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Mondo
Il Sole 24 Ore
Sabato 3 Settembre 2016 - N. 242
Madrid. I socialisti e gli altri partiti di opposizione confermano il no al leader popolare, premier incaricato
Rajoy bocciato, Spagna verso il voto
Senza un’intesa entro ottobre, a dicembre terze elezioni in un anno
Michele Pignatelli
pMariano Rajoy non ce l’ha fat-
ta a ottenere la fiducia per guidare
un nuovo governo, come era ampiamente previsto: contro il leader popolare, primo ministro
uscente e incaricato dal re Felipe
VI, hanno votato 180 deputati, a
favore solo 170: esattamente come mercoledì. Alla Spagna restano dunque meno di due mesi per
scongiurare il rischio di nuove
elezioni generali - le terze nel giro
di un anno - anche se le speranze
appaiono minime.
A Rajoy ieri non serviva più la
maggioranza assoluta del Congresso, come nella votazione di
mercoledì; per formare un esecutivo (di minoranza) sarebbe
bastata la maggioranza semplice,
ottenibile se almeno 11 deputati
dell’opposizione si fossero astenuti. Ma le intenzioni erano apparse chiare già nel dibattito di
metà settimana, quando il leader
socialista Pedro Sanchez aveva
espresso una netta contrarietà a
un primo ministro accusato di
aver avallato la corruzione di
pezzi del Partito popolare e di
aver fatto disastri anche in campo
socioeconomico. Un premier definito ieri «il peggiore della storia». Così per Rajoy hanno votato
solo i 137 deputati popolari, i 32
centristi di Ciudadanos e un deputato delle Canarie.
A questo punto la legge spagnola concede tempo soltanto fino al 31 ottobre prima che il Parlamento venga sciolto e siano convocate nuove elezioni, che peraltro rischierebbero di non avere
un esito tanto diverso. Rajoy ha
già detto di volersi ripresentare
entro ottobre all’assemblea per
un nuovo voto di fiducia, se il re
conferirà ancora a lui, leader del
partito più votato, l’incarico. Le
IMPEGNI UE A RISCHIO
Entro il 15 ottobre il Paese,
che ha ottenuto una proroga
per i target di bilancio, deve
presentare a Bruxelles
le misure per il risanamento
sue chance però sono affidate a
due sole possibilità: riuscire a
convincere una parte dei deputati socialisti che un nuovo governo
guidato da lui «è l’unico possibile» - come ha ripetuto ieri - e quindi ad astenersi; oppure portare
dalla sua parte i cinque deputati
del Partito nazionalista basco:
operazione che potrebbe essere
facilitata dal voto regionale in
programma nel Paese basco e in
Galizia il 25 settembre. Se infatti i
nazionalisti dovessero avere bisogno dell’appoggio dei popolari
per guidare la regione, potrebbero a loro volta sostenere un nuovo
governo Rajoy. Ma ieri ha scricchiolato anche la fragile alleanza
con Ciudadanos, con il leader Albert Rivera che ha chiesto al Partito popolare di proporre un altro
candidato primo ministro.
Nello stallo generale con cui si
è chiusa anche la giornata di ieri,
una schiarita arriva sulla data delle eventuali nuove elezioni, ulteriore motivo di scontro nei giorni
scorsi tra popolari e socialisti. I
quattro grandi partiti- oltre ai due
maggiori, Ciudadanos e Unidos
Podemos - si sono dichiarati favorevoli a una riforma della legge
elettorale che eviti di chiamare
alle urne gli spagnoli il giorno di
Natale. Si tratterebbe, stando alle
anticipazioni di El Pais,di ridurre
da due a una settimana la durata
della campagna elettorale, consentendo di votare il 18 dicembre.
Nel frattempo il Governo
Rajoy resta in carica solo per gli
affari correnti, il che potrebbe
complicare anche il rispetto degli
impegni con l’Europa: Madrid ha
infatti ottenuto dalla Commissione Ue due anni in più per riportare il deficit sotto il 3% del Pil (non
più il 2016 ma il 2018), ma entro il 15
ottobre deve presentare il budget
2017 con le misure necessarie per
raggiungere gli obiettivi.
EPA
Vertice a Bratislava. In agenda Turchia e crisi con Mosca
I ministri degli Esteri Ue:
ricucire i rapporti con Ankara
Beda Romano
BRATISLAVA. Dal nostro inviato
pI ministri degli Esteri dei
Il muro socialista. L’intervento di Pedro Sanchez alle Cortes
Aumenta il rischio Paese
Lo spread tra Bonos spagnoli a 10 anni e Bund tedeschi
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Ultima
settimana
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
26 AGO
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01
02 SET
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
CHIRURGIA ESTETICA - Gli specialisti del settore
Scegliere lo specialista: i consigli della SICPRE
Un difetto da correggere, un elemento del proprio viso o corpo che non piace, il desiderio di attenuare i segni dell’età. Sono diverse le motivazioni che spingono verso un intervento
di chirurgia estetica, ma identica deve essere l’attenzione con cui si seleziona il professionista. “Il primo elemento da verificare è che sia specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica – spiega Giorgio De Santis, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE, che raccoglie l’80% degli specialisti del nostro Paese -.
Essere specialista in chirurgia plastica vuol dire aver seguito, dopo la laurea in medicina, un corso di specializzazione di 5 anni”.
Accanto alla preparazione, il professionista ideale deve avere una serie di doti umane, a iniziare dalla capacità di capire il
paziente. “È importante cogliere le motivazioni profonde – sottolinea De Santis -. E poi saper spiegare i vantaggi e le possibili
evenienze negative dell’intervento. Chi non lo fa non è più bravo, ma meno professionale, perché in ogni gesto umano sono
insiti dei rischi. Ancora, il professionista serio non insiste per operare, ma piuttosto invita a una riflessione in più: un intervento ben riuscito è frutto dell’incontro tra un chirurgo plastico serio e preparato e un paziente informato e consapevole”.
Contatti: www.sicpre.it
Dott. PHILIPP AGOSTINI - ClinicAgostini BOLZANO
Prof. ROBERTO D’ALESSIO - NAPOLI
Il Dott. Philipp Agostini, fondatore e manager di ClinicAgostini di Bolzano, ha una precisa filosofia di lavoro che cosí sintetizza: “Non miro a raggiungere ideali di bellezza dettati
dalla moda ma ad aiutare i miei pazienti a trovare l’armonia nelle proporzioni e del proprio
essere. L’aspetto esteriore é molto importante per sentirsi in armonia con sé stessi e con
ció che ci circonda”. A tal scopo un team di professionisti della ClinicAgostini si avvale di
un approccio innovativo e multidisciplinare, che si basa sulla corretta individuazione del
problema e, in accordo con il paziente, individua le soluzioni piú idonee in adeguamento
alle linee guida delle piú importanti societá scientifiche internazionali.
Oltre alla Chirurgia plastica ed estetica nella ClinicAgostini si trattano le emicranie e la
cellulite. Altri servizi offerti sono: educazione alimentare, consulenza psicologica, massaggi ayurvedici, make-up permanente, ginnastica medica e ipnosi anti fumo/peso.
Contatti: [email protected]; tel. 0471.324.036
Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica maxillo facciale,
nonché docente alle Università di
Napoli e dell’Aquila, il Prof. Roberto
D’Alessio propone una serie di soluzioni all’avanguardia in grado di
risolvere i vari problemi correlati agli
inestetismi. In particolare, nel campo
della Mastoplastica additiva o riduttiva, gli interventi del Prof. D’Alessio
donano un seno naturale e gradevole grazie a protesi di ultimissima
generazione. Il chirurgo risolve in modo definitivo varie problematiche legate al seno (come ad esempio l’asimmetria o la tuberosi delle
mammelle) regalando alle pazienti il piacere di una ritrovata armonia
con sé stesse. Naturalmente il Prof. D’Alessio è in grado di intervenire
con successo in tutti i settori della Chirugia plastica, estetica e ricostruttiva sia per quanto riguarda il corpo che il viso.
Contatti: www.robertodalessio.it; [email protected];
tel. 081.400261
Una clinica d’avanguardia per ogni
trattamento
Dott. VINCENZO VOLPE - NAPOLI
Labbra piene, carnose e ben disegnate in
pochi minuti con l’Acido ialuronico
È indubbio che labbra piene, carnose e ben disegnate suscitino attrazione. Ma non bocche esagerate
che danno un aspetto disarmonico a volte ridicolo: oggi la Medicina estetica può offrire eccellenti
soluzioni dai risultati strabilianti e, senza ricorrere alla chirurgia, con una semplice infiltrazione
di Acido Ialuronico si possono ottenere le labbra a lungo desiderate. È importante però affidarsi
a mani esperte e che utilizzino prodotti di qualità e certificati. Il trattamento del Dott. Volpe, chirurgo plastico napoletano, si effettua in regime ambulatoriale e in pochi minuti: dopo un attento
studio della morfologia delle labbra si procede con l’applicazione di un gel anestetico atto a rendere
del tutto indolore l’infiltrazione che plasma contorni e volumi, lasciando le pazienti soddisfatte ben
al di là delle loro aspettative. Si può così ringiovanire, rimpolpare, sollevare angoli tristi, proiettare
o ridefinire un filtro appiattito con quantità di prodotto molto contenute. Tutto frutto di una nuova
sensibilità sposata ad una logica che non concede nulla all’esibizionismo e tutto alla bellezza.
Contatti: www.vincenzovolpe.it; [email protected]; tel. 339.208.6539
Dott. ANTONIO CELLA - SALÓ (Brescia)
Un seno ad effetto naturale con le innovative protesi Motiva
Il Dott. Antonio Cella presenta le innovative protesi del seno “Motiva”, fatte di morbido gel di silicone
che dona un effetto piacevolmente naturale e che ha il pregio di non disperdersi in caso di rottura.
Grazie a questo nuovo materiale le protesi assumono un aspetto anatomico “a goccia” ma soprattutto rispetto alle anatomiche non tendono a ruotare, scongiurando così il rischio di una nuova operazione. Il rivestimento delle “Motiva” è più delicato al tatto e meno irritante per il corpo umano e
- novità assoluta - sono le uniche al mondo ad avere un microchip che ne permette il riconoscimento
dall’esterno con uno scanner; inoltre un’assicurazione speciale offre alle pazienti la più alta garanzia. A Villa Bella di Salò, dove il Dott. Cella è Responsabile della Chirurgia della mammella,
è possibile per la prima volta in Italia effettuare una simulazione 3D con queste protesi e vedere
il risultato in tempo reale; non a caso in questa sede un anno fa si è tenuto il primo Congresso
mondiale su queste nuove protesi suscitando grande interesse tra i chirurghi. Il Dott. Cella riceve
a Brescia, Genova, Salò e Chiavari.
Contatti: [email protected]; tel. 0365.41446
Prof. GIORGIO BRONZ - Clinica Giorgio Bronz LUGANO (Svizzera)
L’eccellenza della chirugia plastica/estetica in
un contesto esclusivo
In questa Clinica la qualità e l’eccellenza sono il filo conduttore di ogni fase e di ogni risorsa. I collaboratori,
il materiale, le infrastrutture e il servizio sono di altissimo livello e la cura del dettaglio è totale. Il paziente è
seguito costantemente, prima e dopo l’intervento: il dialogo, la ricerca delle migliori soluzioni, la comprensione delle aspettative, il monitoraggio continuo, sono elementi centrali che la contraddistinguono.
In un ambiente elegante, funzionale e riservato il paziente trova il massimo comfort e le strutture più
moderne, con un servizio all’avanguardia, supporti tecnici di ultima generazione, uno staff di specialisti altamente qualificati che operano con professionalità e cortesia.
Le infrastrutture sono concepite secondo una logica innovativa capace di coniugare comfort ed efficienza. La qualità della Clinica è anche nella tecnologia messa a disposizione del paziente e delle sue
esigenze. È una struttura completa che mette a disposizione del paziente l’esperienza e la qualità in un contesto piacevole, innovativo ed
esclusivo. Le caratteristiche di eccellenza in termini di qualità e tecnologia garantiscono la massima sicurezza tecnica e sanitaria.
Contatti: www.clinicagiorgiobronz.ch
Le problematiche legate al seno
risolte con tecniche innovative
Dott. VINCENZO GALANTE - ROMA
Nuovi pettorali
“scolpiti” e virili
grazie ad una
Chirurgia
mini-invasiva
Ventotto vogliono cogliere
l’occasione di una due-giorni
di riunioni qui a Bratislava, tra
ieri e oggi, per rasserenare il
clima con la Turchia, a un mese
e mezzo dal recente tentativo
di colpo di Stato contro il presidente Recep Tayyip Erdogan.
L’obiettivo, non facile da raggiungere, è di salvaguardare
l’accordo firmato tra Bruxelles
e Ankara per meglio gestire i
flussi migratori da Est, mentre
il nuovo rapporto del Paese
con la Russia è anch’esso fonte
di interrogativi.
I ministri degli Esteri avranno oggi qui in Slovacchia, Paese che detiene la presidenza
semestrale dell’Unione, un incontro con il ministro turco
degli Affari europei Omer Celik. Spiegava ieri sera un diplomatico durante una pausa dei
lavori ministeriali: «Vogliamo
normalizzare il rapporto (…)
Vi è la volontà da entrambe le
parti di avere un nuovo tono
nel dialogo bilaterale». Le ultime settimane sono state segnate da critiche reciproche e
da nervosismi crescenti.
Durante l’estate, le diplomazie europee hanno fortemente criticato il giro di vite
sull’ordine pubblico dopo il
tentato colpo di Stato in luglio.
Da Ankara, il governo turco ha
risposto stizzito, minacciando di non applicare l’accordo
con Bruxelles in assenza di
una liberalizzazione dei visti,
così come previsto dall’intesa.
Per ottenere il viaggio senza
visti in Europa per i suoi cittadini, la Turchia deve introdurre modifiche alle leggi antiterrorismo, che finora non ha
voluto cambiare.
UN DIFFICILE EQUILIBRIO
Gentiloni: il sostegno dopo
il colpo di Stato si accompagni
all’invito a rispettare i diritti
Oggi i 28 incontrano il ministro
turco degli Affari europei
Nella prima giornata della
riunione ministeriale, ieri il
ministro degli Esteri slovacco Miroslav Lajcak ha spiegato: «Dopo il fallito colpo di
Stato esprimemmo la nostra
forte solidarietà ai leader
eletti della Turchia. Da allora,
ci siamo allontanati anziché
avvicinarci. Non è normale».
Ha aggiunto il suo omologo
ungherese Peter Szijjarto:
«Chiunque attacchi la stabilità della Turchia attacca la sicurezza dell’Europa perché
in questo momento la Turchia è il Paese che ferma l’arrivo di migranti in Europa».
Al tempo stesso, non mancano i Paesi – come la Germania, ma anche la Francia e l’Italia - che ricordano insistentemente i dubbi sul rispetto dei
diritti umani in Turchia. Oltre
a voler salvaguardare l’intesa
sui rifugiati, c’è il timore di assistere a una lenta deriva della
Turchia, importante paese
membro dell’Alleanza Atlantica, verso la Russia dopo che
Erdogan ha voluto allacciare i
fili di una alleanza con Mosca,
incontrando il presidente russo Vladimir Putin.
Dal canto suo, il ministro
degli Esteri Paolo Gentiloni
ha spiegato che alla Turchia
«dobbiamo dare due segnali:
sostegno senza equivoci dopo il colpo di Stato» ma anche
«un invito molto chiaro» a
«contenere la reazione nel rispetto dei diritti fondamentali». Sempre ieri, i ministri hanno parlato del futuro delle
sanzioni contro la Russia.
L’Alto Rappresentante per la
Politica estera e di Sicurezza
Federica Mogherini ha confermato che «l’abolizione delle misure è legata alla piena
adozione in Ucraina dell’Accordo di Minsk».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le misure. Allo studio commissione interministeriale e sala operativa congiunta
Flussi migratori, prime intese
di massima tra Italia e Libia
Marco Ludovico
ROMA
pPrime intese di massima tra
l’Italia e la Libia per ridurre e
controllare i flussi di migranti.
In una nota ieri Palazzo Chigi ha
reso noto che «il governo di accordo nazionale libico e il governo italiano, nell’ambito della collaborazione per il contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina - si legge nel
comunicato - hanno concordato urgenti misure anche per ridurre il rischio di nuove tragedie umanitarie».
La presidenza del Consiglio
dei ministri ricorda il «recente
aumento del flusso dei migranti
verso l’Ue, l’Italia in particolare». È proprio in questo scenario
che «è stata valutata una serie di
iniziative»: sono in ballo «l’istituzione di una commissione interministeriale e una sala operativa congiunta».
Il tema è stato ribadito anche
dal ministro degli Esteri, Paolo
Gentiloni, a margine della riunione Ue. L’Italia, ha detto, «ha
sollecitato la massima collaborazione» delle autorità libiche.
Il governo guidato da Fayez Sarraj, ha osservato il titolare della
Farnesina, è «consapevole del
fatto che la stabilizzazione del
Paese deve avere come risultato
anche la gestione dei flussi dei
migranti. Non sarà un processo
immediato o facile - ha aggiunto
Gentiloni - ma è importante che
dopo i passi avanti fatti con l’Ue
per l’addestramento della guardia costiera libica, sul piano bilaterale Italia e Sarraj stiano avviando un lavoro anche sul tema
della migrazione».
E anche se, come ha detto nei
giorni scorsi il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, in Italia il sistema di accoglienza dei
I NUMERI DEGLI SBARCHI
Gli immigrati approdati
sulle coste italiane tra
il 1° gennaio e il 2 settembre
sono saliti a 119.195, quasi
3mila in più del 2015
migranti «non è al collasso»,
Gentiloni non nasconde di aver
«segnalato alle autorità di Tripoli che negli ultimi giorni la
pressione è stata particolarmente significativa e abbiamo
sollecitato la massima collaborazione possibile».
Sono i numeri degli sbarchi in
Italia, infatti, a crescere ormai a
vista d’occhio. Il dato aggiornato
a ieri del ministero dell’Interno,
guidato da Angelino Alfano, è di
119.195 immigrati approdati sulle
Al potere nell’ex repubblica sovietica dal 1989
coste italiane dal 1° gennaio scorso al 2 settembre. Nel 2015 l’ammontare degli sbarchi nello stesso arco di tempo è stato di 116.549
persone: dunque quest’anno sono quasi 3mila in più (+2,24%). Il
dipartimento delle Libertà civili
dell’Interno, diretto dal prefetto
Mario Morcone, fa i conti anche
con i numeri dell’accoglienza:
148.133 migranti distribuiti in tutta Italia (dati del 2 settembre).
Vanno poi aggiunti i cosiddetti minori non accompagnati,
cioè senza genitori: quest’anno
ne sono arrivati in Italia 11.797 e
ne vanno sommati circa altri
10mila giunti nei due anni precedenti. Un totale di presenze - siamo oltre le 160mila unità - in
continua crescita visto il ritmo
in atto degli sbarchi .
Per ridurre l’impatto sociale
di un afflusso così continuo e
consistente il Viminale sta distribuendo tra tutte le province
d’Italia i nuovi arrivi. Resta poi
in sospeso il piano stilato dall’Anci (associazione nazionale
comuni d’Italia) per frammentare ancora di più, comune per
comune, le presenze straniere.
Senza contare che cominciano a
scarseggiare le risorse per finanziare il sistema del terzo settore che contribuisce in prima
linea all’accoglienza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AFP
La Ginecomastia rappresenta un problema
estetico che condiziona la vita di uomini giovani e non solo. La regione
pettorale si presenta apparentemente poco virile a causa di un eccessivo
volume mammario che conferisce un aspetto femminile. Tale inestetismo è spesso determinato dalla concomitanza di un anomalo sviluppo
della ghiandola mammaria con un eccesso di grasso circostante. Grazie
a tecniche chirurgiche d’avanguardia, il Dott. Vincenzo Galante, con
un intervento poco invasivo, risolve in modo eccellente e soprattutto
definitivo questo problema. Il miglioramento fisico presenta risvolti
psicologici eclatanti: aumenta la fiducia in sé stessi e nei rapporti sociali
o semplicemente fa ritrovare il piacere di mostrare i propri pettorali in
pubblico o nell’intimità. Il Dott. Galante opera a Roma e Milano.
Contatti: www.chirurgiaxestetica.it; tel. 349.590.9107
Dott. GIOVANNI PONZIELLI - MILANO
Dalla Germania nuove protesi
mammarie: volumi più grandi
con minor peso
Già dirigente ospedaliero e professore universitario, il Dott. Giovanni
Ponzielli è un affermato specialista in
Chirurgia plastica e ricostruttiva. Da
sempre attento alle innovazioni, oggi
propone un rivoluzionario metodo di
ricerca biomedica che arriva dalla Germania, grazie al quale si possono innestare protesi mammarie più grandi ma con minor peso. “Le protesi di
nuovissima generazione - spiega il Dott. Ponzielli - sono strutturate con
micro sfere nel contesto del corpo di silicone per cui pesano il trenta per
cento in meno. Ciò significa che si possono utilizzare, a parità di peso, volumi del trenta per cento superiori senza “stressare” i tessuti. È una chance decisamente interessante per chi vuole volumi aggiunti importanti”.
Contatti: www.chirurgia-estetica-milano.it; tel. 800.973318
L’Uzbekistan conferma la morte del presidente Karimov
Le indiscrezioni sul suo ricovero in ospedale in seguito a emorragia cerebrale e poi sulla morte erano
circolate per giorni, puntualmente smentite. Ieri però il governo dell’Uzbekistan ha finalmente confermato
che il presidente Islam Karimov è morto, a 78 anni. L’unico leader che l’Uzbekistan abbia avuto dalla
proclamazione dell’indipendenza dall’Urss: l’autoritario Karimov ha governato con pugno di ferro il Paese
centro-asiatico dal 1989, reprimendo opposizione e diritti umani. I funerali, riporta la Tass, si svolgerano
oggi: Karimov verrà seppellito a Samarcanda. Dall’Estremo Oriente Vladimir Putin ha trasmesso le proprie
condoglianze al presidente ad interim, Nigmatilla Yuldashev. Poiché Karimov non aveva apparentemente
designato un successore, è possibile che alla sua scomparsa segua ora una prolungata lotta per il potere tra
clan, anche a vantaggio del Movimento islamico dell’Uzbekistan, vicino a talebani e al-Qaida.