Movida sicura:in arrivo bus gratis per le discoteche

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Movida sicura:in arrivo bus gratis per le discoteche
Provincia
LIBERTÀ
Venerdì 25 maggio 2012
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Movida sicura:in arrivo
bus gratis per le discoteche
Swa.go: dal 2 giugno al 28 luglio, “lezioni” sui rischi-alcol
■ Movida sì, ma in sicurezza.
Addio al bus della notte, arriva
“Swa. go bus”, costruito pezzo
per pezzo dai ragazzi. Saranno
loro i protagonisti dei mezzi
pronti ad accendere i motori il 2
giugno, fino al 28 luglio, e a coprire la metà dei Comuni piacentini, con tappe di “raccolta
giovani” ogni dieci chilometri,
fino alle discoteche del sabato
sera più in voga tra gli under 20,
come il Sonnambula o, pronto
al suo taglio inaugurale, Villa
Comoedia, un nuovo locale a
Montale, alle porte della città.
SUL BUS, GIOVANI VOLONTARI
Troppi incidenti, troppo sangue
sulle strade. Provincia, Comuni,
Anpas, Tempi Agenzia, ma anche Fondazione di Piacenza e
Vigevano (che ha contribuito
all’iniziativa), in collaborazione
con la Consulta studentesca e le
autorità di sicurezza, Carabinieri e Polizia Municipale, e le
scuole, hanno tirato fuori dal
garage il vecchio “Bus della notte”, attivo dal 2007 ma poi “naufragato” negli ultimi anni, e lo
hanno riadattato in chiave di sicurezza, di prevenzione, di
informazione. Saranno infatti i
volontari dell’Anpas, come
spiegato dal referente provinciale Paolo Rebecchi, a informare i ragazzi sull’abuso di alcol o stupefacenti, sul pullman,
cercando modalità di dialogo
efficaci, dirette. Saranno distribuiti anche rilevatori alcolemici. «Ci vuole una chiave di dialogo efficace con gli under 20 - ha
sottolineato Rebecchi -: la sicurezza non deve essere una “lezione” didattica. Lo dico chiaramente: ci sono classi in cui è difficile suscitare un impatto, riuscendo a trovare una chiave comunicativa».
“ORA NON FERMIAMOCI QUI”
«Sinceramente, avevo più di una perplessità sull’iniziativa - ha
commentato l’assessore provinciale Massimiliano Dosi -:
temevo che lasciare ai ragazzi la
possibilità di viaggiare gratis su
un mezzo, potesse incentivarli
all’uso di alcol. Ho cambiato idea parlando con la mamma di
una ragazza scomparsa, tragi-
camente, in un incidente stradale: mi ha detto “Ma, assessore, quando riattivate il Bus? “. Le
ho spiegato le mie perplessità.
Lei mi ha dato una testimonianza toccante, che non dimenticherò. Mi ha detto: “Lei
preferirebbe veder tornare a casa sua figlia ubriaca o morta? “.
Noi cerchiamo di dare ai nostri
giovani un mezzo di sicurezza,
ma anche di prevenzione». «Ora, il progetto va esteso il più
possibile alle scuole, alle famiglie, agli esercizi commerciali ha commentato Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano -:
Il progetto “Swa.
go busӏ stato
presentato ieri
in Provincia:
nella foto
l’intervento
dell’assessore
Dosi
(foto Lunini)
tutti devono parlare dell’iniziativa, deve essere un evento di
tutti. Non fermiamoci qui».
“ANCORA TROPPI CASI DI ABUSO
DI ALCOL” I pullman saranno a
disposizione, indicativamente,
dalle 22 alle 4 del mattino. «Perché sappiamo bene come funziona: in discoteca fino a mez-
zanotte o l’una, ormai, non c’è
più nessuno - conclude Dosi -.
Vogliamo parlare della possibilità, per i nostri ragazzi, di muoversi in sicurezza, senza accettare passaggi dagli amici più
grandi che hanno bevuto un
bicchiere in più». Il rischio c’è,
ed è alto. Lo riscontrano i cara-
«Punti di raccolta e genitori più sereni»
Il logo realizzato al Cassinari. I giovani: «Swa significa andare, lo aspettiamo»
■ (elma) Non è che tutti i
viaggiatori del pullman dovranno per forza andare in
discoteca. «Noi abbiamo studiato punti di raccordo e raccolta - ha spiegato l’assessore provinciale Massimiliano
Dosi -, chi vuole utilizzare il
bus per raggiungere il Cheope dalla provincia, ad esempio, lo può fare. E in modo
del tutto gratuito». Il bus serve anche ad evitare che
mamme e papà siano costretti ad alzarsi dal letto per
prendere l’auto e “recupera-
Il vecchio “bus
della notteӏ
stato riadattato
in chiave di
sicurezza e
prevenzione.
Raccolti
commenti
favorevoli ieri
nella sala
consiliare
re” i figli. «I genitori possono
restare a casa tranquilli, o
andarli a prendere alla fer-
mata del bus, senza raggiungere Rivergaro o altri paesi commentano gli assessori
Samuele Uttini e Matteo
Rancan, il primo di San Giorgio, il secondo di Castellarquato -. Dobbiamo lanciare
una campagna di comunicazione efficace: chi sale sul
bus deve sentirsi coinvolto e
partecipe. Deve diventare un
mezzo di “moda”. Purtroppo,
lo shock della morte dei tre
ragazzi a San Polo è ancora
ben vivido e presente nei ricordi di tutti noi».
NUOVO SIMBOLO, NUOVO NOME
Il logo del bus è stato realizzato dalla sezione quarta
binieri, dice il comandante Helios Scarpa, «durante i controlli
che facciamo tutti i fine settimana: non cala il numero di autisti in stato di ebbrezza, la tendenza dei giovani al bere è frequente, una moda. Il problema
non va per nulla sottovalutato».
Elisa Malacalza
dell’indirizzo grafico visivo
del liceo artistico “Cassinari”, con il coordinamento dei
docenti Cristina Martini
(«Parlo da insegnante, ma
anche da mamma, che resta
con l’ansia tutta notte ad aspettare i figli» ha detto) e
Giovanni Gobbi. Ma cosa significa il gioco di parole Swa.
go? «Swa è uno slang giovanile, go vuol dire “andare”»
ha spiegato lo studente Tommaso Savi. «Se i ragazzi vengono contattati e possono
contare su un mezzo sicuro e
funzionale, i ragazzi rispondono attivamente: c’è entusiasmo e attesa per l’iniziativa» commenta Tommaso
Berra, studente 4 grafico del
Cassinari.
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