Per fare chiarezza I fatti Per capire meglio
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Per fare chiarezza I fatti Per capire meglio
Per fare chiarezza Da qualche tempo voci incontrollate e articoli su quotidiani tendono a mettere in dubbio il valore legale della Laurea in Matematica rilasciata dall’Università degli Studi di Torino. Questo comunicato, a cui daremo la giusta pubblicità, vuole dissipare ogni dubbio e rassicurare quanti, del tutto legittimamente, hanno iniziato a temere sulla validità del titolo accademico che hanno conseguito o che sono in procinto di conseguire. I fatti La neo eletta Presidente del Corso di Laurea in Matematica, prof.ssa Laura Sacerdote, all’inizio del suo mandato intende mettere il Corso di Laurea nelle condizioni di conseguire l’accreditamento (procedura di certificazione della qualità). Lo studio approfondito sul corso e la compilazione del manuale per l’accreditamento la porta a scoprire una serie di incongruenze, tra queste quella importante ovvero la difformità dei piani di studio consigliati agli studenti rispetto all’Ordinamento del Corso di Laurea depositato presso il MIUR. Immediatamente informato del problema, il Consiglio di Facoltà ha affrontato la questione e, nella seduta del 22 marzo 2007, ha adottato la seguente delibera: “Corso di laurea in Matematica Il Preside comunica che a seguito di verifiche sono emerse delle incongruenze tra gli ordinamenti approvati dal Ministero per corsi delle classi 32 e 45/S (Matematica) e i rispettivi piani di studio deliberati dai competenti Corsi di studio. In attesa che, effettuati i dovuti riscontri, vengano adottate le iniziative idonee a correggere tali incongruenze, la Facoltà garantisce in ogni caso agli studenti laureati o in procinto di laurearsi, che i piani di studio sino ad ora adottati rispettano integralmente i requisiti curriculari minimi previsti dalle tabelle n. 32 e 45/S allegati ai DD.MM rispettivamente dell’agosto e novembre 2000.” Per capire meglio Il titolo di studio, dal punto di vista giuridico, è un’attestazione di idoneità che conclude un corso di studi ed è rilasciato a seguito di esami, atti di giudizio e valutazione. Con la riforma introdotta dal DM 509/1999 si è dovuto risolvere un problema rilevante: conciliare le esigenze di autonomia degli Atenei nel definire i curricula dei diversi corsi universitari da un lato e di garantire, dall’altro lato, il valore legale dei titoli rilasciati (e dunque, per implicito, un riferimento ad un Ordinamento nazionale). La soluzione adottata è stata di stabilire, a livello Nazionale, cosa fosse necessario per laurearsi in una determinata Classe; mentre le singole Università si sono date delle regole proprie negli Ordinamenti, compatibili con le richieste della Classe, per distinguere la specifica offerta di ogni sede. Gli Ordinamenti di ogni sede sono poi stati depositati al Ministero dopo la verifica della loro compatibilità con le richieste della Classe. Quello che il Consiglio di Facoltà ha garantito, o meglio ha ribadito, con la delibera adottata, è che tutti i piani di studio dei laureati / iscritti al corso di studi in Matematica, anche se in alcuni casi non rispettano l’Ordinamento depositato per l’Università di Torino, rispettano i requisiti nazionali della Classe Nazionale. Perché l’invito a cambiare il proprio piano di studi Il Corso di Studi in Matematica sta esaminando tutte le carriere degli iscritti. L’orientamento assunto, che si conferma anche per il futuro, è quello di non imporre la modifica al piano di studi a quegli studenti che hanno già sostenuto esami fuori dall’Ordinamento locale (questi studenti potranno comunque, se lo riterranno opportuno, fare la variazione al proprio piano di studi). Per quegli studenti che non hanno ancora sostenuto esami non riconducibili all’Ordinamento locale, la modifica verrà invece imposta allo studente in sede di revisione del piano di studi. Consapevole dei disguidi che questo può creare, l’Amministrazione universitaria permette queste modifiche senza chiedere la corresponsione della sanzione amministrativa che il Regolamento tasse e contributi dell’Ateneo prevede in caso di modifica tardiva al carico didattico. Il Preside, il Corso di Laurea e la Commissione Didattica del Corso di Laurea sono fiduciosi che questo comunicato renda la chiarezza dovuta e si rendono disponibili per fornire maggiori chiarimenti. Torino, 12 ottobre 2007