Krav Maga Fesik Krav Maga Fesik - Sindacato Autonomo del Corpo
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Krav Maga Fesik Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 1 Krav Maga Fesik APPUNTI PER TECNICI DI DIFESA PERSONALE METODO KRAV MAGA FESIK LA PRESENTE DISPENSA E’ AD USO ESCLUSIVO DI INSEGNANTI FEDERALI FESIK A CURA DI M° DANIELE RAMPONI COORDINATORE NAZIONALE IN COLLABORAZIONE DI : M° CIRO VARONE DIRETTORE TECNICO NAZIONALE DOTT. OSVALDO ANGELINI PRESIDENTE SETTORE K.M. DOTT.SSA SARA VARONE (PSICOLOGA) DOTT.SSA NUNZIA PEZZULLO (SCIENZE MOTORIE) DOTT. MARCO NERI (SCIENZE ALIMENTARI) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 2 Krav Maga Fesik INDICE 1-STORIA DEL KRAV MAGA………… Pag. 4 2-ARMI………………………………………. Pag. 12 3-ANATOMIA…………………………….. Pag. 61 4-NUTRIZIONE…………………………... Pag. 107 5-PRONTO SOCCORSO……………….. Pag. 153 6-ALLENAMENTO……………………….. Pag. 185 7-PSICOLOGIA NELLA DIDATTICA… Pag. 203 8-NOZIONI DI PSICOLOGIA…………. Pag. 213 Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 3 Krav Maga Fesik 1-STORIA DEL KRAV MAGA « Non dite cosa non fare, dite cosa fare. » (Imirich Lichtenfeld ) ORIGINI Il Krav Maga nasce dall'opera di sintesi di Imi Lichtenfeld su indicazione dell'esercito israeliano. Agli inizi degli anni '50, parallelamente alla nascita dello stato di Israele, a Lichtenfeld venne richiesto di sviluppare un sistema di combattimento efficace ma rapido da apprendere, al fine di addestrare le neonate forze armate israeliane, subito impegnate in una durissima lotta. L'esperienza di Lichtenfeld influenzò pesantemente lo stile e la filosofia del Krav Maga. Grande ginnasta, pugile e campione di lotta libera, alla base teorica aggiunse una grande esperienza di lotta di strada, maturata in una gioventù in parte passata a lottare per la vita nei vicoli della Bratislava occupata dai Tedeschi. Imre Emerich Lichtenfeld, noto come Imi anche con il nome ebraico Imi Sde-Or (Budapest, 1910 – Netanya, 9 gennaio 1998) Logo internazionale Il logo del Krav Maga consiste nelle lettere K e M scritte in Ebraico, in un modo artistico e combinato per formare la forma del simbolo. La K e la M sono circondate da un cerchio aperto perché il sistema può sempre essere migliorato aggiungendo o cancellando tecniche, esercizi e tecniche di allenamento. Imi Lichtenfeld, the Grand Master of Krav Maga, disse a proposito del logo: "le buone cose possono continuare ad entrare nel sistema e le cose approssimative possono uscirne". CARATTERISTICHE Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 4 Krav Maga Fesik Il Krav Maga è una "tecnica di combattimento" semplice e pratica (chi la insegna preferisce non chiamarla "arte marziale"). Infatti è nata per essere appresa in breve tempo ed essere usata in un contesto bellico. Il Krav Maga predilige un approccio offensivo, che caratterizza questo sistema di combattimento. Se altre arti marziali tradizionali, soprattutto di matrice orientale, tendono ad associare oltre all'insegnamento delle tecniche un sistema filosofico e spirituale, il Krav Maga risponde a criteri di tipo militare quali l'efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che è la neutralizzazione dell'avversario. Dove spesso molte arti marziali (tra le quali anche quelle da cui il Krav Maga ha attinto, come il Jūdō, il Ju-Jitsu, il Kung-fu, etc...) prediligono un'impostazione attendista che lascia all'avversario la prima mossa, il Krav Maga punta ad una rapida neutralizzazione dell'avversario prima che questi possa diventare una minaccia. È nato come programma di addestramento accelerato per i soldati dello stato di Israele. Ideato da Imirich Lictenfeld, il krav-maga è una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali, da sistemi di lotta a mani nude e dai metodi del Close Combat del Maggiore Firebairn, un mix di colpi a mano aperta diretti a punti sensibili come naso e gola, pugni di stile pugilistico, leve agli arti del Judo e del Ju-Jitsu, e calci e ginocchiate tipici della Thai Boxe. Questa impostazione, adatta ad ambienti ad alto rischio come i teatri operativi mediorientali, potrebbe essere fonte di problemi in situazioni di vita quotidiana: infatti l'approccio aggressivo e anticipatorio potrebbero portare a complicazioni di natura penale. Per questo, nell'ambito civile della difesa personale, il Krav Maga viene insegnato da istruttori esperti per essere usato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita (violenza da strada, tentativi di stupro, aggressioni a mano armata ecc...). La classificazione del Krav Maga come sistema di combattimento ravvicinato (come bene evidenzia la traduzione del nome) si evidenzia anche nella sua scarsa attitudine a essere praticato come sport da competizione. Puntando soprattutto a zone del corpo (genitali, carotide, occhi etc.), ritenute normalmente intoccabili per altri sport di contatto, il Krav Maga difficilmente può essere praticato in forma sportiva, come avviene per Karate, Tae Kwon Do ed altri sport da combattimento. A differenza delle arti marziali che ritualizzano i gesti il Krav-Maga è un sistema di combattimento pragmatico. Ogni gesto è essenziale, ogni colpo diretto verso un punto sensibile. A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche con armi da fuoco come pistole e fucili, per comprendere l'elevata specificità di impiego di questo sistema di Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 5 Krav Maga Fesik combattimento, in cui lo scontro fra due avversari a mani nude è solo una delle possibilità. PUNTI SENSIBILI DEL CORPO UMANO I punti sensibili sono di tre categorie: 1ª Categoria - procurano danni irreversibili 2ª Categoria - procurano fratture, lacerazioni e K.O. 3ª Categoria - procurano dolore senza K.O. Punti sensibili nella parte anteriore del corpo e relativa categoria: Occhi (1° cat.) il metodo migliore x colpire è il graffio perché è in grado di produrre cecità improvvisa e causare dolori intensi Tempia (1° cat.) Atlante (1° cat.) Gola (1°/2° cat.) Genitali (1°/2° cat.) Plesso solare (1°\2°\3° cat.) Fronte (2° cat.) Naso cartilagine (3° cat.) Punti sensibili nella parte laterale del corpo e relativa categoria: Lato del collo (1°/2° cat.) Ginocchio (2° cat.) Fegato (2° cat.) Reni (2° cat.) Quadricipite (3° cat.) Punti sensibili nella parte posteriore del corpo e relativa categoria: Cervelletto (1° cat) Tendine d'Achille (2°\3° cat.) Testa, collo e genitali appartengono alla 1°\2° categoria e in combattimento sono difficili da difendere contemporaneamente. A questi punti sensibili possiamo aggiungere altri punti chiamati di blocco neurologico che derivano dall’agopuntura. Sono grandi più o meno come una Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 6 Krav Maga Fesik monetina e se stimolati in un certo modo possono guarire secondo la tradizione cinese ma se colpiti violentemente causano effetti devastanti. Vediamone alcuni: Punti del meridiano dello stomaco S9 : punto altamente letale! Si trova a livello del III superiore -medio del collo anteriormente e bilateralmente. Funziona sempre ed in ogni condizione mettendo l’avversario KO o provocando blocco cardiaco. Si colpisce sferrando un colpo contro il collo dell’avversario con il taglio della mano, con il gomito (effetti devastanti), con un pugno, con le punta delle dita o facendo uno strangolamento. S5 o punto mentoniero :punto facilmente accessibile sul bordo della mascella con effetto KO. Si colpisce con il pugno o con il palmo. Indicato se l’avversario carica con violenza e cerca di afferrarvi con entrambe le braccia ;in questo caso usate la sua stessa forza per far rimbalzare i vostri palmi dalle sue braccia e poi colpirlo sui lati della mascella sfruttando la forza della sua carica Punti del meridiano vaso governatore VG 26: localizzato sotto il naso centralmente si può costringere una persona a rialzarsi e se colpito con forza provoca danni devastanti. Si colpisce con la base del palmo della mano o con una nocca del pugno soprattutto utilizzando la rotazione dell’intero corpo (metodo fa-jing). Il vaso governatore ha origine nel perineo,sale lungo l’interno della spina dorsale,passa sopra al cranio ,fino ad arrivare alla colonna nasale. Punti del meridiano vaso concezione VC 22 : localizzato a livello della fossetta giugulare se colpito provoca KO dell’avversario. Si colpisce direttamente ed anteriormente o parallelamente con la base del palmo,con le punta delle dita,con il gomito soprattutto se si è agguantati da davanti ,con una nocca del pugno. E’ il meridiano che controlla l’energia yin di tutto il corpo; la sua funzione è di regolare la circolazione sanguigna ed energetica lungo i meridiani yin (tre della mano e tre del piede). Punto della mente E’ un dei “punti straordinari” e si trova vicino al retro della mandibola appena davanti al lobo dell’orecchio ;se colpito mette a KO l’avversario. Si colpisce ad un angolo di 45° ,da davanti,verso la colonna vertebrale usando il pugno, la base del palmo, il taglio della mano longitudinalmente. Punto della tempia del meridiano vescica biliare Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 7 Krav Maga Fesik VB 1 e IT 23 :colpito direttamente provoca KO o morte dell’avversario. Si colpisce con una nocca del pugno. Punti di blocco neurologico Area del bordo della mandibola che comprende anche parte dell’orecchio e del collo ; provoca caduta a terra dell’avversario. VB10: situato sul retro del collo e se colpito con il taglio interno della mano provoca perdita di coscienza(punto pericoloso). VG 20(Bahui): al centro del cranio se colpito provoca KO. IT 17: meridiano intestino tenue si trova sotto l’angolo posteriore della mandibola. Un colpo portato dal basso verso l’alto provoca KO. TR 23: localizzato sopra l’estremità esterna del sopracciglio ,lungo il margine del processo zigomatico dell’osso frontale. Se colpito dall’alto verso il basso con la base del palmo può causare KO o morte (pericoloso) perché provoca un drenaggio energetico del riscaldatore inferiore (organi addominali)e centrale(organi del torace cuore e polmoni). F14 (Fegato):localizzato sotto la piega inferiore del muscolo pettorale a circa 1 cm sotto il capezzolo .Ha effetti devastanti e pericolosi: provoca il collasso del polmone ,la perdita di sensi e probabilmente la morte dell’avversario. VC 14(vaso concezione): situato presso il plesso solare è uno dei punti più pericolosi per il cuore; deve essere colpito leggermente dal basso verso l’alto. VB24(vescica biliare): altro punto pericoloso che si trova a 5 cm o due dita sotto il capezzolo ; provoca perdita dei sensi o morte dell’avversario. MP 17 (milza –pancreas): localizzato sul bordo esterno del mm pettorale nel quinto spazio intercostale .Se colpito obliquamente dall’esterno all’interno con la punta del gomito causa forte dolore e blocco respiratorio. P5(polmone 5): localizzato sulla piega del gomito sul lato interno radiale e può essere colpito con estrema facilità causando danni al braccio ,al sistema nervoso centrale ed al sistema energetico del corpo. E’ un punto di drenaggio energetico. MC6 (neiguan del meridiano del pericardio): localizzato al centro dell’avambraccio ,a circa un palmo di distanza dalla piega del polso; se colpito causa sia drenaggio energetico con indebolimento della muscolatura del braccio e sia forte senso di nausea Polmone 8 : a livello dell’osso stilodeo radiale . Pericardio 2 a livello del braccio anteriormente e nel tratto medio. Si colpisce direttamente con le nocca delle dita ,con il taglio della mano ,con il pugno. Gli effetti sono la perdita della forza muscolare,disfunzioni polmonari e cardiache. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 8 Krav Maga Fesik ALCUNI TERMINI IN EBRAICO CON TRADUZIONE IN INGLESE E SPAGNOLO Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 9 Krav Maga Fesik Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 10 Krav Maga Fesik 2-ARMI Un'arma è uno strumento con cui una persona può recare danno ad un'altra o difendersi in caso di aggressione. In linea puramente teorica, quasi ogni oggetto può essere usato come arma, anche se chiaramente alcuni oggetti sono più efficaci di altri. Da un punto di vista giuridico si distingue perciò fra arma propria ed arma impropria, cioè fra oggetti progettati e creati appositamente per essere usati come armi ed oggetti originariamente destinati invece a tutt'altra funzione, che in un determinato frangente vengono usati come armi. Secondo il Codice penale italiano (articoli 585 e 704), agli effetti della legge penale, per "armi" s'intendono quelle da sparo e tutte le altre la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona, nonché le bombe, qualsiasi macchina o involucro contenente materie esplodenti e i gas asfissianti o accecanti. In Italia la detenzione e l'uso delle armi (proprie) da parte dei cittadini sono regolati per legge. In particolare la detenzione ed il porto di un'arma è consentito previo il rilascio di apposite licenze rispettivamente denominate licenza di detenzione di armi e licenza di porto d'armi. La licenza di porto è obbligatoria sempre e comunque nel caso sia previsto il porto o il trasporto dell'arma, anche per l'esercizio della caccia o per il tiro sportivo. Inoltre, nel caso in cui un cittadino, sprovvisto di licenza di porto d'armi ma dotato dei requisiti, voglia acquistare o detenere un'arma ai fini della difesa abitativa o per fini collezionistici, può richiedere all'ufficio di Pubblica Sicurezza competente il rilascio di un nulla osta all'acquisto di armi e munizioni. Il nulla osta consente l'acquisto sia da armerie che da privati ed autorizza al trasporto dell'arma acquistata fino al luogo di detenzione. Questa dovrà essere obbligatoriamente denunciata all'autorità che ha rilasciato il nulla osta così come dovrà essere denunciata l'eventuale cessione dell'arma. CLASSIFICAZIONE DELLE ARMI Armi bianche Sono armi bianche gli oggetti che provocano danni al bersaglio se impugnati e azionati dall'uomo con la sola forza fisica. Possono essere oggetti contundenti oppure lame. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 11 Krav Maga Fesik Armi da lancio Vengono definite da lancio quelle armi che, sempre grazie alla forza fisica dell'uomo e in abbinamento a dispositivi meccanici (ma sempre caricati dalla forza del lanciatore) servono per lanciare - anche a distanze considerevoli proiettili di vario tipo come pietre, frecce, quadrella (arco, balestra, catapulta, fionda, …), o che vengono esse stesse lanciate (giavellotto, asce da lancio, coltelli da lancio). Armi da fuoco (le vediamo più avanti…) Armi non letali Le armi non letali (in inglese non-lethal weapons) o inabilitanti sono particolari tipi di armi, atte a fermare o comunque bloccare persone, masse di persone, materiali o mezzi. Spesso sono usate per sedare le proteste contro la globalizzazione e fra gli immigranti. Questo tipo di armi colpiscono, puniscono e scoraggiano i bersagli, ma in teoria non dovrebbero uccidere. Solitamente questo tipo di armi utilizzano le moderne tecnologie nel campo dell'elettronica, l'optoelettronica, l'acustica, la chimica la biologica, la medicina e la meccanica. Alcuni tipi di queste armi sono: • il Taser, pistola di stordimento che emette delle scariche elettriche • il Phaser, che sfrutta le microonde • il Long Range Acoustic Device, un cannone sonoro che sfrutta le onde acustiche • i beanbags (letteralmente sacchetti di fagioli), pistole laser che causano una cecità provvisoria Armi che sfruttano il principio dell'esplosione (bombe, razzi e missili) Sono armi che sfruttano la potenza generata dalla carica di esplosivo che incorporano, per generare danni a persone e cose. Questa particolare categoria di armi da fuoco, costituita da armi esplodenti, nasce per danneggiare bersagli molto estesi o molto grandi, come edifici, macchinari, automezzi, mezzi corazzati, navi eccetera: generalmente non vengono usate da singoli uomini (ci sono eccezioni, come le bombe a mano, i lanciarazzi RPG ed alcuni lanciamissili SAM spalleggiabili), ma lanciate da cannoni o sganciate da aerei o navi, o da appositi veicoli di terra e si differenziano tra di loro soprattutto per i diversi modi di arrivare sul bersaglio Armi di distruzione di massa Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 12 Krav Maga Fesik Con le scoperte scientifiche del XIX secolo e del XX secolo, alle cosiddette armi convenzionali si sono via via aggiunte o sostituite armi più sofisticate che fanno ricorso a tecnologie avanzate basate sull'uso della chimica (armi chimiche, con veleni o tossine), della biologia (armi batteriologiche, con ceppi di batteri o di virus letali), dell'energia nucleare (armi nucleari come la bomba atomica, la bomba H e altre). In italiano è d'uso la dizione armi NBC e maschere antiNBC, dalle iniziali Nucleari, Batteriologiche, Chimiche. In inglese l'acronimo attualmente più usato è WMD, Weapon of Mass Destruction, ma sono usati anche NBC e ABC (dove "A" sta per Atomic). Armi improprie Come detto, sono considerati armi improprie oggetti costruiti con uno scopo utilitario, diverso da quello dell'offesa alla persona. La vita moderna è piena di oggetti che posseggono un potenziale offensivo, e che quindi si prestano a diventare armi improprie. Si possono citare coltelli e altri arnesi da cucina, sostanze chimiche sia di sintesi che naturali, utilizzate per i motivi più vari e che possono essere usate per nuocere ad una persona, automobili e altri mezzi di trasporto con i quali è possibile provocare volontariamente incidenti, elettrodomestici, l'energia elettrica sia domestica che industriale: in pratica, qualunque cosa inventata dall'uomo per uno scopo utilitaristico può essere usata come arma se ne esiste la volontà. Armi difensive(passive) Vengono chiamati impropriamente armi (visto che non servono per offendere) difensive passive quegli oggetti indossabili atti a proteggere l'indossatore, per cui sono chiamate anche protezioni individuali. Quelle antiche, sono la corazza, l'elmo, lo scudo e tutte le altre parti che difendevano la persona da capo a piedi. Esse erano di forme svariatissime a seconda dell'epoca di costruzione e della nazione. CLASSIFICAZIONE DI COLTELLI E ARMI DA FUOCO COLTELLO Introduzione Innanzitutto bisogna tenere presente che oltre una certa lunghezza non si Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 13 Krav Maga Fesik tratta più di coltelli ma di gladi o spade, i quali non saranno trattati in questo articolo. A seconda della forma della lama il coltello sarà a singolo filo o a doppio filo (detta anche bifilare o pugnale). La lunghezza della lama può variare da pochi centimetri (6 cm) a più di 18 cm. La lama può essere completamente liscia o parzialmente seghettata. I materiali usati per la realizzazione del manico e della lama possono essere più o meno pregiati. I manici possono essere in legno, in osso, in plastica ABS o materiali più tecnici come il kraton, in acciaio, rivestiti di gomma o pellami naturali. La lama è in genere in acciaio inox. Si individuano sostanzialmente due categorie di coltelli: a lama fissa e a lama pieghevole. Nei primi la lama è immobile, nei secondi la lama è ancorata al manico tramite un perno che le permette di ruotare di 180° fino a rientrare completamente nel manico. I coltelli a lama pieghevole possono avere un sistema di blocco che impedisce alla lama di richiudersi se non con la pressione di un’ apposita leva e sono detti in questo caso a serramanico. Il sistema di apertura può essere classico, con una piccola incisione nella lama che permette di ruotarla oppure a scatto. Nei coltelli a scatto l’apertura avviene attraverso la pressione di una leva o di un pulsante e il movimento della lama è rapidissimo. In genere i coltelli a scatto sono sempre a serramanico. Un altro sistema che si sta diffondendo ultimamente è quello a perno, che consente l’apertura con una sola mano e in modo rapido, facendo forza su un piccolo perno che sporge dalla lama. Lama fissa I coltelli a lama fissa possono essere a filo singolo o doppio, cioè essere affilati da un solo lato o da entrambi, in questo caso vengono chiamati più correttamente pugnali. Possono inoltre avere una lama completamente liscia o in parte seghettata. Quelli a filo singolo, essendo più spessi, sono più robusti e Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 14 Krav Maga Fesik quindi adatti anche a usi estremi. I coltelli a lama fissa non sono quasi mai dotati di accessori integrati, al massimo (i modelli da sopravvivenza) dispongono di un contenitore interno al manico dove è possibile inserire piccoli oggetti indispensabili. Alcuni modelli dispongono di un pezzo di ferro alla base del manico e possono essere usati come martello o frangi cristalli. La maggior parte dei coltelli ha però un manico pieno e anatomico, i modelli da combattimento hanno il manico rivestito in gomma o in materiale ad alto grip per una migliore maneggevolezza. La forma del manico può essere tale da consentire un passaggio rapido e sicuro dall’impugnatura dritta a quella rovescia. La maggior parte dei modelli hanno la lama resistente all’acqua e alla ruggine, alcune lame sono trattate antiriflesso o brunite (la lama è nera). Altri modelli, soprattutto quelli militari, dispongono di seghetti capaci di tagliare fili di ferro (pensati per il filo spinato). Le lame affilate a mano, a rasoio hanno proprietà di taglio superbe. Lama pieghevole I coltelli a lama pieghevole sono più leggeri e più pratici ma meno resistenti dei coltelli a lama fissa, in quanto il meccanismo di blocco della lama non potrà mai avere la stabilità di una lama fissa. Tuttavia nei coltelli di buona fattura la lama una volta aperta non deve presentare la benchè minima oscillazione. Il dispositivo a serramanico serve ad evitare che il coltello si richiuda accidentalmente sulle dita durante l’utilizzo. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 15 Krav Maga Fesik ARMA DA FUOCO Una arma da fuoco o arma a fuoco è una macchina termobalistica che sfrutta l'energia cinetica dei gas in espansione da una carica di lancio o scoppio. La sua azione può essere diretta o indiretta. Classificazione Azione -diretta, l'energia della carica è direttamente utilizzata per ottenere lo scopo per cui è stata sviluppata l'arma e quindi si parla di ordigni esplosivi o bombe. -indiretta, l'energia è utilizzata per proiettare un oggetto (che viene chiamato proiettile se il suo diametro è maggiore di 20 mm) a grande velocità verso un bersaglio prescelto: sarà il proiettile a causare i danni e si parla quindi di armi da lancio che per lanciare il proietto sfruttano l'energia derivata da una Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 16 Krav Maga Fesik reazione chimica anziché l'energia meccanica o muscolare come nel caso di armi bianche da lancio quali gli archi, le balestre o le catapulte. Gestione Le armi da fuoco (da lancio), esattamente come vengono suddivise allo stesso modo le armi bianche, si possono suddividere in: -armi d'artiglieria, se per l'utilizzo ed il trasporto dell'arma sono necessari diversi uomini e l'impiego dell'arma è rivolto non verso un singolo avversario, bensì verso una moltitudine o verso grandi opere costruite dall'uomo o semplicemente verso una o più aree di dimensioni rilevanti. -armi portatili o da fuoco, sono invece quelle che possono essere utilizzate e portate individualmente e rappresentano nell'immaginario collettivo ciò che viene richiamato alla mente quando si parla (genericamente) di armi da fuoco: per definizione devono avere un calibro inferiore ai 20 mm, un peso inferiore ai 20 kg e sparare proiettili inerti (cioè non esplosivi), anche se il progresso tecnologico ha portato a sviluppare proiettili esplosivi di calibro inferiore. L'arma da fuoco portatile moderna è essenzialmente composta da: canna, carcassa (chiamata anche "cassa" o "fusto" e contenente i meccanismi di chiusura come l'otturatore, i meccanismi di scatto come il grilletto, il cane o il disconnettore, gli eventuali meccanismi di alimentazione, ecc.), calcio (o impugnatura) e sistema di mira. Le armi da fuoco portatili si possono suddividere in varie categorie generali: Secondo la lunghezza dell'arma ed il modo di tenerla durante l'azione di fuoco -Armi lunghe: sono quelle armi leggere dedicate ai tiri su lunghe distanze, hanno la canna lunga e vengono imbracciate utilizzando entrambe le mani e Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 17 Krav Maga Fesik quasi sempre sfruttando l'appoggio alla spalla per reggerle durante il puntamento e lo sparo. Ne sono tipici rappresentanti i fucili, le carabine, i moschetti ed alcuni mitra, così come le mitragliatrici, anche se queste ultime utilizzano spesso un appoggio di sostegno a bipiede o a treppiede per mantenere la stabilità dell'arma durante gli spari a raffica. -Armi corte: a differenza delle armi lunghe, sono destinate soprattutto ad un uso personale nei confronti di bersagli a corta distanza o in modo occulto, presentano una canna piuttosto corta e generalmente vengono impugnate con una mano sola. Rientrano in questa categoria le pistole, i revolver ed anche alcune pistole-mitragliatrici, nonostante queste ultime, per essere controllate durante il tiro a raffica, vengano impugnate con entrambe le mani. Per determinare se una arma è lunga o corta si adottano due sistemi incrociati. Uno è di derivazione militare e considera una costante uguale a 20. Si moltiplica il diametro nominale espresso in millimetri per la costante e se il numero ottenuto è maggiore della lunghezza della canna si ha un'arma corta, viceversa lunga. Ad esempio Pistola Mitragliatrice Beretta mod. 12, canna lunga 20 cm (ovvero 200mm), calibro 9 mm. Ebbene 9x20=180. L'ottenuto è inferiore alla lunghezza della canna e quindi, secondo questo sistema, l'arma sarebbe lunga. Si associa a questo criterio un altro sistema di valutazione definito dall'art. 78 dell'Accordo di SCHENGEN del 14 giugno 1985. Si considerano armi corte le armi da fuoco la cui canna abbia una lunghezza non superiore a 30 cm o la cui lunghezza totale non superi i 60 cm. Viceversa si considerano armi lunghe tutte le altre armi da fuoco. Questa doppia valutazione si è resa necessaria in quanto armi particolari in calibro ridotto venivano considerate, con il solo sistema militare, armi corte anche se da imbracciare. Secondo la possibilità di ripetizione dell'azione di sparo -Armi a colpo singolo: che sparano un solo colpo per poi dover essere ricaricate manualmente colpo per colpo inserendo nell'arma una nuova cartuccia dopo ogni sparo (ne erano un esempio i fucili a retrocarica Sharp ed i Remington "rolling-block", così come tutti i fucili ad avancarica). Rientrano in questa categoria anche i fucili a due canne giustapposte (doppiette) o sovrapposte (sovrapposti) per uso caccia o per tiro al piattello, in quanto la possibilità di sparare più colpi (in questo caso due) è dovuta alla presenza di più canne da ricaricare manualmente e non a sistemi di ripetizione (per alcuni oplologi, queste armi rientrerebbero nella categoria di "armi a ripetizione multicanna" Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 18 Krav Maga Fesik assieme alle pistole "pepperbox" di metà '800, oltre che alle mitragliatrici tipo "Gatling" e tipo "Gardner" e derivate). -Armi a ripetizione manuale: sparano anch'esse un colpo alla volta, però, essendo dotate di un magazzino con più colpi e di un dispositivo meccanico che "incamera" una nuova cartuccia ad ogni azione manuale di riarmo, i colpi vengono sparati in successione più velocemente in quanto già disponibili nell'arma. Ne sono un esempio i revolver ed i fucili con otturatore girevolescorrevole (chiamati ad azione "bolt-action", come lo erano i fucili Mauser 98 o gli italiani Modello 91) o con azione di ripetizione a leva (come i fucili Winchester 1866 e successivi) od "a pompa". Da menzionare che i revolver, secondo alcuni oplologi, rientrerebbero nella categoria "armi a ripetizione multicamera". -Armi a ripetizione semiautomatica: possono sparare un colpo solo a ogni pressione del grilletto come nel caso delle armi a ripetizione manuale, però a differenza di queste, incamerano una nuova cartuccia prelevandola da sole dal proprio magazzino senza l'intervento del tiratore, per essere pronte a spararne un'altra alla successiva pressione sul grilletto. Ne sono un esempio le pistole semi-auto come le Luger o le Walther P38 ed i fucili da caccia a canna liscia detti (impropriamente) "automatici", oltre i fucili come il Garand M1 americano della seconda guerra mondiale. -Armi a ripetizione automatica: mitragliatori che possono sparare più colpi in rapida successione alla singola pressione del grilletto finché questa non viene tolta o finché non si esauriscono i colpi nel caricatore. Questa modalità di fuoco viene definita "a raffica". Tipici rappresentanti di questa categoria sono le pistole-mitragliatrici come la MP 40 tedesca o il MAB italiano, le mitragliatrici stesse ed in generale tutte le armi che sparano a raffica (compresi i fucili d'assalto moderni che possono avere anche dispositivi per selezionare modalità di fuoco con raffica controllata a pochi colpi). Secondo il tipo di canna utilizzata -A canna liscia: sono tipici i fucili da caccia, da tiro al piattello così come erano a canna liscia la quasi totalità dei fucili ad avancarica fino a circa il 1870. Normalmente i proiettili sparati da una canna liscia sono di forma sferica (pallini o pallettoni) contenuti in munizioni di plastica o cartone con fondello metallico anche se possono essere caricate con munizioni a palla singola. Sono Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 19 Krav Maga Fesik privi di stabilizzazione non essendoci la rigatura nella canna (con conseguente portata ridotta), ma esistono eccezioni: proiettili quasi cilindrici con rigatura preincisa direttamente sul proiettile (ad esempio la palla asciutta Brenneke da 36 gr. utilizzata per la caccia al cinghiale) e proiettili a forma di freccetta chiamati "flechettes" (sperimentati dagli americani durante la guerra del Vietnam per uso antiuomo). Esempi di armi a canna liscia sono anche alcuni cannoni destinati all'ingaggio di bersagli vicini (generalmente sul primo arco della parabola di tiro) montati su vari modelli di carri armati. -A canna rigata: sono quelle armi che sparano un proiettile cilindrico-ogivale che viene stabilizzato per ottenere maggiore precisione anche a lunghe distanze. Per fare questo, la canna ha una rigatura elicoidale interna che imprime al proiettile che avanza nell'aria un moto rotatorio che lo stabilizza (effetto giroscopico) permettendogli di procedere sempre con la punta in avanti. Ricadono in questa categoria anche i grossi cannoni. Ci sono fondamentalmente due tipi di rigature: la classica, che consiste in solchi scavati all'interno della canna, ha andamento elicoidale e può essere destrorsa o sinistrorsa (a secondo della direzione dei solchi) e avere un numero variabile di solchi (3, 4, 5...); la seconda è la rigatura poligonale, che consiste in una canna con un'anima a sezione non perfettamente circolare ma poligonale, anch'essa con andamento elicoidale destrorso o sinistrorso. Vi sono, in alcuni casi, canne semirigate in cui per un tratto la canna è liscia e per il rimanente tratto è rigata. Canna La parte più importante in un'arma da fuoco (da lancio) è sicuramente la canna. Sia nel caso di armi portatili che d'artiglieria, la canna ed il munizionamento rappresentano la ragione d'essere di questa tipologia di armi. La canna è sostanzialmente un tubo metallico ed è l'ambiente in cui si esplica l'azione iniziale del munizionamento, quella che permette di far partire il proiettile e di direzionarlo verso un bersaglio ed a causa dell'energia emessa al suo interno, la canna è soggetta ad un fenomeno chiamato surriscaldamento di canna. Infatti è all'interno della canna che viene posto il munizionamento, è all'interno di essa che avviene l'accensione della carica di lancio, ed è percorrendo la parte interna cava (detta "anima") per tutta la sua lunghezza e fuoriuscendone da una estremità sotto la spinta dei gas caldi in espansione generati dall'accensione della carica, che il proiettile acquista la velocità (e conseguentemente l'energia cinetica) e la direzione necessarie per farlo Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 20 Krav Maga Fesik giungere sul bersaglio. Questo è vero anche nel caso delle armi a camera multipla e canna singola (come le pistole a rotazione dette rivoltelle), nonostante l'ambiente ad alta pressione iniziale sia costituito dalle camere del tamburo. Caricamento Perché un'arma da fuoco possa sparare, deve essere prima caricata; cioè vi deve essere inserita la carica esplosiva e il proiettile. Il modo più semplice per farlo, e il primo ad essere usato nelle armi antiche fino al XIX secolo, è stato la avancarica, cioè l'azione di inserire entrambe dalla bocca della canna; con il progredire della tecnologia venne sviluppato il sistema a retrocarica in cui nell'arma, dalla parte posteriore della canna veniva inserita una cartuccia preconfezionata che conteneva sia la carica esplosiva che il proiettile. Avancarica Fiaschette per la polvere nera usate per il caricamento delle armi ad avancarica. Quella a sinistra, da moschetto, è prodotta dalla Colt, quella al centro è di marca sconosciuta, quella a destra accompagnava le rivoltelle Remington. In queste armi la canna e la camera di scoppio erano (e lo sono ancora per le repliche moderne di armi antiche) costituite da un solo pezzo: un tubo di metallo chiuso all'estremità, a parte un piccolo foro laterale per l'innesco della carica esplosiva posto vicino all'estremità chiusa (parte posteriore della canna). I vari componenti del caricamento (polvere da sparo, borra di pezza e la palla vera e propria) venivano inseriti infilandoli manualmente nella canna dalla parte anteriore aperta (la bocca), che era anche la parte da cui sarebbe uscito il proiettile quando si avesse aperto il fuoco (da qui il nome di "avancarica"). Retrocarica Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 21 Krav Maga Fesik Nelle armi a retrocarica la canna è aperta in entrambe le direzioni ed il munizionamento viene inserito dall'estremità posteriore con la palla rivolta anteriormente. Al momento dello sparo, la palla percorrerà tutta la lunghezza dell'anima della canna per uscire anteriormente. Da qui il nome di retrocarica. Il munizionamento (cartuccia) comprende in un solo pezzo sia la carica esplosiva che il proiettile, tenuti insieme da un bossolo di ottone, cartone o plastica (le ultime due sono oggi usate quasi esclusivamente nelle armi a canna liscia o nel munizionamento a bassa potenza da addestramento). La cartuccia viene inserita nella camera di cartuccia (sorta di alloggiamento creato nella parte posteriore dell'anima della canna che ricalca esattamente forma e dimensione della parte anteriore del bossolo fino al fondello della particolare e specifica cartuccia prevista per quella determinata arma), bloccata tra la forzatura (un restringimento dell'anima costituito dall'inizio dei solchi di rigatura in corrispondenza della fine della camera di cartuccia) e la culatta (o l'otturatore). Nelle armi automatiche e semiautomatiche l'otturatore è tenuto premuto contro la canna tramite l'azione di una molla fino all'azione di sparo, consentendo al bossolo di uscire solo dopo che la palla sia uscita dalla canna. All'arretrare dell'otturatore il bossolo sparato viene espulso mediante l'espulsore, piccola parte generalmente solidale con il fusto dell'arma che, urtando contro il fondello del bossolo e usando l'estrattore come fulcro, espelle il bossolo dall'arma. Riavanzando verso la chiusura, l'otturatore può camerare una nuova cartuccia dal serbatoio. Sistemi di chiusura L'adozione della retrocarica ha comportato la necessità di chiudere la parte posteriore della canna lasciando comunque la possibilità di riaprirla dopo lo sparo, per togliere il bossolo usato e metterne uno nuovo e carico: per espletare tale azione di chiusura, sono stati sviluppati diversi sistemi meccanici chiamati appunto sistemi di chiusura. La chiusura meccanica che viene effettuata da questi sistemi è di tipo geometrico. Quindi un solido cavo, come è la canna, ha un ricettacolo chiamato camera di cartuccia, che accoglie un altro solido come il bossolo, il quale presenta una faccia piana chiamata fondello rivolta verso l'esterno. Il solidobossolo è tenuto in sede da un altro solido costituito dall'otturatore che copre completamente il fondello e preme su di esso. Nel caso in cui l'otturatore rimane a contatto del fondello e della parte terminale posteriore della canna solamente grazie ad un dispositivo a molla che Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 22 Krav Maga Fesik a riposo lo costringe a premere contro queste due parti, si dice che la chiusura è di tipo labile (detta anche a 'massa battente' quando l'otturatore è in posizione aperta al momento di inizio della sequenza di sparo e costituisce anche da percussore quando viene liberato dall'azione di scatto). Quando l'otturatore rimane a contatto del fondello e della parte terminale posteriore della canna grazie ad un "incastro", anche dopo essere stato sollecitato ad arretrare a seguito della detonazione della carica di lancio, si dice che la chiusura è di tipo stabile. esempio di arma dotata di chiusura a blocchetto oscillante comandato tramite leva: schema del sistema di chiusura del fucile Martini Henry del 1871 in dotazione all'esercito britannico dell'epoca esempio di arma dotata di chiusura ad apertura ritardata sistema Browning modificato (con piano inclinato anziché la bielletta): schema della pistola semiauto Radom Viz 35 Tipi ed esempi di chiusura labile In questo tipo di chiusura, l'otturatore è mobile (quindi non è vincolato ed è libero di arretrare) ed è tenuto in chiusura solamente dall'azione di una molla di recupero che lo tiene spinto contro la parete posteriore della canna. Una cartuccia camerata che viene sparata comincerebbe immediatamente a spingere indietro l'otturatore sotto la spinta generata dai gas della detonazione della carica di lancio, vincendo la resistenza dovuta alla massa dell'otturatore (inerzia) e la resistenza della molla di recupero. Per tale motivo, questo tipo di chiusura è adatto solamente per armi che sparano pallottole di cartucce poco potenti o per armi che hanno otturatori piuttosto pesanti: la chiusura labile viene infatti utilizzata in pistole tascabili di bassa potenza (tipicamente nei Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 23 Krav Maga Fesik calibri.22, .25, 7,65 mm e 9 mm corto), nei "mitra" e nelle carabine semiautomatiche che sparano cartucce da pistola (tipicamente in cal. .22). Le vere differenze riscontrabili tra armi diverse che utilizzano la chiusura labile, consiste nell'iniziare l'azione di fuoco ad otturatore chiuso o iniziarla ad otturatore aperto. Spesso iniziano l'azione ad otturatore aperto le armi a chiusura labile che necessitano di maggiore ventilazione all'interno della canna per evitare aumenti precoci di temperatura interna che porterebbero all'autoinnesco delle munizioni via via camerate, rendendo vana l'azione di controllo esercitata dal sistema di scatto (dal grilletto in particolare): è il caso delle pistole mitragliatrici quali la Beretta M12, l'Uzi israeliano o lo SterlingPatchett L2A3 inglese. Per lo stesso motivo, la possibilità di iniziare l'azione di sparo ad otturatore aperto viene a volte utilizzata anche in armi con sistemi di chiusura più elaborati (come nel caso di chiusura con apertura ritardata) quando è previsto che debbano sostenere lunghe azioni di fuoco a raffica di supporto a lunga distanza, anche utilizzando cartucce molto potenti (questo il motivo della chiusura più elaborata) come è il caso di varie mitragliatrici (inoltre queste armi prevedono spesso anche sistemi di sostituzione rapida campale della canna surriscaldata). Tipi ed esempi di chiusura stabile Chiusura a cerniera e tenoni (o chiusura basculante) come nel caso di doppiette e sovrapposti a canna liscia da caccia o come nel caso della carabina Smith 1862 o dei fucili tipo "drilling" nonché delle pistole "Derringer" (in quest'ultimo caso la cerniera è posta superiormente). Un sistema di "apertura basculante" è anche quello presente nei moderni revolver, nei quali il tamburo bascula lateralmente permettendo la sua ricarica. Vi sono anche revolver in cui bascula anteriormente il gruppo costituito da canna e tamburo (come nei revolver Smith & Wesson Schofield di fine '800 e nei revolver inglesi Webley). Chiusura a blocco oscillante (tipo Peabody Patent 1862 Military Rifle, con comando a leva incernierata inferiormente, come il tipo Spencer 1860 americano o il Martini Henry 1871 inglese) Chiusura a blocco verticale (a scorrimento verticale con comando a leva incernierata inferiormente tipo Sharp M1859-M1863) Chiusura a blocco orizzontale (a scorrimento orizzontale comandato da leva incernierata inferiormente al fusto e antero-superiormente all'otturatore come Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 24 Krav Maga Fesik nel caso della serie di fucili lever action tipo Winchester a partire dal mod. 1873 al mod. 1884 - 92 - 94 e dei fucili tipo Marlin, oppure comandato dal movimento dell'astina guardamano anteriore come nei fucili "a pompa") Chiusura a blocco imperniato (o incernierato) lateralmente (tipo carabina Joslyn M1862) Chiusura a blocco imperniato (o incernierato) superiormente (tipo fucile/carabina Springfield Trapdoor M1866 e M1873-M1884) Chiusura ad otturatore girevole-scorrevole (tipo fucile Mauser K98 o Carcano Mod. 91) Chiusura con ritardo di apertura questa chiusura rimane stabile finché la pressione all'interno della canna è diminuita a valori di sicurezza per la fuoriuscita del proiettile: a questo punto, tramite accorgimenti diversi, si svincola la canna dall'otturatore lasciando quest'ultimo libero di arretrare ulteriormente, diventando così una chiusura labile. Se durante il periodo di stabilità della chiusura, canna ed otturatore solidalmente arretrano entrambi, si dice che il ritardo di apertura è "a corto rinculo". Come nel caso delle armi a "chiusura labile", anche per le armi "a ritardo di apertura" esiste sempre la molla che provvede al ritorno del carrello-otturatore in posizione di chiusura al termine dell'azione di sparo. A seconda del grado di stabilità di tali chiusure, alcune armi, soprattutto con ritardo di apertura a rulli, vengono denominate da alcuni oplologi a chiusura metastabile, anche se a volte il confine tra chiusura stabile e chiusura metastabile è così sottile da essere fonte di discussioni tra gli stessi esperti. Sistemi di alimentazione L'utilizzo della cartuccia metallica e dei sistemi di chiusura nelle armi a retrocarica, ha posto le basi per una successiva evoluzione: l'uso dei sistemi di alimentazione, che ha comportato la possibilità di avere più cartucce già pronte per il cameramento in canna e direttamente già presenti all'interno dell'arma, con conseguente abbassamento dei tempi di ricarica. In effetti, l'uso di un sistema di alimentazione è la differenza base tra un'arma a colpo singolo ed una a ripetizione (anche manuale). Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 25 Krav Maga Fesik Un sistema di alimentazione è costituito dall'unione tra un qualche tipo di "serbatoio" contenente le cartucce con il giusto sistema di chiusura/apertura (eventualmente modificato rispetto a quelli utilizzati per armi a colpo singolo, in modo da prelevare una cartuccia dal serbatoio ed incamerarla ad ogni azione manuale od automatica esercitata sull'otturatore). Il serbatoio può assumere diverse forme e modi di funzionamento: in particolare può essere fisso e fare parte integrante dell'arma oppure può essere "staccabile" dando la possibilità di averne a disposizione diversi già riempiti di munizioni e conseguentemente di sostituire un serbatoio "vuoto" con uno "pieno". serbatoio a tamburo detto anche "a rotazione", in quanto le cartucce vengono presentate per il caricamento (o direttamente per l'azione di sparo) tramite un movimento circolare dell'intero serbatoio o di parte di esso (comprese le munizioni). Un esempio di serbatoio parte integrante dell'arma che presenta le cartucce direttamente per l'azione di sparo, è il tamburo del revolver le cui camere sono insieme il magazzino e la camera di scoppio della munizione. Altro esempio di serbatoio integrato nell'arma è il serbatoio rotante del fucile Mannlicher Schoenauer 1903: in questo caso le cartucce sono solamente presentate per l'azione di caricamento. serbatoio tubolare quando è costituito da un tubo nel quale le cartucce sono alloggiate una di seguito all'altra (dove quindi la parte frontale di una munizione è a contatto con la parte posteriore della cartuccia successiva). In genere è una molla a generare la spinta sulle cartucce affinché queste vengano ad essere "presentate" per l'incameramento. Tipici serbatoi tubolari sono quelli presenti sotto la canna dei fucili semiautomatici da caccia ad anima liscia o sotto la canna delle carabine a canna rigata con azionamento a leva (tipo Winchester). Altra tipica locazione di questo tipo di serbatoio è nel calcio di armi lunghe, come fu nel caso del fucile e della carabina Spencer mod. 1860, i quali per la presenza di un serbatoio tubolare a sette colpi nel calcio furono tra le prime armi a ripetizione, assieme al fucile Henry 1862 a leva (progenitore del Winchester) ed anch'esso con serbatoio tubolare (in questo caso presente sotto la canna): attualmente il serbatoio tubolare inserito nel calcio si trova anche in diverse carabine semiautomatiche cal. .22 Long Rifle. serbatoio-magazzino : è parte integrante dell'arma e ricavato nella stessa. Raramente "staccabile" ed a volte non è nemmeno accessibile dall'esterno (se non durante le operazioni di smontaggio dell'arma). È tipico di diverse carabine Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 26 Krav Maga Fesik (anche moderne) o di fucili dotati di otturatore girevole-scorrevole. Normalmente si carica inserendo le cartucce una ad una o aiutandosi con un "caricatore a piastrina". -caricatore a piastrina : trattasi sostanzialmente di una guida metallica che trattiene insieme le cartucce nel numero previsto per una determinata arma. Non viene inserito nell'arma, ma funge da aiuto per poter spingere le cartucce nel serbatoio riempiendolo. L'utilità sta nell'avere insieme il numero di cartucce esatto per la ricarica e nella velocizzazione del caricamento del magazzino che viene eseguito con una unica operazione per l'insieme di cartucce inserite, anziché l'inserimento di ogni singola munizione per volta. Attualmente, si usa anche per caricare velocemente i caricatori-magazzino staccabili di cui sono dotate le armi più moderne, oltre ad essere stato il sistema di caricamento di riferimento per i fucili "bolt-action" ed il sistema principe per caricare la pistola Mauser C96. Un tipo particolare di caricatore che può essere inserito in questa categoria è l'attrezzo (in Italia chiamato gergalmente "carichino"; in inglese: speedloader) che serve a caricare velocemente i revolver a tamburo: in questo caso, il caricatore è dotato di forma circolare e dotato di tante cartucce quante ne sono previste nel tamburo da caricare (generalmente cinque o sei): quando si vuole ricaricare il tamburo, lo si fa basculare, lo si scarica togliendo i bossoli delle munizioni sparate, si avvicina il "carichino" affinché presenti le cartucce nuove allineate con le relative camere, quindi si rilasciano tutte le cartucce che prenderanno sede nelle rispettive camere con un unico movimento. Richiudendo il revolver, questo risulta ricaricato e pronto allo sparo. -caricatore a pacchetto : derivazione dei caricatori a piastrina, sono più complessi nella foggia e più avvolgenti nei confronti delle cartucce che contengono, in quanto è previsto che vengano inseriti direttamente all'interno dell'arma da ricaricare per essere espulsi una volta esploso l'ultimo colpo presente. Tipico rappresentante di questa tipologia di caricatore è il pacchetto da 8 colpi del fucile semiauto Garand M1, che viene inserito verticalmente dall'alto nel suo alloggiamento avendo aperto preventivamente l'otturatore. magazzino-caricatore : è un magazzino scatolato che non fa parte integrante dell'arma a cui può essere agganciato esternamente (es: fucili d'assalto moderni o fucili mitragliatori come il Bren inglese od il BAR americano della seconda guerra mondiale) o inserito internamente (come nel caso della maggioranza delle pistole semiauto in cui viene inserito dalla parte inferiore del calcio) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 27 Krav Maga Fesik caricatore a nastro : è il sistema più utilizzato per alimentare le mitragliatrici. Le cartucce sono inserite una di fianco all'altra in nastro di tela o tra maglie metalliche: uno dei "capi" della striscia risultante, viene inserito nell'arma e viene trascinato dai meccanismi di trascinamento e alimentazione presenti, mano a mano che vengono sparati i colpi: questo permette azioni di fuoco prolungato, visto che la lunghezza di tale nastro (e conseguentemente il numero di colpi contenuti e disponibili) può essere aumentata a volontà aggiungendo un nuovo nastro al termine del precedente. Meccanismo di sparo Il meccanismo di sparo è il complesso meccanico costituito dalle varie parti componenti la catena cinematica di scatto, tramite la quale si comanda l'inizio della azione di sparo: grilletto, leve, molle, percussore ed eventuale cane. Spesso questo meccanismo interagisce con il sistema di chiusura/apertura anche per il suo stesso funzionamento. Il grilletto è il dispositivo primario con il quale si comanda l'azione di sparo. Premendolo si attivano le funzioni dei dispositivi direttamente collegati (leve di rinvio) che a loro volta agiscono sull'elemento terminale che scatena effettivamente l'azione di sparo: il percussore. Il percussore può essere di diversi tipi: Percussore fisso : quando è parte integrante dell'otturatore ed è il movimento di quest'ultimo che determina l'azione di percussione. È tipicamente il percussore presente sulle armi a chiusura labile che iniziano l'azione di sparo ad otturatore aperto (dette anche armi a massa battente). Se la massa dell'otturatore è consistente, può essere presente una piccola molla di ammortizzazione tra il percussore (che in questo caso è un pezzo a sé) e l'otturatore per evitare lo sfondamento della capsula d'innesco presente sul bossolo. Percussore lanciato : quando è il suo movimento a determinare la percussione dell'innesco: in questi casi, il percussore è trattenuto all'interno dell'otturatore in quanto, pur sottoposto all'azione della sua molla, è intercettato dal sistema di scatto a riposo. Appena si preme il grilletto, le leve di rinvio del sistema di scatto liberano il percussore, il quale verrà spinto in avanti dalla molla e quindi percuoterà l'innesco. Un esempio esemplificativo di percussore lanciato è quello utilizzato nei fucili "bolt action" ad otturatore girevole-scorrevole. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 28 Krav Maga Fesik Percussore comandato (o "guidato") : quando per effettuare la percussione deve essere a sua volta percosso da un altro elemento, che normalmente è il cane. Tipico è il caso della stragrande maggioranza delle pistole semiautomatiche. Il cane, a sua volta, può essere: -esterno : quando sporge dall'arma permettendone l'armamento manuale agendovi direttamente. In questo caso sono visibili (anche lateralmente) i movimenti del cane sia nelle sue fasi di armamento che di abbattimento. Esempio: pistola semiauto Colt M1911, Beretta Mod. 70 o revolver come lo Smith & Wesson Mod. 19 o il Colt Python. -interno : quando è completamente coperto dalla cassa dell'arma (come nel caso del fucile semiauto Garand M1) o dal carrello (come nella pistola Browning 1903). Esistono armi a cane interno che mantengono sporgente una piccola porzione della "cresta" per permetterne comunque l'armamento manuale (classico esempio il revolver Smith & Wesson Bodyguard). La modalità con la quale si comanda l'azione di sparo (chiamata anche modalità di scatto) può essere: ad azione singola (o Single Action SA) : premendo il grilletto si libera solamente e direttamente il percussore (o il cane). Prima dell'azione di sparo, quindi, il percussore deve essere preventivamente "armato" tramite un'altra azione (manuale o automatica). I revolver ad avancarica Colt Army 1860 ed i revolver a retrocarica Colt 1873 sparavano solo in questa modalità: ad ogni colpo occorreva prima "armare" il cane. Anche la quasi totalità delle pistole semiautomatiche sparano in questo modo: in questo caso il cane può anche essere armato manualmente per sparare il primo colpo (se precedentemente si era provveduto ad abbatterlo dopo la fase di incameramento) e comunque lo è (così come lo è il percussore lanciato nel caso di semiautomatiche prive di cane) dall'arretramento del carrello-otturatore (sia per i colpi successivi al primo, sia durante l'operazione di incameramento della prima cartuccia). a doppia azione (o Double Action DA): premendo il grilletto, il cane (o il percussore) si arma e poi si libera: la "corsa" del grilletto è più lunga e richiede maggiore sforzo ma garantisce maggiormente contro spari accidentali dovuti a contrazioni involontarie del dito sul grilletto per cause emotive e di stress. La maggior parte dei revolver moderni adotta la doppia azione per le azioni di Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 29 Krav Maga Fesik ripetizione veloce dei colpi. Esistono modelli di moderne pistole semiauto che sparano solamente in doppia azione. ad azione mista SA/DA : le armi moderne (soprattutto quelle corte come pistole semiauto e revolver) adottano sia la modalità in azione singola che doppia: nelle pistole semiautomatiche, questo permette di tenere l'arma carica con il colpo in canna ed il cane disarmato e di sparare il primo colpo in doppia azione (i successivi saranno sparati in azione singola) con maggiori vantaggi nella sicurezza di maneggio e sulla rapidità di inizio dell'azione di fuoco. La possibilità di doppia azione permette anche di ripetere l'azione di scatto nel caso in cui una cartuccia faccia "cilecca". Secondo le modalità di funzionamento del meccanismo di sparo e secondo l'iterazione con il gruppo di chiusura/apertura, si determinano le caratteristiche per l'eventuale utilizzazione in armi automatiche e semiautomatiche. Armi automatiche Il termine può essere usato impropriamente in riferimento alle armi semiautomatiche, le quali esplodono un proiettile per ogni pressione del grilletto. Tecnicamente, è corretto utilizzarlo per le armi full-auto ("completamente automatiche"), che continuano a caricare ed esplodere munizioni fino a che persiste la pressione sul grilletto. In genere, è possibile discernere dal contesto quale modalità si intende: spesso per "pistola automatica" o "fucile da caccia automatico" (a canna liscia) si intende in realtà un meccanismo semiautomatico. Armi semiautomatiche Le armi semiautomatiche sono morfologicamente uguali alle armi automatiche: ciò che le differenzia è il sistema di scatto, il quale permette di sparare solamente un colpo ad ogni pressione del grilletto. Questi tipi di armi sparano quindi sempre a colpo singolo ad ogni pressione del grilletto, pur provvedendo alla ricarica di una nuova cartuccia in camera per essere pronte alla ripetizione del colpo appena si torna a premere il grilletto, a differenza delle armi a ripetizione manuale che necessitano ad ogni colpo anche dell'azione manuale di ricameramento di una nuova cartuccia. Le armi automatiche e semiautomatiche possono essere caratterizzate da una preventiva azione di caricamento iniziale e manuale oltre, ovviamente, al Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 30 Krav Maga Fesik normale inserimento del caricatore: per poter rendere l'arma offensiva (pronta al fuoco) si dovrà scarrellare, cioè arretrare manualmente il carrello-otturatore per permettere alla prima cartuccia di entrare nella canna e di armare il percussore (nelle armi che iniziano l'azione di sparo ad otturatore chiuso) o per predisporre la "massa battente" ad eseguire la sua funzione qualora venisse premuto il grilletto (nelle armi che iniziano il ciclo di fuoco ad otturatore aperto) . MUNIZIONI Il moderno munizionamento per le armi da fuoco portatili è correttamente definito“Cartuccia”. Una cartuccia é costituita da quattro elementi: il bossolo, l’innesco, la carica di lancio e la palla (termine tecnico che risale dalla sua primordiale forma). Una cartuccia metallica moderna in sezione: 1) bossolo; 2) innesco; 3) carica di lancio; 4) palla Esaminiamo i vari componenti della cartuccia: IL BOSSOLO Il bossolo si può definire l'elemento più importante della cartuccia, infatti svolge una doppia funzione: 1) mantiene assemblate le varie parti che la compongono; innesco,polvere e palla; 2) funge da “collegamento” tra tutti i Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 31 Krav Maga Fesik questi elementi e l’arma che dovrà spararla, determinando la chiusura ermetica della camera di cartuccia e la culatta. L’etimologia del vocabolo “bossolo” deriva presumibilmente dalla lingua tarda latina “buxĭda” che a sua volta si rifà al termine greco “pyxìda”, un vasetto cilindrico, generalmente di legno di bosso, che serviva a contenere vari prodotti. In Europa già nel 18° secolo si usavano delle bandoliere con dei contenitori di legno di bosso (vuoti all’interno ed opportunamente sagomati in modo da essere riutilizzati con sicurezza dai tiratori), come precedentemente mostrato. Il moderno bossolo é ottenuto mediante il metodo di lavorazione a estrusione per impatto, da un dischetto d'ottone, d'opportune dimensioni e peso a secondo del tipo da produrre, a sua volta ottenuto per fustellatura da una lamiera. Mediante varie fasi successive d'estrusione il dischetto è prima modellato e quindi lavorato fino a dargli la forma definitiva. Avrà quindi una forma, un peso e degli spessori delle pareti, adeguate a sopportare le pressioni e le dilatazioni che interverranno al momento della combustione della carica di lancio. Infatti quando il percussore colpisce l’innesco, posto alla base del bossolo, la sua fiammata accende la carica di lancio contenuta nel bossolo. La gran massa di gas che si sviluppano per la combustione spingono istantaneamente la palla, posta alla sommità del bossolo, che viene prima scrimpata dal bossolo e poi spinta attraverso l’anima di canna verso la volata. La pressione dei gas non si esercita però solo verso il proiettile ma in tutte le direzioni. Per contenere la pressione nell’arma intervengono: posteriormente la culatta dell’otturatore e sui lati le pareti della camera di cartuccia, quindi il bossolo dilatandosi va ad aderire perfettamente, nell’attimo di sviluppo della pressione, contro le suddette parti dell’arma e ne garantisce la tenuta ermetica, sigillando ogni via di fuga ai gas ed impedendo pericolose fuoruscite posteriori. Allorché le pressioni dello sparo si esauriscono il bossolo riprende parte della sua forma originale distaccandosi dalla camera di cartuccia, consentendone un’agevole estrazione. La scelta dell’ottone come metallo per produrre i bossoli è dovuta alle sue caratteristiche di robustezza, elasticità e duttilità, proprie di questo metallo, al quale viene aggiunta una piccola percentuale di piombo per introdurre una lieve dote autolubrificante. Durante le guerre di lunga durata, come fu la Seconda Guerra mondiale, per sopperire alla mancanza delle materie prime necessarie alla formazione dell’ottone, il bossolo é stato anche prodotto in ferro sinterizzato ed in Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 32 Krav Maga Fesik alluminio, ma si è trattato di soluzioni di ripiego temporanee. Solo in alcuni paesi dell’est Europa, in Russia ed in Cina è sopravvissuta sino ai giorni nostri la produzione di bossoli in ferro, ma relegata principalmente alla produzione militare. Ancora oggi non è stato individuato un metallo che possa sostituire l’ottone, sia a livello tecnologico, sia economico. Solo nelle armi a canna liscia sono ancora oggi utilizzati dei bossoli prodotti con il corpo in cartone o di plastica, ma ciò è dovuto principalmente alle caratteristiche tecnico-balistiche delle stesse munizioni e delle armi che le impiegano, che non necessitano di un corpo del bossolo interamente di metallo. I moderni bossoli si dividono in tre tipi principali: 1) Tronco-conico (es. 9 mm. Parabellum); 2) Cilindrico (es. 44 Remington magnum); 3) A bottiglia (es. 30.06 Springfield). Inoltre, al di la della sua forma generale, tutti i bossoli si possono suddividere nelle seguenti parti: fondello, corpo, e colletto. Il colletto, è la parte superiore del bossolo, dove s’inserisce e viene trattenuta la palla. Generalmente la sua lunghezza è determinata all’incirca dal tratto di palla che entra nel bossolo. Il colletto è la parte più sottile del bossolo e questa sua caratteristica permette anche il “crimpaggio” della palla, ossia un restringimento attuato meccanicamente, che va ad interessare il corpo della palla o un solco presente sulla stessa (quando è presente), ideato appositamente per rendere più salda l’unione tra queste due parti. Questa è una necessità delle cartucce utilizzate in alcune armi automatiche e nei Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 33 Krav Maga Fesik revolver, le cui sollecitazioni che si verificano durante il ciclo funzionale e durante lo sparo, possono talvolta causare l’incassamento o la fuoriuscita della palla dal bossolo. Il fondello è invece la parte posteriore (o finale) del bossolo ed anche la più robusta. Infatti è la zona che deve sopportare maggiormente la pressione dei gas generati dalla combustione della carica di lancio ed inoltre è il punto in cui “lavorano” l’otturatore e l’estrattore. I bossoli, rispetto alla tipologia del fondello, si possono suddividere a loro volta in cinque categorie, con le seguenti denominazioni: Rimmed: con un semplice collarino, è il classico bossolo dei revolver (es. .357 Magnum e 44 Remington Magnum); Rimmed groove: con il collarino e la scanalatura per l’estrattore (es. 7,65 Browning); Rimless: senza collarino e con la scanalatura per l’estrattore. E’ il bossolo più diffuso per armi moderne (es. 9 mm. Parabellum e 40 S. & W.); Belted: con un risalto anulare a cintura subito sopra alla scanalatura per l’estrattore. Caratteristica dei bossoli per cartucce da fucile magnum da caccia grossa (es. .375 Holland & Holland Magnum e 460 Weatherby Magnum); Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 34 Krav Maga Fesik Rebated: con il fondello di diametro inferiore a quello del corpo. Viene usato nei casi in cui il diametro del fondello e del bossolo non sono compatibili con quello della testa dell’otturatore o per permettere l’uso di otturatori standard in cartucce di notevole diametro (es. 41 Action Express e 425 Westley Richards Magnum). Il fondello riporta anche dei dati relativi alla cartuccia: il nome (es. Winchester, Federal ecc.), o la sigla (G.F.L. Giulio FiocchiLecco ecc.), o il numero della ditta o dell’arsenale (71 – arsenale cinese ecc.), che loproduce; il calibro della cartuccia (40 S & W ecc.), l’anno di fabbricazione e altri simboli che ne identificano l’origine militare, come il cerchio con la croce che riproduce in forma stilizzata il simbolo della N.A.T.O. e che indica che le caratteristiche tecnico-balistiche dell’intera cartuccia sono a norma STANAGNATO. Sul fondello è inoltre ricavata la sede dell’innesco, che è in comunicazione con l’interno del bossolo attraverso il “foro vampa”, ossia un piccolo foro che permette alla vampa (tecnicamente definito “dardo di fiamma”) prodotta dall’innesco di incendiare la polvere da sparo. L’INNESCO L’innesco è costituito da una piccola quantità di esplosivo detonante, contenuta all’interno di una coppetta di metallo o supportato dal bossolo stesso, che ha lo scopo di determinare l’accensione della carica di lancio a seguito dell'urto del percussore. Negli inneschi moderni vengono usate delle miscele basate sullo Stifnato di piombo, sensibilizzato con Tetrazene, oppure all’Azoditrato di piombo. Vengono inoltre usati anche “Sali di Bario”. Gli inneschi si suddividono in due famiglie: 1) a percussione anulare; 2) a percussione centrale. Nell’innesco di tipo anulare, usato soprattutto per cartucce di piccolo calibro (es. la .22 Long Rifle raffigurata a lato) l’esplosivo detonante è contenuto nel perimetro interno del fondello del bossolo ed il percussore ne causa la detonazione colpendo direttamente sul bordo esterno del fondello. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 35 Krav Maga Fesik Segni dell’urto del percussore nella zona periferica (anulare) nel fondello delle cartucce cal. .22 L.R. La carica esplosiva degli inneschi a percussione anulare viene posizionata durante la fabbricazione, con un sistema particolare definito “a centrifugazione”, che permette all’esplosivo di disporsi lungo il perimetro del bordo del fondello. Negli inneschi a percussione centrale, che sono i più diffusi, la piccola carica d'esplosivo detonante è racchiusa in un piccolo contenitore, definito anche capsula, che è a sua volta alloggiata in un’apposita sede ricavata al centro del fondello del bossolo, come già specificato prima. I tipi d'innesco a percussione centrale sono due e prendono il nome dai loro inventori: Il tipo Berdan è il più vecchio, ma il più usato nelle cartucce militari. Ancora oggi si possono incontrare dei bossoli di cartucce per armi lunghe che utilizzano l’innesco Berdan, in particolare quelle prodotte nei paesi dell’est Europa ed in Asia. Questo tipo di innesco si distingue per la mancanza dell'incudinetta, in quanto quest’ultima è ricavata direttamente nel fondello del bossolo, all’interno della sede dell’innesco. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 36 Krav Maga Fesik Nel disegno qui sopra si notano le differenze tra i due tipi di bossoli ed i rispettivi tipi di inneschi. Il tipo Boxer ha un solo foro di vampa centrale, mentre il tipo Berdan ha due fori di vampa, diametralmente opposti all’incudinetta. Il tipo Boxer é di un anno più recente e si riconosce per avere l’incudinetta incorporata all’interno della sua stessa coppetta. Questo tipo di innesco si è diffuso subito tra le cartucce commerciali, in particolare quelle prodotte negli Stati Uniti d’America, dove la necessità, o la preferenza, dei cacciatori di ricaricare in proprio le cartucce, ha creato un considerevole business commerciale, che si è ormai diffuso in ambito mondiale, sia per le armi corte, sia per le armi lunghe e sostenuto anche dalle attuali tendenze sportive. INNESCHI NELLE CARTUCCE DA CACCIA PER FUCILI AD ANIMA LISCIA Apriamo ora una piccola parentesi per quanto concerne gli inneschi per le cartucce dei fucili a canna liscia. Questi inneschi sono di concezione differente da quelli precedenti per carabina e pistola. Le cartucce a pallini hanno, generalmente, il corpo del bossolo di cartone o di plastica ed hanno alla base solo un sottile rivestimento esterno d'ottone. Dato che tale rivestimento non è abbastanza robusto per reggere un innesco dei tipi summenzionati, si utilizza quindi uno specifico innesco, quasi interamente di ottone a sé stante, che contiene la capsula con l’innesco e l’incudinetta. Lo si potrebbe quasi definire una specifica evoluzione del tipo Boxer. LA CARICA DI LANCIO Nelle cartucce moderne la carica di lancio è composta da una determinata quantità di esplosivo deflagrante che bruciando, per effetto della detonazione dell’innesco e l’immediata trasmissione del dardo di fiamma attraverso il foro di vampa, sviluppa dei gas ad alta temperatura e pressione che forniscono una spinta accellerativa alla palla, che viene scrimpata dal bossolo e spinta attraverso l’anima di canna e poi fuori di essa, sino al bersaglio. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 37 Krav Maga Fesik Le moderne polveri da sparo sono dette anche “polveri senza fumo”, ma non per l’assenza di fumo al momento dell’esplosione ma perchè la quantità di fumo prodotta dalla loro combustione è minima rispetto alla “vecchia” polvere nera. Inoltre le polveri senza fumo bruciano senza lasciare residui solidi all’interno della canna. Le attuali cartucce delle armi portatili impiegano una tipologia di polvere da sparo che costituisce un tipo di esplosivo specifico, ossia delle nitrocellulose gelatinizzate. Queste polveri sono ottenute mediante la nitrazione della cellulosa pura, tratta con dell’ acido nitrico e del acido solforico concentrato, il quale non partecipa alla reazione, ma svolge un’azione mordente sulla massa della cellulosa, consentendo l’attacco da parte dell’acido nitrico. Questo ultimo cede azoto ed ossigeno alla cellulosa, trasformandola quindi in un composto che possiede già tutti gli elementi necessari alla sua combustione e quindi, non richiede la presenza di altri agenti ossidanti. Le moderne polveri da sparo si suddividono in due tipi principali: “a base singola” (se ottenute dalla sola cellulosa pura) o “a doppia base” (quando alla nitrocellulosa è unita nitroglicerina), chiamata anche Balistite. Le polveri sono prodotte con diverse graniture, ossia con diverse forme di ogni singolo grano e possono essere: pulvirenti (dette anche a microgranuli), a lamelle, a sferette, a dischetti, a tubetti o altre particolari e speciali forme) e con diversa “progressività” per quanto attiene la velocità di combustione in relazione alla forma e grossezza del grano, cioè dalla sua forma geometrica e dimensione. LA PALLA La palla, comunemente definita anche proiettile, è l’elemento destinato a portare l’offesa sul bersaglio. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 38 Krav Maga Fesik Con la nascita delle armi da fuoco nacquero, ovviamente che i proiettili (termine in questo caso consono perché il termine “proiettile” identifica qualsiasi oggetto proiettato contro un bersaglio). All’inizio vennero usati proiettili rudimentali come freccette, punte di dardi da balestra, sassi arrotondati ecc. ecc., ma in seguito non passò molto tempo e si capì che dei proiettili sferici in piombo o ferro, creati appositamente, arrivavano più lontano ed erano più precisi. Essendo il piombo un metallo che si trovava in abbondanza e che era più facile da fondere nella forma voluta, già allora lo si identificò come il metallo più consono a questo scopo. Ecco perché dalle arcaiche palle di piombo per archibugio, il termine “palla” identifica specificatamente l’elemento della cartuccia che deve colpire il bersaglio. Il piombo fuso costituisce il principale metallo per proiettili da oltre 500 anni di storia delle armi da fuoco. Attualmente le più moderne palle in lega, molto in uso nelle cartucce per il tiro sportivo, sono generalmente realizzate sempre con del piombo, legato con l’antimonio e lo stagno, insieme che conferisce alla palla più compattezza. Solo con l’avvento delle polveri infumi e della canne rigate, che impressero alle palle delle velocità più elevate, facendo ruotare la palla sul proprio asse durante il suo moto verso il bersaglio, si impose la necessità di rivestire le palle di piombo con una lega di materiale più duro, al fine di evitare il rilascio di residui di piombo nella rigatura della canna e mantenere costanti le doti di precisione. Questo rivestimento è generalmente denominato “camiciatura” o “blindatura”, ma non bisogna confondersi con le palle Perforanti, le quali hanno delle caratteristiche costruttive ben diverse. Per il rivestimento delle palle vengono solitamente usate vari tipi di leghe formate da una grossa percentuale di rame con l’aggiunta di stagno e zinco, oppure di solo rame, o di Maillecort una lega di rame e nichel. Le palle destinate all’impiego nelle armi automatiche sono in genere totalmente o parzialmente rivestite in modo da garantire determinate caratteristiche tecnicobalistichee cioè: - Fare presa perfettamente nella rigatura della canna; - Proteggere il nocciolo di piombo dagli urti dovuti all’automatismo dell’arma e dalle possibili deformazioni; - Impedire il deposito di scorie (comunemente detta “impiombatura”) nella canna. -Le palle così rivestite sono definite, in gergo, blindate o semi-blindate. La camiciatura o il rivestimento parziale della palla può servire inoltre a Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 39 Krav Maga Fesik determinare un’espansione della palla più o meno controllata, al momento dell’impatto e dellapenetrazione del bersaglio, aumentando così gli effetti di balistica terminale. Le palle per le cartucce metalliche a percussione centrale, possono assumere diverse configurazioni, a secondo del loro specifico impiego o in rapporto al tipo d’arma in cui verranno utilizzate. Inoltre il loro nucleo può essere costituito da materiali vari, a secondo lo specifico impiego a cui sono destinate, come vedremo qui sotto. Palle di concezione tradizionale: La maggior parte della palle descritte qui sotto rappresentano un classico della produzione per le maggiori ditte di munizioni e sono presenti da diversi decenni in ogni catalogo. FMJ (Full Metal Jacket = palla blindata) indicate anche con la sigla MC (Metal Case). Queste palle hanno un elevato potere di penetrazione e sono in grado di attraversare con discreta facilità vari materiali prima di fermarsi definitivamente. Proprio per questo motivo sono le preferite per i caricamenti nelle cartucce militari, ma non sono certo le più adatte per gli usi di polizia, ove bisognerebbe evitare i rischi di perforazione del bersaglio e/o eventuali rimbalzi. Non è vero che i danni prodotti da loro sul corpo umano sono di minore entità (i motivi sono già stati espressi prima), ma l’energia della lesione, in talune circostanze, potrebbe rivelarsi inferiore rispetto ad altri tipi di palle. JSP (Jacket Soft Point = palle semiblindate). La punta di questa palla si presenta generalmente piatta e con l’apice privo di camiciatura. La loro espansione all’interno del bersaglio è abbastanza relativa e non sempre efficace. In virtù di ciò sono state prodotte delle palle JSP che presentano dei leggeri intagli nel punto di giunzione tra il piombo e la camiciatura, in modo da favorirne l’espansione. LRN (Lead Round Nose = palla in piombo a punta arrotondata). Questo tipo di palle esiste anche in versione tronco-conica denominata LTC. Si tratta di un tipo di palla che non si deforma mai nello stesso modo e talvolta non si deforma affatto, può tuttavia dare dei risultati discreti. La percentuale di piombo non è mai del 100% e quindi è difficile fare una comparazione se non tra cartucce della stessa ditta e lotto di produzione. La Fiocchi le produce con una leggera pellicola di teflon nero che ricopre interamente la palla. Cast bullet, ossia palle per la ricarica amatoriale. Vale lo stesso discorso per le precedenti. La lega metallica di cui sono composte è solitamente di piombo, antimonio e stagno in percentuali variabili tra ditta e ditta. Di recente sono Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 40 Krav Maga Fesik prodotte delle palle in lega ricoperte di una pellicola di rame (o di una lega a base di esso), disponibili in vari spessori, che dovrebbe dare delle prestazioni balistiche migliori, pur non essendo una blindatura vera e propria. Per la difesa personale non cambia nulla. LHP (Lead Hollow Point = palle in piombo a punta cava). Concepite come le LRN o le LTC hanno in più l’apice forato da una cavità. Le prove hanno dimostrato che la maggior parte di tali palle si frammentano in pezzi troppo piccoli per avere risultati apprezzabili. Wad Cutter. Sono delle palle cilindriche di piombo, con la punta piatta e la base forata. Si riconoscono per essere inserite interamente (o quasi) nel bossolo e sono ideate per l’utilizzo sportivo. Come potere di arresto eguagliano in risultati delle LTC, ma sono apprezzabili per la difesa abitativa grazie al loro scarso rinculo e per l’accettabile rumore dello sparo, che all’interno di una stanza non dovrebbe farvi saltare i timpani, come invece può accadervi con un calibro 12 od una 357 Magnum. A breve distanza uccidono come una qualsiasi altra palla, aldilà delle solite dicerie. SWC (Semi-Wad Cutter). Idem come sopra. Si riconoscono per la palla che sporge dal bossolo con una breve sezione tronco-conica e dalla punta piuttosto larga. Alcune ditte le producono anche ricoprendo la palla con una leggera pellicola di teflon nero o con una micrometrica ramatura. Le caratteristiche, in termini di potere d’arresto, sono piuttosto accettabili. SJHP (Semi-Jacketed Hollow Point = semiblindata a punta cava) talvolta indicate anche con la sigla HSP (Hollow Soft Point). Assomigliano alla SP ma con la punta forata e spesso intagliata per favorirne l’espansione. Queste palle hanno spesso dato ottimi risultati in termini di potere d’arresto, difficilmente si frammentano e quando lo fanno i pezzi sono di dimensioni tali da creare vaste lesioni. Tuttavia queste palle quando perforano un hard target manifestano la tendenza a chiudersi all’apice, comportandosi poi alla stessa stregua delle FMJ. JHP o anche HP (Jacketed Hollow Point = palla blindata a punta cava). In pratica sono una palla blindata con la punta cava, quasi sempre intagliata per migliorare l’espansione. Palle per cartucce speciali: Dopo aver visto come sono costituite le palle normalmente prodotte per scopi militari o civili, vediamo ora quali sono le palle prodotte per scopi speciali ben determinati. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 41 Krav Maga Fesik Inerti: Sono dei simulacri che riproducono esattamente la palla e la cartuccia nella sua forma e dimensione originale, sono utilizzate per scopo didattico/addestrativo. A corta gittata: La palla può essere di plastica (di colore bianco o azzurro), di legno, o di materiali frangibili con la base di metallo. Sono usate per l’addestramento a fuoco. Attenzione però, la pericolosità di alcune di queste cartucce è quasi pari a quella delle normali munizioni. Per tiri di precisione: Sono palle particolarmente accuratizzate per il tiro di precisione. Attualmente vengono utilizzate principalmente dai Tiratori Scelti delle Forze Armate. Perforanti: In apparenza è una normale palla camiciata, ma al suo interno ha un’anima di acciaio al tungsteno che gli conferisce un elevato potere di penetrazione contro qualsiasi tipo di bersaglio. Le palle perforanti sono destinate prevalentemente nel tiro contro strutture immobili, veicoli ed aeromobili. Traccianti: L’aspetto è quello di una normale palla camiciata. All’interno della base della palla vi è un composto che viene “acceso” dalla combustione della carica di lancio ed, all’uscita dalla canna, traccia la traiettoria della palla. Questo tipo di palla è generalmente utilizzato delle armi automatiche ad alta cadenza di fuoco e serve per indicare la direzione del tiro. Incendiarie: Anche in questo caso la palla incendiaria assomiglia ad una normale palla camiciata. Il nucleo centrale della palla contiene del fosforo (o un altro composto incendiario), mentre la punta è simile ad una palla tradizionale. Al momento dell’impatto contro il bersaglio la palla rilascia il composto incendiario provocando l’incendio del bersaglio. Anche questo tipo di palle sono solitamente impiegate nel tiro contro strutture immobili, veicoli ed aeromobili. Oltre a queste vi sono poi delle palle che riuniscono in una sola palla la caratteristiche di più modelli; come le perforanti-incendiarie e le perforanti-incendiarie-traccianti, che vengono utilizzate esclusivamente in ambito militare, per riunire in una sola tipologia di cartuccia le varie necessità di un conflitto. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 42 Krav Maga Fesik La denominazione delle cartucce Dopo aver analizzato i vari elementi che compongono una cartuccia, vediamo come ed in base a cosa le cartucce assumono ciascuna una precisa denominazione. Generalmente le cartucce assumono denominazioni che fanno riferimento, sia alle dimensioni della palla, sia a quelle del bossolo, oppure a delle speciali particolarità della casa costruttrice. Il metodo in ogni caso più seguito è quello di identificare la munizione attraverso una o più misure, riguardanti generalmente il diametro del proiettile e la lunghezza del bossolo. In Europa queste misure sono espresse in millimetri, mentre nei paesi di lingua inglese in sottomultipli di pollice (1 Inch. = 2,54 mm.). Talvolta la medesima cartuccia trova più denominazioni, a secondo di dove viene commercializzata e ciò causa non poca confusione. Il caso degli “europei” 8x57JS, 6,35 Browning, 7,65 Parabellum e 9mm. Parabellum, denominati negli U.S.A. rispettivamente 8mm. Mauser, .25 ACP, .30 Luger e 9mm. Luger, rende bene l’idea del caos in cui talvolta ci si imbatte. In Europa vengono utilizzati due sistemi di denominazione. Il Sistema Metrico Tradizionale, detto anche metodo tedesco, in cui una cartuccia che viene identificata come “9x19” fa riferimento ad una munizione che ha il proiettile di calibro 9 mm. ed un bossolo lungo 19 mm., l’arcinota 9 mm. Parabellum. In certi casi anche a tali cifre possono essere aggiunte altre sigle che forniscono informazioni accessorie sulla foggia del fondello, o del proiettile, o della casa costruttrice, come ad esempio la cartuccia 5,6x57 R, dove “R” sta per “Rand” (collarino), la 8x58R Sauer, la 8mm Lebel e via dicendo. Oppure il Sistema Metrico Semplificato, dove la lunghezza del bossolo e sostituita del nome del produttore o dell’inventore, come ad esempio il 7mm. Von Hofe, il 7mm. Remington Magnum ecc., un sistema adottato anche da alcune ditte americane per la produzione di cartucce nate in Europa. Il sistema d’identificazione nei paesi anglosassoni, specialmente nel NordAmerica, è invece assai più complesso. Qui generalmente le cartucce sono suddivise attraverso il diametro del proiettile, espresso in centesimi di pollice. A tale indicazione sono anche aggiunte altre indicazioni, con riferimento alla casa costruttrice o all’ideatore, come nei casi del .38 S. & W. Special (il cui diametro della palla è sempre .357), o del .416 Rigby; oppure all’arma a cui la munizione e destinata, come nel caso del .45 ACP (Automatic Colt Pistol), o del .45 Long Colt, ovvero con indicazioni facenti riferimento al peso della carica di Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 43 Krav Maga Fesik lancio o della palla in grani, vedasi la cartuccia .44-40, in cui il “40” indica i 40 grani di polvere della sua carica di lancio. Altri riferimenti possono indicare l'anno di adozione da parte dell’U.S. Army, com’è il caso della cartuccia .30-06 Springfield: .30 il calibro (7,62) e 06 l’anno di adozione della cartuccia (1906). A tutto questo ampio e fantasioso glossario vi sono poi anche dei riferimenti puramente commerciali com’è il caso dei .22/30-30 Improved o del .221 Remington Fireball. In ogni caso è utile per tutti avere ben chiara questa tabella di comparazione tra levarie misure dei diametri delle palle. Calibro in millimetri 5,56 6,35 7,62 7,65 8 9 9,1 10 (10,16) 10,41 10,98 11,48 12,7 Calibro in pollici .22 .25 .308 .312 .323 .355 .357 .40 .41 .44 .45 .50 Un discorso a parte riguarda invece il munizionamento per i fucili ad anima liscia, la cui denominazione relativa al calibro (calibro 12, calibro 16, ecc. ecc.) fa riferimento al vetusto uso di designare il “calibro” in termini di numero di palle in piombo, di uguale diametro, che si riuscivano a produrre fondendo una libbra (1 libbra = 0,4536 Kg.) di piombo. Quindi, in un fucile calibro 12 il diametro della canna era tale da poter accogliere una palla di piombo del peso di 1/12 di libbra e corrispondente ad un diametro di circa 18,5 millimetri. In pratica si producevano 12 palle uguali dalla stessa libbra di piombo. Questo sistema di definizione dei calibri non riguarda le dimensioni dei pallini o dei pallettoni contenuti in queste cartucce, che invece corrisponde ad altri pesi e parametri. Paradossalmente le dimensioni dei pallini e dei pallettoni non sono uguali in tutto il mondo e varia da paese a paese. Solo la cosiddetta “palla unica” o “palla singola” sempre si adatta, ovviamente, al diametro della canna dell’arma in cui viene utilizzata. BALISTICA Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 44 Krav Maga Fesik La balistica è il ramo della fisica meccanica che nasce per lo studio del moto di un “proietto”, inteso come un corpo inerte sottoposto alla forza di gravità e all’attrito viscoso del fluido in cui si muove. La balistica si è poi differenziata in varie branche di studio che mantengono il prefisso “balistica”, in quanto correlate alle armi da fuoco. Può essere suddivisa in quattro branche principali: Balistica interna: studia il comportamento del proietto quando esso si trova ancora all’interno della bocca da fuoco e sottoposto alle forze generate dall’accensione della carica di lancio. Balistica esterna: studia il moto parabolico del proietto dopo che esso è stato sparato o lanciato. Balistica terminale: studia la reazione di un corpo che entra in contatto con il proietto. In altri termini studia gli effetti provocati dal proietto sul bersaglio colpito. Balistica intermedia: studia il moto del proietto nelle immediate vicinanze del vivo di volata. Essa consiste nello studio dei fenomeni intermedi tra balistica interna ed esterna. SICUREZZA NEL MANEGGIO DELLE ARMI La prima e fondamentale tecnica che occorre imparare prima di approcciarsi alle armi è la sicurezza! Le sue norme vanno sempre rispettate! Le armi da fuoco non sparano mai da sole e gli incidenti accadono solo a causa di negligenza nel seguire queste norme. Dobbiamo tener presente che le sicure sono di 3 tipi: Sicura Meccanica, che altro non è che la leva di sicura ordinaria che troviamo su alcune armi (alcune armi ne sono sprovviste) o i sistemi di sicurezza che si trovano all’interno dell’arma stessa; Sicura Fisica, che è la buona abitudine di tenere il dito indice fuori dal ponticello (la guardia del grilletto); Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 45 Krav Maga Fesik Sicura Mentale, la più importante delle tre, quella che ci permette di mettere in atto, in modo razionale e intelligente, la Sicura Fisica e la sicura Meccanica. Pistola con leva di sicura Impugnatura con dito fuori dal ordinaria Pistola senza sicura ponticello Qualche anno fa, un signore di nome John Dean “Jeff” Cooper (ex Colonnello del US Marine Corps e Padre Fondatore del Tiro Operativo Moderno) formulò le 4 Regole di Sicurezza Universali e Fondamentali per il corretto maneggio delle armi da fuoco, sia per l’utilizzo delle armi corte (pistole o revolver) sia per l’utilizzo delle armi lunghe (pistole mitragliatrici, fucili, carabine). Queste regole dette e ribadite più volte da tutti gli istruttori che si rispettano, al punto da risultare scontate ed essere violate o parzialmente osservate. 1. Maneggia un'arma come se fosse sempre carica Anche se abbiamo provveduto personalmente allo scarico dell’arma, bisogna maneggiarla come se fosse pronta a sparare. Questa forma mentis deve essere radicata in tutte le persone che, a qualsiasi titolo, maneggiano qualsiasi tipo d’arma da fuoco. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 46 Krav Maga Fesik 2. Non dirigere mail il vivo di volata* (parte terminale della canna)verso qualcosa che non si ha intenzione di colpire Quando teniamo un’arma in mano, è imperativo sapere dove è rivolta la sua canna e, in base alle situazioni che si verificano, dirigere la canna stessa in una zona sicura. Per zona sicura intendiamo un luogo dove, in caso di partenza accidentale di un colpo, non si arrecherà nessun danno. L’arma va puntata solo se si ha intenzione di colpire o intimare in caso di imminente e reale pericolo. Indicare o gesticolare con il vivo di volata è assolutamente un comportamento da sprovveduti. 3. Tenere il dito indice fuori dal ponticello fino a quando non si è deciso di fare fuoco. Manipolare un’arma avendo il dito sul grilletto significa mettere in condizione di estremo pericolo se stessi e/o la gente che ci circonda anche ad una certa distanza (i proiettili viaggiano e fanno male anche a parecchie centinaia di metri). Una caduta, una contrazione involontaria o un banale spavento, può causare il famosissimo “colpo accidentale” o “colpo dell’idiota”. Una leggerezza del genere può causare un incidente, molto spesso, irrimediabile. E’ buona norma entrare nell’ordine di idea che quando si sta per toccare un’arma si pensi subito al dito indice che deve rimanere fuori dal ponticello, sempre! 4. Prima di fare fuoco, sii certo del tuo bersaglio e di quello che c'è dietro ed in prossimità di esso. Sparare a casaccio, senza aver identificato il proprio bersaglio, è sicuramente un’azione imprudente e molto pericolosa. Sparando più o meno in direzione del bersaglio, qualche proiettile potrebbe colpire persone innocenti nelle vicinanze del bersaglio stesso. Non dobbiamo trascurare che se spariamo su un bersaglio, attingendolo in modo corretto, ci potrebbe essere una sovrapenetrazione del bersaglio da parte del proiettile e creare gravi danni a chi si trovasse dietro il bersaglio in questione. Per cui la cosa più responsabile da fare è proprio quella di assicurarsi di aver esattamente identificato il bersaglio e valutare se in prossimità o dietro di esso ci sono persone o cose estranee. Alle sopra citate Regole Fondamentali, vanno aggiunte delle Regole Complementari o Specifiche che vanno ad ampliare il livello di sicurezza nel maneggio delle armi. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 47 Krav Maga Fesik 1. Conosci il funzionamento dell'arma che stai utilizzando La prima cosa da fare, quando si deve utilizzare un’arma, è quella di conoscere il suo corretto funzionamento, i suoi sistemi di sicurezza e come caricare e scaricare l’arma, che si deve adoperare, in totale sicurezza. Per sapere come fare è semplicissimo, si leggono le istruzioni che troveremo sul suo libretto d’uso e manutenzione rilasciato dal costruttore dell’arma. In mancanza del libretto si chiede la cortesia ad un esperto (realmente esperto) d’armi. E’ importante sapere che alcune armi hanno dei procedimenti diversi per la messa in sicurezza e quindi andare per tentativi può essere molto pericoloso. 2. Conoscere le munizioni che si stanno utilizzando Un altro elemento da tenere in considerazione, quando dobbiamo sparare con un’arma da fuoco, sono le munizioni che utilizzeremo. Le cartucce devono essere idonee all’arma che si sta utilizzando, non devono presentare ammaccature o usura causate per esempio dal tempo e soprattutto non devono essere di dubbia provenienza. 3. Verificare sempre il perfetto stato dell'arma. Prima di utilizzare un’arma da fuoco bisogna accertarsi del suo perfetto stato operativo. Sporcizia, ruggine, usura o parti mancanti sono la causa di malfunzionamenti, a volte molto rischiosi. A proposito della manutenzione di un’arma, essa va pulita, lubrificata e controllata periodicamente specialmente quando non viene utilizza per molto tempo. 4. Non maneggiare mail armi quando si è fatto uso di alcool, medicinali o droghe Questa regola si spiega da sola, droga e alcool non si sposano molto bene con le armi da fuoco (per quanto mi riguarda non si sposano bene con nulla). Alcuni medicinali invece possono provocare incapacità di concentrazione o euforia per cui è impensabile credere di utilizzare armi da fuoco se non si è in perfetto stato psicofisico. 5. Non sparare mai su specchi d'acqua, rocce o superfici dure Sparare con una certa angolazione su specchi d’acqua, rocce o comunque su superfici dure, può causare la deviazione del proiettile in maniera imprevedibile, con pericoli non calcolabili e a volte sorprendenti. 6. Rispettare le leggi e le regole Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 48 Krav Maga Fesik E’ responsabilità giuridica, del possessore di armi, rispettare scrupolosamente le leggi che disciplinano la detenzione, il trasporto e l’utilizzo delle armi stesse. E’ suo dovere informarsi periodicamente, presso gli uffici competenti delle Forze dell’Ordine, delle eventuali variazioni delle sopra citate leggi. E’ altrettanta sua responsabilità rispettare i regolamenti delle aree dove utilizzerà le armi da lui detenute o adottate. Vorrei inoltre evidenziare che è responsabilità giuridica e morale del possessore di armi da fuoco, la scrupolosa custodia delle armi da fuoco, assicurandosi personalmente che non finiscano facilmente nelle mani di incapaci, inesperti, tossicodipendenti e minori. 7. Proteggi occhi e orecchie Quando si decide di fare una sessione di tiro, per attività ludica o per addestramento, è obbligatorio proteggere gli occhi con degli occhiali specifici, per evitare che bossoli di rimbalzo o proiezione di piccole schegge possano danneggiare l’apparato visivo. E altrettanto salutare e obbligatorio utilizzare delle protezioni per le orecchie, come tappi o cuffie auricolari, per non causare lacerazioni al timpano. Se nelle immediate vicinanze ci sono degli spettatori, bisogna fare indossare obbligatoriamente gli stessi dispositivi di protezione. E’ consigliato utilizzare anche un cappellino con visiera, tipo quelli da baseball, per evitare che i bossoli si infilino tra occhio ed occhiali. Vediamo ora due esempi di armi a canna lunga. AK 47 Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 49 Krav Maga Fesik AK-47, la cui sigla sta per Avtomat Kalašnikova obrazca 1947 goda (dal russo Автомат Калашникова образца 1947 года: fucile automatico Kalašnikov modello 1947) è un fucile mitragliatore (o fucile d'assalto), progettato appunto nel 1947 da Michail Kalašnikov, allora sottufficiale dell'Armata Rossa dell'Unione Sovietica. L'AK-47 (o "Kalashnikov", come è popolarmente noto) fu il capofila di una vastissima serie di armi ispirate alle sue concezioni meccaniche, balistiche e d'impiego, per lo più adottate da paesi in qualche misura legati all'Unione Sovietica. È stato affermato che non meno di 50 eserciti regolari lo adottino come arma d'ordinanza e che ne siano stati prodotti più di 100 milioni di esemplari.[1] La sua robustezza e semplicità l'hanno resa un'arma popolare anche tra i soldati di quelle nazioni che usano armi diverse dall'AK 47 (M16,G3,M14,Srl) tanto che sia nel Vietnam come nell'Iraq odierno i soldati statunitensi sono soliti sostituire le loro armi con AK, arma meno raffinata ma più affidabile. In Italia, viene spesso utilizzato da criminali, poiché è facilmente reperibile sul mercato clandestino, come "residuato bellico" dei vari conflitti che hanno accompagnato la dissoluzione della Repubblica Federale di Jugoslavia. Consci del potere della suggestione e del valore tecnologico dell'arma, i sovietici fecero circolare, durante la guerra fredda, una leggenda sulle modalità della sua ideazione. Secondo la versione "ufficiale", il sergente dei carristi Kalashnikov, ferito durante la seconda guerra mondiale, nel suo letto d'ospedale avrebbe a lungo riflettuto sulla possibilità di realizzare un'arma che potesse garantire all'Unione Sovietica un'adeguata supremazia d'armamento. Avendo saputo che i comandi strategici del Cremlino erano alla ricerca di un'arma da breve raggio che potesse usare una cartuccia di calibro 7,62 mm, già usata per il poco soddisfacente Simonov SKS, avrebbe subito pensato alla possibilità di realizzare qualcosa di simile all'StG-44, lo strabiliante sturmgewehr tedesco nel frattempo messo in campo, mantenendone le qualità e correggendone i difetti. La CIA, ribatté che la leggenda fosse pura propaganda, sostenendo che si Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 50 Krav Maga Fesik cercasse di sfruttare il nome di un eroe di guerra per ammantare di sentimenti idealistici una frenetica ricerca condotta da diversi gruppi di armaioli; comunque la ricerca, anche secondo gli americani, puntava a costruire l'arma intorno al calibro, ed il progetto fu sviluppato con questo preciso obiettivo. L'AK-47 è particolarmente all'avanguardia relativamente agli anni del suo sviluppo ed entrata in servizio. Prende molte delle sue soluzioni tecniche dallo StG-44 (o MP44) del quale costituisce, secondo alcuni, l'evoluzione.[2] Il sistema di presa di gas dell'AK-47 è posto superiormente alla canna poco oltre la metà della lunghezza di questa e connesso diagonalmente, spesso ai lati sono presenti 4 fori per lo sfogo del gas eccedente, all'interno trova posto il pistone che produce l'arretramento dell'otturatore. Il meccanismo operativo è a chiusura geometrica a presa di gas con otturatore rototraslante. Il sistema di chiusura è formato da due pezzi maggiori, l'otturatore e il portaotturatore, che lavorano "in solido" con il pistone della presa di gas. Il portaotturatore è dotato di un incavo sagomato per contenere l'otturatore, munito di guida a camma per contollarne la rotazione. L'otturatore di tipo rotante possiede due alette o tenoni di chiusura (quindi la rotazione necessaria è di 90 gradi) i quali vanno a impegnare due recessi nella culatta della canna. La canna dell'AK-47 è — nella configurazione standard — lunga 414 mm (senza eventuale compensatore), le rigature sono 4 con andamento destrorso, la tecnica di rigatura è variabile e possono trovarsi esecuzioni per brocciatura (intaglio a punto singolo con broccia elicoidale) oppure per rotomartellatura. La foratura della canna degli AK-47 è varia, vista la molteplicità delle produzioni: generalmente si può affermare che (con buona pace della dicitura del calibro) la normale foratura è 310 millesimi di pollice. La catena di scatto[4] si distingue per semplicità e funzionalità. Essa si basa sull'azione di tre denti d'arresto sul cane (infatti l'arma ha un sistema di percussione indiretto con cane interno). Il dente d'arresto e quello disconnettore sono automaticamente azionati dal grilletto mentre il dente ritardatore è attivato dal movimento del portaotturatore. Il dente ritardatore funge da dispositivo di sicurezza in quanto evita che il cane possa colpire il percussore se non ad otturatore chiuso; il dente disconnettore può venir bloccato da un'appendice del selettore (prevenendo così il riaggancio del cane fino a grilletto premuto). Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 51 Krav Maga Fesik Le mire del Kalašnikov sono di tipo aperto e pertanto assimilabili a quelle tradizionalmente adottate dalle forze armate russe dal 1891 su praticamente ogni arma leggera.[5] Esse sono formate da un mirino e da una tacca di mira. La tacca di mira è installata su di un alzo tangente graduato in metri e con un fondo scala di 800 m, il mirino invece è formato da un piolo inserito su una struttura vicino alla volata della canna ed è protetto da due generose alette laterali. Per il tiro notturno sono in dotazione tacca di mira e mirino fosforescenti agganciabili rapidamente alle corrispondenti parti dell'arma Il sistema di alimentazione del Kalashnikov è formato da un caricatore bifilare[6] dalla capienza di 30 cartucce. I caricatori sono realizzati in lamiera stampata e hanno forma ricurva (detta anche a banana),[7] con un sistema di aggancio estremamente robusto, composto da un attacco anteriore e uno posteriore. Dietro alla sede del caricatore si trova il relativo pulsante di sgancio, che ritrae l'attacco posteriore svincolando il pezzo. Il castello è probabilmente una delle parti più interessanti dell'arma. I russi tentarono di copiare la costruzione in lamiera stampata dello StG-44, ma in questo campo le tecnologie tedesche erano molto più avanzate di quelle di ogni altra nazione; perciò la prima versione dell'AK-47, montante un castello stampato, si rivelò un fiasco visti i problemi di accoppiamento tra le parti macchinate (fresate) e quelle stampate. Così dopo pochissimo tempo i russi cominciarono la produzione di un castello in acciaio ricavato dal pieno, proprio per questo l'AK pesa 4,3 kg scarico, nonostante ciò la lamiera stampata tornò con l'introduzione dell'AKM, versione più diffusa di questa arma. Il castello è aperto superiormente, l'apertura viene chiusa da un elemento in lamiera stampata che contribuisce a contenere la molla di recupero del portaotturatore. Il calcio è solitamente realizzato in legno come l'astina guardamano e l'impugnatura, sono comunque ugualmente comuni versioni dotate di un calcio pieghevole a stampella (AKS) realizzato per saldatura di tubi di acciaio. Le finiture sono solitamente una brunitura chimica oppure una parkerizzazione[8] al biossido di manganese per le parti metalliche eccetto per l'otturatore che viene lucidato (negli AKM anche l'otturatore è parkerizzato). Le parti lignee invece sono verniciate, la presa di gas, la canna e tutte le parti a contatto coi Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 52 Krav Maga Fesik gas sono cromate a spessore per aumentarne la resistenza in condizioni ostili e con munizionamento corrosivo. L'AK-47 non ha compensatore. Sull'AKM è stato escogitato un sistema per compensare la tendenza dell'arma a impennare a destra in alto durante il fuoco automatico: la volata è stata tagliata nella sua parte superiore leggermente sulla destra. In questo modo i gas di sparo, uscendo, imprimono una spinta intesa a stabilizzare la direzione del fucile, contrastando l'impennamento. Volata del fucile d'assalto AKM. Si noti il freno di bocca obliquo a forma di "salame tagliato"Lo spostamento è determinato dal fatto che il complesso otturatore-portaotturatore ha una massa molto rilevante ed è asimmetrico: il suo baricentro è spostato verso destra e quindi tende a spostare l'arma in questa direzione. Beretta M12 Descrizione tecnica Arma automatica con chiusura di tipo blowback in grado di sparare sia a raffica che a colpo singolo, la Beretta M 12 S è costituita da una carcassa in lamiera stampata e ripiegata contenente canna, otturatore e congegni di scatto e di sicura; caratteristica questa che conferisce all'arma particolare solidità e buon funzionamento negli anni. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 53 Krav Maga Fesik Di forma tubolare, la parte superiore di questa struttura presenta due filettature sulle quali vengono ad avvitarsi due grosse ghiere, entrambe munite di leva d'arresto. Svitando quella anteriore, che serve di fissaggio alla canna, è possibile sfilare in avanti la canna e l'otturatore; svitando invece quella posteriore si può estrarre facilmente la molla di recupero. Come è facile intuire, lo smontaggio sul campo è in questo modo semplificato al massimo e non richiede l'aiuto di alcun attrezzo particolare. In corrispondenza dell'impugnatura posteriore, sul lato sinistro dell'arma, troviamo il comando del selettore a tre posizioni: S per la sicura manuale, 1 per il tiro semiautomatico (colpo singolo), R per il tiro automatico (raffica libera). Da notare che sulla prima versione della M 12 la sicura manuale era separata dal selettore di tiro. Una seconda sicura è posta invece sulla parte frontale dell'impugnatura posteriore. Questo congegno automatico blocca l' otturatore e il grilletto, rendendo impossibile l'armamento o la pressione involontaria del grilletto se l'arma non viene impugnata correttamente. Ulteriori differenze tra i due modelli della Beretta riguardano il sistema di mira (due diottre montate su braccio a "L" tarate per il tiro a 100 e 200 metri e mirino regolabile in altezza e in direzìone), che nella M 12 S è stato ampliato e irrobustito notevolmente rispetto al modello originale; il calciolo ripiegabile sul lato destro dell'arma lungo il castello, più robusto e funzionale in quanto dotato di due arresti che lo bloccano rigidamente in posizione sia chiusa che aperta per una maggiore praticità e superiore precisione di tiro: la leva d'arresto della ghiera posteriore e, come già accennato, il nuovo tipo di finitura esterna. La M 12 S viene infatti prima fosfatizzata e successivamente verniciata con resine epossidiche in modo da renderla praticamente inattaccabile dagli elementi esterni. La dotazione consigliata dalla casa gardonese prevede due caricatori standard da 32 colpi (gli altri tre tipi di carìcatori da 20, 30 e 40 colpi non sono più in produzione), una chiave di regolazione del mirino, una cinghia di canapa per il trasporto e due attrezzi per il caricamento normale o mediante piastrine di 10 cartucce. L'arma può ricevere una serie di accessori per impieghi speciali quali visori notturni a intensificazione di luce o designatori laser, impugnaturailluminatore di grande potenza, dotabile anche di filtro infrarosso, che utilizza l'energia di una batteria ricaricabile sistemata al suo interno, kit per il lancio di granate lacrimogene e silenziatore il quale necessita tuttavia per il montaggio dì una canna appositamente modificata. Beretta 92 Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 54 Krav Maga Fesik Denominazione Caratteristiche commerciale meccaniche modello del 92 -Standard azione mista, sicura manuale sul fusto, mezza-monta del cane 92-S azione mista, sicura manuale sul carrello, mezza monta del cane 92-SB azione mista, sicura manuale sul carrello, sicura automatica al percussore, mezzamonta del cane Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 55 Krav Maga Fesik 92-F azione mista, manuale sul carello, automatica al percussore 92-FS azione mista, sicura manuale sul carrello, fuzione di disarmo del cane 92-G azione mista, sicura manuale assente, disarmo del cane 92-D sola doppia azione, sicura manuale assente 92-DS sola doppia azione, sicura manuale presente segue - distinzione in base alle dimensioni Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento alle dimensioni come delineato nella tabella sottostante. Denominazione Caratteristiche meccaniche commerciale modello del Full-size canna da 125mm, caricatore bifilare da 15 colpi (calibro 9x19mm) Compact canna da 109mm, caricatore bifilare da 13 colpi (calibro 9x19mm) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 56 Krav Maga Fesik Type-M canna da 109mm, caricatore monofilare da 9 colpi (SOLO calibro 9x19mm) Centurion canna da 109mm, caricatore bifilare da 15 colpi (calibro 9x19mm) Target canna da 150mm, caicatore bifilare da 15 colpi (calibro 9x19mm) segue - distinzione in base ai materiali Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento alla finitura esterna come delineato nella tabella sottostante. Finitura Materiale e finitura finitura nera acciaio (Brunitron) inossidabile finitura inossidabile (inox) non acciaio inossidabile tipo X30-Cr13 Glock Costruttore: Glock Ges.m.b.H Web: www.glock.com Tipo: Pistola Safe Action Modello: G17 Calibro: 9 Parabellum (9x19 mm) Lunghezza canna: 114 mm Lunghezza totale: 186 mm Peso: 625 g vuota / 905 g carica Capacità caricatore Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 57 Krav Maga Fesik 17 colpi (standard) / 19-33 colpi (opzionale) Prezzo Previsto: a partire da CHF 900.- Modello Smith & Wesson Calibro: 38 Special Tipologia: Arma Corta a tamburo (revolver) Sei colpi Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 58 Krav Maga Fesik TONFA POLICE H A D F E B C G COMPOSTO DA CORPO- IMPUGNATURA MATERIALE: LEGNO, POLICARBONATO PESO DA GR 500 A GR. 600 LUNGHEZZA DA CM 55 A CM 60 ALLUMINIO, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 59 Krav Maga Fesik A=LATO GRANDE-GRANDE SPALLA B= LINEA DI TAGLIO C= PICCOLA SPALLA D= LATO PICCOLO E= IMPUGNATURA F= TESTA IMPUGNATURA G= PUNTA H=TALLONE ORIGINI E UTILIZZO Alcune fonti cinesi fanno derivare questa arma da una spada ad uncino che fece la sua comparsa durante l'epoca della dinastia Qin e quella della dinastia Han. Per il dottor Yang Jwing-Ming essa non è altro che l'evoluzione di una stampella. Per la tradizione del Kobudo, come avviene per la maggior parte delle armi che utilizza, il tonfa era in origine uno strumento agricolo, la manovella per azionare la macina del mulino, che i contadini impararono ad utilizzare per combattere dopo il decreto che proibiva il possesso di armi. Questo poteva essere facilmente estratto dalla macina e utilizzato per difendersi dai colpi, impugnandolo con la parte lunga del corpo (yoka) a protezione dell'avambraccio. I colpi erano portati con la parte corta del corpo (in affondo), con la parte terminale opposta (yoko nage) o imprimendo una rotazione all'arma con un movimento secco del polso. Il tonfa è da ritenersi un'arma a tutti gli effetti in quanto, se utilizzato senza l'adeguato addestramento e l'utilizzo di tecniche ad hoc, può infierire gravissime lesioni, quali traumi o ossa fratturate. 3-ANATOMIA IL SISTEMA NERVOSO Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 60 Krav Maga Fesik Il sistema nervoso è un insieme di organi che permettono la coordinazione della vita psichica, relazionale e vegetativa. Esso è suddiviso in sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico. Il Sistema Nervoso Centrale (SNC) è costituito da due parti: • encefalo • midollo spinale Queste due componenti si connettono attraverso il tronco encefalico e sono protette rispettivamente dalla scatola cranica e dalla colonna vertebrale. Il cervello e il midollo spinale non entrano direttamente in contatto con queste strutture ossee, ma sono protetti da tre tipi di membrane: le meningi. Le tre meningi presentano caratteristiche diverse e vengono chiamate, procedendo dalla più interna alla più esterna: pia madre (che aderisce alla superficie dei tessuti), aracnoide (di consistenza spugnosa) e dura madre (la più resistente). Inoltre il sistema nervoso centrale è ulteriormente protetto da un liquido nel quale si trova immerso il liquido cerebrospinale. Il cervello è costituito da cellule nervose e cellule di supporto: rispettivamente, i Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 61 Krav Maga Fesik neuroni e le cellule gliali. Il cervello contiene circa 100 bilioni di neuroni e pesa circa 1,3-1,4 Kg. Ogni neurone entra in contatto con altri 50-100.000 neuroni. Il midollo spinale, che è lungo circa 43-45 cm, presenta due aree distinguibili per il loro colore: una parte centrale, grigia, a forma di H), contenente il corpo dei neuroni, ed una parte più esterna, bianca, che deve il suo colore alla presenza di fibre mielinizzate. Il midollo spinale collega il sistema nervoso centrale al sistema nervoso periferico. Dal suo interno si irradiano62 nervi spinali che attraversano il canale vertebrale: 31 a destra e 31 a sinistra, a diverse altezze della spina dorsale. Il sistema nervoso periferico è il responsabile della trasmissione al sistema nervoso centrale delle attività motorie, sensitive e propriocettive (informazioni relative alla tensione e trazione dei muscoli e dei tendini, nonché alla posizione e al movimento delle varie parti del corpo). Inoltre, permette il passaggio delle informazioni tra il sistema nervoso centrale, il corpo e il mondo esterno. Questo sistema è costituito da due sezioni: • sistema nervoso autonomo • sistema nervoso somatico Il sistema nervoso autonomo agevola la regolazione dell'ambiente interno (il cuore, i polmoni, l'intestino, ecc). Si tratta di un sistema sempre attivo non regolato dalla volontà. Solo a volte ci rendiamo conto della sua attività, per esempio dopo uno spavento, quando sentiamo battere forte il cuore. È composto da due tipi di nervi: afferenti ed efferenti che rispettivamente portano informazioni "al" e "dal" sistema nervoso centrale. Il sistema nervoso autonomo è ulteriormente suddiviso in tre parti: • sistema nervoso simpatico • sistema nervoso parasimpatico Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 62 Krav Maga Fesik • sistema nervoso enterico Il sistema nervoso simpatico mobilita e organizza le risorse energetiche nei casi di situazioni di emergenza o pericolo. Questo sistema agisce aumentando la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e rallentando i processi digestivi. Il sistema nervoso parasimpatico è il sistema adibito al risparmio delle energie: al contrario del sistema simpatico, diminuisce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna permettendo che abbiano luogo i processi digestivi. Il sistema nervoso enterico innerva il tratto gastrointestinale, la colecisti e il pancreas. Il sistema nervoso somatico media le interazioni con l'ambiente esterno. Anch'esso è composto da due tipi di nervi: afferenti ed efferenti. I primi trasferiscono gli stimoli periferici dagli organi di senso (occhi, orecchie, pelle) al sistema nervoso centrale, i secondi trasmettono gli impulsi provenienti dal sistema nervoso centrale ai muscoli scheletrici, producendo dei comportamenti osservabili (per esempio, correre). Il sistema nervoso somatico e il sistema nervoso autonomo regolano l'attività dell'organismo attraverso una stretta collaborazione reciproca con il sistema nervoso centrale. Cerchiamo di capire queste complesse interazioni attraverso un esempio. Stiamo camminando tranquillamente per la strada ed Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 63 Krav Maga Fesik improvvisamente un borseggiatore ci intima di consegnargli i nostri averi. Possiamo percepire questa persona vedendola e ascoltando le sue frasi intimidatorie. I nostri organi di senso immediatamente trasmettono l'informazione al sistema nervoso centrale tramite il sistema nervoso somatico. Il nostro cervello elabora questi stimoli sensoriali e li integra con le nostre conoscenze pregresse (gli insegnamenti dei nostri genitori, i numerosi film che abbiamo visto, tutte informazioni che ci inducono a provare paura per quelle persone che ci minacciano armate). Il nostro cuore comincia a battere forte, aumenta la nostra pressione sanguigna: si è attivato il sistema nervoso simpatico, quindi il nostro organismo è impegnato a fronteggiare l'emergenza. Un'ulteriore valutazione del nostro stato fisico ci permetterà di scegliere la risposta più adeguata: siamo veloci e non portati per la lotta? Probabilmente il nostro sistema somatico riceverà informazioni dal sistema nervoso centrale di darci alla fuga. Tramite i nervi efferenti queste informazioni arriveranno ai nostri muscoli in un organismo già preparato all'azione dall'innalzamento del battito cardiaco e della pressione. Abbiamo una lunga esperienza in arti marziali e difesa personale? Forse allora la risposta non sarà la fuga ma l'attacco. Ancora una volta i nostri muscoli riceveranno delle informazioni su come fronteggiare al meglio il pericolo. È anche possibile che nel frattempo passi la polizia e il nostro borseggiatore debba vedersela con le forze dell'ordine. Probabilmente a quel punto le nostre funzioni tenderanno a ritornare nella norma, il nostro cuore rallenterà il suo battito e sentiremo una sensazione di sollievo. Non è da escludere che la paura sperimentata con il borseggiatore non si plachi con la fine dell'avventura. In questi casi il sistema simpatico continua ad essere attivo e a sovrastare l'azione del sistema parasimpatico. Allora probabilmente, nel tornare a casa verremo spaventati da qualsiasi rumore sospetto e probabilmente avremo lo "stomaco chiuso". Con questo esempio possiamo comprendere quanto intrecciate e delicate siano le funzioni del nostro sistema nervoso e quanto la sua azione sia strettamente legata alle emozioni. APPARATO ENDOCRINO Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 64 Krav Maga Fesik L'apparato endocrino o sistema ormonale è rappresentato da un insieme di ghiandole e cellule (dette ghiandole endocrine e cellule endocrine) le quali secernono delle sostanze proteiche o lipidiche chiamate ormoni. Il sistema endocrino gestisce il funzionamento dell'organismo umano o animale in collaborazione con il sistema nervoso. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 65 Krav Maga Fesik Gli ormoni vengono emessi dal citoplasma delle cellule, dove sono contenuti in granuli o vescicole, e riversati direttamente nel tessuto circostante e/o nel torrente circolatorio, da dove raggiungono successivamente gli organi bersaglio dove esplicano la loro specifica azione. Ogni ormone raggiunge attraverso il sangue tutti i punti dell'organismo, ma ha poi azione solo sulle cellule dotate di opportuni recettori. Ad esempio l'ormone insulina rilasciato dalle ghiandole endocrine del pancreas agisce su recettori cellulari che determinano l'apertura di canali appositi per l'assorbimento del glucosio, fondamentale nutriente da cui le cellule ricavano energia, determinando un abbassamento della glicemia. Un singolo ormone può espletare il suo compito in più sedi e compiti diversi in sedi differenti, persino compiti opposti come è il caso, ad esempio, dell'adrenalina, che mentre aumenta il flusso sanguigno ai muscoli scheletrici lo riduce in corrispondenza del tratto gastrointestinale. Per l'apparato endocrino non si può parlare di continuità anatomica, ma di continuità funzionale: se ad esempio il sistema nervoso si dirama in ogni punto dell'organismo, ma funziona solo fintanto che le informazioni possono essere condotte di neurone in neurone al sistema nervoso centrale, gli organi endocrini sono invece localizzati in sedi distanti dal punto in cui servono gli ormoni prodotti. Il funzionamento del sistema endocrino è caratterizzato da una complessa regolazione volta a rispondere perfettamente alle esigenze dell'organismo. La produzione e liberazione di ogni ormone dipende da fattori stimolanti o inibenti, in alcuni casi rappresentati dalla stessa azione che si vuole produrre: tornando all'esempio dell'insulina, questa viene prodotta e secreta nel sangue in quantità proporzionale al valore della glicemia, realizzando la sua funzione ipoglicemizzante con un meccanismo, molto utilizzato nell'organismo, che prende il nome di feedback; in altri casi vi è un controllo attraverso il Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 66 Krav Maga Fesik sistema nervoso periferico come avviene per la liberazione di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali che è stimolata da un impulso nervoso di tipo simpatico; in altri casi sono gli ormoni stessi a fungere da fattori di stimolo o di inibizione, come è il caso di molti ormoni ipofisari che hanno come organo bersaglio altre ghiandole o cellule endocrine. L'attività degli ormoni può essere: • endocrina: gli ormoni vengono rilasciati nel torrente circolatorio per raggiungere bersagli lontani; • paracrina: gli ormoni sono rilasciati direttamente nell'organo o nel tessuto e hanno funzione sulle cellule vicine; • autocrina: gli ormoni rilasciati hanno azione sulle stesse cellule che li hanno prodotti e rilasciati (ciò permette di regolare finemente la produzione ormonale con il meccanismo di feedback). Spesso si ha una situazione di azione ormonale mista (ad esempio autocrina + paracrina). L'assenza di ormoni determina importanti patologie: • diabete dovuto all'assenza di insulina; • ipotiroidismo per assenza degli ormoni tiroidei (T3 e T4). Così come anche l'eccesso: • ipertiroidismo; • iperparatiroidismo per eccesso di paratormone, ormone prodotto dalle paratiroidi. Il trattamento delle patologie ormonali è a carico dell'endocrinologo ma non solo, anche altre figure mediche possono esserne interessate, come il gastroenterologo e l'oncologo (in caso di tumori endocrini). Fanno parte del sistema endocrino l'ipofisi, la tiroide, le paratiroidi, le ghiandole surrenali, il pancreas, l'epifisi. Hanno inoltre funzione endocrina anche altri organi: le ovaie e i testicoli, il miocardio, il rene, il timo, la placenta, il fegato, la pelle. Un esempio di cellule endocrine non appartenenti a un sistema ghiandolare è il sistema APUD, costituito da innumerevoli cellule localizzate in tutto il sistema digerente (è stato calcolato che se fossero localizzate in un organo esso avrebbe all'incirca le dimensioni di un'arancia) i cui ormoni mediano funzioni quali l'acidità gastrica, la motilità, lo svuotamento Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 67 Krav Maga Fesik della colecisti. Altre cellule endocrine si trovano nei polmoni dove regolano le secrezioni; se ne trovano anche nella prostata e in altri organi che non sono endocrini. Recentemente si è cominciato a parlare di sistema neuroendocrino, intendendo la stretta relazione tra ormoni e cellule nervose, le quali infatti grazie alle terminazioni nervose sono in grado di determinare la liberazione di ormoni, come accade ad esempio nella zona midollare del surrene con la liberazione di adrenalina e noradrenalina. Il sistema nervoso e quello endocrino regolano anche la funzione sessuale. RIASSUMENDO: Ghiandole e relativi ormoni GHIANDOLA ipotalamo ipofisi anteriore noipofisi) ORMONI SECRETI FUNZIONI PRINCIPALI ormone ntidiuretico (ADH) promuove il riassorbimento dell’acqua da parte dei reni e delle ghiandole sudoripare; restringe il lume dei piccoli vasi sanguigni arteriosi ossitocina nelle femmine stimola la contrazione dei muscoli uterini durante il parto, la secrezione del latte e comportamenti materni; nei maschi provoca l’eiaculazione fattori (ormoni) di liberazione e ormoni inibitori i fattori (ormoni) di liberazione stimolano, quelli inibitori inibiscono, la secrezione di ormoni da parte dell’ipofisi anteriore ormone follicolostimolante (FSH) nelle femmine stimola lo sviluppo del follicolo, la (adesecrezione di estrogeni e forse l’ovulazione; nei maschi stimola la spermatogenesi ormone luteinizzante (LH) nelle femmine stimola l’ovulazione, lo sviluppo del corpo uteo e la secrezione di estrogeni e di progesterone; nei maschi stimola la secrezione di testosterone ormone tireotropo stimola la secrezione di tiroxina da Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 68 Krav Maga Fesik (TSH) parte della tiroide stimola la crescita, la sintesi proteica e ormone della crescita il metabolismo dei grassi; inibisce il (somatotropina) metabolismo del glucosio tiroide paratiroidi ormone adrenocorticotropo (ACTH) stimola la secrezione di ormoni, specialmente glucocorticoidi, da parte della corticale delle ghiandole surrenali prolattina stimola la produzione e la secrezione di latte da parte delle ghiandole mammarie tiroxina fa aumentare il tasso metabolico nella maggior parte delle cellule corporee, fa aumentare la temperatura corporea, regola la crescita e lo sviluppo calcitonina inibisce la liberazione del calcio da parte delle ossa paratormone stimola la liberazione del calcio da parte delle ossa; promuove l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino; promuove il riassorbimento del calcio da parte dei reni midollare delle adrenalina e ghiandole noradrenalina surrenali fanno aumentare i livelli di glucosio e degli acidi grassi nel sangue; fanno aumentare il tasso metabolico; fanno aumentare la frequenza e l’intensità delle contrazioni cardiache; provocano una costrizione dei vasi sanguigni corticale delle ghiandole glucocorticoidi surrenali fanno aumentare la concentrazione del glucosio nel sangue; regolano il metabolismo dei carboidrati e quello dei grassi; hanno effetti antinfiammatori aldosterone fa aumentare il riassorbimento dei sali Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 69 Krav Maga Fesik da parte dei reni testosterone provoca la mascolinizzazione dei caratteri sessuali secondari; favorisce la crescita insulina fa diminuire i livelli del glucosio nel sangue, aumentandone l’assorbimento da parte delle cellule e trasformandolo in glicogeno; regola il metabolismo dei grassi glucagone trasforma il glicogeno in glucosio, facendo innalzare i livelli di glucosio nel sangue estrogeni provocano la comparsa di caratteri sessuali secondari nelle femmine e la maturazione delle cellule uovo; promuovono lo sviluppo della mucosa che riveste la cavità dell’utero; hanno effetti generali sul metabolismo progesterone stimola lo sviluppo della mucosa che riveste la cavità dell’utero e la formazione della placenta testicoli testosterone stimola lo sviluppo degli organi genitali e la comparsa di caratteri sessuali secondari nei maschi; stimola la spermatogenesi e la crescita; ha effetti generali sul metabolismo epifisi melatonina regola l’orologio biologico; può regolare l’inizio della pubertà pancreas ovaie Altri organi che secernono ormoni tratto digerente rene secretina, gastrina, controllano la secrezione di muco, colecistochinina e altri enzimi e sali nel tratto digerente; ormoni regolano la peristalsi renina agisce sulle proteine del sangue per produrre un ormone (l’angiotensina) che regola la pressione sanguigna Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 70 Krav Maga Fesik cuore eritropoietina attiva una proteina del sangue a stimolare la sintesi dei globuli rossi nel midollo osseo ormone natriuretico atriale fa aumentare l’escrezione di sali e acqua da parte dei reni; fa abbassare la pressione sanguigna APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO L’apparato cardiocircolatorio è costituito da: • Il cuore: muscolo con la funzione di pompare sangue a tutto l’organismo • I vasi sanguigni: condotti all’interno dei quali scorre il sangue • Il sangue Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 71 Krav Maga Fesik La principale funzione dell’apparato cardiocircolatorio è quella di trasportare il sangue e le sostanze in esso contenute (soprattutto ossigeno) a tutte le cellule del corpo. Il cuore Il cuore è un muscolo che si trova in una regione del torace chiamata mediastino ( il mediastino è quella parte del torace compresa tra i due polmoni). Si trova quindi nel centro del torace, con il suo apice rivolto verso il basso e verso sinistra. (NB. Quando impareremo ad eseguire il massaggio cardiaco le nostre compressioni andranno effettuate sulla linea mediana del torace, non sulla parte sinistra del torace!!!!!) Il cuore è diviso in quattro cavità, due atrii e due ventricoli. La parte del cuore che nel primo soccorso riveste maggiore importanza è il ventricolo sinistro poiché è quella parte del cuore con il compito di pompare sangue a tutto l’organismo. Nel cuore sono presenti anche 4 valvole: • • • • La valvola mitralica (o bicuspide) La valvola tricuspide La valvola aortica La valvola polmonare La valvola mitralica si trova fra l’atrio e il ventricolo sinistro ed ha il compito di evitare che il sangue, pompato dall’atrio nel ventricolo, non possa refluire di nuovo in atrio. In sintesi, tutte le valvole cardiache impediscono che il sangue possa fluire in senso opposto alla normale circolazione, la valvola tricuspide si trova fra l’atrio e il ventricolo destro. La valvola aortica si trova fra il ventricolo sinistro e l’arteria aorta. La valvola polmonare si trova fra il ventricolo destro e l’arteria polmonare. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 72 Krav Maga Fesik I vasi sanguigni Esistono tre tipi di vasi sanguigni: • Le arterie: sono i vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore alla periferia dell’organismo. • I capillari: sono piccolissimi vasi all’interno dei quali avviene lo scambio cellulare fra ossigeno(O2) e anidride carbonica (CO2). (vedi figura) • Le vene: trasportano il sangue che dalla periferia ritorna al cuore. Le arterie Come detto in precedenza, sono i vasi che trasportano il sangue dal cuore alla periferia. Dal ventricolo sinistro parte l’arteria aorta, la più grande di tutto il corpo. L’aorta si divide in moltissime arterie più piccole che portano il sangue a tutti gli organi del corpo. È impossibile ricordarsi il nome di tutte le arteria ma vorrei che vi ricordaste delle principali: • Carotidi: sono le arterie che scorrono nel collo e portano il sangue al cervello!!! Essendo molto superficiali e vicine al cuore sono le più adatte per verificare la presenza del circolo • Coronarie:sono le arterie che portano sangue ( e quindi ossigeno) alle cellule del cuore • Radiale: è l’arteria che scorre lungo l’avambraccio e di cui possiamo apprezzare il polso più facilmente. • Femorale: è l’arteria che trasporta il sangue agli arti inferiori. Essendo un’arteria molto grande, in caso di lesione può causare emorragie molto gravi, anche mortali. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 73 Krav Maga Fesik I capillari Le arterie terminano in vasi piccolissimi, chiamati capillari. In questi vasi i globuli rossi (le cellule del sangue deputate al trasporto di ossigeno) cedono il loro contenuto di ossigeno alle cellule dell’organismo e acquistano l’anidiride carbonica prodotta dalle cellule. Nei capillari polmonari avviene il fenomeno inverso: i globuli rossi acquistano l’ossigeno presente negli alveoli polmonari e si liberano dell’anidiride carbonica. Possiamo quindi dire che mentre le arterie e le vene sono vasi “di trasporto”, i capillari sono vasi “di scambio”. Le vene Sono i vasi sanguigni che trasportano il sangue dalla periferia dell’organismo al cuore. Tutte le vene della parte superiore dell’organismo confluiscono nella vena cava superiore. Le vene della parte inferiore dell’organismo confluiscono nella vena cava inferiore. Vena cava superiore e inferiore terminano entrambe nell’atrio destro. IL SANGUE Il sangue è il liquido che circola all’interno del nostro corpo. È composto da una parte liquida e da una parte solida (costituita da cellule) come riportato nello schema qui sotto. PARTE LIQUIDA DEL SANGUE È costituita dal plasma, un liquido di colore chiaro, all’interno del quale sono presenti numerose sostanza fondamentali per il nostro organismo, per esempio il glucosio, i sali minerali, le proteine. Possiamo immaginare il plasma come un fiume all’interno del quale, oltre alle sostanze appena viste, galleggiano le cellule del sangue. PARTE SOLIDA (O CORPUSCOLATA) DEL SANGUE È costituita da 3 tipi fondamentali di cellule: Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 74 Krav Maga Fesik • GLOBULI ROSSI o ERITROCITI: sono le cellule che hanno il fondamentale compito di trasportare l’ossigeno (O2) alle cellule dell’organismo e di rimuovere l’anidride carbonica (CO2). Questo è possibile grazie alla presenza, all’interno del globulo rosso, di una proteina chiamata emoglobina che è in grado di legare l’ossigeno e l’anidride carbonica. • GLOBULI BIANCHI o LEUCOCITI: sono le cellule adibite alla difesa del nostro corpo. Attraverso dei meccanismi molto complessi distruggono i microrganismi potenzialmente dannosi. • PIASTRINE o TROMBOCITI: queste cellule hanno il compito di riparare i danni dei vasi sanguigni attraverso un processo chiamato coagulazione. Più semplicemente, quando si crea una apertura in un vaso sanguigno, esse hanno il compito di “tappare” questa apertura. Dopo aver spiegato la composizione del sangue vediamo ora quali sono le sue funzioni: Trasporto di ossigeno e anidride carbonica: trasporta ossigeno dagli alveoli polmonari alle cellule e anidride carbonica dalle cellule agli alveoli polmonari Trasporto sostanze nutritive: fra le quali il glucosio, proteine, grassi, sali minerali ecc… Difesa dell’organismo: azione svolta dai globuli bianchi Trasporto del calore: il calore corporeo è trasportato a tutte le parti dell’organismo dal sangue. Il corpo umano contiene circa 5 litri di sangue. FISIOLOGIA DELL’APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Vediamo ora come funziona l’apparato cardiocircolatorio. Abbiamo detto che il cuore è un muscolo che si contrae per spingere il sangue in esso contenuto nei vasi sanguigni. La contrazione del cuore prende il nome di sistole. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 75 Krav Maga Fesik Durante la sistole il sangue contenuto nelle cavità del cuore viene espulso. Alla sistole segue la fase di rilassamento o di diastole. Durante la diastole le cavità del cuore si riempiono di nuovo di sangue, pronto per essere espulso alla sistole successiva. Gli atri ed i ventricoli però non si contraggono contemporaneamente: quando inizia la sistole dei ventricoli gli atri iniziano la loro fase di diastole. Quando si contraggono gli atrii saranno i ventricoli a rilasciarsi. Durante la sistole degli atri il sangue in esso contenuto viene spinto nei ventricoli che quindi si riempiono di sangue. Alla successiva sistole ventricolare il sangue dal ventricolo verrà spinto nei vasi sanguigni. Vediamo ora come avviene la circolazione del sangue. La Grande circolazione inizia dal ventricolo sinistro che spinge il sangue (ossigenato) nell’aorta. L’aorta si suddivide in numerose arterie di calibro minore le quali, a loro volta, si assottigliano ulteriormente fino a costituire i capillari. Nei capillari il sangue cede l’ossigeno (O2) trasportato dai globuli rossi alle cellule e si carica dei prodotti di rifiuto delle cellule stesse, in particolare di un gas chiamato anidride carbonica (CO2). Dai capillari, attraverso le vene, il sangue (ora povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica) ritorna al cuore e precisamente all’atrio di destra. la piccola circolazione parte dal ventricolo destro che spinge il sangue nell’arteria polmonare. L’arteria polmonare si divide in due arterie che portano il sangue ad entrambi i polmoni. Nei capillari polmonari, che avvolgono a mo di rete gli alveoli polmonari, avviene lo scambio inverso: i globuli rossi si liberano dell’anidride carbonica e acquistano un nuovo carico di ossigeno. Dai polmoni il sangue ritorna al cuore, all’atrio sinistro, attraverso le vene polmonari. Riassumendo: GRANDE CIRCOLAZIONE (o sistemica) Ventricolo sinistro (sangue ricco di ossigeno)----- aorta-------- arterie capillari (sangue ora ricco di anidride carbonica)----- vene------atrio destro PICCOLA CIRCOLAZIONE (o polmonare) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 76 Krav Maga Fesik Ventricolo destro (sangue ricco di CO2)-----arteria polmonare-------capillari polmonari (sangue ora ricco di O2)-------vene polmonari--------atrio sinistro NB: il sangue ricco di ossigeno viene anche denominato arterioso. Il sangue arterioso è di un tipico colore rosso vivo. Esiste però una eccezione: l’arteria polmonare contiene sangue ricco di anidride carbonica. Il sangue non ossigenato e ricco di anidride carbonica è bluastro e viene chiamato venoso. Anche in questo caso le vene polmonari, le quali trasportano sangue ricco di ossigeno, costituiscono una eccezione. SISTEMA LINFATICO Il sistema linfatico comprende una rete fittissima di canali, i vasi linfatici, e una serie di organi a forma di fagiolo, i linfonodi, intercalati lungo il decorso dei vasi linfatici, che svolgono un ruolo molto importante nella elaborazione della risposta immunitaria in grado di intrappolare e distruggere i batteri eteroiloghi = estranei, come quelli dei vaccini ad esempio, e le cellule malate portati con la linfa. La qualità della linfa deriva dalla qualità del sangue, il sangue dal fegato ed il fegato dal cibo. La responsabile del benessere cellulare è la linfa, cioè il fluido extra-cellulare che avvolge in costante bagno ogni singola cellula, il fluido che è diretta derivazione e continuazione della corrente sanguigna. La qualità di questo fluido dipende ovviamente dalla qualità del sangue. E la qualità del sangue dipende dalla qualità della dieta e dall’efficienza del fegato. Il fegato non solo deve rifornire il sangue di nutrienti appropriati e di tanta vitamina C naturale, ma deve nel contempo mantenere il sangue libero da ogni toxiemia (intossicazioni) e da ogni veleno tossico. Le varie diete, che escono dallo schema tendenzialmente Crudista, sono degli autentici attentati alla salute umana. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 77 Krav Maga Fesik L'apparato linfatico può essere definito come parte specializzata del sistema circolatorio. È costituito anch'esso da un liquido (la linfa) che circola in un circuito di vasi (linfatici), simili alle vene e con valvole a nido di rondine, e che al termine del suo percorso viene riversato nel sangue attraverso la vena cava superiore. La circolazione della linfa differisce dalla circolazione sanguigna in quanto i vasi linfatici non formano un circuito chiuso, ma un sistema a senso unico che inizia a fondo cieco dagli spazi intercellulari dei tessuti di molti organi del corpo. Per questo motivo la composizione chimica della linfa varia a seconda dei tessuti e degli organi in cui si trova (per esempio la linfa che si forma durante la digestione contiene un ricco contenuto di sostanze grasse, differenziandosi quindi dalla linfa che si forma a digiuno). Generalmente ha una composizione simile a quella del plasma sanguigno, con la presenza di globuli bianchi. In effetti la linfa si forma a livello dei capillari arteriosi, dalle cui pareti trasuda il plasma per effetto della pressione arteriosa e si diffonde nei piccoli spazi fra le cellule. In questo liquido interno avvengono gli scambi di cessione delle sostanze nutritive e la raccolta di quelle di rifiuto che raggiungeranno la circolazione sanguigna in due modi: Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 78 Krav Maga Fesik una parte viene riassorbita dai capillari venosi per effetto della pressione osmotica proteica (proteine all'interno dei capillari) e rientra quindi nel torrente circolatorio sanguigno. Un'altra parte viene raccolta invece dai capillari linfatici le cui estremità a fondo cieco assorbono il liquido direttamente negli spazi interstiziali esistenti fra i capillari sanguigni e le cellule. Da una fitta rete di capillari linfatici, la linfa passerà attraverso vasi di calibro maggiore e transiterà lungo il suo percorso nei gangli linfatici (ghiandole linfatiche) nei quali verrà filtrata e purificata da germi patogeni e altre particelle di rifiuto. Nella parte sinistra del corpo, i vasi linfatici confluiscono in una dilatazione chiamata cisterna del chilo (o di Pequet) dalla quale prende origine un grande vaso linfatico, il dotto toracico, che sfocia nella vena succlavia sinistra. Nella parte destra del corpo la linfa viene invece raccolta dal grande dotto linfatico che sfocia nella vena succlavia destra. Dimensioni del linfonodo Normalmente grande quanto un pisello, le dimensioni variano da 1-25 mm e sono relativamente più cospicue alla nascita e si riducono in età inoltrata; si modificano in condizioni fisiologiche e , in grado elevato, in situazioni patologiche. Numero Molto variabile; più elevato nei primi anni di vita rispetto all’età avanzata (a causa di una involuzione adiposa). Esiste tuttavia una costanza e simmetria nella distribuzione spaziale dei linfonodi. Riportiamo una media dei numeri descritti da diversi Autori. • • • • Testa n. 64 Collo n. 92 Torace n. 166 Addome n. 248 Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 79 Krav Maga Fesik • Pelvi n 70 • Arto superiore n 80 • Arto inferiore n 42 Consistenza Di norma duro-elastica. Sede Ubiquitaria. Sottocutanea, nello strato profondo; immediatamente sottostante alle fasce muscolari o nel tessuto di sostegno interposto tra i muscoli; in tutte le cavità corporee in rapporto con i tronchi vascolari; addossati alla colonna vertebrale; alla periferia degli organi o intraparenchimali. Possono essere isolati o raccolti a gruppi.In talune regioni i linfonodi possono mancare, e in altre sedi sono costanti, potendo presentare, al più, differenze volumetriche o numeriche. Funzione del sistema Linfatico: • Trasporto e difesa, sorveglianza immunologica: purificazione della linfa, produzione e circolazione dei linfociti. • Mantenimento dell'ambiente idrico interno e drenaggio di liquidi eccedenti nei tessuti Linfa Trasporto e scambio di sostanze nutritive e di rifiuto, trasporto di leucociti nei vasi (capillari) linfatici Nodo linfatico Filtrazione e purificazione da particelle di rifiuto e agenti infettivi, eliminazione di microrganismi patogeni e cellule maligne. Produzione di linfociti e sede dello stadio finale di maturazione di alcuni lifonciti e monociti. Le ghiandole linfatiche sono presenti in diverse aree del corpo, abbondanti Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 80 Krav Maga Fesik soprattutto nel collo (gruppo sottomascellare e gruppo cervicale superficiale) e ascelle (gruppo ascellare). Gruppo inguinale è attraversato dalla linfa proveniente dagli arti inferiori e dai genitali esterni. Presenza importante nella zona dell'intestino e del torace. Funzione dei linfonodi e applicazioni cliniche. La linfa penetra nel linfonodo per mezzo dei vasi linfatici afferenti e ne fuoriesce dopo una processazione da parte delle cellule contenute nel linfonodo. Ciò accade perché i linfonodi contengono cellule chiamate linfociti e macrofagi, che funzionano da vere stazioni di controllo nei confronti delle cellule tumorali maligne e dei microrganismi patogeni. Un segnale che c’è stato una attivazione di questo sistema difensivo è rappresentato da un ingrossamento dei linfonodi, che se hanno sede superficiale possono rendersi palpabili ed evidenziabili all’esame clinico per molteplici cause : più frequentemente infiammatorie, malattie immunologiche o endocrine, sarcoidosi e tumori. Le cause che determinano linfoadenopatie sono sostanzialmente quelle infiammatorie acute e croniche (i linfonodi sono dolenti e dolorabili e riprendono le dimensioni originarie dopo le terapie e soprattutto alla guarigione in tempi molto variabili). I linfonodi più frequentemente palpabili sono quelli del collo per ragioni infiammatorie di pertinenza odontoiatrica o otorinolaringoiatria. Essendo quindi l'apparato linfatico parte attiva del sistema immunitario, segue una breve descrizione di alcuni punti chiave dell'immunologia coinvolti nella reazione dei linfociti e nella loro capacità di neutralizzare batteri, virus, sostanze chimiche estranee e cellule maligne: - Antigene: sono macromolecole che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi. Si tratta di solito o di una proteina di rivestimento di cellule o di microrganismi o di una sostanza chimica che i linfociti riconoscono come estranea al corpo e che scatena la loro reazione. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 81 Krav Maga Fesik - Anticorpo: i linfociti reagendo producono delle sostanze (proteine) che si legano all'antigene, creando così un blocco in grado di disattivare e distruggere il microrganismo estraneo (virus, batteri, etc.). La produzione di anticorpi avviene per tentativi e una volta trovata la composizione risolutiva, i linfociti ne conservano la "memoria" (sia dell'anticorpo prodotto, sia dell'antigene contro il quale hanno reagito). La memoria secondo i casi può durare mesi, anni o per tutta la vita. APPARATO RESPIRATORIO È l'insieme di organi che consente lo scambio di gas tra il sangue e l'ambiente esterno, in particolare l'introduzione di ossigeno, indispensabile per il metabolismo aerobio, e l'eliminazione di anidride carbonica, residuo di molte reazioni chimiche. L'apparato consta di un complesso di canali che permettono il passaggio di aria; di cavità (nasali e paranasali) in cui l'aria proveniente dall'esterno viene parzialmente riscaldata e depurata del pulviscolo; di organi parenchimatosi (i polmoni) all'interno dei quali si verificano gli scambi veri e propri tra gas Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 82 Krav Maga Fesik contenuti nel sangue e gas contenuti nell'aria inspirata. Nell'espirazione, la laringe può modulare la colonna aerea in transito, consentendo l'emissione di suoni, in connessione con l'apparato fonatorio. Vie aeree Le cavità nasali: il naso ha una parte scheletrica, la piramide nasale, sostenuta da ossa del massiccio facciale (mascellari, nasali), da alcune cartilagini e da fascetti muscolari dei muscoli pellicciai, o mimici. L'aria entra nelle vie aeree (o vie respiratorie) attraverso le narici, attraversa quindi i vestiboli per accedere alle fosse nasali. I vestiboli sono rivestiti di cute e possiedono robusti peli, piuttosto lunghi, detti vibrisse. Le fosse nasali, divise dal setto nasale, si trovano nello spessore dei mascellari e hanno una parete laterale anfrattuosa per la presenza dei turbinati o cornetti, i quali mettono in comunicazione la colonna aerea con le cavità, o seni paranasali, che si trovano nello spessore di ossa limitrofe (frontale, mascellare, sfenoide). Le pareti delle fosse nasali sono rivestite da mucosa di tipo respiratorio, fornita cioè di un epitelio vibratile, con ciglia e ghiandole secernenti muco. La faringe: dalle fosse nasali, l'aria passa in faringe, canale in comune fra gli apparati respiratorio e digerente. Al termine della faringe si trovano infatti la laringe, anteriormente, e l'esofago, posteriormente. Durante la deglutizione il transito alla laringe è impedito dall'epiglottide. La laringe è sostenuta da un'impalcatura fibrocartilaginea, cui concorrono le cartilagini tiroidea, cricoidea, aritenoidee e corniculate; è poi ancorata all'osso ioide da un insieme di membrane fibroelastiche. La laringe ha una notevole muscolatura (intrinseca ed estrinseca), con una possibilità di movimenti reciproci estremamente sofisticata, tanto da aver consentito alla specie umana l'acquisizione della parola. Essa è tappezzata di mucosa respiratoria, che a livello della cartilagine tiroidea si solleva in due pliche per ogni lato: la coppia superiore è quella delle corde vocali false, semplici recessi; quella inferiore è formata dalle corde vocali vere. Tra le corde vocali vere si apre la glottide, che è il punto più stretto delle vie aeree superiori. La trachea e i bronchi principali: dalla cartilagine cricoidea si diparte la trachea, organo posto davanti all'esofago e costituito da una serie di anelli Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 83 Krav Maga Fesik fibrocartilaginei incompleti sul versante posteriore, e tenuti insieme da una tunica fibrosa. All'altezza della quarta o quinta vertebra toracica la trachea si biforca e dà origine ai due bronchi principali, i quali ne conservano la struttura e ne condividono il rivestimento, che consiste in mucosa di tipo respiratorio, con epitelio di rivestimento ciliato e numerose ghiandole mucose e sierose. I bronchi lobari: dopo essere penetrati nel polmone, i bronchi principali si dividono ben presto nei bronchi lobari. Queste ramificazioni successive, che formano il cosiddetto albero bronchiale, si distribuiscono a tutto il parenchima polmonare; fino ai lobuli polmonari si conserva la struttura ad anelli fibrocartilaginei incompleti e ciò consente a questi "canali" di non chiudersi. Polmoni Sono due organi parenchimatosi, contenuti nella cavità toracica, divisi da uno spazio, il mediastino, che ospita esofago, trachea e cuore. La base di ciascun polmone appoggia sul diaframma; la faccia ricurva laterale entra in rapporto con le coste; la faccia centrale è appunto in rapporto col mediastino, e su di essa si trova l'ilo polmonare, ossia il punto di ingresso dei vasi e dei bronchi principali. Il polmone destro è più grande del sinistro: infatti a sinistra la cavità toracica ospita anche il cuore. Il polmone destro è distinto in tre lobi, quello sinistro in due, più una lingula polmonare. I lobi sono separati da fenditure, dette scissure. I polmoni dopo la nascita possiedono un elevato contenuto di aria, tanto da galleggiare sull'acqua. L'aria è contenuta negli alveoli, piccolissimi spazi delimitati da sottili lamine di epitelio, nel cui interstizio corrono i vasi capillari che si dipartono dalle ultime diramazioni delle arterie polmonari. Negli alveoli l'aria respirata è separata dal sangue solo dallo spessore delle pareti capillari e delle cellule dell'epitelio polmonare, cosa che facilita gli scambi gassosi tra i due compartimenti. L'insieme a fondo cieco formato da un condotto alveolare e un grappolo di alveoli viene detto acino polmonare. Il polmone non è irrorato solo dalle arterie polmonari che portano sangue venoso per permettere gli scambi propri dell'ematosi, bensì anche dalle arterie bronchiali che derivano dall'aorta toracica e trasportano sangue arterioso. La pleura è una membrana sierosa, che avvolge ciascun polmone ed è formata da due foglietti: uno viscerale, che riveste il polmone in ogni suo lobo, e uno Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 84 Krav Maga Fesik parietale, che riveste invece la parete interna della gabbia toracica. La cavità virtuale (cavità pleurica) compresa fra i due foglietti contiene un liquido che facilita lo scorrimento del polmone nel corso della respirazione. Meccanica respiratoria La respirazione è una successione di atti respiratori, ciascuno dei quali è costituito da una inspirazione seguita da una espirazione, che il corpo esegue grazie all'azione dei muscoli intercostali e del diaframma. 1)Durante l'inspirazione l'aria ricca di ossigeno entra attivamente nei polmoni grazie ad un movimento di espansione della cassa toracica, che aumenta di volume. A questo scopo il diaframma, che in posizione di riposo è a forma di cupola, si appiattisce e contemporaneamente i muscoli intercostali si contraggono e spingono in alto e in fuori la cassa toracica. Insieme a questa si espandono anche i polmoni. Più intensa è l'azione dei muscoli intercostali più aria entra nei polmoni. 2)L'espirazione, durante la quale l'aria povera d'ossigeno viene espulsa passivamente, avviene quando i muscoli e il diaframma, che hanno provocato l'inspirazione, si rilasciano. Ciò determina una costrizione della gabbia toracica e una contrazione dei polmoni che, essendo molto elastici, espellono l'aria. L'aria espirata contiene ancora una certa quantità di ossigeno. Fig.1 - Schema dei movimenti dell'atto respiratorio Il ritmo della respirazione è automatico, ma i muscoli coinvolti sono volontari e ogni loro contrazione è stimolata da impulsi nervosi. Questi impulsi si originano Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 85 Krav Maga Fesik nel "centro respiratorio" presente nel midollo allungato. Il centro respiratorio è diviso in due parti addette rispettivamente all'inspirazione e all'espirazione. Il centro inspiratorio attiva i muscoli intercostali fino a che esso non viene inibito dai recettori di distensione presenti nei polmoni. A questo punto interviene il centro espiratorio, posto più in profondità, che rende possibile l'espirazione. Inoltre, il midollo allungato contiene neuroni recettori che controllano la concentrazione dell'anidride carbonica nel sangue. Un livello elevato di CO2 segnala un aumento dell'attività cellulare e quindi un maggior fabbisogno di ossigeno. I recettori perciò reagiscono immediatamente ordinando un'intensificazione del ritmo e della profondità del respiro. Questi recettori sono molto sensibili: lo 0.3% in più di anidride carbonica comporta un raddoppio delle inspirazioni e quindi di conseguenza delle espirazioni. La frequenza respiratoria, dunque, è determinata soprattutto dalla quantità di anidride carbonica che è necessario espellere dall'organismo. APPARATO MUSCOLARE Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 86 Krav Maga Fesik È formato di tessuto muscolare capace di contrarsi determinando il movimento intrinseco di alcuni organi o lo spostamento di arti e in genere la locomozione. Tale proprietà è dovuta a strutture proprie del tessuto muscolare, sia morfologiche sia chimiche. Si distinguono tre tipi di tessuto muscolare (liscio, striato,cardiaco), aventi in comune la caratteristica di possedere cellule più o meno allungate, contrattili ed elastiche dette fibre muscolari. Il tessuto muscolare liscio è presente nei muscoli involontari, quello striato nei muscoli volontari, il tessuto muscolare cardiaco fa eccezione essendo striato e involontario. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 87 Krav Maga Fesik I muscoli sono più di 600 e costituiscono circa il 40% del nostro peso corporeo; dai grandi muscoli della spalla o delle gambe fino ai piccoli muscoli situati nelle orbite oculari, che fanno muovere l'occhio, tutti contribuiscono a dare al corpo una straordinaria capacità di movimento. Possiedono la capacità di contrarsi e rilasciarsi successivamente. I muscoli sono connessi alle ossa mediante robuste formazioni di tessuto fibroso, i tendini, che si accorciano quando il muscolo si contrae, determinando l'avvicinamento delle due ossa su cui sono inseriti e di conseguenza il movimento. Essi si possono suddividere in muscoli profondi, quando sono connessi solo a ossa, e muscoli pellicciai quando uno dei punti di attacco è la cute. Questi ultimi sono i muscoli della faccia o mimici in quanto la loro contrazione modifica l'atteggiamento della cute del volto dando luogo alle espressioni mimiche. Esistono 3 tipi di fibre muscolari: • le fibre muscolari striate; • le fibre lisce; • le fibre miocardiche. Tutte hanno però le stesse proprietà fondamentali: l'eccitabilità, la conducibilità, la contrattilità, l'elasticità e la viscosità. Ogni tipo di fibra presenta caratteristiche diverse. La differenza tra i muscoli striati, scheletrici, somatici o volontari e i muscoli lisci, viscerali o involontari, riguarda sia la morfologia del muscolo sia la loro funzione. Al microscopio si rileva che il muscolo, sia il liscio che lo striato, sono costituiti da tante unità di fibre, ognuna delle quali consta di fibrille più piccole, dette miofibrille, immerse in una sostanza citoplasmatica, detta sarcoplasma. Le fibre sono riunite in fasci e sono rivestite da una sottile membrana semipermeabile. Le miofibrille delle fibre muscolari lisce sono apparentemente omogenee, mentre quelle dei muscoli striati presentano alternativamente zone distinte di rifrangenza, dovuta alla particolare disposizione di due principali componenti della miofibrilla: l'actina e la miosina. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 88 Krav Maga Fesik Nelle miofibrille di una stessa fibra muscolare le bande chiare e scure si corrispondono, il che conferisce alla cellula un aspetto caratteristico, di striatura trasversale. Oltre che per queste differenze strutturali i muscoli lisci e striati differiscono per la loro origine, funzione e distribuzione nell'organismo. I muscoli striati sono in relazione col sistema osseo e intervengono nel movimento dell'organismo: essi sono chiamati muscoli volontari; mentre i muscoli lisci provvedono alle attività motorie degli organi interni costituendo le pareti di vasi sanguigni, intestino, utero ecc. e sono chiamati involontari. In oltre la muscolatura striata è la più altamente specializzata e si caratterizza per contrazioni rapide e potenti di singole fibre, mentre la muscolatura liscia, meno specializzata, a contrazioni ritmiche e rilasciamento lento. Ogni muscolo contiene del tessuto fibroso bianco, o collagene. Quando questo tessuto collageno non è mescolato a fibre muscolari dà origine al tendine. I tendini possono trovarsi a una o a entrambe le estremità del muscolo o anche nella sua parte intermedia e possono prendere la forma nastriforme, cilindrica, triangolare, piatta e laminare. I muscoli sono inseriti sulle ossa quasi esclusivamente tramite i tendini. I tendini del muscolo non prendono parte alla sua contrazione e al suo rilasciamento; essi servono a trasmettere la trazione del muscolo che si contrae e, per la loro moderata elasticità rendono fluido un movimento che altrimenti sarebbe a scatti. I tendini sono circondati da un tessuto connettivale lasso, che costituisce una guaina fibrosa esterna con funzione di fissatrice, e hanno una guaina tendinea sinoviale interna con funzione di facilitatrice del movimento. COMPOSIZIONE DEI MUSCOLI Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 89 Krav Maga Fesik I nostri muscoli sono formati da tre tipi di fibre che forniscono tre tipi di tetano, cioè di contrazioni muscolari. Le FIBRE ROSSE o LENTE utilizzano come fonte di energia principale i lipidi, sono allenabili ed ipertrofizzabili (aumento del diametro e delle loro proteine contrattili) e presentano un tipo di contrazione isometrico-statico necessario negli sport di forza statici come il body building. Le FIBRE ROSSE o LENTE sono ricche di mitocondri, dove avviene la degradazione ossidativa dei glucidi e di mioglobina, utilizzano principalmente glucidi come fonte di energia in fase aerobica. E’ del tipo isometrico-dinamico la loro contrazione, ad esempio nella frenata di deposito al suolo di un peso ed è impiegata negli sport di resistenza come il ciclismo, il triathlon. Le FIBRE BIANCHE o RAPIDE sono impostate sul metabolismo aerobico, utilizzando glicogeno con formazione di acido lattico, nono sono ipertrofizzabili e presentano la cosiddetta contrazione isotonica tipica degli sport intensivi, di scatto come i velocisti e i tennisti. Possiamo dire, quindi, che non tutte le fibre di cui i muscoli sono dotati funzionano allo stesso modo né utilizzano gli stessi materiali energetici di partenza. Ogni fibra muscolare è formata da sotto unità chiamate miofibrille (vedi figura).La sostanza liquida contenuta tra le miofibrille, detta sarcoplasma, ha la composizione del normale liquido intercellulare, con vari sali ed in particolare potassio; sono presenti in soluzioni gli enzimi ed i coenzimi necessari per la degradazione anaerobica dei glucidi. Attività fisica ed aminoacida. Correttamente programmato, l’esercizio fisico svolge un’azione anabolizzante ideale, stimolando le ghiandole endocrine senza alcun pericolo, se non quello del sovrallenamento. Bisognerà definire un allenamento adeguato adatto ad ogni singolo caso e che preveda periodi sufficienti di riposo in funzione delle capacità individuali di recupero. Gli aminoacidi somministrati contemporaneamente a vitamine e minerali hanno un’azione sinergica positiva: l’organismo è tarato per funzionare ad un livello superiore. Alcuni aminoacidi provocano un aumento importante di secrezione di GH, vantaggio notevole se si vuole aumentare di volume e forza, senza ingrassare. Alcune sostanze hanno azioni vitaminiche utili e facilitano la Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 90 Krav Maga Fesik digestione, la produzione di energia, il recupero e la rigenerazione intercellulare. E’ il caso di enzimi e coenzimi. Si sa che i muscoli consumano anche aminoacidi secondo la dieta e dell'età e dell’esecizio fisico. Gli aminoacidi non sono accumulabili come riserva e sono sottoposti ad un processo continuo di sostituzione. Esistono perdite di aminoacidi soprattutto di 8, definiti essenziali che devono essere introdotti dall’alimentazione. L’esercizio fisico ha un ruolo anabolizzante fondamentale. Senza esercizio i muscoli si atrofizzano. L’esercizio produce una ritenzione azotata e un livello elevato di assunzione aminoacidica aumenta ugualmente il potenziale di sintesi. Lo stato neuroendocrino è modificato dall’entità di aminoacidi assunti e dall’intensità dell’esercizio. Ricordiamo che l’ormone della crescita (GH) è prodotto della parte anteriore dell’ipofisi. Esso agisce sostanzialmente sulla sintesi proteica delle ossa e dei muscoli. Aiuta a distruggere le riserve di grasso e a costruire il muscolo. Classificazione dei muscoli secondo l’attività funzionale Si possono dividere in 3 gruppi: • Il muscolo agonista è quello che si contrae concentricamente per ottenere un determinato movimento articolare; se più muscoli agonisti si contraggono contemporaneamente si definiscono sinergici; • Il muscolo antagonista è quello che fa compiere il movimento opposto a quello desiderato e che si rilassa, o più spesso si contrae eccentricamente, durante il movimento stesso; • Il muscolo stabilizzatore è quello che si contrae isometricamente per mantenere stabile la parte del corpo verso la quale avviene il movimento. Classificazione e caratteristiche delle contrazioni muscolari Si possono dividere in: contrazioni isotoniche, isometriche, isocinetiche, auxotoniche, pliometriche: Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 91 Krav Maga Fesik Isometriche, sono denominate isometriche le contrazioni che non prevedono variazione di lunghezza nel muscolo. Dove per variazione di lunghezza del muscolo intendiamo una variazione nel braccio di leva poiché, di fatto, le fibre muscolari subiscono un accorciamento. Ad esempio esercitando una forza contro una resistenza inamovibile, o mantenendo per un certo periodo di tempo una posizione sotto la spinta di un carico (non necessariamente inamovibile o massimale). In questo caso l'unico parametro incrementale sarà la forza espressa dal muscolo, senza variazione di lunghezza. Tale tipo di lavoro ha la peculiarità di incrementare notevolmente, ed in maniera rapida, la forza del soggetto. Isotoniche, sono così definite le contrazioni che tendono a sollecitare il muscolo con una resistenza costante lungo tutta l'escursione articolare. Il grado di tensione muscolare dovrebbe restare invariato per tutta la durata del movimento che prevede una fase concentrica ed una eccentrica. In realtà le contrazioni isotoniche pure sono ottenibili con grande difficoltà e su macchine appositamente strutturate. Concentriche, le contrazioni concentriche hanno luogo durante un'azione muscolare di tipo superante. Ovvero quando la forza esercitata da un muscolo è in grado di vincere una determinata resistenza. In questo caso assistiamo all'accorciamento del muscolo e all'avvicinamento dei capi articolari interessati (es. flessione dell'avambraccio sul braccio). La fase concentrica è anche detta positiva. Eccentriche, sono tipiche della fase negativa di un movimento, quando il muscolo tende ad allungarsi e i capi articolari ad allontanarsi. Caratterizza i movimenti cedenti, quando si asseconda la resistenza esercitata dall'esterno ed il muscolo agisce rallentando il movimento. Isocinetiche, analogamente a quanto avviene per le contrazioni isotoniche, dove il parametro resistenza è costante, in quelle isocinetiche diviene costante il parametro tempo, ossia la velocità di spostamento della resistenza sarà costante, e con sforzo massimale, per l'intera escursione. Naturalmente l'applicazione pratica richiede delle apposite macchine. Auxotoniche, sono quelle tipiche di movimenti in cui, la resistenza da vincere, aumenta progressivamente con lo sviluppo del movimento. Ad esempio nell'allenamento con gli elastici. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 92 Krav Maga Fesik Pliometriche, contrazioni esplosive che sfruttano l'energia elastica accumulata in una fase eccentrica con prestiramento, per esprimerla in una fase concentrica (es. salto dai gradoni, calcio ad un pallone ecc.). In altri termini, in questo tipo di contrazione, alla forza esprimibile dalla contrazione del muscolo, viene sommata l'energia accumulata nella fase di prestiramento. CLASSIFICAZIONE DELLE DIREZIONI DI MOVIMENTO Innanzitutto bisogna definire la posizione anatomica. La posizione anatomica è una posizione utilizzata come punto di riferimento per stabilire le relazioni tra le diverse parti del corpo. I termini anatomici come anteriore e posteriore, mediale e laterale, abduzione e adduzione sono sempre riferiti alla posizione anatomica. Una persona che si trova nella posizione anatomica: è in piedi, in posizione eretta con la testa eretta, sguardo e palmi delle mani rivolti in avanti, braccia lungo i fianchi e dita delle mani estese, piedi in avanti e perpendicolari al corpo. DIREZIONI DI MOVIMENTO FLESSIONE: movimento per cui un segmento tende a formare con un altro un angolo sempre più acuto ESTENSIONE: movimento per cui un segmento tende a disporsi sullo stesso piano dell'altro Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 93 Krav Maga Fesik ABDUZIONE: allontanamento dal piano mediale del corpo ADDUZIONE: avvicinamento al piano mediale del corpo ROTAZIONE: movimento compiuto da un segmento intorno al proprio asse principale CIRCONDUZIONE: movimento per cui un segmento descrive un cono ad apice corrispondente al capo articolare RIASSUMENDO: Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 94 Krav Maga Fesik APPARATO SCHELETRICO Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 95 Krav Maga Fesik Nelle cavità presenti nel tessuto spugnoso si trova il midollo osseo rosso, che ha il compito di produrre la parte cellulare del sangue (globuli bianchi,globuli rossi e piastrine). Il tessuto cartilagineo è costituito da cellule particolari, dette condriociti immersi in una sostanza fondamentale priva di sali minerali, e ricca di una sostanza caratteristica il collagene che rende robusta ma flessibile. Durante la fase di sviluppo nel grembo materno, tutto lo scheletro è formato da tessuto cartilagineo; esso rappresenta l'impalcatura su cui si formerà il tessuto osseo mediante l'accumulo di sali minerali (processo di ossificazione). Questo processo termina verso il 25° anno di vita. Nell'adulto il tessuto cartilagineo lo troviamo solo in alcune parti del corpo come il padiglione auricolare e la punta del naso, e in minima parte nelle Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 96 Krav Maga Fesik ossa. Vari tipi di ossa Classificazione in base alla forma: • Ossa piatte, sviluppate più in superficie che in spessore. Sono piatte quelle del cranio del bacino dello sterno e della spalla; le ossa piatte sono formate da tessuto osseo spugnoso rivestito da tessuto osseo compatto. • Ossa corte, sviluppate in modo pressoché uguali in lunghezza larghezza e spessore. Sono ossa corte le vertebre il calcagno le ossa dei polsi ecc. Anche le ossa corte sono formate da tessuto osseo spugnoso rivestito da tessuto osseo compatto. • Ossa lunghe, nelle quali prevale lo sviluppo in lunghezza. Sono ossa lunghe quelle degli arti, quali l'omero il femore la tibia. In un ossa lunga si distinguono le due estremità dette epifisi, e una parte centrale allungata detta diafisi. La diafisi è costituita da una lamina di tessuto osseo compatto che delimita una cavità piena di sostanza gialla, il midollo osseo giallo,mentre l'epifisi sono formate da tessuto osseo spugnoso. Tutte le ossa infine sono rivestite da una membrana detta periostio che contiene delle cellule speciali gli osteoblasti, capaci di far accrescere l'osso in spessore e di ripararlo in caso di fratture o lesioni. Funzioni e strutture dello scheletro Il nostro scheletro svolge delle funzioni importantissime: • Sostiene le varie parti del corpo, assicurando il mantenimento della posizione eretta e permettendo, assieme ai muscoli, il movimento; • Protegge gli organi più delicati quali il cervello, il cuore, i polmoni, e il midollo spinale; • Costituisce una riserva di sali minerali (soprattutto calcio) indispensabile all’organismo; • Produce, attraverso il midollo rosso, le cellule del sangue. Seguendo la suddivisione che generalmente viene fatta del corpo umano, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 97 Krav Maga Fesik tronco e arti, anche lo scheletro viene suddiviso in tre parti: • Scheletro del capo • Scheletro del tronco • Scheletro degli arti Lo scheletro del capo Lo scheletro del capo è costituito dalle ossa del cranio e delle ossa della faccia. Il cranio, che contiene e protegge il cervello, è formato da 8 ossa piatte unite saldamente tra loro. La faccia è formata da 14 ossa, anch’esse unite fermamente tra loro con l’eccezione della mandibola, che è l’unico osso mobile di tutto il capo. Lo scheletro del tronco Lo scheletro del tronco è costituito dalla colonna vertebrale e dalla gabbia toracica. • La colonna vertebrale è formata da 33-34 ossa sovrapposte, le vertebre, ciascuna delle quali presenta un foro nella parte centrale; la colonna vertebrale e quindi attraversata da una specie di canale, il canale vertebrale, che contiene e protegge il midollo spinale lunga circa 70 cm, la colonna vertebrale viene suddivisa in cinque regioni:la cervicale, la dorsale o toracica, la lombare, la sacrale,che è formata da 5 vertebre saldate in un unico osso (detto osso sacro),e la coccigea,che è formata da 4-5 vertebre anch’esse saldate in un unico osso (detto coccige). Ogni vertebra è collegata all’altra da un disco intervertebrale di cartilagine; ciò conferisce alla colonna vertebrale una certa flessibilità e consente di attutire gli urti. • La gabbia toracica è formata da 12 paia di ossa piatte e nastriformi, le costole, e da un osso piatto situato nella parte centrale del petto, lo sterno. Le costole sono collegate posteriormente alle vertebre e, anteriormente, si uniscono allo sterno mediante dei prolungamenti cartilaginei; le ultime due Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 98 Krav Maga Fesik paia di costole anteriormente non raggiungono lo sterno perciò vengono dette costole fluttuanti. Le articolazioni Le varie ossa che formano lo scheletro sono collegate fra loro dalle articolazioni che, in base al movimento che le ossa stesse devono compiere, possono essere di tre tipi. • Le articolazioni mobili: consentono ampi movimenti, come quelli del ginocchio, del gomito, della spalla. In questo tipo di articolazioni sulle superfici di contatto delle ossa sono ricoperte da cartilagine, e l’articolazione stessa è racchiusa in una capsula articolare fibrosa contenente un liquido, la sinovia, che funziona da lubrificante; spesso all’interno della capsula è presente anche un disco cartilagineo che attutisce lo sfregamento fra le ossa durante il movimento. • Le articolazioni semimobili: consentono solo movimenti limitati,come quelli della colonna vertebrale e delle costole. Esse sono racchiuse dalla capsula articolare fibrosa e sono costituite solo da cartilagine. • Le articolazioni fisse: non permettono alcun movimento; esse sono,ad esempio,quelle che si trovano nella scatola cranica. Sono costituite da legamenti fibrosi che si incastrano perfettamente formando delle strutture rigide. LEVE NEL CORPO UMANO Il sistema scheletrico ed i muscoli su cui si originano e si inseriscono possono essere considerati come una serie di leve meccaniche ossia dei segmenti rigidi che ruotano intorno ad un punto fisso (Fulcro). Oltre al Fulcro,in ogni sistema di leve del corpo umano bisogna considerare la Potenza (forza muscolare) e la Resistenza (forza peso). La Potenza è situata nel punto di applicazione del muscolo sull'osso da spostare; la Resistenza nel punto su cui si scarica la forza da vincere;il Fulcro è rappresentato situato nell'articolazione che rimane fermo rispetto alla Potenza e alla Resistenza. La distanza tra il Fulcro e il punto di applicazione della Resistenza viene chiamato Braccio della resistenza e la distanza tra il fulcro e il punto di applicazione della Potenza viene detto Braccio della potenza. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 99 Krav Maga Fesik Si classificano tre tipi di leve: LEVE DI PRIMO GENERE: il Fulcro è situato tra il punto di applicazione della Potenza e il punto di applicazione della Resistenza Un esempio nel corpo umano è l'articolazione tra l'osso occipitale e la 1°vertebra cervicale. LEVE DI SECONDO GENERE: la Resistenza è applicata tra il Fulcro e la Potenza. In questa leva (detta anche "interresistente" o "vantaggiosa") il Braccio della potenza è sempre maggiore del Braccio della resistenza. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 100 Krav Maga Fesik Un esempio nel corpo umano è l'articolazione della caviglia. LEVE DI TERZO GENERE: la Potenza è applicata tra il Fulcro e la Resistenza. Il Braccio della potenza è sempre minore di quello della resistenza e quindi questa leva (chiamata anche "interpotente" o "svantaggiosa") sarà sempre svantaggiosa Un esempio nel corpo umano è l'articolazione del gomito. L’apparato digerente Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 101 Krav Maga Fesik L’apparato digerente è costituito da un gruppo di organi addetti alla scissione degli alimenti in componenti chimici che l’organismo può assorbire ed utilizzare come fonte di energia per costruire e riparare cellule e tessuti. L’apparato digerente è formato dal tubo digerente (chiamato anche canale alimentare) e da vari organi associati. Il tubo gastroenterico è sostanzialmente un condotto attraverso cui passa il cibo; è formato dalla bocca, dalla faringe, cioè la gola, dall’esofago, dallo stomaco, dall’intestino (intestino tenue costituito dal duodeno, dal digiuno e dall’ileo, e intestino crasso, formato invece dal cieco, dal colon e dal retto e dall’ano. Le ghiandole annesse all’apparato digerente – come le ghiandole salivari, il fegato e il pancreas – secernono succhi digestivi che scindono il cibo man mano che esso procede dall’alto verso il basso. La peristalsi, cioè le onde di contrazione muscolare delle pareti intestinali, spinge il cibo e i prodotti della digestione attraverso l’intestino, dalla gola al retto. La bocca Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 102 Krav Maga Fesik La bocca svolge molteplici funzioni: il cibo viene ivi frantumato per essere deglutito, costituendo così la prima parte del tubo digerente; trasforma le vibrazioni prodotte dalla laringe (sede delle corde vocali) in linguaggio; è usata nella respirazione. Il tetto della bocca è formato, anteriormente, dal palato osseo, duro, e, posteriormente, dal palato molle, carnoso. La maggior parte del pavimento della bocca è costituito dalla lingua che contiene gruppi di cellule specializzate, sensibili al gusto, chiamate papille gustative. Il palato e la lingua sono circondati dai denti situati nel tessuto delle gengive che ammortizza i traumi. Tutte queste strutture sono racchiuse dalle guance e dalle labbra caratterizzate da un anello muscolare che contribuisce a trattenere il cibo in bocca. La parte interna della bocca è rivestita dalla mucosa, lubrificata dalla saliva, prodotta da tre paia di ghiandole salivari. La faringe La faringe è il condotto che collega la parte posteriore delle bocca e del naso all’esofago e alla laringe. Questo condotto muscolare, rivestito da membrana mucosa, fa parte sia delle vie aeree sia del tubo digerente. La parte superiore, nasofaringe (condotto per il passaggio dell’aria), collega la cavità nasale alla regione posta dietro il palato molle. Il segmento intermedio, orofaringe (condotto per il passaggio sia dell’aria sia del cibo), decorre dal nasofaringe fino sotto la lingua. La porzione inferiore, laringofaringe (condotto che è utilizzato solo per il passaggio del cibo), è posta dietro e ai lati e della laringe e si fonde con l’esofago. L’esofago L’esofago è il condotto muscolare che porta il cibo dalla gola allo stomaco. L’estremità superiore dell’esofago è la parte più stretta del tubo digerente ed è circondata da uno sfintere (muscolo circolare) normalmente chiuso, ma che si apre per consentire il passaggio del cibo. Uno sfintere simile (cardias) è presente anche nel punto in cui l’esofago si immette nello stomaco. Le pareti dell’esofago sono costituite da forti fibre muscolari disposte in fasci, alcune circolari e altre longitudinali. Il rivestimento interno dell’esofago, mucosa, è formato da epitelio liscio di tipo squamoso a cellule piatte. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 103 Krav Maga Fesik Il cibo è spinto in basso da una azione di peristalsi, costituita da potenti onde di contrazione muscolare della parete esofagea. La forza di gravità ha una scarsa importanza nel transito del cibo verso lo stomaco, che è infatti possibile anche in un individuo posto a testa in giù. Lo stomaco Lo stomaco è un organo cavo dell’apparato digerente, a forma di sacco, collegato all’esofago e la duodeno. Lo stomaco si trova nella parte sinistra dell’addome, sotto il diaframma. Lo stomaco è espansibile e si dilata quando si ingerisce il cibo; in un adulto ha la capacità media di 1.5 litri. Le pareti di questo organo sono formate da strati di tessuto muscolare longitudinale rivestito da speciali cellule ghiandolari che secernono i succhi gastrici; sono irrorate da vasi sanguigni e innervate da nervi. All’estremità inferiore dello stomaco un forte muscolo forma un anello, chiamato sfintere pilorico, che può chiudere lo sbocco dello stomaco nel duodeno. Funzione principale dello stomaco è continuare la scissione dei cibi iniziate in bocca e che sarà completata nell’intestino tenue; tuttavia esso funge anche da riserva, permettendo così di mangiare solo due o tre volte al giorno. Se questo accumulo non fosse possibile sarebbe necessario mangiare più o meno ogni 20 minuti. La secrezione gastrica è stimolata dalla vista e dall’odore del cibo e dalla ingestione degli alimenti. I succhi gastrici contengono pepsina (enzima che scinde le proteine), acido cloridrico (che uccide i batteri penetrati assieme al cibo e crea l’ambiente più adatto per l’azione della pepsina) e fattore intrinseco (essenziale per l’assorbimento della vitamina B12 nell’intestino tenue). La mucosa gastrica contiene inoltre ghiandole che secernono muco, il quale contribuisce a formare una “barriera protettiva” per impedire allo stomaco di digerire se stesso. Ogni 20 secondi circa, gli strati della mucosa gastrica formano contrazioni ritmiche che rimescolano il cibo ed il succo gastrico; l’effetto combinato di tale movimento e del succo trasformano il cibo semisolido in un liquido cremoso. Per questo processo occorre un periodo di tempo variabile secondo la natura del cibo. Il cibo parzialmente digerito è spinto a intervalli regolari nel duodeno dalle contrazioni dello stomaco e dal rilasciamento dello sfintere pilorico. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 104 Krav Maga Fesik L’intestino L’intestino costituisce la parte terminale del tubo digerente e si estende dallo sbocco dello stomaco all’ano. L’intestino forma un lungo tubo suddiviso in due segmenti principali: intestino tenue ed intestino crasso. La funzione dell’intestino è quella di scindere e assorbire nella circolazione sanguigna il cibo e l’acqua ed eliminare le scorie della digestione, che sono espulse sotto forma di feci. L’intestino tenue è lungo circa 6.5 m ed ha un diametro di circa 35 mm. E’ formato da tre sezioni: duodeno (breve segmento ricurvo fissato alla parte posteriore dell’addome), digiuno ed ileo (due segmenti più grossi e mobili). Il dotto biliare e i dotti pancreatici sboccano nel duodeno. Le pareti dell’intestino sono formate da muscoli circolari e longitudinali con un rivestimento interno, la mucosa, e uno esterno, la sierosa. Le contrazioni ritmiche dei muscoli (peristalsi) spingono il cibo parzialmente digerito lungo l’intestino. La mucosa è formata da molti villi, minuscole sporgenze simili a dita di guanto, ricoperti da milioni di fronde che creano una superficie molto estesa per facilitare l’assorbimento delle sostanze nel sangue. L’intestino crasso è lungo circa 1.8 m ed ha un diametro di circa 50 mm; circonda come una cornice, le anse dell’intestino tenue. A differenza del tenue, il crasso è per gran parte fisso nella propria posizione; la muscolatura è disposta circolarmente invece che in senso longitudinale e non è dotato di villi. Il suo segmento principale, colon, è diviso in colon ascendente, colon traverso e colon discendente, e in una porzione pelvica (colon sigmoide). L’appendice è una formazione che origina dall’estremità del cieco, posta tra l’intestino tenue e il colon. Il segmento finale dell’intestino prima dell’ano si chiama retto. L’intestino tenue ha il compito di digerire il cibo e di assorbirlo nella circolazione sanguigna. Parte del processo digestivo avviene nello stomaco; tuttavia, nel duodeno, al cibo parzialmente digerito sono aggiunti altri enzimi digestivi e la bile. Ghiandole presenti all’interno delle pareti di ciascun segmento dell’intestino tenue producono muco ed enzimi, che contribuiscono a scindere gli alimenti in unità chimiche facilmente assorbibili. I numerosi vasi sanguigni delle pareti intestinali portano quindi il cibo digerito al fegato, che lo immagazzina e lo distribuisce al resto del corpo. Il materiale non assorbito lascia il tenue sotto forma di liquido e fibra. Man mano che attraversano il crasso, acqua, vitamine e sali minerali sono assorbiti Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 105 Krav Maga Fesik nel sangue, lasciando le feci, formate da residui alimentari indigeribili, con piccole quantità di grasso e diversi batteri. Le feci sono gradualmente compresse e passano nel retto; in genere la distensione del retto produce lo stimolo a svuotare l’intestino. L’ano Canale localizzato all’estremità del tubo digerente, attraverso il quale le feci sono espulse dal corpo. Con una lunghezza media di circa 4 cm, l’ano rappresenta la prosecuzione del retto nel suo percorso diretto posteriormente e inferiormente attraverso il pavimento della pelvi. 4-NUTRIZIONE I PRINCIPI NUTRITIVI I “pincipi nutritivi” sono le sostanze chimiche che si trovano più o meno in tutti gli alimenti, in quantità diverse, e che il nostro organismo utilizza per svolgere tutte le funzioni vitali. Distinguiamo tra MACROnutrienti e MICROnutrienti: VEDIAMO A COSA SERVONO E IN QUALI ALIMENTI LI POSSIAMO TROVARE Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 106 Krav Maga Fesik MACRONUTRIENTI: LE PROTEINE Le proteine sono formate da unità dette aminoacidi che legandosi danno luogo a molecole di complessità molto variabile. In natura gli aminoacidi sono 20, di cui 8 sono detti “essenziali” perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli, quindi siamo costretti ad assumerli con gli alimenti. I restanti 12 non sono “essenziali”, dunque siamo in grado di “fabbricarli. AMINOACIDI ESSENZIALI AMINOACIDI NON ESSENZIALI Fenilalanina Alanina Isoleucina (A) Arginina Leucina (A) Asparagina Lisina Aspartato Metionina Cisteina (S) Treonina Glicina Triptofano Glutammato Valina (A) Glutammina Istidina Prolina Serina Tirosina (S) Taurina A. aminoacidi ramificati S. aminoacidi semi-essenziali Sono considerati aminoacidi semi-essenziali la cisteina e la tirosina, in quanto l'organismo li può sintetizzare a partire da altri due aminoacidi essenziali (metionina e fenilalanina). In base al contenuto in aminoacidi essenziali, si suole suddividere gli alimenti in 3 gruppi: • Alimenti ad alto valore biologico (complete, contengono tutti gli aminoacidi essenziali) : carne, pesce, uova, latte e latticini. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 107 Krav Maga Fesik • Alimenti a medio valore biologico (parzialmente complete, contengono una quantità discreta di aminoacidi essenziali): legumi, lievito di birra, cereali integrali) • Alimenti a basso valore biologico (incomplete, contengono un numero insufficiente di aminoacidi essenziali): cereali (raffinati), ortaggi, frutta e verdura. Le proteine svolgono nell’organismo diverse funzioni: Strutturale: concorrono all’accrescimento dell’individo o alla sostituzione delle cellule danneggiate o usurate. Di trasporto: per es l’emoglobina responsabile del trasporto di ossigeno nel sangue Ormonale: gli ormoni controllano diversi processi metabolici Enzimi: “catalizzano” processi metabolici Di difesa: gli anticorpi (immunoglobuline) costituiscono il sistema di difesa “specifico” del nostro organismo Energetica: le proteine sviluppano 4 kcal/g, ma l’organismo le usa solo in caso di “emergenza” (prima brucia i glucidi, poi i lipidi, infine passa alle proteine. Il fabbisogno giornaliero in proteine è del 10-15% sul totale delle calorie introdotte di cui: 1/2 di origine animale ( pesce, carne,…) 1/2 di origine vegetale( legumi..) CARBOIDRATI (O ZUCCHERI O GLUCIDI) I Carboidrati sono formati da unità chiamate monosaccaridi (come lo sono gli aminoacidi per le proteine) ed hanno nel nostro organismo la funzione di fornire energia di rapida utilizzazione. Lo “zucchero” che utilizza il nostro organismo per ottenere energia è il “glucosio”, per intenderci quello presente nel sangue umano, e pertanto anche gli altri carboidrati che ingeriamo vengono trasformati in glucosio per potere essere utilizzati. 1 grammo di gludici fornisce 4kcal. Il fabbisogno in carboidrati il 50%- 60% dell'energia giornaliera, di cui: il 10-12% dovrebbe provenire da zuccheri semplici (come il saccarosio, che è lo zucchero da cucina, o il fruttosio contenuto nella frutta) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 108 Krav Maga Fesik il 40-50% di glucidi nella dieta dovrebbe provenire dagli zuccheri complessi (essenzialmente l’amido) di cui sono ricchi pane, pasta, legumi e patate. Gli zuccheri introdotti in eccesso vengono inizialmente immagazzinati nel fegato da dove possono essere facilmente riutilizzati in caso di necessità. Esaurita la capacità di accumulo, anche gli zuccheri vengono trasformati in grassi e si depositano nel tessuto adiposo. Fa parte dei carboidrati la Fibra Alimentare (come cellulosa, pectina, lignina) : l'uomo non è capace di digerirla (e tutto ciò che non riusciamo a digerire contribuisce alla formazione delle feci) , ma svolge importanti funzioni nell'organismo, regolando la funzione intestinale, ritardando lo svuotamento gastrico e contribuendo a mantenere il senso di sazietà. Recentemente le è stata attribuita una funzione protettiva contro lo sviluppo di alcuni tumori. I GRASSI (O LIPIDI) I grassi (lipidi) sono una fonte concentrata d'energia di lenta utilizzazione (un grammo di grasso produce 9 kcal) e veicolano le vitamine liposolubili (A, D, E, K) (liposolubile= solubile nei lipidi) , facilitandone l'assorbimento. Nel corpo garantiscono una riserva di energia agiscono come isolanti termici e proteggono gli organi interni. I nutrizionisti consigliano di privilegiare i grassi di origine vegetale, limitando il consumo di quelli di origine animale, perché gli oli di oliva e di semi sono praticamente privi di colesterolo e ricchi di sostanze (gli acidi grassi insaturi) non solo benefiche, ma anche indispensabili per l'organismo che in alcuni casi non sa sintetizzarle e deve necessariamente rifornirsene con il cibo. Infatti, considerando che il fabbisogno giornaliero in lipidi è del 25-30% delle calorie totali, questi dovranno essere così suddivisi: 1/3 di origine animale (il grasso della carne, del pesce, dei formaggi, il burro) 2/3 di origine vegetale (es: olio extravergine d’oliva e gli altri oli di semi) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 109 Krav Maga Fesik MICRONUTRIENTI: LE VITAMINE Le vitamine sono sostanze prive di valore energetico ma indispensabili, anche se in piccole dosi (da pochi microgrammi a 100 milligrammi) per lo svolgimento • dei processi che rendono possibile la vita. Ogni vitamina svolge una specifica azione e l'alimentazione deve assicurare un apporto sufficiente di tutte queste sostanze perché l'organismo non è capace di fabbricare. Le malattie da carenza di vitamine sono passate alla storia per aver distrutto eserciti e decimato gli equipaggi delle navi come lo scorbuto (carenza di vitamina C) , la pellagra (carenza di vitamina PP) , i beri-beri (carenza da vitamina B I) . I composti riconosciuti come vitamine per l’uomo sono 13, di cui 4 liposolubili (A, D, E, K) e 9 idrosolubili: tiamina o B1, riboflavina o B2, niacina o PP, acido pantotenico, piridossina o B6, biotina e cianocobalamina o B12, l’acido ascorbico o vitamina C, acido folico. Le vitamine si trovano sia negli alimenti vegetali che in quelli animali e vengono suddivise in due gruppi: 9 idrosolubili: le vitamine del Gruppo B e la vitamina C, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 110 Krav Maga Fesik • 4 liposolubili: le vitamine A, D, E, K, F, che si trovano naturalmente disciolte nei grassi. L'eccesso di vitamine è inutile se non dannoso: l'organismo non riesce infatti ad immagazzinare le idrosolubili (ad eccezione della B 12) ed elimina l'eccesso con le urine. Le liposolubili invece, se in eccesso, vengono generalmente immagazzinate nei tessuti, dando luogo a ipervitaminosi che può provocare danni molto seri all'organismo. I SALI MINERALI I sali minerali, presenti sia nei cibi vegetali sia in quelli animali, non forniscono energia, ma svolgono nell'organismo importanti funzioni, partecipando a processi vitali: • il Sodio (Na) ed il Potassio (K) insieme al Cloro (CI) ed al Calcio (Ca) , mantengono i potenziali elettrici alla base della trasmissione di impulsi nervosi; Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 111 Krav Maga Fesik • il Calcio è poi coinvolto in molteplici funzioni, quali la mineralizzazione dell' osso, la coagulazione del sangue, la contrazione muscolare; • il Selenio (Se) contribuisce alla protezione delle cellule dagli agenti ossidanti che ne provocano l'invecchiamento; • il Ferro (Fe) è un essenziale costituente dell'emoglobina dei globuli rossi e della mioglobina, che nel muscolo capta l'ossigeno. L'organismo li elimina e li rinnova in continuazione e, quindi, devono essere introdotti regolarmente con la dieta. L’ACQUA È il composto più diffuso sulla terra, in cui è presente nei tre stati: liquido, gassoso, solido. Circa l'80% del corpo di un bambino ed il 60-65% di quello di un adulto sono formati da acqua. L'acqua è coinvolta in tutte le reazioni chimiche che avvengono nell'organismo, ed agisce anche come mezzo di trasporto dei nutrienti e come lubrificante. La introduciamo sia con le bevande, che con i cibi e la perdiamo soprattutto con le urine, con la respirazione e con il sudore, che è fondamentale per il controllo della temperatura corporea. Senza acqua si muore in pochissimi giorni proprio perché vengono bloccate tutte quelle reazioni chimiche che sono alla base della vita e che soltanto in presenza di acqua avvengono regolarmente. Il fabbisogno giornaliero in acqua è di circa 1grammo per kcal ingerita. Se per esempio il nostro fabbisogno calorico fosse di 2000 kcal giornaliere, dovremmo assumere 2000 gr d’acqua al giorno, cioè 2 litri! ALIMENTAZIONE IN GENERALE. COMPOSIZIONE ELEMENTARE DEGLI ORGANISMI VIVENTI La vita e la salute dell’uomo dipendono in gran parte dall’alimentazione, ma purtroppo la maggioranza degli individui non ha un bagaglio sufficiente di informazioni per potersi nutrire correttamente. L’alimentazione riguarda la somministrazione di sostanze necessarie allo svolgimento dei fenomeni vitali. Nell’organismo gli alimenti servono anzitutto a compensare le continue perdite, dovute alla respirazione dei vari tessuti, a fornire l’energia necessaria a Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 112 Krav Maga Fesik produrre lavoro muscolare, nervoso, ecc., e a riparare i tessuti che inesorabilmente si logorano nella produzione del lavoro sopra accennato, restituendo alla cellula la propria integrità funzionale e morfologica. Durante l’età dello sviluppo gli alimenti servono pure a completare la crescita, hanno cioè una funzione plastica. L’alimentazione è quella funzione che somma tre importanti processi biologici: • Assunzione degli alimenti; • Digestione degli alimenti, ossia trasformazione degli stessi in principi nutritivi; • Assorbimento dei principi nutritivi che, attraverso la circolazione del sangue, vengono poi metabolizzati nei processi della nutrizione. La nutrizione consiste nell’insieme dei processi metabolici che permettono alle cellule l’utilizzo dei principi nutritivi. La successione dei processi all’interno del nostro organismo si può così riassumere: ALIMENTAZIONE → NUTRIZIONE → ELIMINAZIONE DEI PRODOTTI DI RIFIUTO CONCETTO DI DIETA E RAZIONE ALIMENTARE La parola “dieta” viene troppo spesso utilizzata in modo improprio riferendosi alla sola “dieta dimagrante” o ipocalorica. Con il temine dieta intendiamo invece l’insieme delle razioni alimentari che un individuo immette nel proprio organismo nell’arco di 24 ore. Si tratta quindi del regime alimentare specifico di qualunque individuo che varia sia quantitativamente che qualitativamente in funzione di diversi fattori (età, condizione sociale, clima, salute, attività fisica….). Questo ci fa capire che non esiste una dieta uguale per tutti, in quanto le variabili che entrano in gioco sono diverse. Con il termine razione alimentare si intende invece la quantità e il tipo di alimenti da ingerire in un preciso momento della giornata. I principi alimentari organici ed inorganici (rispettivamente proteine, vitamine, glucidi, lipidi e poi acqua e sali minerali) hanno diversi valori per il nostro organismo: valore calorico oppure energetico, che consiste nel fornire l’energia che il nostro organismo, scomponendo gli alimenti, trasforma in calore e lavoro. Tutti i principi alimentari sono indispensabili all’organismo; nessuno è sostituibile con altri, poiché ognuno ha compiti ben definiti. Ne consegue che un alimentazione equilibrata deve fornire in misura giusta tutti i principi Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 113 Krav Maga Fesik alimentari. Tutti gli organismi sono formati da elementi detti biogeni, ossia da composti chimici indispensabili alla vita. Di questi, quattro costituiscono il 95% della materia vivente e sono: ossigeno, carbonio, idrogeno ed azoto. Il rimanente è costituito da altri elementi presenti in quantità limitata ma pur sempre importanti. L’ossigeno, l’idrogeno e l’azoto si trovano in piccola parte allo stato libero disciolti nel sangue, gli altri elementi chimici si trovano sotto forma di composti organici ed inorganici. I composti organici sono quelli che derivano dal regno animale e vegetale, quelli inorganici derivano invece dal regno minerale anche se oggi questa distinzione non ha più senso in quanto è possibile ottenere in laboratorio sostanze organiche partendo da sostanze inorganiche. Da un punto di vista più strettamente chimico possiamo invece osservare che le sostanze organiche, al contrario di quelle inorganiche sono composti derivati dal carbonio. SOSTANZE INORGANICHE ED ORGANICHE CHE COMPONGONO L’ORGANISMO UMANO Conoscere la composizione chimica del corpo umano è il primo gradino per la determinazione dei bisogni nutrizionali dell’uomoUn individuo adulto di 30-40 anni di sesso maschile, 1,75 m di altezza e 70 kg è composto da: Composizione percentuale Composizione in peso Acqua 59% 41,4 Kg Proteine 19% 13 Kg Grassi 17% 12 Kg Minerali 4% 3 Kg Glucidi 1% 0,6 Kg Vitamine tracce 3-5 g L’uomo vive a spese degli alimenti. Gli alimenti sono tali in quanto contengono in proporzioni varie dei principi alimentari. Sono questi che l’organismo utilizza per crescere, rinnovarsi e lavorare. Alcuni di questi hanno funzione plastica, altri energetica, altri ancora metabolica nel senso che facilitano i milioni di reazioni chimiche che avvengono in ogni istante in tutte le nostre cellule di tutti gli organi. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 114 Krav Maga Fesik SOSTANZE INORGANICHE Acqua L’acqua è indispensabile alla vita, costituendo il 60 –70% del peso corporeo dell’organismo adulto. E’ inoltre elemento fondamentale perché entra in ogni processo metabolico: l’attività biochimica avviene grazie all’acqua, veicolo di tutti gli scambi vitali nonché principale termoregolatore. In queste varie attività vengono espulsi circa 3 litri di acqua al giorno, nelle urine, nelle feci, nel sudore, nel muco nasale e ne vapori aspirati. A tre litri aggira perciò il fabbisogno giornaliero di acqua. Un litro di acqua viene ingerito con cibi solidi, dei quali l'acqua è costitutivo ordinario, gli altri due devono essere ingeriti sotto forma liquida. L'acqua negli alimenti Gli alimenti, tranne rare eccezioni, contengono quantità più o meno rilevanti di acqua e la sua presenza è importante sia a fini strutturali, organolettici e nutrizionali, sia nei riguardi della loro conservazione. Non si trova mai allo stato puro, ma sempre in soluzioni più o meno concentrate ed è proprio la presenza di soluti che conferisce proprietà alle soluzioni. L'acqua corporea si trova così distribuita: • acqua intracellulare, che si trova all'interno delle cellule e rappresenta il 40% circa del peso corporeo • acqua extracellulare, in totale circa il 20% • acqua plasmatica, rapidamente scambiabile • acqua interstiziale e linfa, con un ricambio più lento • acqua del tessuto connettivo e osseo liquidi transcellulari, prodotti dalle ghiandole esocrine e dalle mucose dell'apparato respiratorio, gastroenterico e riproduttivo. L'acqua non è ugualmente distribuita in tutti i tessuti. Con l'avanzare dell'età il tenore idrico dell'organismo diminuisce a causa della minore capacità di ritenzione dei tessuti stessi: l'invecchiamento determina un'alterazione delle strutture proteiche che legano l’acqua. Il volume dei liquidi varia anche al contenuto dei grassi: gli obesi hanno un minor contenuto d'acqua rispetto ai magri; per lo stesso motivo, l'organismo femminile, che accumula più lipidi, ne contiene meno rispetto a quello maschile. Funzioni e fabbisogno Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 115 Krav Maga Fesik Numerose sono le funzioni dell'acqua: • è solvente di gas, elettroliti e colloidi; • trasporta alle cellule le sostanze nutritive ed allontana quelle di rifiuto; • partecipa ai processi di termoregolazione; • costituisce il mezzo in cui avvengono le reazioni metaboliche e digestive; • è il costituente fondamentale delle secrezioni; • svolge una funzione plasmatica, conferendo turgore alle cellule. In condizioni normali, ogni giorno l'organismo ricambia il 6% del suo patrimonio idrico. L'acqua prodotta dal metabolismo è insufficiente a coprirne il fabbisogno per cui diventa essenziale il suo apporto il suo apporto esogeno (bevande ed alimenti). Per mantenere costante la quantità totale di acqua, ossia l'equilibrio idrico, è necessario che la quantità di acqua introdotta, addizionata a quella endogena, sia uguale a quella eliminata. Le vie di eliminazione sono rappresentate da urine, feci, il sudore e l'aria espirata. Il fabbisogno si aggira intorno al litro ogni 25 kg. di peso corporeo. FALSE CREDENZE SULL’ACQUA • Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e la variazioni di peso dovute all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli. • Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più dal sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla quantità di acqua che ingeriamo. • Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in individui che già soffrono di disturbi gastrici e/o intestinali. • Non è vero che le saune facciano dimagrire, fanno semplicemente eliminare sudore. Lo stesso organismo provvederà a reintegrare prontamente le perdite, e così nell’arco di poche ore il peso tornerà ad essere esattamente quello di prima. Sali minerali I Sali minerali sono indispensabili per molte funzioni del nostro organismo. I Sali minerali non vengono prodotti dal corpo, ma devono essere assunti attraverso Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 116 Krav Maga Fesik l’alimentazione. Una carenza di Sali minerali può portare a vari problemi nel corpo. Il fabbisogno giornaliero di queste sostanze è minimo, rispetto alle altre sostanze di cui abbiamo bisogno, rappresentando essi solo il 4% dell’organismo e sono distribuiti nei vari tessuti ed organi. Grazie ad un’alimentazione equilibrata e variata è possibile assumere tutti i Sali minerali di cui il nostro organismo ha bisogno. I Sali minerali che entrano nella composizione degli organismi sono tanti, ma i più importanti sono comunque: calcio, fosforo e ferro. Calcio: sotto forma di fosfato di calcio, presente in quantità di circa 1 chilo e mezzo nell’organismo è componente essenziale delle ossa e dei denti. Il calcio è pure indispensabile per la coagulazione del sangue e la regolazione dell’eccitabilità neuromuscolare. E’ inoltre necessario per prevenire varie forme di tubercolosi. L’assenza di calcio danneggia il sistema osseo: i denti si fanno fragili come pure le ossa, lo sviluppo somatico avviene in scala ridotta. Il metabolismo del calcio è regolato da alcune ghiandole, in particolare le paratiroidi. L’assorbimento è invece regolato dalla vitamina D detta calciofissativa, per cui pur mangiando alimenti ricchi di calcio ne avremmo lo stesso carenza qualora mancasse questa vitamina. Il calcio è presente soprattutto nel latte e nei suoi derivati, seguono poi gli ortaggi e il pesce. Fosforo: l’organismo umano contiene circa un chilo di fosforo, di cui il 75% combinato con il calcio nelle ossa e il resto in combinazioni di albumina e di grasso nei nuclei cellulari, nelle cellule nervose, particolarmente nel cervello. Il grasso fosforico più noto è la lecitina presente nel latte, nelle uova, nella carne. L’assorbimento del fosforo avviene attraverso l’intestino tenue ed è in relazione alla quantità di calcio ed al suo assorbimento. Ferro: è uno dei costituenti essenziali dell’emoglobina dei globuli rossi del sangue, cioè la proteina indispensabile per la fissazione dell’ossigeno. L’organismo perde con la bile parte del ferro che contiene e ha bisogno quindi di recuperarlo in continuazione. A questo scopo provvedono gli elementi vivamente colorati: spinaci, carote, insalata, pomodori, carne rossa, vino rosso ecc. Minerale Fonte Principali funzioni Magnesio Noci, cacao, semi di Regola l’eccitabilità neuro-muscolare soia, vegetali verdi Sodio Sale, carne, uova, latte Regola la pressione osmotica Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 117 Krav Maga Fesik Potassio Legumi, patate, asparagi, Regola l’eccitabilità neuro-muscolare e la albicocche, pressione osmotica banane, cavoli, spinaci Cloro Sale Regola la pressione osmotica, è un costituente del succo gastrico Rame Legumi, pesci, Indispensabile per l’assorbimento del ferro crostacei, carne, noci, cereali Iodio Acqua potabile, pesce, Costituente degli ormoni tiroidei molluschi, uova, latte e derivati Fluoro Albicocche, pomodori, Agisce sullo smalto dei denti, sulle ossa, patate, pesce sull’elasticità dei tendini Manganese Cereali, cipolla, cavoli, Agisce sul carote buon funzionamento delle ghiandole, costituente di molti enzimi, interviene nella biosintesi del colesterolo Silice Cereali, frutta, verdura Indicato per le malattie dell’invecchiamento, fondamentale nella costituzione del tessuto epiteliale Zinco Cereali, frutta, Fondamentale per i globuli rossi, potenzia la verdura, carne, funghi, risposta immunitaria cacao Bromo Mandarini, uva, Ha azione sedativa sul sistema nervoso cavolo, pomodoro Cobalto Selenio Verdura, latte, frutta, Facilita la captazione dello iodio da parte pesce della tiroide Cereali, pesci Ha azione protettiva sulle membrane cellulari Molibdeno Latte e derivati, legumi Cofattore di enzimi delle ossidoriduzioni e cereali Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 118 Krav Maga Fesik Ci sono poi l’arsenico e l’alluminio, tonici, l’argento e l’oro, antinfettivi, il litio, equilibratore del sistema nervoso, leggermente sedativo, presenti in minori quantità. SOSTANZE ORGANICHE Proteine Le proteine sono le macromolecole più abbondanti e versatili delle cellule viventi di cui rappresentano il 50% del peso secco e costituiscono il 14-19% dell'organismo umano. Sono presenti in tutti i distretti, intracellulari ed extracellulari, entrano nel funzionamento di tutti i fenomeni biologici. Sia nelle piante che negli animali le proteine sono componenti essenziale delle cellule. Nel corpo umano ce ne sono migliaia di tipi diversi distribuite nei muscoli, nei tendini, nei capelli, nelle ossa, nella pelle, nei vari organi; in pratica ovunque. L’emoglobina del sangue, gli ormoni, gli anticorpi, gli enzimi sono tutte proteine. Dal punto di vista chimico sono costituiti da una sequenza di amminoacidi, che è specifica di ogni proteina e geneticamente determinata, a cui conferisce le proprietà di conformazione e chimiche necessarie per esplicare la propria funzione. Un ammino-acido è formato da un acido carbossilico in cui è presente un gruppo amminico –NH2. La formazione di un ammino-acido quindi ruota intorno ad un atomo di azoto. Sebbene l’azoto molecolare sia molto abbondante nell’atmosfera terrestre, soltanto poche specie viventi sono capaci di incorporarlo in molecole organiche, un processo chiamato fissazione dell’azoto. I vertebrati ricevono praticamente tutto il loro azoto dalle proteine e dagli acidi nucleici presenti nel cibo. Queste molecole vengono poi degradate negli ammino-acidi, cioè i “mattoncini” essenziali che compongono le proteine. In natura esistono “solo” 20 ammino-acidi, ma in una data proteina gli ammino-acidi si susseguono in un ordine ben definito, e naturalmente un ammino-acido specifico sarà usato molte volte nella costruzione della proteina. Il numero di diverse proteine che è possibile costruire con 20 ammino-acidi è spaventoso. 9 amminoacidi su 20 sono amminoacidi essenziali per i vertebrati, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 119 Krav Maga Fesik il che significa che i vertebrati non sono in grado di sintetizzarli e devono essere assunti con la dieta. In base al numero di amminoacidi presenti si hanno: • oligopeptidi: catene con meno di 10 amminoacidi; • polipeptidi: catene con 10-100 amminoacidi. Gli amminoacidi sono 20 e si distinguono in essenziali e non essenziali a seconda che l'organismo sia in grado o meno di sintetizzarle per proprio conto. Numerosi sono i criteri classificativi delle proteine: • In base alla forma: proteine fibrose e proteine globulari; • In base alla composizione chimica: proteine semplici e proteine complesse o coniugate; • In base alla funzione: proteine strutturali e proteine dotate di una particolare attività biologica. (es. enzimi, ormoni, anticorpi, ecc.) La finalità primaria delle proteine alimentari è quella di fornire all'organismo, attraverso gli amminoacidi, gli elementi per la sintesi delle proprie proteine ed è questa finalità che differenzia essenzialmente i protidi dai glucidi e lipidi la cui funzione è fondamentalmente energetica. Dal punto di vista nutritivo assumono particolare importanza le proteine delle masse muscolari (carne e pesce), e quelle di riserva (latte e uova). Gli alimenti di origine animale contengono percentuali elevate di proteine ad alto valore biologico e facilmente digeribili; cereali e legumi contengono invece protidi a medio valore biologico e a composizione complementare - ossia mangiati insieme danno una miscela di amminoacidi molto simile a quella fornita dalle proteine animali- e meno digeribili rispetto a quelle animali. Talvolta gli alimenti possono contenere delle proteine che svolgono un ruolo negativo per il funzionamento dell'organismo: • fattori antinutrizionali: sono inattivati con la cottura, presenti soprattutto nei legumi e nel bianco d'uovo; • tossine: sia di origine batterica che contenute originariamente nell'alimento; • allergeni: responsabili delle manifestazioni allergiche nei soggetti 'atopici' ossia predisposti. Glucidi I glucidi o carboidrati sono prodotti naturali che svolgono un grande numero di funzioni vitali. Tramite la fotosintesi le piante trasformano l’anidride carbonica Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 120 Krav Maga Fesik in carboidrati: i più comuni sono la cellulosa, l’amido e tutti gli zuccheri. La cellulosa è il principale componente delle pareti cellulari rigide delle piante, l’amido è accumulato come alimento o fonte di energia, alcune piante (barbabietola e canna da zucchero), producono saccarosio che è il comune zucchero da tavola. Negli animali superiori il glucosio appare tra i componenti essenziali del sangue. Rappresentano solo l'1% del corpo umano ma hanno una notevole importanza nutrizionale costituendo il principale nutriente nell'alimentazione umana e la fonte energetica a più basso costo: forniscono, se disponibili, circa 4 kcal/g. Si possono suddividere in: • monosaccaridi o monosi: formati da singole unità monosaccaridiche a catena variabile; • oligosaccaridi: formati da 2 a 9 unità monosaccaridiche; • polisaccaridi: composti da 10 a più unità saccaridiche. Le funzioni dei carboidrati sono fondamentalmente due: • energetica: nell'uomo, sotto forma di glicogeno, costituiscono una riserva di energia a pronta utilizzazione e sotto forma di glucosio sono fonte di nutrimento per tutte le cellule; • strutturale: soprattutto nei vegetali, ma anche nell'uomo, entrano nella costituzione delle cellule, della sostanza extracellulare. - Monosaccaridi I monosaccaridi sono sostanze cristalline, di colore bianco caratterizzate da sapore dolce, sono solubili in acqua ed insolubili nei solventi organici. In relazione alle funzioni biologiche che svolgono, i più importanti monosi sono il glucosio, il galattosio, il fruttosio ed il mannosio, appartenenti al gruppo degli esosi - a 6 atomi di carbonio- ed il ribosio, il desossiribosio e lo xilosio che appartengono invece al gruppo dei pentosi. • Glucosio E' senza dubbio il glucide maggiormente rappresentato nel mondo animale e nel mondo vegetale. Si trova libero nella frutta e nella verdura e costituisce il principale nutriente, a rapida utilizzazione, per tutte le cellule dell'organismo umano. Le piante lo sintetizzano a partire da acqua e anidride carbonica in presenza di luce solare attraverso il meccanismo di fotosintesi. Gli animali lo utilizzano invece come fonte principale di energia ed anche per la sintesi di molecole complesse. • Fruttosio E' molto diffuso nel mondo vegetale, in particolare nella frutta - Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 121 Krav Maga Fesik soprattutto mele e pere- in concentrazione maggiore rispetto al glucosio. Nel sangue umano è presente solo in tracce dove è gran parte convertito, nelle cellule epatiche ed intestinali, in glucosio. Ha un potere dolcificante nettamente superiore rispetto agli altri zuccheri • Galattosio Libero è presente solo in alcuni frutti, ma la sua importanza è come costituente degli oligosaccaridi (lattosio) e polisaccaridi. Nel nostro organismo viene metabolizzato dopo essere stato trasformato in glucosio. - Disaccaridi Costituiscono la classe nutrizionalmente più importante. Tra questi vale la pena ricordare: • Lattosio E' contenuto nel latte dei mammiferi in diverse concentrazioni: nel latte materno al 6%, nel latte vaccino al 4%. E' il meno dolce ed il meno solubile di tutti gli zuccheri. • Saccarosio E' lo zucchero maggiormente rappresentato e che viene abitualmente usato come ingredienti in molti prodotti alimentari; si ottiene industrialmente dalla canna da zucchero o dalla barbabietola. In natura si trova nella frutta matura ed in molti ortaggi. • Maltosio Si trova nel malto e si ottiene mediante idrolisi dell’amido - Polisaccaridi Sono la riserva energetica di piante ed animali e trovano in genere depositati sotto forma di granuli. Tra i più importanti vanno menzionati: • Amido E' la riserva energetica di piante. L'amido viene attaccato dall'amilasi, enzima presente nel nostro apparato digerente che riduce l'amido prima in destrine lineari e successivamente in maltosio (disaccaride formato da due molecole di glucosio e isomaltosio. • Glicogeno E' il corrispettivo animale dell'amido. L'organismo ne contiene circa 350 gr localizzati principalmente nel fegato e nei muscoli. E' un polimero del glucosio ma ha scarsa importanza alimentare poiché viene rapidamente degradato a glucosio e acido lattico. L'importanza biologica è invece fondamentale poiché rappresenta, nei muscoli, una riserva energetica a Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 122 Krav Maga Fesik rapida utilizzazione e nel fegato un deposito indispensabile per mantenere costante il glucosio nel sangue: la glicemia. • Cellulosa E’ un polimero del glucosio e costituisce fibre molto robuste. Il legno, il cotone, il lino, la paglia e la pannocchia del mais sono costituite essenzialmente di cellulosa. Non è metabolizzabile dall’apparato digerente umano e di molti altri animali. FALSE CREDENZE SUGLI ZUCCHERI • Non è vero che i succhi di frutta “senza zuccheri aggiunti” siano privi di zuccheri, contenendo gli zuccheri naturali della frutta – saccarosio, glucosio e fruttosio – nella misura dell’8/10% e quindi forniscono circa 70 kcal per bicchiere. • Non è vero che i prodotti light o senza zucchero non facciano ingrassare e quindi possano essere consumati liberamente. Molti di questi prodotti apportano calorie anche in notevoli quantità. Lipidi I lipidi costituiscono la principale forma di riserva energetica degli organismi, entrano nella costituzione delle membrane biologiche, svolgono importanti funzioni bioregolatrici quali l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K. I lipidi alimentari rappresentano una forma di energia concentrata per il corpo umano. Un grammo di lipidi sprigiona più del doppio dell'energia rispetto alla stessa quantità di glucidi e proteine: 9 kcal ogni gr di grassi. Esiste in realtà una certa confusione tra i "grassi" ed i "lipidi". I primi vengono identificati con quelle sostanze untuose che rientrano nella costituzione di alcuni alimenti come burro, margarina, gli oli ed alcune parti delle carni. Chimicamente i grassi sono dei trigliceridi: esteri della glicerina con acidi grassi variamente miscelati. I grassi depositati nell'organismo sono essenzialmente trigliceridi misti. I lipidi, invece, comprendono i trigliceridi ma anche i fosfolipidi e gli steroli. Ciò che accomuna i lipidi e i grassi è la loro assoluta insolubilità in acqua e la loro solubilità in solventi organici come etere, cloroformio, benzolo. Fisicamente si presentano solido-pastosi (grassi) o liquidi (oli) a temperatura ambiente. I lipidi hanno funzioni biologiche molto differenziate: • lipidi di riserva o di deposito: essenzialmente trigliceridi che si accumulano nel tessuto adiposo; Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 123 Krav Maga Fesik • lipidi strutturali o di membrana: fosfolipidi, glicolipidi, steroli • lipidi con attività biologiche specifiche: ormoni, messaggeri intracellulari, trasportatori di elettroni ecc. • forniscono acidi grassi essenziali • veicolano le vitamine liposolubili • conferiscono appetibilità ai cibi e sazietà. I lipidi circolanti nel sangue o presenti nelle strutture cellulari sono spesso legati ad altre molecole formando delle strutture complesse, quali ad es. le lipoproteine (lipidi + proteine) o glicolipidi (glucidi + lipidi). Una classificazione utile da un punto di vista nutrizionale è quella che divide i lipidi in lipidi semplici e lipidi complessi: i primi sono presenti soprattutto negli alimenti e nel tessuto adiposo del corpo umano, i secondi sono presenti nel plasma e nelle strutture cellulari sia di origini animali che vegetali. La parte più variabile dei lipidi è la catena degli acidi grassi che possono differire per: lunghezza della catena carboniosa, tipo di legame carbonioso, posizione spaziale del doppio legame. Gli acidi grassi possono anche essere classificati in: • saturi: quando presentano tutti legami semplici; come ad esempio l'acidostearico, l'acidobutirrico e l'acidopalmitico. Sono contenuti nei grassi animali (burro, lardo, carne ecc.). • monoinsaturi: quando nella catena è presente un solo doppio legame; • polinsaturi: quando i doppi legami sono due o più. Quasi tutte le molecole lipidiche dell'organismo sono prodotte per sintesi endogena, tranne gli "acidi grassi essenziali" che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e che devono essere quindi introdotti con la dieta, cioè l’acido linoleico, l’acido linolenico e l’acido arachidonico. Vitamine Scoperte nel 1911 dal medico polacco Kazimierz Funk, che estrasse per la prima volta dalla crusca una sostanza in grado di curare il beri beri, le vitamine sono un gruppo di sostanze organiche presenti negli alimenti, molto varie da un punto di vista chimico, non sintetizzabili dall'organismo ed essenziali affinché il metabolismo cellulare si svolga in modo regolare. Questi composti devono quindi essere introdotti dall'esterno, con gli alimenti tuttavia non c'è nessun alimento che le contenga tutte. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 124 Krav Maga Fesik Tra le caratteristiche, che accomunano queste sostanze così eterogenee tra loro, c'è quella di agire a piccole dosi - venivano chiamate micronutrienti - e di non avere importanza da un punto di vista energetico. Ogni vitamina ha un ruolo ben preciso ed insostituibile. Le vitamine si possono suddividere in due grandi gruppi: idrosolubili: non accumulabili dall’organismo e quindi da assumere quotidianamente con l’alimentazione. Si tratta di tutte le vitamine del gruppo B, compreso l’acido folico, della vitamina H, PP e C. liposolubili: vengono assorbite assieme ai grassi alimentari e accumulate nel fegato. La carenza si manifesta quindi in seguito a una mancata assunzione per tempi lunghi. Ne fanno parte la vitamina A, D, E e K. Vitamine idrosolubili Vitamine del gruppo B: tiamina (B1): necessaria nel metabolismo dei carboidrati, favorisce lo stato generale di nutrizione dei tessuti nervosi. La carenza causa danni al sistema nervoso, deperimento generale e alcune condizioni specifiche come il beri beri, molto diffuso tra le popolazioni che si cibano principalmente a base di riso brillato, e la sindrome di Wernicke, una grave forma di stato confusionale. La tiamina è molto diffusa sia negli alimenti vegetali che in quelli animali, come i cereali, i legumi, la carne di maiale, il lievito di birra, ed è prodotta in parte anche dalla flora intestinale ma il suo fabbisogno, che è di almeno 0,8 mg al giorno (0,4 mg ogni 1000 kcal assunte) è appena coperto da un normale regime alimentare. riboflavina (B2): importante per lo stato di nutrizione della pelle e delle mucose, la riboflavina è raramente scarsa nell’alimentazione delle popolazioni dei paesi ricchi. La sua carenza è invece evidente nelle popolazioni povere, dove associata a un generale stato di sottonutrizione, causa alterazioni della pelle, lesioni alle mucose e al tubo digerente. E’ molto diffusa nel lievito di birra, nel germe di grano, nei cereali integrali, nel fegato, nella carne, nel latte e nelle uova ed è prodotta anche dalla flora intestinale. Una certa parte però viene perduta con la cottura dei cibi. Il fabbisogno giornaliero è di 0,6 mg ogni 1000 kcal assunte. acido pantotenico (B5): vitamina importantissima nella protezione da una serie di condizioni patologiche, è molto diffusa in tutti gli alimenti sia animali che vegetali, soprattutto nel fegato, tuorlo d’uovo, legumi e lievito di birra. E’ Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 125 Krav Maga Fesik carente solo in stati di grave denutrizione, e il suo fabbisogno quotidiano è di 312 mg al giorno. piridossina (B6): precursore di un enzima importante nel metabolismo dei composti azotati, la presenza della vitamina B6 influenza l’efficienza nell’utilizzo delle proteine da parte dell’organismo, ma anche la sintesi dell’emoglobina e il metabolismo dei carboidrati e dei lipidi. La carenza di B6 è piuttosto rara, e solitamente causa apatia e debolezza, e in qualche caso una forma di anemia ipocromica, dove i globuli rossi sono più chiari del solito. E’ molto diffusa tra gli alimenti, nella carne, nel pesce, nei legumi ed è resistente anche a molti trattamenti industriali. Il fabbisogno giornaliero è stimato in almeno 1,1 mg al giorno per le donne e 1,5 mg al giorno per gli uomini. cobalamina (B12): si tratta di un gruppo di sostanze contenenti cobalto, coinvolte nel metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e degli acidi nucleici. La condizione di carenza è piuttosto rara, e si può manifestare solo nei casi di dieta vegetariana stretta. In questo caso, è particolarmente delicata la fase di gravidanza, dove la carenza nella madre può avere effetti molto pericolosi per il nascituro. La carenza però può derivare anche dall’assenza del fattore che ne facilita l’assorbimento a livello intestinale, con conseguenti disturbi a carico del sistema nervoso e della produzione delle cellule del sangue, fino a una forma di anemia definita ‘perniciosa’. E’ presente in tutti gli alimenti animali in minime quantità, in particolare nel fegato, nella carne, nel pesce nel latte e nelle uova, ed è resistente alla cottura. Il suo fabbisogno minimo giornaliero, normalmente coperto dalla dieta, è di almeno 2 mg al giorno. Vitamina C – acido ascorbico: Oltre a partecipare a numerose reazioni metaboliche e alla biosintesi di collagene, di alcuni aminoacidi e ormoni, la vitamina C è anche un anti ossidante, interviene nelle reazioni allergiche potenziando la risposta immunitaria, neutralizza i radicali liberi e svolge una funzione protettiva a livello di stomaco, inibendo la sintesi di sostanze cancerogene. La sua carenza provoca una condizione definita scorbuto, una malattia che in passato era molto diffusa tra i marinai che assumevano poca frutta e verdura, i cui primi sintomi sono apatia, anemia e inappetenza e poi, proprio per la mancata sintesi di collagene, sanguinamento delle gengive, caduta dei denti, dolori muscolari, fragilità dei capillari e emorragie sottocutanee. La vitamina C è contenuta soprattutto negli alimenti freschi, come frutta e verdura, in particolare kiwi, agrumi, pomodori e peperoni. La vitamina viene però facilmente deteriorata durante i trattamenti di conservazione e cottura, si perde facilmente durante i lavaggi e la cottura in Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 126 Krav Maga Fesik acqua e viene danneggiata anche dall’ossigeno e dal calore. Per assicurare un buon apporto di vitamina C è quindi necessario consumare frutta e verdura freschissime e crude o poco cotte. Il fabbisogno di vitamina C è di 60 mg al giorno (70 in gravidanza). Vitamina H – Biotina La biotina partecipa alla sintesi di glucosio e di acidi grassi. Essendo una vitamina molto presente negli alimenti e abbondantemente prodotta anche dalla flora intestinale, non è solitamente carente nell’organismo. Si trova soprattutto nel fegato, nel pollo, nel tuorlo d’uova, nella frutta secca, in diversi ortaggi e frutta fresca, nel latte e formaggi, nel pesce. Il fabbisogno giornaliero è di 15-100 µg al giorno, solitamente soddisfatto da una normale dieta alimentare. Vitamina PP – Niacina La vitamina PP prende parte alle reazioni della respirazione cellulare, della sintesi e demolizione di amminoacidi, acidi grassi e colesterolo. La carenza di niacina causa la pellagra, una condizione molto diffusa nelle zone povere anche del nostro paese fino all’inizio del ‘900, a causa di una alimentazione principalmente consistente in mais, povero di niacina e ricco di antivitamina PP, una sostanza che si combina con la vitamina PP e la rende non disponibile per l’organismo. Tipici sintomi della pellagra sono dermatiti, macchie e desquamazioni epidermiche, disturbi intestinali, diarrea, fino ad alterazioni neurologiche, come la demenza. La niacina è molto diffusa negli alimenti di origine animale, e viene sintetizzata dall’organismo a partire dall’aminoacido triptofano quindi una dieta a base di proteine ne garantisce un apporto sufficiente. Il fabbisogno giornaliero è di 6,6 mg per 1000 kcal assunte. Vitamine liposolubili Retinolo – vitamina A Il retinolo e i suoi precursori, i carotenoidi, costituiscono uno dei fattori indispensabili per la vista, in quanto sono componenti della rodopsina, la sostanza sensibile alla luce presente sulla retina oculare. La carenza di retinolo comporta difetti alla vista che possono arrivare, nei casi più gravi, fino a completa cecità. La vitamina A però svolge anche un ruolo nel processo di differenziazione cellulare, ed è quindi molto importante per un corretto sviluppo dell’individuo, per la sua capacità di risposta immunitaria, per l’integrità del suo sistema di tessuti. Evidenze scientifiche indicano un ruolo della vitamina A come agente antitumorale. Una carenza di vitamina A quindi può provocare malformazioni fetali, difficoltà nel processo di sviluppo e crescita, sensibilità alle infezioni. Il retinolo è presente soprattutto negli alimenti animali, nel fegato, nel formaggio, nel burro, nelle uova e nel latte. Nei Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 127 Krav Maga Fesik vegetali si trovano invece i carotenoidi, soprattutto nella frutta e verdura di colore arancione, giallo e rosso, come il pomodoro, la carota, le albicocche, l’anguria, i frutti di bosco. La vitamina A viene perduta in gran parte durante il processo di cottura. Essendo liposolubile, si accumula a livello del fegato, e può comportare, se assunta in eccesso, problemi di ipervitaminosi che possono causare anche danni permanenti a fegato e milza. Il fabbisogno giornaliero dunque è di 0,6-0,7 mg al giorno di retinolo, fino a 0,95 durante l’allattamento (1 mg di retinolo equivale a 6 mg di β-carotene). E’ però consigliabile non assumere più di 9 mg al giorno di retinolo per gli uomini e di 7,5 per le donne. Tocoferolo – vitamina E La vitamina E è un antiossidante che contribuisce al mantenimento dell’integrità cellulare. Si ossida e degrada facilmente alla luce e in presenza di calore, quindi durante il processo di cottura e quello di raffinazione dell’olio vegetale. E’ contenuta soprattutto in frutti oleosi, come le olive, il germe di grano, i semi. Una carenza di vitamina E, generalmente associata a una malnutrizione, comporta difetti generali dello sviluppo, compresi disturbi al sistema nervoso e al metabolismo generale. Il fabbisogno si aggira sugli 8 mg al giorno. Calciferolo – vitamina D Esistono due forme di vitamina D: l’’ergocalciferolo, assunto con il cibo, e il colecalciferolo sintetizzato dall’organismo. La vitamina D è un regolatore del metabolismo del calcio e favorisce dunque anche una corretta mineralizzazione dello scheletro. La maggior parte della vitamina D viene sintetizzata dall’organismo, per azione dei raggi del sole, a partire da derivati del colesterolo presenti nella pelle. La carenza di vitamina D comporta il rischio di rachitismo nei bambini, con conseguente deformazione delle ossa e arresto della crescita, e di osteomalacia negli adulti, una intensa forma di decalcificazione ossea. Un eccesso di vitamina D, al contrario, può causare calcificazioni diffuse negli organi, contrazioni e spasmi muscolari, vomito, diarrea. La normale esposizione ai raggi del sole è sufficiente a coprire il fabbisogno di vitamina D negli adulti, e va quindi assunta solo durante la fase di accrescimento e durante la gravidanza e l’allattamento. In questi casi l’assunzione dovrebbe essere di 10µg al giorno come integratore, vista la scarsa presenza di vitamina D negli alimenti, con l’eccezione dell’olio di fegato di merluzzo. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 128 Krav Maga Fesik Vitamina K La vitamina K svolge un ruolo importantissimo nel processo di coagulazione del sangue. Una carenza, che si verifica però raramente in seguito a malattie che impediscono l’assorbimento intestinale o a prolungati trattamenti antibiotici, comporta quindi emorragie. Il fabbisogno di vitamina K è di circa 60 µg al giorno, normalmente coperto dalla sintesi endogena a livello di flora intestinale. Fonti di vitamina K sono i vegetali, in particolare cavoli e spinaci, e il fegato. Vitamina Fonte A Principali funzioni Olio di fegato di pesci, Costituisce la rodopsina (pigmento fegato mammiferi, latte, visivo), promuove il mantenimento degli burro, formaggio, uova epiteli, svolge azione protettiva contro il cancro B1 Lievito di birra, cereali, Trasmissione dell’impulso nervoso frutta, legumi, fegato, uova, latte B2 Cereali, legumi, Favorisce la respirazione cellulare frutta, fegato, uova, latte B6 Lievito, cereali, frutta, Favorisce il metabolismo degli legumi, fegato, uova, latte, amminoacidi cervello , verdura B12 Alimenti di origine animale Controlla la sintesi degli acidi nucleici e favorisce la sintesi dell’emoglobina C Peperoni, rape, cavoli, Azione agrumi, prezzemolo D disintossicane, antiossidante, rafforza il sistema immunitario Olio di fegato di pesci, Regola il metabolismo del calcio nelle fegato mammiferi, latte, ossa burro, formaggio, uova, lievito E Verdure a foglia larga, Fissa il ferro nella molecola Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 129 Krav Maga Fesik semi e frutti oleosi, oli, dell’emoglobina dei globuli rossi fegato, uova, latticini K Ortaggi, carne PP Lievito di Favorisce la coagulazione del sangue birra, fegato, pesce, legumi carne, Favorisce il metabolismo lipidico, glucidico e proteico Acido Verdure a foglia larga e Previene l’insorgenza nel feto della spina folico verde, legumi, arance, latte bifida ALTRI COSTITUENTI Enzimi Gli enzimi sono sostanze presenti sia nel regno animale che in quello vegetale. Hanno una struttura chimica molto complessa e per la nostra vita sono indispensabili in quanto funzionano da catalizzatori, permettono cioè lo svolgimento di reazioni chimiche, abbassando notevolmente i tempi di reazione, senza combinarsi con gli elementi della reazione stessa. Oli essenziali Sono chiamati anche essenze e sono sostanze volatili che i vegetali utilizzano per attirare gli insetti o difendersi dai germi. Nel nostro corpo favoriscono la digestione e svolgono un’azione antisettica. Ne sono ricche le piante odorose come la menta e la salvia. Alcol etilico (Etanolo) Un discorso a parte meritano le bevande alcoliche che sono costitute per la maggior parte da acqua ed alcol etilico; una minima quantità è rappresentata da altre sostanze sia naturali che aggiunte, cioè composti aromatici, coloranti antiossidanti, vitamine ecc. L’alcol è una sostanza estranea all’organismo e non essenziale. Il corpo umano è tuttavia in grado di sopportare l’etanolo senza danni evidenti a patti che si rimanga entro limiti fisiologici. Una volta assorbito l’etanolo entra nel sangue e di li va in tutti i liquidi corporei: non essendovi possibilità di deposito per l’alcol nell’organismo esso deve essere rapidamente metabolizzato ad opera di enzimi specifici, a livello gastrico e soprattutto epatico. La capacità degli enzimi presenti nel fegato di trasformare l’etanolo è limitata. In alcuni individui, in alcune razze e nelle donne l’efficienza di questo sistema è molto ridotta. Queste persone sono quindi più sensibili all’alcol. Infine una piccolissima quantità di etanolo viene eliminata inalterata attraverso polmoni, urina e sudore. FALSE CREDENZE SULL’ ALCOL Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 130 Krav Maga Fesik • Non è vero che l’alcol aiuti la digestione; al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco. • Non è vero che il vino faccia buon sangue; è vero invece che un abuso di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue. • Non è vero che le bevande alcoliche dissetino ma al contrario disidratano; l’alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo e in più aumenta le perdite di acqua attraverso le urine. • Non è del tutto vero che l’alcol riscaldi. In realtà la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore che in breve però comporta un ulteriore raffreddamento. • Non è vero che l’alcol aiuti a riprendersi da uno shock; al contrario provocando vasodilatazione periferica determina un diminuito afflusso agli organi interni e soprattutto al cervello. • Non è vero che l’alcol dia forza. Essendo un sedativo produce soltanto una diminuzione del senso di affaticamento e di dolore. Fibre Le fibre presenti esclusivamente negli alimenti vegetali, non sono utilizzabili dal nostro organismo, non vengono digerite né assorbite. Sono comunque molto utili perché garantiscono un buon funzionamento delle attività intestinali favorendo l'allontanamento delle sostanze tossiche. Contribuiscono anche ad aumentare il senso di sobrietà, comportando così una minore introduzione di cibi. Le fibre si dividono in: Idrosolubili: Le fibre idrosolubili sono contenute in frutta, verdura, legumi e alghe. A contatto con l'acqua aumentano di volume, trasformandosi in una massa gelatinosa. Una volta ingerite contribuiscono a dare un senso di sobrietà; sono inoltre in grado di intrappolare zuccheri, grassi e colesterolo rallentandone l'assorbimento: ciò è di grande utilità nel trattamento di varie malattie, tra cui l'obesità e il diabete. Importante è anche l'attività lassativa, derivante dall'aumento del volume fecale. Non Idrosolubili: Le fibre non idrosolubili sono contenute in cereali, frutta, verdura e legumi. Una volta introdotte nel nostro corpo esse favoriscono Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 131 Krav Maga Fesik l'eliminazione dei rifiuti della digestione. Mescolandosi alla massa fecale ne accrescono il volume e determinano un effetto lassativo blando, ma costante. Al loro passaggio, inoltre, catturano sali biliali, colesterolo ed altre sostanze tossiche favorendone l'eliminazione. INTEGRATORI ALIMENTARI DEFINIZIONE All'articolo 2 del Decreto Legislativo n° 169 del 21 Maggio 2004 viene dichiarato che: ai fini del presente decreto si intendono per «integratori alimentari» i prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate. I termini: «complemento alimentare» o: «supplemento alimentare» sono da intendersi come sinonimi di: «integratore alimentare». ETICHETTATURA DI UN INTEGRATORE ALIMENTARE Le direttive relative agli integratori alimentari sono riportate nel decreto legislativo del 1992, applicazione delle direttive 89/395-396/CEE; a tale decreto sono state apportate successive modifiche con relative circolari. In particolare, le norme riguardanti l'etichettatura degli integratori sono definite nell'articolo 6. Secondo norme di legge l'etichetta deve arrecare la nomenclatura "integratore alimentare" o suoi sinonimi, elencati nell'art.2. In etichetta non devono essere attribuite al prodotto proprietà terapeutiche e/o curative, non deve essercene neppure riferimento. È assolutamente vietato affermare che una dieta equilibrata e variata non è in grado di garantire in quantità sufficienti le sostanze nutrizionali. L'etichetta deve obbligatoriamente riportare: il nome delle varie sostanze che compongono l'integratore; la dose giornaliera raccomandata; avvertenze riguardanti un uso non eccessivo; indicazioni riferite al prodotto non come un sostitutivo della dieta; tenere fuori dalla portata dei bambini; effetti fisiologici e nutritivi attribuiti all'integratore. Devono essere indicate qualitativamente e quantitativamente (quantità riferite alla dose Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 132 Krav Maga Fesik giornaliera raccomandata) le sostanze nutritive o con effetto nutritivo contenute. CATEGORIE Gli integratori possono dunque essere divisi in queste macro-categorie: • • • • PER LO SPORT PER LA SALUTE E IL BENESSERE DIETETICI CONTRO L’INVECCHIAMENTO Noi ci soffermiamo solo sulla prima categoria. Gli elementi nutrizionali comunemente più diffusi come integratori alimentari per lo sport sono: PROTEINE AMINOACIDI (RAMIFICATI CHIAMATI ANCHE BCAA OPPURE IN POOL) CARBOIDRATI CREATINA SALI MINERALI VITAMINE STIMOLATORI ANABOLICI (ES. HMB, TRIBULUS…) ANTICATABOLICI (ES. GLUTAMMINA, ORNITINA) OTTIMIZZATORI METABOLICI (ES. TERMOGENETICI COME CAFFEINA, GUARANA’…) ENERGIA E METABOLISMO Abbiamo visto che gli alimenti sono tutte quelle sostanze che contengono principi nutritivi che si liberano durante il processo digestivo. Chimicamente gli alimenti si classificano in alimenti semplici e complessi. Per alimenti semplici si intendono i cosiddetti principi nutritivi che vengono subito utilizzati dall’organismo per ricavare energia. Gli alimenti complessi possono invece essere utilizzati dall’organismo solo dopo essere stati sottoposti al lavoro digestivo. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 133 Krav Maga Fesik • • • • • • Questa energia ricavata dagli alimenti, semplici o complessi che siano, che nominiamo genericamente energia chimica verrà poi convertita in altri tre tipi di energia: l’energia termica, che serve a mantenere costante la temperatura del corpo a 36°C; l’energia meccanica, che si esplica nel lavoro muscolare; l’energia elettrica, che serve a trasmettere gli impulsi nervosi ai muscoli. Questo concetto prende il nome di metabolismo energetico. Nell’uomo il mantenimento delle funzioni vitali è legato al continuo svolgimento di reazioni chimiche di sintesi e di scissione le quali vanno sotto il nome di metabolismo. Le reazioni metaboliche si dividono in reazioni che liberano energia, o cataboliche, o catabolismo e reazioni che assorbono energia, o anaboliche, o anabolismo. L’organismo umano è sede di continui scambi materiali ed energetici. Durante questi scambi possono verificarsi tre condizioni: le uscite sono esattamente compensate dalle entrate e l’organismo si trova in equilibrio materiale; le uscite superano le entrate, per cui la massa dell’organismo accresce; le uscite superano le entrate e l’organismo non riesce a mettere in atto tutti i processi fisiologici. FABBISOGNO ENERGETICO DELLA DIETA Ogni organismo vivente per il mantenimento delle funzioni vitali, per l’accrescimento, per compiere lavoro muscolare utilizza l’energia contenuta negli alimenti. Tale energia viene espressa in joule o, secondo un uso ancora molto diffuso in kilocalorie. L’ unità di misura dell’energia più usata in dietologia è la Chilocaloria (Kcal) o grande Caloria (Cal). Si definisce Kcal la quantità di calore che si deve fornire a 1 Kg di acqua distillata per portarla dalla temperatura di 14,5°C a 15,5°C. Nel Sistema Internazionale viene invece utilizzato il Kilojoule (Kj). Una Kcal è uguale a 4,18 Kj, quindi per trasformare le Kcal in Kj basta moltiplicare per 4,18. Il fabbisogno calorico (FC) rappresenta la quantità di calorie necessaria nelle 24 ore. Il fabbisogno calorico è dato dalla somma delle calorie richieste dai seguenti fattori: Metabolismo basale (MB). Esprime la quantità di calorie che l’individuo Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 134 Krav Maga Fesik consuma a digiuno e a riposo; esso è dovuto all’energia spesa per il compimento delle funzioni vitali, come circolazione, respirazione ecc. Un esaltazione del metabolismo basale si ha in alcuni stati patologici. Accrescimento. Il fabbisogno calorico per questa funzione è nullo nell’adulto mentre nel bambino è tanto maggiore quanto è più intenso l’accrescimento. Attività muscolare. Rappresenta certamente il fattore più importante ai fini di modificare la richiesta energetica. E’ limitato nei neonati, ma è elevato nei bambini e negli adulti che esplicano un’intensa attività motoria. Azione dinamico-specifica (ADS) degli alimenti detta anche Termogenesi indotta dalla dieta (TID). Esprime l’energia consumata dall’organismo per l’utilizzazione degli alimenti. Nell’uomo l’ADS è massima per le proteine, poi vengono i glucidi ed infine i lipidi. Termoregolazione. Comprende le calorie occorrenti per mantenere costante la temperatura corporea. Tale fabbisogno aumenta con il freddo. Perdite caloriche. Si verificano per l’incompleta digestione degli alimenti che vengono successivamente eliminati con le feci, e per l’emissione, attraverso gli escreti o i secreti (urine, sudore ed altri), di sostanze che posseggono ancora un certo valore calorico. METABOLISMO BASALE • • • • • II Metabolismo Basale rappresenta l'attività metabolica ossia l'energia utilizzata da un individuo, in condizioni di riposo mentale e fisico, in posizione supina, a digiuno da 12 ore e con una temperatura ambientale di 20 gradi. Il metabolismo basale non è costante e viene influenzato da vari fattori: Superficie corporea: Se si aumenta la superficie corporea aumenta il metabolismo basale e viceversa; Età: aumentando l'età diminuisce il metabolismo basale e viceversa, poichè, essendo il metabolismo basale espressione principale del consumo di energia della massa magra, con l'avanzare dell'età diminuisce la massa muscolare ed aumenta il tessuto adiposo; Massa muscolare: aumento della massa muscolare aumento del metabolismo basale; Clima: diminuzione della temperatura aumento del metabolismo basale e viceversa; Stato di nutrizione: digiuno ed una bassa nutrizione diminuiscono il metabolismo basale che aumenta nelle alimentazioni iperproteiche; Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 135 Krav Maga Fesik • • Febbre: il metabolismo basale aumenta del 13% ogni aumento di 1 grado di temperatura corporea; Farmaci: i sedativi diminuiscono il metabolismo basale; • Come calcolare il proprio metabolismo basale METABOLISMO BASALE UOMO METABOLISMO BASALE DONNA Kg. peso corporeo x 24 Kg. peso corporeo x 24 x 0.85 FABBISOGNO CALORICO QUOTIDIANO • • • • • • • • • Il fabbisogno calorico o energetico quotidiano (FCQ) viene definito l'apporto di energia di origine alimentare necessario a compensare il dispendio energetico in individui che abbiano dimensioni e composizione corporea compatibili con uno stato di salute a lungo termine. Ogni atto della vita implica una trasformazione di energia o in altri termini un dispendio di energia. Compiendo un qualsiasi lavoro muscolare noi consumiamo energia ma anche quando riposiamo il consumo pur diminuendo non cessa mai del tutto. Il lavoro muscolare del cuore ed il lavoro dei muscoli della respirazione implicano una considerevole quantità di energia in qualsiasi istante, il che vale anche per gli altri muscoli che pur se in riposo, hanno tutti un loro “tono muscolare”. Gli organismi viventi utilizzano essenzialmente due fonti di energia; l’energia solare, utilizzata dalle piante verdi nella sintesi del glucosio durante il processo di fotosintesi clorofilliana l’energia liberata nei processi ossidativi dai glucidi, dai lipidi e dalle proteine. L’energia è dunque necessaria: per compiere il lavoro chimico di sintesi dei nuovi costituenti per preservare l’integrità dell’organizzazione cellulare per compiere il lavoro meccanico per essere convertita in calore. Il dispendio energetico consta delle seguenti voci: metabolismo basale termogenesi indotta dalla dieta o azione dinamico-specifica degli alimenti livello di attività fisica o fabbisogno energetico di attività Il metabolismo basale incide per il 65/75% sul fabbisogno energetico totale, il livello di attività fisica ossia il dispendio energetico sull’intero arco della giornata è strettamente dipendente dal tipo, dalla frequenza e dall'intensità Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 136 Krav Maga Fesik • • • • delle attività condotte dall'individuo nell'arco della giornata, Il livello di attività fisica può variare da un minimo del 15% (attività leggere) ad anche un 75/80% (attività pesante). Si distinguono 3 livelli: Sedentario (impiegato, studente): 20 % del metabolismo basale Moderato (casalinga, commessa): 40 % del metabolismo basale Pesante (facchino, taglialegna): 80 % del metabolismo basale A queste voci vanno eventualmente aggiunte il dispendio per: la crescita la gravidanza e l’allattamento (+200/400 Kcal/24 h) il clima caldo-umido (-5% ogni 10°C in più) il clima freddo (+5% ogni 10°C in meno ai 18°C) La termogenesi è una extraproduzione di calore da parte dell’organismo sotto particolari stimoli o in condizioni particolari. Si può distinguere: La Termogenesi Indotta dalla Dieta (TID) o Azione dinamico-specifica (ADS) degli alimenti - rappresenta l'incremento del dispendio energetico in risposta all'assunzione di alimenti. Mediamente può essere valutata in circa 7-15% del dispendio energetico totale. La TID varia in funzione della quantità e del tipo di alimenti ingeriti. Si distingue la termogenesi facoltativa legata alla quantità di alimenti assunti, e la termogenesi obbligatoria dovuta all’utilizzazione dei singoli nutrienti (processi fisiologici e metabolici). Lo stimolo termogenico maggiore è dato dalle proteine e dagli aminoacidi (10-35% dell'energia ingerita), mentre valori inferiori sono attribuibili a carboidrati (5-10% dell'energia ingerita) e lipidi (2-5%). Esiste infine una termogenesi dovuta a sostanze ad azione nervina presenti in prodotti di uso comune (caffè, tè, tabacco, ecc.) che può assumere, in base all’entità dei consumi, un significato rilevante. In conclusione, la spesa calorica quotidiana dipende da due voci fisse: il metabolismo basale (all’incirca 1400-1600 calorie) e dalla termogenesi (all’incirca 400-600 calorie), e da una variabile, vale a dire l’attività fisica. Con l’alimentazione vengono fornite le calorie di cui l’organismo necessita per far fronte alla richiesta dei fattori appena evidenziati. I soli nutrienti in grado di fornire energia al nostro corpo sono le proteine, i carboidrati, i grassi e l'alcool. Se però l’assunzione calorica con gli alimenti è superiore a quella dei consumi, è chiaro che si determina un bilancio positivo, nel quale le entrate superano le uscite. Tale aspetto è evidenziato da un aumento del peso corporeo e dei depositi di grasso, e questa situazione è Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 137 Krav Maga Fesik deleteria per ogni podista, perché determina un aumento del costo energetico della corsa e di conseguenza uno scadimento delle prestazioni. FABBISOGNO CALORICO QUOTIDIANO (METABOLISMO BASALE + LIVELLO DI ATTIVITA’ FISICO) FABBISOGNO QUALITATIVO DELLA DIETA • • • • • • • • • • • Per garantire un’adeguata alimentazione è utile conoscere, oltre il fabbisogno energetico, anche quello qualitativo. Le sostanze metabolizzabili contenute negli alimenti subiscono come ultima trasformazione un processo di ossidazione, da cui deriva l’energia necessaria all’organismo. Per coefficiente calorico si intende la quantità di calore liberata da un grammo di principi nutritivi. I valori sono i seguenti: 1 g di protidi sviluppa 5,6 kcal 1 g di lipidi sviluppa 9,3 kcal 1 g di glucidi sviluppa 4,1 kcal Vitamine e sali minerali sviluppano 0 Kcal Questi valori sono stati calcolati usando la bomba calorimetria di Mahler. Nel calorimetro però la demolizione delle proteine è completa mentre nell’organismo umano produce urea, che contiene ancora energia; infatti le proteine hanno una funzione plastica non energetica. Pertanto il coefficiente calorico risulta essere in realtà di 4,4 Kcal/g. In più non tutti i principi nutritivi introdotti con gli alimenti sono assorbiti completamente a livello intestinale, ma ciascuno di essi ha un diverso coefficiente di assorbimento: Proteine: 92 % Lipidi: 97 % Glucidi: 98 % Pertanto i coefficienti calorici dei tre principi nutritivi, nell’organismo umano si calcolano nel seguente modo: Glucidi: 4,1 X 0,98 = 4,018 Kcal Lipidi: 9,3 X 0,97 = 9,021 Kcal Proteine: 4,4 X 0,92 = 4,048 Kcal Quindi approssimando i valori calorici sono i seguenti: 1 g di protidi sviluppa 4 kcal Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 138 Krav Maga Fesik • • • • • 1 g di lipidi sviluppa 9 kcal 1 g di glucidi sviluppa 4 kcal Il coefficiente calorico delle vitamine e dei sali minerali è uguale a zero. Ciò significa che tali principi nutritivi non hanno metabolismo, cioè non si possono né formare né scindere nel nostro organismo. In conclusione tali principi nutritivi debbono essere obbligatoriamente presenti nella nostra dieta. Per una persona adulta la dieta giornaliera bilanciata dovrebbe contenere i principi alimentari nelle seguenti proporzioni: protidi: 10 – 15 % lipidi: 20 – 30 % glucidi: 55 – 60 % Nei nostri climi, una corretta alimentazione dovrebbe contenere glucidi, lipidi e protidi grosso modo nelle proporzioni di 1/2, 1/3 e 1/6 del totale. Ad esempio, per un fabbisogno energetico di 2400 kcal 1200 dovrebbero essere fornite dai glucidi, 800 dai lipidi e 400 dai protidi. IL PESO IDEALE Il calcolo del peso ideale non è un'impresa così semplice come si potrebbe pensare. Esistono vari metodi per questa valutazione, tutti con vantaggi e svantaggi. E' opportuno quindi distinguere un peso ideale, un peso di riferimento, un peso accettabile. Il peso ideale è un peso più basso del normale ed eguaglia i valori numerici espressi dai vari metodi di calcolo del peso. Il peso di riferimento è il peso individuale correlato, prescindendo dall'altezza e dalla conformazione fisica, con un benessere psicofisico. Il peso accettabile è invece compreso tra i primi due. PESO IDEALE h (in cm) – 100 – (h -150)/4 Fino a qualche decennio fa la magrezza era vista come sinonimo di fragilità e, al limite, di malattia. Purtroppo anche fra gli addetti ai lavori le tabelle dell'FCQ continuano a essere riprodotte su molti testi di dietologia. Per fortuna l'introduzione dell'indice di massa corporea ha finalmente riportato sulla terra Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 139 Krav Maga Fesik tutti quei dietologi che ritenevano del tutto normale avere qualche chilo di troppo. L’ indice di massa corporea corrisponde al rapporto tra il peso corporeo (in kg) diviso per il quadrato della statura (in cm). INDICE DI MASSA CORPOREA (I.M.C.) Peso (in Kg) / h² (in m) Risultati: < 18 sottopeso; 18 – 25 normale 25 – 30 sovrappeso > 30 obesità > 40 obesità grave Il peso teorico ideale di un individuo si può calcolare anche in base alla sua struttura corporea. • I tipi morfologici si classificano in: longilineo – ad ossatura piccola e leggera Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 140 Krav Maga Fesik • • normolineo – ad ossatura media brevilineo – ad ossatura grande e pesante Per sapere a quale tipo morfologico apparteniamo si deve fare una valutazione che si basa sul rapporto: Statura (in cm) / Circonferenza polso (in cm) Tipomorfologico_______________________ Longilineo Normolineo Brevilineo Uomo > di 10,4 tra 10,4 e 9,6 < di 9,6 Donna > di 10,9 tra 10,9 e 9,9 < di 9,9 DISTRIBUZIONE DELLE CALORIE DURANTE LA GIORNATA Le calorie totali assunte durante la giornata vanno ripartite in queste proporzioni: - il 25% del fabbisogno giornaliero a colazione, - il 35-40% a pranzo, - il 10-15% suddiviso fra i due spuntini, - il 25-30% a cena. La prima colazione Per cominciare bene la giornata è importante fare una adeguata, nutriente e varia prima colazione. E’ un momento alimentare troppo spesso trascurato, soprattutto in età scolare. E’ dimostrato che saltare la prima colazione, oltre a causare ipoglicemia, ridotta concentrazione mentale, si correla positivamente con l’obesità. Un dato statistico interessante fa rilevare che solo il 5% dei non obesi salta la prima colazione, contro il 23% degli obesi. In parole povere, chi non fa colazione al mattino è portato a mangiare molto di più nel corso della giornata, con il rischio di eccedere e di ingrassare. Latte e yogurt, fette biscottate, frutta fresca e marmellata, dovrebbero essere gli ingredienti fondamentali della prima colazione, perché forniscono il giusto apporto di calcio, proteine, zuccheri e carboidrati. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 141 Krav Maga Fesik La mancanza di una prima colazione adeguata, crea una carenza energetica che si traduce in svogliatezza, difficoltà di concentrazione e fame. Quindi è importante cominciare la giornata con una riserva di energia che permetta di affrontare tutti gli impegni senza 'black-out', in modo da arrivare al pasto di mezzogiorno senza essere troppo affamati. Uno spuntino a metà mattina A metà mattina si dovrebbe fare un piccolo spuntino, consistente in un frutto o in un vasetto di yogurt. Anche una fetta di pane e marmellata può andare bene ed è sicuramente meglio di una brioche confezionata, più calorica, ricca di grassi e quindi meno digeribile. Il pranzo Il pranzo ideale consiste in un primo piatto a base di pasta o riso, condito con legumi o con sugo di verdure e accompagnato da un contorno di verdura, cotta o fresca, condita con olio extravergine d'oliva da gustare con un piccolo panino. In realtà, la tendenza generale, è quella di dare, anche a pranzo, una porzione di alimenti proteici, consistente nella classica bistecca o in una porzione di formaggio. Recenti studi nutrizionali consigliano di diminuire l'apporto proteico, riducendolo ad una sola porzione al giorno di proteine, da assumere preferibilmente la sera. La merenda La merenda, a seconda dei gusti, può essere dolce o salata, l'importante è abituare i bambini a cibi semplici, poco elaborati e di facile digestione. Pane e marmellata, frutta fresca, uno yogurt o una fetta di pane condita con un poco di olio e sale costituiscono gli spuntini ideali capaci di accontentare tutti i gusti. La cena La cena deve essere leggera, di facile digestione e ricca di fibre, fornite da verdura, legumi e frutta. Perfetta è la combinazione che prevede fibra, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 142 Krav Maga Fesik carboidrati (forniti da pasta, pane o riso) e proteine provenienti da carne, pesce, uova, formaggi e legumi. Ciò che conta è variare spesso la fonte proteica, alternando alimenti diversi nel corso della settimana. La carne non rappresenta la fonte unica e privilegiata di proteine, come molte persone credono, pesce e legumi, ad esempio, forniscono elementi nutrienti fondamentali, necessari allo sviluppo e alla crescita di un bambino. Anche le uova forniscono aminoacidi essenziali e rappresentano un alimento indispensabile della dieta. ESEMPIO: Colazione: 200/250 latte magro (0,2%) oppure se non si tollera il latte di mucca usare quello di soia o di riso o di mandorla. 50/60 gr di fette biscottate con sopra 20 gr marmellata senza zucchero oppure 60/70 gr di cereali soffiati + 20 di miele oppure 50/60 gr di biscotti secchi Metà mattina: Se passano 5/6 h prima del pranzo organizzarsi per 2 spuntini. 50 di pane (tipo rosetta) con 40 di prosciutto magro o bresaola oppure 250 yogurt magro alla frutta senza zucchero + 25/30 gr di mandorle o nocciole + 5 gr di pool di amino acidi o 15 gr di proteine Oppure 2 frutti + 25/30 di crakers o gallette di riso + 5/6 gr di pool di amino acidi Pranzo: 100 gr pasta o riso condita in modo semplice con pomodoro e 10 gr di olio (se gradito aggiungere 10/20 di parmigiano) 120/130 carne oppure 50 gr parmigiano oppure 150 gr tonno 50 gr di pane integrale o di segale Sempre verdura a volontà . Usare 1 cucchiaio d'olio Possibile anche al posto del primo fare dei minestroni+ cereali e legumi Pomeriggio Uno spuntino come metà mattina oppure uno sheaker con 200 latte + 30 gr di proteine in polvere + 1 frutto oppure 1 barretta proteica + 1 frutto Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 143 Krav Maga Fesik Cena: 200 di carne (alternando rossa, cavallo, bianca) oppure 300 di pesce oppure 100 di tonno con 1 uovo sodo (insalata mista) oppure Uova cotte nelle padelle antiaderenti con 1 uovo intero e 4 bianchi oppure 200 di fiocchi di latte magro (tipo Yocca) oppure 130/140 ricotta magra oppure 1 mozzarella light + 60/100 prosciutto cotto) Sempre: verdura a volontà + 10 di olio 50 gr di pane oppure 150 gr di patate o 100 gr di fagioli ALIMENTAZIONE ED ESERCIZIO FISICO Durante l’esercizio muscolare l’organismo utilizza a scopo energetico principalmente glucidi (o zuccheri o carboidrati) e lipidi. In particolare mentre in condizioni di riposo i muscoli traggono l’energia di cui necessitano per l’87% dall’ossidazione dei lipidi (acidi grassi) e solo per il 13% dagli zuccheri, durante una attività fisica di intensità lieve, o uno sforzo di breve durata, le richieste energetiche vengono coperte per il 50% dalla combustione dei grassi e per il 50% da quella degli zuccheri, infine per un lavoro intenso e per prestazioni fisiche di durata superiore alle tre ore, i lipidi arrivano a soddisfare circa il 70% del fabbisogno energetico. ALIMENTAZIONE PRIMA DURANTE E DOPO LA GARA Come si è detto i principi nutritivi che forniscono energia per l’attività fisica sono fondamentalmente rappresentati da glucidi e lipidi che potremmo quindi considerare il principale carburante della "macchina umana". FASE DI ALLENAMENTO Ciò che indubbiamente più di ogni altra cosa influenza la prestazione atletica è l’alimentazione nella fase di allenamento. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 144 Krav Maga Fesik L’utilizzo da parte dei muscoli a scopo energetico di glucidi o lipidi dipende non solo dal tipo di esercizio e dalla sua durata, ma anche dal tipo di alimentazione adottata nella fase di allenamento. Ad esempio una dieta ricca in carboidrati consente di aumentare il contenuto di glicogeno muscolare ed epatico e quindi di fornire una prestazione atletica intensa e di relativamente breve durata rispetto ad una dieta povera in zuccheri. Questo perché le scorte di carboidrati, che forniscono energia nelle fasi iniziali di uno sforzo muscolare intenso, tendono a ridursi nel tempo. L’organismo quindi, man mano che si riducono le riserve di glucidi utilizzerà lipidi, che risultano però un carburante meno efficace o comunque non in grado di mantenere lo stesso livello di intensità dell’esercizio stesso. L’aumento delle scorte di glicogeno muscolare ed epatico consente pertanto di triplicare la durata di un esercizio massimale prima che subentri l’esaurimento. Naturalmente ciò non significa che gli zuccheri siano in grado di migliorare la prestazione dell’atleta in assoluto in quanto va sottolineato che questa dipende soprattutto dal talento individuale, dalle caratteristiche biotipologiche e dallo stato di allenamento del soggetto; uno degli effetti dell’allenamento è infatti la capacità di immagazzinare più glicogeno. E’ possibile aumentare la scorta di glicogeno epatico e muscolare con una dieta adeguata e con un meccanismo particolare detto "supercompensazione di glicogeno". La cosiddetta supercompensazione di glicogeno alla Bergstrom o "ginnastica metabolica svedese" si attua con dieta iperglucidica, esercizio fisico intenso atto a esaurire le scorte di glicogeno, seguito da una dieta che apporta una quota di carboidrati pari al 5% del fabbisogno calorico totale e riposo per 3 giorni, quindi una fase di esercizio fisico intenso e ricarica dei depositi di glicogeno con una dieta ad elevato contenuto in carboidrati 95% del fabbisogno calorico totale e riposo per 3 giorni. Esiste anche una versione modificata messa a punto da Fink e Costill, che prevede una dieta mista con un 50% dell’apporto calorico da carboidrati, poi deplezione delle riserve con esercizio muscolare intensivo e di nuovo una fase di ricarica delle riserve con una razione alimentare costituita per il 70% di energia da carboidrati e riposo per 3 giorni Con questo tipo di dieta il contenuto di glicogeno muscolare può passare da 1,0-1,5 g% fino a 4 g% ,cioè in pratica quadruplicato, aumentando in tal modo la durata delle prestazioni atletiche. I carboidrati da utilizzare per aumentare le riserve di glicogeno sono di preferenza quelli complessi anche se spesso per praticità si ricorre ad una Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 145 Krav Maga Fesik combinazione di carboidrati semplici e complessi fino a raggiungere una quota pari a circa il 60% delle K/cal totali giornaliere. Esercizi e allenamenti quotidiani troppo faticosi possono impoverire i depositi di glicogeno dell’atleta e determinare uno stato di fatica. L’organismo infatti non ha tempo sufficiente per la resintesi di glicogeno che richiede almeno 48 ore e un apporto di carboidrati con la dieta molto elevato (superiore al 70% delle calorie totali) non è facilmente realizzabile. Per queste ragioni nel periodo di allenamento è sempre bene includere delle fasi di riposo. Nel caso di allenamento per sport aerobici o di durata, è possibile ottenere, mediante esercizi protratti, una induzione enzimatica (con aumenti fino a 2-3 volte) che consente al muscolo una maggiore utilizzazione di acidi grassi e chetoni. Questo è il motivo per cui individui ben allenati tollerano una dieta iperlipidica meglio dei soggetti sedentari. Nelle fasi di allenamento è possibile, modificando il modello alimentare, orientare il "motore muscolare" a seconda del tipo di attività svolta, ad utilizzare un carburante piuttosto che un altro. Per esempio negli sport in cui si alternano fasi di impegno intenso a fasi di minore attività (come il calcio o il basket) i consumi andranno orientati verso un maggiore utilizzo di carboidrati, mentre nel caso di sport "endurance" come la maratona, lo sci di fondo o il ciclismo, i consumi devono essere orientati prevalentemente verso gli acidi grassi. PASTO PRE-GARA In tutti gli sport aerobici, e cioè di durata, il pasto pre-gara dovrebbe essere gluco-lipidico dato che zuccheri e grassi sono il principale substrato energetico che il muscolo utilizza quando la prestazione sportiva superi i 20-30 minuti. E’ necessario che il pasto venga consumato almeno 3 ore prima della competizione, che non sia particolarmente abbondante, costituito soprattutto da carboidrati complessi (cioè amido) quindi pasta, pane, patate, integrati con lipidi e una ridotta quota di proteine al fine di modulare l’utilizzo muscolare degli zuccheri. Tra i lipidi è bene sottolineare che gli acidi grassi a catena corta, (specie se con catene di atomi di carbonio intorno a 12) come grassi di origine vegetale o burro sono metabolizzati più rapidamente. L’acido oleico, e quindi l’olio di oliva, è altrettanto raccomandabile, poiché è dimostrato essere un energetico preferenziale per i muscoli specie dei soggetti allenati e negli sport di resistenza. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 146 Krav Maga Fesik Pertanto una porzione di pasta condita con pomodoro e olio di oliva o burro potrebbe essere ideale. Al contrario è spesso dannoso il tentativo di migliorare il rendimento dell’atleta con un apporto supplementare di zuccheri semplici o complessi prima dello sforzo; ciò infatti determina un innalzamento della glicemia a cui fa seguito una liberazione di insulina con pericolo di una ipoglicemia secondaria peggiorata dall’esercizio. Inoltre nel pasto pre-gara non è affatto utile un aumento dell’apporto proteico che anzi può risultare addirittura dannoso. Il pasto proteico infatti determina una serie di conseguenze che sono negative per l’atleta perché: - comporta un notevole impegno digestivo e quindi una sorta di "furto" di sangue a livello splancnico a discapito della irrorazione muscolare; - aumenta le scorie azotate da eliminare con un sovraccarico funzionale dei reni, già impegnati a depurare i tossici di provenienza dalla "fatica muscolare" e peraltro fortemente ischemizzati (durante una prestazione atletica impegnativa si può giungere ad una riduzione del flusso plasmatico renale dell’ordine del 90%). RAZIONE D’ATTESA La cosiddetta "razione d’attesa" è utile per mantenere le scorte di glicogeno muscolare costituite durante la fase di allenamento. Questa dovrebbe essere costituita da soluzioni molto diluite (es. 5%) di saccarosio, glucosio, fruttosio o miele o succhi di frutta, da assumere in quantità di circa 125-250 ml/ora (6-12 g di carboidrati in totale) prima e in attesa della competizione. Una ingestione eccessiva di zucchero può provocare infatti una ipoglicemia reattiva, aggravata dallo sforzo, oltre che rallentare i tempi di svuotamento gastrico e quindi l’entrata in circolo dello zucchero ingerito. DURANTE LA GARA L’alimentazione durante la gara non potrà essere uguale fra i vari tipi di sport, ma dovrà considerare le caratteristiche dello sport, la sua durata e intensità. Nelle prestazioni fisiche intense e di breve durata non esiste alcuna possibilità di alimentarsi durante la competizione. Alcuni sport che prevedono invece degli intervalli (calcio, basket, etc.), consentono all’atleta di realizzare una reidratazione, di rifornirsi di zuccheri, di compensare le perdite saline legate alla sudorazione, nonché l’acidosi da fatica. In questi casi non è necessario Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 147 Krav Maga Fesik effettuare dei veri e propri pasti, ma è sufficiente l’assunzione di liquidi o semiliquidi con un contenuto di sali e zuccheri, in concentrazioni non elevate. Può essere utile l’apporto di acqua minerale gassata, per facilitare lo smaltimento dei metaboliti acidi a livello muscolare. Problemi particolari insorgono in alcuni sport, quali basket, volley, tennis, nei quali non è fissata la durata dell’incontro. In questi casi può essere conveniente, ad ogni intervallo, provvedere ad una razione di ristoro. Nelle prove sportive superiori ai 45 minuti è necessario invece, provvedere ad un regolare rifornimento idrominerale ed energetico, mediante le razioni liquide o semiliquide. Estremamente importante è l’acqua, non fredda, eventualmente modicamente zuccherata. Alimenti glucidici particolarmente indicati sono i monosaccaridi glucosio e fruttosio, i disaccaridi saccarosio e maltosio, gli oligopolisaccaridi maltodestrine e amido solubile. Questi ultimi hanno un minor potere dolcificante e, essendo molecole di maggiori dimensioni, determinano un minor effetto sulla osmolarità della soluzione, permettendo maggiori concentrazioni glucidiche. Gare particolarmente lunghe (maratona, ciclismo su strada, sci da fondo) rendono necessario ricorrere non solo ad un apporto idrico e glucidico, ma anche proteico e lipidico. Durante competizioni molto prolungate, infatti, si possono consumare anche migliaia di calorie, rischiando di esaurire le scorte energetiche dell’organismo Il pasto comunque sarà di piccole dimensioni (non superiore ai 50 g) ed avrà caratteristiche simili al pasto pre-gara. Negli sports di endurance è quindi opportuno alimentarsi presto, poco e spesso. DOPO GARA Per quanto riguarda l’alimentazione del dopo gara è intuitivo che l’atleta al termine della competizione e nei i giorni successivi sarà affaticato e avrà bisogno di recuperare. Specialmente se la prestazione fisica è stata impegnativa è facile che lo sportivo abbia scarso appetito e pertanto la razione alimentare dovrà essere leggera. Dopo la gara è importante bere acqua gassata oltre i 250 cc, meglio se tiepida, eventualmente con l’aggiunta di sali di potassio e di sodio per riequilibrare le perdite idrosaline e combattere l’acidosi; più tardi è possibile bere anche latte es. 250 cc meglio se scremato. Al termine della prestazione atletica ha inizio la fase di recupero dell’organismo durante la quale si deve verificare la ricostituzione delle scorte di glicogeno (che avviene in circa 20 ore). Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 148 Krav Maga Fesik La glicogenosintesi raggiunge la sua massima velocità durante la prima ora dopo lo sforzo fisico poi si assiste ad un graduale declino nel tempo (circa il 5% all’ora) per le ore successive. Naturalmente la resintesi di glicogeno è influenzata dall’alimentazione che segue la prestazione atletica, e in particolare i cibi in questa fase dovranno essere facilmente digeribili e di facile assimilazione. Il glucosio sembra favorire il recupero di glicogeno soprattutto a livello muscolare, mentre il fruttosio sembra esplicare un maggiore effetto a livello epatico. Nei pasti successivi alla prestazione dovranno essere introdotti alimenti leggeri e alcalinizzanti, quali latte e latticini magri, frutta o succhi di frutta, verdura e cereali (pane, pasta e riso), mentre sono da escludere alimenti acidificanti. E’ consigliabile anche il consumo di minestroni, creme di verdura e legumi. Dopo le prime 24-48 ore l’alimentazione dovrà diventare più abbondante. I pasti, che dovranno essere frequenti nella giornata (esempio 5-6 pasti die), diverranno più completi e dal secondo giorno si dovranno introdurre anche cibi carnei. L’apporto calorico dovrà essere piuttosto abbondante raggiungendo anche le 4.500-5000 K/cal die e con un apporto in carboidrati di circa 400-600 g, soprattutto per coloro che esercitano sport di "endurance". Nel caso di competizioni che si prolungano per diversi giorni come le corse ciclistiche a tappe può rendersi necessario un aumento ulteriore dell’apporto in zuccheri (oltre i 12 g pro kg di peso corporeo die) e in questo caso è utile ricorrere ad una supplementazione con preparati in commercio a base di glucidi. Nella fase successiva le caratteristiche dell’alimentazione ritorneranno simili a quelle del periodo di allenamento. 5-PRONTO SOCCORSO CONTUSIONI Una contusione è una lesione del corpo prodotta da un urto con un corpo contundente, senza lacerazione della cute. Sintomi Dopo il trauma sulla pelle compare un'ecchimosi, una macchia inizialmente Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 149 Krav Maga Fesik rossa, poi violacea che con il tempo assume una colorazione giallognola, prima di scomparire. E' il risultato di una rottura di capillari che versano il sangue nei tessuti superficiali. Se il travaso di sangue è più abbondante si ha invece un ematoma, più esteso gonfio e scuro. Intervento In caso di ematomi ed ecchimosi è consigliabile applicare degli impacchi di ghiaccio per indurre una vasocostrizione, ed eventualmente un bendaggio non stretto. Si possono inoltre applicare delle apposite pomate. Cos'è La contusione cerebrale è una delle possibili conseguenze che si manifestano in caso di trauma cranico. Consiste in una distruzione dei tessuti cerebrali che comporta danni permanenti e irreversibili. DISTORSIONI Una distorsione è un trauma delle articolazioni causato da falsi movimenti. La più comune è quella della caviglia. Si verifica quando un osso esce dalla sua sede articolare, rientrandovi immediatamente dopo. Nei casi gravi, questa momentanea fuoriuscita può provocare una lacerazione dei legamenti. Sintomi Una distorsione è solitamente dolorosa. La parte traumatizzata presenta un gonfiore localizzato e dolore nei movimenti. Questi, anche se faticosi, sono tuttavia possibili. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 150 Krav Maga Fesik Intervento E' consigliabile applicare una fasciatura stretta e fare impacchi freddi. Nei casi di lievi distorsioni è sufficiente tenere l'arto a riposo per qualche giorno. Non sempre, tuttavia, è semplice fare diagnosi esatte senza una lastra o senza una visita medica. E' perciò consigliabile condurre l'infortunato all'ospedale per una visita di controllo che accerti che non ci siano fratture o complicazioni. Gravità La distorsione non è un trauma grave, tuttavia è sempre consigliabile una visita di controllo, soprattutto in presenza di un forte dolore o un forte gonfiore. Potrebbero infatti esserci dei traumi ai legamenti oppure, invece di una distorsione, si potrebbe essere in presenza di una lussazione o di una frattura. LUSSAZIONE Cos'è La lussazione si verifica quando, per un trauma o un falso movimento, un capo articolare esce dalla sua articolazione senza tornare al suo posto. Sintomi Dolore acutissimo, impotenza funzionale e blocco dell'articolazione, gonfiore, visibile deformità dell'articolazione. Le più diffuse sono le lussazioni della spalla, del dito e del gomito. evitare Intervento Bisogna evitare di rimettere a posto l'articolazione. E' invece importante chiamare i soccorsi che trasporteranno l'infortunato all'ospedale dopo aver immobilizzato l'arto nel migliore dei modi. L'immobilizzazione dell'arto con adatte fasciature prima di qualsiasi movimento o trasporto è fondamentale per alleviare le sofferenze dell'infortunato e per ulteriori traumi. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 151 Krav Maga Fesik Gravità Anche se la lussazione è molto dolorosa, l'infortunato non è in pericolo di vita. Poiché non è facile, senza una lastra, diagnosticare che non ci siano delle fratture, è sempre bene comportarsi come se ci si trovasse di fronte a una frattura. FRATTURE Cos'è Una frattura è un'interruzione della continuità di un osso che si verifica solitamente in seguito a un evento traumatico. Può essere diretta se si verifica nel punto del trauma o indiretta se avviene in una zona lontana: per esempio una frattura di una vertebra in seguito a una caduta sui calcagni. Ci sono poi anche delle fratture spontanee che non sono causate da un trauma, ma da un cedimento delle ossa, soprattutto nelle persone molto anziane, per carenze di calcio o per malattie come il rachitismo. Una frattura può essere chiusa, se non c'è lacerazione del tessuto muscolare o cutaneo, o esposta, quando un moncone lacera il tessuto esterno ed esce. In questi casi il trauma è molto grave, c'è un grande pericolo di infezione: i tessuti ossei, infatti, normalmente non vengono mai a contatto con i germi esterni che possono perciò costituire un grave pericolo e dare origine a serie complicazioni. A seconda di come un osso si spezza, una frattura può essere: incompleta, se soltanto una parte dell'osso si spezza; con spostamento se i due monconi si spostano e non si trovano più allineati sullo stesso asse, o senza spostamento se rimangono sullo stesso asse; comminuta se l'osso si spezza in piccolissimi pezzi; a legno verde - caratteristica dei bambini - quando per un'incompleta ossificazione l'osso si piega e non si spezza completamente. Sintomi In seguito a un trauma non sempre è facile riconoscere senza una lastra se si è in presenza di una frattura o se più semplicemente si ha una distorsione o una lussazione. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 152 Krav Maga Fesik In generale, tuttavia, la frattura provoca dolore violento, deformazione dell'arto, gonfiore, incapacità funzionale e dei movimenti, tumefazioni ed ecchimosi. Queste manifestazioni possono anche comparire alcune ore dopo il trauma e non immediatamente. ATTENZIONE: le fratture, in particolare nei casi di politraumatizzati (presenza di molte fratture), possono provocare stato di shock. Intervento Bisogna premettere che non è sempre semplice riconoscere una frattura senza una lastra: si può confondere con una lussazione o una distorsione. In presenza di un trauma violento è perciò sempre consigliabile intervenire con prudenza e considerare l'infortunato un potenziale fratturato. In generale, davanti a una frattura, è bene sdraiare ed immobilizzare l'infortunato evitando che si muova. Se non ci sono particolari problemi di urgenza (rischi di vita) evitare il trasporto finché l'arto non sia stato completamente immobilizzato. E' sempre meglio attendere il soccorso qualificato di personale dotato delle attrezzature di immobilizzazione (steccobende, materassini a depressione, barelle a "cucchiaio"). Fare attenzione che l'infortunato non entri in uno stato di shock e confortarlo. A questo proposito è bene prestare attenzione soprattutto nei casi di politraumattizzati. In caso di frattura esposta è necessario coprire le parti ferite con teli sterili per proteggerle dalle infezioni. Anche in questo caso bisogna cercare di mettere l'infortunato in posizione antishock, impedire i movimenti e le ulteriori lacerazioni e attendere i soccorsi Fratture della colonna vertebrale. In questo caso l'immobilizzazione è fondamentale per evitare che ci sia una lesione del midollo spinale che può portare a morte, paralisi o danni irreversibili. Il soccorso richiede particolari tecniche di spostamento e particolari barelle come la "cucchiaio" o il materassino a depressione, che immobilizzano totalmente l'infortunato prima del trasporto. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 153 Krav Maga Fesik Meglio attendere il soccorso di personale qualificato mantenendo il malcapitato in assoluta immobilità. Nello spostamento bisogna fare in modo che l'asse testa-collo-tronco non subisca spostamenti e rimanga sempre rigido e in trazione. Se ciò non avviene si corre il rischio che una vertebra possa provocare una lesione del midollo spinale. Fratture della testa. Prestare attenzione alle funzioni vitali dell'infortunato e chiamare urgentemente i soccorsi (vedi trauma cranico). Nel caso di traumi facciali bisogna fare attenzione che le vie aeree non vengano ostruite. Nella frattura al setto nasale è bene applicare del ghiaccio per arginare l'epistassi. Fratture delle coste. E' il risultato di un colpo violento sul torace, per caduta o per sfondamento, per esempio nel caso di un incidente stradale. Bisogna distinguere la frattura di una o qualche costa dallo sfondamento del torace, molto più grave. L'infortunato deve essere tenuto in posizione semiseduta per agevolare la respirazione, non bisogna farlo parlare o tossire. E' importante mantenerlo il più possibile immobile per evitare che i monconi delle coste possano bucare i polmoni o ledere altri apparati vitali. E' necessario chiamare con urgenza i soccorsi che sono in grado di effettuare il trasporto nel modo più corretto. Frattura della clavicola. Solitamente l'infortunato piega la testa dal lato della frattura, per alleviare il dolore, e si sorregge con la mano sana l'avambraccio. Si ha deformazione visibile della spalla e il dolore è intenso. E' importante sostenere il braccio infortunato e immobilizzarlo con una fascia a triangolo nella classica posizione analgesica del "braccio al collo". Frattura del bacino. L'infortunato lamenta forti dolori all'anca, all'inguine o al cocige. Non bisogna mai metterlo in posizione seduta, per evitare lesioni interne, mantenendo il ferito supino e immobile. Poiché in questi casi c'è il rischio di una frattura della Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 154 Krav Maga Fesik parte terminale della colonna vertebrale, è opportuno chiamare soccorsi qualificati. ATTENZIONE: questo tipo di frattura porta frequentemente allo stato di shock. BENDAGGI E FASCIATURE I bendaggi e le fasciature consistono nell'avvolgere una parte del corpo con tessuti e garze con lo scopo di proteggere le ferite dalle infezioni, di assorbire le secrezioni, di tamponare le emorragie o di bloccare lussazioni, distorsioni e fratture. Le fasciature sono i bendaggi eseguiti con fasce di varia larghezza a secondo della zona del corpo interessata. Fasciatura degli arti. Per fasciare una parte di un arto si impiega la fasciatura a spirale. Dopo aver fatto un paio di giri di benda, si continua ad avvolgere la parte scalando, ad ogni giro, circa 1/3 della larghezza della benda, procedendo dall'alto verso il basso. Al termine, si compiono altri due giri e si fissa il tutto con un cerotto o con una spilla da balia. Le fasciature non devono essere troppo strette, ostacolerebbero la circolazione, ma nemmeno troppo larghe perché perdono la loro efficacia. Se la fasciatura comprende un'articolazione, gomito o ginocchio, a seconda dei casi si può continuare a scalare per immobilizzare la parte, oppure arrivati nell'incavo dell'articolazione si può avvitare la garza su se stessa per permettere la mobilità dell'articolazione. Nella fasciatura di una mano, si parte dal polso, si scende a coprire il palmo e le dita, in modo obliquo, lasciando libero il pollice, e si risale nuovamente verso il polso dove si fissa. Anche per la caviglia si procede nello stesso modo. Questo tipo di fasciatura è adatta anche per il torace e l'addome. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 155 Krav Maga Fesik Bendaggi tubolari. Esistono in commercio dei bendaggi tubolari elastici di varie forme e dimensioni che si adattano alle varie parti del corpo. Hanno la funzione o di sostenere le medicazioni e sono molto rapidi e semplici da utilizzare. Bendaggi triangolari. Anche le bende triangolari si possono impiegare per la fasciatura di arti, mani, piedi, gomiti, articolazioni e testa. Questo bendaggio è particolarmente usato per sostenere la spalla, nel caso di lussazioni o traumi, o per sostenere il braccio nella classica posizione del "braccio al collo". ASFISSIA L'asfissia, o soffocamento, è la condizione nella quale l'assenza o la scarsità di ossigeno impedisce una respirazione normale. Il termine deriva dal greco α-, "senza" e σφυξία, "polso, battito del cuore". L'asfissia è causa di ipossia, che si ripercuote soprattutto sui tessuti e gli organi più sensibili alla carenza di ossigeno, come il cervello. L'asfissia viene spesso accompagnata dalla sensazione di "fame d'aria"; il bisogno di respirare è indotto da livelli crescenti di anidride carbonica nel sangue piuttosto che da livelli troppo bassi di ossigeno. A volte il livello di anidride carbonica non è sufficiente a indurre la "fame d'aria" e il soggetto diventa ipossico senza accorgersene. In ogni caso, l'assenza degli interventi necessari porterà molto rapidamente all'incoscienza, a danni cerebrali e alla morte. [1] La contrizione delle arterie e/o Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 156 Krav Maga Fesik delle vene nel collo, come nello strangolamento, non causa asfissia ma piuttosto ischemia cerebrale. Cause Ostruzione fisica delle vie aeree compressione del torace o dell'addome (asfissia compressiva); ostruzione delle vie aeree esterne; annegamento; presenza di cibo o elementi estranei nella trachea; strangolamento; impiccagione; restringimento delle vie aere e dovuto ad asma o anafilassi; inalazione di vomito. Alterazione dell'aria esterna L'asfissia può risultare dall'esposizione prolungata ad un'atmosfera contenente una concentrazione di ossigeno troppo bassa. Il riempimento di un Vaso di Dewar con gas liquidi, senza ossigeno come l'azoto in uno spazio chiuso; Lavoratori che entrano in un bidone di fermentazione in un birrificio ignari del fatto che lo spazio è riempito di anidride carbonica; Lavoratori che discendono in una fogna o nella stiva di una nave contenente gas senza ossigeno e più pesanti dell'aria, solitamente metano o anidride carbonica; L'uso sconsiderato di un rebreather subacqueo a circuito chiuso dove l'aria respirabile ricircolata contiene ossigeno insufficiente; Respirare una miscela ipossica di gas respirabile mentre immersi in acque poco profonde dove la pressione parziale dell'ossigeno è troppo bassa per mantenersi coscienti; i "gas di fondo" ipossici sono studiati solo per essere respirati a profondità dove quantitativi maggiori di ossigeno divengono tossici, sotto pressione; L'inalazione di sopraffacenti quantità di gas diversi dall'ossigeno come l'elio o il CO2 degli estintori, a scopi ricreativi; Perdita di pressurizzazione in aereo; la pressione all'interno degli aerei commerciali è mantenuta a quella equivalente a 6000 ft (1800 mt), ma un guasto all'impianto di pressurizzazione può riportare la pressione interna pari a quella esterna; Esposizione al vuoto, come la decompressione nelle navicelle spaziali (vedere Soyuz 11). Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 157 Krav Maga Fesik Interferenze chimiche o psicologiche con la respirazione Varie situazioni chimiche e psicologiche possono interferire con l'abilità del corpo di assorbire ed usare ossigeno o regolare i livelli di ossigeno nel sangue: Inalazione di monossido di carbonio, per esempio dallo scarico di un'auto, il monossido di carbonio ha un'alta affinità simile a quella dell'ossigeno con l'emoglobina nei globuli rossi del sangue, in questo modo si lega fortemente con l'emoglobina, sostituendo l'ossigeno che dovrebbe invece normalmente trasportare all'interno del corpo; Contatto con sostanze chimiche, inclusi agenti polmonari (come per esempio il fosgene) e agenti sanguinei (come per esempio Acido cianidrico); L'ipocapnia autoindotta mediante iperventilazione, come nelle acque poco o molto profonde ed il gioco dell'asfissia; Una crisi respiratoria che fermi la normale respirazione; Apnea durante il sonno; Overdose derivata da assunzione di droghe; L'ondinismo; Sindromi da iperventilazione alveolare centrale Un disordine del sistema nervoso autonomo nel quale un paziente deve respirare sua sponte. Sebbene si dica spesso che le persone con questa malattia muoiono se s'addormentano, questo non è di solito il caso; La sindrome da acuto stress respiratorio. Soffocamento Con soffocamento ci si può anche riferire all'ostruzione meccanica delle vie respiratorie dall'esterno della bocca e delle narici, ottenibili per esempio coprendosi la bocca ed il naso con una mano od una borsa di plastica[2]. Il soffocamento può essere parziale o completo, dove per parziale si indica che la persona che sta soffocando è capace di inalare aria, ma meno del necessario. Normalmente, questo tipo di soffocamento richiede almeno una parziale ostruzione di entrambe le cavità nasali e della bocca per condurre all'asfissia. Il soffocamento con le mani e la bocca è usato in qualche sport di combattimento per distrarre l'avversario, e creare punti deboli per colpire, giacché l'avversario è forzato a reagire al tentativo di soffocamento. È anche usato nel BDSM come tipo di facesitting. In qualche caso, il soffocamento di questo tipo è combinato ad una asfissia compressiva simultanea. Un esempio si ha quando un adulto accidentalmente rotola su di un bambino mentre sono nello stesso letto; un incidente che spesso non è notato e porta a pensare ad una morte bianca[2]. Altri incidenti riguardanti un meccanismo simile avvengono quando un alto numero di Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 158 Krav Maga Fesik persone è gettata una sopra l'altra (cfr. Foibe) o quando un singolo è seppellito nella sabbia. Asfissia da compressione La posizione del ginocchio sulla pancia comprime il petto, rendendo difficile la respirazione per la persona a terra. L'asfissia da compressione (anche chiamata compressione del petto) si riferisce alla limitazione dell'espansione dei polmoni tramite la compressione del torso, che interferisce con la respirazione. L'asfissia da compressione avviene quando il petto o l'addome sono compressi. Negli incidenti, il termine "asfissia traumatica" o "asfissia da schiacciamento" è comunemente usato per descrivere l'asfissia da compressione di un soggetto che è schiacciato o bloccato sotto un grande peso o forza. Un esempio di asfissia traumatica è quello in cui un soggetto, mentre usava una leva meccanica per riparare un'auto, viene schiacciato dal peso del veicolo quando la leva scivola. Nei fatali disastri dovuti alla folla, come il disastro dell'Heysel Stadium, l'asfissia traumatica è chiamata "compressione da assembramento". Contrariamente alle credenze popolari, non è un trauma contundente derivato dalla pratica del trampling (calpestamento) che causa la gran parte delle morti in molti casi, ma piuttosto un'asfissia compressiva causata dal calpestamento della folla. In spazi confinati, le persone spingono e si accalcano le une alle altre; le prove date Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 159 Krav Maga Fesik dall'acciaio piegato in molti incidenti causati dall'accalcamento della folla hanno mostrato forze orizzontali oltre i 4500 N (quindi un peso di circa 460 Kg). Nei casi dove la folla di persone si è condensata in una pila umana si è stimato un peso di circa 380 Kg nello strato più basso[3]. Note Il tempo necessario perché sopraggiunga il decesso dipende dal particolare meccanismo di asfissia. In un esperimento in cui cani vennero soffocati applicando un air-tight maschera di gomma sulla testa degli animali, fu osservato che l'arresto cardiaco sopraggiungeva negli animali in 8 minuti. I movimenti respiratori continuavano e gli animali si dimenavano o erano colti da convulsioni sino al momento del decesso. In un altro esperimento i cani furono soffocati costringendoli a respirare azoto: gli animali sopravvissero solo per un periodo di 5 minuti. EMORRAGIA Le emorragie massive, che di solito interessano grossi vasi arteriosi e sono perciò molto abbondanti, vanno tempestivamente arginate per evitare che l'infortunato perda eccessive quantità di sangue o muoia dissanguato. Per bloccare o diminuire le perdite è sufficiente cercare di fermare la circolazione del sangue comprimendo i vasi arteriosi in alcuni punti dove il loro passaggio è facilmente raggiungibile. I punti di compressione sono collocati tra il cuore e la ferita. Comprimendoli si provoca una vasocostrizione che rallenta o blocca la circolazione del sangue. Le compressioni sono ancora più efficaci se si utilizza un oggetto rigido, per esempio una moneta. I punti di compressione. Compressione dell'arteria carotidea. Si effettua in caso di gravi ferite al collo, facendo molta attenzione a non bloccare l'afflusso di sangue al cervello. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 160 Krav Maga Fesik Compressione dell'arteria succlavia. Si pratica nel caso di ferite alla spalla o detroncazioni del braccio. Il soccorritore si posiziona dietro la schiena dell'infortunato e introduce le dita nella cavità dietro la clavicola comprimendo con forza verso il basso. Compressione dell'arteria ascellare. Si effettua nel caso di ferite al braccio o all'avambraccio. E' consigliabile sollevare in alto il braccio dell'infortunato, per poi comprimere energicamente con i pollici nella cavità ascellare. Compressione dell'arteria omerale superiore. Utile nel caso di ferite al braccio. Bisogna comprimere con tre dita sotto il bicipite in corrispondenza dell'omero, nella parte interna del braccio. Compressione dell'arteria omerale inferiore. Indicata nel caso di ferite all'avambraccio o alla mano. Si comprime con i due pollici nell'incavo del gomito. Compressione dell'arteria femorale superiore. Si pratica nel caso di ferite alla coscia o prossime all'inguine. Bisogna far stendere l'infortunato e comprimere sull'inguine, con la mano chiusa a pugno, in modo deciso e con forza, con il braccio teso e facendo forza anche con l'altro braccio. Compressione dell'arteria femorale inferiore. Si effettua in caso di ferite alla coscia. L'infortunato è disteso a terra con la gamba leggermente piegata: il soccorritore comprime con forza contro il femore, nella parte interna della coscia, con la mano chiusa a pugno e il braccio teso. Compressione dell'arteria poplitea. Utile nel caso di ferite alla gamba o al polpaccio. L'infortunato è disteso a terra, il soccorritore pone il suo piede sulla propria spalla, in modo che rimanga sollevato, e comprime nell'incavo del ginocchio con i due pollici. Laccio emostatico E' da utilizzare con molta prudenza e solo in caso di assoluta necessità. Questo sistema infatti esclude completamente la circolazione Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 161 Krav Maga Fesik sanguigna con il rischio di procurare una necrosi dei tessuti. Il laccio va perciò utilizzato solo in casi estremi come la detroncazione di un arto, lo schiacciamento sotto macerie o pesi, o gravi fratture esposte. Le complicazioni più pericolose sono la possibilità di cancrena ischemica, la paralisi dei tessuti nervosi, lo shock da laccio. Una volta messo, il laccio non si deve più né allentare né togliere: queste operazioni, infatti, portano a un improvviso ripristino della circolazione che può comportare scompensi circolatori anche mortali. Il laccio emostatico non va mai tenuto a lungo, dopo 30 minuti comincia ad essere rischioso e più passa il tempo più il rischio di complicazioni aumenta. E' consuetudine perciò scrivere sulla fronte dell'infortunato l'ora esatta della messa del laccio affinché i soccorritori si sappiano regolare. I lacci emostatici si possono improvvisare con strisce di stoffa, sciarpe e stracci di una larghezza di circa 4 o 5 centimetri, legati molto stretti o attorcigliati intorno a un legno o una penna a mo' di torchio. Non usare mai corde, fili elettrici o stringhe che ledono i tessuti. ATTENZIONE: il laccio emostatico si può applicare soltanto al femore o all'omero che costituiscono un supporto rigido contro cui le arterie si comprimono. Non si deve MAI utilizzare sull'avambraccio o sulla gamba perché sono formati da due ossa ciascuno, e i vasi sanguigni scorrono tra di essi. EMORRAGIA ESTERIORIZZATA Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 162 Krav Maga Fesik Cos'è Un'emorragia esteriorizzata si ha quando il sangue, raccolto in una cavità interna del corpo, defluisce attraverso gli orifizi naturali. La più comune è l'epistassi, che consiste nella fuoriuscita di sangue dal naso. Ci sono poi emottisi, ematemesi, ematuria, metrorragia, otorragia, melena. Sintomi Variano secondo il tipo di emorragia esteriorizzata. Intervento Dipende dal tipo di emorragia esteriorizzata. Gravità Varia a seconda del tipo di emorragia esteriorizzata EPISTASSI Cos'è L'epistassi è un'emorragia esteriorizzata che consiste nella fuoriuscita di sangue dal naso per cause traumatiche o patologiche, come la rottura di un capillare o l'eccessiva pressione sanguigna. Sintomi Fuoriuscita di sangue dal naso. Intervento E' bene non rovesciare la testa all'indietro, come viene spontaneo, ma far defluire il sangue che altrimenti viene inghiottito o può ostruire le vie respiratorie. E' consigliabile sedersi, comprimere esternamente la narice interessata per qualche minuto per arginare l'emorragia e reclinare il capo in avanti. Si può anche Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 163 Krav Maga Fesik applicare un impacco di ghiaccio per provocare vasocostrizione. Gravità Se l'emorragia non si argina, bisogna recarsi in ospedale. LESIONI MUSCOLARI La lesione muscolare è la conseguenza di un sovraccarico muscolare che supera livelli organicamente accettabili. Le modalità della lesione possono essere classificate come segue (Benazzo, Testa e Zanon): • • • • • • allungamento passivo incontrollato allungamento passivo + contrazione fenomeno di co-contrazione attrito per contrazione concentrica improvvisa dissinergismo dello stimolo neuromuscolare trauma diretto. CLASSIFICAZIONE La categoria delle lesioni muscolari acute comprende vari generi di patologie, classificate secondo la gravità del danno muscolare. Molte sono le classificazioni proposte in letteratura, molto simili, ma non del tutto sovrapponibili. I muscoli colpiti più frequentemente sono il quadricipite (vasto mediale), il tricipite surale e i muscoli ischiocrurali. Con una classificazione sintetizzata da quella di Kouvalchouk (1992) e Nanni (2002), in ordine di gravità, le lesioni possono essere suddivise in • contratture: o lesione di grado 0; il muscolo è contratto Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 164 Krav Maga Fesik • elongazioni: o stiramento, lesione di grado 1; si ha una distensione delle fibre muscolari, ma non c'è rottura • distrazioni: o lesione di grado 2; in questo caso le rotture interessano parte delle fibre del muscolo, con emorragie e conseguenti ecchimosi a livello sottocutaneo: -I stadio - rottura di poche fibre -II stadio - rottura di più fibre -III stadio - rottura parziale • rotture: in questo caso la rottura delle fibre interessa tutto il muscolo. CONTRATTURE MUSCOLARI La contrattura muscolare è una contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più muscoli scheletrici. Il muscolo coinvolto si presenta rigido e l'ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto. La contrattura è di per sé un atto difensivo che insorge quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico. L'eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi. Le cause predisponenti possono essere di natura meccanica e/o metabolica ma non sono state ancora definite con chiarezza. Ciò che si sa è che sono in qualche modo correlate ai seguenti fattori: mancanza di riscaldamento generale e specifico preparazione fisica non idonea sollecitazioni eccessive, movimenti bruschi e violenti problemi articolari, squilibri posturali e muscolari, mancanza di coordinazione. La contrattura è la meno grave tra le lesioni muscolari acute poiché non causa alcuna lesione anatomica alle fibre. Ciò che si verifica è semplicemente un aumento involontario e permanente del loro tono. I sintomi Il soggetto colpito da una contrattura avverte un dolore modesto e diffuso lungo l'area muscolare interessata. L'ipertonia viene percepita piuttosto Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 165 Krav Maga Fesik chiaramente e l'atleta lamenta una mancanza di elasticità del muscolo durante i movimenti. La palpazione consente di apprezzare l'aumento involontario del tono muscolare e di evocare dolore soprattutto in alcuni punti (trigger point attivi). Il dolore è tollerabile e non impedisce il proseguimento dell'attività sportiva. Tuttavia per allontanare il rischio di complicazioni è bene sospendere immediatamente l'allenamento o la competizione. Cosa fare: Anche in questo caso il riposo è la terapia più efficace. Per guarire da una contrattura normalmente sono sufficienti 3-7 giorni di stop, che potrebbero diventare molti di più se non si rispettano i giusti tempi di recupero. Inutile e controproducente continuare a svolgere le attività sportive che evocano fastidio o dolore alla zona interessata. Per accelerare il recupero sono utili tutte quelle attività che consentono di allungare la muscolatura e di favorire l'afflusso di sangue ai muscoli. Una attività aerobica moderata abbinata a qualche esercizio di allungamento aiuta a distendere la muscolatura sia direttamente (stretching) che indirettamente (iperemia locale). L'ideale sarebbe associare anche un massaggio decontratturante al termine dell'attività in modo da allentare le tensioni muscolari ed ottenere benefici anche a livello antalgico Sicuramente utili, ma da utilizzare solo nei casi più gravi e sotto controllo medico, sono i farmaci antinfiammatori (FANS) e miorilassanti che con la loro azione contribuiscono a distendere la muscolatura. Tra le terapie fisiche utili per accelerare i tempi di recupero ricordiamo, l'elettroterapia, la ionoforesi e lo stretch and spray. Se la sintomatologia non scompare dopo 10 giorni di trattamento conservativo (riposo), è bene sottoporsi a visite specialistiche per accertarsi che non vi siano lesioni muscolari ben più gravi o che il dolore non sia la conseguenza di un altro problema (sindrome miofasciale, squilibri posturali, problemi articolari, ecc.). Prevenzione Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 166 Krav Maga Fesik La prevenzione delle contratture è rivolta all'eliminazione dei fattori predisponenti e/o perpetuanti: eseguire sempre un adeguato riscaldamento assicurarsi di essere nelle condizioni fisiche idonee per sostenere lo sforzo coprirsi adeguatamente nei mesi invernali e, se necessario, utilizzate pomate specifiche durante la fase di riscaldamento concedersi i giusti tempi di recupero e di rigenerazione cercare di correggere eventuali squilibri muscolari e/o articolari CRAMPI Sono contrazioni involontarie di un muscolo, accompagnate da dolore e incapacità di compiere movimento. Possono essere determinati da una eccessiva fatica del muscolo (formazione di acido lattico), una non adeguata irrorazione sanguigna a causa del freddo, una eccessiva umidità, una posizione forzata. Sintomo Il muscolo interessato è dolente e appare estremamente contratto. Come intervenire Cercare di distendere (allungare) il muscolo contratto. Effettuare massaggi con movimenti lenti e appropriati. evitare Sforzi eccessivi, il crampo è un campanello!! Contrattura e crampi: La sintomatologia della contrattura è simile a quella del crampo dalla quale differisce solo per alcuni aspetti: per la causa di insorgenza che per i crampi è più legata a fattori energetici/metabolici per i tempi di guarigione (molto più lunghi per la contrattura) per il dolore avvertito (molto più violento in caso di crampi) per le conseguenze sulla prestazione (mentre in caso di contrattura il soggetto riesce a riprendere l'attività senza particolari problemi in caso di crampi l'interruzione è quasi inevitabile) Spesso anche il confine tra contrattura e stiramento è sottile e può accadere che un semplice ipertono nasconda l'elongazione di alcune fibre muscolari. STIRAMENTI MUSCOLARI Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 167 Krav Maga Fesik Lo stiramento muscolare (anche elongazione muscolare) è una lesione il cui livello di gravità è compreso fra quello della contrattura e quello della distrazione muscolare. Considerando i quattro livelli di classificazione delle lesioni muscolari (0, 1, 2 e 3), lo stiramento muscolare è una lesione di livello 1; lo stiramento non può essere quindi considerato un infortunio particolarmente grave tant'è che ecograficamente non è rilevabile, ma una sua scorretta gestione può causare diversi problemi. Lo stiramento provoca un'alterazione del tono del muscolo. È un tipo di lesione facilmente riscontrabile in ambito sportivo ed è provocato da un allungamento eccessivo delle fibre del muscolo. Cause • • • • • • • • • riscaldamento non ottimale livello di preparazione fisica non adeguato allo sforzo da compiere problemi posturali movimenti bruschi recupero atletico insufficiente affrettati tempi di recupero dopo un infortunio condizioni ambientali e climatiche non idonee microtraumi ripetuti ecc. Sintomi Uno stiramento muscolare dà luogo a un dolore acuto e circoscritto alla zona colpita dalla lesione generalmente seguito da uno spasmo muscolare. Per quanto il dolore provocato da uno stiramento sia decisamente più intenso di quello causato da una contrattura, raramente vi sono problemi a livello di funzionalità e, molto spesso, il soggetto è in grado di continuare l'attività, cosa che rischia di peggiorare notevolmente il quadro clinico con il rischio di andare addirittura incontro a una lesione di livello superiore (una distrazione o addirittura uno strappo muscolare) con conseguente allungamento dei tempi di recupero. Come intervenire Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 168 Krav Maga Fesik Trattandosi di un infortunio di relativa gravità, se ci si è fermati nel momento opportuno, l'elongazione guarisce spontaneamente nel giro di due-tre settimane al massimo. È assolutamente sconsigliato affrettare i tempi di recupero perché esiste il serio rischio di incorrere in recidive. Le terapie indicate nell'immediato sono quelle che il soggetto può effettuare da sé (impacchi caldo-umidi, farmaci antinfiammatori e miorilassanti). Nella fase acuta il massaggio è una pratica sconsigliata perché potrebbe peggiorare il quadro clinico. Passato il periodo di riposo indicato è possibile eseguire il cosiddetto test delle scale: se il salire e lo scendere le scale non dà luogo a nessuna dolorabilità è possibile riprendere gradatamente l'attività fisica prestando una notevole attenzione alla fase di riscaldamento Prevenzione Come già accennato in precedenza, un buon riscaldamento gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione delle lesioni muscolari e quindi anche negli stiramenti; vi sono però altri consigli che si possono fornire per minimizzare la possibilità di incorrere in questo tipo di infortunio: • praticare attività sportiva quando si è nelle giuste condizioni per affrontare lo sforzo fisico; allenarsi in condizioni fisiche precarie o quando non si è ancora recuperata adeguatamente la seduta di allenamento precedente, rischia di essere controproducente; • scegliere un abbigliamento idoneo; • non sottovalutare sintomi dolorosi di una certa importanza; • effettuare stretching soltanto se lo si sa eseguire nel modo corretto (lo stretching non correttamente eseguito può essere fonte di notevoli danni). DISTRAZIONI MUSCOLARI La distrazione muscolare è una lesione piuttosto grave che causa la rottura di alcune fibre che compongono il muscolo. STRAPPI MUSCOLARI Lo strappo muscolare (o rottura sottocutanea del muscolo) è una lesione muscolare di terzo grado, la più grave, in quanto si ha la rottura di fibre muscolari con la fascia del muscolo che rimane integra. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 169 Krav Maga Fesik Può avvenire per scatti improvvisi o improvvise e violente contrazioni muscolari e colpisce soprattutto gli sportivi. Le sedi muscolari maggiormente coinvolte sono i muscoli lunghi degli arti inferiori (meno coinvolti sono i muscoli addominali e i dorsali), soprattutto quelli della coscia come gli adduttori, i flessori e il quadricipite oppure quelli della gamba come il tricipite surale. La lesione avviene in genere a livello delle giunzioni muscolo-tendinee, la zona fisiologicamente e meccanicamente più debole, mentre molto raramente si verifica a livello del ventre del muscolo. Solitamente coinvolgono gli sportivi che non sono ben allenati o che non hanno effettuato un adeguato riscaldamento muscolare prima di compiere attività fisica e quindi il muscolo non è preparato per lo sforzo e si lacera. Coinvolti soprattutto gli atleti che devono effettuare sforzi esplosivi (sollevare pesi, saltare, gare di velocità, ma anche nel calcio). Esistono ovviamente diversi gradi di strappi muscolari, in base al numero delle fibre lesionate. Nelle lesioni di primo grado sono danneggiate poche fibre del muscolo, mentre nelle lesioni di terzo grado, più dei 2/3 delle fibre del muscolo sono strappate. Sintomi L'atleta percepisce un dolore violento in sede di rottura e si ha la formazione di un avvallamento tra i due monconi ritratti del muscolo se lo strappo è grave. Tendenzialmente il dolore è tanto più acuto quante più fibre sono rotte. Solitamente c'è sempre un ematoma (cioè una raccolta di sangue) in quanto il muscolo è irrorato da molti capillari sanguigni che vengono anch'essi lesionati. Più fibre si strappano, più cospicuo sarà l'ematoma che tenderà ad affiorare in Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 170 Krav Maga Fesik superficie, altrimenti può rimanere confinato nel muscolo. Spesso è necessaria l'evacuazione del sangue. L'atleta, se lo strappo è grave, oltre a essere ovviamente impossibilitato nel proseguire l'attività fisica non riesce a muovere l'arto e il muscolo appare duro e contratto. Uno strappo muscolare è quasi sempre accompagnato da edema, gonfiore e a volte anche il fenomeno della ''contrattura da difesa'' in cui l'organismo immobilizza la parte del corpo infortunata per evitare ulteriori aggravamenti. Terapia In caso di strappo muscolare bisogna sospendere l'attività fisica, anche se lo strappo non è così doloroso, in quanto continuare può peggiorare la lesione, coinvolgendo un maggior numero di fibre. Una volta a riposo si applica la borsa del ghiaccio perché il freddo vasocostringe, quindi limita sia la fuoriuscita di sangue che il gonfiore dell'arto. Il medico prescriverà degli esami da svolgere per identificare bene la lesione e indicherà la terapia. Ovviamente nei casi più gravi, si ricorre all'intervento chirurgico per accostare i due monconi del muscolo e si sutura. Il tempo di recupero è stimato intorno a1-2 mesi circa. In alcuni casi si può addirittura arrivare allo stop di 4 mesi. Per le lesioni di primo grado l'atleta deve stare a riposo, prendendo antinfiammatori o miorilassanti per circa 2 settimane, mentre per le lesioni di secondo grado lo stop è di quasi un mese. Riabilitazione Purtroppo il muscolo lesionato non si ripara con la formazione di nuova fibre muscolari, ma forma un tessuto cicatriziale, meno contrattile e più fragile rispetto al muscolo normale. Quindi la cosa migliore rimane comunque il prevenire queste lesioni. Quando si riprende l'attività si deve prestare la massima attenzione alla programmazione degli allenamenti e alla fase di riscaldamento. Si deve evitare lo stretching ''fai da te'' perché può traumatizzare il muscolo infortunato e, se fatto male, può essere devastante. Se il fisiatra propone lo stretching, deve assolutamente istruire bene il paziente, spiegandogli esattamente gli esercizi da fare. Nulla va improvvisato! Evitare Manovre manuali e massaggi. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 171 Krav Maga Fesik SVENIMENTO E' la perdita più o meno completa della coscienza dovuta ad una minor irrorazione del sangue al cervello. Le cause possono essere diverse: colpo di calore; stanchezza; stati d'ansia eccessivi ecc. Sintomi Perdita di coscienza e incapacità di reggersi in piedi. Come intervenire Adagiare il soggetto in posizione supina; sollevargli le gambe; slacciargli gli indumenti per consentire una migliore respirazione. E' consigliabile fargli inalare sali ammoniacali o aceto. Evitare Evitare di spruzzare acqua fredda o altro liquido in faccia o fargli ingerire liquidi fino a quando non ha ripreso completamente conoscenza. La posizione antishock A cosa serve La respirazione artificiale serve per ossigenare artificialmente un infortunato che ha un arresto respiratorio, tipico per esempio nei casi di asfissia, annegamento, avvelenamento da farmaci, overdose e altro. In questi casi i muscoli involontari che dilatano la gabbia toracica sono bloccati e l'infortunato non può ossigenare il sangue. In queste condizioni, dopo pochi minuti, anche l'attività del cuore si blocca. E' perciò necessario agire tempestivamente per ossigenare il sangue in modo artificiale. Come si fa La respirazione artificiale andrebbe praticata attraverso strumenti medicali come il pallone ambu e, per motivi di igiene e profilassi, è sconsigliabile praticare la respirazione bocca a bocca. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 172 Krav Maga Fesik Tuttavia, poiché questa manovra può salvare la vita a una persona, in mancanza di strumenti spetta al soccorritore la decisione di come agire, in base alla propria coscienza. Respirazione bocca a bocca. Distendere l'infortunato a pancia in su e procedere con il controllo della pervietà delle vie aeree e, se l'infortunato non ha traumi, iperestendere la testa appoggiando una mano sotto la nuca e spingendo verso l'alto mentre contemporaneamente con l'altra mano si può esercitare una pressione sulla fronte verso il basso. Chiudere con due dita il naso dell'infortunato per evitare che l'aria insufflata fuoriesca. Dopo avere inspirato profondamente, far aderire le proprie labbra con quelle dell'infortunato (meglio dopo aver apposto un fazzoletto) e insufflare con forza. Quindi sollevare la testa e controllare che il torace si sollevi per poi abbassarsi immediatamente dopo. Ripetere l'operazione, con un ritmo di 15-20 atti al minuto, fino a quando l'infortunato non riprende la respirazione autonoma o sino all'arrivo dei soccorsi. Controllare periodicamente che l'infortunato non vada in arresto cardiaco. Respirazione bocca a naso. Se l'infortunato presenta delle fratture alla mandibola o alla mascella, si può procedere come nel caso della respirazione bocca a bocca con la differenza che la bocca viene tenuta chiusa per evitare che fuoriesca l'aria insufflata, e le insufflazioni vanno fatte attraverso il naso. Respirazione bocca a bocca naso. Nel caso l'infortunato sia un bambino piccolo, il soccorritore può aderire le proprie labbra sul viso del bambino effettuando le insufflazioni contemporaneamente attraverso la bocca e il naso dell'infortunato. In questo caso la quantità di aria insufflata e la forza dell'insufflazione devono essere ridotte. Respirazione manuale di Nielsen. Se non è possibile la respirazione bocca a bocca si può tentare una respirazione manuale la cui efficacia è molto inferiore. Questa manovra è controindicata in caso di traumi o fratture agli arti superiori o alla colonna vertebrale. Dopo aver steso l'infortunato a pancia in giù su un piano rigido, con la testa iperestesa e gli arti superiori piegati, il soccorritore, inginocchiato, posiziona le Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 173 Krav Maga Fesik mani sulle scapole dell'infortunato, con le dita ben aperte e, sfruttando il peso del proprio corpo, esercita una compressione sulla schiena che serve a far espirare l'aria. Successivamente afferra i gomiti dell'infortunato tirandoli verso di sé per favorire l'allargamento della gabbia toracica e quindi l'inspirazione. L'operazione va ripetuta con un ritmo di 15 atti al minuto. Respirazione manuale di Silvester. Se non è possibile la respirazione bocca a bocca si può tentare questa respirazione manuale la cui efficacia è molto inferiore. Questa manovra è controindicata in caso di traumi o fratture agli arti superiori o alla colonna vertebrale. Dopo aver steso l'infortunato a pancia in su, su un piano rigido, con la testa iperestesa, il soccorritore, inginocchiato dietro la testa del paziente, dovrà afferrargli i polsi, incrociarli sull'addome, portarsi in avanti e, sfruttando il proprio peso, comprimere l'addome per produrre l'espirazione. A questo punto dovrà portarsi all'indietro sedendosi sui talloni e aprire le braccia dell'infortunato per allargare la gabbia toracica e produrre l'inspirazione. Cos'è Una perdita di coscienza è la perdita della nozione della propria esistenza e degli oggetti esterni. Sintomi L'infortunato non parla, non sente, non risponde. A volte reagisce a stimoli dolorosi, per esempio pizzicotti in zone particolarmente sensibili come il capezzolo o il collo. Ci sono vari livelli di perdita di coscienza: la lipotimia, il coma e la sincope. ATTENZIONE: in queste condizioni il polso e la respirazione possono essere presenti, ma possono anche essersi arrestati. Davanti alla perdita di coscienza bisogna immediatamente controllare le funzioni vitali e intervenire di conseguenza ponendo l'infortunato in posizione antishock. ATTENZIONE: non porre l'infortunato in posizione antishock nel caso di una sospetta congestione cerebrale o in caso di ictus. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 174 Krav Maga Fesik Nel caso di una lipotimia la posizione antishock è sufficiente a far rinvenire dal malore il soggetto che si dovrà successivamente sottoporre a una visita medica. Se ciò non avviene immediatamente, e comunque in tutti gli altri casi,bisogna immediatamente chiamare i soccorsi. Se si verifica un arresto respiratorio o un arresto cardiaco bisogna procedere senza perdere tempo con la respirazione artificiale ed eventualmente il massaggio cardiaco. ATTENZIONE: in caso di malori o svenimenti, non essendo spesso possibile una diagnosi sul luogo, è bene sempre comportarsi con la massima allerta e chiamare urgentemente i soccorsi. Gravità La perdita di coscienza può essere una momentanea lipotimia, o svenimento, ma il più delle volte si verifica per infortuni molto gravi e richiede un soccorso urgente per condurre il malcapitato all'ospedale. Rianimazione artificiale: massaggio cardiaco + respirazione artificiale A cosa serve Dopo 3 o 4 minuti dall'arresto cardiaco i neuroni e il cervello, molto sensibili alla carenza di ossigeno che non viene più pompato dal cuore attraverso il sangue, cominciano una irreversibile distruzione. In presenza di un arresto cardiaco, perciò, bisogna intervenire immediatamente con il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale: operazioni che servono a ripristinare artificialmente l'attività cardiaca e respiratoria. Attraverso il massaggio cardiaco il cuore pompa il sangue soltanto al 20% - 40% del normale, ma è sufficiente per tenere in vita l'infortunato sino al suo arrivo in un pronto soccorso dove, attraverso un defibrillatore si tenterà di ripristinare l'attività cardiaca attraverso scariche elettriche. Allo stesso modo, la respirazione bocca a bocca, serve per ossigenare il sangue che viene pompato in modo meccanico attraverso il massaggio cardiaco. Anche se l'aria che insuffliamo è ricca di anidride carbonica, la quantità di ossigeno immessa è comunque sufficiente all'ossigenazione. L'aria che espiriamo, infatti, contiene il 16% di ossigeno, contro il 20% dell'aria che inspiriamo. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 175 Krav Maga Fesik Il soccorritore, esercitando una pressione sulla gabbia toracica, comprime il cuore tra lo sterno e la colonna vertebrale e in questo modo si sostituisce meccanicamente all'attività cardiaca. Grazie all'elasticità della gabbia toracica, quando cessa la compressione, il torace si espande e il cuore si dilata, per poi restringersi alla successiva compressione. ATTENZIONE: prima di eseguire un massaggio cardiaco è necessario essere certi dell'avvenuto arresto del cuore, altrimenti si possono compiere dei danni molto seri. Come si fa Spesso l'arresto cardiaco non è totale, il cuore è in fibrillazione, comincia cioè a tremolare senza più riuscire a mandare in circolo il sangue. Questo stato è particolarmente frequente nei casi di folgorazione. Proprio per questo un tempo prima di iniziare il massaggio alcuni soccorritori tentavano il ripristino dell'attività cardiaca attraverso il colpo precordiale che però oggi, secondo le più recenti tecniche di rianimazione in vigore, è decisamente sconsigliato. Ne riportiamo dunque la manovra solo perché a qualcuno potrebbe capitare di sentirne parlare: il colpo precordiale (SCONSIGLIATO) consisteva in un colpo forte e secco assestato col pugno chiuso circa alla metà dello sterno. Veniva ripetuto anche 2 o 3 volte e se l'attività cardiaca non si ripristinava si passava dunque al massaggio. Il punto di compressione. Prima di procedere al massaggio è necessario individuare il punto di compressione. Per trovarlo si può misurare ad occhio la lunghezza dello sterno, individuare la metà e porre il palmo della mano appena sotto questa metà. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 176 Krav Maga Fesik La procedura più corretta e precisa, tuttavia, è la seguente: 1) si deve partire dal margine inferiore dell’arcata costale e risalire con due dita unite seguendo la costola sin a quando non si raggiunge il punto in cui le costole si congiungono con lo sterno. 2) Un volta trovato questo punto bisogna porre su di esso il dito medio e sopra di esso apporre anche il dito indice. Immediatamente sopra le due dita, sullo sterno, bisogna poi apporre il palmo dell'altra mano. Questo è il punto di repere, e cioè il punto più corretto dove andrà effettuato il massaggio cardiaco. Non resta dunque che sovrapporre anche l'altra mano facendo ben attenzione che le dita della mano che premono sullo sterno siano ben sollevate. E' questo il punto migliore per comprimere il cuore: al di sopra si rischia di rompere lo sterno, al di sotto si rischia di procurare fratture alle costole con possibili lesioni di organi vitali come il fegato o i polmoni. Posizione dell'infortunato. L'infortunato deve essere sdraiato a pancia in su, disteso su un piano rigido o al suolo, meglio se in posizione antishock. MAI effettuare un massaggio cardiaco su un letto o un materasso!A questo punto bisogna procedere a garantire la pervietà delle vie aeree e prepararsi alla ventilazione. Se il soccorritore è da solo. Dopo aver garantito la pervietà delle vie aeree, chiudere il naso con una mano, per evitare che esca l'aria che insuffliamo, ed effettuare 2 o 3 insufflazioni per ossigenare il sangue. Controllare che il torace e l'addome si dilatino durante l'insufflazione per riabbassarsi immediatamente dopo. Posizionarsi in ginocchio al lato dell'infortunato e porre la base del palmo nel punto di compressione dello sterno precedentemente individuato. Porre il palmo dell'altra mano sul dorso della prima, con le dita ben alzate, per fare forza con entrambe le braccia. Mantenere le braccia ben tese, non piegate, perché il massaggio è efficace se è perfettamente verticale e non deve mai seguire un asse obliquo. A questo punto eseguire la prima compressione facendo forza, in modo perpendicolare, con tutto il peso del corpo, e poi rilasciare. Lo sterno si deve abbassare di circa 4 o 5 centimetri. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 177 Krav Maga Fesik L'operazione va ripetuta 15 volte, le compressioni vanno fatte a distanza di circa un secondo l'una dall'altra. Dopo 15 compressioni, spostarsi velocemente vicino alla testa dell'infortunato ed effettuare altre due insufflazioni. Continuare così alternando 15 massaggi e 2 insufflazioni. Va detto che ogni volta che si ricomincia a fare un ciclo di compressioni va nuovamente individuato con la solita procedura il punto di repere. Ogni tanto bisogna controllare che l'attività cardiaca non si sia ripristinata. In tal caso interrompere immediatamente il massaggio e controllare le funzioni vitali dell'infortunato sino all'arrivo dei soccorsi. Se l'attività non si ripristina il massaggio va continuato senza interruzioni sino all'arrivo dei soccorsi. ATTENZIONE: nel caso di bambini, le compressioni devono essere meno energiche. Anche il punto di compressione è differente: in particolare nei neonati il punto di compressione si trova nel punto mediano della linea di congiunzione dei capezzoli e la compressione deve essere fatta con due dita anziché con i palmi delle mani. Questo vale ance per i bambini molto piccoli: la compressione va effettuata soltanto con le dita, se non si vuole procurare uno sfondamento del torace. Inoltre bisogna ricordare che nei bambini il ritmo del cuore è più veloce, 80 - 100 battiti al minuto contro i 60 - 70 di un adulto. Anche il ritmo del massaggio deve essere un po' più veloce. Se ci sono due soccorritori. Procedere come nel caso di un solo soccorritore con le seguenti differenze: un soccorritore si posiziona vicino alla testa e si occupa delle insufflazioni. L'altro si posiziona vicino al torace e si occupa delle compressioni. Si comincia con 2 insufflazioni, poi l'altro soccorritore effettua 15 compressioni, e si continua alternando 2 insufflazioni e 15 compressioni. E' bene contare ad alta voce ogni compressione, in modo che l'altro soccorritore che si occupa delle insufflazioni prenda il giusto ritmo e sia pronto a immettere aria dopo la quinta compressione. Mai effettuare contemporaneamente insufflazione e compressione ma sempre alternando. Poiché queste manovre sono molto faticose, è bene che i due soccorritori si Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 178 Krav Maga Fesik alternino e si diano il cambio ogni tanto. Il cambio deve essere veloce. Intanto, ricordarsi di controllare il polso per vedere se l'attività cardiaca si è ripristinata. ATTENIONE: Le procedure qui descritte sono in continuo aggiornamento da parte dell'IRC, che è alla ricerca sempre di nuovi metodi più efficaci per salvare vite umane. Fino a pochi anni fa, per esempio, nel caso di un massaggio cardiaco con due soccorritori la manovra prevedeva un ritmo di 1 insufflazione seguita da 5 compressioni, la qualcosa si trova ancora in molti manuali non aggiornati. Le manovre qui descritte invece tengono conto degli ultimi protocolli del 2003 e in futuro potrebbero anche cambiare lievemente, visto che la ricerca è sempre in costante crescita. RESPIRAZIONE ARTIFICIALE A cosa serve La respirazione artificiale serve per ossigenare artificialmente un infortunato che ha un arresto respiratorio, tipico per esempio nei casi di asfissia, annegamento, avvelenamento da farmaci,overdose e altro. In questi casi i muscoli involontari che dilatano la gabbia toracica sono bloccati e l'infortunato non può ossigenare il sangue. In queste condizioni, dopo pochi minuti, anche l'attività del cuore si blocca. E' perciò necessario agire tempestivamente per ossigenare il sangue in modo artificiale. Come si fa La respirazione artificiale andrebbe praticata attraverso strumenti medicali come il pallone ambu e, per motivi di igiene e profilassi, è sconsigliabile praticare la respirazione bocca a bocca. Tuttavia, poiché questa manovra può salvare la vita a una persona, in mancanza di strumenti spetta al soccorritore la decisione di come agire, in base alla propria coscienza. Respirazione bocca a bocca. Distendere l'infortunato a pancia in su e Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 179 Krav Maga Fesik procedere con il controllo della pervietà delle vie aeree e, se l'infortunato non ha traumi, iperestendere la testa appoggiando una mano sotto la nuca e spingendo verso l'alto mentre contemporaneamente con l'altra mano si può esercitare una pressione sulla fronte verso il basso. Chiudere con due dita il naso dell'infortunato per evitare che l'aria insufflata fuoriesca. Dopo avere inspirato profondamente, far aderire le proprie labbra con quelle dell'infortunato (meglio dopo aver apposto un fazzoletto) e insufflare con forza. Quindi sollevare la testa e controllare che il torace si sollevi per poi abbassarsi immediatamente dopo. Ripetere l'operazione, con un ritmo di 15-20 atti al minuto, fino a quando l'infortunato non riprende la respirazione autonoma o sino all'arrivo dei soccorsi. Controllare periodicamente che l'infortunato non vada in arresto cardiaco. Respirazione bocca a naso. Se l'infortunato presenta delle fratture alla mandibola o alla mascella, si può procedere come nel caso della respirazione bocca a bocca con la differenza che la bocca viene tenuta chiusa per evitare che fuoriesca l'aria insufflata, e le insufflazioni vanno fatte attraverso il naso. Respirazione bocca a bocca naso. Nel caso l'infortunato sia un bambino piccolo, il soccorritore può aderire le proprie labbra sul viso del bambino effettuando le insufflazioni contemporaneamente attraverso la bocca e il naso dell'infortunato. In questo caso la quantità di aria insufflata e la forza dell'insufflazione devono essere ridotte. Respirazione manuale di Nielsen. Se non è possibile la respirazione bocca a bocca si può tentare una respirazione manuale la cui efficacia è molto inferiore. Questa manovra è controindicata in caso di traumi o fratture agli arti superiori o alla colonna vertebrale. Dopo aver steso l'infortunato a pancia in giù su un piano rigido, con la testa iperestesa e gli arti superiori piegati, il soccorritore, inginocchiato, posiziona le mani sulle scapole dell'infortunato, con le dita ben aperte e, sfruttando il peso del proprio corpo, esercita una compressione sulla schiena che serve a far espirare l'aria. Successivamente afferra i gomiti dell'infortunato tirandoli verso di sé per favorire l'allargamento della gabbia toracica e quindi l'inspirazione. L'operazione va ripetuta con un ritmo di 15 atti al minuto. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 180 Krav Maga Fesik Respirazione manuale di Silvester. Se non è possibile la respirazione bocca a bocca si può tentare questa respirazione manuale la cui efficacia è molto inferiore. Questa manovra è controindicata in caso di traumi o fratture agli arti superiori o alla colonna vertebrale. Dopo aver steso l'infortunato a pancia in su, su un piano rigido, con la testa iperestesa, il soccorritore, inginocchiato dietro la testa del paziente, dovrà afferrargli i polsi, incrociarli sull'addome, portarsi in avanti e, sfruttando il proprio peso, comprimere l'addome per produrre l'espirazione. A questo punto dovrà portarsi all'indietro sedendosi sui talloni e aprire le braccia dell'infortunato per allargare la gabbia toracica e produrre l'inspirazione. 6-ALLENAMENTO L'allenamento è "un processo pedagogico educativo continuo che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti che stimolano i processi fisiologici di supercompensazione dell’organismo e favoriscono l’aumento delle capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara" (Prof. Carlo Vittori). PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'ALLENAMENTO CONTINUITA' Allenarsi con poca costanza non aiuta molto, al contrario allenarsi con una grande continuità garantisce un costante miglioramento non solo fisico, ma anche tecnico. Si evitano così lunghe pause che fanno perdere parte della condizione acqusita. MULTILATERALITA’ Evitare sedute ripetitive, uguali tra di loro. E’ importante allenarsi con grande variabilità cercando di effettuare ripetizioni differenti per tipo, velocità e recupero. APPRENDIMENTO Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 181 Krav Maga Fesik Anche quando crediamo di essere perfetti ci sarà sempre almeno un errore tecnico. Proprio per questo motivo bisogna sempre eseguire delle esercitazioni tecniche diverse, come ad esempio esercizi coordinativi o di sensibilità. PROGRESSIVITA' Bisogna incrementare il volume delle sedute. GRADUALITA' Il volume delle sedute deve essere crescente, questa progressione deve sempre essere costante e mai brusca. Si evitano cosi situazioni eccessivamente stressanti che non porterebbero a nessun risultato. PARAMETRI DELL’ALLENAMENTO Nella classificazione degli allenamenti e nella loro programmazione bisogna tenere conto di alcuni valori, che rappresentano il reale contenuto dell’allenamento: durata, volume, intensità, densità, frequenza e difficoltà. DURATA Tempo cronometrico in cui viene applicato il carico (stimolo) di allenamento detratto delle pause di recupero. VOLUME Numero degli stimoli inerenti il singolo esercizio o tutta la seduta di allenamento(quantità). INTENSITA' Impegno organico e muscolare rispetto alla massima prestazione possibile(qualità). Grado di difficoltà percepita dall’atleta. DENSITA' Rapporto tra tempo di lavoro e tempo di recupero. FREQUENZA Numero delle volte che lo stesso stimolo viene utilizzato nell’unità di tempo presa in considerazione (giorni, settimane, ecc.) DIFFICOLTA' ESECUTIVA Grado di difficoltà e complessità degli esercizi effettuati. Al fine di riuscire a migliorare tutte le qualità e quindi raggiungere la massima forma sia fisica che psicologica bisogna saper organizzare gli allenamenti. In questo caso si parla di periodizzazione che si divide in pianificazione e programmazione. Innanzitutto bisogna aver chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere. Per raggiungere questo obiettivo si deve avere chiare anche le caratteristiche principali che i propri atleti dovrebbero possedere in relazione alla disciplina praticata (MODELLO DI PRESTAZIONE). Solitamente il modello di prestazione è composto da molte variabili quali le caratteristiche antropometriche (peso e statura), il livello specifico delle Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 182 Krav Maga Fesik capacità motorie, le capacità tecniche e tattiche, le caratteristiche psicologiche, ecc. Differenza tra Pianificazione e Programmazione Pianificazione: momento generale di formulazione della strategia delle grandi variazioni di struttura dell’allenamento riferite ad un ampio arco di tempo(macrociclo = anno o semestre) e ad obiettivi intermedi(micro ciclo = mese o settimana). Pertanto vanno definiti gli obiettivi, le priorità, le scadenze più importanti, i tempi occorrenti per le varie fasi di preparazione, i metodi e i mezzi più idonei. Programmazione: momento particolareggiato di stesura del programma di allenamento sulla base di quanto pianificato in precedenza. Nella pianificazione e programmazione si deve tener conto di tutte le capacità motorie. Le capacità motorie si dividono in coordinative e condizionali: CAPACITA’ COORDINATIVE di base : apprendimento, organizzazione e controllo motorio speciali : proprie di ogni disciplina CAPACITA’ CONDIZIONALI Forza Resistenza Velocità Flessibilità (mobilità articolare ed allungamento muscolare) Le capacità coordinative sono l'insieme delle capacità utilizzate per apprendere, controllare e organizzare (adattare e trasformare) un movimento. Lo sviluppo delle capacità coordinative è strettamente dipendente dal sistema nervoso, in particolare: dall’apparato percettivo (vista, udito, tatto); dall’apparato senso-motorio (equilibrio, percezione dello spazio, e del tempo); dalla capacità espressiva (linguaggi del corpo). Le capacita coordinative di base (o generali) possono essere classificate in: Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 183 Krav Maga Fesik Apprendimento motorio Capacità d’imparare, assimilare e acquisire movimenti, da quelli più semplici a quelli più complessi. Controllo motorio Capacità di controllare i movimenti per raggiungere esattamente lo scopo previsto dal gesto da compiere. Adattamento e trasformazione Capacità di cambiare, trasformare ed adattare i movimenti appresi ad improvvisi mutamenti delle condizioni esterne, per permettere di raggiungere sempre ed in ogni modo il risultato motorio previsto. Le capacità coordinative speciali possono essere classificate in: destrezza fine,(movimenti in spazi piccoli senza dispendio eccessivo di energie) capacità d’equilibrio,(mantenere la postura in condizioni di instabilità) elasticità di movimento,(fluidità nei movimenti) capacità di combinazione motoria,(stabire la successione migliore dei movimenti) fantasia motoria,(schema motorio adeguato alla situazione) orientamento spazio-temporale,(gestire il corpo nell’ambiente e nel tempo) differenziazione cinesica,(quanto forte, quanto veloce) anticipazione motoria,(azione fisica prima dell’avversario) reazione motoria,(azione fisica corretta e ad adeguata al contesto) memorizzazione motoria,(assimilare schema di movimento) ritmizzazione(organizzare cronologicamente i movimenti) trasformazione(modificare improvvisamente un movimento) Principi metodologici per l’allenamento delle capacità coordinative 1. Le capacità coordinative, a differenza delle altre forme principali di sollecitazione motoria, non possono essere migliorate ed allenate con un metodo unilaterale ma vanno migliorate in modo complesso. 2. Solo attraverso il principio della variazione e della combinazione continua dei metodi e dei contenuti dell’allenamento, si può raggiungere un elevato sviluppo della destrezza. 3. Grazie all’acquisizione e all’utilizzazione delle abilità motorie, si perfezionano parallelamente le funzioni psicofisiche (analizzatori) e coordinative necessarie per l’apprendimento di nuove abilità motorie. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 184 Krav Maga Fesik 4. Le capacità coordinative, vanno addestrate fin da piccoli visto che i processi di ricezione ed elaborazione delle informazioni peggiorano con l’aumentare dell’età e l’efficacia dell’allenamento diminuisce. 5. L’allenamento della destrezza non va eseguito in condizioni di affaticamento, poiché in tali condizioni i processi di controllo non possono essere allenati in modo ottimale. METODI DI SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE • Per l’impostazione metodica dell’allenamento della coordinazione vale come principio l’esecuzione di movimenti semplici, perfettamente conosciuti in condizioni rese più difficili ed eseguire i movimenti in condizioni diverse e che variano / incostanti. Un incremento della difficoltà coordinativa può essere ottenuto: • aumentando le esigenze di precisione; • aumentando la pressione temporale per l’esecuzione del movimento; • aumentando le esigenze di complessità, ad esempio, introducendo compiti supplementari, inserendo il movimento in una combinazione di movimenti, inserendo una sollecitazione dell’equilibrio; • esercitandosi in condizioni ambientali variabili, che richiedano un continuo adattamento del movimento all’ambiente che varia. OPPURE ANCORA: aggiungendo carichi condizionali precedenti (lo farei solo dopo aver acquisito il gesto) o combinando esercizi impegnativi dal punto di vista condizionale e carichi psichici; variando le distanze, le posizioni iniziali o finali, la direzione del movimento, l’impegno di forza, le dimensioni degli attrezzi; eliminando il controllo ottico; esercitandosi con la destra e con la sinistra; dapprima verranno allenate singole componenti; Quindi si combineranno due categorie di esigenze (ad esempio, aumento della pressione temporale, mantenendo le esigenze di precisione) ed infine più aspetti fino ad arrivare all’associazione di tutte le componenti tra loro in compiti complessi. ESERCIZI: • aggiunta di movimenti complessi all'esercizio di base; • esecuzione degli esercizi in condizioni ambientali inusuali; • esecuzione speculare dei movimenti da entrambi i lati del corpo; Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 185 Krav Maga Fesik • esecuzione dei movimenti da diverse posizioni del corpo; • mutamento della velocità e del ritmo esecutivo; • mutamento delle dimensioni dell'attrezzo usato. VARIANTI UTILIZZABILI SPAZIALI: avanti/dietro; vicino/lontano; dentro/fuori; sopra/sotto; alto/basso; grande/piccolo; vuoto/pieno… TEMPORALI: prima/dopo; contemporaneamente; veloce/lento QUANTITATIVI: tanto/poco; tutto/parte QUALITATIVI: pesante/leggero; duro/morbido; ruvido/liscio; forte/piano. Due importanti considerazioni costituiscono il concetto generale di una seria e competente programmazione dell'allenamento: 1) Lo sviluppo delle capacità motorie del calciatore e del pallavolista (e di qualunque sport di situazione) sono legate strettamente al fattore tecnicotattico. E' perfettamente inutile aumentare, ad esempio, la velocità di base se il soggetto non ha poi, in misura parallela, l'abilità tecnica di trasformarla in velocità di gioco. 2) Il tempo richiesto dalla preparazione fisica è assai elevato; se ci limitassimo a questo tipo di lavoro sottrarremmo troppo tempo alla preparazione tecnica e tattica della squadra. Si rivela di fondamentale importanza, specialmente per le squadre che dedicano poco tempo all'allenamento, riunire insieme le due preparazioni, almeno tutte le volte che questo è possibile. Le capacità condizionali Le capacità condizionali sono: la resistenza, la forza,la velocità,la flessibilità. Tali capacità hanno come fattore limitante la quantità d’energia che il soggetto ha a disposizione. Con il progredire dell'allenamento, l'organismo migliora sia le riserve energetiche sia la capacità di produrle ed utilizzarle, tanto che le capacità condizionali potranno essere attivate più a lungo e ad un’intensità più elevata. Per le capacità condizionali conviene ricordare che: - In relazione alla FORZA possiamo evidenziare: 1. FORZA RAPIDA 2. FORZA MASSIMA 3. FORZA RESISTENTE Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 186 Krav Maga Fesik - In relazione alla VELOCITA’ possiamo evidenziare: 1. FORZA RAPIDA 2. RAPIDITA’ MASSIMA 3. RESISTENZA ALLA VELOCITA’ - In relazione alla RESISTENZA possiamo evidenziare: 1. RESISTENZA DI BREVE PERIODO ( 45” – 2’) 2. RESISTENZA DI MEDIO PERIODO ( 2’ – 8’ ) 3. RESISTENZA DI LUNGO PERIODO ( > 8’ ) 4. RESISTENZA ALLA FORZA 5. RESISTENZA ALLA VELOCITA’ ( < 45” ) Forza La forza muscolare è quella capacità motoria che permette di vincere una resistenza o di opporvisi tramite lo sviluppo di tensione da parte della muscolatura. La forza si suddivide in • GENERALE - sviluppo generale atto a favorire uno sviluppo armonico muscolare • SPECIFICA - sviluppo specifico con interessamento di specifici gruppi muscolari chiamati in causa Espressioni di forza FORZA MASSIMALE = Espressione massima nell’unità di tempo Es. Sollevamento di un carico molto pesante FORZA VELOCE = solitamente è l’espressione derivante dall’utilizzo del 70-75 % della forza massimale Es. esecuzione di un gesto tecnico FORZA RESISTENTE = solitamente è l’espressione derivante dall’utilizzo del 60 % della forza massimale che permette numero elevato di ripetizioni Tipologie di forza ISOTONICA • espressioni di capacità di forza soprattutto quella veloce, • utilizzo di carichi medi o ripetizioni del gesto, • modificazioni della lunghezza delle fibre muscolari ISOMETRICA • sviluppo di forza per vincere una resistenza, • interessamento di forza massimale Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 187 Krav Maga Fesik • non porta a modificazioni della lunghezza delle fibre muscolari Velocità La velocità è il risultato del rapporto tra lo spazio percorso ed il tempo utilizzato per percorrerlo (Velocità = Spazio/Tempo). • Dipende dalla quantità di fibre veloci o fibre bianche • Le fibre bianche con l’allenamento possono essere modificate in fibre rosse • Capacità contrattile delle fibre veloci per tempi brevi Da distinguere due momenti fondamentali: • Capacità di reazione ( accelerazione ) • Frequenza dei movimenti ( velocità ) Resistenza La resistenza è quella capacità fisica che permette di sostenere un determinato sforzo il più a lungo possibile. • Dipende dalla quantità di fibre rosse • Non possono in alcun modo trasformarsi in fibre bianche • Capacità contrattile delle fibre di tipo resistente e di lunga durata Classificazione della resistenza • Generale • Specifica ( propria della disciplina sportiva ) METODI DI SVILUPPO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI E COORDINATIVE ALLENAMENTO FUNZIONALE Per migliorare le capacità condizionali esistono diverse metodologie, attrezzi e macchinari. Noi ci soffermiamo solo sull’utilizzo della macchina migliore per allenarci che è il corpo umano ed eventualmente sull’utilizzo di piccoli attrezzi quali, kettlebells, palle mediche, elastici, vipr, sacche ripiene di sabbia (sandbags, bulgarian bags) o di acqua (acquabags), anelli (power ring), FLYING (usando il proprio peso in sospensione), Bosu, Fit Ball, tavolette propriocettive, superfunctional. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 188 Krav Maga Fesik Questo tipo di allenamento a corpo libero o con tali attrezzi ultimamente viene definito FUNZIONALE. Solitamente si allena con il metodo a circuito. Nella accezione più ampia del termine funzionale significa allenare il corpo a svolgere le attività quotidiane. Ed è per questo motivo che viene utilizzato come metodo di allenamento da chiunque e non solo da atleti. Pertanto gli esercizi possono essere movimenti eseguiti La caratteristica principale dell’allenamento funzionale è che si allena il movimento e non il muscolo!!! Cioè si lavorano più muscoli contemporaneamente rispetto alla macchina isotonica con la quale si allena solo un muscolo per volta. Infatti il corpo è strutturato in catene cinetiche che lavorano in sinergia per dare movimento al corpo. Inoltre si lavora anche sulla muscolatura profonda che è quella responsabile della stabilizzazione del corpo fissando le articolazioni. Partendo da questi presupposti l’allenamento funzionale deve avere alcuni requisiti: -multiplanarità: muoversi in tutte le direzioni(frontale, sagittale, trasverso); I piani anatomici sono delle linee immaginarie disegnate attraverso il corpo. Queste linee permettono di descrivere oggettivamente i movimenti e le posizioni del corpo. I piani anatomici sono quattro anche se spesso ne vengono considerati solamente tre. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 189 Krav Maga Fesik Piano mediano: è un piano verticale immaginario che passa attraverso il centro del corpo (attraverso gli assi longitudinale e sagittale), dividendolo in due metà (di destra e di sinistra) uguali o antimeri. Il piano sagittale a un piano verticale immaginario parallelo al piano mediano che non passa necessariamente per il centro. Spesso questi due piani vengono considerati come un unico piano chiamato sagittale mediano. Piano frontale o coronale : è un piano verticale parallelo alla fronte e perpendicolare al piano mediano (passa per gli assi trasversale e longitudinale). Divide il corpo in parte anteriore e parte posteriore. Piano orizzontale o trasversale : è un piano che divide il corpo in due metà superiore e inferiore. In posizione eretta è orizzontale. E' situato perpendicolarmente al piano mediano e al piano frontale e passa per gli assi trasversale e sagittale. -multiarticolarità: utilizzare più articolazioni per ogni esercizio; -bilanciamento del corpo: aumentare il controllo globale e cinesico (propriocettivo) del corpo utilizzando esercizi di bilanciamento statico e dinamico; -dinamismo: migliora la coordinazione intramuscolare; -mobilità: si cerca l’ampiezza del movimento; Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 190 Krav Maga Fesik -stimolo del “core”: il “core” è la parte centrale del corpo. Viene chiamata anche cintura addominale. E’ di fondamentale importanza avere un “core” forte perché previene gli infortuni ed è il collegamento tra la parte superiore ed inferiore del corpo. Pertanto trasferisce l’energia dalle gambe alle braccia e viceversa. I principali muscoli che devono essere potenziati e stabilizzati sono: · retto addominale · grandi e piccoli obliqui addominali (obliqui esterni ed interni) · trasverso dell'addome · multifido · quadrato dei lombi. Il "core", però, racchiude una zona più ampia del normale corsetto addominale, perché include i muscoli dell'anca, quelli anteriori e posteriori del tronco, il pavimento pelvico e la fascia toraco-lombare. Tutta questa zona viene aiutata e stabilizzata dalla "pressione" intraddominale. L'allenamento mirato di questa zona deve curare la forza, la flessibilità, il controllo psico-fisico e può considerarsi un aiuto al sistema muscolare al di sopra del diaframma. Il pavimento pelvico: la zona che va dalla sinfisi pubica al sacro tra le creste iliache inferiori. Potenziare questo settore muscolare garantisce un equilibrio funzionale proteggendo la colonna nella parte lombare, dove avviene il maggior carico. Il trasverso dell'addome: un muscolo principalmente espiratore. La sua tonicità crea una forza orizzontale sul pacchetto intestinale e, nel trasferirla ai muscoli della colonna vertebrale, crea un supporto elastico. I muscoli paraspinali: la loro tonicità, come il multifido, garantisce una forte stabilità. Il sincronismo di questi muscoli durante la contrazione dà stabilità alla zona lombare e a tutto il "core". ALLENAMENTO A CIRCUITO (CIRCUIT TRAINING) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 191 Krav Maga Fesik Un metodo molto utilizzato per migliorare le prestazioni atletiche è il cosiddetto circuit training. Questo metodo di lavoro si basa sull'alternanza di stazioni aerobiche ed anaerobiche senza pause intermedie. E’ particolarmente flessibile e permette in poco tempo l’allenamento simultaneo di più partecipanti. Importante nell’organizzazione del C.Training è decidere quale obiettivo si vuole raggiungere(forza, resistenza, velocità…), e in base a ciò programmare al meglio le diverse stazioni e quindi i vari esercizi. Quindi le variabili da considerare sono: -Tipologia di esercizi da inserire nel circuito; ogni stazione è rappresentata da esercizi diversi chiamante in causa muscoli e variabili diverse (intensità e tempo di lavoro) -Numero di esercizi e stazioni da svolgere -Numero di serie da svolgere (in base al periodo di preparazione) -Successione degli esercizi da svolgere -Modalità di esecuzione del movimento SEDUTA DI ALLENAMENTO La seduta (o unità) di allenamento si compone generalmente di tre parti: PARTE INTRODUTTIVA (o preparatoria): detta comunemente "riscaldamento" consiste nel preparare l'organismo a più specifici impegni previsti dall'allenamento. Si eseguono esercizi di ginnastica generale, mobilità articolare, imitazione del gesto atletico ecc. La durata va da 10 a 20 minuti e oltre a seconda del lavoro previsto nella parte fondamentale. PARTE CENTRALE (o fondamentale): varia da 80 a 160 minuti e oltre, a seconda della quantità e intensità del carico prevista. Questo tempo viene dedicato Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 192 Krav Maga Fesik prevalentemente allo sviluppo della tecnica (apprendimento e perfezionamento) e delle qualità fisiche. PARTE CONCLUSIVA (o defaticante): della durata di circa 20 minuti viene dedicata ad esercizi di allungamento e di rilassamento. LA MOBILITA’ ARTICOLARE La mobilità articolare (o flessibilità) è la capacità che permette di compiere movimenti di grande ampiezza sfruttando al massimo l’escursione fisiologica consentita dalle articolazioni. Questa capacità è condizionata: • dalla struttura ossea dell'articolazione; • dalle sue componenti anatomiche e funzionali (grado di estensibilità dei legamenti, tendini e muscoli); • dalla temperatura dell'ambiente; • dal livello di riscaldamento del corpo. È importante ricordare che le fibre muscolari si adattano rapidamente a qualsiasi situazione. Molto importante la struttura articolare ( articolarità ) o la capacità di allungamento muscolare ( l’estensibilità ). Mentre sulla prima le possibilità di intervento sono alquanto limitati, è possibile cercare di migliorare la mobilità lavorando molto sull’allungamento muscolare(=stretching). Lo stretching può essere attivo o passivo. La mobilità attiva quando l’allungamento muscolare dipende dalla contrazione del gruppo muscolare antagonista. La mobilità passiva quando l’allungamento dipende da fattori esterni come la gravità, forze esterne , attrezzi o il partner d’allenamento. Tipi di stretching Non esiste una sola forma di stretching, anche se quello più conosciuto è, come già detto, quello codificato da Bob Anderson. In questo capitolo prenderemo in considerazione quelli più conosciuti. Stretching balistico Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 193 Krav Maga Fesik È il primo tipo di allungamento conosciuto e in genere non viene utilizzato nei centri sportivi, palestre, club perché è pericoloso in quanto fa attivare nel muscolo il riflesso di stiramento (riflesso incondizionato che ordina al muscolo di reagire ad una tensione brusca con una rapida contrazione, con elevato rischio di trauma muscolare). È un sistema di stretching vecchio e ormai accantonato per la sua pericolosità. Il metodo è molto semplice, si arriva in posizione di allungamento e poi si inizia a molleggiare. Stretching dinamico Questo sistema è consigliato in programmi sportivi in cui sono previsti movimenti ad elevata velocità, poiché agisce sull'elasticità di muscoli e tendini. Il muscolo agonista contraendosi rapidamente tende ad allungare il muscolo antagonista (il muscolo che in questo esercizio vogliamo allungare); si effettuano, quindi, movimenti a "rimbalzo" con una certa rapidità. La tecnica consiste nello slanciare in modo controllato le gambe o le braccia, in una determinata direzione, senza molleggiare, rimbalzare o dondolare. Leggi dello stretching dinamico: - procedere ad un riscaldamento generale (cardiovascolare) e settoriale (rotazione delle articolazioni: collo, spalle, gomiti, polsi, ecc.); - iniziare con slanci lenti e sciolti e gradatamente aumentare l'ampiezza oppure la velocità di esecuzione. -non slanciare in modo incontrollato (tipo stretching balistico). -controllare il movimento. -terminare gli slanci quando si manifestano i primi segni di fatica in una diminuzione di ampiezza e velocità. -non allenarsi quando i muscoli sono affaticati, i muscoli stanchi sono meno flessibili, meno veloci e più soggetti a traumi. -per sport altamente tecnici (come ad es. il Taekwon-Do) è necessario prestare particolare attenzione all'allineamento dei segmenti corporei. Stretching statico Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 194 Krav Maga Fesik È il sistema di stretching più conosciuto, quello codificato da Bob Anderson. Questo sistema di stretching, con le sue posizioni e il suo modo di respirare, prende spunto dallo yoga e fonda la sua pratica in esercizi di stiramento muscolare allo scopo di mantenere il corpo in un buono stato di forma fisica. Si raggiunge l'allungamento muscolare tramite posizioni di massima flessione, estensione o torsione. Queste posizioni devono essere raggiunte lentamente in modo da non stimolare nei muscoli antagonisti il riflesso da stiramento. Leggi dello stretching statico: 1. Trazione costante senza molleggi da 10 a 30 secondi. 2. Mai oltre la soglia del dolore. 3. Riscaldamento generale prima dello stretching. 4. Abbigliamento comodo. 5. Ambiente non rumoroso. 6. Suolo non freddo. 7. Concentrazione. 8. Non confrontarsi con altri. 9. Controllo del respiro. 10.Alternare l'estensione dei muscoli agonisti con quelli antagonisti. 11.Programma razionale, meglio se sviluppato da personale qualificato. Stretching statico attivo Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 195 Krav Maga Fesik Gli esercizi di stretching statico attivo consistono in esercizi eseguiti con ampiezza di movimento e sostenendo l'arto o il segmento corporeo contraendo isometricamente i muscoli agonisti. Leggi dello stretching statico attivo: 1. Se vi sono esercizi in sospensione per le gambe, le prime volte utilizzare dei rialzi. 2. Esercitare i muscoli stabilizzatori, specifici della posizione, mediante appositi esercizi. 3. Aumentare la forza e la resistenza generale, in particolare della sezione addominale e lombare. 4. Sviluppare al massimo la mobilità articolare. P.N.F. Deriva dalle parole inglesi "Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation" che in italiano significa "facilitazione propriocettiva neuromuscolare". Questo sistema di stretching è diviso in 4 tempi: 1. Si raggiunge il massimo allungamento del muscolo in modo graduale e lento. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 196 Krav Maga Fesik 2. Si esegue una contrazione isometrica per circa 15/20 secondi (sempre in posizione di massimo allungamento). 3. Rilassamento per circa 5 secondi. 4. Si allunga nuovamente il muscolo (contratto precedentemente) per almeno 30 secondi. L'intero procedimento è da ripetere per due volte. Questo tipo di stretching, viene usato molto nella terapia di riabilitazione. C.R.A.C. Deriva dalle parole inglesi "Contract Relax Antagonist Contract" che in italiano significa "contrazione, rilassamento e contrazione dei muscoli antagonisti". È simile al P.N.F., si differenzia nella fase finale dell'allungamento. Prevede, infatti, l'intervento attivo (contrazione) dei muscoli antagonisti (in questo caso agonisti del movimento) a quelli che si stanno allungando. Anche in questo caso è necessaria la presenza di un compagno che collabori nella contrazione isometrica iniziale dei muscoli che si vogliono allungare, e che dia anche un ulteriore aiuto, nella fase finale di allungamento, alla contrazione dei muscoli antagonisti. In questo sistema vi è una contrazione e un rilassamento del muscolo agonista quando viene contratto con forza l'antagonista. C.R.S. Significa "Contrazione, Rilassamento e Stretching. Questo sistema consiste nel contrarre isometricamente il muscolo in questione per 10/15 secondi, rilassarlo per 5/6 secondi e attuare l'allungamento. Stretching globale attivo (o decompensato) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 197 Krav Maga Fesik Lo stretching globale attivo si basa sul principio che solo gli stiramenti globali sono realmente efficaci. Gli stiramenti vengono effettuati mediante posizioni che allungano tutta una catena muscolare portando così ad una rieducazione della postura. È una forma di stretching innovativa e consiste nella rieducazione posturale per la prevenzione ed il trattamento delle alterazioni dell'equilibrio tonico dei muscoli e dell'equilibrio neurovegetativo riconducibili, in questo caso, alla pratica sportiva. Lo stretching globale attivo trae i suoi principi dalla Rieducazione Posturale Globale, metodo del "Campo Chiuso", creata da Philippe E. Souchard. L'importanza di questo sistema è che non agisce sul singolo gruppo muscolare ma nella globalità del corpo. Secondo la teoria del creatore di questo sistema, quando eseguiamo un esercizio di stretching classico su un muscolo (o un gruppo muscolare), otteniamo una parte di allungamento delle fibre interessate e una parte di allungamento che viene preso a "prestito" da altri gruppi muscolari. In altre parole, quando si allunga un muscolo, altri gruppi muscolari devono cedere la propria tensione per permettere l'allungamento del muscolo in questione. Tale meccanismo darà una falsa mobilità al muscolo. BENEFICI È utile soffermarci sui benefici che lo stretching genera sia sul livello di prestazione sportiva, che sull'efficienza fisica. Benefici sul sistema muscolare e tendineo - Aumenta la flessibilità e l'elasticità dei muscoli e dei tendini. - Migliora la capacità di movimento. - È un'ottima forma di preparazione alla contrazione muscolare. - In alcuni casi diminuisce la sensazione di fatica. - Può prevenire traumi muscolari ed articolari. Benefici sulle articolazioni - Attenua le malattie degenerative. - Stimola la "lubrificazione" articolare. - Mantiene "giovani" le articolazioni, rallentando la calcificazione del tessuto connettivo. Benefici sul sistema cardiocircolatorio e respiratorio - Diminuisce la pressione arteriosa. - Favorisce la circolazione. - Migliora la respirazione. - Aumenta la capacità polmonare. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 198 Krav Maga Fesik Benefici sul sistema nervoso - Sviluppa la consapevolezza di sé. - Riduce lo stress fisico. - Favorisce la coordinazione dei movimenti. - È rilassante e calmante. RIASSUMENDO: 7-PSICOLOGIA NELLA DIDATTICA Gli insegnamenti della psicologia In una società contemporanea pervasa sempre più dall’individualismo, la psicologia, ed in particolare la psicologia dei gruppi, è in grado di promuovere l’apprendimento e il cambiamento adottando un’ottica che si basi Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 199 Krav Maga Fesik sull’interfaccia tra l’individuale e il sociale (tutto ciò che avviene può essere letto in termini sia individuali che sociali). Essendo l’uomo un essere sociale (che nasce e cresce nei gruppi), la psicologia ci dà degli insegnamenti che possono servire a chiunque in ogni momento e, in particolare, essa ci spiega delle dinamiche che si presentano durante l’insegnamento ad una classe o ad un qualsiasi gruppo di persone. Partendo da questo presupposto, è quindi necessario “insegnare con psicologia”! Con ciò s’intende che risulta auspicabile introdurre all’interno del bagaglio conoscitivo di un insegnante, anche un’infarinatura circa gli aspetti psicologici e le dinamiche gruppali che la situazione dell’insegnamento ad un gruppo vede emergere. Insegnare con psicologia implica quindi avere la capacità, da parte dell’insegnate, di porsi all’interno del gruppo sia come partecipante che come osservatore in modo da poterne cogliere sia gli aspetti più evidenti ed oggettivi, sia quelli meno evidenti. Il gruppo Con il termine gruppo generalmente indichiamo un insieme di individui legati da relazioni, i quali si percepiscono come appartenenti ad una collettività (il gruppo è qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri!). Partendo da questa definizione, risulta quindi evidente che il gruppo sociale consista in una serie di persone in interazione tra loro dove l’obiettivo finale risulta essere la soddisfazione dei bisogni individuali. Ovviamente non esiste solamente il gruppo sociale, ne esistono di diversi tipi tra i quali il gruppo di lavoro. Esso rappresenta il tipo di gruppo con cui si interfaccia l’insegnante, e di cui contemporaneamente fa lui stesso parte, nel momento in cui tiene dei corsi di qualsivoglia disciplina o area di interesse. È quindi a questo punto utile capire in cosa si diversifica il gruppo sociale da un gruppo di lavoro.. sostanzialmente l’elemento che li distingue è che il gruppo di lavoro ha un obiettivo “lavorativo”, una sorta di compito da portare a termine integrando i contributi dei diversi partecipanti. Facendo un esempio pratico di un corso di difesa personale, è evidentemente chiaro come tutte le persone partecipanti siano lì presenti per imparare delle tecniche di difesa (obiettivo comune); a questo proposito potremmo osare dicendo che la difesa non è solo personale ma anche psicologica in quanto i partecipanti al corso vi si iscrivono sia con l’obbiettivo di difendersi da un potenziale avversario fisicamente, sia spesso con l’intento di sentirsi più sicuri, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 200 Krav Maga Fesik di qui l’obiettivo inconscio di difendersi dall’ansia che genera qualsiasi condizione di precarietà e vulnerabilità agli attacchi. Partendo da queste considerazioni, è di fondamentale importanza capire che durante la lezione l’insegnante non si trova mai in contatto con l’individuo singolo ma sempre con il gruppo, di cui lui stesso è parte. Per tale motivo è necessario conoscere alcune tra le più frequenti dinamiche di gruppo. Le dinamiche di gruppo Quando si entra in contatto con il gruppo e quindi con la sua cultura, indipendentemente dal ruolo con il quale vi si entra, è importante tenere presente che esistono dei particolari fenomeni psico-sociali visibili solo in questo tipo di assetto che favoriscono l’apprendimento: tali fenomeni prendono il nome di dinamiche di gruppo. I principali fenomeni di cui è necessario tener conto sono: le difese la competizione la leadership LE DIFESE. L’insegnante di difesa personale viene a contatto, proprio per la natura del suo compito, con una serie di persone che hanno alle spalle ognuno una storia diversa: è bene quindi che l’insegnante, nei limiti delle sue conoscenze e competenze, tenga conto del fatto che si potrebbero creare una serie di dinamiche apparentemente individuali e sconnesse rispetto alla lezione che però avranno degli effetti su di essa. Parliamo, ad esempio, delle difese psicologiche. Qualsiasi persona entri a far parte di un gruppo, sarà pervasa da due sentimenti contrapposti, da una lato il sentimento di gratificazione e di motivazione dovuto al graduale raggiungimento dell’obiettivo, dall’altro la frustrazione, inconscia, dell’appartenere ad un gruppo come una totalità che frustra il proprio bisogno di affermazione individuale. Ecco che, allora, si potrebbero verificare dei fenomeni di difesa rispetto al gruppo come per esempio la formazione di chiacchierii in coppia ( accoppiamento) o anche la fuga all’esterno ( si nota nel momento in cui gli allievi non si attengono alle istruzioni date dall’insegnante nell’eseguire una tecnica inventandone varianti quando non richiesto), o la fuga nel passato ( è evidente quando un allievo proveniente da esperienze passate di altri corsi simili, mette in atto gli insegnamenti già appresi sfuggendo quindi al presente) o ancora la confusione di ruolo in cui uno o più membri del gruppo tentano di sostituire l’insegnante in diversi modi (es. spiegare qualcosa ad altri compagni). Tali difese di gruppo, Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 201 Krav Maga Fesik sono quindi modi per affermare la propria individualità e sono da integrare con la possibilità che si verifichino anche difese individuali (di cui si parlerà in un’altra sede) derivanti da aggressioni ed esperienze pregresse. LA COMPETIZIONE. All’interno di ogni gruppo si possono venire a creare delle dinamiche competitive e il gruppo di iscritti al corso di difesa personale sicuramente non ne è esente. La competizione può avere due declinazioni, essa può rappresentare un fattore positivo e di crescita nel momento in cui si esplica attraverso l’impegno costante dei membri del gruppo, la partecipazione attiva di questi all’intera lezione volta al raggiungimento di risultati, oppure può rappresentare un fattore negativo (che potrebbe anche sfociare nel conflitto) nel momento in cui si esplica attraverso la lotta e lo scontro fisico tra gli allievi o, peggio ancora, tra insegnante e allievo/i. LA LEADERSHIP. Le dinamiche competitive di cui sopra si è parlato, richiamano immediatamente l’insegnante al problema della loro risoluzione, ecco che interviene qui il processo di leadership. Molto spesso la leadership è intesa e pensata in un’accezione negativa, si pensi al comando e al controllo che certi leader hanno sui gruppi generando obbedienza e sottomissione. Ciò che interessa invece la condizione di insegnante è la leadership intesa nel senso positivo del termine in base al quale viene definita come quel processo per il quale ad alcune persone all’interno del gruppo (anche ad una sola), viene dato il permesso di mobilitare e di guidare il resto del gruppo per aiutarlo a conseguire degli obiettivi. Esistono ovviamente diversi stili di leadership, si va da quello autoritario (sottomissione al leader e aggressività tra i membri), a quello democratico (coesione elevata e buon orientamento al compito) fino ad arrivare a quello permissivo (basso orientamento al compito). Lo stile auspicato per l’insegnante di difesa personale (leader) è sicuramente quello democratico: ciò permette all’insegnante di portare il gruppo al raggiungimento degli obiettivi preposti ( imparare a difendersi) e di favorire all’interno del gruppo il coinvolgimento delle persone conquistandone la fiducia e dando prova di competenza e di lealtà nei confronti del gruppo. Gli elementi del gruppo. Per un’adeguata formazione di un insegnante di difesa personale, è importante conoscere gli elementi fondamentali di un gruppo e quali caratteristiche questi devono soddisfare. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 202 Krav Maga Fesik Gli elementi principali sono: gli obiettivi, l’accettazione delle differenze, i ruoli, la comunicazione e il clima. OBIETTIVI: come precedentemente spiegato, i gruppi, ed in particolare il gruppo di lavoro, è caratterizzato dalla presenza degli obiettivi. Essi determinano la direzione del lavoro di gruppo e devono essere: definiti in termini di risultato ( es, “alla fine del corso avrete le seguenti competenze..”), espliciti ( es. “l’obiettivo del corso è…”), perseguibili ( è inutile proporre un corso avanzato nei contenuti a persone alle prime armi), articolati in compiti (es. “oggi impareremo la difesa a mani nude, domani quella da coltello”.. ecc) e valutabili ( è auspicabile alla fine della lezione dare alle persona la possibilità di mostrarci cosa hanno imparato). ACCETTAZIONE DELLE DIFFERENZE: i gruppi di persone che si iscrivono ai corsi di difesa personale sono eterogenei per quanto riguarda l’età, la cultura, lo stato economico e sociale e il genere dei partecipanti, per questo è necessario accettare le diversità tra gli allievi e anche rispetto all’insegnante: in questo senso il dissenso deve essere visto come un valore e non come un limite al lavoro. Nel caso di corsi di difesa personale femminile, anche se non ci sono differenze di genere, le altre differenze permangono e con esse anche i particolari vissuti che talvolta le partecipanti portano all’interno del gruppo (aggressioni, violenze, maltrattamenti). RUOLI: all’interno del gruppo è bene che vengano definiti dei ruoli, tra tutti quello di leader il quale dal punto di vista formale è dato all’insegnante. Può accedere però che all’interno del gruppo si venga a creare la figura di un leader informale cioè scelto dal gruppo in base alle sue caratteristiche e ciò potrebbe cozzare con il ruolo formale dell’insegnante. Per tale motivo è auspicabile utilizzare uno stile di leadership democratica in modo che la probabilità che questo processo avvenga sia minore, e nel caso in cui la “sostituzione del leader” avvenga, è allora necessario, da parte dell’insegnante, aprirsi al resto del gruppo cercando di capire come mai questo abbia eletto un altro leader ed eventualmente trovare soluzioni insieme ad un professionista. È importante ricordare che anche gli allievi spesso assolvono dei ruoli: abbiamo per esempio l’esperto ( colui che conosce bene l’argomento), il dominante (colui che credendo di sapere tutto non lascia la possibilità di avviare un confronto all’interno del gruppo) e il timido ( colui che è bloccato dalla sua timidezza). COMUNICAZIONE: la comunicazione è il processo di scambio di informazioni di influenza, essa prevede esposizione (per esempio la spiegazione dell’insegnante), ascolto (da parte sia degli allievi che dell’insegnante), confronto e scambio (il valore del dissenso e possibilità di fare domande) e Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 203 Krav Maga Fesik feedback (è auspicabile che ogni tanto l’insegnante dia agli allievi una restituzione su quanto stanno facendo). È infine importante segnalare che lo stile comunicativo di un insegnante non deve essere né aggressivo, né passivo ma sostanzialmente assertivo ( rispetto dell’idea dell’altro, apertura al confronto, capacità di dare il proprio giudizio senza prevaricare e svalutare l’altro). CLIMA: il clima è l’insieme delle percezioni dei membri che colgono la qualità dell’ambiente del gruppo, esso ci dà la “temperatura” e la distanza delle relazioni all’interno del gruppo, il rapporto con il compito, l’accettazione o il rifiuto del leader. Il clima è ottimale quando c’è il riconoscimento dei ruoli, una comunicazione aperta e trasparente, quando c’è sostegno tra i membri e quando l’insegnante fornisce feedback chiari sui comportamenti tenuti dagli allievi e sui loro risultati più o meno raggiunti. L’insegnamento. Per concludere quanto fin ora esposto, è fondamentale fare un brevissimo accenno a qualche parametro di insegnamento. Nonostante l’idea che spesso gli insegnanti hanno sia quella che la lezione debba essere frontale, è importante sottolineare che, in realtà, dal punto di vista dell’apprendimento di comportamenti da tenere in situazioni di pericolo, la modalità ottimale di insegnamento sia quella di una lezione almeno in parte partecipata. Questo ovviamente non significa che essa debba diventare un momento di scambio di opinioni come potrebbe essere quello che avviene in un gruppo di amici, quanto piuttosto che questa possa elevare il livello di coinvolgimento degli interlocutori, il loro grado di influenzamento su quanto accade e, soprattutto, rendere più interdipendente il rapporto che si instaura tra insegnante e allievi. Gli accorgimenti per rendere una lezione attiva riguardano sia il “cosa” viene trasmesso (errori potrebbero essere la sovrabbondanza o ridondanza di informazioni), sia il “come”, cioè le modalità di comunicazione utilizzate: è per esempio auspicabile la creazione di un percorso logico dei contenuti (es. prima il riscaldamento, poi l’esecuzione di tecniche sviscerandola nelle sue varianti Più semplici fino ad arrivare a quelle più complesse e infine un momento di “verifica” finale) ed eventuali esempi e chiarificazioni. Allenamento psico-fisico nella didattica: stabilità emotiva e senso di efficacia Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 204 Krav Maga Fesik tolleranza allo stress gestione delle risorse individuali resistenza alla fatica concentrazione gestione rapida delle decisioni gestione delle risorse cognitive in tempi prolungati competenze comunicative organizzazione, programmazione e pianificazione rispetto delle regole di gioco e di comportamento collaborazione e fiducia reciproca Burn out: le cause piu’ frequenti nell’apprendimento: Assenza di stimoli, divertimento, sfide competitive, affiliazione. Eccessivo tecnicismo, noia ripetitività,pressione agonistica Infortuni Nella didattica insegnare a: sviluppare il senso dell’impegno reagire alla frustrazione resistere all’imbarazzo capacita’ di adattamento e di modificazione del comportamento in situazioni di stress Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 205 Krav Maga Fesik Appunti per un allenamento di difesa personale: presenza continua dell’istruttore l’istruttore deve essere un modello stile didattico: globale-analitico-globale principi didattici: enunciare, spiegare, dimostrare, esercizi, correzioni, ripetizioni alla correzione deve sempre seguire la dimostrazione apprendimento visivo aumento graduale di complessita’ ed intensita’ degli esercizi I corsi di autodifesa femminile dovrebbero affrontare ogni aspetto del contatto individuo-ambiente. L'arma numero uno è quella che permette di evitare l'aggressione: nel nostro caso essa è la prevenzione. Bisognerebbe analizzare con le allieve le varie situazioni di rischio, dare consigli su come comportarsi in auto, in treno, a piedi, eccetera..Risulta fondamentale dare grande importanza ai "confini di contatto personali” e al linguaggio del corpo. Si allena il colpo d'occhio, il riflesso istintivo e la visione periferica. L'allieva impara quindi a sviluppare una mentalità difensiva che porterà con sé per tutto il resto della vita. Se, nonostante la prevenzione, il pericolo si presenta, allora si passa alla "difesa verbale". In questa fase si insegna alle allieve ad affrontare il confronto verbale con l'ipotetico aggressore. L'allieva impara ad assumere una "posizione di avvertimento" che unita alla difesa verbale può scoraggiare l'aggressore a mettere in atto le sue intenzioni. Nel caso l'aggressore non dovesse fermarsi è la "difesa fisica" lo step successivo. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 206 Krav Maga Fesik L'allieva dovrebbe sviluppare una mentalità difensiva che porterà con sé per sempre. Alcuni consigli utili perché le donne possano sentirsi più sicure: Cercare di camminare a testa alta e con le spalle dritte, guardando in faccia gli altri così che capiscano che tu li stai guardando. Un forte linguaggio del corpo diminuisce il rischio di diventare bersaglio di malintenzionati. In una situazione pericolosa grida NO! con forza spingendo la voce dal fondo dello stomaco invece che dalla gola. Ripetilo mille volte di continuo se necessario e tieni le mani davanti per proteggerti, tenerlo lontano e, nel caso, colpirlo. Non aver paura di fare brutta figura, di passare per isterica se denunci qualcosa che ti sta dando fastidio, ma devi dire qualcosa! Se qualcuno ti sta dando fastidio in un luogo pubblico, fa’ una scenata! Non vergognarti.(“Lei mi sta toccando! Come si permette! Smetta subito!”). Gridare “Aiuto!” può ottenere l’effetto contrario; meglio gridare “Al fuoco!” o “Al ladro!” per attirare l’attenzione. Se qualcuno si avvicina al tuo spazio vitale, tienilo lontano col NO!. Se non si ferma, buttagli in faccia quello che hai nelle tasche (non le chiavi!): fazzolettini, accendino, ecc. Gli verrà spontaneo abbassare la testa e ripararsi con le mani. Approfittane: colpiscilo e poi scappa! Se ti accorgi di avere qualcuno alle spalle girati e guardalo negli occhi. Se capisci che vuole aggredirti da dietro, voltati verso di lui e difendi il tuo spazio: NON DARGLI MAI LE SPALLE. Evitiamo di combattere finché è possibile, cerchiamo di mantenere la distanza e di non arrivare al contatto fisico Non darti la colpa e non dare MAI la colpa alle vittime di un abuso. L’autodifesa rende le donne più sicure di loro stesse: si scoprono le potenzialità del nostro corpo. La nostra volontà di difesa è molto più grande della voglia dell’altro di farci male, per questo possiamo essere più forti." Consigli generali per la sicurezza Consapevolezza: tieni sempre alto il livello di attenzione e cerca di essere consapevole di ciò che ti circonda, anche se sei in un ambiente familiare Fidati dell'istinto: segui il tuo istinto. Se una persona o una situazione ti crea una sensazione di disagio, probabilmente c'è un motivo Linguaggio del corpo: cerca di avere un atteggiamento sicuro quando cammini o quando parli con una persona, anche il tuo tono di voce deve essere sicuro Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 207 Krav Maga Fesik L'elenco che segue è un estratto della dispensa Difesa Donna che viene consegnata alle allieve durante il corso. Non frequentare strade deserte e buie anche se sei in centro città Non camminare rasente a porte, portoni, cantieri Se qualcuno in auto ti chiede informazioni, non avvicinarti Non dare mai passaggi a persone sconosciute o che conosci da poco e non accettarne In treno, evita gli scompartimenti vuoti In ogni stazione e aeroporto c'è un posto di polizia. Non esitare a rivolgerti a loro in caso di necessità Al lavoro, in caso di molestie non esitare a rivolgerti al principale o ai sindacati Non lasciare documenti con informazioni personali sul computer In discoteca, se qualcuno ti guarda in modo poco piacevole o fa insistenti apprezzamenti, avverti il servizio d'ordine del locale In casa, tieni sempre la porta chiusa a chiave Non aprire a visitatori inaspettati, anche se muniti di cartellino d'identificazione In banca o alla posta, quando fai prelievi o versamenti cerca di non andare da sola Non fare prelievi al bancomat in zone poco frequentate o la sera Miti sull’autodifesa femminile Mito: l'uso della difesa verbale da parte di una donna può trasformare un uomo normale in un potenziale aggressore. Realtà: se l'uomo non è un malintenzionato, non lo diventerà perché la donna in una situazione a rischio usa la voce in modo deciso per avvertirlo di non avvicinarsi. se invece ignora questo avvertimento, è perché probabilmente ha intenzione di fare qualcosa. Mito: una donna non può difendersi contro un uomo, colpire l'aggressore servirà solo a renderlo più violento. Realtà: ci sono parti del corpo che sono vulnerabili in chiunque, indipendentemente dalla stazza e dalla forza fisica. una donna puo' e deve difendersi da un tentativo di aggressione, colpire l'aggressore crea la possibilità di scappare. Mito: quando una donna dice no, forse intende sì. Realtà: quando una donna dice no, intende no ed è importante che questo concetto sia ribadito non solo con la voce ma anche con un atteggiamento del Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 208 Krav Maga Fesik corpo adeguato. un uomo che non accetta un “no” da una donna deve mettere in allarme. 8-NOZIONI DI PSICOLOGIA L’aggressività Per «comportamento aggressivo» si intende, in generale, l'insieme delle azioni deliberatamente lesive sul piano fisico (come colpire, ferire), materiale (come derubare) o psicologico (come minacciare, insultare, deridere), dirette verso uno o più individui. in particolare sono stati individuati due principali tipi di aggressività: strumentale, che si esprime in comportamenti aggressivi finalizzati al raggiungimento di un obiettivo (ad esempio l'autodifesa); ostile, che si esprime in azioni motivate esclusivamente dall'intento di danneggiare un'altra persona fisicamente o verbalmente (in questo caso l'aggressione è fine a se stessa). È possibile, inoltre, distinguere tra: aggressività attiva, nella quale il danno proviene da un'azione, come un pugno o una critica; aggressività passiva, nella quale il danno è causato dalla mancanza di iniziativa (per esempio non aiutare qualcuno a soffrire meno). diversi autori hanno sostenuto che l'uomo è «per natura» aggressivo. com'è noto, freud affermò che gli esseri umani sono guidati da impulsi sessuali (eros) e aggressivi (thanatos) a base biologica, e per questo hanno bisogno di essere controllati e regolati dalle leggi della società civilizzata. per l'etologo konrad lorenz, il comportamento aggressivo avrebbe in gran parte origine dalla spinta genetica che, nell'uomo come nell'animale, opererebbe attraverso forti pressioni organiche: nell'individuo si formerebbe un accumulo spontaneo di energia pronta a scaricarsi appena la situazione lo permette. ma il comportamento aggressivo non può essere considerato solo una questione biologica. quando parliamo dell'essere umano è necessario considerare anche fattori quali: le condizioni ambientali, le esperienze fatte da ciascun individuo durante il suo sviluppo, l'educazione che ha ricevuto all'intermo e all'esterno della famiglia, la precarietà delle condizioni economiche, la conflittualità familiare, la Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 209 Krav Maga Fesik frequentazione di ambienti devianti favoriscono, in varie combinazioni, l'assunzione di stili comportamentali aggressivi. albert bandura, teorico dell'apprendimento sociale, ha distinto le forme elementari di aggressività fisica, che hanno luogo senza che ci sia stata alcuna indicazione, da quelle più violente, che comportano, invece, l'uso di armi, di strumenti o di abilità che devono essere state apprese socialmente. esistono forme precoci di prevaricazione, di trasgressione o criminose. un ragazzo cresciuto in un ambiente in cui, per far valere le sue ragioni, è dovuto ricorrere alla forza, non sarà in grado di contemplare strategie di relazione con gli altri diverse da quelle che ha subito in famiglia o sperimentato in strada. i comportamenti aggressivi sono acquisiti anche attraverso l'imitazione dei genitori da parte del bambino. altre volte i modelli aggressivi sono fomiti dalla cultura di appartenenza del soggetto e dai mezzi di comunicazione: nella società occidentale, ad esempio, il concetto di virilità è spesso coinciso con quello di violenza. L’aggressore L'aggressività è un comportamento che spesso sottintende emozioni quali l’ira e la rabbia. verso la fine degli anni trenta è stata formulata l'ipotesi della frustrazione-aggressitivà secondo la quale le manifestazioni aggressive implicano sempre uno stato di frustrazione e, viceversa, quest'ultimo è sempre alla base di un comportamento aggressivo. le fonti della frustrazione possono essere le privazioni, le punizioni, le barriere o i sentimenti di inadeguatezza che impediscono il perseguimento dei propri fini. un soggetto, quindi, si definisce «frustrato» quando è contrastato nella soddisfazione dei propri desideri. tale soggetto può dirigere la propria aggressività verso colui che ritiene essere la causa di tale situazione oppure, quando ciò non è possibile, verso un suo sostituto (ad esempio un impiegato irritato col proprio capoufficio può scaricare le sue tensioni aggredendo la moglie). in genere viene scelto come sostituto un soggetto debole o indifeso che, per tali motivi, si presta bene ad «assumere» il ruolo della vittima. ciò spiega perché le persone aggredite spesso sono donne, bambini o anziani. in alcuni casi l'aggressore è quindi, paradossalmente, un individuo che, per difendersi da una realtà minacciosa (o vissuta come tale) sulla quale non riesce ad agire e per la quale non riesce ad individuare un colpevole, da vita a comportamenti socialmente dannosi nei confronti di chi occupa un gradino più basso nella scala gerarchica della forza o del potere. il suo comportamento si configura come una strategia di difesa Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 210 Krav Maga Fesik (anche se patologica), che ha come scopo quello di scaricare l'accumulo di tensione intrapsichica. per tale motivo l'aggressore spesso: non pianifica le sue azioni; agisce inconsciamente, in preda a un raptus. altre volte, invece, si tratta di individui che hanno un livello di ansia e di insicurezza particolarmente basso, non presentano problemi a livello di autostima e in genere, prima di agire, organizzano nei minimi dettagli il loro piano (luogo, tempi, modalità e persone). L’aggredito In entrambi i casi, l'aggressore sa di essere in una situazione di vantaggio rispetto alla sua vittima perché: è lui ad iniziare l'azione (effetto sorpresa); spesso è fisicamente più forte (o si sente tale); il suo comportamento ha uno scopo ed è accompagnato dalla corrispondente motivazione a raggiungerlo. Gli individui mossi dall'istinto di sopravvivenza sono soliti difendersi da una situazione minacciosa o pericolosa con la fuga o con l'attacco. tuttavia tali comportamenti, anziché salvaguardarli, spesso si rivelano distruttivi o autodistruttivi. per essere «vantaggiosa», la difesa messa in atto per proteggersi da chi attacca, deve essere «adattativa»: ciò che una persona pensa e vuole è strettamente dipendente dalla situazione, da ciò che le è consentito di fare e dalle conseguenze stesse della sua condotta. a nulla può servire, ad esempio, pensare di aiutarsi con un coltello o con un bastone se le circostanze non lo permettono o se non si è in grado di utilizzarlo. in ciò l'addestramento all'autodifesa si rivela utile, non solo perché fornisce alle persone gli «strumenti» psicofìsici per affrontare al meglio le situazioni che mettono a repentaglio la propria incolumità, ma anche perché l’aggressore, dinanzi ad una efficace reazione difensiva, non sarà più in grado di controllare il comportamento dell'altro ed affermare così la propria superiorità. bisogna ricordare, comunque, che saper fronteggiare una situazione vuoi dire essere in grado di valutare se e in che modo reagire ai comportamenti altrui. a volte, qualora non sia necessario, può essere utile ignorare gli attacchi e non sembrare troppo sicuri: un'eccessiva fiducia nelle proprie forze, infatti, può avere un effetto boomerang, perché l’aggressore può percepire tale atteggiamento come provocatorio o di sfida. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 211 Krav Maga Fesik in genere la vittima predestinata è una persona percepita, dal suo aggressore, come fisicamente o psicologicamente debole e indifesa. nei casi di aggressioni perpetrate più volte sulla stessa persona, inoltre, si viene a creare una sorta di circolo vizioso in cui l'aggredito, sottoposto ad uno stillicidio di soprusi, diventa sempre più insicuro e passivo alimentando, in tal modo, il comportamento del suo aggressore. e opinione comune che se un individuo viene fatto oggetto di una aggressione alla presenza di testimoni, questi ultimi interverranno in suo aiuto; eppure ciò non è sempre vero. alcuni psicologi sociali, studiando casi di aggressione, hanno evidenziato un fenomeno noto come «inerzia collettiva». si tratta dell'indifferenza generale in cui spesso si trova la gente quando è testimone di un'aggressione. notizie di persone assalite in luoghi pubblici e affollati, senza che qualcuno sia accorso in loro aiuto, sono all'ordine del giorno. diversi ricercatori, cercando di spiegare tale fenomeno, sono giunti alla conclusione che: una persona, prima di intervenire, deve essere certa che si tratti effettivamente di un crimine, tanto più che un fraintendimento la metterebbe in ridicolo; la presenza di più testimoni può inibire la risposta di aiuto per la tendenza di ciascuno ad attribuire agli altri la responsabilità dell'intervento (diffusione di responsabilità); vedere che gli altri non intervengono può portare una persona a credere che l'aiuto non sia necessario. premesso che i mezzi per combattere le manifestazioni aggressive dovrebbero essere innanzitutto sociali - ovvero controllo, prevenzione della delinquenza ecc. —, a livello individuale, oltre ad utilizzare accorgimenti preventivi (come frequentare luoghi affollati, evitare zone appartate nelle ore notturne ecc.) ed eventualmente essere in grado di anticipare il comportamento dei potenziali soccorritori al fine di modificarlo, è fondamentale la convinzione di essere arbitri del proprio destino (locus of control interno). se da un lato gli aggressori percepiscono le loro vittime come più deboli, dall'altro queste ultime tendono a sopravvalutare chi le aggredisce e molte volte non reagiscono perché pensano di non farcela. e indubbio che l'aggressione è una situazione che lede un individuo nella sua globalità, ma spesso il danno maggiore, più che a livello fisico, si colloca a livello psicologico. le vittime di frequente sviluppano uno schema di comportamento autolesivo: sperimentano una perdita di autostima tale che le porta a sentirsi inferiori e a concentrarsi sulle proprie debolezze, il che le rende estremamente vulnerabili. credere di essere in balia degli eventi e di non poter controllare il proprio ambiente fisico e sociale può avere, in questi Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 212 Krav Maga Fesik casi, conseguenze letali. albert bandura ha coniato il termine «perceived self efficacy» (autoefficacia percepita) per indicare che il senso di efficacia personale deriva dalla certezza di essere all'altezza della situazione. a parità di competenze, la convinzione di riuscire costituisce un vantaggio significativo rispetto al risultato conclusivo. ad esempio, nello sport, a parità di condizioni fisiche e di preparazione atletica, la convinzione di poter vincere rappresenta un notevole vantaggio. attraverso l'addestramento all'autodifesa le persone, oltre che acquisire specifiche competenze e abilità fisiche, possono imparare a gestire l'ansia, ad accrescere il proprio sentimento di autostima e, soprattutto, a sviluppare e consolidare l’autoefficacia percepita (cioè la convinzione di «potercela fare»). si tratta, in altre parole, di sviluppare negli individui un'autentica fiducia nelle proprie capacità di riuscita in quelle situazioni che minacciano la loro incolumità. a tal fine è indispensabile: predisporre piani di sviluppo dell'efficacia personale individualizzati, compatibili con le capacità e le potenzialità di ogni singolo soggetto e caratterizzati da obiettivi di crescente difficoltà (affinché un insuccesso non riporti la persona alla situazione di partenza); fornire alla persona delle puntuali informazioni di ritorno (feedback) relativamente ai risultati ottenuti. al termine di ogni allenamento, discutere con il proprio istruttore il modo in cui è stato svolto un dato esercizio fornisce all'allievo importanti consigli su come migliorare la qualità della sua esecuzione. in caso di insuccesso è fondamentale incoraggiare l’allievo ad esporsi mettendolo nella condizione di riflettere sulla prova, sulla prestazione e sui propri punti di forza e di debolezza. quando gli incoraggiamenti non sono sufficienti, il confronto con gli altri diventa importante: è più facile immaginare di riuscire vedendo che altri, simili a noi, mostrano di farcela. inoltre l'apprendimento è notevolmente facilitato quando si ha l'opportunità di osservare in che modo va svolta una determinata prova. In Definitiva.. Le persone che non credono di riuscire a padroneggiare una determinata situazione si predispongono al fallimento e facilmente diventano vittime; viceversa, coloro che hanno un alto senso di efficacia personale di fronte alle difficoltà intensificheranno gli sforzi e cercheranno di impiegare nel modo migliore le loro risorse personali. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 213 Krav Maga Fesik Questionari di gradimento corsi Vi presentiamo infine una idea utile per poter migliorare i vostri corsi di antiaggressione femminile. Si tratta di due questionari di gradimento da consegnare alle partecipanti uno nella prima lezione ed uno da consegnare nell’ultima lezione. Entrambe servono per raccogliere informazioni utilissime al fine di presentare le lezioni in base alle aspettative/necessità delle corsiste. Breve manuale da allegare alla somministrazione delle due schede Il presente manuale ha lo scopo di evitare che eventuali differenze nella spiegazione e nella consegna dei questionari possano inficiare i risultati ottenuti. Indicazioni per la scheda iniziale Per quanto riguarda la scheda iniziale è di fondamentale importanza che questa venga consegnata al termine della prima lezione del corso. In particolare è necessario che l’istruttore riservi qualche minuto per l’adeguata spiegazione che avverrà prima della consegna del questionario. Egli dovrà presentarlo come un questionario a scopo conoscitivo che non intende giudicare coloro che rispondono. L’istruttore dovrà leggere la scheda iniziale (consegna e domande) accertandosi che sia tutto chiaro per l’intero gruppo senza dare risposte esemplificative e/o interpretative. Dovrà infine sottolineare l’importanza che ha la restituzione del questionario, la quale dovrà avvenire entro e non oltre la successiva lezione. Quel giorno l’istruttore dovrà preparare un apposito luogo sorvegliato (cassetta, scrivania ecc.) dove ognuna potrà depositare il questionario piegato in modo da rispettarne la privacy. Indicazioni per la scheda finale Per quanto riguarda la scheda finale è importante che questa venga consegnata l’ultima lezione del corso e pertanto che venga compilata in loco dall’intero gruppo di partecipanti al corso. L’istruttore è tenuto a riservare circa 25 minuti in cui dovrà: 1. provvedere alla lettura della scheda finale (consegna e domande) assicurandosi che tutto sia chiaro; 2. lasciare il tempo necessario alle allieve di rispondere alle domande. Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 214 Krav Maga Fesik N.B. è fondamentale che l'istruttore provveda a procurarsi il materiale necessario per la corretta consegna e compilazione dei questionari (es. penne, scatola dove consegnare i questionari). L’istruttore dovrà infine ringraziare l’intero gruppo per la loro preziosa collaborazione. Scheda iniziale Le proponiamo qui di seguito una scheda che avremmo piacere Lei compilasse. Trattandosi di domande puramente a scopo conoscitivo, La informiamo che non esistono risposte giuste o sbagliate e che non vi sarà alcuna valutazione. Le ricordiamo, infine, che tali schede verranno trattate nel rispetto della privacy (D.Lgs 196/2003) e che rimarranno totalmente anonime. Grazie per la collaborazione. COM'É VENUTA A CONOSCENZA DELL'ESISTENZA DI QUESTO CORSO?__________________________________________________________ ___________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ ________________________________________________________________ PERCHÉ HA DECISO DISEGUIRLO?______________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ COSA SI ASPETTA DI IMPARARE?_______________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________ Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 215 Krav Maga Fesik CI SONO DELLE TEMATICHE (TEORICHE E/O PRATICHE) IN PARTICOLARE CHE GRADIREBBE VENISSERO TRATTATE? SE SI, QUALI? _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _______________________ HA AVUTO DEI DUBBI IN MERITO ALL’INTRAPRENDERE QUESTO CORSO? SE SI, QUALI?__________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ Le chiediamo ora di fornirci cortesemente alcuni dati: GENERE _________________________________________________________________ ___________ MESE E ANNO DI NASCITA _________________________________________________________________ PROVINCIA DI RESIDENZA _________________________________________________________________ ANNI DI SCOLARITÁ______________________________________________________ Scheda finale Al fine di conoscere eventuali punti di forza e/o di miglioramento del corso che ha seguito, Le proponiamo qui di seguito una scheda che avremmo piacere compilasse. Anche in questo caso La informiamo che non esistono risposte giuste o sbagliate e che quanto da Lei scritto verrà trattato nel rispetto della privacy (D.Lgs. 196/2003). Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 216 Krav Maga Fesik RITIENE CHE L’INTERO CORSO SIA STATO COERENTE CON LE SUE ASPETTATIVE?_______________________ PERCHÉ? _________________________________________________________________ _______________ _________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________________________ ______________________ C’É STATO QUALCHE ARGOMENTO (TEORICO E/O PRATICO) CHE L’HA INTERESSATA PARTICOLARMENTE?_______________________________________________ _______________________ PERCHÉ?_________________________________________________________ _______________________ _________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________________________ ______________________ COME GIUDICHEREBBE LA PREPARAZIONE DEI TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO? (1= per niente preparati; 2= scarsamente preparati; 3=sufficientemente preparati; 4= buon livello di preparazione; 5= ottima preparazione) 1 2 3 4 5 COME GIUDICHEREBBE IL LIVELLO DI PROFESSIONALITÁ CON LA QUALE È STATO SVOLTO IL CORSO? (1=per niente professionale; 2= poco professionale; 3= sufficientemente professionale; 4= buona professionalità; 5= ottima professionalità) Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 217 Krav Maga Fesik 1 2 3 4 5 QUALE LIVELLO DI DIFFICOLTÁ MOTORIA RITIENE CHE ABBIANO GLI ESERCIZI CHE LE SONO STATI PROPOSTI? (1=bassissima difficoltà; 2= scarsa difficoltà; 3= sufficiente difficoltà; 4= buona difficoltà; 5=alta difficoltà) 1 2 3 4 5 CI SONO STATI DEGLI ESERCIZI IN PARTICOLARE CHE L’HANNO MESSA IN DIFFICOLTÁ DAL PUNTO DI VISTA MOTORIO E/O EMOTIVO? SE SI, QUALI E PERCHÉ? _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ Le chiediamo ora di fornirci gentilmente alcuni dati: GENERE _________________________________________________________________ MESE E ANNO DI NASCITA_________________________________________________________ _______________________ PROVINCIA DI RESIDENZA _________________________________________________________________ _ ANNI DI SCOLARITÁ_______________________________________________________ ________________ Krav Maga Fesik [Digitare il testo] Pag. 218