progetto ambiente bacino lecce due srl

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progetto ambiente bacino lecce due srl
PROGETTO AMBIENTE
BACINO LECCE DUE S.R.L.
PROGETTO COFINANZIATO
DALLA COMUNITA’ EUROPEA
POR PUGLIA 2000-2006
Misura 1.8
L’opera:
Progetto Ambiente Bacino Lecce Due
Il “Progetto Lecce 2” inteso come progettazione, realizzazione e gestione di un
impianto complesso per il trattamento dei rifiuti Solidi Urbani (RSU), a servizio
dell’ambito territoriale LE/2, è un’attività che si inquadra nella programmazione POR
PUGLIA 2000-2006 Misura 1.8 e co-finanziata da Unione Europea e Regione Puglia.
Il Progetto, aggiudicato e realizzato in ATI dal Consorzio COGEAM è articolato in
un impianto di Selezione e Biostabilizzazione sito in Poggiardo ed in una Discarica
di Servizio, attualmente ancora in fase di realizzazione, sita nel Comune di
Corigliano d’Otranto (LE).
I numeri della realizzazione
Impresa esecutrice
dell’opera
Consegna Lavori
28 Novembre 2008
Fine Lavori
16 Marzo 2010
Giorni per la realizzazione
330
Avvio collaudo Funzionale
29 Marzo 2010
Fine Collaudo Funzionale
24 Aprile 2010
Inizio Attività
03 Giugno 2010
Superficie Totale dell’impianto 51.974 mq
Superficie Coperta
11.577 mq
Superficie a Verde
20.630 mq
Viabilità e piazzali
19.757 mq
Localizzazione
Foggia
Bari
Brindisi
Taranto
Poggiardo (Le)
Località “Pastorizze”
Lecce
Corigliano
D’Otranto (Le)
Come il rifiuto diventa risorsa.
L’impianto in oggetto riceve i RSU, residuali della raccolta differenziata, prodotti dai Comuni dell’ATO LE/2.
Tutti i rifiuti conferiti, dopo un’ispezione visiva, volta ad eliminare quei rifiuti non processabili (gomme,
elettrodomestici, etc.), sono avviati alla triturazione primaria ed al successivo trattamento di biostabilizzazione.
Al termine di tale processo il rifiuto attraverso una serie di trattamenti meccanici di vagliatura e separazione viene
suddiviso in una Frazione Secca Combustibile (FSC) ed in una Frazione Umida (RBD).
La FSC, sfusa o imballata, viene trasferita presso l’impianto di Cavallino (LE) dove si procede alla produzione di CDR
(Combustibile Derivato dai Rifiuti) da avviare alla produzione di energia elettrica in impianti idonei.
Una parte della frazione umida (RBD) può essere sottoposta al trattamento di maturazione secondaria per la
produzione di (rifiuto biostabilizza-to maturo (RBM), mentre la restante parte è conferita nella discarica di servizio,
per lo smaltimento.
44%
33%
3%
Legenda delle specifiche tecniche
RSU = rifiuto solido urbano (anche puntato R.S.U. o R.U.)
RSA = rifiuto solido assimilabile all’urbano (anche puntato R.S.A.)
CDR = combustibile derivato da rifiuti, in forma sfusa o in balle
FSC = frazione di sopravaglio biostabilizzato
RBD = frazione umida biostabilizzata, IR < 800, da avviare
allo smaltimento
RBM = frazione umida biostabilizzata o organica stabilizzata, IR < 400,
vagliato a 25 mm
SOPRAVAGLIO = materiale che non ha attraversato i fori di vagliatura
SOTTOVAGLIO = materiale che ha attraversato i fori di vagliatura
NON PROCESSABILE = frazione eliminata dal processo in fase di
ispezione al conferimento
BIOSTABILIZZAZIONE = trattamento aerobico dei RSU in biotunnel
PRETRATTAMENTO = triturazione primaria e separazione primaria dei
materiali ferrosi
DEFERRIZZAZIONE = separazione metalli ferrosi (primaria e secondaria)
e non ferrosi
VAGLIATURA = processo di separazione mediante vaglio rotante
PRESSATURA = compattazione del CDR in balle legate con filo metallico
FILMATURA = rivestimento delle balle con film plastico
18%
2%
Bilancio di massa dell’impianto
Scarti
Perdite
di processo
FSC
RBM
Metalli
Rifiuti in ingresso
129.210 ton/anno
Produzione FSC
56.852 ton/anno
RSU
FSC Sfuso
Schema di processo impianto
RBM
FSC
Tutto si trasforma.
Le fasi del processo
Pre-trattamento: effettuato con trituratore primario
lento, a coltelli a comando idraulico, con lo scopo
di rompere i sacchi che contengono i RSU, nastro
trasportatore e separatore magnetico. Gli RSU
triturati sono scaricati a terra in un box di raccolta
da dove sono poi avviati alla biostabilizzazione in
biotunnel mediante una pala gommata.
Biostabilizzazione: nei biotunnel il materiale è
sottoposto ad un processo biologico di degradazione
aerobica mediante insufflazione d’aria dal
basso. La durata del ciclo di trattamento per la
biostabilizzazione del RSU è di 10-14 giorni solari.
Alla fine del trattamento il materiale è inviato alla
linea di selezione e vagliatura.
Vagliatura: il vaglio rotante opera la separazione del
materiale in due flussi: frazione di sottovaglio, RBD (a
prevalente contenuto di materiale organico); frazione
di sopravaglio, FSC (a prevalente contenuto di
materiale secco). La frazione di sopravaglio è avviata
alle successive fasi di separazione dei metalli e di
compattazione per essere avviato alla produzione di
CDR. Il sottovaglio è invece destinato alla discarica.
Pressatura e Filmatura: il sopravaglio (FSC) depurato
dalle frazioni metalliche è avviato in pressa dove
viene condizionato in balle legate con filo metallico.
Successivamente una filmatrice provvede alla
protezione delle balle con film plastico.
Separazione metalli sul flusso di sopravaglio in uscita
dal vaglio rotante, sono installati: un separatore
per metalli ferrosi ed un separatore per metalli non
ferrosi per il recupero dei materiali metallici.
Trattamento delle arie
Tutti i fabbricati sono serviti da un sistema di
aspirazione che li mantiene in costante
depressione, e consente quattro ricambi ora sui volumi
dei fabbricati stessi.
Il sistema di aspirazione delle arie da trattare è
integrato con le biocelle in quanto l’aria aspirata viene
utilizzata come aria di processo per le biocelle stesse.
L’aria insufflata all’interno dei tunnel sotto il materiale
in trattamento, viene prelevata quindi dall’interno
dei fabbricati ed in seguito avviata al biofiltro
posto lateralmente al fabbricato di selezione, per
l’abbattimento degli odori delle arie trattate, prima
del loro rilascio in atmosfera.
Il Biofiltro è costituito da una vasca di calcestruzzo
con pavimento forato rialzato su cui sono distribuiti
circa due metri di materiale biofiltrante composto da
strati di matrici legnose di varia pezzatura.
L’aria aspirata viene spinta attraverso il pavimento
forato ed attraversa tutto il materiale biofiltrante.
Nel fabbricato è installato un ulteriore sistema di
aspirazione, servito da un filtro a maniche che abbatte
la polvere generata dal materiale secco lavorato.
Anche questa aria viene avviata al biofiltro prima del
rilascio in atmosfera.
Sistema di automazione e controllo
Il sistema di automazione consente il funzionamento
automatico degli impianti serviti, sulla base dei
parametri di processo impostati e controllati.
In caso di scostamenti anomali dei valori il sistema
visualizza segnali di allarme in modo da permettere agli
operatori un eventuale intervento correttivo.
Il sistema controlla e comanda le seguenti
parti dell’impianto:
1. linea di pretrattamento;
2. biocelle;
3. linea di produzione dell’FSC;
4. sistema di aspirazione e trattamento delle arie;
5. impianto di raccolta e trattamento percolati e condense.
La postazione di controllo e comando dell’impianto,
realizzata in ambiente chiuso, è attrezzata con PC di
supervisione e monitor di visualizzazione. Il software
di controllo e gestione dell’impianto, permette di
raffigurare graficamente lo stato delle macchine (marcia
automatica, marcia manuale o arresto), in modo da
consentire all’operatore in sala comando il controllo
dello stato dell’intero impianto.
Una pagina dedicata permette di visualizzare sotto forma
di grafico le varie grandezze misurate e rilevate dagli
strumenti nell’arco del ciclo di trattamento; ogni valore
misurato è memorizzato ed archiviato per eventuali
comparazioni e valutazioni di processo e statistiche.
Il software segnala inoltre eventuali anomalie dovute
al non corretto funzionamento delle macchine o allo
stato delle varie opere accessorie (vasche acqua, sistema
umidificazione, ecc.).
Gli operatori in funzione delle esigenze di processo possono
intervenire nella gestione dei parametri che controllano
le varie fasi di trattamento, variando gli stessi valori
preimpostati dal costruttore. Un timer memorizza le ore
di funzionamento delle varie apparecchiature, segnalando
ad intervalli prestabiliti dal costruttore, la necessità di
intervenire per le varie operazioni di manutenzione.
Studio 9/Italia
LECCE/DUE PROGETTO AMBIENTE S.r.l
Sede legale ed Uffici Amministrativi:
Contrada “Forcellara San Sergio” snc, 74016 Massafra (TA)
Tel. 099/8807050 - 099/8807382 - Fax 099/8803313
Impianto di Biostabilizzazione, selezione RSU:
Località “Pastorizze”, 73059 Poggiardo (LE)
[email protected]