione Dave
Sommer è orgoglioso
dell’area di gestione
delle acque piovane
dell’impianto Nestlé
Waters di Madison
(USA), che ha ottenuto
la certificazione LEED
(Leadership in Energy
Environmental Design).
A destra: Un’altra
delle caratteristiche
che hanno assicurato
all’impianto di Madison
la certificazione USA
Green Building Council
è l’impiego della luce
naturale che illumina lo
stabilimento passando
attraverso i lucernari
nell’area di produzione
con lo standard ISO 14001 per la
gestione ambientale.
Alla fine del 2006 circa il 10% degli
stabilimenti Nestlé ha ottenuto da
revisori esterni la certificazione per
questo standard riconosciuto a livello
internazionale. Questo programma
di certificazione è attualmente
in fase di ampliamento e l’obiettivo
di Nestlé è che entro il 2010 tutti
i suoi stabilimenti siano in possesso
della certificazione ISO 14001.
La versione completa
della nostra politica
è consultabile all’indirizzo
www.nestle.com/water/02
La gestione delle risorse idriche
è una delle priorità ambientali
di Nestlé. Nel corso del 2004, Nestlé
ha riveduto gli impegni portati avanti
nei suoi stabilimenti per tutelare
le risorse idriche. Questa operazione
ha rivelato che ogni anno vengono
spesi circa 30 milioni di franchi
svizzeri solamente per la costruzione
e l’ampliamento di impianti per
il trattamento delle acque reflue
nei suoi stabilimenti. L’indagine
ha anche individuato alcune lacune
rispetto agli standard interni
di conformità che sono stati
affrontati da piani d’azione a livello
dei singoli stabilimenti, insieme
ai rapporti redatti dai dirigenti degli
impianti sui livelli di stress idrico
locali.
Nestlé, la gestione dell’acqua e i processi produttivi
Di Claus Conzelmann,
Vicepresidente
Sicurezza, Salute
e Ambiente di Nestlé
In alto a destra:
Il funzionario
responsabile per
le questioni ecologiche
Xu DeGui mostra
ai produttori di latte
l’impianto per
il trattamento
delle acque reflue dello
stabilimento
di Shuangcheng.
Tutti i giorni lavorativi,
circa 30 allevatori
locali apprendono
nuove tecniche
di allevamento
presso la fattoria
sperimentale annessa
allo stabilimento
Diversi decenni prima che
la salvaguardia dell’ambiente
e la sostenibilità divenissero temi
di ampio interesse, Nestlé già
si concentrava sulla gestione
responsabile delle risorse idriche.
Nei suoi processi produttivi, Nestlé
utilizza l’acqua in maniera del tutto
simile a come fanno i consumatori
in cucina; per esempio, per
lavare le materie prime, cuocere,
spremere, raffreddare e infine pulire
le apparecchiature. Il trattamento
dell’acqua così utilizzata prima del
suo ritorno all’ambiente naturale
è da molti decenni parte integrante
delle procedure industriali degli
stabilimenti Nestlé. Già nel 1929,
la società Vittel finanziava la
costruzione di un impianto pubblico
per il trattamento delle acque reflue
a Vittel (Francia); nel 1932 Maggi
fu la prima azienda in Svizzera
a costruire un moderno impianto
Siamo determinati a essere
all’altezza delle aspettative
associate al nostro ruolo
di leader nel settore
alimentare e delle bevande
e continueremo a fare
progressi
Claus Conzelmann,
Vicepresidente Sicurezza,
Salute e Ambiente di Nestlé
per il trattamento biologico delle
acque reflue. Questo approccio è
stato adottato ogni volta che Nestlé
ha costruito un nuovo stabilimento
in qualsiasi parte del mondo, spesso
molto prima che entrassero in vigore
leggi locali specifiche.
Il risultato è che i nostri impianti
per il trattamento delle acque reflue
sono spesso considerati delle
strutture modello dalle autorità locali
e vengono visitati da migliaia
di specialisti. Tra gli esempi più
recenti, si possono citare i nostri
stabilimenti in Marocco, in Iran
e in Colombia.
Mentre la carenza di risorse
idriche si conferma un problema
di primo piano in molte parti
del mondo, in questi ultimi anni
abbiamo ampliato il nostro impegno
nella riduzione delle quantità
di acqua necessaria per i nostri
processi produttivi. Il volume
complessivo di acqua utilizzata
dagli stabilimenti Nestlé è sceso
da 218 miliardi di litri del 1998 (l’anno
per noi di riferimento) a 155 miliardi
nel 2006 e questo nonostante
un aumento significativo della
quantità di prodotti immessi
sul mercato. Il risparmio idrico
è particolarmente importante
nelle aree ad alto stress idrico
come, per esempio, nel nostro
stabilimento Nescafé nei dintorni
di Bangkok. Qui sono stati
compiuti tutti gli sforzi possibili
per minimizzare l’utilizzo di acqua
e massimizzare il riciclaggio dei
flussi idrici tramite l’impiego delle
tecnologie più evolute. In questo
capitolo presentiamo, per la prima
volta, non solo il nostro utilizzo
complessivo di risorse idriche,
ma anche i risultati conseguiti
dai nostri 481 stabilimenti rispetto
all’obiettivo aziendale che mira
a un risparmio annuo del 3%
per tonnellata di prodotto.
Esiste ancora un certo potenziale
per l’ulteriore miglioramento
dell’efficienza idrica nei nostri
processi produttivi e noi siamo
determinati a essere all’altezza
delle aspettative associate
al nostro ruolo di leader nel settore
alimentare e continueremo a fare
progressi in tutte le aree su cui
abbiamo delle responsabilità dirette.
9
La gestione dell’acqua nei processi produttivi
In breve I progressi di Nestlé nell’efficienza dei trattamenti delle
acque reflue dal 2002 ad oggi hanno consentito all’azienda di
risparmiare una quantità d’acqua pari a 14.000 piscine olimpiche
Stabilimenti ad alte prestazioni: nel 2006 oltre 200 stabilimenti Nestlé sono riusciti a ridurre il loro consumo idrico
di almeno il 3% rispetto all’anno precedente
Uno sforzo costante verso
il miglioramento
I miglioramenti nell’efficienza
idrica degli stabilimenti Nestlé
sono, anno dopo anno, il risultato
di obiettivi di risparmio idrico
stabiliti per tutti gli stabilimenti
e del supporto offerto ai dirigenti
degli stabilimenti affinché riescano
a raggiungerli. La carta geografica
riportata in alto dimostra l’attenzione
rivolta, fin nei minimi dettagli,
ai miglioramenti a livello di ogni
singolo stabilimento. I funzionari
e gli ingegneri ambientali di Nestlé
hanno un ruolo fondamentale
10
nel miglioramento costante nella
gestione delle risorse idriche e per
questo incontrano regolarmente
i dirigenti della azienda per
aumentare la consapevolezza
dell’importanza di tale risorsa,
per discutere opportunità
di miglioramento delle prestazioni
o per cercare i motivi del mancato
raggiungimento degli obiettivi.
L’impegno di Nestlé è quello
di diventare l’utente di risorse
idriche più efficiente nell’industria
alimentare.
Ulteriori informazioni
sui procedimenti interni
di valutazione dell’efficienza idrica
Nestlé all’indirizzo
www.nestle.com/water/03
A destra:
Essendo situato
in una regione in cui
l’approvvigionamento
idrico è molto limitato,
lo stabilimento
di Chachoengsao,
in Thailandia,
ha elaborato misure
sofisticate per
minimizzare l’utilizzo
idrico e massimizzare
il riciclaggio dell’acqua
Il trattamento delle acque reflue
Il primo obiettivo di Nestlé è quello
di minimizzare la quantità di acque
reflue emesse. Tra il 2002
e il 2006 Nestlé ha ridotto del 37%
la quantità di acque reflue generate
per produrre un kilogrammo
di prodotti alimentari o bevande.
In secondo luogo, Nestlé compie
degli sforzi eccezionali per depurare
le acque reflue prima che queste
vengano restituite all’ambiente in uno
stato ecologicamente compatibile.
Dal 1932, anno della costruzione del
suo primo impianto per il trattamento
delle acque reflue, Nestlé ha acquisito
competenze molto specifiche
nel trattamento delle acque reflue
generate dalla produzione di prodotti
alimentari. Per prima cosa, si tratta
di evitare che le acque vengano
inquinate durante i processi di
produzione: ad oggi, Nestlé gestisce
160 impianti per il trattamento
delle acque reflue e questo avviene
o perché il trattamento interno
all’azienda è più efficiente, oppure
perché, soprattutto nei Paesi in via
di sviluppo, le infrastrutture pubbliche
non esistono o non sono conformi
ai severi standard aziendali di Nestlé.
Impianti per il trattamento
delle acque reflue di recente
costruzione
Il Ghana, la Nigeria e il Marocco
sono tra i Paesi a più elevato stress
idrico al mondo. Gli investimenti
da parte delle aziende in infrastrutture
efficienti rappresentano
un aiuto per colmare le lacune
tecniche e finanziarie lasciate dalle
amministrazioni locali,
oltre a tutelare gli abitanti del luogo
dagli effetti collaterali causati dalla
inefficienza delle infrastrutture.
Lo stabilimento Nestlé nel sud
del Ghana è situato a Tema, una città
costruita negli anni Sessanta come
porto artificiale, diventato, poi, il più
importante porto marittimo del Paese
e un importante centro
Litri di acque reflue generate
per la produzione di 1 kg
di prodotto, 2002-2006*
5
4.89
4
4.36
4.26
3.38
3
3.09
2
1
0
2002
2003
2004
2005
2006
* Totale Nestlé
Fonte: Nestlé
L’impianto per il
trattamento delle
acque utilizzato per
depurare le acque
reflue presso l’impianto
Nestlé di Agbara
(Nigeria) ha ricevuto
diversi riconoscimenti
nazionali per l’ambiente
Stiamo mettendo in pratica
le best practice ispirate da
Agbara nel nostro progetto
per il nuovo impianto
di Tema
Joseph Ayippey, Ingegnere
Civile Nestlé Ghana
industriale. Lo stabilimento Nestlé
si trova in una zona industriale dotata
di un impianto per il trattamento
delle acque reflue. Da un controllo
aziendale è risultato che questo
impianto per il trattamento delle
acque reflue era inadeguato, e quindi
nell’ottobre del 2005 è stato avviato
un programma di monitoraggio per
definire i parametri per la creazione
di un impianto costruito su misura.
Gli ingegneri Nestlé che stanno
attualmente seguendo i primi passi
dell’impianto recentemente costruito
nello stabilimento Nestlé di Agbara,
in Nigeria, lavoreranno per tutto
il 2007 presso lo stabilimento
di Tema. Il lavoro svolto in Nigeria
ha fruttato a Nestlé il premio
quale industria più attiva in campo
ambientale, conferito dal governatore
della regione. Lo stabilimento Nestlé
di El-Jadida, in Marocco, è un altro
esempio del ruolo di primo piano
svolto da Nestlé nel settore degli
impianti per il trattamento delle acque
reflue. Quello di El-Jadida è uno
stabilimento indicato dalle autorità
come esempio da seguire per
il trattamento delle acque reflue
per altre aziende e attività industriali.
Ulteriori informazioni su questo
argomento sono disponibili
online in “Driving down waste water
volumes”, all’indirizzo
www.nestle.com/water/04
11
La gestione dell’acqua nei processi produttivi
L’approvvigionamento delle acque
per imbottigliamento
Il supporto del laboratorio
centrale PTC di Vittel
La quantità d’acqua utilizzata nel 2006
da Nestlé Waters è stata pari a 40
miliardi di litri, una cifra che secondo
le stime equivale allo 0,0009%
del prelievo di acqua dolce totale
a livello mondiale. La metà di questo
volume costituisce acqua pura
in bottiglia di alta qualità per consumo
umano, prodotta in 105 stabilimenti
Nestlé Waters e venduta in oltre
130 Paesi. L’altra metà è costituita
prevalentemente da acqua utilizzata
per processi produttivi e per le pulizie.
Ulteriori informazioni su questo
argomento sono disponibili online
in “Quality control from source
to table” all’ indirizzo” all’indirizzo
www.nestle.com/water/05
La qualità comincia
da risorse idriche sane
Oltre a un’attenzione costante
nell’ottimizzazione dei consumi
d’acqua, lo stato delle risorse
idriche è di particolare importanza
per un’azienda che si occupa della
produzione di acque in bottiglia.
All’interno di Nestlé Waters esiste un
apposito Dipartimento per le Risorse
Idriche che ha il compito di individuare
e selezionare tali risorse, monitorare
continuamente le sorgenti, installare
e occuparsi della manutenzione
dei macchinari e dei materiali
necessari per tutelarle e monitorarle.
Quest’ultimo compito comporta
le verifiche idrogeologiche sul sito,
il controllo frequente della qualità
dell’acqua alla fonte e controlli regolari
delle condizioni ambientali
e di parametri come il livello
delle acque nei pozzi di trivellazione
per la produzione, la portata della
sorgente e i dati sulle precipitazioni
atmosferiche.
Ogni volta che si sfrutta
o si acquisisce una nuova risorsa
idrica, viene eseguito un processo
di caratterizzazione e omologazione
molto rigoroso. Il primo passo
consiste nell’analizzare e monitorare
12
Inaugurato nel 2004 a Vittel (Francia)
il Product Technology Centre (PTC)
di Nestlé Waters rappresenta la
somma delle competenze di tutte le
componenti dell’azienda nel campo
delle acque in bottiglia. Un team di
ricercatori specializzati in vari settori
(nutrizionisti, idrologi, biochimici,
microbiologi, esperti in chimica del
PET, etc.) ha il compito di fornire
delle risposte rapide e competenti
alle richieste provenienti dalle varie
aziende in tutto il mondo. Una
parte del lavoro del PTC consiste
nell’effettuare regolarmente controlli,
inoltre, il team lavora con altri centri
simili in diverse parti del mondo.
In alto: L’idrogeologo
Cédric Egger, del
Corporate Water
Resources Group
in Francia, lavora
come responsabile
delle risorse idriche
per la Zona Europa,
dove verifica
la sostenibilità degli
approvvigionamenti
idrici in termini
quantitativi e qualitativi.
A destra: Le aziende
Nestlé in ogni parte
del mondo ricevono
il supporto del
laboratorio centrale
del Product Technology
Centre per le risorse
idriche di Vittel (Francia)
che, oltre a fornire
assistenza tecnica,
svolge attività
di ricerca e sviluppo
Dialogo e verifiche
sulle procedure operative
le proprietà chimiche, microbiologiche
e idrologiche dell’acqua alla fonte per
accertarsi che le sue qualità rientrino
negli standard locali, internazionali
e in quelli interni di Nestlé. Lo scopo
di questa omologazione generale é:
● Accertare la sostenibilità di una
nuova risorsa idrica da destinare alla
produzione di acqua in bottiglia;
● Stabilire i limiti di sfruttamento;
● Verificare la conformità agli standard
locali e a quelli interni di Nestlé
Waters;
● Raccogliere dati rappresentativi
e affidabili per la definizione dei
trattamenti a cui sottoporre l’acqua
Ulteriori informazioni sul premio
per l’ambiente ricevuto da Nestlé
nelle Filippine sono disponibili online
all’indirizzo www.nestle.com/water/06
Nonostante la grande attenzione
rivolta alle questioni di gestione
sostenibile delle risorse idriche,
talvolta Nestlé viene chiamata
in causa dalle comunità locali
in relazione alle sue attività.
Queste richieste di informazioni
sono sistematicamente seguite
da indagini e, nei casi in cui
rimangano dei dubbi, vengono
eseguite delle revisioni da parte
di esterni. Informazioni aggiornate
su questo argomento sono
consultabili sul sito internet Nestlé.
Possono fornire informazioni
utili anche i seguenti articoli
sulla gestione dell’acqua nei processi
produttivi, consultabili online:
“Working with farmers to ensure
quality water”, all’indirizzo www.
nestle.com/water/07; “Leadership
in Energy and Environmental
Design”, all’indirizzo www.nestle.
com/water/08; “Nature
Conservancy”, all’indirizzo
www.nestle.com/water/09
In breve Più del 90% del volume delle acque prodotte da Nestlé
Waters viene venduto nei paesi di produzione
Il confezionamento
e il trasporto delle acque
in bottiglia
Da diversi anni Nestlé sviluppa
materiali di imballaggio più leggeri
ottimizzando il rapporto tra superficie
e contenuto. La quantità di materiali
di imballaggio per ogni prodotto
Nestlé Waters è stata ridotta del 26%
tra il 2002 e il 2006, con un risparmio
equivalente a 354 mila tonnellate
di materiali di imballaggio nel 2006
rispetto al 2002. Questo impegno
ha portato al risparmio di energia
e di altri costi nelle fasi di produzione
e di trasporto, oltre che a una
riduzione delle quantità di rifiuti
solidi prodotti. Ogni qual volta se
ne presenti la possibilità, Nestlé
Waters collabora con altre aziende
e con le autorità locali affinché
le bottiglie vengano recuperate
e riciclate dopo l’uso e sta seguendo
alcuni promettenti sviluppi
relativi a nuove soluzioni per
il confezionamento, come quella
del PET riciclato.
Ulteriori informazioni
sull’argomento sono
disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/10
Gli ingegneri
e i ricercatori
si avvalgono della
grafica computerizzata
per studiare
nuove soluzioni
per la creazione
di confezioni
più leggere
per le acque
in bottiglia
Grammi di materiali di imballaggio
utilizzati per ogni litro di acqua
in bottiglia, 2002-2006*
60
62.7
50
52.6
51.1
48.8
40
46.3
30
Il trasporto
20
Bere acqua in tutti i momenti
della giornata, come raccomandato
per una salute e un’alimentazione
migliore, sta diventando un’abitudine
e, di conseguenza, i consumatori
si aspettano sempre più di trovare
i prodotti Nestlé Waters in luoghi
facilmente accessibili, in qualunque
momento della giornata. Nestlé
Waters intende portare le sue acque
ai consumatori con modalità che
minimizzino i tempi di trasporto,
poiché il trasporto dalla sorgente
e dallo stabilimento fino ai centri
di distribuzione e ai consumatori
rappresenta un costo rilevante
per l’azienda. Nestlé Waters si
preoccupa dei problemi ecologici
10
0
2002
2003
2004
* Nestlé Waters – dati 2006 stimati
Fonte: Nestlé
2005
2006
creati dai trasporti e, ove ciò
sia compatibile con gli aspetti
economici, fa di tutto per scegliere
le alternative più rispettose
dell’ambiente. La quantità di trasporti
su lunghe distanze è limitata grazie
al fatto che la maggior parte delle
attività di Nestlé Waters viene
condotta a livello locale: più del 90%
del volume di produzione di Nestlé
Waters viene venduto nei paesi
di produzione. La maggior parte dei
trasporti intercontinentali di marchi
rinomati come S.Pellegrino e Perrier
viene effettuata tramite container
trasportati via mare, l’alternativa
di trasporto che ha il minor impatto
ambientale in assoluto.
Ulteriori informazioni online
sull’argomento sono disponibili
all’indirizzo www.nestle.com/water/11
13
La gestione dell’acqua
per i consumatori
Nestlé offre le sue acque
in bottiglia come bevande salutari e sicure
per i consumatori
Offerta di una bevanda salutare
Sono oltre 30.000 i dipendenti
di Nestlé Waters che in 105
stabilimenti distribuiti in 37 diversi
Paesi si occupano della creazione
di prodotti che soddisfino una
grande varietà di esigenze e desideri
delle persone, per uno stile di vita
sano e dinamico. Dei nostri 72
marchi, 5 sono internazionali, mentre
gli altri 67 sono marchi di produzione
locale. I mercati più importanti per
l’azienda sono ancora rappresentati
dall’Europa e dall’America del Nord,
che generano oltre il 90% del valore
di vendita. Con una quota di mercato
dal valore globale del 18%, Nestlé
Waters è leader nel settore delle
acque in bottiglia negli Stati Uniti
e in Canada, oltre che in diversi Paesi
europei.
L’acqua sostiene molte importanti
funzioni biologiche che sono alla
base di tutte le forme di vita sul
nostro pianeta. Per l’essere umano
è un elemento vitale che fa parte
di ogni singola cellula del nostro
organismo. Funge inoltre da vettore
per tutta una serie di sostanze
nutritive, come ad esempio
i minerali. Senza l’acqua, la “chimica
della vita” sarebbe impossibile.
L’uomo può sopravvivere per molti
giorni o addirittura per alcune
settimane senza cibo, ma anche solo
una leggera disidratazione riduce
le funzioni del corpo e della mente,
e la mancanza d’acqua può mettere
a rischio la vita nel giro di pochi
giorni. È per questo che, per rendere
il consumo di acqua il più facile
e piacevole possibile, la strategia
aziendale verso i consumatori
di Nestlé Waters è quella
di soddisfare una vasta gamma
di esigenze e gusti diversi.
I marchi di acque in bottiglia
di Nestlé Waters (sia frizzanti che
naturali) sostengono la salute, la
praticità e la coerenza quanto a
gusto e qualità e contribuiscono
tutti i giorni a fornire un’adeguata
Pagina a fianco:
Le bottiglie da 5 galloni
(18,90 litri) di Pure
Life Nestlé vendute a
Shanghai sono adatte
alle esigenze di casa
e ufficio.
In alto: Incoraggiare
i bambini a bere
acqua rappresenta
un contributo per
mantenere un buono
stato di salute a lungo
termine ed è un fattore
fondamentale per
il controllo del peso.
Questi bambini,
in Florida, si divertono
con l’innovativo
prodotto Aquapod
di Nestlé Waters
North America
idratazione in forme accessibili
e pratiche per aiutare le persone
a mantenere un buono stato
di salute. Inoltre, anche le funzioni
mentali sono sensibili ai livelli
di idratazione: in situazioni
che richiedono concentrazione
e attenzione, bisogna essere
particolarmente attenti
all’importanza di mantenere
un’idratazione adeguata.
Tali proprietà essenziali dell’acqua
si riflettono nelle strategie
di comunicazione globali di Nestlé
ai consumatori e agli addetti ai lavori
in campo sanitario.
Alcuni dei prodotti di Nestlé
Waters sono inoltre fonte
di importanti minerali come il calcio
e il magnesio, che sono elementi
essenziali per la salute e il benessere
dell’uomo, e che attraverso l’acqua
vengono assorbiti dall’organismo
in maniera ottimale. Per creare
consapevolezza sull’importanza
del ruolo che hanno questi minerali,
forniamo informazioni che mettono
in risalto le esigenze specifiche per
l’infanzia, l’adolescenza,
la gravidanza e le diete dimagranti,
ma anche per le esigenze particolari
dei consumatori che fanno parte
di una società sempre più anziana.
A conferma della propria credibilità
e per assicurare un’alta qualità
delle informazioni fornite, Nestlé
si impegna in sforzi congiunti
con esperti scientifici di chiara
fama, al fine di migliorare la nostra
comprensione dei molteplici
ruoli che l’acqua ha sulla salute
dell’uomo.
15
La gestione dell’acqua per i consumatori
Incoraggiare i bambini a bere
acqua: Aquapod
Grazie all’introduzione di Aquapod,
Nestlé Waters North America
ha creato modalità di consumo
alternative nel mercato delle
bevande per i bambini. Le bottigliette
di Aquapod da 32,5 cl contengono,
in una simpatica forma tondeggiante
che piace ai bambini, acqua
di sorgente. Secondo la dottoressa
Jennifer Trachtenberg, pediatra
e scrittrice, “Oggi troppi bambini
soddisfano il loro bisogno di
idratazione tramite bevande cariche
di zuccheri e calorie. Visto il continuo
aumento del tasso di dell’obesità
infantile, che si è più che triplicato
negli ultimi 30 anni nei bambini
di età compresa tra i 6 e gli 11 anni,
è importante aiutarli a fare scelte
migliori in termini di apporto calorico
e di esercizio fisico”
Ulteriori informazioni
su questa storia sono
disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/12
L’offerta di bevande
alternative a basso
contenuto calorico
L’incremento a livello mondiale
del tasso di obesità, che si determina
quando l’apporto energetico supera
il dispendio di energia per lunghi
periodi, è considerato un problema
di primaria importanza per la salute
pubblica. L’energia in eccesso
acquisita tramite l’alimentazione,
proveniente da varie fonti (grassi,
carboidrati/zuccheri, proteine
e alcol), viene immagazzinata
nell’organismo prevalentemente
come grasso, contribuendo quindi
16
3
2
1
In alto: Le confezioni
di Nestlé Pure Life
vendute in Arabia
Saudita presentano
il sistema di etichette
Nutritonal Compass®,
che informa sui benefici
legati all’idratazione
dell’acqua.
Attualmente in fase
di diffusione in tutto
il mondo, la Nutritional
Compass® contiene
delle tabelle nutrizionali
ricche di indicazioni
(1), informazioni
fondamentali su
alimentazione, salute
e benessere specifiche
del prodotto (2) e dettagli
su come contattare
il produttore (3).
A destra:
Le bottigliette “blom”
di Pure Life, prodotte
nello stabilimento
Nestlé di Agbara,
vengono vendute
per strada nel centro
di Lagos, in Nigeria
ad aumentare il peso corporeo.
In particolare, l’assunzione
di zuccheri, in aggiunta alle abitudini
alimentari “normali”, sotto forma
di spuntini fuori-pasto e bevande
ad alto contenuto calorico,
è considerata una delle cause
principali dell’incremento del tasso
di obesità.
L’acqua, consumata all’interno
di una dieta equilibrata, è la bevanda
migliore per i consumatori che
cercano uno stile di vita sano.
Tuttavia, a tutti piace variare
il consumo di cibi e bevande,
nella ricerca di gusti ed esperienze
nuovi e diversi.
Per rispondere a queste esigenze,
Nestlé Waters cerca di includere
nel suo portafoglio globale alcuni
marchi che soddisfino le esigenze
dei consumatori in fatto di gusto
e piacere, oltre che di un supporto
funzionale e nutritivo, e allo stesso
tempo riduce il contenuto calorico
a quantità minime. Per chi cerca
più gusto, le acque aromatiche
a basso contenuto calorico sono
delle alternative attraenti e più sane
rispetto alle bevande dolcificate ad
alto contenuto calorico. Il contenuto
di zuccheri si sta riducendo in tutti
i prodotti offerti da Nestlé Waters,
il che riflette un buon compromesso
tra gusto e contenuto calorico.
Per fare in modo che le informazioni
nutrizionali siano più facilmente
disponibili, e per consentire ai
consumatori di effettuare acquisti
e scelte sulla loro salute in maniera
più consapevole, Nestlé Waters
sta iniziando a utilizzare un nuovo
sistema di etichette per le confezioni
dei suoi prodotti chiamato
Nutritional Compass®. Questa
“bussola” fornisce in modo migliore
informazioni ai consumatori sulla
composizione dei prodotti e alcuni
consigli per un’alimentazione più
sana. Tale iniziativa è integrata
da comunicazioni a consumatori,
insegnanti, operatori sanitari e
mass media riguardo i legami
esistenti tra idratazione, nutrimento,
salute e benessere generale.
La voce di un esperto sulle bevande
e sulla salute dell’uomo
Autore: Prof. Barry
Popkin, Direttore
del Dipartimento
di Epidemiologia
Nutrizionale presso
la Scuola di Salute
Pubblica della
University of North
Carolina.
Dirige anche il Centro
Interdisciplinare
per l’Obesità della
stessa università.
Come docente
di scienze
dell’alimentazione
con un dottorato in
economia, il professore
ha una visione
innovativa sui fattori
che influiscono
su alimentazione,
esercizio fisico
e obesità
Acqua e salute
L’acqua è la scelta migliore a nostra
disposizione per la maggior parte
dei nostri bisogni in fatto di bibite.
Anche il consumo di altre bevande,
come il latte a basso contenuto
di grassi, presenta importanti
benefici per la salute, ma è l’acqua
la bevanda preferibile. L’acqua è in
grado di ridurre l’apporto calorico
complessivo della dieta in generale
e quello che fa è essenzialmente
sostituire le calorie in eccesso
assunte con altri liquidi.
Una dieta sempre più ricca
di zuccheri e calorie in tutto
il mondo, principalmente a
causa di bevande dolcificate
Mondialmente, negli ultimi 25 anni
i comportamenti alimentari si sono
modificati. Un cambiamento
fondamentale è stato l’aumento
del consumo di dolcificanti calorici,
soprattutto nelle bevande e in
particolare in quelle gassate.
Ad esempio, negli Stati Uniti,
nel corso degli ultimi 40 anni,
l’apporto energetico medio dovuto
alle bevande è aumentato di 226
calorie al giorno, 152 delle quali
dovute a quelle dolcificate e con
un alto contenuto calorico.
Un cambiamento simile si
è registrato in Paesi tra di loro anche
molto diversi come il Messico,
l’Australia, la Gran Bretagna
e in molti altri angoli del mondo.
Storia dei cambiamenti
nell’apporto calorico delle
bevande
Le bevande, per le loro proprietà,
saziano molto poco. Da decine
di studi sulle sensazioni di appetito
(per esempio la fame, la sazietà,
i consumi potenziali) risulta che
se una persona beve acqua, latte,
bevande analcoliche o altre bevande
zuccherate, oppure alcoliche, non
c’è praticamente nessuna riduzione
nella quantità di cibo consumato. Le
bevande con contenuti calorici più
elevati hanno oggi progressivamente
preso il posto dell’acqua, che è stata
per 200.000 anni la fonte principale
di idratazione per gli uomini, e
questo ha contribuito all’aumento
dell’apporto calorico complessivo.
La commissione ha stilato una
classifica delle bevande più adatte
alle persone dai 6 anni di età
in su: l’acqua è risultata quella
più raccomandabile.
Una percentuale tra il 20
e il 100% del fabbisogno
individuale di liquidi può provenire
dall’acqua. L’acqua è essenziale
per il metabolismo, per le
normali funzioni fisiologiche, e
può essere utile nell’apporto di
Le verifiche del Beverage
minerali essenziali come il calcio,
Guidance Panel
il magnesio e il fluoro. Tra gli
Un comitato chiamato Beverage
effetti della disidratazione acuta
Guidance Panel (Commissione per
l’Orientamento alle Bevande)* istituito ci sono difficoltà di percezione,
problemi di termoregolazione, sbalzi
negli Stati Uniti ha sistematicamente
d’umore, riduzione delle funzioni
passato in rassegna la letteratura
cardiovascolari e riduzione della
su bevande e salute per proporre
capacità di svolgere sforzi fisici.
un orientamento alla comunità
Recenti studi* dimostrano che
scientifica e ai consumatori.
l’aumento del consumo
di acqua rispetto ad altre bevande
è collegabile a una riduzione
dell’apporto energetico, che porta
a riduzioni significative di peso
e di grasso corporeo.
Ulteriori informazioni
sul Beverage Guidance Panel
e sulle statistiche storiche sono
disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/13.
Consultate inoltre le raccomandazioni
su altri tipi di bevande all’indirizzo
www.nestle.com/water/14
L’acqua è in grado di
ridurre l’apporto calorico
complessivo della dieta in
generale e quello che fa è
essenzialmente sostituire le
calorie in eccesso assunte
con altri liquidi
Barry Popkin, University
of North Carolina
* Sotto la direzione di Barry Popkin
17
La gestione dell’acqua per i consumatori
Fornire le prove scientifiche
Come azienda leader nel mercato
delle acque in bottiglia, Nestlé
Waters è attivamente impegnata
nella ricerca sulle acque e
sull’idratazione, nella raccolta
di dati scientifici da ogni parte
del mondo. Tramite studi pubblicati
su riviste scientifiche, presentazioni
in congressi internazionali
e informazioni sui suoi prodotti
rivolte sia ai consumatori che agli
operatori sanitari, Nestlé Waters
contribuisce costantemente
a mettere in evidenza e
a promuovere le informazioni
sull’importanza dell’acqua
per mantenersi in salute.
I programmi scientifici della nostra
azienda riguardano un gran numero
di settori, tra i quali gli aspetti
del consumo d’acqua legati alla
salute e all’alimentazione, gli effetti
dei minerali e altri aspetti legati
all’acqua, alla sua analisi, ai materiali
di imballaggio e all’ambiente.
I programmi di ricerca di Nestlé
Waters sono il risultato di una stretta
collaborazione tra il responsabile
per lo sviluppo alimentare, il Product
Technology Centre on Water di Vittel,
in Francia, il Nestlé Research Center
di Losanna, in Svizzera, e ricercatori
indipendenti apprezzati per la loro
competenza nelle principali aree
di interesse.
Apporto calorico quotidiano
proveniente da bevande,
popolazione adulta degli USA,
1965-2002
Caffè e tè non dolcificati
Succhi di frutta
Latte a basso contenuto di grassi
Latte intero
Alcol
Bevande gassate/bevande a base di frutta
Altre bevande ad alto contenuto calorico
400 cal.
300
In alto: La scelta
dell’acqua come
bevanda favorisce
un’alimentazione
e uno stile di vita
più sani: riduce
le calorie in eccesso
dovute alle bevande
dolcificate, considerate
una delle cause
principali dei problemi
di sovrappeso
e dell’obesità
200
100
0
1965
Nestlé Waters
contribuisce costantemente
a mettere in evidenza e
a promuovere le informazioni
sull’importanza di una
buona idratazione per
mantenersi in salute
Florence Constant,
Responsabile per lo
Sviluppo Alimentare di
Nestlé Waters
18
1977
1989
2002
Fonte: K. Duffey e B. M. Popkin (2007), “Shifts in patterns
and consumption of beverages between 1965 and 2002”,
Chapel Hill, North Carolina
Conferenze internazionali
su acqua e salute
Per mantenere un contatto
ravvicinato e stimolare una
feconda collaborazione tra
i ricercatori di Nestlé Waters
e la comunità scientifica, tra il 1998
e il 2004 l’azienda ha organizzato
tre conferenze internazionali
sull’idratazione e ha sponsorizzato
una conferenza su idratazione
e salute nell’aprile del 2006.
Ulteriori informazioni sulla
partecipazione di Nestlé
a queste conferenze all’indirizzo
www.nestle.com/water/15
Ricerche su acqua
e obesità
L’obesità è un problema di salute
pubblica grave e molto diffuso.
Occorrono nuove strategie che
contribuiscano a stimolare la
collettività ad evitare un’eccessiva
assunzione di calorie. Nestlé ha
incaricato il professor Barry Popkin
di studiare il ruolo dell’acqua come
scelta alimentare sana per perdere
peso in modo sistematico. Un primo
studio ha applicato analisi statistiche
innovative al database statunitense
NHANES III (National Health and
Nutrition Examination Survey III,
1988-1994), per comprendere
la correlazione esistente tra
Pilar Rodriguez
controlla l’equilibrio
alcalino (pH) dell’acqua
di fonte per accertarne
la qualità presso
lo stabilimento
di Herrera del Duque
in Spagna
il consumo di acqua e la perdita
di peso. I risultati hanno dimostrato
che le persone che consumano
quantità maggiori di acqua
hanno un’alimentazione più sana:
consumano meno calorie, meno
bevande analcoliche e meno
snack, dolci o salati. Tuttavia, i dati
dimostravano anche che c’era
ancora molto da capire per chiarire
il potenziale diretto e specifico
dell’acqua in un’alimentazione
sana per tutti i consumatori.
In un secondo studio sono stati
analizzati i dati relativi a 4755
persone che seguivano diverse
diete dimagranti per un periodo di
un anno. I dati hanno rivelato che
le diete che prevedevano quantità
relativamente più elevate di acqua,
invece che di bevande caloriche,
risultavano positivamente
associate alla perdita di peso.
Le conclusioni della ricerca
indicano che la promozione di un
maggiore consumo d’acqua può
essere un’alternativa efficace per
l’abbassamento del consumo
di bevande ad alto contenuto
calorico e può contribuire a evitare
un’eccessiva assunzione di calorie,
che è la causa principale dell’obesità.
Ulteriori dettagli sui due studi,
pubblicati su riviste scientifiche,
sono consultabili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/16
19
La gestione dell’acqua per i consumatori
Preparare le generazioni future alle questioni
legate alle risorse idriche
Water Education for Teachers (WET)
è il nome di un’organizzazione
e casa editrice senza scopo di lucro
che fornisce strumenti educativi
per facilitare e promuovere la
consapevolezza, il riconoscimento,
la conoscenza e la gestione
responsabile delle risorse idriche.
Avviati nel 1984 negli Stati Uniti
e sponsorizzati per la prima volta da
Nestlé Waters nel 1992, i workshop
e i programmi del Progetto WET
hanno formato oltre 400.000
insegnanti, raggiungendo diversi
milioni di bambini in oltre 20 Paesi.
L’importanza di questo progetto
è stata riconosciuta nel corso del
quarto World Water Forum tenutosi
in Messico nel marzo del 2006,
tanto che l’organizzazione è stata
invitata a dirigere le attività educative
del Forum, insieme con l’Istituto
Messicano per le Tecnologie Idriche.
I lavori della Sessione Speciale su
Educazione alle Risorse Idriche per
Bambini e Giovani hanno rilevato
che “è attraverso l’educazione che
si possono modificare certe abitudini
e promuovere una maggiore
consapevolezza delle risorse idriche.
In questo modo è possibile creare
una gestione responsabile a lungo
termine”. Nel corso del Forum,
il Progetto WET ha anche avviato
Un ulteriore beneficio
è stato il coinvolgimento
del personale Nestlé Waters
e il suo impegno nel portare
l’educazione alle risorse
idriche ai bambini all’interno
delle loro comunità
Dennis Nelson, Presidente
e CEO della Project WET
International Foundation
20
Sedi dei workshop e dei programmi del Project WET
Ucraina
Francia
Ungheria
Italia
Libano
Emirati Arabi
Uniti
Canada
USA
Messico
Giamaica
Repubblica Dominicana
Costa Rica
Argentina
Figi
Samoa Americane
Togo
Nigeria
Camerun
Uganda
Sudafrica
A Kaleke, in India,
i bambini imparano
i benefici dell’acqua
potabile e dell’igiene.
Queste lezioni sono
parte integrante
di un programma
che comprende
anche la costruzione
di un nuovo pozzo.
Questo pozzo, che è
in funzione dal 2006,
è una fonte d’acqua
potabile sicura per gli
oltre 250 bambini che
frequentano la scuola
locale
Vietnam
Filippine
Corea del Sud
Giappone
Palau
Isole Marianne
Settentrionali
La nostra risposta alle emergenze
umanitarie
L’uomo può sopravvivere senza
cibo per diverse settimane, ma
se non ha accesso all’acqua, la
disidratazione conduce alla morte nel
giro di pochi giorni. La competenza
più importante di Nestlé nel servire
i suoi clienti è quella di portare acqua
potabile sicura in modo rapido
ed efficiente. Di conseguenza, l’aiuto
in casi di calamità naturali tramite
donazioni di acqua è un campo nel
quale Nestlé è in grado di contribuire
concretamente, determinando un
positivo impatto sociale.
L’uragano Katrina negli USA
il Children’s Water Education Fund
(Fondo per l’Educazione all’Acqua
rivolta ai Bambini), per sostenere la
sua nuova iniziativa globale chiamata
Action Education per i bambini.
Grazie al suo approccio
interdisciplinare e alle oltre 300
attività pratiche, il Progetto WET
è una risorsa molto apprezzata dal
quasi mezzo milione di insegnanti
che vi hanno partecipato
fino ad oggi.
“Con il sostegno di Nestlé
Waters siamo in grado di aumentare
la flessibilità del programma
e di estendere i nostri sforzi per
raggiungere nuove comunità
in tutto il mondo”, ha dichiarato
Dennis Nelson, presidente e CEO
della Project WET International
Foundation. “La partnership ha
prodotto molti successi, portando
l’educazione alle risorse idriche
nei villaggi rurali del Messico e delle
Filippine, avviando nuovi programmi
in Libano e negli Emirati Arabi Uniti,
e portando lezioni interattive nelle
scuole del Vietnam. Un ulteriore
beneficio è stato il coinvolgimento
del personale Nestlé Waters e il suo
impegno nel portare l’educazione
alle risorse idriche ai bambini
all’interno delle loro comunità”.
Co-fondata
e sponsorizzata
da Nestlé, la riserva
naturalistica Crystal
Springs Preserve
(in Florida) accoglie
gli studenti (dall’asilo
al post-laurea) per dare
loro l’opportunità
di conoscere da vicino
la sorgente, la flora
e la fauna che la abitano
Nell’agosto del 2005 l’uragano
Katrina ha causato ingenti danni
alla costa centro-settentrionale del
Golfo del Messico. Per contribuire
a contrastare tale catastrofe
umanitaria, Nestlé ha fornito più
di un milione e mezzo di bottiglie
d’acqua a diverse organizzazioni
di soccorso. I dettagli su altre
situazioni in cui Nestlé ha dato il suo
contributo in aree colpite da disastri
sono consultabili online.
Ulteriori dettagli
su questa iniziativa sono
disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/17;
“Sri Lanka tsunami relief aid”
all’indirizzo
www.nestle.com/water/18;
“UNHCR partnership” all’indirizzo
www.nestle.com/water/19
uragani 2006-2007, AmeriCares
e Nestlé Waters hanno creato
una riserva costituita da 1 milione
di bottiglie d’acqua per una rapida
distribuzione in caso di disastri
naturali.
Ulteriori dettagli su questa
iniziativa sono disponibili
online all’indirizzo
www.nestle.com/water/20
Il terremoto in Pakistan
Nell’ottobre del 2005 un terremoto
ha colpito il Pakistan causando
la morte di oltre 70.000 persone
e lasciandone più di 3 milioni
senza tetto. Nestlé Pakistan ha
immediatamente istituito il Fondo
Volontario di Aiuto Nestlé per
l’Emergenza al quale potevano
contribuire tutti i dipendenti,
i fornitori, i distributori e gli appaltatori
di Nestlé. Nestlé Pakistan ha inoltre
fornito 80 camion di cibo e acqua
come sostegno all’operato delle
organizzazioni di soccorso locali
e internazionali.
Ulteriori dettagli su questa
iniziativa sono disponibili
online all’indirizzo
www.nestle.com/water/21
Intervento per l’emergenza
nella costa nordamericana
del Golfo del Messico
in collaborazione con
AmeriCares
Quasi un anno dopo che gli uragani
Katrina e Rita hanno devastato
la costa del Golfo del Messico,
al sopraggiungere della fase più
impegnativa della stagione degli
21
La gestione dell’acqua in agricoltura
e nelle comunità
Nestlé incoraggia gli agricoltori
a promuovere una buona gestione dell’acqua
in agricoltura
Influire su una migliore gestione delle risorse idriche
in agricoltura
La qualità è l’elemento fondamentale
in tutte le attività di Nestlé. Ed è questa
fama di qualità che sostiene la fiducia
e la sicurezza dei consumatori nei
confronti del Gruppo. Per garantire
questa sicurezza, Nestlé dipende
dall’approvvigionamento a lungo
termine di materie prime agricole
sicure e di alta qualità. La sempre
maggiore carenza di risorse idriche
in molte regioni del mondo mette in
pericolo questi approvvigionamenti e
potrebbe anche generare problemi da
un punto di vista sociale ed economico
per i produttori e per le comunità. Per
prevenire attivamente tali rischi, Nestlé
sta rivolgendo l’attenzione dei suoi
agronomi ai problemi idrici.
Sustainable Agriculture
Initiative Nestlé (SAIN)
Nel 2002 è stata avviata la Sustainable
Agriculture Initiative Nestlé (Iniziativa
Nestlé per l’Agriturismo Sostenibile)
per l’ottimizzazione della supply
chain “dal punto di produzione allo
stabilimento”. I suoi obiettivi sono
quelli di migliorare l’efficienza, la
gestione dei rischi e di promuovere
un’agricoltura sostenibile.
Per fornire un quadro più
sistematico ai molti progetti relativi
alle risorse idriche attualmente in corso
all’interno della supply chain globale
Nestlé, nel 2006 l’azienda ha deciso
di inserire il problema idrico tra le aree
di intervento centrali dell’iniziativa
SAIN per rafforzare le proprie
competenze nella gestione delle filiere
alimentari in ambienti dove le risorse
idriche sono carenti. Dal momento
che il problema idrico è sempre più
correlato alla qualità e alla sicurezza
degli approvvigionamenti, per aiutare
il sostentamento dei produttori e delle
loro comunità, questa particolare
attenzione del SAIN può offrire un
contributo importante alla società e a
Nestlé. È per questo che da decenni
gli agronomi Nestlé lavorano a stretto
Pagina a fianco:
A Yazman, in Pakistan,
Sadia Nawab trasporta
dell’acqua da uno dei
250 pozzi costruiti
da Nestlé nel deserto.
Sopra: DaDong Cao
e Yaru Liang lavorano
come produttori
di latte per Nestlé
sin dall’apertura
dello stabilimento
di Shuangcheng.
Gli agronomi nella
fattoria modello Nestlé
hanno introdotto
l’uso domestico dei
biogas ricavati dagli
effluenti prodotti dai
capi di allevamento,
che non inquinano le
fonti d’acqua locali.
Gli impianti di biogas
forniscono inoltre a
DaDong e Yaru energia
pulita e a basso costo
per cucinare
contatto con i produttori agricoli
di tutto il mondo per offrire loro
assistenza tecnica e know-how, per
favorire l’apprendimento e trasferire
le best practice per la coltivazione delle
materie prime agricole. Ci sono molti
esempi che documentano gli aspetti
positivi di pratiche di corretta gestione
delle risorse idriche nei settori della
produzione del latte e del caffè, le due
materie prime fondamentali
per Nestlé.
Ulteriori informazioni sulla
collaborazione con le imprese del
settore nell’ambito della Sustainable
Agriculture Initiative Nestlé (SAIN)
sono disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/22
La gestione degli effluenti
agricoli nella zona
di produzione del latte
di Shaungcheng (Cina)
Per gestire l’impatto ambientale
causato dall’espansione della
produzione del latte per lo stabilimento
Nestlé di Shuangcheng, l’Univeristà
di Berna ha eseguito una valutazione
di sostenibilità che ha messo in
evidenza l’importanza di un adeguato
stoccaggio del concime per prevenire
possibili contaminazioni delle falde
freatiche. Poiché i normali sistemi per
lo stoccaggio necessitano di ingenti
investimenti che non garantiscono
ritorni finanziari immediatamente
tangibili, gli allevatori hanno scarsi
incentivi a costruire strutture adeguate.
A sostegno di un’iniziativa delle
autorità locali, Nestlé ha individuato
una possibile soluzione in digestori
di biogas a basso costo e di dimensioni
adeguate. In collaborazione con
le amministrazioni locali, gli agronomi
Nestlé hanno addestrato gli allevatori
a una corretta gestione e raccolta
dello stallatico e li hanno assistiti
nell’installazione di oltre 1500 piccoli
impianti per la produzione di biogas.
Questi generatori di biogas non
solo contribuiscono a prevenire
l’inquinamento dell’acqua, ma creano
anche energia per utilizzi di base
come la cottura e il riscaldamento
per gli allevatori. Attualmente si stanno
collaudando unità ancora più grandi,
che sarebbero in grado di fornire
ulteriore energia elettrica per un gran
numero di usi per la comunità e per
le famiglie.
23
La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità
In breve La nuova tecnologia adoperata da Nestlé per il lavaggio
del caffè sta riducendo del 96% il consumo idrico in Etiopia
La condivisione delle best
practice in Sudafrica
Il Sudafrica riceve poco più della
metà della media annua mondiale
di precipitazioni atmosferiche
e per questo è classificato come
Paese semiarido. Nel 1998 è stata
introdotta una legge nazionale
sulle risorse idriche, che ha come
obiettivo la tutela, l’ottimizzazione
dei consumi, lo sviluppo,
la conservazione, la gestione
e il controllo delle risorse idriche
in Sudafrica.
I Servizi per l’agricoltura Nestlé
contribuiscono al raggiungimento
degli obiettivi di questa legge in vari
modi. Per esempio, lavorando con
i produttori di latte, Nestlé ha attuato
il progetto Work for Water, in base
al quale il proprio staff collabora
con gli agricoltori e con i grandi
produttori di latte per ottimizzare
l’utilizzo delle risorse idriche a tutti
i livelli. Il progetto è patrocinato
dal Ministero delle Risorse Idriche
e Forestali. Nestlé promuove
l’irrigazione nelle ore serali
e notturne per una maggiore
efficienza, l’introduzione di sistemi
computerizzati per l’irrigazione e
raccomanda pascoli che richiedano
quantità inferiori di risorse idriche
nelle aree dove queste sono carenti.
Gli agricoltori ricevono consigli
su come risparmiare acqua nella
fase di aratura grazie all’impiego di
attrezzi specifici per la conservazione
dell’umidità del terreno. Nestlé
collabora inoltre con gli agricoltori per
migliorare l’efficienza e la sicurezza
nella rimozione degli effluenti dai
capannoni per la raccolta del latte,
come prerequisito di conformità alle
normative igieniche nazionali e alle
politiche sulla gestione della qualità
di Nestlé per i produttori agricoli.
Ulteriori informazioni
sull’argomento sono
disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/23
24
Risparmio idrico nei processi
di lavorazione post-raccolto
del caffè in Etiopia
L’esperto colombiano
di coltivazioni
di caffè Gerardo Jara
Pascuas compie una
dimostrazione sulla
nuova tecnologia per
il risparmio idrico nella
lavorazione del caffè
sviluppata in America
Latina e oggi impiegata
anche a Kochere
Woreda, in Etiopia
Risparmio idrico
attraverso il miglioramento
dei sistemi di irrigazione
per le piantagioni di caffè
in Vietnam
Nestlé partecipa al progetto
di partnership pubblico-privato
per la promozione della produzione
sostenibile di caffè Robusta
a Daklak, che addestra i coltivatori
a tecniche di irrigazione efficienti
attraverso la determinazione dei
tempi e la calibrazione delle dosi
di irrigazione per pianta. Intorno
ai fusti delle piante di caffè vengono
creati dei piccoli bacini, che rendono
possibile una migliore applicazione
dell’acqua direttamente alle radici
della pianta. I coltivatori sono inoltre
stimolati a utilizzare dei cronometri
per una determinazione ottimale dei
tempi nelle varie fasi di irrigazione.
In base alle esperienze raccolte fino
ad oggi, si stima che in questo modo
si possano raggiungere livelli
di risparmio idrico di oltre il 60%.
Ulteriori dettagli sulle
conclusioni preliminari,
pubblicate sulle principali riviste
scientifiche di scienze agrarie,
sono consultabili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/24
L’Etiopia è uno dei paesi più poveri
del mondo, ma anche il luogo in cui
per la prima volta è stata coltivata la
pianta del caffè. I coltivatori di caffè
etiopi sono perlopiù piccoli proprietari
che vivono di agricoltura di sussistenza
e il caffè è una delle poche coltivazioni
destinate alla vendita grazie alle quali
possono garantirsi dei guadagni.
Nestlé ha promosso e finanziato
l’installazione e l’avviamento di un
impianto per la lavorazione del caffè
rispettosa dell’ambiente a Kochere
Woreda. In una prima fase, il 50%
dei raccolti del 2004-2005 lavorati
in questo stabilimento sono stati
trattati nel nuovo impianto. Invece
di utilizzare l’acqua del fiume,
il progetto prevedeva la trivellazione
di un pozzo. Questa nuova tecnologia
permette di impiegare solamente
6 litri d’acqua per kilogrammo di caffè
verde, consentendo così un risparmio
di circa 26 milioni di litri d’acqua per
raccolto e una riduzione dell’utilizzo
idrico del 96%. Inoltre, tutta la polpa
e le mucillagini scaricate dal mulino
per la macinatura umida vengono
trattate separatamente con carbonato
di calcio e ritornano alle piantagioni
di caffè come concime organico.
Insieme al filtraggio delle restanti acque
di lavorazione, questo ha permesso
di ridurre l’inquinamento dell’acqua
del 99% rispetto alla tecnologia
utilizzata precedentemente. L’energia
risparmiata grazie alle nuove procedure
ha avuto come effetto secondario
una riduzione dei costi energetici
del 96%, generando un risparmio
di oltre 17.000 dollari per raccolto.
Un altro esempio di lavorazione
del caffè che consente
di risparmiare risorse idriche
in Messico è disponibile online
in “Improving post-harvesting water
use in coffee production”, all’indirizzo
www.nestle.com/water/25
La voce di un esperto su agricoltura e risorse idriche
Autore: Prof. Stefan
Tangermann, Direttore
per l’Alimentazione,
l’Agricoltura e la Pesca
dell’Organizzazione
per la Cooperazione
e lo Sviluppo
Economico (OCSE)
In alto a destra:
Una parte del progetto
di sostenibilità SAI
introdotto da Nestlé
nella riserva della
biosfera di Bosawas,
in Nicaragua,
si concentra su
miglioramenti
quali le vasche per il
trattamento dell’acqua.
Il primo passo consiste
semplicemente
nell’informare
i coltivatori di non
inquinare l’acqua
L’agricoltura è l’attività che utilizza
la maggior parte delle risorse idriche
nei Paesi dell’OCSE. In seguito
all’estensione delle aree coltivate
e all’eccessivo utilizzo di risorse
idriche, già scarse, l’agricoltura
rappresenta un problema sempre
più preoccupante ed è una delle
maggiori fonti di inquinamento
dell’acqua, pur essendo ormai parte
necessaria degli ecosistemi.
I sussidi e i contributi alla produzione
agricola, soprattutto legati all’acqua,
continuano a determinare effetti
negativi a causa di un loro utilizzo
scorretto da parte degli agricoltori,
aggravando ulteriormente l’abuso
e l’inquinamento dell’acqua.
Il consumo idrico e l’impatto
dell’agricoltura su tali risorse
implicano complicati compromessi
tra la domanda economica, sociale
e ambientale. La sfida più grande
è quella di fare in modo che le risorse
L’agricoltura, come attività
che da sola consuma la
maggior parte delle risorse
idriche, deve esercitare
un ruolo importante per
far sì che questa risorsa
venga impiegata in modo
adeguato
Stefan Tangermann
Direttore per l’Alimentazione,
l’Agricoltura e la Pesca
dell’OCSE
idriche impiegate in agricoltura
siano distribuite nel miglior modo
possibile tra le varie domande in
competizione tra loro, per produrre
in modo efficiente prodotti alimentari
e fibre tessili, ridurre al minimo
l’inquinamento e sostenere gli
ecosistemi, venendo incontro allo
stesso tempo alle aspirazioni sociali
sotto forma di diversi accordi sui
diritti di proprietà.
Dal momento che ai problemi
idrici vengono associate priorità
sempre più alte, si assiste
a politiche e azioni che cominciano
a contribuire a una gestione
sostenibile delle risorse idriche
per l’agricoltura nei Paesi dell’OCSE.
Per affrontare questi problemi, si sta
facendo ricorso a una combinazione
di comportamenti volontari
e regolamentari basati sul mercato,
che prevedono interventi mirati
ad una migliore determinazione dei
prezzi e di concessioni commerciali.
Sempre più preoccupante
è l’impatto dei mutamenti climatici
sull’agricoltura e più importante
il ruolo delle politiche per facilitarne
gli adattamenti.
Le risorse idriche, soprattutto
quelle non inquinate, si stanno
facendo rare e l’acqua potrebbe
diventare in futuro la risorsa naturale
più difficile da reperire.
L’agricoltura, come attività che
da sola consuma la maggior parte
delle risorse idriche, deve esercitare
un ruolo importante per far sì che
questa risorsa venga impiegata
in modo adeguato. Poiché gran
parte di quello che accade
in agricoltura è determinato
dalle attività governative, queste
devono fare in modo che
le loro politiche non forniscano
ai coltivatori incentivi sbagliati
e che vengano create istituzioni
rivolte a questi ultimi,
per contribuire adeguatamente
alla salvaguardia dell’acqua, risorsa
sempre più preziosa.
Il testo completo dell’articolo
di Stefan Tangermann
è consultabile online all’indirizzo
www.nestle.com/water/26
25
La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità
Migliorare l’accesso all’acqua potabile nelle
aree rurali
Nestlé è impegnata in molti progetti
che contribuiscono a superare
le barriere che si trovano di fronte
molte comunità per poter accedere
a risorse idriche pulite e sicure.
Le relazioni esistenti tra Nestlé
e le comunità sono spesso relazioni
di feconda simbiosi. Nestlé non
solo fornisce servizi alle comunità,
ma allo stesso tempo impara da
queste coinvolgendo i loro leader.
Ad esempio, un autorevole opinion
leader in India illustra come alcune
soluzioni pratiche tradizionali possano
aiutare a superare gli insuccessi
nell’amministrazione dell’acqua:
“Nelle scuole dei villaggi più remoti,
in molte parti del mondo, le acque
freatiche sono spesso molto ferrose,
o hanno alti contenuti di fluoruri
o sali minerali”, spiega Bunker Roy,
fondatore del Barefoot College in India,
“Nestlé ha la possibilità di imparare
dalla saggezza degli anziani che vivono
nei villaggi e iniziare a promuovere
la raccolta di acqua piovana dai tetti
su larga scala. L’acqua piovana
presenta costi inferiori per la raccolta
e poi la raccolta e la distribuzione
possono essere controllate, gestite
e amministrate dalle comunità rurali”.
Il progetto per l’acqua
potabile in India
Nel 1999, intorno al suo stabilimento
nello stato del Punjab, Nestlé India
ha avviato un progetto per la
creazione di impianti per l’acqua
potabile nelle scuole dei villaggi, per
rendere maggiormente consapevoli
le comunità sui problemi idrici
e coinvolgerle nel miglioramento
della situazione. Dopo avere
individuato le scuole appartenenti
a comunità rurali che sono in grado
di assumersi la comproprietà, Nestlé
India investe nella trivellazione
di pozzi e nella costruzione di serbatoi
per l’immagazzinamento di acqua
pulita, consentendo così un accesso
regolare all’acqua potabile ai ragazzi
26
Una pompa d’acqua
per la comunità
fornita da Nestlé e
dalla Federazione
Internazionale delle
Società Nazionali
di Croce Rossa e di
Mezzaluna Rossa nel
villaggio di Rimbaue, in
Mozambico
che frequentano le scuole. Il progetto
prevede anche una componente
educativa che consiste nell’insegnare
agli studenti l’importanza dell’acqua
potabile, la necessità di una corretta
conservazione e la correlazione
tra acqua potabile, igiene, salute
e benessere. Ad oggi, sono stati
portati a termine 71 impianti, che
raggiungono 25.000 bambini delle
scuole locali. Nel giugno del 2005,
lo stabilimento di Nestlé India nel
Punjab ha ricevuto dal governo locale
il Premio per l’Eccellenza Ambientale,
come riconoscimento per il suo
impegno, tra le varie attività, nella
costruzione di tali impianti.
Sukhminder Singh, un coltivatore
di Bhoondri, nello stato del Punjab,
afferma: “Adesso i nostri bambini
possono tornare a casa e spiegare
a noi come utilizzare l’acqua nel
migliore dei modi, come per esempio
usare un bicchiere d’acqua, invece
di lasciare scorrere l’acqua dal
rubinetto quando ci si lava i denti:
questo porterà a una gestione
migliore dell’acqua nella comunità
del villaggio”.
L’Iniziativa Globale della Croce
Rossa e della Mezzaluna Rossa
per le Risorse Idriche e le
Misure Igienico-Sanitarie
Nel 2002 Nestlé ha avuto l’onore
di diventare membro fondatore della
nuova Africa Health Initiative della Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale.
Nell’arco di quattro anni, Nestlé
ha destinato 3,4 milioni di franchi svizzeri
per vari programmi per la prevenzione
della diffusione del virus HIV/AIDS
in Africa. Nel 2006 in questo progetto
di collaborazione è stato aggiunto
il nuovo tema delle risorse idriche e delle
misure igienico-sanitarie. In qualità
di prima organizzazione del settore
privato ad essere invitata dalla
Federazione, insieme all’Unione
Europea, a sostenere l’iniziativa globale
della Croce Rossa per le Risorse Idriche
e le Misure Igienico-Sanitarie, Nestlé
sta dedicando la parte più consistente
del suo sostegno nell’arco di tre anni
ad attività che vogliono far fronte agli
enormi problemi che minacciano la vita
delle popolazioni africane e che derivano
della mancanza cronica di risorse idriche
e misure igienico-sanitarie.
In breve In India sono stati portati a termine 71 impianti per l’acqua
potabile, utilizzati da circa 25.000 bambini delle scuole locali
Il primo passo, in stretta
collaborazione con la Croce Rossa
del Mozambico e con la Federazione
Internazionale, è stato per Nestlé
quello di avviare una nuova iniziativa
per l’assistenza alle comunità più
vulnerabili nella parte settentrionale
del Mozambico per il miglioramento
dell’accesso ad acque sicure
e a misure igienico-sanitarie.
Il programma assisterà le comunità
che vivono nelle zone rurali più
remote per fornire acqua sicura
e migliorare le condizioni igienicosanitarie, offrire l’addestramento
necessario per il funzionamento
e la manutenzione degli impianti,
e incoraggiare dei cambiamenti nei
comportamenti igienici. L’impatto
di questa iniziativa ridurrà anche
i tempi necessari per il trasporto
di acqua sicura su lunghe distanze,
lasciando così maggior tempo
da dedicare all’agricoltura e ad altre
attività produttive, permettendo
ai bambini, e in particolare alle
bambine, di prolungare la loro
formazione scolastica, e riducendo
l’impatto della carenza di risorse
idriche e di misure igienico-sanitarie
tra le persone colpite dell’epidemia
del virus HIV/AIDS.
“Questo nuovo progetto
di collaborazione tra Nestlé
e la Croce Rossa e la Mezzaluna
Rossa Internazionale rappresenta
un’altra pietra miliare nelle relazioni
di lunga data esistenti tra le due
organizzazioni”, ha dichiarato Peter
Brabeck-Letmathe, presidente
e CEO di Nestlé. “Sono felice che la più
grande azienda produttrice di acque
in bottiglia al mondo stia contribuendo
attraverso conoscenze
e risorse che porteranno dei benefici
alle popolazioni africane per mezzo
dei programmi della Croce Rossa
e della Mezzaluna Rossa”.
La storia in versione integrale
è disponibile online all’indirizzo
www.nestle.com/water/27
EcoLink e LEAP
In cima alla pagina:
Sono più di 5000
le donne pakistane
che apprendono
nuove tecniche per
l’allevamento del
bestiame (dei capi
di allevamento).
Il programma
comprende anche
elementi di gestione
delle risorse idriche.
In alto: In altre parti
del Pakistan, Nestlé
offre il suo aiuto per
l’accesso alle acque
dolci in favore delle
famiglie per mezzo
di pozzi, come questo
costruito a Yazman
Nelle aree rurali del Sudafrica, una
parte cospicua della popolazione non
ha accesso agli acquedotti. Il pesante
compito quotidiano di raggiungere
lontane fonti d’acqua e trasportare
l’acqua per lunghi tratti grava sulle
spalle delle donne che vivono nelle
aree rurali. EcoLink e LEAP, finanziati
congiuntamente da Nestlé e da diverse
organizzazioni sudafricane raccolte
intorno alle comunità locali, sono due
progetti che hanno conseguito grandi
progressi nel trovare soluzioni semplici
ma efficaci a questo problema.
EcoLink (un’organizzazione non
governativa che ha la sua base nella
regione di Mpumalanga Lowveld
e che Nestlé ha contribuito a istituire
nel 1985) e il progetto LEAP
si occupano di cercare dei modi
per raccogliere le limitate risorse idriche
e migliorare la gestione dell’acqua
e degli scarti di lavorazione per
contribuire a superare i problemi legati
alle patologie trasmesse attraverso
l’acqua. Sono state individuate diverse
soluzioni relativamente semplici
e a basso costo per coinvolgere
la comunità, insegnare alcune
competenze di base, creare posti
di lavoro e fornire grandi miglioramenti
per l’approvvigionamento idrico.
Tra queste soluzioni c’è l’installazione
di cisterne per la raccolta delle acque
piovane e la salvaguardia delle sorgenti
naturali sotterranee.
Il progetto è accompagnato dal
programma Earthcare, che si occupa
di insegnare agli abitanti dei villaggi
le tecniche di coltivazione degli
ortaggi, ricorrendo al metodo della
coltivazione in trincea. Sono oltre
150.000 gli abitanti dei villaggi a cui
è stato insegnato questo metodo di
coltivazione per autoconsumo con
un approvvigionamento affidabile di
acqua sicura e che hanno beneficiato
enormemente dell’operato di EcoLink
attraverso la creazione di nuove
opportunità di guadagno.
Ulteriori informazioni su questa
iniziativa sono disponibili online
all’indirizzo www.nestle.com/water/28
Nuove opportunità per le donne
in Pakistan
Nel settembre del 2006 lo United
Nations Development Programme
(UNDP, Programma delle Nazioni Unite
per lo Sviluppo), in collaborazione con
Nestlé Pakistan ed Engro Foods, ha
sottoscritto un programma comune
per l’emancipazione di 5000 donne
del posto attraverso una campagna
informativa sullo sviluppo delle tecniche
di allevamento, sulla formazione e il
credito nelle province rurali del Pakistan.
Questo programma va a integrare alcuni
programmi già in corso avviati da Nestlé
nelle comunità rurali all’interno dei
suoi centri di produzione del latte con
lo scopo di contribuire alla costruzione
di pozzi artesiani e pompe manuali per
garantire l’accesso all’acqua. Il nuovo
progetto comprende un programma
di formazione per portare le donne a
conoscenza dei miglioramenti nelle
pratiche di gestione delle acque nelle
aziende che producono latte, oltre
ad argomenti legati alle risorse idriche,
la salute e l’igiene.
Ulteriori informazioni online su
Nestlé in Pakistan e l’accesso alle
risorse idriche per le popolazioni rurali
all’indirizzo www.nestle.com/water/29
27
La gestione dell’acqua in agricoltura e nelle comunità
Coinvolgimento degli stakeholder
● Promozione di migliori tecnologie,
tecniche e strategie sull’utilizzo
dell’acqua;
● Partecipazione a strategie multistakeholder di gestione delle risorse
idriche all’interno di bacini idrografici
o regioni specifiche;
● Partecipazione a un dialogo più
ampio (nazionale e internazionale)
sulle politiche idriche e sulla gestione
dell’acqua.
Ulteriori informazioni su questa
iniziativa sono disponibili online:
“Nestlé engages with the WEF Water
Initiative directly through Peter
Brabeck-Letmathe”, all’indirizzo
www.nestle.com/water/30
Nestlé ha promosso attivamente
il dialogo sul tema del miglioramento
dell’accesso all’acqua potabile e sui
pericoli rappresentati dalla carenza
idrica per il futuro. Qui di seguito
sono riportate alcune delle principali
iniziative intraprese.
Il WEF Open Forum:
il dibattito sui diritti umani
e sull’economia idrica
Nel gennaio del 2006, su proposta
di Nestlé, il World Economic
Forum (WEF) ha ospitato un Open
Forum a Davos, in Svizzera, per
discutere un tema di primaria
importanza nell’agenda globale
per il raggiungimento degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio:
“Risorse idriche: proprietà o diritto
dell’uomo?”
Nel corso di una discussione
vivace e sfaccettata, che riflette
l’enorme complessità dei problemi
in campo, Peter Brabeck-Letmathe
ha confrontato le idee dell’azienda
con quelle di esperti in problemi
idrici provenienti dal settore
pubblico, da quello privato e da
diverse ONG. I partecipanti hanno
discusso di problemi che vanno
dalla comprensione delle cause
della carenza idrica e della mancanza
di accesso all’acqua per milioni
di persone, agli aspetti economici
relativi alle risorse idriche, come la
determinazione dei prezzi e il ruolo
dell’agricoltura. Peter BrabeckLetmathe ha riconosciuto le
responsabilità e l’impegno di Nestlé
per migliorare costantemente la sua
efficienza idrica, ha dichiarato che
la sfida globale a tali risorse richiede
che siano stabilite delle priorità per
affrontare la mancanza di efficienza
del consumo idrico in agricoltura
e ha infine posto la seguente
domanda: “Coloro a cui viene
riconosciuto il diritto all’acqua sono
all’altezza delle responsabilità legate
a tale risorsa?”
28
Progetto per il coinvolgimento
degli stakeholder nel 2006
Un pozzo creato
da Nestlé a Kaleke,
in India, nei pressi
dello stabilimento
dell’azienda a Moga,
fornisce acqua sicura
e pulita ai bambini delle
scuole locali e alle loro
famiglie
Nancy Birdsall, Presidente
del Center for Global Development
degli Stati Uniti, ha sottolineato
l’importanza dei ruoli degli Stati
e dei processi di amministrazione
dell’acqua nel creare politiche
per la corretta gestione delle risorse
idriche. Se non si stabiliscono
i giusti incentivi economici,
non ci si può aspettare che
le imprese private facciano
gli investimenti necessari per
il miglioramento delle reti. Nancy
Birdsall ha affermato che “l’acqua
deve necessariamente avere
un prezzo. Senza prezzi, i ricchi
ne disporranno gratuitamente
e i poveri la pagheranno cara”.
L’iniziativa sulle risorse
idriche del World Economic
Forum
L’iniziativa sulle risorse idriche
del World Economic Forum
contribuisce a coinvolgere gli
stakeholder del settore privato,
di quello pubblico e delle ONG,
per concorrere agli 8 Obiettivi
di Sviluppo del Millennio riguardanti
le risorse idriche e lo fa coinvolgendo
i suoi membri nelle seguenti attività:
Non è possibile comprendere
un tema tanto complesso come
quello dell’acqua considerando
un solo punto di vista. Nestlé
ha incaricato AccountAbility
di individuare, chiarire e sintetizzare
le opinioni dei principali stakeholder
circa i problemi legati all’acqua.
Sono stati intervistati diversi esperti
sul tema provenienti da un gruppo
eterogeneo di organizzazioni
appartenenti ai settori civile,
pubblico e privato di diversi Paesi,
per comprendere le loro opinioni
sui seguenti temi:
● Opinioni generali, e in particolare
su Nestlé, sulla attuale gestione delle
risorse idriche.
● Che cosa deve essere fatto
e il ruolo di Nestlé in relazione
alla gestione dell’acqua.
● Significato del Water Report
di Nestlé.
Gli scambi di idee con gli stakeholder
hanno portato a tre principali
conclusioni sulle aspettative
associate alle attività di Nestlé
in merito ai problemi legati alle
risorse idriche, e cioè:
● È necessario prendere
in considerazione tutti gli aspetti
del problema. Le preoccupazioni
degli stakeholder vanno al di là degli
impatti diretti delle attività produttive.
La maggior parte degli stakeholder
consultati ritiene che Nestlé rispetti
elevati standard di efficienza e
responsabilità nei propri stabilimenti.
Quindi, anche se nel Report
viene trattata solo la questione
della produzione, c’è anche una
certa attenzione a monte e a valle
della catena di valore.
● Essere un leader visibile.
Nestlé deve assumere un ruolo
di leadership stimolando una
gestione sostenibile dell’acqua
al di là della sfera delle sue attività
produttive e attraverso la facilitazione
di innovazioni per affrontare le sfide
più impegnative. “Leadership”
significa che Nestlé deve puntare
a risultati positivi in campo
ambientale, sociale e economico.
● Gli stakeholder vogliono
impegnarsi. La maggior parte
degli stakeholder è decisamente
disponibile a impegnarsi con Nestlé,
considera questo Report come
un primo passo verso un impegno
crescente e vede tali sforzi come
una base per degli approfondimenti
congiunti, seguiti da azioni, per
soluzioni più complete.
L’impegno nel corso del
quarto World Water Forum
in Messico, marzo 2006
Città del Messico è stata la sede del
quarto World Water Forum (WWF),
a cui hanno preso parte oltre 10.000
partecipanti, organizzato dal World
Water Council in collaborazione
con il Governo messicano. Il WWF
ha fornito l’occasione a Nestlé
di impegnarsi con un gran numero
di stakeholder sui problemi legati
alle risorse idriche, tramite uno
spazio di discussione aperto a tutti
e attraverso la partecipazione
a presentazioni, tavoli di confronto e
dibattiti informali. Per Nestlé
In alto: Produttori
di latte, funzionari
di autorità governative
locali e ONG incontrano
gli agronomi Nestlé nei
pressi di Harrismith, in
Sudafrica, per discutere
di gestione delle risorse
idriche e di altri temi.
Il workshop rientra
nel programma per
l’agricoltura di Nestlé
denominato South
Africa’s Black Economic
Empowerment, che
fornisce una fonte
di reddito a oltre 140
produttori di latte, oltre
ad assistenza per le
infrastrutture e accesso
ai mercati locali.
A destra: Nestlé
ha messo in rilievo
la sfida globale
delle risorse idriche,
favorendo un dialogo
con gli stakeholder
nel corso del quarto
World Water Forum,
svoltosi in Messico
Le multinazionali hanno
molto da lavorare per
informare maggiormente
le persone su quello che
fanno, per mostrare che
ci sono delle competenze
e delle esperienze che
possono essere di un certo
interesse per gli altri
si trattato di una gradita occasione
per concentrarsi sull’importanza
delle risorse idriche come sfida
globale e per riconsiderare i punti
di forza e i punti di debolezza
dell’azienda nelle tematiche legate
alle acque.
Carlo Donati, vicepresidente
esecutivo di Nestlé e presidente
e CEO di Nestlé Waters, ha così
riassunto alcune importanti lezioni
tratte dall’evento: “La maggior
parte delle persone ha un’opinione
personale, positiva o negativa,
sul ruolo delle grandi imprese private
nel problema dell’acqua. Tuttavia,
ritengo che molte persone non siano
a conoscenza degli aspetti meno
visibili per cui l’acqua è importante
per una multinazionale, del fatto
che si tratti di una questione
importante per tutte le aziende,
non solo per quelle produttrici di
acque in bottiglia o che si occupano
della distribuzione delle acque.
Inoltre, molti interlocutori non
riconoscono al mondo degli affari
una voce credibile sull’argomento.
Le multinazionali hanno molto
da lavorare per informare
maggiormente le persone su quello
che fanno, per mostrare che ci sono
delle competenze e delle esperienze
che possono essere di un certo
interesse per gli altri. Nel campo
della gestione delle risorse idriche
tutti devono giocare il proprio ruolo”.
Ulteriori informazioni
su questo argomento
sono disponibili online all’indirizzo
www.nestle.com/water/31
Carlo Donati,
Vicepresidente esecutivo
di Nestlé e Presidente
e CEO di Nestlé Waters
29
Sviluppi futuri
nella gestione dell’acqua
Nestlé offre la propria esperienza
nell’ambito dell’ampio dibattito
sulla gestione delle risorse idriche
L’aumento di interesse
per le condizioni idriche locali
Un miglioramento costante
nella gestione dell’acqua
Le attività produttive a livello
globale di Nestlé continueranno
a perseguire un miglioramento
dei livelli di consumo dell’acqua,
riducendo l’utilizzo idrico e riducendo
ulteriormente l’impatto delle nostre
attività su questa preziosa risorsa.
Anche se sono stati compiuti dei
progressi importanti, non siamo
soddisfatti della situazione attuale.
La maggior parte degli stabilimenti
Nestlé si trova in regioni non soggette
a stress idrico. Tuttavia, 49 dei 481
stabilimenti Nestlé si trovano in 13
Paesi tra i 45 a maggiore stress idrico
a livello mondiale, come rilevato
dal Water Poverty Index, l’Indice
di Povertà Idrica del World Water
Council.*
Per questo si è proceduto
a una valutazione delle rispettive
prestazioni degli stabilimenti situati
in queste aree ed è emerso che
è possibile raggiungere un’efficienza
ancora più elevata nell’utilizzo
idrico. Questi stabilimenti ricevono
un’attenzione particolare, con
l’obiettivo di assistere i dirigenti locali
affinché comprendano in modo più
approfondito le sfide, per sollecitare
una verifica dello stress idrico locale
che conduca alla creazione di nuovi
progetti per il risparmio idrico
e assicurare che i dirigenti locali
siano informati e coinvolti nelle
attività territoriali collegate a tali
risorse.
Sedi degli stabilimenti Nestlé nei paesi a maggiore stress idrico*
Tunisia
Marocco
Arabia
Saudita
Cina
Vietnam
India
Senegal
Guinea
Costa d’Avorio
Ghana
Nigeria
Kenya
Sudafrica
* Collocati nel 30° percentile inferiore del Water Poverty Index
Pagina a fianco: nelle
serre del Centro R&S
Nestlé a Tours (Francia),
i ricercatori stanno
sviluppando piante
di caffè e di cacao
per eventuali test
che ne verifichino
la potenziale resistenza
alla siccità.
A destra: David Bonilla,
Responsabile delle
Risorse Idriche
Nazionali e dell’Ambiente,
è il dirigente che
si occupa degli affari
legali nello stabilimento
di Herrera del Duque,
in Spagna
così una serie di parametri locali
per comprendere e monitorare
meglio i rischi specifici che
potenziali problemi idrici potrebbero
determinare sulle proprie attività
produttive e sulle comunità locali.
L’indice consentirà la valutazione di
una gamma più ampia di indicatori,
utile al momento di prendere delle
decisioni sulle priorità e le strategie
future.
Sviluppo di un indice interno
di stress idrico
Per migliorare ulteriormente
la capacità di gestione delle risorse
idriche tra i dirigenti locali, Nestlé
Waters sta sviluppando un proprio
indice di stress idrico che combini
il Water Poverty Index a livello
nazionale con un indice locale nelle
zone in cui si trovano gli stabilimenti
Nestlé Waters. L’azienda verificherà
* Il Water Poverty Index (WPI), sviluppato
dal Centre For Ecology and Hydrology (CEH)
di Wallingford (Gran Bretagna), e il World Water
Council (WWC) classificano 147 paesi in base
alle loro caratteristiche e prestazioni in cinque
aree di potenziale stress idrico: risorse, accesso,
capacità, utilizzo e ambiente. Ognuna di queste
componenti dell’indice è composta a sua volta
da diversi sottoindici, il che fornisce un tale
dettaglio da consentirci di individuare le cause
locali e le aree di intervento sullo stress idrico.
31
Sviluppi futuri nella gestione dell’acqua
Il graduale aumento degli impegni
in agricoltura
Nestlé sta lavorando a fianco degli
agricoltori che fanno parte della sua
supply chain per il miglioramento
della gestione delle risorse idriche.
Da una valutazione delle attuali
competenze di Nestlé in materia
di risorse idriche sono state
individuate diverse aree in cui
ulteriori impegni potrebbero
contribuire al miglioramento della
gestione dell’acqua in agricoltura
e nelle comunità collegate.
Il programma di formazione
e valutazione Nestlé
● Rafforzamento delle capacità
Sarà avviato un programma per
creare consapevolezza tra gli
agronomi Nestlé sul tema “utilizzo
idrico sostenibile in agricoltura”.
Una parte dei dirigenti provenienti
dalla sede Nestlé e dai vari mercati
seguirà dei corsi di formazione
sulla gestione delle risorse idriche
intorno alla supply chain aziendale.
Questo gruppo di “esperti in risorse
idriche per l’agricoltura” formerà a
propria volta altri agronomi Nestlé
e sosterrà le iniziative collegate alle
risorse idriche all’interno dei rispettivi
mercati. Saranno stabiliti dei contatti
con i relativi istituti di ricerca, con
le ONG e con vari consulenti al fine
di sfruttare le loro competenze per
la formazione del personale Nestlé,
per la creazione di consapevolezza
tra gli stakeholder e per offrire
consigli nei vari mercati su problemi
e progetti specifici.
● Studi sul campo
Uno dei primi passi degli agronomi
Nestlé sarà quello di valutare lo stato
dell’utilizzo idrico all’interno della
supply chain aziendale da diverse
prospettive, tra le quali i livelli locali
di “povertà”, il consumo idrico,
i sistemi di irrigazione, la produzione
di acque reflue, i metodi postraccolto, la gestione delle sorgenti
e altro ancora. Questa valutazione
consentirà un migliore monitoraggio
32
Agronomi Nestlé a
Talwandi Rai (India)
addestrano gli
agricoltori a gestire
le risorse idriche nei
loro allevamenti, che
forniscono latte fresco
allo stabilimento
Nestlé di Moga
degli impatti delle attività aziendali
e l’individuazione dei settori prioritari
per la creazione di progetti e per
la ripartizione delle risorse.
Creazione di un repertorio
di pratiche avanzate
sulle risorse idriche
I diversi settori di Nestlé che
acquistano le materie prime
agricole dai produttori locali si sono
impegnati in varie iniziative per
il miglioramento della gestione
delle risorse idriche. Queste iniziative
hanno una grande importanza
e si sono dimostrate vincenti.
Tuttavia, fino ad oggi si è avuto uno
scambio troppo limitato
di informazioni tra i vari mercati.
Per riunire le conoscenze già
disponibili in alcuni mercati
e per renderle disponibili a tutte
le componenti dell’azienda,
il dipartimento agricoltura Nestlé
seguirà a passi graduali il seguente
approccio:
● Raccogliere informazioni sulle
iniziative in corso, di Nestlé e di altre
aziende, sulle loro esperienze e sulle
pratiche più avanzate e gli indicatori
elaborati.
● Riassumere e riordinare
le informazioni in un repertorio
di pratiche avanzate sulle risorse
idriche che sia accessibile a tutto
il personale Nestlé interessato.
● Diffondere il know-how attraverso
esempi ricavati da casi reali, corsi
di formazione e workshop.
● Inserire il più possibile pratiche
avanzate nei Manuali di Garanzia
di Qualità Agricola Nestlé utilizzati
nei diversi mercati.
● Sostenere un’iniziativa sulle risorse
idriche e l’agricoltura all’interno
della piattaforma della Sustainable
Agriculture Initiative (SAI) per
migliorare l’efficienza idrica su scala
molto più ampia e creare parità
di condizioni di concorrenza per tutte
le aziende.
Le pratiche e gli indicatori sulla
gestione dell’acqua vengono
costantemente aggiornati in base
alle esperienze dei diversi mercati.
In breve Dopo l’uragano Katrina, lo tsunami e il terremoto in Pakistan,
Nestlé Waters ha fornito quasi due milioni di litri di acqua in bottiglia
fresca e sicura alle popolazioni che si trovavano in gravi difficoltà
Dalla scienza al campo:
una nuova attenzione rivolta
a qualità, rendimento
ed efficienza idrica
Come molte altre coltivazioni
tropicali, quelle del caffè e del cacao
sono considerate “coltivazioni
orfane” da un punto di vista di
ricerca e sviluppo. Dal momento
che i ricavi si ottengono in base
al prodotto e non a quello che viene
piantato e, poiché si tratta di specie
perenni, attualmente gli investimenti
per l’innovazione delle piantagioni
sono molto scarsi.
Le piante del caffè e del cacao
venivano tradizionalmente
selezionate da pochi enti pubblici
per ottimizzarne i rendimenti,
ma non le caratteristiche relative
all’utilizzo idrico. Molte varietà
risentono di periodi anche brevi
di siccità e ciò minaccia non solo
l’approvvigionamento di materie
prime in generale, ma anche
la sopravvivenza di migliaia di
coltivatori. Nel peggiore dei casi,
le piante più deboli potrebbero non
sopravvivere a periodi prolungati
di siccità (o produrre raccolti molto
scarsi per uno o due anni prima
di ristabilirsi) e molti coltivatori
non potrebbero permettersi gli
investimenti in termini di tempo
e denaro necessari per sostituire
le piante (o per sopravvivere senza
raccolti in attesa del recupero).
Uno dei primi passi degli
agronomi Nestlé sarà
quello di valutare lo stato
dell’utilizzo idrico all’interno
della supply chain aziendale
Nei laboratori e nelle
serre del settore R&S
di Tours, gli esperti
botanici stanno
sviluppando nuove
varietà di piante
e nuovi strumenti
di propagazione
per piante ad alto
rendimento e alta
qualità che possano
inoltre essere rese
meno vulnerabili, in
modo da garantire una
migliore sopravvivenza
e recupero in condizioni
di siccità
Il settore R&S di Nestlé si avvale
di una serie di competenze uniche
per determinare un nuovo slancio
nell’innovazione delle materie
prime del caffè e del cacao. Le sue
competenze avanzate in biologia
molecolare e vegetale, oltre che
in tecniche di propagazione,
gli consentono di ridurre rapidamente
l’intervallo di tempo “dalla scienza
al campo”, come già accaduto in altre
aree di interesse aziendale.
Sono due le nuove iniziative del
settore R&S di Nestlé che mirano a
superare la mancanza di innovazione
nella coltivazione di caffè e cacao:
● L’impiego delle colture convenzionali
per individuare le piante di caffè che
necessitano di una quantità inferiore
d’acqua per ottenere prodotti ad alto
rendimento e di alta qualità.
● Un ulteriore sviluppo
e condivisione delle capacità
di propagazione per aiutare
gli agricoltori a coltivare piante
di cacao che meglio si adattino
ad ambienti poveri d’acqua rispetto
alle piante tradizionali ottenute
tramite radicamento delle talee
o innesto.
Ulteriori informazioni
su queste iniziative
sono disponibili online: “Cocoa
propagation project” all’indirizzo
www.nestle.com/water/32;
“Coffee project” all’indirizzo
www.nestle.com/water/33
Hans Jöhr, Responsabile
Aziendale per l’Agricoltura
di Nestlé
33
Sviluppi futuri nella gestione dell’acqua
Il programma di tutela
di sorgenti, pozzi e falde
freatiche
Le sorgenti e i pozzi freatici
rappresentano una risorsa idrica
preziosa per l’utilizzo da parte
dell’uomo, degli animali e delle
coltivazioni. Molte tenute agricole
e comunità rurali dispongono
di sorgenti proprie, ma in molti
Paesi queste sorgenti non sono
adeguatamente protette da possibili
contaminazioni. Negli ambienti agricoli
le fonti di contaminazione possono
essere rappresentate dagli animali
d’allevamento, da quelli selvatici, dalle
coltivazioni, dalle attività forestali, dai
sistemi settici e dalle attività dell’uomo
(come, ad esempio, l’installazione di
serbatoi per combustibili, fertilizzanti
o pesticidi) situate vicino agli sbocchi
delle sorgenti, chiamati “occhio”.
Alcune sorgenti sono soggette al rischio
di esaurimento se i loro bacini imbriferi
non sono adeguatamente protetti.
La Sustainable Agriculture Initiative
di Nestlé aggiungerà un nuovo modulo
relativo alla salvaguardia delle fonti
di approvvigionamento idrico, delle
falde freatiche e dei pozzi, a livello
delle singole aziende agricole e delle
comunità. Questa iniziativa per
la tutela delle sorgenti fornirà diverse
strutture protettive che sono facilmente
realizzabili una volta individuate
le sorgenti, come ad esempio vasche
per le acque sorgive, strutture per
la protezione delle sorgenti di filtrazione,
pozzi orizzontali o recinzioni.
Ma le misure tecniche per la tutela
delle sorgenti non bastano da sole
ad assicurare una protezione efficace
di queste importanti risorse idriche.
La tutela delle sorgenti sarà, quindi,
accompagnata da programmi educativi
rivolti ai coltivatori, agli alunni delle
scuole e agli abitanti dei villaggi,
su come prevenire la contaminazione,
proteggere i bacini imbriferi e sviluppare
programmi di imboschimento, al fine
di evitare l’esaurimento delle sorgenti.
34
La prevenzione degli
incendi contribuisce
a preservare la portata
idrica delle sorgenti
evitando l’erosione
del suolo.
Dal 1998 il Sustainable
Maintenance Plan (Piano
per la Manutenzione
Sostenibile) di Nestlé
attuato nei dintorni
della sorgente di Santa
Maria ha incrementato
la copertura forestale
con una sopravvivenza
del 75% di quattro
nuove specie di pini,
ha ripristinato 60 ettari
di foresta naturale e
addestrato le squadre
dei vigili del fuoco locali
Stimolare il dibattito sulla
gestione dell’acqua
Come già osservato alle pagine
28-29, Nestlé ha promosso in vari
modi un dialogo con gli stakeholder
sui problemi idrici.
Per il 2007, Nestlé intende
organizzare e patrocinare una serie
di forum pubblici per discutere
di soluzioni al problema dell’acqua
potabile, in particolar modo
nell’ambito dell’amministrazione
dell’acqua, che è considerato un
fattore critico per la soluzione dei
problemi idrici.
Nestlé, la gestione dell’acqua e l’agricoltura
Di Hans Jöhr,
Responsabile
Aziendale per
l’Agricoltura di Nestlé
La cooperazione di Nestlé con i
produttori si basa su un’esperienza
di lunga data nell’approvvigionamento
di materie prime agricole. Nei casi
in cui ce ne sia bisogno, l’azienda
assiste i coltivatori nella produzione
di tali materie prime tramite pratiche
sostenibili che comprendono, tra
l’altro, metodi di produzione sicuri
per l’ambiente volti alla gestione
responsabile e alla tutela delle risorse
idriche. Attualmente Nestlé presta
assistenza a circa 400.000 coltivatori,
affinché possano migliorare le
proprie entrate.
Dal momento che Nestlé utilizza
grosse quantità di materie prime
agricole, e che l’agricoltura è uno
dei settori che fanno maggiore
uso di risorse idriche, nel 2006
l’azienda ha deciso di rivalutare i
propri programmi di collaborazione
In alto a destra:
I servizi sul campo
rivolti all’agricoltura
nella maggior parte
dei paesi in cui Nestlé
acquista le sue materie
prime – soprattutto
latte, caffè e cacao
– sviluppano tra
i produttori locali
la consapevolezza
sull’utilizzo dell’acqua
e sulla loro tutela
L’orientamento principale
dei prossimi programmi di
approvvigionamento
di Nestlé si concentrerà
su aree nelle quali abbiamo
dei rapporti stretti con i
produttori e con i primi
trasformatori, oltre che
nelle regioni dove c’è
carenza idrica
con i produttori, per rispondere
meglio al crescente fabbisogno
idrico e gestirne la carenza. Come
base per i futuri programmi di
approvvigionamento e per nuovi
approfondimenti su tali risorse, si
sta ricorrendo alle attuali attività
rivolte all’agricoltura e alle risorse
idriche come parte integrante delle
nostre iniziative per un’agricoltura
sostenibile.
L’orientamento principale
dei prossimi programmi di
approvvigionamento di Nestlé
si concentrerà su aree nelle quali
abbiamo dei rapporti stretti con
i produttori e con i primi trasformatori,
oltre che nelle regioni dove c’è
carenza idrica. L’azienda contribuirà
a migliorare i consumi e la tutela
dell’acqua per mezzo delle sue
strutture dedicate alla ricerca e
allo sviluppo e con i suoi servizi sul
campo per l’agricoltura. Migliori
conoscenze contribuiranno a definire
programmi per la formazione
di agronomi sul campo, per
meglio diffondere le buone prassi
sull’utilizzo idrico, per fare un uso
migliore delle risorse disponibili
e per proteggerle in modo adeguato
a beneficio dei coltivatori e delle
comunità rurali.
È anche vero, però, che
i programmi sulle risorse idriche
necessitano di sforzi globali
e le singole aziende non possono
che determinare un impatto
limitato. Tuttavia, Nestlé, attraverso
i suoi servizi sul campo, può fare
la sua parte nei programmi avviati
dalle organizzazioni governative
e intergovernative per la ricerca
di soluzioni attraverso progetti
di collaborazione tra pubblico
e privato nelle aree rurali.
Hans Jöhr, Responsabile
Aziendale per l’Agricoltura
di Nestlé
35
Sintesi
Pagina a fianco:
L’immagazzinamento
delle acque in vasche
consente allo
stabilimento
di Chachoengsao
in Thailandia
di funzionare per
diversi mesi senza
dover ricorrere a fonti
d’acqua esterne
36
Come si è visto in questo rapporto,
la disponibilità di risorse idriche per
l’ambiente e per l’uso umano è minacciata
dalla crescita demografica, dal dissesto del
ciclo idrologico naturale, dall’inquinamento
provocato dalle attività dell’uomo e infine
dall’aumento della domanda di alimenti e stili
di vita che comportano un utilizzo intensivo
di tali risorse. Le situazioni di stress idrico
e carenza d’acqua costituiscono un problema
in un numero sempre più grande di bacini
in varie parti del mondo, dove le attuali
politiche, l’amministrazione dell’acqua
e i comportamenti individuali sono inadeguati
a salvaguardare questa risorsa e garantirne
una fornitura di base per l’utilizzo da parte
dell’uomo.
Gli esperti e gli stakeholder hanno aiutato
Nestlé a comprendere il problema e hanno
contribuito alla realizzazione di questo Report,
spiegando i fattori all’origine dell’attuale
situazione e indicando soluzioni per migliorare
la gestione dell’acqua. I loro suggerimenti
e il coinvolgimento del personale Nestlé
hanno aiutato l’azienda a migliorare
ulteriormente la sua comprensione
dei potenziali ruoli e impegni da assumere
sul problema idrico, e nello specifico Nestlé
si impegnerà per:
● Far leva su aree di controllo diretto per
la gestione dei suoi processi produttivi. Nestlé
continuerà a migliorare l’efficienza della sua
gestione delle risorse idriche, proseguendo
sulla strada dei progressi ottenuti e farà
di tutto per raggiungere degli standard più
elevati possibili nell’estrazione, nell’utilizzo
e nello smaltimento delle acque.
● Incoraggiare gli agricoltori a promuovere
una buona gestione dell’acqua in agricoltura.
Al di là delle sue attività aziendali principali,
Nestlé estenderà i suoi impegni per la
condivisione di pratiche per una corretta
gestione delle risorse idriche in agricoltura,
soprattutto all’interno della supply chain
aziendale, dove ciò può avere un impatto
più significativo. In alcuni casi questi
investimenti contribuiranno anche a fornire
acqua potabile alle comunità rurali.
● Offrire la propria esperienza nell’ambito
dell’ampio dibattito sulla gestione delle
risorse idriche. Nestlé si impegnerà con
una vasta gamma di stakeholder a migliorare
lo stato della gestione delle risorse
idriche in tutto il mondo. L’attenzione sarà
puntata principalmente su progetti per il
miglioramento della gestione dell’acqua
a livello locale, collaborando con altre
organizzazioni per stabilire migliori standard
per la gestione delle risorse idriche, portando
avanti gli impegni in corso per l’educazione
alla conservazione dell’acqua e partecipando
al dibattito sugli impatti delle politiche
agricole anche sulle risorse idriche.
Sebbene siano già stati fatti molti progressi,
noi cercheremo sempre di migliorare
ulteriormente, sia per quanto concerne
le nostre attività produttive, sia contribuendo
a rendere possibili degli sviluppi nella gestione
dell’acqua e negli approcci alle tematiche
legate all’acqua in senso più ampio.
Gli impegni di Nestlé sulle risorse idriche,
presentati nel corso del World Water Forum
svoltosi in Messico nel marzo del 2006,
riassumono l’impegno generale dell’azienda
verso i problemi idrici:
ssicurare che le nostre attività rispettino
le risorse idriche locali.
ollaborare per la continua riduzione
delle quantità di acqua utilizzata per
chilo di alimenti e di bevande prodotti.
ualificare l’acqua scaricata
nell’ambiente.
nire Nestlé ed i fornitori di prodotti
agricoli nella promozione della
conservazione dell’acqua tra gli agricoltori.
prirci agli altri per collaborare alla
conservazione e all’accesso alle risorse
idriche, concentrandoci in particolar modo
sulle donne e sui bambini.