Housing sociale, per il 2016 pronti 3.000 nuovi alloggi
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Housing sociale, per il 2016 pronti 3.000 nuovi alloggi
24 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE 2011 Focus Il futuro delle abitazioni a Bergamo La curiosità L’arte per abbellire le case In 60 in gara: sei i selezionati «Qui l’arte è di casa». È questo il titolo del progetto che punta a coniugare il bello con l’utile e cioè gli interventi del Piano di zona con veri e proprie opere d’arte contemporanea che verranno realizzate in sei comparti dello stesso Piano di zona: si tratta di via Ruggeri da Stabello, ma anche via Bellini, via Promessi Sposi, via Guerrazzi, via Dell’Azzanella e Piazza Aquileia. «Dopo il bando pubblico al qua- le hanno risposto una sessantina di artisti – spiega l’assessore Tommaso D’Aloia – stiamo procedendo alla selezione: per il momento ne sono rimasti quattordici ed entro la fine dell’anno dovremmo arrivare a individuare i sei artisti in gara che verranno ufficialmente incaricati della realizzazione delle opere. L’allestimento potrebbe già partire la prossima primavera per abbellire i il piano di zona». a Housing sociale, per il 2016 pronti 3.000 nuovi alloggi Gli interventi di edilizia convenzionata a Bergamo Numero alloggi previsti Via R. da Stabello 44 In vendita o in affitto, metà sono già costruiti o in fase avanzata Collaborazione tra pubblico e privato e prezzi inferiori al mercato a Venerdì gli Stati generali della casa Parola agli esperti e ai protagonisti locali a Non sarà un parlarsi addosso, un interessante «blabla» destinato a riempire la giornata, magari anche le pagine dei giornali, e poi chi si è visto si è visto. Gli Stati generali della casa, promossi dall’assessorato alle Politiche della casa del Comune di Bergamo e dall’Ordine degli architetti, si presenta come un qualcosa di estremamente pratico. Un appuntamento per addetti ai lavori sulle «nuove forme dell’abitare» il cui obiettivo è palesemente quello di tradurre la teoria, i nuovi modelli, in azioni concrete sul territorio. Da qui il programma e l’impostazione del convegno che si svolgerà venerdì in Sala Curò: autorità e «massimi sistemi» al mattino, quando i relatori allargheranno gli orizzonti fino a toccare le esperienze europee; Convegno al mattino, con lo sguardo anche alle esperienze europee idee e proposte degli attori locali nella sessione pomeridiana con un approccio molto pragmatico e finalizzato a offrire risposte convincenti a bisogni sempre più pressanti. «Nuovi servizi abitativi» Nel pomeriggio idee e proposte concrete, per rispondere ai bisogni emergenti «In un momento di grande fragilità delle famiglie e del mercato – ha sottolineato ieri durante la presentazione dell’iniziativa l’assessore alle Politiche della casa e all’Edilizia privata Tommaso D’Aloia – è necessario orientare gli sforzi verso il difficile compito di individuare nuovi servizi abitativi. In tal senso il nostro programma è volto a incentivare e sostenere l’incontro tra la domanda e l’offerta di abitazioni, attraverso l’analisi, la valutazione, la promozione e il coordinamento delle politiche della casa in sinergia con tutti gli altri enti che operano in questo settore. Risulta altresì centrale la questione del consumo del territorio e la necessità di non riprodurre azioni di urbanizzazione basate su modelli che la città contemporanea non è più in grado di accettare». «Tutti gli operatori in rete» «Abbiamo sostenuto in maniera convinta il convegno – ha spiegato Paolo Belloni, presidente dell’Ordine degli architetti di Bergamo – perché negli ultimi anni quello dell’abitare è diventato un tema centrale non solo per i cittadini e gli amministratori, ma anche per il mercato immobiliare e il territorio. Si tratta di un primo passo per mettere in rete tutti gli operatori proponendo nuovi modelli: non è certo questo il momento di sedersi e aspettare; bisogna costruire meno e meglio». Via Polaresco Via Guerrazzi - Cave via dei L. via Sant'Antonino na nia Ca ei d via 68 22 Via Promessi Sposi 46 Via S. Ambrogio 40 Piazza Aquileia 30 via Car duc ci via Ce ra so li Via Calvetti Moroni Via Guerrazzi S.S. n˚525 (Grumello) via M ilano via N ullo Ma gg io in Polo nia via IV Novem bre vi aX XI V via Carducci Via Leopardi 37 FONTE: Ma gg io via W. Goethe via Briantea 24 42 via Bros eta via F. Coghetti Via Guerrazzi 54 Via Moroni Guerrazzi 69 Via Grumello 51 via San Bernar dino 24 via Broseta via Ga via Mo ron i Rotonda Locatelli via Mazzini via A. Diaz via Mo rie . Cu .eM le P via via de llo Sta tut o via N ullo via d el La paca no via Broseta via A. R osm ini gall. Con via S. Lu cia via d ello S tatuto 20 via Co sti tuz ion e via B. Cana le Via Lochis XI nzo noce via In vi aX XI V via G. Sylva via B. Borromini via della ia Colomba via Bassini 38 Largo Barozzi viale Liberazione Via Rota Bellini via G. Gra tar oli 5 chio Vec Bergamo, si diceva, è in prima linea ed entro il 2016 si punta ai tremila alloggi di cui sopra, ope- Aumento delle case in affitto rando fondamentalmente su L’affitto si inserisce, invece, neldue livelli: abitazioni in vendi- la pianificazione urbanistica del Pgt. Lo stesso documento parta e in affitto. Nel primo caso lo strumento la infatti di un aumento nei prossimi 5 anni di è il tradizionale Piacirca 1.500 alloggi di no di zona, istituito sul finire degli anni Opportunità edilizia sociale da imSessanta proprio per per le mettere sul mercato locazione: 740 già dare una risposta fasce in in fase di realizzazioadeguata alla domanda di alloggi a prezzo deboli e le ne nel maggio 2010 e 750 previsti nei convenzionato o agegiovani altri cosiddetti ambiti di volato. Nel suo comcoppie trasformazione, ovplesso, il programma di attuazione approvato nel vero nelle macroaree indivi2009 prevede la realizzazione duate dal piano per ridisegnare di 1.360 appartamenti: 650 già la Bergamo che verrà e dove costruiti o in fase di avanzata l’housing sociale giocherà cerrealizzazione, il resto da mette- tamente un ruolo fondamentare in cantiere entro il 2016 con le. «Anche sul fronte dell’affitto 120 abitazioni in procinto di essere edificate tra la fine del 2011 – concludono i responsabili del settore – è questo il modo mie l’inizio del 2012. «In media – aggiungono i re- gliore per contrastare l’inevitasponsabili della divisione – il lo- bile processo di invecchiamenro prezzo di vendita è inferiore to della città ed evitare che le fadel 20-25 per cento rispetto a sce giovani l’abbandonino». ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA quello del libero mercato». Un Via Vagine S. Agata e on en nZ Sa Via «Il Piano di governo del territorio – spiegano Marina Zambianchi responsabile della divisione Politiche della casa e Nicola Gherardi funziodello stesso setL’housing nario tore – è stato imposociale è un stato proprio nell’otdi rispondere ai obiettivo tica bisogni dei cittadini Housing sociale preciso del e, in questa prospetLa parolina magica è il piano dei serComune tiva, housing sociale. vizi attribuisce alla Obiettivo strategico residenza una fundella Giunta Tentorio (in per- zione di pubblico interesse, rifetta continuità con il mandato servando almeno il 10 per cendi Roberto Bruni) e opportu- to di tutte le nuove edificazioni nità per quanti, pur non dispo- a una destinazione di tipo sonendo dei requisiti di reddito ciale». indispensabili ad accedere alL’housing nasce da qui. Con l’Edilizia residenziale pubblica una collaborazione tra pubblia canone sociale (che a Berga- co e privato – lo strumento clasmo può contare su una disponi- sico è quello della convenzione bilità di oltre 4.200 unità im- – che funziona in maniera molmobiliari), non sono nemmeno to semplice ed efficace: in soin grado di sostenere i costi del stanza i privati – grazie ai fondi libero mercato. immobiliari che a livello nazioSi tratta di una «fascia grigia» nale ammontano a 3 miliardi di Tremila alloggi entro il 2016 incentivo che funziona se è vero com’è vero che il 50-70 per cento delle stesse abitazioni vengono vendute prima del termine dei lavori ad acquirenti che, come auspicato, si collocano per la maggior parte (60 per cento) in una fascia d’età inferiore ai 35 anni. via Bellini Residenza, pubblico interesse euro – si trovano a investire meno (il 40 per cento della spesa complessiva), mentre gli enti pubblici riescono a intervenire sul mercato calmierandone i prezzi. Se rio sempre più ampia, fatta soprattutto di giovani coppie, lavoratori in mobilità, ricercatori universitari, dipendenti inquadrati con forme di contratto atipiche. Insomma tutte categorie appese al sottilissimo filo di un’economia ormai fragile e all’insegna della precarietà. a il alm J. P via a Quasi tremila nuovi alloggi entro il 2016. Occhio e croce, un quartiere delle dimensioni della Celadina o di Città Alta ai tempi d’oro. Il bello è che, a differenza di molti interventi immobiliari degli ultimi anni, queste abitazioni, 1.400 delle quali già costruite o in avanzata fase di realizzazione (non in una zona specifica, ma spalmate sull’intero territorio cittadino), sono tutte destinate a trovare acquirenti o inquilini senza troppi problemi. In tempi di mattone al ribasso e mercato stagnante, una specie di miracolo. Str ad aV ici na le Lu ng o EMANUELE FALCHETTI 25 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE 2011 Sono le abitazioni destinate all’housing sociale già costruite o in avanzata fase di realizzazione a Bergamo. Entro il 2016 saranno quasi 3.000 i nuovi alloggi destinati a coloro i quali – pur non disponendo dei requisiti di reddito per accedere all’edilizia residenziale pubblica a canone sociale – non sono in grado di sostenere i costi del libero mercato 1.400 L’intervista Tommaso D’Aloia, assessore a «Dare casa a chi ha bisogno non ha un colore politico» via S ba no Via Volta 48 Gasp eri i ni rd gia Ve rti G. Pa via ei d via P.le della rca so tra no as Repubblica Pe ti T. T via a ia bo c Rotonda v via a s i S ribaldi zz dei Mille Ta ia v mo via Ca Cris G. a pi i v via Bo rfu ro i via S. Orsola h osc irab G. T via Largo Cinque Vie via le G iuli oC esa re 13 via Ma j zo laz Pa via P. Pa leo ca pa via via B ronze tti 42 ono B. B Via Gavazzeni 130 Via David (ex-Molini) 60 Via Daste e Spalenga 44 Via Pizzo Scais 18 via Tols toj Via Rovelli Ex Fervet via Rov elli 80 «Direi proprio di sì. Una continuità pensata, attiva. Perché certi temi e soprattutto certi bisogni non hanno colore». Cosa vuol dire nel concreto questo housing sociale? Via Borgo Palazzo 145 sco Bo G. S. via de tra tos Au via ali ov rn Ca G. a i v Via Pizzo Redorta 30 via M. Gavazzeni to Lot del M. via cento degli acquirenti nella fascia giovane, è di buon auspicio». Bene. Ma cosa facciamo con tutte le case costruite negli anni scorsi che giacciono ancora invendute? Un esempio di continuità... via Bor go P alaz zo j Ma via i ell om on .B G via via S. Gio rg io via Pala zzo lo I XII iX nn va Gio pa Pa le via Mo ron i ma Ro le via via San Bernardi no via le G iuli oC esa re ario Galg del via Via Pignolo e via ason M i gh en ar Qu G. via io iorg S. G via Via Ghislandi via S erass i i rd Ve G. via rina Cate go or aB vi II le ue an Em V. le via pi Lu via a ar tig Or te M. a vi ni van Gio San via ni ido orr oC pp li i F via via Bia nza na li No A. via li tel ca Lo A. via nca d'Oro Largo Pozzo via C. Battisti via N. Sauro via Sa nT om as o via Dipinta ta San via «C i teniamo moltissimo». L’assessore alle Politiche della casa e all’Edilizia privata Tommaso D’Aloia non si stanca mai di ripeterlo. L’housing sociale è un pallino suo, ma non solo: anche la Giunta ha sposato l’obiettivo, inserendolo sin dall’inizio nelle linee programmatiche e raccogliendo in questo modo il testimone dagli amministratori che li avevano preceduti. via Ghis land i via Ma nt ov an i via Pin ett i vi aS po rch ia via del Lazzaretto 6 30 i lpin Q. A via cca via Ro 28 Via Corridoni Pellico Via Corridoni Teb gnano via Le berti via Galim zo laz Mi via via Baio ni via M. Bu tta ro no rza Pio c. cir zi en egr oL Tit via i ion Ba via via Maironi da Ponte Via Pinetti via dei Celestin i o ell ab St via A. D e via Cr es ce nz i ura eM dell II le viale ue an m .E V le via 11 Via Acquaderni via Gi an fo rte Su ar di a id er gg Ru via E. Va no ni Via Ponchia 16 via Pe sca ria a vi circ . Pio rzan o via Ros olin o Pil o via Bra vi no itenti via P via Fa ra 16 via Clem enti na an Co Via Locatelli lom Via Carpinoni - Spino 48 «Vuol dire soddisfare le richieste della gente, e in particolare dei giovani, che non riescono più a metter su casa. Quello abitativo è un problema che ha investito anche le cosiddette fasce di mezzo: non è che manchino gli alloggi, il fatto è che costano troppo e i prezzi impediscono l’incontro tra domanda e offerta. Noi stiamo semplicemente cercando di riavvicinarle». E ci siete riusciti? «A Grumello del Piano, ad esempio, stiamo intervenendo per consentire alle giovani coppie di non andarsene dal quartiere d’origine. Un primo passo riguarda la convenzione con la Misericordia Maggiore che prevede una Via Dell'Azzanella 42 «In questa prospettiva – ha aggiunto il collega Stefano Baretti – il ruolo degli architetti è fondamentale e su questo bisogna puntare anche dal punto di vista comunicativo per rendere abitabile un luogo, accanto a metodologie esemplari sul piano della progettazione come i concorsi». Una giornata di discussione Per approfondire il tema ci sarà a disposizione una giornata intera. Si parlerà così di housing sociale e accoglienza delle giovani famiglie; di Piano di zona e di fondi immobiliari, di politiche sull’invenduto e nuovi modelli abitativi. L’appuntamento, si diceva, è per venerdì in Sala Curò, piazza della Cittadella, dove a partire dalle 9 si ritroveranno esperti, amministratori e addetti ai lavori per una non stop destinata a concludersi solo alle 17. Dopo i saluti delle autorità, in programma c’è il convegno moderato da Gabriele Rabaiotti, docente del Politecnico di Milano al quale interverranno, tra gli altri, l’assessore regionale alla Casa Domenico Zambet- ti, Marco Albini del Politecnico di Milano e Lorenzo Bellicini del Cresme, il Centro ricerche economiche e sociali di mercato per l’edilizia e il territorio. Le esperienze sul campo Nel pomeriggio spazio alle esperienze sul campo con l’intervento di numerosi rappresentanti di istituzioni locali tra cui Carlo Cerami della Fondazione Cariplo, Gianfranco Bonacina della Banca di credito cooperativo di Treviglio, Giuseppe Capetti della Diocesi di Bergamo, Narno Poli dell’Aler, Luciano Maffioletti del Consorzio Solco città aperta e Umberto Dolci di Federconsumatori. «Il programma dettagliato – conclude Marina Zambianchi, responsabile della Divisione politiche della casa di Palafrizzoni – è disponibile sia sul sito del Comune che su quello dell’Ordine degli architetti. Per il momento l’interesse non è mancato: abbiamo registrato infatti circa 90 iscritti su una disponibilità complessiva di 120 partecipanti». ■ E. Fa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Tommaso D’Aloia «Gli alloggi ci sono, ma costano cari. Avviciniamo domanda e offerta» ventina di alloggi a canone moderato, in programma ce ne sono altri quaranta, compresi quelli dell’Aler. Un risultato importante in linea con quanto previsto dal contratto di quartiere». Per il resto? «Anche su gli altri fronti ci sono segnali confortanti. La velocità con cui gli alloggi del piano di zona vengono venduti ancora sulla carta è una conferma del fatto che stiamo battendo la strada giusta, calmierando i prezzi e cercando di risparmiare inutili consumi di territorio. Anche il dato sull’età, che colloca il 60 per «Anche se sono frutto di operazioni private e di dinamiche prettamente di mercato, l’housing sociale offre buone prospettive anche in questo senso. Si possono convenzionare infatti interventi già realizzati ed è ciò che ci accingiamo a fare con un primo complesso in città. C’è convenienza per tutti: i privati riescono a collocare abitazioni altrimenti destinate a rimanere invendute e gli acquirenti spuntano prezzi più vantaggiosi». Poi però bisogna assegnarle queste abitazioni. E qui i problemi sono più di ordine politico, visto che in più occasioni la Lega si è dichiarata a favore di una revisione dei criteri… «I criteri non li decide il Comune ma la Regione, siamo consapevoli che in alcune zone della città si registrano situazioni difficili per le quali stiamo lavorando. Allo studio c’è una graduatoria dedicata alle giovani coppie che dovrebbe garantire la formazione di un mix sociale equilibrato. Particolare attenzione verrà, inoltre, rivolta alla Malpensata dove c’è una fortissima concentrazione di extracomunitari: è importante che, anche da questo punto di vista, si favorisca una distribuzione omogenea sull’intero territorio cittadino». ■ E. Fa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA