20160704122447_3A _programma_italiano_2015

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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE “ANCO MARZIO”
Sede centrale: Via Capo Palinuro, 72 – 00122 Ostia Lido (Roma)
( 06121122245- Fax: 065684304
Succursale: Via Capo Sperone, 50 - Ostia Lido (Roma)
( 06121127460
* [email protected]
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PROGRAMMA SVOLTO
A.S.: 2015-16
MATERIA: ITALIANO
CLASSE: 3
SEZ.: A
INDIRIZZO: CLASSICO
PROF.: PAOLO BRUNI
CONTENUTI
Prerequisiti: ripasso e approfondimento
Medio Evo. Lo scenario: storia, società, cultura e idee.
Evoluzione delle strutture politiche (Regni romano-germanici; impero carolingio e sua dissoluzione). Società ed economia
(immobilismo sociale; regresso economico dell’Alto Medio Evo; scambio in natura e le corvées). Mentalità e visioni del
mondo (perfezione e immutabilità del creato; mentalità dogmatica; universalismo; Chiesa e Impero; particolarismo;
enciclopedismo; Scolastica e Tommaso d’Aquino; misticismo di Bonaventura da Bagnoregio; trascendenza di Dio;
disprezzo del mondo; poesia goliardica e giullaresca; rapporto con la tradizione classica; lettura cristiana dei classici;
allegorismo e simbolismo medievale; o quattro sensi delle scritture; la concezione figurale). Istituzioni culturali,
intellettuali, pubblico nel Medioevo.
L’età cortese. Lo scenario: storia, società, cultura e idee.
Il contesto sociale. La società cortese e i suoi valori. L’amor cortese. Generi letterari diffusi nel Medioevo. Le "chansons de
geste". L’epica francese e la Chanson de Roland.
Letture di approfondimento L’idea della letteratura e le forme letterarie. La lingua: latino e volgare.
Letteratura e cinema Il nome della rosa: dal romanzo di Umberto Eco alla trasposizione cinematografica ad opera di J. J.
Annaud. Lettura integrale de "Il nome della rosa".
Percorso 1 Le forme della letteratura nell’età cortese. Le “chansons de geste. Il romanzo cortese-cavalleresco.
Chrètien de Troyes. La lirica provenzale: autori, temi, forme, poetiche, eredità.
Analisi del testo "Morte di Orlando e vendetta di Carlo" (trad. dalla "Chanson de Roland, lasse CLXX-CLXXIII, CLXXV,
CLXXVI, CLXXVIII, CLXXIX); Guglielmo d’Aquitania, "Come il ramo di biancospino"; Arnaut Daniel, "Arietta".
Lettura di approfondimento Il romanzo cortese-cavalleresco: autori e cicli più diffusi.
L'età comunale in Italia. Nascita della letteratura volgare italiana e rapporto con i modelli francesi. La situazione politica
nell'Italia del Due e Trecento. La civiltà comunale: sviluppo e decadenza; vita economica e sociale; mentalità.
Linea del tempo con le più importanti tappe della storia, della società, delle idee, della cultura e della letteratura dell'età
comunale.
Percorso 2 La lirica del Due e Trecento in Italia. Lingua, generi letterari, e diffusione.
La scuola siciliana. Iacopo da Lentini. Origine, caratteristiche tematiche e struttura del sonetto.
Analisi del testo "Meravigliosamente" di Iacopo da Lentini.
La scuola toscana di transizione. Guittone d’Arezzo. Il «dolce stil novo». Guido Guinizzelli. Origine, caratteristiche
tematiche e struttura della canzone.
Analisi del testo "Tuttor ch’eo dirò «gioi’», gioiva cosa", di Guittone; "Al cor gentil rempaira sempre amore" e "Io voglio del
ver la mia donna laudare", di Guinizzelli.
Guido Cavalcanti e Cino da Pistoia.
Analisi del testo "Lo vostro bel saluto e ’l gentil sguardo", di Guido Guinizzelli; "Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira" e
"Voi che per li occhi mi passaste ’l core", di Guido Cavalcanti; "Io fu’ ’n su l’alto e ’n sul beato monte", di Cino da Pistoia.
Percorso 3 La tradizione comico-realistica e popolare. La poesia goliardica. La poesia popolare e giullaresca. Cielo
d’Alcamo. La poesia comico-parodica e il ribaltamento dei canoni stilnovisti: Cecco Angiolieri.
Analisi del testo "Rosa Fresca Aulentis[s]ima", di Cielo d'Alcamo; "Tre cose solamente m'ènno in grado", di Cecco
Angiolieri.
Percorso 4 La figura dell'intellettuale nell'età comunale.
Analisi del testo "Ahi lasso, or è stagion de doler tanto", canzone dalle Rime di Guittone d’Arezzo; "Perch’i’ no spero di
tornar giammai", di Guido Cavalcanti; "S’i’ fosse fuoco, ardereï ’l mondo".
Percorso 5 Dante, il “padre” della lingua italiana. La formazione e incontro con Beatrice. L’esperienza politica. Gli anni
dell’esilio.
Approfondimento Enciclopedia dell’italiano Treccani, voce "Dante Alighieri", di Mirko Tavoni, ordinario presso il
dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa.
La “Divina Commedia”. Una summa della civiltà medievale. Il plurilinguismo e la vivezza narrativa.
Dante, “Vita Nova”: genesi, contenuti, significati segreti.
Analisi del testo "Il libro della memoria", Vita Nova I; "La prima apparizione di Beatrice", V. N. II; "Donne ch’avete
intelletto d’amore", V. N. XIX; "Tanto gentile e tanto onesta pare", V. N. XXVI; "Oltre la spera che più larga gira" V. N.
XLI; "La «mirabile visione»", V. N. XLII.
Critica letteraria Vittore Branca, "La «Vita Nuova» e la «Legenda» di Santa Beatrice", Corriere della Sera, 12 settembre 1965.
Le “Rime”. Una raccolta eterogenea: il poeta d’amore e il «cantor rectitudinis». Lo sperimentalismo: la poesia comica, le
rime petrose e le canzoni allegoriche.
Analisi del testo "Così nel mio parlar voglio esser aspro".
Il “Convivio”. Genesi e contenuti.
Il “Simposio”. Genesi dell’opera, contenuti, rapporto con la produzione (precedente, contemporanea e successiva) di Dante
e con la “biblioteca” dantesca.
Analisi del testo "Il significato del Convivio" (Convivio I, I); “Difesa ed elogio del volgare” (Convivio I, X 11-13; I XIII 11-12).
Approfondimento lessicale Il termine “abito”.
Il “De vulgari eloquentia” e la “Monarchia”.
Analisi del testo “Caratteri del volgare illustre” (De vulgari eloquentia, I, xvi-xviii); “L’imperatore, il papa e i due fini della vita
umana” (De monarchia, III, xv, 7-18).
Le “epistole politiche” e l’ “Epistola a Cangrande”. Analisi del testo “L’allegoria, il fine, il titolo della Commedia”
(dall’Epistola a Cangrande).
La “Commedia”. Genesi politico-religiosa del poema. Antecedenti culturali del poema. Fondamenti filosofici. Visione
medievale e “pre-umanismo di Dante. Allegoria nella Commedia. Concezione figurale. Il titolo della Commedia e la
concezione dantesca degli stili. Il plurilinguismo dantesco. La pluralità dei generi. La tecnica narrativa della Commedia: la
focalizzazione; la descrizione dinamica; i racconti di secondo grado (scorcio ed ellissi); lo spazio e il tempo; la struttura
simmetrica del poema.
Percorso 6 L’ “Inferno” Inquadramento storico culturale, struttura, personaggi storici e mitologici dell’opera. Analisi del
testo Inf. I, II, III, IV, V, XV, XXVI, XXXIII, XXXIV. Sintesi dei rimanenti canti.
Microsaggio La configurazione fisica e morale dell’oltretomba dantesco.
Panorama generale della critica sulla Commedia.
Articoli di critica Dante e L’Islam: il rapporto con le fonti (Maria Corti e Umberto Eco).
Analisi del testo critico E. Auerbach, “La concezione figurale e il realismo dantesco”. E. Sanguineti, “Il realismo di Dante”. P.
Cataldi, “Dante e la logica del guadagno”.
Letteratura e arte Giotto e Dante: due rivoluzioni artistiche a confronto.
Percorso 7 Petrarca. Tra Medio Evo ed età moderna. La scrittura come scavo interiore. I conflitti dell’anima e la classicità
formale. L’umanesimo. Il nuovo ruolo dell’intellettuale. La formazione di Petrarca e l’amore per Laura. I viaggi e la chiusura
nell’interiorità. Il bisogno di gloria e l’impegno politico. Petrarca come nuova figura di intellettuale. L’intellettuale
cosmopolita, il cortigiano, il chierico. L’ “humanitas”.
Le opere religioso-morali di Petrarca. Il “Secretum”. Analisi del testo "Una malattia interiore: l’«accidia», dal “Secretum”,
II; “L’amore per Laura”, dal “Secretum", III.
Le opere “umanistiche" di Petrarca. Analisi del testo “Il giudizio di Petrarca su Dante”, dalle “Familiari”, XXI, 15.
Il “Canzoniere” (“Rerum Vulgarium Fragmenta”). Petrarca e il volgare. Formazione del Canzoniere. L’amore per Laura. La
figura di Laura. Il paesaggio e le situazioni della vicenda amorosa. Il dissidio petrarchesco. Il superamento dei conflitti nella
forma. Classicismo formale e crisi interiore. Lingua e stile.
Analisi del testo “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”, RVF, I; “Era il giorno ch’al sol si scoloraro”, RVF, III; “Movesi il
vecchierel canuto e bianco”, RVF, XVI; “Solo e pensoso i più deserti campi”, RVF, XXXV; “Erano i capi d’oro a l’aura
sparsi” RVF, XC; “Chiare, fresche e dolci acque” RVF, CXXVI”: “Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno” (RVF, CXXVIII).
F. Petrarca > La critica dall’Umanesimo ai nostri giorni. Analisi del testo critico G. Contini, “Plurilinguismo dantesco e
unilinguismo di Petrarca”; M. Santagata, “La formazione di Petrarca e il contesto culturale”; U. Dotti, “Il ruolo intellettuale di
Petrarca: il rapporto con la Signoria e la rivendicazione della «libertà».
Autori a confronto e Dialoghi immaginari Dante e Petrarca.
Percorso 8 Boccaccio. La formazione negli anni napoletani. Il ritorno a Firenze.
Le opere del periodo napoletano e fiorentino: Caccia di Diana, Filostrato, Filocolo, Teseida, Comedìa delle Ninfe fiorentine o
Ninfale d’Ameto, Amorosa visione, Elegia di Madonna Fiammetta, Ninfale Fiesolano.
Il Decameron. Struttura dell’opera. La peste e la “cornice”. La realtà rappresentata: il mondo mercantile cittadino e la
cortesia. Le forze che muovono il mondo del Decameron: la Fortuna e l’Amore. La molteplicità del reale nel “Decameron”.
Molteplicità e tendenza all’unità. Gli oggetti e l’azione umana. Il genere della novella. Gli aspetti della narrazione. La lingua e
lo stile: la voce narrante. La lingua e lo stile: le voci dei personaggi.
Analisi del testo "Il Proemio: la dedica alle donne e l’ammenda al «peccato della fortuna»" (Decameron, Proemio); "La
peste"; “La brigata dei novellatori” (Dec. I, Introduzione); “Ser Ciappelletto da Prato” (Dec. I 1); “Andreuccio da Perugia”
(Dec. II 5); “Lisabetta da Messina” (Dec. IV 6); “Frate Cipolla” (Dec. VI 10); “La badessa e le brache” (Dec. IX 2); Griselda
(Dec. X 10).
Laboratorio di lettura Lettura integrale del “Decameron”.
Dialoghi immaginari Dante e Boccaccio; Petrarca e Boccaccio.
Panorama della critica su Boccaccio.
Analisi del testo critico M. Baratto, “Il conflitto tra amore e «ragion di mercatura» nella novella di Lisabetta da Messina”. F.
Bruni “Meccanismi della comunicazione verbale nel monologo di frate Cipolla”. G. Padoan “ Boccaccio e il mondo
mercantile: adesione e critica”.
L’età umanistica. Visione d'insieme. Le strutture politiche, economiche e sociali. Centri di produzione e di diffusione della
cultura. Intellettuali e pubblico. Geografia della letteratura: i centri dell’Umanesimo. La lingua: latino e volgare.
L’età del rinascimento. Linea del tempo dal 1493 al 1559 (storia e società; idee e cultura; letteratura).
Umanesimo, Rinascimento e Manierismo: problemi di periodizzazione (Il superamento del Medio Evo. La fioritura
culturale del Rinascimento. Il «controrinascimento»). Le strutture politiche, economiche e sociali (Le vicende politiche
italiane. Lo stato della Chiesa, Firenze, Venezia e il predominio spagnolo. Economia e società). Centri di produzione e
diffusione della cultura (La corte. Parziali eccezioni: Firenze e Venezia. Le accademie e le università. l’editoria: aspetti sociali
e culturali. Il "mercato” editoriale). Intellettuali e pubblico (l’intellettuale cortigiano. La condizione precaria degli
intellettuali. Il pubblico). La questione della lingua (La ricerca di un unità linguistica. I modelli linguistici bembiani. La lingua
“cortigiana” e il fiorentino parlato). Le idee e la visione del mondo (Genesi del classicismo rinascimentale. Dall’imitazione alla
precettistica. Platonismo e aristotelismo. L’irrazionale e l’anticlassicismo). Geografia e storia della letteratura italiana: i centri
culturali (Firenze, Venezia, Roma, Urbino e Ferrara).
Percorso 9 Ludovico Ariosto. Il piacere della fantasia e la riflessione sul reale. Il pluralismo prospettico. Fluidità del verso e
armonizzazione dei toni. La formazione e il servizio presso il cardinale Ippolito e il duca Alfonso d’Este.
La poesia alla corte degli Estensi di Ferrara: la riproposta dei valori cavallereschi e il pubblico cortigiano. Matteo Maria
Boiardo, l’ “Orlando Innamorato”: composizione, novità della materia, fusione tra materia carolingia e quella bretone; la
vicenda; l’attualità dei valori cavallereschi; la cavalleria secondo i valori rinascimentali; prodezza e “virtù” dell’individuo;
l’individualismo; la lealtà e la tolleranza; la cultura e l’essenza dell’uomo; l’amore come manifestazione di gioia ed energia;
Angelica e la nuova immagine della donna rinascimentale; l’ironia del Boiardo; il proliferare rigoglioso dell’intreccio e la
tecnica dell’ “entrelacement”. Il motivo dell’inchiesta. La struttura del poema: l’organizzazione dello spazio e del tempo.
Labirinto e ordine: struttura narrativa e visione del mondo. Dal romanzo all’epica. Il significato della materia cavalleresca. Lo
straniamento e l’ironia. L’ironia e l’abbassamento. Personaggi “sublimi” e personaggi pragmatici. La lingua e la metrica del
Furioso.
L’Orlando Furioso: le fasi della composizione; la materia del poema; il pubblico; l’organizzazione dell’intreccio.
Analisi del testo Il “proemio” dell’Orlando Furioso, I 1-4;
Letteratura e arte «Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori»: la donna, il cavaliere e l’amore nell’immaginario rinascimentale e
delle arti figurative (Giorgione/Tiziano Vecellio, “Venere dormiente”, 1508-10, olio su tavola; Raffaello Sanzio, “Il sogno del
cavaliere”, 1504 ca, olio su tavola; Paolo Caliari detto il Veronese, "Marte e Venere con Amore”, 1575, olio su tela).
Laboratorio di scrittura - Tipologie testuali
Dal testo argomentativo al saggio breve. L’articolo di giornale.
Analisi di saggi brevi nel giornalismo P. P. Pasolini, "Acculturazione e acculturazione", dal Corriere della Sera del 9
dicembre 1973, poi ripubblicato nella raccolta "Scritti corsari", Milano 1975."La vita scritta tra le pagine", di U.
Galimberti, Il Sole 24 Ore, 2 aprile 1995.
Analisi di articoli di giornale e dibattito in classe su temi di attualità
Le stragi terroristiche di Parigi e il ruolo dei paesi dell’ONU e NATO nel mercato globale delle armi. La conferenza "COP
21" sul clima a Parigi tra contraddizioni e scetticismo. Il Giubileo della Misericordia.
Laboratorio di lettura
U. Eco, “Il nome della Rosa”. Aristotele, “La Poetica”. Nuccio Ordine, “L’utilità dell’inutile. Il Manifesto”. Ignazio Silone,
“Fontamara”. Leonardo Sciascia, “Il giorno della civetta”. Boccaccio, “Decameron”. Platone, “Fedone”.
---------------------------------Legenda
Analisi del testo
- poetico: lettura; parafrasi; analisi metrica, linguistica, morfosintattica, stilistica, retorica, fonica, tematica e strutturale;
riferimenti biografici e storici; collegamenti intertestuali ed extra-testuali.
- in prosa: lettura; comprensione; analisi linguistica, morfosintattica, stilistica, retorica, tematica e strutturale; riferimenti
biografici e storici; collegamenti intertestuali ed extra-testuali.
--------------------------------Testi in uso
• G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Il piacere dei testi 1, Dalle origini all’età comunale, Paravia, 2014,
Pearson Italia, Milano – Torino.
• G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Il piacere dei testi 2, L’Umanesimo, il Rinascimento e l’età della
Controriforma, Paravia, 2014, Pearson Italia, Milano – Torino.
• Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, con commento a cura di Vittorio Sermonti, Bruno Mondadori,
1996, Milano.
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Roma, 31 maggio 2016
Gli allievi
Il docente
Prof. Paolo Bruni